Camping Management 52

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52 ANNO XIV 2021

Realtà Regionale: Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Postale DL. 353/2003 (conv.INL.27/02/2004, n°46) Art.1 comm.1 DCB ROMA ISSN 2704-8861

PIEMONTE

Mondo FAITA: ALBERTO GRANZOTTO È IL NUOVO PRESIDENTE DI FAITA-FEDERCAMPING

Pianeta Turismo: L’ENIT PER L’ITALIA E L’OPEN AIR



SOMMARIO / 52

52 / SOMMARIO

25. Zoom, il bioparco e resort

Editoriale

Pianeta Turismo

03. Editoriale

31. L’Enit per l’Italia e l’open air

Mondo FAITA

35. La FAITA-FederCamping spiega il nuovo

di Maurizio Vianello

04. Alberto Granzotto è il nuovo presidente di Faita-FederCamping di Nicolcarlo Genovese

06. Venti anni di lavoro in sintesi di NIcolcarlo Genovese

Realtà Regionale: Piemonte Pagine a cura di Pietro Licciardi

10. Un po’ di luce in fondo al tunnel per il turismo piemontese

13. Stagione 2021, l’ottimismo della FAITA Piemonte

che va oltre il glamping

di Sara Alvaro

modello di ospitalità open air di Filippo Gentile

39. La lampada di Aladino di Michela Bagatella

41. Dal Governo 2,4 miliardi per rilanciare il turismo nazionale di Nicolcarlo Genovese

46. Diecimila campeggi in Europa ispezionati da ACSI di Sara Alvaro

48. Il restyling del Camping Village Mediterraneo di Cavallino di Pietro Licciardi

17. La Regione Piemonte si prepara a ripartire

Turismo Ecosostenibile

21. Lagomago, il gruppo a dimensione familiare

51. La ricarica dei veicoli elettrici nei camping e

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villaggi di Sandro Scollato

Glamping 54. Wonderland, la prima mobile home green di Sara Alvaro

Focus | Web Marketing & Social 57. Anche nel 2021 il digital marketing è

strategico di Giorgio Carone e Alessandra Bertoldo

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Focus | Ambiente e Natura 59. Come gestire i rifiuti della manutenzione del verde di Domenico Grillo

61. Come potare correttamente

di Fabio Agabiti Rosei e Riccardo Frontini

Focus | Commerciale e vendite 66. L’estate non finisce il 31 Agosto di Riccardo Viroli

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Le aziende informano

ANNO XIV 2021

Realtà Regionale: Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Postale DL. 353/2003 (conv.INL.27/02/2004, n°46) Art.1 comm.1 DCB ROMA ISSN 2704-8861

PIEMONTE

Mondo FAITA: ALBERTO GRANZOTTO È IL NUOVO PRESIDENTE DI FAITA-FEDERCAMPING

Pianeta Turismo: L’ENIT PER L’ITALIA E L’OPEN AIR

CAMPING MANAGEMENT n°52 In Copertina: Veduta del Lago Maggiore

70. Modulpoint: un modulo per ogni attività di Sara Alvaro

75. SE.FO.BI. gli esperti del verde di Filippo Gentile

78. Con MTM Hydro, camper e bike lavaggio in ogni villaggio di Pietro Licciardi

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Editoriale

EDITORIALE

FAITA FEDERCAMPING Via Cola di Rienzo, 285 - 00193 Roma Tel. 06 32111043 - fax 06 3200830 www.faita.it Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 363/2006 del 29/09/2006 Direttore responsabile: Nicolcarlo Genovese Redazione: Nicolcarlo Genovese, Pietro Licciardi, Sara Alvaro Produzione e pubblicità: 2Kind S.r.l.s. Via Arnaldo Cantani, 14 - 00166 Roma Tel. 335 5774176 fi lippogentile@2kind.it Progetto grafico: Francesco Gentile francescogentile@2kind.it Impaginazione: 2Kind S.r.l.s. www.2kind.it Stampa: Tipografia Grafica Di Marcotullio - Roma Finito di stampare Luglio 2021

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o scorso 23 Giugno l’assemblea elettiva della Federazione ha nominato Alberto Granzotto alla carica di presidente nazionale. Personalmente e professionalmente sono contento della scelta operata ed auguro al nuovo presidente un percorso di lavoro ed impegno che giovi alla Federazione ed alle imprese. Chiudo quindi la mia esperienza alla guida della FAITA FederCamping nazionale con una soddisfazione che deriva dal vedere come e quanto il nostro comparto sia cresciuto e come sia diversa la percezione che del turismo all’aria aperta si ha negli ambienti istituzionali ed amministrativi ma anche tra gli addetti ai lavori e tra i nostri stessi ospiti. Non sono solito indugiare in bilanci e preferisco uno sguardo alle cose che ancora restano da fare per dare piena maturità al nostro settore e riportarlo ai livelli di mercato pre-Covid. In questo senso la coesione delle singole associazioni regionali, la loro rappresentanza in termini di aziende associate, il loro contributo al lavoro ed al conseguimento degli obiettivi che la Federazione si è posta e che man mano ci vengono proposti dalle mutate condizioni di mercato, lo spirito di collaborazione e mutua assistenza che ha animato e deve continuare ad animare la compagine associata, costituiscono la vera ricchezza ed il reale punto di forza di FAITA-FederCamping. Continuerò ad essere disponibile ed ad offrire il mio contributo di esperienza e di idee ma soprattutto non mi stancherò di operare perché le aziende del comparto abbiano nella qualità del servizio, nella varietà dell’offerta e nella preparazione dei quadri e del personale il loro punto di forza che le traghetterà verso una riconosciuta ed indiscussa leadership di mercato in ambito europeo ed internazionale. Auguri di buon lavoro e grazie per l’attenzione che mi avete prestato. ✻

Maurizio Vianello Past President FAITA-FederCamping

Si ringrazia per la collaborazione il portale Enit per aver contribuito per il materiale fotografico www.openlib.enit.it

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MONDO FAITA

L’Assemblea nazionale della Federazione ha rinnovato le cariche. A Maurizio Vianello il ringraziamento per il suo lungo lavoro a favore dell’open air"

Alberto Granzotto è il nuovo presidente di Faita-FederCamping L’Assemblea nazionale della Federazione ha rinnovato le cariche. A Maurizio Vianello il ringraziamento per il suo lungo lavoro a favore dell’open air

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lberto Granzotto, classe 1965, è il nuovo presidente nazionale di Faita-FederCamping, la Federazione del turismo all’aria aperta che aderisce a Confturismo-Confcommercio. Lo ha deciso l’Assemblea nazionale che si è svolta a Roma il 23 Giugno e che ha eletto anche quattro vicepresidenti: Ubaldo Fusco - Faita Lazio, Giampiero Poggiali - Faita Toscana, Fabio Poletti - Faita Trentino, e Diego Ruggirello - Faita Sicilia. Sono stati inoltre eletti Giuseppe Delli Compagni - Faita Abruzzo (tesoriere), Edoardo Favaron – Faita Lombardia (Collegio dei Revisori dei Conti), Matteo Restelli – Faita Valle D’Aosta (Collegio dei Revisori 04

dei Conti), Marco Tavoloni – Faita Marche (Collegio dei Revisori dei Conti), Diego Ferro – Faita Liguria (Collegio dei Probiviri), Tranquillo Manoni – Faita Piemonte (Collegio dei Probiviri), Gianfranco Vitali – Faita Emilia-Romagna (Collegio dei Probiviri), Marco Sperapani (Segretario Nazionale). Già presidente di Faita Nord-Est, una laurea in Economia e commercio conseguita all’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’imprenditore veneto Alberto Granzotto raccoglie il testimone da Maurizio Vianello, alla guida della Federazione da oltre vent’anni, il quale lascia l’incarico accompagnato dai complimenti e dai ringraziamenti de-


MONDO FAITA

gli associati, per i quali si è speso senza riserve, portando alla categoria importanti riconoscimenti e conquiste sul piano pratico, organizzativo e soprattutto facendo in modo che le istituzioni cominciassero a guardare con maggiore considerazione e rispetto al comparto del turismo all’aria aperta. Alberto Granzotto è titolare, con il fratello, di due campeggi a Cavallino-Treporti in provincia di Venezia e gestisce, assieme ad altri componenti della famiglia, il villaggio turistico internazionale di Bibione, fondato negli anni Cinquanta dal nonno Amedeo insieme ai figli Gianni e Paolo. «A Maurizio Vianello va il ringraziamento mio personale, della Federazione e di tutto il mondo del turismo all’aria aperta» ha esordito il nuovo Presidente, «Se il nostro settore è cresciuto negli anni diventando un punto d’avanguardia rispetto ai principi di sostenibilità ed efficienza applicati al turismo e all’ambiente, se ci siamo accreditati presso le sedi istituzionali, lo dobbiamo al suo impegno, che non è mai venuto meno in tutti questi anni». Granzotto arriva alla guida di Faita-Federcamping in un momento tutt’altro che facile per il turismo italiano, alle prese con la seconda estate funestata da una pandemia la quale, anche se più presunta che reale, ha falcidiato il settore delle vacanze anche se all’inizio della stagione 2021 i campeggi e i villaggi turistici sembrano recuperare velocemente sull’anno scorso. Granzotto si troverà alle prese con un comparto che tra campeggi e villaggi turistici, conta a livello nazionale

2.600 imprese, 1 milione e 430mila posti letto di ricettività giornaliera, 45mila addetti, 67 milioni di presenze, 3 miliardi fatturato diretto e altri 3 di indotto Metà delle presenze è costituita da turisti stranieri. Una realtà di tutto rispetto, che però ancora stenta ad avere la considerazione che meriterebbe da parte della politica, la quale tra incomprensioni e lentezze burocratiche fa sudare le proverbiali sette camice agli imprenditori che vogliono restare con successo sul mercato. «La pandemia ci ha bastonati: nel 2020 abbiamo perso circa il 50% del fatturato, ma non ci ha piegati, anzi ci ha trovati ancora più combattivi e uniti» ha detto Granzotto ai colleghi dopo l’elezione. «Il mio compito sarà quello di fare tesoro di questa unità per pesare a livello nazionale ed europeo sulle prossime scelte in tema di politiche economiche, di sostegno e promozione: il turismo all’aria aperta ha una grande dinamicità e, in questa fase di ripresa, assiste a un innalzamento di livello della clientela. Le prenotazioni stanno andando molto bene in tutto il territorio nazionale e, se il trend si confermerà, in due anni dovremmo riallinearci al periodo pre-pandemia». Il turismo all’aria aperta, ha concluso il neopresidente, è una scelta di libertà e per certi versi è percepito come più sicuro in questo periodo. I clienti nordeuropei più fedeli, dopo aver soggiornato nelle strutture all’ aria aperta italiane stanno comunicando ai loro connazionali che la situazione in Italia è decisamente migliore di come i mercati esteri l’avevano dipinta, pertanto è possibile guardare con ottimismo al futuro. ✻ 05


MONDO FAITA

Venti anni di lavoro in sintesi Molto è stato fatto e ancora molto resta da fare ma grazie alla FAITA oggi il turismo all’aria aperta è molto più maturo, anche nella percezione delle istituzioni di Nicolcarlo Genovese

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allo scorso 23 giugno la Federazione ha un nuovo presidente. Alberto Granzotto, già Presidente di FAITA-FederCamping Nord-Est, succede a Maurizio Vianello che ha guidato la Federazione dal 1999. Il percorso di crescita e maturazione dell’organo di rappresentanza degli imprenditori del comparto turistico open air è sotto gli occhi di tutti. A Maurizio Vianello si deve riconoscere la capacità di individuare le tematiche prioritarie e di perseguire gli obbiettivi nell’interesse delle imprese tutte e per la promozione dell’intero comparto. Per sommi capi sarà utile ricapitolare le principali tappe di crescita della Federazione nell’arco del ventennio 2000-2020. Dal punto di vista della natura, assetto, ruolo e attività della Federazione il percorso compiuto è stato quello di aumentare la compagine sociale incentivando e sostenendo il ruolo ed il compito delle associazioni regionali nella loro azione di proselitismo verso le singole imprese. Sono state costituite le associazioni in regioni che non avevano rappresentanza e si è favorita l’interlocuzione ed il confronto tra imprenditori in un’ottica di comune visione e condivisione degli obiettivi e delle strategie poste in essere per raggiungerli. In ambito confederale FAITA-FederCamping ha propiziato la nascita di Confturismo ed ha partecipato attivamente ad ogni iniziativa di Confcommercio pertinente al comparto turistico, arricchendo con proposte ed indirizzi l’azione di Confcommercio nell’interesse ed in rappresen06

tanza delle imprese. In termini di posizionamento interno l’azione dell’Ufficio di presidenza si è orientata verso la dotazione degli strumenti di comunicazione necessari a riverberare ed approfondire le tematiche del settore. E’ in questo contesto che è stata progettata e realizzata la nuova veste della nostra rivista Camping management, un punto di riferimento per gli imprenditori e per tutti gli operatori della filiera. Si è anche realizzato il sito web federale, la piattaforma start, le azioni di lobbiyng, la comunicazione istituzionale, l’attività di ufficio stampa, la comunicazione social. I rapporti con gli interlocutori politici ed amministrativi sono cresciuti di livello e frequenza e la presidenza è stata ascoltata più volte sia in sede parlamentare che governativa. Il tradizionale ruolo di contrattazione collettiva si è arricchito di una relazione diretta con l’Ente Bilaterale che ha fruttato concrete azioni di formazione degli addetti ed una contrattualistica più aderente alle esigenze delle imprese open air. Un contributo non indifferente è stato dato alla emanazione della normativa antincendio concepita di concerto con gli organi preposti e inserita nel contesto aziendale in maniera graduata e progressiva. Per circa un decennio la Federazione ha partecipato e sostenuto il Sipac di Padova, unica fiera professionale in materia di turismo all’aria aperta, realizzando in quel contesto attività formative e convegnistiche dedicate agli


MONDO FAITA

imprenditori. Si è definita una politica stabile di relazioni Defiscalizzazione per le nuove assunzioni nel con la Siae e si è dato un contributo alla redazione del settore attraverso la riduzione del 100% dei contribuPiano turistico nazionale. In fase continua sono stati at- ti previdenziali a carico del datore di lavoro, al fine di tivati canali di interlocuzione con i dicasteri competenti promuovere la ripresa delle attività del settore turismo e per la soluzione e la mediazione delle problematiche del la ricostituzione delle relative posizioni lavorative, per i settore, in particolare per la installabilità delle case mobi- prossimi cinque anni. li e per il demanio. E’ stata avviata una fruttuosa ed utile collaborazione con Predisposizione di fondi finalizzati alla comunialcune tra le più prestigiose Università che consente di ga- cazione per far ripartire il settore turistico-ricettivo. rantire alla Federazione un autorevole e scientificamente fondato contributo in merito alla natura e consistenza del Semplificazioni per le autorizzazioni necessarie nel comparto, come pure di individuare i trend e le emergen- caso di interventi di natura strutturale, per adeguamenti ze sul piano dell’offerta, della domanda, del marketing e alle misure di contenimento per Covid-19, come richieste normativo. di permessi o concessioni. E’ stata sottoscritta una convenzione con l’Enit per il coordinamento delle politiche di promozione della doman- Semplificazione autorizzazione agli investimenda. Nell’ultimo periodo ed in relazione alla pandemia ed ti, intervenendo attraverso provvedimenti normativi, allo stato di emergenza e recessione dell’intera economia in analogia ad esempio con la l. 424/1989, adottata per nazionale e di quella internazionale la Federazione ha le attività economiche nelle aree interessate dagli eccecurato i rapporti con le istituzioni per mitigare l’impatto zionali fenomeni di eutrofizzazione verificatisi nell'anno negativo sulle aziende; si è fatta promotrice di interven- 1989 nel mare Adriatico. ti per l’adozione di norme proprietarie di igiene e sicurezza sanitaria prevenendo la normazione del Governo; Definizione di maxi-caravan e case mobili, atha attivato una comunicazione costante con le imprese e traverso un corpus di norme e definizioni riconosciute, le associazioni regionali per garantire agli imprenditori disciplinanti i livelli di sicurezza e qualità e le modalità una costante ed aggiornata informazione; si è impegnata installative. nel coinvolgere e coordinare tutti i soggetti della filiera per rendere più significativa e penetrante ogni legittima Inserimento di modifica del testo dell’art.146 e 149 istanza degli operatori. dlgs 42/2004 finalizzato ad ottenere che nei campeggi In prospettiva resta da complegià autorizzati, le maxi-caratare un percorso di maturazione van non necessitino di ulteriore ed adeguamento dell’offerta che autorizzazione paesaggistica. A Maurizio Vianello passerà attraverso la formazione si deve riconoscere ed il graduale inserimento di una Unificazione e facilitazione la capacità di individuare nuova generazione di imprendidelle procedure di carattetori le cui fondamenta sono state re urbanistico ed amminile tematiche prioritarie e poste in essere. In particolare la strativo, necessarie per tutti di perseguire gli obbiettivi Federazione ha posto agli interlogli interventi di carattere riquanell’interesse delle imprese cutori di Governo in un’ottica di lificante delle strutture, con il recupero della recessione deterdiretto coinvolgimento delle tutte e per la promozione minata dalla pandemia le istanze Regioni e delle Amministraziodell’intero comparto" che di seguito si elencano. ni comunali. Incentivazione ai comuni per l’avvio dei cosiddet-

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MONDO FAITA ti sportelli unici per le attività ricettive – SUAR. Miglioramento della competitività dell’industria del turismo all’aria aperta attraverso un supporto all’internazionalizzazione delle imprese, con incentivazione delle attività di promozione e vendita dei servizi turistici verso il mercato nazionale ma soprattutto internazionale. Identificazione del comparto turistico dell’open air, quale parte integrante dell’intero sistema turistico ricettivo nazionale nella stesura delle norme, come ad esempio nel caso della cosiddetta Tax credit riqualificazione, che inspiegabilmente esclude ad oggi la riqualificazione e l’ammodernamento delle strutture ricettive del comparto turistico ricettivo all’aria aperta.

Incentivazione degli interventi realizzati dalle strutture all’aria aperta fi nalizzati al raggiungimento di una maggiore efficienza energetica ed ambientale, con semplificazioni ed agevolazioni nelle procedure di riqualificazione ambientale e nelle installazioni dei sistemi di produzione di energia verde. Incentivi e agevolazioni per la diff usione dei mezzi elettrici per le attività di servizio e manutenzione interna delle strutture ricettive, nonché per il trasporto della clientela. Incentivi per la diversificazione e l’innovazione dell’offerta turistica, attraverso azioni utili e necessarie per il prolungamento della stagione turistica, con sostegni alle aperture annuali o con stagionalità prolungate: riduzioni delle tariffe sulla tassa dei rifiuti, riduzione degli importi del contributo di soggiorno, etc.

Semplificazione nella gestione della pianificazione degli investimenti, “ibernati” a causa della Avvio di azioni di promozione, attraverso l’Enit: complessità delle procedure attività di sensibilizzazione autorizzative di carattere alla vacanza e alla mobiamministrativo, urbanilità sostenibile; attività di In ambito confederale stico e ambientale e che si promozione, informazione FAITA-FederCamping ha innescano per confl itti di e sensibilizzazione presso propiziato la nascita di Confturismo competenza Stato-Regioni le scuole per incentivare e per norme sovrapposte le vacanze sostenibili e far ed ha partecipato attivamente ad ed intrecciate, attraverso “riscoprire” il campeggio ogni iniziativa di Confcommercio procedure certe, rapide ed ai più giovani; sensibilizpertinente al comparto turistico" efficaci, ma soprattutto non zazione per la diffusione di soggette ad interpretazioun turismo sociale rivolto a ni individuali e celebrative soggetti con bisogni speciadelle funzioni burocratiche. li - accessibile per tutti -, anche attraverso incentivi agli investimenti e alle attività promozionali delle imprese. Certezza nell’interpretazione e nella discrezionalità da parte delle singole Direzioni regionali e provinciali del Incentivazione della realizzazione di strutture catasto, nell’assoggettare o meno i mezzi mobili di per- ricettive in zone di alto pregio ambientale e nei nottamento alle procedure di accatastamento, conside- comuni nel cui territorio sia presente un’area di interesrando erroneamente in alcuni casi gli stessi al pari delle se naturalistico, attraverso facilitazioni e supporti nelle unità immobiliari; assoggettamento assolutamente incon- progettualità innovative ed a basso impatto ambientale. gruente per la tipologia mobile delle installazioni ed alla L’incentivazione della realizzazione di strutture turistiluce delle nuove norme sopravvenute nel corso di questi che all’aria aperta nelle zone destinate a parchi naturali, ultimi anni, sia di carattere nazionale che regionale. attraverso la redazione di piani di assetto che possano individuare tali strutture quali punti di attrazione turistica, Risoluzione in via defi nitiva della grave situazione d’in- ma anche come soggetti di controllo, tutela e mantenicertezza generata dalla problematica della gestione delle mento del territorio. concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo, al fi ne di contrastare alcuni orienta- Incentivi per favorire l’accrescimento delle commenti giurisprudenziali. petenze professionali degli operatori del settore, attraverso azioni di formazione specifica per il comparRisoluzione dell’annosa vicenda della gestione e to, con il coinvolgimento di competenze trasversali quali tariffazione della tassa sui rifiuti urbani, che per le esperti ambientali, architetti del paesaggio, etc. Credito particolari caratteristiche di questa tipologia di impresa, d’imposta: da scontare nei prossimi cinque anni per comnecessiterebbe di una modifica e integrazione del Dpr n. pensare la riduzione di fatturato rispetto all’anno prece158/1999 e della l. n. 147/2013. dente, per le imprese turistico ricettive. ✻

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MONDO FAITA

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REALTÀ REGIONALE

PIEMONTE Un po’ di luce in fondo al tunnel per il turismo piemontese In estate una prima ripresa, ma quella vera arriverà in inverno con la ripresa degli sport sulla neve

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opo una estate 2020 in cui gli arrivi e le presenze turistiche nel Piemonte sono state in caduta libera a causa del Covid e una stagione invernale 2020-2021 completamente persa per il continuo balletto di colori assegnati per decreto, che di fatto hanno reso impossibili gli spostamenti, la regione sta vedendo un po’ di luce in fondo ad un tunnel che potrebbe ancora diventare un buco

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pagine a cura di Pietro Licciardi nero per il turismo piemontese e nazionale se il Governo non si deciderà a dichiarare cessata una buona volta l’emergenza. Magari prendendo esempio da quegli Stati americani che pur avendo avuto nessun lockdown neppure nelle fasi più acute del epidemia hanno registrato un numero di decessi – per una malattia, che è bene ricordare non è mai stata paragonabile al colera che colpì Torino nel 1835 e neppure alla famigerata

