Stadium n. 3/2022

Page 1

POSTE ITALIANE S.P.A. –SPEDIZIONE IN
ABBONAMENTO
POSTALE-
AUT.
66/2011
STAMPE
IN REGIME
LIBERO

Governo, non dimenticare lo sport!

APPELLO AL NUOVO PARLAMENTO AFFINCHÉ ATTUI UNA CONCRETA POLITICA DI SOSTEGNO ALL’ATTIVITÀ SPORTIVA

C’è grande attesa nel mondo dello sport di base per le scelte che il nuovo Governo farà rispetto al necessario sostegno dell’attività sportiva. Ripensando ai programmi prima delle elezioni in realtà non mi sembra di intravedere questa grande attenzione. Ben altri e, agli occhi di tanta gente, ben più importanti sono stati i temi di riferimento. Non farò in queste righe un’analisi di quello che è stato promesso, o meglio, di quanto è stato indicato nei programmi che i diversi partiti e le diverse coalizioni si sono impegnati a realizzare per il bene della nostra Nazione.

Il Centro Sportivo Italiano però non è stato a guardare passivamente. Nel rispetto di tutti gli altri aspetti politico-amministrativi, alcuni dei quali davvero drammatici, abbiamo stilato un documento in più punti che i lettori troveranno in questo terzo numero di Stadium del 2022.

Si tratta di un documento a mio avviso molto chiaro che non si dilunga sui massimi sistemi ma, in modo assai pragmatico, richiama il mondo politico - del quale, sottolineo, ho il massimo rispetto perché viviamo in un sistema insuperato qual è la democrazia - alla valutazione dell’importanza dell’attività sportiva, ai suoi effetti sulla società civile, sulle famiglie, sui ragazzi, sui giovani e

Un documento CSI sottolinea gli effetti benefici dello sport sulla società civile, sulle famiglie, su giovani e adulti.

sugli adulti. Non sono molto ottimista anche se forse dovrei esserlo, visto che tutti parlano (e purtroppo spesso sparlano) dell’importanza dell’attività sportiva, non avendo piena e concreta consapevolezza della vastità di aspetti sociali, economici, culturali, sanitari, che dipendono dallo sport. Soprattutto se praticato a livello di base. Non sto a ripetere quello che tante volte, in nome e per conto del Centro Sportivo Italiano, ho messo in evidenza, perché credo che tutti siano consapevoli che la nostra società rischia molto, sia nella salute che nelle relazioni personali, se dimentica il valore dell’attività sportiva. Ripeto: nel nostro documento c’è un po’ la sintesi di tutto, anche il suggerimento di come rimediare ad errori madornali del recente passato che rischiano di affossare lo sport di base uccidendo le società sportive perché sono state approvate norme che sono, a dir poco, “lunari”. Qualche spiraglio di luce in realtà

si può già intravedere: lo sport che entra di nuovo nelle scuole elementari (l’educazione motoria), oppure il cammino, arrivato ormai a un passo dalla conclusione, della modifica della Costituzione che riconoscerà il “diritto” dei cittadini all’attività sportiva.

Si tratta idealmente di una grande cosa; in realtà sarà un bel passo solo se andremo poi sul pratico con interventi istituzionali per favorire la diffusione dello sport a tutti i livelli, dai bambini agli amatori ai dilettanti fino ai professionisti.

Mi sono soffermato su alcuni aspetti di questo bel numero di Stadium perché l’avvio della nuova esperienza parlamentare, alla quale auguro ogni bene possibile, me lo ha “imposto”.

Ma ai lettori raccomando di non mettere da parte Stadium finché non lo avranno letto tutto, perché è pieno di articoli interessanti e coinvolgenti.

Vittorio Bosio

Presidente

Stadium 1
PAROLA DI PRESIDENTE
nazionale CSI

Stadium

Parola di Presidente p. 1

L’angolo dell’Assistente p. 3

Politica: Vogliamo vincere insieme p. 4

Sport in Comune: Chi sostiene lo sport p. 6

Dossier: Sport a Scuola p. 8

Nati nel CSI: Jenny Barazza p. 14

L’intervista: Vito Cozzoli p. 18

Focus: Il valore dell’attività sportiva p. 24

Polizze&Sport p. 27

Terzo Settore: Lavoro sportivo a rischio p. 28

Primo Piano: Il CSI al Meeting di Rimini p. 30

Due ruote: La stagione del CSI p. 32

Pillole di storia p. 34 CineSport p. 36

#VitaCSI p. 37

In libreria p. 48

EDITORE E REDAZIONE

Centro Sportivo Italiano Via della Conciliazione, 1 - 00193 Roma www.csi-net.it - comunicazione@csi-net.it

Mail di redazione: stadium@csi-net.it

PERIODICITÀ

Trimestrale

DIRETTORE RESPONSABILE

Leonio Callioni

DIRETTORE EDITORIALE Vittorio Bosio

REDAZIONE

Felice Alborghetti, Francesca Boldreghini, Daniela Colella, Massimiliano Dilettuso, Alessio Franchina, Laura Sanvito, Daniele Zaccardi

FOTO

Archivio fotografico CSI, Daniele La Monaca, ufficio stampa FIPAV

SEGRETERIA DI REDAZIONE

Felice Alborghetti, Gianluca Capponi

GRAFICA

Gianluca Capponi, Loretta Pizzinga

HANNO COLLABORATO

Samuele Adani, Lorenzo Bernardini, Battista Bufanio, Antonella Caramia, Marianna Di Renzo, Alessia Ferri, Francesco Graduato, Mauro Longo, Cristiano Magri, Giacomo Mattioli, Giovanni Mauriello, Federico Minniti, Lorenzo Morano, Federigo Noli, Alessia Nicoletti, Miranda Parrini, Francesco Piccone, Biagio Saccoccio, Pasquale Scarlino, Paolo Seminati, Cristina Speziale, Silvia Tagliabue, Roberta Trezza, Enrico Pellino

Stadium è iscritto presso il Tribunale di Roma - Sezione Stampa al n. 158/2021 del 5/10/2021

Stampato da Varigrafica Alto Lazio, Zona Ind.le Settevene - 01036 Nepi (VT) Italia - su carta Fedrigoni Arena White Smooth da 140 gr. biodegradabile e riciclabile

I CONTENUTI & LA SQUADRA #VITACSI Scarica l’App #VITACSI Scarica l’App #VITACSI Scarica l’App #VITACSI Scarica l’App #VITACSI Scarica l’App #VITACSI Scarica l’App

Sui banchi di scuola per dare il meglio di sé

OCCORRE ALLENAMENTO E IMPEGNO, ANCHE NELLO STUDIO. NON C’È ALTRA VIA: SERVE FATICA

La regola di ogni settembre prevede che i due, insieme, ricomincino a litigare: sport e scuola. La libertà della passione e del gioco contro la costrizione e l’impegno dello studio. Come se questi fratelli ribelli non possano condividere la stessa stanza, sempre ad azzuffarsi l’uno contro l’altro, per far vedere chi ha la meglio. Una regola che ogni settembre guida l’inizio dell’anno scolastico. Ma ogni regola, si sa, ha la sua eccezione, e oggi si chiama Matteo Pessina. Calciatore del Monza e della Nazionale Italiana, ci offre uno dei suoi assist più preziosi: «Ragazzi, se avete delle passioni portatele avanti ma non tralasciate lo studio, perché vi apre la mente». Ecco allora alcuni consigli per ricominciare a dare il meglio di sé anche sui banchi di scuola. Dopo 24 anni l’Italia di pallavolo torna sul tetto del mondo. Yuri Romanò è uno dei protagonisti. Ha più presenze in Nazionale che nel Campionato italiano, titolare nella prima e riserva nella Superlega: «la mia carriera mi ha dimostrato che le cose, se lavori bene e cerchi di guadagnartele, alla fine arrivano». Occorre molto allenamento e impegno, anche nello studio. Non c’è altra via: serve fatica. Non cadiamo nell’errore di credere che i compiti siano solo una tortura,

Non crediate che i compiti siano solo una tortura, piuttosto la via per raggiungere i risultati

piuttosto la via per raggiungere i risultati. Le medaglie si vincono in allenamento per poi ritirarle in finale. Mauro Berruto, ex CT dell’Italvolley, rivolgendosi al capitano Simone Giannelli, premiato come miglior giocatore del Mondiale, ha usato queste parole: «Questo ragazzo è il palleggiatore più forte del pianeta perché quando parla usa sempre il noi». È la squadra che vince perché ogni giocatore è disposto a dare qualcosa in più per il compagno in difficoltà e a gioire per ogni suo punto. Anche in classe capita che qualcuno resti indietro e vale la pena aspettarlo. Non è l’invidia che crea l’amicizia ma l’orgoglio di camminare insieme.

A bordo campo, per i genitori tifosi, i loro ragazzi hanno sempre ragione e gli allenatori o l’arbitro sempre torto. Così capita che un brutto

voto sia sempre considerato un errore dei prof. e una nota sul diario un’invenzione della maestra. Vale la pena dare fiducia al loro sguardo più obiettivo perché non filtrato dall’affetto o dalla protezione.

Giorgio Rondelli, allenatore di molti campioni olimpici, ricorda che ogni sconfitta va sempre metabolizzata e analizzata a fondo, rettificando un vecchio luogo comune: «nello sport bisogna imparare dal perdere». Un brutto voto, un compito andato male, così come una sconfitta, non è mai un fallimento ma un’indicazione utile per migliorare e crescere, per capire come studiare e dove siamo più deboli. Spesso la vittoria o un buon voto insegnano molto meno. Chiudiamo con l’augurio di Roger Federer che, dopo aver vinto ben 20 slam, ammette: «La cosa in cui credo davvero è provare a non sprecare il proprio talento. Dando il massimo e non lasciando nessun rimpianto sulla tua strada, potendo essere così sempre orgoglioso di ciò che hai ottenuto». La vera vittoria è la consapevolezza di aver sfruttato ogni occasione di questo anno scolastico e sportivo per ritrovarsi diversi e migliori di quando abbiamo cominciato.

don Alessio Albertini

Assistente ecclesiastico nazionale CSI

Stadium 3 L’ANGOLO DELL’ASSISTENTE
Stadium 3

Vogliamo vincere insieme!

Sette punti per la salvaguardia dello sport di base

Ancora una volta il Centro Sportivo Italiano si fa interprete delle istanze di una larga parte della popolazione italiana che è impegnata, in diversi modi e in diversi ruoli a proporre e gestire attività sportiva di ogni genere. Nei sette punti che seguono è sintetizzata la visione dell’Associazione che non si limita a segnalare disagi e mancanze ma che si fa promotrice di proposte concrete e realizzabili. Al nuovo Parlamento il compito di accogliere e valorizzare queste proposte.

1. SPORT E LAVORO

Il Centro Sportivo Italiano ritiene che il lavoro sportivo debba essere tutelato e garantito, anche tenendo conto dell’effettiva sostenibilità per l’intero sistema. A tal fine occorre confermare al più presto, senza ulteriori indugi, la proposta di decreto correttivo sul lavoro sportivo, assolutamente necessaria prima che la riforma entri in vigore con il rischio che risulti insostenibile per le associazioni sportive di base. Non possiamo rischiare di perdere il patrimonio di società sportive, gestite sobriamente ed efficacemente, che ha tanto contribuito alla diffusione della pratica sportiva. Sarebbe un delitto morale. In tale ambito, occorre fare chiarezza anche sui requisiti del lavoratore

4
In Italia l’attenzione allo sport non è sufficiente per indurre le istituzioni pubbliche a lavorare più intensamente alla tutela dell’attività sportiva e di chi la propone

sportivo, poiché molte figure sono qualificate attraverso percorsi formativi differenti e organizzazioni diverse, ma mai equiparate e normate, se non all’interno di ogni singola FSN o EPS.

2. SPORT E TERZO SETTORE

Il CSI chiede interventi urgenti atti a semplificare, anche utilizzando le modalità digitali, la rilevazione dei volontari in organizzazioni che accolgono numeri significativi di iscritti/e, affinché lo sport di base possa proseguire il proprio contributo nella promozione sociale e nelle attività di coesione sociale e accoglienza.

3. PARI DIGNITÀ, NELLA DIFFERENZA

Il Centro Sportivo Italiano ritiene che sia ormai il tempo di un intervento normativo che riconosca pari dignità fra tutti i soggetti sportivi - Federazioni, Enti di Promozione Sportiva, Discipline associate, ecc. – riconoscendone la differente finalità nella promozione di attività competitive ai vari livelli. Assicurare alle società e associazioni sportive di associarsi a qualsiasi Ente, anche contemporaneamente, è un dovere della buona politica che non può permettere che si generino effetti punitivi sui sodalizi sportivi che devono poter scegliere liberamente a quali soggetti sportivi aderire.

4. REGISTRO DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE

Il Centro Sportivo Italiano chiede l’estensione dei benefici fiscali e tributari, derivanti dall’iscrizione al Registro delle attività sportive dilettantistiche, anche alle Parrocchie e agli Oratori regolarmente affiliati a Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva. Nel contempo, purtroppo, il nuovo registro, entrato in vigore l’1

settembre 2022, presenta numerose difficoltà e contraddizioni, su cui si richiede di poter aprire, in maniera costruttiva, un confronto perché si possano semplificare le procedure affinché siano al servizio delle associazioni sportive.

5. SPORT GIOVANILE

A causa della pandemia, nella fascia di età 3-14 anni si è registrata una diminuzione di praticanti pari al 4% (cioè 1 milione di giovanissimi/e in meno rispetto a prima del Covid!) e un incremento di 350 mila “sedentari” (e sappiamo quanto questo sia dannoso per la salute e per l’economia nazionali). La promozione del benessere fisico e la salute della vita dei cittadini ci incoraggiano a voler diffondere i valori sportivi in ogni individuo e, in un momento così delicato, questa azione è mirata a coinvolgere la nostra popolazione a prescindere dalla fascia di età e dimensione sociale. Occorre un piano straordinario per la promozione complessiva dello sport – ed in particolare quello giovanile – che miri ad incrementare, nei prossimi 5 anni, di almeno 3 punti percentuali il numero dei minori praticanti sport. Il Centro Sportivo Italiano desidera confrontarsi con quanti ritengano questa una priorità di politica per l’infanzia e per il sociale, per condividere modalità, forme e strumenti attuativi, tra cui la proposta di incrementare le detrazioni fiscali (attualmente a soli 210 euro) a favore delle famiglie, così come sarebbe importante una detrazione fiscale maggiore per le aziende che sostengono l’attività (sportiva) delle associazioni sportive che investono in ambito giovanile.

6. SPORT E AMBIENTE

La gestione degli impianti, anche a causa della crisi energetica, sta diventando insostenibile con

l’esplosione delle tariffe per l’uso degli impianti sportivi. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha riconosciuto un ruolo strategico alla riqualificazione delle strutture sportive, volte a favore dell’inclusione e dell’integrazione sociale attraverso la diffusione della cultura dello sport, ma finora ha privilegiato solamente quei Comuni che hanno presentato interventi rilevanti solo per le Federazioni Sportive Nazionali e Paralimpiche.

Il CSI chiede una seria politica di incentivi per implementare l’uso delle energie rinnovabili in tutti gli impianti sportivi e per la riqualificazione/ ampliamento degli impianti sportivi esistenti, offrendo, anche per il tramite dell’Istituto per il Credito Sportivo, linee di credito vantaggiose e con procedure semplificate, nella prospettiva della manutenzione ordinaria e straordinaria.

7. ISTITUZIONI SPORTIVE

Nell’ultima fase, abbiamo registrato tensioni tra le istituzioni che sono chiamate a gestire lo sport: Dipartimento dello Sport, CONI, Sport e Salute Spa. Istituzioni diverse, confusione di competenze e tanto altro.

Il CSI chiede che la politica semplifichi e chiarisca i rapporti tra le istituzioni sportive, in un quadro di maggiore trasparenza per tutti i soggetti sportivi, che richiedono maggiore armonia e maggiore possibilità di autentico e fecondo dialogo con ciascuno di essi. In effetti, la riforma del lavoro sportivo, l’aumento dei costi di gestione degli impianti, la complessità delle norme fiscali e amministrative che spesso richiedono la consulenza di professionisti, pesano sulle associazioni sportive di base, ovvero sulle quote di iscrizione a carico delle famiglie, disincentivando di fatto la pratica sportiva.

Stadium 5 Politica

Chi sostiene lo Sport

I Comuni sostengono l’attività sportiva giovanile?

La risposta al titolo di questo articolo: “I Comuni sostengono l’attività sportiva giovanile?” se parliamo di un sostegno forte, basato su progetti che abbiano pari dignità con le altre attività istituzionali dei Comuni italiani, è per il 99 per cento dei casi: no!

Ovviamente ci sono tanti, ragionevoli e comprensibili motivi. Comprensibili ma non sempre condivisibili perché nonostante tante analisi, tante inchieste, tante promesse di valorizzazione dell’attività sportiva, in particolare quella giovanile, i Comuni hanno pochi spazi, poche risorse e scarsa attenzione da riservare a questa attività.

