PetTrend Aprile

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ACQUARIOLOGIA

I

l corpo longilineo, i grandi occhi e le caratteristiche etologiche uniche, fanno di questi piccoli pesci, ancora poco diffusi in ambito ornamentale, gli ospiti ideali destinati alle vasche marine tropicali di esperti acquariofili.

La vasta famiglia degli Opistognathidae comprende ben quattro generi: Opistognathus, Stalix, Anoptoplacus e Lonchopisthus per un totale di 85 specie a oggi classificate. A queste se ne aggiungono ulteriori 25 in corso di valutazione tassonomica e altre che sono costantemente scoperte durante le continue campagne di ricerca. Questi pesci popolano quasi tutti gli oceani tropicali a eccezione dell’Atlantico orientale e conducono una vita bentonica, ossia legata al fondale marino, a profondità variabili tra uno e 50 metri. Nonostante l’ampio numero di specie in natura, negli stock list sono poche le specie di facile reperimento. Opistognathus aurifrons (Jordan e Thompson, 1905) (Fig. 1) originaria del Golfo del Messico è senza dubbio la specie più diffusa grazie anche alla particolare livrea le cui tonalità cromatiche degradano dal blu al celeste chiaro fino a terminare con un giallo intenso a carico della testa. Lunga 10-12 cm, vive in coppia o in piccoli gruppi sui fondali sabbiosi. Ben più rari e di rado disponibili sul mercato sono O. randalli (Smith-Vaniz, 2009) (Fig. 2) e O. rufilineatus (Smith-Vaniz e Allen, 2007).

Sono dei grandi lavoratori Gli appartenenti alla famiglia Opistognathidae sono animali diurni specializzati nella vita bentonica, ossia legata al fondale. Per questo motivo in natura è possibile osservarli ai piedi delle barriere coralline dove queste incontrano i fondali sabbiosi oppure nelle lagune e sui fondali misti. Il termine comune di “pesce minatore” deriva proprio dalla capacità unica di questi pesci di scavare nel substrato sabbioso/ciottoloso. Qui costruiscono delle tane a forma di tunnel che in natura possono raggiungere i 30 centimetri di profondità. Ogni individuo possiede un proprio rifugio frutto di un costante e minuzioso lavoro da veri ingegneri subacquei. Il punto di scavo viene spesso scelto in maniera tale che il pesce possa avere una visione finale a 360°. Così come un at-

Foto di Andreas März - da flickr - CC BY 2.0

Una famiglia in continua espansione

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I PESCI DEL GENERE OPISTOGNATHUS SI DISTINGUONO PER L’ATTITUDINE A SCAVARE NEL SUBSTRATO SABBIOSO/CIOTTOLOSO AI PIEDI DELLE BARRIERE CORALLINE, NELLE LAGUNE E NEI FONDALI MISTI

INSTANCABILI

MINATORI SUBACQUEI tento progettista, il pesce minatore scava prima nella sabbia fine asportandola con la bocca e sputandola fuori dalla tana per poi consolidare subito dopo l’entrata e le pareti con del materiale più grossolano come i pezzetti di roccia, le conchiglie e i gusci vuoti di piccoli molluschi e crostacei. Un’attività costante che impegna gli esemplari durante tutta la giornata a causa delle continue riparazioni necessarie. La tana è infatti l’unica difesa

Alessio Arbuatti Medico veterinario, accreditato FNOVI in “Medicina dei pesci e gestione degli acquari”, Professore di Zoologia ed Ecologia, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Teramo

PetTrend • Aprile 2020

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