Se l’Italia rinnova i bonus

Se l’Italia rinnova i bonus
La notizia della nuova tariffa dal 1° aprile ha sorpreso anche il Governo, come abbiamo visto, non tanto perché era stato appena convocato un tavolo di lavoro con le parti economiche per il 4 aprile, ma soprattutto perché c’era tutto l’interesse a vedere come si sarebbe mossa l’Italia, visto che rappresenta per le imprese sammarinesi una sorta di benchmark in chiave competitività. L’aver anticipato, da parte dell’Autorità, tale decisione, ha creato un po’ di confusione. Soprattutto alla luce delle decisioni del Governo italiano che, in vista della scadenza (come i due Decreti del Governo sammarinese) del 31 marzo delle proprie disposizioni, ha presentato proprio in questi giorni il suo Decreto, che prevede l’azzeramento degli oneri di sistema sul gas fino a giugno, la proroga del taglio dell’Iva al 5% per il secondo trimestre del 2023 e un nuovo credito di imposta fino al 30 giugno per le imprese energivore. Con la nuova tariffazione imposta dall’Autorità, le imprese di San Marino pagheranno di più o di meno rispetto ai loro competitor italiani? La domanda non è solo lecita, ma è fondamentale per tutto il tessuto economico della piccola Repubblica, nella consapevolezza che ogni punto in più di costi si trasforma in un punto in meno di competitività sul mercato internazionale. A spanne, tenendo conto degli sconti e dei bonus predisposti dall’Italia (che San Marino non può attivare, visto che si gioca sull’IVA e sul credito d’imposta), pare proprio che gli energetici costeranno di più. Da qui la domanda successiva: il Governo sammarinese rinnoverà i suoi due Decretibollette?
Il riferimento è il PSV DA maggiorato di uno spread ritarato in base ai consumi. Prevista la scelta tra “variabile” e “fissa”, ma non subito
Anche la tariffa del gas sarà indicizzata come quella dell’energia elettrica. La prima al PSV DA, la seconda al PUN ed entrambe scatteranno sui consumi a partire dal 1° aprile. L’Autorità ha deliberato infatti il nuovo meccanismo di calcolo, come annunciato nei giorni scorsi, confermando la previsione che si potrà scegliere tra la tariffa “variabile” e una “fissa” (su entrambi gli energetici), ma non subito, bensì tra qualche mese, una volta approntata la tecnologia necessaria a tali cambiamenti. Nell’atto, però, si conferma anche che la richiesta dell’AASS di passare all’indicizzato era già stata presentata a ottobre: non è difficile, a questo punto, capire perché il Segretario competente, Lonfernini, aveva denunciato “una decisione tardiva”.
Bartolucci alle pagg. 6-7
Coordinare e innovare le disposizioni in materia di servizio elettronico di recapito certificato nonché di comunicazione telematica tra utenti e Amministrazione: è questa la “mission” del Decreto delegato numero 51 del 2023. Rimandando il lettore al testo integrale (scaricabile sul portale del Consiglio Grande e Generale), ci soffermiamo su, Capo II, dedicato ai “Servizi elettronici di recapito certificato e domicilio digitale”. Un servizio elettronico di recapito certificato( SERC), consente la trasmissione di documenti elettronici fra soggetti, pubblici o privati, per via telematica e fornisce prove relative al loro trattamento proteggendoli dal rischio di perdita, furto, danni o modifiche non autorizzate. Il SERC soddisfa i seguenti requisiti:
a) garantisce, con un elevato livello di sicurezza, l’identificazione del mittente;
b) garantisce l’identificazione del destinatario prima della consegna dei dati; c) l’invio e la ricezione dei dati sono garantiti da una firma elettronica avanzata o da un sigillo elettronico avanzato di un prestatore di servizi fiduciari qualificato per la firma elettronica, in modo da escludere la possibilità di modifiche non rilevabili dei dati; d) qualsiasi modifica ai dati necessaria al fine di inviarli o riceverli è chiaramente indicata al mittente e al destinatario dei dati stessi; e) la data e l’ora di invio e di ricezione e qualsiasi modifica dei dati sono indicate da una validazione temporale elettronica qualificata. I SERC utilizzabili ai fini del Decreto sono autorizzati dall’Autorità ICT, fatto salvo il SERC già autorizzato alla data di entrata in vigore del DD.
Documenti via SERC:
gli effetti giuridici I documenti elettronici trasmessi mediante SERC fra soggetti, pubblici o privati, dotati di domicilio digitale godono: a) della certezza dell’invio da parte del mittente dotato di domicilio digitale; b) della certezza della loro consegna al destinatario dotato di domicilio digitale; c) della presunzione di integrità dei dati e documenti in essi contenuti. La trasmissione di documenti elettronici tramite SERC fra soggetti, pubblici o privati, dotati di domicilio digitale equivale alla spedizione per mezzo di posta raccomandata con avviso di ricevimento. In particolare, la notificazione degli atti amministrativi di qualsiasi natura, ivi compresi quelli in materia tributaria nonché quelli che irrogano sanzioni amministrative può essere eseguita
Recapito certificato e comunicazione telematica al centro del DD 55
mediante trasmissione a mezzo SERC ai sensi dell’articolo 6, con i medesimi effetti giuridici della notificazione a mezzo di raccomandata con
ricevuta di ricevimento di cui all’articolo 17 della Legge 29 luglio 2013 n.100. Le ricevute di invio e consegna convalidate dal prestatore di servizi
fiduciari sono valide e rilevanti a tutti gli effetti di legge e possono essere opposte a terzi in giudizio. I documenti elettronici inviati mediante
SERC si intendono spediti dal mittente se inviati al prestatore del SERC e si intendono consegnati se resi disponibili al domicilio digitale del desti-
natario, salva la prova che la mancata consegna sia dovuta a fatto non imputabile al destinatario medesimo. I documenti elettronici trasmessi a mezzo SERC non ritirati dal destinatario, producono gli stessi effetti giuridici della compiuta giacenza di una raccomandata postale, quando il SERC ha reso disponibile il ritiro in giacenza per un tempo di trenta giorni solari dalla data di trasmissione oppure per il minore periodo di tempo stabilito dalle norme speciali relative allo specifico procedimento o attività amministrativa.
SERC tra soggetti pubblici e privati L’utilizzo di SERC per la trasmissione di dati e documenti elettronici in relazione alla quale il mittente, soggetto pubblico o privato dotato di domicilio digitale, debba acquisire la certezza dell’invio e della consegna al destinatario, soggetto pubblico o privato dotato anch’esso di domicilio digitale, avviene secondo i seguenti termini:
a) tra PA ed Enti del Settore Pubblico Allargato: obbligatoriamente;
b) tra Amministrazione e persone pubbliche o private che erogano un pubblico servizio: secondo modalità e termini definiti con appositi protocolli operativi;
c) tra Amministrazione e soggetti privati qualora l’Amministrazione sia il mittente della trasmissione a mezzo SERC; obbligatoriamente, in caso di destinatario in possesso di codice operatore economico (COE).
PEC nell’ordinamento sammarinese La trasmissione di documenti elettronici effettuata tramite PEC produce nell’ordinamento sammarinese gli effetti giuridici e probatori nei seguenti casi:
a) la trasmissione sia effettuata esclusivamente fra soggetti privati, ambedue dotati di PEC, di cui uno dei corrispondenti sia residente, soggiornante o avente sede nella Repubblica e l’altro sia residente, soggiornante o avente sede nel territorio della Repubblica Italiana;
b) la trasmissione sia effettuata fra soggetto residente, soggiornante o avente sede nel territorio della Repubblica Italiana tramite PEC e soggetto, pubblico o privato, residente o soggiornante o avente sede a San Marino tramite SERC laddove tale trasmissione avvenga attraverso l’uso di un nodo di scambio che realizzi un’interoperabilità tecnica fra i 2 diversi servizi.
