Happy Aquatics & Wellness n.4 2021

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LU G L I O -AG O STO 2021 A nn o XXII I N U M E RO 0 4

SETTEMBRE, RIPRESA O NUOVE INCERTEZZE? SPECIALE Percorso guida per Comuni e Enti Locali: piscine pubbliche (2° parte) INTERVISTE Il polo natatorio dell’Università Bocconi: Matteo Melzi Leadership- Modelli di gestione per la nuova piscina: Lorenzo Bolognini Marco Polo Sports Center, il club della rinascita: Andrea Strambi La crisi e le posizioni di 11 enti e associazioni di categoria

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SOMMA RIO ANNO XXIII - NUME RO 0 4 - LUG L I O -AG OSTO 202 1

NEWS

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Happy Aquatics News EAA News

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Splash & Gym News

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FSSI News CIWAS News

14

Acquanet News ANIF News

FITNESS

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Contagi pressoché nulli e una ripresa prevista entro il 2022 Veronica Telleschi

56

Riforma dello sport: un percorso ad ostacoli (troppi) Alberto Succi

44

Parola d’ordine: recuperare! Andrea Pambianchi

64

il nuovo voucher Beatrice Masserini

50

Pronti partenza via… facile? no! Gerardo Ruberto

POOLS

16

20

46

L’offerta tecnica per la gestione degli impianti sportivi Rossana Prola Aquamore-Bocconi: l’impianto iconico che rilancia la Milano acquatica Marco Tornatore

MANAGEMENT

LEADERSHIP

POOL &GYM

26

Aprire per ripartire Gianfranco Mazzia

28

Pianificazione degli investimenti sul digitale Roberto Di Giacomo

32

Quale domani e quali soluzioni? La Redazione

Marco Polo Sports Center, simbolo di modernità e rinascita di un comparto Ciro Lo Giudice

INSERZIONISTI II AQQUATIX HTS 01 AQQUATIX HTS 03 TEAM SYSTEM 05 DIGI PROJECT 07 POLIMPIANTI 09 PROMINENT 11 HEITZ SYSTEM 15 ACQUANET 19 TECNOPISCINE 25 EAA 31 WIBIT 37 PROFESSIONE ACQUA 43 RIMINIWELLNESS 51 AQUARAPID/AQQUATIX 55 HAPPY AQUATICS 57 NEXT 67 ANIF III AQUARAPID IV MYRTHA POOLS

60

Modelli di gestione per la “nuova” piscina: Lorenzo Bolognini Marco Tornatore

EXTRA

04

Editoriale - I dimenticati Marco Tornatore

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HA Innovation

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Calendario EAA – Eventi/Fiere

Foto di Copertina: Il polo natatorio dell’Università Bocconi simbolo del nuovo campus universitario e del rilancio della Milano sportiva (foto archivio Myrtha Pools) Il servizio di presentazione a pag. 20 In una fase molto critica per piscine e palestre nazionali, quest’opera sontuosa, affiancata ad altre splendide strutture sportive volute dall’Università Bocconi, dà un segnale ad un Paese desideroso di rinascere. Un esempio di incontro fra le eccellenze del mondo accademico e di quello della costruzione di piscine: Bocconi e Myrtha Pools sono vera espressione della migliore italianità che rilancia l’impiantistica natatoria milanese.

VERSIONE ONLINE DISPONIBILE SU:

HAPPY AQUATICS & WELLNESS / HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION Sede Legale: via Rossi 3F - 35030 Rubano (PD) / Registrazione Tribunale di Padova n. 7727 del 9 marzo 2007 / redazione@euroaquatic.it PER LA PUBBLICITÀ Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it DIRETTORE RESPONSABILE Marco Tornatore COME RICEVERE HAPPY AQUATICS & WELLNESS - HA&W Per ricevere la rivista al proprio indirizzo, basta associarsi a EAA, al costo di 30€/anno (eaa@euroaquatic.it). Come soci EAA si ha diritto a ricevere 4 numeri/anno, owero le edizioni di Happy Aquatics & Wellness; per le uscite degli speciali Happy Aquatics - Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta a redazione@euroaquatic.it. Possibilità di aderire con Formula EAA Club ricevendo nr 02 copie ad uscita per tutti i 6 numeri, inclusi gli speciali Construction: € 700/anno. NOTE ESPLICATIVE DELLA NUOVA IMPOSTAZIONE DI HA&W Le quattro uscite di HA&W prevedono servizi e interviste su management, attività in piscina e nuove tendenze, integrate da approfondimenti per area Fitness e nuovi trend, a cura di Fitness Network Italia, e, per la sezione Pool, curati da Professione Acqua, sulla piscina in chiave più tecnologica e/o manutentiva. Le due uscite HA-CONSTRUCTION dedicano 50 pagine circa alla piscina, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa. COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, Luca Salvatori – completano il Comitato di Redazione per l’edizione Construction di Happy Aquatics: Rossana Prola, Giuliana Bassini, Paolo Ferrario HANNO COLLABORATO: Andrea Pambianchi, Gianfranco Mazzia, Veronica Telleschi, Gerardo Ruberto, Roberto Di Giacomo, Lorenzo Bolognini, Alberto Succi, Rossana Prola, Beatrice Masserini, Matteo Melzi, Andrea Strambi, Giorgio Lamberti, Ezio Ferrari, Alessandro Valentini, Giampaolo Duregon, Manuela Lovo, Manuela Viel, Federico Maestrami, Ciro Lo Giudice PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com STAMPA: NUOVA JOLLY (SRL) – RUBANO (PD) - Chiuso in tipografia: 23/07/2021 AN N O XXI I I - N UM E RO 04 - LUG L I O -AG O STO 2021


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EDI TO R I ALE L'economia della Salute, lo Sport, ha subito uno stop irreparabile, danneggiando la popolazione e i più giovani, tenuti lontani dall'attività motoria e didattica per due anni

I DIMENTICATI In un pregevole articolo del Corriere della Sera di inizio luglio, Federico Fubini, penna erudita, ha fatto il punto sulla crisi delle imprese: settore per settore ha analizzato le emergenze e gli aiuti necessari riconosciuti dal governo, fra cui la Cig Covid-19 e i sostegni, dai quali ora sono escluse le aziende del settore sportivo. IL NULLA - Come tutti i media e le istituzioni, nessun cenno allo sport. Ignorati da politica, stampa, televisione siamo considerati un “non settore economico”, lasciati in balia di inarginabili difficoltà, privati di aiuti vitali per sopravvivere, affossati da atteggiamenti pretestuosamente ostili delle banche. Come dice Draghi, alcuni comparti dell’economia sono stati chiusi per volontà governativa in chiave anti-contagio ed è giusto sostenerli perché riprendano il proprio sviluppo. Noi però siamo il “nulla”, dimenticati da tutti. Sarebbe per-

tanto auspicabile non ci considerassero “tempo libero” secondo un’accezione limbica, che si traduce in un’indifferenza alle precarietà sistemiche che stanno condannando club, centri sportivi, lavoratori e imprese della filiera, angosciati dal rischio letale di nuove restrizioni o chiusure in autunno. LO SPORT IN ITALIA - A differenza di Paesi decisamente più evoluti, in Italia lo sport non è ritenuto un comparto con dignità economica e sociale, nonostante il suo ruolo ineguagliabile per la salute, la prevenzione, l’educazione dei giovani; o il volume d’affari che, aggregato a sanità e turismo, supera 7 punti di PIL; o il numero di lavoratori, non ritenuti tali perché declassati a collaboratori sportivi: oltre un milione in totale. Così le imprese “spurie” – le decine di migliaia di SSD no profit – e pure –della filiera- hanno subito limitazioni che farebbero morire anche la più sana delle

SPORT È QUALCOSA DI PIÙ DI UN ACUTO IRIDATO: È (ANCHE) UN DINAMICO AMBITO ECONOMICO-INDUSTRIALE, È LAVORO, È SALUTE DELLA POPOLAZIONE, È FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI, È RISPARMIO SANITARIO E MOLTO, MOLTO ALTRO

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aziende. Lo sport ce lo ricordiamo solo per le vittorie nel calcio (vera industria a sé), le medaglie olimpiche e i successi azzurri. DIMENTICANZE - Ma sport è qualcosa di più di un acuto iridato: è (anche) un dinamico ambito economico-industriale, è lavoro, è salute della popolazione, è futuro delle nuove generazioni, è risparmio sanitario al servizio dei meno giovani, è intrapresa di tutti coloro che sostengono lo sport nazionale, rischiando in proprio. Perché gli impianti sportivi e le attività ivi promosse sono in mano a chi fronteggia le inadempienze del settore pubblico, incapace di assumersi questo onere scaricato in toto sulle spalle dei privati. Però la classe dirigente, nazionale e locale, preferisce pilatescamente dimenticarlo, arrecando un danno incalcolabile al comparto, al Paese, al suo domani. Marco Tornatore



HAPPY AQUATICS AI COMUNI D’ITALIA

2° PARTE

PISCINE PUBBLICHE: ISTRUZIONI PER L’USO RIVOLTE A COMUNI, POLITICI LOCALI E FUNZIONARI Prosegue la campagna informativa, educativa e di sensibilizzazione rivolta agli Enti Locali Happy Aquatics & Wellness rinnova il percorso editoriale che si rivolge alle amministrazioni locali, perché gli impianti acquatici pubblici siano valorizzati come patrimonio collettivo italiano attraverso progettazioni, costruzioni, ammodernamenti, concessioni, appalti e gestioni di alto livello: un rilancio del settore in pesantissima crisi e per assicurare alla collettività il miglior servizio, rafforzando pure manutenzioni costanti dell’esistente e la miglior gestione dell’impiantistica sportiva su scala nazionale. Tutti i Comuni con più di 10.000 abitanti ricevono infatti Happy Aquatics dallo scorso numero, con l’obiettivo di colmare un pesante deficit esperienziale, culturale e di competenze che condiziona molti funzionari e amministratori pubblici in materia di piscine. Il percorso prevede che alcuni articoli, evidenziati dall’ icona SPECIALE “PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI” aiutino in questo impegno comune e decisivo per il futuro di tutto il settore. HA&W è sempre al fianco di chi crede nel processo evolutivo del settore.

Perchè non siano cantieri senza futuro ... Piscina di Selvazzano PD dopo 3 anni di lavori

HA NEWS E.A.A. NEWS

E.A.A.: UNA SPINTA PER L’INDIVIDUALITÀ DELL’ATTIVITA IN ACQUA EAA è proiettata alla nuova stagione formativa e guarda con fiducia al futuro. La necessità, diventata un’opportunità, di rivedere l’offerta creando corsi online, ha aperto scenari che fino ad un anno fa non erano immaginabili. Gli associati in questi mesi hanno apprezzato il percorso innovativo e pochi sollecitano un ritorno ai corsi in presenza auspicando un confronto diretto e immediato. Il comitato scientifico di EAA sta rimodulando le tipologie di formazione, in particolare i contenuti che possono fare la differenza. Per il mondo dell’Aquafitness, parte fondamentale di V.A.S., proseguendo con quanto fatto quest’anno, l’obiettivo è di portare più qualità nel lavoro, meno standardizzazioni, più specificità focalizzata sui diversi target di persone che frequentano gli impianti, uscendo dal vecchio assunto dell’unica lezione valida per tutti. Quindi più video dedicati alla biomeccanica del movimento in acqua, più sperimentazione, Format di lezione usati come modelli prestativi a cui ispirarsi e sui quali programmare percorsi di lezioni da inserire nel planning. Info: www.euroaquatic.it per dare spunti di operatività, per condividere nuove ricerche e sperimentazioni sul campo. Info: www.euroaquatic.it

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HA NEWS SPLASH & GYM NEWS

ANCI E FORUM PISCINE: INTESA PUBBLICO-PRIVATO CON INTERVENTO DI BOLOGNINI Marco Sublimi, quale esponente di ForumPiscine e rappresentante del Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Categoria dei Gestori, ha raggiunto un accordo sottoscritto da Roberto Pella, vicepresidente vicario e delegato allo Sport dell’ANCI: sono state condivise e rese disponibili per tutti i Comuni le linee guida per il riequilibrio economico-finanziario delle concessioni degli impianti natatori del nostro Paese. L’obiettivo è definire un perimetro pratico-normativo al cui interno ogni Ente locale possa rivedere, in accordo con il gestore, le concessioni in essere, anche a seguito di quanto dispone il Decreto Rilancio. Mantenere l’equilibrio economico-finanziario della concessione è un interesse pubblico e, al contempo, un segno di responsabilità per garantire la continuità gestionale degli impianti, gli standard qualitativi e il servizio alla collettività. A questo risultato hanno contribuito l’avvocato Lorenzo Bolognini – è lui che ha elaborato il documento – e Paolo Barelli con la sua Federnuoto. Resta da capire quanto i comuni daranno effettivo seguito a questo impegno, disatteso nel caso di diverse società di gestione.

Roberto Pella (ANCI) e Marco Sublimi (CNACG- ForumPiscine)

LE PALESTRE COMUNALI DI MADRID HANNO PERSO IL 74% DEI PROPRI ISCRITTI: IL PIANO DI RILANCIO DELLO SPORT Nonostante la Spagna sia stata tendenzialmente meno preclusiva verso lo sport e l’accessibilità agli impianti – aperture regionali quando in Italia eravamo in pieno lockdown sportivo -, i centri sportivi gestiti direttamente dal comune di Madrid, dai 42.000 iscritti pre-pandemia sono passati ad aprile 2021 a 10.692, che tuttavia sono 4.578 in più rispetto a 7 mesi prima. Questa statistica non conta il numero di abbonati ai centri sportivi gestiti da catene come GO fit, Forus, Enjoy Wellness, BeOne. Non esiste un censimento preciso degli abbonati persi dai club, ma a giugno 2020 risulta che i centri sportivi della città servivano più di 100.000 utenti. Il solo GO Fit di Fuencarral aperto a luglio (13,5 milioni d’investimento) registra 16.000 abbonati. Il comune di Madrid, anche per rilanciare la pratica sportiva, ha approvato un piano per la costruzione di 21 impianti nel prossimo lustro: la gestione verrà assegnata a società specializzate sotto un regime di concessione amministrativa. In tal senso Forus, GO Fit ed altre catene potrebbero acquisire nuovi impianti.

Centro Deportivo Municipal - Madrid - ph2poolbook

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RIMINIWELLNESS ALLUNGA L’ESTATE La kermesse di Italian Exhibition Group dà appuntamento dal 24 al 26 settembre alla Fiera di Rimini RiminiWellness allunga l’estate 2021, la manifestazione internazionale di Italian Exhibition Group dedicata a fitness, sport e benessere lancia le nuove date per un ritorno tanto atteso: dal 24 al 26 settembre alla Fiera di Rimini. E apre a una stagione internazionale intensa per la Sport & Leisure Division di Italian Exhibition Group. RiminiWellness torna con le iconiche occasioni di divertimento per gli sportivi nell’area FUN e di business matching per gli operatori professionali in Pro.Fit, ma anche con gli attesi focus specialistici di RiabiliTec, Pliates Junction, RiminiSteel e FoodWell Expo. A rafforzamento del clima di fiducia sul fronte sanitario, si uniscono le misure e le azioni dirette di Italian Exhibition Group volte a favorire una visitazione sicura e positiva, che trovano riscontro nella garanzia del protocollo interno di #Safebusiness, nelle best practice di pulizia delle strutture certificate dall’accreditamento GBAC STAR e nel valore aggiunto dato dall’eterogeneità degli spazi espositivi della Fiera di Rimini. www.riminiwellness.com

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HA NEWS SPLASH & GYM NEWS

VERONICA VECCHI PRESIDENTE DELLA INFRASTRUTTURE MILANO CORTINA 2020-2026 SPA Veronica Vecchi, docente alla SDA Bocconi, si era distinta ad alcuni convegni co-organizzati da EAA/Happy Aquatics, per idee e soluzioni su Project Financing e PPP: concetti espressi con stile originale, tendenzialmente rivoluzionario ancorchè persuasivo, tali da stagliarla nel panorama delle personalità esperte in materia. Nell’ultimo triennio la sua credibilità è cresciuta a tal punto che il Governo ha deciso di assegnarle la presidenza della Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026. Dopo aver coordinato i lavori della Pedemontana, dell’Ospedale di Padova e di altre grandi opere, Veronica Vecchi conferma tutto il suo valore di leader, con questo incarico che saprà sicuramente interpretare al meglio.

NEXT BY FORUMPISCINE, ANTEPRIMA SUL FUTURO L’appuntamento con il primo evento in presenza in Italia per l’industria della piscina e della spa è NEXT by ForumPiscine, in programma il 12 e il 13 ottobre 2021 all’interno del distretto fieristico di Bologna nei nuovissimi spazi dell’Exhibition Hall e al Palazzo dei Congressi. Expo e Congresso a ingresso gratuito offriranno l’occasione per fare il punto, dal vivo, sul settore e sulle sue prospettive: i visitatori potranno scoprire le novità portate in Fiera dalle aziende espositrici e restare aggiornati sui principali temi di attualità: efficientamento delle risorse idriche, energy management, sviluppo sostenibile e normative. Con uno spazio dedicato alle tecnologie green all’interno dell'Innovation Area. Si svolgerà in concomitanza con NEXT by ForumPiscine il 22° ForumClub, l'unico evento B2B in Italia per i professionisti dei settori fitness, wellness e sport, articolato in area espositiva e congresso internazionale, con sessioni dedicate alle trasformazioni e alle sfide che gli operatori del comparto stanno attraversando. Una reunion d’eccezione tra mondo del fitness e mondo delle piscine è un’occasione importante per amplificare i risultati in termini di business e networking per tutti i professionisti, gli operatori e le aziende espositrici coinvolti nel doppio appuntamento di NEXT By ForumPiscine e ForumClub. Per aggiornamenti: www.forumpiscine.it – Facebook e Linkedin

Veronica Vecchi - Convegno PPP nel 2018

DEEP DIVE DUBAI: LA VASCA PIÙ PROFONDA DEL MONDO ARRIVA A - 60 METRI Annientati i primati dell’italiana Y-40 e della più recente Deepspot in Polonia, Dubai continua con il suo trend di primati, inaugurando Deep Dive Dubai, la piscina più fonda del pianeta con i suoi 60 metri, che annichiliscono i 42 e 45 metri delle due vasche sopra menzionate: per dimensioni complessive sono la metà di quella degli Emirati. Il suo volume d’acqua è pari a quello di sei vasche da 50 metri: 14,6 milioni di litri d’acqua ad una temperatura di 30°C. Amenità uniche rendono ancora più esclusivo questo impianto che rappresenta un mix vincente per le attività subacquee, sportive e turistiche: gli appassionati potranno infatti esplorare una città sommersa ricostruita, completata da una ricca vegetazione e da atmosfere degli abissi rese più suggestive da impianto luci e di diffusione musicale. Un sistema di telecamere permetterà di riprendere l’avventura subacquea di ogni sommozzatore. L’ inaugurazione coincide con il prossimo avvio dell’Expo 2021 ad inizio novembre, per assicurare un impatto turistico e di visitatori senza precedenti.

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HA NEWS SPLASH & GYM NEWS

FRANCIA, POCHI LIMITI ALLE RIAPERTURE DEI CLUB E NUOVE NORME PER LE PISCINE DA GENNAIO 2022 In Francia la ripartenza sembra convincente, con alcuni club nella zona di Parigi che, fra palestra e piscina, sono quasi al sold out nel rispetto delle norme anti covid. La ragione? Limitazioni razionali d’accesso, come invece irragionevolmente non avviene in Italia; così, a stento, da noi le piscine coperte raggiungono il 50% di ingressi pre-pandemia. Al contempo, dopo cinque anni di rinvii, da gennaio 2022 le piscine transalpine saranno chiamate ad osservare la nuova norma (D 1332- 4) che, fra l’altro, prevede: nuove tecnologie di trattamento delle acque, riutilizzo dell'acqua di lavaggio – dopo il primo lavaggio dei filtri-, monitoraggio online della qualità dell'acqua, nuove pratiche in alcuni bacini; inoltre, calcolo ed evidenza della frequenza massima (istantanea) oraria e giornaliera. Non tutte le piscine avranno gli stessi vincoli con differenze fra centro acquatico, piscine condominiali, di hotel e medico-riabilitative.

