CALEFFIXF
EXTRA FILTRANTE
CALEFFI XF serie 577 è un filtro defangatore magnetico di livello extra. La maglia filtrante con superficie extra grande ed extra fine consente una pulizia dell’impianto senza paragoni. Il nuovo magnete estraibile trattiene anche le più piccole impurità ferrose. CALEFFI XF è autopulente: il suo meccanismo a spazzole permette di rimuovere ed espellere tutte le impurità senza smontare il filtro.
13 - 17 Marzo 2023 | Francoforte
Hall 9.1 - Stand A42
Expotorre un evento unico, dedicato al professionista ed al grande pubblico, alla casa, all’azienda, all’agricoltura, all’industria, al riscaldamento, all’isolamento, alle energie alternative, all’ecologia, al tetto, al clima, alle fontane, alle piscine, al recupero acqua, ai materiali per edilizia, alla domotica, all’illuminazione e al materiale elettrico.
Oltre 250 espositori, 15.000 mq di superficie espositiva per un evento straordinario, che presenta soluzioni uniche nel loro genere per i 6 settori merceologici e vi permetterà di scoprire le ultime novità, acquisire crediti formativi, partecipare a corsi di aggiornamento e formazione, workshop e laboratori.
esposizione workshop corsi di aggiornamento o crediti formativi eventi aggiornamenti laboratorin. 1 gennaio/febbraio 2023 www.installatoreprofessionale.it
Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile
Lorenzo Epis | Consulente Tecnico
Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale installatoreprofessionale@quine.it Collaboratori | Pasqualina Ciancio, Marusca Scotuzzi
Comitato Maurizio Lo Re, Corrado Novelli, Corrado Oppizzi, Tecnico Diego Prati, Luca Alberto Piterà
Pubblicità Costantino Cialfi I Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086
Ilaria Tandoi | Ufficio traffico i.tandoi@lswr.it
Servizio abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02 864105
Abbonamenti Abbonamento annuale (6 fascicoli): 30 €
Costo copia singola: 1,30 €
(presso l’Editore, fiere, manifestazioni)
Arretrati: 2,60 €
Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349 1811231
Grafica e Impaginazione: Fabio Castiglioni
Stampa: GRAPHICSCALVE S.p.A.
Località Ponte Formello 1/3/4
24020 Vilminore di Scalve (Bg)
Editore Quine Srl
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In collaborazione con Con il patrocinio di
Testata associata
2023
EDITORIALE
4 Il futuro del mercato incentivato
Efficienza energetica, rinnovabili e incentivi. Sono queste le tre parole chiave che stanno delineando il nostro presente e soprattutto il nostro futuro di Lorenzo Epis
NORMATIVA
12 Regolamento F-Gas, la proposta di revisione è troppo debole?
Secondo l’EFCTC sarebbe necessario introdurre sanzioni dissuasive e armonizzate in Europa per combattere il traffico illegale di gas fluorurati a cura della redazione
ANTEPRIMA ISH
22 ISH 2023, la sostenibilità al centro L’evento mondiale del settore idrotermosanitario torna a Francoforte sul Meno dal 13 al 17 marzo 2023 a cura della redazione
SPECIALE BONUS
EDILIZI 2023
30 La Legge di Bilancio e gli incentivi per gli impianti di Barbara Rigamonti
36 Sconto in fattura, crediti fiscali e banche: il punto della situazione di Massimiliano Martino
40 Il futuro della detrazione fiscale è tutelato di Giacomo Mellera
INTERVISTA
42 La qualifica per chi installa sistemi radianti Clara Peretti, ingegnere del Consorzio Q-RAD, ci illustra peculiarità, punti di forza e criticità della norma UNI 11741 a cura di Marusca Scotuzzi
SICUREZZA SUL LAVORO
46 I rischi specifici per le attività professionali sugli impianti
Spesso sottovalutato, il rumore è un rischio specifico a cui l’impiantista deve prestare attenzione. Ecco come valutarlo di Stefano Balzarotti
STRATEGIE DI MARKETING
50 Il marketing è facile, se sai come farlo
Fare marketing significa essere in grado di risolvere i problemi e soddisfare le esigenze dei clienti a cura di Christian Elia
CASE HISTORY
52 Progetto residenziale NZEB
Rubriche
6 ATTUALITÀ
16 NOVITÀ PRODOTTI
54 NOTIZIE DAL MERCATO
Panasonic ha realizzato un impianto centralizzato con tre pompe di calore ariaacqua per due palazzine, contribuendo all’ottenimento della classe A+++ a cura della redazione www.installatoreprofessionale.it
SISTEMA MULTISTRATO
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Editoriale
di Lorenzo EpisIL FUTURO DEL MERCATO INCENTIVATO
Il mercato degli impianti termici e di climatizzazione ha vissuto un biennio di forte crescita e di magnifici risultati dal punto di vista economico. Un grande acceleratore è stato sicuramente il Super Bonus e, soprattutto, la dinamica dello sconto in fattura. I clienti finali hanno, difatti, goduto degli incentivi in modo decisamente favorevole e questo ha stimolato fortemente le riqualificazioni degli impianti e degli edifici. Attualmente le scelte del governo
hanno limitato il Super Bonus per motivi correlati al forte impatto sui conti pubblici. E anche le cessioni dei crediti, derivanti dallo sconto in fattura, si sono fermate davanti alla volontà delle banche di bloccare le acquisizioni. Eppure la recente crisi del gas ha spinto l’Europa a cercare, con grande determinazione, la strada dell’autonomia energetica. Proprio per questo motivo sono due le parole chiave che caratterizzano il mercato attuale e futuro: efficienza energetica e rinnovabili. E questi due obiettivi importanti si ottengono grazie a una terza parola chiave: gli incentivi.
E infatti sono già partite, a livello Europeo, diverse iniziative che hanno nomi precisi: RePower, Renovation Wave e Fitfor55. Tutte hanno la stessa finalità e cioè stimolare ulteriormente la riqualificazione degli edifici esistenti, con nuovi impianti che garantiscano l’efficienza energetica e anche l’apporto di fonti rinnovabili. Con il Pnrr l’Unione Europea aiuterà gli Stati Membri a garantire i giusti ed equilibrati sistemi di incentivi, facendo partire un nuovo ciclo economico che prende il nome di New Green Deal. L’Italia, con il suo Piano Energia Clima 2030, ha già indicato la volontà di aderire agli obiettivi comuni per ottenere l’indipendenza energetica, con step graduali al 2030, poi 2040 e infine il grande target della neutralità climatica al 2050. Nella nostra nazione, secondo i parametri richiesti dall’Europa, 3 immobili su 4 avrebbero bisogno di interventi di riqualificazione, già entro l’anno 2030. Questo significa un mercato dalle proporzioni immense in cui gli incentivi Bonus Casa ed Eco Bonus, anche in modalità detrazione fiscale, sono già utilizzabili per dare uno stimolo ai clienti finali. E in più attendiamo che l’Italia attui le ultime Direttive energetiche, ampliando e potenziando gli strumenti d’incentivazione.
Sul versante degli impianti a fonti rinnovabili, fin da quest’anno, il mercato delle pompe di calore avrà un’ulteriore e forte crescita. Tutto questo grazie alle politiche in arrivo, finalizzate alla diffusione del fotovoltaico e alla gestione dell’autoconsumo energetico. Per questo vi ricordo dell’incentivo denominato “Conto Termico” che è uno strumento che oggi torna in auge per favorire gli impianti a fonti rinnovabili. Si tratta di un incentivo economico, che se ben gestito, ha la stessa potenza commerciale dello sconto in fattura.
Fare il New Green Deal, fin da oggi, è già possibile.
Efficienza energetica, rinnovabili e incentivi. Sono queste le tre parole chiave che stanno delineando il nostro presente e soprattutto il nostro futuro
PRV PRV
RIDUCE E MANTIENE COSTANTE LA PRESSIONE dell’acqua nell’impianto domestico
RIDUCE E MANTIENE COSTANTE LA PRESSIONE dell’acqua nell’impianto domestico
Il PRV appartiene alla lista di prodotti IVAR che costituisce la cosiddetta “matrice di contribuzione” per il conseguimento delle certificazioni LEED e BREEAM per gli edifici. In particolare, PRV contribuisce al prerequisito e al credito “INDOOR WATER USE REDUCTION” del protocollo LEED.
STESSO TEMPO DI UTILIZZO
ACQUA EROGATA ACQUA EROGATA
IL 74% DEGLI ITALIANI PRONTO A INVESTIRE IN SOLUZIONI SMART PER IL CONTROLLO DELLA TEMPERATURA. CON IL
SUPPORTO DEGLI INSTALLATORI PROFESSIONISTI
Resideo Technologies Inc. e la società di ricerche di mercato OnePoll hanno svolto un sondaggio nel giugno 2022 tra Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Francia, Paesi Bassi e Belgio per comprendere in che modo i proprietari di case stiano affrontando lo scenario attuale legato al notevole aumento dei costi dell’energia. I proprietari di case italiani sono risultati essere i primi in Europa per disponibilità e interesse all’acquisto di soluzioni smart per il controllo della temperatura domestica, se questo significasse una riduzione di costi e consumi nel lungo periodo. A questa domanda, infatti, ha risposto positivamente il 74% degli italiani. Un’attitudine all’investimento che è ancora più elevata nella fascia 25-34 anni, dove si arriva a toccare l’85%.
La preoccupazione per le bollette
Secondo i dati raccolti da Resideo, il 95% dei proprietari di case italiani intervistati nel sondaggio di OnePoll ha dichiarato di essere “preoccupato” o “fortemente preoccupato” per l’aumento dei costi in bolletta. Un dato in linea con il sentiment degli altri proprietari di casa europei coinvolti nel sondaggio.
Alla ricerca di soluzioni: le preferenze degli italiani
È forte, insomma, la consapevolezza della necessità di intraprendere azioni concrete per ridurre l’impatto del caro-energia sui propri portafogli. Per il 28% degli intervistati, l’azione più semplice e immediata è quella di ridurre la temperatura dell’ambiente domestico. Interessante, in questo contesto, il divario generazionale: il 40% dei proprietari di case over 64 si affiderebbe a questa soluzione semplice e – almeno apparentemente – immediata. Percentuale rilevante che cala contestualmente all’età: il 51% dei proprietari di case della fascia d’età 18- 34, infatti, adotterebbe come soluzione quella di sfruttare e installare sistemi per il controllo del riscaldamento domestico come termostati e valvole termostatiche, mentre il 36% di essi inve-
stirebbe sugli ultimi modelli di sistemi di controllo smart (come i termostati intelligenti).
“Lo scenario italiano, in particolare – commenta Emiliano Desiderio, Products & Solutions Commercial Country Leader di Resideo – può fornire spunti validi, se guardiamo soprattutto alle fasce di proprietari di case piùgiovani: i più interessati a investire in sistemi intelligenti di controllo dei propri impianti di riscaldamento, in un’ottica di risparmio e sostenibilità nei consumi. Ci sembra un ottimo segnale per il futuro di tutto il settore”.
A chi rivolgersi?
La ricerca di OnePoll per Resideo, infine, conferma il ruolo chiave degli installatori professionali come punto di riferimento non solo per l’installazione dei prodotti (la vasta maggioranza dei proprietari di casa, il 76%, si rivolgerebbe ad un professionista per l’installazione di un sistema di controllo del riscaldamento, con punte dell’83% tra gli over 64) ma anche per la raccolta di informazioni utili per ridurre i consumi. Oltre un terzo dei partecipanti al sondaggio, infatti, ha dichiarato che si rivolgerebbe ad un professionista del settore per avere consigli o informazioni su come ridurre i propri consumi, secondi solo ai propri fornitori di energia.
“La ricerca riporta una generalizzata fiducia nei confronti degli installatori e dei professionisti del settore: un punto di riferimento per raccogliere informazioni e consigli nonchè per un supporto nell’installazione di nuovi prodotti – ragiona Emiliano Desiderio. Che continua: “Questo non deve stupire: i professionisti del riscaldamento hanno le competenze e le capacità necessarie per essere al fianco dei proprietari di case e rendere le loro abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico.”
ECOBONUS E BONUS CASA, DALL’ENEA IL NUOVO PORTALE 2023
È in online dal 1° febbraio 2023, il rinnovato portale dell’Enea, al quale trasmettere le informazioni relative agli interventi di efficienza energetica e di utilizzo di fonti rinnovabili di energia con fine lavori nel 2022 e 2023. Cio è quei lavori fiscalmente agevolati che, senza il via libera dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, non lo sarebbero. Con l’occasione, l’Enea avverte che, per gli interventi con data di fine lavori compresa tra il 1° e il 31 gennaio 2023, il termine di 90 giorni per la trasmissione della documentazione decorre dalla messa online del nuovo portale, vale a dire da ieri, anziché da quella di ultimazione dei lavori.
In particolare, all’Enea devono essere inviati:
• attraverso la sezione Ecobonus, i dati degli interventi di
riqualificazioni energetica del patrimonio edilizio esistente (articolo 14, Dl n. 63/2013) e quelli relativi ai lavori connessi al “bonus facciate”, limitatamente alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 quando comportano la riduzione della trasmittanza termica dell’involucro opaco (detrazione del 90% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021, del 60% per quelle sostenute lo scorso anno;
• attraverso la sezione Bonus Casa, i dati degli interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili che usufruiscono delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie (articolo 16-bis, Tuir).
Per accedere al servizio è necessario autenticarsi tramite Spid o Cie (Carta d’identità elettronica) e, in caso di dubbi o difficoltà nell’effettuare gli adempimenti in modalità telematica, è possibile chiedere aiuto all’assistente virtuale, il servizio online Virgilio, attivato dall’Enea, che sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per rispondere, in tempo reale, ai quesiti sulle detrazioni fiscali relative agli interventi di efficienza energetica negli edifici (Ecobonus, Superbonus e Bonus Casa). Il servizio, che è continuamente aggiornato agli ultimi documenti di prassi dell’Agenzia delle entrate (interpelli, risoluzioni e circolari), è disponibile sul sito dell’Agenzia nazionale, nella sezione dedicata alle detrazioni fiscali.
Dal Mit altri 293 mln per ridurre le perdite di acqua potabile
Sono stati assegnati dal Mit 293 milioni di euro assegnati dal Mit, nell’ambito del Pnrr, destinati agli investimenti in progetti per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua e relativi interventi di digitalizzazione e di monitoraggio delle infrastrutture. Si tratta della seconda tranche di un progetto che in totale ha stanziato 900 milioni di euro per 33 interventi volti a ridurre le perdite di acqua potabile nella rete degli acquedotti. Entro il 31 dicembre 2024 circa 45.500 chilometri di condotte a uso potabile saranno attrezzate con strumentazioni e sistemi di controllo innovativi per la localizzazione e la riduzione delle perdite, favorendo una gestione ottimale della risorsa idrica, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze, migliorando allo stesso tempo la qualità del servizio erogato ai cittadini. Il progetto prevede che a marzo 2026 tali interventi siano estesi a circa 72.000 chilometri di condotte. Dei 33 progetti selezionati, 19 interessano le regioni del Nord e del Centro (per complessivi 536 milioni di euro) e 14 quelle del Sud (per complessivi 364 milioni di euro). La graduatoria delle proposte finanziate è disponibile sul sito web del Ministero.
POMPE DI CALORE: AL 2030 DETERRANNO QUASI IL 20% DEL MERCATO GLOBALE DEL RISCALDAMENTO
Se i Governi manterranno i loro impegni in materia di energia e clima, nel 2030 le pompe di calore peseranno per quasi la metà nella riduzione totale dell’uso di combustibili fossili per il riscaldamento degli edifici. La loro quota di mercato globale raddoppierebbe, passando da un decimo a quasi un quinto. Questa la conclusione a cui giunge il rapporto dell’International Energy Agency (IEA).
Gli obiettivi del REPowerEU prevedono il raddoppio della diffusione delle pompe di calore nell’UE entro il 2026, il che si tradurrebbe, secondo i calcoli dell’European Heat Pump Association (EHPA), in 60 milioni di pompe di calore installate entro il 2030, compresi gli attuali 17 milioni.
“Questi numeri sarebbero ancora più elevati se i Governi aumentassero i loro obiettivi in linea con il target di 1,5°C di incremento della temperatura concordato a livello internazionale”, si legge nel rapporto “Future of heat pumps” dell’IEA, presentato il 30 novembre a Bruxelles con il contributo dell’European Heat Pump Association (EHPA).
Il fondamentale ruolo delle Pdc per la riduzione delle emissioni
“La COP27 ha sottolineato l’urgente necessità di un’azione più rapida per contrastare il cambiamento climatico, e il rapporto IEA sottolinea che le pompe di calore rappresentano l’elemento principale per un riscaldamento decarbonizzato, flessibile e affidabile”, ha dichiarato Thomas Nowak, Segretario generale di EHPA. “Ci auguriamo che il messaggio sia ascoltato
dai Paesi di tutto il mondo e che sia seguito da una rapida azione sul campo”.
“Le pompe di calore sono una parte indispensabile di qualsiasi piano di riduzione delle emissioni di CO2 e dell’uso di gas naturale, oltre a una priorità urgente dell’Unione Europea”, ha dichiarato il Direttore esecutivo dell’IEA, Fatih Birol. “La tecnologia è collaudata e testata, anche nei climi più freddi. I decisori politici dovrebbero sostenere questa tecnologia, che in questo momento sta vivendo uno slancio senza precedenti. Le pompe di calore saranno fondamentali per garantire a tutti il riscaldamento delle proprie abitazioni durante questo inverno e il prossimo, per proteggere le famiglie e le imprese vulnerabili dai prezzi elevati e per raggiungere gli obiettivi climatici”.
Serve la certezza delle politiche
Per garantire il successo delle pompe di calore, i Governi e il settore devono puntare a renderle l’opzione di riscaldamento e raffreddamento più accessibile, liberando la catena di approvvigionamento e potenziando i programmi di formazione. IEA afferma inoltre che la certezza delle politiche è fondamentale per il settore; un punto che EHPA ha ripetutamente fatto presente all’UE chiedendo in particolare un piano d’azione globale per accelerare la diffusione delle pompe di calore. Anche Assoclima ha collaborato attivamente alla stesura del report IEA, partecipando a un workshop di consultazione e alla stesura del testo, proponendo integrazioni ai contenuti.
UNO STUDIO HA CALCOLATO LE PRESTAZIONI DELLE POMPE DI CALORE NEL SETTORE RESIDENZIALE
Per realizzare gli obiettivi attesi dalla transizione ecologica, gli operatori termotecnici e gli utenti finali hanno a disposizione, ad oggi, una vasta variet à di tecnologie di generazione e vettori energetici tradizionali e non: ciascuno ha specifiche potenzialit à e specifiche limitazioni, legate alla particolare utenza servita, all’entit à dei servizi energetici offerti, alla zona climatica e alle reali condizioni operative dinamiche. In questo contesto, lo studio condotto dal dipartimento DESTEC dell’Universit à di Pisa in collaborazione con Assotermica (federata Anima Confindustria) ha analizzato le prestazioni energetiche, ambientali ed economiche di diverse soluzioni per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, anche con combustibili innovativi, facendo riferimento a un set di “edifici tipo” rappresentativi del comportamento energetico medio del parco residenziale italiano. L’obiettivo è quello di confrontare le potenzialit à di ogni soluzione, individuando le pi ù promettenti secondo tutti gli obiettivi della transizione.
L’enorme potenziale delle pompe di calore a gas e dei sistemi ibridi
Paolo Conti, docente dell’Universit à di Pisa, presenta le conclusioni della ricerca durante l’evento organizzato da Assotermica L’industria del riscaldamento protagonista della transizione ecologica: “Le prime valutazioni dello Studio mostrano come sia possibile creare una sinergia tra risparmi economici per gli utenti e gli obiettivi energetico-ambientali della transizione energetica. Non è possibile identificare a priori un’unica soluzione universalmente migliore rispetto alle altre sul mediolungo periodo. D’altra parte – prosegue Conti – lo Studio ha evidenziato il potenziale delle pompe di calore a gas e degli apparecchi ibridi, che riescono a unire i vantaggi dell’utilizzo
del vettore elettrico e dei generatori di calore a combustione, ottenendo benefici contemporanei su tutti i tre indicatori: ambientale, energetico ed economico. L’utilizzo di idrogeno verde e di biometano in miscela consentirebbe un ulteriore risparmio di CO 2 e di energia primaria non rinnovabile”.
Analisi comparativa con le caldaie a condensazione
Lo studio ha analizzato le prestazioni energetiche, ambientali ed economiche di diverse soluzioni tecnologiche per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Principalmente sono state comparate le potenzialit à delle caldaie a condensazione, delle pompe di calore sia elettriche che a gas e degli apparecchi ibridi rispetto alle vecchie caldaie. Inoltre per tutti i generatori a combustione è stato simulato l’impiego di metano, miscela al 20% in volume di idrogeno “verde”, miscela al 20% in volume di biometano e 100% idrogeno verde.
Una convenienza non solo economica
Secondo Alberto Montanini, presidente di Assotermica “Lo Studio dimostra come in questo particolare momento storico, in cui è pressante la necessit à di ridurre i consumi per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, gli apparecchi ibridi factory made siano una scelta vincente. Grazie agli ibridi infatti è possibile ottenere convenienza non solo economica ma anche energetica e ambientale, senza dimenticare il tema della sicurezza dell’approvvigionamento. Oltre a questo, trova conferma il principio secondo il quale la vera forza della nostra industria è quella di poter offrire una pluralit à di tecnologie, ognuna delle quali ha caratteristiche tali da poter contribuire da protagonista alla sfida della decarbonizzazione”.
Caro-carburanti, dal CdM il decreto-legge per la trasparenza dei prezzi
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi lo scorso 10 gennaio, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi. In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente. Si rende giornaliero l’obbligo per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante, per autotrazione per uso civile, di comunicare il prezzo di vendita praticato. Il Ministero delle imprese calcola e pubblica il prezzo medio giornaliero nazionale. Tale prezzo deve essere esposto, con specifica evidenza, da parte degli esercenti insieme al prezzo da essi praticato. Si rafforzano le sanzioni amministrative in caso di violazione, da parte
degli esercenti, degli obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi. In caso di recidiva, la sanzione può giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni. Inoltre, si rafforzano i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, si irrobustisce la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza. Infine, viene istituita una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti.
ANGAISA ADERISCE A FEDERCOSTRUZIONI
ANGAISA entra a far parte di Federcostruzioni. La federazione rappresentativa della filiera italiana delle costruzioni, nata nel 2009 per riunire le categorie produttive più significative di tutto il mercato edile e infrastrutturale, ha infatti accolto la manifestazione d’interesse di ANGAISA con un voto unanime del Consiglio Generale, che attribuisce alla sigla nazionale dei commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno il titolo di Socio Aggregato dell’organizzazione confederale.