Spagnola del 1918 - perfi no inferiore a quegli stati, come New York, che hanno osservato una severissima quarantena. Secondo i dati raccolti dalle strutture ricettive già prima dell’inizio della stagione i turisti stanno cominciando a tornare. Soprattutto italiani ma anche francesi, tedeschi e austriaci, attesi a Settembre. Le prenotazioni stanno avendo un buon andamento per quanto riguar-


REALTÀ REGIONALE da la recettività extralberghiera ma tuazione delle prenotazioni appare oltre il 50% rispetto allo stesso pesecondo Federalberghi percentuali “tranquilla”, e attualmente vi sono riodo del 2019. I dati provvisori del incoraggianti si stanno registrando diversi atleti e gruppi sportivi che si nostro Paese, relativi ai primi nove pure per gli hotel, che nei prossimi stanno allenando negli impianti di mesi del 2020, sono in linea con il tre mesi dovrebbero avere un tasso di alta quota. Tuttavia si stanno aspet- trend europeo, ovvero -60% rispetto occupazione delle camere del 30% a tando con una certa ansia le dispo- allo stesso periodo del 2019, con quaGiugno, del 50% a Luglio e del 70% sizioni per la vendita degli Skypass. si 192 milioni di presenze in meno, ad Agosto. Se dovesse essere confermato il con- e rendono bene l’idea del notevole Probabilmente toccherà al capoluo- tingentamento al 30% sarebbe una passo indietro e di quanto occorre go regionale, principale polo turisti- buona notizia per gli operatori. recuperare, specialmente sul fronte co del Piemonte, soffrire ancora perstranieri, che sono stati pressoché asché tradizionalmente le grandi città senti: -98 % sia ad aprile che a magin estate non sono molto frequentate. Evoluzione e prospettive gio. Complessivamente nei mesi del Tuttavia le cose potrebbero cambia- Sul fronte dell’offerta ricettiva, la lockdown, la variazione, rispetto allo re a Settembre, sempre che non ri- “dote” del Piemonte è di oltre 6.700 stesso periodo dell’anno precedente cominci il balletto dei colori, con la strutture e 201.200 posti letto. Il è stata di -91,0% con una perdita di ripresa degli eventi aperti al pubblico comparto turistico piemontese conta quasi 74 milioni di presenze, di cui e a Novembre, quando si dovranno oltre 46 mila imprese - pari al 10% 43,4 milioni di clienti stranieri e 30,3 svolgere altri eventi di importanza del totale regionale - e circa 153 mila milioni di italiani. Una timida risaliinternazionale, come il Salone del li- addetti - 11% del totale - . Il setto- ta c’è stata nell’estate 2020 ma i dati bro, Artissima e gli autunnali appun- re fino al periodo pre-Covid era in si sono fermati ad appena il 21% di tamenti sportivi. costante crescita e rappresentata per quelli registrati nello stesso periodo Questa estate tuttavia in Piemonte l’indotto un valore di 7,5 miliardi di del 2019 con una perdita di presenze sarà monitorata più che altro per te- euro, pari al 7,4% del PIL regionale. ancora drammaticamente alta degli stare se i turisti italiani e soprattutto Crescita che ha subito un brusco ar- stranieri: -93,1%. stranieri hanno ritrovato l’antica fi- resto lo scorso anno. Nei primi 8 mesi Se qualcosa si è salvato anche in Pieducia e conservato la voglia di viag- del 2020, Eurostat ha rilevato che il monte è grazie agli italiani, che hangiare e spostarsi dal momento che in numero delle notti trascorse nelle no trascorso per quanto possibile le questa regione sono gli sport inver- strutture ricettive dei 27 paesi dell’U- loro vacanze entro i confini nazionanali il “polmone” principale per l’e- nione europea ha subito un calo di li. Ma allora la situazione economica delle famiglie non era conomia legata al turiancora così gravemente smo. Secondo Fabrizio Sul fronte dell’offerta ricettiva, la compromessa mentre Valentini, presidente di oggi. A diciotto mesi Federalberghi Bardo“dote” del Piemonte è di oltre 6.700 dall’inizio dell’emernecchia, intervistato da strutture e 201.200 posti letto. Il comparto genza vi sono segnali un quotidiano torinese, su questo fronte la si- turistico piemontese conta oltre 46 mila imprese sempre più allarman-

- pari al 10% del totale regionale e circa 153 mila addetti - 11% del totale"

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REALTÀ REGIONALE

Dopo la pandemia, il Consiglio e la Giunta regionale hanno attivato misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza e successivamente hanno rivisto i propri obiettivi strategici"

ti di un generale peggioramento e non sono ancora iniziati i previsti licenziamenti mentre ancora vi sono proroghe nella cassa integrazione guadagni. Bisognerà vedere se nei prossimi anni, quando gli operatori turistici stimano di poter tornare ad una piena normalità e recuperare i flussi precedenti, si potrà ancora contare sul turismo domestico nella stessa misura del passato. La Regione Piemonte da parte sua ha varato una serie di misure a sostegno del turismo, come i “Voucher vacanze”, previsti dalla legge regionale del 29 maggio 2020, n. 13 “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19”, da utilizzare presso strutture alberghiere ed extralberghiere del territorio. Con questi voucher è stata avviata una campagna di sostegno delle destinazioni turistiche che hanno messo a disposizione pacchetti vacanza per trascorrere più di un pernottamento presso le strutture alberghiere ed extralberghiere, di cui uno a carico della Regione, o per fruire di servizi turistici in loco scontati grazie all'intervento regionale. La misura sembra abbia riscosso un buon successo con la vendita di più di 12

29.000 voucher per pernottamenti e 2100 per servizi.

Obiettivi

Prima del Covid il Piemonte si era dato l’obiettivo di migliorare la competitività turistica per adeguarla ai nuovi scenari del mercato contemporaneo; incrementare il numero di arrivi e presenze turistiche nella regione; aumentare l’incidenza del turismo sul PIL. Dopo la pandemia, il Consiglio e la Giunta regionale hanno attivato misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza e successivamente hanno rivisto i propri obiettivi strategici con nuove politiche che sono state messe in campo a partire da questo anno. In dettaglio la regione intende ricostruire l’immagine internazionale del territorio e dei prodotti del Piemonte in vista di un rilancio del settore e anche procedere ad decisa valorizzazione sui mercati internazionali del cosiddetto “made in Italy”. Assieme a ciò cercherà di favorire il recupero di maggior quote di turismo interno, almeno nella prima fase della ripresa. Il Piemonte intende anche cogliere quanto si sta delineando sul merca-

to globale nel senso di una maggiore integrazione tra turismo e territorio - turismo, agrifood, loisir – facendo leva tra l’altro su nuove strategie di comunicazione e marketing che dovranno tenere conto dell’evoluzione della domanda turistica e degli scenari nel periodo post emergenza Covid. Infine sarà rafforzata la promozione turistica regionale con iniziative, modulate nel tempo, per prodotti e target tenendo conto di quali saranno gli scenari futuri. I prodotti turistici sui quali far convergere le azioni promozionali sono state individuati nel tradizionale e principale turismo della montagna invernale ed estiva e nel turismo dei laghi, assieme al turismo delle colline, assai apprezzato da taluni segmenti stranieri. Il turismo slow, in cui rientrano ad esempio il cicloturismo e le attività open air. Altra risorsa forse al momento poco valorizzata è il turismo spirituale che comprende non solo i percorsi storico devozionali come la Via Francigena, ma Santuari e Sacri Monti, numerosi in questa regione. Non può mancare l’enogastronomia e il turismo culturale con le fortezze sabaude, le residenze reali, le dimore storiche, le ville, i castelli, o giardini storici…. E con essi altre forme di turismo che hanno dimostrato di avere ancora del potenziale, come il turismo del benessere, lo sport, il turismo business e congressuale. Il Piemonte inoltre ha siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’ Unesco e Torino ex capitale e ancora meta per lo shopping di lusso. ✻


REALTÀ REGIONALE

Stagione 2021, l’ottimismo della FAITA Piemonte Dopo mesi di promozione le aziende si apprestano con fiducia ad accogliere i turisti italiani e stranieri

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l Piemonte ha sofferto in modo particolare la crisi turistica causata dalla pandemia e per fronteggiarla sono state adottate drastiche misure di carattere sanitario, che seppur giustificate, almeno nella fase iniziale dell’epidemia, quando le notizie sull’origine del virus e del suo decorso erano incerte e confuse, hanno comunque - e forse al di là delle effettive intenzioni – creato un clima di diffuso allarme se non vera e propria paura che ha fatto sentire tutto il suo peso nella stagione estiva 2020 e per quanto riguarda questa regione anche durante la stagione invernale e sciistica 2020-2021. Il turismo all’aria aperta tuttavia è

riuscito a salvare qualcosa, pur subendo notevoli perdite in termini di arrivi e presenze e affrontando ingenti costi straordinari per la messa in sicurezza delle strutture. Alle soglie dell’estate 2021 la speranza degli operatori e soprattutto degli imprenditori dell’open air è di iniziare a recuperare per tornare al più presto alla normalità, ovvero ai flussi precedenti l’epidemia. Tranquillo Manoni, presidente della FAITA FederCamping piemontese, fa per Camping Management un bilancio della stagione alle spalle e di come, sia la FAITA che le imprese aderenti, si preparano ad affrontare il futuro, sul quale purtroppo anco-

Durante la pandemia le nostre aziende hanno operato parzialmente soprattutto sul territorio del Lago Maggiore dove il 90% dei turisti sono sempre stati di europei e di questi un’alta percentuale di nazionalità tedesca (40%)"

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REALTÀ REGIONALE

Certamente sarebbe utile per noi un sostegno da parte del settore pubblico. Chiediamo alla Regione Piemonte ed al governo di aiutarci non solo con i ristori ma soprattutto attuando la semplificazione di tutte le pratiche burocratiche e erogando fondi agevolati per investire"

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ra pesa l’incertezza data dal balletto dei decreti e dei colori assegnati alle Regioni che ancora ad inizio Giugno fanno presagire un avvio molto difficoltoso soprattutto se si pensa all’importanza che ha per le regioni a ridosso dei confini il turismo proveniente dal nord Europa e alle difficoiltà che stanno attraversando molte famiglie italiane, provate da un anno e mezzo di cassa integrazione, chiusura delle attività, calo del fatturato.

La parola al presidente di FAITA Piemonte

«Durante la pandemia le nostre aziende hanno operato parzialmente soprattutto sul territorio del Lago Maggiore dove il 90% dei turisti sono sempre stati di europei e di questi un’alta percentuale di nazionalità tedesca (40%), ma numerosi anche gli olandesi (32%), gli svizzeri (17%). Il turismo provenienti dalle altre regioni italiane invece si attestava al 7%» «Durante l’anno 2020 le presenze turistiche sono state appena il 45% circa dell’anno precedente. Come altrove ci hanno in qualche modo salvato gli italiani con una buona presenza,di circa il 30%. L’anno 2021 ha avuto invece una partenza poco entusiasmante e buona parte delle aziende non ha aperto in occasione della festa di Pasqua, che tradizionalmente offre una buona anteprima di quella che sarà la stagione successiva oltre a portare un po’ di liquidità. Le prime aperture sono state pertanto nel mese di Maggio ei primi dati rilevati evidenziano la presenza dei turisti italiani nei fine settimana e una discreta presenza di turisti tedeschi assieme ad alcuni svizzeri durante le due settimane di Pentecoste e Corpus Domini che hanno permesso alle strutture di coprire circa la metà di posti disponibili in totale. Questi dati ci permettono di sperare che a partire almeno da metà Giugno arrivino richieste e prenotazioni da parte di famiglie con bambini pic-

coli e contemporaneamente nuove prenotazioni da parte degli olandesi, danesi, belgi e tedeschi per il mese di Luglio, che attualmente offre ancora disponibilità mentre il mese di agosto è quasi saturo» «Per quanto riguarda la promozione turistica, siamo stati costretti ad abbandonare le manifestazioni fieristiche in Europa ed in Italia per dedicarci dal mese di Novembre 2019 alla promozione sui social e dal mese di Gennaio 2021 stiamo promuovendo il territorio attraverso Google ADS ottenendo buoni risultati. Desideriamo precisare che per quanto riguarda la politica dei prezzi adottata dalla nostre strutture quasi tutte, il 95% applicheranno quest’anno gli stessi prezzi del 2019 e molto probabilmente non ci saranno sostanziali variazioni neppure l’anno prossimo» «Sempre per quanto riguarda la promozione restiamo fedeli ai nostri principi, che ci hanno sempre fin qui sostenuto, ovvero che la migliore pubblicità presso i nostri turisti, fedeli e potenziali, proviene dai ai nostri servizi, sempre di elevata qualità, e dalla nostra massima disponibilità a far si che chi soggiorna nei nostri campeggi e villaggi possa trascorrere una vacanza non soltanto attiva ma anche rilassante e rigenerante. In una parola cerchiamo sempre di fare in modo che ciascun ospite possa scegliere e vivere la vacanza che preferisce. Solo incontrando e soddisfacendo i desideri del turista siamo certi che questi avrà non solo qualcosa da ricordare ma anche da raccontare con entusiasmo a chi è rimasto a casa. E ovviamente avrà anche un buon motivo per tornare, magari in compagnia di amici, altri parenti e conoscenti» «Nonostante il periodo difficile che abbiamo attraversato qui in Piemonte tutti noi abbiamo continuato ad investire per far sapere ai nostri clienti abituali e soprattutto potenziali che abbiamo fatto la scelta di offrire nonostante tutto la migliore vacanza, garantendo la massima soddisfazione, mostrando loro anche ciò che il


REALTÀ REGIONALE

Per quanto riguarda la promozione turistica, dal mese di Novembre 2019 ci dedichiamo ai social e dal mese di Gennaio 2021 stiamo promuovendo il territorio attraverso Google ADS ottenendo buoni risultati"

nostro ricco territorio può offrire, in termini di cultura, gastronomia, divertimento» «Vorrei per maggior chiarezza raccontare alcuni investimenti effettuati da parte di qualche nostro villaggio turistico. C’è chi ha ristrutturato tutti gli edifici e migliorato la presentazione e la qualità dei servizi di bar, gelateria, video giochi, ristorante con terrazza sul lago e rinnovato il market. Altri si sono dotati di un campo da golf e migliorato l’ingresso costruendo una rotonda su cui è stata collocata una particolarissima meridiana, oppure è stato istallato un

nuovo pontile galleggiante in spiaggia che conduce a delle piattaforme galleggianti su cui sono stati collocati alcuni giochi gonfiabili che colorano il paesaggio ed offrono un’interessantissima attrazione completando i tanti altri già offerti. Tra gli investimenti effettuati anche la costruzione di una nuova pista BMX predisposta secondo i requisiti della Federazione Ciclistica Italiana ed avallo del CONI Nazionale per gare italiane ed internazionali» «Dopo questa carrellata tutti noi di FAITA Piemonte siamo speranzosi che questo anno possa confermare le nostre più ottimistiche previsioni e, grazie alla tranquillità che molti avranno dopo la campagna di vaccinazioni, pensiamo che già nel 2022 quasi certamente torneremo ai flussi del 2019, prima della pandemia. Se poi saremo fortunati nel 2023 supereremo addirittura i numeri registrati nel 2018 e 2019» «Certamente sarebbe utile per noi, in considerazione dell’importanza che ha il turismo non solo per la regione, un sostegno da parte del settore pubblico. Ad esempio mi è stato suggerito dagli imprenditori di chiedere alla Regione Piemonte ed

al governo di aiutarci non solo con i ristori ma soprattutto attuando la semplificazione di tutte le pratiche burocratiche e cercando di facilitare gli operatori che giustamente desiderano promuovere le proprie aziende ricettive offrendo nuove strutture più funzionali e con migliori servizi che permetterebbero di risalire facilmente le difficoltà create dalla pandemia. Sarebbe inoltre opportuno che tra le previsione di utilizzo dei fondi stanziati con l’arrivo del Recovery Fund vi sia una quota da destinare ai finanziamenti agevolati. Se Stato e regione promuovessero gli investimenti aumenterebbero i ricavi delle aziende e di conseguenza anche il settore pubblico ne beneficerebbe grazie a maggiori entrate fiscali. Nei mesi scorsi abbiamo visto chiedere di utilizzare il fondo europeo in mille modi, ebbene aiutare il turismo è un modo sicuro per impiegare bene i soldi e averne anche un sostanzioso ritorno anche in termini di occupazione, che di questi tempi non mi pare poco» «Infine sia chiaro che nessuno si fa illusioni: la lotta è appena cominciata e sarà ancora dura ma se vinceremo la sfida saremo ancora più forti» ✻ 15



REALTÀ REGIONALE

La Regione Piemonte si prepara a ripartire

Intervista a Vittoria Poggio, assessore al turismo della Regione Piemonte

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opo una stagione estiva funestata dalle restrizioni sanitarie decretate per contrastare l’epidemia e una stagione invernale ancora peggiore il turismo piemontese si accinge ad affrontare la stagione 2021 nella speranza di poter cominciare a far quadrare i conti di un comparto che anche in questa regione è essenziale per l’economia e l’occupazione. Su come la Regione Piemonte intende sostenere e promuovere il turismo, alla luce di quanto è accaduto negli scorsi lunghissimi sedici mesi, ne abbiamo parlato con l’assessore Vittoria Poggio, imprenditrice per ventisette anni e assessore dal 2019, giusto in tempo per gestire una patata bollente di non poco conto come il Covid.

Assessore, la Regione emanerà si spera a breve il regolamento regionale del turismo all’aria aperta. In considerazione del fatto che il comparto nella scorsa stagione e probabilmente anche in quella alle porte meglio di altri ha reagito alla grave crisi che ha assestato un duro colpo all’economia piemontese saranno contemplate misure di sostegno alle attività dell’open air? «Per far fronte all'emergenza sanitaria da Covid-19 la Regione Piemonte ha attivato nel corso del 2020 il cosiddetto Bonus Turismo che ha concesso un contributo una tantum a fondo perduto alle strutture ricettive

Nel corso del 2021, la Regione Piemonte ha incrementato le risorse messe a disposizione degli operatori del settore"

piemontesi allo scopo di contrastare gli effetti negativi conseguenti alle chiusure disposte dal Governo e sostenere, nel breve periodo, il comparto turistico. L'importo complessivo di risorse regionali era pari a oltre 10 milioni di euro a cui ne sono state aggiunti 6 assegnati con un bando sulla riqualificazione turistica». 17


REALTÀ REGIONALE La regione ha in programma anche sostegni economici alle aziende per favorire la ripresa del turismo e del turismo all’aria aperta in particolare? «Nel corso del 2021, la Regione Piemonte, preso atto che la mancata apertura degli impianti sciistici e le limitazioni degli spostamenti dei turisti hanno ulteriormente aggravato le difficoltà del comparto, soprattutto del comparto montano, ha incrementato le risorse messe a disposizione degli operatori del settore attraverso l'istituzione del cosiddetto Bonus Montagna del valore complessivo di oltre 20 milioni di euro del 5 marzo 2021 che ha previsto l'erogazione di un ulteriore contributo una tantum a fondo perduto alle categorie economiche operanti soprattutto in ambito montano e che sono state ritenute maggiormente colpite dalla situazione pandemica»

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Gli imprenditori del turismo all’aria aperta hanno sempre lamentato una certa insensibilità delle istituzioni locali e regionali per le loro istanze, a cominciare dal modo con cui sono interpretati e applicati i regolamenti edilizi che rendono difficoltosa, ad esempio, l’istallazione di case mobili o l’adeguamento delle strutture ad una domanda in continua evoluzione. Dopo il disastro Covid cambierà qualcosa in tal senso? «Per quanto riguarda gli aspetti sulla semplificazione delle procedure amministrative volte all'avvio delle attività turistiche, ci si è mossi da tempo e tutte le nostre normative di settore, oltre a quelle del settore all'aria aperta, sono state aggiornate in questo senso. Ovviamente, se si tratta di allestire campeggi e villaggi turistici, come anche le aree di sosta di prossi-

ma approvazione con il regolamento regionale occorre fare riferimento alle incombenze relative alle autorizzazioni ambientali, paesaggistiche e urbanistico-edilizie. Sono normative di altri comparti che abbiamo coordinato anche nel nostro regolamento regionale in condivisione con le diverse direzioni regionali competenti in materia. Anche per le case mobili il nostro regolamento regionale detta regole meno stringenti» Nel dopo Covid la gara con le strutture oltreconfi ne per accaparrarsi turisti sarà ancora più dura. Non sarebbe consigliabile una maggiore apertura e flessibilità nei confronti di un comparto come l’open air, che oltretutto punta tutto sulla valorizzazione e conservazione dell’ambiente? «A proposito della concorrenza in questi giorni abbiamo integrato la


REALTÀ REGIONALE

Una idea è di aggiungere all’offerta l’opportunità di stabilirsi in Piemonte almeno per un mese dove poter lavorare in smartworking da un luogo di villeggiatura"

piattaforma online Piemontescape con il sistema digitale blockchain che sfrutta l’intelligenza artificiale facendo incontrare domande e offerta in maniera ottimizzata. La tecnologia e il turismo costituiscono una combinazione perfetta e lo saranno ancora di più quando sarà superata l'emergenza Covid. Quando sarà a regime il progetto sperimentale di VisitPiemonte che sfrutta questa tecnologia ci darà un portale turistico efficace, che permetterà di acquisire informazioni preziose sui potenziali visitatori, soprattutto stranieri. La Regione è convinta che questa sia un’occasione da cogliere, perché rappresenta una opportunità di marketing fra le più raffi nate. Entro l’estate sarà pubblicata anche la prima guida online delle strutture ricettive piemontesi accessibili alle persone con disabilità momentanea o permanente. L’operazione è in pieno svolgimento grazie alla collaborazione della Consulta delle persone in difficoltà». Come intende procedere per delineare le future politiche e interventi in ambito turistico? Coinvolgerà gli operatori del settore aprendo tavoli di coordinamento e confronto? «Ascoltiamo i territori come poche altre amministrazioni hanno fatto in passato. Abbiamo aperto un tavolo di confronto sul territorio con le Atl e con tutti i soggetti. E questo vale sia per il Turismo che per il Commercio, due ambiti che camminano di pari passo».