ASSOSPORT DÀ UNA ANTICIPAZIONE DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE A FAVORE DELLO SPORT Assosport, in accordo con le 15 Sigle più rappresentative delle categorie del settore sport, sotto la guida della presidente Anna Ferrino e della direttrice Manuela Viel, ha coordinato un incontro con il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, cui è stato successivamente presentato un progetto per avviare una campagna di comunicazione che, dopo tanti mesi di stop, riavvicini gli italiani allo sport e all’esercizio fisico, sottolineando quanto siano sicure le strutture in cui si pratica l’attività. E’ così stato avviato un confronto con il Governo sui modi più efficaci per rilanciare piscine, palestre e centri sportivi, ma anche la filiera produttiva dello sport. Un dialogo costruttivo, frutto dell’intraprendenza del vertice Assosport e delle sinergie avviate da tempo fra le varie associazioni di categoria, oggi unite come non era accaduto ad inizio pandemia.

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GO FIT – LA CATENA CHE SFIDA LA CRISI E CRESCE VERTICALMENTE Nonostante il crollo dei ricavi (-31%) dei giganti del fitness iberico, GOFit, la dinamica catena spagnola, riprende lo slancio frenato dalle chiusure per covid e, con un investimento di 13,5 milioni di euro, inaugura il nuovo club a Madrid Fuencarral, con 16.000 iscritti registrati al secondo giorno di apertura. Un successo reso possibile anche dalle restrizioni ragionevoli. GOFit, dopo l’ingresso in Italia (operazione da 24 milioni per il Lido di Milano) ha un piano di espansione che, per Spagna e Portogallo, prevede investimenti per 100 milioni e la realizzazione di una decina di nuove strutture sempre con la formula pubblico-privato: lo ha dichiarato Gabriel Sàez, leader di GOFit, il quale, per dare più forza al piano di internazionalizzazione, ha incaricato Bart Mermans, guida in passato di Viva Gym, di coordinare la crescita di GOFit al di fuori della Spagna.

WORLD WELLNESS WEEKEND ALLA QUINTA EDIZIONE – 18/19 SETTEMBRE Torna l’appuntamento planetario che celebra il wellness contemporaneamente in oltre cento paesi: World Wellness Weekend 2021 sarà il 18 e 19 settembre con un programma intenso di attività divertenti, sicure e gratuite in oltre 950 città. Dai 98 paesi aderenti nel 2019, si registra una crescita netta: sono infatti 130 registrati per l’edizione 2021, numero che potrebbe crescere ancora, rendendo più ricca anche l’offerta di pacchetti ricreativi e singoli momenti di benessere messi a disposizione dalle strutture partecipanti. Gli addetti ai lavori e le strutture di settore possono continuare ad aderire al progetto, registrandosi gratuitamente su map.world-wellness-weekend.org/it/ search/ e apparendo così sulla Mappa Mondiale del Benessere. Per saperne di più: www.world-wellness-weekend.org/it/ © D I R I T T I R I S E R VAT I


HA NEWS SPLASH & GYM NEWS

DATI ALLARMANTI PER IL FITNESS EUROPEO MA ANCHE OTTIMISMO PER IL FUTURO Lo European Health & Fitness Market Report 2021, grazie all’attività congiunta di EuropeActive e Deloitte, è il report più completo del mercato europeo “health & fitness”. I principali dati confermano le difficoltà del settore: il numero di iscritti ai club europei è calato di circa 10 milioni (-15,4%), passando dai 64,8 milioni del 2019 ai 54,8 milioni censiti alla fine del 2020. Gli introiti sono scesi del 32,9%: 18,9 miliardi di euro nel 2020 contro la cifra record di 28,2 miliardi del 2019. Anche il numero totale di club si è contratto dell’1,4%, scendendo a 62.775 unità; 854 club sono stati coinvolti in operazioni di fusione o acquisizione e 505 club hanno cambiato proprietà prima di marzo. In positivo, l’impennata nella digitalizzazione del fitness grazie all’home fitness e alla diversificazione della metodologia di approccio all’attività fisica con l’outdoor training. Si può guardare al futuro con ottimismo, come indicano gli ingenti investimenti nel settore dei colossi Apple, Google e Amazon. Il report è acquistabile dal sito europeactive.eu; i soci ANIF possono richiedere un codice sconto pagando 99€ anziché 299.

FSSI NEWS

CIWAS NEWS

FINALMENTE! DA FSSI, CNAL, FMPI IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO

PLEASE DO NOT DISTURB

Il primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per sport e salute, impianti sportivi, fitness palestre e piscine, punta su trasversalità e non contrasti tra lavoratori del settore e proprietà, un contratto flessibile che prevede l’innovazione organizzativa del comparto per la salute delle persone. Voluto fortemente dalla Federazione Sindacale SportItalia tale contratto nazionale è stato firmato a Napoli e realizza la partecipazione e la cogestione previste dall’art.46 della Costituzione gettando le basi per migliorare le condizioni dei lavoratori dell’ampio comparto dello sport e del fitness, dando così slancio a questo fondamentale presidio della salute e dell’economia. Fra le novità: il rappresentante dei lavoratori aziendali eletto dai lavoratori e non dai sindacati, e con il potere di partecipazione alla definizione dei piani industriali e di determinare le scelte fondamentali dell’aziende; viene poi data considerazione ai lavoratori delle “palestre della salute”. www.fssi.it

Le Strutture hanno riaperto, ma nella maggior parte dei casi la situazione è drammatica. Eppure da un bimestre tutto tace. Nelle chat regna il silenzio, gli incontri o le zoom sono diventati una seccatura: come se l’elevato volume di incassi ci impedisse piacevolmente di occuparci di “problematiche secondarie” tipo la mancanza di reali sostegni, un Bonus Wellness lasciato nel limbo da Dicembre 2020 e molto altro. In un attimo, dal 25 maggio, tantissimi Stakeholder del settore si sono ammutoliti, operatori e collaboratori sembrano oramai disinteressati alle sorti del comparto e tutto tace. L’emergenza non è finita, non possiamo disinteressarci, ma siamo ancora in tempo per cambiare rotta. CIWAS continua a stare al tuo fianco. In questi mesi ha combattuto per la sopravvivenza di tutto il settore e non solo per il bene dei propri affiliati. Se anche tu vuoi fare la tua parte, adesso tocca a te! Puoi sostenere Ciwas affiliandoti on-line, costa meno di un volantinaggio, ma vale molto di più. www.ciwas.it/affiliazione

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HA NEWS ACQUANET NEWS

ACQUANET AL FIANCO DEI GESTORI DI PISCINA Durante tutto l’inverno, Acquanet Associazione Piscine non ha mai smesso di fornire assistenza e supporto ai Gestori di impianti natatori. Ora che il permesso alla ripresa delle attività è finalmente arrivato, Acquanet intende proseguire nel fornire assistenza gratuita a tutti i gestori di piscine. Una delibera del Consiglio Direttivo, preso atto del grande periodo di difficoltà del comparto, ha infatti stabilito che i Gestori di impianti natatori possano associarsi ad Acquanet per l’anno in corso senza la necessità del versamento della quota associativa. Tutti gli aderenti ad Acquanet hanno a disposizione una serie di consulenti in grado di rispondere velocemente a quesiti tecnici, legislativi, fiscali, legali, normativi. Per saperne di più visitare il sito dell’Associazione www.acquanetpiscine.it Per informazioni: info@acquanetpiscine.it – 0376.854931

ACQUANET NON SI FERMA MAI

ANIF NEWS

NEXT - Acquanet Associazione Piscine par-

ANIF, IMPEGNO SENZA SOSTE: GLI EVENTI D’AUTUNNO

teciperà al prossimo NEXT By Forum Piscine in programma il 12 ed il 13 Ottobre 2021 presso l’Exhibition Hall e Palazzo dei Congressi – BolognaFiere. Acquanet, che da sempre è favorevole ai confronti ed alla condivisione di idee che diano risposte certe a problemi concreti, parteciperà non soltanto come espositore ma anche con due interventi nella parte congressuale. Nel primo intervento si parlerà delle Qualificazione Professionale del Costruttore e del Manutentore di piscine, mentre nel secondo intervento affronteremo il tema molto caldo della Ripartenza post Pandemia dal punto di vista della categoria che sicuramente ha subito i maggiori disagi economici: i Gestori.

ANIF è pronta a ripartire anche con gli eventi in presenza: la stagione autunnale è densa di appuntamenti, con il ritorno di fiere e convegni dopo 18 mesi di stop.

ANIF IN ITALIA

RiminiWellness 24-26 settembre: ANIF sarà presente con il suo stand e il suo convegno per parlare concretamente di ripartenza e della profonda crisi del settore, con il crollo di iscritti ai club dell’UE pari al 15,4% e degli introiti scesi del 32,9% (dati Europe Active Deloitte) ForumClub 12-13 ottobre a Bologna. Il convegno ANIF conterà su personalità illustri dei settori sportivo, politico e scientifico: una partecipazione fondamentale dopo il lockdown e l’occasione di confronto dal vivo con gli operatori e di aggiornamento grazie ad un palinsesto di meeting e congressi volti a ridisegnare il presente e il futuro post Covid-19.

CONVEGNO D’AUTUNNO

Il 16 e 17 novembre Acquanet parteciperà alla 7° edizione del Convegno d’Autunno, che quest’anno si svolgerà a Mesagne (BR) nella splendida cornice della masseria Tenuta Moreno. Anche questo evento vedrà la presenza di Acquanet sia nella parte espositiva sia nella parte congressuale dove verranno riprese tematiche care a costruttori e manutentori di piscine. Per l’occasione Acquanet organizzerà anche un evento di benvenuto la sera precedente la manifestazione. L’autunno sarà quindi per Acquanet denso di impegni importanti che renderanno ancora più capillare la presenza e i servizi che l’Associazione offre ai propri soci perché, in Italia, Acquanet è “l’Associazione che fa”.

Brindisi - 16 e 17 novembre

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ANIF IN EUROPA

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European Health & Fitness Forum (3 novembre) FIBO 4 -7 novembre a Colonia; il primo organizzato da EuropeActive, 8^ edizione: “The Great Transformation” con speaker da tutto il mondo per parlare della trasformazione epocale del settore e ANIF presente come Board Member di EuropeActive; il secondo è l’evento per eccellenza del wellness mondiale. IHRSA Europe 18 e 19 novembre a Monaco di Baviera: prima edizione di IHRSA SMART Summit, dove l’acronimo SMART sta per: Sales, Marketing, Analysis, Retention, Technology. ANIF non mancherà di presenziare, essendo inoltre Strategic Partner IHRSA per l’Italia.

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ACQUANET, DAL 2012, SI PONE L’OBIETTIVO DI CREARE UN GRUPPO DI AZIENDE DEL SETTORE PISCINE CHE LAVORINO INSIEME SU TEMI IMPORTANTI E CONDIVISI. AD OGGI, CONTA PIU' DI 200 ASSOCIATI. DIVERSE ANIME, ACCOMUNATE PERÒ DALLO STESSO OBIETTIVO:

MIGLIORARSI E MIGLIORARE IL SETTORE. l’Associazione offre diversi servizi ai propri Soci. Alcuni esempi: - Consulenza in tempo reale relativamente ad aspetti legislativi, normativi, tecnici. Consultazione gratuita delle norme tecniche UNI. - Organizzazione di corsi di formazione gratuiti per i propri associati. - Partecipazione attiva alla scrittura delle norme tecniche, sia italiane che europee, sulla costruzione e sulla gestione delle piscine pubbliche. - Consulenza gratuita di professionisti esterni, al fine di poter rispondere in modo adeguato ad ogni quesito nel più breve tempo possibile (su temi legali, amministrativi e tecnici). ACQUANET ADERISCE A CONFLAVORO PMI E CIWAS - CONFEDERAZIONE ITALIANA WELLNESS E ATTIVITÀ SPORTIVE

Per saperne di più sull’Associazione è possibile consultare il nostro sito (www.acquanetpiscine.it), scriverci una mail ad info@acquanetpiscine.it oppure chiamarci al 0376854931 - 3335259383 . Saremo lieti di risolvere qualsiasi vostro dubbio!


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Rossana Prola PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

prola@professioneacqua.it

AQ UA POOL

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L’OFFERTA TECNICA PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Le gare d’appalto fino a ieri sono state un percorso ad ostacoli per i privati, con capitolati densi di parametri assolutamente non misurabili, pensati da figure inadeguate: il cambio di passo necessario da parte delle Amministrazioni Locali per non ripetere i gravi errori del passato con la consapevolezza dell’inevitabile diverso approccio che avrà la conduzione dell’impianto sportivo, rispetto a quello che avrebbe avuto se fosse rimasto pubblico a tutti gli effetti.

L'affidamento di piscine pubbliche richiede alta competenza nella stesura dei capitolati, così come è fondamentale per progettazione, realizzazione e gestione degli impianti

Quando si affida la gestione di una piscina comunale ad una ditta esterna, si compie un passo importante, che andrebbe analizzato a fondo in ogni aspetto. Prima di tutto, si decide di affidare all’esterno la gestione perché si ri-

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tiene di non farlo con risorse interne all’amministrazione comunale. È una scelta scontata? No, non lo è. Non tutti gli impianti pubblici sono gestiti esternamente. Pensiamo alle scuole, agli ospedali, ai cimiteri. La scelta di affidare esternamente la gestione deve essere presa © D I R I T T I R I S E R VAT I

Un gestore privato ha una necessità alla quale non può mai derogare: il pareggio di bilancio, se è un ente no profit, o il guadagno, nella stragrande maggioranza dei casi. Questo cambia ogni prospettiva, ed è necessario saperlo. Nessun “paletto”, nessuna limitazione o imposizione nel contratto di gestione potranno mai far sì che un privato deroghi a questa necessità imprescindibile. E’ quindi del tutto inutile, e spesso è controproducente, inserire nella gara di appalto regole e limitazioni volte a proteggere e tutelare l’interesse pubblico contro quello privato, conviene invece trovare il migliore compromesso che possa venire incontro ad entrambe le parti. La chiarezza nei rapporti tra le parti deve necessariamente iniziare da subito, cioè dalle fasi di predisposizione della gara di appalto.


AQUAPOOL ROSSANA PROLA Piscina di Merate, esempio di ottima riqualificazione ed eccellente collaborazione Società di Gestione-Comune - ph Gestisport

DEL TUTTO INUTILE E SPESSO CONTROPRODUCENTE INSERIRE NELLA GARA DI APPALTO REGOLE E LIMITAZIONI VOLTE A PROTEGGERE E TUTELARE L’INTERESSE PUBBLICO CONTRO QUELLO PRIVATO Nella stesura dei criteri per l’offerta economicamente più vantaggiosa, ad esempio, è importante prevedere la valutazione di parametri facilmente misurabili, il più oggettivamente possibile, che diano risultati immediati e concreti. Una passerella di buone intenzioni non serve a nessuno, soprattutto non serve all’Ente Pubblico, che non sarà mai in grado di far rispettare desideri e propositi genericamente espressi e non misurabili in modo preciso e chiaro. Entrando nel merito, quando si indica come criterio di valutazione, ad esempio, la “descrizione delle attività proposte”, cosa si pensa di poter valutare? E’ ovvio che il punteggio più alto verrà attribuito a chi userà una grafica più accattivante, a chi farà scrivere il paragrafo ad uno scrittore di professione, a chi esporrà la propria narrazione nella

maniera migliore. Ma non si premierà il gestore, si premierà solo lo scrittore! Ricordiamoci che stiamo affidando un impianto sportivo, non siamo la commissione del Premio Strega. Cosa si potrà mai organizzare in una piscina, oltre alle “solite” attività in acqua? Corsi di yoga subacqueo? Pilates in equilibrio su tavole galleggianti? E anche se fosse, che significato avrebbe scegliere un gestore solamente in base alle stravaganze che è riuscito ad ideare? Alla fine, le attività sono sem-

pre le stesse, cambia solo il modo di raccontarle. Immaginiamo di dover scegliere una scuola sportiva per i nostri figli. Cosa cerchiamo? Una organizzazione affidabile, intendendo con questo termine istruttori seri e preparati, un impianto pulito e funzionante, una segreteria organizzata, una società che paghi regolarmente i propri fornitori. Delle “modalità di promozione dell’impianto sportivo”, altro criterio molto gettonato, ci interessa ben poco, visto che non ci sono decine di impianti nel raggio dei chilometri percorribili da un utente; la necessità di promuovere il nostro non è certo la più impellente, tutti sanno che c’è, la cosa difficile è convincere le persone a frequentarlo. E ci si riuscirà solo con una ottima gestione, cioè proprio quello che l’ente proprietario sta cercando.

È IMPORTANTE PREVEDERE LA VALUTAZIONE DI PARAMETRI FACILMENTE MISURABILI, IL PIÙ OGGETTIVAMENTE POSSIBILE, CHE DIANO RISULTATI IMMEDIATI E CONCRETI © D I R I T T I R I S E R VAT I

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Gli aspetti determinanti per la buona gestione di un impianto sportivo e di una piscina in particolare sono: La descrizione del capitolato delle pulizie relativo all’impianto oggetto di gara, documento che non deve essere generico ma specifico, con la descrizione degli ambienti e delle operazioni da svolgere, che sia possibile redigere solo a seguito del sopralluogo, magari su modello predisposto dall’Ente appaltatore, e l’indicazione delle ore e del numero delle persone impiegate, specificando se trattasi di personale interno o di ditta esterna. La gestione della segreteria, in termini di quante persone impiegate per il numero di ore di apertura della segreteria stessa e della qualifica degli operatori. La segreteria sarà gestita da chi è libero in quel momento, a scelta tra il gestore dell’impianto, il bagnino o il manutentore, oppure verrà impiegato personale appositamente preparato e formato? Quanti dipendenti? L’informatizzazione della struttura. Verrà utilizzato un gestionale apposito? Sarà possibile ottenere report giornalieri degli accessi, che potranno essere richiesti a

SE L’ENTE STA CERCANDO IL MIGLIOR GESTORE DISPONIBILE, ALLORA È BENE CHE LO CERCHI SERIAMENTE, SCRIVENDO UNA GARA BEN FATTA, NON ILLUDENDOSI CHE LE COSE SI SISTEMERANNO DOPO

campione dalla Amministrazione in qualunque momento della giornata, oppure le iscrizioni verranno effettuate manualmente? E’ possibile, in questa sezione, chiedere che venga riportato un esempio di report fornito dal gestionale prescelto, od altro. Le modalità di retribuzione degli istruttori, cioè il contratto applicato è un aspetto fondamentale per comprendere la serietà della organizzazione della società. Seppure la legge consenta l’utilizzo dei cosiddetti “contratti sportivi”, l’inserimento degli istruttori, in tutto o in parte, come dipendenti nella organizzazione di un impianto complesso, offre indubbie garanzie. Senza quindi obbligare all’utilizzo di un contratto rispetto ad un altro, attribuire punteggi a chi ha all’interno della organizzazione il

maggior numero di istruttori assunti a tempo indeterminato potrebbe essere un buon metodo per misurare la qualità della gestione. Per una piscina, ad esempio, possono essere richieste le modalità di gestione della manutenzione ordinaria del trattamento dell’acqua, o ancor meglio la stesura di un piano di autocontrollo della struttura. Il rapporto tra gestore ed ente concedente inizia al momento della gara di appalto ed è importante iniziare con il giusto approccio. Se l’ente sta cercando il miglior gestore disponibile, allora è bene che lo cerchi seriamente, scrivendo una gara ben fatta, non illudendosi che le cose si sistemeranno dopo. Con il gestore sbagliato, le cose possono solo peggiorare, dopo. Meglio pensarci prima. 

