Rassegna Stampa Dolomiti UNESCO | Settembre 2020

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pressione e presenza d'aria più secca che dovrebbero favorire un parziale miglioramento del tempo al mattino, mentre nel pomeriggio e soprattutto alla sera una piccola depressione chiusa risalirà da sud verso nord e riporterà molte nubi e nuove precipitazioni».Il ghiaccio è il risultato delle basse temperature e del vento - quasi da bora - che ha spazzato la neve mano a mano che cadeva. «Una bora incredibile, mai vista su alcuni versanti dolomitici», rileva ancora Luciani. E poi il freddo. Sulla Marmolada la colonnina del mercurio è ridiscesa a meno 12 gradi. «Già venerdì sera», conferma il sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher, «ho firmato l'ordinanza di chiusura della strada dal lago d'Antorno verso i parcheggi del rifugio Auronzo. Era pericoloso salire anche con le gomme da neve o le catene».Eppure ai 2320 metri dell'Auronzo ieri mattina si affacciavano degli escursionisti, peraltro infreddoliti. «Alcuni avevano i ramponi ai piedi», testimonia Alessandro Zandegiacomo, che fa parte della gestione Cai, «altri li ho visti scivolare come birilli lungo le ultime rampe».Dall'altra parte delle Tre Cime, il rifugio Locatelli, del Cai di Padova, è aperto fino a questa sera, ma per arrivarci bisogna percorrere sentieri di neve e di ghiaccio. Il rifugio Vandelli, al lago Sorapis, la meta più frequentata dell'estate, era aperto anche ieri: la neve, sull'acqua turchina è caduta per non più di 3 o 4 centimetri. Gian Lorenzo Zandonella gestisce, in fondo alla Valgrande, a Padola, il rifugio Lunelli. «Ho faticato a rientrare la sera di venerdì, quando ero sceso in paese. Di neve ne abbiamo avuti più di 10 centimetri e la notte, tra venerdì e sabato, la strada si è ghiacciata, però», afferma fiducioso, «sto aspettando degli ospiti per domenica. Spero che non si arrendano».Il previsore Luciani dice che lo zero termico si è abbassato di quota, in questi giorni, fino ai 2 mila metri, ma che già da martedì risalirà». --© RIPRODUZIONE RISERVATA Messaggero Veneto | 30 Settembre 2020 p. 38 edizione Pordenone Cava Buscada e il rifugio al centro di studi e storia erto e casso Per un giorno il rifugio di cava Buscada è diventato il set di una serie di eventi di geologia, trekking e studi scientifici. La fondazione Unesco ha infatti organizzato un incontro in Val Zemola, a Erto, per scoprire l'origine delle Dolomiti. Giunta alla quarta edizione, l'iniziativa vuole trasformare gli alpeggi in "presidi culturali d'alta quota". Qui si vede la natura vulcanica della roccia, con fossili marini. I gestori del Buscada hanno curato logistica e accoglienza, dimostrando come il recupero di una struttura montana possa aiutare turismo, economia e storia locale. Il sito era infatti in disuso dagli anni Settanta. L'intervento della famiglia Corona, che ha investito per il suo rilancio, ha permesso al comprensorio dell'ex cava di non sgretolarsi sotto il peso del tempo. --F.Fi.© RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTIZIE DA CAI E SAT Trentino | 4 Settembre 2020 p. 21 Sat, uno sponsor per i sentieri Trento Siglato l'accordo tra La Sportiva, brand trentino produttore di calzature ed abbigliamento outdoor, e la Sat trentina, che conta oltre 27.000 soci e ha tra i suoi obiettivi la manutenzione di 5.500 chilometri di sentieri e la diffusione attiva della cultura della montagna sul territorio regionale. La collaborazione durerà almeno quattro anni e prevede che l'azienda trentina destini risorse economiche a tutte le attività della Sat in generale e a progetti legati alla valorizzazione e riqualificazione del territorio. Fra queste attività c'è anche e soprattutto la manutenzione dei sentieri in quota, che si inserisce nell'ambito del progetto globale di conservazione dell'ambiente che va sotto il nome di "1% For the Planet", l'associazione internazionale alla quale La Sportiva aderisce e alla quale ora anche la Sat partecipa e che prevede l'impegno da parte delle aziende coinvolte nel destinare almeno l'1% del fatturato in pratiche di rispetto, conservazione e riqualificazione ambientale.«Questa collaborazione - ha ricordato la presidente della Sat Anna Facchini - ci consente di guardare al futuro con maggiore serenità e visione: con La Sportiva abbiamo un programma di medio/lungo termine che ci consentirà di sostenere diverse iniziative di valorizzazione del territorio e di diffusione della cultura di montagna, anche attraverso il coinvolgimento attivo di testimonial, atleti ed influencer, legati all'azienda e che ci permetteranno di amplificare il messaggio su tutti i canali di un brand internazionale e con radici ben salde nella propria comunità. Il progetto "1% For the Planet" ed il progetto di co-marketing con LA Sportiva consentiranno inoltre il finanziamento di progetti e iniziative specifiche delle varie sezioni dell'associazione».«Quando si è presentata l'opportunità di supportare la Sat nelle sue numerose iniziative culturali - ha aggiunto Lorenzo Delladio, presidente di La

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