Il nostro compito è quello di cercare di raccontare la realtà dei fatti, senza la pretesa di dare patenti di bravura o di negligenza.

Non abbiamo perciò nessuna intenzione di mettere sotto accusa gli enti locali che sono, a detta e a riconoscimento di tutti, la colonna vertebrale della Nazione italiana. Poche leggi hanno avuto efficacia nella vita pubblica, amministrativa e politica, quanto quella sulla elezione dei Sindaci e dei Consigli comunali.

Una legge che ha dato stabilità e certezza amministrativa.

Purtroppo però la politica più “alta” non ha fatto molto per facilitare i compiti alle Amministrazioni comunali. Anzi spesso (chi non ricorda il famigerato “patto di stabilità” scaricato quasi tutto sui Comuni?) con esiti alquanto infausti per le casse comunali e di conseguenza per le famiglie. Questa premessa serve solo per chiarire, affinché non ci siano dubbi, che la nostra veloce analisi, senza pretese, dell’impegno, sul piano nazionale, raccogliendo informazioni da Nord a Sud passando dal Centro, per quanto porti a conclusioni poco confortanti, non può di conseguenza essere letta come una messa sul banco degli imputati degli amministratori locali. I quali, peraltro, già fanno miracoli con i problemi del quotidiano, delle famiglie fragili, del sostegno alle persone in difficoltà, cercando di dotarsi di strutture sempre più rispondenti ai bisogni della comunità.

Cercando le notizie qua è là ci siamo imbattuti in alcuni esempi che vorremmo riportare per dare un po’ la misura di quale sia la situazione.

Siamo “andati” innanzi tutto a Catania, dove è attivo un progetto per sostenere le famiglie catanesi con figli minori a carico, per incentivare lo sport agonistico o di base dei ragazzi economicamente più disagiati, grazie a bonus economici.

Catania è una delle prime città in Italia ad utilizzare i fondi comunitari per incentivare l’attività sportiva. Lo sport si conferma importante nel programma di mandato dell’Amministrazione comunale di Perugia.

Ciò è quanto emerge dai dati relativi al resoconto dell’attività svolta dall’Assessorato allo sport del Comune di Perugia dall’inizio dell’attuale legislatura (2019) ad oggi.

Due in particolare gli obiettivi: efficientare tutta l’impiantistica sportiva e razionalizzare la stessa premiando le eccellenze e gli impianti maggiormente fruiti da cittadini ed associazioni.

Il Comune di Viterbo ha approvato un pacchetto socializzazione mediante attività sportiva inclusiva. Si tratta di una misura rivolta a famiglie residenti nel Comune, con figli di età compresa tra i 5 e i

6

Sport in Comune

14 anni compiuti nel 2021, iscritti a una società o associazione, affiliata a un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI a livello nazionale, per svolgere corsi di attività sportiva per l’anno sportivo 2021/2022. Tra i requisiti indispensabili l’ISEE non superiore a 12mila euro. È anche questo un modo per fornire un sostegno economico alle famiglie in difficoltà; il modo ideale per incentivare la pratica dello sport dopo le difficoltà dei mesi scorsi, soprattutto quelli del lockdown che hanno imposto lo stop forzato alle attività sportive anche di bambini e adolescenti. Un’iniziativa che va a sostenere economicamente le famiglie e al tempo stesso contribuisce alla prevenzione del disagio giovanile. Una misura che rientra non solo nell’ambito dei servizi sociali, attraverso il contributo ai nuclei familiari per il pagamento delle rette per l’attività sportiva dei ragazzi, ma riguarda anche le politiche giovanili, in quanto incentivo all’attività sportiva, e quindi alla socializzazione dei nostri giovani.

A Firenze al via un progetto per promuovere, facilitare e favorire l’accesso dei giovani alla pratica sportiva. Il progetto fa capo all’assessorato allo sport e sfrutta i fondi europei del React-Eu dell’Unione Europea nell’ambito del ‘Pon Metro’ (un piano che usa risorse europee destinate alle Città metropolitane).

Questo porterà benefici economici per i minorenni residenti nel Comune di Firenze, appartenenti a nuclei familiari con Isee 2021 non superiore a 10mila euro.

I giovani possono essere già tesserati o da tesserare con società e associazioni affiliate alle federazioni sportive nazionali, a Enti di promozione sportiva, a discipline sportive associate con sede delle attività nel Comune di Firenze, che

abbiano manifestato la disponibilità ad aderire al progetto.

La cifra destinata al progetto ammonta, per la stagione sportiva 2021-2022, a 300mila euro, mentre per la prossima stagione sarà di 700mila euro.

C’è anche chi ha recuperato risorse da realtà del territorio.

È il caso dell’Assessorato allo sport del Comune di Asti, che nella stagione 2013/14 ha proposto il progetto “Sport per tutti” con il quale il Comune si impegnò a dimezzare le tariffe delle proprie palestre per le attività giovanili (fino a 18 anni) e le mancate entrate furono calmierate dalla Fondazione Cr Asti.

Alle Società sportive, sollevate da una parte importante dei costi della propria attività viene chiesto di offrire, in proporzione agli iscritti

totali, un numero di iscrizioni gratuite che il Comune di Asti, attraverso l’assessorato ai servizi sociali, offrirà a coloro che non hanno le possibilità economiche di far praticare certi sport ai propri figli.

L’aspetto sociale dell’iniziativa è il punto più importante del progetto, familiare è proprio quella di dover dire ai propri figli che, per problemi economici, non possono fare certi sport come invece è permesso a bambini di famiglie economicamente meno fragili.

Interessante la posizione dell’assessorato ai Servizi Sociali di Asti, secondo il quale la prevenzione in ambito sociale passa attraverso lo sport; non bisogna farsi aggredire dalla crisi, ma al contrario, bisogna aggredirla con iniziative come “Sport per tutti”.

Stadium 7

Sport a scuola e scuola di sport

Quale futuro per lo sport scolastico?

«LA SCUOLA E LO SPORT

SONO FONDAMENTALI PER LA CRESCITA E L’EDUCAZIONE DEI

BAMBINI» SONO LE PAROLE DI VALENTINA VEZZALI ESPRESSE

A DIDACTA (FIERA DEDICATA

AL MONDO DELLA SCUOLA)

E DA SEMPRE CONDIVISE DA TUTTO IL MONDO POLITICO E ISTITUZIONALE. MA COME SI TRADUCONO NELLA REALTÀ?

QUAL È IL REALE RAPPORTO TRA SPORT E SCUOLA?

S uona la campanella, è iniziata la scuola, o meglio l’anno scolastico 2022-2023. Quello che introdurrà, a sentire la legge di bilancio, due ore di educazione motoria per le classi quinte di scuola primaria.

«La scuola e lo sport sono fondamentali per la crescita e l’educazione dei bambini» sono le parole di Valentina Vezzali Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, espresse a Didacta, la Fiera dedicata al mondo della scuola e sono parole da sempre condivise da tutto il mondo politico e istituzionale.

Ma come si traducono nella realtà? Qual è il reale rapporto tra sport e scuola? Proviamo a percorrere la storia più recente di due mondi così vicini ma spesso lontani dalle reali necessità dei nostri giovani studenti. Analizzando un recente studio internazionale dell’Hbsc Health Behaviour in School-aged Children, l’Italia è al 42esimo posto in Europa per la salute dei ragazzi di età scolare; secondo il “Rapporto sui minori e lo sport”, realizzato dall’Osservatorio “Con i bambini”, già prima delle

8

chiusure causate dal Covid quasi 1 giovane su 5 conduceva una vita sedentaria (18%, tra i bambini di 6-10 anni e gli adolescenti di 15-17 anni; il 16% nella fascia 11-14 anni; oltre il 40% tra 3-5 anni). Dopo la pandemia questi dati sono decisamente peggiorati e attualmente il 46% dei bambini non pratica attività sportiva e non rispetta i requisiti minimi di movimento indicati dall’Oms.

Non occorre invece condurre particolari studi e ricerche per constatare l’odierna inadeguatezza del sistema di educazione fisica scolastica in Italia. Il confronto con i paesi a noi più affini ci vede sempre agli ultimissimi posti, non tanto e non solo in merito alla quantità di tempo dedicato alla materia attualmente denominata “scienze motorie e sportive”, quanto e soprattutto in termini di qualità dell’intervento e di risultati conseguiti.

Dal settembre 2022 grazie al recente Decreto (DI 90/2022 previsto dalla Legge di Bilancio) si prevede che oltre 400 bambini delle classi quinte della scuola primaria abbiano un insegnante di educazione motoria per 2 ore settimanali (ancora ferma in Parlamento la legge che istituisce l’insegnante di educazione fisica sin dalla prima elementare).

Un buon inizio per una riforma attesa da decenni, ma ancora troppo poco per soddisfare i reali bisogni dei nostri bambini in un momento storico in cui le famiglie si trovano in grave difficoltà economica e lo sport scolastico potrebbe rappresentare l’unica possibilità di movimento. In questo quadro di inadeguatezza del nostro sistema sportivo scolastico nel corso degli anni sono intervenuti progetti “esterni” da parte del CONI, di Sport e Salute, delle Federazioni, degli EPS e delle associazioni sportive che solo in parte hanno colmato il fabbisogno di

Anche il CSI ha ideato e realizzato progetti al servizio delle scuole di ogni ordine e grado, con proposte innovative dedicate sia agli insegnanti, sia agli studenti

attività motoria dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Anche il Centro Sportivo Italiano, ente di promozione sportiva accreditato presso il MIUR, da sempre attento al mondo della scuola, ha ideato e realizzato progetti al servizio delle scuole di ogni ordine e grado, grazie al contributo dei tanti formatori che

I

condividono con l’associazione proposte sempre innovative dedicate sia agli insegnanti, sia agli studenti.

più piccoli hanno sempre rappresentato i principali soggetti dell’intenzionalità educativa ciessina. Con quali competenze? Con quali tutele? Con quali finalità? Nasce da questi interrogativi il progetto

Stadium 9
Dossier

Sport a Scuola e Scuola di Sport Quale futuro per lo sport scolastico?

“Fiabe in Movimento” dedicato alla scuola dell’infanzia, un programma di attività ludico motoria coinvolgente e innovativo, nella quale il bambino è protagonista assoluto e la cui modalità dominante è rappresentata dal mondo fantastico delle fiabe e della narrazione.

Lo scopo principale del progetto è quello di proporre un’azione motoria in grado di aiutare i bambini a consolidare le proprie capacità sensoriali, percettive, motorie e sociali e accompagnarli nella strutturazione degli schemi motori caratteristici di questa età della crescita.

“Scuola in movimento” è invece il progetto dedicato alla scuola primaria: un programma didattico che nasce in Svizzera negli anni ‘90 e che ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della vita delle persone partendo dai bambini a scuola. Il CSI lo ha portato in Italia e dal 2017 viene attuato in oltre 1200 classi, coinvolgendo oltre 15.000 studenti e 1000 insegnanti, con soddisfazione e successo da parte dei bambini e delle loro famiglie.

Tanti progetti CSI per essere al servizio dei più piccoli

Oggi il CSI, grazie in particolare al meticoloso lavoro dell’Area Welfare della Presidenza Nazionale è votato ai minori in tante progettualità. Da EECEME - European Early Chilho od Education Movement Experts, il progetto finanziato dall’Unione Euro pea, che prevede l’organizzazione di training per operatori sportivi, per la promozione dell’attività motoria di base per la fascia d’età zero-sei a “ZPORT - Social Generation 5.0”, ammesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al finanzia

mento di iniziative e progetti di rile vanza nazionale, che intende svilup pare in 20 regioni italiane politiche sociali che promuovano benessere, socialità, integrazione, inclusione e uno stile di vita attivo per un target giovanile privilegiato (preadolescen za e adolescenza) con particolare riferimento a scuola, parrocchia e oratorio. Dal progetto Easy Sport, finanziato dalla Presidenza del Con siglio dei Ministri - Dipartimento per lo sport, all’ultimo arrivato con Save the Children Italia Onlus capofila e

Centro Sportivo Italiano partner, in sieme alla UISP. Si tratta del neona to “STePS – Un passo avanti per la costruzione di un Sistema di Tutela e Protezione dei minori nello Sport” e finanziato dal DPF - Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Mini stri, aumentando così la produzione ed adozione di policies, procedure e strumenti di Child Safeguarding (CSG) in organizzazioni sportive na zionali che operano in favore di mi nori.

10

“Scuola in movimento” è rivolto a tutti gli insegnanti che desiderano inserire più movimento all’interno dell’ordinaria didattica, favorendo un apprendimento attraverso la corporeità, piuttosto che offrire una lezione frontale tradizionale.

Il progetto non sostituisce l’usuale metodologia didattica, ma la arricchisce con una proposta di almeno 20 minuti al giorno di movimento all’interno della classe durante le normali lezioni curriculari, inserendo giochi di movimento che contribuiscono a far apprendere le nozioni fondamentali dei programmi didattici ministeriali.

Per le scuole secondarie di 1° grado da anni viene attuato in diverse regioni italiane il progetto “Stand Up!” che nasce con l’intento di associare lo sport all’idea di gioco e di divertimento, facendo giocare insieme i più e i meno bravi; in sintesi lo sport come strumento per creare relazioni.

Per realizzare le finalità sportive ed educative del progetto vengono proposte attività ludico-sportive, attraverso un torneo polisportivo con 9 giochi di squadra diversi e 3 prove

E nello zaino... l’alfabeto della Gentilezza

Abbracci. Bentrovata. Coraggio... Potrebbe iniziare così l’alfabeto della Gentilezza. Ci sono tante parole che fanno bene. Sono belle. Crescono ogni giorno, anche in un tempo che presenta molte salite, e si posizionano sul foglio, prendendo vita anche con i colori con cui le scrivono i bambini.

Ad oggi, sono già 20mila e sono quelle mandate dai bambini, spedite dai grandi, come un dono inatteso, alla mail abc@ costruiamogentilezza.org. Questo mondo si chiama alfabeto della gentilezza, un’idea semplice che a piccoli passi ha raggiunto tante città italiane e che ha catturato l’attenzione del CSI, in alcuni suoi comitati, per dare uno spunto diverso a questo inizio di nuova annata scolastica e sportiva.

Ad ogni lettera, in pratica, si associa una parola che sa di gentilezza e che la alimenta. In tutte le lingue del mondo.

Un’iniziativa semplice quanto opportuna di questi tempi, dove, ahinoi, sui campi sportivi ancora imperversa tanta maleducazione, che ha come base i gesti del cuore e diffondere le buone maniere attraverso l’uso attento delle parole in più ambiti, quello sportivo in primis.

A fare esordire l’alfabeto della gentilezza nello sport, è stata la Vicepresidente del CONI, Silvia Salis. È stato poi protagonista delle Giornate nazionali della gentilezza, promossi dall’Associazione Cor et Amor, al via da Firenze e in tutta Italia dal 22 settembre al 2 ottobre, ben sintetizzate nel servizio del Tg2 nella rubrica “Tutto il bello che c’è”, andata in onda il 6 ottobre.

Sono tappe di un percorso che vede impegnati ogni giorno in tutta Italia gli oltre 1.900 costruttori di gentilezza che non sono altro che allenatori alla gentilezza, medici alla gentilezza, insegnanti alla gentilezza e imprenditori alla gentilezza. Oltre all’albo, persone che nella loro quotidianità e nel loro lavoro o professione difendono cortesia e garbo dal linguaggio violento. Lo scorso anno 10mila bambini e 5mila nonni si “sfidarono” nei “Giochi della Gentilezza”.

In tutti i progetti, le attività sono supportate dai corsi di formazione per gli insegnanti che vengono erogati attraverso le piattaforme formative CSI Academy e S.O.F.I.A.

«Per essere gentili ci vuole coraggio. Ed io voglio esserlo», scrisse un bambino, accompagnando il suo alfabeto.

“Costruiamo Gentilezza” è un progetto trasversale aperto a tutti gli ambiti della vita sociale come la scuola, la politica, il lavoro e anche lo sport. L’obiettivo che l’associazione vuole conseguire entro il 21 marzo 2036, è quello di far divenire la gentilezza un’abitudine sociale diffusa ed è per questo che il CSI con le sue società sportive intende partecipare a questa sfida. Basta davvero poco. Una pausa in un allenamento o un time out sul tema specifico. Una volta compilato l’alfabeto gentile, inviarlo ad abc@costruiamogentilezza.org.

Stadium 11 Dossier

Sport a Scuola e Scuola di Sport Quale futuro per lo sport scolastico?

sportive individuali (triathlon), che coinvolgono i ragazzi di ogni classe. Nel torneo poligiocasport tutti i ragazzi e le ragazze possono e devono giocare, mettendo le proprie capacità, grandi o piccole, a disposizione della squadra: la proposta del CSI si compone di una serie di giochi sportivi, vissuti da piccoli team (si gioca 3 contro 3) in cui tutti sono chiamati a impegnarsi. Al fianco del progetto “Stand Up!” è stato realizzato recentemente anche il progetto “Easy Sport” grazie al finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo sport.