“L’ingresso di ANGAISA, in qualità di Socio Aggregato, è motivo di grande soddisfazione” – dichiara la presidente Federcostruzioni Paola Marone – “e contribuisce a rafforzare e a far crescere la compagine associativa della filiera delle costruzioni che, nel 2021, ha registrato un valore totale della produzione di oltre 475 miliardi di euro e circa 2,8 milioni di addetti ed è collegata a oltre il 90% di tutti i settori economici.”
“Sono soddisfatto di questo ulteriore passo avanti per ANGAISA” – afferma
il presidente ANGAISA Maurizio Lo Re – “che negli scorsi mesi ha intensificato la sua attività di relazioni industriali e può adesso operare nella rete di una delle federazioni più rappresentative, a livello nazionale, dei mercati dell’edilizia. Avanza così la voce autorevole della distribuzione idrotermosanitaria specializzata e più qualificata, presente su tutto il territorio nazionale con circa 250 imprese distributrici e oltre 1.000 punti vendita. In rappresentanza dei 15.000 addetti del nostro circuito, sposiamo l’impegno di Federcostruzioni a far valere a livello politico, economico e istituzionale le istanze e gli interessi comuni del settore delle costruzioni. In questo contesto, la distribuzione specializzata ITS sta assumendo un peso specifico rilevante, come testimoniano i dati di mercato, ma soprattutto la richiesta crescente di servizi e competenze da parte dei consumatori. Grazie a Federcostruzioni onoreremo in maniera più efficace questo compito, contribuendo alle attività confederali e offrendo le nostre competenze specifiche presso i principali tavoli tecnici”.
REGOLAMENTO F-GAS, LA PROPOSTA DI REVISIONE È TROPPO DEBOLE?
Secondo l’EFCTC sarebbe necessario introdurre sanzioni dissuasive e armonizzate in Europa per combattere il traffico illegale di gas fluorurati
La proposta di revisione al Regolamento F-Gas attualmente in fase di valutazione al Parlamento Europeo continua a generare dibattiti sull’esito dei negoziati. A seguito della proposta della Commissione europea di modifica del regolamento sui gas fluorurati, l’EFCTC (il Comitato tecnico
europeo per i fluorocarburi), pur accogliendo con favore la revisione, sottolinea la necessità di valutare la fattibilità tecnica e gli effetti indesiderati della riduzione dei gas inclusa nella proposta. Alla luce dell›attuale crisi energetica e del potenziale aumento della domanda di F-gas, un’anticipata e più severa riduzione potrebbe avere ripercussioni negative come l›aumento del traffico illegale di gas fluorurati.
Allarme mercato nero
Per diversi anni, nell’Unione Europea si è sviluppato un importante mercato nero degli idrofluorocarburi (HFC), gas refrigerante utilizzato nei frigoriferi domestici, commerciali e industriali, nonchè nei condizionatori d’aria e nelle pompe di calore di abitazioni ed automobili.
L’introduzione di questi gas illegali ad alto potenziale di riscaldamento globale nel mercato unico
europeo sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti: secondo un’analisi condotta nel 2019
dall’EFCTC (European FluoroCarbons Technical Committee), il mercato nero degli HFC potrebbe rappresentare fino a un terzo delle dimensioni del mercato legale di questi gas. Dal 2019 sono state registrate oltre 390 segnalazioni anonime sulla piattaforma “Action Line” dell’EFCTC e solo nel 2021 sono state segnalate online 1.595
violazioni, di cui 1.587 sono state risolte con successo. Secondo l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), solo nel 2021 sono state sequestrate oltre 230 tonnellate di gas HFC importate illegalmente
Il problema: le diverse legislazioni
Lo sviluppo di questo traffico trova la sua origine nella differenza tra le legislazioni adottate per regolamentare gli HFC nelle diverse zone economiche: l’Unione europea ha infatti adottato nel 2014 la cosiddetta legislazione
“F-Gas” volta a ridurre del 79% l’uso degli HFC entro il 2030 e ha assegnato, a ciascun attore del mercato europeo, quote di gas che possono essere immesse sul mercato. Anche un accordo globale del 2019, l’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, prevede la riduzione graduale degli HFC a livello internazionale entro il 2047. Ciononostante, con agende diverse tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo, il costo degli HFC nell’Unione Europea, dovuto al sistema di quote in vigore, ha portato allo sviluppo del traffico illegale di questi gas.
La piattaforma “Action Line”
È già da diversi anni che l’EFCTC ha lanciato l’allarme sull’urgenza di rafforzare le misure per arginare il commercio illegale di HFC che minaccia le aziende del settore, priva gli Stati membri del gettito fiscale legato all’IVA e alle dogane, permette a una rete di criminalità organizzata di prosperare e mina gli sforzi dell’industria per raggiungere gli obiettivi climatici.
L’EFCTC ha quindi istituito una piattaforma “Action Line” che consente a chiunque sospetti un’attività fraudolenta di segnalarla in forma anonima.
Porre fine al traffico illegale di HFC è innanzitutto un’importante questione climatica. Il sistema di quote messo in atto dall’Unione Europea, che obbliga i produttori a
ridurre le quantità di HFC immesse sul mercato, ha generato nuove opportunità per i contrabbandieri di riempire il vuoto del mercato legale. Gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra da parte dei Paesi membri e il sistema di quote imposto ai produttori sono quindi oggi minati dal commercio illegale di HFC, le cui sole importazioni illegali hanno rappresentato fino a 31 milioni di tonnellate di CO2 nel 2019.
Servono sanzioni più severe e armonizzate
Sanzioni più severe sono necessarie anche per motivi di sicurezza e ambientali. Gli HFC sono gas liquefatti sotto pressione: lo stoccaggio, il trasporto e l’installazione impropria di HFC illeciti possono causare perdite che hanno un impatto sull’ambiente se non vengono gestiti correttamente e installati da un professionista.
Di fronte a questa situazione, la proposta di revisione delle misure di attuazione del regolamento sui gas fluorurati della Commissione europea, pubblicata nell’aprile 2022, è un primo passo che l’EFCTC accoglie con favore: mira a prevenire il commercio illegale di HFC in Europa, consentendo alle autorità doganali e di sorveglianza di controllare più facilmente le importazioni e le esportazioni e prevedendo di rafforzare e standardizzare le sanzioni tra gli Stati membri.
L’EFCTC è in pieno accordo con queste proposte, che vanno nella giusta direzione, ma ritiene che le misure di applicazione possano e debbano andare oltre.
L’EFCTC, pertanto, chiede l’istituzione di sanzioni minime dissuasive armonizzate e una maggiore mobilitazione di ogni Stato membro a livello nazionale, che contribuirà a ridurre il commercio illegale e anche i livelli di emissioni di gas serra.
Nella revisione, la Commissione propone anche un obiettivo di
Normativa
riduzione dell’uso dei gas fluorurati del 98% entro il 2050. Le associazioni degli utilizzatori a valle hanno espresso la preoccupazione che ciò rischi di compromettere la transizione energetica degli Stati membri dell’UE, in particolare frenando lo sviluppo delle pompe di calore, fondamentali per affrontare questa sfida. La drastica riduzione delle quantità di gas fluorurati consentite sul mercato potrebbe inoltre dare origine a un fiorente mercato del commercio illegale.
Nick Campbell, Presidente di EFCTC, ha dichiarato: “Una delle nostre principali preoccupazioni è che le riduzioni delle quantità di gas fluorurati disponibili sul mercato lo renderanno sempre più stretto e incoraggeranno il commercio illegale. Uno dei punti complessi di questa legge è che i produttori di apparecchiature si sono già adattati ai divieti e alle quote annunciati nel 2014, pianificando i loro investimenti. Purtroppo, dovranno riadattarsi molto rapidamente ai cambiamenti introdotti dalla revisione dei gas fluorurati”.
La proposta di revisione del Regolamento F-Gas
Il nuovo Regolamento F-GAS sta lentamente prendendo un forma definitiva. La proposta di revisione è giunta al vaglio del Parlamento Europeo dove Bas Eickhout, relatore della commissione per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare dell’UE (ENVI), ha presentato una prima bozza di documento di risposta alle proposte della Commissione. La prima questione affrontata nella bozza riguarda i GWP dei gas refrigeranti, che dovrebbero essere aggiornati. Inoltre sarebbe importante evidenziare in etichetta non solo il GWP a 100 anni ma anche il GWP a 20 anni: molti HFC hanno un GWP molto più elevato a breve termine che non a lungo termine.
Poi c’è la questione legata alla gestione dei gas infiammabili, per cui i Paesi si muovono in modo scoordinato. Il nuovo regolamento dovrebbe imporre uniformità e permettere una politica unitaria, al fine del raggiungimento degli obbiettivi climatici. E, per la stessa ragione, dovrebbero essere bloccate o limitate le esportazioni di HFC ad effetto serra verso Paesi terzi, che potrebbero non avere gli stessi standard di contenimento e le stesse infrastrutture rigorose dell’UE. Oltre a ciò sarebbe opportuno rendere più frequenti le revisioni del regolamento, in modo da rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica.
Ulteriore novità potrebbe essere legata alle quote di mercato: considerando il loro valore il Parlamento dovrà valutare l’opportunità di richiedere un prezzo per la loro assegnazione. Tale prezzo dovrebbe aumentare nel tempo per fornire un flusso di entrate stabile che possano essere utilizzate per la gestione del regolamento, per una sua migliore applicazione e per sostenere l’introduzione di tecnologie alternative.
Ma si parla anche di questioni che influenzeranno direttamente anche l’attività dei tecnici: il nuovo regolamento, con tutta probabilità, introdurrà anche la formazione obbligatoria per l’utilizzo delle tecnologie alternative.
Queste invece le legate ai divieti di immissione di HFC sul mercato:
• 1° gennaio 2024: divieto uso gas fluorurati per nuovi refrigeratori e freezer fissi commerciali nuovi a gruppo incorporato; in tutte le altre apparecchiature di refrigerazione a gruppo incorporato a partire dal 1°gennaio 2025
• 1° gennaio 2024: divieto di utilizzo di gas fluorurati ad effetto serra con un GWP pari o superiore a 2.500 anche per le apparecchiature destinate ad applicazioni intese a raffrescare prodotti a temperature inferiori a –50°C;
• 1° gennaio 2025: divieto di utilizzo di gas fluorurati in nuove apparecchiature per la refrigerazione domestica;
• 1° gennaio 2025: divieto di utilizzo di gas fluorurati in apparecchiature nuove residenziali di condizionamento d’aria e pompe di calore plug-in a gruppo incorporato;
• 1° gennaio 2025: divieto di utilizzo di gas fluorurati in sistemi monosplit contenenti meno di 3 kg di gas fluorurati a effetto serra (secondo il relatore tali impianti potranno utilizzare propano);
• 1° gennaio 2027: divieto di utilizzo di gas fluorurati in sistemi di tipo split di capacità nominale fino a 12 kW, tranne se necessari per rispettare le norme di sicurezza nazionali (secondo il relatore tali impianti potranno utilizzare propano);
• 1° gennaio 2027: divieto di utilizzo di gas fluorurati con GWP pari o superiore a 750 in sistemi split di capacità nominale tra 12 e 200 kW, tranne quando richiesto per soddisfare gli standard di sicurezza;
• 1° gennaio 2027: divieto di utilizzo di gas fluorurati in sistemi split di capacità nominale superiore a 200 kW. (secondo il relatore tali impianti potranno utilizzare ammoniaca o CO2);
• 1° gennaio 2027: divieto di utilizzo di gas fluorurati per il trasporto refrigerato in furgoni, autocarri e rimorchi, navi e container frigoriferi.
Con questi divieti si arriverebbe un divieto totale degli HFC nel 2049 ovvero alla emissione di 0 tonnellate equivalenti di CO2 da HFC.
Novità prodotti
Tubazioni preisolate flessibili per il trasporto di fluidi caldi e freddi
Microflex di Watts è il sistema di tubazioni flessibili preisolate per il trasporto di fluidi negli impianti di riscaldamento, raffrescamento centralizzato e per l’acqua sanitaria e potabile. Adatto a molteplici applicazioni, sia in singole strutture residenziali che in grandi impianti di teleriscaldamento, Microflex permette il trasporto interrato di fluidi caldi, in impianti centralizzati di riscaldamento con temperatura di picco fino a 95°C, e di fluidi freddi (acqua potabile, alimentazione impianti industriali). Può anche essere utilizzato per gli impianti di climatizzazione. Grazie al peso contenuto e all’alta flessibilità le tubazioni Microflex sono facilmente installabili e consentono all’installatore di realizzare lunghe tratte e di superare con agilità eventuali ostacoli, creando curve e cambi di direzione senza utilizzare raccordi o giunti. Inoltre, questa gamma di prodotti è stata progettata per essere interrata: flessibilità e dimensioni compatte riducono lo spazio di scavo a vantaggio di tempi e costi di installazione. Le tubazioni preisolate Microflex sono costituite da tubi in PEX-a reticolato conformi alle norme DIN 16892/16893 e ISO 15875. L’ampio strato di isolamento in espanso di polietilene reticolato a cellule chiuse mantiene nel tempo il grado iniziale di isolamento termico, mentre la guaina esterna – in corrugato di polietilene ad alta densità – ha la doppia funzione di assicurare una protezione da agenti esterni e garantire un’ottima flessibilità Il sistema di tubazioni preisolate Microflex è composto da un tubo di servizio isolato termicamente e rivestito da una guaina protettiva a “camera chiusa” in polietilene ad alta densità (HDPE) resistente ai raggi UV e realizzata secondo il principio della “camera chiusa” per proteggere dagli urti il tubo interno e il materiale isolante. Le nervature della guaina esterna corrugata, inoltre, sono completamente chiuse rendendo così impossibile l’ingresso dell’acqua in caso di danneggiamento della parete esterna. Il materiale isolante è in polietilene espanso reticolato. La struttura a cellule chiuse del materiale assicura un assorbimento di acqua ridotto al minimo. Il materiale è esente da CFC.
www.wattswater.it
Mini Cassetta 60x60 VRF per ambienti commerciali
Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning presenta la nuova unità Mini Cassetta 60x60 della linea VRF serie MY3 con il Generatore nanoe™ X Mark 3 di serie.
Disponibile in 6 diverse capacità che vanno da 1,5 a 5,6 kW, la nuova Mini Cassetta è ideale per migliorare la qualità dell’aria di ambienti commerciali come ad esempio: uffici, ristoranti, palestre e supermercati.
Si tratta della prima unità interna di Panasonic con tecnologia nanoe™ X Mark 3 di ultima generazione. Il Generatore nanoe™ X Mark 3 è in grado di produrre 48 mila miliardi di radicali ossidrilici al secondo, 100 volte di più rispetto al precedente modello. Abbondantemente presenti in natura, i radicali ossidrilici (noti anche come radicali OH) hanno la capacità di inibire cinque tipi di inquinanti, tra cui alcune muffe, allergeni e pollini e deodorizzano l’ambiente. La tecnologia nanoe™ X può quindi portare incredibili benefici all’interno degli spazi interni, garantendo così un ambiente più pulito e gradevole 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
Una volta interrotte le operazioni di raffrescamento o deumidificazione della Mini Cassetta, si attiva la funzione di asciugatura e auto-pulizia interna con nanoe™X, azione che può essere messa in pausa e riattivata in qualsiasi momento. Compatta e dotata di un pannello dal design moderno, la nuova Mini Cassetta VRF si integra perfettamente in qualsiasi ambiente: la profondità di installazione richiesta a soffitto è infatti di soli 250 mm, mentre la superficie esposta è di soli 30 mm. Per fornire il massimo comfort, la Mini Cassetta VRF dispone di una migliore gestione del flusso d’aria grazie a 4 motori indipendenti che controllano in modo individuale i deflettori. Inoltre, viene garantita la perfetta distribuzione dell’aria, senza flusso diretto, riducendo la sensazione di correnti fredde. La pompa di drenaggio e il galleggiante, poi, sono stati ulteriormente perfezionati per ridurre la rumorosità ed aumentare l’efficienza. Infine, le unità sono compatibili con una vasta gamma di soluzioni di controllo e di connettività per rendere l’esperienza dell’utente semplice, diretta e intuitiva: tra queste, il comando intelligente CONEX di Panasonic e il sistema di gestione AC Smart Cloud, che consente di ottimizzare da remoto il funzionamento degli impianti garantendo un maggior comfort negli ambienti e il monitoraggio dei consumi energetici. www.aircon.panasonic.eu
Il manuale è una guida operativa alla corretta applicazione delle norme di riferimento per le attività soggette ai controlli e alle verifiche di prevenzione incendi.
Il testo nasce con l’obiettivo di fornire al Progettista uno strumento utile alla selezione della procedura adottabile nella realizzazione di un nuovo progetto di prevenzione incendi. Per ogni attività compresa nell’Allegato I del DPR 151/2011, per la quale è possibile applicare il Codice o, in alternativa, le regole tecniche tradizionali, si sono valutate le procedure di carattere generale (RTO) impiegabili, unitamente alle norme tecniche collegate, al fine di consentire la scelta immediata della metodologia idonea e consentita dalle disposizioni normative.
Novità prodotti
Nuovo sistema universale multistrato
REHAU, azienda leader nello sviluppo di soluzioni per il settore idrotermosanitario, presenta FASTLOC, l’innovativo sistema universale multistrato che consente di realizzare impianti di acqua sanitaria, riscaldamento e climatizzazione, in modo ancor più rapido, flessibile e sicuro. Grazie ad una nuova generazione di raccordi, che elimina la necessità di espandere il tubo, e alla tecnica di collegamento a manicotto inscindibile, l’azienda offre ai professionisti termoidraulici una nuova soluzione per l’edilizia residenziale che semplifica il lavoro quotidiano ed ottimizza i tempi di cantiere, senza scendere a compromessi dal punto di vista della sicurezza. Conforme alle norme UNI EN ISO 21003-2:2011 e UNI EN ISO 21003-5:2009, il nuovo sistema FASTLOC di REHAU è composto da tubi multistrato metallopolimero (PE-RT/Al/PE-RT) – disponibili anche in versione pre-isolata –dall’eccellente comportamento alla flessione e dall’elevata resistenza alla deformazione, il cui strato in alluminio previene la diffusione dell’ossigeno. Il programma è declinato nei diametri 16, 20, 25, 32 e 40 mm, ed include manicotti inscindibili in PVDF, materiale flessibile dall’ottimale scorrevolezza durante la posa e buona resistenza chimica, all’invecchiamento e alle tensioni, e diverse tipologie di raccordi premontati in fabbrica, con corpo in ottone, bussola interna ed elemento di bloccaggio in POM GF rinforzato in fibra ad alta rigidità e stabilità dimensionale. Con una tale ampiezza di gamma, i professionisti del settore idrotermosanitario possono così affrontare con facilità qualsiasi sfida costruttiva si presenti in cantiere, in soli tre passaggi. Per collegamenti a tenuta stagna permanente, basta tagliare il tubo a misura, inserire il manicotto sul tubo e la tubazione nel raccordo, senza necessità di espandere o calibrare, e, previa verifica della profondità di inserimento attraverso l’apposita finestra di ispezione, pressare fino all’elemento di bloccaggio mediante attrezzatura RAUTOOL. Il tutto, senza utilizzo di O-ring: la tenuta del sistema è, infatti, fornita dal materiale dell’inliner del tubo che, alla compressione del manicotto, si deforma contro il corpo del raccordo tramite la boccola, garantendo connessioni immediate e sempre sicure. www.rehau.it
VMC per contrastare gli acari
Uno dei sistemi più efficienti per arginare il problema degli acari è l’utilizzo di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata in grado ricambiare e purificare in mondo continuo l’aria di casa, riducendo anche l’eccessivo livello di umidità che favorisce la proliferazione degli acari. Per venire incontro a questa esigenza Helty – azienda specializzata in tecnologie per il benessere indoor – ha sviluppato il sistema di VMC ad alta efficienza Flow Elite, installabile comodamente a parete senza necessità di lavori invasivi sulla muratura. Gli acari della polvere si riproducono in particolar modo negli ambienti con un elevato tasso di umidità – tra il 65 e l’80% circa – e risulta dunque fondamentale l’aiuto di un sistema che possa automaticamente ridurlo e tenerlo sotto controllo. Dotato di serie di doppio filtro purificante in entrata F7+G4 e di sensore igrometrico integrato, Flow Elite rinnova l’aria in casa e mantiene ideale il livello di umidità, distruggendo così l’habitat ideale di proliferazione di questi organismi. Grazie allo scambiatore di calore entalpico a doppio flusso incrociato controcorrente, inoltre, questa tecnologia permette di recuperare fino all’91% del calore dell’aria in uscita, evitando gli sprechi e le dispersioni e determinando un risparmio sui costi in bolletta. Anche il consumo elettrico è ridotto al minimo: per tenere il sistema in funzione bastano meno di 6 centesimi al giorno. Etichettato in classe energetica A, validato BioSafe e riconosciuto nella lista VMC Qualità Casa Clima, Flow Elite rappresenta una soluzione semplice e dall’utilizzo intuitivo per tutti coloro che desiderano o necessitano di vivere in una casa libera da batteri e allergeni. L’installazione è rapida e minimamente invasiva: non sono necessarie canalizzazioni né impianti ma sono sufficienti solamente due fori da 8 cm sulla muratura perimetrale e l’allacciamento alla corrente. Il sistema decentralizzato, inoltre, consente di gestire e regolare le funzionalità della macchina stanza per stanza, in base alle reali necessità del singolo ambiente ed è possibile farlo sia tramite il telecomando in dotazione sia dal proprio smartphone attraverso l’app Air Guard.
www.heltyair.com
raccordi per tutelare la qualità dell’acqua potabile
I raccordi a pressare di acciaio inossidabile e bronzo disegnati per ottimizzare il flusso dell’acqua e ridurre al minimo le perdite di carico: sono il cuore tecnologico del sistema di tubi e raccordi polimerici Viega Smartpress. La soluzione Viega, pensata per impianti di riscaldamento, raffrescamento e acqua potabile, adotta infatti geometrie che favoriscono il ricambio idrico senza restringimenti del diametro interno, con supporti privi di o-ring che non richiedono nessuna operazione di calibratura o sbavatura dei tubi e velocizzano così fino al 30% i tempi di installazione rispetto ai sistemi tradizionali. Il risultato finale consente inoltre una drastica riduzione delle zone interne a rischio di stagnazione dell’acqua, abbattendo di conseguenza i rischi connessi alla proliferazione di batteri pericolosi per la salute, Legionella in primis. Un’attenzione all’igiene che Viega cura anche in fabbrica, collaudando a secco ogni raccordo e confezionandolo in buste sigillate che impediscono la possibile contaminazione prima dell’arrivo in cantiere. I raccordi del sistema Viega Smartpress sono inoltre dotati del dispositivo di sicurezza SC-Contur che rileva giunzioni non pressate già durante il riempimento dell’impianto per la prova di tenuta. Accortezza che concorre a rendere il lavoro di installazione più agevole. Inoltre, la nuova famiglia di pressatrici smart Pressgun 6 Plus, sviluppate dall’azienda tedesca garantisce estrema efficienza. Dispositivi compatti e maneggevoli che possono essere connessi allo smartphone per selezionare le diverse modalità di funzionamento, visualizzare informazioni utili su ogni operazione e impostare un blocco automatico per eseguire la manutenzione programmata. Con dimensioni da 16 a 63 mm Viega Smartpress è adatto per la distribuzione ai piani, ma anche per la realizzazione di dorsali e colonne montanti.
