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M ARINE ALGERIA Costruzione di nuove corvette È in corso la costruzione, con consegna prevista nel 2022, di due corvette «Type 056», attività in corso a cura della società Hudong-Zhonghua Shipbuilding Group, di base nella Repubblica Popolare Cinese. Si tratta di unità da 1.500 tonnellate di dislocamento, equipaggiate con 12 celle per il lancio verticale di vari tipi di missili: quattro celle sono dedicate ai missili da crociera antinave «YJ-83» e otto a ordigni superficie-aria a breve raggio «HHQ-10». L’armamento comprende anche due impianti lanciasiluri tripli da 324 mm; tutti questi sistemi sono di origine cinese. Non è chiaro quale variante del modello «Type 056» abbia scelto la Marina algerina, ma si presume che si tratti del «Type 056A», una scelta basata sulle capacità antisommergibili di questa variante se correlata con le altre capacità già esistenti nella predetta Marina. La costruzione delle due corvette dimostra l’interesse dell’Algeria e per la Marina in particolare, verso i sistemi d’arma cinesi e segue il trasferimento nel 2018 dei moderni missili da crociera antinave «CX-1»: in questo quadro va inserita anche la costruzione delle due corvette classe «Adhafer» da 3.000 tonnellate di dislocamento, specificamente concepite per operazioni d’altura e realizzate per Algeri dal gruppo Hudong-Zhonghua Shipbuilding. Un altro filone di potenziamento riguarderebbe la costruzione di due ulteriori corvette missilistiche classe «Steregushchiy», ma nella variante «Tigr/Project 20382», dunque di origine russa, con un dislocamento di 2.200 tonnellate e armate con sistemi missilistici per compiti offensivi e difensivi, e con prestazioni migliori delle controparti cinesi. Il contratto per le due corvette «Tigr» (più una terza in opzione) era stato firmato già nel 2011, con un costo presunto di 150 milioni di dollari per nave: tuttavia, l’affare è stato congelato per lungo tempo e solo a novembre 2020 si è avuta notizia della sua finalizzazione, con la costruzione affidata ai cantieri Severnaya di San Pietroburgo e con la consegna del primo esemplare prevista nel 2021.
AUSTRALIA Accelerazione nello sviluppo di sistemi per contromisure mine Gli sforzi della Marina australiana per acquisire rapidamente sistemi di contromisure mine (CMM) a controllo
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MILITARI remoto e facilmente dispiegabili, hanno subito una significativa accelerazione con la condotta delle prime prove finalizzare all’accettazione di elementi importanti del programma noto come Project SEA 1778. Il 20 gennaio, Thales Australia ha annunciato che ciascuna suite CMM rischierabile comprende un veicolo spendibile «Seafox» dedicato alla neutralizzazione delle mine (realizzato da Atlas Elektronik), i mezzi subacquei autonomi «Bluefin» 9 e 12 (della General Dynamics) e un sistema telecomandato «Zengrange» per la distruzione delle mine. Da parte sua, l’azienda australiana Steber International aveva in precedenza annunciato la stipula di un contratto per la costruzione di cinque imbarcazioni in fibra di vetro da 12 metri di lunghezza, a controllo remoto, in grado di sviluppare una velocità massima di 25 nodi e con un carico utile di 3 tonnellate: la configurazione finale delle imbarcazioni ne prevede tre per il supporto alle operazioni di sminamento e due per la partecipazione diretta a predette operazioni.
Annullato il contratto per un nuovo sistema di soccorso subacqueo Avviato due anni orsono, per consentire alla Marina australiana di dotarsi di un moderno sistema di ricerca e soccorso a unità subacquee sinistrate, il contratto per sostituire l’attuale LR5 è stato annullato alla fine di gennaio 2021 dal ministero della Difesa australiano, a seguito di un’analisi governativa avviata lo scorso anno. Il contratto, da 255 milioni di dollari australiani, era stato stipulato con la società statunitense Phoenix International alla fine del 2018, con l’obiettivo di sostituire l’LR5 con un sistema moderno, da utilizzare non solo per eventuali interventi sui sottomarini classe «Collins» attualmente in servizio, ma soprattutto per i futuri battelli classe «Attack». Il nuovo sistema avrebbe previsto un minisommergibile aviotrasportabile, in grado di operare fino ad almeno 300 metri di quota. La Marina australiana è destinata dunque a fare ancora uso dell’LR5, minisommergibile di origine britannica da 9,6 tonnellate, in servizio dal 2009 dopo essere stato impiegato dalla Royal Navy e in grado di trasportare 16 persone.
BAHRAIN In linea otto nuove unità Il 9 febbraio, otto nuove unità sono entrate in servizio
Rivista Marittima Febbraio 2021