Il progetto propone la pratica gratuita di discipline unconventional

come il cricket, dodgeball, tchoukball, gym e di quelle più tradizionali come il basket e il volley, sia in orario scolastico che extrascolastico.

“Prospettive sportive” è invece la proposta didattica interdisciplinare dedicata agli istituti superiori ad indirizzo sportivo: è un programma che non si sostituisce alla didattica per competenze, ma che offre loro idee, spunti, contenuti e tools multimediali per arricchire il proprio insegnamento, rendendolo interdisciplinare rispetto allo sport. Inoltre permette agli studenti di acquisire competenze di carattere manageriale e gestionale nel mondo dello sport, offrendo anche

la possibilità di raggiungere le qualifiche di arbitro, educatore sportivo e dirigente sportivo CSI.

In tutti i progetti, le attività sono supportate dai corsi di formazione per gli insegnanti che vengono erogati attraverso le piattaforme formative CSI Academy e S.O.F.I.A.

il Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti in ruolo, in cui è possibile utilizzare anche la carta del docente.

Per supportare al meglio tutti gli istituti scolastici interessati ai progetti, il CSI, dall’anno scolastico 2022/2023, attiverà il nuovo portale “il CSI per la scuola” all’indirizzo https://scuola.csi-net.it .

Come nelle precedenti edizioni, LaMiAgenda, edita dalla casa editrice “I Quindici”, propone un tema che anima le settimane dell’intero anno scolastico.

“Back to sport” è quello per il 2022/2023 ed è stato realizzato in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano. Ogni mese del diario è introdotto dalla storia di un grande campione sportivo che attraverso la sua straordinaria esperienza agonistica e umana può aiutare ragazze e ragazzi nella crescita integrale individuale e collettiva. Ci sono poi pagine dedicate a far conoscere discipline sportive non convenzionali, nuove o poco note, ma molto belle ed entusiasmanti, da promuovere nelle scuole e negli oratori. Lo sapevate, per esempio, che il quidditch, il curioso gioco a squadre del mondo fantastico di Harry Potter adesso è diventato uno sport vero e proprio per “babbani”, con campionati e tornei in molte parti del mondo? O che l’antico gioco della “palla avvelenata” è anche uno sport agonistico, chiamato dodgeball, praticato in tante nazioni con una federazione mondiale? O che alcune partite di cricket, sport diffusissimo in vari paesi del Commonwealth, ma da noi quasi sconosciuto, possono durare anche 4 o 5 giorni? Focalizzandosi sul tema dello sport, LaMiAgenda in quest’anno scolastico, attraverso i testi stimolanti e la grafica vivace e accattivante, vuole farsi portavoce e strumento di diffusione di importantissimi valori e obiettivi, soprattutto in questo periodo così doloroso e difficile di pandemia, perché il “ritorno” allo sport di tanti giovanissimi e meno giovani sia il più bel segno efficace del ritorno graduale ma deciso alla normalità e alla gioia di vivere insieme.

12 LaMiAgenda 2022-2023

Sua Altezza

Jenny Barazza

Muri, cortili, ricordi della centrale azzurra, colonna dell’Italvolley, a 11 anni stellina del CSI Treviso nel Volley Codognè

Felice Alborghetti

JENNY BARAZZA, CENTRALE, CLASSE 1981 IN CARRIERA HA VINTO 3 SCUDETTI, 2 CHAMPIONS LEAGUE, 3 COPPE ITALIA, 2 SUPERCOPPE ITALIANE, 1 COPPA CEV. CON LA NAZIONALE 2 ORI E UN ARGENTO EUROPEI, 1 GRAND CHAMPIONS CUP E 1 COPPA DEL MONDO. ORA DOPO UNA LUNGA E SCINTILLANTE CARRIERA, BARAZZA ALLENA LE GIOVANI DELLA VOLLEY HERMAEA

Codognè per me è casa, famiglia, è la mia gioventù, tantissimi ricordi, il rifugio dove tornare. Dove mi piace camminare nei posti da me frequentati da bambina. Tornando, ad esempio, all’oratorio che frequentavo, mi fa piacere vedere tanti ragazzini giocare sui campetti che oggi hanno costruito. O ancor più liberi sul piazzale della chiesa. Mi riempie di gioia vedere ancora tanti ragazzi che si ritrovano in un posto comune.

14
di

Schiaccia ancora, ma sul pulsante della memoria Jenny Barazza, una carriera alle spalle costellata da ogni sorta di successo in ambito nazionale e internazionale, cresciuta nel CSI con il Volley Codognè, il suo paese. Quali sono i tuoi ricordi? Ricordo bene le maglie biancazzurre, la bici con cui andavo ad allenarmi. Tante amiche e, soprattutto, Stefane Wally, la mia coach, colei che porto da sempre nel cuore. Avevo una decina di anni quando ho iniziato con lei a Codognè, e con lei ho fatto tutte le trafile delle giovanili. Avevamo una bellissima squadra e arrivammo a giocarci due finali nazionali nel CSI, a Latina e a Norcia, se ben ricordo. Trasferte indimenticabili. Ricordo come fosse ieri queste macchine cariche, piene di salamella, vino e cibarie varie. È forse stata la parte più bella e spensierata in assoluto della mia vita da pallavolista.

Con Stefane giocavi sempre o ci sono stati alti e bassi, dei cambi di ruolo magari, nel sestetto?

Ammetto che non è stato proprio sempre facile con lei. Ci sono stati momenti in cui ho pensato anche di lasciare perché lei continuava a volermi spronare mentre io ero un po’ troppo pigra. Ma alla fine sono sempre tornata a giocare perché mi piaceva troppo, e poi c’erano le mie amiche. Mia madre ancora oggi ogni tanto ci scherza dicendomi: «ma ti ricordi quella volta, o quelle volte, in cui non volevi più andare perché lei era rigida con te e ti diceva che eri svogliata?».

Ero alta ed anche per questo sono sempre stata incentivata da tutti a giocare, oltre che da Stefane. Anche il ruolo di centrale è arrivato grazie ai miei centimetri in più in altezza. Ma avevo sicuramente anche talento.

La fiducia nel coach, come si acquista? Faticoso il passaggio da giocatrice ad allenatrice? Adesso che sono diventata allenatrice e rivesto questo nuovo ruolo, mi sono trovata di fronte a nuove difficoltà che non consideravo da giocatrice. Da ragazzina,

quando giocavo, ricordo di non aver mai chiesto di entrare in campo o di voler ricoprire un ruolo diverso da quello che l’allenatrice mi affidava. Mi andava bene tutto e mi bastava potermi allenare serenamente e giocare. Non chiedevo più di quanto pensassi di poter meritare. Oggi invece, da quest’altra parte del campo, devo affrontare molte pretese, a volte troppe. In alcuni casi dalle giocatrici ma molto spesso dai genitori. Pretese che non esistevano quando ero io nella fase di crescita nello sport.

Ora è più difficile per un allenatore giovanile prendere delle decisioni sul campo per le atlete. Occorre proprio che le ragazze capiscano che cerchi sempre di agire per il meglio, sia nelle decisioni più popolari che in quelle meno. E così acquistano fiducia in te e ti seguono.

Oggi ci sono i social, le chat… Ti creano qualche problema come coach?

Ad essere onesta sono l’ultimo dei miei problemi. Sì è vero, ogni tanto vedo le ragazze andare in bagno con il telefonino per messaggiare. Ma le seguo sui social e vedo che postano cose relative alla pallavolo e ne fanno un buon uso. Quindi non mi dispiace. Sono contenta che trovino il modo di farsi delle foto e trasferiscano sui social, a chi le segue, che si trovano bene e che si divertono. Vedo il lato positivo della cosa, non ho riscontrato problemi.

Sognavi di vestire l’azzurro da bambina?

Da bambina non ci avevo mai pensato.

Punto molto sui primi tocchi perché poi son quelli che danno il via al resto. Ma la prima cosa è la voglia di prendere il pallone

Stadium 15
Nati nel CSI

Altezza Jenny Barazza

E nemmeno i miei genitori. Ho iniziato ad andare in palestra ma soffrivo molto il fatto di essere più alta di tutte le mie compagne. Poi sono arrivate le prime selezioni provinciali, e poi le regionali e lì, conoscendo altre compagne alte come me, ho capito che era il mio mondo e volevo rimanerci a lungo. Fino a vestire l’azzurro.

Con la Nazionale, delle tue vittorie, quale, se non la più bella, la più particolare?

Ci sono tantissimi ricordi con la Nazionale, ma quello per me più vivido, l’emozione più forte che ho vissuto è stata il primo Europeo vinto nel 2007 poiché mi ha dato una felicità immensa che è arrivata dopo un momento, se non difficile, almeno complicato. Avevo fatto una stagione non felice con Bergamo, dove non riuscivo ad esprimermi al meglio. Poi quell’anno sono andata in Nazionale e, dal primo giorno di ritiro, è stato un continuo crescendo, fino a raggiungere l’apice. Lo è stato grazie anche alle mie compagne, come Leo Lo Bianco e Simona Gioli, e l’emozione finale è stata fortissima.

Che effetto ti fa vedere la pallavolo italiana vincere tutto a livello europeo

di Nazionale maggiore ma anche con tutte le Nazionali giovanili, U17, U19, U20?

La pallavolo italiana sta vivendo un momento bellissimo e sono contentissima. È un movimento, quello pallavolistico, che cresce e alimenta la consapevolezza che non bastano il talento e l’altezza.

Serve avere allenatori competenti. Stiamo vedendo il lavoro che stanno facendo coach e staff. Le azzurre di Mazzanti al Mondiale sono fortissime ma le variabili sono tante in queste competizioni così importanti: un’outsider fastidiosa, il campo che ti fa perdere sicurezza... Tutto è amplificato. Ma il lavoro del team, sia sulle individualità dei giocatori che sulle dinamiche di un gruppo rodato, dà sicurezza alla squadra.

A livello tecnico, cosa raccomanda il coach Jenny Barazza alle sue ragazze?

Mi ricordano sempre di mettermi in modalità coach e non più atleta... Per me è difficile.

La tecnica vale tantissimo. Era dura e noioso allenarla da piccolina ed è altrettanto dura da far allenare, ma è fondamentale e io ci credo. Tanti esercizi a muro, tecnica di bagher. Punto anche

16
Sua

molto sui primi tocchi perché poi son quelli che danno il via a tutto il resto. Credo che l’attacco ed il gesto tecnico finale si possano anche allenare con il tempo, ma la voglia di prendere il pallone, e avere la tecnica giusta per poterlo prendere correttamente, siano in assoluto le prime cose che contano. Perciò alleno tantissimo quello. Poi, dopo la voglia di andare su ogni palla, insegno a superare la paura di scontrarsi. Alle ragazze dico: «piuttosto scontratevi ma la palla non deve cadere». Anche Il servizio ora sta diventando un fattore decisivo, che va allenato e provato molto.

E dal lato umano? Come ti poni da coach?

Per un tecnico adesso credo sia fondamentale entrare nella testa di ogni ragazza: ed è la parte più difficile. La chiave essenziale è riuscire a comunicare con ogni giocatore in maniera differente, in modo unico, cercando di capire di cosa ha bisogno in quel momento. Spronandolo al momento giusto e lasciandolo sbollire in altri. Ogni individuo è unico e occorre capire e conoscere la personalità di ciascuno. Per poi creare un obiettivo comune a tutti.

La maternità prima del Mondiale, come hai saputo affrontarla?

Ho vissuto tante emozioni contrastanti, ma la prevalente è stata la felicità immensa che nasce dalla consapevolezza che stai generando qualcosa di importante, dal desiderio di creare una famiglia. Stavo bene e ho continuato a fare tutto, anche la giocatrice.

C’è stato uno stop di qualche mese, per prepararmi e accogliere la nascita di mia figlia, ma dopo tre mesi mi sono subito rimessa in campo, ad allenarmi, con non poche difficoltà a ritrovare la forma. Ma si può fare. E io sono stata fortunata perché ho avuto la possibilità di fermarmi. È risaputo che altre atlete, invece, non sono tutelate in gravidanza. Non giocai quel mondiale ma la vittoria più bella è stata partorire Luisa, che adesso ha undici anni.

La alleno insieme alle altre ragazze e questa è la parte più difficile. Speri sempre, da allenatrice genitrice, di trattarla equamente, anche se la vedo con occhi diversi. Cerco di mantenere con lei la stessa autorevolezza che ho con le altre atlete e a volte non è così facile. Ma quando vedo che si diverte e riesce ad impegnarsi al meglio sono felice. Ed è bello sentirsi chiamare “mamma” in palestra, anzichè “coach”.

Stadium 17
Nati nel CSI

Non si lascia indietro nessuno!

Nell’intervista al Presidente e Amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli, pensiamo sia doveroso da parte nostra omettere ogni presentazione del CSI e del nostro house organ “Stadium”, storico strumento di comunicazione dell’Associazione che da poco ha ripreso le pubblicazioni. Pensare di presentargli l’Associazione o Stadium, infatti, vorrebbe dire non conoscere il grande impegno suo e della sua famiglia, in particolare del papà Mario Saverio che fu nostro dirigente per moltissimi anni, come testimoniato dal libro pubblicato qualche anno fa dal titolo “Mario Saverio Cozzoli – Una vita al servizio degli altri”. Ed infine sarebbe davvero ingeneroso nei suoi confronti perché vorrebbe dire che non ricordiamo i molti articoli da lui scritti in passato proprio per Stadium. Questa intervista è perciò un po’ anomala per il fatto che lui di CSI ne sa sicuramente più di molti dirigenti che magari sono arrivati in Associazione da poco. Questo, se possibile, rende l’intervista ancora più interessante, perché ci rivolgiamo a lui, nel suo ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di un organismo importante nella gestione dello sport in Italia: la società Sport e Salute Spa.

Cosa ne pensa lei, dal suo punto di osservazione, del sistema sportivo attuale? Che sta lavorando con successo, ma che c’è ancora tanto da fare. Occorre un nuovo modello di sport sempre più orientato ad una visione green, sostenibile, inclusiva, appassionante. Non possiamo permetterci di essere esclusivi: lo sport deve essere attrattivo e coinvolgente, parlare un linguaggio capace di dialogare contemporaneamente con i ragazzi e con le persone anziane. Abbiamo bisogno di valorizzare ogni luogo, ogni spazio, ogni modello di attività fisica e motoria in grado di fare crescere una cultura dello sport che entri nel quotidiano della vita di ciascuno

UN NUOVO MODELLO DI SPORT SEMPRE PIÙ ORIENTATO

AD UNA VISIONE GREEN, SOSTENIBILE, INCLUSIVA, APPASSIONANTE.

UNO SPORT ATTRATTIVO E COINVOLGENTE, CAPACE DI DIALOGARE CON I RAGAZZI E IN CONTEMPORANEA CON LE PERSONE ANZIANE.

18
Intervista a tutto campo con il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli di Leonio Callioni

Lo sport di base ha bisogno dello sport di vertice per trovare orizzonti e nuove conferme Lo sport di vertice senza lo sport di base è un fantasma, non è destinato a sopravvivere

Stadium 19
L’intervista

Non si lascia indietro nessuno!

di noi e in tutti i tempi della nostra vita: scuola, lavoro, famiglia. L’attività fisica e lo sport devono entrare in contatto con i cittadini nei luoghi in cui le persone cercano risposte ai loro bisogni. Veniamo da un periodo in cui la salute è stata il baricentro della nostra vita. Farmacie, ambulatori e ospedali, purtroppo, sono stati il punto di riferimento costante per tutti noi. Questi luoghi possono diventare ambienti di promozione della salute e del benessere, luoghi in cui lo sport e i corretti stili di vita siano i veri farmaci

della salute. Una rete che, affiancata da quella del sistema sportivo, permetterebbe di allargare le maglie della prevenzione e del monitoraggio della salute e quindi di non perdere per strada nessuno, in particolare le categorie più fragili e vulnerabili della popolazione. Anche le imprese saranno sempre di più protagoniste della promozione della salute attraverso piani di welfare aziendale e sostegni alla pratica sportiva dei lavoratori. Le amministrazioni locali, a tutti i livelli, stanno riscoprendo

l’importanza di spazi e modelli sportivi innovativi, sempre più vicini ai bisogni dei cittadini e sempre più capaci di coinvolgere persone di tutte le età, primi fra tutti gli spazi outdoor, parchi, cammini, piste ciclabili. È un piano di sistema, in cui scuola, sistema associativo sportivo, sistema sanitario, amministrazioni pubbliche e imprese intrecciano una rete di protezione sociale e civile attraverso lo sport.

Ora facciamo un salto nei ricordi: dai tempi della sua

20

gioventù, cosa è cambiato nella pratica sportiva di base?

