Scautismo in Liguria - SIL 50

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Spiritualità Scout

A cura di Fra Andrea Gasparini

Che cosa ne avremo?

Il rischio di investire per riavere il centuplo

Il meccanismo è lo stesso in agricoltura: se non getto il seme non vedrò il frutto (vedi Gv 12,24). Accogliere il Vangelo significa anzitutto fare un atto di fiducia, gettare il piccolo seme della propria fede, abbattere le resistenze, farsi man mano più leggeri, più essenziali, per procedere meglio nel cammino, e questo porta a fare delle rinunce, degli investimenti a fondo perduto. Gesù non lascia inevasa la domanda di Pietro, anche se ovviamente la risposta slitta dal piano finanziario a quello esistenziale: chi segue Gesù avrà già in questa vita cento volte tanto rispetto a quello che ha lasciato (attenzione: stiamo parlando di relazioni, non di denaro!) e avrà in eredità la vita eterna (vedi Mt 19,28-29; Lc 18,28-30).

Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?» (Mt 19,27) Pietro, che è un discepolo caparbio ma forse un po’ testone, si pone questa domanda un po’ avanti nel Vangelo di Matteo, quando ormai i giochi sono quasi fatti. La domanda forse anche noi ce la siamo fatta qualche volta, passati gli entusiasmi iniziali e quando il servizio e la routine sembrano pesare un po’ di più: ma che ci guadagno per tutta la fatica che ci metto? Ne vale la pena? Qui mi sembra che si possa innestare un primo significato che ha il termine rischio, un significato che prendiamo a prestito dall’ambito economico. Il rischio fa parte di ogni operazione finanziaria in cui bisogna anticipare dei soldi per vederseli tornare.

«Non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà». (Mc 10,29-30)

Colui invece che aveva ricevuto un solo talento andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. […] «Avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse!». (vedi Mt 25,14-30)

Non si tratta però di agire con sconsideratezza, ma di mettere in gioco davvero tutto di noi stessi fino in fondo, senza riserve. Paradossalmente, è questo il vero modo di far bene i conti per la propria vita e riuscire nell’impresa.

In questo caso rischiare significa rimetterci qualcosa nella speranza che mi ritorni indietro un guadagno, in una misura non assicurata. 27

Keywords: spiritualità

Il rischio nella dinamica evangelica tra Dio e Uomo


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