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ANNO XXIII - periodico di informazione scientifica a diffusione mirata IN QUESTO NUMERO Iperseborrea del cuoio capelluto: inquadramento clinico e ruolo del microbotulino Fox Eyes Treatment: benvenuti nell’era dell’occhio di volpe Sofwave: una nuova tecnologia certificata per il ringiovanimento profondo Ridensificare con la Biocannula e i fili in PDO Sublimazione dermica con arco voltaico per la piccola chirurgia senza bisturi ATTIVA S.I.H.: la certezza nel ringiovanimento tessutale 67 LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO n. 67 gennaio-aprile 2023, anno XXIII - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.
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Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000

Direttore responsabile: Marco Montanari

Coordinamento scientifico: Bruno Giacomo Carrari, Maurzio Cavallini, Domenico D’Angelo, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Federica Lerro, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Antonio Monti, Franco Paolini, Maurizio Priori, Paola Rosalba Russo.

Hanno collaborato: Stefano Avvedimento, Matteo Basso, Carlo Borriello, Francesco Calvani, Lucia Calvisi, Maurizio Cavallini, Attilio Cavezzi, Raffaella Cremonesi, Emanuela Di Lella, Maria Cristina D’Aloiso, Elena Fasola, Salvatore “Piero” Fundarò, Dora Intagliata, Chiara Manzi, Andrea Marangon, Carlo Marotta, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Michele Rubbini, Adriano Santorelli, Simone Ugo Urso, Massimo Vitale.

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Distribuzione: 140.000 copie

67LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO periodico di informazione scientifica a diffusione mirata ANNO XXIII - GENNAIO-APRILE 2023

ARTICOLI

Contorno occhi: un approccio globale per uno sguardo più giovane 4 Reshaping del corpo: trattamenti combinati con Cooltech Define e V30 6 Iperseborrea del cuoio capelluto: inquadramento clinico e ruolo del microbotulino 8 Ecografia del volto: i nuovi occhi della Medicina Estetica 3.0 10

Laser bioremodelling: nuovo protocollo laser con effetto glow-up! 12

Fox Eyes Treatment: benvenuti nell’era dell’occhio di volpe 15 Rimodellamento dei glutei con acido ialuronico macromolecolare: la tecnica 18

Associazioni sinergiche di trattamenti combinati in Medicina Estetica 21 Biotec italia alla conquista degli USA 24 Acne: terapia domiciliare e ambulatoriale 27 Sofwave: una nuova tecnologia certificata per il ringiovanimento profondo 39

Body counturing: dalle iniezioni sciogligrasso alle tecnologie 43 Ridensificare con la Biocannula e i fili in PDO 47

Carbossiterapia senza segreti 50

Medicina: è tempo di cambiare 52 Sublimazione dermica con arco voltaico per la piccola chirurgia senza bisturi 54

L’importanza della Medicina Culinaria 56

Le striae distansae: difficili ma trattabili! 58

ATTIVA S.I.H.: la certezza nel ringiovanimento tessutale 60

La nuova frontiera del Rinofiller 63

RUBRICHE & SPECIALI

XVII Sclerotherapy & Venous Ablation 2023 14

Facciamo scuola! 31

Perché CPMA? 32

La scuola dell’obbligo 36

In pratica, non avrai più dubbi 38 24° Congresso SIES - La Definizione della Bellezza 46

Cover Photo di Mahdi Chaghari da Unsplash Tutte le foto ritraenti due o più persone sono immagini di repertorio scattate prima del Dpcm del 4 marzo 2020

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OMMARIO
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CONTORNO OCCHI: UN APPROCCIO GLOBALE PER UNO SGUARDO

Un approccio personalizzato al massimo, che fa lavorare in sinergia tecniche e trattamenti diversi per ottenere un risultato ottimale, naturale e mai standardizzato. È questa la strada maestra per intervenire sull’area perioculare, una delle più complesse del volto, nonché una delle prime a rivelare gli effetti dello stress e del tempo che passa: non a caso, è proprio sugli inestetismi tipici del contorno occhi (rughe, occhiaie, borse, gonfiori, svuotamenti…) che si concentra una gran parte delle richieste dei pazienti di Medicina Estetica. Ringiovanire, poter mostrare al mondo (anche attraverso i video e i social, specialmente dopo la pandemia ) uno sguardo disteso e riposato, ma senza che l’effetto risulti artefatto, è un desiderio condiviso da donne e uomini di ogni età, anche se spesso bisogna rilevare che i pazienti ripongono eccessive aspettative in trattamenti considerati erroneamente “facili” e del tutto privi di effetti indesiderati, filler in testa.

L’APPROCCIO GIUSTO

Come sappiamo bene, però, in Medicina Estetica di “facile” non c’è nulla, a maggior ragione quando si interviene su una zona dinamica e anatomicamente complessa come quella perioculare. Occorrono competenze avanzate e grande esperienza per poter scegliere ed eseguire i trattamenti corretti per le esigenze del paziente e per ottenere il risultato desiderato, senza correre il rischio di peggiorare l’inestetismo trattato o, peggio, di causare complicazioni o danni funzionali. Soprattutto, non bisogna mai proporre soluzioni standardizzate, ma valutare l’unicità di ogni caso: e qui l’approccio giusto risulta, quasi sempre, quello di proporre una combinazione di tecniche e trattamenti, che eseguiti nel

PIÙ GIOVANE

Filler, tossina botulinica, peeling, biostimolazione, carbossiterapia: per intervenire sulla zona perioculare, l’utilizzo in sinergia di più tecniche aiuta a ottenere risultati migliori e riduce la probabilità di complicanze

modo appropriato, in sinergia, potenziano e valorizzano reciprocamente i propri effetti, portando alla soddisfazione finale del paziente e minimizzando al contempo il rischio di effetti indesiderati. Non solo filler, quindi: sono molte le frecce all’arco del medico estetico per centrare l’obiettivo di restituire ai pazienti uno sguardo fresco e ringiovanito, e proprio su questo si concentrerà nel 2023 la proposta formativa della VALET di Bologna, con una serie di appuntamenti ad hoc. Qui daremo una breve panoramica delle soluzioni più efficaci.

TECNICHE RIGENERATIVE Cominciamo con le tecniche rigenerative, efficaci nello stimolare il rinnovamento cellulare e nel ridurre particolari inestetismi, dalle macchie alle occhiaie, fino alle borse e alle piccole rughe. Vediamole nel dettaglio. La biostimolazione è sempre più utilizzata con la funzione di preparare la pelle ai successivi trattamenti; il suo effetto principale è quello di minimizzare le rughe sottili e migliorare l’elasticità cutanea tramite microiniezioni di complessi dermoristrutturanti, di acido ialuronico libero, di polinucleotidi precursori del collagene a seconda del caso clinico e delle necessità del paziente. La carbossiterapia (metodologia basata sull’iniezione di anidride

carbonica che, mediante il fenomeno di Bohr, promuove l’ossigenazione locale) aiuta la rigenerazione cellulare: è uno dei trattamenti di elezione, utilizzato per rinfrescare e in supporto agli altri, quando vogliamo minimizzare l’occhiaia per entità o colore o, in alcuni casi, contrastare le borse. Non possiamo poi non menzionare i peeling, da dosare con cautela vista la delicatezza e sensibilità dell’area perioculare; qui io utilizzo con ottimi risultati un medical device a base di acido tricloracetico modulato con perossido di idrogeno (per ridurre l’aggressività del TCA) e acido cogico (dall’azione depigmentante). Questo gel si applica e si massaggia sulla cute per permetterne la penetrazione, innescando un processo rigenerativo che porta alla riduzione di macchie e altri inestetismi.