Forse sarebbe meglio dire che cosa è cambiato nel mondo. Le generazioni che oggi potremmo riassumere negli over 40 sanno bene, anche se in contesti comunque mutati negli anni, che lo spazio sportivo era prima di tutto uno spazio gioco. E il gioco per eccellenza era sotto casa, quello dove davvero la mamma ti poteva guardare dalla finestra. Oggi non è più così. Oggi la strada è un luogo

molto pericoloso laddove non c’è un presidio. Gli stessi parchi, dove Sport e Salute sta facendo grossi investimenti in armonia con il territorio, quando non sono attrezzati con strutture sportive che fanno vivere quell’area o non esprimono socialità, rischiano di essere zone di degrado. È cambiata la società, ma è anche cambiato il modo di vivere la città. Le società di base erano società di quartiere, ora lo sono ancora ma con logiche diverse. Ci sono più opportunità, c’è più concorrenza. Ma una possibilità in più rispetto a prima l’abbiamo: è la sfida formativa. È questa che oggi deve fare la differenza. Oggi l’evoluzione del modello sportivo ci dà la possibilità di trovarci di fronte a tecnici e allenatori preparati, i quali spesso passano la maggior parte del tempo con i nostri figli, li vedono quasi tutti i giorni, in un contesto fuori da quello familiare:

dobbiamo dare a queste persone i mezzi per poter essere prima di tutto educatori. Ecco, la sfida vera dello sport di base penso si giochi qui, tra formazione ed educazione.

Come ha visto realizzato l’impegno del Centro Sportivo Italiano per una diffusione sempre più ampia e radicata della pratica sportiva a misura di persona, disponibile per tutti, base di partenza anche per i futuri campioni olimpici?

Lo vedo sul campo, sul territorio. Ed è l’unica ricetta. Il CSI lo incontro tutte le volte che giro l’Italia, e si può dire che io sia sempre in giro. Lo vedo negli impianti sportivi con le società e lo vedo nelle scuole con i progetti. Lo vedo con gli anziani, con i diversamente abili, lo vedo quando rianima i luoghi degradati, quando scende in piazza per lanciare un messaggio, quando ancora riempie

Stadium 21
L’intervista

Non si lascia indietro nessuno!

gli oratori in un momento di crisi generalizzata che ha coinvolto anche le parrocchie. Lo vedo quando interpreta quello che anche per noi è il concetto più moderno dello sport: l’evoluzione di questo spazio, di questo tesoro è proprio la sua condivisione per un obiettivo comune, il benessere delle persone. Lo sport diventa un mezzo importantissimo per la crescita dei giovani; è un veicolo di socialità, di benessere e di salute per il miglioramento della qualità della vita delle persone e delle comunità; è uno strumento di dialogo e di inclusione; supera le barriere culturali, religiose, sociali, fisiche e mentali; è un’opportunità di studio e formazione, di lavoro e di sviluppo economico; è un elemento di ricerca e sviluppo tecnologico, di linguaggi e comunicazione; è una passione individuale e collettiva. Vive nell’opera - il più delle volte volontaria - di migliaia di allenatori, dirigenti, educatori, animatori dello sport, che donano tempo ed energie per accrescere le possibilità di tutti di esprimersi e misurarsi con sé stessi e con gli altri. Lo sport ha la responsabilità e l’opportunità di favorire il protagonismo e il coinvolgimento attivo di tutti i cittadini. E di farli crescere, atleti o amatori, ma soprattutto uomini.

Pensa che il CSI sia davvero riuscito in una delle imprese più nobili e più difficili della sua missione: avere a cuore la promozione, attraverso lo sport e con lo sport, degli ultimi, dei più fragili?

Il CSI sta lavorando, come tutti, in un contesto di forte difficoltà. E lo sta facendo dall’alto della sua

esperienza valoriale e allo stesso tempo pratica. È il giusto mix tra qualità e quantità: chi pratica sport e frequenta gli impianti sportivi ha toccato, almeno una volta nella vita, gli eventi organizzati dal CSI. Chi è stato parte del CSI ne riconoscerà la missione, sempre improntata al bene comune. Questa è una lezione da fare nostra. Perché comunità significa tutti, indistintamente, senza lasciare indietro nessuno, come anche noi stiamo ripetendo da mesi nel progettare nuove idee e nuovi spazi sportivi. I progetti sull’abbandono sportivo degli adolescenti, quelli che combattono il disagio sociale coinvolgendo i ragazzi che hanno bisogno di trovare un’opportunità vera e uno spazio protetto per incontrarsi, l’accoglienza

degli immigrati che trovano nello sport una delle prime interfacce nella loro nuova vita, i volontari che animano lo sport in carcere, chi fa dello sport una vera missione in luoghi di frontiera, l’inclusione dei diversamente abili nella pratica sportiva quotidiana con progetti e impianti all’altezza: sono esempi sotto gli occhi di tutti. Solo un errore non dobbiamo fare, e capite perché dico “dobbiamo”: oggi lo sport sopravvive con questa forza, con questa centralità, con questa capacità progettuale solamente se si fa rete, se si uniscono le forze, se capiamo che da soli non possiamo andare da nessuna parte.

Secondo molti analisti del sistema, lo sport d’alto

22

livello è chiamato ad un forte ripensamento: costi sempre più insostenibili; ricerca del campionismo; assenza di spazi per la creatività personale e la fantasia; assenza di quello spazio di spontaneità che è invece tipico degli oratori e delle società sportive del CSI. È davvero così? Indubbiamente il mondo sportivo ha anime variegate ed esempi come quelli che lei faceva, sull’estremizzazione del risultato, certamente esistono. Non ne farei però una questione di «o con te o senza di te», «o lo sport di altissimo livello o lo sport di base». Dicevano che la verità sta nel mezzo? Beh, forse in questo caso sì. Lo sport ha una vita circolare: cominci a fare sport, ma per continuare devi prima di tutto trovare il divertimento. E qui siamo alla base. Quando ti diverti trovi le giuste motivazioni e diventi parte di un progetto, perché ti piace, ti emoziona, ti dà vita. Il passaggio successivo è quello delle prestazioni: chi ha talento deve poterlo esprimere ed è giusto che ne abbia le possibilità. E il cerchio piano piano si chiude, e torna al divertimento. Se fate questa domanda ai nostri Legend, la squadra di ex grandi atleti e oggi testimonial di Sport e Salute che sta portando in giro per l’Italia i nostri messaggi, vi diranno tutti la stessa cosa: ci divertivamo, e ci divertiamo ancora a vivere la grande famiglia dello sport. Ecco, la società che riesce a far convivere questo moto circolare dello sport non potrà che beneficiarne: lo sport di base ha bisogno dello sport di vertice per trovare stimoli, orizzonti e nuove conferme. Lo sport di vertice senza lo sport di base sparisce,

Il CSI lo incontro girando l’Italia, negli impianti sportivi con le società e nelle scuole con i progetti. Lo vedo con gli anziani, con i diversamente abili, lo vedo quando riempie gli oratori e rianima i luoghi degradati

primaria e secondaria di primo grado l’educazione fisica, ha avuto un’adesione mai così rilevante: 33 federazioni partecipanti (lo scorso anno erano 6), quasi 7 mila scuole, 63 mila classi dalla prima alla quinta elementare aderenti, 1.250.000 bambini coinvolti seguiti da 3 mila tutor laureati in scienze motorie: il 60% della popolazione scolastica. Il progetto “Inclusione” ha visto la partecipazione alla call pubblica di 2430 associazioni: attraverso le risorse di Sport e salute e delle Istituzioni ci permetterà di sostenere complessivamente i primi 412 progetti di associazioni volti alla partecipazione all’attività sportiva delle persone fragili. Il progetto “Quartieri e periferie disagiate”, cui hanno risposto oltre 1230 associazione sportive, ha l’obiettivo di creare dei luoghi/spazi di sport, cultura e aggregazione sociale nelle periferie disagiate delle nostre città. Con le risorse a disposizione finanzieremo i primi 80 luoghi/spazi di sport.

è un fantasma, non è destinato a sopravvivere. L’uno è anima dell’altro, non in contrapposizione ma in forte complicità. Solo con queste fondamenta si può strutturare un piano economico che sia in grado di reggere tutto il sistema.

Come si può aiutare lo sport di base a proseguire con coraggio (e con fatica) nel servizio alla società, alle famiglie (in particolare quelle più fragili), alla comunità civile e al Paese? Progettando insieme. Nel 2021 Sport e Salute ha promosso diversi avvisi pubblici per amministrazioni locali, scuole ed associazioni e società sportive. Oggi questi progetti, idee su carta, stanno nascendo. “Scuola Attiva”, il progetto per portare nella Scuola

Il progetto “Ausili” per lo sport, con 161 progetti, permetterà a tante persone disabili di fare sport. Tutto questo è sostenibilità, un concetto attuale da fare nostro, che non si traduce solo in termini ambientali, ma prima di tutto nel dare a tutti la stessa possibilità di praticare sport. Capite quindi quanto sia fondamentale associare alla parola sport la parola investimento. Per generare un moto virtuoso che non si chiama profitto, ma capitale. Un capitale che diventa umano ogni qual volta tocca la qualità della vita delle persone. Investimento sulle persone, investimento sul territorio. Ma serve anche un investimento sul futuro per rendere l’azienda sport sempre più competitiva passando per tre asset principali: gli eventi, la tecnologia e il turismo.

Così il Paese potrà continuare a crescere.

Stadium 23
L’intervista

Il valore dell’attività sportiva

A un passo dal traguardo del riconoscimento costituzionale “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” APPROVATO IL TESTO UNIFICATO DI MODIFICA DELL’ART. 33 DELLA COSTITUZIONE

Attualmente, nella Costituzione italiana l’unico riferimento allo sport è presente all’articolo 117 comma 3, che inserisce l’ordinamento sportivo (già presente nella legislazione ordinaria) tra le materie di legislazione concorrente Stato-Regione. Non esiste nessun altro riferimento all’attività sportiva.

IL TESTIMONE, DOPO IL SECONDO OK DEL SENATO, È TORNATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, MA LA STAFFETTA PER UN EFFETTIVO DIRITTO COSTITUZIONALE ALLO SPORT, SECONDO IL PRESIDENTE DEL CSI VITTORIO BOSIO, DEVE PROSEGUIRE A COLPI DI LEGGI E DI DECRETI ATTUATIVI

Il 14 dicembre 2021 era iniziata, in Commissione Affari Costituzionali del Senato, la trattazione del disegno di legge S. 747 di modifica dell’art. 33 della Costituzione, esame concluso il 2 marzo 2022 con il passaggio del testo all’Aula per la votazione. Il 22 marzo il Senato aveva approvato la modifica con 213 favorevoli, 5 contrari e 13 astenuti. Poi era stata la volta dell’esame in Commissione Affari Costituzionali della Camera, iniziato il 21 aprile e terminato, con esito positivo, il 27 aprile. Il 14 giugno, era giunta l’approvazione dell’Assemblea dei deputati, con 365 voti favorevoli, 2 contrari e 14 astenuti. Il 29 giugno, infine, l’approvazione del Senato,

in seconda deliberazione, con 195 voti favorevoli, 5 contrari e 12 astensioni. Manca ora solo l’ultimo passaggio della seconda votazione alla Camera dei deputati, una decisione attesa a breve, nell’auspicio che gli effetti delle nuove elezioni sulla composizione del Parlamento non costituiscano un ostacolo nel completamento dell’iter costituzionale.

Quale sarà il nuovo testo del nuovo articolo 33 della Costituzione? La riforma prevede l’aggiunta del seguente comma: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».

Focus Stadium 25

L’inciso finale del comma riformato “in tutte le sue forme” è stato aggiunto con l’emendamento approvato in Commissione Affari costituzionali in data 02/03/2022, al fine di garantire una tutela a tutto tondo all’attività sportiva: dalla professionistica alla dilettantistica e amatoriale, alla mera attività di allenamento individuale

Dalla lettera della Costituzione arriva, dunque, il riconoscimento dello sport – sia agonistico che dilettantistico – come strumento formativo, d’integrazione sociale e di promozione della salute, concetti chiariti anche dalla collocazione sistematica del nuovo comma, inserito in una norma – quella sull’arte, la scienza e la cultura – posta tra il diritto alla salute – dell’art 32 – e il diritto all’istruzione – dell’art. 33 – di cui il diritto costituzionale allo sport viene a costituire pratica attuazione, nella sua duplice connotazione di attività fisica fondamentale per il benessere psicofisico del singolo e di opportunità per l’evoluzione civile e culturale della collettività.

Ma quali effetti avrà la riforma?

La modifica della Costituzione vuole affidare esplicitamente

alla Repubblica – impegnando lo Stato italiano – il compito di promuovere e diffondere lo sport, assumendo iniziative idonee e conseguenti. In questo senso, «la tanto attesa modifica della Costituzione, non deve essere un traguardo finale, ma un volano per la valorizzazione dello sport come strumento di promozione della salute del singolo e, soprattutto, di un progresso sociale. A tal fine, si rende necessaria l’introduzione di obiettivi nazionali in materia di attività sportiva, e la realizzazione di un sistema di controllo sulla loro effettiva attuazione. Attendiamo, insomma, misure concrete che rendano la pratica sportiva accessibile a tuttigiovani e anziani - e inclusiva - con attenzione particolare ai disabili e alle persone ai margini della società», ha dichiarato il presidente nazionale

del CSI Vittorio Bosio, che prosegue citando il PNRR, la normativa europea e i temi del territorio e della scuola: «Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha previsto interventi per realizzare e rigenerare impianti sportivi che favoriscano il recupero di aree urbane. Attendiamo provvedimenti - nazionali ed europei - che proseguano sulla strada del concreto sostegno ai territori, al mondo della scuola e del rafforzamento della cooperazione internazionale su questi temi, posto che già il diritto europeo riconosce una connessione tra sport e diritti sociali e che l’Unione Europea, con il Trattato di Lisbona, ha acquisito una competenza specifica sul tema». Il CSI continuerà a seguire da vicino (e a raccontare) i lavori in corso per rendere lo sport un diritto. Concreto ed effettivo.

26

Infortuni e sinistri

Non farti rallentare dalla denuncia, riparti con CSI e Marsh

Nel corso dell’attività sportiva infortuni e traumi di diversa entità possono coinvolgere atleti di ogni età e categoria, dai giovani appassionati ai professionisti. Malgrado la gravità degli incidenti possa variare, spaziando da piccole contusioni a lesioni più significative, la sicurezza e l’attenzione verso le situazioni potenzialmente pericolose deve essere una costante di ogni evento sportivo.

Tuttavia, preparazione e attenzione spesso possono non essere sufficienti per scongiurare gli incidenti, data anche la natura rapida e imprevedibile di buona parte di questi fenomeni. Cosa fare quindi in caso di sinistro?

La situazione di disagio per l’atleta e per l’associazione, dovuta alle condizioni fisiche dell’infortunato e alle complessità che ne derivano, è molte volte aggravata dalle oggettive difficoltà legate al processo di denuncia: burocrazia difficile da interpretare e procedimenti farraginosi sono solo alcuni degli ostacoli che, forse troppo spesso, atleti e associazioni devono superare da soli. Per promuovere un processo rapido e agevole, Marsh mette a disposizione dei tesserati CSI una modalità di denuncia dei sinistri online innovativa e paper-less. Attraverso l’area web appositamente dedicata alla denuncia dei sinistri, raggiungibile con qualunque

browser da pc, smartphone e tablet all’indirizzo www.marshaffinity.it/csi, è possibile:

1. Inserire una nuova denuncia. Inoltrare la denuncia del sinistro, scaricare il modulo di denuncia precompilato con i dati inseriti ed allegare tutta la documentazione che serve per l’apertura della pratica.

2. Monitorare lo stato delle pratiche inserite. Visualizzare in ogni momento lo stato di avanzamento delle pratiche.

3. Gestire la documentazione. Nei casi in cui l’ufficio sinistri comunichi la necessità di integrare la documentazione con ulteriore materiale utile ai fini della

corretta valutazione del sinistro, è possibile inoltrare quanto richiesto attraverso il portale.

4. Richiamare un sinistro denunciato in forma cartacea Attraverso la sezione del sito “Richiama Sinistro”, è possibile monitorare lo stato delle denunce trasmesse in forma cartacea attraverso il modulo tradizionale e inoltrare, anche in questi casi, l’eventuale ulteriore documentazione richiesta.

Dubbi o difficoltà nel processo? Con Marsh e CSI hai il supporto che ti serve in ogni momento: contatta il nostro Contact Center al numero “02 48538043” o scrivi a: info.csi@marsh.com

Stadium 27
Polizze&Sport

Lavoro sportivo a rischio

Dal 31 agosto è operativo il Registro Nazionale Attività Sportive Dilettantistiche

RIFORMA DELLO SPORT: PASSI IN AVANTI CON L’AVVIO DEL NUOVO REGISTRO, MA RESTANO LE INCOGNITE SUL LAVORO SPORTIVO. COME NOTO, LE TANTE ASSOCIAZIONI E SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE (ASD E SSD) SONO ATTUALMENTE COINVOLTE IN UN’OPERA DI RESTYLING DELLA PROPRIA DISCIPLINA CIVILISTICA E FISCALE. LE NOVITÀ INTERESSANO SIA GLI ENTI SPORTIVI IN PRIMA PERSONA SIA I COLLABORATORI DI QUESTE REALTÀ.