Alessandro CarliIl SERC consente la trasmissione di documenti tra il pubblico e il privato
Disoccupati in senso stretto: nel secondo mese dell’anno sono meno di 500
Meno attività manifatturiere ma con più dipendenti: è quanto emerge dal confronto tra i dati di febbraio 2023 su quelli dell’anno prima che sono stati pubblicati dall’UPECEDS. Come detto, rispetto a febbraio 2022 il numero delle imprese manifatturiere della Repubblica di San Marino è in contrazione in quanto è passata da 497 aziende a 485. Di contro però è cresciuta la sua capacità di “dare lavoro”: i 6.880 dipendenti di febbraio 2022, all’ultima rilevazione sono arrivati a 7.067. Allargando la panoramica all’intero settore privato, i lavoratori impiegati sono in aumento: erano 16.906 a febbraio 2022, dodici mesi più tardi hanno toccato quota 17.622. Crescita che coinvolge anche i frontalieri che da 6.618 unità sono diventati 7.244.
La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio rende noto che, ai sensi del Decreto Delegato 23 marzo 2023 n.55, a decorrere dal 1° aprile 2023 il rimborso monofase riconosciuto ed accreditato agli acquirenti di carburanti sulla propria Smac Card è ripristinato nella misura di 0,15 centesimi di euro per ogni litro acquistato, in base al
Le forze di lavoro Pollice in su per il totale della forza lavoro (quindi dipendenti, indipendenti e disoccupati): i primi, a febbraio 2023, sono risultati essere 23.727 quando nello stesso
mese dello scorso anno erano 23.111. In calo invece gli indipendenti (da 1.595 a 1.542), così come i disoccupati totali (da 905 a 752). Zoomando quelli “in senso stretto” emerge il medesimo trend:
erano 584 a febbraio 2022, nel secondo mese del 2023 sono diventati 421.
Gli statali È un “+87” il risultato del confronto tra i due mesi presi in
esame in quanto erano 3.705 a febbraio 2022 mentre all’ultimo “cruscotto” dell’UPECEDS ne risultano 3.792.
Il turismo
Più o meno in linea con i numeri del 2022 sono i dati dei visitatori: 69.159 lo scorso anno, 69.456 quest’anno.
ISTAT: febbraio 2023
A febbraio 2023 si stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 100,9 a 104,0), mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese rimane stabile a quota 109,1. Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia peggiora nel comparto dei servizi di mercato (da 104,2 a 103,3) e in quello delle costruzioni (da 158,8 a 157,2), rimane stabile nella manifattura (a 102,8) e migliora nel commercio al
dettaglio (da 110,6 a 114,6). Lo rileva l’ISTAT. Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese calcolati per i diversi comparti, si rileva che nei servizi di mercato i giudizi e le attese sugli ordini peggiorano mentre le opinioni sull’andamento degli affari sono in lieve miglioramento rispetto al mese scorso; nelle costruzioni valutazioni sugli ordini in peggioramento si affiancano ad aspettative sull’occupazione presso l’azienda in aumento. Per quanto riguarda la manifattura, le opinioni sugli ordini e sulla domanda e le aspettative di produzione registrano una dinamica positiva laddove le valutazioni sulle scorte evidenziano un accumulo. Infine, nel commercio al dettaglio giudizi e aspettative sulle vendite sono stimate in deciso miglioramento.
prezzo medio giornaliero di riferimento.
Sempre il Decreto Delegato 23 marzo 2023 n.55 spiega poi che che “nelle more della piena attuazione della riforma previdenziale, con effetto temporaneo dall’1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2028, sul capitolo di spesa del Bilancio dello Stato 1-3-2515
‘Contributo temporaneo
dello Stato al Fondo Pensioni Lavoratori Subordinati’ trova imputazione un importo pari all’ammontare complessivo di euro 0,05 (cinque centesimi di euro) per ogni litro di carburante acquistato dai titolari di SMaC Card, da trasferire all’Istituto per la Sicurezza Sociale per il finanziamento del Fondo Pensioni Lavoratori Subordinati”.
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Carburanti, si torna indietro: dal 1° aprile la ricarica SMaC torna a 0,15 cent. al litro
Con un consenso pari al 97,5%, i lavoratori occupati nel settore Assicurazioni hanno votato favorevolmente al nuovo contratto sottoscritto da ANIS e tutte e tre le sigle sindacali, che diventa pertanto in assoluto il primo rinnovo contrattuale che assume valore erga omnes ai sensi della legge n. 59/2016 sulla rappresentatività. Oltre, ovviamente, a rendere ufficialmente definitivi gli aumenti concordati in busta paga, pari all’8% nel periodo 2022-2024.
“Il rinnovo contrattuale del settore assicurazioni ha concluso questa mattina il lungo iter previsto per legge”, hanno annunciato nei giorni scorsi le Federazioni Servizi di CSdL, CDLS e USL in una nota congiunta. “I lavoratori del comparto si sono riuniti presso la sala Montelupo di Domagnano, e al termine hanno espresso il loro voto
nel referendum confermativo, approvando a larghissima maggioranza (97,5% di voti favorevoli) l’accordo contrattuale firmato con l’ANIS lo scorso 16 febbraio. Con questo ultimo atto, diventano
quindi definitivi gli aumenti contrattuali in busta paga, pari al 3% per il 2022, del 3% per il 2023 e del 2% per il 2024. L’aumento complessivo nel triennio è dell’8%. Va rilevato”, aggiungono i sindacati,
Mercoledì 5 aprile CSdL, CDLS e USL scenderanno in piazza per fermare il DES
Le tre organizzazioni sindacali hanno convocato tutti i delegati e rappresentanti sindacali per partecipare al sit-in Piazza della Libertà per l’intera giornata di Mercoledì 5 Aprile a partire dalle ore 9.00, in concomitanza con la riunione a Palazzo Pubblico della Commissione Finanze, tra i cui punti all’ordine del giorno c’è il progetto di legge sul Distretto Economico Speciale (DES) che, una volta approvato, sarà avviato all’esame conclusivo da parte del Consiglio Grande e Generale.
Le organizzazioni sindacali hanno più volte espresso la loro forte contrarietà, sia nel metodo che nei contenuti, a questo provvedimento di rilevante portata economica (l’investimento minimo sarebbe pari al valore del bilancio dello Stato), che mette un potere enorme nelle mani di un unico soggetto,
il quale beneficerebbe di trattamenti fiscali e normativi estremamente vantaggiosi e radicalmente diversi rispetto alle aziende che operano sul nostro territorio da molti anni, determinando così anche una situazione di concorrenza sleale.
Si tratta di un progetto basato sull’utilizzo di porzioni del territorio non identificate preventivamente e sulla concessione di residenze atipiche, seppure per un tempo limitato. In sostanza, vi si intravvede un’idea di sviluppo economico che ben poco ha a che fare con l’economia reale, esponendo il Paese al rischio di fare un passo falso, come già avvenuto in passato. Ad eccezione di un incontro di illustrazione ed un altro di carattere tecnico, non si è sviluppato nessun confronto con il sindacato sul DES: CSdL - CDLS - USL riten -
gono che questo progetto sia molto pericoloso e che debba essere fermato, in quanto potrebbe snaturare e destabilizzare non solo il comparto turistico-alberghiero, ma l’intero sistema economico, sociale ed istituzionale del Paese. Le organizzazioni sindacali estendono l’invito anche a tutti i cittadini a partecipare al sit-in davanti a Palazzo Pubblico per l’intero giorno del 5 aprile, durante il quale si protrarrà la riunione della Commissione Finanze, per manifestare con determinazione e visibilità il dissenso verso il Progetto di Legge sul DES, a tutela dell’economia sana del Paese, dei suoi equilibri territoriali e della sua stessa sovranità. Intanto, il Segretario di Stato per le Finanze ha comunicato che convocherà le tre organizzazioni sindacali nella giornata di lunedì.
