Happy Aquatics & Wellness n. 1 anno 2020

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I - NU Anno X XI

INTERVISTE

Emmanuel Vincent Essere leader nel settore wellness europeo Cantarini, Maisto, Misciglia VAS e la piscina secondo i Trainer

SPECIALE PISCINE PUBBLICHE Onda Blu di Santa Giustina Un esempio per gli Enti Locali Dossier I danni e le responsabilità

MANAGEMENT Il grave inciampo di Report (RAI 3): interventi di opinion leader del settore

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Sommario ANNO XXII | NUMERO 1 | GENNAIO-FEBBRAIO 2020

EDITORIALE

NEWS

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EAA NEWS SPLASH & WELLNESS NEWS FNI NEWS + ACQUANET NEWS

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POOL

ANIF NEWS

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AMBIENTE

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I media e gli anticorpi dello sport Marco Tornatore

Piscina 19, un evento riuscito La Redazione CONSTRUCTION

Pool4Children: al Gemelli una piscina per la pediatria Roberto Parretta

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La piscina ideale Rossana Prola

AQUAPOOL DOSSIER

20

Da piccola a grande società di gestione INTERVISTA - Ciro Lo Giudice

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Ondablu e comune di Santa Giustina: un modello per l’Italia - INTERVISTA Ciro Lo Giudice

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Le discrasie di un sistema rovinosamente perdente - La Redazione EXTRA

Il comune di Santa Giustina: un esempio per gli enti locali - INTERVISTA Ciro Lo Giudice

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Calendario fiere ed eventi Convegno Nazionale di AIPS e di ANIF

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INSERZIONISTI II SPORTRICK 1 DIGI PROJECT 5 SILIGROUP 7 POLIMPIANTI 9 ENERGON 13 VIE 15 UNIONTECH 17 EAA 1 21 FIBO 25 AQQUATIX VAS 31 RIMINIWELLNESS 39 WIBIT 43 EAA 2 55 ANIF 63 PROFESSIONE ACQUA 79 MONTEREY 88 EAA - CALENDARIO CORSI III BLU INFINITO IV AQQUATIX HTS

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Foto di Copertina: Virgin Active Brescia (foto archivio Myrtha Pools, leader mondiale nel settore piscine), una combinazione piscina-fitness molto attuale Fitness e piscina sono due sezioni di un unico modello: vasca e palestra collegate rispondono ai nuovi bisogni della popolazione, facilitata all’approccio in acqua da piscine poco fonde (max 130 cm), temperature più elevate, ambienti accoglienti e ben collegati ad aree sportive, wellness, ricreative. Virgin Active, così come diversi centri acquatici evoluti e molti altri fitness club, ha precorso tale tendenza, ben interpretata da progettisti capaci e aziende leader nella costruzione di piscine.

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FITNESS

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La swot analysis dello streaming Andrea Pambianchi

32

Diabete gestazionale e attività fisica in gravidanza Flaminia Pastori

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Il sistema nazionale di qualifiche degli operatori sportivi - SNaQ Gianfranco Mazzia

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Prima la salute. Le nuove frontiere del marketing Gerardo Ruberto

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Essere leader alla guida del mercato di wellness/piscina - INTERVISTA Marco Tornatore

MANAGEMENT

VAS

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Riscoprire l’armonia del gesto natatorio attraverso il metodo Feldenkrais Martina Laccisaglia

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Vas, il futuro in piscina - INTERVISTA Stefano Candidoni

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Monitoraggio della frequenza cardiaca: dalla teoria alla pratica con gli Overloop Maria Cristina Tandurella

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È in atto una campagna per demonizzare il mondo dei centri sportivi dilettantistici La Redazione

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La disinformazione televisiva che danneggia lo sport - L’inciampo grave di Report La Redazione

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Fatturazione elettronica: passaggi burocratici da interpretare per un futuro più semplificato Beatrice Masserini

52

Professionismo sportivo, una conquista per le donne (da migliorare) Roberto Bresci

56

Corte di Giustizia: “l’abbattimento” dei limiti al subappalto Lorenzo Bolognini

66

Prevenzione anche in piscina Fabio Swich

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Il certificato sportivo non agonistico: obbligo ed opportunità Francesco Confalonieri

HAPPY AQUATICS & WELLNESS / HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION Sede Legale: via Rossi 3F - 35030 Rubano (PD) / Registrazione Tribunale di Padova n. 1727 del 9 marzo 2001 / redazione@euroaquatic.it CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITÀ: MONTEREY SRL info@montereyadv.com / marketing@montereyadv.com DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Tornatore COME RICEVERE HAPPY AQUATICS & WELLNESS - HA&W: Per ricevere la rivista al proprio indirizzo, basta associarsi a EAA, al costo di 30€/anno (eaa@euroaquatic. it). Come soci EAA si ha diritto a ricevere 4 numeri/anno, ovvero le edizioni di Happy Aquatics & Wellness; per le uscite degli speciali Happy Aquatics - Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta a redazione@euroaquatic.it. Possibilità di aderire con Formula EAA Club ricevendo nr 02 copie ad uscita per tutti i 6 numeri, inclusi gli speciali Construction: € 100/anno. NOTE ESPLICATIVE DELLA NUOVA IMPOSTAZIONE DI HA&W: Le quattro uscite di HA&W prevedono servizi e interviste su management, attività in piscina e nuove tendenze, integrate da approfondimenti per area Fitness e nuovi trend, a cura di Fitness Network Italia, e, per la sezione Pool, curati da Professione Acqua, sulla piscina in chiave più tecnologica e/o manutentiva. Le due uscite HA-CONSTRUCTION dedicano 50 pagine circa alla piscina, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa. COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, Luca Salvatori, Fabrizio Rampazzo, Francesco Tornatore – completano il Comitato di Redazione per l’edizione Construction di Happy Aquatics: Rossana Prola, Giuliana Bassini, Paolo Ferrario HANNO COLLABORATO: Roberto Parretta, Eliana Fortuna, Matteo Melzi, Andrea Pambianchi, Flaminia Pastori, Gianfranco Mazzia, Gerardo Ruberto, Emmanuel Vincent, Giampaolo Duregon, Manuela Lovo, Luigi Vecchio, Andrea Biondi, Beatrice Masserini, Lorenzo Bolognini, Roberto Bresci, Angelo Paganin, Ennio Vigne, Rossana Prola, Fabio Swich, Martina Laccisaglia, Francesco Confalonieri, Martina Maisto, Anna Rita Misciglia, Maria Cristina Tandurella, Ciro Lo Giudice. PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Cool Mind STAMPA: Centrooffest Master (SRL) – Rubano (PD) - Chiuso in tipografia: 14/02/2020 ANNO XXII - NUMERO 01 - GENNAIO-FEBBRAIO 2020

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EDITORIALE EDITORIALE

Il ruolo di associazioni che rappresentano le tante categorie del mondo dello sport è fondamentale per un dialogo costruttivo con le istituzioni

I MEDIA E GLI ANTICORPI DELLO SPORT INFORMAZIONE E COLPEVOLI SILENZI Per settimane i rider sono stati al centro di una campagna mediatica, grazie alla quale hanno ottenuto i riconoscimenti attesi. Un effetto utile dei media, sensibili alle istanze dei 10.000 rider nazionali. Sorprende invece il diffuso silenzio sulla precarietà dei collaboratori sportivi, lasciati da decenni ai margini, senza tutele previdenziali e un riconoscimento professionale. 409.000: tanti sono gli addetti ai lavori di piscine, centri sportivi e palestre, il 90% inquadrati, a rigor di legge, come co.co.co. LA DISINFORMAZIONE CHE DIFFAMA UN SETTORE Perchè i media tacciono questa situazione preferendo dileggiare il mondo dello sport dipingendolo come elusivo, sfruttatore, avvezzo ad abusivismo e nero? Quale abbaglio possono aver preso certi reporter di reti di stato e private? Happy Aquatics documenta le ec-

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cellenti imprese di operatori e di tante società sportive private che, a beneficio della collettività, sopperiscono alle gravi carenze statali e locali, senza fini lucrativi, a tariffe spesso minime e dando lavoro a chi evidentemente è considerato cittadino di serie B da politica ed istituzioni.

È però auspicabile che tutti questi attori aderiscano massivamente ad ANIF -o ad altre realtà omologheper conferirle più forza e voce verso chi non ha la capacità di capire (media) e di ascoltare (istituzioni). Marco Tornatore

GLI ANTICORPI A TUTELA DEL SISTEMA SPORT Mentre i media fanno disinformazione, molti addetti ai lavori si adoperano in modo inappuntabile, determinati ad elevare credibilità e considerazione di un comparto che alimenta il valore identitario di un Paese, ormai orfano in tal senso. Lo Sport oggi è rappresentato attivamente da associazioni come ANIF, nella quale da febbraio sono confluite Acquanetwork e EAA, affiancata da altre aggregazioni (FNI, AcquaNet, Assonuoto, Assopiscine) sempre più convergenti per difendere chi dello sport fa la propria missione: società sportive, dirigenti, tecnici, operatori, nonchè imprese. © DIRITTI RISERVATI

Mentre i media fanno disinformazione, molti addetti ai lavori si adoperano in modo inappuntabile, determinati ad elevare credibilità e considerazione di un comparto che alimenta il valore identitario del Paese


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NEWS EAAEAANEWS CI ATTENDE UN DECENNIO DI SVOLTA - EAA® 2020 La registrazione del marchio EAA® su scala europea, decreta l’inizio di un decennio nel quale l’Associazione intende cambiare passo. HTS, Hi-Tech System, farà da apripista all’innovazione, alla ricerca, alla caratterizzazione di tutto il panorama formativo, alla definizione di partnership su scala mondiale. La visione, molto nitida, è quella di portare ovunque la filosofia di Vertical Aquatic Styles-VAS, che non rinnega nulla di quanto fatto nell’ultimo ventennio, piuttosto arricchisce l’esperienza di dati concreti, scientifici, con l’obiettivo di alzare il livello qualitativo dell’offerta, per ogni target, in qualunque

contesto. Per questo, anche il mondo della formazione, la EAA Academy, si sta ristrutturando in corsi nuovi, al passo con le accresciute richieste che arrivano dagli attori del mercato, desiderosi di acquisire ulteriori conoscenze, ma ancora di più l’applicazione delle stesse in modo attento e specifico. Parola ora alla VIE/Winter Marathon del 28-29 marzo a Merate (splendido impianto a conduzione Gestisport), per mettere il primo sigillo su un grande futuro. Tutte le novità su www.euroaquatic.it Una stagione formativa di alta qualità, destinata a crescere ulteriormente nel 2020

VIE - VAS INDOOR EXPERIENCE 2020 a Merate LC (GestiSport) 28-29 marzo La VIE - VAS Indoor Experience 2020 segna un nuovo modo di interpretare un evento. Al centro la sperimentazione, le idee, le evidenze conseguenti il monitoraggio della Frequenza Cardiaca grazie ad HTS, Hi-Tech System. Non più solo una passerella di Presenters, ancorchè tutti di livello, ma la necessità di mettere al centro “il cliente”, sia come partecipante all’evento stesso, sia come proposta da presentare nei Club di tutta Italia. Avremo, quindi, Masterclass con obiettivo fisiologico specifico, full immersion con la nuova HTS BPM Bike, momenti di briefing iniziale nelle due giornate e sessioni di valutazioni dei dati emersi dal monitoraggio. La volontà di dare un segno tangibile di cambiamento sarà anche nell’omaggio del nuovo Aqqua Watch che, quindi, per ogni partecipante, sarà compreso nel costo dell’iscrizione alla VIE. Info: eaa@euroaquatic.it o www.euroaquatic.it

FITNESS

VILLAGE

Una classe di VIE 2019 - tante novità, con il monitoraggio come filo conduttore dell’edizione 2020

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SPLASH && WELLNESS NEWS SPLASH WELLNESS LE DIMISSIONI DI SABELLI E LE AZIONI VOLTE A RIDIMENSIONARE SPORT E SALUTE La sintonia con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora non era mai nata e questo, a fine dicembre, ha favorito le dimissioni di Rocco Sabelli da Sport e Salute. Un passaggio che molti nell’ambiente sportivo vedono di buon occhio, auspicando che la politica ritorni nel suo alveo e restituisca allo sport la sua piena autonomia, senza imporre figure forse improprie e condizionanti il settore. Spadafora, a metà gennaio, ha dato il via ad una serie di verifiche su “ordini di servizi e incarichi di collaborazioni esterne” per appurare quale sia “l’ammontare complessivo dei maggiori oneri scaturiti dai suddetti atti”. Su Sport e Salute vanno addensandosi nuvole tempestose, confinando Sport e Salute a dipartimento dell’ufficio Sport: lo chiariranno Spadafora e il neo presidente-ad Vito Cozzoli. Fra chi viene dal nuoto e oggi occupa posizioni istituzionali di spicco, pa-

reri divergenti. Per il numero uno del nuoto nazionale ed europeo, il deputato Paolo Barelli, le dimissioni di Sabelli non sono state una sorpresa “In quanto l’eventuale spacchettamento di Sport e Salute avrebbe modificato il ruolo per il quale Sabelli è stato chiamato”, mentre l’ex nuotatore Fabio Rampelli, oggi vicepresidente della Camera dei Deputati, ha considerato le dimissioni “elemento importante che favorisce l’accelerazione dello smantellamento di Sport e Salute”, auspicando il ritorno alla centralità del Coni nella prospettiva di valorizzare tutto il mondo dello sport agonistico e dilettantistico. Noi siamo persuasi che lo sport debba vivere di autonomia piena, magari con gli aggiustamenti istituzionali necessari.

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport

Paolo Barelli, deputato e presidente FIN e LEN

REPORT DI RAI3 E IL SERVIZIO SULLE PALESTRE NAZIONALI: VERA DISINFORMAZIONE “In Italia sono attive oltre 8.000 palestre. Muovono un giro d’affari da 23 miliardi di euro. Solo in piccola parte, oggi, sono registrate in camera di commercio come attività commerciali. Le altre sono, per lo Stato, società o associazioni senza scopo di lucro e in quanto tali hanno diritto a notevoli sgravi fiscali.” Così è stato avviato il servizio su RAI 3. Per chi ha visto la puntata di Re-

port (16 dicembre) inevitabile qualche riflessione e valutazione su cosa si debba fare per il settore sportivo. Società sportive oggi senza fini di lucro, come impone il quadro normativo che regola il settore, potrebbero un domani essere delle profit, le quali avrebbero comunque peso su prevenzione, salute e, in prospettiva, alleggerimento degli oneri del welfare che grava sulla casse pub-

ph Rui Dias - Pexels

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bliche. Chissà se chi fa televisione e ancor più chi ci governa e intende legiferare comprende il portato del problema e come possa sopravvivere un settore che dà da lavorare ai circa 180.000 operatori. Sulla puntata di Report, alle pagine 48-53, intervengono figure autorevoli del settore sportivo-benessere. Per chi volesse scrivere a riguardo: redazione@euroaquatic.it


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SPLASH && WELLNESS NEWS SPLASH WELLNESS EUROPEACTIVE: ATTIVITÀ FISICA E RIDUZIONE DEI RISCHI DI TUMORE ALLA PROSTATA Essere #active riduce il rischio di cancro alla prostata. Una ricerca su larga scala sulla genetica ha dimostrato che essere più attivi fisicamente riduce il rischio di questa malattia. Su un campione di 140.000 uomini è stato scoperto che quelli con una variazione nella loro sequenza del DNA, tale da esporli più probabilmente al rischio ed erano attivi, riducevano il rischio di tumore alla prostata del 51% rispetto a quelli che non avevano la variazione. Il dato è riferito ad un’attività fisica complessiva e non solo all’esercizio fisico intenso. La ricerca, basata sul più grande studio mai condotto sull’uso della genetica come misura dell’attività fisica e dei suoi effetti sul cancro alla prostata, è stata condotta dall’Università di Bristol. Sono stati 22 i fattori di rischio esaminati e i risultati relativi agli effetti dell’attività fisica sono stati i più sorprendenti. Lo studio è stato pubblicato sull’International Journal of Epidemiology ed è stato cofinanziato dal World Cancer Research Fund (WCRF) e da Cancer Research UK. E EuropeActive è da sempre molto attenta a sensibilizzare sull’attività fisica in chiave preventiva e per la salute: di questo ed altro si parlerà al European Health & Fitness Forum, a Colonia (1 aprile).

ph Li Sun - Pexels

PISCINE… LACUSTRI, VASCHE DA PRIMATO A SANTA CRUZ IN BOLIVIA - MOLTO ECOSOSTENIBILI La prima spiaggia in Bolivia: 25 milioni di dollari la parte acquatica (60 milioni per il progetto integrale). Cinque anni per la realizzazione del complesso. La laguna è grande 40 mila metri quadrati (4 ettari) con profondità di 2,40 m. Verrà affiancata da altra laguna (la seconda al mondo per grandezza), Playa Turquesa, la più grande delle tre in progetto: 12 ettari le sue dimensioni. Mar Adentro è un complesso residenziale (7 edifici con 32 apparta-

menti ciascuno). Realizzato con la licenza di Crystal Lagoons Corporation, che ha all’attivo la laguna di San Alfonso del Mar - Cile, la piscina più grande del mondo: nel 2020 realizzeranno a Dubai una laguna da 7 miliardi di dollari che porterà il primato mondiale per dimensioni a 40 ettari. Crystal Lagoons è stata fondata dal cileno Fernando Fischmann, con l’idea di sviluppare una tecnologia innovativa e ecosostenibile: bassi costi di costruzione

utilizzando additivi fino a 100 volte meno rispetto a sistemi di piscina convenzionali, con una riduzione del consumo energetico richiesto da tradizionali sistemi di filtrazione fino al 2%. Il consumo di acqua è molto contenuto: grazie ad un circuito chiuso, si compensa solo la perdita di acqua causata dall’evaporazione (fino al 50% dell’acqua necessaria in relazione a un parco della stessa dimensione).

Mar Adentro Bolivia - Grandi piscine tendenzialmente... lacustri

Alcuni dei protagonisti all’inaugurazione

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SPLASH && WELLNESS NEWS SPLASH WELLNESS LA PISCINA PIÙ LUNGA DELLE… MALDIVE Il Kandima Maldives Resort ha la piscina all’aperto più lunga delle Maldive: è situato nell’isola più grande, l’atollo di Dhaalu. Le dimensioni di questa vasca sono tali da collegare un lato all’altro dell’isola. La piscina è lunga 100 metri, circondata da palme. L’acqua blu brillante della grande vasca non stona con le splendide acque turchesi dell’Oceano Indiano: effettivamente una piscina così grande alle Maldive, che contano uno dei mari più belli al mondo, sembra quasi un controsenso. Dhaalu Atoll, il Kandima Maldives Resort

Dhaalu Atoll

SCUOLA NUOTO IN UK E IL PROBLEMA DI REPERIBILITÀ DI ISTRUTTORI PROFESSIONALI Indagine di STA - Swimming Teachers’ Association

In UK è costante la difficoltà nel reclutare istruttori di nuoto qualificati. In occasione del World Teachers Day, la STA - Swimming Teachers’ Association ha condiviso i risultati di una propria indagine che mostra le difficoltà nel reclutare insegnanti di nuoto addestrati, determinando problemi diffusi per molte scuole di nuoto in tutto il Regno Unito: il 62% di esse afferma infatti che questo influisce principalmente sull’opportunità per bambini e adulti di imparare a nuotare. Da questa constatazione STA sottolinea la necessità di un grande lavoro per attirare nuovi futuri istruttori, alimentando campagne di sensibilizzazione sui vantaggi di diventare insegnante di nuoto professionista. Il tema che ha guidato la Giornata Mondiale degli Istruttori è “Giovani Istruttori: Il futuro della professione”, con l’invito sotteso ad unire tutte le società di formazione per ispirare una nuova generazione di istruttori di nuoto. In Italia non avvertiamo questo problema, ma nemmeno si prende in considerazione il World Teachers Day: dobbiamo preoccuparci?

Swim Teaching © DIRITTI RISERVATI

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NEWS FNIFNINEWS NASCE IL PRIMO WELLNESS DEPARTMENT Lo scorso 19 Novembre, a Firenze, presso la prestigiosa sede della European School of Economics, si è tenuto il seminario di presentazione del Wellness & WellBeing Department, il primo Dipartimento Accademico in Italia che, con Fitness Network Italia, si impegnerà ad aumentare la consapevolezza circa i benefici economici della salute e del benessere, soprattutto nei giovani che, come futuri leader, saranno chiamati ad integrare la promozione del Wellness nelle dinamiche aziendali che gravitano attorno alla Wellness Economy, l’industria globale che con 4.5 trilioni di dollari impatta fortemente sull’economia mondiale attuale e per la quale è prevista una crescita esponenziale nel prossimo futuro.

Andrea Pambianchi è intervenuto al primo Wellness & Well Being Department

OLTRE 330 PARTECIPANTI PER SELLING FITNESS CON CASEY CONRAD Numeri da capogiro per il workshop di formazione organizzato da ASI Fitness & Wellness, Fitness Network Italia e Wellness Vincente. Nelle due tappe di Roma e Milano sono stati oltre 330 i partecipanti alla giornata full-immersion di formazione e networking che ha visto alternarsi relatori di primo livello che hanno fornito una panoramica aggiornata del mercato del Fitness e

sulle più recenti tecniche di attrazione e fidelizzazione. Dopo l’apertura lavori a Roma ad opera di Claudio Barbaro, Presidente ASI Nazionale, è stata la volta di Luigi Cacciapaglia che, con la sua Academy, ha illustrato i nuovi paradigmi di gestione di un club, per passare poi la palla ad una spettacolare Casey Conrad con le due sessioni centrali sulla differenziazione ed il referral. Roberto Coda

Casey Conrad

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Zabetta ha poi illustrato i nuovissimi Trend del Fitness a livello globale, ai quali si è aggiunto il focus di Gerardo Ruberto sul mercato del Corporate Wellness di cui al recentissimo report Deloitte.


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MERATE (LC)

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ACQUANET NEWS ACQUANET NOVITÀ DA ACQUANET NUOVO CCNL PER I COSTRUTTORI DI PISCINA È stato presentato a Piscina 19 (Rimini 3 e 4 dicembre), il primo, storico Contratto Collettivo nazionale di Lavoro firmato da CONFLAVORO disciplinante il rapporto di lavoro tra aziende e lavoratori che si occupano di installazione e manutenzione sotto ogni aspetto di piscine pubbliche e private, coperte e scoperte. È il primo Ccnl in Italia che riconosce e tutela il costruttore e manutentore di piscine. “La firma di questo contratto - afferma Rossana Prola, presidente di AcquaNET – è un avvenimento storico per il nostro settore. Per la prima volta la figura del costruttore di piscine viene riconosciuta in quanto tale e sarà possibile utilizzare uno strumento realizzato su misura per le esigenze reali degli addetti che operano in questo campo”. “Siamo estremamente soddisfatti del nuovo contratto collettivo”, sottolinea Roberto Capobianco, presidente di CONFLAVORO. “Soprattutto perché si occupa finalmente di un settore particolare, che vive di stagionalità. Un settore delicato, dunque, eppure finora non regolamentato a livello nazionale. Troppo spesso in Italia ci si dimentica che il mondo del lavoro è molto fluido e sta mutando velocemente come mai prima d’ora. Ciò richiede alle parti sociali la capacità di saper anticipare le esigenze di nuove aziende e lavoratori. Non possono e non devono essere lasciati in balia dell’incertezza. Confidiamo di proseguire il lavoro con Fesica e AcquaNET per sviluppare e migliorare sempre più il quadro del settore con il Ccnl ‘Piscine’”.