Scaldacqua in pompa di calore aria-acqua monoblocco a basamento
Baxi, da sempre attiva nella progettazione di soluzioni tecnologicamente avanzate che comportino il minimo impatto ambientale, propone SPC Plus, una nuova ed efficiente gamma di scaldacqua in grado di scaldare elevate quantità di acqua fino a 65 °C in pompa di calore utilizzando pochissima energia elettrica, poiché il calore viene assorbito direttamente dall’aria esterna (fino a -7 °C).
La gamma di scaldacqua SPC Plus in pompa di calore monoblocco si articola in 4 modelli, a basamento, con resistenza elettrica integrativa, tutti in classe A+:
• SPC 200 Plus, con capacità di 196 l;
• SPC 200 S Plus, dalla capacità di 188 l;
• SPC 250 Plus, capacità 251 l;
• SPC 250 S Plus da 243 l.
La gamma SPC Plus sfrutta la tecnologia della pompa di calore per riscaldare l’acqua all’interno del bollitore attraverso l’aria aspirata dal gruppo termico invertendo il flusso naturale del calore. Quest’ultimo viene trasferito dall’aria all’acqua sanitaria tramite il refrigerante (R290), che percorre continuamente un ciclo chiuso grazie al compressore. Garantire il funzionamento del ventilatore (che preleva l’aria) e del compressore (che fa percorrere il fluido refrigerante nel circuito) comporta un consumo di energia elettrica pari al 25% del totale necessario per la produzione di acqua calda. Il restante 75% di energia proviene dal calore dell’aria, consentendo così un grande risparmio economico.
Alla richiesta di maggiori quantità di ACS, lo scaldacqua attiva direttamente la caldaia a condensazione solo riscaldamento per massimizzare il comfort. Qualora l’energia elettrica sia prodotta da un impianto fotovoltaico, lo scaldacqua può essere impostato automaticamente alla funzione Boost così da aumentare la quota di autoconsumo. L’eventuale impianto solare termico in integrazione massimizza il contributo di energia da fonti rinnovabili, riducendo al minimo i costi in bolletta. Lo scaldacqua a basamento SPC Plus consente di produrre acqua calda sanitaria fino a 65 °C. Funziona con una temperatura dell’aria esterna compresa fra -7 °C e +42 °C e impiega un refrigerante a basso impatto ambientale (R290, GWP = 3, tCO2 eq = 0).
www.baxi.it
Un sistema di
Novità prodotti
Connettori fotovoltaici a prova di intemperie
Elementi essenziali per il cablaggio dei pannelli solari, i connettori fotovoltaici sono componenti indispensabili nella realizzazione degli impianti. Dall’esperienza Fanton nasce una gamma completa di connettori plug-in e accessori per l’installazione di impianti fotovoltaici, in grado di offrire connessioni di alta qualità stabili, durature e resistenti. I connettori fotovoltaici plug-in FM4 sono la soluzione Fanton per usi esterni di lunga durata, di facile installazione e progettati per resistere a intemperie e agenti esterni. Realizzati in materiali antiurto, in grado di sopportare elevati stress meccanici, impatti e schiacciamenti, i connettori FM4 sono altamente resistenti al calore e ai raggi UV, sono privi di alogeni e vantano un grado di protezione IP68, il massimo della categoria, per apparecchi completamente impermeabili e a prova di infiltrazioni di polvere. Interamente realizzata in lega polimerica Noryl, che conferisce eccellente isolamento termico e resistenza all’usura permettendo applicazioni fino a -40°C e +85°C, la linea di connettori Fanton è certificata con il prestigioso marchio tedesco TÜV, che garantisce l’alto grado di performance ed efficienza energetica raggiunto dai prodotti. Compongono la gamma FM4 i connettori volanti plug-in maschio e femmina, disponibili anche in kit combinato, per sezione cavo da 4mm2 a 6mm2, i connettori da pannello da 4-6mm2, i connettori plug-in maschio e femmina per sezioni da 10mm2 e i giunti volanti a Y, sia in assetto 2 maschi + 1 femmina sia 2 femmine + 1 maschio.
www.fanton.com
Rubinetto per cassetta idrante in lega di alluminio
CPF Industriale, da oltre settant’anni leader europeo nel settore degli sprinkler e delle valvole per estintori, presenta sul mercato il rubinetto per cassetta idrante in lega di alluminio DN45: una soluzione innovativa e affidabile nell’ambito della sicurezza industriale, che rivoluziona i canoni produttivi di settore sostituendo la componentistica in ottone dei rubinetti tradizionali con un materiale più leggero, più resistente all’ossidazione e più ecosostenibile. Realizzato completamente in lega di alluminio pressofuso EN AB 46100, con filettatura ISO 7-1 da 1” 1/2, il rubinetto per cassetta idrante DN45 ha pressione nominale di 16 bar e angolo di uscita di 45°. È manovrabile tramite volantino pieno, con indicazione del verso di apertura. Anche il volantino è realizzato in alluminio pressofuso, con impugnatura ergonomica e verniciato in colore rosso RAL 3000. Il rubinetto DN45 e gli altri prodotti per la sicurezza firmati CPF Industriale dimostrano l’attenzione riposta dall’azienda nella ricerca e nell’innovazione costante, pilastri di un panorama internazionale sempre più competitivo e tecnologicamente all’avanguardia. CPF si affida all’esperienza di lunga data maturata nel settore per guidare lo sviluppo di nuove tecnologie produttive e innovativi materiali da costruzione. L’alta prestazione del rubinetto in lega di alluminio DN45 rispecchia gli standard qualitativi d’eccellenza che caratterizzano l’intero catalogo CPF Industriale, un vasto assortimento di soluzioni e componentistica dedicate alla sicurezza che spazia dai sistemi antincendio a valvole e meccaniche per estintori. All’offerta di catalogo si aggiunge un range di prodotti personalizzabili su misura per ogni esigenza di sicurezza, garantiti dalla cura costante riposta in ogni fase produttiva e dalla capillare assistenza offerta da CPF Industriale. www.cpftecnogeca.com
EO Medical
ANTEPRIMA ISH
a cura della redazione
L’evento mondiale del settore idrotermosanitario torna a Francoforte sul Meno dal 13 al 17 marzo 2023.
E punta i riflettori sull’uso sostenibile delle risorse idriche ed energetiche
la sostenibilità al centro ISH 2023
Tutto pronto per ISH, la fiera dedicata alla termoidraulica, al riscaldamento e al condizionamento che si svolgerà a Francoforte sul Meno dal 13 al 17 marzo 2023.
In base ai dati esposti nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi lo scorso 14 dicembre, sono attesi oltre 2.000 espositori che all’evento mondiale del settore idrotermosanitario presenteranno le loro soluzioni per fonti di energia rinnovabile, utilizzo sostenibile dell’acqua e aria pulita
Respiro internazionale
Con il 70% nel 2023, il principale punto di incontro per il settore idrotermosanitario a livello mondiale registra un elevato grado di internazionalità. Accanto alle numerose aziende tedesche, la maggior parte degli espositori proviene da Italia, Turchia, Spagna, Cina, Polonia, Francia, Paesi Bassi, Austria, Belgio, Svezia e Svizzera. Essi si ripartiscono nei due settori ISH Water e ISH Energy. Una
progettazione bagno moderna e una tecnologia sostenibile nell’utilizzo dell’acqua sono al centro del settore ISH Water. Nei padiglioni 1, 2, 3, 4, 5 e 6 i visitatori troveranno prodotti e soluzioni innovativi per un bagno orientato al lifestyle, un impianto igienico per l’acqua potabile e tecnologie di montaggio e fissaggio nonché soluzioni software che permettono di risparmiare tempo.
L’offerta di ISH Energy nei padiglioni 8, 9, 10, 11 e 12 si estende dalla produzione innovativa di calore focalizzata sulla tecnologia di pompe dell’acqua sostenibili, da moderni sistemi di distribuzione e consegna del calore, passando per una domotica e un’automazione intelligenti degli edifici fino alla tecnologia di condizionamento e climatizzazione, con il tema focale “Aria come cibo”.
Soluzioni per un futuro sostenibile
Il motto di ISH 2023 è “Soluzioni per un futuro sostenibile”. Tutto verterà attorno alle innovazioni che puntano sul conseguimento degli obiettivi di tutela del clima e consentono un uso responsabile ed efficiente delle risorse disponibili. Il settore degli edifici responsabile del 40% del consumo energeti -
co può qui prestare un grande contributo. Per questo motivo, la sostenibilità del settore è il requisito centrale e determinante per tutte le tematiche top. Al centro del settore ISH Energy vi sono il potenziamento di energie rinnovabili, la decarbonizzazione, una maggiore efficienza energetica, l’impiego della tecnologia delle pompe d’acqua e l’utilizzo di idrogeno. Riflettono ciò le tematiche top “Solutions for Heat Transition and Climate Protection“ nonché “Energy Efficiency & Sustainability”. All’obiettivo supremo della riduzione delle emissioni di CO2 e del risparmio energetico presta un importante contributo anche il tema, saldamente radicato in ISH, dell’aria. Ciò viene ampiamente evidenziato nel tema top “Indoor-Air Quality” di ISH 2023. Nel settore ISH Water, con “Resource Water” ci si focalizza sull’utilizzo sostenibile e sulla sicurezza di approvvigionamento. Il secondo tema top “Sustainable Bathroom” affronta la sostenibilità del bagno.
Incontrare partner commerciali di persona, scambiare know-how tecnico e trovare ispirazione: l’ISH di Francoforte è il punto di incontro internazionale per il settore idrotermosanitario.
ISH Digital Extension
Parallelamente all’ISH 2023 di Francoforte e per una settimana in più ancora, resterà aperta la piattaforma digitale che accompagna la vetrina di settore. L’ISH Digital Extension offrirà dal 13 al 24 marzo 2023 l’opportunità di essere digitali.
Un vantaggio è costituito dalla possibilità di prendere contatto in maniera mirata.
Tramite match matching supportato dall’intelligenza artificiale sarà possibile trovare partner commerciali adatti, con cui poter entrare in contatto alla fiera o in forma digitale. Inoltre si potranno consultare, quando si vuole, i punti del programma sotto forma di video on-demand.
VMC efficiente e tecnologica
L’innovativo sistema AriaSilent – per la distribuzione dell’aria nei sistemi di ventilazione meccanica controllata – compare tra le novità esposte in occasione di ISH. Tra le principali caratteristiche, la versatilità senza precedenti del sistema di raccordi AriaSilent Link, che consente di abbinare diversi tubi corrugati con il medesimo box di distribuzione e porta griglia, indipendentemente dal tipo di condotto utilizzato. Questo significa ridurre al minimo il numero di componenti necessari per la realizzazione dell’impianto. Inoltre, i componenti di AriaSilent sono realizzati con materiali plastici dalle caratteristiche antimicrobiche per un elevato livello di comfort e igienicità del sistema. Molti i brevetti introdotti dalla nuova gamma di Valsir: ad esempio, il deflettore interno ai box che consente di distribuire uniformemente l’aria in ogni condotto, la linguetta a strappo che permette di utilizzare solo le connessioni necessarie all’installazione senza l’utilizzo di tappi ed il sistema di sicurezza di aggancio delle griglie. Ma ci sono ulteriori grandi novità che riguardano anche le unità di Ventilazione Meccanica Controllata. Nel corso della manifestazione è prevista la presentazione di una nuova generazione di unità: migliorano efficienza e prestazioni, diventa più semplice l’installazione dell’impianto e sono molte le nuove funzionalità sul piano tecnologico. Ulteriori dettagli saranno rivelati direttamente dagli stand Valsir. www.valsir.it
Monoblocco ibrido ed efficiente
Ibrido compatto
Sime presenta a ISH di Francoforte la propria gamma di prodotti ibridi e full electric. Il filo conduttore dei prodotti esposti è l’ibridazione che l’azienda ritiene essere, nel medio periodo, l’approccio virtuoso per rinnovare ed elettrificare gli impianti di riscaldamento in gran parte d’Europa. I prodotti presentati spaziano da soluzioni totalmente elettriche con pompe di calore monoblocco e splittate a generatori ibridi con caldaia integrativa a condensazione a gas o gasolio. Sono disponibili soluzioni per installazione interna ed esterna agli edifici e diverse proposte per la gestione dell’acqua calda sanitaria e l’integrazione con solare termico e fotovoltaico. Il prodotto di punta è Hybrid Revolution, ibrido ultra-compatto senza unità esterna che rappresenta l’evoluzione di Murelle Revolution, già riconosciuta quale soluzione ideale per le riqualificazioni energetiche delle realtà abitative dotate di impianti con caldaia tradizionale e radiatori. Hybrid Revolution è dotata di una pompa di calore aria-acqua ad inverter che raggiunge la temperatura di mandata di 70°C e lavora con gas refrigerante R290 dall’impatto GWP quasi nullo. All’interno della stessa unità murale è presente anche un generatore a condensazione a gas con modulazione 1:10 per una perfetta integrazione alla funzione sanitaria, specialmente in abbinamento al solare termico. Ma soprattutto Hybrid Revolution convince per la sua straordinaria silenziosità, che insieme alle dimensioni particolarmente compatte e all’assenza di unità esterna ne fanno il prodotto ideale per la riqualificazione degli impianti esistenti ad alta temperatura. www.sime.it
Hall8 F85
Apen Group è una società che opera dal 1967 nel settore della climatizzazione, la cui produzione mira a un accurato lavoro di sviluppo, alta qualità dei prodotti, ricerca per il futuro e attenzione all’ambiente. L’impegno di Apen Group è finalizzato alla ricerca e allo sviluppo di prodotti che garantiscano basse emissioni inquinanti, alti rendimenti e ridotti consumi energetici, assicurando le condizioni ottimali di riscaldamento e climatizzazione per tutti gli ambienti. AquaPump Hybrid è un’unità monoblocco per esterno, concepita per la produzione di acqua calda e fredda attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile. È un sistema intelligente che integra l’alta efficienza della pompa di calore elettrica e la versatilità della caldaia a condensazione a gas, funzionando in perfetto abbinamento grazie al controllo con cronotermostato che consente di utilizzare la pompa di calore autonomamente o con la caldaia al variare della temperatura esterna. Gestire questo tipo di impianto è intuitivo e facile: impostando i parametri di sistema, il riscaldamento con sistema ibrido agisce in autonomia. L’utilizzo delle energie rinnovabili per l’efficienza energetica consente di perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale e una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Il riscaldamento e il condizionamento con il sistema ibrido è l’ideale per ambienti commerciali, uffici e palestre.
www.apengroup.com
Nuova generazione di pompe di calore con R290
Il refrigerante completamente naturale R290 è amico dell’ambiente grazie al suo indice GWP pari a 3, e garantisce, quindi, un impatto quasi nullo sulla propagazione di gas ad effetto serra. L’impiego del refrigerante naturale R290 permette di generare acqua calda con temperature fino a 75 °C e garantisce ottimi livelli di efficienza energetica. Grazie al sistema di controllo MAXA tutta la gamma permette di generare acqua calda per il riscaldamento invernale, acqua fredda per il raffrescamento estivo e acqua calda sanitaria sia per impieghi residenziali che commerciali. La gamma prevede tre diverse famiglie di prodotto, infatti avremo, la famiglia dedicata alle applicazioni residenziali con potenze che vanno dai 6 ai 18 kW; la famiglia dedicata agli impianti di tipo commerciale con la gamma dai 19 ai 28 kW ed infine la famiglia di taglia superiore con potenze di 40 e 50kW. www.maxa.it
Produzione e accumulo di ACS
Il nuovissimo Bolly® PDC double cycle è un bollitore per produzione e accumulo di acqua calda sanitaria (ACS) con uno specifico sistema di scambio termico, studiato per ottimizzare l’efficienza dei generatori a Pompa di Calore, che può scaldare il fluido in esso contenuto separatamente ed indipendentemente in due zone e garantirne la stratificazione termica, così da scaldare solo il volume di fluido necessario, in maniera rapida ed efficiente. Ancora maggiore efficienza con la Centralina Full Control, che può programmare il riscaldamento differenziato dei volumi per scaldare quando e quanto fluido serve. Il Bolly® PDC double cycle presenta, integrato al suo interno, un circuito idraulico compatto, corredato di valvole, che consente lo scambio termico con il fluido solo in una zona del serbatoio, fino alla temperatura desiderata e a condizioni di lavoro ottimali per la pompa di calore. La programmazione della Centralina Full Control consente inoltre di scaldare il volume di fluido necessario solo nei tempi impostati, riducendo le dispersioni nella giornata e favorendo il riscaldamento tramite energia solare. Il prodotto può essere integrato in un impianto termico domestico, ideale se con generatore a Pompa di Calore, di cui è studiato per ottimizzare l’efficienza. Il sistema è ancor più efficiente se abbinato con un impianto solare termico, che la Centralina Full Control può gestire direttamente o con il quale può essere integrata con estrema semplicità, in modo da dare priorità al riscaldamento tramite energia solare, incrementando così il risparmio energetico. www.cordivari.it
Collettori sanitari fasati componibili
I collettori cromati FLEXUS 90° sono una soluzione semplice ed essenziale per un’efficace distribuzione sanitaria. La fasatura dei filetti consente di assemblare più collettori senza l’ausilio di alcun sigillante, garantendo sempre l’allineamento delle uscite. Sono disponibili con uscite 1/2” (6200.R8), 3/4” EK (6300.R8), 24x19 (6400.R8). Sono utilizzabili per la realizzazione di impianti di riscaldamento, raffrescamento e sanitari. La configurazione dei collettori consente la realizzazione di circuiti caldi e/o freddi in parallelo. I vantaggi:
• Allineamento rapido senza l’ausilio di strumenti grazie alla fasatura dei filetti
• Maggiore portata d’acqua
• Interasse costante (45mm)
• Corpo realizzato per “gravity casting”: minore perdita di carico ed installazione compatta
• L’O-Ring garantisce la tenuta senza l’ausilio di sigillanti (canapa, teflon)
• Adatti per tutte le tipologie di tubo: plastico, metallo e metalloplastico www.generalfittings.it
Sistemi a pressare in acciaio inox e acciaio al carbonio
L’offerta di raccordi EFFEBI in acciaio Inox 316L e acciaio al carbonio comprende molteplici varianti sia in termini di dimensioni che di figure. Disponibili in entrambi i profili, V e M, i raccordi a pressare EFFEBI sono in grado di rispondere a tutte le esigenze. Entrambi i profili “V” e “M” sono una valida risposta alla richiesta di qualità e velocità di realizzazione degli impianti idraulici moderni. A livello di prestazioni i due profili sono assolutamente equivalenti. L’offerta si completa con i relativi tubi.
Effebi Press è la soluzione ottimale per la realizzazione di numerosi impianti, sia per acqua potabile, gas e riscaldamento, che per altre applicazioni in ambito residenziale e industriale.
La tecnica a pressare offre numerosi vantaggi: l’esecuzione delle giunzioni non richiede saldature con conseguente assenza di pericolo di incendio e di tracce antiestetiche derivanti dalla brasatura. La velocità di esecuzione consente un immediato risparmio di tempo e aumento della produttività del lavoro.
• O-RING GOCCIOLANTE. La speciale conformazione dell’O-Ring permette di rilevare immediatamente le perdite dei raccordi inavvertitamente non pressati, sia durante la prova di tenuta ad acqua che ad aria, e di intervenire di conseguenza.
• SLEEVE, INDICATORE VISIVO DI MANCATA PRESSATURA. Quando il raccordo viene pressato la pellicola si lacera staccandosi dal metallo. In sede di controllo dell’impianto l’installatore noterà rapidamente , anche a metri di distanza, se qualche pellicola è rimasta integra sui raccordi, chiara evidenza che il raccordo non è stato pressato. www.effebi.com
Defangatore a triplice
A ISH, IVAR soluzioni innovative per gli impianti di nuova generazione con pompe di calore, sistemi per la contabilizzazione del calore e dell’acqua sanitaria, satelliti di utenza e altre soluzioni per la prevenzione della legionellosi, a cui si aggiungono unità di miscelazione e distribuzione per sistemi radianti. E a completare la gamma, i termostati wireless, le teste termostatiche, i raccordi a pressare e i collettori sanitari. Tra i prodotti di punta troviamo il defangatore magnetico orientabile a triplice azione filtrante Dirtstop® XL, la soluzione ideale anche in impianti con portate elevate. Le parti metalliche dell’impianto di riscaldamento sono soggette a fenomeni di corrosione che rilasciano nell’acqua delle impurità di origine ferrosa. Possono inoltre esserci altre impurità, dovute ad esempio al calcare, che tendono ad accumularsi nelle parti dell’impianto con ridotta sezione di passaggio, causando ostruzioni, rumorosità e altri malfunzionamenti. Dirtstop® XL combina una protezione duratura ed efficace a una grande semplicità di installazione. Grazie al suo inserto che genera un effetto vorticoso garantita dall’inserto brevettato, effettua una prima separazione dei detriti non ferrosi. Successivamente l’azione del doppio magnete al neodimio da 12000 Gauss e il filtro a maglie da 800 μm completano l’azione filtrante favorita anche dall’ampio volume a disposizione per la decantazione delle impurità. La pulizia periodica del defangatore si esegue inoltre in modo facile e veloce, senza svuotare l’impianto.
www.ivar-group.com
Filtro defangatore magnetico per pompe di calore
MP1 di RBM garantisce una efficace azione di raccolta delle impurità presenti nell’impianto, racco gliendo le particelle derivanti da pro cessi di corrosione e incrostazione e impedendone la circolazione. consigliato installare MP1 sul circuito di ritorno, in ingresso alla pompa di calore, per proteggerla da tutte le impurità presenti nell’impianto, soprattutto nella fase di avviamento. MP1 rimuove tutte le particelle magnetiche e non magnetiche che possono causare danni all’installazione. Il continuo passaggio del fluido attraverso il filtro durante il nor male funzionamento del sistema in cui questo è installato porta gra dualmente alla completa rimozione dello sporco.