“che si tratta in assoluto del primo rinnovo contrattuale che ha portato a temine l’intero percorso stabilito dalla Legge n. 59/2016 sulla rappresentatività. Pertanto, il contratto assume valore erga omnes e dovrà essere applicato a tutti i lavoratori del settore Assicurazioni.Se da un lato i Segretari delle Federazioni Servizi di CSdL-CDLSUSL esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto, al contempo stigmatizzano l’episodio increscioso verificatosi questa mattina: alcuni lavoratori non hanno potuto esercitare in pieno il loro diritto/dovere di partecipare all’intera assemblea, prevista dalla legge, in quanto richiamati in modo perentorio dai titolari sul posto di lavoro. Archiviato dunque il contratto assicurazioni, le Federazioni Servizi auspicano di poter concludere al più presto tutti i rinnovi contrattuali di propria competenza (in
Firmato l’accordo contrattuale del settore commercio e commercio-turistico per aumenti complessivi in busta paga del 5,5% nel triennio 2022/2024. Dopo mesi di trattative e di polemiche (non dimentichiamo che i sindacati hanno indetto anche uno sciopero specifico per sollecitare le parti datoriali), nei giorni scorsi le tre organizzazioni sindacali e le due organizzazioni datoriali OSLA e USC hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei dipendenti del settore commercio e commercio turistico. Per CSdL-CDLS-USL hanno sottoscritto l’accordo i Segretari Generali, i Segretari e i Funzionari delle rispettive Federazioni Servizi.
“L’accordo”, spiega una nota congiunta dei sindacati, “prevede aumenti del 2,5% dal primo giugno 2022, un ulteriore 1,5% dal primo marzo 2023, al quale si aggiunge un altro 1,5% dal primo gennaio 2024. L’aumento totale nel triennio è del 5,5%. Nella busta paga di marzo 2023 potranno quindi essere
dirittura d’arrivo quello del Commercio, vedi articolo a fianco, ma anche Servizi su cui prosegono gli incontri),
erogati gli aumenti arretrati relativi alle mensilità già maturate (da giugno 2022 a febbraio 2023)”. Soddisfazione è stata espressa dai Segretari delle Federazioni Servizi di CSdL-CDLSUSL per la conclusione di una vertenza lunghissima: “Siamo consapevoli”, hanno commentato Stéphane Colombari, Nicola Canti, Marco Santolini, “che il contratto dà una prima risposta alla necessità di salvaguardare le retribuzioni dall’inflazione, che comunque dovrà essere completata da un intervento di politica dei redditi da parte del Governo, già richiesto da tempo”. La firma fa seguito all’assemblea dello scorso gennaio dove i lavoratori avevano condiviso ed espresso un voto favorevole a questa ipotesi di rinnovo contrattuale, raggiunto al tavolo della trattativa con OSLA e USC. Anche questo rinnovo contrattuale, in base alle norme della legge sulla rappresentatività, sarà sottoposto nelle prossime settimane a referendum confermativo tra i lavoratori.
per rispondere alla necessità di tutelare le retribuzioni dei lavoratori dalla costante erosione del caro vita”.
Siglato da ANIS e sindacati, è il primo con l’erga omnes della nuova Legge
Commercio: aumenti del 5,5% nel triennio, ora la parola passa ai lavoratori
C’è l’accordo
Per un servizio più efficiente, maggiori tutele e uno sguardo al futuro, rivolto all’integrazione europea. Nasce con questa mission 739 SG Spa, la nuova società specializzata in gestione di portafogli di strumenti finanziari controllata al 100% da Banca Sammarinese di Investimento Spa. Una novità che, però, ha già una storia di successo alle spalle: “Il nostro servizio di gestione patrimoniale”, spiega il Direttore Generale di BSI, Pierluigi Rossetti, “ha sempre tratto forza e stimolo dall’obiettivo originario della banca, ben identificato anche nel nome stesso che fu scelto nel 2005, ovvero preservare e valorizzare il patrimonio della sua clientela, instaurando rapporti di lunga durata e di reciproca soddisfazione. Oggi questo servizio è un fiore all’occhiello delle nostre
attività, costruito passo dopo passo grazie alla professionalità e all’esperienza maturata sul campo di un team di specialisti interni della ban-
ca. I risultati raccolti in tanti anni hanno generato un’importante fiducia dei clienti, confermata nei numeri che ci posizionano come leader di
“Io sono sempre stato convinto che avremmo avuto delle difficoltà con il PNRR, ma non tanto perché siamo poco abili o siamo poco capaci. Certo c’era un’amministrazione che doveva essere un po’ rivista. Se non si vogliono buttare via soldi ci vogliono dei progetti, i progetti devono essere fatti bene. Non il piano in cui si elencano obiettivi, ma avere progetti veri, cantierabili, e poi ci deve essere una capacità di realizzarli in tempi stretti. Io credo ci sarà un problema anche dal punto di vista del privato. Se noi vogliamo fare strade e ponti, per esempio, dobbiamo avere delle industrie edili in grado di farle e di farle in modo accelerato. Questa accelerazione è un accordo
che io non ho mai condiviso con la Commissione Europea, è chiaro che noi dovevamo spendere i soldi, però bisogna spenderli bene. Nell’università c’è stato un ingresso di miliardi e miliardi dopo decenni in cui non era stato messo denaro per la ricerca. Improvvisamente mi domando ma ci sono tanti ricercatori progetti adeguati da sorbire 10, 18 miliardi di euro, quando per vent’anni non si è messo nulla per le università? Ecco io credo che queste cose non funzionano”. Lo ha detto Giovanni Tria, ex ministro dell’Economia a 24 Mattino su Radio 24.
“Ci vorranno accordi con la commissione”
“Se ce la faremo con il
questo settore con circa il 70% delle gestioni patrimoniali totali di San Marino. Una fiducia che ci impegna costantemente nel corrisponderle sempre maggiori tutela, trasparenza e professionalità: anche per questo si è reso necessario acquisire una società specializzata nel settore, rinnovandola in toto e dotarla di tutte le risorse umane e tecnologiche, al fine di aumentare non solo i volumi, ma anche la gamma di prodotti e, di conseguenza, il livello qualitativo su tutte le attività della gestione patrimoniale, a partire dalla consulenza. La nuova società soddisfa inoltre l’esigenza - anche nell’ottica di aprirsi in futuro al mercato unico euro-
peo - di differenziarsi dalla banca retail, ma”, spiega Rossetti, “è un passaggio che stiamo gestendo come un’operazione di gruppo e all’insegna della continuità, non solo a livello di professionalità e quindi come personale operativo, ma soprattutto a livello di management, anche come segnale di garanzia ulteriore a quanti già hanno riposto fiducia in noi fino ad oggi”.