TRATTAMENTI INIETTIVI

Veniamo poi al capitolo riguardante i trattamenti iniettivi. La tossina botulinica è indubbiamente un efficacissimo alleato a disposizione del medico estetico e il suo uso, contrariamente ai pregiudizi diffusi fra i non addetti ai lavori, non pregiudica affatto espressività e dinamicità del volto; al contrario, contrasta l’eccesso di contrazione muscolare e, quindi, la formazione di rughe. Non solo, è un presidio insostituibile quando ci troviamo di fronte

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Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena Coordinatrice Comitato Scientifico SIES e Scuola CPMA VALET - Bologna
MEDICINA ESTETICA
Illustrazione di Christopher Straver su YouTube

blefarospasmo, esiti di patologie con conseguenti asimmetrie nello sguardo o spasmi involontari).

La tossina botulinica permette quindi di intervenire efficacemente sulle “zampe di gallina”, cioè le rughe di espressione perioculari, e sulle rughe glabellari, “rallentando”, per così dire, gli effetti dell’invecchiamento. Saranno l’esperienza e le capacità del medico a permettere di trovare la quadra tra dosaggi, diffusione, diluizione, distribuzione e scelta dei punti di inoculo, in modo da ottenere un effetto in linea con il quadro clinico e le esigenze di ogni paziente.

I FILLER

E arriviamo, dunque, ai filler a base di acido ialuronico, che si presentano con soluzioni sempre più evolute e personalizzabili. Come sempre, la valutazione iniziale del medico è fondamentale per individuare la giusta combinazione di materiali, quantità e tecniche di somministrazione. Si parla sempre di più di tecniche multi-layer per intervenire nell’area zigomaticomalare, con la funzione di contrastare la lassità cutanea di questo distretto e di sostenere indirettamente anche l’area palpebrale. Nel dettaglio, si utilizza prima un filler statico, più rigido, a livello sovra-periosteo, e poi un filler dinamico, in superficie, per dare un effetto lifting. A completare il tutto, l’inestetismo residuo del solco sottopalpebrale e del tear trough viene trattato direttamente con l’impianto in profondità di un filler dalla formulazione specifica (acido ialuronico e altri componenti dermoristrutturanti), a bassa igroscopia e con buona capacità di diffusione, indicato perché esercita una pressione minima sui delicati tessuti di questa area. Ricordiamo che l’approccio multi-layer, nonché la com-

binazione dell’uso dei filler con le altre tecniche in precedenza citate, oltre a garantire un risultato finale ottimale, ha anche un altro risvolto importante: permette di ridurre notevolmente la quantità di materiale iniettato, concorrendo a ridurre la probabilità di insorgenza di edemi post-filler importanti.

CONCLUSIONI

Le possibilità oggi a disposizione per un trattamento completo e avanzato dell’area perioculare sono dunque estremamente varie. Come sempre, sarà la competenza dello specialista a fare la differenza, fin dalla fase di valutazione del paziente e poi considerando con occhio esperto l’armonia complessiva del volto, in modo da garantire risultati naturali e mai standardizzati.

RIFERIMENTI

1 - TEOXANE Worldwide Survey “Periorbital Treatments in Clinics” by 180 injectors, June 2020; ARCANE study 2018. On 1219 French women from 18 to 75y/o 2 - Worries, attitudes, and mental health of older adults during the COVID-19 pandemic: Canadian and U.S. perspectives, Reppas-

Rindlisbacher C et al - J Am Geriatr Soc 2021. Psychological Impact of COVID-19 on College Students After School Reopening: A Cross-Sectional Study Based on Machine Learning Front Psychol. 2021 -Hong-Kun Zhai et al.

3 - Colangelo M.T., Govoni P., Belletti S., Passi A., Guizzardi S., Galli C. Polynucleotide biogel enhances tissue repair, matrix deposition and organization. Journal of biological regulators & homeostatic agents 2021; 35 (1): 355-362.

4 - J. Cosmet Dermatol. 2012 Sep;11(3):2238. doi: 10.1111/j.1473-2165.2012.00633.x, Periorbital area rejuvenation using carbon dioxide therapy, Paolo F., Nefer F., Paola P., Nicolò S.Department of Plastic and Reconstructive Surgery, Sapienza University of Rome, Rome, Italy.

5 - Infraorbital Dark Circles: A Review of the Pathogenesis, Evaluation and Treatment, Vrcek I. et al., J. Cutan Aesthet Surg. 2016 Shifting Trends in Cutaneous and Aesthetic Surgery: A Need for Caution and Regulation, Anido J. et al – J. Cosmet Dermatol. 2021; Vrcek I. et al. – J. Cutan Aesthet Surg. 2016.

6 - Neurotoxins: Expanding Uses of Neuromodulators in Medicine—Major Depressive Disorder Magid M et al, Plastic and Reconstructive Surgery 2015.

7 - Bravo et al. J Clin Aesthet Dermatol, 2015; 8(6):30-35.

8 - Michaud T, et al. J Cosmet Dermatol. 2015; 14(1): 9–21.

9 - Cotofana S. et al. Facial Plast Surg. 2016; 32:253-260.

Ramanadham R. & Rohrich R. Plast Reconstr Surg. 2015; 136:49S-55S.

10 - Dr Giatti. A global approach to natural beauty – The new era of the “liquid scalpel”. Avant Garde N°06.2018.

11 - Cotofana S. et al. Facial Plast Surg. 2016; 32:253-260. - Schenck et al., 2018. Plast Reconstr Surg; 141:1351-1359.

corso teorico-pratico

IL RINGIOVANIMENTO DELLO SGUARDO: il trattamento dell’area perioculare con Filler e non solo

Obiettivo del corso Comprendere le esigenze dei pazienti è il primo passo per poter offrire i giusti risultati. Il corso è finalizzato alla preparazione anatomica ed alla conoscenza delle tecniche più avanzate per il trattamento della complessa area perioculare e ottimizzare i risultati e minimizzare i rischi nel trattamento iniettivo.

EQUIPE DIDATTICA

COORDINATA DA: Dr.ssa Paola Molinari

DATE DEL CORSO: 28 Maggio 2023

CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it -

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RESHAPING DEL CORPO: TRATTAMENTI COMBINATI

CON

COOLTECH

DEFINE E V30

Adeguata anamnesi preliminare, selezione del paziente e poi via, a tutta tecnologia: oggi è finalmente possibile!