• Elimina tutte le impurit
• Autopulente
• Ottime caratteristiche idrauliche
• Prolunga la vita delle pompe di calore
• Combatte la corrosione
• Garantisce l’efficienza dell’im pianto
• Completo di dispositivo di intercet tazione integrato e val scarico
www.rbm.eu
Dispositivo integrato per una pulizia extra
Caleffi XF è il filtro defangatore magnetico di livello extra che consente una pulizia senza paragoni dell’impianto a pompa di calore. La funzione autopulente è semiautomatica e garantisce una protezione continua dalle impurità al generatore e agli altri dispositivi dell’impianto idrotermosanitario grazie alle sue caratteristiche peculiari:
• Dispositivo integrato: filtro + defangatore + effetto magnetico
• Extra Filtrante: sistema a doppia filtrazione che elimina le particelle di impurità già dal primo passaggio
• Pulizia semiautomatica: meccanismo di spazzole interne
• Prestazioni inalterate nel tempo: ampia superficie filtrante
• Versatile: installazione su tubazione sia orizzontale sia verticale
Caleffi XF è un dispositivo integrato realizzato in tecnopolimero selezionato per applicazioni impiantistiche di riscaldamento e raffrescamento. Progettato per essere maneggevole e versatile nelle operazioni di montaggio, manutenzione ed eventuale utilizzo per lavaggio circuito, può essere installato su tubazioni orizzontali o verticali, senza per questo modificarne le caratteristiche funzionali e fluidodinamiche. La gamma è completa e può sopperire a tutte le esigenze di installazione anche nelle centrali termiche tradizionali. Le misure più grandi (DN 40 e DN 50) sono dotate di un by-pass che permette di parzializzare fino al 50% la portata passante nel dispositivo, riducendo così l’energia utilizzata dal circolatore.
www.caleffi.com
Nuova gamma di termostati e cronotermostati
Fantini Cosmi è uno dei principali produttori italiani di apparecchi e sistemi per la termoregolazione e la ventilazione dal 1931, a cui si affianca un ampio catalogo di componentistica per l’industria. La gamma di prodotti è in continua evoluzione e ampliamento per rispondere alle richieste dell’attuale mercato termoidraulico ed elettrico Europeo ed Extra-Europeo.
Tra le novità presentate a ISH vi sono i nuovi cronotermostati e termostati che vanno a costituire la gamma C800, composta dai modelli C800WIFI, C820RQ e C800WIFI OTRQ
C800WIFI è il prodotto di punta di Fantini Cosmi, un cronotermostato settimanale con funzioni “Smart” per un approccio innovativo nella gestione del comfort ambientale. Grazie al continuo monitoraggio dei parametri ambientali di temperatura e umidità, uniti all’intelligenza artificiale, il dispositivo incrocia tutte le informazioni utili ad ottimizzare il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti, anticipandone o ritardandone l’attivazione, in base alla geo-localizzazione dell’utente e alla risposta termica della casa.
Il nuovo C820RQ è un termostato ambiente digitale touch screen alimentato a rete o batterie, per il comando di impianti di riscaldamento e raffrescamento con regolazione ON/OFF o con funzione TPI, per un maggiore risparmio energetico ed economico. Completa la gamma il modello C800WIFI OTRQ, cronotermostato settimanale OpenTherm, che sarà introdotto sul mercato nei prossimi mesi. www.fantinicosmi.it
Tubazione con isolamento termico maggiorato
Eurotis, presente alla fiera ISH, espone le novità del 2023 dedicando un focus particolare ai diversi campi di applicazione dei propri sistemi di tubazioni corrugate formabili in acciaio inox CSST. Tra le soluzioni esposte, Euroklima, una tubazione con isolamento termico maggiorato, destinata agli impianti di raffrescamento/riscaldamento e particolarmente indicata per gli impianti a pompe di calore. Un prodotto in grado di coniugare la formabilità, la sicurezza e la leggerezza dei tubi CSST con il vantaggio del risparmio energetico dovuto alla riduzione delle dispersioni di calore.
Eurotis espone inoltre in anteprima la valvola a sfera certificata DVGW sia per gas che per acqua, un solo prodotto versatile e innovativo che può essere utilizzato sia negli impianti idrotermosanitari che in quelli di distribuzione gas. La valvola si distingue per il suo design pulito e funzionale, con una manopola a leva o farfalla di colore nero e tappi colorati per identificare la destinazione d’uso. Una soluzione unica per fronteggiare ogni esigenza di installazione e ridurre considerevolmente gli stock a magazzino. Tra i prodotti protagonisti a ISH non mancano i sistemi di giunzione unici e brevettati: il sistema a pressare per tubi CSST, e il sistema a cartellare, quest’ultimo applicabile su tubazioni fino al DN 50 (2” ½).
www.eurotis.it
Piletta colorata
La Piletta Basket di Lira, accessorio immancabile nei lavelli di classe, è disponibile in una ricca varietà di finiture: satinate, lucide e perlate, nelle tinte Chrome, Anthracite, Bronze, English Bronze, Copper, Iron, Nickel, Gold, Gold 24K e White Gold. È adatta per lavelli in acciaio inox, in materiali sintetici e in ceramica. Ha un diametro di 90 mm per velocizzare il sistema di scarico ed eliminare la formazione di ingorghi, favorendo una maggiore igienicità alle tubazioni. Il tappogriglia capiente, asportabile e facilmente pulibile, raccoglie i residui rimasti dopo il lavaggio delle stoviglie. È realizzata in polipropilene con griglia in acciaio inox, è disponibile con o senza troppo pieno ed è conforme alle normative
UNI EN 274. La Piletta Basket, come tutti i prodotti Lira, è realizzata in Italia nello stabilimento di Valduggia, sede dell›azienda. www.lira.com
Rubinetteria dal design iconico
CENTO è la nuova collezione di rubinetteria disegnata da Alessandro Zambelli per celebrare i 100 anni dalla nascita di Armando Guglielmi, il più bel tributo possibile delle nuove generazioni al fondatore di Guglielmi Rubinetterie. Un omaggio alla sua visione e al futuro in cui credeva. Chiaro esempio di design innovativo e delle capacità ingegneristiche dell’azienda di famiglia. Il concept di CENTO racchiude il senso di questa lunga storia. Alessandro Zambelli ha guardato ai valori su cui la tradizione dell’azienda si fonda, ai riferimenti artistici e culturali dell’epoca del fondatore che hanno certamente ispirato l’immaginario di un imprenditore visionario del Novecento, allo spirito pionieristico che ha sempre caratterizzato il savoir faire della famiglia Guglielmi. Nel modo sofisticato e non convenzionale che appartiene alla creatività di Alessandro Zambelli, la collezione CENTO racconta la tensione verso il dinamismo che ha caratterizzato le avanguardie artistiche dei primi decenni del Novecento e l’attrazione per le forme pure che ha ispirato le sperimentazioni razionaliste nell’architettura e nel design. CENTO è disponibile in versione miscelatore monocomando e tre fori nelle finiture PVD Brushed Pale Gold, PVD Black Nichel (Gun Metal), PVD Nichel e Matt Black.
www.guglielmi.com
Geometria frattale
Fractal, design Soo K. Chan, è la nuova serie proposta in numerose finiture, dotata dei plus tecnologici e funzionali che contraddistinguono i prodotti di CRISTINA Rubinetterie.
Il nome fa riferimento alla figura geometrica del prisma. Il corpo del miscelatore è infatti caratterizzato da un numero determinato di strisce piane che ne formano le facce, limitate da rette parallele che generano gli spigoli. La serie è preziosa e ricercata sia per la lavorazione meccanica – la maggiore difficoltà consiste nel mantenere le raggiature della superficie sempre ugualmente dimensionate e rispettosamente geometriche – sia per il notevole apporto artigianale nelle fasi di levigatura, lucidatura e di spazzolatura. La serie Fractal si aggiudica l’Archiproducts Design Awards 2022 e il German Design Award 2023, due prestigiosi riconoscimenti che premiano il design e la funzionalità www.cristinarubinetterie.com
La Legge di Bilancio e gli incentivi per gli impianti
Ecco cosa cambia per le agevolazioni fiscali connesse alla ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica con la Legge di Bilancio 2023 e il Decreto Aiuti-Quater
l 2022 è stato un anno denso di modifiche e cambiamenti di legge per gli incentivi connessi con la riqualificazione energetica e la ristrutturazione edilizia, soprattutto in funzione della cessione dei crediti. Alla luce dei recenti aggiornamenti apportati sia dalla Legge di Bilancio 2023 che dalla conversione in legge del Decreto Aiuti-Quater, è utile delineare e chiarire la situazione che si prospetta per questo nuovo anno. Approfondiamo per punti le modifiche, le proroghe, i restringenti e le evoluzioni presentati dai due dettami legislativi.
Ecobonus e bonus casa fino al 2024
La legge di Bilancio 2023 ha prorogato le detrazioni fiscali per riqualificazione energetica (c.d. ecobonus) e ristrutturazione edilizia (c.d. bonus casa) fino al 31/12/2024, nella misura del 65% o del 50%.
Anche la cessione dei crediti e lo sconto in fattura hanno la scadenza fissata per il 31/12/2024.
Stop al bonus facciate
Il bonus facciate, al 90% per tutto il 2021 e ridotto al 60% nel 2022, non è stato prorogato per il 2023. Perciò, dal 1° gennaio 2023, gli interventi eseguiti sulle facciate seguono le regole della ristrutturazione edilizia, ed ottengono un’agevolazione nella misura pari al 50%.
Bonus barriere architettoniche fino al 2025
Il bonus barriere architettoniche è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025, nella misura del 75%. Le spese sostenute possono arrivare fino ad un importo massimo variabile da 30mila a 50mila euro, in base all’edificio in cui sono realizzati gli interventi. Ricordiamo che per usufruire di questa agevolazione, finalizzata al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche, gli interventi devono rispettare dei requisiti molto precisi previsti dalla legislazione di riferimento. Alcuni esempi di intervento sono adeguamento di bagni e di impianti.
Bonus mobili
Il bonus mobili è stato prorogato per gli anni 2023 e 2024, ma con un tetto di spesa di 8 mila euro per il 2023 (e non di 5 mila come era stato previsto dalla precedente Legge di Bilancio) e di 5 mila euro per il 2024. Il limite
massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. La guida al bonus mobili pubblicata dall’Agenzia delle Entrate a gennaio 2023 riepiloga tutte le regole per accedere all’agevolazione, aggiornate alle ultime modifiche portate dalla manovra.
Cessioni dei crediti
Un altro importante tema su cui si è discusso parecchio nel 2022, e che ad oggi non prevede molte vie di uscita, è quella della cessione del credito d’imposta, ovvero il trasferimento del credito ad altri soggetti, imprese, banche, enti o professionisti.
Nel Decreto Aiuti quater, approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2023, sono previste nuove regole per la cessione del credito. In particolare, è previsto che il numero massimo di cessioni da parte di soggetti “qualificati”, ovvero soggetti bancari, intermediari finanziari e società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni, passerà da quattro a cinque (che diventano 6 se è stato concesso lo sconto in fattura). Ricordiamo che il numero di cessioni all’esordio del meccanismo (anno 2020) era illimitato.
I passaggi sono dunque 5 in totale, con le seguenti modalità. La prima cessione sarà libera (lo sconto in fattura non è definito prima cessione) quindi effettuata a qualsiasi soggetto. Ne seguiranno altre 3 (e non più due) che possono essere effettuate a favore dei soggetti “qualificati”. La quinta cessione potrà essere effettuata dalla banca verso i propri correntisti con partita iva, che dopo aver acquistato il credito non potranno cederlo a loro volta. L’innalzamento del numero delle cessioni ha un effetto retroattivo: si applica anche in caso di opzioni comunicate all’Agenzia delle Entrate prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del Dl Aiuti-quater.
Arriva dalla Direzione regionale della Lombardia dell’Agenzia delle Entrate la conferma della retrocessione del credito dall’impresa al cliente, ovvero: l’impresa che ha applicato lo sconto in fattura può effettuare la prima cessione del credito nei confronti del qualunque soggetto, compreso il cliente al quale era stato concesso lo sconto.
Cosa significa? Il caso specifico A confermare questa
(n. 904-1760/2022) presentata da un imprenditore che aveva concesso ai clienti lo sconto in fattura. L’imprenditore ha evidenziato che, in seguito alle limitazioni legislative per le cessioni successive alla prima, le banche e altri istituti finanziari interpellati dallo stesso imprenditore, non hanno potuto acquisire il suo credito a causa di mancata capienza fiscale. Da qui è sorta l’esigenza di restituire il credito al cliente che aveva usufruito dell’opzione sconto in fattura, pur avendo l’imprenditore già accettato il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Il cliente dell’imprenditore, accettata la proposta di acquisto del suo stesso credito, può utilizzarlo solo in compensazione, non sotto forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi. L’intervento fornito dalla Direzione lombarda dell’Agenzia delle entrate può essere considerato come un’apripista per la trasformazione, in via indiretta, della detrazione fiscale in crediti d’imposta, a beneficio del cliente che ha sostenuto le spese per gli interventi rientranti nei bonus edilizi.
Prestiti ponte con garanzia SACE
Per far fronte alle esigenze di numerose imprese in crisi, a causa del blocco del mercato dei crediti, il Decreto Aiuti quater ha previsto che la SACE (Servizi Assicurativi del Commercio Estero) possa concedere garanzie a favore delle banche, degli istituti di credito e degli altri soggetti abilitati per finanziamenti concessi ad imprese con sede in Italia e rientranti nel codice ATECO 41 e 43, che realizzano o hanno realizzato interventi superbonus.
Nello specifico, SACE interviene come garanzia dei prestiti che le banche concederanno alle imprese per trasformare in
liquidità i crediti acquisiti in seguiti a interventi rientranti nel superbonus.
Per le imprese che decidono di aprire un finanziamento, i crediti maturati alla data del 25 novembre 2022, possono essere considerati dalla banca o dall’istituzione finanziatrice come parametro per la valutazione del merito del credito e delle relative condizioni contrattuali.
Crediti superbonus in 10 rate annuali
Il Decreto Aiuti-quater ha introdotto la possibilità per il cessionario di optare per la fruizione dei crediti derivanti dal superbonus, in 10 rate annuali. In particolare per gli interventi rientranti nella disciplina del superbonus, i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati, possono essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo, in alternativa all’originaria rateazione in 5 quote annuali.
A tal fine, il fornitore o il cessionario dovrà preventivamente trasmettere una comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate, secondo le modalità che saranno definite da un provvedimento della stessa Agenzia. La quota di bonus non utilizzata nell’anno non potrà essere usufruita negli anni successivi, né richiesta a rimborso.
Superbonus 110%
Dopo due anni in cui il superbonus è stato il primo incentivo su cui puntare, ora cambiano le regole del gioco.
Il principio generale è che lo sconto sarà abbassato al 90%, in relazione alle spese effettuate nel 2023, ed usufru-
ibile nel rispetto di alcune specifiche scadenze.
Condomini, proroga 110 % al 31 dicembre 2023 per la Cilas
I condomini possono godere del superbonus, nella misura del 110%, fino al 31 dicembre 2023. Questo nel caso in cui la delibera condominiale sia stata approvata entro il 18 novembre e la Cilas (la Comunicazione di inizio lavori asseverata superbonus) sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022; oppure se la delibera sia stata approvata tra il 19 e il 24 novembre e la Cilas sia stata presentata entro il 25 novembre 2022. Se non sussistono le condizioni sopra riportate, la misura passa al 90% per tutte le spese sostenute nel 2023.
A partire dal 2024, i condomini non dovranno rispettare particolari limitazioni, ma solo considerare l’altro taglio programmato quando si passerà al 70% per poi andare, nel 2025, all’aliquota del 65%. Sono ammessi sia la cessione del credito che lo sconto in fattura per massimo 2 Sal e non inferiori al 30% dei lavori realizzati. È sempre obbligatoria l’asseverazione di congruità dei costi e il visto di conformità.
Proprietari unici e terzo settore
Gli edifici di proprietario unico, da due a quattro unità, e quelli del terzo settore per poter usufruire del superbonus 110% nel 2023, dovranno rispettare soltanto la scadenza della Cilas, che doveva essere presentata al massimo entro il 25 novembre. Anche questi edifici, come i condomini, subiranno comunque la riduzione del superbonus nel 2024 e 2025, con aliquote pari, rispettivamente, al 70% ed al 65%.
Sono ammessi sia la cessione del credito che lo sconto in fattura per massimo 2 Sal e non inferiori al 30% dei lavori realizzati. Sono sempre obbligatori l’asseverazione di congruità dei costi e il visto di conformità.
Le unifamiliari
Per quanto riguarda le abitazioni unifamiliari, ossia case unifamiliari e unità indipendenti, le situazioni sono diverse.
Chi ha attestato l’esecuzione del 30% dei lavori al 30 settembre 2022, dovrà cercare di pagare tutte le spese entro il termine di legge, ovvero il 31 marzo 2023, per godere del 110%.
Chi, invece, avvierà un cantiere nel 2023, potrà godere del 90% ma solo per le spese effettuate fino a fine anno, purché però rispetti una serie di condizioni che presentiamo di seguito. Dal 2024 non è prevista nessuna agevolazione superbonus per questa tipologia di edifici.
I limiti del superbonus 90%
Le nuove regole sugli edifici unifamiliari, villette e assimilabili (unità abitative in condomini dotati di accesso indipendente e funzionalmente autonomi) prevedono l’estensione del superbonus per tutto il 2023, nella misura del 90%.
Per usufruire di questa agevolazione sono, però, necessarie 3 condizioni:
1. l’unità immobiliare oggetto dell’intervento deve essere adibita ad abitazione principale;
2. il beneficiario deve avere un reddito non superiore ai 15mila euro, calcolato sul nuovo quoziente familiare, che premia le famiglie con più figli a carico;
3. il beneficiario dovrà essere proprietario o titolare di un diritto reale sull’immobile: sono esclusi i locatari, comodatari e conviventi del proprietario.
Non sono agevolate, infine, le spese effettuate tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2022 per le quali non sia rispettato il paletto del 30% al 30 settembre. Tutte queste regole valgono anche per gli immobili con accesso indipendente.
Come funziona il quoziente familiare
Il quoziente familiare, novità per le unifamiliari nel 2023, si calcola partendo dalla somma dei redditi complessivi del nucleo famigliare nell’anno precedente a quello di sostenimento della spesa agevolata (nel 2023 si considererà il 2022) diviso per un coefficiente.
I soggetti da includere nel reddito sono: il contribuente (cioè il possessore dell’immobile), il coniuge, il soggetto legato da unione civile o convivente se presente nel suo nucleo familiare, i familiari indicati dall’articolo 12 del Tuir presenti nel nucleo familiare che nell’anno precedente a quello di sostenimento della spesa si siano trovati a suo carico.
Per essere considerati fiscalmente a carico, i familiari devono possedere un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Inoltre, per i figli di età non superiore a 24 anni il limite di reddito complessivo di cui al primo periodo è elevato a 4.000 euro.
Al reddito complessivo si sommano anche le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa cattolica.
Questo ammontare verrà diviso per il quoziente famigliare, calcolato sulla base del numero dei componenti, inclusi quelli a carico. La tabella 1-bis allegata al decreto Aiuti quater spiega come ricavare il coefficiente. Lo sintetizziamo per punti:
• 1 per il contribuente;
• +1 per il coniuge, convivente di fatto o soggetto unito civilmente;
• +0,5 se c’è un familiare a carico diverso dai soggetti indicati al punto precedente (+1 se i familiari a carico sono due; +2 se i familiari a carico sono tre o più di tre).
Ad esempio, per una coppia con un due figli, il coefficiente per cui va divisa la somma dei redditi complessivi è
3. Se però uno dei due figli non fosse a carico dei genitori, il coefficiente sarebbe 2,5.
Approfondiamo maggiormente. Con una somma di redditi complessivi pari a 45.000 euro e un quoziente fami-
SPECIALE BONUS EDILIZI 2023
gliare pari a 3 (coppia con 2 figli entrambi a carico), il reddito di riferimento è pari a € 15.000 (€ 45.000/3). Questo consente di beneficiare dell’agevolazione superbonus. A parità di reddito (€ 45.000) ma con un solo figlio a carico, il quoziente famigliare è pari a 2,5: il reddito di riferimento sarebbe pari a € 18.000 e quindi supera la soglia ammessa al superbonus.
Gli effetti di questa misura, sperimentale in Italia, saranno da misurare nella pratica.
Superbonus 110% onlus impianti fotovoltaici
Un’altra novità della Legge di Bilancio 2023 riguarda il fotovoltaico: le Onlus e gli enti del terzo settore potranno godere, a determinate condizioni, del superbonus 110% per l’installazione di impianti solari fotovoltaici, anche se realizzeranno l’impianto in aree o strutture diverse dall’immobile ristrutturato, se questo è in area tutelata.
La disposizione specifica anche la soglia chilowatt per l’applicazione della detrazione al 110 per cento alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) per l’installazione di impianti a fonte rinnovabile.
In particolare, viene riconosciuta la detrazione nella misura del 110% (superbonus) anche per le spese di installazione di impianti solari fotovoltaici se realizzata da organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, realizzate in aree o strutture non pertinenziali, anche di
proprietà di terzi, diversi dagli immobili ove sono realizzati gli interventi cosiddetti trainanti, sempre che questi ultimi siano situati all’interno di centri storici soggetti e qualificati come “immobili e aree di notevole interesse pubblico” nonché come “aree tutelate di interesse paesaggistico”.
La nuova disposizione riconosce inoltre l’agevolazione del superbonus 110% per l’installazione di impianti a fonti rinnovabile realizzati sulle singole unità immobiliari, fino alla soglia di 200kW, da Onlus o altri enti del terzo settore aventi i seguenti requisiti:
• svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali;
• i membri del consiglio di amministrazione non percepiscono alcun compenso o indennità per la carica ricoperta;
• sono in possesso di immobili rientranti nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4, a titolo di proprietà, nuda proprietà, usufrutto o comodato d’uso gratuito, quest’ultimo a condizione che risulti regolarmente registrato in data certa anteriore alla data di entrata in vigore del riconosciuto superbonus.
