Accoglienza, Sfida, Crescita
LUCIA ZADRA Bibliotecaria
Marco Aime durante la presentazione del suo libro “L’isola del non arrivo: voci da Lampedusa”
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L’incontro con l’autore, organizzato ogni anno dalla Biblioteca, a corollario degli incontri di Promozione della lettura, risponde a diverse esigenze: anzitutto a far sì che i ragazzi riscoprano la lettura come attività libera e piacevole e a proporre un’immagine viva e dinamica del libro. Leggere un libro e incontrare poi chi lo ha scritto, possono costituire una sorta di pista di decollo per una serie di attività originali e parallele, in cui trovano spazio le emozioni suscitate dalla lettura, le curiosità, le fantasie, le riflessioni e i pensieri dei ragazzi. In quest’ottica sono stati organizzati gli incontri avvenuti tra l’ottobre 2019 e il febbraio 2020 (altri due incontri erano in programma per il mese di marzo, purtroppo annullati per l’emergenza sanitaria). Accoglienza, Sfida, Crescita: queste le tre parole chiave che contraddistinguono gli incontri di quest’anno. Di accoglienza, nonostante le difficoltà, si parla nel libro L’isola del
non arrivo: voci da Lampedusa, scritto dall’antropologo Marco Aime, che ha incontrato i ragazzi lo scorso 4 ottobre, in occasione della Settimana dell’accoglienza. Il confronto tra Marco Aime e gli studenti è stato preceduto da un’introduzione dell’autore, che ha illustrato la situazione di Lampedusa, dei lampedusani e di coloro che approdano sull’isola. Egli, anzitutto, ha messo in evidenza come l’immagine dell’isola di Lampedusa sia stata distorta dai media: Lampedusa non è un’isola piena di migranti, ma è un punto d’arrivo e di partenza. I lampedusani hanno sempre e da sempre accolto tutti, senza distinzione di provenienza e di colore della pelle, e già da molto prima che l’isola diventasse improvvisamente conosciuta e famosa, a causa della strage accaduta nell’ottobre 2013, quando un’imbarcazione carica di migranti si capovolse a 600 metri dalla riva provocando la morte di 368 persone.