Questi valori, rappresentati dall’esperienza e dal know how costruito nel tempo, verranno dunque trasferiti in 739 SG Spa e con essi anche le attività oggi gestite internamente alla banca, che saranno integrate e quindi senza un aumento di costi: “I nostri
PNRR? Non lo so, penso che ci potranno essere degli accordi con la Commissione per dilazionare dei programmi per farli anche meglio, per non buttare denaro. Avrei avuto delle perplessità a prendere sia la parte di contributi in prestito che a fondo perduto, perché le risorse l’Italia per fare interventi pubblici le aveva ma non riusciva a spenderli”.
attuali clienti sono già a conoscenza di questa iniziativa”, spiega Luca Filanti, Amministratore Delegato di 739 SG Spa nonché - a riprova di questa continuità - Responsabile del servizio Gestioni Patrimoniali di BSI, “e c’è molta aspettativa rispetto alle nuove opportunità che potranno cogliere nel momento in cui andremo a costruire ulteriori servizi e prodotti capaci di intercettare nuove e diverse esigenze”. Il riferimento è all’attuale offerta di servizi di investimento finanziario di BSI: oltre ai Piani di Accumulo (con sette diversi prodotti), il trading che permette di operare (anche online tramite App) sulle principali piazze finanziarie, il servizio di Wealth Management e di Risparmio Previdenziale e Assicurativo, infatti, per quanto riguarda la Gestione Patrimoniale già oggi si può optare tra ben quattro linee di investimento. Un’offerta che aumenterà anche a livello di prodotti specifici non appena la nuova società sarà pienamente operativa: “Stiamo ultimando i passaggi finali”, annuncia infatti Filanti, “con l’obiettivo di avviare l’attività vera e propria entro poche settimane, con l’apertura della nuova sede e la presentazione di servizi e prodotti all’avanguardia, ma sempre con la garanzia della massima trasparenza e sicurezza che ci caratterizza”.
Con una propria circolare, l’Ufficio Tributario comunica la definizione di “soggetto finanziario” di cui all’articolo 125 della Legge 166/2013-sostituto d’imposta, al fine di chiareire eventuali dubbi interpretativi. “L’articolo 125 della Legge 13 dicembre 2013 n.166 e successive modifiche ed integrazioni, prevede la
riscossione delle imposte dovute nel caso di redditi di capitale o altri redditi come definiti al titolo VIII della citata norma, attraverso la figura del sostituto di imposta, qualora esse siano applicate da “soggetti finanziari”. Al fine di chiarire l’ambito applicativo della norma si ritiene che rientrino nella definizione di “soggetti fi-
nanziari” tutti i soggetti esercitanti attività riservate come definite dalla Legge n. 165 del 17 novembre 2005 e successive modifiche ed integrazioni”. Di conseguenza, “i contribuenti sono liberati dall’obbligo dichiarativo in relazione ai redditi per i quali il sostituto di imposta ha applicato la ritenuta a titolo definitivo”.
di Daniele BartolucciRadio 24 News - “24 Mattino”
PNRR, Tria: “Piano non sia solo elenco ma progetti cantierabili”
“L’attività nasce già con una storia importante di professionalità e fiducia”
“Una nuova società specializzata, ma in continuità con i nostri valori”di Daniele Bartolucci
Tariffa indicizzata anche per il gas, con il duplice obiettivo di “aderire all’andamento al ribasso dei mercati” e di “premiare profili di consumo volti al risparmio energetico e le realtà economiche sammarinesi”. Questa la motivazione principale che ha spinto l’Autorità per la regolazione dei Servizi e dell’Energia a deliberare le nuove tariffe per il servizio di fornitura di gas naturale, come richiesto da dall’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici. In verità, la richiesta presentata dall’AASS con lettera in data 18 gennaio 2023, come aveva spiegato nei giorni scorsi anche il Segretario di Stato competente Teodoro Lonfernini, ricalcava quella già avanzata l’anno scorso prima che l’Autorità deliberasse le tariffe di gas e luce a novembre, tanto che anche l’Autorità oggi lo ammette, nello spiegare che “è stata inoltrata una proposta dell’Azienda di adeguamento delle tariffe del gas naturale con l’applicazione della struttura indicizzata delle stesse, composta da una “componente gas” indicizzata ed uno “spread”, coerentemente con quanto già rappresentato nella richiesta di struttura tariffaria del 14/10/2022 (prot. 0006551)”. Una richiesta, quella di AASS, rinnovata a inizio 2023 e rafforzata dalla “consi-
Le nuove tariffe per la fornitura del gas sono come detto indicizzate e quindi variabili, secondo la formula P=PSV DA + P0: ovvero, la tariffa media all’utente finale (P) sarà data dalla somma dell’indice (PSV DA) e dello Spread unitario (P0). Quest’ultimo “rappresenta il corrispettivo a copertura dei costi sostenuti da AASS e dell’utile del servizio di fornitura e distribuzione del gas naturale ed è composto dalle seguenti voci: costi operativi unitari ed ammortamenti del servizio
derazione oggettiva”, scrive ora l’Autorità, “dell’importante riduzione delle quota-
fornitura e distribuzione gas naturale; utile unitario A.A.S.S. del servizio di fornitura e distribuzione gas naturale; costi fissi unitari per la capacità di trasporto richiesti dal regolatore italiano; costi unitari per rischio mercato (sbilanciamento, profilo di consumo ed indice di acquisto vs. indice di vendita); restituzione quote fisse applicate in tariffa; beneficio unitario derivante dalle coperture finanziarie”.
In pratica la vera variabile, oltre agli scaglioni di consu-
zioni del gas, sostanzialmente dimezzate rispetto al momento in cui è stata applicata
mo, è data dall’andamento del PSV DA “componente gas”, che, scrive l’Autorità nella propria delibera, “è pari alla media mensile del prezzo PSV che corrisponde al prezzo del gas naturale all’ingrosso al PSV (Punto di Scambio Virtuale, punto di incontro tra domanda e offerta e hub di riferimento per la definizione del prezzo del gas all’ingrosso, amministrato dal Gestore dei Mercati Energetici italiano). Esso è calcolato mensilmente”, spiegano dall’Autorità.
la delibera 9/2022, anche alla luce della straordinaria decisione UE del 22 novembre
2022 di fissare un “price cap” per il mercato all’ingrosso del gas”. Insomma, “si rende ne-
cessario intervenire ora sull’attuale sistema tariffario per garantire una risposta
Confindustria Romagna potenzia il sostengo alle imprese sul fronte dell’innovazione grazie a un accordo tra META, brand che veicola i servizi alle aziende, e Almacube, hub innovativo dell’Università di Bologna.
“L’innovazione è vitale per qualsiasi attività, da essa dipendono la competitività e il futuro del nostro territorio - affermano il presidente Roberto Bozzi e il vicepresidente con delega all’innovazione, Davide Stefanelli – Proprio per questo, non si può improvvisare: può dare nuova linfa al business, ma non è esercizio semplice né scontato districarsi nella fase progettuale che comprende aspetti anche molto diversi tra loro, dalle smart factory fino alla realtà aumentata”.
“Il processo innovativo è per sua natura aperto, vive di contaminazioni: abbiamo
quindi voluto ampliare e rafforzare la nostra proposta con un partner che conosce bene il territorio – aggiunge Carlo Comandini, presidente di Assoservizi Romagna – Attraverso Smartech, dal 2019 seguiamo e indirizziamo i percorsi di crescita innovativa delle aziende, e da oggi tramite Almacube potremo individuare, intercettare e stimolare nuovi bisogni di innovazione nelle imprese, contribuendo fat-
tivamente alla realizzazione dei progetti”.
All’incontro di presentazione si è parlato dell’importanza e delle prospettive dell’open innovation, con le testimonianze di startup, imprenditori e docenti.