Il fondo indigenti
A favore dei contribuenti che, in condominio, non riusciranno a pagare la quota di lavori a loro carico arriverà un “fondo indigenti”. Il contributo sarà finanziato da un fondo da 20 milioni di euro nel 2023 e sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate. I criteri e le modalità sono ancora in corso di definizione. A determinarli sarà un decreto del ministero dell’Economia di prossima emanazione.
Superbonus 2023, le novità in sintesi
La Legge di Bilancio 2023 (Legge 29 dicembre 2022, n. 197) individua una serie di interventi rientranti nella disciplina del Superbonus a cui, a determinate condizioni, non viene applicata la diminuzione dal 110 al 90 per cento della detrazione prevista a partire dal 2023.
Gli interventi che restano al 110 %
La disposizione conferma l’applicazione della detrazione fiscale nella misura del 110 per cento (piuttosto che al 90 per cento) anche nel 2023 per alcuni specifici interventi in presenza di determinati requisiti temporali. A tale proposito si ricorda che l’articolo 9 comma 1, lettera a), numero 1), del Decreto Aiuti-quater - decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176 -, diminuisce la detrazione prevista dal superbonus portandola al 90 per cento per le spese sostenute nell’anno 2023, indicando conseguentemente nel termine del 31 dicembre 2022 (rispetto al previgente termine del 31 dicembre 2023) il limite per avvalersi dell’agevolazione nella misura del 110 per cento. In particolare, tale riduzione non si applica:
• agli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini per i quali, alla data del 25 novembre, risulta effettuata, la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
• agli interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in data antecedente alla data di entrata in vigore del sopra citato decreto-legge (ovvero in data 18 novembre 2022), sempre che tale data sia attestata, con apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dall’amministratore del condominio ovvero, nel caso in cui, ai sensi dell’articolo 1129 del codice civile, non vi sia l’obbligo di nominare l’amministratore e i condòmini non vi abbiano provveduto, dal condomino che ha presieduto l’assemblea, e a condizione che per tali interventi, alla data del 31 dicembre 2022, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
• agli interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in una data compresa fra quella di entrata in vigore del richiamato decreto-legge (ovvero in data 18 novembre 2022) e quella del 24 novembre 2022, sempre che tale data sia attestata, con apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (rilasciata ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445) dall’amministratore del condominio ovvero, nel caso in cui non vi sia l’obbligo di nominare l’amministratore (articolo 1129 del codice civile), e i condòmini non vi abbiano provveduto, dal condomino che ha presieduto l’assemblea, e a condizione che per tali interventi, alla data dei 25 novembre 2022, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
• agli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali alla data del 31 dicembre 2022 risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Si ricorda che il comma 2 dell’articolo 9 del Decreto Aiuti-quater prevedeva una deroga alla riduzione al 90% dell’incentivo fiscale in oggetto per gli interventi per i quali, alla data del 25 novembre 2022, risultasse effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e, in caso di interventi su edifici condominiali, all’ulteriore condizione che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022 e con riferimento agli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per i quali alla medesima data del 25 novembre 2022, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo. Tale disposizione è stata soppressa.
Le altre novità del Decreto Aiuti-quater
L’articolo 9, tuttavia, prevede quanto segue:
• la riduzione dal 110 al 90 per cento della percentuale della detrazione riconosciuta nel 2023 per gli interventi rientranti nella disciplina dell’istituto;
• la proroga al 31 marzo 2023 del termine previsto per l’utilizzo della detrazione del 110 per cento per le spese sostenute da persone fisiche sugli edifici unifamiliari e la possibilità, a determinate condizioni di reddito familiare e di titolarità del bene, di vedersi riconosciuta la detrazione nella misura del 90 per cento anche per le spese sostenute per le unità immobiliari nel 2023;
• il riconoscimento dell’agevolazione con aliquota nella misura del 110 per cento fino al 2025 ai soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del consiglio di amministrazione non percepiscano alcun compenso;
• l’innalzamento, da 2 a 3, del limite del numero di cessioni del credito previste per gli interventi di efficientamento energetico e recupero edilizio;
• la possibilità per SACE di concedere garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie e soggetti abilitati al credito, per finanziamenti a favore di imprese che realizzano interventi edilizi rientranti nella disciplina del superbonus.
Sconto in fattura, crediti fiscali e banche: il punto della situazione
Sebbene i meccanismi non abbiano sempre funzionato alla perfezione, restano una grande occasione per il settore delle costruzioni. Abbiamo davanti un biennio per saperla cogliere al meglio
no dei temi più caldi del periodo è quello dei crediti fiscali che maturano in relazione all’esecuzione di determinati interventi di ristrutturazione edilizia, siano essi di natura “leggera” (manutenzione) o “pesante” (ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo).
I maggiori interrogativi riguardano sia la capacità (e la volontà) del sistema (in primis bancario) di assorbire i crediti “vecchi”, ossia quei crediti già presenti nel cassetto fiscale di imprese e persone fisiche, in seguito ad interventi eseguiti, sia l’attesa riapertura dei canali di acquisto, in relazione ad interventi in corso di svolgimento ovvero deliberati, ma non ancora iniziati.
I numeri della cessione del credito
Per rendere l’idea degli importi in ballo, alla data del 31 dicembre 2021 risultavano trasmesse 4,8 milioni di comunicazioni di cessione del credito, per un controvalore complessivo di 38,4 miliardi di ZQeuro.
Un’indagine parlamentare dello scorso settembre, che aveva preso in esame i bonus edilizi proposti in cessione alle banche, aveva evidenziato che, nel periodo da giugno 2020 a giugno 2022, le banche avevano analizzato 1.829.820 richieste e ne avevano gestite positivamente 1.350.135, per complessivi 30 miliardi di crediti acquistati, di cui il 71% riferibili a bonus “minori”, con un rientro in 10 anni.
Un’interrogazione parlamentare precedente, aveva chiarito che, alla data del 19 maggio 2022, risultassero 5,1 miliardi di crediti ceduti alle imprese, principalmente tramite la concessione dello sconto in fattura, e non ancora liquidati dalle banche (cosiddetti crediti “incagliati” nei cassetti fiscali); non vi sono, viceversa, dati ufficiali in merito ai crediti che le imprese non hanno nemmeno tentato di proporre in cessione, avendoli mantenuti per la compensazione “orizzontale” degli importi da pagare tramite delega F24 o, più semplicemente, senza averli gestiti.
A fronte di 30 miliardi di crediti acquistati, nonostante l’approvazione della possibilità di procedere alla “quarta cessione”, introdotta dal D.L. 50/2022, il sistema bancario ha finora veicolato a terzi un valore complessivo di crediti pari a € 712.533.805 (2,39% del controvalore complessivamente acquistato dalle banche).
L’evoluzione normativa
L’articolo 121 del Decreto Legge 34/2020 (cosiddetto “Decreto Rilancio”) aveva disciplinato due modalità alternative, rispetto all’utilizzo dei bonus in detrazione dall’imposta lorda IRPEF, in dichiarazione dei redditi, consistenti nella concessione dello sconto in fattura e nella cessione del credito.
La relativa facilità, almeno nel periodo iniziale, di monetizzare il credito, tramite gli istituti bancari e, soprattutto, tramite Poste italiane, aveva indotto molti operatori a com-
portamenti spregiudicati e a sottovalutare i rischi connessi ad un utilizzo eccessivo dello sconto in fattura.
La norma originaria consentiva, infatti, un numero di cessioni illimitato e nei confronti di chiunque; tale ampia possibilità, unitamente ad una formulazione normativa non esente da critiche, aveva, purtroppo, spalancato la porta anche a soggetti privi di scrupoli, che hanno immesso nel sistema un ammontare di crediti derivante da operazioni inesistenti o irregolari, per oltre 4,4 miliardi di euro (dato stimato al 31 dicembre 2021).
Il Decreto Antifrode
L’allarme suscitato dalla scoperta delle frodi, anche per la campagna stampa conseguente, aveva immediatamente determinato la reazione del Legislatore, il quale, tramite l’introduzione del Decreto Legge 157/2021 (cosiddetto “Decreto Antifrode”), aveva introdotto l’obbligo generalizzato di attestazione di congruità dei costi e di visto di conformità, al fine di perfezionare la cessione dei crediti. Nelle more dell’adozione dei provvedimenti attuativi, da parte dell’Agenzia delle Entrate, il mercato dei crediti aveva subito una prima brusca frenata.
La Legge di bilancio 2022 aveva riportato il sereno, con l’opportuna indicazione di alcune cause di esonero dall’obbligo generalizzato di asseverazione e visto, riguardanti tutti gli interventi in edilizia libera e quegli interventi, che necessitassero di titolo autorizzativo, di importo modesto, non superiore complessivamente a € 10.000; soprattutto, la Legge di bilancio aveva stabilito un orizzonte temporale triennale, fino al 2024 incluso, sia relativamente all’applicabilità dei principali bonus, che alla facoltà di esercitare le opzioni alternative di sconto in fattura e cessione del credito.
Dallo stop alla quarta cessione
Lo scenario appariva nuovamente roseo: da un lato il Legislatore consentiva una adeguata pianificazione per il triennio successivo, avendo, nel contempo, posto rimedio alla eccessiva mancanza di regole che avevano, fino ad allora caratterizzato i cosiddetti bonus “minori”, diversi dal Superbonus, per il quale, sin dall’origine, erano state poste regole più restrittive, dall’altro gli operatori avevano compreso che un sistema maggiormente regolamentato avrebbe privilegiato le imprese virtuose e reso la vita più difficile alle altre. Neppure il tempo di metabolizzare le novità che, durante una pressante campagna mediatica sul fenomeno delle frodi, il Legislatore decideva di intervenire nuovamente, a inizio febbraio, tramite il D.L. 4/2022, introducendo una previsione assolutamente restrittiva: i crediti non sarebbero più stati cedibili un numero illimitato di volte, ma sarebbe stata possibile una sola cessione. Di fatto, il Legislatore sanciva la fine (largamente anticipata e contro ogni logica, considerata la recente approvazione della proroga triennale) del mercato della cessione dei crediti.
Qualche settimana più tardi, tramite il D.L. 13/2022, il Legislatore tornava (parzialmente) sui propri passi, ria-
prendo in parte alle cessioni multiple, con previsione di una prima cessione libera, nei confronti di chiunque e di due ulteriori cessioni, esclusivamente a favore di soggetti vigilati, quali gli istituti di credito, e introducendo, con decorrenza maggio 2022, l’obbligo di targatura informatica dei crediti, al fine di consentirne la tracciabilità.
Tra il mese di aprile e maggio 2022, tutte le banche annunciavano lo stop all’acquisizione dei crediti, a motivo del raggiungimento del plafond di acquisto, determinato dalla loro capienza fiscale.
Stante la chiusura completa del mercato, il Legislatore, unitamente all’approvazione di ulteriori norme antiabuso, tramite il D.L. 50/2022, consentiva una quarta cessione, da parte del mondo bancario nei confronti dei propri clienti correntisti, diversi dai soggetti consumatori o utenti. Nell’intento del Legislatore, la quarta cessione avrebbe dovuto consentire lo svuotamento dei plafond delle banche, con conseguente capacità di riprendere l’acquisto di nuovi crediti.
Il fallimento della norma
Tuttavia, nonostante l’apertura legislativa, le banche, salvo modeste eccezioni, non hanno tuttora dato seguito alla quarta cessione. Consapevole del fallimento della norma e della gravità della situazione, tramite la conversione in Legge del Decreto Aiuti-quater, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta il 17 gennaio 2023, il Legislatore interviene nuovamente sul tema, introducendo la facoltà di una quinta cessione verso banche, consentendo di spalmare i crediti da quattro a dieci anni, ampliando così l’arco temporale entro cui le banche potranno utilizzare i crediti in compensazione, e mettendo a disposizione delle imprese del settore costruzioni in crisi di liquidità, perché impossibilitate a monetizzare i crediti fiscali, la garanzia operativa Sace, con una capienza di 150 miliardi di euro.
Quest’ultima misura apparirebbe particolarmente appetibile, ma viene limitata agli interventi legati al superbonus e, quindi, con un raggio di azione significativamente ridotto.
I motivi che rendono complicata la ripresa del mercato dei bonus edilizi
Il quadro normativo odierno parrebbe consentire, in linea teorica, la ripresa del mercato della cessione dei crediti derivanti dall’esecuzione di interventi di natura edile. Esistono regole collaudate per la verifica della bontà dei bonus, viene garantita la tracciabilità del credito, è stata ripristinata la possibilità di cessioni plurime, seppur in numero limitato e tutte convogliate in direzione degli istituti creditizi, ed è operativa la quarta cessione, dalle banche ai propri correntisti, per consentire alle prime di svuotare il proprio plafond ed ai secondi di acquisire un importo prepagato, utilizzabile in compensazione tramite delega F24, con conseguente risparmio di denaro. Peraltro, le banche possono cedere i crediti per singola annualità, potendo così evitare alle imprese cessionarie l’impegno di ingenti capitali in somme recuperabili in cinque o dieci anni. Non sono noti i tassi ai quali le banche cedono i crediti, ma, indubitabilmente, le imprese
cessionarie hanno la possibilità di realizzare un profitto.
Dalla complessità normativa a una spinosa burocrazia
Resta da capire come mai, in presenza di un quadro normativo propizio, il mercato sia tuttora fermo. L’elevata complessità normativa, una legislazione lacunosa e ondivaga, i sequestri ordinati dalla giurisprudenza, il naturale limite imposto dalla capienza fiscale, l’impossibilità del riporto a nuovo delle quote non fruite, il nodo responsabilità, l’enorme mole di richieste, la scelta di delegare i controlli a pochi, seppur qualificati, advisors, gli ingenti costi correlati al trasferimento dei crediti, ognuna di queste ragioni contribuisce a spiegare il perché il mercato delle cessioni non riparta.
Eppure, nessuna di queste ragioni appare, di per sé, esaustiva e dirimente, e qui, probabilmente, entrano in gioco scelte strategiche e volontà politiche.
Il nodo della responsabilità del cessionario
La responsabilità del soggetto cessionario è un argomento centrale: ovviamente chi acquista i crediti in buona fede gradirebbe non incorrere in responsabilità per eventuali irregolarità ascrivibili al soggetto cedente; la normativa dispone in tal senso, stabilendo che il soggetto acquirente risponda solidalmente con il cedente, solo laddove abbia agito con dolo o colpa grave, nell’acquisto di crediti provvisti di visto ed attestazioni; viceversa, per l’acquisto di crediti sprovvisti di visto ed attestazioni, si può ovviare producendoli volontariamente ovvero si rischia la responsabilità solidale anche in ipotesi di colpa lieve.
In ogni caso, è evidente che l’acquirente non possa esimersi dall’effettuare i controlli del caso sul credito oggetto di trasferimento.
Le banche hanno, sin da subito, delegato i controlli ai propri advisors di fiducia; tale scelta, certamente legittima ed anche facilmente comprensibile, si è, tuttavia, rivelata inade-
guata di fronte alla mole di documentazione che i soggetti deputati al controllo richiedono. I tempi di gestione delle pratiche si sono enormemente dilatati, con la conseguenza che gli accrediti, attesi dalle imprese, quale corrispettivo per i crediti ceduti, arrivano a distanza di molti mesi dall’apertura dei lavori. Sono sempre più frequenti i rifiuti (apparentemente) ingiustificati e molte pratiche vengono parcheggiate, a tempo indefinito, su binari morti.
Nonostante l’evidente difficoltà del sistema a gestire il flusso, gli advisors continuano a richiedere un rilevante numero di prove e documenti (a volte eccessivi), reiterando controlli che la norma già affida a soggetti professionisti, con relativa assunzione di responsabilità.
Infine, il soggetto committente deve confrontarsi con i costi correlati alla cessione del credito (costo pratica, costo professionisti, tasso di attualizzazione) e valutare la convenienza della cessione, con incasso immediato, rispetto all’utilizzo diretto in detrazione, con incasso differito; i costi applicati nel 2021 sono, nel frattempo, cresciuti significativamente.
Le alternative rispetto alla cessione alle banche
La cessione alle banche, per quanto rappresenti l’iter logico, non configura l’unica possibilità a disposizione dei soggetti cedenti. La prima opzione alternativa è costituita dall’utilizzo diretto del credito, da parte del soggetto che ha concesso lo sconto in fattura, in compensazione tramite delega F24; un’adeguata pianificazione finanziaria e la conoscenza della propria capacità di assorbimento fiscale costituiscono informazioni indispensabili per programmare la propria operatività. Ipotizzare il ricorso al credito bancario, nella forma di finanziamenti a scadenza, può consentire di chiudere operazioni interessanti, mantenendo il vantaggio competitivo dello sconto in fattura.
La ricerca di partner strategici (normalmente soggetti
fornitori), che si rendano disponibili all’acquisto dei crediti maturati tramite la concessione degli sconti in fattura, può essere una proposta percorribile.
Da non escludere la valutazione delle cessioni alle parti correlate (dalle società del gruppo, fino ai soggetti familiari): in questa ipotesi l’ottica è normalmente più di breve periodo, potendosi, comunque, raggiungere risultati soddisfacenti per entrambi i soggetti coinvolti.
Il prevedibile scenario futuro per la cessione dei crediti
Il tema dell’efficientamento energetico è argomento di grande attualità e rimarrà centrale anche negli anni futuri; la direttiva UE sugli edifici green condurrà a rilevanti interventi di riqualificazione ed il ruolo degli incentivi fiscali sarà dominante. L’esperienza dell’ultimo biennio ci ha dimostrato che lo sconto in fattura e la cessione del credito costituiscono moltiplicatori eccezionali dell’incentivo fiscale; la lettura dei dati ci insegna, inoltre, che il settore delle costruzioni genera lavoro, ricchezza e consumi.
Il Legislatore non potrà rimanere miope ancora a lungo, dinanzi alle difficoltà che il mercato sta riscontrando e dovrà valutare se il raggiungimento degli obiettivi comunitari sia ottenibile in assenza della possibilità di utilizzare le opzioni alternative, che hanno dato un impulso fondamentale alla crescita dell’ultimo biennio, ma considerando la tenuta dei conti pubblici.
Gli interventi legislativi più urgenti riguardano il tema dei crediti “incagliati”, il tema dei sequestri dei crediti acquisiti da terzi cessionari in buona fede ed il liberamento dei plafond bancari, per generare nuove possibilità di acquisizioni.
Sono già stati individuati e proposti, dalle associazioni di categoria, metodi e strumenti utili ai fini sopra menzionati. Le banche dovranno valutare strategicamente se e quanti fondi destinare all’acquisto dei crediti, aprendo la strada alla quarta cessione, finora sostanzialmente inutilizzata, nell’attesa delle auspicate novità legislative. Gli advisors dovranno valutare l’opportunità di procedere tramite procedure più snelle, senza duplicare i controlli già effettuati, ma utilizzandoli ai loro fini e limitando l’analisi alla documentazione necessaria a valutare la corretta genesi del credito, senza eccedere in richieste eccessive. Gli operatori dovranno comprendere che le opzioni alternative costituiscono uno strumento di potenza straordinaria, da usare con razionalità, previa adeguata programmazione e compatibilmente con la propria capacità di generare (o ottenere da terzi) disponibilità liquide.
Dopo l’abbuffata del 2021 e la brusca frenata del 2022, abbiamo dinanzi un biennio per decidere come utilizzare in modo equilibrato uno strumento normativo che è gradito ai committenti e genera effetti positivi per l’intero settore delle costruzioni.
Da buone scelte origineranno grandi opportunità; a tutti l’augurio di saperle cogliere!
L’esigenza più grande del 2023 e degli anni successivi sarà poter assicurare al cliente finale un’incentivazione sicura, garantita e al riparo da contestazioni. Per raggiungere questo scopo esistono già dei servizi ad hoc
Il futuro della detrazione fiscale è tutelato
Dopo un 2022 burrascoso, il 2023 inizia con un mercato delle cessioni dei crediti arenato sugli scogli dei decreti antifrodi e delle sentenze della corte di cassazione. Gli interventi del legislatore fino a qui susseguiti, più di 20 nel giro di circa 13 mesi, hanno apportato molte modifiche ma pochi benefici e ci si aspetta ancora un provvedimento che possa mitigare il rischio di chi acquista i crediti dalle
aziende installatrici, rilanciando questo strumento.
Se però il meccanismo dello sconto in fattura è fortemente congestionato, per il mercato della riqualificazione energetica si prospetta un futuro in rapida crescita e si sta aprendo un decennio di enormi possibilità, grazie alle nuove modifiche delle direttive europee di efficienza energetica in via di promulgazione. I clienti privati avranno, quindi, sempre più bisogno di incentivi per finanziare gli investimenti attuati sui propri immobili. È proprio per questo che, in attesa di strumenti più performanti, ci si aspetta un grande revival delle detrazioni fiscali classiche in questo 2023.
Le detrazioni fiscali sono da ormai 20 anni una pre-
senza costante nel mondo della riqualificazione impiantistica. Prima dell’avvento dei meccanismi di cessione del credito erano il più comune metodo di incentivazione per gli interventi del settore idrotermosanitario. L’esperienza dello sconto in fattura ha insegnato però che Ecobonus e Bonus Casa sono strumenti complessi, con molti requisiti, che richiedono attente valutazioni per evitare di incorrere in problemi di carattere documentale o procedurale.
Gli errori commessi
Negli ultimi anni sono emersi grossi errori nei pagamenti effettuati dai clienti finali, spesso eseguiti in modo ordinario (e quindi non parlante come richiesto dalla legislazione), senza i corretti riferimenti o addirittura eseguiti da terze parti non beneficiarie, come ad esempio i parenti del proprietario.
Anche le fatture emesse dalle aziende installatrici si sono rivelate frequentemente deficitarie. Una percentuale di questi documenti amministrativi viene emessa senza tenere conto delle regole sull’IVA agevolata per i privati e il conseguente scorporo dei beni significativi. Dal 2020 poi, per gli interventi incentivati con l’ecobonus, è obbligatorio seguire i prezzari pubblicati dal MiSE con il c.d. “Decreto Requisiti” ed aggiornati nel 2022 dal MiTE: anche questo aspetto è spesso ignorato in fase di fatturazione ed espone clienti ma anche aziende installatrici a possibili contestazioni da parte degli enti di competenza.
Oltre a questi aspetti amministrativi, occorre ricordare che i sistemi di detrazione fiscale presentano requisiti di tipo tecnico, imponendo il rispetto di determinati parametri. Ultimo per introduzione, ad esempio, è il requisito minimo in termini di prestazioni in “stelle” per quanto riguarda la biomassa, esecutivo a partire da giugno 2022, che obbliga all’installazione di apparecchiature almeno in classe 4 o superiore, se si vuole accedere ad Ecobonus e Bonus Casa.