Rossana Prola e Roberto Capobianco

NEWS EAAEAANEWS EAA INTERNATIONAL PER UNA DIMENSIONE PLANETARIA DI EAA Oltre a crescere nel mondo, ora EAA, con la divisione International Aquatic Association - IAA, punta a una ulteriore diffusione ed affermazione, attraverso forme di partnership che si sostanziano nel mutuo riconoscimento e nella collaborazione fra scuole formati-

ve: un passaggio che riguarda l’americana Aqua Body Strong e la lusitana Portugal Aquatraining di Francisco Estevao. Proprio Estevao, dopo le ultime kermesse brasiliane ed iberiche da lui coordinate, a fine gennaio ha organizzato a Porto e Lisbona Aqua Exercise Congress,

evento in due weekend in cui EAA è intervenuta a conferma della solidità della partnership. Per il calendario dei prossimi appuntamenti di EAA nel mondo ed altre novità: www.euroaquatic.it o scrivere a eaa@euroaquatic.it

Francisco Estevao nell’ultima convention organizzata in Brasile e replicata nella penisola iberica

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ANIFNEWS NEWS ANIF ANIF, STRATEGIC PARTNER IHRSA Dal 1° gennaio 2020 ANIF sarà Strategic Partner di IHRSA: l’accordo è già stato firmato da Giampaolo Duregon, presidente dell’Associazione italiana di riferimento del settore, e da Florian Cartoux, direttore di IHRSA Europe. Si tratta di un accordo storico per un duplice motivo: in primo luogo, ne esce rafforzata nel promuovere sempre più il ruolo di sport e salute nell’agenda politica e socio-culturale del nostro Paese e all’estero; in secondo luogo, con IHRSA i soci ANIF vedranno sviluppate le occasioni di networking e l’accesso ad informazioni (dati, re-

port, statistiche) fondamentali per accrescere il vantaggio competitivo di un club.

IHRSA-2020-Upcoming Events

REPS ITALIA, AL VIA IL RICONOSCIMENTO DIDATTICO Dopo la sua costituzione ufficiale a Rimini, a giugno 2019, la Commissione guidata da ANIF e composta da CSI, ELAV, ISSA, Wellness Foundation che ha traghettato EREPS in Italia, sta implementando il registro europeo dei tecnici del fitness. Attualmente è impegnata su un passaggio fondamentale: il procedimento di conversione con cui la certificazione Ereps, la cui denominazione nel nostro paese è REPS Italia, possa essere riconosciuta dal Coni come equipollente e complementare allo SNaQ. In fase di sviluppo anche un accordo con l’agenzia governativa Anpal, con cui i possessori della certificazione Reps Italia, possono rientrare nel progetto sulla mobilità del lavoro in Europa.

NUOVE PARTNERSHIP La rappresentanza di ANIF cresce! Non solo in termini numerici ma anche di ampliamento degli interessi della base associativa: i centri sportivi di Acquanetwork, l’associazione che riunisce gestori e fornitori di impianti natatori, si affilieranno ad ANIF: le due realtà infatti si caratterizzano per una contiguità di interessi che rende questo passaggio naturale. ANIF quindi può rappresentare il paradigma giusto in cui riconoscersi e tutelare l’identità dei gestori sportivi del settore Acqua, per il suo ruolo di interlocutore privilegiato delle istituzioni.

Duregon, presidente ANIF, e Lovo, presidente Acquanetwork, dal 2020 ancora più uniti

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AMBIENTE

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POOL4CHILDREN: AL GEMELLI UNA PISCINA PER LA PEDIATRIA Blu Infinito, capitanato da Fabrizio Rampazzo, da progetto per l’ecosostenibilità dell’acqua, grazie alla sensibilità di Fabio Conti, allarga il suo intervento all’acqua di grande valore sociale, per i bambini del Policlinico Gemelli Si chiama “Pool4Children” il progetto che porterà alla costruzione di una piscina destinata alla riabilitazione dei bambini afferenti alla pediatria della disabilità del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma. Un percorso nato dal contatto tra Blu Infinito, il progetto legato alla sostenibilità ambientale ideato da Fabrizio Rampazzo, nuotatore azzurro ed olimpionico, e Fabio Conti, direttore tecnico delle Nazionali femminili di pallanuoto. “Pool4Children” è stato presentato a Piscina19, l’evento organizzato da Professione Acqua e ospitato al Palacongressi di Rimini (58 espositori tra produttori, fornitori, installatori, assistenza, oltre 800 presenze tra congressisti, sponsor e visitatori). “Tutto nasce da una visita al Gemelli che facemmo con la squadra prima dei Giochi di Rio de Janeiro del

Ci siamo chiesti se fosse il caso di fare qualcosa di più, di non limitare il nostro contributo a un giro in ospedale e qualche foto Fabio Conti 18

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2016”, racconta Conti, allora (e fino a pochi mesi fa) c.t. del Setterosa poi medaglia d’argento olimpica. “Ricordo ancora il silenzio sul pullman nel viaggio di ritorno, era il segno che quella visita aveva colpito le ragazze. Ci siamo chiesti allora se fosse il caso di fare qualcosa di più, di non limitare il nostro contributo a un giro in ospedale e qualche foto. Il reparto di pediatria del Gemelli è un’eccellenza per la gestione di migliaia di casi e accoglie famiglie da tutta Italia. Per segnare questo gol, però, ora c’è bisogno del contributo di tutto il mondo acqua”. Il Professor Eugenio Mercuri è il Direttore dell’Area Salute del Bambino e

dell’UOC di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico: “Stiamo vivendo un momento storico nel quale applichiamo terapie farmacologiche e innovazioni che fino a pochissimo tempo fa potevamo considerare fantascienza. Ma occorre anche fornire un supporto e l’acqua in questo caso amplifica le potenzialità dei bambini che hanno un uso limitato dei muscoli. Siamo a Rimini nella terra di un visionario come Federico Fellini e vogliamo essere anche noi dei visionari, vogliamo trasformare questo nostro sogno in realtà. Ma non basterà costruire la piscina, vorremmo anche strutturare un’esperienza pilota, da

da sn: il Professor Eugenio Mercuri, Chiara Tonghini (Fluidra Italia), la dottoressa Daniela Chieffo, Jean Pierre Pelliccia (Fluidra Italia).

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AMBIENTE ROBERTO PARRETTA

Da sn: Jean Pierre Pelliccia (Fluidra Italia), Fabrizio Rampazzo, Chiara Tonghini (Fluidra Italia), Eugenio Mercuri (Policlinico A. Gemelli), Paola Veronesi (Banco BPM), Giancarlo Valente (Centro Sportivo San Carlo Milano), Daniela Chieffo (Policlinico a. Gemelli), Fabio Conti (DT Nazionali Pallanuoto Femminili FIN), Fabio Carminati (VAR Group)

replicare pure per la formazione di altri centri. L’obiettivo più ampio è infatti quello di creare una cultura dell’acqua attraverso strutture e formazione”. E la psicologa Daniela Chieffo del Servizio di Psicologia Clinica del Gemelli ha aggiunto un altro aspetto fondamentale sui benefici della terapia in acqua: “Molto spesso per questi bambini anche le emozioni restano paralizzate, prigioniere, invece in acqua possono riappropriarsene, assieme alla consapevolezza del proprio corpo”. Intanto proprio con l’occasione del convegno Piscina19, il Gruppo Fluidra, leader mondiale del settore co-

struzione di impianti acquatici, ha annunciato la decisione di prendere parte al progetto: “Ci hanno convinto immediatamente”, dicono Jean Pierre Pelliccia (General Manager Fluidra Italia) e Chiara Tonghini (Marketing Manager Fluidra Italia). “Ci hanno convinto il team, i valori e la sostenibilità. Sarà anche una bella sfida tecnologica costruire una piscina a impatto zero, ma siamo pronti. Fra le nostre mission, oltre alla vicinanza ai nostri partner, ci sono solidarietà e trasparenza. E ci piace anche l’idea di poter raccontare il nostro mondo con una storia diversa da quelle che di solito ci rappresentano”.

Per questi bambini anche le emozioni restano paralizzate, prigioniere, invece in acqua possono riappropriarsene Daniela Chieffo

Non basterà costruire la piscina, vorremmo pure strutturare un’esperienza pilota, da replicare anche per la formazione di altri centri Eugenio Mercuri Blu Infinito per un mondo acquaticamente ecosostenibile

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Ciro Lo Giudice

redazione@euroaquatic.it

INTERVISTA

AQUAPOOL

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DA PICCOLA A GRANDE SOCIETÀ DI GESTIONE Le differenze fra società di gestione valutando, nel percorso di crescita e trasformazione, aspetti strategico-organizzativi: dalle scelte proficue del passato a quelle ineludibili per sviluppi positivi che il comparto potrebbe favorire in prospettiva Due fra i più competenti manager nazionali fanno il punto su come sia cambiata oggi la gestione, ancor più passando dalla conduzione di uno o due impianti alla grande azienda gestionale. Le opzioni tradizionali da valorizzare, affiancate da nuovi orientamenti per sviluppi positivi dei prossimi anni; il tutto, attraverso l’esame delle differenze legate alle dimensioni societarie e alle caratteristiche degli impianti, senza perdere di vista agonismo di base e di vertice, con un occhio attento al sociale.

Definire il corretto equilibrio tra declinazione commerciale e declinazione sociale/ istituzionale SC - Stefano Candidoni EAA

Nella valutazione di un progetto o di un impianto da gestire, cosa cambia oggi rispetto all’inizio del millennio sia per la sostenibilità gestionale che per dare nuove risposte alla collettività? SC Non credo che esista un gestore che, oggi, non si stia facendo domande sulla sostenibilità gestionale. Due decenni fa non era così e, purtroppo, in tante situazioni l’epilogo è stato il degrado degli impianti. Sfortunatamente, sostenibilità e risposte convincenti per collettività non vanno però sempre a braccetto. L’elevato numero di clienti che potenzialmente può frequentare una piscina si scontra con i limiti strutturali dell’impianto acquatico.

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MM - Matteo Melzi

Matteo Melzi

P&G - Partecipazioni e Gestioni Srl

MM Sostenibilità gestionale: avendo sdoganato il modello del PPP, è fondamentale individuare il giusto equilibrio tra investimento e valorizzazione dello stesso in termini gestionali (es: energy saving). Nuove risposte alla collettività: sviluppo di un nuovo modello in cui alla componente tradizionale si accompagnino contenuti integrati leisure / wellness. I parametri chiave per considerare una piscina o più piscine gestionalmente interessanti, coniugando ruolo sociale da un lato e aree a maggior redditività dall’altro? SC Non esiste una regola sempre valida. Un impianto natatorio non può sobbarcarsi in toto dei costi © DIRITTI RISERVATI

legati ad attività “sociali”, sostituendosi al ruolo del pubblico. Gli equilibri tra attività più o meno redditizie sono molto sottili e non sempre i comportamenti degli attori in campo riescono a garantirli. MM Occupandoci prevalentemente di operazioni in PPP, non esiste una formula unica. Si tratta di definire il corretto equilibrio tra declinazione commerciale e declinazione sociale/istituzionale di ogni singola operazione. La sfida di portare nuova clientela nelle piscine come può essere inquadrata ed affrontata con successo dal piccolo centro alla grande società di gestione?


R U O Y T GE 0 2 0 2 N I NEW

T E K C I T

ND MENT A P I U Q E G TRAININ F O Y L PP QUE SU OLUTIONS I N U LAYERS E P D Y S I E S W K S D F NE WORL ENDS O DUSTRY R ISED FIT T M E O R T U S CU THE IN D FUT N F A O S N R O E I ON AND D I AT T A S E A I L L C A U N T I D IO DIG RTHER E E NNOVAT I U F G R N I O G F ER D IN TH NITIES N U A T AND EM R S L O L P US OP F 10 HA NUMERO N IN A TOTAL O TH NOR PATIO PARTICI GRESS CENTER CON

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Vasca fitness e corsi nella nuova area piscina di Villafranca - Aquamore

SC Ogni discorso, anche articolato, che riguardi la gestione di un piccolo centro o di una grande società/ grandi impianti, finisce nell’avere un fattore comune fondamentale: il cliente, meglio la persona. O si riesce ad “arrivare” alle persone, creando un processo di servizio in tal senso o la strada della focalizzazione solo sui prezzi, tipologie di accesso, planning, è un percorso senza uscita. MM L’obiettivo è comune: allargare la base, estendere il tempo di permanenza, ridurre il turnover, trovare elementi che generino l’incremento del pricing offrendo servizi – anche di nicchia – in grado di soddisfare il più ampio numero di utenti. Posizionamento chiaro di mercato: high value strategy. Passare da uno o due impianti a una strategia “industriale” che consideri dieci o più centri acquatici da gestire, cosa comporta in chiave strategica ed aziendale? Più insidie o vantaggi? SC Non parlerei di insidie o di vantaggi. Stante il fatto che l’allargamento della società, con acquisizione di nuovi impianti, si contestualizza in territori diversi, è escluso che si possa replicare ciecamente quanto esiste già. Determinanti, a mio parere, due azioni 22

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base: a) analizzare la gestione esistente facendo un esame molto puntuale dei servizi offerti e della loro incidenza nel bilancio generale, in funzione della loro replicabilità in altri contesti; b) analizzare precisamente quanto e come incidono le risorse umane nei processi gestionali. MM Il vantaggio risiede nella possibilità di avere economie di scala e di disporre di una mole di dati sempre più ampia e precisa con cui fare attività di business intelligence e modelli predittivi sempre più precisi: favoriscono non solo la gestione ma anche l’analisi preliminare. Quanto l’agonismo può incidere sui costi, le ottime ragioni per promuoverlo e le soluzioni per reperire le risorse finanziarie necessarie? SC Dichiarare che l’agonismo sia un’attività redditiva è ovviamente

Un fattore comune fondamentale: il cliente, meglio la persona Stefano Candidoni © DIRITTI RISERVATI

L’unica strada è quella di trovare un equilibrio negli spazi assegnati e nelle quote Matteo Melzi una forzatura e sono lontani i tempi in cui erano normali i “contributi” da parte delle amministrazioni locali. In tali condizioni, senza gravare oltremodo sulle spalle delle famiglie degli atleti, l’unica strada è quella di trovare un equilibrio negli spazi assegnati e nelle quote. Con un’oculata programmazione si può però fare attività agonistica ad ottimi livelli e si deve fare di tutto per farla. MM L’attività di base è fondamentale e nel nostro modello trasversale (EPS, attività federale etc) per la valenza sociale. L’obiettivo è garantire un modello che si sostenga e che soddisfi l’esigenza anche di questo target. E cosa cambia per la grande società di gestione, in considerazione dei volumi e dei costi collegati?


AQUAPOOL

Matteo Melzi

SC Credo che le grandi società di gestione possano riuscire molto meglio, se lo vogliono, nell’obiettivo di proporre agonismo, con economie di scala e massima razionalità nella gestione degli atleti. MM Da questo punto di vista nulla. Quali elementi giocano a favore di una gestione sana (o in che percentuale incidono sul risultato positivo): il contenitore, il contenuto, un approccio manageriale, la professionalità del team e/o altro? Cosa cambia per una società di gestione con più impianti nella considerazione dei vari elementi. SC Tutto ha una grande importanza, tanto nel piccolo quanto nel grande. Il piccolo può beneficiare molto più dell’apporto di un imprenditore illuminato direttamente coinvolto. Le grandi società hanno

CIRO LO GIUDICE

Fra i vantaggi delle grandi società: economie di scala e mole di dati sempre più ampia Seven Infinitiy di Gorgonzola (MI)

assoluta necessità di assetti manageriali da cui non si può prescindere. MM Sono tutti elementi troppo complementari per non avere pari importanza. Fondamentale la vision (approccio manageriale) con cui sviluppare il contenitore avendo già in mente i contenuti da proporre con le professionalità necessarie.

Qualsiasi modello gestionale, piccolo o grande, non vende abbonamenti ma “servizi alla persona”

La vostra esperienza cosa suggerisce a chi è propenso ad ottimizzare il piccolo o a chi punta a piani di sviluppo per diventare grande?

Stefano Candidoni

SC Per entrambe le situazioni, la focalizzazione sul cliente è il suggerimento ineludibile. Occorre avere la massima consapevolezza che qualsiasi modello gestionale, piccolo o grande, non vende abbonamenti ma “servizi alla persona”, attraverso processi interni che de-

vono essere accuratamente strutturati. In fin dei conti le grandi società di gestione non sono altro che “tanti impianti più o meno grandi” messi insieme. MM Fondamentale è avere un modello di business chiaro indipendentemente dalla dimensione.

Fondamentale la vision (approccio manageriale) Matteo Melzi

Aquamore: la nuova area leisure & fun del complesso acquatico-wellness di Villafranca VR

La SPA di Aquamore

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La Redazione

redazione@euroaquatic.it

POOL

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PISCINA 19 UN EVENTO RIUSCITO Numeri da record per la prima edizione del congresso di Professione Acqua, promossa a pieni voti da partecipanti e da chi ha vissuto attivamente questo appuntamento che colma un vuoto nel nostro settore. Appuntamento al 2021 Ottimi riscontri per l’evento organizzato da Professione Acqua, con la collaborazione di Happy Acquatics e Blu Infinito, al Palacongressi di Rimini il 3 e 4 dicembre 2019. I numeri e le considerazioni nelle parole di Rossana Prola, titolare di Professione Acqua: “La prima edizione di Piscina 19 ha avuto ottimi risultati in termini numerici: 206 partecipanti al Convegno, 23 relatori, più di 300 visitatori gratuiti accreditati sul sito, 57 aziende sponsor, 98 architetti ed ingegneri accreditati al convegno. Una partecipazione importante, che ha dato all’evento lo spessore che merita. La soddisfazione dei partecipanti è

stata grande, testimoniata dai numerosissimi messaggi di congratulazione che ci sono arrivati tramite mail, social e la app dedicata all’evento. Un ottimo inizio, quindi, che ci carica della grande responsabilità di fare ancora meglio per la prossima edizione tra due anni,

La soddisfazione dei partecipanti è stata grande Rossana Prola

Un momento del congresso

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sempre al Palacongressi di Rimini, che si chiamerà Piscina 21”. Anche da parte della redazione di Happy Aquatics c’è stata grande soddisfazione, come testimoniano le parole di Marco Tornatore: “Faccio astrazione da numeri e presenza di aziende espositrici, che comunque mi hanno veramente molto impressionato, come non accade per nessun appuntamento omologo. Piscina 19 è un congresso unico, che in Italia non c’era, considerando il Convegno d’Autunno prodromico alla sontuosità dell’evento di dicembre scorso. È stato veramente sorprendente rilevare


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Partecipazione sovente oltre i posti disponibili, a testimonianza del successo pieno di Piscina 19

come così tante persone abbiano seguito, senza mai abbandonare le sale, tutte le sessioni soprattutto per la parte costruttori/progettisti, mentre, in parallelo, l’area espositori era costantemente animata da un B2B di sostanza. Il successo è dovuto alla felice combinazione di relatori capaci, partecipazione interessatissima e attiva, tematiche attuali e ben approfondite, nonchè una regia inappuntabile, con la presidente, Rossana Prola, capace di dialogare con una platea qualificata, attraverso un linguaggio perfettamente condiviso fra gli addetti ai lavori. Il merito di questo evento è di portare ad un unico consesso

attori del comparto che non frequentano o frequenterebbero mai altri incontri, perché non troverebbero quello che Piscina 19 offre, rafforzando al contempo l’identità delle categorie che rappresentano il settore. Forse chi ancora non ha maturato questa consapevolezza, perché all’esordio in tale ambito, è la categoria dei gestori che, sulla scia del successo di Piscina 19, saprà cogliere meglio e con più presenza l’unicità irrinunciabile di Piscina 21, passando prima dal più tradizionale Summit 2020 del prossimo novembre. Per Happy Aquatics/EAA, che collabora e patrocina l’evento, Piscina 19 è stata un’opportunità

senza eguali per incontrare operatori ed imprese che sono l’anima del settore raccontato nelle proprie pagine.” Stefano Candidoni (relatore e vicepresidente di EAA): “Sarà stata la splendida location (Palacongressi di Rimini), sarà stata la consapevolezza della professionalità degli organizzatori, sta di fatto che la valutazione sull’Evento, con il positivo approccio iniziale poi comprovato nei fatti, è decisamente ottima. Un eccellente mix di semplicità, immediatezza, equilibrio, professionalità, cordialità, partecipazione che è raro riscontrare in eventi con-

Il successo è dovuto alla felice combinazione di relatori capaci, partecipazione interessatissima e attiva, tematiche attuali e ben approfondite, e una regia inappuntabile Marco Tornatore

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Non sono mancati momenti conviviali, di dialogo e confronto anche al di fuori delle sale congressuali

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POOL LA REDAZIONE

Nel complesso il congresso è stato molto positivo, arricchente e soddisfacente, anche sul piano organizzativo Pier Antonio Marchesi

Il B2B è stato sviluppato in equilibrio con le concomitanti sessioni congressuali

vegnistico-fieristici. Due giorni volati via leggeri e pieni di sostanza, portando a casa il frutto di preziosi momenti di confronto.” Pier Antonio Marchesi (direttore di impianto acquatico e consigliere Acquanetwork): “Nelle due giornate ho seguito diverse sessioni trovandole tutte interessanti, in particolare “Aspetti penali dell’Assistente Bagnanti” (relatore Gianluca Bigi), ma anche quelle che permettevano l’acquisizione di Crediti Formativi, che non riguardavano la mia posizione professionale; fra i relatori mi hanno colpito molto positivamente Nicola Delussu, intervenuto

su cosa si può e non si può fare in diverse tipologie di piscine, e Guglielmina Fantuzzi, che ha parlato delle sostanze trovate nelle vasche dell’Emilia Romagna, fra cui - inquietante - anche droghe e farmaci. Della sezione gestori ho seguito ed apprezzato un paio di sessioni, fra cui “Fallimenti nel settore piscina”, anche se da uno dei professionisti mi attendevo più incisività: relatori eccellenti e tematiche ben sviluppate. Nei workshop ad accesso gratuito e sponsorizzati, le argomentazioni erano troppo di parte e talvolta l’interesse svaniva, ma nel complesso il congresso ritengo sia stato molto positivo, arricchente e

soddisfacente, anche sul piano organizzativo.” In conclusione, Piscina 19 è un evento riuscito, che si ripeterà nel 2021 con una formula analoga, ma con novità interessanti che già si stanno sviluppando. Il fine è quello di aggregare più realtà possibili sui temi condivisi, poichè la giusta e irrinunciabile differenza di vedute ed opinioni deve comunque riuscire convergere verso un unico obiettivo, quando quest’ultimo porta alla crescita del settore nel suo insieme.