“Almacube crede fortemente nell’open innovation come modello di collaborazione che apre le imprese al di fuori dei propri confini, e offre loro l’opportunità di avvalersi di nuove competenze e strumenti in grado di creare innovazione ad alto valore - dichiara Andrea Barzetti, amministratore delegato di Almacube - Siamo felici di poter collaborare con Meta e Confindustria Romagna mettendo a disposizione il nostro network internazionale di startup e spinoff, una squadra di innovation coach e il know how nei processi di innovazione collaborativa”.
delle imprese
Il “PSV DA” mensile è la variabile a cui si somma lo spread, ovvero i costi-utili di AASS
La “decisione tardiva” denunciata dal Segretario di Stato Lonfernini trova conferma nell’atto stesso: Gas,
L’Autorità per la Regolazione dei Servizi e dell’Energia ha deliberato il nuovo meccanismo, e alle tipologie di utenze. Prevista la possibilità di scegliere tra “variabile” e “fissa”, ma come
revisione del sistema tariffario del servizio gas naturale ed energia elettrica, con l’introduzione della doppia tariffa opzionale (fissa ed indicizzata)”.
all’attuale andamento dei mercati del gas, in ribasso a partire da gennaio 2023”. Del resto “l’indice PSV di febbraio 2023 è pari a 0,608 €/Sm3, meno della metà del PSV di dicembre 2022, pari a 1,247 €/ Sm3“. Non è difficile, quindi, capire perché Lonfernini aveva sentenziato proprio su queste pagine che “si tratta di una decisione tardiva”. Le date delle richieste e la risposta/delibera sono eloquenti.
La “doppia” tariffa si farà, ma non ora Detto ciò, il Presidente dell’Autorità, Marco Affronte, aveva anche annunciato la possibilità di scegliere tra una tariffa fissa e una indicizzata, rimandando però il tutto a dopo l’estate. Di cosa si tratti è ben spiegato nella delibera 1/2023 del 21 marzo:
“Consapevole che l’introduzione di una tariffa indicizzata potesse essere il modo più rapido e diretto per seguire la discesa delle quotazioni dei mercati”, si legge nell’atto, “l’Autorità ha richiesto dei chiarimenti in data
31/01/2023, con l’obiettivo di perfezionare sì tale struttura indicizzata, ma di affiancarla anche ad una seconda tariffa fissa, ricalcolata alle quotazioni correnti, per poter far scegliere ai singoli utenti (cittadini ed aziende) la struttu
ra più adatta alle proprie esigenze. In risposta a tale richiesta di chiarimenti, è pervenuta in data 9 febbraio 2023, un’integrazione da parte di AASS. In tale relazione è stato riportato un costo di approvvigionamento del gas naturale acquistato sul mercato all’ingrosso per l’anno 2023 pari a 0,797520 €/Sm3 e che un terzo della copertura finanziaria (15 MW) era stata già rivenduta ad un valore molto prossimo a quello di acquisto. In merito alle modalità/fattibilità dell’introduzione della scelta opzionale di offerta fra tariffa fissa ed indicizzata è stato specificato da AASS che sarà necessario prendere come riferimento iniziale la tariffa indicizzata e solo in un secondo momento sarà possibile effettuare l’eventuale scelta di passare a tariffa fissa”. Il motivo è più tecnologico che altro, a quanto pare, perché “la modalità di richiesta di passaggio dovrà essere esclusivamente telematica per ridurre le risorse necessarie alla gestione del numero potenzialmente elevato di richieste, migliorando al contempo il livello di servizio prestato agli utenti”. Per cui “i tempi per un potenziale passaggio ad un sistema di tipo opzionale ammontano a 4 mesi (definizione delle specifiche di implementazione applicativo e gare d’appalto)
+ 6 mesi (sviluppo dell’applicativo web), per un totale di 10 mesi ed un costo approssimativo di 100.000 euro”. Si può fare, dunque, e si farà. Tanto è vero che, si legge sempre nella delibera 1/2023, “è stata ampiamente riportata ed analizzata la reciproca volontà di Autorità ed AASS di adottare nel più breve tempo possibile tale scenario, durante un incontro tenutosi presso la sede dell’UPAV in data 9/02/2023”. Di più: “L’introduzione del doppio sistema opzionale dovrà comunque realizzarsi nel più breve tempo possibile, per dar modo a tutti gli utenti (cittadini e realtà economiche) di poter scegliere il sistema più aderente alle rispettive necessità”. E questo non varrà solo per il gas, visto che l’energia elettrica era stata “indicizza-
ta” (al PUN medio mensile, ndr) già a novembre, come si evince dalle “disposizioni future”, dove “si stabilisce altresì che, entro il 31 Agosto 2023 AASS dovrà presentare all’Autorità una proposta di
La nuova tariffa: le scelte “sociali” “Dovendo necessariamente intervenire sul sistema tariffario in tempi brevi a causa della diminuzione delle quotazioni gas e risultando inapplicabile una potenziale delibera per l’introduzione nell’immediato di un sistema di scelta opzionale”, scrivono il Presidente Marco Affronte e gli altri componenti
dell’Autorità, Marco De Luigi e Marco Silvagni, dopo aver chiesto altri chiarimenti in data 1 marzo e aver ricevuto “ampia relazione” da AASS il 6 marzo, è stato deciso che “l’introduzione di una tariffa indicizzata anche per il gas naturale risulta la soluzione che meglio può aderire all’andamento al ribasso dei mercati”. Inoltre, “tale soluzione permetterà ad AASS di valutare anche la vendita delle rimanenti quote del contratto di copertura finanziaria in essere. Contratto che corre il rischio di assumere un valore negativo qualora perdurasse l’auspi-
cata fase discendente delle quotazioni del gas”. Deciso quindi di cambiare la tariffa da fissa a indicizzata, è stato validato anche il calcolo dello Spread unitario, che non vale per tutti, ma viene “ribaltato” e “pesato in maniera differente per ciascuna categoria di utente e scaglione di consumo” (vedi tabella), “con l’obbiettivo di premiare i comportamenti volti al risparmio energetico, non impattando sulle realtà economiche del paese”, ma “mantenendo comunque invariato l’effetto economico complessivo come sopra calcolato”.
scaglioni di consumo come annunciato verrà formalizzata solo nei prossimi mesi
Con qualche ora d’anticipo rispetto al calcio d’inizio di San Marino-Irlanda del Nord, la Federcalcio di San Marino ha varato il debutto anche di un nuovo progetto, denominato FSGC Business Team. Una corporate community esclusiva, che si pone l’ambizioso obiettivo di avvicinare nel modo migliore e maggiormente efficiente il mondo dell’impresa e quello del calcio sammarinese.
Il primo passo è stato mosso, appunto, lo scorso 26 marzo. Nella prestigiosa location della BKN301 Lounge, situata all’interno di San Marino Outlet Experience, ha segnato l’esordio di FSGC Business Team che per l’occasione ha proposto un incontro sul tema “Risk Management tra sport e industria”. Tra gli illustri ospiti, sono intervenuti al partecipato evento anche Edoardo Ceola (CEO d Private Broking e già Ammistrato-
re Delegato dell’Olimpia Milano di basket) e Francesco Iannamorelli (Deloitte Financial Advisor). Inevitabile, per sviluppare un incontro imperniato sui temi di rischi aziendali o sportivi,
parlare delle dinamiche assicurative che concorrono nei due settori. Il punto di vista del calciatore è stato portato da Vasco Regini, laterale del Rimini Calcio con un importante e recente passato in Se-
rie A con le maglie di Sampdoria, Napoli, SPAL e Parma. La gestione del rischio, a tutti gli effetti, è per un calciatore professionista come Regini un elemento da tenere in considerazione tanto
all’interno, quanto all’esterno del rettangolo di gioco. Una visione imprenditoriale meno legata all’ambiente sportivo, ma di evidente interesse e stretta attualità, è stata proposta da Gabriele Pagliarani – titolare del Bagno 26 di Rimini. A tessere le fila di un evento partecipato e coinvolgente, il Responsabile dell’Area Marketing e Commerciale della FSGC, Andrea Nardoni. Gli intervenuti hanno poi potuto seguire San Marino-Irlanda del Nord dalla Tribuna VIP del San Marino Stadium. “È stato un grande piacere avviare il progetto FSGC Business Team con un evento piacevole e partecipato come quello di giovedì, che rappresenta un punto di partenza verso la maggior valorizzazione del rapporto tra la Federcalcio di San Marino ed i propri partner, attuali e potenziali”, commenta Nardo-
ni. “Abbiamo affrontato il tema attuale del Risk Management applicato al settore calcistico grazie agli interventi di relatori di spessore, ai quali intendo esprimere il mio ringraziamento personale e quello della FSGC per la disponibilità dimostrata negli interventi davanti ad una platea di cinquanta ospiti e rappresentati oltre venti realtà aziendali ed imprenditoriali. Grazie anche al nostro main sponsor BKN301 per l’ospitalità accordataci nella splendida BKN301 Lounge. Tante iniziative simili saranno presto presentate, dopo questa interessante anteprima: nei prossimi giorni”, assicura quindi Nardoni, “comunicheremo importanti novità sullo sviluppo del progetto FSGC Business Team e delle opportunità concrete per le aziende che vorranno entrare a far parte di questo network”.
