Happy Aquatics & Wellness n. 3 anno 2020

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La Redazione

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MANAGEMENT

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COLLABORATORI SPORTIVI, TUTELE E RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE Da sempre relegati ai margini, nonostante si parli di quasi un milione di persone che lavorano a tempo pieno o part time nei centri sportivi. Ora è nato un Comitato a difesa della Categoria con l’appoggio pieno di EAA e Happy Aquatics Come e quando nasce il “COMITATO DIRITTI PER I LAVORATORI SPORTIVI” e chi ne fa parte? Il nostro COMITATO DIRITTI PER I LAVORATORI SPORTIVI nasce con l’intento di evidenziare la grave carenza di tutele nel nostro settore, messa in luce dalla chiusura delle palestre e degli impianti sportivi e dalle misure adottate dal Governo volte a limitare la diffusione del COVID 19. Il comitato è formato da diverse figure professionali quali tecnici sportivi, Personal Trainer, coordinatori tecnici, istruttori, personale addetto al servizio amministrativo ed accoglienza clienti, ma anche persone che lavorano già in altri settori.

borazioni sportive conosciute fino ad oggi dai soli addetti ai lavori. Una volta evidenziate le carenze contrattuali, puntare ad avere tutele di base e garanzie. In pratica oggi il lavoro nel mondo dello sport nel nostro Paese non è considerato “Lavoro” o, nella migliore delle ipotesi, è considerato come “lavoro di serie B”: niente Welfare State, niente malattia, infor-

Qual è l’obiettivo del Comitato? Il nostro obiettivo è quello di rendere il nostro ruolo riconosciuto e tutelato come lavoro, portando alla ribalta la precarietà e la fragilità delle colla-

Il nostro COMITATO nasce con l’intento di evidenziare la grave carenza di tutele nel nostro settore 14

HA 3 - 2020

La campagna per sensibilizzare l’opinione sportiva su diritti dei lavoratori sportivi

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