La valutazione sull’evento è decisamente ottima Stefano Candidoni

L’area espositiva con ben 57 aziende è sempre stata molto frequentata da congressisti e visitatori © DIRITTI RISERVATI

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Andrea Pambianchi andrea@fni.fitness

FITNESS

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LA SWOT ANALYSIS DELLO STREAMING Dal Club a casa e viceversa, per tenere il ritmo di un mercato e di abitudini radicalmente trasformate e in costante cambiamento; è necessario informarsi, confrontarsi e, possibilmente, fare rete, perché il settore fitness regga l’impatto con uno scenario inedito che segnala l’ingresso di grossi player Negli anni 80 avevamo Jane Fonda. O meglio i VHS dell’home-fitness dove Jane, con il suo fisico scultoreo fasciato da sgambatissimi body, cercava di smuovere le coscienze dei più pigri. E c’era anche il catalogo Postal Market. Pagine e pagine (cartacee) di prodotti di qualsiasi genere, bastava telefonare; certo, poi la fase di pagamento ed i tempi di consegna erano più problematici, ma dopo “poco” ti arrivava a casa l’oggetto desiderato.

decidere su cosa investire, è fondamentale avere quante più informazioni possibili. Focalizzo subito l’attenzione su aspetti che ho notato selezionando gli argomenti per la stesura di questo articolo. 1. Le grandi catene, con rilevante forza finanziaria, si sono già struttu-

rate al riguardo, hanno già siglato esclusive partnership industriali con primari player e sono già sul mercato dello Streaming. 2. I Personal Trainer indipendenti più virtuosi ed “agili” (diciamo le attuali “Start-Up” di questo settore) hanno piena dimestichezza con

SONO PASSATI 40 ANNI, OGGI SIAMO IPERCONNESSI: TUTTI, OVUNQUE ED IN OGNI MOMENTO La tecnologia dirompente non ha portato nel nostro settore grandi novità mai viste prima, ma sicuramente ha prodotto una valanga di seducenti innovazioni; con le quali tutti i titolari di Fitness Club (da Sir. Richard Branson in giù) devono fare i conti. Però, per “fare i conti” e

Per “fare i conti” e decidere su cosa investire è fondamentale avere quante più informazioni possibili 28

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Peloton sta rivoluzionando l’home fitness negli USA - ph Peloton

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FITNESS ANDREA PAMBIANCHI

Runpersonal - tecnologia, allenamento e design secondo la filosofia Technogym ph Technogym

media digitali e offrono i loro servizi da remoto sebbene in maniera “destrutturata”. 3. Invece, i Premium - Medium LowCost Club sembra che ancora non abbiano approcciato la questione, probabilmente per la scarsità di informazioni disponibili, che li pone in una situazione di svantaggio e di ritardo rispetto ai nuovi e più strutturati competitor.

nale tramite l’allenamento? E perché anche molte aziende più piccole di produzione ed assemblaggio macchinari si sono messe in scia, e stanno pensando di stravolgere il loro business model da B to B a un modello B to C, inerpicandosi tra le altre cose nel pericolosissimo ambito delle “estensioni di linea”, o peggio ancora diventando competitor dei loro storici clienti B to B?

MA FACCIAMO UN PASSO INDIETRO

BASTA GUARDARE I NUMERI

La domanda da porci è: perché da circa quattro anni l’attenzione delle Mega Company Globali, Google ad esempio, che ha recentemente acquisito FitBit, Adidas che ha acquistato Runtastic, Nike con NikeTrainingApp, etc. è focalizzata sull’acquisire e fidelizzare l’utente fi-

Il mercato ci dice che la popolazione sta diventando più attiva. In Italia, negli ultimi 2 anni, il tasso di sedentarietà è calato del 2%, dal 37 al 35 %, quindi, a spanne, ci sono un milione di attivi in più. Purtroppo, però, questo aumento di “attivi” non si è convertito in un

Il 92% degli Italiani se considera di rimettersi in forma non pensa ad iscriversi in un Club, ma cerca ed utilizza altri luoghi per allenarsi aumento di iscritti nei fitness club ed infatti ancora oggi siamo fermi all’8% di penetrazione (e c’è chi dice anche meno). Questo banalmente vuol dire che il 92% degli Italiani, se considera di rimettersi in forma, non pensa ad iscriversi in un Club, ma cerca ed utilizza altri luoghi per

La cosa più importante da tener presente è che IL FUTURO È ADESSO Peloton è ormai un fenomeno planetario e alimenta l’home fitness come non è mai accaduto - ph Peloton © DIRITTI RISERVATI

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allenarsi. La cosa più allarmante è che l’attuale guerra a suon di campagne pubblicitarie da centinaia di migliaia di euro tra Mega Company Globali, Aziende che assemblano macchinari ed agguerrite Start-Up internazionali che creano contenuti strabilianti e capitalizzazioni da capogiro, modificherà radicalmente lo scenario del Settore Wellness, le abitudini di iscrizione/utilizzo dei Fitness Club e la fruizione degli allenamenti. Siamo videoteche che, con spiccata inventiva e “professionismo”, si sono adeguate e sono sopravvissute all’avvento di BlockBuster; ma adesso dobbiamo fare i conti con Netflix. Ma dietro ogni minaccia c’è sempre qualche opportunità...o almeno così dicono. Vediamo di trovarla e capire soprattutto se può essere opportunità valida e profittevole o semplice palliativo. OVVIAMENTE FACCIAMO RICORSO AD UNA SEMPRE EFFICACE SWOT ANALISYS S = Forze dei Club In tutti i club già generiamo in media 9 ore di contenuti/lezioni al giorno, 270 al mese, 2.970 all’anno (come minimo). Molti Club già hanno ambientazioni altamente scenografiche.

Perché da circa quattro anni l’attenzione delle mega Company Globali è focalizzata sull’acquisire e fidelizzare l’utente finale tramite l’allenamento? Quindi ci basta mettere una “webcam” e... forse no, passiamo alle debolezze. W = Debolezze per i Club Poche o assenti informazioni sui costi dei provider e piattaforme che forniscono questo servizio per i Club (investimento per hardware, streaming, cloud, diritti, etc.). La maggior parte dei Trainer non è “formata” per tenere una lezione in streaming. Incertezza sulla qualità della lezione in streaming e quantità di “telespettatori”. Difficoltà ad andare sul mercato dello streaming per il singolo operatore. O = Opportunità per i Club che adottano soluzioni streaming Estendere il servizio al di fuori del

Cyberobics è la piattaforma di virtual class del gruppo McFit

ph Peloton Treadmill

club. Evitare disiscrizioni in favore di competitor che forniscono il servizio in streaming. Monetizzare i propri contenuti vendendoli direttamente alla Piattaforma di Streaming (esattamente come avviene per le serie in Tv). Abbinare il marchio del proprio club a quello di importanti aziende veicolando i contenuti del club sui device (smartphone, tablet, tv, attrezzature fitness etc) di questi importanti brand. T = Minacce Importanti partnership tra grandi catene e altri player, entrambi in posizione dominante. Mancanza di informazioni per i club indipendenti su modalità e costi per implementare lo streaming per andare sul mercato. Nuovo quadro normativo per i diritti sulla musica che non è più ad uso interno del club. Diritti di immagine dei trainer. Privacy dei clienti. Sicuramente il futuro ci riserva entusiasmanti sfide, ma la cosa più importante da tener presente è che IL FUTURO È ADESSO ed è necessario analizzare bene il contesto, avere accesso alle informazioni, conoscere le possibilità che offre il mercato, scambiarsi opinioni e fare rete per evitare di trovarsi impreparati come i Taxi all’arrivo di Uber.

Incertezza sulla qualità della lezione in streaming e quantità di “telespettatori” 30

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Flaminia Pastori

info@smilingcoachsystem.it

FITNESS

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DIABETE GESTAZIONALE E ATTIVITÀ FISICA IN GRAVIDANZA Dalle evidenze scientifiche alle proposte didattiche, con l’obiettivo che tecnici professionali collaborino con medici specializzati per fare dell’esercizio fisico un efficace coadiuvante delle terapie farmacologiche 2a parte Questi parametri, se prescritti dallo specialista e ben programmati dall’istruttore specializzato di riferimento, possono diventare potenti principi attivi della nuova ricetta sanitaria 4.0. Relativamente alla tipologia di lavoro metabolico utile a donne con GDM, si è dimostrata l’efficacia di esercitazioni aerobiche congiunte a esercitazioni di potenziamento muscolare nell’ambito della stessa sessione. Di utilissimo riferimento, a causa dello spostamento del baricentro e della conseguente perdita di equilibrio corporeo, anche l’allineamento posturale e l’esercizio respiratorio che, insieme, rinforzano il rachide, rimodulano la pressione degli organi interni (fortemente compressi dalla condizione gravidica) e stimolano la consapevolezza dei mutamenti corporei, realizzando anche un momento di intimo contatto nella diade madre-feto. Per la durata e la frequenza con cui svolgere esercizio fisico strutturato si rimanda, ovviamente, al grado di attività fisica precedente la gravidanza, oltre che alle caratteristiche morfofunzionali della madre e all’andamento dell’eventuale patologia. In via generale si possono distinguere due opzioni distinte durante le quali perseguire obiettivi specifici diversificati.

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Mentre per le donne meno attive l’obiettivo principale diventa la mobilizzazione generale di tutto il corpo e la frequenza diviene, negli obiettivi, quotidiana con durata da 30’ a 50’ minuti, nelle donne maggiormente attive si propongono valide soluzioni di attività aerobiche, alternate a lavori di potenziamento muscolare i cui obiettivi specifici puntano al mantenimento di una fitness cardiometabolica ottimizzata, grazie all’esercizio individualizzato con cardiofrequenzimetro. La frequenza quotidiana s’intensifica nella durata, aggiungendo un lavoro di stimolazione propriocettiva della muscolatura perineale, oltre

È dimostrata l’efficacia di esercitazioni aerobiche congiunte a esercitazioni di potenziamento muscolare nell’ambito della stessa sessione © DIRITTI RISERVATI

che di flessibilità del rachide, specificatamente nel suo tratto lombare. Altrettanta importanza è dedicata all’utilizzo delle tecniche di stretching che dovrebbero essere strettamente limitate a donne con grande consapevolezza corporea e, comunque, sempre evitando tecniche di stretching passivo e attivo-dinamico, a causa dell’aumento di relaxina, ormone responsabile della lassità del tessuto connettivo, fisiologica al parto. A conclusione del lavoro tecnico-sanitario si è accennata anche all’estrema validità dell’attività metabolica proposta in acqua, che aggiunge, a quanto già proposto, quelle caratteristiche

Foto di Janko Ferlic da Pexels


FITNESS FLAMINIA PASTORI

Acqua, salute e benessere, per tutti, per le future mamme e per i piccoli che arriveranno - foto SwiMMind

funzionali che solo l’elemento liquido riesce a donare: miglioramento della microcircolazione, decontrazione della catena cinetica posteriore, specificità del lavoro respiratorio, facilità di potenziamento muscolare, senza pericolo di traumi, oltre a un contatto materno-fetale del tutto speciale. In conclusione, ad oggi, si può sperare in una proficua sinergia professionale tra tecnici altamente qualificati e medici specializzati nella cura del diabete, affinché l’esercizio fisico sia non solo parte integrante di una giusta programmazione motoria su soggetti sani, ma coadiuvi a pieno titolo le tera-

Sono importanti le tecniche di stretching che dovrebbero essere strettamente limitate a donne con grande consapevolezza corporea

pie farmacologiche, quando si è in presenza di patologie fortemente invalidanti e altrettanto diffuse come il GDM. Per riuscire in tale intento sarà necessaria tutta la collaborazione e tutta la professionalità di entrambi i settori che, troppo spesso, si contendono il primato per la salute delle persone, senza dialogare su comunità d’intenti e, soprattutto, senza condividere strategie. “13th One day on Hyperglycemia in Pregnancy 2019” è stato esempio di grande apertura culturale che speriamo possa aprire nuovi orizzonti nel modo di concepire la Salute, anche come valore collettivo.

Fondamentale una sinergia professionale proficua tra tecnici altamente qualificati e medici specializzati nella cura del diabete

Con l’allenamento il problema del diabete gestazionale è più controllabile ph Lucas Mendes da Pexels

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Gianfranco Mazzia

direzione@anifeurowellness.it

FITNESS - L’OPINIONE

5’

IL SISTEMA NAZIONALE DI QUALIFICHE DEGLI OPERATORI SPORTIVI - SNaQ La grande capacità di complicare anche il caso più semplice L’evoluzione che ha interessato il comparto sportivo in Italia e all’estero negli ultimi anni e i nuovi orientamenti assunti dai cittadini su questo terreno obbligano oggi i centri sportivi ad adeguare le proprie strutture, le proprie strategie organizzative e soprattutto le competenze degli operatori alle nuove esigenze emerse nel mercato del fitness-sport. Che la materia sia degna di grande attenzione e di approfondimento lo conferma, sia pure con ritardo, la posizione presa dal CONI con la Delibera del C.N. n.308 del luglio 2017, in base alla quale l’Ente adottava, per le qualifiche di Dirigente Sportivo , Sport Manager, Direttore Sportivo, modelli didattici delle licenze di abilitazione in conformità al quadro di riferimento unitario riconosciuto dalla UE denominato SNaQ . Lo SNaQ costituisce in ambito sportivo, con particolare riguardo alle organizzazioni ed agli enti sportivi riconosciuti dal CONI (federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate), il modello da adottare per la

Lo SNaQ costituisce il modello da adottare per la certificazione delle competenze dei tecnici 34

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certificazione delle competenze dei tecnici, attraverso la standardizzazione degli elementi essenziali dei titoli di istruzione e di formazione rilasciati dai suddetti organismi, in coerenza con il quadro tracciato a livello europeo secondo le Strategie di Lisbona (2000-2010) per assicurare una maggiore qualità dei servizi offerti dalle suddette organizzazioni sportive. Tali attestati non vengono certamente rilasciati a titolo gratuito. Hanno infatti un costo che varia secondo mere logiche di mercato. È scattata quindi una vera e propria corsa al rilascio della certificazione, soprattutto da parte degli EPS, volta a fare business, previo accordo con le FSN per i settori di attività di competenza istituzionale ed esame dei titoli federali posseduti dai tecnici.

Ma, a prescindere dal nuovo onere più o meno importante che il tecnico o la sua società di appartenenza dovranno sostenere, riteniamo sia lecito chiedersi se questo farraginoso iter formativo sia effettivamente necessario per ottemperare alle indicazioni della UE.

È scattata una vera e propria corsa al rilascio della certificazione, soprattutto da parte degli EPS, volta a fare business, previo accordo con le FSN

Una scuola nuoto con il sorriso dipende da istruttori professionali, ma in molti casi i titoli acquisiti sono sufficienti nel rispetto di SNaQ - foto Aqua Tots

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FITNESS GIANFRANCO MAZZIA

La qualifica di un istruttore deve essere basata su una formazione rigorosa, ma non è lecito un mercato delle certificazioni per fare cassa- ph Ego Wellness Lucca

Ebbene a nostro avviso il problema poteva essere risolto in maniera molto più semplice, sotto l’aspetto istituzionale, e indolore sotto quello economico, tenuto conto che gli operatori sportivi escono per lo più da Scienze Motorie e dai corsi di formazione delle FSN/ EPS/ DSA. Sono quindi già in possesso di diplomi validi nel sistema sportivo nazionale e che, in virtù delle deleghe assegnate dal CONI agli Organismi Sportivi, sono di fatto

validi anche ai fini SNaQ. Ha senso quindi richiedere agli Operatori i titoli accademici che gli stessi Organismi hanno rilasciato? Non basterebbe porre in calce al Diploma stesso una nota di questo tenore “ Certificato di abilitazione... conforme al quadro di riferimento SNaQ ai sensi della Delibera del C.N. CONI n.308 del 18 luglio 2017”? Evidentemente le cose troppo semplici non sono di casa in un organismo sempre più complesso e articola-

to come il CONI. È pur vero che FSN, EPS, DSA dovrebbero rinunciare ad un introito sicuro offerto dal CONI su un piatto d’argento, ma è altrettanto vero che gli stessi guadagnerebbero molto di più in termini di dignità e autorevolezza.

ph Ego Wellness Lucca

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Gerardo Ruberto

info@smilingcoachsystem.it

FITNESS

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PRIMA LA SALUTE LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING Nella comunicazione orientata a motivare, meglio concentrarsi su salute e stili di vita attivi, tralasciando fattori tecnici, non compresi, e il collegamento al prezzo che svilisce il valore dell’esperienza e della professionalità 2a parte “Il marketing del futuro dovrà tenere in considerazione che le persone agiscono emotivamente e si giustificano razionalmente”. Emotivamente, nel vedere immagini della perfetta forma fisica, le persone tendono a non sentirsi a proprio agio, con l’aggravante della consapevolezza che, per raggiungere determinati risultati, ci vorranno tanti anni. Di conseguenza, invece di essere stimolate a fare attività motoria, decideranno di allontanarsene. Razionalmente, diranno che non hanno tempo, che la “palestra o piscina” ha costi esagerati o altro. Giustificheranno quindi la loro scelta, assolutamente distante dalla loro parte emotiva che desidererebbe sentirsi inserita nel circuito salutare e benefico. Per il marketing della salute è necessario porsi alcuni obiettivi strategici al fine di ottenere risultati, investendo al meglio il denaro: Proporre messaggi genericamente orientati alla salute, non alla palestra, dare input legati alla prevenzione e agli stili di vita da poter adottare; Cambiare il paradigma nel comunicare i fattori che contraddistin36

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guono il vostro centro dagli altri (non il prezzo). Comunicare, ad esempio, che nel centro, oltre alle abilità tecniche, sono presenti professionisti esperti di benessere e di salute;

fisico come attività di prevenzione;

Enfatizzare la comunicazione e le relazioni tra professionisti e clienti. Le persone, quando devono sce-

Differenziarsi dalla concorrenza attraverso azioni di marketing esperienziale e non con annunci pub-

Mettere in evidenza professionisti della salute (medici, Trainer, fisioterapisti) che aiutano le persone nello svolgimento di esercizi fisici;

Campagne promozionali capaci di trasmettere esperienze, non prezzi gliere, scelgono centri e personalità esperte nella comunicazione; Promuovere campagne promozionali capaci di trasmettere esperienze, non prezzi. Bisogna creare messaggi che trasmettano i valori del brand, di salute e benessere; Avvalersi di testimonial “naturali e normali”, che hanno ottenuto benefici evidenti attraverso il cambio di stili di vita, collegati all’esercizio © DIRITTI RISERVATI

Postura, esercizio fisico collegato a salute e benessere sono gli elementi chiave della nuova comunicazione ph e.Gym a Londra


FITNESS GERARDO RUBERTO

La 32esima apertura McFIT in Italia ad ottobre 2019, focus sulle emozioni e il racconto - ph McFIT Italia

blicitari “scontati.” Bisogna entrare in contatto in modo più profondo con i clienti attraverso eventi e/o workshop dedicati alla cultura della salute, ai perché dell’ esercizio fisico, a conoscere la differenza tra gli osteopati e fisioterapisti; anche attraverso momenti che trasmettano concetti legati alla giusta alimentazione. Insomma, dare un valore aggiunto alle parole e ai messaggi;

Twitter etc) e su ogni canale web (youtube ed altri); Generare una newsletter interattiva per fare indagini e sondaggi. “Le persone decidono emotivamente le proprie scelte”.

Generare messaggi legati alla salute da trasmettere su ogni piattaforma social

Trasmettere i valori del brand, far vedere, ascoltare, gustare, imparare. Per le persone che parteciperanno sono momenti che ricorderanno con entusiasmo e di cui parleranno. Generare messaggi legati alla salute da trasmettere su ogni piattaforma social (Facebook, Instagram,

Per il marketing della salute è necessario porsi alcuni obiettivi strategici, al fine di ottenere risultati, ottimizzando l’investimento

Comunicazione d’effetto vera o virtuale - Swim Across America promuove il suo marchio nella celeberrima Times Square a NY © DIRITTI RISERVATI

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Marco Tornatore

redazione@euroaquatic.it

INTERVISTA

FITNESS

8’

ESSERE LEADER ALLA GUIDA DEL MERCATO DI WELLNESS/PISCINA Da un imprenditore fra i più visionari, guida di una primaria azienda nell’industria dei software gestionali, e impegnato in altri progetti che guardano a piscine-fitness del futuro, uno sguardo sul settore wellness continentale per capire come orientarci Nel percorso che abbiamo avviato nel 2019, con l’obiettivo di proiettarci al futuro esaminando i cambiamenti del settore Sportivo-Wellness-Salute attraverso idee e consigli di opinion leader del comparto, abbiamo considerato interessante guardare ancora una volta Oltralpe. La nostra attenzione è infatti caduta su uno degli imprenditori emergenti in Europa, a tal punto da essere riuscito, grazie alla sua azienda di punta, Heitz, a sbarcare in una dozzina di nazioni, con piani di sviluppo finalizzati ad un’ulteriore significativa crescita. Stiamo parlando di Emmanuel Vincent, presidente di Heitz System. La sua incontrastata leadership in terra francese e la sua presenza così estesa in Europa, rafforzata da altre idee imprenditoriali vincenti, lo indicano come figura poco eguagliabile: lo confermano le intuizioni originali e la visione innovativa e concreta, riassunte da questa intervista rilasciata nel corso di un’iniziativa promossa a La Côte Saint André, non lontano da Lione, dal network La Piscine de Demain di cui Vincent è una delle anime più attive.

Emmanuel Vincent Presidente di Heitz System

Francia, Italia, Olanda ed in generale i paesi del nord Europa sono certamente al top per tasso di crescita per il Wellness in Europa 38

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Lei, che è alla guida di una delle società leader in Europa per programmi gestionali e consulenze strategiche, come ritiene sia cambiato il mondo del wellness e delle piscine nell’ultimo decennio e quali paesi pensa siano un traino per tutto il continente?

utilizzare strumenti per il controllo degli accessi e le utility di prenotazione ed acquisto on line dei servizi. Francia, Italia, Olanda ed in generale i paesi del nord Europa sono certamente al top per tasso di crescita, in termini di frequenza ed iscrizioni a strutture wellness.

Negli ultimi anni, alcuni aspetti del mondo del wellness sono diventati fondamentali per migliorare le performance. Penso ad esempio a tutte le strategie di fidelizzazione e quindi di conseguenza l’approccio e la relazione con il cliente, in termini di offerte commerciali adeguate alle richieste. La fidelizzazione passa necessariamente attraverso una proposta commerciale rispondente alle necessità dei clienti, alle tendenze, con l’esigenza da parte di un club di essere sempre disponibile all’innovazione ed al cambiamento. Innovazione anche tecnologica, ed in questo contesto negli ultimi anni è diventato fondamentale

Quali le sfide da affrontare per cogliere nuove opportunità che fitness e piscine offrono oggi a club ed imprese?

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Innanzi tutto è fondamentale partire da un approccio che renda il cliente sempre più il protagonista, nell’ottica di una Costumer Centricity sempre più spiccata. In questo senso poi, offrire sempre migliori servizi, non esclusivamente in termini di qualità ma, ad esempio, in fatto di possibilità di scelta, oppure di pagamento (penso al pay per use), oppure l’offerta di servizi supplementari che diventano canali secondari di vendita.