La mia esperienza con la crioadipolisi risale al 2017, quando mi innamoro della tecnologia dell’allora Cocoon Medical, oggi Sinclair , e decido di introdurre nel mio ambulatorio la Cooltech . Da allora, inizio a maturare la mia esperienza nel body contouring e nella metodica specifica e mi rendo conto delle potenzialità di questo trattamento, utilizzabile sia singolarmente che in protocolli di abbinamento con altri trattamenti mirati. La crioadipolisi consente infatti di agire, sulle adiposità localizzate, in maniera selettiva ed efficace, riducendo progressivamente (circa o in molti casi superiore al 20%) nelle settimane successive al trattamento la plica adiposa trattata.

A DEGUATA ANAMNESI

Fondamentale è condurre, come in ogni atto medico, un’adeguata anamnesi preliminare e dunque selezione del paziente, escludendo cioè i pazienti che non presentano le caratteristiche di salute generali adeguate, gli obesi o che all’esame obiettivo presentano delle pliche adipose troppo fibrotiche o anelastiche, trattate le quali non avremo il giusto grado di soddisfazione. Ho poi deciso di effettuare l’upgrade da Cooltech a Cooltech Define , tecnologia ancora più performante, che consente di trattare fino a quattro aree differenti contemporaneamente, dotata di manipoli refrigerati a 360°, con nove diverse sagome di applicatori ergonomici adattabili alle diverse zone del corpo. Cooltech Define aumenta così le performance e i risultati in modo esclusivo e sensibile rispetto al modello precedente (oltre il doppio), tuttora in commercio e affidabilissimo.

L A PIATTAFORMA V30

Come già anticipato, la crioadipolisi è uno dei protocolli più efficaci per il body contouring, ma può altresì favorire l’integrazione con altre metodiche, a mia preferenza non invasive, che non prevedono downtime per il nostro paziente e che, in una vita estremamente frenetica come quella che conduciamo, ben si adattano al nostro lifestyle . Una soluzione più chirurgica richiederebbe un percorso di recupero diverso e più lungo. Oggi, invece, le tendenze mondiali sono per una Medicina Estetica rigenerativa e, soprattutto, preventiva. Associo di routine, pertanto, le numerose possibilità della piattaforma V30 , modulabile e performante, sviluppata intorno al brevetto CORE™ , esclusiva Sinclair . CORE™ è l’acronimo di Channeling Optimized RF Energy e propone tre distinti canali di frequenza RF e quattro modalità di lavoro differenti:

• Modalità I (0,8 MHz) – per una penetrazione più profonda (tessuto adiposo).

• Modalità II (1,7 MHz) – per una penetrazione media (derma inferiore).

• Modalità III (2,45 MHz) – per penetrazione superficiale (derma superiore).

• Modalità IV – modalità multicanale, che utilizza tutte e tre le frequenze RF.

I pazienti, soprattutto le donne, presentano spesso un quadro estetico complesso e composto, dove oltre alle adiposità localizzate si possono riscontrare lassità e/o cellulite ai diversi stadi.

L’approccio non può limitarsi al solo uso di una tecnologia. La combinazione mirata e specifica è lo strumento ultimo per garantire risultati non parziali, ma completi e che non soddisfino solamente l’estetica percepita, ma che stimolino l’individuo a mantenere un’attenzione positiva e duratura, rispettando un approccio rigenerativo e non invasivo.

Ad esempio, scelgo spesso di lavorare sul corpo con il manipolo V-FORM in dotazione alla piattaforma V30 ,

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MEDICINA ESTETICA

con una temperatura controllata per body contouring , skin tightening e cellulite, visibile direttamente sul manipolo.

Il mio obiettivo sarà quindi quello di lavorare sull’adiposità con un trattamento “urto” , con la criolipolisi Define e poi con un mantenimento con sessioni V-FORM , e focalizzarmi invece su lassità e cellulite sempre con il manipolo V-FORM della mia piattaforma V30 .

L ’APPOSITO PROTOCOLLO

I l protocollo studiato prevede una seduta di crioliposi e conseguente apoptosi del tessuto, laddove la plica è più evidente e marcata, seguito, già tra la seconda e la terza settimana successiva, dall’utilizzo della V30 . Con la tecnologia Multi-CORE™ del V-FORM , continuo a raggiungere l’ipoderma e aumentare il metabolismo e la lipolisi, non solo dove

prima ho eseguito la fase d’urto per aumentarne i benefici, ma anche in tutte quelle zone non idonee alla criolipolisi, per una riduzione comunque richiesta e armonica del volume del grasso.

Le frequenze di RF superficiali setting del Multi-CORE™ ) mi consentono invece di produrre nuovo collagene per il rimodellamento del tessuto connettivo (nei setti) e della matrice extracellulare, per un effetto rassodante.

Il V-FORM , poi, migliora il drenaggio linfatico e riduce l’edema intracellulare nella cellulite, con una consistente e visibile riduzione dei volumi liquidi. Ripeto le sedute con il V-FORM della V30 una volta a settimana per le successive tre. Qualora fosse necessario, sulla stessa zona – a distanza di 60 giorni – è possibile ripetere la seduta di crioadipolisi, ma il tessuto sarà ancora più compatto e garantirà una maggior risposta positiva e il paziente avrà eseguito un percorso di body shaping completo e molto appagante.

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Pre e post a distanza di 60 giorni

L

IPERSEBORREA DEL CUOIO CAPELLUTO: INQUADRAMENTO CLINICO E RUOLO DEL

MICROBOTULINO

Una caratteristica molto comune nella popolazione maschile e femminile, che la avvertono come presenza di “capelli grassi”, che si sporcano facilmente e che creano molto disagio nei pazienti

’iperseborrea del cuoio capelluto è una caratteristica molto comune nella popolazione popolazione maschile e femminile. È avvertita come presenza di “capelli grassi”, che si sporcano facilmente e ciò è fonte di grande disagio nei pazienti. La causa è essenzialmente un’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee del cuoio capelluto; il sebo prodotto tende a inglobare residui di sporco e inquinamento e poi, con il calore, tende a liquefarsi, spargendosi sulle lunghezze del capello. A tale condizione può associarsi un’azione del patogeno Malassezia Furfur , un lievito saprofita che può, in presenza di condizioni predisponenti, sostenere una flogosi importante dando ad esempio il quadro di dermatite seborroica. Clinicamente, l’iperseborrea Clinicamente, questa sgradevole condizione è resa ancor più evidente dallo scurimento della pigmentazione del fusto del capello e talvolta dalla presenza di un odore sgradevole della chioma.