QUANDO SI INDICA COME CRITERIO DI VALUTAZIONE, AD ESEMPIO, LA “DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PROPOSTE”, COSA SI PENSA DI POTER VALUTARE?

ph Oplà_Futura

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11’ Marco Tornatore PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

redazione@euroaquatic.it

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AQ UA POOL

INTERVISTA

L’IMPIANTO ICONICO CHE RILANCIA LA MILANO ACQUATICA Aquamore Bocconi Sport Center, il complesso natatorio atteso da decenni e che ora, grazie a quest’opera inserita nel Campus Bocconi, permette a Milano di tornare ad essere un riferimento nazionale ed internazionale dopo essere rimasta ai margini per troppo tempo L’incontro fra due marchi di valore mondiale nei rispettivi ambiti consacra una realizzazione fondamentale per Milano e per il Paese: Aquamore Bocconi Sport Center non è solo un’opera moderna, completa e sontuosa, ma è soprattutto la sintesi della filosofia vincente di chi guida autorevolmente il circuito accademico planetario, Università Bocconi, e chi è il riferimento mondiale nella progettazione e realizzazione di piscine, Myrtha Pools. Ad avvalorare questa miscela prestigiosa, l’italianità dei due brand, oltre al modello di business e gestionale unico di P&G, espressione di qualità superiore: Aquamore, con questo esclusivo fiore all’occhiello, riconferma infatti la forza e la consistenza di una progettualità altissima, certezza di risultati gestionali e di servizio difficilmente eguagliabili. Dalle parole di Matteo Melzi, responsabile delle gestioni Aquamore di P&G, possiamo calarci in questa nuovissima realtà, comprendendo modello di business, visione, obiettivi e dinamiche che guidano le scelte del gruppo P&G-Aquamore.

Aver puntato su Bocconi è per voi una scelta di prestigio, un’opportunità di business o un’operazione che rientra nel vostro ordinario operare?

Matteo Melzi

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Aquamore Bocconi Sport Center ha per noi tutte e tre le caratteristiche indicate. Essere stati individuati da Università Bocconi come il player di riferimento non solo per la realizzazione, ma anche per la gestione offre al marchio Aquamore certamente prestigio e visibilità. Non dobbiamo però dimenticare che rappresenta anche una sfida e una grande opportunità di business in quanto per contenuti e contesto può esprimere risultati certamente © D I R I T T I R I S E R VAT I

interessanti. Da ultimo, il nostro modello di business è nato per interfacciarsi con le Pubbliche Amministrazioni, ma sta raccogliendo interesse anche dagli investitori privati che non misurano il risultato dei propri investimenti unicamente con il ritorno economico delle operazioni. Come due realtà leader nei propri ambiti si sono incontrate e in che modo avete trovato l’intesa che parte dalla realizzazione delle vasche per proseguire con la gestione? Il primo approccio è nato per la realizzazione delle vasche, e già in quel frangente ci siamo presentati


AQUAPOOL MARCO TORNATORE

La vasca centrale con tribune da 500 posti - ph Myrtha Pools

Quali ritenete siano i punti distintivi dell’impianto Bocconi rispetto ad altri impianti acquatici nazionali?

non solo come fornitori ma anche come consulenti, con l’obiettivo di individuare i contenuti più consoni alle esigenze e agli obiettivi del cliente Bocconi. A quel punto, quando l’Università ha scelto di esternalizzare la gestione, il passo successivo è stato logica conseguenza del percorso attivato. Fra realizzazione e gestione cosa oggi conta di più per il vostro progetto di crescita in Italia? Entrambi hanno rilevante peso. Difficilmente andremo a gestire Centri che non hanno, anche dal punto di vista realizzativo, elementi chiari del DNA di Myrtha Pools.

La sfida oggi è rendere sostenibile e profittevole la gestione di un impianto indoor dotato di una vasca olimpionica. I punti distintivi sono certamente il contesto universitario che, con il nuovo campus assume una dimensione vicina a quella dei più prestigiosi atenei internazionali anche dal punto di vista dell’offerta sportiva, ed il contesto metropolitano, considerando che Aquamore Bocconi Sport Center sarà aperto non solo al mondo Bocconi ma anche a tutta la città di Milano, la quale, per carenza strutturale di acqua, interesse alle attività acquatiche e potere di spe-

sa, rappresenta un bacino estremamente interessante. Dal punto di vista architettonico, il progetto complessivo del Campus rappresenta inoltre un unicum su scala nazionale. Da ultimo, lato Myrtha Pools, abbiamo lavorato per arricchire l’oggetto piscina dei contenuti tecnologici più all’avanguardia: la presenza contemporanea di filtrazione con il sistema Defender, Chlorinsitu per la produzione diretta del cloro, sistema antiannegamento Angel Eye, ponte mobile sdoppiato, Virtual Trainer ed il set degli accessori da competizione che si vedranno alle Olimpiadi di Tokyo, oggi non ha eguali. Il rapporto Bocconi/P&G-Myrtha Pools sotto il profilo contrattuale e i reciproci vantaggi cui puntate.

IL NOSTRO MODELLO DI BUSINESS È NATO PER INTERFACCIARSI CON LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, MA STA RACCOGLIENDO INTERESSE ANCHE DAGLI INVESTITORI PRIVATI

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ABBIAMO L’AMBIZIONE DI PORTARE UNA SERIE DI SERVIZI E DI OPZIONI PER IL CLIENTE FINALE CHE SOLITAMENTE NON SI VEDONO NEI CENTRI NATATORI TRADIZIONALI

Con Università Bocconi abbiamo costruito, in tutte le fasi di negoziazione, un rapporto trasparente e di fiducia reciproca. Il mondo Bocconi è il nostro primo cliente e dispone correttamente di una serie di agevolazioni. Non può e non deve, però, essere un mondo chiuso e autoreferenziale: quindi il Centro è aperto anche alla cittadinanza. In questo modo, la gestione è sostenibile, con tutto ciò di positivo che questo comporta; inoltre l’investitore dimostra il suo forte legame con il territorio, offrendo una legacy di grandissimo valore alla città. Volumi e dimensioni dell’impianto suggeriscono che i flussi dovranno essere importanti: può indicare misure dei primi e obiettivi che avete fissato? Il Centro ha una vasca olimpionica da 10 corsie e una 25m didattica da 5 corsie. Grazie al ponte mobile sdoppiato presente nella vasca olimpionica possiamo disporre di soluzioni flessibili degli spazi che consentono di avere, contemporaneamente, 25 corsie da 25m, 10 corsie da 50m e 5 da 25m oppure 5 corsie da 50m e 15 corsie da 25m. Le profondità della vasca principale unitamente alla tribuna da 500 posti consentono di ospitare, dal punto di vista sportivo, qualsiasi manifestazione agonistica. Bacino d’utenza potenziale: ai 15.000 componenti del mondo Bocconi si aggiungono i 300.000 residenti in un raggio di 15’ e tutta la popolazione che per lavoro si sposta in zona. Visti i contenuti di cui disponiamo, l’obiettivo che ci siamo fissati è la soddisfazione di questo bacino. Come dividerete gli spazi acquei fra diverse tipologie di utenza? Fortunatamente possiamo contare su una grande quantità di spazi acqua. Prevediamo, in linea con

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gli obiettivi che ci siamo dati, che anche negli orari di picco potremo quindi garantire condizioni di fruizione di alto livello per tutte le tipologie di utenza. Milano era carente in materia di poli acquatici e Bocconi rilancia la città come riferimento impiantistico: quanto pesa la responsabilità verso la cittadinanza e verso il campus universitario? Quella che si prospetta è certamente una grande sfida. Il mercato di Milano oggi sta richiamando dal punto di vista acquatico importanti investimenti sia pubblici sia privati, segno che le carenze

strutturali e il bacino potenziale rappresentano opportunità interessanti. Sia nei confronti del campus universitario sia nei confronti della cittadinanza abbiamo l’ambizione di portare una serie di servizi e di opzioni per il cliente finale che solitamente non si vedono nei centri natatori tradizionali. Se sapremo intercettare in questo modo i bisogni, anche latenti, della popolazione, avremo fatto centro. Può illustrarci come la nuova parte sportiva/wellness del Campus è completata da altre strutture e se prevedete un’interazione di servizi e opportunità fra diversi impianti? Il Bocconi Sport Center è la struttura sportiva del Campus e, oltre alla parte acqua, dispone di un’area fitness Virgin Active completa di area benessere progettata e realizzata da Myrtha Wellness, di un palazzetto dello sport omologato per pallacanestro, pallavolo

Il nuovo Campus Bocconi al cui interno si collocano piscine e centro sportivo ph Marco de Bigontina

DAL PUNTO DI VISTA STRATEGICO, ABBIAMO SCELTO UNA HIGH VALUE STRATEGY, CON PREZZI MEDI SUPERIORI AL MONDO DEGLI IMPIANTI TIPICAMENTE COMUNALI, MA COMUNQUE ACCESSIBILI A TUTTI

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AQUAPOOL

e calcio a cinque e di una pista di atletica indoor. Già in chiave 20212022 stiamo lavorando all’interazione di alcuni servizi, in modo da creare sinergie premianti per il cliente finale.

Aquamore Bocconi Sport Center sicuramente si rivolge al cliente sportivo più tradizionale e non ha i contenuti orientati alla famiglia che stiamo proponendo altrove nel nostro modello gestionale. Ma una struttura a vocazione sportiva così forte in un bacino metropolitano come questo può certamente rappresentare il punto di riferimento per la grande quantità di nuotatori che fanno parte della popolazione. La vera partita si gioca proprio su questo tavolo: off rire al nuotatore tradizionale, indipendentemente dal livello tecnico, contenuti e servizi che ci distinguano dagli altri player. Per farlo puntiamo sul contenitore, ovviamente, ma anche sui contenuti, dal Virtual Trainer alla nuova “Academy Aquamore” che stiamo lanciando. Parte di quanto avete impostato nella circostanza è considerabile anche nel rapporto con enti pubblici o resta una situazione a sé? In realtà la sequenzialità è esattamente opposta. Per questa operazione abbiamo infatti mutuato l’esperienza maturata nel rapporto con gli enti pubblici per calarla nella realtà di un investimento privato in cui il ritorno economico non è l’unico elemento che definisce il successo dell’operazione.

MARCO TORNATORE

Avete già dimostrato di saper gestire secondo interpretazioni moderne e molto sostenibili: come l’azienda di gestione saprà far quadrare i conti e in che modo puntate ad essere innovativi in un impianto a forte connotazione tradizionale?

Vasca da 25 e vasca da 50 per soddisfare tutte le necessità del pubblico natatorio

LA SFIDA OGGI È RENDERE SOSTENIBILE E PROFITTEVOLE LA GESTIONE DI UN IMPIANTO INDOOR DOTATO DI UNA VASCA OLIMPIONICA

Quali le variabili che ritenete più insidiose per questa sontuosa e complessa struttura e come ritenete di aggirare questi ed altri possibili ostacoli? A livello comunicativo sarà importante valorizzare i benefici e l’accessibilità della struttura in favore del mondo Bocconi e della città, in modo che un target non escluda l’altro. A livello operativo, fondamentale sarà la gestione dei flussi che, all’interno di tutto il campus, passata la pandemia, saranno certamente molto rilevanti.

PER QUESTA OPERAZIONE ABBIAMO MUTUATO L’ESPERIENZA MATURATA NEL RAPPORTO CON GLI ENTI PUBBLICI PER CALARLA NELLA REALTÀ DI UN INVESTIMENTO PRIVATO

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Piani tariffari e servizi innovativi e personalizzati per la clientela e per gli studenti di Bocconi Il mercato milanese è estremamente vario dal punto di vista tariffario e ha per estremi da un lato il mondo pubblico di Milano Sport e dall’altro il mondo delle strutture private. Dal punto di vista strategico, abbiamo scelto una high value strategy, con prezzi medi superiori al mondo degli impianti tipicamente comunali, visti i contenuti che possiamo offrire, ma comunque accessibili a tutti. Studenti e mondo Bocconi potranno contare su agevolazioni tariffarie finalizzate ad incentivare l’utilizzo della struttura. Idee di eventi e iniziative di richiamo o per portare nuova clientela che state considerando o che sono previste dall’accordo con l’Università o altre istituzioni

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IL LAVORO IN P&G È FOCALIZZATO SULLO SVILUPPO DI UN MODELLO DI BUSINESS CHE OGGI NON ESISTE

Ampi gli spazi della zona vasche - ph Myrtha Pools

Nei prossimi anni certamente in Aquamore Bocconi Sport Center atterreranno eventi di caratura nazionale ma soprattutto internazionale che coinvolgeranno non solo l’acqua ma tutta la componente sportiva del campus. Ci aspettiamo che questi eventi coinvolgano sia il mondo accademico, sia l’attività agonistica di più alto livello. Il modello Bocconi sarà replicabile o è da considerare come un’esperienza a sé molto collegata al prestigio internazionale di una delle università più quotate al mondo?

al tempo stesso estremamente stimolante. Potersi confrontare quotidianamente con progetti di questo taglio è qualcosa oggi di unico nel panorama italiano. Inoltre, poter fare questa attività in

un settore per il quale ho molta passione, unito alla consapevolezza del valore economico e anche sociale delle nostre attività, regala ulteriore slancio alla mia attività. 

VASCHE

INDOOR: Vasca principale: 51,5mx25m con tecnologia Myrtha Pools, parete mobile sdoppiabile Myrtha 20 Blocchi Myrtha Track Start, Virtual Trainer per l’allenamento e sistema Angel Eye antiannegamento. Vasca apprendimento/warm-up: 25mx12,5m con tecnologia Myrtha Pools, 5 blocchi Myrtha Track Start, fondo mobile.

AREA WELLNESS

Myrtha ha fornito i prodotti wellness per il centro wellness del Campus Bocconi: 1 sauna, 1 bagno di vapore bianco e 1 bagno di vapore nero, 2 docce emozionali “brezza tropicale”, 1 doccia emozionale “lama d’acqua, 1 fontana di ghiaccio, 1 vasca idromassaggio

Certamente il progetto Bocconi per lo standing dei protagonisti rappresenta un’eccellenza con pochi eguali. Tuttavia, riteniamo che questo tipo di esperienza possa essere riproposta anche altrove. Proprio per il mondo universitario, come P&G, stiamo sviluppando un progetto che possa essere sostenibile e replicabile. In questo senso, siamo già al tavolo per alcune nuove operazioni. La sua personale sf ida come manager di una grande azienda come P&G e per la sua crescita professionale Dal punto di vista professionale, per me essere parte del progetto di P&G rappresenta un grande step di crescita e di sviluppo delle mie competenze. Il lavoro in P&G è focalizzato sullo sviluppo di un modello di business che oggi non esiste. Non si tratta di migliorare qualcosa di già esistente ma di creare qualcosa di nuovo, e questo è certamente impegnativo ma

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Una delle zone comuni del complesso sportivo - ph Myrtha Pools © D I R I T T I R I S E R VAT I


Formazione Formazione e Informazione e Informazione daldal 1996 1996 Formazione e Informazione dal 1996

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L' O PIN IONE 2

Gianfranco Mazzia

direzione@anifeurowellness.it

6’

POOL &GYM

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APRIRE PER RIPARTIRE Ripartiti, ma ad una velocità di ingressi e ritorni nei centri sportivi preoccupante e lontana dai valori pre-pandemia, situazione che ha unito le diverse anime associative per ottenere risultati sfuggiti prima a causa di una disgregazione sistemica poco conveniente per tutti Con questo slogan il 24 maggio ha riaperto, sia pure parzialmente, dopo più di un anno di lockdown, buona parte degli oltre 100 mila impianti sportivi, piscine all’aperto, palestre. E’ stata una riapertura sofferta perché, se da un lato la domanda di sport si è sorprendentemente rivelata positiva, dall’altro è purtroppo mancato il congruo ritorno economico. Gran parte dei soci/ f requentatori dei centri sportivi si sono presentati infatti alla riapertura con in mano la domanda di richiesta del voucher che, ai sensi del Dpcm Sistegni 2bis, il gestore è obbligato a rilasciare per l’attività interrotta a causa del Covid-19, in alternativa al rimborso del costo del servizio non f ruito o del servizio erogato online, ove possibile. Il settore non ha fatto quindi salti di gioia per una situazione che, vista dall’esterno, poteva anche sembrare come l’auspicato ritorno alla normalità. Situazione questa aggravata peraltro anche da un altro problema: l’inagibilità delle piscine coperte e delle docce. Non sono cose da poco perché hanno limitato notevolmente l’accesso agli impianti per quella non trascurabile fascia di sportivi lavoratori che li f requentano durante la pausa pranzo. E purtroppo il problema non è stato subito percepito a livello istituzionale.

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Piscine all'aperto sono tornate ad essere molto frequentate ph Villaggio Turistico Internazionale, Bibione

È PREVALSA LA FERMA VOLONTÀ DI DAR VITA AD UN CONFRONTO COSTRUTTIVO IN “QUESTA DISGREGAZIONE SISTEMATICA” L’unica nota positiva proviene fortunatamente proprio dall’interno del settore che f inalmente sembra aver capito che mai come in questo momento occorre compattarsi sotto un unico simbolo. Quello dello sport inteso come esigenza primaria sul piano della salute del cittadino. © D I R I T T I R I S E R VAT I

Le varie Associazioni di Categoria, che a diverso titolo agiscono su questo terreno, sembra abbiano f inalmente abbassato le insegne rinunciando a piazzare le loro bandierine nei territori ipoteticamente conquistati o da conquistare nel rapporto con le Istituzioni di riferimento, per ri-


POOL&GYM GIANFRANCO MAZZIA

Il ritorno in palestra è ora possibile, ma con restrizioni al limite della sostenibilità e lontane da questa immagine pre Covid ph Prime BO

IL MONDO ASSOCIATIVO IN QUESTA SEMPRE GRAVE SITUAZIONE HA TROVATO LA SUA COMPATTEZZA trovarsi nella ricerca di obbiettivi condivisi. Forse è presto per trarre delle conclusioni def initive, ma già qualche segnale positivo si è visto con azioni comuni delle varie Associazioni che hanno convinto la politica a prendere la decisione auspicata dal mercato di riaprire le piscine al chiuso molto prima della data del 1 luglio che era stata inizialmente stabilita. Il mondo associativo in questa sempre grave situazione ha quindi trovato la sua compattezza. E non era facile radunare tutte queste forze intorno a un tavolo per la realizzazione di obbiettivi condivisi. Occorreva mettere da parte le gelosie, le presunte leadership, gli antichi contrasti, le caratteristiche originarie per trovare dei punti alti di condivisione. E se questo è stato possibile e se oggi i risultati di questa azione cominciano ad intravvedersi attraverso, ad esempio, la sottoscrizione di slogan, appelli, comunicati uff iciali, gran merito va all’editore che concede spazio a queste righe e da anni dà voce

alle istanze di questo vasto e articolato mondo, il quale abbraccia le piscine, le palestre, i centri sportivi polivalenti. Un mondo non sempre purtroppo allineato e coperto su posizioni condivise. Mi riferisco a Marco Tonatore, da sempre impegnato nel settore acqua, ma aperto a tutte le dinamiche che interessano il mondo dilettantistico: con pazienza e tenacia è riuscito in questo difficile lavoro di tessitura. Si è tuffato in questo mare magnum di sigle, di istanze, di rivendicazioni, di distinguo, animato solo dalla ferma volontà di dar vita ad un confronto costruttivo in “questa disgregazione sistematica” dominata da “egoismi lesivi degli interessi di tutti, anche di chi li alimenta”. Ed oggi sta raccogliendo i f rutti del suo impegno alla luce di questi primi, significativi risultati. Anche i più scettici, anche coloro che si erano seduti a questo tavolo arricciando il naso, si stanno infatti ricredendo e cominciano ad off rire il loro valido conf ronto di idee. D’altra parte basta dare uno sguardo all’estero per veder © D I R I T T I R I S E R VAT I

cosa è successo nel mondo associativo in questo periodo, grazie alla compattezza del mondo dilettantistico per spingere queste forze a lavorare insieme. Le società sportive di Francia, Germania, Regno Unito hanno ricevuto dallo Stato sussidi variabili tra i 40% e il 60% del fatturato 2019. In Italia il sussidio ha raggiunto a malapena il 2-3% del fatturato 2019. La risposta a questa differenza non può che ricercarsi, per gran parte, nella “disgregazione del settore”. Questo mondo, f inora disunito, sembra oggi aver trovato un punto di riferimento dotato di un potente megafono. Le Associazioni di Categoria che siedono al tavolo di lavoro non devono sprecare quindi la grande opportunità per portare avanti le loro istanze. Devono solo metabolizzare questo salto di qualità lasciandosi alle spalle pregiudizi e “bandierine” per proseguire insieme verso la conquista di obbiettivi ben più prestigiosi. 