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È necessario facilitare l’accesso ai centri anche attraverso l’utilizzo di strumenti alternativi di acquisto. Oltre alla classica vendita al desk, diventano fondamentali altri canali di vendita come internet, gli smartphone, oppure i totem di vendita automatici. Lei ha un progetto di franchising, Eaulistic, che coniuga wellness e piscina: come dovremmo oggi ripensare o progettare i nuovi Wellness club e su quali soluzioni e quali target puntare? Ci sembra oggi indispensabile proporre un nuovo modello per i centri benessere acquatici. Questo nuovo modello EAULISTIC sarà più ecologico, attraverso un trattamento bio-minerale dell’acqua. Tale trattamento garantisce la qualità dell’acqua dolce e inodore di un lago di montagna, che comporta innegabili vantaggi per i clienti e il

Un errore gravissimo è la tendenza a mantenere le posizioni, a non evolvere, a non modernizzare; inoltre ci vuole più coraggio a delegare 40

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personale. L’assenza di cloro infatti permette un importante risparmio di energia e di acqua ed inoltre necessita di un minor rinnovo e ricircolo dell’aria. Il concetto EAULISTIC consente di integrare nuove attività generatrici di profitto, riducendo i costi operativi e rendendo i club più redditizi. Quali errori rileva vengano più spesso compiuti dagli operatori del settore e come evitarli? La paura del cambiamento è l’atteggiamento più diffuso. La tendenza a mantenere le posizioni, a

ph Victor Freitas - Pexels

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non evolvere, a non modernizzare, sono un errore gravissimo. Cercare di mantenere la propria “comfort zone” può dare risultati nel breve periodo, ma a medio-lungo termine causa solo danni. In questo è fondamentale non commettere un altro errore, cioè quello di non ascoltare le esigenze dei propri clienti, in termini di bisogni e tendenze. Infine, e con questo mi rivolgo in particolare ai club manager, ci vuole più coraggio nel delegare. Un club manager si deve avvalere di personale di fiducia al quale delegare funzioni e compiti. La complessità attuale della gestione di


Secondo lei, il Wellness sarà meglio interpretabile dalla piscina, dalla palestra o da una combinazione strutture/impianti, servizi ed offerta che oggi ancora non è ben definita? Risposta netta, senza dubbi: da una combinazione di fitness e piscina e con un’offerta di servizi completa, anche per quello che riguarda i vari target di età. I trend o le soluzioni da considerare per essere vincenti e in linea con le attese di nuova clientela, ottimizzando investimenti e ritorni. Dal nostro punto di vista, prettamente tecnologico, sono sostanzialmente due. La prima è l’automazione, cioè dare più tempo agli operatori di occuparsi dei clienti, offrendo gli strumenti per rendere automatiche la maggior parte delle mansioni da svolgere nel quotidiano. Dall’altra parte l’automazione rende il cliente libero, se vuole, di svolgere in piena indipendenza la propria attività fisica all’interno della struttura. La seconda sfida, sempre tecnologica, è quella di dotare i centri di strumenti che permettano di approfondire, analizzare e ottimizzare le attività. Penso ad esempio a sistemi di conteggio delle presenze per stabilire i tassi di frequentazione, oppure ai sistemi di docce obbligatorie per l’accesso ai centri acquatici. Insomma, la tecnologia al servizio dell’ottimizzazione del servizio e quindi del risultato. Cosa è indispensabile per una piscina o un club in chiave gestionale e manageriale? E come lei, con la sua azienda, sta intervenendo per affiancare i centri wellness-sportivi?

MARCO TORNATORE

un club non permette più la concentrazione delle responsabilità in una sola persona.

FITNESS

L’automazione rende il cliente libero, se vuole, di svolgere in piena indipendenza la propria attività fisica all’interno della struttura

Sempre in linea con quello che ho già più volte sottolineato, e cioè la necessità di rispondere in maniera efficace alle richieste dei clienti nell’ottica di una Customer Centricity sempre più spiccata, diventa fondamentale dotarsi di uno strumento gestionale in cui il CRM possa essere un valido supporto all’attività del club. Da questo punto di vista un centro wellness deve essere sempre supportato dal proprio fornitore di servizi software. E, per quanto ci riguarda, ci stiamo muovendo in tale direzione. In cosa un software deve eccellere per assicurare il miglior servizio e quali le ragioni per cui un cliente non coglie i vantaggi legati a scelte così importanti e ad attività/servizi collegabili? Oltre al CRM, diventa fondamentale per un software fornire un supporto nella gestione dei prospect, dei clienti, ma anche offrire facilità di utilizzo e di inserimento delle informazioni, penso ad esempio ad un servizio di assistente commerciale intuitivo e rapido. Inoltre, deve poter consentire al cliente finale di compiere in autonomia una serie di operazioni, come l’acquisto, il rinnovo di abbonamenti, la prenotazione, attraverso strumenti e mezzi tecnologicamente avanzati ed affidabili. Pensando al suo progetto Eaulistic, ritiene più facile o redditizio in prospettiva investire su piscine e club premium rispetto a grandi

Emmanuel Vincent ad una convention (Kangaro mpv)

Ci stiamo attivando per creare rapporti di partnership con brand importanti in modo da ampliare ed ottimizzare la gamma dei servizi integrabili nel nostro sistema

La Wellness Pool Eaulistic è uno dei progetti di E. Vincent

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contenitori focalizzati su prezzo e servizi base? L’investimento su progetti Premium sicuramente non è più semplice, soprattutto perché la clientela è più esigente. D’ altro canto è certamente più redditizio, soprattutto perché la prestazione deve necessariamente essere di qualità, di conseguenza sarà più cara e con margine più alto. Può in poche parole sintetizzare il progetto Eualistic e convincere i lettori italiani, piuttosto freddi verso il franchising come in altri paesi non accade, che questa è una formula vincente? Il progetto Eaulistic è un nuovo approccio globale al luogo di vita e alle attività intorno all’acqua. Un design degli spazi altamente ottimizzato e funzionale. L’integrazione della tecnologia digitale globale per il funzionamento e l’animazione. L’uso di un trattamento bio-minerale dell’acqua senza cloro. L’integrazione di nuove attività ausiliarie che generano profitti per migliorare significativamente la redditività e fornire nuovi servizi. Un approccio ecologico esemplare, completo e globale attraverso la scelta di materiali, energie e tecniche.

Parte del Team di Heitz System

Come leader del team Heitz, quali piani di sviluppo avete avviato e come pensa di poter affermare la sua azienda anche in Italia, alla stregua di quanto è avvenuto in Francia e nei paesi dove oggi avete la quota di mercato più alta? Ci stiamo muovendo in varie direzioni. Da una parte, attraverso il miglioramento continuo del software e delle utility di gestione, l’automazione e nuove funzionalità. Inoltre, ci stiamo attivando per

creare rapporti di partnership con brand importanti (InBody, Les Mills, Aqquatix) in modo da ampliare ed ottimizzare la gamma dei servizi integrabili nel nostro sistema. In più, grazie alla fiducia di alcune strutture come il Lanciani di Roma e lo Sporting Palestra & Spa di Varese, stiamo valorizzando il nostro prodotto sul territorio. È una sfida impegnativa ma stimolante. Tuttavia siamo convinti di avere le carte in regola per giocarcela.

La tecnologia al servizio dell’ottimizzazione del servizio e quindi del risultato

Il software gestionale deve assicurare anche l’autonomia del cliente nella gestione delle proprie scelte

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La Redazione

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MANAGEMENT

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È IN ATTO UNA CAMPAGNA PER DEMONIZZARE IL MONDO DEI CENTRI SPORTIVI DILETTANTISTICI L’intervento del presidente ANIF, Giampaolo Duregon, per fare chiarezza sul ruolo sociale, educativo, preventivo dei centri sportivi e sulla normativa che assicura benefici a precise condizioni, rispettate le quali ogni insinuazione è infondata e lesiva dell’immagine del settore

Giampaolo Duregon (Presidente ANIF - Eurowellness) Ma chi sono i centri sportivi dilettantistici? Sono i più di 70.000 impianti sportivi che attualmente sono registrati al CONI e nei quali si può fare attività sportiva a tutte le età. Sono questi - piscine, palestre, campi da tennis, campi di

Sono stati portati attacchi mediatici ai centri sportivi dilettantistici ignorando completamente che il legislatore ha concesso loro delle agevolazioni proprio in virtù del ruolo profondamente sociale 44

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calcio, basket, solo per citare i più frequentati - i luoghi in cui avviene l’avviamento allo sport di bambini e ragazzi; sono questi i luoghi in cui gli adulti e gli anziani fanno sport ed esercizio fisico per passione e per migliorare il loro stato di salute; sono questi i luoghi in cui, da una base di migliaia e migliaia di ragazzi avviati allo sport, vengono selezionati i campioni delle Olimpiadi e dei Mondiali. 20 milioni sono gli italiani che ogni giorno entrano in un centro sportivo di-

lettantistico e fanno attività fisica, organizzata e seguita. Sono questi ancora i luoghi in cui, ogni fine settimana, si svolgono gare, iniziando dai 5-6 anni fino ai master, over 50, over 60 e così via. È grazie a questi centri sportivi dilettantistici che i cittadini conducono un sano stile di vita che è il presidio più importante per la prevenzione delle patologie croniche quali le cardiopatie, le malattie polmonari, l’obesità, il diabete, le malattie nervose ecc. Basti pensare che un giorno in ospedale

Giampaolo Duregon, presidente ANIF, sempre in prima linea per i diritti e il miglioramento del settore sport

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MANAGEMENT LA REDAZIONE

I bambini sono al centro dei servizi offerti dalle società sportive - ph Conero Wellness AN

È grazie ai centri sportivi dilettantistici che i cittadini conducono un sano stile di vita che è il presidio più importante per la prevenzione delle patologie croniche costa allo Stato quanto un anno in un centro sportivo dilettantistico che, tra l’altro, il cittadino paga per proprio conto. Sono questi centri sportivi dilettantistici che si caricano dell’onere di seguire i programmi CONI nell’attività didattica, nella partecipazione alle gare, nelle trasferte, nel dare il vestiario sportivo agli atleti, nel dedicare le forze lavoro degli allenatori alle finalità agonistiche. Poiché questo settore affonda le radici nel sociale, il Legislatore, ormai da numerosi anni, ha inteso, non potendo finanziare direttamente queste attività, dare delle agevolazioni di carattere fiscale e giuslavoristico. Le società e le associazioni sportive dilettantistiche non devono fare dividendi,

ma debbono reinvestire gli eventuali utili nell’attività sportiva stessa. Nel momento in cui queste regole vengono osservate, la gestione è rispettosa delle normative oggi esistenti. Tutti i 70.000 centri sportivi dilettantistici debbono attenersi a regole ben precise che sono appunto: costituirsi in società e/o associazioni sportive dilettantistiche; recepire l’iscrizione al Registro Coni; dare un tesseramento CONI a tutti i frequentatori del centro, oltre a tutti gli altri oneri legati anche alle regole strutturali che riguardano gli impianti stessi. Se non esistessero questi centri sportivi dilettantistici oggi non avremmo nessuno sbocco per la pratica sportiva per i cittadini. Va inoltre precisato che i costi per il frequentatore di un centro sportivo oggi sono mediamente intorno ai 40-60 euro al mese, con punte minime di 20 euro al mese e massime di 100 euro al mese, a seconda della grandezza dell’impianto e del numero di attività sportive consentite. Stiamo parlando della spesa compresa tra 1 e 3 euro al giorno ovvero quanto serve per fare colazione al bar. Sono gli impianti in cui ogni giorno vanno le nostre famiglie, i nostri figli, insomma tutti noi. Ultimamente sono stati portati attacchi mediatici ai centri sportivi dilettantistici ignorando completamente che il legislatore ha conces© DIRITTI RISERVATI

so loro delle agevolazioni proprio in virtù del ruolo profondamente sociale svolto da queste strutture. Tali attacchi, oltre ad ignorare questa realtà, diffondono l’idea che, anziché fare un’attività benemerita utile a tutti i cittadini, i centri sportivi dilettantistici sono degli evasori. Tutto questo produce danni di immagine al settore e manca di rispetto a quanti, tantissimi, dedicano la loro vita a questo lavoro che porta benefici sia ai cittadini in termini di passione e salute, sia allo stato in termini di risparmio per la spesa pubblica per la salute. Quanto esposto per chiarire la realtà e difendere il settore da attacchi ed insinuazioni ingiuste e deleterie per l’intero comparto.

Le società e associazioni sportive dilettantistiche non devono fare dividendi, ma debbono reinvestire gli eventuali utili nell’attività sportiva stessa HA 1 - 2020

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La Redazione

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MANAGEMENT

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LA DISINFORMAZIONE TELEVISIVA CHE DANNEGGIA LO SPORT - L’INCIAMPO GRAVE DI REPORT Una distorsione informativa che criminalizza un comparto meritevole di offrire un servizio di alto valore sociale per tutti i cittadini, nonostante incompetenze e trascuratezze della politica, acuite dai media Un servizio di Report discutibile e poco persuasivo: a dicembre, in 12 minuti, ha tacciato soprattutto il settore fitness di essere una macchina da soldi, elusiva dei doveri fiscali e normativi in materia lavoristica, con allusioni peggiorative, accorpanti in un sinistro unicum le 83.000 associazioni sportive (sic! Nessun distinguo circa attività di mero volontariato o di ASD dai ricavi bassissimi). Per di più facendo passare il messaggio che i centri sportivi e fitness sono colpevoli di abusi edilizi, oltre che protagonisti di basso mercimonio finalizzato al mero lucro e al nero. Nessun contraddittorio, quando le voci autorevoli del settore sportivo sono parecchie - vedi quelle che seguono - : a fini sensazionalistici avrebbe nuociuto all’effetto per cui certi servizi vengono costruiti. Centri sportivi, fitness e piscine complessivamente coinvolgono 409.000 operatori; tutto lo sport ne conta 1,4 milioni, volontariato incluso. Chi si occupa di (dis)informazione televisiva – anche di reti private – forse non è al corrente di tali valori numerici: lo sport è un comparto che dà lavoro nonostante le carenze normative in materia. Ogni titolare o dirigente, ben antitetico a progetti lucrativi, rischia in proprio (casa, averi, risparmi) complici le confusionarie leggi in ambito sportivo. Lo sport è il bersaglio discrezionale di organi di controllo più orientati a vessare e a fare cassa che a dialogare con realtà che, per il ruolo sociale, educativo, di servizio garantito alla collettività, meriterebbero di essere sostenute dal Sistema Paese. E dai media. Marco Tornatore (direttore editoriale di Happy Aquatics) Andrea Pambianchi (presidente Fitness Network Italia - FNI, titolare di centri fitness - Roma) Il “taglio” che Report dà ai suoi servizi è ben noto e quindi non c’è molto di cui stupirsi. Quello che mi ha lasciato più perplesso è però non aver ritrovato anche l’enorme quantità di studi, ricerche e rapporti su quali siano invece i benefici socio-economici, il risparmio sulla spesa del Servizio Sanitario Nazionale ed il ritorno sull’investimento delle politiche per agevolare l’incremento dell’attività fisica e della lotta alla sedentarietà. Con Fitness Network Italia abbiamo partecipato a Ginevra, su invito diretto della World Health Organization, agli incontri di dialogo per l’implemen46

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tazione del GAPPA - Global Action Plan on Physical Activity; proprio nelle oltre 200 pagine di quel rapporto sono indicate e concretizzate ben 20 Linee Guida nuove a cui gli Stati Membri sono chiamati ad aderire per contribuire all’obiettivo globale di ridurre del 15% il tasso globale di sedentarietà entro il 2030, ed è inoltre stimato un ritorno di 7 dollari per ogni dollaro investito nella riduzione delle malattie correlate alla sedentarietà: in linea con il punto numero 3 dei 17 punti dell’Agenda delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile 2015-2030. Molti gli interventi strutturali e quelli sociali per agevolare uno stile di vita più sano. E le palestre sono in prima linea. È un peccato che a questi numeri ed informazioni © DIRITTI RISERVATI

Andrea Pambianchi, presidente di FNI


MANAGEMENT LA REDAZIONE

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Sul servizio di Report mi ha lasciato perplesso non aver ritrovato anche l’enorme quantità di studi, ricerche e rapporti sui benefici socio-economici della lotta alla sedentarietà Andrea Pambianchi

non venga data la stessa risonanza, ma è anche per questo motivo che con Fitness Network Italia abbiamo intrapreso il nostro viaggio per incrementare la consapevolezza degli Operatori e la collaborazione tra tutti gli Stakeholder, con l’obiettivo di elevare l’autorevolezza del Settore Wellness in Italia. Manuela Lovo (presidente Ass. Acquanetwork e titolare di centro acquatico - Noale VE) Dopo aver visto la puntata di Report, posso solo affermare che

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questo modo “terroristico” di fare televisione, con informazioni poco chiare e confuse, non giova né ai cittadini né agli sportivi. Se nel settore ci sono “i furbetti”, smettiamola di mettere tutti in croce per colpa di pochi. Se si costruisce in zone a rischio, sicuramente qualcuno l’ha permesso e crediamo sia semplice verificarlo. Se qualche Ente sportivo non è all’altezza del suo compito, il Coni intervenga. Una cosa molto importante invece è ribadire che, a distanza di anni, il mondo dello sport è cambiato, si è rinnovato e ha bisogno di regole chiare… che il Governo non sta minimamente prendendo in considerazione. Le carenze normative mettono spesso il settore in condizioni di vulnerabilità, come sempre avviene quando non c’è chiarezza. Nel 2017 si era arrivati finalmente ad una legge che avrebbe potuto regolamentare il settore sia dal punto di vista fiscale che tributario e giuslavoristico-previdenziale (seppur non precisissima; era comunque facilmente modificabile e aggiustabile nei punti dove vi era necessità di precisazioni) ma il governo verde/ giallo l’ha completamente cancellata in previsione di una legge migliore e completa. I governi sono pure cambiati; ma di proposte di Legge che meglio regolamentino HA 1 - 2020

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La presidente di Acquanetwork Manuela Lovo affiancata da Marco Tornatore, direttore responsabile di HA e presidente di EAA

Il mondo dello sport è cambiato, si è rinnovato e ha bisogno di regole chiare… che il Governo non sta minimamente prendendo in considerazione Manuela Lovo il settore neppure l’ombra. Lo sport è comunque, e bisogna ribadirlo a gran voce, un valore sociale e come tale va considerato, promosso e sostenuto. Luigi Vecchio (Idea Blu Pavia, ex consigliere Acquanetwork /ANIF) Ho seguito la puntata di Report del 16 dicembre. Mi hanno colpito la superficialità e la generalizzazione del servizio sul mondo del fitness. Da trent’anni sono diplomato ISEF e professionista nel settore dell’educazione motoria in ogni età e in ogni condizione, oltre che docente di Scienze Motorie UNIPV per un decennio. Conosco bene un mondo estremamente complesso e ho sempre denunciato le scorrettezze rilevate. Penso che il servizio di Report andato in onda, così com’è stato costruito, metta discutibilmente in cattiva luce il nostro mondo, proprio ora che anche i centri fitness, meritevoli spesso di compensare la carenza di strutture pubbliche e vessati da costi di gestione eleva48

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tissimi, cominciano ad essere frequentati da persone di ogni età e condizione fisica che praticano attività motoria al fine di migliorare la loro salute. Il movimento fa bene se fatto come si deve, altrimenti fa danni. Non è sufficiente mettersi a correre o inforcare una bicicletta per diventare sportivi. Chi si occupa di informazione pubblica dovrebbe spendere più tempo a informare sui vantaggi per la salute legati al muoversi e all’importanza di identificare le persone veramente preparate invece di criminalizzare in modo indiscriminato chi, con estrema fatica, lavora per il bene di tutti. Andrea Biondi (Crocera Stadium Genova, già presidente di Associazione Acquanetwork) Proporrei uno sciopero del mondo sportivo, con sottoscrizione di un documento comune da fare firmare a tutti i nostri clienti/soci: probabilmente e finalmente in Italia ci

Chi si occupa di informazione pubblica dovrebbe spendere più tempo a informare sui vantaggi per la salute legati al muoversi e all’importanza di identificare le persone veramente preparate Luigi Vecchio si accorgerebbe che lo Stato ha delegato il privato ad assicurare al cittadino il servizio sportivo. I nostri impianti/centri fitness accolgono quotidianamente, e spesso gratuitamente, alunni delle scuole pubbliche (prive di una palestra a norma), squadre ed atleti, anziani, diversamente abili, cardiopatici, oltre a milioni di italiani che, grazie all’attività sportiva, sono cittadini migliori e più sani. È il nostro settore che chiede chiarezza rispetto alle norme giuslavoristiche. La pretendiamo e la meritiamo per il coraggio che dimostriamo facendo investimenti economici, nonostante normative poco chiare e spesso interpretate dagli Enti verificatori in modo fazioso e pretestuoso, con multe salatissime. Le nostre attività generano valore e lavoro per centinaia di migliaia di persone che operano con grande passione nei nostri impianti sportivi. Meritiamo certamente maggiore rispetto.

Luigi Vecchio, a sinistra, con Domenico Fioravanti © DIRITTI RISERVATI


IL COMUNICATO DI ASSOCIAZIONE ACQUANETWORK La nostra associazione riunisce gestori di piscine, le quali sostengono spese di gestione esponenziali rispetto ai centri fitness. Ci occupiamo di attività fisica e sportiva da professionisti, favorendo la prevenzione in ambito sanitario e sociale, promuovendo l’inclusione in modo concreto. L’associazione è nata per sostenere lo sviluppo del nostro settore, favorendo lo scambio di informazioni e la crescita professionale. Ci accomuna la scelta di operare in modo etico e questo ci ha sempre portato a parlare in modo chiaro, denunciando i comportamenti e le finalità scorrette rilevate nel nostro settore. Vo-

LA REDAZIONE

Andrea Biondi

MANAGEMENT

È il nostro settore che chiede chiarezza rispetto alle norme giuslavoristiche. La pretendiamo e la meritiamo per il coraggio che dimostriamo facendo investimenti economici, nonostante normative poco chiare

Andrea Biondi, primo presidente di Acquanetwork e probabile prossimo consigliere in ANIF

gliamo qui esprimere solidarietà ai gestori di palestre impropriamente attaccati nella puntata di Report andata in onda il 16 dicembre. In questo servizio, molti temi che potrebbero essere bene approfonditi vengono accennati velocemente e superficialmente, con il rischio (o la scelta) di “lasciare intendere” che tutti i gestori di palestre operino in modo fiscalmente discutibile e con istruttori improvvisati. In realtà, è in atto un’importante evoluzione da “Palestra Body Building” a “Centro Fitness” a “Centro per tutti coloro che vogliono migliorare la propria salute grazie al movimento”. Questa importante evoluzione positiva sta avvenendo in uno scenario in cui carenza normativa e onerose spese di gestione penaliz-

zano principalmente il trattamento economico degli operatori, nonché la stessa sopravvivenza del settore. Grossi gruppi commerciali stanno aggredendo il mercato con finalità a loro proprie ma lontane dal fine salutistico. Servizi come quello di Report trasformano l’informazione e favoriscono la diffusione di pareri negativi, generici e sterili che nel sentire comune “etichettano” negativamente il settore. La nostra associazione, Acquanetwork, rimane disponibile a confronti e approfondimenti legati ai temi superficialmente (o volutamente) sfiorati da Report.