Ma se nel caso dello sconto in fattura i filtri posti con gli advisor dalle banche o altri servizi di controllo possono correggere il tiro e far evitare di incappare in sanzioni, per quanto riguarda la detrazione fiscale i controlli sono quasi del tutto assenti. Solitamente i commercialisti incaricati di predisporre la dichiarazione dei redditi per i clienti acquisiscono soltanto la documentazione necessaria a valutare gli aspetti prettamente fiscali e questo avviene l’anno successivo a quello di sostenimento della spesa, per cui eventuali errori emersi non sono più sanabili. Questa metodologia ignora poi possibili sviste di tipo tecnico, procedurale, documentale e catastale che potrebbero influire sulla possibilità del cliente di godere della detrazione in modo pieno e certo.
L’obbligo di comunicazione ENEA
A questo si aggiunge anche una recente sentenza della cassazione riguardo all’obbligo di comunicazione ENEA. L’attuale legislazione impone l’obbligo di trasmissione ad ENEA di una serie di dati in relazione agli interventi che godono di incentivazioni fiscali entro 90 giorni dalla con-
clusione dei lavori.
Gli incentivi sono nello specifico il bonus casa che riguarda gli interventi di ristrutturazione edilizia e l’ecobonus che invece è relativo agli interventi di riqualificazione energetica. Questi dati correlati all’intervento sono di natura tecnica e servono ad identificare tutte le caratteristiche specifiche, sia per gli interventi impiantistici che per quelli dell’edificio in generale.
Si tratta di un adempimento importante che ha una finalità di verifica e anche di raccolta dei dati per una completa mappatura degli interventi incentivati.
La comunicazione ENEA rispetta quindi degli standard precisi ed è un adempimento obbligatorio anche per beneficiare, a pieno titolo, delle detrazioni fiscali relative agli interventi di ristrutturazione edilizia e quelli per l’efficienza energetica. Al termine di un corretto inserimento della pratica ENEA si ottiene una ricevuta che completa la documentazione di legge da tenere, archiviare ed usare per le finalità di legge previste.
Secondo la citata sentenza della cassazione, la mancata comunicazione ENEA entro i termini corretti può far decadere il diritto alla detrazione fiscale.
La soluzione
Con questa analisi della situazione, è chiaro che l’esigenza più grande del 2023 e degli anni successivi sarà poter assicurare al cliente finale un’incentivazione sicura, garantita e al riparo da contestazioni. Per far questo, però, si deve uscire dal modo classico di operare, fino ad ora limitato nel consegnare al cliente la fattura dell’intervento, per entrare in una nuova era fatta di servizi completi e garantiti, per tutelare i propri clienti e se stessi.
“L’installazione eseguita a regola d’arte” si comporrà quindi non solo di un perfetto esercizio tecnico, ma anche di uno specifico corredo documentale che permette al cliente di avere un impianto sicuro ed efficiente grazie ad un incentivo certo e tutelato.
Eteam, azienda specializzata nella consulenza e formazione tecnica nel settore termoidraulico, e Diesselle, azienda di consulenza e assistenza fiscale, sono entrambe partner della Distribuzione Specializzata (Angaisa) e presenteranno nel mese di febbraio “Detrazione Tutelata”. Detrazione Tutelata è la soluzione specializzata per le aziende installatrici che vogliono dare ai propri clienti i vantaggi di una Detrazione certa.
Grazie al team specializzato e congiunto di eTeam e Diesselle è possibile avere, in modo semplice, un servizio che garantisce un controllo tempestivo di tutti i parametri fiscali, tecnici, procedurali, documentali e anagrafici necessari per permettere al vostro cliente di godere della detrazione fiscale, senza il rischio di incorrere in sanzioni, tutelando anche il vostro ruolo professionale.
Chiedi al tuo distributore di fiducia informazioni, per avere anche tu questo strumento efficace.
La detrazione fiscale, da oggi, diventa tutelata.
LA QUALIFICA PER CHI INSTALLA SISTEMI RADIANTI
La norma UNI 11741 definisce i requisiti per la certificazione delle competenze degli installatori di radianti a bassa temperatura. Ne parliamo con Clara Peretti, ingegnere del Consorzio Q-RAD per conoscerne più da vicino peculiarità, punti di forza ed eventuali criticità
La norma UNI 11741:2019 definisce i requisiti per la certificazione delle competenze degli installatori di radianti a bassa temperatura. Si tratta di una norma per certi aspetti poco sconosciuta. L’obiettivo dell’incontro con Clara Peretti, ingegnere del Consorzio Q-RAD è, quindi, quello di capire come funzioni, esaminarne gli aspetti principali e di chiarire eventuali criticità o elementi che possano essere contraddittori.
Cosa definisce in sintesi la norma?
La qualifica per chi installa i sistemi radianti è disciplinata dalla norma UNI 11741 (scritta dal Consorzio Q-RAD all’interno del Comitato Termotecnico Italiano e pubblicata nel 2019) che definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza per gli installatori di sistemi radianti a bassa differenza di temperatura (sistemi a pavimento, parete e soffitto installati in edifici civili, industriali e con altre destinazioni d’uso, nuovi e da riqualificare) abbinati a strategie di regolazione, sistemi di deumidificazione e controllo della qualità dell’aria ambiente, con funzionamento invernale ed estivo.
Perché una norma dedicata alla qualifica degli installatori di sistemi radianti?
Il progetto di qualifica per gli installatori di sistemi radianti nasce dallo sviluppo del principio secondo il quale i prodotti di qualità debbano essere accompagnati da una posa-installazione effettuata con qualità. Alla base del progetto di qualifica c’è, dunque, la volontà di tutelare il lavoro dell’installatore aiutandolo nell’interpretazione delle norme e della legislazione vigente al fine di creare installatori in grado di: offrire un servizio di installazione completo e professionale; differenziarsi dalla concorrenza; offrire un’installazione affidabile; acquisire consapevolezza sui vantaggi nell’utilizzo di prodotti certificati che assicurano comfort e risparmio energetico; avere prestazioni professionali che fanno “scuola”.
I due livelli di qualifica: per saperne di più
Nel primo livello l’operatore deve dimostrare di saper realizzare l’opera secondo le indicazioni o le prescrizioni del progetto o dello schema d’impianto secondo le norme di installazione relative e le indicazioni del produttore di sistemi radianti. Nel livello avanzato il candidato dovrà superare il livello base (ed essere in grado di eseguire tutti gli interventi richiesti dal primo livello) così come
verificare la fattibilità dell’opera, svolgere l’attività di coordinamento tra i vari operatori coinvolti nella realizzazione e manutenzione dell’impianto radiante, sovrintendere all’installazione, posa in opera, collaudo e manutenzione dei sistemi radianti.
Quali sono vantaggi che si ottengono nell’essere, o nell’affidarsi, a un installatore qualificato? Punti di forza o aspetti positivi per il settore I vantaggi per gli installatori qualificati sono molteplici e certamente consentono loro di porsi sul mercato con elevate competenze. Affidarsi a un installatore qualificato permette di interfacciarsi, quindi, con chi conosce i requisiti di norma per i sistemi radianti a pavimento, parete e soffitto e con chi sceglie i prodotti con maggiore competenza. Gli installatori qualificati possono migliorare la tecnica di posa offrendo un servizio di installazione completo e professionale e al contempo offrire un’installazione durevole nel tempo così da ridurre gli interventi di manutenzione e gli eventuali contenziosi. Gli installatori che si qualificano con le aziende di Q-RAD potranno, inoltre, utilizzare il logo di “Installatore Qualificato di sistemi radianti” su tutta la loro comunicazione differenziandosi dalla concorrenza.
Una fotografia di un corso realizzato da Q RAD (Clara Peretti) insieme ad una
L’ESAME PER DIVENTARE INSTALLATORE QUALIFICATO
Punti di debolezza o aspetti controversi ?
Per diventare un installatore qualificato di sistemi radianti secondo la norma UNI 11741 è obbligatorio sostenere un esame (teorico, scritto e pratico).
Il principale punto di debolezza è l’impossibilità di
LE COMPETENZE RICHIESTE IN BASE AI LIVELLI
Per il livello base l’installatore deve sapere:
• Realizzare l’opera secondo le indicazioni/prescrizioni dei progetto/schema d’impianto secondo le norme di installazione relative e le indicazioni dei fabbricanti;
• Eseguire gli interventi manutentivi secondo le istruzioni del responsabile, delle indicazioni dei fabbricanti e delle norme vigenti;
• Eseguire le verifiche strumentali richieste;
• Redigere il protocollo di messa in pressione.
• Per il livello avanzato l’installatore deve sapere:
• Tutti i compiti relativi al livello base;
• Verificare la fattibilità dell’opera;
L’esame si articola in tre fasi: una prova scritta per la valutazione delle conoscenze acquisite, un esame orale e la prova pratica. Il primo test prevede un ciclo di domande a risposta chiusa mentre nella prova orale si approfondiscono le competenze dal candidato o le eventuali incertezze riscontrate nella prova scritta. Durante la prova orale al candidato possono essere sottoposti anche quesiti relativi a situazioni reali attinenti al l’attività dichiarata per valutarne la familiarità e la capacità di risolvere problemi. L’ultimo test, il più importante, è una prova pratica di installazione presso il laboratorio di posa presente nella sede d’esame. La certificazione è rilasciata da enti certificatori che vantano
• Svolgere l’attività di coordinamento tra i vari operatori coinvolti nella realizzazione e manutenzione dell’impianto radiante;
• Eseguire e/o sovrintendere all’installazione, posa in opera, collaudo e manutenzione dei sistemi radianti idronici;
• Redigere il protocollo di primo avviamento;
• Verificare la corrispondenza dell’impianto termico realizzato al progetto;
• Predisporre la documentazione richiesta dalla legislazione vigente.
L’ESAME PER DIVENTARE INSTALLATORE QUALIFICATO
Per diventare un installatore qualificato di sistemi radianti secondo la norma UNI 11741 è obbligatorio sostenere un esame (teorico, scritto e pratico). L’esame si articola in tre fasi: una prova scritta per la valutazione delle conoscenze acquisite, un esame orale e la prova pratica. Il primo test prevede un ciclo di domande a risposta chiusa mentre nella prova orale si approfondiscono le competenze dal candidato o le eventuali incertezze riscontrate nella prova scritta. Durante la prova orale al candidato possono essere sottoposti anche quesiti relativi a situazioni reali attinenti all’attività dichiarata per valutarne la familiarità e la capacità di risolvere problemi. L’ultimo test, il più importante, è una prova pratica di installazione presso il laboratorio di posa presente nella sede d’esame. La certificazione è rilasciata da enti certificatori che vantano competenze specifiche in campo edilizio, ambientale e rispettano quei requisiti di indipendenza, imparzialità, trasparenza e assenza di conflitti di interesse che richiede l’UNI all’ente terzo per convalidare i risultati degli esami. Attualmente sono quattro gli enti certificatori che propongono l’esame per la norma UNI 11741:2019:
• Istituto Giordano (con il quale il Consorzio Q-RAD ha stretto una convenzione)
• CEPAS
• ICIM
• ICP Italia
Per ulteriori approfondimenti: https://www.q-rad.it/installatori-radianti/
accreditamento dell’intero processo di certificazione presso Accredia. Tale aspetto è stato bloccato da alcune associazioni per un ipotetico contrasto con il Decreto Ministeriale 37/2008. Per quanto riguarda la qualifica degli installatori di sistemi radianti tale tema era stato oggetto di discussione in fase di scrittura della norma e si pensava fosse stato chiarito.
Qualche esempio concreto
Per le aziende consorziate a Q-RAD sono periodicamente programmati i corsi di “formazione formatori” nei quali al personale tecnico delle aziende
vengono dettagliati i contenuti dei due corsi (non obbligatori) e la struttura dell’esame. Attualmente sono circa 45 i formatori che hanno ottenuto il certificato di formazione formatori per il livello base ed avanzato. Il corso per sostenere l’esame non è obbligatorio, ma fortemente consigliato. È un momento importante di formazione e di confronto tra installatori, una giornata (indicativamente) dedicata all’aumento della propria professionalità e alla verifica delle proprie conoscenze, anche alla luce delle recenti evoluzioni normative (revisione della norma UNI EN 1264) e legislative.
I rischi specifici per le attività professionali sugli impianti
Spesso sottovalutato, il rumore è un rischio specifico a cui l’impiantista deve prestare attenzione. Ecco come valutarlo
n materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è il documento dove vengono esaminati tutti i rischi presenti in azienda. Si tratta di un piano di dettaglio dove viene indicata l’attuazione delle misure, volte all’eliminazione o riduzione del rischio ad un livello accettabile e dove si trova evidenza degli eventuali rischi residui non eliminabili.
Nel DVR il datore di lavoro indica la necessità di utilizzo di specifici dispositivi di protezione individuale (DPI) in funzione dei rischi presenti nelle diverse fasi o attività lavorative. Entrando più nel dettaglio occorre osservare che i rischi si dividono in generici (anche detti stocastici) e specifici. Mentre per i rischi generici, come ad esempio le cadute dell’alto, lo scivolamento e il taglio occorre procedere stimando e assegnando dei valori di probabilità di accadimento e di gravità del danno (Rischio = Probabilità x Danno), per i rischi specifici, come ad esempio il rumore o le vibrazioni, il Decreto Legislativo 81/08 rimanda a precise norme per la misurazione e la quantificazione del livello di rischio.
L’art. 28 del Decreto Legislativo 81/08 infatti elenca i contenuti del Documento di Valutazione Rischi (Figura 1) e, in particolare, alla lettera “f” prescrive “l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento”.
I principali rischi specifici
Quali sono quindi questi rischi specifici?
Di seguito è consultabile un elenco esemplificativo dei principali rischi specifici:
• rumore;
• radiazioni solari;
• radiazioni ottiche artificiali;
• vibrazioni mano – braccio e corpo intero;
• stress termico (o microclima);
• campi elettromagnetici;
• MMC (sollevamento e trasporto, traino e spinta, movimenti ripetitivi);
• chimico, biologico e cancerogeno;
• legionella;
• amianto;
• atmosfere esplosive;
• videoterminale.
Occorre considerare che, nello svolgimento della propria attività, gli addetti all’installazione e alla manutenzione degli impianti idrotermosanitari sono normalmente esposti a diverse fonti di rischio. Alcune di queste, come ad esempio gli strumenti e le attrezzature utilizzate, dipendono dalla propria organizzazione aziendale e sono “direttamente controllabili”. Altre variano in funzione del sito dove ci si trova ad operare, ma non per questo imprevedibili: ad esempio, nello scambio di informazioni che i datori di lavoro devono effettuare per la redazione del DUVRI (documento unico valutazione rischi interferenziali), devono essere comunicati i rischi della propria organizzazione e considerati i rischi dell’altra.
Per meglio comprendere quanto sopra esaminiamo più da vicino la valutazione di un rischio specifico normalmente presente, non solo nell’attività lavorativa dell’impiantista, ma anche nella vita di tutti i giorni: il rumore.
Il rumore
Generalmente identificato come un fenomeno acustico sgradito, il rumore consiste nella propagazione di variazioni di pressione nell’aria (la pressione sonora è la differenza tra la pressione istantanea e la pressione statica) sotto forma di onde elastiche, con trasporto di energia (in generale il fenomeno può riguardare qualsiasi mezzo elastico, ma la propagazione nell’aria è la condizione che normalmente riguarda l’esposizione lavorativa).
Il nostro udito è in grado di percepire pressioni sonore da 20 microPascal fino a circa 60 Pascal.
Per restringere l’intervallo dei valori da utilizzare e semplificarne l’interpretazione, è stata adottata una scala logaritmica (scala dei livelli di pressione sonora) la cui unità di misura è il decibel (dB); in tal modo il precedente intervallo si “restringe” tra 0 dB e 130 dB (essendo una scala logaritmica di base 10 anziché una
scala lineare, un raddoppio del volume corrisponde all’incirca a un aumento di 10 dB. Non importa se tale aumento va da 40 dB a 50 dB o da 70 dB a 80 dB.)
In Figura 2 vi riportiamo come esempio alcuni suoni e i corrispettivi valori di pressione e livello sonoro.
Gli effetti del rumore sull’orecchio umano variano da persona a persona ma qualsiasi suono sufficientemente forte e con una determinata durata può danneggiare l’udito e causare ipoacusia. L’esposizione prolungata nel tempo a livelli significativi di rumore in ambiente di lavoro rappresenta ancora oggi la causa di una delle malattie professionali più diffuse. Il livello di esposizione giornaliera al rumore, indicato come LEX,8h [dB(A)], è il principale descrittore del rischio da esposizione al rumore definito dal Decreto Legislativo 81/08.
Lo stesso decreto fissa tre soglie per LEX,8h:
• il valore inferiore d’azione pari a 80 dB(A);
• il valore superiore d’azione pari a 85 dB(A);
• il valore limite pari a 87 dB(A).
È vietato superare il valore limite, mentre i valori d’azione rappresentano soglie di riferimento che obbligano il datore di lavoro a determinati adempimenti per la riduzione e il controllo dell’esposizione.
In maniera del tutto analoga, vengono fissati due valori d’azione e un valore limite anche per la pressione acustica di picco ppeak (valore istantaneo), allo scopo di tener conto della maggiore pericolosità del rumore impulsivo.
A partire da un livello di rumore di 80 dB (A), nel caso in cui l’esposizione al rumore non possa essere ridotta con misure tecniche e organizzative, il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire ai lavoratori i dispositivi di protezione acu-
stica individuali adeguati e i dipendenti sono obbligati ad utilizzarli.
Per la determinazione del livello di rumore viene utilizzato il fonometro, strumento composto da un microfono opportunamente calibrato che trasforma le piccole variazioni di pressione dovute alle onde acustiche in segnale elettrico. Una volta elaborato, il segnale viene mostrato sul display o registrato per le successive analisi che possono permettere di riconoscere anche lo spettro delle frequenze che lo compongono.
Data la complessità del fenomeno del rumore, le diverse tecniche di misura sono definite da apposite commissioni istituite presso gli organi di normazione (es. l’Ente Nazionale di Unificazione - UNI) e le procedure spesso sono codificate in appositi decreti applicativi.
Come valutare i rischi
Come accennato in precedenza, così come per la valutazione del rischio rumore, anche per la valutazione degli altri rischi specifici occorre procedere con metodo secondo specifiche regole. In alcuni casi il datore di lavoro può effettuare le valutazioni in autonomia. In altri casi il soggetto che effettua le indagini deve avere specifiche abilitazioni professionali. Per la valutazione dei rischi specifici e la redazione delle relazioni tecniche, il consiglio è comunque quello di rivolgersi a consulenti specializzati che potranno anche consigliare e supportare le eventuali attività di mitigazione del rischio in caso in cui
Un manuale operativo che delinea dettagliatamente le procedure per i Professionisti Tecnici per l’applicazione del Superbonus 110%, aggiornato con le novità introdotte dalla legge 29 luglio 2021, n.108 di conversione del DL Semplificazione e il nuovo Decreto Prezzi: un’occasione di crescita per il Paese e, soprattutto, per i Professionisti Tecnici e le imprese edili.
Il testo è un vero e proprio supporto, concepito per una gestione in project management del Superbonus, fornendo gli strumenti per efficientare i processi, rendere più snelle le procedure che portano dalla ideazione e alla effettiva realizzazione degli interventi.
Per ogni protagonista del Codice Superbonus, indicazioni chiare e circostanziate delle attività che devono essere esperite per la realizzazione di interventi che possano usufruire delle agevolazioni.
IL MARKETING È FACILE, SE SAI COME FARLO
Fare marketing significa essere in grado di risolvere i problemi e soddisfare le esigenze dei clienti. Vediamo come
uoi sapere una verità sul marketing?
VImmagino di sì, chi è imprenditore ne sente la necessità. Ok, la verità è che il marketing può essere due cose diverse. Qualcosa di simile all’inferno per chi ne è rimasto fuori o il più piacevole dei luoghi per chi lo conosce e lo controlla. Fare in modo che il marketing sia paradisiaco è una cosa assolutamente possibile. Si può arrivare a guidare la propria azienda con una sorta di bussola molto efficace. Capita spesso, a livello business, di non sapere quale decisione prendere e di avere dei dubbi. Questo è umano, solo che può dipendere anche dalla mancanza di una direzione marketing della propria attività.
Che cos’è (davvero) il marketing
Per comprendere meglio questo aspetto, serve che chiariamo che cosa è il marketing. Sì, perché ancora oggi c’è molta confusione sull’argomento. E allora serve fare luce e inquadrare bene la questione.
Tu come te lo immagini il marketing? Molti pensano che sia l’equivalente della pubblicità. Altri invece ti diranno che è la capacità di posizionarsi nei motori di ricerca e gestire bene la SEO. Molti ancora non sanno nemmeno cosa sia la SEO. Se invece apri Facebook o Instagram ti apparirà qualcuno che ti dice che il marketing è avere una pagina social e dire al mondo cosa fai. E nel frattempo qualcun altro ti dirà che tutti quelli di prima si sbagliano e che la cosa giusta è aprire un canale YouTube e fare dei video in cui parli delle
tecnologie che installi. E poi altri ancora ti diranno che l’unica cosa che conta è il passaparola e ci saranno anche quelli che ti consigliano di diventare cliente di un’agenzia di comunicazione, perché il marketing è tutto lì.
Insomma tante idee, alcune anche parzialmente giuste. Solo che nessuna di queste ti dice cosa è veramente il marketing, insomma la sua essenza. Perché è l’essenza che va capita, in modo chiaro, prima di decidere qualsiasi dettaglio.
Ti dico anche che il marketing è una cosa semplice da comprendere e complessa da attuare. Se lo fai e continui a farlo, ottieni però i risultati alti che ogni imprenditore, giustamente, si merita.
Ok ti dico, in modo semplice e chiaro, cosa è veramente il marketing. Il marketing è l’atto generoso di aiutare le persone a risolvere un loro problema! Quando lo dico durante i corsi, capita che qualche partecipante mi guardi stranito e mi dica: “Christian sei sicuro? È veramente questo il marketing?”. Sì, è veramente questo. E la cosa bella è che se lo fai bene i clienti ti pagano molto bene.
Cosa significa a livello pratico? Significa che l’essenza di tutto è agire in modo generoso, cioè intenso, nell’obiettivo di risolvere, con tutte le forze, il problema che ha il cliente o nel soddisfare realmente, e completamente, la sua esigenza. È semplice da comprendere ma, a volte, complesso da realizzare. Molte aziende soddisfano le esigenze dei loro clienti in modo sufficiente o parziale.
