Mondo Agricolo n. 13 | Gennaio-Febbraio 2022

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PRIMO PI ANO EUROPA

“In primo luogo garantire la reciprocità delle norme negli accordi commerciali con i Paesi terzi”

di Christian Masset Ambasciatore di Francia in Italia

Da gennaio la Francia è presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Un inizio di semestre preceduto a breve distanza dal cosiddetto “Trattato del Quirinale”. L’ambasciatore francese in Italia, Christian Masset, scrive per Mondo Agricolo un articolo sulle priorità di Emmanuel Macron in tema di politiche agricole comunitarie. Una progettualità in cui è evidente il fil rouge con l’accordo bilaterale di novembre tra Francia e Italia fortemente voluto da Sergio Mattarella, al suo secondo mandato da presidente della Repubblica italiana.

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el modello di crescita europeo la presidenza francese del Consiglio Ue (PFUE), che durerà fino a giugno 2022, è convinta che l’agricoltura debba avere un ruolo centrale. Assicurare la nostra capacità di produzione agricola significa garantire la sicurezza alimentare in Europa e contribuire all’approvvigionamento alimentare nel mondo. E non c’è agricoltura senza agricoltori, che devono avere un reddito equo dalla loro attività. Dobbiamo anche tener conto delle aspettative dei nostri concittadini, sempre più attenti alle que-

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Il semestre Emmanuel Macron al Parlamento europeo

stioni sanitarie, ambientali, sociali e al benessere degli animali. Come presentato da Julien Denormandie, ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, durante il Consiglio Agricoltura e Pesca del 17 gennaio scorso, la prima priorità della PFUE per il settore agricolo riguarda la reciprocità delle norme negli accordi commerciali con i Paesi terzi. L’obiettivo è quello di rafforzare la coerenza tra la Politica Agricola Europea (Pac), che garantisce la sicurezza alimentare, e la transizione verso modelli più sostenibili in termini di ambiente e salute, il Green Deal per l’Europa, che costituisce la visione europea della lotta contro i danni climatici e ambientali, e la politica commerciale. La Francia è molto attenta affinché gli sforzi degli agricoltori europei non siano in parte vanificati da un aumento delle importazioni di prodotti provenienti da Paesi

che applicano norme ambientali e sanitarie meno ambiziose. La Francia vorrebbe lavorare con i suoi partner a livello europeo per introdurre delle “clausole a specchio - clauses miroirs” dove possibile, al fine di garantire che certi standard di produzione ambientale e sanitaria dell’Ue siano applicati anche ai prodotti importati da Paesi terzi. Non si tratta di chiudere le frontiere o di non rispettare le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc). Esistono già quelle clausole. La Commissione dovrebbe presentare a breve una regolamentazione per vietare l’importazione di prodotti alimentari in cui siano stati usati antibiotici come promotori di crescita, vietati nell’Ue. L’esame previsto del progetto di regolamento sulla deforestazione importata e la revisione della direttiva sull’uso di prodotti fitosanitari compatibili


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