LE CAUSE

Le cause dell’iperseborrea sono molteplici: la predisposizione genetica, un elevato livello di stress e di inquinamento atmosferico, l’abitudine al fumo e, non da ultimo, alcuni squilibri ormonali. La ghiandola sebacea è infatti un carattere sessuale secondario molto sensibile agli stimoli ormonali; a titolo di esempio, l’ipersecrezione di androgeni o una maggiore sensibilità agli stessi può causare iperseborrea oppure ancora alterazioni endocrinologiche correlate alla menopausa, dove si sovverte l’equilibrio androgeni/estrogeni possono peggiorare tale condizione.

Anche le abitudini alimentari pos sono concorrere: una dieta ricca di cibi grassi o un abuso di latticini può aggravare alcune condizioni metaboliche e endocrinologiche che secondariamente possono aumentare la produzione di tossine e di anche sebo. Infine, l’uso improprio di detergenti aggressivi per l’igiene del cuoio capelluto può alterare notevolmente il naturale film idrolipidico cutaneo protettivo, così da esporre la cute a un effetto rebound, ovvero di iperproduzione di sebo, volto proprio a proteggere il cuoio capelluto da un’eccessiva detersione.

LE TERAPIE

La prima linea terapeutica riguarda certamente la prescrizione di una corretta detersione: è opportuno raccomandare lavaggi frequenti con sham-

poo sebonormalizzanti e dissuadere il paziente dall’abitudine di lavare raramente i capelli per la paura di “indebolirli”.

Per le pazienti donne è utile raccomandare di risciacquare molto bene lo shampoo e applicare poco balsamo, soltanto sulle lunghezze. È consigliabile inoltre, nella stagione estiva, asciugare all’aria aperta i capelli oppure con phon mantenuto a distanza di almeno 20-30 cm, in modo che l’eccessivo calore non stressi le ghiandole sebacee e non provochi la liquefazione del sebo e la sua immediata visibilità sul fusto del capello.

Accanto alla prescrizione di una corretta haircare domiciliare, il medico può prevedere l’integrazione per os di Zinco e Biotina e consigliare una corretta alimentazione e gestione dello stress.

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ESTETICA
Dr.ssa Michela Zazzaron Medico Estetico - Treviso Master in Scienze Tricologiche all’Università degli Studi di Firenze Docente CPMA VALET - Bologna
MEDICINA

Infine, nel nostro ambulatorio di Medicina Estetica, tra le armi da offrire ai pazienti con capelli grassi, spicca il Microbotulino.

Questa tecnica prevede l’utilizzo della tossina botulinica estremamente diluita, depositata in piccolissimi volumi con un tappeto uniforme di iniezioni intradermiche su tutta la superficie del cuoio capelluto.

C’è ormai sufficiente evidenza, nella letteratura scientifica, dell’azione positiva della tossina botulinica sulla secrezione sebacea, sull’aspetto dei pori della cute e sulla modulazione dell’acne, tramite il meccanismo di interazione con la secrezione di Acetilcolina (Ach). In particolare, test in vitro dimostrano che la ghiandola sebacea esprime il recettore colinergico muscarinico m2AChR, mentre i dotti della stessa esprimono il recettore nicotinico a2nAchR, il quale parrebbe essere coinvolto anche nella differenzazione del sebocita e nella upregolazione della produzione di sebo. Rimane da chiarire in vivo il meccanismo di interazione con l’Ach e le modalità di regolazione della secrezione di sebo (eventuale desensitivizzazione del Recettore qualora vi sia esposizione prolungata al farmaco, ad esempio).

Se nell’ultimo decennio autori come Wu e Liew hanno dimostrato il miglioramento dell’aspetto della “oily skin” e la riduzione del diametro dei pori dopo la procedura di Microbotulino, allargando il ragionamento al cuoio capelluto, dove vi sono circa 100.000 unità pilosebacee, è evidente che l’impatto del farmaco può essere molto importante nel regolare la secrezione di sebo, ma non solo. La tossina botulinica, infatti, negli ultimi anni si sta distinguendo per essere una molecola interessantissima anche al di là della sua funzione neuromodulatrice, a titolo di esempio per la attività di vasoregolazione e le sue proprietà antiage e antiinfiammatorie, che ne hanno già suggerito l’utilizzo in alcune patologie cutanee come la rosacea o le ulcere sclerodermiche. Considerando che quasi tutti i quadri tricologici presentano, tra i fattori causali, anche la presenza di microinfiammazione cronica e di un

LA DILUIZIONE DEL BIOBOTULINO

Primo Autore Prodotto Iniezione n

Min [32]

ONA IM 42

Risultati (Come descritto nella Pubblicazione)

Kondrateva [33]

ONA IM 15

Hathout [30] ONA ID 20

Significativa diminuzione della produzione di sebo ƒ Gradiente di sebo che circonda il punto di iniezione ƒ Nessuna differenza nell’efficacia tra il gruppo delle 10 unità e il gruppo delle 20 unità

ƒ

ƒ

Recupero della produzione di sebo al follow-up di 16 settimane

Massima diminuzione della produzione di sebo ƒ al follow-up di 4 settimane ƒ Un ritorno al basale a 16 settimane ƒ dopo l’iniezione

ƒ

Significativa diminuzione della produzione di sebo ƒ Soddisfazione del paziente fino a 3 mesi

Miglioramento associato del tono della pelle

e pori facciali

Nessuna influenza di età, sesso o tipo di pelle

Shirshakova [31] ONA ID 12 ƒ

Li [19] MTX ID 20 ƒ

Diminuzione della quantità di sebo superficiale della pelle a 1 e 2 settimane dopo l’iniezione

Marcata diminuzione della produzione ƒ di sebo sul lato trattato con BoNTA nel gruppo della seborrea facciale

Rose [2] ABO ID 25 ƒ

Una produzione di sebo notevolmente inferiore a 1, 4, 8 e 12 settimane ƒ dopo l’iniezione

ABO: abobotulinumtoxinA (Dysport; Ipsen, Wrexham, UK); ID: intradermal injection; IM: intramuscular injection; MTX: Meditoxin (Medy-Tox Inc., Seoul, Korea); ONA: onabotulinumtoxinA (Botox; Allergan, CA, USA).

deficit nella vascolarizzazione dell’unità pilosebacea, gli effetti positivi del microbotulino nel cuoio capelluto potrebbero andare al di là della mera seboregolazione.

In letteratura esistono alcuni case reports che suggerirebbero anche un’a-

zione di supporto del microbotulino alla fase di crescita del capello, aspetto peraltro talvolta riscontrabile nella nostra pratica clinica; tuttavia sono necessari ulteriori studi ben strutturati per chiarirne meccanismo di azione, indicazioni e risultati attesi. ◼︎

corso teorico-pratico

DIAGNOSI E TERAPIA DEI PIU FREQUENTI QUADRI TRICOLOGICI NELL’AMBULATORIO DI MEDICINA ESTETICA

Obiettivo del corso Dare al medico estetico che si occupa di tricologia degli strumenti per eseguire un corretto inquadramento delle più frequenti patologie tricologiche per poi prescrivere una terapia efficace che si svolga sia a domicilio, sia in ambulatorio. Il medico estetico, infatti, molto spesso tratta pazienti tricologici senza però avere le competenze dermatologiche/tricologiche minime per prendere in carico il caso in maniera efficace. Ampio spazio sarà dato alla discussione di casi clinici e agli aspetti di diagnosi differenziale tra i diversi quadri tricologici, in modo da evitare uno scorretto inquadramento clinico e di conseguenza una terapia inefficace.

