Arte, Scout e Rock&Roll
A cura di Stefano Cavassa
Keywords: arte
Stella di Giorgio Poi Settembre di nuovi propositi. Settembre di abbronzature che, ottimisticamente, si cerca di mantenere. Settembre di nuove prospettive. Il ritorno dalle vacanze è spesso il momento giusto per fare il pieno di nuovi progetti venuti su come funghi grazie alle passeggiate in montagna o in riva al mare. Chiudi gli occhi che tanto è un attimo.
Stella di Giorgio Poi è un balsamo per resistere a quell’immancabile sensazione che, puntualmente, arriva qualche giorno o settimana dopo. Quando tutti quei progetti, fatti rosolare bene sotto il sole dell’estate, ora assomigliano a salsicce bruciacchiate e si riducono via via. Giorgio Poi racconta di come resistere al senso di scoramento e al mondo che, come una pallina su un piano inclinato, naturalmente ci riporta alla normalità, ridimensiona, smorza e sminuisce. Ti giuro, io non ho paura di volare, ho paura di cadere.
Varcata la soglia di casa non è immaginabile sconfitta e i nuovi (o vecchi) obiettivi sono tutti alla portata. Anzi, se ci si sofferma un po’ sembra già possibile assaporare il dolce gusto del successo. E si guarda già oltre al traguardo successivo.
Stella urla senza mezzi termini: - Ma chi l’ha detto? Esalta i ragionamenti che sotto l’ombrellone sembrano ovvi e ci portano a fantasticare. Un lago se ho capito bene è il riassunto del mare; dormire è la radice quadrata di quando si muore; un iceberg è il fratello maggiore di un ghiacciolo al limone.
Con il sorriso sulle labbra si racconta agli amici cosa si farà. L’entusiasmo traboccante è contagioso e non fa scattare solo una catena di iscrizioni in palestra (sono comunque le più gettonate) ma anche tanti progetti un po’ folli e bislacchi che, però, al solo pensarci, fanno sorridere…fanno sentire vivi.
Parla per immagini.
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