Dai primi segnali raccolti dalle strutture ricettive, specialmente dell’open air, sembra che quest’anno ci sarà un minore afflusso di stranieri, che sono una componente essenziale per il turismo non solo regionale. Cosa può fare l’assessorato per ridare fiducia ai turisti europei, soprattutto dopo la non buona immagine che l’Italia ha dato di se nel corso della epidemia da Covid? «La campagna vaccinale sta procedendo bene. E questo è il migliore spot per l’Italia e per il Piemonte che è tra le regioni più veloci nel mettere in sicurezza la popolazione. Poi ci sono segmenti che riguardano il tema della promozione che qui in Piemonte è sempre attiva. Assieme con le Camera di Commercio e con VisitPiemonte abbiamo dato vita a campagne di promozione per valorizzare tutti i territori. E come ho detto utilizzando il sistema della blockchain riusciamo a mettere insieme domanda e offerta in maniera ottimale». Per rimettersi in pista gli operatori turistici hanno bisogno di tornare ad investire, cosa un po’ difficile con le enormi perdite subite. La Regione ha per caso in programma un piano di fi nanziamenti agevolati? «È in corso di approvazione il Programma annuale degli interventi rivolto alle imprese ed agli enti no profit operanti nel settore turistico per la concessione di un contributo

a fondo perduto pari al 65% dell'investimento effettuato dal richiedente per un importo massimo di contributo di euro 35.000 destinato ad opere di miglioramento e qualificazione delle strutture ricettive e acquisto di attrezzature per lo svolgimento, anche all'aperto, dell'attività turistica. Le risorse complessivamente stanziate sono pari a 6 milioni di euro. Poi ci sono altri tipi di sostegni. Quello economico rivolto ai Consorzi, Atl e operatori della fi liera che per il 2021 ammonta a 22,5 milioni, tra i più altri degli ultimi anni. L’anno scorso abbiamo impegnato 5 milioni per il buono vacanza col quale 40.000 visitatori hanno trascorso tre notti in una località turistica del Piemonte pagandone una sola: una a carico della Regione, e una a carico della struttura ricettiva. E quest’anno il buono è stato rifi nanziato con 1,5 milioni e le prenotazioni sono state estese al 31 dicembre 2021. Abbiamo destinato anche 6 milioni per la riqualificazione delle strutture ricettive. Poi ci sono le idee, una delle quali è di aggiungere all’offerta l’opportunità di stabilirsi in Piemonte almeno per un mese dove poter lavorare in smartworking da un luogo di villeggiatura: in questo modo il Piemonte potrebbe incrementare di 400.000 pernottamenti il proprio volume di presenze turistiche in più al mese ricevendo soltanto lo 0,01% della popolazione di 6 Paesi con un clima freddo dell'UE come Belgio, Danimarca, Germania, Olanda, Norvegia e Svezia, addirittura raddoppiabili aggiungendo all’elenco Francia, Inghilterra e Finlandia». ✻ 19


REALTÀ REGIONALE

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REALTÀ REGIONALE

Lagomago, il gruppo a dimensione familiare

La soluzione che unisce i vantaggi della cooperazione alla conservazione dei valori della tradizione imprenditoriale italiana

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a Lagomago Family è un Proprio Valentina, laureata in eco- nagement è uscito un articolo con Gruppo di cinque strutture nomia alla Bocconi con master sul un’intervista nella quale mio padre ricettive: camping, villag- turismo, ci illustra il cammino e l’e- spiegava le trasformazioni fatte per gi e residence situati sulla voluzione delle strutture diventate passare da una clientela prevalensponda piemontese del lago Mag- oggi una solida realtà turistico-ricet- temente stanziale e stagionale, che aveva caratterizzato gli anni della giore, nei pressi di Arona, in pro- tiva. vincia di Novara, alla cui origine vi «Qualche anno fa su Camping Ma- gestione di mio nonno, il fondatore dell’attività, ad una più inè il camping village “Lago ternazionale e diversificaMaggiore”, fondato dal ta», esordisce la nostra imnonno di Valentina RappolLa Lagomago Family è prenditrice, che prosegue: di, attuale general manager e terza generazione della «oggi sono io alla guida un Gruppo di cinque dell’azienda con l’obiettivo famiglia di imprenditori che strutture ricettive: camping, di fare un ulteriore passo pur conservando il carattevillaggi e residence situati sulla avanti, in un mondo che re “familiare” dell’impresa viaggia sempre più veloce, e della vacanza hanno sapusponda piemontese del lago in cui i grandi diventano to adeguarsi alle nuove sfide Maggiore, nei pressi di Arona" ancora più grandi e i piccoli del mercato e della concorfanno più fatica a emergere renza. 21


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Stiamo sviluppando i singoli campeggi valorizzando le loro caratteristiche uniche ed i caratteri ed inclinazioni della famiglia che gestisce la struttura"

e sopravvivere. Personalmente sono convinta che si debba fare rete e creare connessioni più strette con il territorio e le realtà che ci circondano» «La Lagomago Family nasce con questa idea di diventare “grandi” insieme, pur mantenendo le unicità, le peculiarità e l’indipendenza dei piccoli. Cerchiamo di crescere unificando le iniziative di marketing e la promozione, per poterci presentare più forti sul mercato europeo e per avere la forza e l’organizzazione necessaria a creare sinergie con le realtà del nostro territorio nel basso lago. Questo perché l’esperienza mostra come sempre di più la creazione di una rete e di sinergie con altre realtà ed enti locali si dimostra vincente per la crescita delle strutture ricettive e di tutto il territorio». E infatti la prima iniziativa del Gruppo, nato nell’estate del 2019 è stata stringere accordi con undici realtà imprenditoriali di punta sul territorio – produttori di caffè, riso, cioccolato, gelato, vino… - che hanno accettato di partecipare a speciali promozioni per i clienti delle strutture ricettive open air. Iniziativa che ha avuto un buon successo. Per quanto riguarda le aziende associate si tratta di strutture tutte a gestione familiare e la stessa denominazione “Family Group” intende ricordare non soltanto che la maggior clientela dei campeggi e residence è 22

costituita da nuclei familiari amanti della vacanza all’aria aperta e del particolare clima che si instaura nelle strutture open air ma che l’unione delle aziende non deriva soltanto da una valutazione opportunistica del mercato. I diversi gestori si considerano infatti una unica grande famiglia, non solo perché unita da preesistenti rapporti di amicizia ma soprattutto perché, come si fa in ogni buon nucleo familiare, ciascuno condivide il proprio bagaglio di idee, intuizioni ed esperienze. «Con questa “filosofia”», spiega Valentina Rappoldi, «stiamo sviluppando i singoli campeggi valorizzando le loro caratteristiche uniche ed i caratteri ed inclinazioni della famiglia che gestisce la struttura. In tal modo l’atmosfera e il calore che accoglie il cliente sono tangibili e non solo frasi ad effetto su un depliant o una pagina Internet». Ma lavorare insieme ha anche molti vantaggi pratici: «Oltre a marketing e promozione abbiamo iniziato un percorso di gestione ed economie dei costi, assieme ad una gestione più unitaria ed efficace degli adempimenti gestionali come quelli riguardanti la formazione, la sicurezza, la privacy, la gestione dell’emergenza Covid».

Per il 2020 l’intento era di incrementare i servizi del gruppo con l’organizzazione di eventi comuni. Purtroppo l’emergenza seguita alla pandemia ha impedito molte delle iniziative in programma, ma ugualmente la scorsa estate i clienti hanno trovato ad attenderli una navetta gratuita nel mese di Agosto che ha collegato le cinque strutture consorziate alla città di Arona, che rappresenta il punto di riferimento ed attrazione turistica della zona. Ciò in collaborazione con Pirazzi Autotrasporti, azienda locale che ha così potuto anch’essa lavorare dopo i ripetuti lockdown e restrizioni. Si è trattato di una gradita sorpresa per gli ospiti e quindi verrà replicata anche quest’anno nei mesi di Luglio e Agosto con l’appoggio del Comune di Arona e di Ascom, l’associazione dei commercianti di cui Valentina Rappoldi fa parte. Anche gli eventi annullati lo scorso anno saranno riproposti e incrementati. Rappoldi ci anticipa infatti che oltre con la città di Arona stanno nascendo rapporti di collaborazione con diverse altre realtà del territorio, qualcuna delle quali è fuori dal comune aronese, sicuramente attratte e interessate dai numeri che le cinque strutture consorziate possono vantare: più di 150.000 presenze a stagione. Come la signora Valentina tiene a sottolineare appartenere al gruppo non significa affatto rinunciare alle


REALTÀ REGIONALE proprie prerogative imprenditoriali: «Ogni famiglia gestisce gli investimenti specifici per la sua struttura ed i suoi servizi in maniera indipendente. Crediamo nella libertà di gestione e di decisione, il nostro non vuole essere un gruppo accentratore ma al contrario un supporto ed una spinta per tutti i campeggi che ne fanno parte, apportando benefici e vantaggi a gestori e clienti ». «Tanto per ribadire il concetto, che è poi alla base di tutto, chi sceglie di trascorrere la sua vacanza in una delle strutture aderenti automaticamente entra a far parte di una famiglia più grande e può godere dei servizi e degli eventi organizzati anche negli altri campeggi». Quella attuata sulle sponde del Lago Maggiore è una esperienza senz’altro replicabile in altre realtà, anche se, come chiarisce la signora Rappoldi, «siamo solo all’inizio del nostro percorso», ma l’esperienza sta andando

avanti, senza precipitare i passi e consolidando quelli già fatti. Purtroppo, o per fortuna, in Italia siamo individualisti ed eccelliamo in tutte quelle attività in cui conta il carattere e la personalità del singolo più del gruppo. Questo è il nostro “marchio di fabbrica” che però rischia di crearci qualche problema in un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, in cui anche la piccola azienda per sopravvivere deve competere con dei colossi su un mercato internazionale. Soprattutto lo deve fare in un contesto economico e burocratico assai sfavorevole, come il nostro. Diventa quindi essenziale poter trovare soluzioni capaci di ottimizzare gli investimenti, abbattere i costi, non soltanto di gestione ma anche di marketing, promozione e sostenere quella tassa occulta che sono i costi imposti dall’osservanza e adeguamento a legislazioni sempre più complesse e pervasive.

La soluzione proposta dalla Lagomago Family è quindi interessantissima non solo perché consente di far fronte a tutte le sopraindicate esigenze ma soprattutto perché intende farlo senza compromettere il valore più grande e certamente più apprezzato dell’imprenditoria turistica italiana: il carattere e il calore che solo aziende a gestione familiare, con una tradizione alle spalle e un radicamento sul territorio riesce ad offrire. A questo si aggiunge la possibilità di allacciare proficue e vantaggiose collaborazioni con il territorio andando incontro a quel tipo di vacanza “esperienziale” e di scoperta delle tradizioni e specificità locali che adesso i turisti sembrano chiedere con maggiore insistenza contribuendo nel contempo alla crescita turistica ed economica complessiva del territorio stesso, che diventerà a sua volta polo di ulteriore attrazione per turisti alla ricerca di vacanze di qualità. ✻

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REALTÀ REGIONALE

Zoom, il bioparco e resort che va oltre il glamping

Alle porte di Torino un pezzo di Tanzania in cui vivere l’esperienza diun vero safari africano

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di Filippo Gentile

el Comune di Cumiana, a circa trenta chilometri da Torino sorge da undici anni Zoom, il primo parco “immersivo” d’Italia dove si vive una esperienza unica a contatto con la natura e animali esotici; un vero pezzo d’Africa nella bassa pianura pinerolese che da quest’anno diventa anche resort, per trascorrere magici soggiorni nella savana della

Tanzania, in confortevoli lodge tent immaginando di partecipare ad un safari e rivivere le atmosfere descritte da Rudyard Kipling nei suoi romanzi. Ma soprattutto Zoom sta per diventare un esempio di integrazione tra impresa turistica e territorio per far diventare un’area di minore interesse turistico, un vero e proprio polo attrattivo; un po’ come lo è la famosissima Gardaland per l’area a

Umberto Maccario AD Zoom Torino

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REALTÀ REGIONALE

La storia di Zoom inizia undici anni fa quando i soci di Zoom Torino ebbero l’idea di realizzare il primo parco per la conservazione della fauna esotica"

Sud del Garda. La storia di Zoom inizia appunto undici anni fa quando i soci di Zoom Torino ebbero l’idea di realizzare il primo parco per la conservazione della fauna esotica trasformando un’area di cinquemila metri quadrati comprendente un laghetto attrezzata per picnic dove già avevano trovato ricovero alcuni esemplari provenienti da luoghi poco adatti alla loro sopravvivenza. Zoom era già impegnata in Africa in una serie di progetti e missioni educative, e per la salvaguardia delle specie minacciate, specialmente in Tanzania, dove vi è lago Eyasi, a sud del parco nazionale del Serengeti, vera oasi per la fauna locale. E proprio ispirandosi a questo luogo è cominciata la trasformazione, costata ad oggi circa 40milioni di euro. Nel 2017 è stata completata la prima parte del progetto con la realizzazione della seconda grande piscina e i visitatori sono passati dagli iniziali 50mila all’anno ai 300mila, del 2019, prima che esplodesse l’emergenza Covid-19. Il parco ospita ben trecento animali di ottanta specie diverse, tra cui giraffe, lemuri, ippopotami, gazzelle, rinoceronti e tigri, che vivono liberi, separati dai visitatori soltanto da barriere architettoniche. Niente sbarre e gabbie, dunque, per

una struttura che osserva severissime norme essendo iscritta all’European association zoo and aquaria (Eaza) la quale vigila attentamente sul trattamento degli animali, che devono essere nati in cattività – quindi esclusa l’acquisizione di esemplari prelevati dal loro habitat – non possono essere commercializzati ma soltanto scambiati con altri analoghi parchi a fi ni conservazionistici. Il successo registrato negli anni ha spinto Zoom Torino ad un ulteriore investimento per offrire ai visitatori, per lo più di passaggio, la possibilità di soggiornare dentro il parco. Con un altro milione e mezzo di euro sono state istallate attorno al lago quattordici lodge e sei tende glamping prodotte dall’azienda italiana Crippaconcept, player di punta nella progettazione e realizzazione di strutture per la vacanza open air, tre delle quali galleggianti sullo specchio d’acqua. Inoltre, è stata realizzata una terrazza naturale che si affaccia sulla savana, in cui pascolano, libere, giraffe, gazzelle, rinoceronti, eland e altre specie, così che gli ospiti che fanno colazione o si fermano qui per l’aperitivo hanno la sensazione di essere dall’altra parte del Mediterraneo, nel cuore del continente nero. Gli ospiti hanno a disposizione i ser27


REALTÀ REGIONALE vizi di un qualsiasi altro villaggio, come due piscine – anche se in realtà si tratta di vere e proprie spiagge con sabbia e ombrelloni, che riproducono fedelmente spiagge africane – in cui possono fare il bagno in compagnia di ippopotami e pinguini, i quali nuotano dietro barriere trasparenti. La ristorazione è assicurata dai sei punti di ristoro del parco e dal ristorante Ombiasy che su prenotazione prepara anche piatti etnici come il couscous. Umberto Maccario è l’amministratore delegato della società proprietaria del parco e del resort, approdato al gruppo dopo un passato di direttore finanziario in una società francese ed essere stato “catturato” dalle ambizioni e finalità del progetto Zoom. Quali difficoltà avete dovuto superare per realizzare il parco? «A parte trovare gli ingenti fondi, inizialmente abbiamo avuto a che

fare con gruppi estremisti di animalisti che non hanno compreso o voluto approfondire la mission di Zoom ed il ruolo che strutture come le nostre ricoprono in ambito della conservazione: nel 2009 hanno addirittura incendiato una parte di parco. Per fortuna, ciò che facciamo e l’amore che traspare per i nostri animali, ha placato parecchio questi fenomeni. Adesso c’è ancora qualche “leone da tastiera” che critica la nostra struttura zoologica, ma ci fa immenso piacere leggere che i nostri più accesi difensori sono proprio i nostri visitatori, che sui social non mancano di sottolineare il carattere educativo e i fini di salvaguardia faunistica del parco» Un parco così strutturato immaginiamo che comportiun bell’impegno, anche finanziario «Mantenere il parco ci costa circa 6

milioni di euro l’anno, tuttavia è anche al centro di un grande progetto di conservazione e di educazione, di cui si occupano i numerosi biologi, dello staff tra cui un buon numero donne. Sono proprio loro ad incontrare e parlare con i circa 60 mila studenti delle scuole del Piemonte e della Lombardia, ma anche del resto d’Italia, che ogni anno ci fanno visita» Da quest’anno avete anche un resort, veramente unico e particolare… «In nostro intento è quello di coinvolgere il territorio e trasformare l’area di Cumiana in un polo turistico e per farlo occorre innanzitutto far fermare i visitatori che fino ad oggi erano quasi tutti di passaggio. Abbiamo cominciato allestendo circa 80 posti in strutture mobili e nello stile del parco. Lo abbiamo fatto ricreando un pezzo di Tanzania, paese col quale

Sistemi di segnalazione incendi Over IP conformi al D.M. 28/2/2014 e circolare VVFF 11022 del 12/9/2014

ERMES ELETTRONICA s.r.l. - Via Treviso, 36 – 31020 San Vendemiano (TV) tel. +39 0438 308470 – email: ermes@ermes-cctv.com - web: www.ermes-cctv.com

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REALTÀ REGIONALE

abbiamo diversi contatti. Ad esempio proprio grazie ad un nostro contatto, abbiamo conosciuto suor Angela, che aiuta le donne in alcuni villaggi di quel paese. Tramite lei abbiamo acquistato le stoffe tessute da queste donne e le abbiamo utilizzate nell’arredo dei lodge e delle tende glamping oltre a diversi prodotti che commercializziamo nel nostro emporio con gli altri articoli di merchandising. Per quanto riguarda il territorio già da quest’anno diamo la possibilità agli abitanti di Cumiana e dei paesi confinanti di vistare gratuitamente il parco in talune occasioni speciali perché possano rendersi conto di cosa facciamo e di quante persone ci frequentano. Allo stesso tempo pubblicizziamo presso i visitatori quelle che sono le diverse attività dei dintorni, come la possibilità di lanciarsi col paracadute, gite in mtb, gite a cavallo, eccetera in modo che chi viene per visitare il parco possa fermarsi qualche altro giorno e usufruire di ciò che offre il nostro territorio»

È stata realizzata una terrazza naturale che si affaccia sulla savana, in cui pascolano, libere, giraffe, gazzelle, rinoceronti, eland e altre specie"

In effetti 300mila visitatori l’anno non sono pochissimi, ed è strano che gli imprenditori della zona non abbiano già colto una simile opportunità. Tra l’altro l’impatto economico che avete sul territorio non deve essere trascurabile. «In effetti occupiamo centottanta persone, cinquanta delle quali a tempo pieno; gli altri sono stagionali, per non parlare delle ingenti forniture necessarie per il mantenimento degli animali, tutto l’anno. Inoltre, smerciamo nel nostro emporio prodotti locali in linea con le finalità del parco, come il miele. Infine, abbiamo dirottato ogni anno, fino a prima dell’epidemia, almeno tremila persone negli hotel vicini. Forse fino ad ora ha pesato il fatto che chi viene qui si ferma solo per

visitare il parco e poi va a Torino, che è la vera calamita per il turismo nazionale e internazionale. Il nostro è un turismo per lo più di prossimità e “domestico”. Gli stranieri, quasi tutti francesi sono appena il 2% che grazie al resort speriamo di aumentare sensibilmente» Forse dovreste potenziare il marketing. Quali canali usate per farvi conoscere? «Investiamo parecchio in ADV, sia tradizionale che digital; inoltre, siamo presenti sui social per raggiungere chi è più distante dalla regione e gli stranieri, per un certo tempo abbiamo commissionato spot sulla tv generalista, nella fascia per i ragazzi, e pubblichiamo sulla stampa nazionale». 29


REALTÀ REGIONALE

Non soltanto il ritorno alle origini della vita all’aria aperta, vivendo il piacere di dormire sotto una tenda o all’interno di un lodge, anche se dotata di ogni confort, ma la possibilità di vivere una esperienza completa, ricreando atmosfere, sensazioni e paesaggi in cui sarebbe possibile immergersi solo percorrendo migliaia di chilometri"

Quali difficoltà avete dovuto affrontare per poter cominciare da quest’anno a far pernottare i primi visitatori? «Con il Comune di Cumiana abbiamo ottimi rapporti e anche con la Regione. A breve stipuleremo una convenzione con Città Metropolitana ove sosterremo un investimento a nostro carico per l’allargamento della statale che transita di fronte a Zoom, a tutela della sicurezza; siamo pertanto certi che si instaurerà un ottimo dialogo anche con loro. Seppur con il grande supporto del Comune, dobbiamo 30

ancora fare i conti con la burocrazia, che prevede tempistiche bibliche per il reperimento delle autorizzazioni e dei permessi di costruire. Pensi che nel 2008 abbiamo lanciato per il parco un piano edilizio convenzionato che è stato approvato solo quest’anno e per aprire il resort questa estate dobbiamo utilizzare licenze temporanee che scadranno alla fine della stagione, prevedendo quindi solo strutture mobili» Insomma, lo Zoom di Cumiana è una struttura sicuramente unica in Italia, ed una esperienza nuova nel turismo

all’aria aperta, che deve sempre cercare di innovarsi e reinventarsi essendo alle prese con un mercato in continua evoluzione, passato nel volgere di appena due generazioni dalla ricerca della piazzola su cui piantare la canadese al campeggio attrezzato con emporio, qualche bungalow, servizi e docce comuni a vero e proprio villaggio con piscine, case mobili dotate di aria condizionata, ristoranti e supermarket Adesso la nuova frontiera è il glamping, ma lo Zoom sembra stia andando ancora oltre: non soltanto il ritorno alle origini della vita all’aria aperta, vivendo il piacere di dormire sotto una tenda o all’interno di un lodge, anche se dotata di ogni confort, ma la possibilità di vivere una esperienza completa, ricreando atmosfere, sensazioni e paesaggi in cui sarebbe possibile immergersi solo percorrendo migliaia di chilometri, affrontando viaggi non sempre brevi e rilassanti e soprattutto correndo qualche rischio, trovandosi in paesi e continenti al momento meno tranquilli della nostra tutto sommato ancora bella Italia. ✻


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L’Enit per l’Italia e l’open air Il direttore Giovanni Bastianelli illustra le strategie dell’Agenzia per rilanciare il turismo italiano nel dopo Covid di Sara Alvaro

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ipristinare l’immagine dell’Italia all’estero, rilanciare il marketing per riportare gli stranieri nella Penisola dopo lo stop imposto dal visus cinese, il futuro stesso del turismo dopo il Covid; ecco le questioni che il comparto si trova da oggi a dover affrontare e sulle quali Camping management ha interpellato Giovanni Bastianelli, direttore dell’Enit, l’Agenzia su cui grava il compito di promuovere e mantenere in salute l’industria italiana dei viaggi e dell’ospitalità Dottor Bastianelli, lei crede sia possibile un rilancio del settore turistico? «Non solo è possibile ma è già in atto. La ripresa è evidente grazie anche al green pass e ai vaccini. E poi il desiderio di Italia è rimasto sempre vivo e ora che può essere appagato i Paesi di prossimità stanno rispondendo bene. Tante sono le innovazioni che ha sperimentato in questa fase inedita per l'umanità il settore turistico

sia alberghiero sia extra alberghiero; si incrementa soprattutto una visione sempre più sostenibile e responsabile di esperienza turistica. I comparti del settore hanno avuto modo di alleggerire i punti deboli da sanare come l’accessibilità turistica, gli interventi di valorizzazione di borghi, delle aree meno note delle grandi città, dei parchi, delle periferie e dei patrimoni storici rurali oltre che culturali; la formazione turistica anche nelle scuole; la transizione green e digitale nonché l’incentivazione del turismo slow dedicato ai percorsi storici e ai luoghi identitari». Che prognosi esprime per il breve periodo? «Siamo fiduciosi, i voli stanno ripartendo e anche le prenotazioni online per l’estate lasciano ben sperare. L’Italia non ha mai smesso di accogliere in sicurezza sia i turisti domestici che quelli dai Paesi di prossimità. Inoltre è leader del turismo a lungo raggio, dobbiamo considerare che il 25% di turisti extra UE scelgono