Nell’epoca moderna, per dare una direzione energica al proprio business, serve essere capaci di risolvere problemi, o soddisfare esigenze, in modo eccellente. E quando fai questo allora vuol dire che hai un’unicità da raccontare o pubblicizzare e che può interessare a tanti. Cioè che puoi ottenere l’attenzione dei tuoi clienti. Clienti a cui interessa risolvere veramente quel problema o soddisfare, con certezza, la propria esigenza. Così puoi prendere decisioni sul tuo business in modo chiaro e deciso perché hai una forza. Ecco che il marketing è la strategia completa che dà un senso a tutte le azioni imprenditoriali, in termini di problemi che risolvi o esigenze che soddisfi, per i tuoi clienti. Pensa, senza clienti realmente soddisfatti ogni azione sarebbe priva di senso. Anzi la verità completa è che senza clienti soddisfatti, la propria azienda è priva di un senso. Ed è anche priva di un risultato, quindi tende pure a fermarsi. Invece quello che la fa andare avanti bene è proprio avere clienti che sono soddisfatti. Clienti che pagano per questo e giustamente fanno un ottimo passaparola. Spesso alcuni lo dimenticano e si concentrano su altro. Un imprenditore durante un corso mi ha detto: “per me i clienti sono un male necessario, li sopporto perché mi pagano.” Ok, allora gli ho detto: “Se un tuo fornitore ti trattasse così, come ti sentiresti? Faresti un buon passaparola? Ti sentiresti ascoltato, compreso e soddisfatto nella tua esigenza?”. Dopo questa domanda quell’imprenditore è rimasto prima fermo a pensarci e poi, però, si è interessato a capire come far diventare il marketing qualcosa di vicino e realizzabile. Adesso, nella sua azienda, il marketing è diventato una vera e propria missione imprenditoriale. Ed è pro-
prio così che ha ottenuto i risultati che lo soddisfanno e lo rendono veramente orgoglioso della sua azienda.
L’importanza di una strategia personalizzata E cosa ha fatto di preciso? Si è fatto alcune domande. Le domande sono importanti, a volte più delle risposte. Si è chiesto quali sono veramente i problemi e le esigenze dei suoi clienti. Poi si è domandato come risolverli in un modo unico, il suo modo, cioè in maniera tale che fosse ben riconoscibile. E così facendo ha capito che con i clienti parlava, sempre di più, di come soddisfare bene le esigenze, e sempre meno, di sconti e di prezzi. E più passava il tempo e più la passione di essere imprenditore tornava alta, come se fosse tornato quel primo giorno in cui, entusiasta, aveva deciso di iniziare la sua avventura.
Sì, perché il marketing ha a che fare anche con la passione. Se vuoi far stimolare le persone devi metterci passione. Questo vale per i propri clienti e anche per i propri collaboratori. E quindi ora, possiamo dire che il marketing è una strategia, se vuoi è la tua strategia. Sì, una strategia personale e unica per la tua azienda. Ecco perché il marketing preconfezionato che vale per tutti è un’illusione. Il tuo marketing per la tua azienda. Questo ha senso e funziona anche. E per attuare la tua strategia esistono diversi strumenti e soprattutto competenze, come ad esempio la comunicazione efficace.
La comunicazione efficace può essere allenata, potenziata e può diventare una tua alleata forte nel dialogo di ogni giorno con i tuoi clienti. E anche la vendita e la negoziazione sono competenze che si possono aggiornare e rendere migliori. Il mercato si sta evolvendo talmente velocemente che a cambiare sono anche le abitudini di acquisto dei clienti. Conoscere cosa sta accadendo, da questo punto di vista, e avere utili strategie per gestire il tutto a proprio favore, è chiaramente un vantaggio molto importante. C’è un aspetto altrettanto rilevante da dire. Qualunque competenza decidi di aggiornare, come imprenditore, la cosa fondamentale è che tu lo faccia avendo sempre chiarezza sulla direzione marketing della tua azienda. Questo vuol dire avere un piano che include alcune informazioni decisive come quale fascia di mercato è di tuo interesse, quali categorie di clienti vuoi servire, quale è la tua politica di prezzi e quanto il tuo business sia orientato, o meno, a servizi ricchi e qualitativi o standard.
Alla base di tutto c’è quindi un’idea, la più specifica possibile. Più dettagli avrai definito e più tutto questo sarà una strategia, la tua strategia di marketing. Già da oggi, le aziende che hanno chiarezza sulla propria strategia di marketing, hanno quindi il pieno controllo del proprio business. E mentre andate in questa direzione, ricordate che c’è una bussola vincente ed è quella di aggiornare, in modo continuo, le proprie competenze e puntare all’evoluzione, per trovare sempre nuovi modi di risolvere efficacemente i problemi dei propri clienti e di soddisfare le loro esigenze. Farlo bene e farlo con passione vi garantisce un sicuro successo!
PROGETTO RESIDENZIALE NZEB
SOGGETTI COINVOLTI
Progettista: Per. Ind. Federico Favretto, CLIMOLOGY S.r.l.
Costruttore: Barra Costruzioni S.r.l.
Panasonic ha realizzato un impianto centralizzato con tre pompe di calore aria-acqua per due palazzine, contribuendo all’ottenimento della classe A+++
Dal 1° gennaio 2021 costruire secondo i requisiti NZEB è un parametro obbligatorio in Italia per tutti i nuovi edifici (art. 5 del D.L. 63/2013) Ciò implica una maggiore attenzione da parte dei tecnici durante la progettazione, soprattutto nella
scelta di soluzioni tecnologiche efficienti e impianti alimentati da energie rinnovabili.
L’impegno di Panasonic per una decarbonizzazione del parco immobiliare si concretizza con l’offerta delle pompe di calore ariaacqua Aquarea (compatibili con impianti fotovoltaici), ideali per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Soluzioni aria-acqua per il riscaldamento centralizzato Panasonic presenta un progetto residenziale NZEB in Lombardia terminato nel 2021, che vede l’impiego delle proprie soluzioni aria-acqua per il riscaldamento centralizzato di due palazzine.
Nell’ottobre 2021, nel Comune di Bovisio Masciago, in provincia di Monza Brianza, sono terminati i
“Uno degli obiettivi principali nella costruzione dell’impianto centralizzato era quello di ottimizzare i consumi energetici e il comfort termico e acustico degli ambienti abitativi. La tecnologia Aquarea T-CAP di Panasonic è risultata fondamentale, permettendoci sia di garantire livelli di efficienza elevati, sia di contribuire all’obiettivo UE di decarbonizzazione degli edifici, essenziale per conseguire la strategia a lungo termine che punta a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra” –commenta Federico Favretto, Per. Ind. della Società Climology S.r.l. – “Gli edifici, infatti, possono essere ancora responsabili di un elevato dispendio energetico ma, attraverso le pompe di calore installate, abbiamo ottenuto performance energetiche tali da conseguire lo status di Near Zero Energy Building (NZEB). Si è scelto di realizzare un unico impianto centralizzato per massimizzare il risparmio energetico e i livelli di efficienza e di sicurezza; inoltre in questo modo è possibile ridurre i costi di gestione e manutenzione, ripartendo le spese tra tutte le famiglie che abitano entrambe le palazzine. Questa best practice ci ha portato a lavorare anche su altre nuove realizzazioni con la medesima serie Aquarea T-CAP Super Quiet, in grado di soddisfare la nostra ricerca di coniugare sempre il massimo del rendimento, del comfort e del risparmio.”
lavori di due palazzine di due piani che utilizzano, come generatore di calore, un impianto centralizzato con soluzioni Aquarea T-CAP Super Quiet di Panasonic. L’obiettivo della ditta costruttrice Barra Costruzioni Srl è stato quello di voler garantire un ambiente abitativo di qualità: il cliente deve godere al massimo del proprio investimento avvolto nel comfort termico, acustico e nella massima efficienza energetica.
Dettagli dell’impianto
L’impianto centralizzato è costituito da tre pompe di calore Aqua-
rea T-CAP Super Quiet collegate in cascata. Tale soluzione permette di distribuire la potenza totale su tre moduli, migliorandone l’efficienza in base ai carichi parziali e garantendo, in caso di anomalie di funzionamento di un’unità, l’utilizzo delle altre come back-up. L’attivazione in cascata, poi, permette di massimizzare l’efficienza energetica dei medi stagionali sia per quanto riguarda il riscaldamento, sia per quanto riguarda l’acqua calda sanitaria.
La soluzione, inoltre, è stata ulteriormente implementata con una centralina di gestione della cascata
che, da una parte, permette la produzione contemporanea di acqua calda sanitaria e di acqua per il riscaldamento e, dall’altra, ottimizza le ore di funzionamento delle macchine e il periodo di accensione dei compressori, con vantaggi relativi al costo di gestione per l’inquilino nel lungo periodo.
Le unità esterne delle pompe di calore sono state poste sulle coperture degli edifici per ottimizzare il comfort acustico e per non invadere gli spazi condominiali e dei singoli proprietari. Per lo stesso motivo, si è scelto di installare i moduli interni delle pompe di calore e gli accumuli d’acqua nel locale termico, nel piano interrato.
Obiettivo NZEB raggiunto Grazie al contributo dato dall’installazione di Aquarea, l’edificio ha ottenuto la classe energetica A+++, rientrando nei parametri necessari per definire un edificio NZEB, contenendo le emissioni di CO2 a soli 8kg al metro quadro all’anno. Aquarea T-CAP Super Quiet di Panasonic è un’ottima soluzione per alimentare riscaldamenti a pavimento o radiatori con temperature fino a 60°C. I modelli Super Quiet, oltre a garantire un’efficienza eccezionale in modalità riscaldamento e nella fornitura di acqua calda sanitaria anche a temperature esterne fino a -28°C, operano con un basso livello di rumorosità grazie allo speciale telaio dell’unità esterna, che riduce notevolmente il livello di potenza sonora di 7 dB(A).
BAYERN MONACO FC E VIESSMANN: UNA PARTNERSHIP GLOBALE
Viessmann e il Bayern Monaco FC estendono la loro collaborazione internazionale e diventano partner globali. L’azienda leader della climatizzazione supporterà il club calcistico con la propria esperienza in materia di riscaldamento, climatizzazione, ventilazione e fotovoltaico sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico. In qualità di partner globale ufficiale per il clima, Viessmann non solo assicura che lo stesso club Bayern Monaco sia dotato di soluzioni di climatizzazione, ventilazione e fotovoltaico sostenibili e rispettose del clima, ma mira anche a sensibilizzare tutti gli appassionati di calcio e di sport sui molti modi in cui le soluzioni climatiche Viessmann possono far risparmiare CO2. L’utilizzo dei diritti del marchio Bayern FC, così come dei pannelli LED ben visibili all’Allianz Arena, dà modo all’azienda di attirare maggiormente l’attenzione a livello mondiale sulle opportunità positive di cambiamento offerte dalle soluzioni di climatizzazione sostenibili.
Premiata (nuovamente) la sostenibilità di Rehau
Un altro anno d’oro per l’impegno nella sostenibilità di REHAU, che per la seconda volta consecutiva ha ricevuto il più alto riconoscimento nel rating internazionale di eco-sostenibilit à stilato da EcoVadis. La moderna gestione del riciclo, i processi aziendali volti a favorire la diversit à e i prodotti per il risparmio energetico sono nuovamente valsi all’azienda la medaglia d’oro dell’agenzia di rating indipendente, che ogni anno valuta le performance di sostenibilit à di oltre 100.000 imprese a livello globale. Analizzata secondo 21 criteri di sostenibilit à e una metodologia basata su standard internazionali, tra cui la Global Reporting Initiative, il Global Compact delle Nazioni Unite e la ISO 26000, REHAU ha ottenuto un punteggio di 71 punti su 100, posizionandosi nel primo 5% di tutte le aziende valutate e nel primo 2% di quelle operanti nel settore delle materie plastiche. Merito di una strategia aziendale che fa della sostenibilità uno dei principi cardine del proprio business e dei suoi sistemi di gestione aziendale.
VIEGA: TRA IL DIRE E IL FARE C’È DI MEZZO L’INSTALLARE
Se la forza di ogni buon commerciale sta nella capacità di ‘entrare in empatia’ con il cliente, capirne a fondo bisogni e esigenze, l’ideale per chi opera nell’impiantistica è poter vestire i panni dell’installatore, almeno per un giorno. E’ da questa idea che muove l’ultima campagna di comunicazione Viega. L’azienda tedesca ha coinvolto i suoi esperti consulenti in un corso strettamente operativo all’interno del Centro di Formazione Professionale ENAIP di Borgo Valsugana, per metterli alla prova con le principali tecniche del settore e le sfide che i loro interlocutori vivono quotidianamente, dimostrando sul campo la superiorità della tecnica a pressare a freddo su saldatura, brasatura e filettatura.
“Quando Cernuto Pizzigoni & Partners, la brand experience design company che segue da oltre dieci anni i progetti di comunicazione di Viega Italia, mi ha suggerito di trasformare un momento di formazione interna in un’opportunità per comunicare agli installatori, ho trovato l’idea estremamente adatta alla nostra azienda, non solo da un punto di vista strettamente comunicativo, ma a che il legame con il nostro obiettivo di migliorarci e superarci, giorno dopo giorno, instaurando un dialogo continuo con i nostri clienti, racconta Patrizia Fiaccadori, Marketing Manager di Viega Italia. Così abbiamo fatto diventare i nostri consulenti tecnici commerciali (CTC) e dell’area progettazione (CTAP) protagonisti della campagna di comunicazione a sostegno dei sistemi a pressare dell’azienda (Megapress, Profipress, Prestabo, Sanpress, Sanpress Inox, Viega Smartpress e Raxofix tra gli altri, con gli utensili di pressatura Pressgun 6). Il risultato ha entusiasmato tutti
i colleghi coinvolti e ora speriamo che incontri anche la simpatia dei professionisti/clienti per cui li abbiamo pensati”.
L’importanza dell’esperienza diretta
La campagna B2B ideata e realizzata da Cernuto Pizzigoni & Partners mette al centro della video strategy i consulenti al lavoro con i normali attrezzi per taglio, pulitura, brasatura e saldatura dei tubi, a confronto con la pressatura a freddo Viega eseguita con le pressatrici della famiglia Pressgun. Un modo efficace per evidenziare tutti i vantaggi di questa tecnica e delle soluzioni Viega che aumentano la sicurezza dei lavoratori, riducono drasticamente i tempi di installazione (fino a -80%) e azzerano il rischio incendi grazie all’assenza di fiamme libere. A impressionare favorevolmente i protagonisti della formazione è stata soprattutto la grande facilità d’impiego delle pressatrici Pressgun, che consentono anche ai meno esperti di giuntare tubi e raccordi in modo perfetto, sicuro ed efficace. Un risultato impossibile per neofiti quando devono utilizzare tecniche di saldatura tradizionali, che richiedono al contrario una consolidata esperienza e un’importante manualità
“Tra i professionisti del settore si parla spesso di qualità (dall’affidabilità a praticità e rapidità), ma tra il dire e il fare c’è di mezzo l’installare” chiude Massimiliano Trepiccione, Strategy Director e Partner di Cernuto Pizzigoni & Partners, parafrasando uno dei testi della campagna. “L’esperienza diretta è un argomento di discussione potentissimo che pone azienda e cliente allo stesso livello”.
Panasonic lancia l’esclusivo servizio Aquarea Service+
Panasonic offre ai propri clienti Aquarea Service+, un servizio di manutenzione e di assistenza dedicato alle pompe di calore Aquarea. Differenziato su tre piani differenti e con diversi livelli di servizio (Premium, Smart e Comfort), Aquarea Service+ permetterà ai clienti Panasonic di rilassarsi e di godersi il comfort delle proprie pompe di calore senza pensieri. Sarà infatti Panasonic stessa a occuparsi della gestione della manutenzione annuale necessaria, offrendo in più, nei piani Premium e smart, il monitoraggio 24/7 della pompa di calore tramite Aquarea Service Cloud, con la possibilità di intervenire immediatamente da remoto in caso di eventuale malfunzionamento.
Con questo servizio, Panasonic intende metterci direttamente la faccia e affidare all’esperienza dei propri dipendenti l’assistenza in caso di anomalie o urgenze per le soluzioni Aquarea. I clienti, in questo modo, hanno la garanzia di una pompa di calore sempre efficiente nel tempo e di una risposta più rapida di quelle dei normali centri di assistenza tecnica.
Gruppo Salling e Danfoss collaborano con Microsoft per ridurre gli sprechi energetici dei supermercati
Il Gruppo Salling e Danfoss A/S hanno annunciato una collaborazione con Microsoft per supportare la sostenibilità del settore della distribuzione alimentare attraverso la digitalizzazione. Il Gruppo Salling mira a creare un’azienda a zero emissioni di anidride carbonica e nei prossimi anni investirà oltre 300 mi investendo oltre 320 milioni di euro in progetti di sostenibilità energetica. Nell’ambito di questa iniziativa, ha avviato una collaborazione con Danfoss e Microsoft per sviluppare i migliori servizi digitali per monitorare la temperatura e il consumo energetico dei sistemi di refrigerazione utilizzati nei supermercati, sfruttando una metodologia di manutenzione preventiva per evitare sprechi alimentari ed energetici. A partire dal 2023, il Gruppo Salling, Danfoss e Microsoft collaboreranno per utilizzare sistemi e componenti di refrigerazione ad alta efficienza energetica, oltre che i sistemi Danfoss di analisi dei dati in tempo reale, nei diversi negozi del Gruppo Salling in Danimarca. Danfoss Alsense®, una piattaforma IoT realizzata all’interno di Microsoft Cloud for Sustainability, sarà utilizzata per monitorare le prestazioni dei sistemi di refrigerazione, consentendo ai gestori dei punti vendita di rispondere agli allarmi, garantire il monitoraggio 24/7 delle condizioni degli alimenti e ridurre il consumo energetico. La collaborazione vedrà il Gruppo Salling sperimentare anche una nuova funzione di Danfoss Alsense®, chiamata Mean Kinetic Temperature, che migliora la sensibilità degli allarmi. Se lo sportello di un congelatore viene lasciato accidentalmente aperto o se la temperatura di un frigorifero non è corretta, i responsabili del punto vendita riceveranno un avviso quando l’ambiente refrigerato supera una “soglia di pericolo”, prima che gli alimenti si possano deteriorare.
IL PUNTO SUL PROGETTO HYPOWERED 2020-2022 DI IMMERGAS
Il progetto HyPOWERED lanciato da Immergas a gennaio 2020 fissava come obiettivo lo studio e lo sviluppo di un prototipo per un nuovo modello di caldaia a condensazione a basse emissioni inquinanti per il riscaldamento residenziale e la produzione di acqua calda sanitaria.
Il progetto “HyPOWERED – Caldaia a condensazione per la combustione pulita ed efficiente di miscele gassose di metano e idrogeno”, è basato su investimenti per 1.200.500 Euro stanziati da Immergas e in parte finanziati con le risorse del bando “Legge regionale N.14/2014 domanda di contributo per l’accesso all’accordo regionale di insediamento e sviluppo – in attuazione dell’Art. 6 LR 14/2014 – Bando 2019” della Regione Emilia-Romagna.
Il Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr) 2014-2020 messo in campo dall’Unione Europea e dalla Regione Emilia-Romagna metteva a disposizioni delle imprese circa 482 milioni di Euro per raggiungere obiettivi di crescita e sviluppo del sistema produttivo e territoriale regionale. Risorse che, insieme a quelle stanziate da altri programmi europei, nazionali e regionali, si stanno rivelando un’occasione importante per una nuova fase di sviluppo.
«Grazie al bando lanciato da Regione Emilia Romagna e Unione Europea» – commenta il Presidente di Immergas Alfredo Amadei - «abbiamo ulteriormente potenziato i nostri investimenti in ricerca e siamo in grado di lanciare la prima gamma di caldaie a condensazione con la certificazione Hydrogen Ready 20%. Le caldaie VICTRIX SUPERIOR potranno ora funzionare con unico codice a metano, GPL, aria propanata e miscela fino al 20% di idrogeno».
Ricadute occupazionali
Il bando cofinanziato dal Fondo Europeo di sviluppo regionale aveva anche, come ulteriore finalità, l’assunzione di personale in buona percentuale altamente qualificato.
In Immergas, grazie al Progetto HyPOWERED i lavoratori assunti sono stati 28, un numero più alto dei 20 previsti dal bando.
«È una opportunità in più che il territorio dell’Emilia Romagna può sviluppare» - ha commentato l’Assessore
allo Sviluppo Economico e Lavoro Vincenzo Colla - «e che aiuterà la ripresa puntando sulla green economy e creando nuova e buona occupazione».
Collaborazioni esterne
Come previsto dal bando regionale, nel progetto erano previste collaborazioni con Università e centri di ricerca. Nel corso del progetto di ricerca, Immergas ha sviluppato attività in collaborazione con il dipartimento di ingegneria civile e industriale (DICI) dell’Università di Pisa (referente la professoressa Chiara Galletti) e con MISTER Smart Innovation, centro di innovazione e laboratorio di ricerca industriale che ha sede a Bologna accreditato nella Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna. Il completamento del progetto HyPOWERED, a fine dicembre 2022, consentirà a Immergas di partecipare attivamente anche alla sperimentazione lanciata da Hera in un quartiere di Castelfranco Emilia (MO) per utilizzare una percentuale di idrogeno nella rete di distribuzione gas cittadina gestita da Inrete Distribuzione Energia, la società del gruppo Hera che svolge l’attività di distribuzione del gas naturale e dell’energia elettrica. Questa iniziativa, che coinvolge una trentina di famiglie, è la prima di questo tipo in Italia e ha l’obiettivo di studiare soluzioni innovative per l’utilizzo dei green gas, vettori energetici a basso impatto ambientale che, a regime, potranno contribuire alle esigenze di decarbonizzazione del territorio, con importanti benefici per l’ambiente.
Il team di ricerca Immergas, guidato da Marco Folli, ha messo a punto e testato positivamente il prototipo per un modello innovativo di caldaia a condensazione a basse emissioni inquinanti per uso residenziale. L’apparecchio sviluppato può essere alimentato con combustibile rinnovabile formato da una miscela di metano con idrogeno a partire da 20% in volume. La funzionalità altamente innovativa del prototipo sarà la capacità di adattarsi automaticamente alla variabilità temporale della percentuale di idrogeno nella miscela, garantendo istantaneamente la combustione più sicura ed efficiente.
I risultati della sperimentazione sono pubblicati a livello nazionale e internazionale su portali dedicati alla ricerca scientifica.