Prima visita di Stato sul Monte Titano di un Ministro per lo Sport Italiano, Andrea Abodi
I Segretari di Stato per il Lavoro e lo Sport Teodoro Lonfernini e per l’Istruzione e le Politiche Giovanili Andrea Belluzzi hanno ricevuto la visita del Ministro per lo Sport e i Giovani della Repubblica Italiana Andrea Abodi.
Si è trattata della prima volta che un Ministro per lo Sport veniva in visita ufficiale nella Repubblica di San Marino; anche per il Ministro Abodi era la prima visita di Stato dall’inizio del suo mandato.
Accompagnato dai due Segretari di Stato, il Ministro Abodi, si è recato dapprima presso la sede del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese dove ad accoglierlo c’erano il Presidente Gian Primo Giardi, il Segretario Generale Eros Bologna e tutti i membri del Comitato Esecutivo. La visita è stata l’occasione per un tavolo di
confronto fra il Segretario Lonfernini, il presidente Giardi e il Ministro Abodi su temi relativi allo sport e sulla possibile partecipazione di atleti sammarinesi ai Giochi della Gioventù italiani. Le istituzioni hanno poi visitato gli impianti del Multieventi Sport Domus e al termine il Museo dello Sport e dell’Olimpismo, nel quale il Ministro Abodi ha potuto ammirare le gesta degli atleti biancazzurri. Le delegazioni si sono poi trasferite a Palazzo Mercuri presso la sede della Segreteria di Stato per il Lavoro dove si è svolto un incontro cordiale e amichevole nel corso del quale son state rinnovate la comunione di intenti, la collaborazione tra Stati e il rispetto reciproco stabiliti fin dal primo incontro a Roma. E’ seguito lo scambio dei doni.
Introdotto dal Segretario
Lonfernini, il Ministro Abodi è stato infine ricevuto a Palazzo Pubblico in udienza dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta. Particolarmente emozionato, Abodi è stato poi insignito del grado di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata. Dopo aver portato i saluti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro Abodi ha dichiarato: “Per me, i sentimenti, gli ideali e i valori sono molto importanti. Qui li ritrovo, profondi e sinceri. È una tappa del percorso comune, attraverso lo sport che rappresenta una delle più efficaci difese immunitarie sociali. Il nostro ruolo istituzionale deve contribuire al loro consolidamento e rafforzamento. Questo è lo spirito che qualifica il profilo della nostra collaborazione”.
Tema dell’incontro è stato scelto il “Risk Management tra sport e industria”
Investimenti virtuosi e riorganizzazione del ciclo produttivo in funzione della riduzione dell’impatto ambientale: questo il binario su cui Cartiera Ciacci S.p.A. si sta muovendo da tempo e che proprio in questo inizio 2023 sono stati confermati con la certificazione ISO 14001. Un passaggio importante nella storia dell’azienda fondata nel 1947 e oggi tra le realtà industriali sammarinesi più importanti, soprattutto per la filiera della green economy, in cui è protagonista per definizione. L’azienda, infatti, utilizza come unica ed esclusiva materia prima solo il macero proveniente da carta di recupero, come dimostra la certificazione FSC® ottenuta già qualche anno fa, a tutela del patrimonio forestale mondiale, confermando l’esclusivo utilizzo di materie prime riciclate. Tale attività riveste anche un’importante funzione ecologica: il riutilizzo degli scarti prodotti della collettività e recuperati attraverso la raccolta differenziata, con un conseguente e notevole risparmio sociale. Un ruolo riconosciuto a Cartiera Ciacci S.p.A. anche dall’esterno, attraverso l’adesione al Consorzio COMIECO, la cui finalità è il riciclo ed il recupero degli imballaggi a base cellulosica. “In pratica, l’attenzione verso l’ambiente è il business stesso della Cartiera Ciacci”, commenta dott. Alessandro Alessi, l’esperto di sistemi di gestione che insieme all’ing.
Pellegrino Verruso - in qualità di consulenti Assoservizi (la società di consulenza di ANIS) – ha curato il percorso di certificazione, “che si declina sia nel ciclo produttivo, sia nell’utilizzo delle risorse energetiche e nell’impatto che tali attività generano nei confronti dell’esterno. Tutte queste dinamiche sono state oggetto di studio nel corso del 2022, al fine di ottenere la certificazione ISO 14001 da parte di DNV, come poi è avvenuto a inizio 2023 dopo l’ultima verifica effettuata a dicembre a cura del dott. Raffaele Zammitti, lead auditor e project manager specializzato in grandi gruppi industriali. Si è trattato di un percorso molto complesso”, spiega Alessi, “perché l’attività di una cartiera è di per sé veramente complessa, tanto che abbiamo scelto di fare oltre ai due step standard (conformità legali e verifica in campo) anche un pre-audit proprio per avere una garanzia ulteriore del lavoro svolto. Del resto andavano mappati tutti i molteplici processi che pos-
naturale. Si tratta di investimenti importanti, che hanno aumentato l’efficienza complessiva, permettendo alla Cartiera Ciacci di utilizzare molta meno acqua delle altre cartiere italiane per il proprio ciclo produttivo. Di fatto”, commenta Alessi, “questi interventi dimostrano come il loro piano ambientale, molto più che in altri settori, si sovrapponga al loro piano industriale”.
“Un piano industriale”, aggiunge il Direttore Adriano Zampetti, “che prevede anche un impianto fotovoltaico già in fase di realizzazione per la produzione di energia elettrica a distanza, per una potenza installata di 515 KW. Un investimento green che si aggiunge ai tanti effettuati dalla società, tra cui possiamo citare anche il macchinario per la disidratazione dello scarto pulper ed il recupero dei fili di ferro al fine di ridur-
re il peso degli scarti da smaltire”. Senza dimenticare che un ulteriore efficientamento
L’AD Rossini:
energetico si potrebbe realizzare con la cogenerazione, ancora non prevista dalla normativa sammarinese.
“La certificazione ISO 14001 è di per sé un traguardo, ma anche e soprattutto un punto di partenza”, commenta infine l’Amministratore Delegato, Emanuele Rossini: “L’obiettivo infatti non è continuare a mappare i nostri processi e impatti ambientali solo per il mantenimento della certificazione, bensì utilizzare il sistema di gestione ambientale per pianificare gli investimenti secondo una logica diversa dal rincorrere gli obblighi normativi, ma anticipando eventuali problematiche ed essere all’avanguardia rispetto a tutte queste tematiche che sono proprie del nostro settore. Ad esempio, anche con l’allineamento a normative più stringenti e linee guide più moderne di quelle in vigore a San Marino, come abbiamo fatto in diversi casi. Un percorso virtuoso, di cui andiamo particolarmente orgogliosi”.
sono avere un impatto ambientale, da quelli più evidenti e riconoscibili a quelli meno funzionali al ciclo produttivo. Per fare un esempio della capillarità di queste verifiche”, spiega il consulente ANIS, “oltre a tutti gli impianti termici dell’azienda, che erano già costantemente monitorati perché inerenti alla produzione, sono stati verificati anche quelli accessori, fino ai condizionatori dell’aria degli uffici”. Ma soprattutto, come detto, è il ciclo produttivo ad essere stato protagonista, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua: “La risorsa idrica è di fatto l’elemento principale, insieme al macero proveniente dal recupero della carta ovviamente, di tutta l’attività e in Cartiera Ciacci abbiamo trovato una grande e radicata attenzione al suo utilizzo e all’evitare qualsiasi spreco della stessa.
