AGENDA MOSTRE
MUSEO DEL TESSUTO FINO AL 21 NOVEMBRE
CENTRO PECCI FINO AL 31 OT TOBRE
PRATO CITTÀ D’ARTE
UNA PICCOLA GUIDA SUGLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE Cominciamo dal Centro Pecci, dove è stata prorograta fino al 2 gennaio 2022 la mostra dedicata all’artista Chiara Fumai - raccontata attraverso un’ampia retrospettiva dei suoi lavori realizzati dal 2007 al 2017, che si trasformerà poi in un’esposizione itinerante - e dove fino al 31 ottobre è allestita La discoteca di Jacopo Miliani, una grande installazione audio-video che poi entrareà a far parte della collezione permanente museale del Centro - composta dalla proiezione del primo feature film dell’artista e dalla scultura luminosa al neon Babilonia, insegna della discoteca immaginaria in cui è ambientato il film, il Kontiki di Vigarano Mainarda, locale storico del ferrarese culla
delle balere e delle grandi discoteche anni ’80 e ’90. Attraverso un’estetica marcata e surreale, il film, dalla trama distopica, offre allo spettatore una narrazione aperta sulla costruzione dell’identità, la sfera della sessualità, la queerness, la fluidità di genere, il rapporto tra scelte personali e società. Spostiamoci di sede a andiamo al Museo del Tessuto, dove, fino al 21 novembre, è possibile visitare la mostra Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba. Una selezione di circa 120 oggetti della collezione Chini - tra tessuti, costumi e maschere teatrali, porcellane, strumenti musicali, sculture, armi… - diventati spesso soggetti dei numerosi dipinti di Galileo Chini, pit-
tore e scenografo, scelto da Puccini per la sua Turandot; una sezione sulle scenografie della grande opera e una sala con straordinari costumi della prima, andata in scena per la prima volta al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926. Villa Rospigliosi è invece al suo ottavo appuntamento d’arte organizzato dall’associazione ChorAsis con la mostra Inservibile di Myriam Cappelletti, una riflessione sul tema del ‘rifiuto’, allestita fino all’8 gennaio 2022, mentre ogni 11 dei mesi di dicembre, febbraio, aprile e giugno, è visibile il progetto site-specific Finalmente Niente, elaborato dall’artista Cristina Gozzini in occasione della sua residenza d’artista. Di grande attualità Vivere in
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pandemia, la mostra documentaria allestita negli spazi dell’Archivio di Stato in via Ser Lapo Mazzei, fino 31 dicembre. Dalle lettere di Francesco Datini alla documentazione del secolo scorso, un modo per scoprire come sono state vissute le epidemie che hanno colpito l’Europa dal Medioevo al Novecento (prenotazione telefonando allo 0574 26064 o scrivendo a aspo@beniculturali.it). Infine, per appassionati di fotografia, segnaliamo Masterclass - Il racconto fotografico come documentazione della realtà, nello studio di Sedici, in via Genova 17/5. Nove incontri, nel periodo che va dal 13 novembre al 19 marzo 2022, a cura di Filippo Bardazzi e Claudia Gori.