Camping Management 51

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FOCUS | AMBIENTE E NATURA

Come gestire la potatura

La potatura è una pratica essenziale e vitale i cui fini sono chiarissimi in numerosi settori ma In arboricoltura urbana non esiste un testo che dia precise e pratiche regole"

La fine dell’estate è il momento per una serie di interventi per la manutenzione dei pini di Fabio Agabiti Rosei

S

crivere di potatura e di corrette cure da prestarsi agli alberi in ambito urbano non è semplice. Non è semplice perché purtroppo sono sull’argomento si confrontano diverse "scuole", ciascuna delle quali pretende di avere la soluzione migliore. Si passa, così, da un estremo all'altro: dai filari di platani orrendamente scalvati, all'asserzione che le piante non necessitano mai e comunque di interventi cesori. In realtà il problema è complesso e merita delle risposte scientifiche e pratiche serie; non basate su intuizioni o soluzioni personali. Potare bene significa aiutare in modo decisivo ed insostituibile l'albero, stressato dalle condizioni in cui è costretto a vivere. Potare male significa, viceversa, infliggere all'albero un danno che si trascinerà per tutta la sua vita. È quindi importante distinguere il potare bene dal cattivo modo di potare. Gli interventi cesori dissennati sono ancora oggi, in Italia, una pratica consolidata e radicata: ma ciò non significa necessariamente che la pratica in sé sia sempre e comunque perniciosa. Questa confusione nei termini ha generato molte incomprensioni e dissapori anche tra gli addetti ai lavori e tra i tecnici. Qui si vuole fare il punto sulla potatura dando delle soluzioni che sono frutto di esperienze pratiche e teoriche e vista la complessità dell’argomento per maggiore chiarezza si è deciso di dividere le informazioni in due parti.

Perché potare

La potatura è una pratica essenziale e vitale i cui fini sono chiarissimi in numerosi settori: in frutticoltura le pian-

te sono potate per migliorare la produzione qualitativa e quantitativa, in bonsaistica per regolare la forma e l'armonia dell'albero, in floricoltura urbana per migliorare la qualità del fiore. In arboricoltura urbana le finalità non sono così chiare ed evidenti e non esiste un testo che dia precise e pratiche regole. Le situazioniì dei singoli alberi o filari sono oltretutto molto variabili e quindi i modelli o le indicazioni teoriche non possono essere applicate o seguite. Perché gli alberi di città sono potati, mentre quelli nei boschi o in foresta non lo sono? La risposta potrebbe essere banale: l'albero in foresta cresce dove si sviluppa meglio, l'albero in città cresce là dove è stato messo a dimora. La pianta nel bosco cresce in stretta comunità con gli altri alberi, i rami più bassi muoiono ancora giovani e possono essere abscissi. Gli alberi in città hanno modificato anche il portamento, avendo una chioma più aperta con rami basali più grossi. Quando questi muoiono o vengono potati e ne risultano ferite notevolmente più grosse, che diventano facile preda di patogeni. Solo in teoria, l'albero ha incrementi ponderali ad ogni stagione vegetativa. La pianta è un sistema che genera nuovi tessuti e che successivamente li perde con l'abscissione. La generazione è correlata all'abscissione. Ciò spiega perchè gli incrementi ponderali non sono correlati direttamente con le necessità di spazio e di energia. In teoria, la potatura degli alberi in città aiuta a regolare la massa e a prevenire rotture di rami con difetti strutturali e meccanici. 57


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