SPORT INTESO COME ESIGENZA PRIMARIA SUL PIANO DELLA SALUTE DEL CITTADINO H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 4 / 2 0 2 1

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7’

Roberto di Giacomo PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

r.digiacomo@teamsystem.com

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PIANIFICAZIONE DEGLI INVESTIMENTI SUL DIGITALE parte 1 Un passaggio necessario e vitale per poter essere protagonisti post pandemia nella gestione di piscine e palestre, anche per ovviare ad arretratezze che la clientela di oggi non perdona e che sono la concausa di difficoltà di molti centri sportivi Perché spendere soldi per gestire la piscina e gli abbonamenti quando già stai utilizzando un foglio elettronico o un programma artigianale, sempre che tu non stia utilizzando ancora i “pizzini”? Perché rinnovare con software con automatismi quando, in finale, tutto funziona come al solito ininterrottamente da anni e la tua chiave inglese è lì a disposizione per dare due o tre colpi a qualche armadietto di cui si sono perse le chiavi o a qualche pulsante della doccia che si è incantato da almeno un' ora? Perché il mondo è cambiato: la rivoluzione digitale è arrivata a migliorare le vite non solo dei nostri clienti, ma anche e soprattutto degli imprenditori. Gli automatismi digitali (controllo accessi, temporizzatori di docce e phon ed armadietti ad apertura

Sport e digitale in palestra e piscina, con diversi device, sono quanto chiede il cliente - ph Karolina Grabowska da Pexels

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remota o con badge) velocizzano la gestione dei frequentatori, permettendo così al gestore della piscina di pensare alla cosa che veramente conta: aumentare il numero di clienti. Per non parlare poi della gestione della fatturazione, dei pagamenti ricorrenti, dei turni del personale e di tutti i noiosi adempimenti burocratici e fiscali: ormai è impensabile fare tutto senza digitalizzare la piscina ed il centro wellness. La paura, nella maggior parte dei casi, è quella di perdere il controllo della vita della struttura, ma non è così. È tutto invece sotto controllo molto più di prima tramite un semplice monitor che, in una schermata chiamata Dashboard, mette insieme tutti i dati in tempo reale: questo è il vero controllo, altro che pizzini!

LA RIVOLUZIONE DIGITALE È ARRIVATA A MIGLIORARE LE VITE NON SOLO DEI NOSTRI CLIENTI, MA ANCHE E SOPRATTUTTO DEGLI IMPRENDITORI © D I R I T T I R I S E R VAT I


POOL&GYM ROBERTO DI GIACOMO

Controllo accessi e automatismi attesi dalla clientela per non perdere tempo

IL CLIENTE VUOLE SCEGLIERE IL PACCHETTO SULLA PROPRIA APP, PAGARE CON COMODE RATE MENSILI, ARRIVARE IN PISCINA ED IN PALESTRA ENTRANDO VELOCEMENTE CON TORNELLI CHE SI APRONO DA SOLI Ma chi me lo dice che sia davvero così? Secondo una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano emerge come il gap delle PMI nostrane sia ancora elevato: un divario medio del 37%, che arriva al 65% se confrontato con la Germania. In Italia solo il 34% delle PMI può definirsi “digitally mature”. Le PMI hanno mostrato di voler investire sul digitale e sul cloud, entrambe tecnologie fondamentali per accompagnare la ripartenza che ha imposto alle aziende di rivedere le loro procedure, stimolando ad esempio l'interesse verso soluzioni di self check-in e di app per semplificare l'accesso a palestre e piscine e ridurre i contatti con i personal trainer. Ma non paghi di questi dati abbiamo anche effettuato una ricerca di mercato dalla quale abbiamo ottenuto indicatori di una direzione

da intraprendere per rendere di successo la strategia di gestione, comunicazione e marketing del proprio centro sportivo. In particolare, abbiamo visto che: •

Più del 90% degli imprenditori del settore cerca strumenti digitali semplici nell'uso, integrati tra loro e servizi di assistenza. Nel 40% dei casi, il gestore di una piscina o di un centro sportivo ritiene che le soluzioni digitali contribuiscano molto o moltissimo all'aumento della qualità del servizio verso i clienti, quindi le soluzioni digitali come abilitatori di competitività. Il 97% delle realtà sul mercato sembrano aver capito le potenzialità dei social media, soprattutto Facebook e Instagram come strumento di relazione e comunicazione verso gli iscritti.

© D I R I T T I R I S E R VAT I

Il nuovo mondo È ormai sotto gli occhi di tutti che questa spinta verso il digitale sia stata accelerata dalla pandemia e dai due relativi lock down che hanno sensibilizzato le persone verso una gestione remota e facilitata dei servizi che acquistano. È come se tutti avessero cambiato la percezione del tempo rendendolo più prezioso, ed è così. Vogliamo impiegare il tempo in attività ad alto rendimento e non vogliamo più perderne. Questo elemento, per chi è imprenditore nell’ambito del wellness, delle piscine e delle palestre (diciamo Centri Sportivi in generale) è non solo da tenere in considerazione, ma anche da sfruttare. Il cliente, passato, presente o futuro, vuole scegliere il pacchetto sulla propria app, vuole pagare con comode rate mensili, vuole arrivare in piscina ed in palestra entrando velocemente con tornelli che si aprono da soli ed iniziare l’attività il più rapidamente possibile perché è la cura del proprio corpo (e della propria mente) che merita concentrazione e tempo. Ogni elemento di rallentamento – passaggi in segreteria, pagamenti, tornelli che vanno attivati a mano, armadietti che si aprono con chiavi

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L'allenamento e la tecnologia digitale sono binomio irrinunciabile per non perddere clienti - ph Andrea Piacquadio da Pexels

spesso difettose, personale confuso ed innervosito – fa scappare il cliente. Perché parliamoci chiaro: nell’arco di 2 km normalmente ci sono almeno due o tre palestre/piscine. Quella più moderna, quella più presente sui canali social (Facebook, Instagram e Google My Business) è quella che richiama a sé chi vuole stare bene. Perché? Semplicemente perché chi la gestisce si è concentrato sul migliorare la propria immagine e la propria offerta forte del fatto che gli aspetti di gestione ordinaria fossero gestiti correttamente tramite software integrati con la struttura stessa. Scenari (ancora) attuali Ci sono molte caratteristiche della piscina che rendono la sua gestione particolarmente complessa: la necessità di limitare l’accesso solo a chi ha un certificato medico va-

In un mondo dominato dal digitale non è più pensabile una palestra o una piscina debole su tale fronte

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lido, la programmazione dei piani vasca per regolamentare la presenza ai corsi e nel nuoto libero, la gestione dei recuperi e delle festività, la necessità di interfacciamento con docce e/o armadietti ecc. Ma nonostante tutte queste particolarità, il mondo natatorio è stato, all’interno del microcosmo del fitness e del wellness, inizialmente uno degli ambiti più restii a introdurre la digitalizzazione e le nuove tecnologie. Superato ormai lo scetticismo iniziale, oggi siamo di fronte a uno scenario nuovo, dove, complici anche le nuove necessità emerse in seguito alla pandemia del Covid-19, la piscina può essere smart e sfruttare in pieno tutte le innovazioni offerte dal digitale.  L’articolo prosegue con la Parte 2 nel prossimo numero di HA&W.

NEL 40% DEI CASI LE SOLUZIONI DIGITALI CONTRIBUISCONO MOLTO O MOLTISSIMO ALL'AUMENTO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO © D I R I T T I R I S E R VAT I


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14’ Tempo di lettura

La Redazione PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

redazione@euroaquatic.it

INTERVISTA

POOL &GYM

QUALE DOMANI E QUALI SOLUZIONI? Tre domande rivolte alle sigle più serie ed accreditate per dare risposte al settore Lo sport, dopo la crisi pandemica – non ancora scongiurata-, viaggia a due velocità: chi dalla crisi esce benissimo e vede crescere il proprio business (sport outdoor come paddle e running), chi ha impianti indoor e imprese ad essi legati (società di gestione e aziende fornitrici) che, all’opposto, versa in condizioni veramente precarie, aggravate da ritardi delle istituzioni, perdita pesante di ricavi e forza lavoro, e da un sistema economico-finanziario che penalizza ulteriormente. A significare che una parte dello sport se non ha ancora chiuso, chiuderà entro fine 2021 (si parla del 32% degli operatori). Alla luce di questo quadro con qualche luce, ma dominanza di ombre, Happy Aquatics intervista i rappresentanti delle Sigle più affermate e in prima linea per tutelare il nostro settore – per sommatoria di impegni i rappresentanti di FITCOMM e SIGIS non sono riusciti a rispondere.

ASSOCIAZIONE IMPIANTI SPORTIVI

Rossana Prola (Presidente)

Ezio Ferrari (Presidente)

Giorgio Lamberti (Presidente)

Giampaolo Duregon (Presidente)

Alessandro Valentini (Presidente)

Manuela Viel (Direttore)

Andrea Pambianchi (Presidente)

Stefano Candidoni (Vicepresidente)

Federico Maestrami (CEO)

www.associazioneacquanet.it

www.anifeurowellness.it

www.ciwas.it

www.ais-it.org

www.assonuoto.com

www.euroaquatic.it

Gerardo Ruberto (Presidente) www.fssitalia.it | www.fssitalia.com

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www.agisi.it

www.assosport.it

www.forumpiscine.it

Manuela Lovo (Presidente) www.acquanetwork.it

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LA REDAZIONE

Oggetto: REAZIONI L’oggetto di questa lettera è indicativo rispetto al mio pensiero: di fronte a tutto quello che ci hanno fatto non resta altro che reagire o rassegnarsi. Io sono per la prima ipotesi. Lo sport di base che fine ha fatto? Il governo vede solo la punta della piramide. Perso per perso facciamo una manifestazione di protesta a Roma, ogni categoria sportiva ha un buon motivo per allinearsi, la nostra bella Italia è l’unica a non avere un insegnante di scienze motorie nella primavria, l’unica a non avere una legge quadro del settore sportivo, l’unica a non dare diritti ai lavoratori sportivi, l’unica a considerare lo sport ancora

POOL&GYM

LA LETTERA: questa è una delle tante missive che riceviamo da titolari di club e gestori e che consideriamo un interessante elemento introduttivo di questa intervista multipla. È una lettera che si distingue perché sintetizza lo stato d’animo della maggioranza degli operatori, che si traduce in un disagio forse non sempre compreso da chi rappresenta il settore e sicuramente ignorato da politica, enti locali e istituzioni. Aiuta tutti noi a non perdere mai di vista verso quali obiettivi dobbiamo orientarci per dare dignità e futuro a chi lavora ed investe nel settore.

come un passatempo: il mondo dello sport di base è al collasso. Indiciamo una giornata open day in tutti i centri sportivi italiani, per far vedere quanto di buono abbiamo nelle nostre palestre e piscine. Sento forte questo disagio, questa incapacità di sdoganarci rispetto a tutto il resto del mondo imprenditoriale: ci considerano di serie B, anzi meno. Le ricordo, saremo quasi coetanei, quando negli anni passati per indicare un lavoro fatto di ricasco venisse detto “lo fa per sport” ecco !!! Noi purtroppo per tanta parte di questo Paese e della sua politica siamo fermi lì. Capisco che dette a lei queste cose siano scontate, ma spero apprezzi il mio sfogo: non sono facili le soluzioni ma a volte la ragione deve prevalere su chi non vuol sentire necessità di REAZIONI. Stefano Ricci - Sporting Club Cupramontana CHE CHIAVE DI LETTURA DÀ AL SETTORE ODIERNO E CHE FUTURO INTRAVEDE PER LE DIVERSE CATEGORIE COINVOLTE? ACQUANET La situazione attuale è complessa e non esistono risposte semplici. Il futuro dipenderà dalla capacità di vedere la situazione per quella che è e non per quello che si vorrebbe che fosse. Sia per il settore pubblico che per quello privato è indispensabile pensare a come la situazione presente potrà influenzare il futuro. AGISI Il settore sta attraversando una fase di profonda crisi che si declina sotto numerosi punti di vista: economico-finanziario in primis, ma anche logistico-organizzativo in seconda battuta. I gravi problemi degli «stagionali» del settore alberghiero e ristorazione sono speculari al mondo delle piscine. Ad oggi è difficile reperire perfino il singolo bagnino per l'assistenza ai bagnanti. Quanto al futuro, come dopo ogni grande crisi, au-

spichiamo che ci sia una rinascita; che il settore possa avere presto serenità e rassicurazioni da una pluralità di soggetti per tornare a guardare con fiducia al domani. Siamo ottimisti perché questo accada e lavoriamo ogni giorno affinché la voce del settore presso le istituzioni si rafforzi e gli operatori possano ottenere qualche certezza in più. AIS E' evidente che il comparto sportivo ha subito un impatto pesantissimo dal Covid. Molti gestori cesseranno l'attività. Spero che Sport e Salute, che sta monitorando la drammatica situazione, intervenga in modo più deciso per aiutare la sopravvivenza e ripartenza dei centri sportivi. ANIF La pandemia ha messo ancor più in risalto che l’intero comparto va considerato come alleato della salute e questa sarà la sfida più importante da portare avanti nei prossimi anni. La situazione attuale dei centri sportivi italiani © D I R I T T I R I S E R VAT I

è in ripresa e prevediamo che, entro il 30 ottobre, ci sarà un ritorno degli iscritti variabile fra il 40% e il 75% (a seconda della tipologia di impianto) con le attività outdoor ancora in ascesa. Il futuro è difficile da prevedere e non riusciamo a calcolare quanti saranno costretti a chiudere, tuttavia mi sembra eccessivo stimare al 32% le chiusure (gli operatori non riescono a fare previsioni e non gradiscono ipotizzare la chiusura definitiva). ASSOSPORT Nel suo ruolo confindustriale ASSOSPORT rappresenta molteplici e diversificate realtà imprenditoriali. Possiamo parlare di settori trainanti come ad esempio ciclo, outdoor, running che stanno vivendo incrementi di fatturato del 30%-40%. Questi vanno supportati con informazioni specifiche su previsioni future, trend e soluzioni per ridurre il problema della scarsità di materia prima e dell’aumento dei costi di trasporto. Altri settori invece, mal interpretati stanno subendo scelte goverH A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 4 / 2 0 2 1

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native fuorvianti. Settori come fitness e acqua vanno valorizzati e finanziati per evitare chiusure definitive. ASSONUOTO Le priorità sono senza dubbio: una nuova e consapevole normativa per l’inquadramento del collaboratore sportivo che tuteli esso stesso e la società di gestione; l’agevolazione sull’applicazione dell’Iva al 10% per le utenze di palestre, piscine e centri sportivi in genere, in quanto usufruita per finalità collettive a rilevanza sociale. L’estensione dell’ecobonus 110% ai lavori ammissibili su tutta la struttura sportiva e non limitato alla sola porzione degli spogliatoi. L’accesso ai fondi del Recovery Fund utilizzabili dalle società sportive per le iniziative di riqualificazione energetica degli impianti sportivi, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali. CIWAS Il comparto sportivo è ad un bivio importantissimo: continuare ad operare come sempre, o trovare nuovi paradigmi gestionali ed operativi. Una delle due scelte non è percorribile, i dati di Sport e Salute (oltre 8.000 risposte) sono chiari, è necessario reimmaginare l’intero settore, partendo dalle dinamiche tra Operatori e dal rapporto con i Collaboratori, per arrivare ad innovare e rinnovare l’offerta per renderla più attrattiva e coinvolgente. EAA Dopo ciò che è accaduto in

questo ultimo anno viene da chiedersi se esiste un settore. Il proliferare delle sigle sembra testimoniare che esistono/esistevano tanti piccoli settori che differiscono in tante cose, a noi sconosciute. Il futuro ce lo dobbiamo ricostruire perché ora, e per parecchio tempo a venire, le regole del gioco non saranno più le stesse. PIU’-Acquanetwork La situazione del settore acqua è drammatica. Non nascondiamo serie preoccupazioni ed un probabile effetto tsunami per i mancati provvedimenti più volte richiesti al Governo e mai concessi. Le linee guida del primo lockdown, particolarmente restrittive, non sono ancora state modificate. A questo si aggiunge la latitanza delle Amministrazioni Locali, senza dimenticare le affermazioni negative fatte dal Primo Ministro prima della chiusura per il secondo lockdown, che ci ha tacciato come ambienti poco sicuri. FORUMPISCINE Lascio alle associazioni di categoria le analisi sui danni della crisi e le aspettative della ripresa. Come editori e come organizzatori di ForumPiscine, ci focalizziamo sui temi e le strategie che possono guidare la ripartenza del settore nel suo complesso, per tornare a ragionare, in tempi brevi, in termini di sviluppo e crescita anche per segmenti in grande sofferenza, come piscine, centri sportivi e fitness. Per

Centro Nuoto Rosà

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tornare a creare valore. Credo che la condivisione di iniziative tra le diverse associazioni vada proprio in questa direzione e possa beneficiarne tutta la filiera. FSSI Il settore “sportivo” fitness e wellness ha mostrato tutte le fragilità, ad esempio una scarsa rappresentanza presso le istituzioni, un atteggiamento individualistico delle imprese ed una noncuranza di attenzione all’andamento stesso del settore, del mercato e delle proprie aziende. Nel futuro bisogna prepararsi e studiare le giuste strategie. Parola d’ordine è INNOVAZIONE (non riguardo alle attività), rispetto alla professionalità, ai concetti di azienda e del comparto riconosciuto dal Governo. AZIONI E DECISIONI CHE RITIENE FONDAMENTALI PER IL PRESENTE E IL FUTURO DEL COMPARTO E DI CHI RAPPRESENTA. ACQUANET È necessario, ora più che mai, alzare il livello tecnico, culturale e morale degli operatori del settore. Per quanto riguarda l’ambito delle piscine private, in forte crescita, molti operatori si sono inseriti approfittando della forte possibilità di guadagno. Senza una reazione forte, il settore si impoverirà e quando il mercato tornerà alle dimensioni precedenti, questo sarà un serio problema. AGISI Insieme ad altre sigle riunite nel C.A.G.I.N, abbiamo presentato istanze fondamentali; su tutte, l'estensione della misura dell'«Ecobonus 110%» agli impianti sportivi e il ricorso alla misura del Conto Termico estesa a SSD e ASD. Necessari inoltre: il prolungamento delle concessioni con apposito decreto; ristori, riformulati nell’erogazione essendo la composizione dei ricavi di ASD e SSD ripartita nella media tra 90% istituzionale e 10% commerciale. Vitale l'introduzione di un «bonus sport» a vantaggio degli utenti, per favorire le iscrizioni e stimolare la ripresa. Priorità pure alla misura del credito d'imposta per le utenze energetiche degli impianti sportivi, ricordando che molti gestori, fermi da più di un anno, subiscono istanze di fallimento proprio dai fornitori energetici: decisivo il blocco automatico delle procedure almeno per


POOL&GYM LA REDAZIONE

In Aqua Castelfranco V.to

90 giorni dalla data di riapertura degli impianti natatori. AIS Ritengo che un aiuto potrà pervenire tramite Recovery Fund: previsto 1 miliardo di Euro per investimenti. Oltre ad altre opportunità programmate con finanziamenti a fondo perduto. ANIF Con i nostri 25 anni di storia riteniamo che ci siano da portare avanti azioni di carattere istituzionale-legislativo come: -- il completamento dei decreti di sussidio per ricevere maggiori attenzioni per l’intero comparto, -- una più importante considerazione del settore nel Recovery Fund (700 milioni destinati allo sport oggi sono pochi e andranno soprattutto alle strutture pubbliche), dobbiamo ragionare su almeno 7 miliardi di euro per il rilancio. -- continuare a lavorare alla Riforma dello Sport che ad oggi è del tutto inadeguata. ANIF si batte da sempre per avere una riforma funzionale al settore e che non lo penalizzi, soprattutto per l’inquadramento dei rapporti di lavoro. Nel futuro dovrebbe esserci un’unica figura statutaria per la gestione dei centri sportivi, una realtà commerciale, ma con adeguate agevolazioni in virtù del grande valore sociale e di prevenzione.