L’azienda si è infatti dotata da
tempo di un impianto di depurazione interna delle acque reflue, investendo 3 milioni di euro: si tratta di un sistema di tipo anaerobico che ha consentito di raggiungere tutti i target prefissati, in particolare una qualità delle acque reflue nel pieno rispetto dei limiti di Legge. Tale innovativa tecnologia consente inoltre il recupero del biogas prodotto dai digestori anaerobici nella caldaia dedicata alla generazione del vapore, con conseguente minor consumo di gas metano nell’ordine del 7–8 % all’anno. Non solo”, aggiunge Alessi, “parallelamente, la società ha installato anche un impianto ad osmosi inversa (per un investimento pari a ulteriori 0,5 milioni di euro) per il parziale recupero di acqua depurata, con conseguente minor utilizzo di acqua fresca e una pari riduzione dell’impatto ambientale nell’utilizzo di questa preziosissima risorsa
Italiani, popolo di santi, di poeti e di… grandi ricicla- tori. È il caso di dirlo in una nazione che nel 2021 ha raccolto e avviato a riciclo più di 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone e che dal 2020 ha raggiunto e superato l’obiettivo UE al 2030 dell’85% per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici. Con enormi benefici per l’ambiente e l’economia circolare del Paese. Sulla scia di questi risultati Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi cellulosici (acuiaderisceanche CartieraCiacciS.p.A.,vedi articolosopra), in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo ha celebrato il comportamento virtuoso degli italiani e il loro impegno nella raccolta differenziata. Attraverso il “Contascatole”, un divertente tool online con il quale misurare il “pe-
so” della propria raccolta di carta (potete provarlo sul sito di Comieco), si può stimare la quantità di scatole che si ottengono con il riciclo di 1 anno, in grado di eguagliare in altezza i più famosi monumenti del mondo una volta impilate. Ad esempio, prendendo spunto dalla colazione, grazie alla raccolta settimanale di cartoni del latte, scatole di cereali e scatole di brioche in un anno ogni italiano contribuisce all’avvio a riciclo di tanta carta utile a produrre 37 scatole, la quantità giusta per superare l’altezza del David di Michelangelo, la famosa statua realizzata da Michelangelo Buonarroti esposta nella Galleria dell’Accademia di Firenze. Se si prende invece come spunto lo shopping, riciclando settimanalmente anche solo 3 sacchetti e 2 imballaggi di carta utilizzati
per la spedizione, in un anno si ottengono 116 scatole: mettendole una sull’altra si supererebbe l’altezza di Castel Del Monte, il meraviglioso castello ottagonale (ne trovate un’effige sulla moneta da 1 centesimo) fatto erigere in Puglia da Federico II.
Del resto, la filiera del riciclo della carta è ben radicata nel Bel’paese, se è vero che secondo il 27esimo Rapporto Annuale di Comieco, nel 2021 ogni italiano ha differenziato mediamente 60,8 kg di carta e cartone, record mai raggiunto prima. Tutta questa carta una volta riciclata permetterebbe la creazione di 170 scatole per ogni cittadino che, impilate, supererebbero facilmente il Cristo Redentore di Rio De Janeiro, la colossale statua che dall’alto dei suoi 38 metri domina la metropoli brasiliana.
“Questi controlli continui ci permetteranno di pianficare gli investimenti per essere sempre all’avanguardia riguardo alle tematiche ambientali”
La Banca Centrale della Repubblica di San Marino ha emanato il Regolamento n. 2023-01 “Miscellanea degli interventi mirati di revisione alle vigenti disposizioni di vigilanza”, che entrerà in vigore il 31 marzo 2023. Il provvedimento, adottato in esito alla procedura di pubblica consultazione, consta di 18 articoli, intervenendo capillarmente a modifica ed integrazione di 15 regolamenti/circolari, nonché sull’intera normativa di vigilanza attraverso disposizioni finali a carattere trasversale. In esito alla partecipata procedura di consultazione, il provvedimento si arricchisce dei seguenti principali contenuti:
1 - Estensione a tutte le categorie di soggetti autorizzati anche della misura di incentivazione prudenziale prevista per le immobilizzazioni immateriali da investimenti tecnologici a presidio della continuità delle “funzioni operative strategiche”, così come ora definite in ciascun regolamento settoriale;
2 - Riformulazione del requisito di professionalità specialistico per amministratori di società di gestione, richiesto per la maggioranza dei componenti del C.d.A.
3 - Prevedere un criterio di valutazione da applicarsi all’intero organo amministrativo nella sua collegialità, anziché a ciascuno dei suoi componenti, fondato sulla
Il provvedimento, che consta di 18 articoli, interviene a modifica e integrazione di documenti
Interventi di revisione alle vigenti disposizioni di vigilanza: in vigore dal 31 marzo
polizze da parte di broker iscritti in collaborazione con agenti esteri non iscritti consistente nella mancanza, tra gli intermediari iscritti, di agenti della medesima impresa assicurativa individuata per la propria clientela. Il vincolo operativo sarà valevole solo per nuove intermediazioni (quindi per nuove polizze, anche se a rinnovo di quelle scadute), e, limitatamente a quelle afferenti accordi di collaborazione cross-border già in essere, solo per quelle successive al 31 dicembre 2023 per consentirne medio tempore la regolarizzazione;
de”, di un limite massimo unitario di 250 euro per gli incassi dalla clientela di denaro contante;
7 - Proroga dal 15 al 23 aprile del termine per l’invio alla Banca Centrale dei flussi segnaletici di vigilanza con data di riferimento al 31.12.2022 e rinvio al bilancio d’esercizio 2023 dell’unica modifica afferente i criteri di valorizzazione delle poste di bilancio (strumenti finanziari non immobilizzati);
complementarietà delle professionalità ivi presenti;
4 - Apertura all’opzione di sedi condivise, per le sole parti comuni e accessorie, tra più agenti o più broker e in-
troduzione di un termine di 4 mesi per quegli intermediari assicurativi che dovessero eseguire modifiche strutturali alle loro sedi (accessi esterni, separatezza ar-
Il Segretario Righi all’Italian Export Forum di Tirana: presente anche Massimo D’Alema
Il Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio Fabio Righi ha partecipato all’Italian Export Forum di Tirana (Albania), un evento aperto dal Primo Ministro Edi Rama e al quale ha preso parte anche Edona Bilali, Ministro per la Tutela dell’Imprenditoria e Frida Krifka, Ministro per l’Agricoltura.
Tra i relatori del prestigioso evento, nel panel dedicato al tema “geopolitica ed importanza dei Balcani nel nuovo ordine mondiale” insieme al Segretario di Stato Fabio Righi, anche l’ex Presidente del Consiglio italiano Massimo D’Alema e l’Ambasciatore Stefano Pontecorvo.
L’analisi geopolitica determina, oggi più che mai, un elemento fondamentale per lo sviluppo economico e dei rapporti industriali e commerciali. Nel contesto
dell’Italian Export Forum di Tirana è emerso come il ruolo dei Balcani possa rappresentare anche per tutti gli imprenditori sammarinesi un mercato prezioso, vicino, ma purtroppo ancora poco noto.