Il corso si chiuderà con dei live treatments.

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Michela Zazzaron

DATE DEL CORSO: 13 maggio 2023

CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

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NOVITÀ 2023 9

Il nuovo anno inizia con una grande novità! La Valet, Scuola di Flebologia e Medicina Estetica, ed ECO109, danno il via al nuovo corso di formazione interamente dedicato all’ecografia del viso ad alta frequenza in Medicina Estetica. La Masterclass “Ecografia in Medicina Estetica” , riservata all’ecografia del viso, sia nella versione base che avanzata, è già presente da un anno all’interno del programma didattico proposto da Valet, e come primo progetto ha riscosso un notevole successo. Il sottoscritto, Paola Molinari e Salvatore Piero Fundarò, abbiamo pensato e creato questo corso scientifico, teorico e pratico, basato proprio sull’importante ruolo dell’ecografia del viso. Dallo studio anatomico su cadavere a quello ecografico, dal riconoscimento delle complicanze alla loro gestione: queste sono state le tematiche di questo corso dalla durata di due giornate.

IDENTIFICARE I TESSUTI

Con l’ingresso in squadra di ECO109 ci sarà la nuova possibilità di partecipare a un corso esclusivo, squisitamente pratico e perciò rivolto a un ristretto numero di medici, con lo scopo di imparare a utilizzare una sonda ecografica: ogni coppia di partecipanti disporrà di un ecografo con cui prendere confidenza e fare pratica. Si avrà cosi la possibilità di imparare a identificare i diversi tessuti (muscoli, vasi arteriosi e venosi, compartimenti di grasso superficiali e profondi) e i tutti i distretti del volto (aree a rischio e non), a riconoscere le caratteristiche ecografiche dei principali trattamenti iniettivi di vecchia e nuova generazione e le relative reazioni con i tessuti stessi.

ECOGRAFIA DEL VOLTO: I NUOVI OCCHI DELLA MEDICINA ESTETICA 3.0

VALET ed ECO109 danno il via al nuovo corso di formazione interamente dedicato all’ecografia del viso ad alta frequenza in Medicina Estetica

corso teorico-pratico ECOGRAFIA

IN MEDICINA ESTETICA

Obiettivo del corso Il corso di Ecografia in Medicina Estetica vuole far conoscere un nuovo modo di approcciare l’esame clinico e diagnostico nel rapporto tra il medico ed il paziente. L’approccio ecografico ci consente di valutare in maniera precisa ed in vivo l’anatomia e la struttura dei tessuti superficiali sia del corpo sia del viso; soprattutto per quest’ultimo ci consente di poter identificare e mappare il sistema vascolare e tutte le sue varianti anatomiche, di identificare la posizione e la struttura dei muscoli e di valutare lo stato di invecchiamento dei compartimenti adiposi superficiali e profondi. Un corretto esame ecografico ci permette quindi di lavorare con un alto coefficiente di sicurezza soprattutto nei trattamenti iniettivi evitando le più fastidiose complicanze, di raffinare le tecniche di esecuzione con trattamenti ecoguidati ed infine di valutare i risultati ottenuti.

ECOGRAFIA DEL VOLTO IN MEDICINA ESTETICA

Obiettivo del corso

Il corso avanzato di Ecografia del Volto è riservato a professionisti che abbiano già frequentato il corso base. Durante il corso saranno effettuate, da parte dei partecipanti, prove pratiche su simulatori sotto la guida del docente. In questo modo il partecipante avrà modo di prendere dimestichezza con la tecnica ecografica per poter utilizzare la stessa nel proprio ambulatorio. Il corso, data la sua natura essenzialmente pratica, è riservato ad un numero massimo di 12 partecipanti.

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari - Dr. Simone Ugo Urso

Dr. Salvatore Fundarò

DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria

CREDITI ECM: 8 + 10,6 crediti (previa compilazione del test)

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Simone Specialista in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso, Medico Estetico - Bologna Docente CPMA VALET - Bologna
ECOGRAFIA ESTETICA

ASPETTIAMO AL SIES

Particolare attenzione sarà dedicata all’individuazione di eventuali stratificazioni di diversi trattamenti e la gestione delle relative problematiche: come sappiamo, con l’aumento dei trattamenti estetici, sono aumentate anche le relative complicanze, per questo motivo dobbiamo essere pronti a prevenirle, ridurle e affrontarle.

Un’intensa full immersion ecografia pratica sia di tipo anatomico sia operativo, per dare al medico gli strumenti per poter far percepire al paziente il significativo valore aggiunto in termini di sicurezza, precisione e qualità dell’ecografia del volto e del trattamento ecoguidato. Un’occasione unica per potersi confrontare “faccia a faccia” e mettere a confronto tecniche e nuove prospettive operative per poter davvero modernizzare la propria pratica e dare “nuovi occhi alla Medicina Estetica 3.0”. Se vuoi saperne di più, all’interno delle giornate del prossimo SIES di febbraio, ci sarà un laboratorio pratico di ecografia del volto per farti

toccare con mano questo affascinante mondo innovativo. Saranno tre le date nel primo semestre del 2023

Ideale per la prevenzione delle discromie cutanee in Scleroterapia e/o Laser terapia.

e due nel secondo semestre. Non rimane altro che sceglierne una e iscriversi subito! ◼︎

7 • 22017 Menaggio (CO) Italy

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Distribuito da: Gloria Med S.p.A. via Diaz,

La Medicina Estetica e le metodiche per ringiovanire il volto e rimodellare il corpo sono certamente cambiate negli ultimi anni, così come si sono modificate anche le richieste dei pazienti. Tale tendenza ha portato allo sviluppo di nuove tecniche e metodiche sempre meno invasive, ma al contempo sempre più efficaci. Prevenire e ringiovanire, in modo naturale, con immediato ritorno alla vita sociale, senza destare il minimo sospetto: su questi concetti si basa la fotobiomodulazione laser, metodica di stimolazione cellulare capace di agire in modo efficace sugli effetti dell’invecchiamento cutaneo e di trattare gli iniziali segni dell’età. Parallelamente, è stato ideato e sviluppato un protocollo ad hoc che prevede l’associazione con tre cosmeceutici Made in Italy, studiati specificatamente per rispondere alle differenti esigenze dei pazienti e in grado di amplificare gli effetti della sola metodica di stimolazione laser.

