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Salvatore Crapanzano(1)
NO TAV, SÌ TAV
È POSSIBILE RAGIONARE ED EVITARE CHE ENTRAMBE LE POSIZIONI DIVENTINO PERDENTI?
S
enza preconcetti, sono progressivamente giunto a una motivata netta contrarietà alle analisi Costi-Benefici (ACB) relative alla nuova linea Torino-Lione (NLTL - conosciuta come TAV, si veda “S&A” n° 134 Marzo/Aprile 2019) e del Terzo Valico dei Giovi, perché le considerazioni, le metodologie e i parametri tecnici ed economici utilizzati portano (volutamente o no, giustamente o no) a risultati in forte conflitto con tutti i principali obiettivi della politica economica e dei trasporti in Italia e nell’Unione Europea, decisi da decenni e gradualmente messi in opera per cercare di dare sempre maggiore vivibilità ai territori. Riepilogo, in breve, le motivazioni, invitando a leggere i documenti delle due ACB che si trovano sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, per rendersene personalmente conto.
2) a livello europeo si è scelto di dare risposta al continuo aumento della domanda di trasporto merci costruendo concrete alternative al traffico su gomma sulle lunghe distanze per motivi ambientali, energetici, economici, affidando ad alcune linee ferroviarie esistenti, adeguatamente potenziate, il compito di struttura portante;
L’INTEGRAZIONE DI TUTTE LE MODALITÀ DI TRASPORTO 1) Il trasporto delle merci in Italia risulta ogni anno sempre più squilibrato verso la gomma (lo evidenziano in autostrada le lunghe file di veicoli pesanti che trasportano merci e lo attestano i dati annui a consuntivo), mentre serve integrare al meglio tutte le modalità di trasporto (ferroviarie e stradali) per organizzare un sistema di trasporto più efficiente, che possa meglio garantire la vivibilità dei territori interessati e un uso più oculato delle risorse non rinnovabili, specialmente quelle energetiche;
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STRADE & AUTOSTRADE 3-2019
1. Il Corridoio Mediterraneo di cui fa parte la Torino-Lione
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