ITS& smart road
Lorenzo Merendi
UN NUOVO MODELLO DI SMART CITY POST-COVID-19 - PRIMA PARTE VERSO UN APPROCCIO METODOLOGICO UTILE PER STRUTTURARE UN NUOVO MODELLO DI CITTÀ (SMART) POST-LOCKDOWN BASATO SULLA CORRELAZIONE TRA INIZIATIVE ASSUNTE PER ARGINARE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS E I RISULTATI OTTENUTI, PER AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE DA MOLTO TEMPO ESISTENTI COME INQUINAMENTO, CONGESTIONE DA TRAFFICO, INADEGUATEZZA DEL TRASPORTO PUBBLICO, ECC., LA DIRETTA CONSEGUENZA DI DECISIONI INADEGUATE SUL PIANO PROGRAMMATORIO
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ovid-19 va trasformato in un (costoso) test per un nuovo modello di Smart City dove la smart mobility assume un valore strategico. I monitoraggi dei vari fenomeni rilevati nelle varie fasi Covid costituiscono infatti una importantissima base di riferimento per impostare un nuovo approccio metodologico utile per strutturare un nuovo modello di città (smart) post-lockdown. Tale approccio che deve essere basato sulla correlazione tra iniziative assunte per arginare la diffusione del virus e risultati ottenuti; strumento essenziale per poter affrontare le problematiche da molto tempo esistenti come inquinamento, congestione da traffico, inadeguatezza del trasporto pubblico, ecc. che sono diretta conseguenza di decisioni inadeguate sul piano programmatorio. La parte qui trattata riguarda principalmente la gestione della mobilità e dei trasporti nella fase post-lockdown. “Strade & Autostrade”, considerato il ruolo strategico di queste tematiche, proseguirà pubblicando una serie di approfondimen-
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ti a livello tecnico e - soprattutto - svolgerà il ruolo di attento osservatore di tutti gli interventi che si dovranno realizzare durante e dopo il Covid-19 per poter raggiungere un modello di città migliore, veramente smart. In questo numero pubblichiamo la prima parte del presente contributo dedicata principalmente alla descrizione dello scenario di riferimento ed all’inquadramento delle problematiche-macro. La seconda parte - che sarà pubblicata nel prossimo numero di “S&A” - tratterà una descrizione del progetto dall’ ENEA, Smart Italy Goal che intende generare delle specifiche di standard a livello nazionale, cui devono attenersi le città per realizzare - di conseguenza - infrastrutture dedicate; una descrizione dei fattori abilitanti che possono renderlo fattibile; perché serve un vero piano dei tempi e degli orari per la città ed anche come l’economia circolare e la smart mobility hanno contribuito a modificare il modo di spostarsi. Le azioni per contenere il contagio hanno, indirettamente, reso l’aria di Milano, della Lombardia e di molte zone dell’Italia più respirabile, fornendo degli indicatori utili per poter riorganizzare le nostre città secondo un modello teso a migliorare la qualità della vita e utilizzando i risultati conseguiti con l’applicazione delle misure di sicurezza per contenere e bloccare il Covid-19. Riteniamo che i provvedimenti assunti per affrontare il Coronavirus possano essere un grande, e involontario, test utile per impostare un nuovo modello di città veramente smart. Convinti che anche dalle esperienze più negative si possano ricavare spunti di riflessione o veri e propri insegnamenti, come predica la cultura del fallimento praticata dalle Aziende più avanzate.
3-2020 STRADE & AUTOSTRADE
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