Carel chiude il 2022 migliorando le performance di sostenibilità
CAREL chiude il 2022 con un ulteriore riconoscimento del proprio percorso verso l’eccellenza, anche nelle performance legate alla sostenibilità. Ha ottenuto infatti il punteggio “B-“ da parte di CDP (Carbon Disclosure Project), l’organizzazione globale non-profit che monitora le performance aziendali nella lotta al cambiamento climatico. Il 2022 è stato contrassegnato per CAREL dal raggiungimento di importanti obiettivi in ambito sostenibilità: dopo aver migliorato il punteggio nel rating ESG assegnato da MSCI, ottenendo “AA” ed aver ricevuto la medaglia d’argento da parte di ECOVADIS, il Gruppo vede riconosciuti i propri sforzi nella lotta al cambiamento climatico anche da parte di CDP, passando dal punteggio “C” al “B-“ e inserendosi nella categoria “Management”, cioè all’interno di quel panel di aziende che lavorano per gestire il proprio impatto sull’ambiente. CAREL, che ha nell’innovazione mirata all’efficienza energetica uno dei suoi tratti distintivi, è al momento impegnata nella definizione della propria impronta carbonica totale (comprendente anche le emissioni “Scope 3”) al fine di definire un piano a medio e lungo termine verso la neutralità carbonica.
IL GRUPPO BDR THERMEA ACQUISISCE FORTES ENERGY SYSTEMS
Il Gruppo BDR Thermea, leader mondiale nella produzione di soluzioni intelligenti per la climatizzazione, e a cui appartiene Baxi, ha acquisito l’azienda Fortes Energy Systems, ampliando così il proprio portfolio di soluzioni per la transizione energetica da offrire ai clienti. Fortes Energy Systems è un’azienda specializzata a livello internazionale in reti di teleriscaldamento e district heating per uso residenziale, terziario e industriale. Le sue soluzioni consentono elevato comfort ambientale e produzione ACS, efficienza ottimale del sistema e basso consumo energetico. Con sede nei Paesi Bassi, l’azienda ha 68 dipendenti e vende le sue soluzioni nei Paesi Bassi, in Belgio, Germania, Regno Unito e Danimarca. Fortes Energy Systems continuerà a operare con il proprio nome. Le reti di teleriscaldamento sono tra i modi più efficaci per ridurre le emissioni di CO2, beneficiando di economie di scala e sfruttando le opportunità di calore di scarto di attività produttive. Le reti di teleriscaldamento svolgeranno un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione del riscaldamento, insieme alle pompe di calore e agli ibridi. Gli ibridi possono ridurre rapidamente le emissioni di CO2 negli edifici esistenti meno isolati, diminuendo il consumo di gas fino al 70%. Col tempo, il consumo di gas rimanente può essere ridotto utilizzando gas rinnovabili, come l’idrogeno verde.
Toshiba: una convention per presentare gli obiettivi 2023
Il bilancio è più che positivo, con una crescita notevole su tutte le linee di prodotto: è questo, in sintesi, il risultato presentato dai vertici Toshiba alle agenzie riunite a Barga, in provincia di Lucca, per la convention di fine anno. Nei prodotti per il settore residenziale, brillano le performance dello split HAORI, caratterizzato dalle esclusive cover in tessuto e dal 2021 tra i prodotti di riferimento in particolare per gli architetti. La collezione di tessuti ha ulteriormente arricchito l’offerta, confermando il successo di un prodotto destinato a rivoluzionare il mercato. Dati significativamente positivi per i sistemi pompe di calore Estia R32: qui la crescita è stata davvero importante, con numeri ancora più alti rispetto alla media di mercato. Nel 2023 Toshiba amplierà la gamma Estia R32 per rispondere alle richieste sempre più esigenti da parte del mercato e, dopo l’anticipazione presentata a MCE - Mostra Convegno sarà commercializzata la nuova gamma di chiller e pompe di calore reversibili Universal Smart X Series EDGE. USX è un prodotto nuovo per Toshiba nel mercato italiano, ma l’esperienza in questo segmento è notevole perché questo tipo di prodotto viene fornito al mercato domestico giapponese e quello asiatico da quasi 20 anni. I sistemi USX sono la soluzione perfetta per un’ampia gamma di applicazioni, tra cui data center, ospedali, camere bianche, uffici e impianti di produzione sui quali si focalizzeranno parte delle attività in programma per il 2023. Presentate inoltre le diverse iniziative rivolte principalmente ai canali di vendita, installatori termoidraulici rivenditori e grossisti e tutti gli eventi B2C.
SU PROGETTO DI PARADIGMA ITALIA NASCE A BRESCIA “CI PENSA IL SOLE”
Nasce alle porte di Brescia una monumentale opera che, nel segno dell’ambiente e della sostenibilità, anticipa un anno denso di eventi e appuntamenti per la neo Capitale Italiana della Cultura. In un dialogo fra arte contemporanea e patrimonio architettonico e storico della città, il 14 dicembre è nato “Ci pensa il Sole”: 240 mq di Street Art firmata da ZED1, un’opera di arte pubblica che guarda a un futuro sostenibile, promossa da Comune di Brescia su progetto Paradigma Italia con il prezioso coordinamento di Brescia Mobilità SpA. L’opera monumentale, che si snoda in via Cremona per una lunghezza di 58 metri e un’altezza di 4 metri, è firmata da Zed1 – conosciuto su scala internazionale come “l’artista che racconta le favole sui muri” – e racconta una storia, anzi una favola, di energia pulita e sostenibilità: la storia del sole, un viaggio simbolico attraverso l’evoluzione del Pianeta Terra. Un racconto di energie rinnovabili e futuri possibili, disegnato attraverso spray rulli, vernici e pennelli, per parlare con il linguaggio dell’arte di crisi energetiche e riscaldamento globale.
SAMSUNG NUMERO 1 NEL SERVIZIO
POST-VENDITA CLIMATIZZAZIONE
L’indagine “Migliori in Italia - Campioni del Servizio 2023” dell’Istituto Tedesco Qualit à e Finanza (ITQF), che stila la classifica delle aziende che hanno dato ai propri clienti un servizio post-vendita di qualit à sul territorio nazionale, raggiungendone la piena soddisfazione, vede ancora la conferma di Samsung in diverse categorie. La Climatizzazione, categoria in cui l’azienda coreana era gi à stata vincente nelle tre precedenti edizioni, spicca ancora una volta, la quarta consecutiva, a testimonianza di un impegno costante e continuativo negli anni. L’analisi di ITQF è stata svolta, quest’anno, tramite 312.956 interviste a clienti in Italia su un panel di 1.929 aziende di 190 diversi settori dell’economia italiana con le quote di mercato pi ù ampie del Paese. Il premio viene attribuito sulla base delle risposte date direttamente dai clienti, che decretano così quali di esse offrano il miglior livello di servizio. Per ciascuno dei mercati analizzati è stato calcolato un punteggio SES (Service Experience Score) sul servizio medio, che indica la quota media degli italiani che giudicano come “Molto Buono” il servizio clienti delle aziende appartenenti a quel settore. Le aziende che ottengono un punteggio superiore a quello medio ricevono il sigillo di qualit à “Top Servizio”. L’azienda che, invece, ottiene il punteggio pi ù alto di tutto il mercato di appartenenza riceve il sigillo “Migliori in Italia-N.1 Servizio”.
Daikin Air Conditioning Italy SpA comunica l’acquisizione di Landi SpA
Daikin Air Conditioning Italy SpA annuncia l’acquisizione di Landi SpA. L’accordo è stato firmato ieri a Milano e rafforzer à l’offerta di Daikin nel Total Solutions dedicata ai settori commerciale e industriale. Landi S.p.A. è stata fondata a Ciserano (BG) nel 1976. L’azienda è specializzata in Engineering e Project Management di sistemi elettrici, meccanici e HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento) di grandi dimensioni. In tempi recenti l’azienda ha espanso il proprio raggio di azione all’ambito del Building Automation. L’acquisizione di Landi S.p.A. segna un altro passo nel piano di Daikin Air Conditioning Italy SpA (Daikin Italia) di sviluppare una proposta Service & Solution nel contesto HVAC. Oltre alla crescita delle vendite di apparecchiature e al rafforzamento della capacit à di assistenza per la sua rete di partner, Daikin Italia intende associare al proprio expertise tecnologico e di business un’offerta di soluzioni integrate e manutenzione. Per conseguire questo obiettivo Daikin Italia intende intraprendere una crescita sia organica che attraverso acquisizioni.
DIRETTIVA ATEX: DA FRASCOLD LA GAMMA DI COMPRESSORI SEMI-ERMETICI
Concepiti secondo i criteri di sostenibilità e sicurezza, le gamme di compressori semi-ermetici a vite e a pistoni di Frascold seguono le regole stabilite dalla direttiva europea ATEX 2014/34/UE e certificate per l’utilizzo in zone potenzialmente esplosive e caratterizzate dalla presenza di gas, anche altamente infiammabile, come l’R290.
Sfide e opportunità del propano
Dal Protocollo di Montreal all’Emendamento di Kigali fino al Green Deal per la riduzione graduale dei gas fluorurati si è reso necessario individuare soluzioni alternative, come gli idrocarburi, l’ammoniaca, la CO2 o l’acqua, atte a garantire oltre a un basso GWP anche un limitato impatto ambientale complessivo, a parità di efficienza energetica e sicurezza. Nel caso specifico, il propano presenta un ridotto potere clima-alterante e buone proprietà termodinamiche. La presenza di player sul mercato come Frascold, con una consolidata esperienza e conoscenza tecnica dei rischi, ha reso possibile l’introduzione di sistemi e componenti tecnologicamente avanzati in grado di rendere sicuro l’uso degli idrocarburi, tra cui il propano, anche in grandi impianti, risolvendo ogni criticità impiantistica come le alte pressioni. Un gas, in classe 3 per la sua elevata infiammabilità, che comunque presenta innumerevoli vantaggi quali un ODS nullo, zero tossicità, un GWP pari a 3 e prestazioni in grado di competere con i tradizionali HFC e HCFC nella maggior parte delle applicazioni.
Le partnership di Frascold
Due partnership di valore quelle di EMICON e ENERBLUE con Frascold. Quest’ultima, forte di un’expertise senza eguali su prodotti, tecnologie, impianti e refrigeranti, è riconosciuta sul mercato per la qualità delle sue soluzioni tecnologiche in grado di rispondere ad ogni istanza progettuale, anche la più complessa. In specifico, è stata tra i primi costruttori ad offrire una gamma completa di compressori certificati ATEX anche per l’impiego con idrocarburi.
EMICON Climate Solutions ha presentato in anteprima a
MCE l’innovativa unità polivalente a propano a 4 tubi, dotato di compressore a vite della serie MAGNETIC, firmato Frascold, garanzia di una superiore silenziosità e efficienza energetica.
Roberto Bernabei, International Key Account Manager di
Emicon, dichiara: “EMICON si è affidata a Frascold, con cui ha in essere una partnership di lunga durata, sia per la sua assistenza tecnica di elevato livello, che ci ha permesso di valorizzare ogni scelta impiantistica, sia per le caratteristiche prestazionali dei compressori a vite semi-ermetici compatti della serie MAGNETIC, cuore del nostro sistema” e conclude “ Poter dialogare e collaborare con uno specialista e pioniere del settore come Frascold, oltre a semplificare notevolmente l’analisi dei rischi obbligatoria per legge, significa garantire elevati standard di efficienza ed affidabilità sia sul prodotto che sull’applicazione”.
ENERBLUE crea soluzioni green per un mondo più pulito ed è specializzata nella produzione di chiller e pompe di calore a refrigerante naturale R744 e R290, per la climatizzazione, il condizionamento e i processi industriali. Una scelta strategica che ha condotto l’azienda a sviluppare un ampio portafoglio prodotti, ideali per rispondere alla domanda dei mercati più avanzati come quello tedesco e del Nord Europa. Simonluca Tessarin, Chief Executive Officer di ENERBLUE dichiara: “Comune denominatore con Frascold è l’impegno per la sostenibilità, che si declina concretamente nello sviluppo di sistemi a refrigeranti naturali, grazie ai compressori di qualità Frascold, connotati da massima silenziosità ed efficienza ai carichi parziali.” e continua “La stretta sinergia tra i Team di Enerblue e Frascold, all’insegna della condivisione del know-how e delle competenze tecniche ha permesso di affinare l’abbinamento dell’inverter con i compressori a vite della serie CX ATEX, testando la soluzione nel laboratorio Enerblue, certificato per prove con refrigerante infiammabile.” e conclude “Il risultato conseguito è Silver, una gamma costituita da 11 taglie di chiller con compressori a elevato indice di efficienza energetica, già certificati ATEX, un significativo beneficio per i nostri Clienti nell’ambito della valutazione dei rischi.”
Livio Calabrese, Sales Director di Frascold, nel sottolineare l’importanza delle partnership con EMICON ed ENERBLUE, commenta “L’emanazione di norme e standard sempre più stringenti in materia di sicurezza e efficienza energetica e l’attenzione crescente sull’impatto climatico di ogni nuova soluzione, rendono cruciale la fase di scelta del più corretto refrigerante.” e conclude “Frascold, comprendendone fin da subito il potenziale, ha investito in ricerca e sviluppo di soluzioni conformi alla severa Direttiva 2014/34/EU perché quando il sistema a propano è ATEX, Frascold sa essere un valido alleato.”
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GE GENOVA PATTONO S.r.l.
GE GENOVA - PEGLI FABBRICAZIONI IDRAULICHE S.p.A.
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Via G. Bontà, 95 - 16043 - Tel. 0185 310231
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Via Multedo Di Pegli, 4 - 16155 - Tel. 010 61731
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Via Benessea, 15 - 17035 - Tel. 0182 2595014
Via Sotto Provinciale, 1/4 - 24021 - Tel. 035 773405
Via Sarma, 12 - 24030 - Tel. 035 617068
Via Rondinera, 49/A - 24060 - Tel. 035 977122
Via Molino Vecchio, 165 - 25010 - Tel. 030 2501375
Via Industriale, 28 - 25126 - Tel. 030 315461
Via Rodi, 1 C/D - 25033 - Tel. 030 7156161
“Via Adige, 22 - 25015 - Tel. 030 9991100 - 030 9991101
Via Mandolossa, 59/63 - 25030 - 030-3732350
Via 11 Settembre, 10 - 23885 - Tel. 039 9911936
LC VERDERIO TIDIZERO di Trombini Gabriele - Impresa Individuale Via Antonio Gramsci 6/B - 23879 - 039 9281418
LO SAN MARTINO IN STRADA GUARNIERI S.r.l.
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Via Gandhi, 5 - 26817 - 0371-476216
Via Monfalcone, 15 - 20092 - Tel. 02 6184118
Via G. Pellizza da Volpedo, 8 - 20149 - Tel. 02 43990459
Corso San Gottardo, 15 - 20136 - Tel. 02 58101357
Via Vincenzo Toffetti, 31 - 20139 - Tel. 02 573731
MI MILANO SO.CO.MA.S. Società Commerciale Materiali Sanitari S.p.A. Via G. Ripamonti, 402 - 20141 - Tel. 02 55213447
MN PORTO MANTOVANO IDRACO S.r.l. (Gruppo Comini)
MB BELLUSCO COLOMBO IDRO S.p.A.
MB CESANO MADERNO COMFORT FORNITURE S.r.l.
VA BUSTO ARSIZIO ABBATTISTA S.p.A.
VA CASSANO MAGNAGO HYDRA S.r.l.
VA GALLARATE RAMPONI BIAGIO s.a.s. di Ramponi Luigi & C.
VENETO
PD MONTEGROTTO TERME HYDROSS TICO S.r.l.
TV FONTANELLE CLIMASERVICE S.p.A.
TV VEDELAGO NEST GROUP RETE
TV VEDELAGO COMMERCIALE SILE S.r.l.
Via Bachelet, 65 - 46047 - Tel. 0376 1897080
Via Adda, 50 - 20882 - Tel. 039 6021174
Via Po, 14 - 20811 - Tel. 0362 501197
Via Ciro Menotti, 1 - 21052 - Tel. 0331 338111
Via Bonicalza, 44 - 21012 - Tel. 347 2458092
Via Carlo Cattaneo, 16 - 21013 - Tel. 0331 795690
Viale Dell’artigianato Vic II N. 2 - 35036 - 049 795833
Via Roma, 152 - 31043 - Tel. 0422 809306
Via del Lavoro, 19 - 31050 - Tel. 0423 401991
Via Marconi, 104 - 31050 - Tel. 0423 401410
VE CHIOGGIA ZAMBONIN S.r.l.
VE JESOLO CATTO S.r.l.
VE PORTOGRUARO NOSELLA DANTE S.p.A.
VE SPINEA S.F.I.T.I. S.p.A.
VI BASSANO DEL GRAPPA E.T.V. MORELLO S.p.A.
VI NOVENTA VICENTINA GREGOLO S.r.l.
VI SCHIO MIAZZON S.r.l.
VI SCHIO ABC SOLUTIONS S.r.l.
VR CASELLE DI SOMMACAMPAGNA SVAI S.r.l.
VR NOGARA T.F.R. CLIMA PLUS S.r.l.
FRIULI-VENEZIA GIULIA
UD TAVAGNACCO TERMONOVA S.p.A. (Gruppo Comini)
TRENTINO-ALTO ADIGE
BZ BOLZANO BAUTECHNIK S.r.l.
BZ MARLENGO TORGGLER COMMERZ AG S.p.A.
BZ ORA SANITAER HEINZE S.r.l.
BZ SAN LORENZO DI SEBATO E. INNERHOFER S.p.A.
EMILIA-ROMAGNA
BO ALTEDO DELFINO Soc. Coop.
BO BOLOGNA COMMERCIALE S.A.C.I.R. S.r.l.
BO BOLOGNA F.P. S.p.A.
Via P.E. Venturini, 139 - 30015 - Tel. 041 491400
Via Pierluigi Nervi, 18/20 - 30016 - Tel. 348 3612584
Via Pordenone “a”, 13 - 30026 - Tel. 0421 281511
Via Del Commercio, 22 - 30038 - Tel. 041 990255
Viale A. Moro, 80 - 36061 - Tel. 0424 568334
Via del Progresso, 15 - 36025 - Tel. 0444 787864
Via Emilia Romagna, 12 - 36015 - Tel. 0445 575075
Via Emilia Romagna, 12 - 36015 - 0445 575075
Via Dell’ Artigianato, 58 - 37066 - Tel. 045 8293294
Via Ecce Homo, 12 - 37054 - Tel. 044-2510541
Via Alpe Adria, 6 - 33010 - Tel. 0432 1437290
Via E. Fermi, 22 - 39100 - Tel. 0471 926111
Via Prati Nuovi, 9 - 39020 - Tel. 0473 282500
Via Lahn, 1 A/B - 39040 - Tel. 0471 097000
Via Brunico, 14/B - 39030 - Tel. 0474 470000
Via Del Lavoro, 25/A - 40051 - Tel. 051 6601280
Via Dei Lapidari, 17 - 40129 - Tel. 335 8089675
Via Caduti E Dispersi In Guerra, 3 - 40139 - Tel. 051 454261
BO CALDERARA DI RENO MIRA S.r.l. Via Turrini, 1 - 40012 - Tel. 051 727329
FC FORLI’ IDRO ZETA S.r.l. Via Golfarelli, 64/66 - 47122 - Tel. 0543 802711
FC FORLI’ VISANI IDROSANITARI RISCALDAMENTO S.r.l. Via Balzella, 81/B - 47122 - Tel. 0543 796651
MO CARPI NUOVA SIRT S.r.l. Via Liguria, 47 - 41012 - Tel. 059 645900
MO MIRANDOLA IDROMARKET S.r.l. Via Statale Sud, 58 - 41037 - Tel. 0535 610490
MO VIGNOLA IDROSANITAS di Luccarini Gino S.r.l. Via C. Battisti 3 - 41058 - Tel. 059 772128
RE CORREGGIO CARBONI S.p.A. Via Mandrio 1/B-3/A - 42015 - Tel. 0522 633211
PC PIACENZA SPAZIO S.p.A. Via Mentovati, 24 - 29122 - Tel. 0523 576311
RE REGGIO EMILIA BERTANI S.p.A.
TOSCANA
Via Daniele Da Torricella, 40 - 42122 - Tel. 0522 355511
FI FIRENZE TERMOMARKET S.r.l. Via Grosseto, 27 - 50142 - Tel. 055 7322214
FI SESTO FIORENTINO CHIESSI & FEDI S.p.A. Via Prov.le Lucchese ang. Via Torta - Loc. Osmannoro - 50019 - Tel. 335 7154020
GR GROSSETO SANSIRO S.r.l. Via Smeraldo 31/33 - 58100 - Tel. 0564 451228
LI LIVORNO CLIMAX S.r.l.
LU ALTOPASCIO C.L.L.A.T. S.p.A.
LU GUAMO-CAPANNORI IDROTIRRENA COMMERCIALE S.r.l.
LU MARINA DI PIETRASANTA SANITERMO S.r.l.
LU VIAREGGIO IDRO-CENTRO-BLOP S.r.l.
Via Fabio Filzi, 31 - 57122 - Tel. 0586 422284
Via Mammianese - Localita Fonte 18 - 55011 - Tel. 0583 244400
Via Di Vorno, 4 - 55060 - Tel. 0583 932450
Via Aurelia Sud Km. 363,900 - 55045 - Tel. 0584 23388
Via Aurelia Nord, 87/A - 55049 - Tel. 0584-45909
MS MONTIGNOSO DELLA ZOPPA TERMOSANITARI di Tani Luca Viale Marina, 122 - 54038 - Tel. 0585 349410
PI PONTEDERA COMMERCIAL-THERMO S.r.l
PO PRATO FIP S.r.l.
PO PRATO TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini)
UMBRIA
PG COLLESTRADA TICCHIONI S.r.l.
PG PERUGIA BECCHETTI S.p.A.
TR TERNI CO.M.I.T.E. S.r.l.
MARCHE
AN CAMERANO IMETER S.r.l. (Gruppo Comini)
AP SAN BENEDETTO DEL TRONTO LAFENICE S.r.l.
LAZIO
LT FORMIA F.LLI ZANGRILLO S.r.l.
RM GUIDONIA MONTECELIO NIGRELLI E NIGRELLI S.r.l.
RM ROMA COICO + 3 s.n.c.
RM ROMA IDROSIEL S.r.l.
Via Don Sturzo Z.I. La Bianca - 56025 - Tel. 0587 483150
Via Mantova, 38/40 - 59100 - Tel. 0574 69931
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