Giovanni Bastianelli - Direttore Enit

Siamo fiduciosi, i voli stanno ripartendo e anche le prenotazioni online per l’estate lasciano ben sperare. L’Italia non ha mai smesso di accogliere in sicurezza sia i turisti domestici che quelli dai Paesi di prossimità"

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Quanto alla comunicazione, oltre alla quotidiana attività sui social e sul web con uno dei siti più visitati al mondo, Italia.it, Enit ha di recente introdotto un nuovo strumento per la promozione del turismo italiano all'estero ovvero la web radio Visit Italy"

l’Italia come meta, ma non arriveremo alla normalità prima del 2024. Le prenotazioni per i mesi di luglio e agosto sono in forte aumento con una presenza caratterizzata da turismo interno dove il 94% ha dichiarato che passerà le proprie vacanze in Italia anche se il 36% ha dichiarato che non farà vacanze e il 35% è indeciso se farle o no. Il turismo all’aria aperta si è velocemente trasformato negli ultimi anni ed ora è ancora più in grado di permettere vacanze ad altissima qualità permettendo una unica libertà di movimento ai turisti. E’ quello che fruisce di più di turismo straniero di prossimità soprattutto sui laghi che anche loro stanno avendo un ottimo andamento delle prenotazioni. Elementi confortanti per la ripresa dell’economia turistica del Paese. Stanno cambiando le scelte e le caratteristiche dei soggiorni. I vacanzieri ora cercano sostenibilità e un nuovo rapporto con la natura. Il soggiorno deve essere attivo e il benessere psicofisico è al centro di tutto. Per questo l’Italia con le sue aree interne, i borghi, il mare, la cultura, l’enogastronomia rappresenta un modello vincente. La ripartenza è abbastanza palpabile con i voli covid free siamo pronti ad accogliere nuo32

vamente i turisti stranieri da sempre estimatori dell’Italia e che rappresentano più del 50% circa dei turisti che soggiornano in Italia e che supportano l’economia di questo Paese». Come pensate di rilanciare l’immagine turistica del nostro Paese? «Enit per l’Italia ha all'attivo centinaia di attività tra campagne, fiere ed eventi nazionali e internazionali, progetti europei, travel academy, workshop, webinar, borse del turismo ed elabora e diffonde, da oltre un anno, i dati ufficiali sul turismo in un bollettino periodico, un cruscotto sempre aggiornato grazie anche alle ventotto sedi nel mondo, che offre agli stakeholders e ai media un efficace strumento di monitoraggio ed evoluzione della situazione in tempo reale. Nell'ambito delle attività di promozione dell'Italia, l'Agenzia Nazionale del Turismo ha inaugurato l'Archivio storico del turismo italiano e la Mostra Virtuale permanente "Enit e l'Italia una gran bella storia" con la digitalizzazione di oltre 160mila ritrovamenti - sono stati 25.137.057 gli utenti raggiunti con media relations per la valorizzazione del patrimonio culturale Enit -, e ancora Visit Italy

web radio la prima radio istituzionale rivolta alla promozione dell'Italia nel mondo, l'Open library la piattaforma online che mette a disposizione di tutti gratuitamente il più grande archivio fotografico delle immagini più belle dell'Italia e in continuo aggiornamento. Enit ha sottoscritto in questi mesi numerosi protocolli di valorizzazione come Valore Paese Italia con Ministero del Turismo e Mibact, Demanio e Difesa servizi per mettere a sistema i beni abbandonati e inutilizzati e inserirli nel circuito turistico. Enit ha partecipa a grandi eventi, tra cui il Giro d'Italia, per rilanciare l'immagine del Paese anche attraverso la riscoperta dei territori meno noti dalla prospettiva sostenibile e slow della bicicletta, con oltre 14 milioni di contatti raggiunti. L'ecosistema digitale del Giro d'Italia con Enit ha registrato 4.176.396 impressions. Enit ha anche preso parte ai Campionati del mondo di sci alpino a Cortina. Con oltre 500 milioni di persone in diretta televisiva da tutto il mondo ha investito su evento simbolo di ripartenza». Per quanto riguarda la comunicazione? «Quanto alla comunicazione, oltre


PIANETA TURISMO alla quotidiana attività sui social e sul web con uno dei siti più visitati al mondo, Italia.it, Enit ha di recente introdotto un nuovo strumento per la promozione del turismo italiano all'estero ovvero la web radio Visit Italy con 28 sedi nel mondo e in 13 lingue. In un periodo di stasi B2B, le attività di brand positioning e di comunicazione B2C si sono rivelate le uniche leve sulle quali poter lavorare sia per il mantenimento dell’ottima brand reputation sia per sviluppare azioni di comunicazione ad hoc in vista delle diverse riaperture. Pertanto, sono stati realizzate circa centosettantuno attività di comunicazione che hanno generato 383 838 928 contatti complessivi. Questa strategia di comunicazione globale e di brand management ha seguito, a livello di mediaplanning e di messaggi, in maniera flessibile, le evoluzioni della pandemia così come degli assetti geopolitici riferiti alle aperture e riaperture e vaccinazioni. Si è puntato molto su quattro campagne B2C: "Need to be pampered", "Need a fairy tale?" "Can't wait to go highes?", "Can't wait to be amazed?". Ben sette campagne adv print con la mappa dei luoghi di Dante in combinato, diciannove campagne digital che hanno raggiunto quasi 2 milioni di persone. E ancora tre campagne adv tv, ottanta campagne video display con oltre 65 milioni e mezzo di impressions, venti campagne Ooh nella più importante stazione della metro e bus di Madrid, nell’aeroporto di Londra e Dublino, sui mezzi pubblici di Budapest e molte in programmazione. Inoltre 20 campagne internazionali con 118 influencer ingaggiati con una reach complessiva di quasi 19 milioni di persone, 18.864.769 per la precisione, e con il coinvolgimento di oltre 170 influencer che hanno fatto appassionare all'Italia e ai percorsi legati a Dante». Come modulerete la vostra partecipazione alle fiere di settore? «Dopo le più importanti fiere inter-

nazionali a cui abbiamo preso parte in modalità virtuale durante la pandemia, abbiamo ripreso eventi live già con la prima fiera in presenza, la Bmt di Napoli. Sono già in programma le più importanti fiere del settore di tutto il mondo e aggiorniamo e invitiamo tutti gli operatori attraverso il nostro circuito Clubitalia da cui è possibile evincere anche le fiere a cui prenderà parte Enit e quindi l'Italia. Avete in programma un supporto al turismo open air? «La sostenibilità, il bisogno di distanziamento e di spazi aperti ha incentivato la ricerca della vacanza en plein air. Il contatto con la natura e la possibilità di perdersi in luoghi da favola rispetto alla tradizionale vacanza nelle più gettonate località di villeggiatura. La necessità di evadere dalla solita routine e dall’altra delle vacanze che garantiscano sicurezza e rispetto delle norme sanitarie ha fatto sì che l'outdoor diventasse prioritario nelle scelte. Per i turisti che non amano la vita all'aria aperta senza tutti i servizi e le comodità o che amano il luxury si sta sviluppando il glamping offre la soluzione perfetta per riappacificarsi con la natura e il relax, in sicurezza. Unisce le parole glamour e camping e identifica l'attività di campeggio con alcuni dei comfort a 5 stelle.

Da sempre Enit è molto vicino a FAITA-FederCamping. Un rapporto straordinario e consolidato quello con Faita e con tutti i rappresentanti politici dell’associazione. Lavoreremo insieme» Quali prospettive anche promozionali apre il il protocollo di intesa Enit e FAITA-FederCamping? «L'accordo tra Enit e FAITA-FederCamping può solo far bene alle prospettive del settore turistico. I nuovi orizzonti di viaggio vanno gestiti con lungimiranza e il futuro porta verso la strada della sostenibilità. E' innegabile il beneficio che deriva dalla sinergia tra l'ente del turismo e FederCamping per ampliare le prospettive di viaggio». In che modo i dati dell’Osservatorio turistico sono a disposizione delle imprese? «Mettiamo a disposizione un bollettino settimanale con un monitoraggio completo del settore dai voli ai pernottamenti con tutti i trend del settore e un monitoraggio delle 28 sedi estere di Enit per un quadro sempre aggiornato, come una finestra sul mondo che ha anche uno scopo comparativo e che ci dimostra come l'Italia sia il Paese più amato e percepito come tra i più sicuri». ✻ 33


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La FAITA-FederCamping spiega il nuovo modello di ospitalità open air Nicolcarlo Genovese ospite di Media Hotel Radio all’evento “Si viaggiare” sul turismo del dopo Covid di Filippo Gentile

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edia Hotel Radio il 17 Giugno ha organizzato un evento online intitolato “Si viaggiare” dedicato alle mete alternative e ai nuovi modelli di ospitalità: glamping, dimore storiche, agriturismo, case vacanza, del dopo pandemia. Defi nita il "Porta a porta del turismo italiano" il salotto televisivo di MHR denominato “Talking Suite” va in onda dal Lumen cocktail bar del prestigioso St Regis di Roma, l’ex Grand Hotel. Questo talk show è trasmesso sul web a cadenza settimanale ed è disponibile on demand sul sito della stazione. In questo salotto si incontrano personaggi del mondo hospitality e travel, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, vip ed altri professionisti del settore sia nazionali che internazionali per discutere a tutto campo dei temi che riguardano l’ospitalità e il

turismo. Conducono la trasmissione Palmiro Noschese, noto professionista con oltre trent’anni di esperienza come area director, direttore delle operations, general manager nel settore turismo, e Alessandra Casale, ex modella con alle spalle diverse conduzioni televisive e radiofoniche. Nella puntata di Giugno hanno partecipato Gianmarco Centinaio, sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con delega al turismo, Nicolcarlo Genovese, responsabile della comunicazione di FAITA-FederCamping, Danilo Beltrante, direttore di Vivere di turismo business school e curatore della collana Bed&Business, Fortunato Federici, presidente di Fresia Hotels & Resorts, proprietaria delle Terme di Vulci Glamping & Spa, Franco Fontana, person certification manager and delegated della UNI Commissions presso Intertek. In

collegamento da Milano sono intervenuti: Giovanni Da Schio, membro della giunta esecutiva con delega al turismo dell' Associazione dimore storiche, Fabrizio Gaggio, managing director Unahotels e Mario Mantovani, presidente di Manager Italia. Conduttori Palmiro Noschese e Alessandra Casale. Il sottosegretario Gianmarco Centinaio ha esordito soffermandosi sul ruolo che potrebbe avere l’agricoltura nel business turistico in cui oggi conta la bellezza della location ma anche quanto vi si mangia e si beve bene il che conferisce all’agroalimentare una importanza che forse prima non aveva e il turismo per l’imprenditore agricolo sta diventando una parte consistente del proprio business. L’enoturismo in Italia sta inoltre diventando sempre più consistente e sulla sua scia altre iniziative turistiche legate al food and beverage si 35


PIANETA TURISMO stanno sviluppando in molte regioni. Interpellato sul turismo open air il sottosegretario ha concordato sul fatto che dopo il Covid c’è la voglia di sperimentare e vivere situazioni diverse e lui stesso sente sempre più persone abituate a vivere in città desiderare almeno una settimana di vacanza in luoghi completamente diversi, magari in campeggio e quindi – anche se il turismo è caratterizzato da continue variazioni della domanda – non c’è dubbio che la vacanza all’aria aperta sia in questo momento in principale trend. Nicolcarlo Genovese, di FAITA-FederCamping, rispondendo alla domanda su quanto è forte quest’anno il desiderio di riappropriarsi della natura, ha ricordato che l’open air è il secondo comparto turistico italiano per importanza dopo gli hotel, con i suoi dieci milioni di arrivi e 70 milioni di presenze, e racchiude molte forme di vacanza, non soltanto perché esistono diverse tipologie di campeggio per dimensione e collocazione. Ve ne sono alcune che certamente incuriosiscono di più, come il glamping, ormai presente in molte strutture. Tuttavia alla FAITA piace ricordare che, al netto della stagione 2020, molto particolare e si spera straordinaria, il mondo del campeggio assicura una triade in questo momento necessaria: sicurezza, spazio e libertà. Già lo faceva prima, ma oggi ha un peso e un significato diverso. In ogni caso, ha ri-

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cordato ancora Genovese, all’interno di un campeggio è possibile confezionare “su misura” la propria vacanza, così come la si vuole vivere. Il glamping rappresenta una esperienza al top ed è giusto che quelle che lo propongono siano strutture specializzate poiché in questo caso la qualità del prodotto aumenta. Tuttavia il piccolo campeggio e la grande struttura hanno come comune denominatore la sostenibilità ambientale, il desiderio dell’ospite di stare nella natura e una intrinseca capacità di scambio col territorio e in sostanza il campeggio si sceglie per questo insieme di motivi. «Nel 2020 abbiamo avuto più italiani che hanno scelto il campeggio», ha detto ancora il responsabile della comunicazione della FAITA-FederCamping, «e contiamo di recuperare questa clientela nazionale, perché i territori che propongono la nostra forma di turismo sono unici. Le 2650 strutture che ci sono in Italia non offrono soltanto il mare i i laghi, ma anche città d’arte, montagna, attività sportive. Un imprenditore che gestisce un campeggio deve necessariamente avere una poliedricità e una interconnessione col territorio se vuole sopravvivere e crescere». Il comparto del turismo all’aria aperta, ha ricordato Genovese, è adesso al suo terzo cambio generazionale, avendo circa sessanta anni di storia alle spalle e grazie alla conoscenza che ha di questo prodotto può of-

frire ai suoi ospiti tante occasioni di vacanza: «Se qualcuno vuole avere una esperienza holliwoodiana vi sono camping che hanno le Airstream, i tipici caravan Usa, con tv satellitare e aria condizionata; oppure si può scegliere di soggiornale in un villaggio nordico, che sono un’altra realtà». Pensando a ciò che ancora manca al settore open air Nicolcarlo Genovese ha detto che oggi vi è l’esigenza di poter disporre di una certificazione ambientale e di formare un management capace di guardare anche ad altri aspetti che non siano strettamente connessi alla gestione spicciola di una struttura. Ad esempio che sia capace di acquisire energia da fonti rinnovabili o gestire i rifiuti. Altro aspetto emerso durante la trasmissione online e l’intervista al rappresentante della FAITA-FederCamping è che purtroppo almeno fino a qualche anno fa il campeggio era percepito un po’ come una forma di vacanza di serie B, più economica. Per questo motivo, secondo Genovese, oggi deve poter diventare più seducente e riuscire a fare una “offerta sexi”, tanto più che il mercato seleziona. Se l’ospite non trova prodotto e offerta adeguati non torna, la struttura decade e chiude. In Italia abbiamo 2650 strutture con una stagionalità di circa 60 giorni l’anno e anche se sono poche hanno una offerta di 1 milione 350 mila posti letto. Si tratta di una ricchezza che però deve esse-


re compresa innanzitutto da chi la possiede per poter offrire agli ospiti il meglio dei territori. E ancora riguardo a questo Nicolcarlo Genovese ha spiegato che «l’esperienza che ciascuno dovrebbe aver potuto fare tra i sedici e i diciotto anni con la tenda canadese ha trasformato i turisti in visitatori, col desiderio di conoscere i luoghi e stare a contatto con chi vi abita; pertanto anche quando in una struttura vi è una semplice e “povera” piazzola va bene, perché pure questo dà accesso alla vacanza e al territorio. Poi ovviamente è bene avere tutto il resto: case mobili, piscine, servizi… Tuttavia è il territorio uno dei principali attrattori e il gestore di campeggio deve necessariamente essere un destination manager perché il campeggio non è solo in luogo in cui si offre ristorazione e svago ma dove si suggerisce il contatto con l’esterno» Fortunato Federici ha parlato del progetto di Terme di Vulci Spa, un progetto giovane essendo iniziato lo scorso anno, in pieno Covid, ma che ha la particolarità di essere forse il primo in Italia ad essere unicamente dedicato al glamping, esperienza unica di contatto con la natura e un ritorno alle origini, quando campeggiare voleva dire dormire in una tenda. Ma anche esperienza sostenibile, poiché le tende sono per defi nizione removibili e quindi non richiedono una trasformazione del territorio. Fabrizio Gaggio, direttore generale di Unahotels, si è soffermato sul settore alberghiero, che in questo momento sta ancora soffrendo per la notevole riduzione del traffico aereo passeggeri internazionale, principale veicolo di trasporto turistico ad ampio raggio, pertanto la possibilità di cominciare a lavorare dipende molto dalla raggiungibilità. Là dove è possibile arrivare in treno o in auto i segnali di ripresa ci sono e sono importanti. Vi sono ancora dubbi sulla ripresa delle città d’arte, come Roma e Firenze, e si attende a Settembre lo svolgimento di alcuni grandi eventi Mario Mantovani, presidente di

Genovese: «Il comparto del turismo all’aria aperta è al suo terzo cambio generazionale e la conoscenza che ha di questo prodotto fa si che questo possa offrire ai suoi ospiti tante occasioni di vacanza"

Manager Italia, ha spiegato che sono già diversi anni che la sua struttura sta raccogliendo le idee e le esperienze dei propri iscritti che operano nel turismo con una visione “allargata” del settore, anche perché oggi l’economia turistica è sempre più integrata con le altre economie del territorio. I manager sono persone che hanno capacità progettuali, organizzative e sanno far lavorare assieme le persone. I destination manager, in particolare sono colleghi che fanno questo unendo le risorse pubbliche e private allo scopo di promuovere le destinazioni turistiche mantenendo la loro identità e facendole rinascere; senza subire i flussi turistici ma progettandoli. E sulla figura del destination manager si è espresso anche Franco Fontana, delegato di Uni , il quale ha auspicato che in un settore in evoluzione come quello delle professioni turistiche anche il suo ente, magari assieme a ISO cominci a muoversi per certificare questa figura di manager, anche se attualmente in ambito normativo vi sono paesi, come la Spagna, che stanno conducendo una azione di lobbing che se pure ha portato significativi miglioramenti nell’ambito dei servizi turistici ha un po’ lasciato in secondo piano le persone e le mansioni svolte. Un altro trend turistico in crescita è il soggiorno in antiche ville e castelli. Giovanni Da Schio, dell' Associazione dimore storiche, ha esordito

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Nicolcarlo Genovese - Portavoce FAITA-FederCamping

dicendo che non si tratta di una realtà solo turistica ma storico-culturale alla quale aderiscono circa quattromilacinquecento soci su tutto il territorio nazionale, di cui quattrocento svolgono attività ricettiva. Si tratta di realtà dislocate per la metà in piccoli centri un terzo dei quali al di sotto dei cinquemila abitanti e quindi l’impatto che hanno sul territorio è notevole. Anche per questo il mondo del turismo sta guardando con rinnovato interesse a strutture che da un lato offrono ampi spazi aperti come tenute e giardini e dall’altro consentono di immergersi nella storia vivendo esperienze interessantissime. Le dimore storiche nel 2019 hanno totalizzato 46 milioni di visitatori ovvero quanto il totale dei musei italiani Ultimo intervento quello di Danilo Beltrante, direttore di Vivere di turismo, che si è fatto portavoce del settore extra-alberghiero che ad oggi rappresenta circa il 55% dei posti letto con ancora ampi margini di crescita considerati i sei milioni di immobili abbandonati secondo l’Agenzia delle entrate e le oltre 130 dimore storiche inutilizzate. Tra l’altro oggi il turista cerca una esperienza all’interno della comunità locale e l’extra-alberghiero è in grado proprio di soddisfare questo desiderio. Inoltre sempre secondo Beltrante la cura e la familiarità che possono mettere a disposizione degli ospiti i proprietari degli immobili hanno fatto in modo che questo settore abbia potuto reggere meglio degli hotel alla crisi. Infi ne si tratta di un settore in crescita, attorno al quale stanno ormai nascendo startup e servizi fatti proprio per incontrare le sue esigenze. ✻ 37


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La lampada di Aladino

Nel primo evento italiano del settore tendenze e scenari futuri della vacanza in camper di Michela Bagatella

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l camper è come una lampada di Aladino che aiuta a realizzare i propri desideri più reconditi» afferma Gloria Oppici, brand manager del Salone del CamperFiere di Parma. Per tenere desta l’attenzione intorno a una modalità di turismo oggi più che mai in dinamica espansione, nei mesi primaverili ha ideato con il suo team un ciclo di incontri virtuali in diretta che hanno visto la partecipazione di numerosi stakeholder e attori della vacanza all’aria aperta: dalle associazioni di categoria alle strutture ricettive, dai fornitori di servizi alla stampa specializzata. Al secondo evento ha preso parte anche il presidente nazionale uscente di FAITA FederCamping, Maurizio Vianello.

Qual era il primo obiettivo nel creare un ciclo di appuntamenti in tre puntate dedicato agli addetti ai lavori? «In preparazione alla prossima edizione del Salone del Camper, in programma dall’11 al 19 Settembre, abbiamo voluto destare l’attenzione dell’audience professionale intorno a una manifestazione automotive di presentazione di prodotto che è al tempo stesso anche un vero e proprio happening, una grande e seguita festa dei viaggiatori arrivata ormai al dodicesimo anno. La riflessione che abbiamo fatto è che il Salone poteva – e doveva – promuovere un rinnovamento del settore dell’accoglienza dedicata ai veicoli ricreazionali: come le barche hanno i porti, i camper e le caravan hanno quali approdi

i campeggi, i villaggi, le aree di sosta.Non a caso per l’edizione 2021 nei padiglioni della manifestazione è stata prevista una sezione dedicata ai prodotti e alle attrezzature per queste specifiche tipologie di ricettività». L’interesse verso i Lab Webinar ha corrisposto alle aspettative? Quali temi salienti sono emersi? «Abbiamo riscontrato un interesse elevato e un contestuale avvicinamento al settore da parte di potenziali operatori. La tematica più ricorrente che è emersa, e alla quale in prospettiva sarà importante fornire risposte articolate, riguarda le azioni da intraprendere per l’avvio di una struttura ricettiva dedicata ai turisti in libertà: dai fi nanziamenti, alle pe39


PIANETA TURISMO rizie tecniche, alle normative vigenti a livello regionale e alle tante altre questioni correlate. In altre parole, c’è spazio per nascenti figure professionali in grado di fornire servizi specifici per chi vuole avvicinarsi a questo tipo di progetti».