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Beatrice Masserini

beatrice.masserini@studiocassinis.com

MANAGEMENT

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FATTURAZIONE ELETTRONICA: PASSAGGI BUROCRATICI DA INTERPRETARE PER UN FUTURO PIÙ SEMPLIFICATO Dal 1 gennaio non sono previste deroghe all’osservanza delle disposizioni in materia, con possibili rimedi ad errori, purchè risolti entro il quinto giorno dall’emissione della fattura Come noto, la Legge di Bilancio del 2018 ha introdotto l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica (FE) a partire dal 1° gennaio 2019 per tutte le operazioni fra soggetti residenti o stabiliti. Si definisce “elettronica” la fattura che sia stata emessa o ricevuta in qualsiasi formato elettronico che renda il documento inalterabile. Non può quindi essere, ad esempio, un documento in formato word, excel, pdf, ma deve essere necessariamente generata nel formato XML (eXtensible Markup Language), che è un tracciato record standardizzato, con i campi in cui inserire i dati della fattura. Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018 sono state emanate le specifiche tecniche per l’emissione e la ricezione di dette fatture, che devono avvenire attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) gestito dalla Sogei (lo stesso già usato per le fatture elettroniche verso la P.A.). L’impatto per gli operatori - quindi anche nel settore sportivo - è particolarmente rilevante, giacché cambieranno radicalmente molte abitudini e prassi operative sia per le aziende o società sportive che provvedono in proprio alla gestione degli adempimenti di fatturazione e tenuta della contabilità, sia per quelle che si 50

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affidano in tutto o in parte ad uno Studio Professionale. Alcuni passaggi salienti di questo importante cambiamento nel mondo fiscale. SOGGETTI ED OPERAZIONI INTERESSATE

le prestazioni di servizi oggetto di fatturazione fra soggetti residenti o stabiliti senza distinzione di attività (dalla manifattura al commercio, dagli esercenti ai professionisti). IL FUNZIONAMENTO

Sono obbligatoriamente interessati tutti i titolari di partita Iva con la sola esclusione dei contribuenti minimi e forfettari (per i quali l’uso della FE rimane facoltativo, salvo verso la P.A.) e gli agricoltori in regime di esonero; anche alcune ASD -rientranti nel perimetro della 398/91 sono sollevate da tale obbligo, ma per capire quali, meglio consultare il proprio esperto o rivolgersi a studi specializzati. Le operazioni coinvolte sono tutte le cessioni e

Il funzionamento può essere sintetizzato nei seguenti 3 punti: 1. La FE deve essere conforme al contenuto ed al formato (XML) delineato nelle specifiche tecniche allegate al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 89757 del 30 aprile; 2. L’emittente (il contribuente o un suo intermediario incaricato) trasmette la FE al SdI tramite i canali previsti dal provvedimento (pec, SdiCoop o SdIFtp o tramite il portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate);

Sono obbligatoriamente interessati tutti i titolari di partita Iva con la sola esclusione dei contribuenti minimi e forfettari

Ricevute_fiscali - bbtop.it

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MANAGEMENT BEATRICE MASSERINI

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3. Il SdI, effettuati taluni controlli (entro un lasso temporale che può variare da pochi secondi a massimo 5 giorni), recapita le fatture al domicilio informatico scelto dal destinatario (codice destinatario o pec destinatario); le fatture che non superano i citati controlli sono scartate dal SdI e si considerano (fin dall’origine) non emesse (con possibilità di ritrasmissione corretta – senza conseguenze sanzionatorie - se effettuata entro 5 giorni). COSA CAMBIA DEL CONTENUTO DELLA FATTURA La fattura elettronica contiene tutti gli elementi obbligatori attual-

Vi sono interpretazioni differenti circa l’obbligatorietà o meno di emettere i corrispettivi telematici anche per i ricavi da attività istituzionali delle ASD/SSD

mente noti di una fattura (cioè quelli previsti dagli articoli 21 e 21bis, D.P.R. 633/1972), ma in formato strutturato cioè all’interno di “tag” riconoscibili in modo univoco dai vari gestionali ai fini dell’elaborazione (importazione anziché digitazione) dei dati. Elemento fondamentale ed innovativo del contenuto della fattura in analisi è, però, il domicilio elettronico del destinatario, ossia il <CodiceDestinatario> oppure <PecDestinatario>, che dovrà essere gestito nelle anagrafiche clienti. UN’AVVERTENZA ASD/SSD

FINALE

PER

In merito al documento relativo ai corrispettivi telematici, va sottolineato che vi sono interpretazioni differenti circa l’obbligatorietà o meno di emettere gli stessi anche per i ricavi da attività istituzionali delle ASD/SSD. Noi siamo sempre, e quindi anche in questo caso, per la soluzione prudenziale di inviare anche quelli. Ciò, infatti, non comporta alcun costo aggiuntivo per i club e il registratore telematico, che estrapola comunque i dati dal programma gestionale: una volta programmato con le varie opzioni fiscali (esclusa iva, iva al 22%, iva al 10% ecc.), opera autonomamente. © DIRITTI RISERVATI

Si definisce “elettronica” la fattura che sia stata emessa o ricevuta in qualsiasi formato elettronico che renda il documento inalterabile

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Roberto Bresci

roberto@bresciroberto.191.it

MANAGEMENT

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PROFESSIONISMO SPORTIVO, UNA CONQUISTA PER LE DONNE (DA MIGLIORARE) La nuova norma che apre al professionismo sportivo femminile viene salutata con entusiasmo, ma sotto il profilo pratico necessita di aggiustamenti che la rendano più idonea per il settore, a corto di risorse negli sport meno mediatici di calcio o basket Dando per scontato che quando il presente contributo andrà in stampa la legge di bilancio per il 2020 sarà stata definitivamente approvata nella versione blindata uscita dalla commissione bilancio del Senato, arriva finalmente (almeno sulla carta) il tanto desiderato professionismo sportivo al femminile. In realtà, ciò che volgarmente viene definito come tale, dal punto di vista normativo si traduce in uno sgravio contributivo a valere per gli anni 2020, 2021 e 2022 a favore di quelle società sportive che stipuleranno con le atlete contratti di lavo-

ro, ai sensi degli articoli 3 e 4 della legge 23 maggio 1981, n. 91. L’esonero dal versamento contributivo sarà pari al 100% dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, entro il limite massimo di euro 8.000 su base annua. Concluso il periodo di franchigia, gli oneri contributivi saranno a totale carico della società sportiva. Facendo un rapido calcolo all’esonero contributo previsto, corrisponde uno stipendio mensile di circa 1.400/1.500 euro. Va subito detto che, prima della

piena applicabilità della norma, sarà necessario che le singole federazioni sportive provvedano ad una modifica dei loro statuti, inseren-

Uno sgravio contributivo a favore di quelle società sportive che stipuleranno con le atlete contratti di lavoro

La pallanuoto femminile potrebbe beneficiare della norma, ma mancano le risorse - ph Sport Management

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MANAGEMENT ROBERTO BRESCI

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do appunto il riconoscimento del settore professionistico nell’ambito delle discipline alle quali si riferiscono. Ad oggi, sono soltanto quattro le Federazioni sportive nazionali che prevedono il settore professionistico (in tutti i casi però solo per il settore maschile): calcio, pallacanestro, golf e ciclismo. Adottata la modifica statutaria, ottenuto il nulla osta da parte del CONI, si potrà effettivamente partire con la stipula dei nuovi contratti di lavoro sportivo ai sensi degli artt. 3 e 4 della legge 23 marzo 1981, n 91 che operativamente si traducono in rapporti di lavoro subordinato. Come detto, a questo punto la decisione passa sul tavolo delle Federazioni Sportive le quali, sentito naturalmente il parere delle loro società affiliate, e perché no anche delle atlete, dovranno decidere o meno se andare nella direzione del professionismo al femminile che, è bene ricordarlo ancora, si tradurrà nella stipula di contratti di lavoro subordinato (con quale contratto collettivo nazionale di lavoro non è dato di saperlo). E qui, naturalmente, si impongono alcune riflessioni. Quante e quali discipline con le loro società saranno in grado di sostenere l’impatto di una sensibile lievitazione dei costi del personale (è così che dovremo chiamare le atlete)? Tutti sanno che nel nostro Paese il così detto

Difficile pensare che le molte discipline sportive possano sostenere tale impatto di una sensibile lievitazione dei costi del personale (le atlete)

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cuneo fiscale fa si che, fatta 100 la retribuzione netta di un lavoratore il costo azienda praticamente raddoppia. E siccome il costo del lavoro nel conto economico del sistema imprese sportive si aggira di norma tra l’80 e il 100 per cento dei ricavi, ciò significa che l’impatto sui bilanci sarebbe probabilmente devastante. Magari le grandi società potrebbero far fronte a tale scompenso chiedendo interventi maggiori da parte dei loro azionisti, ma per le medie e piccole società,

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È necessario che le singole federazioni sportive provvedano ad una modifica dei loro statuti, inserendo appunto il riconoscimento del settore professionistico chi potrà farci fronte? Una diversa e migliore distribuzione delle risorse derivanti dalla cessione dei diritti televisivi (appannaggio soltanto del sistema calcio al maschile), connessa ad una revisione dei principi di mutualità potrebbe aiutare; ma, al di fuori di questa eventualità e probabilmente del solo mondo del calcio, è difficile pensare che le altre discipline sportive possano sostenere tale impatto. La soluzione di segno opposto potrebbe essere quella che fossero le stesse atlete a rinunciare ad una parte della loro retribuzione, che oggi è disciplinata dall’art. 67 del TUIR che prevede un regime fiscale estremamente agevolato (franchigia d’imposta IRPEF fino a compensi di euro 10.000,00 tassazione forfettaria al 23% da 10.000 a 30.658 euro, tassazione proporzionale per la quota eccedente tale ultima soglia) a fronte di nessuna copertura previdenziale. Molto probabilmente il professionismo della legge 91/81 poco si adatta all’universo femminile nel suo complesso (federazioni sportive, leghe, atlete) così come l’art. 67 del TUIR per molte discipline sportive appare sicuramente superato (volley, basket ecc.). Una terza via, che forse il legislatore della legge di bilancio non ha considerato (o forse ha dimenticato) è quella prevista nella legge delega 86/2019 di riforma del sistema sportivo che prevede, appunto, la figura del semi-professionismo. Figura ancora tutta da disciplinare (spetterà infatti ai decreti legislativi ancora da adottare), ma che probabilmente molto più si adatterebbe all’universo femminile e non solo. Nel frattempo c’è già chi è uscito allo scoperto. La Federazione Pal-

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Il basket può guardare positivamente alla nuova legge ph Harrison Haines by Pexels

lavolo e la Lega Pallavolo pochi giorni dopo la pubblicazione dell’emendamento in questione si sono infatti affrettate a dichiarare che la norma, così come è scritta nella legge di stabilità, non fa al loro caso. Il basket non si è pronunciato, così come nessuna delle altre federazioni sportive che avendo sport di squadra sarebbero le più interessate al tema in discussione. Le uniche a cantar vittoria sono state le calciatrici, in particolare quelle appartenenti ai grandi club. Si, probabilmente soltanto per loro potrà esserci il professionismo sportivo della legge 91/81.

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Una terza via, che forse il legislatore non ha considerato è la figura del semi-professionismo



Lorenzo Bolognini

lorenzo.bolognini@studiobolognini.com

MANAGEMENT

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Corte di Giustizia: “L’ABBATTIMENTO” DEI LIMITI AL SUBAPPALTO Come sappiamo, negli appalti pubblici, il ricorso al subappalto non è illimitato. In particolare, l’art. 105 del Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.) stabilisce una soglia pari al 30% “dell’importo complessivo del contratto” che, per effetto della legge n. 55 del 14.6.2019 (legge di conversione del c.d. Decreto Sblocca Cantieri, n. 32 del 2019) è stata solo recentemente innalzata al 40%. È pur vero che, quando parliamo di gestione di impianti sportivi, normalmente, ci riferiamo ai contratti di concessione per i quali la norma di riferimento è il successivo art. 174 dello stesso Codice, ove non si trova uno specifico limite al subappalto. Tuttavia, nella prassi, viene ordinariamente applicato anche nelle concessioni il suddetto limite stabilito dall’art. 105 per gli appalti. La tematica, naturalmente, non ha valenza solo teorica: il gestore di un impianto sportivo che non intenda

gestire direttamente alcune attività (per esempio, manutenzioni, pulizie, servizio di assistenza ai bagnanti, attività correlate alle attività sportive ecc.) può affidare tali attività in subappalto a terzi, dovendo comunque osservare la soglia massima imposta dalla legge. Di ciò occorre necessariamente tenere

La disciplina in materia di subappalto è destinata ad essere modificata nel senso dell’abbattimento delle barriere al subappalto.

Impianti sportivi, Coopernuoto complesso acquatico di Carpi (MO)

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conto quando viene impostata la partecipazione ad una gara per la gestione di impianti sportivi, atteso che il relativo programma gestionale ed il proprio assetto organizzativo andranno pianificati tenendo conto di quanto sopra. È importante rilevare, però, che la disciplina in materia di subappalto è destinata ad essere modificata nel senso dell’abbattimento delle barriere al subappalto. Ciò per effetto di una sentenza della Corte di Giustizia (CGUE, sez. V, 26 settembre 2019, causa C-63/18), investita della questione dal TAR Milano che ha posto il quesito inerente la compatibilità tra il citato art. 105 del Codice italiano rispetto ai principi generali del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e rispetto alla Direttiva 2014/24/ UE in materia di appalti pubblici, che non prevede limitazioni quantitative al subappalto. La Corte di Giustizia ha ricordato, innanzitutto, che la disciplina comunitaria è orientata a “garantire che l’aggiudicazione degli appalti pubblici sia aperta alla concorrenza”, specificando che “è interesse dell’Unione che l’apertura di un bando di gara alla concorrenza sia la più ampia possibile” e che “Il ricorso al subappalto, che può favorire l’accesso delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici, contribuisce al perseguimento di tale obiettivo”. La Corte, poi, replica alle argomentazioni del Governo italiano, volte a sostenere la norma interna indirizzata a garantire la massima trasparenza e, conseguentemente, a limitare il coinvolgimento eccessivo di soggetti terzi (i subappaltatori)


MANAGEMENT LORENZO BOLOGNINI

Fra i servizi subappaltabili, le pulizie - ph Caio Christofoli da Pexels

che, non avendo partecipato alla gara per l’affidamento del contratto pubblico, non sono stati puntualmente verificati dalla stazione appaltante. Nel sostenere tali argomentazioni, il Governo evidenzia la peculiare situazione dell’Italia ove il subappalto risulta essere spesso occasione di infiltrazione mafiosa: “Limitando la parte dell’appalto che può essere subappaltata, la normativa nazionale renderebbe il coinvolgimento nelle commesse pubbliche meno appetibile per le associazioni criminali, il che consentirebbe di prevenire il fenomeno dell’infiltrazione mafiosa nelle commesse pubbliche e di tutelare così l’ordine pubblico”

Il gestore che non intenda gestire direttamente alcune attività, può affidarle in subappalto a terzi, dovendo comunque osservare la soglia massima imposta dalla legge

Come si diceva, tuttavia, la Corte replica a tali argomentazioni precisando che: “anche supponendo che una restrizione quantitativa al ricorso al subappalto possa essere considerata idonea a contrastare siffatto fenomeno, una restrizione come quella di cui trattasi nel procedimento principale eccede quanto necessario al raggiungimento di tale obiettivo”. In sostanza, si mette in evidenza che il diritto italiano già contiene numerose norme finalizzate a contrastare le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e che l’introduzione di un limite quantitativo all’appalto è uno strumento inidoneo che non può essere ritenuto compatibile con il diritto comunitario. Con la sentenza della Corte di Giustizia oggetto di commento, alcune stazioni appaltanti, ritenendo applicabile in via diretta i relativi disposti nell’ambito dell’ordinamento italiano, stanno già pensando di pubblicare bandi di gara che non prevedano più il limite quantitativo al subappalto (alcune potrebbero averlo già fatto). Al di là di tali prassi, c’è da aspettarsi che le disposizioni del Codice dei Contratti Pubblici saranno adeguate alle indicazioni di fonte comunitaria.

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Secondo la Corte di Giustizia l’introduzione di un limite quantitativo all’appalto è uno strumento inidoneo che non può essere ritenuto compatibile con il diritto comunitario Sunto La Corte di Giustizia interviene sulla normativa dell’Ordinamento italiano che fissa un limite quantitativo alla possibilità di subappaltare a terzi prestazioni oggetto di un contratto pubblico affidato (oggi, tale limite è al 40%) dichiarandone l’incompatibilità con il diritto comunitario. Questo dovrebbe dare spazio ad assetti organizzativi della gestione di un impianto sportivo pubblico che possano contare maggiormente sul supporto di soggetti terzi specializzati nell’ambito di determinate prestazioni.

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Ciro Lo Giudice

redazione@euroaquatic.it

INTERVISTA

AQUAPOOL

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ONDABLU E COMUNE DI SANTA GIUSTINA: UN MODELLO PER L’ITALIA La felice intesa, costruita negli anni, fra una società di gestione brillante, responsabile e concreta, e una municipalità che agisce per il bene del territorio e della collettività I LAVORI: Onda Blu, guidata per 22 anni da Angelo Marchet, avvicendato tre anni fa da Angelo Paganin, è un simbolo significativo per l’Italia delle piscine che possono sorridere con pieno merito, merito condiviso con l’Amministrazione Comunale di Santa Giustina. La piscina comunale è stata interessata infatti da una serie d’interventi che hanno reso più sicuro e moderno l’impianto. Oltre a lavori sulla parte esterna, notevoli e ben visibili sono stati gli interventi all’interno: è stata rifatta l’area della segreteria/direzione, rendendola più ampia e più funzionale, aggiornata ed ampliata l’area di attesa, ora più confortevole nonostante la rinuncia del bar. Le ampie vetrate rendono l’area più luminosa e spaziosa. La zona vasche: rifatta ex novo la piscina da 25x10 con l’impermeabilizzazione, la piastrellatura, ammodernando la struttura con il livello dell’acqua a sfioro. Divisione in 5 corsie con nuovi blocchi di partenza e variazione della profondità che ora va dai 1,25 metri a 1,80. Completamente rifatti gli spogliatoi ed i servizi igienici. Tuttavia gli interventi più importanti sono quelli meno visibili: il miglioramento della centrale termica e la riqualificazione generale degli impianti tecnologici, volti ad una maggiore efficienza e al risparmio energetico. Si prevede un risparmio energetico del 30% e la riduzione del 60% nell’utilizzo di acqua potabile. Il tutto per un investimento complessivo di 2,3 milioni di euro.

Angelo Marchet Socio fondatore di Ondablu, presidente dalla sua costituzione (1994) al 2016, esperto impianti, componente del consiglio direttivo di Assonuoto

ONDABLU - risponde il Presidente Angelo Paganin Da quando e come si è sviluppato il costruttivo dialogo Ondablu-Comune di Santa Giustina, tradottosi, come successo più recente, nell’ammodernamento, nella messa in sicurezza e nel completa58

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Angelo Paganin Socio fondatore Ondablu, presidente dal 2016

mento del complesso acquatico/ sportivo al servizio della cittadinanza? Sin dalla prima convenzione per la gestione della piscina comunale di Santa Giustina, fra la nostra società e l’Amministrazione Comunale (AL) la collaborazione puntava sulle pri© DIRITTI RISERVATI

Ora abbiamo un impianto nuovo e che garantisce maggiore funzionalità e maggiori opportunità ai nostri utenti orità impiantistiche soprattutto in merito al risparmio energetico. Ottima fu la scelta di istituire una Commissione di Controllo sulla gestione dell’impianto con lo scopo di analizzare ogni quadrimestre l’andamento dei costi energetici inerenti alla gestione dell’impianto, esaminare tutte le possibili solu-


AQUAPOOL CIRO LO GIUDICE

Uno scorcio della vasca per attività speciali e sullo sfondo la vasca da 25

zioni idonee ad abbattere il costo di gestione, verificare ed eventualmente proporre l’adeguamento delle tariffe ed orari di apertura all’AL. Tale commissione è attiva dal 1995 ed è composta dal sindaco o un suo delegato, da un componente designato dalla maggioranza consiliare, uno dalla minoranza e da due componenti di Ondablu. Un’operazione finanziata per 2,3 milioni di euro (Fondi di Confine ODI e cofinanziamento comunale) e completata in meno di un anno: risorse pubbliche ottimamente utilizzate e tempi rispettati. Quali le ragioni di un risultato così positivo e raro che valorizza l’impiantistica sportiva pubblica? Il tutto è dovuto alla determinazione dell’ex sindaco Ennio Vigne, ora assessore al bilancio, che ha seguito tutti gli iter amministrativo-burocratici direttamente, assicurandosi che i tempi venissero rispettati nei vari percorsi che sono previsti nella gestione dei Fondi di Confine e che hanno visto coinvolti gli uffici tecnici ed amministrativi dello stesso Comune, dell’Unione Montana Feltrina, della Provincia oltre che delle province autonome di Bolzano e Trento. Inoltre, è stata importante l’istituzione del gruppo di lavoro comunale che dall’avvio dei lavori si è riunito settimanalmente per seguire e monitorare i lavori, finanche per prendere decisioni in merito a

necessità di intervento non previste dal progetto iniziale. Il gruppo era formato dal direttore dei lavori ing. Sebastiano Bogo, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale ing. Marco Fant, i referenti delle diverse ditte aggiudicatrici dei lavori ed Angelo Marchet, il nostro delegato a seguire i lavori. La celerità nell’esecuzione dei lavori è stata possibile anche grazie alla serietà delle ditte coinvolte. Non è stato sicuramente facile realizzare in un anno gli interventi di messa a norma dal punto di vista sismico e di ristrutturazione in un edificio vecchio. Cosa significa per una società come Ondablu poter disporre di una struttura così sicura e aggiornata e funzionalmente ottimizzata? Quali ora i nuovi obiettivi? Per la nostra società l’anno di chiusura della piscina ha avuto il suo impatto, ma riteniamo che ne è valsa la pena: ora abbiamo un impianto nuovo e che dovrebbe garantire maggiore funzionalità e maggiori opportunità ai nostri utenti, così come per i collaboratori sportivi e per i dipendenti che vi lavorano. Vorrei cogliere l’occasione di questo spazio per ringraziarli tutti, ma soprattutto i colleghi del Consiglio di Amministrazione Francesca Dal Pan, Vania Pollet, Ermes Paganin ed il nostro past presidente Angelo Marchet. Le attività, durante la chiusura, sono state di© DIRITTI RISERVATI

Si prevede un risparmio energetico del 30% e la riduzione del 60% nell’utilizzo di acqua potabile. Il tutto per un investimento complessivo di 2,3 milioni di euro rottate in particolar modo nell’impianto di Pedavena e in parte ad Agordo, con qualche sacrificio per tutti. Grazie anche a queste disponibilità siamo riusciti a far fronte ad un anno impegnativo per la nostra società. Sicuramente dodici mesi, senza piscina e palestra, hanno pesato sulla cittadinanza. Lo abbiamo colto dalle continue richie-

La nuova hall, più confortevole e spaziosa

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ste di informazioni sulla riapertura e lo stiamo verificando in questi primi mesi di apertura con il notevole numero di iscrizioni alle attività che sono iniziate e a quelle seguite subito dopo le festività. Obiettivi: uscire dagli effetti di un anno “straordinario”, per poterci nuovamente immergere nell’ordinarietà, ovvero riprendere per mano anche tutta la parte formativa e di aggiornamento dei nostri istruttori e tecnici e che in questo anno, per ovvi motivi, è stata lasciata ai margini. Il vostro impegno nel sociale, diviso fra servizi per tutte le categorie della popolazione, senza nessuna esclusione, e agonismo di vertice e di base rafforzato da iniziative culturali e formative, vi distingue nel territorio e nella regione: le scelte che permettono la sostenibilità piena di un programma tanto impegnativo e i progetti futuri a riguardo. Sin dai primi passi la nostra società ha operato puntando ad un’offerta di servizi a 360° alla comunità, non concentrandosi soltanto sulla scuola nuoto e non fermandosi al fatto che inizialmente avevamo solo una vasca da 25x10 metri profonda dai 1,30 ai 1,90 metri. E abbiamo

Offrire a tutti gli alunni delle scuole del comune un corso di nuoto gratuito all’anno

da subito attivato un centro studi, abbiamo cercato di adattare i percorsi della scuola nuoto federale alle caratteristiche dell’impianto di Santa Giustina con l’ambientamento in acqua alta. Si è cercato subito di intraprendere i percorsi di inclusione, quindi aperti anche alle persone con disabilità intellettiva e fisica, e si sono organizzati negli anni i convegni “Acqua per tutti” che hanno portato alla realizzazione prima di uno spogliatoio accessibile e successivamente all’apertura, dieci anni fa, della vasca per le attività speciali e, quindi, ad un incremento dell’utenza di persone con ridotta mobilità, con disabilità fisica oppure con necessità di effettuare della rieducazione motoria. Nel nostro sito vi è anche la traccia di tutti i percorsi formativi svolti. Importanti sono stati anche i progetti fatti con le diverse scuole materne, elementari e medie del territorio (le chiamo ancora così), ed il fatto che ora la nostra società continua il percorso avviato oltre quindici anni fa dal Comune di Santa Giustina, forse unico caso a livello nazionale, di offrire a tutti gli alunni delle scuole del comune un corso di nuoto gratuito all’anno. Ora, con la nuova convenzione, questo servizio lo garantiremo noi. Così si è creata anche una cultura del nuoto e dell’acqua. Non ultima l’attenzione e l’attività di sensibilizzazione sui temi dell’acqua in quanto risorsa da salvaguardare con la mostra “Water is life” e le attività di coinvolgimento degli utenti e degli alunni della scuola sull’argomento. E ora replicherete con modalità simili anche nell’impianto da voi gestito a Pedavena: tutto possi-

La rinnovata vasca da 25 mt a 5 corsie

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Anche i bambini hanno uno spazio nuovo tutto loro

bile in ragione della felice interazione fra voi e l’amministrazione locale o contano altri elementi? Anche la piscina comunale di Pedavena è interessata dai finanziamenti dei Fondi di Confini dato che gli interventi rientrano in un progetto di area vasta che, in modo lungimirante, gli amministratori hanno saputo presentare e che interessa, oltre che i due impianti di Santa Giustina e di Pedavena, anche altre strutture sportive del Feltrino. Il progetto per Pedavena prevede soprattutto un ampliamento della struttura con un intervento importante per quel che riguarda gli impianti tecnologici, la realizzazione di nuovi spazi, ora insufficienti, per l’ingresso, gli spogliatoi ecc. , e soprattutto la costruzione di una vasca per le attività speciali. In questi mesi è sorto un positivo tavolo di confronto con l’amministrazione comunale di Padavena mirato alla realizzazione di un progetto che tenga conto dell’efficacia dell’impianto e delle necessità dell’utenza partendo dalle indicazioni di chi come noi gestisce la struttura.


deve ricordarsi che la struttura, se pubblica, non è sua. Occorre quindi trovare quel corretto equilibrio fra pubblico e privato che, giustamente, deve operare con una visione imprenditoriale. Attenzione alla qualità dei servizi, senza seguire troppo le mode, aggiornamento e formazione costante dei collaboratori e la

La zona uffici e dirigenziale

capacità di venire incontro alle diverse esigenze dei vari utenti, sono a mio avviso, parte dello “stile Ondablu”. Infine, e non ultimo, l’interiorizzazione dello spirito di mutualità e di corresponsabilità che caratterizza tutta la compagine sociale della nostra società cooperativa.