CELEBRITY LIFT®

Si tratta di una procedura innovativa, indolore e non invasiva, che combina l’utilizzo di un Energy-Based Device –un laser medicale infrarosso ad alta potenza, N.IR. – a tre cosmeceutici specificamente studiati per ridurre il processo di invecchiamento e apoptosi cellulare e per ottenere un ringiovanimento cutaneo del volto e del corpo in modo naturale.

I due sieri ideati per il volto, uno sviluppato per pelli giovani e l’altro indicato per pelli mature, contengono innanzitutto complessi di acido ialuronico, oltre a differenti principi attivi, selezionati in base al quadro clinico. L’acido ialuronico, ricordiamolo, è una molecola naturalmente presente nel

LASER BIOREMODELLING: NUOVO PROTOCOLLO LASER CON

EFFETTO GLOW-UP!

I vantaggi sono molteplici: facile e rapido da eseguire, permette di ottenere un effetto immediato, per la felicità delle nostre pazienti, senza provocare dolore, è applicabile in qualsiasi stagione su qualsiasi fototipo ed è privo di effetti collaterali

nostro organismo e tale componente fondamentale costituisce la struttura di supporto della pelle, promuovendo l’idratazione, la turgidità e l’elasticità; essendo in grado di trattenere un notevole numero di molecole d’acqua, aiuta a mantenere la forma e il tono del tessuto.

Per quanto riguarda gli altri principi attivi utilizzati, il primo siero, Soft Face Serum, quello dedicato alle donne più giovani, è formulato anche con l’aggiunta del Saccharide Isomerate, uno zucchero magnetico usato nella cosmetica di prestigio, che aumenta l’idratazione, migliora il comfort e la piacevolezza della pelle, donando levigatezza, oltre che del glicogeno, il quale permette un miglior assorbimento dell’acido ialuronico, aumenta l’idratazione e illumina l’incarnato.

Il secondo siero, Intensive Face Serum, quello ideato pensando alle donne più mature, invece, permette di aumentare i risultati della fotobiomodulazione laser grazie alla sinergia dell’estratto di alga rosa delle nevi, che agevola la resistenza allo stress ossidativo della pelle, lasciando un effetto naturalmente salutare, e

dell’argirelina, riconosciuta per la sua potente azione lifting e distensiva. Il razionale scientifico di tale procedura si basa sull’utilizzo di un Energy Based Device – E.B.D. – che, grazie a un laser infrarosso ad alta potenza – N.IR. – è in grado di stimolare l’attività dei radicali liberi e dell’ossigeno presente nelle cellule, riducendo il processo di invecchiamento e apoptosi; tali effetti vengono amplificati dall’associazione dei cosmeceutici sopra citati. Tutti i cosmeceutici contengono acido ialuronico oltre a differenti principi attivi, capaci di accelerare gli effetti dell’E.B.D. nel ringiovanimento cutaneo del volto, del collo e infine del décolleté.

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VANTAGGI DEL PROTOCOLLO

Grazie al N.IR. impiegato, è possibile riscaldare lo strato dermico papillare senza danno termico, aumentando, tramite i diversi principi attivi contenuti nei cosmeceutici, la liberazione di citochine, la proliferazione fibroblastica, l’iperproduzione di collagene ed elastina, la neosintesi di acido ialuronico e di glicosaminoglicani. Gli effetti fotobiorimodellanti del N.IR.

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MEDICINA ESTETICA
Dr. Fig. 1: pre e post. Si evidenzia come la pelle sia più compatta e il colorito più uniforme

di tipo metabolico, antiflogistico, rigenerante, antiedema e stimolante la neo-angiogenesi, sono potenziati dall’associazione con molecole specifiche presenti nei prodotti cosmeceutici. I vantaggi di tale protocollo sono molteplici: facile e rapido da eseguire, permette di ottenere un effetto Glow-Up immediato, per la felicità delle nostre pazienti, senza provocare dolore, è applicabile in qualsiasi stagione su qualsiasi fototipo e da ultimo, ma non di minor importanza, è privo di effetti colla-

terali. Per quanto riguarda i risultati che si possono raggiungere, già dalla prima seduta la pelle appare più tonica, luminosa e rivitalizzata.

La percezione del paziente è di avere una pelle più tonica, più compatta e più luminosa fin dai primi trattamenti. La valutazione con fotografia tridimensionale standardizzata permette di oggettivare i risultati ottenuti analizzando la quantità delle rughe e il loro spessore, i pori dilatati e l’untuosità della pelle, come è possibile analizzando le immagini che

pubblichiamo (Fig. 1). Il software del dispositivo di acquisizione fotografica 3D in questione – Quantificare LifeViz Infinity Pro – paragonando le immagini (Figg. 2 e 3), evidenzia l’aumento del punteggio dei parametri valutati (untuosità, uniformità della pelle e dilatazione dei pori). Concludendo, possiamo dire che il protocollo Celebrity Lift® è ideale per chi desidera sottoporsi ad un trattamento delicato, dal risultato istantaneo, perfetto per eventi last minute. ◼︎

Figg. 2 e 3: Valutazione e punteggio
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www.sclerotherapy.it
Associazione Flebologica Italiana

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a continua ascesa della Medicina Estetica, dei trattamenti mini invasivi e l’evoluzione verso un profondo cambiamento anche antropologico dei nostri standard estetici, stanno cambiando il modo di percepire la bellezza sia fisicamente che psicologicamente.

Oggi i trattamenti sono sempre più combinati, si sta piano piano definendo un approccio più completo, non basato su un singolo inestetismo, ma basato su un approccio detto full face o full body. Il fox eyes è un trattamento che ormai, anche in italia, conta sempre più seguaci e stimola sempre più curiosità in un pubblico attento e severo, che consiste nel liftare il terzo laterale del sopracciglio con un coinvolgimento del canto laterale. Un occhio più allungato verso l’esterno dona freschezza, sensualità e dolcezza. Chi possiede questo tipo di taglio può osare anche qualsiasi make-up; anzi, chi possiede tutti gli altri tipi di taglio, cerca di ideare e realizzare stili di trucco che vadano a simulare la forma naturale dell’occhio all’insù. Da questo nasce il fox eyes.

La tecnica medica prevede l’inserimento di fili di trazione sul terzo laterale del sopracciglio, con trazione verso l’alto. La tecnica è raffinata e, se effettuata da medico formato ed esperto, può realmente dare un miglioramento importante allo sguardo. I fili di trazione usati sono particolari, prevedono una cannula più piccola per ridurre il traumatismo e il filo all’interno, costituito da materiale riassorbibile e biocompatibile, deve possedere determinate caratteristiche.

BALANCE

FOX EYES TREATMENT: BENVENUTI NELL’ERA DELL’OCCHIO

DI VOLPE

Liftare il terzo laterale del sopracciglio, con un coinvolgimento del canto laterale, per ottenere un occhio più allungato verso l’esterno che dona freschezza, sensualità e dolcezza

LIFT® FIXED

È il filo specifico per il fox eyes: la sua tecnologia e stata studiata, modificata e testata per anni, prima di raggiungere il massimo possibile di trazione. Si differenzia dagli altri perché possiede un siste ma di trazione unico nel suo genere.