Gloria Oppici, Brand Manager del Salone del Camper

La riflessione che abbiamo fatto è che il Salone poteva – e doveva – promuovere un rinnovamento del settore dell’accoglienza dedicata ai veicoli ricreazionali"

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Scendiamo nel merito dei tre appuntamenti, che sono stati tematizzati in modo preciso. «Il primo, che si è svolto il 25 marzo, si configurava come una sorta di vademecum tecnico per chi è interessato a progettare e realizzare un’area di sosta, con un focus specifico sui vantaggi economici e sociali legati che ne possono derivare. Il secondo appuntamento, che si è tenuto il 6 maggio, aveva per titolo “Lontani dalla pazza folla: scenari del turismo itinerante 2021 e politiche attive”, ed era espressamente rivolto al mondo dei campeggi e villaggi, con l’intento di mappare la realtà turistica esistente e di delineare delle prospettive del futuro. Chi acquista un veicolo abitativo fa un investimento che spazia tra i 40.000

Abbiamo assistito nell’ultimo anno a un vero boom nella domanda di vacanza in camper e all’aria aperta… Qual è la tua idea in proposito? «Io non credo che sia stata esclusivamente l'emergenza sanitaria – ed il conseguente bisogno di sicurezza – ad avere attratto un nuovo pubblico sul settore del turismo in libertà. Penso che la pandemia abbia solo accelerato un trend della domanda turistica che era già in nuce». ✻

CRESCE LA VOGLIA DI CAMPER

n Italia, in famiglia, soprattutto al mare e se possibile per due settimane. Sono i dati principali che emergono da un sondaggio realizzato dal Salone del Camper di Parma, intervistando i visitatori che lo scorso anno hanno partecipato al Salone sulle tendenze e le scelte per l’estate 2021. All’indagine hanno aderito più di cinquemila persone, schematizzando un dato f inale che conferma la tendenza a scegliere la vacanza in camper per l’estate 2021. L’88% del panel ha affermato che rimarrà in Italia per le va-

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e i 100.000 euro: c’è bisogno di servizi e di un’offerta qualificata al livello dell’audience. Il terzo appuntamento dal titolo “Camper therapy. Emozioni e motivazioni di viaggio, vacanza, weekend in libertà”, in programma il 10 giugno, ha rappresentato un focus per affascinare quel pubblico che ancora non conosce bene cosa significhi una vacanza in camper in tutte le sue declinazioni. Per mettere l’accento su quella flessibilità estrema nel costruire la propria vacanza che è confermata anche da un nostro sondaggio fra i visitatori del Salone».

canze. Il 43% degli intervistati andrà in vacanza con la famiglia, il 40% in coppia. La meta preferita risulta essere il mare per il 62% degli intervistati, il 25% sceglierà la montagna, l’8% andrà alla scoperta delle città d’arte. Il periodo preferito si conferma agosto, 55%, seguito da luglio, 41%, settembre 22% e giugno 20%. L’estate 2021 sarà dedicata alla voglia di recuperare le energie e rilassarsi per il 62% degli intervistati. Il 55% riuscirà a regalarsi 2 settimane di vacanza, il 17 % riuscirà a concedersi un mese, mentre il 16% una settimana..✻


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Dal Governo 2,4 miliardi per rilanciare il turismo nazionale

lllustriamo il Piano che si presenta come il più grande investimento nel settore turistico dal secondo dopoguerra ad oggi che, si spera, produrrà occupazione, ampliamento e qualificazione dell’offerta di Nicolcarlo Genovese

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ra le tante conseguenze della pandemia di Covid19 per le nostre vite c’è anche un completo stravolgimento dei parametri economici che solo fino ad un anno fa dominavano l’economia dell’Occidente. Se infatti ci guardiamo alle spalle una manovra di bilancio modello pre-Covid viaggiava intorno ai 10-20 miliardi di euro e con un disavanzo del 2 o 3% le economie nazionali potevano entrare in crisi ed essere messe sotto tutela, come avvenuto nel caso della Grecia. Solo un paio di mesi fa invece il Governo Draghi ha presentato alle Camere il Piano nazionale di ripresa e resilienza che comporta una spesa “monstre” da 248 miliardi di euro. Di questi 2,4 miliardi, l’1% del totale, sono stati allocati al turismo, all’interno di 6,68 miliardi dedicati

alla cultura. Le risorse per il turismo saranno così suddivise: 100 milioni per l’hub del turismo digitale; 1,8 miliardi in fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche; 500 milioni sul progetto Caput Mundi, per l’attrattività della capitale in vista dei grandi eventi, principalmente la Ryder Cup 2022 e il Giubileo del 2025). Aiuteranno però il turismo anche altre misure inserite nel capitolo della cultura, come il miliardo di investimento per migliorare l’attrattività dei borghi, o i 300 milioni per valorizzare l’identità di siti storici. Quindi si può considerare il Piano come il più grande investimento nel settore turistico dal secondo dopoguerra ad oggi, sicuramente in grado di attivare un effetto moltiplicatore che genererà ulteriori investimenti e produrrà occupazione, ampliamento

e qualificazione dell’offerta. Vediamo nel dettaglio queste misure, a cui si aggiungerà anche la riforma della professione di guida turistica, a costo zero. «Gli investimenti previsti» si legge nel Pnrr «sono volti al miglioramento delle strutture turistico-ricettive e dei servizi turistici, riqualificando e migliorando gli standard di offerta, con il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e di promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. L’azione include interventi di riqualificazione e ammodernamento delle imprese che operano nel comparto turistico per potenziare il loro livello di digitalizzazione. Si promuoveranno modelli innovativi di organizzazione del lavoro, anche attra41


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Gli investimenti previsti sono volti al miglioramento delle strutture turistico-ricettive e dei servizi turistici, riqualificando e migliorando gli standard di offerta"

verso lo sviluppo dei network e altre forme di aggregazione per sviluppare le competenze, digitali e non, degli operatori del settore attraverso l’accesso ad una formazione qualificata. Inoltre si agirà per sfruttare appieno le potenzialità dei grandi eventi che riguarderanno il Paese tra i quali la Ryder Cup del 2022 e il Giubileo del 2025, cercando di ridurre gli effetti dell’ ”overtourism” creando percorsi alternativi e integrati verso tutte le Regioni del Paese. L’impulso pubblico nell’ambito turistico innescherà un effetto leva moltiplicando investimenti e risorse attraverso opportune iniziative di Fondi di Investimento».

Investimento 4.1: hub del turismo digitale

L’obiettivo del progetto è creare un hub del turismo digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consenta il collegamento dell’intero ecosistema turistico al fi ne di valorizzare, integrare, favorire la propria offerta. L’investimento si compone di tre linee di intervento. La prima è la messa a scala del portale Italia.it migliorandone l’interfaccia utente, integrandolo con fonti di dati aggiuntive, ampliandone il portafoglio servizi a disposizione del turista - ad esempio l’assistenza e informazioni sanitarie - e delle professioni turistiche, come le guide. L’implementazione di contenuti editoriali tematici, come il turismo sostenibile, e rivolti a specifici target - come la sezione dedicata ai turisti asiatici -, anche utilizzando i canali social, è fi nalizzata ad aumentare l’attrattività per la scelta delle destinazioni di viaggio e la scalabilità del portale. La seconda linea di intervento riguarda lo sviluppo di un data lake e l’adozione di modelli di intelligenza

artificiale per analizzare in forma anonima i dati sul comportamento online degli utenti e i flussi turistici in aree di maggiore e minore interesse. Al fi ne di una migliore segmentazione della domanda il sistema di data analytics aggrega in infografiche i dati settoriali a disposizione dell’ecosistema degli operatori del settore La terza linea è lo sviluppo di un “kit di supporto per servizi digitali di base”; cioè un sistema informativo per la promozione e la gestione delle attività turistiche, supporto all’adozione e formazione, a beneficio degli operatori turistici di piccole e medie dimensioni nelle zone più arretrate del Paese. I risultati attesi intendono rafforzare gli operatori più deboli nella sfida della trasformazione digitale supportandoli nell’espansione e nel potenziamento della qualità dei servizi erogati. Questo set d’interventi vede dunque il restyling del sito web italia.it, il che non guasta ma francamente non è cosa da eccitare particolarmente i mercati. Se si darà una veste leggibile ed un’alta fruibilità al sito si farà un onesto lavoro di presentazione dell’offerta turistica del quale si gioveranno le imprese tutte, quel che stupisce in questo caso e che lo si possa ancora considerare un intervento di natura “straordinaria”. Un buon sito web è l’abc per una azienda, un territorio o una nazione. La differenza non la fa la scala ma la qualità, la completezza e la frequenza di aggiornamento dell’informazione. Sarà salubre, tuttavia, che almeno su questo livello si avrà una univocità di criterio nel porgere l’offerta, con innegabili ed immediati benefici per chi navigherà all’interno del sistema. In merito agli ultimi due punti non possiamo che accoglierli con soddisfazione. Se ben concepiti possono ri-

velarsi strategici per la modulazione dell’offerta, sia sul piano territoriale che aziendale.

Investimento 4.2: fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Qui sono allocate le maggiori risorse. L’investimento è destinato a una pluralità di interventi, tra cui: • il credito fiscale, con 530 milioni di stanziamento, per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti fi nalizzati alla sostenibilità ambientale, come fonti rinnovabili a minor consumo energetico, e alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane. Verrà prevista una percentuale di fondo perduto per incentivare gli investimenti in un periodo complesso come quello post-Covid; • fondo di Fondi BEI per il turismo sostenibile di 748 milioni, ad effetto leva capace di generare più di due miliardi di investimenti nelle aree del turismo di montagna sia per infrastrutture sia per servizi ricettivi; nel settore business e dell’offerta turistica top quality; nel turismo sostenibile e nell’upgrade dei beni mobili e immobili connessi all’attività turistica. Il Fondo può raccogliere capitale attraverso la partecipazione ad iniziative delle istituzioni fi nanziarie europee per concedere crediti agevolati al settore turistico; • potenziamento del Fondo nazionale del turismo - 150 milioni - destinato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico, in particolare degli alberghi più iconici, al fi ne di valorizzare l’identità dell’ospitalità italiana di eccellenza, e favorire l’ingresso di nuovi capitali 43


PIANETA TURISMO privati, altri fondi pubblici; • sezione speciale turismo del Fondo centrale di garanzia - 358 milioni - per facilitare l’accesso al credito degli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività; • partecipazione del Ministero del turismo al capitale del Fondo nazionale del turismo, un fondo di fondi real estate con l’obiettivo di acquistare, rinnovare e riqualificare strutture alberghiere italiane – parliamo di 1.500 camere d’albergo -, tutelando proprietà immobiliari strategiche e di prestigio e sostenendo ripresa e crescita delle catene alberghiere operanti in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali

Investimento 4.3: Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

La terza azione, finanziata con 500 milioni, rivolge un’attenzione particolare al patrimonio turistico del Paese sfruttando il volano dei grandi eventi che l’interesseranno. Attraverso Caput Mundi si è inteso cogliere un’importante opportunità per sviluppare un modello di turismo sostenibile in uno dei poli di maggiore interesse turistico a livello nazionale e in connessione anche all’evento giubilare. Si vuole creare un itinerario turistico nazionale che muovendo dalla Capitale porti il turismo lungo i percorsi nazionali spesso meno noti ma non meno unici. L’occasione è preziosa perché le vie che da Roma hanno percorso secoli di storia portano in tutta Italia e non è più possibile non offrire al turista un percorso che lo porti dalla Capitale alle altre meravigliose regioni nazionali troppo spesso limitate ad un turismo di nicchia. Si proporrà una offerta differenziata per tipologia di turista: dal pellegrino, alla famiglia, al turismo di lavoro, a quello esperienziale e di avventura, al turismo eno-gastronomico. 44

Il progetto mira anche alla formazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore per gestire i complessi restaurati. L’obiettivo è quello di alleviare la congestione delle grandi attrazioni culturali – il fenomeno dell’“over-tourism” - dei principali siti archeologici e musei, ma anche delle chiese dei centri storici. Inoltre sarà sviluppata una app turistica dedicata a tutte le azioni svolte, quale contenitore di informazioni turistiche, culturali e logistiche. Le città avranno l’occasione di presentarsi in una veste rinnovata più verde e più fruibile anche grazie allo sfruttamento delle tecnologie digitali che consentiranno di gestire meglio gli accessi ed i percorsi. Verrà infine riconciliata la vocazione turistica con la vita dei cittadini con progetti di inclusione e partecipazione attiva e con l’ampliamento dei flussi turistici alle zone periferiche. In particolare, le risorse stanziate saranno destinate al patrimonio culturale di Roma nell’ambito di Next Generation EU per la rigenerazione e il restauro di beni cultuali e dell’ambito urbano oppure dei complessi ad alto valore storico e architettonico. Altri fondi serviranno per interventi di messa in sicurezza, anti-sismica e restauro di luoghi pubblici ed edifici di interesse storico lungo i cammini giubilari della Città Eterna. Per il progetto #Lacittàcondivisa saranno riqualificate aree periferiche di Roma e siti tematici come aree archeologiche e palazzi situati nelle ampie zone periferiche al di fuori dell’area metropolitana. Per #Mitingodiverde saranno rinnovati e restaurati parchi, giardini storici, fontane e ville, mentre #Roma4.0 prevede la digitalizzazione dei servizi culturali. #Amanotesa incrementerà invece l’offerta culturale nelle periferie per promuovere l’inclusione sociale, ad esempio rimuovendo le barriere architettoniche, sensoriali, culturali e cognitive d’accesso ai luoghi di cultura o dando supporto a famiglie e soggetti fragili.

Riforma 4.1: ordinamento delle professioni delle guide turistiche

L’obiettivo della riforma è di dare, nel rispetto dell’autonomia locale, un ordinamento professionale alle guide turistiche e al loro ambito di appartenenza. L’applicazione sistematica e omogenea della riforma permetterebbe di regolamentare i principi fondamentali della professione e di standardizzare i livelli di prestazione del servizio su tutto il territorio nazionale, producendo un effetto positivo sul mercato.

Investimento 2.1: attrattività dei borghi

A fronte del sovraffollamento che ha spesso caratterizzato le attrazioni turistiche nelle principali città d’arte, tanti piccoli centri storici italiani offrono un enorme potenziale per un turismo sostenibile e alternativo, grazie al patrimonio culturale, la storia, le arti e le tradizioni che li caratterizzano. Gli interventi in questo ambito si attueranno attraverso il Piano nazionale borghi, un programma di sostegno allo sviluppo economico e sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Le azioni si articolano su progetti locali integrati a base culturale. In primo luogo, saranno attivati interventi volti al recupero del patrimonio storico, alla riqualificazione degli spazi pubblici aperti, ad esempio eliminando le barriere architettoniche e migliorando l’arredo urbano, alla creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici. In secondo luogo sarà favorita la creazione e promozione di nuovi itinerari come itinerari tematici, e percorsi storici, oltre alle visite guidate. In ultimo saranno introdotti sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.


PIANETA TURISMO

Previsto un credito fiscale, con 530 milioni di stanziamento, per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale" Investimento 2.2: tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale

Questo investimento darà impulso a un sistematico processo di valorizzazione di edifici storici rurali di privati o di enti del terzo settore e di tutela del paesaggio. Molti edifici rurali e strutture agricole hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni che ne ha compromesso le caratteristiche distintive, nonché il rapporto con gli spazi circostanti. Attraverso il recupero del patrimonio edilizio rurale l’intervento migliorerà la qualità paesaggistica

del territorio nazionale, restituendo alla collettività un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico. L’intervento avrà ricadute positive sulle economie locali, favorendo il turismo sostenibile nelle campagne e valorizzando la produzione legata al mondo agricolo e all’artigianato tradizionale.

Investimento 2.3: programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici

Questo investimento contribuisce a migliorare la qualità della vita, fa-

cendo leva sui beni culturali e promuovendo, in particolare, una vasta azione di rigenerazione di parchi e giardini storici come hub di “bellezza pubblica” e luoghi identitari per le comunità urbane e come fattori chiave nei processi di rigenerazione urbana.Si tratta di un intervento di riqualificazione di parchi e giardini storici che per la prima volta ha carattere sistematico e mette in piedi un’estesa azione di conoscenza e di recupero dei parchi e giardini storici italiani nella prospettiva di una loro corretta manutenzione, gestione e fruizione pubblica. L’Italia infatti, conta circa 5.000 ville, parchi e giardini storici protetti: molti di questi sono di proprietà pubblica e aperti al pubblico, ma spesso si trovano in condizione critiche. Saranno quindi destinate risorse per la rigenerazione di questi luoghi e la formazione di personale locale che possa curarli e preservarli nel tempo. ✻

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PIANETA TURISMO

Diecimila campeggi in Europa ispezionati da ACSI Anche in Italia i 340 ispettori sono in viaggio per visitare e valutare le strutture, in previsione di un boom per il turismo all’aria aperta di Sara Alvaro

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irca 340 ispettori ACSI hanno visitato più di 10.000 campeggi in tutta Europa nel 2019, secondo il “modus operandi” adottato da ACSI fin dal 1965. Tranne l'anno scorso, quando le restrizioni di viaggio a causa del Covid hanno impedito agli ispettori di partire, costringendo a svolgere le procedure di verifica a distanza. Anche quest'anno l’ispezione ha dovuto superare degli ostacoli, come la formazione a distanza degli ispettori, che normalmente si svolgeva nella sede di ACSI in Olanda. Il direttore Ramon van Reine è rimasto comunque soddisfatto del lavoro svolto anche se per lo più online, così a metà Maggio l'ACSI ha potuto accogliere gli ispettori di nuovo in sede, in piccoli gruppi alla volta. Tutti erano 46

impazienti di mettersi nuovamente in viaggio. Suddivisi in diciotto piccoli gruppi gli ispettori sono stati aggiornati sulla situazione in Europa, su come sono cambiate le procedure di ispezione e sui prodotti dell'ACSI. Van Reine attribuisce un grande valore a queste riunioni “dal vivo” poiché il contatto personale tra il personale e gli ispettori – tra i quali sono nate anche numerose amicizie è molto prezioso.".

E’ l’ispezione che fa la differenza

Le giornate di formazione sono il punto di partenza per le ispezioni annuali, che sono considerate molto importanti da ACSI per la possibilità che offrono di curare il contatto personale con i proprietari dei campeggi. Secondo Van Reine è impensabile

pubblicare dati affidabili sui campeggi senza averli visitati personalmente. Per questo le visite a più di 10.000 campeggi in tutta Europa costituiscono la base di tutto ciò che ACSI pubblica. Gli ispettori ACSI esaminano la situazione sul posto, discutono tutto con il proprietario del campeggio e fanno dei sondaggi tra gli ospiti per avere un quadro completo e accurato di ciò che un campeggio ha da offrire e di ciò che il campeggiatore può aspettarsi. Questo è fondamentale per evitare delusioni ai clienti e per essere sicuri che un campeggio abbia la qualità sufficiente per entrare e rimanere nelle guide camping ACSI, nelle app e sui siti web. ACSI ci tiene ad essere ancora oggi l'unica organizzazione europea di recensione di campeggi che visita annualmente tutte le strutture e questo


PIANETA TURISMO è molto apprezzato sia dai proprietari che dagli stessi campeggiatori poiché è nell’interesse di tutti che quanto è segnalato nelle guide corrisponda al vero, evitando il rischio di arrivare in una struttura non all'altezza delle aspettative. Le ispezioni quindi assicurano agli piena soddisfazione e buone vacanze.

Gli ispettori sono in viaggio

In questo momento i 340 ispettori di ACSI sono in viaggio nonostante durante questo anno continuino le difficoltà a causa del Covid, tuttavia le visite sono state completate per la gran parte anche se diversi ispettori sono ancora impegnati nei sopralluoghi. Purtroppo, almeno secondo quanto dicono le autorità, la pandemia non sembra ancora sotto controllo e questo è causa di incertezza sulla possibilità o meno di poter viaggiare liberamente da un luogo all’altro e da una nazione all’altra; tuttavia ACSI sta monitorando la situazione cercando di cogliere ogni variazione nei protocolli per fare in modo che ogni campeggio riceva la visita estiva dei suoi incaricati.

La qualità delle ispezioni è migliorata

Quest'anno ACSI ha attuato tre cambiamenti nell'organizzazione delle ispezioni. Ogni ispettore ha ora un supervisore nella sede centrale che parla la lingua e conosce a fondo prodotti e procedure e che lo può consigliare e assistere. Se necessario, il supervisore può intervenire qualora l’ispettore debba dare ulteriori e più approfonditi chiarimenti al proprietario del campeggio che manifestasse particolari problemi o abbia domande complesse da rivolgere ACSI ha anche introdotto un nuovo metodo di controllo della qualità per i suoi ispettori, che ora possono essere valutati anche dai proprietari e dai supervisori Questo per avere un quadro migliore della qualità del lavoro di ispezione e per elevare ulteriormente lo standard dei dati rac-

colti e delle relazione tra ACSI e il campeggio recensito. Infine, ACSI si sta impegnando molto nella formazione degli ispettori presenti e futuri nell'ambiente di lavoro digitale. Secondo Van Reine, direttore di ACSI, l’ambiente digitale è diventato un elemento indispensabile, essendo stato lo strumento che ha permesso in piena pandemia di portare avanti il lavoro nonostante i lockdown e le restrizioni subite da aziende e uffici. Utilizzando le svariate piattaforme digitali infatti i contatti tra i vari attori sono proseguiti quasi normalmente, tanto che altri nuovi cento ispettori sono stati formati quest’anno, assicurando la messa in campo di personale sufficiente per “coprire” le numerose strutture recensite. Come spiega Van Reine c'è molti manifestano interesse a diventare un ispettore ACSI, tanto che lista d'attesa di conta quasi 250 aspiranti desiderosi di unirsi a chi già opera sul campo. Grazie a queste “riserve” tra l’altro è sempre possibile rimpiazzare coloro che per motivi familiari o altri impedimenti non sono in grado di mettersi in viaggio e quindi la copertura resta assicurata. A questo si aggiunge l’ulteriore vantaggio di avere sempre nuovi occhi per uno sguardo sempre “fresco” e nuove idee per portare avanti il avoro di ispezione nel migliore dei modi.