Diversi gli step ancora da attuare, subito dopo la tornata elettorale. Un primo aspetto riguarda il lavoro sportivo. Le norme, contenute nel Dlgs 36/2021, non sono ancora operative e non saranno efficaci prima del 1 gennaio 2023. Va peraltro considerato che, nelle more della sua operatività, il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto correttivo recante modifiche all’attuale decreto 36. La bozza in questione deve tuttavia ancora

28 Nel RUNTS lo Sport dilettantistico è incluso espressamente tra i settori di attività di Jessica Pettinacci

essere sottoposta al vaglio parlamentare, con il rischio di non vedere la luce prima dell’entrata in vigore delle nuove norme sul lavoro sportivo. Tra le modifiche, basti pensare ad esempio all’introduzione di una presunzione assoluta che consente di applicare il contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) ove la prestazione sportiva non superi le 18 ore settimanali (esclusa la partecipazione a manifestazioni sportive) e sia coerente con

i regolamenti tecnico-sportivi degli Organismi del CONI. Per i contratti di co.co.co. e quelli di lavoro autonomo lo schema di correttivo prevede poi una soglia di esenzione contributiva per i compensi annui fino a 5mila euro e un’aliquota contributiva, per la parte eccedente, pari al 24 o 25%. Ai fini fiscali l’esenzione resterebbe ferma entro il plafond di compensi annui fino a 15mila euro, per ogni tipo di rapporto di lavoro. Le agevolazioni migliorerebbero

l’impianto ora derivante dal decreto 36, ma resta ancora qualche nodo da sciogliere. Vale a dire la necessità di avere una qualificazione univoca del rapporto di lavoro. Ciò in quanto il parametro delle 18 ore settimanali prescinde dall’entità del compenso erogato ponendo sullo stesso piano realtà associative differenti e favorendo, a ben vedere, quelle più strutturate a discapito dell’associazionismo di base.

Altra novità per le ASD/SSD riguarda, poi, il nuovo Registro sport. Quest’ultimo è divenuto operativo lo scorso 31 agosto con l’entrata in vigore del Dlgs 39/2021, segnando il definitivo venir meno del Registro CONI

2.0. Una novità non di poco rilievo considerando le centinaia di migliaia di ASD/SSD interessate nella procedura di trasmigrazione da un elenco all’altro. Sul punto, restano tuttavia da chiarire le modalità di raccordo con il Registro unico del Terzo Settore, tenuto conto che non pochi saranno gli enti sportivi dotati della doppia qualifica (ETS/ASD e SSD). Ulteriore aspetto riguarda poi l’acquisto della personalità giuridica. La riforma Sport ha previsto la possibilità per le ASD di ottenere, in deroga al dPR 361/2000, la personalità giuridica mediante l’iscrizione nel Registro affidando al Notaio il controllo di legalità sostanziale sugli atti costitutivi. Una previsione introdotta sulla falsariga di quanto già recato dal Terzo Settore e che deve tuttavia coordinarsi con l’intero impianto della riforma. Ciò anche considerando che, in base al tenore del decreto 39, la presentazione della domanda di iscrizione è una competenza riservata ai soli Organismi sportivi del CONI.

Stadium 29 Terzo Settore

I colori del CSI al Meeting di Rimini

Un Meeting di Rimini sui generis, che ha rispecchiato appieno il singolare periodo storico che stiamo vivendo. Secondo le stime, più di 800.000 persone hanno preso parte al tradizionale appuntamento della seconda metà di agosto organizzato, per la 43esima volta, dalla fondazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli” nella città di Rimini. Dopo due anni di assenza, anche il Centro Sportivo Italiano è tornato a colorare di arancioblu alcuni

spazi della fiera ubicata nella città romagnola. Ventisette volontari CSI, provenienti da dieci regioni e sedici comitati differenti, hanno gestito una cospicua fetta del padiglione A5, il “Villaggio dello Sport Regione Lombardia”, registrando la presenza di oltre 5.000 visitatori complessivi. Un’équipe che ha saputo coordinare i numerosi campi da gioco allestiti per l’occasione: oltre gli sport di squadra tradizionali – calcio, basket e pallavolo – il Centro Sportivo

Italiano ha dedicato un’intera area al gioco degli scacchi, alla scherma, al calciobalilla e al tennistavolo. Un lavoro impegnativo quello condotto dal team di operatori volontari del CSI, cominciato con la fase di allestimento degli oltre 10.000 metri quadri riservati allo sport e proseguito con la sei giorni di attività proposte dal giovane team arancioblu: dai semplici confronti amichevoli ai tornei, passando per le esibizioni e i camp condotti in collaborazione con

30
SUCCESSO PER L’EDIZIONE 2022 CON 5.000 VISITATORI NEL “VILLAGGIO DELLO SPORT REGIONE LOMBARDIA” GESTITO DAI VOLONTARI CSI

l’U.S. Sassuolo e l’U.C. Sampdoria, società che militano nel campionato di Serie A.

«Quella del Meeting è un’esperienza straordinaria, completamente differente da qualsiasi altra esperienza si possa realizzare nel corso di una stagione sportiva. Le attività del Meeting richiedono impegno, concentrazione e spirito di abnegazione, ma tutti i sacrifici vengono ripagati a dovere dal sorriso e dall’entusiasmo che i tantissimi bambini, ragazzi e adulti ci manifestano quando diamo loro la possibilità di giocare liberamente e gratuitamente nell’area sport», spiega Michele, un giovane volontario che ha preso parte all’edizione 2022 del Meeting di Rimini. «Essere tornati a vivere l’esperienza del Villaggio dello Sport all’interno del Meeting, dopo due anni di assenza a causa della pandemia, è emozionante. Pensare di poter offrire sei giorni di divertimento assoluto a migliaia di persone provenienti da città, e spesso da nazioni, differenti è straordinario: tutto questo mi fa pensare che ci stiamo lentamente riappropriando di quella “normalità” che non abbiamo potuto vivere serenamente negli scorsi due anni», riecheggia la sua “collega” Francesca.

Durante il Meeting di Rimini, il “Villaggio dello Sport Regione Lombardia” ha ospitato anche Francesco Gazzè, presidente della Federazione Italiana Citytennis, che ha illustrato le regole del Citytennis, sport nato cinque anni fa e che consiste in un tennis più “piccolo” da praticare con una pallina morbida. «Lo consiglio perché è molto semplice, aggregante e propedeutico per il gioco del tennis», ha spiegato il presidente Gazzè ai microfoni del CSI.

Gradita anche la visita di Marco Fichera, schermidore siciliano vincitore di una medaglia d’argento

ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016: «Aggregare non vuol dire soltanto creare un contenitore e riempirlo, bensì mettere insieme persone che senza lo sport non si troverebbero. Eventi come il Meeting ritengo debbano essere il fiore all’occhiello di una comunità: dobbiamo continuare ad investire nello sport».

L’edizione 2022 del Meeting di Rimini è stata intitolata “Una passione per l’uomo”, frase tratta da un intervento pronunciato da don Luigi Giussani al Meeting del 1985. Il fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, peraltro, è stato ricordato più volte nel corso della sei giorni: quest’anno, infatti, ricorre il centenario della nascita del celebre teologo originario di Desio, in Lombardia. Archiviato il Meeting di Rimini 2022, sono già in atto i preparativi per la prossima edizione, che avrà come titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile” e si svolgerà presso la Fiera di Rimini dal 20 al 25 agosto 2023.

Stadium 31
Primo Piano
Offrire sei giorni di divertimento assoluto a migliaia di persone provenienti da città, e spesso da nazioni, differenti è straordinario

Tempo di consuntivi e nuovi progetti per il Ciclismo arancioblu

Coronata la stagione in bici

IL CICLISMO DEL CSI, AVVIATO VERSO UN AUTUNNO ANCORA PROLIFERO DI ATTIVITÀ, COMINCIA A TRACCIARE UN PRIMO BILANCIO E A GUARDARE AL 2023 CON RINNOVATO VIGORE. PIÙ IN GENERALE PER IL CENTRO SPORTIVO ITALIANO IL 2022, SEGUENDO LA SCIA DEL 2021, È STATO INTENSO E PRODUTTIVO DI ATTIVITÀ MULTIDISCIPLINARI, BEN SUPERANDO IL PERIODO DELLE NOTE DIFFICOLTÀ E LIMITAZIONI AMBIENTALI, CONTRIBUENDO A RESTITUIRE AGLI ASSOCIATI RINNOVATE SODDISFAZIONI. QUESTO GRAZIE ALLA SUA CLASSE DIRIGENTE, AI COMITATI TERRITORIALI, ALLE ASSOCIAZIONI E AI TESSERATI CHE, CON LA LORO DINAMICITÀ, NE HANNO RIVITALIZZATO L’INTERO MOVIMENTO ASSOCIAZIONISTICO, IN PARTICOLARE GRAZIE ALL’INVESTIMENTO IN QUESTA DISCIPLINA DA PARTE DELLA PRESIDENZA NAZIONALE A PARTIRE DAL 2021.

32

Grazie alla Direzione Tecnica Nazionale, ed al coordinamento della Commissione Tecnica Nazionale, il ciclismo del Centro Sportivo Italiano si è ritagliato uno spazio importante nel panorama nazionale, rendendolo sempre più radicato nel territorio, con una linea operativa e di regole ben definite - e su questo aspetto l’ente non fa mancare la propria attenzione - creando per gli associati una variegata opportunità di attività, sia formative, sia di carattere agonistico che ludico ricreativo, con particolare

attenzione verso il mondo giovanile. Come detto, nonostante le arcinote difficoltà e condizioni sanitarie dell’ultimo biennio, il settore ciclistico ha registrato un notevole incremento di società sportive e tesserati che, a vari livelli, hanno prodotto una rigogliosa attività, ciò a testimonianza anche della rinnovata operatività del settore, fatta propria dai comitati territoriali. Tutto grazie anche alle opportunità delle numerose manifestazioni territoriali e regionali, agonistiche, cicloturistiche, fuoristrada, gare a tappe, tornei e attività ludiche che, per i tesserati, si sono concretizzate nelle finali nazionali sparse sull’intero territorio, dando modo di coronare i loro obiettivi agonistici rappresentati dalle maglie arancioblu cerchiate dal tricolore. Con i traguardi tricolori si è iniziato a gennaio nel Lazio, ad Ostia Antica, con il ciclocross, andando in Sicilia a maggio per il fondo MTB, quindi a Giugno in Basilicata per il campionato Medio Fondo strada, in Lombardia per la Marathon MTB e in Campania per XC MTB, a luglio in Romagna per il cicloturismo nazionale, quindi a settembre nelle Marche per le prove su strada a cronometro (individuale, coppie, squadre) e per il titolo assoluto della strada. A ottobre si è tornati in Lombardia, nel bresciano, per la prova di Endurance MTB per celebrare gli amanti delle lunghe e faticose distanze. Nel 2023 contiamo di incrementare questi dati che, non sono solo utili alle statistiche, ma carichi di significati. Per il CSI il supporto verso gli associati, la promozione e l’organizzazione degli eventi, come i peculiari aspetti della formazione per dirigenti, per tecnici, e per gli addetti all’organizzazione eventi, sono elementi essenziali del proprio essere e, per noi del

ciclismo, oltre ad essere delle certezze, sono predominanti obiettivi da accrescere anche con il determinante supporto delle strutture dell’Associazione. Come non mancherà l’attenzione a formare nuovi quadri per garantire al ciclismo un’efficace continuità, anche attraverso convention settoriali da condividere con tutti i comitati territoriali.

Sono questi i mezzi primari attraverso cui il settore ciclismo del CSI intende assolvere la propria funzione sportiva e sociale, mettendo a frutto le esperienze e la passione di tanti. Per questi scopi siamo impegnati nel porre in campo tutte le conoscenze maturate e promulgate negli anni, soprattutto in ambito delle normative, della sicurezza e della tutela degli associati.

Forte e determinato continuerà ad essere l’impegno verso la tutela della salute, della moralità sportiva, della collaborazione con e tra le strutture territoriali, proponendo sport in modo idoneo allo sviluppo dell’integrazione sociale, dell’amicizia e della solidarietà, generando ideali spazi di aggregazione anche per i tanti amanti della bicicletta sparsi nella penisola, da convogliare nel nostro mondo associativo. In sintesi, quindi, fare dello sport alla portata di tutti e per tutti, facendo coincidere ogni forma di ciclismo con la gratificazione personale.

I prossimi mesi, in sinergia con la Direzione Tecnica Nazionale, ci vedranno impegnati nel tracciare programmi operativi per il 2023.

Al riguardo contiamo anche, e soprattutto, sull’apporto dei comitati territoriali e regionali con i quali vogliamo condividere fattivamente l’operatività del settore in ogni sua forma, facendoci indicare idee e suggerimenti.

Stadium 33
Due ruote

Correva l’anno...

“Nel 1911, dopo una prima intesa a Nancy, in Francia, in occasione di un Meeting Internazionale di Ginnastica, le Federazioni sportive cattoliche di Alsazia, Belgio, Canada, Francia, Irlanda, Olanda e Svizzera (in un secondo tempo diede la sua adesione anche il Lussemburgo), diedero vita alla Unione Internationale des Oeuvres Catholique d’Education Physique (UIOCEP), che al momento della sua fondazione può contare, nella somma delle varie nazioni componenti, su circa 2.000 società e 150.000 federati. La sua sede viene fissata in Roma e alla presidenza venne chiamato il presidente della FASCI conte Mario di Carpegna. Il dott. Paul Michaux (Francia) e il barone di Dieudonné (Belgio), vennero nominati vicepresidenti; Charles Simon (Francia), segretario generale”.

34

Questo ampio stralcio ricavato dalla lettura del primo volume della preziosissima collana dedicata ai “Cent’anni di storia nella realtà dello sport italiano” sembra far pensare ad una apertura di orizzonti di pace e di collaborazione fra i popoli. Compito iniziale dell’UIOCEP era la promozione di grandi concorsi ginnico-sportivi, a livello internazionale, fra tutte le Federazioni sportive cattoliche. Roma fu il cuore dei primi due concorsi internazionali, svoltisi in realtà nel Cortile del Belvedere in Vaticano, sotto lo sguardo benevolo e amorevole di Pio X, Papa ancora ferito dalle conseguenze della presa di Porta Pia e dall’annessione di Roma all’Italia.

Ma al di là di questo momento storico, più tardi superato con nuovi assetti e nuovi accordi fra Stato Italiano e Stato del Vaticano, quello che stiamo per raccontare è in realtà il crollo delle speranze di pace, di collaborazione e di attività sportive volte a valorizzare la fratellanza fra popolazioni di nazionalità diverse. Insomma: una universalità dello sport che è sempre stata alla base della proposta cristiana dell’attività ludica, ricreativa e sportiva. Ancora, in quei giorni, non si sentiva l’eco dei cannoni e ancora non si prefigurava la tragedia che pochi anni dopo avrebbe travolto l’Europa e gran parte del mondo: la Prima Guerra Mondiale.

Nonostante il clima anticlericale ancora dominante in Italia, i dirigenti cattolici riuscirono, fra mille difficoltà, ad organizzare un’imponente manifestazione internazionale, nel settembre del 1913, subendo però il divieto di formare il corteo che dalla Basilica del Laterano a quella di San Pietro avrebbe dovuto portare l’omaggio deferente al cospetto del Papa. La cronaca racconta di ostacoli burocratici di ogni genere e addirittura di insulti, incidenti, bastonate e ogni possibile azione contro le rappresentative sportive che, alla spicciolata (e non in corteo, appunto), percorsero quel tratto di strada.

«Fu un’odissea quella attraversata di Roma –racconta la Storia del CSI – e le rappresentative giunsero all’appuntamento con il Papa con due ore di ritardo. Ma il Papa era ancora lì ad

aspettarle. L’udienza si trasformò in un tripudio di fede e di entusiasmo che commosse il Papa al punto da impedirgli di parlare. Quello del settembre 1913 fu l’ultimo incontro di Pio X con gli sportivi cattolici verso i quali aveva sempre avuto una speciale predilezione. Pochi mesi dopo egli concludeva la sua vita terrena». Il terribile 1914 era ormai alle porte. Iniziò la Prima Guerra Mondiale che sconvolse in particolare l’Europa portando al martirio milioni di giovani vite e riducendo in miseria gran parte delle famiglie di tutte le nazioni coinvolte. Nel 1915 anche l’Italia entrò in guerra partecipando a quel conflitto che, pur concludendosi con la vittoria degli alleati dell’Italia (oggi in Italia celebriamo il 4 Novembre quale Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate) creò un tale squilibrio tra le nazioni e tali condizioni socio-economiche complessive che subito iniziarono rivolte sociali, scioperi delle fabbriche, tumulti nelle città e nelle campagne. La gente era letteralmente alla fame.

Una guerra vinta insomma, ma che fece in realtà, e in contrasto con tutte le aspettative, da terra di coltivo per la nascita del fascismo prima e del nazismo subito dopo.