ASSOSPORT – L’attività e l’esercizio fisico sono salute. Diamo garanzia e opportunità di lavoro a tutti i soggetti coinvolti in questa importantissima filiera. Agiremo affinché a livello governativo: 1) Venga riconosciuta e valorizzata la filiera 2) Si riconoscano gli adeguati supporti finanziari alle aziende penalizzate dalla pandemia 3) Anche il Ministero della Salute sia conscio e garante che fare sport è salute. ASSONUOTO In questi mesi sono emerse le difficoltà normative e strutturali che la legislazione italiana evidenzia in materia sportiva. L’essenzialità dello sport per il sistema economico e sociale della collettività occupa un ruolo di tutto rispetto: deve essere considerato al pari di altri settori che in questa crisi hanno goduto di maggiori tutele e considerazione istituzionale. Il futuro sarà una prova tutt’altro che scontata, la determinazione degli operatori e il senso di responsabilità nel mantenere la gestione delle strutture pubbliche farà la differenza, ma non potrà essere l’unica condizione alla sopravvivenza. Sono necessarie l’interlocuzione e la consapevolezza delle istituzioni e delle amministrazioni territoriali affinchè possa essere preservato il patrimonio degli impianti sportivi e confermata la funzione di agen© D I R I T T I R I S E R VAT I

zia di salute che i nostri impianti rappresentano. CIWAS Fare squadra, questa è la cosa più importante. Come Confederazione Wellness in pochi mesi siamo arrivati dove altre sigle hanno impiegato anni ed altre non sono mai arrivate, ma tutto questo è stato possibile solo grazie alla coesione degli oltre 300 club che già avevano creduto in Fitness Network Italia ed alle 22 nuove Confederate con le quali arriviamo a rappresentare direttamente circa 2.700 Strutture Sportive nazionali, dal primo gruppo in Italia con 57 club alla scuola di danza passando per piscine e centri sportivi, senza distinzioni, perché facciamo tutti bene alla salute e solo uniti possiamo ottenere l’autorevolezza e l’attenzione che meritiamo. EAA ci sarà di sicuro da impegnarsi più di prima, quando magari si faceva molto ma soprattutto per consuetudine e per i propri interessi. Dobbiamo assolutamente colmare il gap che c’è tra le tre componenti del mercato: imprenditori/gestori, istruttori/risorse umane, clienti. Troppo spesso gli interessi di una parte cozzano con quelli delle altre, a svantaggio di tutto il settore.

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Piscina Manara, Busto Arsizio

PIU’-Acquanetwork Si deve partire dal cambiamento delle regole del gioco. Non possono esserci settori come il nostro decisamente più penalizzati senza evidenze scientifiche o provate motivazioni. I 340 giorni di chiusura con i pochissimi sostegni e aggravati da misure di sicurezza e limitazioni alle attività, necessitano di urgenti sostegni e di contributi importanti, parametrati agli effettivi mancati incassi e perdite. C’è bisogno di accesso al credito agevolato con scadenze dei mutui a 15 anni, contributi e riequilibratura dei PEF/convenzioni da parte dei Comuni proprietari degli impianti, ecobonus 110% su tutta l’impiantistica sportiva, una campagna di comunicazione Pubblicità Progresso dove Attività Sportiva e Salute siano un binomio indissolubile. Necessitano bonus per lo sport, esenzione IVA e detraibilità per l’attività sportiva come per la spesa sanitaria. FORUMPISCINE Gli snodi essenziali per il futuro di chi gestisce piscine: agire sulla relazione con le amministrazioni comunali (abbiamo curato con ANCI, FIN e il Coordinamento dei Gestori uno strumento ad hoc per i gestori di

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piscine pubbliche); cambiare paradigma nel rapporto con gli enti di controllo e creare un terreno condiviso di regole certe; scardinare norme non più sostenibili, né economicamente, né sotto il profilo ambientale (penso soprattutto all’enorme spreco di acqua della normativa vigente). Favorire poi l’ammodernamento e l’efficientamento degli impianti e creare le condizioni per piscine autosufficienti e green… Su ognuno di questi temi abbiamo aperto dei tavoli; con istituzioni, federazioni, enti pubblici di varia natura abbiamo creato reti di “portatori di interesse” e ci confrontiamo continuamente. Queste sono “imprese” ardue, ma non più differibili per arrivare a sciogliere alcuni dei nodi che affliggono le gestioni di piscine. FSSI Per fare una battuta, già prendere delle decisioni mi sembra un grande successo! Solitamente il settore aspetta che arrivino aiuti dall’esterno oppure che accada qualcosa di fortuito per andare avanti. Bisogna che gli operatori del settore cambino atteggiamento e diventino sempre più imprenditori capaci di accettare le sfide e con strategie preventive e mirate. Il Covid-19 deve insegnar© D I R I T T I R I S E R VAT I

ci che aspettare e non voler vedere le situazioni non conviene a nessuno. Nuova normalità, nuove abitudini e nuove esigenze. Maggior imprenditorialità (strategie -- organizzare - pianificare - agire), maggior cooperazione tra le imprese del settore. COSA SERVE CAMBIARE E COME LA SUA ASSOCIAZIONE/ENTE INTENDE AGIRE PERCHÉ QUESTO CAMBIAMENTO SI COMPIA ESCLUDENDO IL RIPETERSI DI ERRORI SISTEMICI DEL PASSATO? ACQUANET La nostra associazione non dà mai risposte comode. Continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto, cioè dire la verità e denunciare ciò che porta danno al futuro del comparto, anche se utile ed economicamente vantaggioso nell’immediato. Sulla possibilità di escludere che si ripetano gli errori del passato sono molto cauta. AGISI Le istituzioni devono consacrare il ruolo dello sport da un punto di vista sociale e come strumento di prevenzione per la salute del cittadino. Favorire l'efficientamento energetico serve per fare fronte ai costi delle utenze. Punti chiave: la profonda revi-



sione dell'organizzazione del lavoro sportivo, una consistente detassazione per le società di gestione e la defiscalizzazione dello sport per le singole famiglie. AGISI opera all'insegna del dialogo con una pluralità di soggetti. Abbiamo aperto numerosi canali di comunicazione con le istituzioni e abbiamo portato le istanze dei nostri associati all'attenzione di Governo, Ministeri competenti, Commissioni parlamentari, Regioni, Province, ANCI e Coni. Inoltre abbiamo attivato numerosi percorsi di formazione interna per i nostri associati e dato vita a incontri di ascolto per una migliore percezione delle reali difficoltà del mondo sportivo sul territorio. AIS L'associazione è nata con lo scopo di divulgare, con tavole rotonde e convegni, come riqualificare o realizzare impianti sportivi. I centri sportivi devono essere sostenibili sia a livello energetico (riduzione dei costi) e sia a livello gestionale; devono dare reddito. Diventare polivalenti e polifunzionali. Spesso i gestori, ottimi maestri di tennis, calcio, ecc, non hanno la mentalità imprenditoriale. Negli ultimi anni è sempre più frequente che gestori di impianti sportivi e pubbliche amministrazioni si rivolgano alla nostra associazione per una consulenza e affiancamento (gratuito), per un corretto utilizzo degli strumenti tecnici e finanziari disponibili. ANIF Oltre ai punti sopraesposti, ANIF nell’immediato si sta attivando per lo sviluppo di una Pubblicità Progresso insieme a Confidustria e con il patrocinio del Ministero della Salute affinché si possano sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni all’importanza della pratica sportiva e di tornare ad allenarsi con serenità all’interno dei centri. Il Bonus Wellness e Sport di cui si parla in questi giorni, seppur al momento andrebbe solamente a coprire rimborsi per 762.776 persone, tuttavia ci fa ben sperare anche in vista di un’azione per il futuro. Se i cittadini, inoltre, potessero detrarre dalla dichiarazione dei redditi l’abbonamento alla pratica sportiva, sarebbe un guadagno notevole per tutti: lo Stato risparmierebbe sulla spesa sanitaria pubblica, le persone sarebbero più sane e produttive e i centri sportivi lavorerebbero meglio.

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Piscina esterna Forum Roma Sport Center

ASSOSPORT Per i nostri associati dialoghiamo con il MEF e altri ministeri, sensibilizzando sulle difficoltà e sugli aiuti necessari, in primis, del sistema bancario. Parallelamente, per tutto il comparto, in accordo con le altre associazioni di categoria, stiamo adoperandoci e coordinandoci con il Sottosegretario Andrea Costa per avviare una campagna di comunicazione appoggiata dal Ministero della Salute, per rimediare ad allusioni infondate e far tonare la gente nei centri sportivi, sottolineandone la sicurezza degli ambienti, i benefici indotti dalla professionalità degli operatori e il movimento inscindibile da salute per la popolazione ed educativo per stili di vita sani dei più giovani. Un assist per tutto il settore.

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ASSONUOTO Siamo un’associazione al passo coi tempi, che coglie d’anticipo l’esigenza dei nostri associati, forte del confronto e continuo aggiornamento tra gli iscritti. Senza dubbio il poter costituire un network costruttivo con gli altri esponenti di settore per la ricerca di una visione comune e sistematica è ciò che possiamo auspicare. L’esperienza di questo drammatico periodo ci ha insegnato che l’essere uniti e condividere le vicissitudini e le storie diverse legate ai territori di riferimento è il valore maggiore che permette alla realtà come la nostra di esprimere il proprio miglior potenziale. CIWAS Il cambiamento deve partire da noi Stakeholder: dai titolari di Club, dai presidenti delle associazioni ed unioni, dai proprietari


di aziende del settore come anche dai collaboratori e dalle scuole di formazione. Non possiamo aspettare sulla riva del fiume, siamo noi i primi a dover far capire alle Istituzioni che il settore wellness e delle attività sportive per la salute è cambiato, si è evoluto ed unito: sta rafforzandosi. Come CIWAS vogliamo partire proprio da questo, proseguendo il lavoro di Fitness Network Italia, per essere sempre più colleghi e sempre meno competitor. EAA Non crediamo ai cambiamenti imposti, nemmeno sbandierati. Crediamo piuttosto che l’analisi di quanto è accaduto con il Covid non possa non spingere a riflettere seriamente sul proprio operato, sulle mancanze, sulla superficialità di scelte persona-

listiche. Senza guardare nel giardino del vicino, additando ciò che non va, partiamo da noi stessi, un passo indietro per trovare coesione vera. Abbiamo già attivato, ad esempio, dei momenti d’incontro con i tecnici che esulano dai corsi, per parlare, confrontarsi, dare e ricevere consigli. Piccole cose ma, abbiamo riscontrato, di grande valore. PIU’-Acquanetwork Servirebbe una risposta coesa ed unitaria da parte di tutta la filiera che evidenzi la sicurezza degli impianti sportivi e che l’attività sportiva è Salute, Prevenzione, Benessere e Relazione (è l’unico vero vaccino senza controindicazioni contro il Covid-19). Inoltre una legge per lo Sport finalmente chiara e al passo con i tempi. Il volano economico/so© D I R I T T I R I S E R VAT I

LA REDAZIONE

FORUMPISCINE Siamo partiti dal favorire il dialogo tra e con le associazioni di categoria. A cominciare da quelle dei gestori. In questo ambito, è stato decisivo il contributo di Marco Sublimi, membro del nostro Comitato Scientifico. La sua attività si è svolta nel segno della convergenza e ha portato ForumPiscine ad affiancare sei sigle di associazioni di categoria nel “Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori-CAGIN”. ForumPiscine e Next, l’edizione straordinaria di ottobre, sono però prima di tutto un incubatore di idee, un polo di formazione, un luogo di incontro e confronto tra i diversi protagonisti del settore e del mercato della piscina in generale. È così che sosteniamo il settore e ne favoriamo il cambiamento. Questa è la nostra vocazione.

POOL&GYM

ciale, con l’applicazione di quanto sopra, sarebbe ampiamente positivo. Ingentissimi risparmi sui costi della Sanità per riduzione di malattie come obesità, diabete, patologie cardiache, osteoarticolari ed infine, essendo una nazione piena di mari, laghi, fiumi, riduzione degli annegamenti. La qualità della vita delle persone che praticano nuoto è migliore. ACQUA è VITA.

FSSI Ciò che il comparto deve fare da subito è abbandonare vecchie abitudini: noi del settore cerchiamo clienti (unico settore) a suon di prezzi al ribasso; facciamo delle difficoltà dei colleghi il nostro punto di forza. Il sindacato, che rappresento, si sta adoperando per dare sempre più visibilità al settore attraverso canali istituzionale e attività concrete sul campo. A maggio 2021, il sindacato ha sottoscritto un contratto nazionale riconosciuto dal CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), ha generato aree per condividere idee e azioni da fare insieme a tutto il settore, sta operando per dare professionalità a tutti gli operatori. Stiamo lavorando per creare identità del settore attraverso l’unione delle imprese, lasciando ad ognuno la propria autonomia identificativa. Desideriamo promuovere una vera e propria “riforma” del comparto (tipologia di club, costi, prezzi, comunicazione etc.) 

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Veronica Telleschi pr@anifeurowellness.it

Responsabile PR e relazioni internazionali ANIF EuroWellness

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CONTAGI PRESSOCHÉ NULLI E UNA RIPRESA PREVISTA ENTRO IL 2022 La fotografia emersa dal sondaggio condotto da ANIF dopo un mese dalla riapertura di palestre, piscine e centri sportivi Lo scorso fine giugno ANIF ha realizzato un sondaggio dal titolo chiarissimo “La ripartenza dei centri sportivi italiani”. Un sondaggio semplice effettuato su un campione di 4.000 realtà, 750 delle quali hanno risposto ai quattro quesiti che non lasciavano adito a dubbi di alcun genere.

Lo sport è essenziale per la qualità della vita: praticarlo nei centri sportivi è garanzia di salute e sicurezza - ph Andrea Piacquadio da Pexels

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“L’obiettivo era quello di avere una chiara visione della realtà che stiamo vivendo e poterla misurare con numeri e percentuali” afferma Giampaolo Duregon, Presidente ANIF “ad un mese da quel fatidico 24 maggio, con la ripresa dell’attività e dopo la lunghissima chiusura, ci siamo tutti trovati ad affrontare uno scenario nuovo. I frequentatori in questi mesi si sono abituati ad allenarsi outdoor, a scegliere discipline diverse dal fitness o dal


FITNESS VERONICA TELLESCHI

Tornare ad allenarsi nei centri sportivi per la sicurezza degli ambienti e per la professionalità dello staff ph Andrea Piacquadio da Pexels

IL 90,9% DELLE RISPOSTE HA CONFERMATO CHE NON SI SONO VERIFICATI CASI: UNA DIMOSTRAZIONE IN PIÙ DEL FATTO CHE LE PALESTRE E LE PISCINE NON SONO (NON LO SONO MAI STATI) LUOGHI DI CONTAGIO

nuoto (poiché erano chiusi gli impianti), sono andati al parco sotto casa oppure hanno seguito virtualmente il proprio istruttore. Ecco che gli operatori, alla riapertura, si sono organizzati nel contattare tutti gli iscritti per riportarli nei propri centri. Senza considerare i molti operatori che invece non hanno ancora riaperto, di cui ad oggi è impossibile fare una statistica realistica per-

ché nessuno vuole apertamente dichiarare tale decisione”. La prima domanda era relativa alla percentuale di contagi: e cioè, quanti casi di COVID sono stati rilevati nella propria struttura dalla riapertura di maggio 2021. Bene, il 90,9% delle risposte ha confermato che si sono verificati zero casi. Una dimostrazione in più del

fatto che le palestre e le piscine non sono (non lo sono mai stati) luoghi di contagio. Il secondo quesito prendeva in esame la frequentazione e cioè quanti iscritti sono tornati nella struttura dallo scorso maggio. Il 51% ha risposto tra il 25 e il 50%; il 23,8% solo il 25%; il 19,2% tra 50 e 75% e appena il 6% oltre il 75%.

LA PRESENZA DEL COVID ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE SPORTIVE È VERAMENTE IRRISORIA ED È STATO UN ERRORE CONSIDERARLE COME NON ESSENZIALI 7 5 0 R I S P O ST E 2 8 G I U G N O 2 0 21

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RIPETEREMO IL SONDAGGIO IN AUTUNNO, QUANDO LA NUOVA STAGIONE SARÀ RIPARTITA: AVREMO UNA VERA CARTINA TORNASOLE PER FARE DELLE STIME PIÙ PRECISE Una media chiaramente condizionata dalla stagione estiva che ha convinto molti a rientrare a settembre. La terza domanda era relativa alla forza lavoro e cioè quanti tra istruttori e collaboratori avevano lasciato il lavoro durante la chiusura. Almeno il 30,3% delle strutture ha perso una figura, il 28,3% almeno 5; il 19,1% più di 5 e il 22,4% non ne ha perso nessuno. Infine la domanda più complessa era legata ad una previsione in termini di flusso economico per ipotizzare una data entro la quale si può pensare di tornare ai livelli di entrate economiche del 2019. Ebbene, il 32,9% ritiene sia possibile entro il 31 dicembre 2022, il 27,1% oltre il 31 dicembre 2022, il 16,1% entro il 30 giugno 2022, il 7,7% entro il 31 dicembre 2021 con un altro 16,1% che non sa.

“Ripeteremo il sondaggio in autunno, quando la nuova stagione sarà ripartita. Lì avremo una vera cartina tornasole per fare delle stime più precise” prosegue Duregon “al momento siamo soddisfatti di poter sostenere, con dati alla mano, che la presenza del Covid all’interno delle strutture sportive è veramente irrisoria ed è stato un errore considerarle come non essenziali e dei meri luoghi di aggregazione. Questa è la sfida che noi, come Associazione di categoria, abbiamo raccolto da questa situazione di crisi e stiamo lavorando affinché il mondo dello sport sia sempre più al fianco e al servizio della salute pubblica: star bene conviene è il payoff su cui insistere!” 

LA PRESENZA DEL COVID ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE SPORTIVE È VERAMENTE IRRISORIA ED È STATO UN ERRORE CONSIDERARLE COME NON ESSENZIALI

ph Maarten van den Heuvel da Pexels

Professionalità e attrezzature di qualità sono una garanzia per chi frequenta i centri sportivi

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15MA EDIZIONE

YOUNIQUE EXPERIENCE 24-26 SETTEMBRE 2021

FIERA E RIVIERA DI RIMINI


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Andrea Pambianchi andrea@dabliu.com

FITN ESS

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PAROLA D’ORDINE: RECUPERARE! I danni determinati dalle chiusure protratte dei club e gli interventi necessari No, non sto parlando di recuperare i mesi persi prolungando l’abbonamento o con il voucher di rimborso; in questo momento è necessario fare una profonda riflessione su

quanto abbiamo perso nell’ultimo anno e mezzo, non solo economicamente. Il livello di allarme mondiale sullo

stato di benessere della popolazione è altissimo e, anche in Italia, nella ricerca Ipsos per il Dipartimento dello Sport, i dati sono catastrofici: la metà degli under 14 ha abbandonato lo sport con aumento della sedentarietà e dell’obesità infantile, mentre precipita anche il numero degli adulti attivi soprattutto nella fascia over 60, fase della vita in cui invece è più necessario mantenere uno stile di vita attivo per un sano invecchiamento. È necessario dunque recuperare le capacità funzionali ed un corretto stile di vita per mitigare i danni della sedentarietà e migliorare la capacità fisiche, cognitive, sociali e psicologiche. Recuperare la salute emotiva - Il benessere è un antidoto ai sentimenti di ansia, solitudine e dolore che hanno tormentato molte persone durante l'isolamento sociale e le perdite personali legate alla pandemia Covid-19. E’ risaputo

È mancato l'allenamento seguiti da Professionisti dello Sport per rimettersi in forma e in salute - ph Andres Ayrton da Pexels

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LA METÀ DEGLI UNDER 14 HA ABBANDONATO LO SPORT CON AUMENTO DELLA SEDENTARIETÀ E DELL’OBESITÀ INFANTILE


FITNESS ANDREA PAMBIANCHI

I bambini devono recuperare due anni di scuola nuoto mancata, un danno sociale, educativo e per la sicurezza dagli annegamenti dei più piccoli

È FONDAMENTALE INSERIRE NELLA ROUTINE SCOLASTICA E LAVORATIVA PROGRAMMI DI ALLENAMENTO E BENESSERE SPECIFICI E BEN PROGETTATI che il wellness e le attività sportive in genere offrono un supporto importante andando a ridurre la solitudine ed aumentando la resilienza. Recuperare la salute sociale – Il ricorso allo Smart Working ed alla DAD ha innescato cambiamenti non sempre positivi. La cultura e le opportunità del benessere si allineano con molte metriche delle prestazioni scolastiche ed aziendali. E’ fondamentale inserire nella routine scolastica e lavorativa programmi di allenamento e benessere specifici e ben progettati: sono un vantaggio per il lavoro di gruppo, il miglioramento delle performance, la crescita personale ed una rapida ripresa. Recuperare la mobilità dei più fragili - L’isolamento e il distanziamento sociale possono affliggere tanto gli adolescenti quanto gli anziani, con conseguente isolamento, cattiva salute mentale e ridotta salute fisica. I programmi di benessere hanno uno scopo che va ben oltre l'intrattenimento. Il concetto

di Wellness, come dichiara l’OMS, travalica la semplice assenza di malattia; riunisce le generazioni più giovani e quelle più anziane, promuovendo un sano stile di vita ed un invecchiamento attivo con benefici evidenti per il benessere della popolazione ed un risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale: 4 euro per ogni euro investito in lotta alla sedentarietà.

so la detrazione delle spese di riferimento, l’iscrizione alle strutture sportive e Centri della Salute. Ben vengano dunque le proposte di incentivi, detrazioni, di Bonus Wellness ma finchè le Istituzioni non saranno persuase a dover intervenire in maniera socialmente impattante sarà molto complesso recuperare la salute fisica della popolazione e la salute lavorativa di tutti gli Stakeholders del settore Wellness e delle attività sportive per la salute. 