Anni d'oro per il turismo all’aria aperta

Le visite degli ispettori in quest'estate 2021 serviranno a raccoglieremo tutte le informazioni di cui ACSI ha bisogno per aggiornare le guide ai campeggi 2022, le app e i siti web ma già adesso è possibile ipotizzare che questo promette di essere un anno molto buono. Il direttore Van Reine si aspetta anni d'oro per il settore dei campeggi: «Abbiamo visto una crescita del numero di vacanze in campeggio in Europa da diversi anni e un'esplosione delle vendite di caravan, ma ancora di più di camper. La pandemia di Covid-19 ha rafforzato ulteriormente questo sviluppo. La

ACSI ha introdotto un nuovo metodo di controllo della qualità per i suoi ispettori, che ora possono essere valutati anche dai proprietari"

gente sta optando in massa per le vacanze con il proprio mezzo o in camper, il che significa che il campeggio classico è tornato. E questo dato di fatto non scomparirà facilmente. Non appena tutta l'Europa sarà ben protetta dal virus, mi aspetto che i campeggiatori partano in massa. Ho quindi due consigli importanti per i campeggi italiani: assicuratevi di essere visibili e invitanti per i campeggiatori che vogliono tornare per le vacanze in Italia soprattutto nei periodi della bassa stagione e assicuratevi di essere prenotabili sulla piattaforma di ACSI. Questo vi renderà in automatico anche prenotabili su camping.info e mostrerà quando avete ancora piazzole o alloggi disponibili a milioni di campeggiatori di Germania, Svizzera, Olanda, Francia e Scandinavia. Una fantastica piattaforma per un nuovo grande anno di vacanza in campeggio» ✻ 47


PIANETA TURISMO

Il restyling del Camping Village Mediterraneo di Cavallino Grazie alle soluzioni all'avanguardia di KE Outdoor Design coperti 885 metri quadrati di aree comuni di Filippo Gentile

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razie ai moderni materiali e tecnologie oggi è possibile trasformare radicalmente gli spazi esterni di abitazioni, locali pubblici e attività ricettivo-turistiche. Una trasformazione non solo estetica ma anche funzionale, idonea cioè a rendere fruibili in qualsiasi stagione e condizione climatica tali spazi, come se fossero estensioni del nucleo abitativo principale. Se nel caso di abitazioni private ciò significa maggiore comodità per chi vi abita, potendo acquistare di fatto una ulteriore stanza o magari anche più di una, per un esercizio commerciale o attività ricettiva ciò si traduce in un sensibile vantaggio economico. L’installazione di verande e tettoie, la chiusura di portici, la messa in opera di gazebi 48

può significare infatti più tavoli per bar e ristoranti, nuove aree comuni per gli ospiti in caso di pioggia o maltempo, utilizzare una piscina anche in caso di pioggia o nella parte più “alta” della stagione, rendere più piacevole il soggiorno in una casa mobile o bungalow. KE brand del Gruppo BAT - da oltre trentacinque anni tra i principali player nella produzione di soluzioni ombreggianti outdoor e di accessori per la schermatura solare - propone soluzioni di progettazione evoluta, consapevole che expertise, tecnologia e Made in Italy sono skill fondamentali. Le soluzioni KE sono progettate per durare nel tempo e soddisfare le richieste più esigenti di designer, architetti, serramentisti, e professionisti dell’outdoor.

KE opera in un mercato molto competitivo e nel tempo ha sviluppato un know-how all’avanguardia capace perfi no di anticipare i trend del futuro. Anche per questo si propone come partner ideale per le aziende del “turismo all’aria aperta” che intendono procedere al restyling dei propri spazi aperti. KE ha concluso un importante progetto: il Camping Village Mediterraneo di Cavallino-Treporti, in provincia di Venezia. Qui sono stati ricoperti 885 metri quadrati di spazio grazie a 32 pergole bioclimatiche Kedry Prime e a cinque tende a pergola con tetto piano ad impacchettamento Gennius Isola 3. Il Camping Village Mediterraneo è una struttura ricettiva moderna a cinque stelle ubicata nella piccola


PIANETA TURISMO

Grazie ai moderni materiali e tecnologie oggi è possibile trasformare radicalmente gli spazi esterni di abitazioni, locali pubblici e attività ricettivo-turistiche"

penisola di Cavallino Treporti, nella zona più verde e rigogliosa della laguna di Venezia. Non il classico campeggio, ma un resort con diverse tipologie di alloggi di lusso, come chalet e glamping home, per una clientela esigente. Da qui la necessità di una particolare cura dal punto di vista estetico per ottenere non soltanto ambienti gradevoli e in linea con il glamour della struttura ma anche perfettamente integrati con l’ambiente circostante. La proprietà ha incaricato lo studio MMP Architetti di individuare la tipologia di copertura per creare un’area coperta per le due zone ristorante, la zona gelateria e l’area fronte piscina. Lo studio si è rivolto a sua volta all’ufficio progettazione di KE, che si dedica anche ai grandi progetti per il settore hospitality, per la ricerca dei materiali e delle soluzioni più adatte. Per i due ristoranti e la gelateria il team di tecnici ha optato per pergola bioclimatica Kedry Prime, che grazie alla sua modularità ha

consentito di realizzare un progetto sartoriale di forte impatto estetico. La superficie estesa da coprire ha richiesto l’installazione di 32 moduli del prodotto, ed una apposita progettazione curata dall’Ufficio tecnico KE. Il tetto a lame mobili delle bioclimatiche Kedry Prime può essere orientato per garantire un’adeguata areazione, o chiuso per assicurare riparo anche in caso di pioggia. Le pergole sono dotate di chiusure perimetrali Vertika Prime in tessuto Cristal trasparente con abbassamento in PVC. La gamma di tessuti - trasparenti, filtranti ed oscuranti - ha permesso di avere il livello di schermatura desiderato; una volta chiusa la tenda Vertika Prime scompare completamente all’interno della struttura. Lo strip LED integrato nelle lame della pergola garantisce la giusta illuminazione serale. La app per smartphone e tablet, consente la gestione anche da remoto, il che significa poter definire tempo e modalità di apertura e chiusura della tenda,

che avviene facilmente, in automatico e senza la necessità di distrarre il personale dal suo abituale servizio per impegnarlo in complicate operazioni. Nella zona fronte piscina sono stati installati 5 moduli della tenda a pergola Isola 3, che si distingue per la caratteristica forma del tetto ad arco ribassato, che riduce l’ingombro in altezza per meglio integrarsi con il contesto circostante. La tonalità delle strutture è il Terra 611, un RAL fuori standard che è stato individuato dopo diverse prove come abbinamento cromatico ottimale con gli arredi preesistenti del camping. KE è infatti in grado di fornire soluzioni personalizzate e versatili per l’outdoor e di soddisfare le richieste della committenza con proposte sartoriali. Soluzioni prodotte totalmente in Italia e quindi adattabili a qualsiasi situazione e contesto, proprio come un abito realizzato in sartoria da un artigiano esperto. Per ulteriori informazioni: www.keoutdoordesign.com ✻ 49


PIANETA TURISMO

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TURISMO ECOSOSTENIBILE

La ricarica dei veicoli elettrici nei camping e villaggi Aumenta il parco dei veicoli elettrici, pertanto diventerà sempre più importante mettere a disposizione dei clienti colonnine di ricarica di Sandro Scollato

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In Italia il parco di auto elettriche circolante è arrivato a 150 mila unità e aumenta velocemente, tanto che appena un anno fa erano 50 mila; inoltre anche le grosse società di autonoleggio, quelle cui si rivolgono i turisti stranieri quando vengono in vacanza in Italia, includono nelle loro f lotte sempre più auto elettriche, pertanto per una struttura turistica, specialmente se fa dell’ambiente un proprio “marchio” distintivo, sarà sempre più importante includere tra i propri servizi postazioni per la ricarica e magari essere inclusa nelle mappe e nei siti che segnalano dove sull’intero territorio nazionale è possibile sostare ricaricando l’auto. Dotare il proprio campeggio o villaggio di un sistema di ricarica sicuro, semplice, di utilizzo universale e soprattutto con una spesa non elevata è oggi possibile.

Quale punto di ricarica è il più adatto?

Innanzitutto è sconsigliabile fare attaccare alla rete un caricabatterie mobile, solitamente in dotazione all’auto o acquistabile a parte come si fa per i piccoli mezzi come biciclette, monopattini e scooter perché in questo caso ogni singolo trasformatore assorbe elettricità a una potenza compresa fra gli 1,8 e 2,3 kW e sebbene ciò sia gestibile, per ricaricare completamente le batterie servirebbero giorni dal momento che queste hanno una capacità che va dai 30 a 100 kWh. Ma soprattutto le prese o i cavi potrebbero non reggere i kW assorbiti dalla ricarica e rischiare seriamente di fondere e prendere fuoco. Ci sono, è vero, alcuni modelli più costosi di spina che hanno incorporato sensori di temperatura che bloccano l’erogazione in caso di surriscaldamento, ma non è possibile controllare cosa

accade nell’impianto. Per questo occorre avere molta attenzione anche nella istallazione delle colonnine per l’elettricità nelle piazzole dei camping che spesso erogano potenze inferiori ai 3 kW di una normale utenza domestica mentre sui camper e motorhome moderni vi è ogni sorta di apparecchiatura elettrica Tornando alle postazioni per i veicoli, al f ine di evitare danni e velocizzare la ricarica meglio optare per una wallbox o colonnina, ovvero dispositivi attaccati ad un muro o inseriti in colonnine o torrette con una o due prese universali di tipo T2 (IEC62196), ormai collegabile a tutte le auto elettriche, tranne ai modelli più vecchi. Molti operatori sconsigliano di installare modelli con una potenza di ricarica f issa, spesso più economici ma che presentano alcuni problemi. Hanno infatti potenze costanti di 3,6 kW o di 7,3 kW e 51


TURISMO ECOSOSTENIBILE

L’evoluzione del plein air

Automazione accessi e utenze Gestione automatizzata h24 Erogazione energia elettrica Erogazione energia elettrica e acqua Scarico acque reflue Software gestionali

Soluzioni integrate per il plein air www.camperpark.net 52

Proponiamo soluzioni progettate per valorizzare e automatizzare le strutture ricettive plein air. Crediamo nel turismo di mobilità, libero da vincoli h24. Offriamo servizi di gestione integrata, capaci di eliminare il presidio costante di personale. Qualità, estetica e funzionalità sono i valori della firma Camper Park.


TURISMO ECOSOSTENIBILE da parte del cliente della struttura si può stimare per l’auto elettrica un costo medio giornaliero di 2-3 euro. E’ comunque consigliabile che la struttura ricettiva contatti il proprio fornitore di elettricità per sapere se ci sono offerte particolari o agevolazioni per un servizio di ricarica delle batterie di veicoli. Ad esempio se il punto di ricarica sarà pubblico e non riservato ai soli clienti si può ottenere se la potenza elettrica dell’uten- Sempre in tema di sicurezza va una bolletta elettrica più leggera. za - la struttura turistica – non detto che queste wallbox dovran- Spetta poi ai gestori del campegè adeguata due o anche una sola no essere dotate di un interrutto- gio decidere se far pagare il serviricarica potrebbero far saltare il re differenziale di tipo B, che le zio reso o considerare questa tutto contatore. Tuttavia esistono wal- disattivi se si verif icano perdite sommato piccola spesa una sorta lbox intelligenti che possono evi- lungo la linea verso il contatore. di promozione. tare questi inconvenienti: hanno Se il differenziale non è già inclu- In alcuni alberghi o villaggi all’epotenze variabili, f ino a un mas- so nella wallbox, va acquistato a stero ad esempio si chiedono 4-5 simo di 7 kW usando la normale parte. € f isse in più a notte per chi incorrente monofase (230V) e f ino a tende parcheggiare e ricaricare un massimo di 22 kW nel posto auto riservato. con corrente trifase Esiste anche l’opzione di (400V), le quali richieinstallare stazioni di riLe wallbox o stazioni di ricarica dono però un proprio carica a pagamento ad elettrica non sono ad uso contatore di potenza esempio tramite app. adeguata. La loro “in- esclusivo delle auto ma possono anche Le wallbox o stazioni telligenza” consiste essere utilizzate per gli scooter elettrici o di ricarica elettrica non nel fatto che autoresono ad uso esclusivo ibridi e le e-bike" golano la potenza per delle auto ma possono non superare quella anche essere utilizzate disponibile al contatoper gli scooter elettrici o re evitando rischio black out. Costo degli impianti, ibridi e le e-bike. E’ anche possibile abbinare la ri- costo della ricarica Per installare le colonnine non è carica elettrica ad un impianto fo- Per una wallbox con una ricarica prevista alcuna autorizzazione ed tovoltaico; in tal caso vi saranno f issa, che però potrebbero presen- è suff iciente la comunicazione di ulteriori vantaggi: il fotovoltaico tare delle criticità, si può spendere una Scia al Comune nel caso di aggiunge la sua potenza istan- 500-600 euro; invece la wallbox utilizzo di suolo privato. tanea a quella del contatore, al- smart ha un costo medio di 2.000 In caso di uso di suolo pubblico lontanando il rischio di distacco euro, ma ci sono prodotti buona va richiesta l'autorizzazione per o aumentando la potenza dispo- qualità anche a 1000 o 1200 euro. la messa in posa e lo sfruttamennibile per la ricarica. Le wallbox A questa cifra va comunque ag- to. È comunque un iter che varia più avanzate possono anche esse- giunto il costo di installazione, da una amministrazione locale re istruite aff inché prelevino solo che parte in genere dai 300-400 all’altra. Ricordiamo inf ine che la Legge di Bilancio 2019 ha introla potenza in arrivo dall’impianto euro. solare, ottenendo così il massimo Il rifornimento di un’auto elettri- dotto la detrazione f iscale al 50% ca con ricarica lenta (da 3,7 kW) in dieci anni per le spese sostenute risparmio economico. Una volta installate le wallbox richiede almeno 5-6 ore per for- anche da società per acquistare e o le colonnine, al chiuso o all’a- nire alla vettura un’autonomia di installare una stazione di ricarica perto, vengono connesse da un 120-150 km. In questo caso il co- per veicoli elettrici. installatore con un nuovo cavo al sto stimato è di circa 4 euro (0,26 Per contributi specif ici è sempre contatore tarato sulla loro poten- €/kWh – tariffa Arera). Ma poi- utile verif icare se sono attivi a za massima consentendo di lavo- ché si ritiene che ci sarà un uso livello regionale e come fare per parziale giornaliero della ricarica ottenerli. ✻ rare in sicurezza.

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GLAMPING

Wonderland, la prima mobile home green Crippaconcept ha realizzato un progetto che è il futuro della vacanza ecologica per famiglie di Sara Alvaro

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rippaconcept, azienda ormai nota sul mercato delle strutture dedicate alla vacanza open air, ha completato lo sviluppo della prima mobile home green, una unità abitativa mobile eco-sostenibile nata dalla collaborazione con il laboratorio di ricerca AUDe del Dipartimento di ingegneria civile e architettura dell’Università di Pavia, guidato dal professor Carlo Berizzi. Il nome della casa mobile è Wonderland e con questo progetto Crippaconcept ha voluto dimostrare ancora una volta il proprio impegno e la volontà di continuare a investire nella ricerca e nella progettazione per ottenere una produzione più efficiente ed ecologicamente sostenibile a lungo termine. 54

Wonderland, con il suo design innovativo e prestazioni migliorate in termini di spazio, è rifi nita interamente con materiali riciclati, naturali e ulteriormente riciclabili, rispetta l'ambiente e si inserisce perfettamente nel paesaggio che la ospita senza consumo di suolo. Questa casa mobile si inserisce all’interno di un processo di economia circolare che parte dalla fi liera dei materiali con cui è realizzata e consente, una volta esaurito il proprio ciclo di vita, il totale riutilizzo dei suoi componenti. Inoltre garantisce come sempre la reversibilità dei terreni dei campeggi su cui è posizionata, perché non richiede fondazioni e quindi consumo di suolo. Questa mobile home si fa subito notare per il suo particolare design che richiama immediatamente la fi loso-

fia della vacanza open air: sostenibile e naturale. Una struttura “leggera” che consente il contatto con l’ambiente circostante. Soprattutto Wonderland inaugura la nascita di case mobili di nuova generazione che oltre ad offrire prodotti di alta qualità, ottima vivibilità e comfort sono ancora più green, adattissime a un comparto che fa della natura il fulcro della esperienza di viaggio e vacanza. Secondo Sergio Redaelli, amministratore delegato di Crippaconcept, «Wonderland è una pietra miliare nel percorso di innovazione del settore avviato dall’azienda, che mira a trasformare le risorse naturali e rinnovabili in prodotti riciclabili, per le vacanze open-air in sicurezza e sempre più sostenibili».


GLAMPING

Crippaconcept ha voluto dimostrare la volontà di continuare a investire nella ricerca e nella progettazione per ottenere una produzione più efficiente ed ecologicamente sostenibile a lungo termine"

Il progetto Wonderland è stato presentato al pubblico a giugno con un evento virtuale nel corso del quale sono state illustrate nel dettaglio tutte le caratteristiche tecniche e l’intenso lavoro di progettazione che ha portato alla realizzazione del primo prototipo, visitabile nel primo show-room open air in Italia: SpazioCrippaconcept di Torre d’Isola in provincia di Pavia. Sempre nello stesso evento sono state presentate due pubblicazioni realizzate dal gruppo di ricerca dell’Università guidato da Carlo Berizzi il quale ha spiegato che per la realizzazione di Wonderland il team si è focalizzato sulla ricerca di materiali riciclati, naturali e ulteriormente riciclabili, che una volta individuati hanno permesso di passare alla realizzazione del prototipo. La ricerca tuttavia non è conclusa ma proseguirà nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo di creare un sistema nazionale di clas-

sificazione delle unità abitative mobili a supporto della trasformazione ecologica già in atto all’interno del settore ricettivo open air nazionale. Si tratta di un traguardo ambizioso, che mira a trasformare Crippaconcept nel punto di riferimento italiano per case mobili e tende lodge green al servizio dell’organizzazione paesaggistica dello spazio camping village, con soluzioni abitative per gli ospiti attente al design e al comfort, con sempre meno impatto sull’ambiente.

Il concept di Wonderland

Il nome Wonderland con cui è stata battezzata non è un caso, perché somiglia molto ad un parco divertimenti legato ad uno spazio dome-

stico. Le misure del modulo sono di 10,20x4,00 metri ed è pensato principalmente per la famiglia con bambini, che è il target principale del mondo del glamour camping. Dall’esterno risulta subito visibile che si tratta di una maxi caravan anche se è altrettanto immediatamente evidente la profonda differenza con le case mobili tradizionali. Conferma di ciò si ha entrando negli ambienti interni: cucina più ̀ living, camere da letto, bagno e ampia veranda, i quali sono stati studiati per conferire all’insieme uno spirito giocoso e familiare. Le ampie vetrate immergono gli abitanti completamente nella natura circostante e proiettano lo spazio interno verso l’esterno grazie alla grande terrazza, dotata di una mini-piscina. Pur conservando la pianta rettangolare che ne facilita il posizionamento nelle strutture ricettive, la distribuzione degli spazi è stata completamente ristudiata con l’adozione di una serie di pareti mobili che consentono di frammentare gli ambienti di notte e di uniformarli di giorno proponendo una nuova dinamicità abitativa. E se il tempo è brutto? Niente paura, Wonderland è dotata di un sistema multimediale e consolle giochi per scongiurare la noia. Ma la vera sorpresa è sotto la casa, dove sono collocati due ampi passaggi cilindrici a tunnel i quali - nascosti sotto la terrazza - creano un playground privato per ciascuna mobile home, oppure, con il posizionamento di altre unità identiche tutta l’area diventa un unico parco giochi. Insomma, Wonderland rappresenta veramente il futuro della vacanza ecologica all’aria aperta, da sempre preferita dalle famiglie. ✻

Per approfondire lo studio alla base di questa maxi caravan e tutti gli aspetti tecnico-costruttivi e di ricerca, è possibile scaricare il pdf del libro “Wonderland – la mobile home naturale riciclata e riciclabile per una vacanza sostenibile” sul sito Crippaconcept. Sempre sul sito sarà possibile scaricare anche il fumetto “4 storie sul campeggio la natura e le aringhe” nato per raccontare la storia della vacanza open air dai suoi esordi in modo semplice e creativo.

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GLAMPING

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3 Scheda in 6 lingue su un Network di portali specializzati; 3 Gestione autonoma della scheda e delle offerte; 3 Promozione multicanale (web, social, guide, fiere); 3 Massima visibilità della tua struttura sui motori di ricerca; 3 Aumento delle prenotazioni direttamente dal web; 3 Statistiche sempre a portata di mano; 3 Assistenza e competenza garantita.

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FOCUS | WEB MARKETING & SOCIAL

Anche nel 2021 il digital marketing è strategico Come usare al meglio il proprio sito aziendale e le novità offerte dai social per la comunicazione ai potenziali clienti di Giorgio Carone e Alessandra Bertoldo

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e sfide che nel 2020 e 2021 il mondo del turismo open air si è trovato ad affrontare hanno rafforzato l’importanza di una efficace strategia di digital marketing. Per i camping village è diventato ancora più importante distinguersi dai competitor, intercettare nuovi mercati e comunicare ai potenziali ospiti tutte le novità e gli aggiornamenti in tempo reale, Su quali strumenti e canali, con le recenti novità, è fondamentale investire? Sicuramente tutto parte dal sito internet del campeggio o villaggio. Il sito web della struttura è ora più che mai il luogo dal quale gli utenti attingono informazioni aggiornate e dettagliate, con la possibilità di contattare la struttura per chiarire ogni dubbio e ricevere informazioni che possano rassicurare e arrivare alla prenotazione, specialmente per nuovi target di prossimità e non solo. Nell’ultimo anno su tutti i siti al passo con i tempi sono stati inseriti regolamenti per la gestione della situazione sanitaria, faq, call to action per un contatto rapido - ad esempio whatsapp - e si è cercato di diversificare le proposte: da pacchetti per lo smart working e workation a politiche di cancellazione e flessibilità chiare per facilitare gli utenti. Non aver modificato la comunicazione sul sito avendo attenzione a questi aspetti è stato sicuramente penalizzante rispetto ai competitor, così come non aver ottimizzato il sito

innanzitutto per i dispositivi mobili che ormai generano più del 65% del traffico. Defi nendo un ordine di priorità nelle call to action, ancora più importante proprio per i dispositivi mobili, sarà fondamentale cercare di indirizzare gli utenti verso il contatto e/o il booking engine per la prenotazione e calcolo del preventivo.

