PROFESSIONE STRATEGIE -1
RI-COSTRUIRE L’OTTIMISMO
«L’
ottimismo è il sale della vita», recitava un famoso slogan degli anni Novanta. Ma ai tempi del coronavirus, la Storia riscrive vite, emozioni, vocaboli e bolla l’ottimismo come una sorta di blasfemia, quasi fosse uno stato d’animo irrispettoso per l’immane tragedia. Eppure, mai come in questo momento ce ne sarebbe bisogno. L’ottimismo è il «pronto soccorso» della nostra emotività, che ha l’indubbio vantaggio di canalizzare la nostra energia positiva 52 - CONDOMINIO SC
(o quello che ne resta). L’amministratore di condominio, bloccato nel bel mezzo delle assemblee e impossibilitato a richiedere conguagli, ha attinto molte delle sue riserve di positività e vaga smarrito in un labirinto di incertezze e ripensamenti. Come uscirne fuori? Usando una metafora potremmo dire che il primo passo da fare è la radiografia della realtà che viviamo e l’accuratezza con la quale la esaminiamo è determinante per centrare gli obiettivi prefissati.
Guardare la realtà Sottoponendo ai raggi X la realtà della professione di amministratore di condominio, il presupposto di base è che non esiste una realtà oggettiva valida per tutti, ma tante diverse che riflettono il vissuto e l’ambiente in cui ciascuno di noi opera. Ciononostante, è possibile individuare dei tratti comuni di questa professione che amo definire «vorrei ma non posso». L’incertezza è l’unica certezza: compenso, quadro legislativo, associazioni di categoria, etica e valori sono variabili sfumate