Figg. 1 e 2: si definisce il punto d’inserzione con un ago 20G e si introduce la cannula

MEDICINA ESTETICA

Sono state modificate le vecchie ancore o barbe, tipico profilo di tutti gli altri fili in commercio, con un sistema di palette più corte e larghe. Questo meccanismo dà la possibilità di avere un punto di sfiancamento più alto e un potere di trazione nettamente superiore rispetto a tutti gli altri fili. La massima resistenza è il massimo risultato con il minimo trauma. La cannula è la vera evoluzione del traumatismo. Cannula con un indice di fluidità veramente unico ed entusiasmante, che dà al paziente il minimo disconfort e al medico il minimo traumatismo tissutale e la massima manegevolezza.

Q UESTA LA TECNICA DA SEGUIRE

La tecnica prevede punti precisi con il filo che viene inserito sottocute e posizionato sovramuscolare.

Il punto di inserzione è standardizzato dalla tecnica (Figg. 1 e 2), che prevede come punti di repere la sutura fronto-temporale e l’arco zigomatico a 3 cm dal trago.

Il filo quindi viene inserito avendo come base una solidità dovuta alla componente ossea e al tessuto, che in quelle sedi anatomiche poggia sul tavolato osseo.

Il filo, una volta inserito, viene trazionato in base alla necessità di “ liftaggio” (Fig. 3)

Si può correggere un sopracciglio cadente come enfatizzare un sopracciglio normoposizionato (Fig. 4).

SODDISFAZIONE “MODULARE”

L’estremizzazione, tipica dei Paesi anglosassoni, è sempre più presente in Italia, anche se il nostro approccio è ancora elegante e raffinato e forse mai arriverà all’esagerazione, perché la chiave di volta di uno sguardo armonico è sempre una via di mezzo tra il vecchio e il nuovo, tra il classico e il moderno, tra il bello oggettivo e quello soggettivo.

Per questo, il filo è stato pensato con una tecnologia modulare, le palette di trazione sono posizionate a pochi mm di distanza lungo tutto il filo: con questa conformazione, si riesce a soddisfare tutti i tipi di paziente, da quello più audace a quello più conservatore.

Si può affermare che questo trattamento è entrato a far parte dei trattamenti di Medicina Estetica tradizionali prendendo un posto non secondario rispetto ad altri trattamenti che già da tempo vengono richiesti dai nostri pazienti.

Il Balance Lift® FIXED è stato il primo filo di trazione e sostegno, in Italia e in Europa, a essere studiato appositamente per questo tipo di tecnica e grazie a questo, in collaborazione con SELTEC Medical, ho contribuito a rendere il trattamento accessibile e semplificato con questo specifico

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Vieni a trovarci allo Stand 75
Fig. 4: prima e dopo la correzione di un sopracciglio normoposizionato

RIMODELLAMENTO DEI GLUTEI CON ACIDO IALURONICO

MACROMOLECOLARE: LA TECNICA

Siamo onorati di poter dire che finalmente un nostro studio scientifico pubblicato su una delle riviste più autorevoli del settore, l’Aesthetic Plastic Surgery Journal, ha dimostrato come l’utilizzo dell’acido ialuronico macromolecolare nel rimodellamento dei glutei sia associato a risultati duraturi e a grande soddisfazione dei pazienti

La richiesta di aumento dei glutei rappresenta una delle procedure più frequenti negli ultimi anni nell’ambito della Chirurgia Estetica. Questo tipo di domanda è effettuata da pazienti che presentano un certo grado di rilassamento della pelle e/o una forma piatta e cadente dei glutei. Un recente studio scientifico, da noi pubblicato sulla prestigiosa rivista Aesthetic Plastic Surgery Journal, ha analizzato l’efficacia della nostra tecnica di rimodellamento e aumento del volume dei glutei con acido ialuronico macromolecolare.

Il trattamento è personalizzato in base alle richieste e alle caratteristiche anatomiche del paziente. La tecnica descritta nello studio prevede un trattamento in anestesia locale della durata di circa 30 minuti pressoché indolore. L’iniezione avviene tramite piccoli accessi cutanei e l’utilizzo di cannule specifiche tramite le quali le molecole di acido ialuronico vengono iniettate nello strato adiposo dei glutei con tecnica di tipo “multilayered” e “retrograda”. Il numero di fiale impiegate è stato in media 14 per ogni gluteo (minimo 8 e massimo 20) e in nessun paziente si sono avute complicanze severe.

LA SODDISFAZIONE DEI PAZIENTI Sebbene il trattamento sia considerato “mini-invasivo”, è necessario che questo sia effettuato da personale medico altamente specializzato, in quanto è opportuna una profonda conoscenza dell’anatomia della zona per evitare complicazioni. Nell’articolo, infatti, si descrivono nel dettaglio le aree anatomiche da trattare (tessuto sottocutaneo) e quelle da evitare (le cosiddette “danger zones”). Una delle parti più rilevanti dello studio è sicuramente la valutazione del grado di soddisfazione dei pazienti.

Per valutare ciò, è stato impiegato il Body-Q, un questionario validato dalla comunità scientifica in cui il paziente valuta vari aspetti del trattamento per un arco temporale di sei mesi. In questo modo si è dimostrato un altissimo livello di soddisfazione dei pazienti sia in termine di durata che di risultato del trattamento.

GLI INDUBBI VANTAGGI

La versatilità dell’acido ialuronico presenta diversi vantaggi:

1) Permette sia l’aumento volumetrico sia il rimodellamento dei glutei in pazienti con scarso volume o inestetismi della regione glutea.

2) Non essendo permanente, sono ridotti i rischi di dislocamento, infezioni e il trattamento può essere ripetuto in base alle esigenze del paziente.

3) È un trattamento rapido e pressoché indolore, con una dimostrata sicurezza.

4) Il recupero post trattamento è rapido e si ritorna alle normali attività quotidiane in due/tre giorni. È ovvio che rimangano nel nostro armamentario di trattamenti anche procedure chirurgiche, come il trapianto di grasso e le protesi glutee, interventi che - sebbene possano dare grosse

NATURALE EFFETTO LIFTING

L’analisi è stata condotta su 43 pazienti sottoposti a iniezioni di acido ialuronico macromolecolare a livello dei glutei, che sono stati valutati per un tempo di almeno sei mesi. L’acido ialuronico utilizzato è di tipo macromolecolare con tecnologia “soft shell” ed è in grado di volumizzare e dare un naturale effetto lifting ai glutei grazie alla sua consistenza e capacità di trattenere le molecole d’acqua.