“In un mondo che cambia - ha sostenuto il Segretario di Stato Righi- uno Stato piccolo come la Repubblica di San Marino deve avere un proprio ruolo e una propria dimensione strategica
che deve essere compresa e conosciuta e che può garantire risultati importanti”. Nell’occasione è stato sottoscritto un accordo fra Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio e l’Italian Export Forum, guidato dal Presidente Lorenzo Zurino, ente che rappresenta oggi imprese impegnate nel Made in Italy per un totale di oltre 300 miliardi di fatturato.
chivi) per renderle compliant con i maggiori standard di adeguatezza rispetto a quelli previgenti;
5 - Introduzione di un requisito per l’intermediazione di
6 - Chiarimento sulle modalità applicative ai c.d. “collaboratori di intermediari assicurativi”, quando persone giuridiche, delle disposizioni sui requisiti di onorabilità e professionalità, con introduzione, per tutti i collaboratori, quali addetti “fuori se-
8 - Esonero dall’obbligo di invio del flusso cartaceo supplementare di dettaglio al 30.06.2023, per quei soggetti autorizzati che già provvedono per le medesime tipologie di asset (titoli, partecipazioni e immobili di proprietà e crediti dubbi) all’invio di apposita segnalazione elettronica.
Il testo integrale si trova sul sito di BCSM (www.bcsm. sm/site/home.html) AC
Sanità e Università di San Marino: contrasto alla violenza sulle donne e di genere
Corsi e iniziative sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e di genere, rivolti a psicologi, rappresentanti delle forze dell’ordine, giornalisti, avvocati, notai, magistrati e non solo.
È quanto previsto in un’intesa che coinvolge la Segreteria di Stato per la Sanità, la Sicurezza Sociale e le Pari Opportunità insieme all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, firmata nei giorni scorsi nella sede dell’Ospedale
di Stato. Affrontando tematiche come la tutela della privacy e la presa in carico delle vittime, i reati informatici e i criteri di riconoscimento del soggetto maltrattante, le iniziative previste dalla Disciplinare di Incarico, sottoscritta dal Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta e dal Rettore Corrado Petrocelli, andranno ad assecondare le esigenze, stabilite a livello normativo sul Monte Titano, relative alla ricerca e alla formazio-
ne professionale sul tema, nonché alla realizzazione di attività dedicate alla sensibilizzazione culturale e alla prevenzione.
In questo senso, l’Ateneo sammarinese organizzerà corsi e tavole rotonde attraverso il Dipartimento di Scienze Umane, stabilendo insieme all’Authority per le Pari Opportunità le opportune linee di intervento. Prevista inoltre la collaborazione della “Casa delle donne per non subire violenza ONLUS”.
Il Comitato di Sorveglianza dell’APCE, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, ha lodato San Marino per la sua “vasta e imponente gamma di meccanismi di consultazione istituzionale e di strumenti di democrazia diretta” mentre ha espresso preoccupazione per i numerosi rapporti che indicano che questi meccanismi di consultazione “non sono sempre utilizzati come previsto dalla legge, o che i suoi risultati vengono ignorati o non implementati”. Data l’importanza di questi strumenti per il funzionamento delle istituzioni democratiche sammarinesi, il Comitato ha esortato le autorità a continuare “a garantire, e ove necessario rafforzare, l’efficacia dei vari meccanismi di consultazione e strumenti di democrazia diretta”. Adottando all’unanimità la “revisione periodica” del
monitoraggio del paese, sulla base del rapporto preparato da Andrej Hunko (Germania, UEL) e Joseph O’Reilly
(Irlanda, PPE/DC), il comitato ha espresso preoccupazione per lo squilibrio nella parità delle armi tra il potere legi-
slativo e quello esecutivo sammarinese “il che ha portato a un esecutivo troppo potente e che in pratica go-
verna per decreto, invece di aspettare che il Consiglio Grande e Generale indirizzi le politiche e agisca legislativamente”. Mentre il raccomandato rafforzamento delle condizioni di lavoro per i membri del Consiglio Grande e Generale contribuirebbe in qualche modo ad alleviare questo problema, affrontare la questione a un livello più sistemico dovrebbe essere considerato nel contesto delle future riforme istituzionali. Il comitato ha accolto con favore e riconosciuto i benefici democratici della stretta vicinanza e dei “forti legami umani tra l’esecutivo, i rappresentanti eletti ei cittadini sammarinesi”. Allo stesso tempo, ha espresso preoccupazione per l’impatto di tale prossimità sul funzionamento del sistema di controlli ed equilibri, nonché per la vulnerabilità delle istituzioni democrati-
che e dei loro titolari alla corruzione ea potenziali conflitti di interesse. Ha pertanto accolto con favore le riforme che sono state attuate al fine di affrontare queste vulnerabilità per quanto riguarda i rami del potere legislativo e giudiziario, in linea con le raccomandazioni del GRECO. La relazione adottata sarà discussa dall’Assemblea parlamentare nel corso della prossima sessione primaverile (Strasburgo, 24-28 aprile 2023).
Chi è APCE
L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) è l’organo parlamentare del Consiglio d’Europa. È composta da 306 membri, e un ugual numero di membri supplenti, provenienti dai 46 Stati membri del Consiglio d’Europa. Ha sede presso Palazzo d’Europa a Strasburgo. Alessandro Carli
“Un successo per la Repubblica di San Marino”, così le forze politiche di maggioranza evidenziano “l’importante risultato di paese evidenziato dal comunicato e soprattutto dal rapporto finale sul monitoraggio del Consiglio d’Europa su San Marino pubblicati ufficialmente ieri, che non porterà ad ulteriori approfondimenti e monito- raggi”. “È stato centrato”, spiegano infatti i partitii e i gruppi che compongono la maggioranza di governo, “il non semplice compito di spiegare il funzionamento di un piccolo stato come il nostro che ha preservato nelle istituzioni tante tradizioni secolari, a cominciare da quello della Reggenza e del Consiglio Grande e Generale, la mancanza del Primo Ministro ed il consiglierato part-time. Anzi: i tanti istituti di democrazia
diretta hanno destato interesse ed ammirazione da parte di Strasburgo, le cui parole di elogio non possono che inorgoglire tutto il Paese indipendentemente dalle posizioni politiche”. A tal fine, “di grande importanza la visita effettuata a San Marino ad ottobre dai relatori Hunko e Badea, nella quale il dialogo con tutte le maggiori istituzioni politiche e costituzionali del Paese, l’informazione, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni non governative, ha mostrato contemporaneamente la ricchezza civile e la coesione della nostra Repubblica che ruota attorno ai valori della libertà, della democrazia, del rispetto dei diritti dell’uomo, come osservato nel testo del rapporto”. Ma ci sono anche delle “ombre” nel rapporto: “I rilievi sollevati sono in ogni
caso da tenere in considerazione e l’impegno a recepire le raccomandazioni, come sempre in questi ultimi anni, sarà al centro dell’attività della maggioranza. In particolare è da rilevare che l’azione del governo rispetto all’assetto della giustizia, come già ampiamente rilevato dalla già avvenuta analisi del GRECO, raccoglie una ulteriore larga promozione nelle parole della Commissione di Monitoraggio del Consiglio d’Europa”. Infine Partito Democratico Cristiano Sammarinese, Movimento Civico Rete, Noi Per la Repubblica, Domani Motus Liberi e il Gruppo Misto di Maggioranza esrpimono “un sentito ringraziamento a coloro i quali, su tanti livelli, si sono prodigati per l’ottenimento di questo traguardo, di prestigio per la Repubblica di San Marino”.
I l commento
I gruppi di maggioranza esultano: “Un vero successo per la Repubblica di San Marino”