LUXURY PRÊT À PORTER - Spring-Summer edition 2021

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WINE&FOOD

SA N L E O N A R D O La porta del Trentino

U

di Manlio Giustiniani

n tempo feudo ecclesiastico, oggi sinonimo di una delle eccellenze che hanno fatto la storia del vino in Italia. San Leonardo in Sarnis è un piccolo borgo situato nei pressi di Avio, in Trentino, sulla riva sinistra dell'Adige. Lo circondano distese di vigneti, protetti dai venti freddi del Nord dai Monti Lessini e baciati dalla brezza dell'Ora, che soffia dal Garda creando un microclima temperato. Il borgo mostra testimonianze di coltivazione della vite già nel periodo medievale. Soltanto nel 1215 si è attestato però il toponimo San Leonardo, quando intorno alla Chiesa nacquero un monastero e un ospizio dell’ordine dei frati Crociferi, circondati da boschi, campi e vigneti. La famiglia De Gresti iniziò a gestire la tenuta nel 1646 e l’acquistò nel 1770; con il matrimonio della marchesa Gemma de Gresti con Tullo Gurrieri Gonzaga, padre di Anselmo e nonno di Carlo, nel 1894 questa divenne proprietà dei marchesi Gurrieri Gonzaga. Fu proprio Anselmo a guardare alla proprietà con nuovo spirito imprenditoriale e a introdurre grandi cambiamenti, animato dalla sua innata passione per l’enologia. Il vero e proprio momento di svolta avvenne però nel 1974, quando il compito di dare un nuovo volto alla proprietà di famiglia passò nelle mani del figlio, Carlo Guerrieri Gonzaga, enologo e conoscitore dei grandi vini di Bordeaux. Carlo aveva studiato enologia a Losanna ed era poi approdato in Toscana, in particolare nella Tenuta San Guido, dove approfondì le sue conoscenze sui vitigni bordolesi e sull’uso delle barrique, sotto la guida di Mario Incisa della Rocchetta. Al suo ritorno, molte cose cambiarono nelle vigne dell’azienda trentina: alla classica

pergola furono affiancati il guyot e il cordone speronato e accanto al Carménère (che si pensava fosse Cabernet Franc) e al Merlot, varietà presenti ormai da secoli, furono introdotti nuovi vitigni, tra cui Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc. Dal 1985 al 1999 il Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, nobiluomo di grande eleganza e stile (come i suoi vini), si è affidato ai consigli di Giacomo Tachis, e poi, dal 2001, anche del figlio Anselmo, oggi amministratore dell’azienda, innamorato di questa terra trentina, dei suoi orizzonti, delle sue montagne e dei suoi profumi. Dagli anni Settanta però, ogni giorno in azienda con il ruolo di direttore della tenuta - c’è Luigino Tinelli, braccio destro dei Marchesi e attento “interprete” di quanto richiesto dai consulenti aziendali, come Carlo Ferrini, brillante enologo che oggi segue i principali progetti di San Leonardo. Una presenza preziosa sia sotto il profilo tecnico che come insuperabile memoria di tutti i passaggi che i vini della tenuta hanno affrontato negli ultimi quarant'anni. I vini di San Leonardo Il 1982 fu l’anno della prima vendemmia per il San Leonardo come lo conosciamo oggi, frutto di un rinnovamento radicale nato per volontà del marchese Carlo, che desiderava produrre un vino identitario di grande stile ed eleganza. In azienda arrivarono le prime barriques e in cantina si lavorò non più sulla base di uvaggi definiti in vigna ma sull’assemblaggio dei vini deciso dopo la maturazione in legno. Tutto ciò è il risultato della determinata convinzione di Carlo Guerrieri Gonzaga che la sua terra avesse caratteristiche così particolari da poter percorrere la strada dell’eccellenza viticola. Così il San Leonardo si

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