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PRIMO PIANO
INTERVISTA AL CONTRAMMIRAGLIO PLACIDO TORRESI
L’AVIAZIONE NAVALE ITALIANA, risultati, stato dell’arte e prospettive A cura del Direttore della Rivista Marittima
Le lezioni apprese in numerose operazioni reali hanno costantemente accresciuto il bagaglio di conoscenze operative dell’Aviazione Navale italiana, oggetto di una riorganizzazione che già nel 2000 ha portato alla creazione del Comando delle Forze aeree (COMFORAER) della Marina Militare. Per analizzare lo stato dell’arte dell’Aviazione Navale italiana in una chiave di lettura proiettata in avanti nel XXI secolo, la Rivista Marittima ha intervistato il contrammiraglio Placido Torresi, che secondo il concetto di total capability manager, è al vertice di COMFORAER e contemporaneamente capo del 6° Reparto aeromobili dello Stato Maggiore della Marina Militare.
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n linea di principio, una moderna Aviazione Navale comprende, fra l’altro, velivoli ad ala fissa ed elicotteri, macchine generalmente suddivise fra una componente basata a terra e una imbarcata. Queste risorse si possono inquadrare in un contesto sistemico di cui fanno parte ovviamente anche una o più portaerei, sviluppando quelle sinergie fra velivoli, elicotteri, assetti aerei non pilotati, piattaforma, sensori e sistemi imbarcati ed equipaggio indispensabili per massimizzare l’efficacia operativa di tutto il sistema. Assieme ad altre forze navali europee, la Marina Militare partecipa inoltre all’ECGII (European Carrier Group Interoperability Initiative), un’iniziativa finalizzata ad accrescere la capacità delle Marine a essa aderenti nel costituire un Task Group multinazionale incentrato sulle portaerei. Ammiraglio, ritiene che in una prospettiva militare europea con
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Rivista Marittima Febbraio 2021