Usabilità del sito

L’usabilità del sito web ormai si è “sposata” con la SEO, grazie alle nuove sezioni di Google Search Console che hanno suggellato questo matrimonio già preannunciato. L'esperienza utente sta diventando un fattore di posizionamento e già a novembre 2020 Google ha annunciato che la modifica del ranking dell'esperienza sulle pagine diventerà effettiva nel 2021, pur dando tempo per correre ai ripari: infatti da maggio si è passati a metà giugno 2021, con un’integrazione che non sarà completa prima della fi ne di agosto. Google Search Console è diventato sempre di più lo strumento indispensabile per “relazionarsi” con Google, che già da tempo ha introdotto con i “Segnali web essenziali” nuove sigle e parametri da tenere sotto controllo, ovvero LCP - la visualizzazione dell’elemento di maggiori dimensioni -, FID - il ritardo della prima interazione - e CLS - la variazione layout cumulativa - con indicazioni quantitative e qualitative delle pagine dei siti. 57


FOCUS | WEB MARKETING & SOCIAL I canali social

L’altro canale che ha ulteriormente rafforzato la sua importanza è il social. I canali social, sopratutto Facebook e Instagram, nell’ultimo anno e mezzo hanno subito cambiamenti e aggiornamenti importanti, che li hanno portati ad essere ancora di più due tasselli fondamentali della strategia di marketing anche per i campeggi. Sicuramente l’ostacolo più grande per le strutture è stata l’incertezza dell'evolversi della situazione pandemica e di conseguenza della possibilità di aprire l’ingresso ai propri ospiti in tempi più o meno dilazionati nel tempo. Ecco però che a sopperire la mancanza di certezza, sono arrivate nuove funzionalità di Instagram, come le guide, che consentono ai camping village di essere più vicini ai propri utenti, con consigli e suggerimenti inerenti alla propria struttura e alle possibilità offerte dal territorio, e i reels, brevi video di forte viralità e adatti alla condivisione, per far vivere ai propri utenti quell’atmosfera tipica del camping village: l’interno delle sistemazioni, nuovi servizi messi a disposizione, aree già note agli ospiti ma presentate in maniera diversa, e inoltre tutto quello che i proprietari delle strutture ritengono possa catturare l’attenzione dei propri clienti. Si tratta di modi originali ed efficaci per fornire contenuti nuovi ai propri utenti, sempre affiancati dai tradizionali post e dalle stories, che stanno riscuotendo sempre più successo, in termini di visibilità e coinvolgimento. Anche per Facebook sono tante le novità che ci hanno accompagnato in questi due anni. Uno degli ultimi aggiornamenti, ma solo in termini di tempo e non di importanza, è la graduale eliminazione dei like a favore dei follower della pagina. Questo perché avere una community realmente interes-

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sata ai propri contenuti è decisamente più vantaggioso e coerente rispetto all’avere tante persone a cui “piace” la pagina, ma che non sono realmente interessate a seguire i post e ad interagire con essi.Tante novità hanno riguardato anche il newsfeed ed è stata ripensata la grafica delle pagine aziendali.

L’importanza di comunicare

In tutto questo scenario in continuo aggiornamento e mutamento, è importante per i camping village continuare a comunicare con i propri utenti e potenziali clienti, sia in merito a novità e offerte legate alla struttura, ma soprattutto con uno storytelling fondamentale anche nei momenti dove non è possibile accogliere realmente i turisti nella propria struttura. Ma è proprio nei momenti di “lontananza” che è possibile instaurare un rapporto solido con i propri utenti fatto di interazioni con i post, commenti e condivisioni di quello che dalla fase di dreaming deve trasformarsi in acquisto e quindi fruizione, esperienza e poi ricordo della vacanza. Tra i “social” in senso più ampio non dimentichiamo Google My Business, la piattaforma di Google importantissima per la gestione della propria web reputation oltre che per la comunicazione di tutti gli aggiornamenti legati alla situazione sanitaria e non solo. La visibilità su Google e sui social network, nonostante la presenza di clienti fidelizzati e affezionati ai brand dei camping village, non potrà prescindere da anche minimi investimenti a pagamento su queste piattaforme, sia a difesa del brand stesso, sia per il naturale algoritmo e funzionamento di questi canali. Una considerazione importante che spesso sfugge ai camping village è che gli investimenti possono essere molto controllati, calibrati e mirati su obiettivi diversi che non terminano nell’attività di sponsorizzazione con ADS: lead, follower e utenti per remarketing sono solo alcuni esempi di come poter aumentare le possibilità di conversione dai canali online, con strategie multicanale. Proprio in quest’ottica, per creare una relazione con gli ospiti e mantenerla nel tempo è sicuramente importantissimo dare spazio all’e-mail marketing nella strategia digital, fidelizzando gli ospiti e cercando di costruire un rapporto di esclusività. L’invio di newsletter può aiutare moltissimo in questo, ponendo l’attenzione sulla profi lazione dei propri contatti per cercare di diversificare e ottimizzare al meglio i messaggi, senza essere troppo “invasivi”. Ultima ma non meno importate è la visibilità sui principali portali di settore per i target di riferimento, a chiusura del cerchio.Gli utenti che non conoscono il camping village cercheranno un confronto con altre strutture sia per i prezzi ma anche per le caratteristiche, i servizi e la reputazione Presidiando a tutto tondo i canali online con una corretta strategia di digital marketing i risultati non mancheranno. ✻


FOCUS | AMBIENTE E NATURA

Come gestire i rifiuti della manutenzione del verde

Non sempre è facile muoversi nel quadro mutevole della normativa, la cui violazione può avere conseguenze penali di Domenico Grillo Consulente tecnico-normativo in ambiente e sicurezza

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el turismo, specialmente in quello all’aria D.Lgs. 116/2020, in vigore dal 1° gennaio 2021,che fra aperta si sta sviluppando sempre più il con- l’altro ha precisato come i rifiuti derivanti dalla manutencetto di “vacanza sostenibile”, con nuove zione del verde pubblico, in precedenza esclusi dall’amstrutture che cercano di offrire un soggiorno bito di applicazione della norma citata, sono adesso anecologico, a stretto contatto con la natura. In questo con- ch’essi classificati come rifiuti urbani. testo si inseriscono i campeggi a “impatto zero”, ovvero Purtroppo non sempre vi è una chiara ed inconfutabile quelli che incoraggiano ed offrono un turismo ecologico possibilità di classificare i rifiuti derivanti dalla manuin aree di particolare bellezza e diversità naturali. Per tut- tenzione del verde, quali potature, sfalci, diserbi, ecc., ti gli imprenditori del comparto, le cui strutture sono sem- come urbani o speciali. Occorre infatti fare attenzione al pre immerse nel verde e specialmente per quelle situate in soggetto che materialmente esegue l’attività di potatura, manutenzione e sfalcio, ovvetali contesti risulta più che mai ro di raccolta e conferimento essenziale informarsi e formardi tali rifiuti. Se da un lato è si ad una corretta gestione dei vero che non vi sono dubbi nel rifiuti prodotti dalle attività di Se non vi sono dubbi ritenere che il privato cittadimanutenzione di alberi e piannel ritenere che il no che poti la propria siepe o te, adottando criteri di priorità privato cittadino che poti la sfalci l’erba del proprio giardiquali, ad esempio, prevenzione, no possa considerare gli scarti riciclo e riuso. propria siepe possa considerare prodotti come rifiuti urbani, Proprio in questa direzione si gli scarti prodotti come rifiuti la questione diventa più comevolve la normativa ambientale urbani, la questione diventa plessa se colui che produce tali vigente, il cui riferimento prinpiù complessa se il soggetto è rifiuti è un soggetto che svolge cipale è costituito dal D.Lgs. 152/06, Norme in materia amprofessionalmente tale attività. un professionista" bientale. Questo anche a seguito In questa circostanza ci trodelle modifiche apportate dal viamo in presenza di una sorta

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FOCUS | AMBIENTE E NATURA di produzione o raccolta sistematica di materiale che, a seguito delle ultime modifiche normative, non può essere tout-court assimilato ai rifiuti urbani in quanto è ora escluso il potere dei comuni di assimilare i rifiuti speciali come urbani “ab origine”; e nemmeno possono rientrare nell’ambito di applicazione dell’art. 183 - Defi nizioni -, comma 1, lett. b-ter, n. 5, del D.Lgs. 152/06 perché non provenienti da area “verde pubblica”. In questo caso si deve rilevare che l’art. 184, c. 3, del D.Lgs. 152/2006 defi nisce come “speciali” i rifiuti prodotti nell’ambito di attività artigianali, industriali, commerciali o di servizio non rientranti nel sopra citato 183, c. 1 lett. b-ter. In tale contesto, sono da considerare “speciali” i rifiuti prodotti dal giardiniere professionale che, offrendo il proprio servizio ai campeggi, o ad altre strutture ricettive, esegue sistematicamente, a livello imprenditoriale, la potatura di alberi, la raccolta di foglie e sfalci, e in generale, ogni altra attività connessa al giardinaggio e alla manutenzione delle aree verdi private; conseguentemente, a questo tipo di situazione è da applicare lo specifico regime di gestione rifiuti. Nel caso in cui il materiale sia qualificabile come rifiuto si prospettano, quindi,tre ipotesi: a) materiali prodotti nell’ambito di una attività di manutenzione del verde pubblico che integrano la defi nizione di rifiuto e per i quali non ricorrono le condizioni del 185 (esclusioni) e 184-bis (sottoprodotto): in tale ipotesi i residui devono essere qualificati come rifiuti urbani ai sensi dell’art. 183 comma 1 del D.Lgs. 152/06; b) materiali prodotti nell’ambito di una attività di manutenzione del verde privato posta in essere da una impresa, che integrano la defi nizione di rifiuto e per i quali non ricorrono le condizioni del 185 (esclusioni) e 184-bis (sottoprodotto). In tale ipotesi i rifiuti devono essere qualificati come rifiuti speciali, non risultando l’attività in questione ricompresa tra quelle individuate nell’allegato L quinquies della parte IV del D.Lgs. 152/06; c) materiali prodotti nell’ambito di una attività di manutenzione del verde privato “fai da te”, posta in essere da privati: in tale ipotesi i residui devono essere qualificati

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come rifiuti urbani ai sensi dell’art. 183 comma 1 lettera b-ter, punto 1. In altri termini, la linea di demarcazione tra il rifiuto qualificato come “urbano” e la qualificazione dello stesso come “speciale” è impostata sulla professionalità del soggetto che esegue l’attività di giardinaggio. Risulta pertanto più che mai necessario attribuire a questo materiale il codice EER più adatto ed il suo trasporto dovrà necessariamente avvenire a cura di soggetti iscritti all’Albo nazionale dei gestori ambientali, accompagnandolo con il formulario di identificazione dei rifiuti (FIR), per poi conferirlo, per il recupero o lo smaltimento, a centri debitamente autorizzati. Vi è tuttavia la possibilità di qualificare il residuo “biologico” de quo come “sottoprodotto”, e non come rifiuto, dimostrando la sussistenza delle condizioni previste dall’art. 184 bis del D.Lgs. 152/06; esse consistono in: a) la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto; b) è certo che la sostanza o l'oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi; c) la sostanza o l'oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; d) l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o la salute umana. In conclusione, mentre una corretta gestione dei residui e rifiuti prodotti comporta sempre un miglioramento delle condizioni ambientali e umane, permettendo nel contempo importanti recuperi in aree rurali, non sempre è facile districarsi nel complesso e assai mutevole contesto normativo applicabile; con conseguenze sanzionatorie che possono assumere anche connotati di rilevanza penale. ✻


FOCUS | AMBIENTE E NATURA

Come potare correttamente

Ogni situazione e ogni tipo di pianta richiede una apposita potatura per evitare danni, talvolta irreversibili di Fabio Agabiti Rosei e Riccardo Frontini

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opo l’articolo pubblicato nel precedente numero di Camping Management continuiamo a parlare di potatura, questa volta trattando delle diverse tipologie di potature.

Potatura di riforma

alternativamente gli alberi per poi lasciare sviluppare i rimanenti; nel tempo si verrebbero a creare situazioni di estremo pericolo, essendo sviluppata una biomassa notevole su radici e legno estremamente deboli. Gli interventi cesori, in questi casi sono da considerarsi indispensabili e saranno indirizzati, ogni 3-4 anni, ad eliminare, sfoltendola, la vegetazione esuberante ed in sovrannumero. Sarà possibile, previa attenta valutazione delle singole piante, procedere ad un tentativo di innalzamento della chioma con tagli di ritorno su vegetazione laterale, evitando, comunque tagli a "coda di cane", ovverosia con netta sproporzione di diametro tra ramo e vegetazione laterale, il che equivarrebbe di fatto ad un capitozzo.

Troppe volte si deve intervenire su alberi rovinati da precedenti tagli a capitozzo o da scalvature, eseguiti, in genere, per contenere alberi messi a dimora troppo fitti o troppo vicini ad edifici. Il recupero di tali alberi, nella generalità dei casi, alla forma libera è puramente illusorio e pericoloso. Gli alberi capitozzati presentano sempre punti di debolezza, cavità e marciumi, che ne indeboliscono la capacità di sopportare una biomassa notevole. Se poi il capitozzo è stato eseguito per più anni su più palchi - e questa è la norma - anche l'apTroppe volte si deve parato radicale sarà più debole intervenire su alberi perché ipoalimentato. Siamo rovinati da precedenti tagli quindi, in presenza di alberi deboli di precaria stabilità. Lo a capitozzo o da scalvature, sviluppo di nuova vegetazione, eseguiti, in genere, per contenere non contenuta, su tessuti marcii alberi messi a dimora troppo fitti provocherà rotture o scosciamenti. Peggio ancora è pensare, o troppo vicini ad edifici" in situazioni di eccessiva fittezza di piantumazione, di eliminare

Potatura di mantenimento

La potatura razionale su grossi esemplari può rendersi necessaria per aiutare gli alberi a continuare a crescere, cioè ad emettere nuovi germogli e così a continuare a vivere. In natura gli alberi sono potati dai temporali, dai fulmini, dalla carenza di luce che fa seccare i rami, dal vento. L'aiuto che l'uomo può dare è quello di 61


FOCUS | AMBIENTE E NATURA

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di conversione da case histories reali

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FOCUS | AMBIENTE E NATURA non lasciare al caso queste forme di abscissione. Un albero riesce a sopravvivere se ogni anno il suo scheletro può sopportare il peso crescente della propria biomassa. Osservando, nei parchi gli esemplari più vecchi si può notare come la vegetazione sia concentrata in prevalenza verso le estremità, con i nuovi germogli raccorciati ed in punta. La luce e l’energia vengono principalmente assorbite dalla parte esterna della chioma; le zone interne, invece, muoiono per carenza di luce ed alimentazione. Questo stadio di crescita, tipico degli alberi in vecchiaia, può essere defi nito "crescita terminale". E' proprio in questo stadio che possono iniziarsi situazioni di pericolo: tutte le forze meccaniche sono concentrate sulle parti distali, ricche di foglie, di ogni singola branca. L'albero impiega gran parte della sua energia, anzichè nella crescita, nell'accumulo in queste parti di legno di sostegno. Si arriva ad un punto in cui alcune branche, specie quelle con difetti strutturali interni, si rompono con estrema facilità, anche in assenza di grossi eventi atmosferici avversi. Le ferite che ne derivano, vengono velocemente infettate da microrganismi e l'infezione può diffondersi, essendo il livello energetico dell'albero basso, a tutto il tronco. E' la morte per la pianta. Andando a potare l'albero sulle estremità, si potranno evitare queste

rotture, riducendo il peso totale della chioma. Gli alberi più vecchi nel mondo sono alberi potati dall'uomo o dai temporali. Ai nostri fi ni di conservazione del patrimonio botanico è importante che tale operazione non venga lasciata al caso o alla natura. La tecnica del tree-climbing è l'unico mezzo per compiere questi tipi di potatura. Come criteri generali d'intervento, si possono fornire le seguenti indicazioni di massima, che sono frutto di esperienza e notevole casistica: • L'asportazione del seccume, nel rispetto del collare, è la prima operazione da compiersi. Tale intervento è indispensabile per motivi di ordine fitopatologico, estetico e di sicurezza; • é preferibile provocare tante piccole ferite che una grossa ferita; • al fi ne di evitare ricacci e succhioni si deve mantenere una copertura fogliare uniforme; • le asportazioni dei rami alla base sono da farsi in base alla vigoria, andando ad eliminare preferenzialmente quelli più deboli. Un ottimo indice di vigoria individuale è dato visivamente dalla forma e dimensione del collare; • potando specie sciafi le bisognerà porre attenzione a non esporre troppo le branche principali all'azione dei raggi solari; quindi sfoltimento più leggero nelle zone più esposte;

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FOCUS | AMBIENTE E NATURA

L'asportazione drastica di parte dei rami influenza l'equilibrio chioma-radici, danneggiando, in modo serio, le fonti di alimentazione della pianta."

• Intervenire tendenzialmente sulle estremità, sempre evitandoi tagli "a coda di cane", che di fatto equivalgono ad un capitozzo; • tenere presente che aguarnire un ramo nella parte più bassa, lasciando la vegetazione solo nella parte apicale, distrugge la coesione della chioma. Quanto appena detto è comunque solo indicativo e bisogna sempre tener presente, nell'eseguire la potatura, la specie e lo stato individuale del singolo albero. Certo, questo tipo di potatura è estremamente specialistico ed andrebbe eseguito solo da personale altamente specializzato e qualificato; in quest'ottica sarebbe auspicabile l'introduzione di un apposito patentino abilitativo.

Il taglio di capitozzo non e’ una potatura ma un’operazione sbagliata

Per taglio a capitozzo si deve intendere la drastica riduzione della cima o di branche laterali di un albero adulto. Il risultato finale è la presenza di "mozziconi"; così facendo si va a sopprimere delle dominanze apicali mentre grosse parti della pianta sono esposte a ferite e traumi. Il taglio a capitozzo danneggia l'albero in numerosi modi, tra i quali: 64

• l'asportazione drastica di parte dei rami influenza l'equilibrio chioma-radici, danneggiando, in modo serio, le fonti di alimentazione della pianta. Ad esempio, un albero di 20 anni ha sviluppato nel corso della sua vita una superficie fogliare enorme tale da sostenere ed alimentare i rami, il tronco e le radici formatesi in 20 anni. Il capitozzo elimina una buona parte delle fonti di sostentamento, dando così inizio ad un processo di lento decadimento; • i tagli troppo intensi espongono, improvvisamente, la corteccia ai raggi diretti solari, e ciò causa un riscaldamento eccessivo dei vasi floematici più superficiali; • il capitozzo elimina in modo brusco le gemme dormienti, che normalmente producono rami sani e ben formati; • i grossi tagli inferti alla pianta non hanno la capacità di reagire prontamente, formando barriere protettive solide. Dopo pochi anni, si formano cavità e marciumi che compromettono la stabilità e la vita stessa dell'albero; • alcune specie, come aceri saccarini, querce, faggi, non producono velocemente succhioni. L'albero così senza fogliame deperisce e muore velocemente; • sotto l'aspetto estetico, il capitozzo rovina l'albero: l'originaria forma e bellezza è persa per sempre. Va, dunque, considerato uno scempio del paesaggio. Per tutte queste ragioni il capitozzo è pratica da condannare e abbandonare. ✻


FOCUS | AMBIENTE E NATURA

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FOCUS | COMMERCIALE E VENDITE

L’estate non finisce il 31 Agosto Programmare le vendite per il fine stagione nel 2021 di Riccardo Viroli CEO e Co-Founder CampingVillage.Travel

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uglio e agosto sono i mesi che storicamente si vendono meglio e in cui ogni Camping Village fa la maggior parte del “cassetto”. La stagione, però, non fi nisce al 31 Agosto! Se non ci si focalizza su settembre,, ottobre (e per alcuni Camping Village addirittura novembre) si perde una grande opportunità di «fare qualche numero».. È fondamentale capire che le vendite per i mesi di fi ne stagione necessitano di azioni specifiche e di una precisa programmazione per essere migliorate. Una prima azione da fare nel 2021 è ricordare ai turisti i vantaggi di una vacanza dopo agosto. Consideriamo che molte persone – soprattutto tra gli italiani – non sono abituate a viaggiare nei mesi di «bassa stagione». Perché non puntare sui punti di forza come quiete, minor affollamento e contatto con la natura? Dopo l’anno appena trascorso questi hanno acquisito ancor più valore. Qual è allora la cosa più importante da fare per vendere di più e meglio la bassa stagione?

Chi è il potenziale cliente da attirare?

Sono tante le persone che potrebbero valutare una vacanza nei prossimi mesi, quest’anno più che mai: • chi non ha figli oppure ne ha, ma non vanno a scuola; quest’anno addirittura anche famiglie con bambini potrebbero valutare qualche weekend in più visti i lunghi mesi passati in casa

Creare proposte di soggiorno capaci di attirare i turisti Attenzione: non bisogna limitarsi ad offerte nel senso di «sconti sul soggiorno». L’ideale è «confezionare» diversi pacchetti all-inclusive da mostrare ai turisti, meglio se creati appositamente per sportivi, famiglie con bimbi piccoli, camperisti, lavoratori in smart-working…

Facendo in modo di far trovare una proposta «su misura» ad ogni cliente target, senza che debba darsi da fare per cercare da solo idee di viaggio, è possibile fargli sognare la vacanza in Camping Village quando ancora è seduto a casa o in ufficio. Non è detto che le conferme siano poi proprio per questi pacchetti, l’importante è mostrare ai potenziali clienti opzioni accattivanti e che siano loro di ispirazione. Un Camping Village può distinguersi dai competitors anche essendo propositivo e mettendo in evidenza i punti di forza. 66

• pensionati, per i quali coi vaccini tutto è cambiato in pochi mesi • chi non aveva budget per viaggiare nei mesi di alta stagione oppure non si sentiva ancora sicuro a farlo • chi non è legato ad un luogo fisico in cui lavorare • turisti che vorranno godersi qualche weekend o mini-break anche nella stessa regione in cui vivono • non dimentichiamo poi che in alcuni Paesi settembre


FOCUS | COMMERCIALE E VENDITE e ottobre sono mesi di vacanza (ad esempio in Svizzera). Insomma i target da “colpire” potrebbero essere molteplici. Un punto di partenza potrebbe essere l’analisi dei dati dal gestionale del proprio Camping Village, per capire chi sono i turisti che storicamente soggiornavano in questi periodi. E poi impariamo dall’esperienza: dopo il Covid, ogni Camping Village – così come ogni “attore” del settore del turismo en plein air – ha dovuto investire per attirare l’attenzione di nuove nicchie di mercato e fargli percepire i plus di una vacanza en plein air. Oggi si tratta di mostrare i vantaggi di soggiornare in Camping Village godendosi il contatto con la natura e la bellezza del paesaggio, con il plus della pace e la tranquillità dei mesi di bassa affluenza.

Cosa vuole quel potenziale cliente?