CIRO LO GIUDICE

Sicuramente uno degli aspetti fondamentali è quello di creare un vero rapporto di collaborazione e di sinergia fra ente proprietario ed ente gestore. Spesso ci si dimentica, nella gestione di un bene pubblico, che questo è un patrimonio della collettività e che è stato realizzato con il denaro del contribuente. L’ente proprietario non può delegare il tutto all’ente gestore e questo

Questo è un patrimonio della collettività che è stato realizzato con il denaro del contribuente

AQUAPOOL

A vostro parere quali sono gli aspetti gestionali cardine perchè società come la vostra (per estensione tutte quelle che gestiscono piscine) possano assicurare il meglio alla collettività, tenendo alte la qualità dei servizi e la reputazione oltre al valore del marchio Ondablu?

IL COMUNE DI SANTA GIUSTINA: UN ESEMPIO PER GLI ENTI LOCALI Un’amministrazione competente e responsabile, che negli anni ha saputo valorizzare al meglio un patrimonio pubblico che fa dello sport locale il fiore all’occhiello: piscine e impianti sportivi sono al servizio di ogni cittadino e per uno sano stile di vita sportivamente attivo

Ennio Vigne Amministrazione Comunale di SANTA GIUSTINA (BL) - risponde l’Assessore al Bilancio, Ennio Vigne, Sindaco all’epoca della formalizzazione del progetto

Purtroppo il Comune di Santa Giustina rappresenta un’eccezione nel panorama nazionale delle AL, distinguendosi per competenze ed equilibrio, favorendo scelte felici in merito all’impiantistica sportiva: casualità dovuta a personalità illuminate o progettualità scientemente costruita e condivisa fra vari amministratori avvicendatisi?

cilitato il completamento dei lavori che, all’epoca delle elezioni, erano comunque in uno stadio avanzato.

Ambedue le cose: il confronto continuo tra Amministrazione e Ondablu sulla progettualità, il dialogo con gli altri Enti coinvolti (Unione Montana Feltrina, Fondo Comuni Confinanti) e la volontà di addivenire al completamento dei lavori in tempi brevi, salvaguardando la qualità dell’intervento sono stati determinanti. Sicuramente anche la continuità amministrativa ha fa-

Considerando i numeri degli utenti della struttura e la frequentazione da parte di persone di varie fasce della popolazione (bambini per i corsi, adulti, disabili per la presenza della vasca dedicata) si è puntato a mettere in sicurezza l’impianto dal punto di vista sismico, migliorandone con l’occasione anche gli aspetti legati ai consumi energetici e alla suddivisione degli spazi spogliatoi.

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L’ammodernamento del vostro complesso sportivo/acquatico su che basi è stato valutato e sviluppato e con quali finalità considerando i bisogni dei cittadini e le loro attese verso la società di gestione?

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L’esperienza del personale e della direzione di Ondablu è stata determinante per andare incontro alle esigenze delle diverse tipologie di utenza.

Ivan Minella, Sindaco di Santa Giustina

Si è puntato a mettere in sicurezza l’impianto dal punto di vista sismico, migliorandone con l’occasione anche gli aspetti legati ai consumi energetici e alla suddivisione degli spazi spogliatoi

Siete un modello di riferimento per altre municipalità su scala nazionale, ma non accade facilmente che s’impari da quello che funziona: perché altri comuni difettano circa sensibilità e capacità rispetto al vostro standard amministrativo e di pianificazione? Più che di sensibilità si tratta di volontà di intraprendere strade complesse come quelle dei progetti, che non riguardano solo il proprio Ente, e che si realizzano rispettando i passaggi che i Fondi europei impongono. Va fatto poi un ragionamento sul personale a disposizione, considerando i vincoli che gli Enti hanno nelle assunzioni di personale, questo può essere un problema, perché le professionalità hanno un ruolo importante nella costruzione dei progetti. Quanto conta, nello sviluppo di una progettualità tanto virtuosa, un rapporto chiaro e costruttivo fra ente locale e società di gestione, e che comportamento è

Le disponibilità economiche, legate all’accesso a contributi esterni all’Ente, esigono serietà, puntualità e continuo confronto tra le diverse parti coinvolte opportuno adottino funzionari e politici nella valorizzazione piena di un patrimonio pubblico come il vostro impianto sportivo di Santa Giustina? Se parliamo in termini percentuali il 100%: le disponibilità economiche legate all’accesso a contributi esterni all’Ente esigono serietà, puntualità e continuo confronto tra le diverse parti: sono state fatte decine di riunioni nel corso della progettazione, man mano che si presentavano problemi, dubbi, necessità di modifiche. Altrettanto vale per la fase di realizzazione dei lavori, in cui la professionalità delle ditte esterne e la conoscenza e l’esperienza messa a disposizione dalla società di gestione hanno fatto la differenza.

Inaugurazione piscina - Da sinistra Diego Trevisson, presidente Coni provinciale di Belluno, Angelo Paganin, On. Roger De Menech referente Fondo Odi, Ivan Minella sindaco di Santa Giustina, On. Mirko Badole sindaco di San Gregorio nelle Alpi, Franco Gidoni consigliere regionale, Ennio Vigne, assessore al bilancio, Angelo Marchet.

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PUBBLIREDAZIONALE

VERONA, 28-30 APRILE CAMPUS PISCINE DI PROFESSIONE ACQUA Professione Acqua, due volte all’anno, organizza corsi per Professionisti di Piscina. Il nome Campus deriva dal fatto che, come in un Campus universitario, studenti e docenti si spostano nelle aule per seguire le lezioni, parte del proprio programma formativo. Questi i corsi proposti: 1. Corso per Manutentore (8 ore), pensato per chi desidera una formazione professionale di base. In particolare: bagnini che gestiscono anche la sala macchine, operatori che effettuano operazioni di manutenzione in piscina, privati che desiderano comprendere meglio il funzionamento della piscina. 2. Corso per Manutentore Professionista (16 ore), rivolto a chi effettua la manutenzione degli impianti di piscina come professione. È quindi sconsigliato a coloro che non dispongono di una minima esperienza nel settore. 3. Corso di Specializzazione per Manutentore (8 ore), frequentabile solo da chi ha già l’attestato del Corso per Manutentore Professionista (oppure il precedente corso di Manutentore di Primo Livello). 4. Corso per Responsabile di piscina (8 ore), fornisce gli elementi indispensabili per conoscere le disposizioni legislative e tecniche per poter assumere la responsabilità di un impianto natatorio ad uso pubblico. Il Corso è dedicato ai Direttori di impianti natatori e ai proprietari di piscine aperte al pubblico. CREDITI FORMATIVI E DI AGGIORNAMENTO PER LA SICUREZZA I corsi del Campus erogano 4 crediti formativi riguardanti: - Formazione obbligatoria dei lavoratori (parte specifica) - Aggiornamento obbligatorio dei lavoratori - Aggiornamento obbligatorio degli RSPP Campus Piscine si terrà presso il Best Western Hotel Plus di Villafranca di Verona. Costi e form di iscrizione sono pubblicati sul sito www.professioneacqua.it Per informazioni: formazione@professioneacqua.it - tel 0376854931 - 3283473692 (anche Whatsapp)

IL PROGRAMMA COMPLETO GIORNO 1 Ora 9.30 10.15

MANUTENTORE

MANUTENTORE PROF.

Leggi nazionali e regionali

GIORNO 2

GIORNO 3

MANUTENTORE PROF.

RESPONSABILE

SPECIALIZZAZIONE

L’elettricità in piscina

Leggi nazionali e regionali

L’equilibrio chimico dell’acqua

10.15 11.15

Trattamento acqua 1a parte

Il rischio biologico

La sicurezza dei lavoratori

Gli spazi confinati e la gestione del rischio

11.30 13.00

Trattamento acqua 2a parte

La filtrazione per professionisti

Responsabilità civile e penale

Il dimensionamento di filtri, pompe e circuiti

14.30 16.00

Le operazioni di manutenzione

Il trattamento chimico per professionisti

16.30 La apertura e la 17.30 chiusura dell’impianto 17.30 18.30

Norme tecniche

Impianti termici

Norme tecniche, leggi ambientali e di sicurezza

Gli impianti di dosaggio

Le operazioni di manutenzione

La figura del responsabile

I controlli interni ed esterni

Sicurezza in sala macchine

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Rossana Prola

prola@professioneacqua.it

CONSTRUCTION

4’

LA PISCINA IDEALE Cosa potrebbe offrire una piscina pubblica nel futuro ma anche - perchè no?- nel presente Ho immaginato come vorrei che fosse la mia esperienza da frequentatore di piscine pubbliche se mai cambiassi idea e mi rimettessi a frequentarle. In un tardo pomeriggio di novembre, in Lombardia (quindi immaginate l’ambiente) se entrassi in una piscina coperta vorrei che andasse così: 1. Arrivo in un bell’ambiante, rilassante, con un divanetto comodo per sedermi e spogliarmi perchè fa un bel caldino e fuori fa freddo. Ho troppa roba addosso, la borsa, la sciarpa, il computer, devo sistemarmi. Metto tutto sull’appendiabiti e mi siedo comoda, leggo le mail e rispondo a qualche messaggio, bevendo un tè che mi sono presa al bar. Simpatica la ragazza, ha un

delizioso sorriso. Effettivamente, mi sto rilassando. Vabbè dai, chiediamo come funziona questa baracca. 2. Mi avvicino alla reception, ci sono ben quattro addetti, tre sono impegnati ma una è libera, è mia. Le chiedo “Come funziona qui”? Lei mi sorride (ma fanno la prova sorriso delizioso prima di assumerle?) e mi chiede “Non ci conosce? Le spiego volentieri”. Non mi freghi Miss Sorriso, lo so che ora parte una raffica

Mi avvicino alla reception, ci sono ben quattro addetti

di informazioni e quando avrai finito tu sarai senza fiato e io non ricorderò una parola, e ho ancora un sacco di cose da fare! Invece no. E’ tutto così semplice che non ci credo e le chiedo” Tutto qui?”. Sì, è davvero tutto qui. Devo solo acquistare (online o qui, come preferisco), dei punti che poi da casa, attraverso il sito, sceglierò come spendere. Mi ha fatto vedere il sito, è davvero chiaro, si capisce tutto. WOW! 3. Faccio un giro, Miss Sorriso mi ha lasciato andare (anche questo è incredibile). Vetri dapperutto, si vede ogni attività. Fa caldo ma non si suda, non si sente nessun odore, anzi, dal bar arriva un delizioso profumino di pizza, quasi quasi mi risiedo e me la mangio. Il posto è pu-

Comfort e vetrate rendono la piscina più bella, accogliente e ideale per tutti - ph Aqua Tots Swim School

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CONSTRUCTION ROSSANA PROLA

Nero Spa di Terme Preistoriche a Montegrotto Terme - ph Alberto Apostoli arch

lito in modo maniacale, non c’è un capello per terra. La luce è chiara e decisa, ma non dà fastidio. Nessuno grida, nemmeno dentro la piscina. La musica della vasca dell’acquafitness per qualche acustico mistero arriva ovattata. L’acqua è pulita che ti viene voglia di berla, l’odore di cloro non si sa cosa sia.

Quando mi chiama mia figlia guardo l’ora: ma dove sono stata fino ad ora? Mi alzo, mi vesto, mi guardo intorno e penso ”Nel mio posto ideale”.

Vetri dapperutto, si vede ogni attività

4. Non vedo bambini che piangono, istruttori che gridano, gente agitata.... e’ tutto di una tranquillità disarmante. 5. Mi risiedo sul divanetto, mi metto a guardare il sito con il tablet e mi mangio la pizza, che Miss Sorriso 1 mi ha portato anche se non è previsto il servizio al tavolo. Compro un sacco di punti e mi iscrivo a un sacco di attività, sembrano tutte bellissime.

L’acqua è pulita che ti viene voglia di berla, l’odore di cloro non si sa cosa sia Idea di piscina pubblica meno convenzionale, frequente nei paesi del Nord Europa - WaterVision BV

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Fabio Swich

fswich@upwell.it

MANAGEMENT

4’

PREVENZIONE ANCHE IN PISCINA Introdurre le visite mediche in piscina qualifica il servizio offerto prevenendo e tenendo sotto controllo patologie lievi e più serie, frequenti in categorie di clientela di età differenti Lo sport è per definizione l’attività per eccellenza che produce benessere, l’acqua è l’elemento principe per fare movimento con innumerevoli ricadute positive a livello cardiovascolare e osteo-articolare. Si sa che, immersi nell’acqua, si riduce il peso gravitazionale alleggerendo perciò i carichi sulla colonna e su tutte le articolazioni. Lo sport fa bene se però praticato in sicurezza: a seconda dell’età, del peso, dell’altezza ed del sesso, è necessario adeguare il tipo di attività, valutando preliminarmente lo stato di salute. L’impegno cardio-vascolare deve essere commisurato alla persona.

Dopo 25 anni di esperienza nel campo della prevenzione all’interno di centri sportivi, palestre e piscine, abbiamo rilevato che più del 10% delle persone che visitiamo ha anomalie o patologie tali da dover richiedere ulteriori accerta-

Più del 10% delle persone che visitiamo ha anomalie o patologie tali da dover richiedere ulteriori accertamenti

Attività con attrezzi comporta carichi di allenamento che suggeriscono una visita medica

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menti. Parliamo principalmente di anomalie o patologie cardiache e ipertensione, oltre a problematiche osteo-articolari. I deficit che riscontriamo risultano diversi a seconda dell’età: negli anziani si rilevano spesso problemi cardiaci associati a quelli relativi all’ipertensione; nei giovani, causa una crescita subitanea in fase adolescenziale, riscontriamo altri tipi di problemi cardiaci ma tali da dover essere approfonditi attraverso una visita specialistica. Negli adolescenti, per esempio, l’eccessiva crescita può causare anomalie a carico del cuore che subisce un allungamento e ingrossamento tali da doversi


MANAGEMENT FABIO SWICH

Aquabike in piscina, per allenarsi al meglio ed ottenere ottimi risultati suggerisce anche un controllo medico

poi adeguare alla sua nuova dimensione. Per di più, oltre all’attività tradizionale in piscina - corsi e allenamento di nuoto classico - si sono aggiunte nuove attività come l’aquabike, l’aqua-step, aqua-treadmill, acqua-mat, tutte aerobiche che necessitano di un controllo a priori dello stato di salute per essere effettuate in sicurezza e a media/ forte intensità. Occorre quindi introdurre il servizio di visita medica anche in piscina, nel caso essa non sia compresa all’interno di un centro sportivo più completo o di un centro fitness dove forse tali accertamenti sono già richiesti. A chi si occupa di gestione, dico: non fidatevi del semplice certificato che vi portano (se lo portano) inserite un servizio serio che preveda anamnesi ed esame clinico,

un elettrocardiogramma basale e magari, se possibile, un’analisi della composizione corporea. Attrezzate una saletta medica-infermeria pulita, asciutta e funzionale, tale da poter visitare bene i frequentatori. Spingete tutti i clienti a fare la visita presso il vostro centro, avrete un maggior controllo, un buon ritorno di immagine e anche un introito economico. La salute viaggia sempre a fianco dello sport! Buon lavoro. www.upwell.it

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Non fidatevi del semplice certificato che vi portano (se lo portano) ph Negative Space by Pexels

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Francesco Confalonieri

francone.confalonieri@gmail.com

MANAGEMENT

7’

IL CERTIFICATO SPORTIVO NON AGONISTICO: OBBLIGO ED OPPORTUNITÀ Una valida soluzione per definire obiettivi precisi di ogni cliente, migliorandone la salute, con esclusione di rischi: ne conseguono un rafforzato richiamo attrattivo del club ed effetti positivi sulla fidelizzazione L’obbligo del Certificato Medico non Agonistico, imposto a tutti gli iscritti delle Associazioni Sportive Dilettantistiche per motivi fiscali ed assicurativi, spesso vissuto come fastidio od ulteriore adempimento, potrebbe invece rappresentare uno strumento semplice ed efficace per educare i frequentatori adulti ed anziani ad una diversa fruizione dello spazio piscina e per promuovere concretamente l’esercizio fisico in acqua come strumento di salute, prevenzione e terapia cronica. Vediamo concretamente come i diversi momenti della visita potrebbero essere reinterpretati e rimodulati in funzione di questo nobile e fondamentale obiettivo:

ANAMNESI SPORTIVA E MEDICA Correttamente strutturata attraverso una griglia di domande studiata e condivisa fra diversi professionisti, permette di individuare i corsi più congeniali alla storia sportiva, alle abilità motorie dei diversi clienti e soprattutto di escludere eventuali attività potenzialmente dannose o a rischio. MISURAZIONE DI PESO E ALTEZZA E DETERMINAZIONE DELL’INDICE DI MASSA CORPOREA Consente di selezionare i potenziali iscritti caratterizzati da un significativo problema di sovrappeso

indicando loro percorsi individualizzati nell’ambito del Nuoto libero o della Palestra in acqua che attraverso la tipologia delle esercitazioni proposte e soprattutto la corretta determinazione ed il monitoraggio dell’intensità dell’esercizio (Sistema HTS) permettano un consumo selettivo dei grassi come fonte energetica. ESAME OBIETTIVO Un esame obiettivo orientato non esclusivamente alla valutazione della funzionalità polmonare e dell’apparato digerente, ma finalizzato soprattutto alla ricerca dei fattori di rischio muscolo-scheletrici: - Tono muscolare ed eventuale sarcopenia - Postura e allineamento della colonna - Funzionalità del Core - Specifiche problematiche articolari Permette di consigliare al potenziale cliente l’attività più adatta: nuoto o aquafitness, individuale o collettiva per la prevenzione delle complicazioni legate alle specifiche patologie e per la terapia cronica o post riabilitativa delle stesse. ECG A RIPOSO

La scuola nuoto è una tappa fondamentale per ogni bambino, il medico è un’utile guida - ph Wessex Swim School

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La corretta esecuzione dell’ECG a riposo rappresenta il momento


MANAGEMENT FRANCESCO CONFALONIERI

ph Pixabay by Pexels

fondamentale delle visite per la certificazione e risulta molto importante nello screening preventivo e nel monitoraggio di eventuali patologie cardiovascolari acute e croniche: aspetti brillantemente analizzati nell’articolo di Fabio Swich. Molto più banalmente, per altro, esso ci consente di individuare con esattezza la Frequenza Cardiaca a Riposo di ciascun iscritto, un parametro fondamentale per consentire all’ Istruttore od al Personal Trainer di impostare, eventualmente con l’ausilio del Sistema HTS, gli allenamenti più efficaci per il miglioramento dell’efficienza cardio-

La Frequenza Cardiaca a Riposo è fondamentale per l’Istruttore o il Personal Trainer nell’impostare, pure con sistemi come HTS, gli allenamenti più efficaci per il miglioramento dell’efficienza cardiovascolare e per il dimagrimento

vascolare e per il dimagrimento. In conclusione, una visita di certificazione proposta come un momento importante e condiviso da Struttura, Medico Sportivo e Istruttore consente di raggiungere con semplicità e senza costi aggiuntivi alcuni obiettivi fondamentali per il futuro di piscine e centri sportivi: Proporsi come una realtà concretamente impegnata nella diffusione dell’esercizio fisico strumento di benessere, prevenzione e terapia Evitare eventuali situazioni di rischio legate all’attività del singolo cliente del centro Migliorare effettivamente il livello di benessere e salute di ciascun iscritto Fidelizzare i clienti attraverso una proposta didattica, ludica o allenante personalizzata, creando frequentatori consapevoli di aver trovato una realtà diversa nei contenuti più che nella forma. Non mi occupo del packaging di ciò che vendo ma del prodotto che il cliente trova

Il Certificato Medico non Agonistico aiuta a promuovere l’esercizio fisico in acqua come strumento di salute, prevenzione e terapia cronica

Attrarre nuovi clienti attraverso la testimonianza di chi ha conosciuto il Centro ed eventualmente dei Medici che hanno cominciato ad inviare le persone

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Martina Laccisaglia martilacci@yahoo.it

VAS

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RISCOPRIRE L’ARMONIA DEL GESTO NATATORIO ATTRAVERSO IL METODO FELDENKRAIS Comprendere il proprio corpo ed evadere dalla monotonia è la spinta vincente per migliorare le nostre abilità acquatiche, coordinando ogni singolo movimento con precisione, agilità e minor sforzo possibile L’uomo discende dai pesci. Conclusioni a cui sono giunti diversi paleontologi, dopo anni di ricerca sull’evidenza che ci fu almeno un essere vivente “di transizione” dalla vita marina a quella terrestre. L’ambiente acquatico è l’elemento dove inizia e si sviluppa ogni forma di vita. Nel grembo materno il bambino è immerso nel liquido amniotico, che lo avvolge e protegge. La sinergia tra bracciata, gambata e un corretto ritmo respiratorio agisce positivamente sulla postura, sulla coordinazione e sulla fluidità dei movimenti in acqua. Perché allora nuotare può provocare paura e ansia ed è spesso difficile farlo senza stancarsi? Come può il Metodo Feldenkrais aiutarci a superare questi limiti? ‘’Il movimento è vita. La vita è un processo. Migliora la qualità del processo e migliorerai la qualità della vita’’ scrive Moshe Feldenkrais,

il secolo scorso, indicando il movimento come elemento fondamentale della vita in quanto allinea azione, emozione, sentimento e pensiero. In natura, anche il più piccolo gesto coinvolge l’insieme ed è funzionale e necessario per facilitare gli atteggiamenti nella nostra vita quotidiana. Migliorare l’abilità, trasformare il dif-

Il movimento è vita. La vita è un processo. Migliora la qualità del processo e migliorerai la qualità della vita 70

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ficile in facile e il facile in piacevole: solo così ogni attività diventa parte di noi. Movimenti strutturati in sequenze precise permettono al cervello di cambiare velocemente l’organizzazione delle proprie risposte, muscolari e scheletriche, durante l’azione. È necessario eliminare gli schemi e i modelli che la società ci impone ogni giorno per essere


VAS MARTINA LACCISAGLIA

Ri-apprendere come gesti abituali diventino più fluidi con minor sforzo e maggior consapevolezza

finalmente liberi di esprimersi. Mentre nuotiamo non dobbiamo solo vincere una resistenza, ma dobbiamo fare i conti con una ridotta percezione dei sensi (tatto, vista e udito), con un diverso assetto del corpo (verticale/orizzontale), con una riduzione degli effetti della forza di gravità e con una respirazione che diventa “volontaria”. Sen-

za affidarci a programmi ridotti a serie di esercizi ripetitivi per allenare “parti” (addominali, glutei, braccia ecc.) o per rafforzare/allungare/ tonificare specifici muscoli, occorre sperimentare schemi motori più complessi e completi ritrovando l’armonia del movimento. Perfezionare la tecnica e la capacità di apprendimento ci permette non solo di migliorare ampiezza, continuità e frequenza della bracciata; ma anche la respirazione e la coordinazione. Inoltre, è possibile ritrovare ritmo e leggerezza anche nell’affrontare allenamenti costanti e faticosi. Sono molti gli sportivi di diverse discipline che negli ultimi anni si sono affidati a questo metodo per ri-apprendere come gesti abituali diventino più fluidi con minor sforzo e maggior consapevolezza.

