Rassegna Stampa Dolomiti UNESCO | Settembre 2020

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Corriere del Trentino | 17 Settembre 2020 p. 9 Una Terra nuova Ricercatori anche trentini scoprono quando il nostro pianeta è diventato quello che ora conosciamo: 233 milioni di anni fa cambiò il clima È il numero di Science Advances in uscita oggi a spiegare al mondo i risultati di un’eccezionale scoperta alla quale è giunto un team internazionale di studiosi, geologi e paleontologi, tra cui docenti e ricercatori della China University of Geosciences, delle Università di Padova e Ferrara, del CNR, del Museo delle Scienze di Trento e del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. Osservate speciali le rocce dolomitiche tra Veneto, Trentino e Alto Adige dentro le quali è conservato il segreto di uno dei drammatici eventi che hanno sconvolto la vita sulla Terra. Quello che risale a 233 milioni di anni fa, in un momento geologico già conosciuto come Episodio Pluviale Carnico, che ha portato come conseguenza, ed è questo il risultato principale della ricerca, a un’estinzione di massa. Una nuova di cui si viene oggi a conoscenza rispetto alle cosiddette «big five», le cinque già note, tra cui quella più popolare con la fine dei dinosauri. E sul valore di una simile scoperta per salvaguardare la vita sulla Terra oggi, le parole di Jacopo Dal Corso, geologo, ricercatore alla China University of Geosciences alla guida di questo team, sono molto chiare: «Guardando quello che è successo nel passato, analizzando il prima, durante e dopo l’evento catastrofico di milioni di anni fa, potremo imparare a capire cosa ci aspetta nel futuro, fornendo i dati che abbiamo ricavato a coloro che si occupano degli equilibri degli ecosistemi nel presente». Un lavoro di anni che affonda le sue radici nelle osservazioni dolomitiche iniziate a metà dei ’90, come spiega Piero Gianolla, anche lui geologo, docente all’Università di Ferrara con un ruolo fondamentale nella candidatura delle Dolomiti a patrimonio Unesco: «Se le Dolomiti sono state il punto focale della ricerca, ciò che rende i risultati così importanti è il riscontro che in altri luoghi del mondo si è avuto, trovando conferme in rocce della Cina, degli Stati Uniti, dell’Argentina, dell’Himalaya e dell’Europa: l’evento accaduto milioni di anni fa è stato un evento globale». Ad aumentare in maniera improvvisa allora, furono le emissioni di anidride carbonica, probabilmente causate da una potentissima eruzione vulcanica nel Pacifico, tale da generare rocce che si riscontrano ora in una vastissima area che va da Vancouver all’Alaska. Le grandi quantità di gas serra emesse nell’atmosfera portarono al riscaldamento globale con un forte aumento delle precipitazioni. Suona famigliare? «Che ci sia attualmente in atto — commenta ancora Gianolla — un cambiamento climatico, con aumento della temperatura e conseguentemente dell’energia dei sistemi, temporali, bombe d’acqua e tempeste di vento, è scientificamente dimostrato. Così come il fatto che questo sia generato da un cambiamento troppo veloce di natura antropica accaduto negli ultimi decenni con l’immissione nell’atmosfera di grandi quantità di anidride carbonica». E Massimo Bernardi, paleontologo del Muse di Trento e secondo studioso del team spiega: «Non possiamo fornire la soluzione alla crisi climatica attuale, con la progressione delle estinzioni che avanza. Possiamo però imparare qualcosa da quanto accaduto con la scomparsa di molte specie e lo sviluppo di nuove: non solo i dinosauri, che poi si estinsero a causa di un altro evento, ma molte altre specie che fanno ancora parte della nostra realtà, come conifere, lucertole, coccodrilli o tartarughe, per fare qualche esempio». Vuol dire dunque che allora ci furono vincitori e vinti. La domanda viene spontanea: la specie umana da quale parte si troverà? »Non lo possiamo sapere – conclude Bernardi -, certo se vogliamo essere dalla parte dei vincitori dobbiamo immediatamente prendere consapevolezza di quanto sta accadendo per colpa nostra e agire di conseguenza»

LA FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO INCONTRO MOUNTAIN WILDERNESS Trentino | 9 Settembre 2020 p. 19 Dolomiti Unesco incontra Mountain Wilderness TRENTO Il Consiglio di amministrazione della fondazione Dolomiti Unesco - presieduto dal vicepresidente e assessore all'urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia autonoma di Trento e diretto da Marcella Morandini - ha incontrato nei giorni scorsi i vertici di Mountain Wilderness. Nel corso del colloquio è stata ribadita da entrambe le parti la volontà di operare favorendo la collaborazione tra tutti gli attori impegnati nella valorizzazione, nella promozione integrata e nella gestione coordinata dell'ambito che comprende Trentino, Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia

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