BIENNALE DI VENEZIA
«How will we live together?» di Ilaria Rebecchi
Tra cambiamenti climatici, benessere interno agli spazi e tecnologia dominante, cambia la prospettiva dell’Architettura: alla Biennale di Venezia focus su sostenibilità, comunità e risorse
SMART BUILDING ITALIA 6 2
F
ino al 21 novembre alla Biennale di Architettura di Venezia è andato in scena il cambiamento climatico, la necessità di plasmare il nostro futuro a partire dalla tecnologia, dalla cultura e dalla progettazione. Un’edizione votata alla ricerca, tra sostenibilità, tradizione, innovazione, globalizzazione e conoscenza. Il curatore Hashim Sarkis con il titolo, How will we live together?, ha condensato i 126 anni di storia della Biennale nella contemporaneità laddove l’Architettura è l’arte applicata, dato il legame con la vita e la società, la creatività e l’ambiente. Per questo il tema della sostenibilità, affiancato a quello delle comunità resilienti e delle risorse, è stato determinante, come
affermato da Sarkis: “Abbiamo bisogno di un nuovo contratto spaziale e gli architetti devono immaginare spazi in cui possiamo vivere generosamente insieme come esseri umani, come nuovi nuclei familiari alla ricerca di spazi abitativi diversificati e dignitosi, come comunità emergenti che reclamano inclusione e identità, oltre i confini e per il pianeta che sta affrontando crisi che esigono un’azione globale”. E il cambiamento climatico e il crescente divario tra lavoro e capitale pongono le basi per plasmare l’abitazione di domani.
IL PADIGLIONE ITALIA Grande spazio al tema delle Comunità Resilienti al Padiglione Italia curato da Ales-