norme&leggi
A cura di Stefano Calzolari(1)
OSSERVATORIO LEGALE INFRASTRUTTURE VIARIE
PROSEGUE LA RUBRICA RIGUARDANTE CASI LEGALI E GIURISPRUDENZA CON L’INTENTO DI SCIOGLIERE ALCUNI NODI CHE - QUASI QUOTIDIANAMENTE GLI “ADDETTI AI LAVORI” DEVONO AFFRONTARE
L’
esecuzione dei lavori nei cantieri al tempo del Covid-19, il diritto di Appaltatore e Subappaltatore a richiedere un compenso per i maggiori costi sostenuti e l’esclusione delle penali per eventuali ritardi: questi sono gli aspetti che andremo di seguito ad approfondire. A partire dal 27 Aprile 2020 sono stati riaperti - se in grado di rispettare i protocolli di sicurezza - anche i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico; dal 4 Maggio 2020 è stata la volta di tutti i cantieri privati, come specificato dal DPCM 26 Aprile 2020 relativo alla prime due settimane di “Fase 2 Covid-19”, oltre naturalmente alle Imprese che non hanno mai smesso di lavorare in quanto impegnate in importanti appalti pubblici o facenti parte della relativa filiera. L’obbligo per le Imprese di rispettare i contenuti del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione di Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 Marzo 2020 tra il Governo e le parti sociali, come integrato il successivo 24 Aprile 2020, comporta una serie di costi aggiuntivi per le Imprese che dovranno essere rimborsati dalle Stazioni Appaltanti. A mero titolo di esempio e in maniera esemplificativa, seppur non esaustiva, tra i costi diretti che le Imprese dovranno sostenere troviamo: • controllo della temperatura corporea (termometri digitali, telecamere termografiche, sistema misurazione accessi); • dispositivi di protezione individuali (mascherine di vari tipi, guanti, tute di protezione); • soluzioni disinfettanti e igienizzanti; • cartellonistica di avvertimento; • servizi igienici; • formazione diretta delle Maestranze;
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STRADE & AUTOSTRADE 3-2020
• costi per attuazione indicazioni Piano di Sicurezza; • maggiori costi per la sicurezza relativi a quelli già preventivati nel PSC; • pause programmate, con una previsione di costi per la sicurezza con un aumento del doppio. Il tutto si aggiunge naturalmente ai maggiori costi di trasporto che le Imprese sono costrette a sostenere per consentire ai propri lavoratori di raggiungere i cantieri nel rispetto dell’obbligo di mantenere le distanze, nella difficoltà di reperire strutture ricettive aperte (alberghi, ristoranti, mense) per i propri lavoratori. Naturalmente, i maggiori costi che le Imprese sono costrette a sostenere dovranno essere rimborsati dalla Stazione Appaltante per l’Appaltatore e, a catena, dallo stesso Appaltatore per i Subappaltatori e Fornitori con posa in opera. La richiesta delle maggiori spese sostenute dall’operatore economico potrà essere formulata nei confronti della Stazione Appaltante attraverso una specifica richiesta e, in caso di mancato accoglimento, attraverso lo strumento della riserva al fine di vei-
1. (photo credit: www.ambiente sicurezzaweb.it)
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