Le malattie croniche affliggono circa il 40% della popolazione italiana e, secondo le stime dell’ISTAT, nei prossimi anni la spesa sanitaria per curarle in Italia salirà a 71 miliardi di euro/anno, soprattutto per cardiopatie, diabete di tipo 2 e ipertensione. È necessaria un’importante campagna di rilancio e di fiducia per promuovere l'allenamento nelle strutture sportive in quanto presidi di salute e prevenzione; una vera e propria Pubblicità Progresso unita a misure che puntino a superare i limiti strutturali dell’attuale sistema per incentivare, anche attraver© D I R I T T I R I S E R VAT I

Over 65 e obesi, categorie motoriamente molto penalizzate dal lockdown dei centri sportivi - ph AREA H Pittam H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 4 / 2 0 2 1

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Ciro Lo Giudice

redazione@quroaquatic.it

AQ UA POOL

INTERVISTA

MARCO POLO SPORTS CENTER, SIMBOLO DI MODERNITÀ E RINASCITA DI UN COMPARTO Il post-pandemia a Viareggio viene salutato con il varo di uno dei complessi polifunzionali più completi e innovativi che dà forza al rilancio del settore dopo mesi di lockdown ed esprime un’offerta di sport, benessere e piacere di vivere questa nuova struttura senza precedenti Viareggio da fine luglio potrà fregiarsi di uno degli impianti sportivi più moderni e completi della Toscana, valorizzato anche dal blasone della proprietà, rappresentata da Davide Lippi, ma soprattutto dal padre, l’inarrivabile CT della nazionale Marcello Lippi. Sorto su quello che restava di una piccola scuola calcio, Marco Polo Sports Center rilancia questo indirizzo con ben tre campi da calcio, ma integrando i servizi e il complesso con molte altre soluzioni. Ad interpretare lo sviluppo del progetto l’AD Andrea Strambi, grande uomo di sport che gode della meritata fiducia della famiglia Lippi, la quale gli ha affidato la guida del complesso sportivo. Una sfida stimolante, soprattutto perché l’impianto viene inaugurato in concomitanza con la ripartenza dello sport, dopo quasi un anno di lockdown. Un messaggio significativo e forte per la popolazione di Viareggio e del territorio, che distingue sin da ora Marco Polo Sports Center come riferimento per la “rinascita” post covid e per soddisfare il desiderio di tornare a praticare lo sport in un ambiente di alta qualità, molto professionale e sicurissimo.

Andrea Strambi

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Quali sensazioni avverte ad essere alla guida di uno dei club più prestigiosi della Versilia, prestigio assicurato anche dalla celebrità del mister mondiale Marcello Lippi?

sportivo e come la proprietà, nella persona di Davide Lippi (figlio di Marcello ndr), ha condiviso/guidato le scelte di questo pregevole progetto?

Al di là della celebrità assicurata dall’immagine di mister Lippi, il nuovo Marco Polo Sports Center rappresenterà certamente un fiore all’occhiello per Viareggio e tutta la Versilia, per cui è inevitabile per me essere onorato dell’incarico che mi è stato affidato.

Abbiamo condiviso un sogno. Da parte mia c’è stata l’idea di valorizzare e riqualificare un’area sportiva preesistente. Da parte della proprietà il progetto è quello di mettere al servizio della comunità locale un centro sportivo polifunzionale di alta qualità.

Quanto lei ha contribuito alla realizzazione di questo complesso

Siamo all’inizio di una nuova grande avventura imprenditoria-

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AQUAPOOL CIRO LO GIUDICE

Allenamento in campo, sullo sfondo la struttura indoor quasi ultimata

UNO SPAZIO “DA VIVERE”, SIA PER FARE SPORT MA ANCHE PER UTILIZZARE LO SPORT COME STRUMENTO DI SOCIALIZZAZIONE, CONDIVISIONE, CONVIVIALITÀ E FESTA

le: è stato faticoso arrivare al via e come pensa di superare le tante prove impegnative che l’attendono come manager?

L’investimento e l’indirizzo imprenditoriale assegnato ad ogni scelta operata e area realizzata, con indicazione di risultati attesi.

La fatica e l’impegno glieli lascio solo immaginare (sorride). La pandemia poi ci ha messo il suo a complicare il tutto. Conto molto sul lavoro di squadra. Il manager prende le decisioni, ma deve avere un team di fiducia che lo supporta.

Le nostre aree sono state pensate con un occhio di riguardo alla modernità e alla tecnologia. La palestra è dotata di attrezzature moderne e performanti. A corredo abbiamo previsto una sala polifunzionale per svolgere corsi di gruppo, ma anche una splendida terrazza per le attività in outdoor. Il calcio è un’attività storica e il contesto del nuovo centro non fa altro che valorizzare i nostri campi in sintetico. I campi da

Il Covid ha decisamente rallentato il varo di Marco Polo, ma il ritardo può essere interpretato anche come un vantaggio: che partenza vi attendete e che progressione di crescita avete programmato?

paddle sono l’attualità e il successo di uno sport per certi versi nuovo. La piscina poi rappresenta la rinascita dell’attività natatoria a Viareggio. Contiamo molto sul successo di questa area in particolare. C’è molta attesa per poter tornare a nuotare. Bellezza, polifunzionalità e modernità sono alcuni degli elementi distintivi di questo complesso: in che modo i servizi saranno meglio fruibili e cosa lo connota come aggiornatissimo? Come dicevo, abbiamo cercato di stare al passo con i tempi. Per que-

Il vantaggio è stato quello di non aver dovuto affrontare una chiusura se avessimo aperto prima. Adesso contiamo logicamente sull’effetto novità, sulla curiosità, sulla vasta gamma di servizi che vogliamo offrire e sul fatto che la nostra struttura sarà un “unicum” nella zona. © D I R I T T I R I S E R VAT I

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sto è necessario rendere “viva” la struttura consentendo all’utenza un’esperienza a 360 gradi. La fruibilità dell’esperienza sarà consentita anche dalla possibilità di gestire gli accessi con un software che ci permette di offrire flessibilità e allo stesso tempo ci assicura il controllo. Modernità oggi è inevitabilmente associata a digitalizzazione: come avete preparato tale percorso e quali gli effetti attesi? Ci affideremo alle soluzioni digitali che il nostro software gestionale ci consente. Applicazione mobile, automatizzazione delle vendite e tutte le altre possibilità che ci permetteranno di offrire un servizio qualitativamente elevato anche dal punto di vista tecnologico. Con la chiusura dello storico impianto natatorio di Viareggio, il vostro Sports Center può essere il polo acquatico di riferimento per la città: quali gli elementi originali e identificativi su cui puntate e che offerta contate di promuovere per l’area acquatica? Cercheremo di offrire varie modalità di utilizzodella piscina. Oltre alla fruibilità per il nuoto libero, stiamo implementando una serie di corsi ed attività che permetteranno di approcciarsi in maniera “dinamica” alla vasca. Senza dimenticare poi lo spazio che vogliamo lasciare alle realtà associative agonistiche di zona. Disponete di una fuoriserie che per posizionamento, offerta e personalizzazione del servizio

Marcello Lippi con Andrea Strambi ad un incontro istituzionale

IMPRESCINDIBILE LA PRESENZA DI STRUMENTI GESTIONALI DI QUALITÀ ED AFFIDABILI, CHE PERMETTANO IL CONTROLLO IN TEMPO REALE DELL’ANDAMENTO DELLA STRUTTURA

può puntare su grandi traguardi: quali quelli per voi più importanti e come pensate di conseguirli? Uno degli obiettivi che mi sta particolarmente a cuore è quello di rendere il Marco Polo Sports Center uno spazio vivibile e frequentabile

in qualsiasi momento della giornata. Per fare sport, per pranzare nel nostro ristorante, per partecipare ad un evento sportivo o mondano, insomma un luogo di incontro e socializzazione. Il legame tra la famiglia Lippi e il

LA PISCINA RAPPRESENTA LA RINASCITA DELL’ATTIVITÀ NATATORIA A VIAREGGIO

Fra le presenze illustri al Marco Polo, Ribery; alla sua sinistra Davide Lippi

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AQUAPOOL

calcio è “viscerale”: quale sarà il ruolo strategico dell’area calcio e come pensa di coniugarla con gli altri ambiti che distinguono il club?

Un sistema così evoluto su cosa deve contare per essere funzionale e ben coordinato, senza perdere mai di vista la centralità del cliente?

CIRO LO GIUDICE

Come dicevo, l’attività calcistica era già esistente. Stiamo ampliando anche questo settore di attività, vogliamo crescere. Il nuovo centro ci permetterà di rendere più fruibili i nostri campi, con dei servizi a corredo proprio dell’attività calcistica, sia amatoriale che agonistica.

Uno scorcio dei campi da calcio - ph Guerini Ingegneria

Dal punto di vista umano ha bisogno di un team affiatato, sia a livello dirigenziale ma soprattutto fra gli operatori. Poi, credo sia imprescindibile la presenza di strumenti gestionali di qualità ed affidabili, che permettano il controllo in tempo reale dell’andamento della struttura, in modo da poter applicare il prima possibile eventuali correzioni di marcia.

LE NOSTRE AREE SONO STATE PENSATE CON UN OCCHIO DI RIGUARDO ALLA MODERNITÀ E ALLA TECNOLOGIA

Che messaggio “nuovo” può dare Marco Polo alla popolazione e al territorio, dopo il lungo lockdown e la riduzione generale dell’attività motoria nel Paese? C’è tanta voglia di ripartire e di stare insieme. E noi vogliamo dare il nostro contributo, offrendo uno spazio “da vivere”, sia per fare sport ma anche per utilizzare lo sport come strumento di socializzazione, condivisione, convivialità e festa. Cosa significa per lei e per la famiglia Lippi questa esperienza e quali le ragioni per le quali potrete dirvi soddisfatti?

SUPERFICIE

Totale: mq 33.000

Area coperta: mq 2.700 Si arriva a 6000 mq con le coperture invernali di piscina, padel, campi da beach

VASCHE

INDOOR: 25 mt per nuoto libero, corsi di nuoto, aquafitness

AREA FITNESS

SALA FITNESS+CARDIO:250 MQ n. 30 postazioni SALA/E CORPO LIBERO: 300 MQ SALA DANZA: 120 MQ

AREA WELLNESS

TERRAZZA SCOPERTA PER ATTIVITA’ OUTDOOR 600 MQ 1 CAMPO DA CALCIO A 11 1 CAMPO DA CALCIO A 9 2 CAMPI DA CALCIO A 5/7 4 CAMPI DA PADEL 5 CAMPI DA BEACH SOCCER/TENNIS

AREA RISTORO E/O BAR

RISTORANTE: 330 MQ x 90 COPERTI ALL’INTERNO più spazio esterno estivo BAR: COLAZIONI, PRANZI VELOCI, APERITIVI, ALIMENTAZIONE PER SPORTIVI

ALTRE AREE

STUDI MEDICI PRIVATI

Tempo realizzazione impianto: 2 anni

Costo investimento complessivo e per area: € 6.000.000,00

Principali attività e servizi offerti:

SALA FITNESS+CARDIO, PERSONAL TRAINER, CORSI FITNESS, CORSI E ATTIVITA’ IN ACQUA, PADEL, CALCIO

Fornitori principali

Technogym, Aqquatix, Heitz System

Istintivamente -si guarda intornomi verrebbe da dirle che adesso la soddisfazione di tutti sarà quella di chiudere definitivamente il cantiere ed inaugurare la struttura. Nel medio termine, saremo soddisfatti se il lavoro e l’esperienza di questi ultimi due anni troveranno il gradimento dei nostri clienti. 

Terminal di vendita - ph Heitz © D I R I T T I R I S E R VAT I

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Gerardo Ruberto

info@smilingcoachsystem.it

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PRONTI PARTENZA VIA… FACILE? NO! PA RTE 1

Non basta schiacciare il pulsante “riavvia”, sono fondamentali le scelte strategiche che abbiamo o stiamo maturando per cambiare in modo deciso il modello di servizio “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva e le dobbiamo le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato”. (Albert Einstein) Sarebbe bello credere che il 2021 riguarderà la stabilità e il ritorno alla normalità; tuttavia, è probabile che quest'anno sarà un altro anno ricco di importanti transizioni. Il modo migliore di affrontare la crisi generata dal Covid-19 è quello di guardare in faccia la realtà, di comprendere effettivamente cosa ha cambiato nelle persone e nella società civile; è importante che tutti, imprenditori o lavoratori, vivano l’attuale situazione e quelle che potranno profilarsi nel futuro, in modo veritiero per dare le giuste risposte ad una sfida che è appena iniziata. Gli imprenditori dovranno pensare alle difficoltà individuando nuove strategie per mettere in sicurezza le proprie imprese. Il Covid 19 ha generato una crisi mai vista, una crisi senza precedenti: in Italia oltre 900.000 persone hanno perso il lavoro, imprese ferme da mesi, attività che non riapriranno

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Istruttori come guida degli allievi e formati secondo nuovi percorsi attuali e innovativi - ph NZ Aquatic Education & Training

ABBIAMO L’OPPORTUNITÀ DI INNOVARE, DI CAMBIARE LE SOLITE ABITUDINI E PRENDERE DECISIONI DA VERI IMPRENDITORI più, persone ammalate e stremate da un lungo lockdown. Settembre potrebbe segnare altre difficoltà incrementando i problemi per l’intera società; questo è lo scenario peggiore che comunque © D I R I T T I R I S E R VAT I

dovremo tenere in considerazione quando progetteremo strategie di organizzazione e metodi di erogazione dei servizi. Ci aspetta una totale incertezza: così stanno le cose oggi in molti settori. Nulla


aquarapid.com

aqquatix.com © AQQUATIX SRL | photo: Michele Barcaro


sarà come prima, tuttavia, questo non è un motivo per arrendersi, le palestre e piscine devono sviluppare strategie per la ripartenza. La parte positiva della crisi generata dal Covid-19 è riferita all’opportunità di innovare, al cambiare le solite abitudini e prendere decisioni da veri imprenditori, pensando in modo strategico alla pianificazione del riavvio delle proprie imprese. Quindi, come iniziare la “ripartenza”? Di certo per riuscire ad uscire dal vortice crisi Covid è importante esaminare vari fattori critici che le palestre e le piscine dovranno affrontare. Nessun imprenditore si può “affidare” al caso nell’attesa che le cose possano accadere, le strategie dovranno rendere la ripartenza di settembre una “navigazione” sicura, certa e duratura. A settembre, se tutto andrà secondo le previsioni, i club riprenderanno il ritmo operativo degli anni antecedenti la pandemia (ma con diverse abitudini dei consumatori), quindi è necessario farsi trovare pronti. Il mio suggerimento agli imprenditori è di considerare il riavvio delle proprie imprese come un vero e proprio processo, evitando improvvisazioni. La ripresa non può accadere in un giorno, il giorno delle riaperture, ma è necessario processare le azioni iniziando con un’analisi dettagliata

IL RIAVVIO DELLE PROPRIE IMPRESE È UN VERO E PROPRIO PROCESSO: LE IMPROVVISAZIONI SONO DA EVITARE della struttura e dell’organizzazione dell’azienda. Suggerisco agli imprenditori e manager di partire con una verifica dei fattori di maggior sofferenza identificando, attraverso l’analisi SWOT, punti deboli, punti forti, minacce ed opportunità che l’impresa affronterà nel prossimo futuro (almeno 5 anni); ogni professionista dopo avere fatto l’analisi SWOT dovrà cercare diversi modi per “ricostruire”, dovrà creare nuovi processi per erogare servizi adatti al nuovo consumatore – sempre di più esigente nel vedere appagate le proprie aspettative. Non sto dicendo che bisogna cambiare radicalmente ma semplicemente implementare i giusti cambiamenti

per fornire valori significativi ai consumatori e al personale operativo; analizzare le connessioni all’interno dello staff con i clienti sia iscritti che possibili consumatori, verificare la situazione economico/finanziaria, nel prossimo futuro sono il focus su cui investire il proprio tempo. Ciò consentirà ai manager di avere un quadro il più preciso possibile delle situazioni in cui si trova la propria impresa e, di conseguenza, prendere una serie di decisioni “serie”. Ad esempio è corretto valutare se riaprire con tutti i servizi oppure focalizzarsi solo su alcuni, a causa della loro inadeguatezza in questo periodo, e indirizzare risorse economiche ad altri aspetti dell’attività.

IMPORTANTE PUNTARE SU PERSONALE CAPACE DI IMPEGNARSI CON DEDIZIONE ALL’AZIENDA E AI CLIENTI

Allenarsi in palestra non è solo Salute e forma fisica, ma anche socializzazione e soluzioni innovative - ph Andrea Piacquadio da Pexels

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GERARDO RUBERTO

Una ripartenza che possa garantire continuità nel tempo deve essere strategicamente strutturata, agendo sulle priorità e non sulle urgenze. In tutte le parti del mondo le aziende di vari comparti lavorativi richiamano i manager ad occuparsi del personale, come priorità per poter riaprire le attività ottenendo i risultati programmati. È necessario allineare le competenze, i requisiti e le abilità del personale con gli obiettivi aziendali futuri. Facendo ricerche e studiando la modalità di varie imprese nel mondo rispetto al personale operativo, si riscontra la necessità di creare uno staff capace di operare al meglio nel rispetto delle (nuove) condizioni operative. Rispetto alle risorse umane è importante rivalutare il numero degli addetti necessari ad erogare servizi (valutare numero e tipologia di servizi) richiedendo loro abilità e competenze non solo hard ma anche soft-skills (esempio: problem solving, coordinamento, intelligenza emotiva, etc); è importante puntare su personale capace di impegnarsi con dedizione all’azienda e ai clienti. Fornire ai collaboratori le condizioni di lavoro più sicure, ispirarli a nuovi traguardi, implementare ulteriori programmi di incentivazione. Dialogare e comunicare in modo chiaro obiettivi e modalità strategicamente pianificate. Iniziate a dialogare con il personale solo quando il piano di “risanamento” aziendale è pronto. Le persone saranno la principale chiave di volta per uscire dalla crisi, in momenti difficili le persone, attraverso la loro resilienza, saranno in grado di essere il “collante” per rendere i consumatori, consumatori abituali (famosa fidelizzazione), di mettere in campo processi innovativi e di ristrutturare le organizzazioni. Gli imprenditori e i manager devono avere la capacità di agire mettendo al centro le persone nei loro piani di organizzazione. 