Dal 1922 in poi non vi fu più pace, anche se il movimento sportivo cattolico resistette eroicamente ancora per anni, fino al cataclisma che di nuovo sconvolse il mondo fra il 1939 e il 1945. Un conflitto spaventoso, sanguinoso, cruento fino all’inverosimile, che si concluse con le due terribili bombe atomiche sganciate su Hiroshima (6 agosto 1945) e Nagasaki (9 agosto 1945). Da quei giorni per il mondo intero non vi fu mai più la sicurezza di poter vivere in pace perché la potenza nucleare, entrata a far parte delle armi a disposizione dei governanti di molte nazioni in tutto il mondo, mise fra i possibili e concreti rischi per l’umanità, addirittura la sua totale distruzione. Siamo andati un po’ avanti per dare un quadro minimamente indicativo del tempo di cui stiamo trattando. Nel prossimo numero però ci dedicheremo agli anni dalla nascita del fascismo e alle sue dirette conseguenze sulla vita della FASCI e dello sport promosso dai cattolici.

Stadium 35 Pillole di Storia

SWING Cuore da campioni

A pelo d’acqua, un “otto con” in cerca del ritmo, quarta dimensione del canottaggio. Un film da gustare fino all’ultimo colpo, fino all’ultima inquadratura

SWING

Swing. E tu pensi alla sventola del pugile. O al classico slancio del giocatore di golf in procinto di colpire. Oppure allo stile jazzistico nato ormai quasi un secolo fa. Swing, dunque. Ma nel film di Michael Mailer - un passato da operatore umanitario e report di guerra prima di approdare al cinema come sceneggiatore e regista -, ti ritrovi invece a pelo d’acqua, tra attacchi passate uscite e poi ancora spinte respiri spinte: sull’“otto con” della Beston University negli Usa di fine millennio scorso. Duemila metri per un tempo buono di sei minuti; corsa dura, gara sfibrante. I ragazzotti partono bene, ma crollano. Altro che gloria e olimpiadi! L’ambizione è buona se la coltivi con umiltà e per capirlo serve la mascella dura del bravissimo Michael Shannon – il cattivissimo del magnifico ‘La forma dell’acqua’ –, allenatore ingaggiato per risalire la corrente. Un tipo brusco dalle idee chiare: nessun uomo è un’isola, nella vita siamo sempre circondati da persone; per questo serve una squadra, proprio perché nessun atleta si senta un’isola. Soprattutto il nerboruto Alex, capovoga in odor di sette cerchi e figlio di quel Singleton amministratore dell’istituto e un tempo canottiere proprio a fianco del coach Jack Murphy. L’impatto è traumatico: niente di più umiliante per un “otto con” che vedersi superati al traguardo dal proprio coach in voga da solo. Eppure accade. A quel punto non resta che mollare o fidarsi di lui. Uno duro e puro. Uno che non fa sconti. Uno che sceglie il leader non tra chi al remo spinge, ma tra chi si fa seguire. Jack Murphy sgretola certezze di sabbia che affondavano nel fondo blu alla prima avversità.

Cuore da campioni Regia di Michael Mailer, con Alexander Ludwig, Charles Melton, Michael Shannon, David James Elliott. Lilly Krug. Genere DrammaticoUSA, 2021, durata 119 minuti

Così vediamo un gruppo di giovanotti che corre per chilometri con anelli alle caviglie che li legano l’un con l’altro: senza ritmo si cade tutti, si sa. E il ritmo arriva. Il sentiero non è semplice, certo, la strada tortuosa, il dolore non manca, ma lo swing – la quarta dimensione del canottaggio –alla fine arriva. Tra ‘Attimo fuggente’ e cinemovie di college a stelle e strisce, con classica love story, il film non cerca promesse ma solide realtà, tuttavia non tradisce. Se avrete pazienza, un improvviso colpo di scena vi ripagherà d’ogni attesa. E gusterete ogni inquadratura della gara finale come se foste voi a pelo d’acqua, con gli schizzi sul viso e il sudore e lo sforzo su muscoli sfiancati dall’acido lattico. E da lontano, per incanto, sentirete la voce maestosa di Giampiero Galeazzi, un grande giornalista che avrebbe amato questo film fino all’urlo finale.

36
CineSport

#VitaCSI

MiniOlimpiadi: buona la prima

Successo incredibile per la prima edizione delle “Mini Olimpiadi Municipio 3”, rassegna organizzata dal CSI Comitato di Bari e dal Municipio 3 del Comune di Bari. Oltre 1.500 persone, tra bambini, adulti e anziani, hanno preso parte alla settimana di eventi sportivi previsti nel lungo programma della kermesse. Dagli sport di squadra – calcio, pallavolo e basket – agli sport su sabbia, passando per gli sport individuali e gli intramontabili giochi tradizionali. La rassegna sportiva si è svolta da lunedì 5 a domenica 11 settembre presso i quartieri San Paolo e San Girolamo di Bari, coinvolgendo in particolar modo il Pala Laforgia, il parco “Papa Giovanni Paolo II” e il lungomare IX maggio. Alle tante attività hanno partecipato sia i più piccoli, impegnati nelle categorie under 10 e under 13, sia i più grandi (under 16 e over 18) con tornei organizzati ad hoc dal comitato barese del CSI. Domenica 11, invece, si è tenuta la cerimonia conclusiva dell’intera manifestazione, alla quale hanno preso parte il presidente Nicola Schingaro, l’assessore allo sport del comune di Bari Pietro Petruzzelli e una nutrita delegazione di consiglieri del Municipio 3. Durante l’evento finale, grazie alla partnership con Coop Alleanza 3.0. – main sponsor dell’iniziativa –sono stati premiati tutti gli atleti intervenuti nel corso della settimana di “Mini Olimpiadi”. Per concludere, sul palco sono saliti artisti e band locali, che hanno intrattenuto il pubblico presente con esibizioni musicali dal vivo. «L’organizza

CSI in tour sprint autunnale

zione di questo evento è stata davvero impegnativa: portare un’idea precisa di sport nella periferia del nostro capoluogo, e farlo nell’arco di un’intera settima na, richiede impegno e dedizione – ha spiegato Serafina Grandolfo, presidente del CSI Bari – però, il risultato finale parla chiaro: centinaia e centinaia di per sone che si sono sentite coinvolte e che, con gioia, hanno scelto di accettare il nostro invito a divertirsi con noi. Lo sport è educazione e rispetto delle regole e, in questi giorni, abbiamo avuto dimostrazione di quanta voglia di praticare sport ci sia nel nostro amato territorio».

Con la tappa del 16 ottobre ad Arezzo si concluderà il tour del CSI Toscana 2022, che ha contribuito con le sue 40 tappe in tutta la Regione a ridare slan cio e rimettere in campo la passione, l’entusiasmo e l’instancabile lavoro di squadra e di amicizia che caratterizza la nostra realtà. Un’iniziativa che ha colorato ed animato l’estate di tanti ragazzi, bambini e famiglie portandoli all’autunno nel pieno della vitalità della nuova stagione scolastica e delle nuove attività sportive in calendario. Favori re la riappropriazione di spazi impor tanti per grandi e piccini, vivere sani momenti di gioco e divertimento, pro muovere stili di vita sani e condivisio ne: questi i valori che ha portato avanti per tutta l’estate l’itinerante Villaggio CSI in tour. Sport, convegni ed eventi con le istituzioni pubbliche come quel lo con il Comune di Pisa per la Settima na europea della mobilità sostenibile, il convegno sullo sport come stile di vita nel comune di Pistoia, sull’educazio ne sportiva per lo sviluppo di cittadini autonomi e consapevoli e protagoni sti del proprio futuro nell’era digitale, che ha avuto luogo presso il teatro del Costone a Siena. Ultimo appuntamen to per la riflessione è stato a Firenze nell’aula magna dell’Università alla Facoltà di Agraria in Piazza delle Ca scine, nell’ambito della tappa regionale dell’8 e 9 ottobre, per parlare di “Sport e sostenibilità” e per ufficializzare i ri sultati di un questionario a cui hanno risposto le società sportive, i dirigenti, gli atleti, gli istruttori, i giudici di gara e gli arbitri del comitato CSI Toscana.

Stadium 37
BARI
TOSCANA
Il territorio al centro PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it

CSI

La corsa in montagna ha assegnato i titoli regionali

Terza e ultima prova del 2° Trofeo regionale di corsa in montagna sabato 27 agosto a Capo di Ponte (Valcamonica) con l’impegnativo tracciato only up di 4,7 km con un di slivello positivo di 600 metri. Dopo la prova up&down di Colorina e la vertical di Pa gnona, i titoli regionali CSI sono stati assegnati in terra camuna.

A livello di società, dopo un

bel testa a testa tra la Poli sportiva Pagnona e il GS CSI Morbegno che si è concluso con un pari punti a quota 137, sono stati però i diavoli rossi valtellinesi a spuntarla grazie al maggior numero di punti atleti (937 versus 881), bissando così il successo del lo scorso anno.

Il sodalizio del presidente Giovanni Ruffoni festeggia anche 3 campionati regio

nali: Roberto Fumelli negli amatori A, Annalisa Perlini negli amatori B femminile e Aurelio Mazzoni nei vete rani B. Sostanzioso anche il bottino della Polisportiva Pagnona grazie ai titoli di Isabella Gandin (juniores), Anna Busi (amatori A f), Da niele Tagliaferri (amatori A), Maurizio Gandin (veterani A), senza dimenticare quel li di Alessia Bergamini (CSC Cortenova) e Juri Marelli (GS Rogeno) nei senior, Giuliana Marazzone (AIDO Artogne) nelle veterane A e Giovanna Cavalli (Team Pasturo) nelle veterane B. Il Campionato di corsa in montagna sta pren dendo piede dopo l’edizione d’esordio dello scorso anno, con un totale di 17 società partecipanti nel 2022 e le prove dislocate in 3 Comitati diversi: Sondrio, Lecco e Val lecamonica.

Un successo annunciato la VI Beach Volley Cup

Nonostante due violenti nubifragi ab battutisi sulla città lucana, si è conclu sa magnificamente la VI edizione della “Beach Volley Cup - Città di Melfi”, cu rata dal CSI di Melfi assieme all’Olimpia Volley Melfi ed all’APS Pro Humanitate e patrocinata dall’Amministrazione Co munale.

Dal 20 al 30 agosto ancora una volta nel la splendida cornice di Piazza Pasquale Festa Campanile, colorata di arancione e blu, sulla stupenda sabbia silicea lo cale, circa 160 atleti di Melfi e del Vultu re-Melfese, divisi in ben 20 compagini, si sono contesi la vittoria del 4 vs 4 misto categoria Amatori e categoria Prof. Da vanti al nutritissimo pubblico che gre miva la tribuna, alle autorità comunali, al consigliere nazionale CSI Nazzareno Sportella ed al presidente del CONI lu cano, Leopoldo Desiderio, il team Gio vanissimi si è aggiudicato la vittoria per la categoria Amatori, battendo Los Me

renderos; mentre tra i Prof. la vittoria è andata a Beachvolliamo che ha avuto la meglio sul Volley Lavello. Per entrambe le vincitrici, oltre a coppe e medaglie, uno stupendo weekend offerto dal me raviglioso Villaggio Giardini d’Oriente di Nova Siri (MT), fiore all’occhiello dell’o spitalità ionica nella regione lucana.

TERAMO Il “Dino Besso” di S. Nicolò al CSI

Conclusa la procedura re lativa all’assegnazione del la gestione del Campo di Calcio “Dino Besso” di San Nicolò a Tordino.

L’impianto sportivo, ogget to di recente rifacimento del manto sintetico, sarà gestito per 10 anni (più ul teriori 10 rinnovabili) dal Comitato Provinciale di Te ramo del CSI.

La struttura si aggiunge a quelle già sotto la tutela e il coordinamento del CSI nei Comuni di Teramo e di Penna Sant’Andrea.

Il CSI non riceverà alcun contributo comunale per la gestione ed è chiamato a definire delle tariffe volte a stabilire un equilibrio eco nomico-finanziario.

Dopo la consegna dell’im pianto da parte dei tecnici del municipio il campo os serverà una chiusura ne cessaria per il nuovo rilan cio. Successivamente, nel corso dei prossimi mesi, la struttura subirà degli in terventi di adeguamento e miglioramento.

«Il nostro interessamento verso il “Besso” impianto - ha commentato il Presi dente CSI Angelo De Mar cellis - deriva da un forte invito a partecipare da par te del tessuto sportivo della zona, in particolare dalla società Sannicolese, che nella frazione opera con obiettivi non solo agonistici e con la quale ci proponia mo di avviare una profi cua collaborazione. Nell’AS 2022/23 iscrizione gratuita ai campionati degli sport di squadra CSI per tutte le società che utilizzeranno gli impianti sportivi targati CSI per gli allenamenti e le gare casalinghe».

38 LOMBARDIA
PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it #Vita
Il territorio al centro
MELFI

#VitaCSI

L’estate iblea è arancioblu al Summer Sport Fest

Dall’1 al 7 agosto a Marina di Ragusa si è svolta la prima edizione del Sum mer Sport Fest, organizzato dal CSI Ragusa in collaborazione con la Con sulta giovanile e patrocinata dal Co mune di Ragusa.

Tante discipline sportive come basket, beach bocce, rugby, calcio 3 vs 3 maschile e femminile, categorie adulti e giovanili, tennistavolo, ping pong, calcio balilla, volley, tambeach,

judo, titanes sport race, per un totale di 14 tornei che si sono svolti lungo la bellissima litoranea iblea trasforma tasi, per l’occasione, in palestre a cielo aperto.

La kermesse ha coinvolto davvero tutti, bambini, giovani, meno giovani, che si sono cimentati nelle competi zioni con entusiasmo e voglia di di vertirsi. Una grande risposta da parte della cittadinanza che ha accolto l’in

vito degli organizzatori ad animare lidi, piazze e spiagge con lo sport re galando una settimana di sano diver timento, leggerezza e aggregazione. La manifestazione si è conclusa do menica 7 agosto nella centralissima Piazza Duca degli Abruzzi alla pre senza del sindaco Giuseppe Cassi e dell’assessore Eugenia Spata, che hanno premiato i tanti vincitori delle varie discipline.

L’estate del CSI in bici, in spiaggia e di corsa!

L’estate del CSI Marche ha visto rinnovarsi l’appuntamento con il sano divertimento dello sport nelle località turistiche e balneari. Sono state 3 settimane bollenti quelle che hanno visto i migliori atleti contendersi i titoli di campione regiona le nelle discipline a due ruote, nel beach volley e nella corsa su strada. Siamo partiti a metà luglio, a Monte Rinaldo (FM), dove si è disputato il 2° Gran Premio La Cuma, valido anche come campionato regionale su strada. Fuochi d’artificio nel weekend successivo: a Rubbianello (FM) è andato in scena il campionato regionale a cronometro, mentre a Ortezzano (FM) sono stati impegnati i pretendenti al titolo di campione regionale MTB. In contemporanea, a Fano (PU) si è disputato il campionato regionale di Beach Volley, denominato Drin ky Summer Cup – Memorial Anna Zattoni. Sedici le coppie

maschili che hanno partecipato al 2×2 open maschile e 12 le coppie femminili che hanno partecipato al 2×2 amatori fem minile, per un totale di 56 atleti provenienti non solo dalle Marche ma anche dall’Umbria e dalla Lombardia. È stata an che l’occasione per onorare il ricordo di Anna Zattoni, palla volista fanese morta per la leucemia nel 2004 a soli 27 anni. Ad inizio agosto, poi, presso il circuito E. Marconi di Fano è andata in scena la prima edizione della “Notturna Fanese”, manifestazione podistica organizzata dal gruppo podistico Fano Corre “Lamberto Tonelli”, valevole come campionato regionale di corsa su strada. Hanno partecipato circa 250 fra atleti, camminatori e bambini/ragazzi, che con le loro canotte hanno colorato il percorso che prevedeva per i più allenati la 10km e per gli altri i 5km e le mini-podistiche per i più piccoli.

Stadium 39
Il territorio al centro RAGUSA
PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it
MARCHE

#Vita

Danza Sportiva in Piazza Duomo

Un’estate infinita, vissuta a mille all’ora

Un grande successo per la Danza Sportiva in Piazza Duomo evento griffato CSI Cava de’ Tirreni e inserito nel programma dei festeg giamenti in onore della Be atissima Vergine dell’Olmo. Dieci gruppi di ballo con sei società affiliate al CSI e 150 atleti hanno dato vita a due ore di grande spettacolo, da vanti ad un pubblico nume rosissimo. La scalinata del Duomo stracolma di gente, un parterre di circa due cento persone ad applaudi re i ballerini. Ospite d’onore della manifestazione l’Asso ciazione “Liberamente” del presidente Salvatore Salier no. A portare i saluti il presi dente del CSI Cava, Giovanni Scarlino, che ha evidenziato il valore della manifestazio ne e l’impegno profuso dal Comitato a tornare in Piaz za Duomo dopo due anni di Pandemia.

Nelle calde settimane da giugno ad ago sto i Centri Estivi e Grest del CSI hanno richiamato nel Tigullio numerosi bambini e ragazzi, per una partecipazione record. Sport, laboratori esplorativi e creativi, giornate dedicate per stimolare i piccoli partecipanti: sono stati molti i momenti di gioco e socializzazione che hanno crea to percorsi didattici vissuti attivamente e con entusiasmo. Un’iniziativa che ha riscosso un grandis simo successo, fino alla ripresa scolastica, con il Centro Estivo di Carasco, ultimo a chiudere per vivere fino in fondo gli ul timi giorni tra giochi, sport, escursioni, laboratori creativi e civici: la varietà del le iniziative sono condotte da istruttori e animatori sportivi CSI adeguatamente formati.