Una volta identificati i segmenti che si vogliono e possono attirare, è necessario concentrarsi sui servizi che potrebbero essere più utili e accattivanti per quel tipo di turista e sui plus che il proprio Camping Village o addirittura la destinazione possono offrirgli. Ecco quindi come comporre la proposta di soggiorno: • un numero di notti in piazzola o in alloggio (a seconda del target da attirare si può creare un’offerta dedicata: chi cerca una piazzola e un alloggio NON sono la stessa persona!) • dei servizi extra pensati per quello specifico turista (lezioni di attività sportive per gli amanti delle vacanze attive, escursioni guidate per chi ama le vacanze culturali, mini-club per le famiglie con bimbi piccoli…) • è importantissimo mettere in evidenza tutti i servizi sempre inclusi (ad esempio WiFi, parcheggio, utilizzo delle piscine…): per noi possono sembrare «scontati», ma per un turista che non conosce la struttura non lo sono, anzi accrescono il valore della proposta • all’offerta deve essere attribuito un prezzo ben definito per persona (se si includono diversi tipi di alloggio si può indicare un prezzo «a partire da» considerando l’alloggio base). Dopo aver creato le migliori proposte di soggiorno, è il momento di assicurarsi di

Mettere in evidenza le offerte

Il punto di partenza sarà il sito, ossia la principale vetrina di vendita di qualsiasi Camping Village. Nella sezione dedicata alle offerte dovremo elencare tutte le proposte di soggiorno create, chiarendo già dal titolo e da una breve descrizione per chi è pensato quel pacchetto. Ciascuna proposta di soggiorno dovrà avere una landing page dedicata, in cui si spiega nel dettaglio: • perché un turista dovrebbe prenotare quel pacchetto • tutti i servizi inclusi, compresi i valori aggiunti che una struttura garantisce sempre (ad esempio Wi-Fi, parcheggio, piscine…) • il prezzo • un form tramite cui contattare la struttura facilmente e in pochi click: è di fondamentale importanza agevolare la conversione, ossia l’invio di una richiesta di preventivo, senza che l’utente debba navigare nel sito alla ricerca del modo per contattare il Camping Village.

Come intercettare il potenziale cliente?

Purtroppo non ci si può limitare ad aspettare che i turisti «inciampino» per caso nelle nostre offerte. Siamo noi a doverli cercare attivamente, mettendo in mostra struttura e proposte di soggiorno, per poi condurre “per mano” l’utente fi no alla richiesta di informazioni e alla conferma della prenotazione. Questi i canali da sfruttare al meglio: • Portali di promozione: sono il primo “atterraggio” per i turisti nel percorso di scelta e prenotazione di una vacanza. Vengono utilizzati per la ricerca perché aggregano molte informazioni e proposte; in più, se innovativi e studiati per «inseguire» l’utente, supportano le campagne di marketing diretto di un Camping Village ad ogni stadio del processo di prenotazione. • Newsletter: ogni Camping Village dovrebbe alimentare la propria lista di contatti ben profi lati (clienti fidelizzati, che hanno soggiornato solo in un’occasione e potenziali); inviare una newsletter a questo database è un’azione diretta molto potente: si può informare i turisti delle nuove proposte di soggiorno del Camping Village, portando molte richieste a «costo zero». • Social network: la pagina sui social network dovrebbe rappresentare il “sito dinamico” di un Camping Village, ossia riportare le informazioni e le novità, ma in maniera dinamica e costantemente aggiornata. Con un flusso di comunicazione ben studiato, necessariamente abbinato a campagne di advertising ben strutturate e continuative, è possibile attirare l’attenzione di nuovi 67


FOCUS | COMMERCIALE E VENDITE potenziali clienti sulle proposte di soggiorno, invogliandoli a saperne di più. • Campagne di advertising sui motori di ricerca: una parte di turisti cercherà attivamente strutture e offerte per vacanze anche fuori stagione; per intercettarli nel momento esatto in cui stanno mostrando il loro interesse, è necessario predisporre un budget per campagne sui motori di ricerca – Google in primis – che li portino con un solo click su una landing page che proponga loro un contenuto dedicato. L’ultimo passo – in ordine di tempo ma non assolutamente di importanza – è:

Utilizzare i giusti strumenti per convertire le richieste Dopo aver investito tempo, sforzi e denaro per ricevere nuove richieste di prenotazione, il lavoro non è ancora fi nito! Bisogna fare in modo che il maggior numero possibile di richieste si converta in prenotazione! Come?

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• Rispondendo tempestivamente alle richieste • Coinvolgendo il turista: è importante non limitarsi all’invio di un preventivo ma cercare di dare informazioni che possano distinguere ogni Camping Village dai competitors agli occhi del potenziale cliente, anche nel «semplice» invio di una proposta di soggiorno Utilizzando un CRM – ossia un software capace di accogliere e rincorrere l’utente – aumentano notevolmente le potenzialità di convertire una richiesta in prenotazione. Inoltre si può agevolare l’operatività con delle procedute automatiche come recall sui preventivi inviati e raccogliere una serie di dati specifici su cui basare le decisioni future. Se è vero che questa strategia generale può applicarsi alla vendita di ogni periodo, i mesi di fi ne stagione richiedono una programmazione molto più specifica. Non dedicare attenzione ad ogni singolo passo che può avvicinare un nuovo potenziale cliente al proprio Camping Village rischia di far perdere numeri importanti che – soprattutto in un anno come questo – possono fare la differenza. ✻



LE AZIENDE INFORMANO

Modulpoint: un modulo per ogni attività

Stefano Rancan- Fondatore di Modulpoint

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odulpoint srl è nata nel 2017 dall’incontro di imprenditori provenienti da diversi ambiti del mondo delle costruzioni, del mondo turistico-ricettivo e del mondo della progettazione che hanno pensato di mettere in comune le loro esperienze per produrre strutture prefabbricate destinate alle strutture turistiche, a quelle per la ristorazione e ai servizi igienici, la cui caratteristica doveva essere la forte personalizzazione estetica e funzionale. Questa scelta ha posizionato Modulpoint srl su una fascia medio alta del settore, con prodotti che sono stati subito apprezzati per la loro qualità. 70

L’azienda giusta per attrezzare spiagge e campeggi con prefabbricati di qualità di Sara Alvaro Dopo i primi anni di sola prefabbricazione, nel 2020 sono state avviate anche produzioni di serramenti in alluminio e contract con la realizzazione di cellule prefabbricate per stabilimenti balneari. Molto particolare e unica è la Linea Iseo dove si inseriscono una varietà di cabine da spiaggia, docce, moduli wc e torrette per l’osservazione dei bagnanti, tutti realizzati rigorosamente in alluminio e materiale plastico riciclato. Oggi il marchio Modulpoint Group Srl, con tre diverse divisioni produttive ha ulteriormente allargato i suoi orizzonti aprendo anche un ufficio commerciale a Delhi, in India, e con la divisione “bagni prefabbricati”

Oggi il marchio Modulpoint Group Srl, con tre diverse divisioni produttive ha ulteriormente allargato i suoi orizzonti aprendo anche un ufficio commerciale a Delhi, in India"


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l’azienda sta ultimando una prima commessa per un villaggio turistico nei Caraibi che prevede la fornitura di 52 suite da 45 mq,“Space” Una parte importante della produzione di prefabbricati è destinata agli enti pubblici cui sono destinate varie soluzioni di wc ad uso pubblico da collocare in esterno. Dal 2019 sono in produzione anche articoli Sanit, brevetti di Modulpoint Group, unici nel settore per completezza, tecnologia e certificazioni, destinati all’igienizzazione sia delle persone sia di oggetti, come carrelli spesa, accessori ospedalieri, bagagli – in questo caso da collocare presso aeroporti e stazioni – e per ogni altra esigenza manifestata dal committente. Anche in questo campo Modulpoint Group, con la linea Sanit è diventata una eccellenza per la prevenzione di cariche batteriche in spazi pubblici. Merito anche della forte propensione all’innovazione dell’azienda, in cui lavora un team di tecnici impegnati a sviluppare sempre nuove soluzioni in collaborazione con la divisione ricerca e sviluppo.

Le strutture amovibili sono certificate secondo le normative italiane, al carico vento, neve e antisismico"

Ai villaggi e ai campeggi Modulpoint Group – che opera su tutto il territorio nazionale, isole comprese offre moduli amovibili e fissi per la ristorazione, le attività commerciali, di servizio e bagni e ovviamente anche la linea di moduli per la spiaggia. Oltre a ciò l’azienda fornisce bungalow e suite nella versione amovibile o prefabbricate del tipo “Space” Le strutture portanti dei prefabbricati sono realizzate in acciaio o alluminio verniciati a polveri, con elementi bullonati e saldati. Gli elementi di tamponamento vanno da pannelli 71


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Modulpoint Group è un partner affidabile anche per la manutenzione, che svolge nel rispetto delle normative vigenti e delle garanzie di legge"

sandwich in acciaio-poliuretano-acciaio a tamponamenti in legno e cartongesso per gli interni. Serramenti in alluminio e rivestimenti esterni in legno, resina o fibra e ABS. Le strutture amovibili sono certificate secondo le normative italiane, al carico vento, neve e antisismico. Questa azienda ha già un discreto curriculum in Italia, avendo fornito prefabbricati per l’area commerciale del Tronchetto, a Venezia; per la ristorazione a Bagnatica, Milano, Verona. Amovibili destinati ai settori food e servizi sono stati consegnati al villaggio turistico Piani di Clodia di Lazise, e a strutture di Albignasego, Chiavari, Pietra ligure, Agira, Erice, Burano, Isola di Pellestrina, Cremona, Canobbio, Arcore, e anche all’istituto ospedaliero Spallanzani di Roma, all’ Istituto universitario di architettura di Venezia (IUAV). Ovunque e con chiunque Modulpoint Group applica la sua fi losofia

“Contract”, ovvero offre al committente un prodotto fi nito, secondo le sue esigenze, in tutte le sue parti, avendo un solo interlocutore per la progettazione, produzione e messa in opera, liberandosi in questo modo di tutti i grattacapi che comporta una gestione compartimentata del progetto. In più la garanzia che i prodotti si distinguono per la qualità con cui sono progettati e realizzati, per la possibilità di essere personalizzati, per la riciclabilità dei materiali utilizzati, per le certificazioni fornite, per una reale mobilità dei moduli amovibili, per la rapidità dei montaggi e messa in opera. Modulpoint Group è un partner affidabile anche per la manutenzione, che svolge nel rispetto delle normative vigenti e delle garanzie di legge. In particolare fornisce assistenza per riparazioni, modifiche e incremento di tutte le parti strutturali e accessorie allestite dall’azienda. ✻

QUALITA’

FORMAZIONE

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SE.FO.BI. gli esperti del verde

Davide Bizzotto - Direttore commerciale SE.FO.BI.

Alla fine del 1960, grazie all’ introduzione di nuove normative ed alla ricerca sulle varietà praticata da parte di importanti aziende internazionali, è avvenuto quello che possiamo definire un salto di qualità agronomico"

Un prato uniforme e curato non è un costo ma un investimento, specialmente per una struttura open air di Filippo Gentile

L

a SE.FO.BI. è una azienda nata a Tombolo in provincia di Padova alla fi ne dell’Ottocento per iniziativa della famiglia Bizzotto. Inizialmente era una piccola realtà a conduzione familiare; a quel tempo si trattava di fare il giro dei mercati del Veneto a bordo di carretti trainati da cavalli, impiegando anche diversi giorni, per vendere sementi foraggere - trifogli ed erba medica - selezionate durante il periodo invernale. L’azienda poi è cresciuta, seguendo l’evoluzione del mercato e grazie all’estro imprenditoriale dei membri della famiglia che si sono succeduti alla guida dell’impresa.

Alla fi ne del 1960, grazie all’ introduzione di nuove normative ed alla ricerca sulle varietà praticata da parte di importanti aziende internazionali, è avvenuto quello che possiamo defi nire un salto di qualità agronomico nelle varietà di sementi offerte dal mercato. Nel 1980 la SE.FO.BI. operava su due fronti: nel settore foraggero, con la produzione di nuove varietà di erba medica, e contemporaneamente nel nuovissimo mercato del tappeto erboso dove battezzava con il nome Fiorella i primi miscugli specifici di sementi per il prato. Nel 1998 è iniziata la collaborazione con centri di ricerca americani e tutt’oggi questa azienda veneta è esclusivista 75


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per l’Europa di varietà selezionate dalla prestigiosa Rutgers University di Brunswick nello stato americano del New Jersey. Questa lunga esperienza è oggi a disposizione delle strutture turistiche e ricettive le quali, soprattutto se operano nel comparto dell’aria aperta, non possono fare a meno di offrire ai propri clienti aree verdi curate. Infatti a tutti sarà capitato di notare la grande differenza tra un luogo in cui ad accogliere è un bel soffice e uniforme manto erboso e un altro ricoperto da piante ed erba venuta su spontaneamente con spazi di terra tra una chiazza e l’altra di vegetazione. Si potrebbe anzi dire che la creazione e la manutenzione di un vero manto erboso per tali strutture non è un costo ma un investimento Non solo un terreno inerbito e ben curato alza il livello di percezione generale sulla qualità estetica della struttura, specialmente se si tratta di un campeggio, e agisca positivamente sotto il profilo emozionale dell’ospite ma soprattutto è fonte di innumerevoli benefici ambientali, effettivi e non solo percepiti. Il valore ambientale di un tappeto erboso naturale è confermato da numeri e ricerche, basti pensare che un prato di 5.000 mq riesce a catturare e assorbire 8 tonnellate di CO2 all’anno; in una bella giornata estiva un tappeto erboso di 1.000 mq è in grado di rilasciare 10.000 litri di acqua nell’atmosfera grazie al processo di evapotraspirazione riducendo così il calore percepito di oltre 15°C. Il prato può attenuare del 20% il fastidio procurato dal rumore e annullare la polverosità dell’aria.

un tappeto erboso di 1.000 mq è in grado di rilasciare 10.000 litri di acqua nell’atmosfera grazie al processo di evapotraspirazione riducendo così il calore percepito di oltre 15°C"

Per assicurare questi benefici è però indispensabile scegliere le sementi giuste e specifiche per il periodo e l’area da inerbire, sementi selezionate ad alto valore agronomico. Questo anche per fare fronte alle diverse necessità e problematiche dell’inerbimento dell’area prescelta. In un campeggio poi ogni parte è adibita ad un utilizzo ed un fine diverso, perciò ogni zona ha caratteristiche diverse, basti pensare alle piazzole di sosta, alla pineta, alle aree comuni e ai campi gioco. Utilizzare una miscela di sementi universale non garantirebbe un risultato ottimale nel lungo periodo. Per questo SE.FO.BI. oltre ai prodotti in catalogo è in grado di studiare e produrre in brevissimo tempo qualsiasi miscuglio di semi. L’azienda per i suoi clienti mette a disposizione i propri tecnici, diplomati in agraria e con un’esperienza di almeno dieci anni nel settore del verde, i quali offrono gratuitamente la loro consulenza. Se il cliente deciderà di affidarsi alla competenza e alla cura di SE.FO.BI. vi sarà un sopralluogo da parte dei tecnici per prendere visione della reale situazione e individuare la migliore soluzione. Importante sapere che il rapporto col cliente non si chiude mai definitivamente e anzi inizia una vera e propria collaborazione dal momento che la cura del manto erboso è stagionale e per durare nel tempo ha bisogno di una attenzione e di un monitoraggio continuo. Per questo innanzitutto è richiesto al cliente di fornire un reca-

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pito della persona che ha la responsabilità della cura del verde all’interno del campeggio o del villaggio, la quale opererà a contatto e con la guida dell’azienda veneta. Oggi SE.FO.BI. ha esteso notevolmente la sua clientela e dal Nord Est del Paese opera in diversi campeggi del litorale adriatico e mediterraneo per la realizzazione di aree pineta, piazzole di sosta, campi sportivi, campi da golf, verde ornamentale. I tempi di intervento sono molto brevi: quasi immediatamente nel nord e centro Italia, considerata la posizione della sede operativa, dopo qualche giorno al Sud e nelle isole. Interessanti i costi. Per realizzare un metro quadrato di verde, soffice e uniforme manto erboso la spesa per le sementi e il concime è di circa 0,35 €. Per quanto riguarda la preparazione del terreno i costi variano a seconda delle lavorazioni da effettuare o dell’apporto di sostanza organica. Ma su questo punto la scelta spetta al cliente poiché SE.FO.BI. si limita ad informare e consigliare sulle migliori pratiche agronomiche da seguire per ottenere il massimo risultato nella specifica situazione. Una azienda di lunga esperienza e dimensioni come quella di Tombolo inoltre ha anche il non trascurabile vantaggio di disporre di un magazzino con oltre 600 tonnellate a stock il che garantisce reperibilità immediata dei prodotti oltre all’assistenza tecnica qualificata di agronomi specializzati che sanno anche orientare i clienti in un ampio catalogo dedicato che comprende miscugli di sementi e nutrizione organica certificata biologica. ✻ 77


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Con MTM Hydro, camper e bike lavaggio in ogni villaggio

L’azienda specializzata in attrezzature per l’autolavaggio propone due prodotti pensati per campeggi e villaggi di Pietro Licciardi

L

a MTM Hydro è una azienda di Cherasco, in provincia di Cuneo, che da oltre trent’anni progetta e sviluppa componenti ed accessori per lavorare con l'acqua ad alta pressione in ogni campo di lavoro e recentemente ha sviluppato due prodotti pensati proprio per i campeggi e i villaggi turistici: una colonnina per il lavaggio e l’asciugatura delle biciclette e una per il lavaggio di auto e camper. Ormai tutte le strutture turistiche all’aria aperta forniscono ai propri clienti mezzi a due ruote per i brevi spostamenti all’interno del campeggio o per le loro escursioni, mentre la mountain bike è diventato un accessorio indispensabile per chi oltre al relax della vacanza offre anche la possibilità degli sport all’aria aperta. Specialmente nel caso delle moun78

tain bike a fine giornata spesso gli ospiti dopo le loro avventure in montagna, in campagna o nel bosco rientrano con il proprio mezzo infangato e sporco, bisognoso di una bella pulizia per poter essere riutilizzato l’indomani; a maggior ragione se la due ruote è stata noleggiata dalla struttura stessa la quale deve poter rimettere in assetto di marcia il mezzo, a disposizione di chi vorrà richiederlo il giorno successivo. A questo punto le possibilità sono due: passare qualche ora in un paziente lavoro di pulizia, sempre che si trovi un luogo sufficientemente tranquillo per non essere di intralcio e fastidio agli altri ospiti, appartato e dotato di acqua corrente, oppure avere a disposizione una piccola piazzola con una colonnina che eroga acqua in pressione, detergente e magari anche un asciugatore ad aria che evita

di utilizzare panni e pelli. Per i clienti sarà un apprezzato servizio e per la struttura un modo per risparmiare acqua e tempo nella manutenzione del proprio parco bici. Ebbene MTM Hydro col proprio impianto BKW mette a disposizione proprio quanto occorre per allestire in meno di tre metri quadrati una postazione per il lavaggio dotata di colonnina erogatrice, lancia e un braccio per sostenere la bicicletta. A fine lavaggio tramite un’apposita bocchetta, si procede ad una veloce asciugatura con aria. Questa azienda però ha pensato anche ai camperisti e agli automobilisti - non sono pochi - ai quali piace avere l’auto pulita anche in vacanza. Dopo aver lasciato il mezzo diversi giorni in un parcheggio all’aperto, sotto gli alberi che lasciano cadere la fastidiosa resina ed esposti alla polve-


MTM Hydro col proprio impianto BKW mette a disposizione quanto occorre per allestire in meno di tre metri quadrati una postazione per il lavaggio delle biciclette dotata di colonnina erogatrice, lancia e un braccio di sostegno"

Per automobilisti e camperisti MTM Hydro ha realizzato l’impianto SPW, di maggiori dimensioni ma ugualmente compatto rispetto a quelli in uso negli autolavaggi"

re, una bella lavata diventa indispensabile per poter uscire alla scoperta delle bellezze locali o per recarsi a cena in qualche locale alla moda. Anche in questo caso la comodità di avere a portata di mano una stazione di lavaggio, senza dover uscire dal campeggio alla ricerca di un car wash, che nelle località turistiche è quasi sempre in posizione assai periferica, sarà certamente apprezzata. Stessa cosa per i camperisti e i proprietari di motorhome, che al termine della vacanza, prima di lasciare il mezzo in sosta fi no all’uscita succes-

siva hanno bisogno di dare una bella ripulita alla loro casa su ruote, rimasta per giorni alle intemperie e ricoperta di foglie, aghi di pino, terra… Per automobilisti e camperisti MTM Hydro ha realizzato l’impianto SPW,di maggiori dimensioni ma ugualmente compatto rispetto a quelli in uso negli autolavaggi che con in un minimo ingombro ha una lancia per l’erogazione dell’acqua e una per l’erogazione del detergente, con la possibilità di lavare ad alta e bassa pressione, fare schiuma ad alta e bassa pressione, pulire i cerchi e il frontale da moscerini e insetti; insomma tutto l’occorrente per provvedere con la necessaria tranquillità alla pulizia. Per quanto riguarda l’installazione MTM Hydro si avvale di una rete di concessionari su tutto il territorio nazionale, i quali forniranno assistenza personalizzata alle strutture ricettive che vorranno dotarsi di una postazione di lavaggio auto, camper o biciclette. Questi saranno anche in grado di fornire informazioni sulla realizzazione della piazzola e dell’impianto di raccolta dell’acqua utilizzata. Purtroppo la giungla normativa e burocratica italiana non consente di standardizzare l’installazione in quanto alcuni regolamenti comunali considerano l’acqua reflua uno scarto industriale mentre altri sono più ela-

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stici. Riguardo ai costi di gestione il tempo di erogazione è facilmente settabile, da un minimo di 30 secondi ad un massimo di 7 minuti per credito. Per quanto riguarda il BKW,alimentato a 230V monofase, il consumo di corrente sia con la macchina in stand by, sia in fase di lavaggio e risciacquo è praticamente zero, mentre in fase di asciugatura l’assorbimento può raggiungere i 6,5A essendo utilizzato un motore da 1000W. Il consumo di acqua è di 2-3 litri al minuto e quello del detergente può variare a seconda della regolazione della pompa (min 4 ml/ min a max 50 ml/min) Per quanto riguarda il modulo di lavaggio SPW per camper e auto, alimentato a 400V trifase, il consumo di corrente con la macchina in stand by è praticamente zero. In fase di lavaggio e risciacquo l’assorbimento può raggiungere i 4,5A essendo utilizzata una motopompa da 2200W. Il consumo di acqua è di circa 13 litri al minuto con la pompa in funzione mentre il consumo di detergente, come nel BKW, può variare a seconda della regolazione della pompa (min 4 ml/ min a max 50 ml/min) Riguardo quest’ultima “voce” il costo di un buon prodotto detergente certificato senza soda è di 25-30 Euro – a seconda della marca - per una tanica di 5 litri. Entrambi gli impianti funzionano con monete o a gettone, come un normale car wash. ✻ 79


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