Migliorare l’abilità, trasformare il difficile in facile e il facile in piacevole: solo così ogni attività diventa parte di noi © DIRITTI RISERVATI

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Stefano Candidoni

stefanocandidoni@gmail.com

INTERVISTA

VAS

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VAS, IL FUTURO IN PISCINA I più credibili esperti internazionali ci aiutano a scoprire scenari e prospettive delle piscine di domani, destinate a cambiamenti determinati da verticalità e monitoraggi Tre Trainer di successo, in Italia e nel mondo, analizzano il mercato. Le necessità dei clienti, i presupposti per attirarne dei nuovi e fidelizzare gli esistenti, l’importanza dello Staff e, infine, uno sguardo oltre il presente. Preziose riflessioni per chi, ogni giorno, opera con determinazione e impegno con l’obiettivo del miglioramento. Una guida per manager e professionisti dell’acqua.

FC - Fabrizio Cantarini

MM - Martina Maisto

AM - Anna Rita Misciglia

Cosa è prioritario fare per trasmettere l’importanza dell’attività fisica verticale in acqua (VAS) a chi non l’ha mai provata?

questi fattori non vengono considerati propri dell’attività in acqua, lasciando strada ai pregiudizi che ancora oggi ostacolano l’avvicinamento al mondo VAS.

FC I punti di forza dell’attività fisica in verticale in acqua sono la semplicità, l’efficacia e la praticità. Spesso

MM La cosa fondamentale sarebbe farla provare. Come spesso

capita, provare significa acquisire le sensazioni giuste, sentirsele addosso. Quando ciò non avviene, sovente, non si riesce a trasmettere questa importanza. Un ottimo “passa parola” potrebbe aiutare ad abbassare il livello delle perplessità dei nuovi clienti.

I punti di forza dell’attività fisica in verticale in acqua (VAS) sono la semplicità, l’efficacia e la praticità Fabrizio Cantarini

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VAS e le interpretazioni più corrette delle attività, con monitoraggi e attrezzi adeguati, sono il futuro delle piscine

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VAS STEFANO CANDIDONI

VAS è entusiasmo condiviso fra allievi e trainer-istruttori

AM La priorità sarebbe quella di trasmettere che questa esperienza, profondamente semplice e naturale, aiuta le persone a trovare la propria dimensione, in un ambiente (l’acqua) dove non c’è confronto, ma condivisione, quasi che immersi ci si arricchisca della presenza dell’altro. L’acqua avvolge e garantisce un proprio spazio ricco di stimoli. Il monitoraggio dell’attività in verticale a chi in particolare porterà vantaggi? E quali?

personale del cliente, garantendo fidelizzazione a lungo termine per la struttura che utilizzerà tecnologie per il monitoraggio come HTS. La consapevolezza di ciò che viene fatto, da parte del cliente, sarà un carburante inesauribile alimentando la motivazione in modo continuo, senza distinzione per età, sesso, capacità. AM Sarebbe ovvio rispondere che i vantaggi maggiori li otterrà soprat-

Questa esperienza, profondamente semplice e naturale, aiuta le persone a trovare la propria dimensione Anna Rita Misciglia

FC Il monitoraggio porterà molti cambiamenti ed una piccola rivoluzione, per alcuni aspetti, dell’attività verticale in acqua che finalmente uscirà dalla condizione “dicono che fa bene”. Si potrà infatti dare solidità scientifica alle proposte che vengono fatte a tutto vantaggio della loro efficacia. Spingerà, probabilmente, ad una minore varietà di esercizi a favore di una migliore percezione/esecuzione. Creerà una nuova generazione di trainer, meno inclini alle performance (spesso personali), e più attenti ai bisogni dei clienti. MM Si avranno vantaggi in termini di soddisfazione e realizzazione

VAS è fedele anche a modelli gestionali sostenibili, con profondità delle vasche preferibilmente intorno a 130 cm

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Nel futuro: meno piscine “classiche” e crescenti difficoltà, a fronte di un numero maggiore di centri “evoluti” nella gestione del cliente e nella qualità delle attrezzature Anna Rita Misciglia mentre illustra VAS ad istruttori di nuova generazione, i futuri professionisti delle piscine

tutto chi ha problemi di salute, in particolare legati all’apparato cardiocircolatorio. Sono convinta, invece, che tutti coloro che svolgeranno questo tipo di attività beneficeranno dei vantaggi del monitoraggio ed il motivo è semplice: ogni lezione presenta dei precisi stimoli allenanti in relazione all’obiettivo pre-

Il monitoraggio porterà vantaggi in termini di soddisfazione e realizzazione personale del cliente Martina Maisto

fissato e può essere costruita sulla singola persona, proprio in virtù della possibilità di valutazione della risposta dell’organismo.

tempo (medio-lungo periodo) 5. Compartecipazione del Trainer alle attività di allenamenti extra piscina del cliente.

Cinque azioni fondamentali per fidelizzare i clienti

AM 1. Caratterizzare il prodotto che si offre 2. Conoscere le esigenze dei clienti per personalizzare l’offerta in modo che sia sempre “un vestito fatto su misura” (colloqui ad hoc durante la stagione) 3. Proattività da parte di tutte le persone che il cliente incontra durante il suo percorso nell’impianto, dall’ingresso all’uscita (concordare le azioni con lo staff) 4. Disponibilità e assistenza continua 5. Concordare Azioni durante la stagione che possano “stupire” i clienti

FC 1. Ascolto 2. Programmazione 3. Condivisione del programma 4. Richiesta continua di feedback 5. Rilancio degli obiettivi MM 1. Costante presenza del Trainer con il cliente 2. Qualità e professionalità 3. Rapporto di fiducia, personale e professionale 4. Progettualità d’allenamento nel

Martina Maisto da docente a Vas Trainer, sempre autorevole

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Fabrizio Cantarini

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VAS

Cinque azioni fondamentali per la gestione di un team coeso

MM 1. Condivisione di vantaggi e svantaggi, aspetti positivi e negativi della vita di team 2. Proattività del gruppo 3. Rispetto, trasparenza e fiducia tra i componenti 4. Capacità di “parlare la stessa lingua” per condividere un obiettivo comune 5. Valorizzazione dei risultati positivi e dei componenti dello staff che “fanno bene” AM 1. Condivisione di obiettivi comuni azioni da mettere in campo 2. Percezione di sentimento di “squadra”: unione, collaborazione, condivisione, consapevolezza delle dinamiche interne e dei ruoli di ognuno 3. Dare importanza alle caratteristiche / doti / abilità di ogni membro

STEFANO CANDIDONI

FC In realtà molti aspetti parecchio simili ai precedenti: Osservazione e ascolto rimangono dei punti cardine su cui fondare un processo di questo tipo. La condivisione di valori comuni è molto importante, sapere su che cosa si fondano le nostre azioni, con quali intenzioni ci dedichiamo all’attività. Altri due aspetti che ritengo fondamentali sono la creazione di momenti di confronto tecnico guidato ed eventi formativi esterni, fuori dal contesto lavorativo.

Martina Maisto, trascinatrice nella formazione come Trainer, e professionista inappuntabile nella sua piscina

Tutti coloro che praticheranno VAS beneficeranno dei vantaggi del monitoraggio Anna Rita Misciglia della squadra 4. Insegnare le competenze di problem solving 5. Promuovere il senso di appartenenza all’azienda

Proiettandoci ai prossimi cinque anni, quale futuro ci attende? FC Nel futuro immagino una si-

tuazione dove troveremo sempre meno piscine “classiche” e crescenti difficoltà nel garantire la qualità minima dei servizi, a fronte di un numero crescente di centri “evoluti” dal punto di vista della gestione del cliente e della qualità delle attrezzature scelte. Anche la difficoltà nel controllo dei costi di gestione suggerisce di orientarsi alla qualità ed alla personalizzazione per garantirsi un futuro. MM Tra cinque anni, saremo nel pieno della digitalizzazione: vivremo il consolidamento nell’uso della tecnologia nel fitness terrestre e l’ascesa di quella in acqua. Proprio per questo, paradossalmente, dovremo fare la massima attenzione alla relazione come substrato fondamentale di questo mondo. AM La speranza... tra qualche anno, è quella di attuare una serie di attività sinergiche e costanti tra medici e tecnici del settore, al fine di educare, dare le giuste informazioni alla popolazione rispetto allo svolgimento di una sana e corretta attività fisica, come prevenzione dalle malattie e mantenimento di un’adeguata salute generale.

Fabrizio Cantarini fra i più affermati esperti VAS su scala mondiale

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Vivremo l’ascesa della tecnologia utilizzata in acqua e, paradossalmente, dovremo fare la massima attenzione alla relazione Martina Maisto HA 1 - 2020

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Maria Cristina Tandurella cristina.tandurella@gmail.com

VAS

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MONITORAGGIO DELLA FREQUENZA CARDIACA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA CON GLI OVERLOOP Come cambia l’interpretazione dell’attività in acqua avvalendosi di moderni sistemi di monitoraggio che permettono il controllo di ogni allenamento, finalizzandolo al meglio verso obiettivi soggettivi L’individualizzazione, la specificità, l’ordine, la progressività, la variabilità, la continuità/ciclicità e l’alternatività sono caratteristiche in grado di realizzare un ottimo allenamento acquatico ma non possono prescindere, come da tabella, dall’utilizzo di dispositivi per la rilevazione della FC. Siamo giunti ad un’era dove l’evoluzione dell’Aquafitness ha portato alla nascita di svariati programmi acquatici con piccoli e/o grandi attrezzi. Da programmi coreografati a pre-coreografati, da attività intervallate e HIT a Circuit specifici, sedute molto divertenti, idee spesso geniali ma che rimangono tali se la loro efficacia non viene accompagnata dal controllo della FC. Solo un attento monitoraggio individuale permette di capire se si stanno rispettando i parametri soggettivi di adeguatezza del carico, seguendo un obiettivo stabilito. In questo lavoro di ricerca sul campo, meglio in corsia, per trovare una risposta pratica da proporre quotidianamente in una lezione, in grado di coniugare gli allenamenti proposti finora e la necessità di utilizzo di sistemi di monitoraggio, prende vita l’OVERLOOP. OVERLOOP, non un protocollo di lezione, non un nuovo programma ma un nuovo sistema di allenamento da utilizzare sia a corpo libero sia con 76

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piccoli e/o grandi attrezzi • Viene selezionato un obiettivo dalla programmazione • Viene creato uno scheletro base di lezione mediante un grafico • Sul grafico vengono annotati tempi di attività, tempi di recupero attivo e/o passivo e tempi per la visualizzazione soggettiva della frequenza cardiaca • Successi-

Solo un attento monitoraggio individuale permette di capire se si stanno rispettando i parametri soggettivi di adeguatezza del carico, seguendo un obiettivo stabilito

overl p © DIRITTI RISERVATI

vamente, mediante software specifici, il progetto prende vita musicalmente. CARATTERISTICHE PRINCIPALI: Strutture grafiche suddivise per macro-obiettivi, per esempio cardiovascolare generalizzato (OVERLOOP HIT), dimagrimento (OVERLOOP GROW), condizionamento muscolare specifico (OVERLOOP POWER) • Musica adeguata, come mezzo per accompagnare emotivamente le richieste di aumento e/o diminuzione dell’intensità, quindi della frequenza cardiaca personale monitorata. La musica, con le sue variazioni di velocità, ritmo, accenti, diventa la chiave motivazionale per il raggiungimento dell’obiettivo finale e non rimane fine a se stessa • Diagrammi cartacei sui quali poter organizzare e appuntare tempi di attività, recupero e tempi di visualizzazione della

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overl p


VAS MARIA CRISTINA TANDURELLA

Cristina Tandurella è da sempre anticipatrice di tendenze e nuove attività

frequenza cardiaca • Esercizi molto semplici, facilmente realizzabili, con variazioni di esecuzione annotate nella legenda.

rate, efficaci e fattibili, che permettano intensità ma anche grande ampiezza articolare. Esercitazioni in scarico gravitazionale che sfruttino l’idrodinamicità e rispettino la legge quadratica (al raddoppio della velocità quadruplica la resistenza)

INDIVIDUALIZZAZIONE: Potenzialità ed esigenze differenti devono essere rispettate anche in un allenamento di gruppo. Ogni individuo va monitorato secondo i personali livelli prestazionali

ORDINE: All’interno di una seduta, è preferibile sollecitare prima le capacità coordinative, la mobilità e rapidità, per poi andare sulle capacità condizionali specifiche.

NECESSITÀ DI MONITORAGGIO FC: L’allenamento in questione è svolto in acqua e in verticale. Questo deve presupporre esercitazioni mi-

PROGRESSIVITÀ: Un carico che man mano aumenta, in acqua, non

possiamo ottenerlo con aggiunta di sovraccarichi, come in palestra. Possiamo ottenere tale risultato mediante esercitazioni differenti, diverse attivazioni muscolari durante la medesima esercitazione, miglior controllo postulare e del core, con utilizzo di piccoli o grandi attrezzi, con diverse metodiche di allenamento. In tutto ciò il monitoraggio della FC assume un ruolo determinante. VARIAZIONE: Importanti, anche dal punto di vista motivazionale, le varietà di proposte, le combina-

OVERLOOP HIT 2 - OBIETTIVO CARDIOVASCOLARE STRUTTURA ALLENAMENTO

COOL

AEROBIC 3

AEROBIC 2

WARM

130/135

AEROBIC 1

150/160

90/100

40+40

40+40

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OVERLOOP, non è un protocollo di lezione, non è un nuovo programma, ma un nuovo sistema di allenamento da utilizzare sia a corpo libero sia con piccoli e/o grandi attrezzi

40+40 40+40 40+40 © DIRITTI RISERVATI

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zioni e/o la sequenza di esercizi, le musiche utilizzate per dare valore a quanto proposto. Opportuno creare alternative valide senza snaturare l’obiettivo finale prefissato. CONTINUITÀ/CICLICITÀ: Fondamentale creare una programmazione che preveda un ciclo di due/tre mesi che si ripeta deter-

minando una proficua ciclicità e continuità dello stimolo allenante. Avere a disposizione storici di attività effettuata, con dati specifici degli allenamenti svolti e monitorati, permette di valorizzare i progressi in corso. ALTERNANZA: Rispettare l’alternanza tra carico e recupero diven-

ta l’obiettivo primo per consentire modo ai sistemi energetici e biologici di dare il meglio. Riuscire a recuperare tra una lezione e l’altra, ad esempio, le riserve di glicogeno, variando lo stimolo allenante, consente di ottenere un migliore rendimento. Anche su questo aspetto, il monitoraggio della FC diventa strumento imprescindibile.

OVERLOOP HIT 2 - OBIETTIVO CARDIOVASCOLARE STRUTTURA ALLENAMENTO

WARM

Attivazione muscolare generale, andature, esercizi ad ampio raggio articolare, presentazione dei movimenti che eseguiranno negli intervallati No galleggiamento Se lavorerò con frequenza cardiaca devo misurarla a riposo ed al termine del warm up nel quale non deve superare il 50% della frequenza a riposo : 80 FC RIP + 50%(40) = 120 PER MISURAZIONE SENZA RILEVATORE: polso carotide, appoggia indice medio su un lato del collo qualche centimetro a lato del pomo di Adamo. Conta quanti battiti in 6 secondi e poi moltiplica per 10 perchè molto più semplice Totale circa 9’

AEROBICO 1

Ritorno a lavorare al 50% Totale circa 6’ Lavoro distrettuale su arti inferiori o superiori o core con metodica ADD ON molto semplice valutando i minuti a disposizione es. ADDUTTORI/ABDUTTORI: A) kick gb dx sul piano traverso a sx , abduzione tesa a dx(x4 volte) e cambio gamba; B) aggiungo ad A una abduzione con gb flessa C) aggiungo ad A due abduzioni gb flessa + due rotazioni piccole della gamba da dentro verso fuori D) ripropongo la sequenza a due gb simultanee: kick simultaneo gb piano sagittale + abduzione gb tese e una gb flesse + rientro in appoggio e compio due rotazioni piccole delle gb simultanee con appoggio piedi

AEROBICO 2

Ritorno a lavorare al 50% Totale circa 2’ Lavoro distrettuale su arti inferiori o superiori o core con metodica ADD ON molto semplice valutando i minuti a disposizione es. TRICIPITI/DORSALI: A) corsa e flessione/spinta br dx piano frontale all’altezza della spalla e cambio B) 3 flex/spinta br dx piano frontale altezza spalla + 1 piano sag. basso dietro e cambia C) aggiungi a B spinta simultanea avanti delle braccia più apertura a braccia tese piano trasverso

AEROBICO 3

Ritorno a lavorare al 50% Totale circa 9’ Lavoro distrettuale su arti inferiori o superiori o core con metodica BASE E TRASFORMAZIONE es. FLESSORI GAMBE: A) 8 press gb dx a terra + 16 gb sx B) 4 press alternando apertura e chiusura piano frontale + 4 a terra + cambio gb C) 4 press alternati + 3 kick piano sagittale in divaricata verso esterno + 1 press a terra + cambio D) 4 press alternati + 3 kick vengono eseguiti 1 sul piano sagittale 1 piano traverso incrociato 1 p.sag. divaricata e ritorno press a terra + cambio

40+40

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Lavoro intervallato 40” a 150bpm e 40” a 90 bpm Lavoro anaerobico oltre 80% e recupero attivo per smaltimento acido lattico Controllare frequenza cardiaca al termine degli ultimi 40” di recupero con polso carotideo Movimenti semplici ma intensi, un solo esercizio. Posso modificare i piani di lavoro ( dal sagittale al frontale al traverso o combinati) Posso tenere stesso esercizio per intero blocco e modificarne i ritmi Posso tenere un esercizio nel rosso ed un altro nel giallo es: corsa nel rosso e cerchi a gambe divaricate nel giallo per controllo del core Posso modificare le posizioni della mano o dei piedi Posso attivare variazioni ritmiche es: singolo/singolo/doppio + doppio/doppio ESEMPIO: ROSSO: sky jack piano sag. il più ampio possibile all’interno dei bpm( puoi contare quanti riesci a farne) GIALLO: rotazione alternate delle gambe p.trasverso per recupero Lavoro intervallato 40” a 150bpm e 40” a 90 bpm Lavoro anaerobico oltre 80% e recupero attivo per smaltimento acido lattico Controllare frequenza cardiaca al termine degli ultimi 40” di recupero con polso carotideo Movimenti semplici ma intensi, un solo esercizio. Posso modificare i piani di lavoro ( dal sagittale al frontale al traverso o combinati) Posso tenere stesso esercizio per intero blocco e modificarne i ritmi Posso tenere un esercizio nel rosso ed un altro nel giallo es: corsa nel rosso e cerchi a gambe divaricate nel giallo per controllo del core Posso modificare le posizioni della mano o dei piedi Posso attivare variazioni ritmiche es: singolo/singolo/doppio + doppio/doppio ESEMPIO: ROSSO: spinta delle braccia simultanee piano sagittale a dx e sx (modifico accelerazione a dx o sx, posizione della mano, rapporto ritmico) GIALLO: rotazione lenta delle braccia alternate p. trasverso per recupero posso decidere di modificare combinazione tra rosso e giallo ad ogni blocco del cd o posso mantenere stessa combinazione ad ogni blocco Lavoro intervallato 40” a 150bpm e 40” a 90 bpm Lavoro anaerobico oltre 80% e recupero attivo per smaltimento acido lattico Controllare frequenza cardiaca al termine degli ultimi 40” di recupero con polso carotideo Movimenti semplici ma intensi, un solo esercizio. Posso modificare i piani di lavoro ( dal sagittale al frontale al traverso o combinati) Posso tenere stesso esercizio per intero blocco e modificarne i ritmi Posso tenere un esercizio nel rosso ed un altro nel giallo es: corsa nel rosso e cerchi a gambe divaricate nel giallo per controllo del core Posso modificare le posizioni della mano o dei piedi Posso attivare variazioni ritmiche es: singolo/singolo/doppio + doppio/doppio ESEMPIO: ROSSO: kick alternati piano sagittale e/o frontale e/o sagittale , tengo ritmo reale o mezzo tempo acquatico, spingo con il collo del piede o con la pianta del piede, stabilizzo il bacino, anche squadrate a terra braccia in remata laterale, attivo i glutei e il core , spalle ferme GIALLO: allungamenti delle gambe avanti piano sagittale o laterali p.frontale e rientro piedi a terra, recupero con massimo allungamento della colonna privilegiare movimenti a leva corta nel rosso e leva lunga nel giallo.