Tutto questo è infatti reso possibile gra zie allo staff costituito da operatori iscrit ti all’albo nazionale CSI e da istruttori di pallavolo, basket, calcio, danza, nuoto, tiro con l’arco e altre discipline sportive, insieme a diversi assistenti educativi for mati dal “progetto scuola CSI”. L’estate CSI in Valfontanabuona è stata particolarmente ricca d’iniziative, gra zie all’intesa e alla collaborazione con il sindaco Marco Limoncini, da sempre at

tento alle esigenze del territorio; le attivi tà all’interno delle strutture del comune fontanino sono state tante e non solo ac quatiche. L’acqua della piscina comunale di Cicagna è stata riscaldata dalla bella stagione e dai vivacissimi bambini e ra gazzi che hanno partecipato alle attività organizzate dal CSI, creando un vero e proprio centro aggregativo.

I giochi in palestra, le mini olimpiadi e tanto gioco nelle aree attrezzate hanno fatto scorrere l’estate; un pò di fresco all’ombra dei secolari alberi dello splendi do parco di villa Cavagnari ha permesso di sfruttare la sinergia con la biblioteca comunale e proporre delle letture dedica te ai ragazzi. L’attenta organizzazione del CSI Chiavari, il bel tempo che ha caratte rizzato quest’estate e la grande partecipa zione agli eventi, hanno permesso ai no stri ragazzi di vivere una stagione a mille all’ora in tutte le discipline sportive; non si può non fare un cenno al Play Sport Camp con oltre 800 ragazzi al Maria Lu igia, gestiti splendidamente dallo staff del Rupinaro e inseriti nel contesto dell’In ter Camp, senza dimenticare la giornata special dedicata ai ragazzi con disabilità intellettiva e ai ragazzi affetti da diabete seguiti dalla ASL 4 chiavarese.

Lariomeeting: giochi special di Atletica Leggera

Sabato 24 settembre, presso la pista di atletica di Canzo (CO), è andata in scena la seconda edizione di “La riomeeting: giochi special di atleti ca leggera”. Protagonista indiscusso della manifestazione lo sport inclu sivo; in un evento dedicato ad atleti con disabilità sia intellettivo-rela zionali sia fisiche. Alla regia dell’ini

ziativa l’ASD NoiVoiLoro e l’Atletica Triangolo Lariano, con il patrocinio del Comune di Canzo, del CSI Como e con l’aiuto prezioso del Gruppo Al pini Canzo e di Pro Asso. Sfide appassionanti nei 60 m pia ni nel lancio del vortex, nel salto in lungo e nella staffetta 4x50. Ci si è potuti cimentare poi anche in uno

speciale percorso di abilità. Tutti han potuto (atleti special o paralim pici, atleti in sedia a rotelle, anche se non autonomi) mettersi in gioco e gareggiare, ancora una volta, oltre ogni genere di distanza fisica, sen tendosi sempre e comunque par te di una grande squadra e di una grande famiglia.

40 CAVA DE’ TIRRENI
COMO
PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it
CSI Il territorio al centro
CHIAVARI

#VitaCSI

È stata una grande festa di sport che ha mosso 500 atle ti, impegnati nelle varie discipline e altre 1000 persone al seguito tra dirigenti, allenatori, genitori, nonni o semplici amici e appassionati, che hanno assistito ai tanti eventi proposti dal CSI Reggio Emilia che si sono consumati tra venerdì 16 e domenica 18 settembre. La “Città dello sport”, organizzata dal Centro Sportivo reggiano ha rappresentato l’evento inaugurale della nuova stagione, iniziata nel modo migliore.

Programma intenso con l’assegnazione della Supercoppa 2022, disputata fra la formazione vincitrice del campionato Open di calcio a 7 e quella che ha trionfato nella Coppa CSI. Sul sintetico di via Agosti l’Atletic Reggio Emilia ha alzato il trofeo al cielo, superando 4-2 la Reggio Revisioni.

Parallelamente alla finale di Supercoppa CSI, i membri del Comitato provinciale, presieduti da Alessandro Munarini, assieme ai responsabili delle varie commissioni, si sono ri

trovati per un momento formativo in vista dell’inizio del la nuova stagione. L’evento multisportivo della “Città dello sport” ha visto cimentarsi sul campo di padel, sabato po meriggio, tantissimi principianti per prendere confidenza con questa nuova disciplina che sta conquistando un po’ tutti, mentre alla domenica sono stati gli esperti a fronteg giarsi: 16 coppie si sono date battaglia all’ultima pallina per portare a casa i titoli messi in palio.

Parallelamente si sono giocate le finali di calcio a 7 giova nile, anche in questo caso senza vincitori né vinti, almeno fra i ragazzini che sono scesi sul terreno verde desiderosi soltanto di giocare e divertirsi con un pallone tra i piedi. In campo 12 squadre tra Debuttanti e Cuccioli, ed altre 12 formazioni per le categorie Arcobaleno e Primavera, per un totale di oltre 300 bambini che hanno potuto giocare libera mente a calcio, senza pressioni. Bene infine il calcio femmi nile con le quattro formazioni iscritte al torneo Allieve a 7.

I Patti di sussidiarietà del la Regione Liguria sono un percorso virtuoso di co-progettazione fra vari Enti del Terzo Settore che, invece di proporre singole iniziative, si mettono in sieme, “fanno rete”, elabo rando progetti che hanno significative ricadute sul territorio.

Nel marzo scorso sono stati avviati tre Patti con il coinvolgimento comples sivo di 600 associazioni e 3000 volontari: 277 i pro getti dei quali beneficiano 46.000 persone di varie fasce d’età.

Capofila di quello con tro la povertà educativa, “Mind The Gap”, è il CSI Liguria: partecipano 98 Associazioni, che a fine 2021 si sono costituite in ATS, per 332 attività or ganizzate da aprile a fine settembre in 76 progetti.

LIGURIA

“Mind The Gap” è un motto nato in Inghilterra “Stare attenti allo scalino” (in origine quello dei mez zi pubblici).

La povertà educativa è quindi “uno scalino” da superare, “uno spazio vuoto” in cui si può ca dere. Un ostacolo o un rallentamento ad un per corso di crescita e forma zione.

A questi ostacoli le asso ciazioni non solo devono prestare attenzione (il verbo “to mind”) ma an che “metterci la testa, il pensiero” (il sostantivo “mind”).

Un valore aggiunto per il Patto di sussidiarietà “Mind The Gap” arriva dal coinvolgimento ulteriore

di 157 Associazioni extra ATS, 67 scuole, 25 istitu zioni, 12 enti no-profit. Destinatarie sono poco più di 16.000 persone con 737 volontari impegnati. « È una grandissima sfida perché è la prima volta che si co-progetta su que sto tema con l’obbiettivo di non dare risorse a piog gia ma mirate - dice Luca Verardo, Presidente CSI Liguria -. Dopo aver fatto corsi di formazione online ai referenti delle varie as sociazioni, il nostro com pito è quello di continuare a supportarli e distribuire i fondi.

A novembre è prevista la rendicontazione». Per il Patto “Mind The Gap” sono stati stanziati 1.023.210.76

Euro: 700.000 da Regio

ne Liguria - Ministero del Lavoro e 323.210.76 euro dalle Associazioni.

Il CSI Liguria partecipa anche al Patto Giovani, capofila ARCI Liguria, “GenerAzioni 2022”: 122 Associazioni coinvolte per 88 azioni proposte e 17.500 destinatari.

Il CSI Liguria organizza attività di outdoor a Ge nova e da settembre ne ha pianificate altre nelle scuole.

Ha organizzato corsi di formazione “Social Neet Work” per operatori spor tivi con certificazione CONI.

Il terzo Patto di Sussidia rietà, capofila UISP Li guria, riguarda lo Sport inclusivo sociale: 57 le As sociazioni firmatarie ATS, 47 progetti, circa 13.000 i destinatari.

Stadium 41 PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it
“Mind the gap”, il patto di solidarietà
Il territorio al centro
REGGIO
EMILIA
“La città dello sport”, oltre 500 atleti in festa sui campi di via Agosti

#VitaCSI

Grande successo per i campi estivi!

Mercoledì 14 settembre si sono conclu si i campi estivi “Estate it’s MagiCSI!” promossi dal CSI Arezzo. Dopo mesi coinvolgenti, in cui più di 500 bambini hanno avuto modo di conoscere il CSI e i suoi educatori, la grande festa conclu siva ha dettato sì la fine di un percorso durato tutta l’estate, ma al contempo ha dato il via ad una nuova attività. È la gio vane Coordinatrice dell’Area Educativa del CSI Arezzo, Cinzia Balsamo, a fare il punto: «Siamo soddisfatti del lavoro

di squadra svolto dai nostri educatori. I campi estivi sono stati a San Domenico, nella nuova sede del comitato di Arez zo, con tanti bambini che hanno vis suto esperienze ed emozioni insieme a noi. Sono stati circa 560, che per tutto il periodo estivo hanno colorato la nostra “estate it’s magic”. Dopo l’inizio delle scuole proseguiran no ancora “I Pomeriggi del CSI” compo sti da doposcuola, babysitter e attività sportive».

Gym Academy da settembre i nuovi corsi

Ginnastica artistica, kung-fu, yoga, power pi lates e taijiquan sono le discipline che la so cietà affiliata al CSI Ravenna-Lugo, propone a tutte le fasce d’età a Ravenna, Godo, Russi e San Pancrazio. Si è cominciato il 19 settem bre con la ginnastica artistica per bambini dai 5 anni in su.

Da fine settembre anche corsi di ginnastica artistica, kung fu e yoga per bambini e ragaz

zi. Infine, sempre da fine mese di settembre, sono ripartiti i corsi per adulti e terza età di power pilates, ginnastica dolce e taijiquan, la novità dell’anno: si tratta di uno stile del le arti marziali, praticato come disciplina in grado di garantire benessere psicofisico ed equilibrio interiore. Per info: www.gymaca demy.ra.it o la pagina facebook di Gym Aca demy ASD.

Animazione di strada. Scendi, gioca e studia con noi!

Semi di bellezza e partecipazione. I primi giorni di settembre, ad Arghillà Nord, quar tiere di Reggio Calabria, hanno avuto un sa pore speciale: volontari e istituzioni hanno deciso di giocare in prima persona la parti

ta della corresponsabilità per i bambini. Lo hanno fatto durante le attività del campo nazionale d’animazione territoriale dal 5 al 9 settembre, con un grande gioco coinvolgen te. Una rete fittissima di associazioni, con il CSI reggino in prima linea, coadiuvati da vo lontari ed esperti giunti da tutta Italia, hanno sperimentato la bellezza dello stare insieme ai bambini di Arghillà. Tantissimi i laboratori proposti: dalla lettura allo sport, dalla pittu ra alla riscoperta degli spazi comuni. Storie di ordinaria straordinarietà. Nessuna sigla, solo una bandiera: quella dell’educa zione. Accanto ai volontari, alcuni esponenti istituzionali hanno scelto di esserci in prima persona. Tra cui il giudice antimafia Stefano Musolino che ha inaugurato il nuovo calcio balilla con un torneo insieme ai ragazzi di Arghillà. Il calcio balilla è frutto di una rac colta fondi spontanea nata tra molti cittadini di Reggio Calabria che hanno voluto dare un loro piccolo (grande) apporto alla sfida edu cativa sul territorio della periferia nord.

Vince il Green Tchoukball

Nel parco dell’amicizia An drea Bui in Ferrara, si è svolta la sedicesima edi zione del torneo su erba “Green Tchoukball”: erano presenti 20 squadre che si sono affrontate sui 4 cam pi allestiti per l’occasione. Nelle varie formazioni era no presenti “tchoukers” estensi insieme ad altri provenienti dalla Romagna, dal Veneto e dalla Lombar dia.

Al torneo si sono ritrovati, insieme al loro allenato re, sette dodicesimi della nazionale maschile che ad agosto ha conquistato il ti tolo europeo a Leeds (GB). Da evidenziare anche la partecipazione di tre squa dre (in totale 20 ragazzi e ragazze) con un’età media di 12 anni in rappresentan za del settore giovanile del Ferrara Tchoukball.

La collaborazione del CSI e dell’Avis hanno aggiunto un valore di partecipazione e di apertura all’intero even to. Ha vinto la Tsotch ma il risultato più importante del torneo è, comunque, l’atmosfera di sport auten tico e partecipato.

42
PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it
Il territorio al centro FERRARA
AREZZO
REGGIO CALABRIA

#VitaCSI

Il traguardo del 14° Grand Prix “Le Strade del Salento”

È giunto alla 14esima edizione il Grand Prix “Le Strade del Salento” organizzato dal CSI “Terra d’Otranto”, la manifesta zione podistica che lega, in un perfetto connubio, sport, turi smo, enogastronomia, arte e cultura. Sette gli appuntamenti che hanno caratterizzato quest’ultima edizione e che hanno attraversato in lungo e in largo la penisola salentina. Dalla costa ionica a quella adriatica, dagli ulivi ai centri storici, dai borghi impreziositi dal barocco delle chiese ai vecchi sentie ri di campagna, dalla Via Francigena alla pista di atletica, gli oltre mille podisti, che hanno complessivamente preso parte a questa kermesse, hanno potuto godere di percorsi sempre diversi e affascinanti. I traguardi a Galatina, Galatone, Aradeo, Cerfignano, Santa

Cesarea Terme, San Cassiano e Sogliano Cavour. Tanti i turi sti che hanno approfittato del soggiorno salentino per vivere il territorio attraversandolo a piedi, grazie anche all’intro duzione della “Camminata Sportiva”, disciplina che ha per messo per la prima volta di portare al termine le competi zioni anche al passo. Una manifestazione che è cresciuta negli anni arricchendo si continuamente di nuovi percorsi e territori e che, in un futuro non molto lontano, conta di rigenerarsi sperimen tando nuove idee sportive e nuovi progetti che sono già allo studio del comitato territoriale. Ora l’appuntamento, passa all’edizione 2023, per la quale sono già in cantiere importan ti novità.

Calabria Straordinaria: un successo il “Città di Acquappesa”

Ancora un successo per il 16° Torneo “Città di Acquappesa”, un evento ormai importante per il territorio al punto di ac cendere i riflettori sull’intero tirreno cosentino e non solo. La manifestazione sportiva, organizzata dalla Polisportiva Acquappesa, con il patrocinio del Comune di Acquappesa, e dalla Regione Calabria attraverso il brand “Calabria Stra ordinaria” progettato dal Dipartimento Turismo, Marke ting Territoriale e Mobilità, è stata caratterizzata dai tornei di tennis maschile e femminile e dal torneo di Padel dal 29 agosto al 4 settembre scorso nello splendido scenario delle Terme Luigiane, con oltre 50 atleti ed atlete giunti in riva al

Tirreno da Lombardia, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Lazio e Calabria.

Non solo sport perché gli organizzatori, oltre a predisporre i campi e le gare sportive, hanno pensato di far conoscere le bellezze del territorio con gite ed escursioni lungo tutta la costa e non solo, con le visite guidate al Santuario di San Francesco di Paola, protettore della gente di mare, all’Isola di Dino, all’esilarante scenario dell’Arcomagno di San Nicola Arcella, passando per i Murales di Diamante, il Museo del Cedro di Santa Maria del Cedro per finire con un tuffo nel mare azzurro dello Scoglio della Regina.

Stadium 43
TERRA D’OTRANTO
PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it TIRRENICO
Il territorio al centro

#VitaCSI

Tutti in gioco con i divertenti giochi da tavolo

Negli ultimi anni, a livello nazionale, il mondo che ruota attorno ai giochi da tavolo ha visto un notevole sviluppo ed è tutt’ora in crescita. Nata lo scorso anno dalla collaborazione fra il CSI di Bergamo e l’associazione culturale TinG LAB, “Tutti in Gioco” ha da subito saputo catturare il pubblico con una proposta semplice: pre sentare i giochi da tavolo e le loro potenzialità al pubblico, mettendo a disposizione un luogo accogliente dove poter giocare affiancati dalla competenza di chi del gioco, quello sano, ha grande passione. Ma “Tutti in Gioco” ha offerto anche l’opportunità di apprendere come questo mon do possa dialogare con la didattica e l’educazione. Per questo motivo il CSI ha ospi tato Gianluca Daffi, docente universitario e formatore del centro studi Erickson, che ha creato la figura del Game Trainer. Durante il suo workshop ha accompagna to genitori, insegnanti, educatori e appassionati a scoprire le innumerevoli poten zialità che i giochi, con le dovute attenzioni, possono avere per promuovere ed eser citare le competenze esecutive e le life skills. Lo stesso ha fatto Mauro Carminati, psicologo e cofondatore di GdR LAB. In questo caso ad essere utilizzati sono stati i giochi di ruolo. Oltre ai laboratori si sono svolti due tornei, validi per la classifica nazionale, di Klask, il popolarissimo gioco di origine danese che sta conquistando moltissime persone. Domenica pomeriggio inoltre, l’ospite Spartaco Albertarelli, conosciutissimo per Kaleidos, ha presentato l’avvincente VeKtoRace, gioco da tavo lo che simula le corse automobilistiche. Per i più piccoli i Lego e le loose parts, che hanno raccolto un vero successo. Inoltre pedine da muovere, dadi da tirare o carte da scartare. Il tutto all’insegna del divertimento.