FITNESS

È CORRETTO VALUTARE SE RIAPRIRE CON TUTTI I SERVIZI OPPURE FOCALIZZARSI SOLO SU ALCUNI E INDIRIZZARE RISORSE ECONOMICHE AD ALTRI ASPETTI DELL’ATTIVITÀ

Il fitness per i meno giovani è molto mancato e il ritorno in palestra è fondamentale - ph Leisure Opportunities

LA PIANIFICAZIONE DOVRÀ ESSERE IL TIMONE DELLE IMPRESE

L’articolo prosegue con la Parte 2, nel prossimo numero di HA&W. © D I R I T T I R I S E R VAT I

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MA N AGEM ENT

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RIFORMA DELLO SPORT: UN PERCORSO AD OSTACOLI (TROPPI) Un quadro normativo atteso da tempo sembra possa essere raggiungibile nei prossimi mesi, pur rilevando che incertezze interpretative e complessità sono ancora troppe: serve l’impegno di tutti per avere certezze I have a dream! Il sogno degli operatori sportivi, delle ASD e delle SSD è quello di avere dei punti di riferimento certi, anche dal punto di vista legislativo, per poter riprendere senza ansie la loro attività. Ma per ora resta soltanto un sogno, una speranza. La stentata riapertura delle strutture sportive comporta per le ASD e per le SSD, oltre che la soluzione di problemi immediati, anche la necessità di avere un quadro sul futuro assetto organizzativo, in relazione alla disciplina della riforma dello sport, contenuta nel Decreto Legislativo 36 /2021 della quale mi sono occupato nel precedente numero di Happy Acquatics & Wellness. Mi è parso necessario tornare sull’argomento per fornire una visione prospettica, dopo quella critica, alla quale dovranno approcciarsi le ASD e le SSD. Un primo punto fermo è rappresentato dal fatto che la legge 69/2021 di conversione del decreto legge 41/2021 ne ha modificato l’articolo 30, comma 7 che stabilisce le decorrenze dell’applicabilità dei cinque decreti riguardanti lo sport. Come noto, i decreti legislativi sono entrati in vigore il 2

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Gestori e Operatori dei centri sportivi attrezzati per ogni attività attendono da troppo tempo la riforma dello sport - ph Allan Mas da Pexels

LE SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE COSTITUITE NELLA FORMA DI COOPERATIVA DOVRANNO DECIDERE SE TRASFORMARSI IN UN’ALTRA FORMA SOCIETARIA, OPPURE PROCEDERE ALLA LORO CHIUSURA E “RICOSTITUIRSI” IN UNA DELLE FORME CONSENTITE DAL D.LGS. 36/2021 © D I R I T T I R I S E R VAT I



aprile 2021 (15 giorni dopo la loro pubblicazione nella G.U.), ma la loro applicabilità è stata così differita: DECRETO LEGISLATIVO 28 febbraio 2021 n. 37 Rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo. dal 31 dicembre 2023. DECRETO LEGISLATIVO 28 febbraio 2021, n. 38 Riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi. dal 31 dicembre 2023. DECRETO LEGISLATIVO 28 febbraio 2021, n. 39 Semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi. dal 31 dicembre 2023. DECRETO LEGISLATIVO 28 febbraio 2021, n. 40 Misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali. dal 31 dicembre 2023. DECRETO LEGISLATIVO 28 febbraio 2021, n. 36 Riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché' di lavoro sportivo. dal 1° gennaio 2022, ad esclusione delle disposizioni di cui agli articoli 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36 e 37 (riguardanti il lavoro sportivo) che si applicano a decorrere dal 31 dicembre 2023.

SARÀ CONSIDERATA DIVISIONE INDIRETTA DI UTILI LA CORRESPONSIONE AI LAVORATORI SUBORDINATI O AUTONOMI DI RETRIBUZIONI O COMPENSI SUPERIORI DEL QUARANTA PER CENTO RISPETTO A QUELLI PREVISTI, PER LE MEDESIME QUALIFICHE, DAI CONTRATTI COLLETTIVI

Per l’applicazione delle disposizioni sul lavoro sportivo, dunque, occorre attendere il 31 dicembre 2023, mentre le ASD e le SSD hanno a disposizione i prossimi sei mesi per decidere su eventuali adeguamenti alle altre disposizioni contenute nel D. Lgs. 36/2021. Appare quindi opportuna qualche indicazione operativa. Un primo aspetto riguarda la forma giuridica adottabile per svolgere attività sportiva dilettantistica. Occorre segnalare che le società sportive dilettantistiche costituite nella forma di cooperativa dovranno decidere se trasformarsi in un’altra forma societaria, oppure procedere alla loro chiusura e “ricostituirsi” in una delle forme consentite dal D.Lgs. 36/2021. Ciò è dovuto al fatto che la nuova normativa non annovera le cooperative disciplinate dal Libro V titolo VI del codice civile tra le forme societarie adottabili, limitandole a quelle previste dal Libro V, Titolo V del codice civile (società di capitali e società di persone). Non è questa l’occasione per approfondire il tema, ma segnalo soltanto che

LE ASD E LE SSD IN QUESTI PROSSIMI SEI MESI DOVRANNO PROCEDERE AD UN CHEK UP SULLA COERENZA DELLA LORO IMPOSTAZIONE CON LA NUOVA DISCIPLINA E, OVE NECESSARIO, PROCEDERE AGLI OPPORTUNI ADEGUAMENTI

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la trasformazione da cooperativa in società “ordinaria” (lucrativa) presenta notevoli problemi. Le ASD e le SSD in particolare dovranno fare i conti anche con la nozione di assenza di fine di lucro, contenuta nell’articolo 8 del D.Lgs. 36/2021 mediante il richiamo alla disciplina dell’Impresa Sociale (D.Lgs. 112/2017). Infatti dal 1 gennaio 2022 tali soggetti dovranno verificare tra l’altro che, agli amministratori, ai sindaci e a chiunque rivesta cariche sociali non siano corrisposti compensi individuali non proporzionati all’attività svolta, alle responsabilità assunte e alle specifiche competenze o comunque superiori a quelli previsti in enti che operano nei medesimi o analoghi settori e condizioni. Inoltre sarà considerata divisione indiretta di utili la corresponsione ai lavoratori subordinati o autonomi di retribuzioni o compensi superiori del quaranta per cento rispetto a quelli previsti, per le medesime qualifiche, dai contratti collettivi, salvo comprovate esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche competenze ai fini dello svolgimento delle attività istituzionali. Dal 1 gennaio 2022 sarà applicabile anche la disposizione che consente la distribuzione di dividendi ai soci, in misura comunque non superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato, nonché il rimborso al socio del capitale effettivamente versato, eventualmente rivalutato o aumentato nella misura suddetta (art. 8 D.Lgs. 36/2021). In proposito occorre osservare che il legislatore ha percepito l’esigenza di scalfire il concetto di non lucratività per le SSD, prevedendo un limite


MANAGEMENT ALBERTO SUCCI

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troppo esiguo, mutuato dalla normativa del Terzo Settore (Impresa Sociale). Fermo restando il principio dell’assenza di finalità lucrative anche per le SSD, il legislatore potrebbe tentare di sviluppare questa “intuizione” tenendo conto che le attuali SSD non appartengono al mondo del Terzo Settore (sempre che per scelta esse non decidano di adottare una della forme previste dal D.lgs 117/ 2017 e 112/2017) ed introdurre il principio di “distribuibilità limitata” di parte di utili, bilanciando la possibilità di divisione di utili tra i soci, se pure in misura limitata, con adeguate e proporzionali riduzioni delle agevolazioni tributarie. In questo modo si offrirebbe una nuova ulteriore possibilità agli operatori dello sport, tenuto anche conto che la pratica sportiva ha un insostituibile impatto positivo sui praticanti, riconosciuta anche nel D.Lgs: 36/2021 che all’articolo 2 (che entra in vigore il 1 gennaio 2022) lettera ee) definisce la pratica sportiva per tutti come “l’attività sportiva di base, organizzata o non organizzata, promossa dalla Repubblica in favore di tutte

le fasce della popolazione al fine di consentire a ogni individuo la possibilità di migliorare la propria condizione fisica e psichica e di raggiungere il livello di prestazione sportiva corrispondente alle proprie capacità”. Vi sono altre disposizioni che dovranno essere applicate a partire dal 1 gennaio prossimo, pertanto le ASD e le SSD in questi prossimi sei mesi dovranno procedere ad un chek up sulla coerenza della loro impostazione con la nuova disciplina e, ove necessario procedere agli opportuni adeguamenti. I prossimi sei mesi possono anche essere utilizzati per la revisione ragionata del D.Lgs. 36/2021 nella parte applicabile dal 1 gennaio 2022, mentre il termine del 31 dicembre 2023 per il lavoro sportivo consentirà di operare le necessarie modifiche che possano davvero soddisfare le speranze degli operatori del settore. I have a dream… Soltanto con l’impegno di tutti potrà realizzarsi il sogno comune. 

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Un nuovo inquadramento per chi lavora nei centri sportivi dovrebbe garantire maggiori tutele H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 4 / 2 0 2 1

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Marco Tornatore PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

redazione@euroaquatic.it

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L EA D ERSHIP

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CINQUE DOMANDE A... LORENZO BOLOGNINI

MODELLI DI GESTIONE PER LA “NUOVA” PISCINA Le opinioni di uno dei più grandi esperti in concessioni e appalti pubblici, ferrato in materia amministrativa sia come assessore al bilancio che come legale amministrativista: Lorenzo Bolognini Esulando dall’abituale articolo che l’avvocato Lorenzo Bolognini garantisce ai lettori di HA&W, in ragione delle sue alte competenze e conoscenze del comparto, in questa sede abbiamo preferito intervistarlo per considerare le sue opinioni circa l’evoluzione vitale del settore, accelerata e resa non più posticipabile da player stranieri o nazionali finanziariamente molto solidi ed interpreti di veri e propri piani industriali. Un’intervista che segue al webinar organizzato in passato da Assosport per parlare di nuovi modelli gestionali e di business del comparto piscina pubblica. Il modello prevalente nel settore piscina si basa su ASD/SSD che interagiscono con Enti Locali, operando le une e gli altri secondo schemi datati: cosa cambia oggi per società e imprese che interpretano diversamente il PPP? Non si può negare che l’ordinamento, in alcune circostanze, riconosce dei vantaggi anche nel contesto delle procedure per l’affidamento delle gestioni degli impianti sportivi al fatto di essere qualificati come ASD o SSD. Ricordiamo innanzitutto il famoso art. 90, c. 25, della legge 289/2002, che prevede l’affidamento degli impianti sportivi a tali soggetti in via preferenziale, anche se questa norma viene abrogata con la riforma dello sport. E’ vero che la riforma dello sport introduce altri vantaggi analoghi sempre per tali categorie di soggetti, ma è anche vero che non si può e non bisogna contarci troppo perché ipotesi che ammettono affidamenti diretti di impianti sportivi solo perché il

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AFFIDAMENTI DIRETTI DI IMPIANTI SPORTIVI SOLO PERCHÉ IL CANDIDATO È UNA ASD O UNA SSD AVRANNO VITA DURA NELLE SEDI DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI

candidato per l’affidamento è una ASD o una SSD temo che avranno vita dura nelle sedi dei Tribunali Amministrativi. Occorre, pertanto, considerare che si tratta di vantaggi che non potranno mai avere piena applicazione perché una delle regole auree della disciplina in materia di affidamento di contratti pubblici, imposta dalle norme eurocomunitarie, è quella della par condicio. In definitiva, per capire cosa cambia nell’approcciare un PPP come società commerciale pura anziché come ASD o SSD non bisogna mai fermarsi alla prima valutazione superficiale ma occorre andare a fondo in tutte le analisi, cercando di capire vantaggi e © D I R I T T I R I S E R VAT I

L'avvocato Lorenzo Bolognini ad uno dei tanti congressi cui viene invitato per le sue alte competenze


LEADERSHIP MARCO TORNATORE

Go fit - Piscina

svantaggi. Del resto, almeno nei PPP nei quali occorre un investimento, la società commerciale pura viene sempre coinvolta, per esempio come società di progetto, anche e banalmente per ragioni di opportunità sotto il profilo fiscale, per recuperare l’IVA sugli investimenti. Il modello che reintepreta il rapporto pubblico privato lontano dall’approccio “assistenzialistico” e dove il “pubblico” scarica sul privato le perdite con un richiamo alla strategia dei gruppi stranieri Questa parola, “assistenzialismo” è del tutto pertinente ed esprime un concetto che dovremo abbandonare sempre di più. L’idea di un assistenzialismo per le ASD e per le SSD ha radici lontane nel tempo: si tratta di epoche che risalgono ad alcuni decenni fa, quando il sistema nel complesso permetteva alle pubbliche amministrazioni di “assistere” determinati soggetti e tale assistenza veniva giustificata

con il presupposto dell’assenza di scopo di lucro e con le finalità “sociali” e di interesse generale delle associazioni e delle società sportive. In realtà, però, occorre considerare che alla base del ragionamento potrebbe esserci una falla perché molto spesso (anche se non sempre), specie su impianti sportivi che hanno volumi d’affari importanti, c’è oggettivamente e legittimamente uno scopo di lucro cosicché, in questi contesti, l’assistenzialismo non trova più una giustificazione sostanziale con la conseguenza che, dove ci sarebbero (almeno apparentemente) le risorse, si fa fatica a riconoscerlo. Ma soprattutto, e lo dico da assessore al bilancio, il problema è ancora più a monte: le pubbliche amministrazioni non hanno più risorse e le poche che hanno devono centellinarle, facendo anche scelte radicali su dove indirizzarle (e, nell’ambito di tale scelta, sempre più spesso gli impianti sportivi rimangono in secondo piano). Lo abbiamo visto tutti:

“ASSISTENZIALISMO” È PAROLA DEL TUTTO PERTINENTE ED ESPRIME UN CONCETTO CHE DOVREMO ABBANDONARE SEMPRE DI PIÙ

© D I R I T T I R I S E R VAT I

c’erano impianti fino a poco tempo fa affidati con il riconoscimento di importanti contributi e, scaduta la gestione, gli stessi impianti sono stati affidati senza contributi o addirittura con la previsione di un canone. Questo perché, da una parte le pubbliche amministrazioni sono messe sotto pressione, per esempio, dalla corte dei conti e dalle regole di contabilità pubblica, per un impiego scrupoloso ed efficiente delle risorse pubbliche e, dall’altra parte, queste risorse non ci sono più, soprattutto, sulla spesa corrente che potrebbe astrattamente sostenere contributi in conto gestione. Quindi, temo che chi riesce per primo ad interpretare l’idea di una gestione che prescinda dall’assistenzialismo della pubblica amministrazione riuscirà ad essere più competitivo nel mercato. Mi ha colpito una frase del presidente di uno dei gruppi spagnoli che si sta affacciando al mercato italiano della gestione degli impianti sportivi pubblici che mi ha detto: “Quando facciamo le proposte di project financing anche per investimenti importantissimi, nell’ordine dei 10-15 milioni di euro ed anche oltre, non chiediamo assolutamente contributi pubblici perché se chiedessimo contributi, innanzitutto, rischieremmo rallentamenti nel-

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La spagnola Forus sta rilevando buona parte degli impianti dell'italiana Sport Management

le procedure e, come si sa, il business non può avere tempi lunghi; in secondo luogo, dovremmo sicuramente riconoscere qualcosa in cambio, il che potrebbe essere incompatibile con i nostri modelli gestionali”. In sostanza, ci sono imprenditori che hanno fatto questo “salto” nel ragionamento, preferendo rinunciare a contributi pubblici avendo la possibilità di muoversi più liberamente per la costruzione di un modello gestionale redditizio (anche se, certamente legato alle logiche del servizio pubblico) anziché prendere contributi pubblici

ma, poi, trovandosi limitati da prescrizioni che non consentono uno sviluppo della gestione. Non c’è futuro per lo sport se non c’è business (riduttivamente “marginalità”): quali i parametri che guidano modelli imprenditoriali di comprovato successo come nel caso di complessi realizzati e gestiti da realtà straniere o nazionali come nel caso di P&G? Guardo ai gruppi stranieri perché spesso si riferiscono ad un modello diverso di business applicato

Impianto tipo di Supera con palestra che si affaccia sulle piscine

UN MODELLO CHE HA LO SCOPO DI AUMENTARE L’ACCESSIBILITÀ ALLE ATTIVITÀ SPORTIVE PRATICATE NEGLI IMPIANTI SPORTIVI

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allo sport e, quindi, è interessante capire cosa c’è di buono in quel modello per assimilarlo. Mi è stato spiegato che nelle statistiche che interessano, per esempio, la Spagna, si registra una diffusione del fitness nella popolazione per circa l’11,5 % con una considerevole crescita avvenuta negli ultimi anni (almeno un paio di punti percentuali). In sostanza, il modello di business con il quale dovremmo misurarci è un modello che ha proprio lo scopo di aumentare l’accessibilità alle attività sportive praticate negli impianti sportivi: gli impianti sportivi che rispondono a quel modello sono “inclusivi” a livello esasperato. Tutto è improntato alla semplicità, alla facilità di accesso: le tariffe sono estremamente contenute, sono generalmente tariffe “flat”, gli impianti sportivi sono strutturati per consentire varie tipologie di attività (acqua, fitness, corsi, attività individuali, attività outdoor ecc.), c’è una forte promozione indirizzata alle famiglie, in modo tale che tutto il nucleo familiare sia invogliato ad iscriversi e a partecipare. In sostanza, il concetto di fondo è quello dell’abbattimento di tutte le barriere in ingresso, per crescere il più possibile sotto il profilo dei numeri della frequentazione e, a questo scopo, il modello prevede anche l’abbattimento delle barriere in uscita (non ci sono, per esempio, quote di iscrizione, cauzioni o strumenti simili che possano scoraggiare l’abbandono dell’impianto), questo perché l’idea è quella che se un cliente può andare via facilmente, altrettanto facilmente tornerà. Si tratta di un modello gestionale,


LEADERSHIP MARCO TORNATORE

Oltre agli stranieri, gruppi emergenti in Italia come P&G sono in grado di realizzare e gestire impianti - Aquamore Seriate

CI SONO IMPRENDITORI CHE GIÀ PREFERISCONO RINUNCIARE A CONTRIBUTI PUBBLICI AVENDO LA POSSIBILITÀ DI MUOVERSI PIÙ LIBERAMENTE PER LA COSTRUZIONE DI UN MODELLO GESTIONALE REDDITIZIO a mio avviso, molto interessante, finalizzato ad ampliare il mercato sotto il profilo della domanda e, quindi, trovare nuove risorse. Diciamo sempre che lo sport è salute e che deve avere maggior diffusione anche nell’interesse pubblico ad una riduzione della spesa per la sanità: evidentemente ci sono modelli che consentono questa diffusione sfruttando il sempre più radicato ed esteso “bisogno di fare sport”, andando ad intercettare la domanda potenziale che non sempre viene sfruttata appieno. Come il post Covid cambierà la domanda e la clientela e su cosa puntare per riportare la gente in piscina, considerando pure servizi ad alto impatto commerciale lontani dall’idea di tariffe imposte: come agire? I gruppi spagnoli, che ho avuto l’opportunità di conoscere negli ultimi anni, mi hanno molto colpito perché ho avuto la possibilità

di vedere concretamente come sia possibile dedicarsi alla promozione ed all’organizzazione di attività sportiva in ambito pubblico, che significa massima diffusione dello sport, tutela di tutte le categorie, funzioni sociali ecc., senza rinunciare allo scopo di lucro e al business, inteso nel suo significato più tradizionale. Tanto è vero che si tratta di gruppi spesso finanziati da fondi di investimento che hanno per definizione l’obiettivo di produrre lucro. Credo e temo che anche gli imprenditori italiani che operano nello sport dovranno sempre più orientarsi verso quella direzione perché il rischio è quello che il mercato, notoriamente selettivo, lasci indietro chi si appoggia a modelli non più sostenibili. In conclusione, le scelte vitali da fare oggi per ripartire al meglio, con uno slancio di prospettiva fedele ad un nuovo modello di gestione © D I R I T T I R I S E R VAT I

Da osservatore esterno, anche se estremamente interessato, non ho la capacità di individuare specifiche indicazioni ma posso dire che, in termini generali, l’apertura mentale verso soluzioni meno tradizionali oggi non è tanto una scelta ma rischia di essere una necessità almeno nell’ambito degli impianti sportivi più strutturati e complessi. 