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DOSSIER

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LE DISCRASIE DI UN SISTEMA ROVINOSAMENTE PERDENTE Funzionari pubblici e politici sono spesso la causa dei problemi del Paese, ma in merito agli impianti sportivi le responsabilità sono ascrivibili anche a imprese, gestori e perfino a noi cittadini; con le dovute eccezioni in chiave molto positiva UNA STORIA SIMBOLO DEI PRIMATI NEGATIVI NAZIONALI Dopo oltre un lustro di annunci e promesse, a settembre 2018 un sindaco di un comune di medie dimensioni del Padovano, in pompa magna, convocò popolazione e media per la posa della prima pietra di un complesso sportivo da lui definito avveniristico e indispensabile: tempo poco più di 12 mesi e il polo natatorio-wellness sarebbe stato realizzato per la modica cifra di 10 milioni di euro. Di mesi ne sono passati quasi 18, a malapena il cantiere supera le fondamenta (altri 5 anni per la realizzazione?), si sa che 5 milioni erano finanziati e nulla è dato sapere di come gli altri 5 sarebbero reperibili, tantomeno è noto chi possa gestire la sontuosa opera, accerchiata da un numero rilevantissimo di piscine dei comuni vicini. Numero che avrebbe dovuto suggerire di realizzare un nuovo centro sportivo dotato di un paio di piccole vasche, quando invece l’illuminato politico ne ha volute la bellezza di 8 (otto!) fra cui quella che alimenterà fortune e benessere della popolazione locale, l’utilissima vasca per i sub profonda 6 metri con ben 252 m3 di acqua. Una vera grande idea quella del politico di rango, visto che a 5 km è possibile godere dei vantaggi della vasca più profonda del pianeta, la Y-40, 80

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dove affluiscono subacquei da tutto il mondo, inclusi gli appassionati del comune guidato da cotanto primo cittadino (in futuro, forse, non avranno più a sobbarcarsi i 10 minuti di viaggio...) Lui si chiama Enoch Soranzo - già menzionato in precedenti nostri articoli, perché si tratta di un primatista notevole nel nostro Paese -, eletto a Selvazzano per due mandati, al termine dei quali ha passato la mano alla sua collega di partito, Giovanna Rossi, che prosegue nel solco del generoso lascito del fenomenale ex sindaco. Che magari, grazie a meriti come quello di una decina di milioni pubblici destinati all’inutile gigantesca opera e da ex presidente di Provincia, presto siederà sugli scranni del parlamento. Il merito in Italia si basa su questi parametri.

e l’italiano medio abbocca, alimentando il consenso del venditore di illusioni di turno. A significare che le colpe dei potentati ricadono sui cittadini - chi pagherà per l’insostenibile e diseconomico impianto smisurato e inutile? I contribuenti per i prossimi 20 anni, forse nemmeno disponendo di un’opera esagerata e superflua per le generazioni che verranno - e che i primi, mai perseguiti per certe follie, grazie alla popolarità dovuta al gigantismo di comodo, antitetico a una progettualità misurata per il bene della collettività, verranno eletti dal popolo per procedere nella carriera politica ai vertici nazionali. Ergo qualche colpa non secondaria è ascrivibile anche all’elettore, che dà consenso a chi invece andrebbe pubblicamente escluso da qualsia-

COLPE E COLPEVOLI (CON INCONSAPEVOLI COMPLICITÀ) Quando si deve esprimere una preferenza elettorale sarebbe bene che ci ricordassimo certi nomi, ma forse hanno ragione loro, i politici, perchè l’elettore medio dimentica in fretta o non si capacita nemmeno del danno subito, come avviene regolarmente oggi, per cui, qualsiasi promessa elettorale, palesemente non finanziabile se non con ulteriore grave indebitamento pubblico, viene presa per verissima © DIRITTI RISERVATI

Quando si deve esprimere una preferenza elettorale sarebbe bene che ci ricordassimo certi nomi, ma forse hanno ragione loro, i politici, perchè l’elettore medio dimentica in fretta


DOSSIER LA REDAZIONE

Il cantiere del centro acquatico di Selvazzano a settembre 2018

Un quadretto deprimente che ribadisce ancora una volta quanto premiante sia un sistema dove chi sbaglia ha successo, e chi subisce gli errori dell’incompetente di turno, paga si contesa elettorale. Un quadretto deprimente che ribadisce ancora una volta quanto premiante sia un sistema dove chi sbaglia ha successo, e chi subisce gli errori dell’incompetente di turno, paga (tutti gli italiani civicamente onesti, ovvero quelli che versano le tasse). LE REITERATE NEFANDEZZE DI UN ESERCITO DI INCAPACI E GLI EFFETTI ROVINOSI D’altronde non ci risulta che il maldestro sindaco Avezzù di Rovigo abbia subito indagini o abbia rimediato al fallimento della società che governava l’unico (uno solo in tutta la città!) polo natatorio del comune veneto. Qualche affinità con l’opera di cui sopra: costo complessivo del

Il cantiere come si presenta a gennaio 2020 - di questo passo nel 2025 i lavori saranno finiti

centro natatorio “Baldetti” 10 milioni di euro. Oggi la società che era capofila è fallita e il comune, rilevandone i gravami, ha un mutuo di oltre 7 milioni di euro da pagare, con il nuovo sindaco che sta cercando di negoziare a 5 milioni il debito da onorare. Sintesi: gli incapaci sono tanti in Italia ma ancora sembra che fra Amministrazioni Locali non ci sia nemmeno un confronto e, quando si decide di realizzare cattedrali per compiacere l’ego del primo cittadino o di un manipolo di politici sprovveduti, si parte in quarta per costruire impianti di cui, sin dall’inizio, si ha una sola certezza - per noi addetti ai lavori, non per i cittadini ignari dell’insidia - : che per certi costi e per eccessive dimensioni l’impianto è lontanissimo dalla sostenibilità gestionale e con ogni probabilità sarà destinato al fallimento del gestore e/o della cordata che ne ha permesso la realizzazione - in genere comune, impresa edile ed eventuali co-finanziatori.

grado in cui versano. Fra le cause, pochezza politico-amministrativa, bandi sbagliati, mancate manutenzioni di gestori inclini al saccheggio del bene pubblico, impossibilità di far quadrare i conti, fallimenti di imprese di costruzione e molto altro.

Gli incapaci sono tanti in Italia ma ancora sembra che fra Amministrazioni Locali non ci sia nemmeno un confronto

OMBRE MA ANCHE LUCI DEL SISTEMA IMPIANTISTICO-SPORTIVO ITALIANO Elenco di opere recenti che sono ad alto rischio di fallimento o che sono balzate agli onori (meglio parlare di “disonori”) delle cronache per il disastroso epilogo o il progressivo de© DIRITTI RISERVATI

L’ex sindaco trionfante che si effigia con un selfie e cantiere alle spalle, affiancato dalla neosindaca - per loro è un trionfo; per la collettività un bel danno

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La piscina Scandone di Napoli, rinnovata per le Universiadi, costretta a chiusure per costi gestionali eccessivi, sarà destinata all’ennesimo degrado in pochi anni?

I MENO Piscina San Paolo di Roma: un esempio di confusa gestione di appalti e concessioni del comune di Roma, il quale a gennaio 2019 vara il bando di un impianto la cui concessione è scaduta da soli due mesi, dimenticando gli altri 80 le cui scadenze sono molto più datate, con l’aggravante di dare valore minimo ai meriti sportivi: marchio di fabbrica dell’amministrazione capitolina nella gestione della res publica? Piscina Scandone di Napoli: un monumento nazionale, la cui ennesima riqualificazione (una ad ogni decennio per l’incuria che ne comporta il puntuale degrado) per le Universiadi, costata 3,6 milioni, stride con la chiusura di questo stadio del nuoto insieme ad altre 4 piscine di Napoli. La ragione? Costi gestionali tropo alti! La riconferma che investimenti per grandi eventi e sulle piscine pubbliche in Italia sono sempre vani e irrazionali. Piscina di Abbiategrasso (LO): Il comune preferisce riqualificare un impianto fatiscente (lo storico “Anna Frank”) per la spesa modica di 6,9 milioni di euro. Per farlo nuovo, in area più idonea, basterebbero 3,5 milioni, ma la giunta è irremovibile: un solo partecipante alla gara d’appalto, che fortunatamente ha le capacità, le competenze e la forza finanziaria per realizzarlo, secondo parametri di sostenibilità. Sintesi di pervicacia dell’incompetenza politica locale. Piscina di Cagliari via Abruzzi: approvata nel 2004 (2 milioni stan82

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ziati), cantiere avviato nel 2009 (ulteriori 1,6 milioni) con aggravi di costi e, successivamente, un project financing presentato da gestore che dopo oltre 5 anni è stato abilitato ad avviare i lavori per completare un’opera progettata male, nata vecchia e che è stata tardivamente consegnata a chi se la era aggiudicata e, soprattutto, ai Cagliaritani. Le cifre naturalmente sono andate in crescendo e l’opera al grezzo e in rovina dovrebbe diventare un moderno centro polifunzionale con esborso di altri 1,2 milioni, di cui, poco meno di metà, pubblici: un caso deprecabile in spregio alle difficoltà economiche in cui versano le municipalità sarde. Marsala (TP): centro polisportivo Villa Damiani con palestre e piscina acquistato negli anni 90 dal comune siciliano per “soli” 3 miliardi di lire, dopo il fallimento della cooperativa che l’aveva realizzata. L’esito è quello documentato dalla foto, con l’impianto in stato di degrado, vandalizzato e pericolante. Buttare denari pubblici è un costume nazionale, possibilmente senza alcuna programmazione e capacità di capire a quale fine. Loria (TV): comune che ha realizzato impianto per 4 milioni di euro su un territorio colmo di piscine e che ha necessità di trovare un gestore che completi l’opera pagando circa 1,2 milioni - sembra anche che sia stato trovato il gestore, ma ora c’è un ricorso al TAR che blocca da un anno l’assegnazione. Non basta la cattedrale smisurata, realizziamola spendendo tanto e male. © DIRITTI RISERVATI

Stato di abbandono da terzo mondo del complesso polisportivo con piscina, Villa Damiani di Marsala

Fortunatamente ci sono anche aree virtuose, frutto di dialogo maturo fra gestori preparati, imprese credibili e, soprattutto, politici responsabili e competenti o quantomeno umili e capaci di prestare ascolto

Lo stato in cui versa la piscina di via Abruzzi a Cagliari, mai completata

Piscina comunale San Paolo a Roma


DOSSIER LA REDAZIONE

La piscina di Vigonza, esempio di ottima collaborazione pubblico-privato in tempi record - merito di Nuoto Vigonza e Comune locale

I PIÙ Merate (LC): la società di gestione GestiSport e la municipalità hanno trovato un’intesa per ammodernare impianti datati, riconsegnando alla cittadinanza un polo acquatico-wellness che, dopo i lavori, oggi accoglie oltre 6.200 iscritti, un numero da record nazionale. Un modello per il Paese. Santa Giustina (BL): anche in questo comune il dialogo costante con la credibilissima società di gestione Onda Blu ha portato a riqualificare e a mettere in sicurezza l’impianto locale grazie a finanziamenti per un valore di 2,4 milioni di euro. Operazione riuscitissima e completata a fine 2019, in meno di 12 mesi. Si replicherà anche a Pedavena (BL) con la medesima Onda Blu e altrettanto meritevole comune. Finanziamenti pubblici ben utilizzati: allora è possibile anche in Italia! A pagina 58 diamo risalto a tale operazione molto positiva. Vigonza (PD): La grande capacità del soggetto gestore, Nuoto Vigonza, e di un Comune che sa tenere il passo hanno permesso in tempo record di ammodernare la piscina, realizzando, oltre ad altre opere, la copertura lamellare fissa in sostituzione di quella mobile e datata. Tempi? Tre mesi! Una spesa equilibrata di 1,2 milioni e un impianto reso veramente bello al servizio della collettività (foto). Un primato nazionale che l’ANCI dovrebbe enfatizzare sensibilizzando i comuni italiani ad emulare questo comune virtuoso.

per gli italiani. Fortunatamente ci sono anche aree virtuose, frutto di dialogo maturo fra gestori preparati, imprese credibili e, soprattutto, politici responsabili e competenti o quantomeno umili e capaci di prestare ascolto. BUONE NUOVE E MENO BUONE DALLA PENISOLA Ferrara: anche se a livello di giunta c’è stata una rivoluzione (dopo 70 anni per la prima volta il centro-sinistra ha perso la guida della città), le azioni virtuose della buona amministrazione sembra che a Ferrara abbiano profonde radici. Infatti il decadente e storico centro sportivo Bacchelli è stato assegnato, dopo regolare procedura, a chi - Pool 4.0 - ha presentato una proposta basata su un project financing per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro: è previsto l’ammodernamento di un complesso ormai superato come impostazione e non più adeguato ai bisogni della collettività. Nonostante le anacronistiche rimostranze di nostalgici legati al concetto antico di piscina, Ferrara da maggio 2020 disporrà di un moderno complesso acquatico,

La riqualificata piscina di Santa Giustina - operazione riuscitissima nel rispetto dei tempi e del piano finanziario

finanziato da privati con il parziale sostegno del comune, per assicurare grandi benefici alla cittadinanza tutta e non solo alle abituali categorie che frequentano le piscine. 4 milioni il Parco Bacchelli li vale tutti e il progetto risulta gestionalmente molto sostenibile. Lungimiranza condivisa fra privato e pubblico, un esempio per il nostro Paese.

Responsabilità anche di soggetti gestori che assecondano disegni palesemente disastrosi dei politici, partecipando ad appalti da evitare, scannandosi con offerte penalizzanti per il proprio esercizio gestionale, accettando condizioni capestro

Ferrara: piscine pensate per tutti e non per l’abituale 9% della popolazione

La prima è una sintesi random delle porcherie italiche, che però evidenzia come, ad ogni latitudine della Penisola, bestialità di enti locali e amministratori danneggiano il Paese senza alcun reale beneficio © DIRITTI RISERVATI

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La Piscina Ruggi di Imola

Imola (BO): Le società sportive, fra cui anche Imola Nuoto che allena i medagliati mondiali Scozzoli e Carraro, a novembre si sono trovate dall’oggi al domani nell’incertezza di spazi acqua nella piscina comunale Ruggi, la cui gestione dipendeva dal comune. La sindaca 5 Stelle, Manuela Sangiorgi, alla vigilia delle sue dimissioni, con procedura non proprio ortodossa, ha disposto un atto unilaterale, ribadendo la volontà di stravolgere la gestione del complesso sportivo più importante della città: conduzione totalmente privata della piscina, a differenza di palestre e palazzetto dello sport, ove «le tariffe relative all’utilizzo saranno determinate in accordo con l’Amministrazione comunale». Operazione discutibile, con comprensibile furiosa reazione delle società sportive e delle opposizioni, che potrebbe essere invece premiante per la società di gestione aggiudicataria dell’appalto. Sarà tutto lecito e privatizzare la gestione è quanto di meglio per la città di Imola, ma non sorprenderebbe appurare che sia prevalsa qualche inconsuetudine nei modi o di metodo: sono in gioco centinaia di migliaia di euro/anno. Possibili dietrologie conflittuali anche nelle corsie delle piscine? Vimercate (MB): La piscina comunale, chiusa da luglio 2018 perchè priva della certificazione antincendio, dopo ben 18 mesi, complice l’impreparazione di una giunta non proprio convincente nella circostanza (di altre non sappiamo), è finalmente stata assegnata ad una società credibile, Lombardia Nuoto, che investirà 2,8 milioni di euro per ammodernare un complesso molto datato. Però si apprende che per gli interventi assicurati dal nuovo gestore serviranno due anni. Dalla chiusura alla prossima apertura il tempo sarà di quasi quattro anni. A significare che certe inadeguatezze

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colpiscono operatori (quanti istruttori hanno perso il lavoro?) e cittadini, per responsabilità di politici e funzionari inidonei. Le colpe dei politici ricadono sulla collettività… che però li ha eletti! LE RESPONSABILITÀ DEGLI ALTRI ATTORI E DEGLI “SPETTATORI” A ben vedere tuttavia, molto spesso ci sono responsabilità anche di soggetti gestori che assecondano disegni palesemente disastrosi dei politici, partecipando ad appalti da evitare, scannandosi con offerte penalizzanti per il proprio esercizio gestionale, accettando condizioni capestro che si traducono in una rovinosa conservazione dell’impianto loro assegnato e in pessimi servizi erogati alla collettività. Non sono meno colpevoli questi gestori il cui modello è basato su nessuna qualità e sulla collezione di più impianti che andrebbero esclusi, finanche configurandosi quali complici allorchè danno vita a partenariati pubblico-privato dove i parametri sono perdenti sin dal progetto di

realizzazione e/o riqualificazione. Insomma, se le principali colpe sono della politica, che invero è lo specchio di mentalità e costumi di un popolo, molte responsabilità vanno ascritte a tanti addetti ai lavori non meno colpevoli (incidono in negativo imprese edili e di costruzione di piscine, nonché progettisti dilettanti; le prime che sono sovente la prima causa di fallimenti pesantissimi) e, spesso, alla cittadinanza che plaude a progetti monstre solo perché abbagliata da “regali impiantistici” che dovrebbero suggerire prima di tutto una domanda: “con i soldi di chi e con che prospettive di sostenibilità?” Ma nel Paese del bengodi e dello spreco è più facile applaudire all’idea di un incapace che osteggiare e prevenire malsane proposte con un’opposizione matura. Quindi i vari fallimenti di Cologno al Serio (BG) e Pantigliate (MI) di opere mai completate come Tor Vergata a Roma (oltre 200 milioni congelati in gettate di cemento), l’acquaparco di Cassola (VI) o la vasca da 50 coperta di Rossano Veneto con cantieri che giacciono inerti (e per sempre?), il degrado delle piscine olimpiche di Palermo, quello rimediato quest’anno per gli impianti di Napoli riqualificati per le Universiadi - quanto durerà il fresco restyling costato complessivamente 127 milioni di euro per circa 60 impianti sportivi, di cui più di 8 milioni per le piscine? - nulla insegnano a politici, enti locali, operatori e italiani tutti. Non possiamo certo arrenderci e farcene una ragione, ma dobbiamo anche concludere che... le colpe non sono solo di una categoria, ma di un sistema. Chiamiamole carenze culturali e civiche di un popolo che inesorabilmente sta retrocedendo - o meglio, è retrocesso - alla posizione di fanalino di coda dell’UE.

18 mesi di chiusura, e ancora due anni di attesa per la riapertura della piscina di Vimercate © DIRITTI RISERVATI


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EVENTI 2020 EVENTI 2020 XIII CONGRESSO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PSICOLOGIA DELLO SPORT - Siena 22-24 maggio 2020 “Corpo - mente in movimento: attività motoria e prestazione nell’arco della vita” è il titolo dell’evento biennale nazionale dell’Associazione e si svolgerà a Siena presso il Centro Congressi Santa Maria della Scala. L’appuntamento 2020 vuole abbracciare le tematiche d’interesse e di trattazione scientifica non solo inerenti allo sport agonistico e di vertice, ma anche dell’attività motoria e dell’esercizio fisico. Appuntamento per tutti i professionisti del settore che a vario titolo s’interessano di sport e di esercizio fisico. Psicologi, medici, insegnanti di educazione fisica, pedagogisti, sociologi, fisioterapisti,

osteopati, tecnici e allenatori, dirigenti sportivi, giornalisti, esperti di etica sportiva e atleti si ritroveranno per confrontarsi in un corale dibattito culturale, scientifico e multidisciplinare sulle tematiche più salienti dello sport. Il costo dell’iscrizione è di 70 euro per gli operatori sportivi che si iscriveranno entro il 28 Febbraio. Il Congresso è accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie riconosciute dal Ministero della Salute.

XXIII Congresso Nazionale AIPS

SIENA - 22, 23, 24 MAGGIO 2020

Per ulteriori informazioni: www.events-communication.com www.aipsweb.it

CONVEGNO NAZIONALE ANIF - Forum Club, Milano 06 marzo Il XXI Convegno di ANIF sarà al nuovo FORUM CLUB: il format cambia e si trasferisce a Milano, ma i contenuti di successo restano. Si terrà venerdì 6 marzo alle ore 10.00 al Palazzo del Ghiaccio. Tre i temi principali: - Come difendersi dai recenti attacchi mediatici allo sport dilettantistico e riaffermare il valore del no-profit nello sport. - Lo “status giuridico” della Società Sportiva Dilettantistica, messo in discussione dalle ultime verifiche degli Organi di Controllo e da recenti attacchi mediatici che hanno minato la credibilità del settore. Ne parlerà l’On. Claudio Mancini. - Vantaggi per i soci e per il settore dalla partnership strategica tra ANIF e IHRSA e dalla membership di ANIF nel board di EuropeActive. Inoltre, il 7 marzo, si terrà una special session aperta a tutti, con Mike Maric, medico, autore e coach di successo. Ha collaborato alla crescita di campioni come Federica Pellegrini, Fabio Fognini, Igor Cassina, ed ispira imprenditori di ogni settore nell’affrontare diverse sfide. Il convegno è gratuito e aperto a tutti. I soci ANIF usufruiranno di una convenzione esclusiva: sconto di 110 euro su entrambe le giornate di formazione del Forum Club che potranno acquistare al costo di 180 euro + IVA al posto di 290 euro + IVA. Programma e iscrizioni: https://www.anifeurowellness.it/modulo-registrazione-evento

L’edizione 2019 del Congresso ANIF

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WIBIT: UN PARCO GALLEGGIANTE PER OGNI ESIGENZA Leader mondiale dei parchi acquatici galleggianti, Wibit si contraddistingue dalle molteplici soluzioni “concorrenti” per lo più contraffatte, per KNOW HOW- da oltre 20 anni sul mercato, ha installato più di 600 parchi in oltre 90 Paesi -, SICUREZZA - ogni prodotto è testato e certificato TÜV -, ESPERIENZA - più di 30.000 ancore installate, 16.500km percorsi dal team Wibit nel mondo -, FLESSIBILITÀ - ad ogni esigenza di investimento e di area/spazio disponibile -, Wibit offre soluzioni personalizzate che soddisfano ogni specifica richiesta, ottimizzando le risorse disponibili siano esse economiche e/o logistiche. Potrai inoltre partire con una piccola composizione per espanderla in modo semplice e veloce durante la stagione in corso o in quella successiva. E allora cosa aspetti? Contattaci al più presto per avere il layout del tuo UNICO Sports Park Wibit. Per informazioni scrivici a info@aqquatixfun.com o info@aqquatix.com e visita il sito www.aqquatix.com

HTS: L’HI TECH SYSTEM CHE RIVOLUZIONA LA PISCINA HTS-Aqquatix Academy, conferma, con dati scientifici e test documentati, che HTS è la novità tecno-logica per inaugurare la trasformazione delle piscine nazionali e mondiali. Un sistema accessibile a tutti, semplice ed intuitivo che indica in tempo reale (da HTS Display) diversi parametri di attività insieme alla frequenza cardiaca rilevata da HTS AQQUA Watch, monitor da polso, per poi poterli riesaminare dal proprio smartphone, grazie ad HTS App. HTS, da fine marzo, permetterà esperienze in acqua che alzeranno la qualità dei servizi in piscina con l’obiettivo di dare una fenomenale spinta all’incremento della clientela di ogni vasca. Grazie a questo sistema, frutto della sinergia Metawellness-EAA-Aq-

quatix, ogni vasca non solo si proietta nel futuro, ma ha certezze di benefici in termini di ricavi e marginalità, con un diverso modo di interpretare il servizio e la professionalità dello staff. VIE 2020, 28-29 marzo a GestiSport di Merate (LC), ne decreterà ufficialmente l’esordio sul mercato, dunque meglio correre ad iscriversi perché i posti sono limitati! Una piacevole “HTS sorpresa” sarà inclusa nel pacchetto dell’evento, per scoprire quale: euroaquatic.it/evento/v-i-e-20-the-futureis-now. Per informazioni sul sistema HTS info@aqquatix.com

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HA 1 - 2020

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