ISERNIA Pedalata in ricordo di un amico

Giornata di festa che rimane nella memoria quella vissuta ai primi di settembre a Venafro (IS) nel ricor dare Domenico Silvestri, un concit tadino, un amico della comunità, con la pedalata che ha coinvolto la cittadinanza intera. Oltre 200 parte cipanti, tra questi numerosi nuclei famigliari che, partiti dal centro cit tadino, hanno percorso agevolmen te i 25 Km delle tranquille strade consolari della piana. All’arrivo i gio iosi girini sono stati accolti con una medaglia ricordo, un pacco gara e premi a sorteggio. L’organizzazione ha tenuto anche ad assegnare dei riconoscimenti speciali a personali tà e collaboratori ma, il più speciale, con il fragoroso applauso di tutti, è stato assegnato al concorrente più in età, in sella assieme ai suoi bril lanti ottantacinque anni.

Le fiaccole delle Fede per San Gennaro, patrono di Napoli, hanno aperto le at tività del comitato parte nopeo, che ha coordinato i gruppi di tedofori giunti in Cattedrale il 18 settembre, vigilia dell’atteso miracolo. Gli atleti di storiche società di atletica sono partiti dal le tre basiliche del territo rio, collegate alla vita del Santo, venerato nell’intera regione, dopo un breve mo mento di preghiera con i sa cerdoti e la benedizione dei fuochi. Il via da San Genna ro a Pozzuoli, San Gennaro

NAPOLI

Il CSI corre per San Gennaro

ad Antignano al Vomero e Catacombe di San Gennaro a Capodimonte. Gli staffet tisti scortati dai motocicli sti della polizia municipale hanno attraversato gli sto rici quartieri cittadini tra gli applausi degli abitanti e dei numerosi turisti. Nel Duomo le fiaccole sono state accolte dai numero si fedeli e dall’arcivescovo don Mimmo Battaglia per il rito dell’accensione dell’o

lio votivo per San Gennaro. Suggestivi i percorsi nel quartiere della Sanità, sul lungomare Caracciolo con la visione di Castel dell’O vo e sulle strade collinari. Al Santo patrono è dedica ta anche la “Corri per San Gennaro”, gara podistica di 10 km, quest’anno posti cipata al 9 ottobre. Intanto una vetrina sportiva di al cune attività, promosse dal CSI napoletano in collabo

razione con le società affilia te, è stata presentata nella rassegna della Fondazione Sport City, che si è svolta contemporaneamente in 40 città italiane. Nella kermes se, organizzata anche per le scuole e le parrocchie nello storico stadio Albricci, gra zie alla collaborazione con l’Esercito, il CONI e l’Istitu to Humanitas, spazio al tiro con l’arco, mountain bike, karate, pallacanestro, rugby e alle discipline formative di atletica leggera del progetto Sport&Go (velocità, lungo e vortex).

44 PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it
BERGAMO
Il territorio al centro

#VitaCSI

Le staffette medievali del Palio di Parma fanno il pieno di pubblico

Grande successo per l’omaggio al Palio di Parma, che domenica 18 settembre ha trasformato il Parco Ducale della città in un villaggio medievale. Nel corso della giornata si sono sus seguiti diversi momenti dedicati alla rievocazione storica. Esibizioni di sbandieratori, combattimenti di spade e altri spettacoli hanno intrattenuto il pubblico, accompagnandolo al pri mo dei due momenti culminanti della giornata: il corteo ufficiale che dall’e sedra centrale del parco ha percorso il viale principale. In testa l’araldo ha fatto da apripista ai figuranti in abiti medievali, agli sbandieratori e ai cin que capitani delle porte cittadine: Por ta San Francesco, Porta San Michele, Porta Nuova, Porta San Barnaba e Por ta Santa Croce.

«Sono molto soddisfatto di questa edi zione del Palio di Parma, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico come non si vedeva da qualche anno. La cittadinanza di Parma ha dimostra to di apprezzare il lavoro e lo studio della rievocazione medievale di questo

evento che risale al 1313 quando fu isti tuto per la prima volta», ha sottolineato il presidente del CSI parmense, Clau dio Bassi. A concludere l’evento è stata la staffet ta che ha decretato la porta vincitrice del 36esimo Palio di Parma. Dopo una gara combattuta fino all’ultimo metro, hanno avuto la meglio i giovani atle ti di Porta San Michele, capitanati da

Miriam Di Gilio. «Sono molto contenta della vittoria ma ancora di più dell’at mosfera di festa che si è respirata oggi. Il Palio deve essere così, con i bambi ni e ragazzi che corrono e si divertono credendo in quello che fanno». La ma nifestazione è stata anche l’occasione per ricordare l’ex presidente del CSI di Parma e consigliere nazionale, Florio Manghi, recentemente scomparso.

Anche il Vescovo Sorrentino alla Quintana di Foligno

È calato il sipario sulla Quintana della Rivincita di Foligno a metà settembre con la vittoria del rione Giotti. Quindici giorni di gastronomia nelle dieci taver ne, cultura, conferenze, eventi e ini ziative varie tra i 10 rioni (Ammanniti, Badia, Cassero, Contrastanga, Croce Bianca, Giotti, La Mora, Morlupo, Pu gilli e Spada).

Molto apprezzato il corteo storico, che ha visto il tutto esaurito nelle vie del centro storico folignate, grande entu siasmo e posti tutti occupati sulle tri bune per assistere a quella che è stata definita “l’Olimpiade delle Giostre” per la difficoltà che il binomio, fantino e cavaliere, incontrano sull’otto di gara. Grande emozione per il Vescovo Dome nico Sorrentino: «Rivivo uno spettaco lo di armonia e di bellezza, di colori.

È il mondo come lo vorremmo vedere sempre e come raramente lo vediamo, sotto lo sguardo di San Feliciano, quel

lo che si realizza è un piccolo miracolo di armonia dentro un mondo di disar monie. Sentiamo rumori di guerra. È un mondo che ci riserva, ogni giorno, delle notizie di disarmonia. La parola di Dio ci dà la prova di questo miracolo. La Quintana è bella ma c’è bisogno di una Quintana dei cuori, che ritrovino la fraternità». Una super prestazione quella a cui hanno assistito al “Cam po de li’ Giochi” il pubblico e le auto rità sulle tribune: il cavaliere folignate Massimo Gubbini del rione Giotti, in sella ad Anna Aurora, ha percorso l’ot to di gara, nelle tre tornate, senza er rori e con un tempo complessivo di 2 minuti, 42 secondi e 93 centesimi. Il rione di piazza Faloci ha trionfato per soli 6 centesimi di secondo sul Pu gilli che si è dovuto accontentare del secondo posto. Terzo gradino del podio per il Badia. Appuntamento a giugno 2023 per la Giostra della Sfida e, a se

guito, per il Torneo dei Rioni che viene organizzato in collaborazione con il CSI di Foligno. A scontrarsi saranno i popolani di ogni contrada nelle disci pline del calcio, pallavolo e basket.

Stadium 45
PARMA
FOLIGNO
PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it
Il territorio al centro

#VitaCSI

L’estate torinese allo Sport Camp 2022

Sono state quasi settecento le famiglie che hanno scelto di prender parte al progetto sportivo, educativo e cultura le promosso dal CSI Torino.

Bambini e bambine, ragazzi e ragazze di età compresa tra i 3 e i 15 anni sono stati i destinatari del servizio proposto alle famiglie e concretizzato tramite l’offerta di un’esperienza formativa multidisciplinare.

Lo Sport Camp è stato promosso e ge stito dal CSI Torino, con una squadra composta da educatori sportivi qua lificati - grazie alla formazione nazio nale del CSI, ed al continuo aggiorna mento della formazione permanente da parte del Comitato - tra i quali era no presenti anche laureati in Scienze Motorie che hanno dimostrato ampia capacità e flessibilità nella gestione delle attività proposte, adattandole alle diverse capacità e abilità dei bambini e ragazzi presenti, mettendo a loro disposizione un bagaglio di strumenti sia per “l’allenamento”, sia per favorire l’autonomia, la collaborazione e l’in clusione.

Un concentrato di attività, dai clas sici sport di squadra - pallacanestro, calcio, pallavolo - alle nuove proposte

sportive verso le quali il CSI torine se presta particolare attenzione. Per gli sport di squadra Greenhockey, Tchoukball, Dodgeball, Flagfootball e Easypadel; per le attività individuali BMX e batminton.

Non sono mancate giornate struttura te come veri e propri eventi nelle quali è stata data la possibilità alle famiglie di prendere parte alle varie esperienze formative destinate ai giovani protago nisti di questa stagione. Giornate dedicate alla cura di alcuni

aspetti di vita quotidiana, affrontando diverse tematiche: fairplay, rispetto per l’ambiente, alimentazione e ac compagnando i ragazzi ad approc ciarsi a “sani stili di vita” tradotti in atti concreti proposti in momenti di comunità e collaborazione tra grandi e piccoli. Un’attenzione non solo alla formazione sportiva e culturale dei giovani che hanno preso parte al pro getto formativo, ma indirizzata anche verso l’educazione al benessere della persona al servizio del bene comune.

“Oltre la siepe”: a Mantova lo sport integrato

Si è svolta sabato 24 settembre la manifestazione “Oltre la siepe”, giornata conclusiva di integrazio ne dedicata al gioco e allo sport, un ponte fra l’attività della stagione

2021-2022 e quella della stagione entrante.

Karate, attività ludico-sportiva e calcio si sono alternati sui campi di Te Brunetti mentre nella strut

tura coperta la scena è stata tut ta per il baskin. Un “canestro per l’autismo”, senza vincitori né vinti, ha rappresentato la prova genera le in vista del primo campionato di questo tipo targato CSI Mantova, in procinto di partire prossimamente. Soddisfazione per l’ottima riusci ta della giornata per il responsa bile attività paralimpica del CSI di Mantova Francesco Zucca il quale ha sottolineato: «la promozione di attività sportive riservate a perso ne con disabilità rappresenta un impegno di grande spessore sociale in direzione dello sviluppo del di ritto di cittadinanza, tematica sulla quale il CSI di Mantova è da diversi anni impegnato con onore ».

46
PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it
Il territorio al centro
TORINO

#VitaCSI

In Campania è sempre la stagione multisportiva

Il 1°agosto a Cercola sono state circa 60 le Società interve nute alle premiazioni 2021-2022 nelle varie discipline, dal Nuoto alla Ginnastica, Sport&Go, Calcio, Pallavolo e altre discipline emergenti.

Dal 28 agosto al 4 settembre, ad Ariano Irpino, la Settimana dello Sport con Danza Sportiva, Mamanet, Promo Volley, Fitness, Baciata Latina, ha coinvolto 25 Società e qualche migliaio di atleti/e nelle varie discipline. In programma poi c’è la 1a edizione della Coppa dei Borghi

piu’ belli d’Italia. Il CSI Campania, attraverso i propri Co mitati, coordinerà l’iniziativa dal punto di vista tecnico. La formula prevede la costituzione di tre aree, nord, centro e sud e alla fine le migliori squadre si sfideranno dal 7 al 10 ottobre per la coppa in Costiera Amalfitana. Per la prima volta in Italia si svolgerà il Corso di Istruttori di Nuoto Paralimpico, dove il CIP ha scelto il CSI Campania per la Formazione in questa importante iniziativa.

Basket, beach volley, campus in piscina e formazione

L’estate lungo il litorale adriatico pescarese ha visto il comitato CSI assai ricco di iniziative. Sotto canestro, ad esempio, presso il Centro Polifunzionale Monsignor Britti di Pescara - divenuto luogo di aggregazione, incontro, al lenamento, divertimento - l’Associazione Prossimità alle Istituzioni ETS, insieme al CSI ha organizzato la seconda edizione del Britti Street Basket, una manifestazione 3vs3 che ha raccolto entusiasmo ed energia di 12 squadre par tecipanti, provenienti anche da fuori regione. Molto partecipati sono stati inoltre i campus estivi poli sportivi svolti presso il complesso di piscine Le Naiadi, basati sull’avviamento al nuoto, avviamento all’atletica, giornate al mare, gite in montagna e a parchi acquatici e/o di divertimenti. Dal 20 al 24 luglio, presso il Beach Club Lido nel Pineto a Montesilvano (Pe), il Tropical Bea ch Volley 3 è stato un successo del Comitato CSI Pescara da diversi punti di vista: oltre 100 i partecipanti nelle cate gorie maschile, femminile e misto, premiazioni in grande stile per un torneo di alto livello in cui si sono confrontati anche pallavolisti professionisti. Infine il CSI Pescara, nel corso dell’estate, ha inaugurato anche l’attività formativa con un primo corso da Educatore Sportivo.

Stadium 47 PER CONTATTARE LA REDAZIONE Telefono 06 68404592 Email stadium@csi-net.it Web www.csi-net.it
Il territorio al centro CAMPANIA
PESCARA

Pagine di sport tra gli scaffali

Ilsogno di Samuel Sooleymon, detto Sooley, è quello che tanti di noi, almeno una volta nella vita, abbiamo coltivato: fare del proprio sport preferito, in questo caso il basket, una professione. La sua patria, il Sudan del Sud, dilaniata dalla guerra, non può dargli nessuna garanzia in questo senso. Ed è proprio per questo che quando un coach nota lo straripante diciassettenne e gli offre l’occasione di guadagnarsi una chance negli Stati Uniti, Sooley non se lo fa ripetere. Il ragazzo è dotato di abilità atletiche fuori dall’ordinario ma paga lacune tecniche evidenti. Anche Samuel lo sa, ma la fame di raggiungere l’obiettivo della vita, il suo sogno, è troppo forte. È più forte della stanchezza, che sparisce quando la sveglia suona presto per iniziare l’allenamento ore prima dei compagni; è più forte della differenza tra lui e i più talentuosi, che tenta di colmare in ogni modo. E deve anche essere più forte del dolore che lo aggredisce quando arrivano spaventose notizie da casa sua: la guerra gli porta via il padre e toglie un tetto alla madre e ai fratelli. Ma Sooley conosce bene il sacrificio, e la sua sofferenza lascia spazio ad un altro sogno: salvare la sua famiglia.

MIKE

C’è Floyd, una giovanissima star del tennis che sogna Wimbledon. E poi c’è Mike, che nessuno può vedere. Tranne Floyd. Un romanzo, potente come uno smash e profondo come l’oceano, sul peso delle aspettative, la salute mentale e la realizzazione personale.

“A volte, mi ha detto lo psicologo, l’unico modo per andare avanti è passare attraverso il dolore, non girarci attorno.” Floyd è un predestinato: ha preso la racchetta in mano a quattro anni e non l’ha più mollata.

Ora che è una giovane star del tennis, suo padre, che è anche il suo manager, dice che è pronto per calcare qualsiasi campo, anche Wimbledon. Mike, però, non la pensa così e fa di tutto per impedirlo. Solo che Mike... non esiste: Floyd è l’unico che può vederlo. Preoccupati, i genitori del ragazzo decidono di mandarlo da uno psicologo che gli suggerirà di prendere una pausa e cercare di capire cosa vuole davvero Mike.

Ce n’è per tutti in questo bellissimo libro. Per me genitore. Per me atleta. Per me allenatore. Per me educatore. Per me avversario. Ce n’è proprio per tutti.

IO, IL CENTRALE E I PENSIERI LATERALI

Tutto

è nato da una richiesta d’aiuto. «Quando stiamo male o ciò che stiamo facendo non ci fa stare bene, non c’è nulla di cui vergognarsi a chiedere aiuto. Nella parola aiuto c’è la parola cambiamento. Il percorso fatto con Cecilia Morini, la mia psicologa dello sport, non mi ha reso invulnerabile alla paura, all’errore e all’ansia, ma mi ha permesso di cambiare il modo in cui vivo certe situazioni. Accettare le nostre fragilità richiede coraggio ma è l’unico modo per superare i nostri limiti. Come mi dice spesso Cecilia “bisogna coltivare l’imperfezione per continuare ad essere perfettibili”. Proprio durante una seduta dissi a Cecilia che avremmo dovuto scrivere un libro a 4 mani. Desideravo sfatare tutti i miti legati al lavoro che si può svolgere con uno psicologo, parlando del mio percorso a fianco di Cecilia; raccontarmi attraverso le vittorie, la maglia azzurra, le medaglie, ma anche le paure, la competizione, gli interventi chirurgici, le volte in cui avrei voluto smettere, la famiglia e l’amicizia. In queste pagine scoprirete il Matteo atleta ma, soprattutto, il Matteo persona».

In Libreria 48

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.