L’APERTURA MENTALE VERSO SOLUZIONI MENO TRADIZIONALI OGGI NON È TANTO UNA SCELTA MA RISCHIA DI ESSERE UNA NECESSITÀ

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Beatrice Masserini PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

beatrice.masserini@studiocassinis.com

MA N AGEM ENT

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IL NUOVO VOUCHER Il recente disposto normativo fa un po’ di chiarezza e definisce parametri più precisi sul rimborso dovuto all'utenza e sulle alternative alla restituzione della somma versata dal cliente

L'alternativa al rimborso può anche essere il corso online - ph Karolina Grabowska da Pexels

Tra le recenti disposizioni a tutela del mercato spicca la disciplina del nuovo voucher per i servizi sportivi non usufruiti a causa della sospensione imposta dalle misure di contenimento. Diversi sono gli elementi di novità introdotti dalla nuova disposizione rispetto alla disciplina previgente Viene eliminato il riferimento temporale ai Decreti-Legge 23 febbraio 2020 n. 6 e 25 marzo 2020 n. 19

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a favore di un generico nesso di causalità tra le sospensioni delle attività sportive determinate dalle disposizioni emergenziali e l’impossibilità sopravvenuta per causa non imputabile alle Parti, con l’effetto di attualizzare l’isti-

tuto del voucher alle diverse fasi. In sostanza l’istituto viene generalizzato, pur sempre nel contesto dell’emergenza pandemica in quanto legato agli effetti delle varie misure di contenimento che si sono susseguite nel tempo. Vie-

CONFERMATA ED ESTESA A TUTTO IL PERIODO DI EMERGENZA NAZIONALE UNA DEROGA AI PRINCIPI CODICISTICI © D I R I T T I R I S E R VAT I


MANAGEMENT BEATRICE MASSERINI

In piscina per allenarsi e recuperare il credito pre-covid - ph Guduru Ajay bhargav da Pexels

RESTITUIRE IL RIMBORSO PER I SERVIZI NON USUFRUITI OPPURE, IN ALTERNATIVA, RILASCIARE IL VOUCHER O EROGARE LA PRESTAZIONE A DISTANZA

ne, dunque, confermata ed estesa a tutto il periodo di emergenza nazionale una deroga – appunto motivata dalla situazione eccezionale – ai principi codicistici. In particolare, secondo quanto stabilito dall’art.1463 c.c. per i contratti corrispettivi, all’obbligo di restituire (e quindi di rimborsare) quando si verifichi l’impossibilità totale della prestazione per causa non imputabile alle Parti; il gestore dei servizi sportivi non ha obbligo di restituzione, ma può scegliere modalità alternative. Le prestazioni interessate riguardano contratti di abbonamento per l’accesso ai servizi offerti da palestre, piscine ed impianti sportivi di ogni tipo senza limitazioni di durata, diversamente da quanto disposto dall’art. 216 co. 4, nel testo

modificato in sede di conversione, che si riferisce ad abbonamenti anche di durata uguale o superiore ad un mese. Sembrano, dunque, interessati anche i contratti di durata inferiore al mese. Di un certo rilievo la novità sulle modalità alternative al rimborso, che comprendono anche lo svolgimento delle attività sportive online È previsto, infatti, che il gestore dei

servizi sportivi possa – e quindi abbia il diritto di scegliere – se restituire il rimborso per i servizi non usufruiti oppure, in alternativa, rilasciare il voucher o erogare la prestazione a distanza. Viene, dunque, riconosciuto per legge al soggetto che offre i servizi sportivi non solo il diritto ad emettere il voucher, anziché provvedere al rimborso, ma anche il diritto di modificare la prestazione sportiva offerta, da attività in presenza presso l’impianto ad attività a distanza. Si tratta, in quest’ultimo caso, di un diritto condizionato alla possibilità di svolgimento on line delle lezioni e delle attività oggetto dell’abbonamento. Infine, altro elemento di novità rispetto all’originaria disciplina del decreto Rilancio è il superamento della procedura formale di ri-

IL GESTORE DEI SERVIZI SPORTIVI NON HA OBBLIGO DI RESTITUZIONE, MA PUÒ SCEGLIERE MODALITÀ ALTERNATIVE

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IL VOUCHER, IN BASE ALL’ART. 36-TER, DEVE ESSERE DI VALORE PARI AL CREDITO VANTATO

chiesta di rimborso che prevedeva termini, contenuti ed allegazioni precise per la domanda, con l’effetto di rendere ammissibili anche richieste informali. Il voucher, in base all’art. 36-ter, deve essere di valore pari al credito vantato: una definizione opportuna e più chiara rispetto al testo

previgente e che sgombera il campo da equivoci sul valore rappresentativo del buono. Quanto alla validità, la nuova disposizione prevede che il titolo vada utilizzato entro sei mesi dalla fine dello stato di emergenza nazionale, che attualmente è fissato al 31 luglio 2021, anziché un anno dalla

cessazione delle misure di contenimento. Il testo novellato ha opportunamente soppresso l’inciso “incondizionatamente utilizzabile” che aveva lasciato spazio ad incertezze interpretative in sede di prima applicazione. 

Tornare in palestra per il piacere di allenarsi e per recuperare la quota versata - ph Li Sun da Pexels

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HA INNOVATION WIBIT SPORTS: TANTO DIVERTIMENTO PER UN’ESTATE IRRESISTIBILE

TECNOPISCINE - SPRAY PARK PER L’INTRATTENIMENTO DEI PIÙ PICCOLI Lo Spray Park è una zona dedicata ai bambini dai 2 anni in su, sicura e coinvolgente. Tecnopiscine International propone due soluzioni: la prima con la platea in cemento armato, rivestita da un materassino antitrauma e PVC antisdrucciolo di diversi colori. La seconda è invece costituita da una superficie di pannelli colorati in vetroresina con antiscivolo certificato e non richiede alcun permesso di costruzione. La personalizzazione degli Spray Park è altissima! Nella parte centrale viene spesso installato il Play Slide o il Pirate’s ship, una struttura polifunzionale da cui partono diversi acquascivoli. Intorno a questa struttura sono presenti i più svariati giochi: cannoni ad acqua, geyser a pavimento, animaletti da cui fuoriescono gli spruzzi, archi colorati che creano un muro d’acqua, secchielli che si rovesciano automaticamente e tanti altri. I giochi sono prevalentemente realizzati in vetroresina stratificata a mano, verniciata, aerografata e successivamente coperta con uno strato protettivo trasparente. Tutte le strutture portanti, invece, sono in acciaio inox, verniciato a polvere, come gli archi e i cannoni. Una zona sicura per battaglie all’ultimo spruzzo! Per informazioni: info@tecnopiscineint.com, tel. 011 9170092 o www.tecnopiscineint.com

Partenza alla grande per gli Sports Park Wibit che dopo solo pochi giorni dall’apertura registrano il tutto esaurito, nonostante le restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria. Il panorama italiano con oltre 20 parchi operativi che animano i nostri mari dall’Adriatico al Tirreno si arricchisce di due nuove strutture. La prima a Sottomarina, in Veneto, il WATERFUN PARK presso i Bagni Padoan e la seconda, lo SPLASH SEA PARK a Balestrate, in Sicilia, tra Palermo e Trapani. Da Nord a Sud un unico denominatore: il “Wibit magnet factor”, l’effetto calamita di Wibit che attrae ogni giorno migliaia di persone, dai bambini con le loro famiglie ai gruppi di ragazzi che scelgono di sfidarsi nei percorsi più adrenalinici e divertenti. Un flusso continuo e costante che ripaga in poche settimane gli operatori e arricchisce l’offerta delle località balneari marine e lacustri che ne hanno promosso l’installazione. Sfrutta il Wibit magnet factor e trasforma la tua spiaggia in un polo attrattivo per un’estate 2021 di piena ripresa. info@aqquatix.com

MYRTHA POOLS A SPINEA (VE): UN CENTRO NATATORIO PER SPORT E RIABILITAZIONE

Proseguono secondo la tabella di marcia i lavori per la realizzazione del nuovo centro natatorio di Spinea, la città di Federica Pellegrini. Il centro, che verrà gestito da Aquamore, vuole diventare un punto di riferimento sia per le attività agonistiche che per le attività corsistiche e di ginnastica in acqua. Per il progetto Aquamore Spinea, Myrtha Pools è stata selezionata per la fornitura di tre vasche. Una piscina semiolimpionica, omologata per le competizioni in vasca corta, con i nuovi blocchi di partenza Myrtha Track Start ed il tecnologico sistema di allenamento Virtual Trainer, una piscina ricreativa per le attività di fitness in acqua ed una piscina progettata per la riabilitazione e dotata dello speciale materassino Soft Walk. Particolarità del centro sarà la pavimentazione bordo vasca che verrà impermeabilizzata con il recentissimo sistema Touch di Myrtha Pools.

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HA INNOVATION PROMINENT: PASSA AL “CLORO NATURALE” A KM ZERO La clorazione è il metodo per eccellenza utilizzato in piscina per la disinfezione dell’acqua. La discriminante per una buona disinfezione passa attraverso l’utilizzo di un cloro di qualità. La tecnologia di produzione di cloro naturale IN SITU, partendo dal sale di ProMinent, permette di avere un biocida ad altissima qualità, prodotto fresco al momento e dosato tramite i normali sistemi di dosaggio utilizzati dal mercato. Alcune caratteristiche tecniche del nostro Chlorinsitu CIIa sono: • Rispetto della Norma EN UNI 901 “prodotti chimici utilizzati al trattamento delle acque destinate al consumo umano” con % di Clorati inferiori al 5,4% del cloro libero generato. • Rispetto della BPR (regolamento EU 528/2012) sulla produzione di biocidi in SITU. • Cloruri nel rispetto della norma EN UNI 901 • Titolo certo del cloro prodotto • Nessuna necessità di certificazione ATEX (sicurezza dell’ambiente) • Tecnologia Plug & Play Passa al cloro naturale anche con la formula del “Noleggio Operativo” per rendere GREEN il tuo impianto natatorio. www.prominent.com

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TEAMSYSTEM: IL GESTIONALE DEL CLUB CHE DIALOGA CON IL TUO CLIENTE Wellness in Cloud è il gestionale completo più scelto in Italia per palestre, piscine e centri sportivi polifunzionali. Supporta e migliora il lavoro quotidiano di un centro fitness tra cui: anagrafiche, gestione contabile, abbonamenti, prenotazioni, analisi e pagamenti ricorrenti e compensi collaboratori sportivi. Wellness in Cloud esce dal centro sportivo ed arriva in mano all’utente finale con l’APP, integrata nativamente con la soluzione EvolutionFit per le schede di allenamento, in modo da renderlo autonomo. Il gestionale si estende alle funzionalità di gestione contabile delle ASD e SSD. La soluzione permette di gestire libri sociali e verbali, pagamento collaboratori, contabilità semplificata e ordinaria, scadenze incasso e pagamento, centri di costo, bilanci e certificazioni. TeamSystem www.wellnessincloud.it link a video https://youtu.be/zPMFChjroS8

Seven Infinity - Gorgonzola

POLIMPIANTI – COPERTURA ISOTERMICA ISOROLL

La copertura Isoroll di Polimpianti è la soluzione perfetta per chi desidera dal proprio telo isotermico il massimo dell’efficienza energetica, unitamente ad una elevata resistenza allo strappo, alla lacerazione ed all’attacco di cloro, alghe e sviluppo di microrganismi, ed è conforme alla Normativa UNI 11718. La versatilità di questa copertura è tale da renderne l’utilizzo particolarmente consigliato anche per le vasche terapeutiche: la precisa realizzazione di tagli rinforzati, corrispondenti agli elementi interni quali scalette e corrimani, consente una perfetta copertura dell’intero specchio d’acqua della vasca, garantendo anche per le piscine riabilitative la riduzione dei costi di riscaldamento e mantenimento. Con riguardo alla collocazione del sistema di avvolgimento, in caso di spazi ridotti il rullo automatico può essere posizionato a parete, coniugando così la praticità ad una ulteriore comodità di accesso in vasca. www.polimpianti.it

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info@polimpianti.it

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HA INNOVATION HEITZ SYSTEM – V12, IL GESTIONALE PER AUTOMATIZZARE E VELOCIZZARE LE SCELTE DEL CLIENTE NEL TUO CLUB

PROFESSIONE ACQUA: IL PARTNER IDEALE PER I COMUNI Le piscine pubbliche rappresentano un investimento importante per i Comuni, soprattutto per quelli più piccoli. La buona riuscita dell’investimento è quindi un aspetto fondamentale, affinché la soddisfazione degli utenti possa gratificare gli sforzi affrontati. Le cose da fare e da pensare sono tante: dallo sviluppo del piano economico-finanziario alla progettazione, alla verifica delle complesse fasi della costruzione, per finire con l’affidamento della gestione. Durante la vita dell’impianto sportivo, inoltre, può essere necessario procedere ad una verifica della rispondenza normativa dell’impianto e ad una successiva ristrutturazione, o ad un cambio di gestione. Trovare all’interno della struttura pubblica tutte le competenze necessarie è molto difficile, perché quello della piscina è un impianto complesso, che necessita di molte competenze diverse ma interconnesse. Ecco che affidarsi ad una società di consulenza specializzata, che da vent’anni opera solamente nel settore delle piscine pubbliche, dalle gare di appalto alla verifica normativa, alla progettazione, alla consulenza sulla verifica della gestione, può davvero fare la differenza tra il fallimento di un impianto mal realizzato o mal gestito e una piscina felice.

Il software gestionale V12 di Heitz System permette l’utilizzo di supporti volti da un lato a velocizzare ed automatizzare la vendita e dall’altro a fornire all’utente una nuova esperienza di allenamento. Il totem di vendita consente di automatizzare la vendita o il rinnovo di servizi in abbonamento o a prestazione unica, rendendo l’utilizzatore completamente indipendente, dalla selezione del prodotto al completamento dell’acquisto con carta di credito, fino all’emissione della tessera per l’ingresso. Il tutto in perfetta autonomia, con risparmio di tempo per il cliente stesso e per il personale del desk. Il totem di allenamento invece, oltre ai servizi di consultazione del planning e di prenotazione attività già presenti nell’app mobile, consente la connessione di dispositivi come le bilance impedenziometriche che, oltre ad essere utili strumenti per il cliente, diventano canali secondari di vendita di servizi accessori per il centro.

HEITZ System

www.professioneacqua.it

www.heitzsystem.com/it

info@professioneacqua.it

commercial@heitzsystem.com

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DIGI PROJECT: L’ACQUA ACCESSIBILE A TUTTI E SENZA LIMITI Digi Project nasce nel 2005 con l’obiettivo di agevolare l’ingresso in acqua alle persone con disabilità o mobilità ridotta mediante la produzione di sollevatori di alta qualità e dal design innovativo. A sedici anni dalla sua fondazione, l’azienda prosegue a pieno ritmo la propria attività, ampliando sempre più la propria gamma di ausili al fine di poter rispondere concretamente alle differenti esigenze di accessibilità negli ambienti acquatici. DiGi Project presenta un portfolio prodotti costituito da sollevatori fissi e mobili, i quali permettono alle persone con problemi di mobilità di poter accedere in modo sicuro e confortevole in ogni tipo di piscina e non solo, dalle piscine pubbliche a quelle private, dalle piscine a bordo sfioro a quelle rialzate, dalle piscine esterne a quelle interne, dai moli alle barche. Inoltre, ogni prodotto DiGi Project può essere realizzato su misura secondo le esigenze specifiche del cliente, con una produzione rigorosamente 100% made in Italy. Per maggiori informazioni su come rendere accessibile la piscina e garantire a tutti di fruirne, vi invitiamo a visitare il nostro sito www.digiproject.biz oppure a inviare direttamente la vostra richiesta a info@digiproject.biz .

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HA INNOVATION AQQUATIX: BPM AQUABIKE È UNICA

Nonostante le recentissime linee guida per gli impianti natatori fortemente limitative e ancora con distanziamenti incomprensibili, Aqquatix prosegue e rilancia, ribadendo che i grandi attrezzi sono l’opzione per utilizzare in sicurezza le vasche. Non certo solo per rispettare il distanziamento: la salute passa da quello che si fa in acqua, e non può andare bene qualsiasi soluzione. La scelta di bike acquatiche è ampia, ma l’AQUABIKE per eccellenza è una e ineguagliabile: la BPM Aquabike di Aqquatix è una macchina eccezionale, campionessa di stabilità, ergonomia, resistenza agli agenti chimici dell’acqua di piscina e, aspetto non secondario, dal design unico al mondo. Come nel fitness terrestre non tutte le bike sono uguali, non è pensabile per chi punta su qualità e certezze, che in un ambiente così particolare, affascinante e complesso come l’acqua, ci si possa accontentare di prodotti superati, scomodi, instabili. La corretta posizione del busto e dell’appoggio delle braccia sono fondamentali per compiere una pedalata ottimale, sfruttando adeguatamente la resistenza del mezzo nel quale si è immersi. Non sono dettagli, perché il cliente si attende il meglio.

AQUARAPID 2021 – PROGETTO SHOP 2.0 PER DARE FORZA ALLA RIPARTENZA DELLA PISCINA Aquarapid, azienda leader in Italia e nel mondo nel settore dell’abbigliamento tecnico da piscina, sta incontrando l’interesse di piscine e club con il progetto completamente nuovo SHOP 2.0, volto allo sviluppo e al supporto della vendita dei prodotti da piscina all’interno del centro sportivo: tante le novità nell’esposizione del prodotto, che fanno di SHOP 2.0 un vero e proprio negozio (swim specialist) alla portata di qualsiasi cliente della piscina. Gli obbiettivi di Aquarapid: supportare lo staff dei centri acquatici, dalla scelta del prodotto alle comunicazioni e al marketing, ma soprattutto legare la clientela sempre di più alla vita del club, d’ora in poi punto di riferimento per l’acquisto dei prodotti. In un momento così delicato, Aquarapid mette a disposizione dei gestori una grande opportunità di guadagno e soprattutto intende aiutare il club, attraverso una partnership di livello, a raggiungere lo scopo principale di chi fa di questo settore il proprio lavoro: alzare l’asticella e la percezione del consumatore nei confronti del mondo dell’acqua. www.aquarapid.com

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HAPPY AQUATICS DIGITALE IL WELLNESS-POOL HUB PER UNA NUOVA DIMENSIONE DEL BUSINESS È in pieno sviluppo il work in progress di Happy Aquatics che molto presto esordirà con una nuova veste digitale, la cui grande novità sarà il portale al servizio di tutti gli operatori e le categorie del comparto piscina-wellness. Happy Aquatics online sarà infatti affiancato da una sezione ideata per far incontrare aziende, gestori e titolari di centri sportivi, istruttori e professionisti dello sport, consulenti, studi professionali, enti locali e comuni, associazioni di categoria e istituzioni, operatori turistici e dell’hospitality. Una piazza virtuale per facilitare nuove opportunità di business, conoscenza, interazione fra committenti e fornitori; scegliere le soluzioni ideali per nuovi progetti privati o pubblici, selezionare fornitori e professionisti secondo le proprie esigenze, facilitare l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro. O, con altre opzioni afferenti a banche dati nazionali e internazionali, disporre di indagini di mercato e aggiornamenti statistici e di mercato, ottenere informazioni per investire ed operare scelte strategiche per la propria impresa, società sportiva, ente. Per anticipazioni sul progetto: redazione@euroaquatic.it

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il nuoto del futuro. oggi Grazie alla passione per le sfide e alla capacità, tutta italiana, di trovare soluzioni anche per i progetti più complessi, Myrtha Pools da 60 anni è sinonimo di sport, fitness, relax e divertimento in acqua.

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