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MEDICINA ESTETICA
Dr. Adriano Santorelli Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Napoli Dr. Stefano Avvedimento Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Napoli

soddisfazioni - sono gravati da una serie di problematiche che andremo ad analizzare. Il trapianto di grasso ai glutei è oggi reputata la procedura chirurgica estetica con il più alto tasso di morte, dato sicuramente inficiato da un errore di tecnica, ovvero il po-

sizionamento del grasso nel muscolo e non nel grasso, ma pur sempre dato allarmante e che è stato attenzionato da numerose società scientifiche con diversi alert. Le protesi glutee rimangono l’intervento di riferimento, ma sappiamo tutti che è gravato da

un post operatorio molto scocciante e da un dato altrettanto preoccupante: quanto durano queste protesi nei glutei? Dopo quanto tempo si dovranno sostituire? Ad oggi, nella nostra pratica clinica, il gluteofiller (così da noi è stato chiamato) rappresenta la prima scelta per le pazienti che hanno una lieve ipotrofia e ptosi dei glutei o per coloro che vogliono un primo approccio al miglioramento estetico del proprio fondoschiena senza ricorrere alla chirurgia.

Altro dato interessante, e che a breve sarà oggetto di un’altra pubblicazione, è che un’altra coorte di pazienti trattati con gluteofiller è stata indagata con risonanza magnetica, al fine di testarne la sicurezza, l’efficacia e soprattutto la durata. Da tale studio possiamo evincere che a quindici mesi dal primo trattamento c’è un perdurare della molecola, sebbene con un’efficacia clinica ridotta. Pertanto il nostro suggerimento è di introdurre dopo circa un anno metà delle fiale introdotte al primo trattamento, al fine di mantenere un risultato duraturo nel tempo.

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La bellezza non è mai stata così vicina alla perfezione
A, pre/post a 6 mesi, 160ml HA Paziente B, pre/post a 6 mesi, 180ml HA
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Paziente
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ASSOCIAZIONI SINERGICHE DI TRATTAMENTI COMBINATI IN MEDICINA ESTETICA

Le proporzioni del viso e il bilanciamento fra le diverse unità estetiche del viso rappresentano un elemento di valutazione estetica di rilevante importanza nell’approccio al paziente che si sottopone a trattamenti estetici correttivi. In questo senso, le sinergie d’azione fra diverse tecniche e modalità di trattamento rappresentano una linea guida da conoscere nelle interazioni sinergiche

Spesso si fa riferimento a un approccio di una singola procedura per ottenere interventi correttivi mirati al miglioramento di un difetto o inestetismo facciale. Però, nel valutare le proporzioni e i difetti correggibili, l’assesment del volto è divenuto globale nel suo insieme e le proporzioni e il profilo del viso, le depressioni, i volumi nei loro cambiamenti nel processo d’invecchiamento, le rughe e il tipo di cute sono elementi da considerare globalmente. I trattamenti e le tecniche attualmente a disposizione devono essere utilizzati in sinergia tra loro e l’azione simultanea di più tecniche deve concorrere al raggiungimento del miglior risultato possibile per la paziente, conoscendo profondamente le caratteristiche dei prodotti e/o degli energy based devices per poter potenziare gli effetti e fare in modo che gli stessi non si contrastino, diminuendo la sinergia d’azione, ma che al contrario possano produrre un potenziamento dei risultati finali. Dopo un corretto inquadramento del viso, è quindi necessario conoscere e valutare la possibile sinergia dei trattamenti da utilizzare.

T ERZO SUPERIORE

Nel terzo superiore del viso, la tossina botulinica ha sicuramente un ruolo di fondamentale importanza nel miglioramento delle rughe di espressione (fronte, glabella, zampe di gallina), ma le imperfezioni dovute al processo di invecchiamento coinvolgono anche altre unità estetiche, quali ad esempio

le depressioni delle aree temporali e le variazioni di forma e altezza dell’arcata sopraccigliare. Queste aree necessitano a volte di interventi combinati di riempimento avvalendosi dell’uso di acido jaluronico e di fili sospensivi per la coda del sopracciglio. Con l’esecuzione di infiltrazioni a boli nell’area temporale viene ripristinata l’armoniosità e la rotondità del terzo superiore nel lato esterno della fronte. I fili sospensivi possono essere associati in un meccanismo di integrazione per il sollevamento del sopracciglio con procedure che mirano a ridare altezza e allineamento della forma generale del sopracciglio.

T ERZO MEDIO

Il distretto medio presenta diverse aree importanti dal punto di vista della correzione estetica. Il passare del tempo e la forza di gravità portano a un cedimento verso il basso dei tessuti cutanei e sottocutanei. Tale cedimento spesso procura un ulteriore approfondimento del solco naso-labiale e a depressioni nell’area della guancia. La regione zigomatico-malare deve essere il nostro punto di forza per riportare volume, sollevamento e tono al viso della paziente. La correzione estetica deve ripristinare il volume con l’utilizzo di acido jaluronico nei punti strategici.

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MEDICINA ESTETICA
Dr. Maurizio Cavallini Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Milano Vicepresidente SIES - Docente CPMA VALET - Bologna Dr.ssa Raffaella Cremonesi Specialista in Chirurgia Sperimentale e Microchirurgia - Erba (CO) Foto di Orhun Rüzgar ÖZ su Pexels

corso teorico-pratico

ASSOCIAZIONI SINERGICHE

DI TRATTAMENTI COMBINATI IN MEDICINA ESTETICA

Obiettivo del corso L’obiettivo formativo del corso è introdurre il discente allo studio di metodiche attualmente disponibili in medicina estetica, finalizzate al trattamento degli inestetismi del volto e il loro impiego sinergico per soddisfare sempre più le aspettative dei pazienti.

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Maurizio Cavallini

DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria

CREDITI ECM 6 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

Quest’area si presta all’azione complementare di fili di sospensione che, in sinergia con il riempimento, danno un aspetto più fresco e sollevato al volto della paziente con tecniche mirate. Nello studio del distretto medio merita un’attenta valutazione della forma nasale. La correzione può avvenire con piccoli quantitativi (0,1-0,3 ml) per il riempimento della depressione nasale nella regione superiore del dorso, mentre la correzione della punta e del muscolo depressore del setto, nei casi di sua caduta soprattutto durante il sorriso e i movimenti attivi, può avvenire con l’utilizzo della tossina botulinica (off label).

DISTRETTO INFERIORE

La correzione del terzo inferiore del viso rappresenta la richiesta di quasi tutte le pazienti over 40. Il cedimento del tessuto e la perdita del profilo mandibolare può essere corretta con l’ausilio di acido jaluronico specifico

gere il profilo della mandibola e il suo angolo esterno, ma anche - sinergicamente - permettono un miglioramento della texture e delle rughe del sorriso grazie all’azione di stimolo sui fibroblasti nella produzione di neocollagene. L’acido jaluronico, inoltre, rappresenta un’opzione nella correzione delle ipoplasie del mento, potendo ridare una corretta proiezione del mento e bilanciando i profili generali. L’utilizzo complementare di fili di sospensione possono dare un aiuto nella ridefinizione secondo vettori ben studiati e pianificati. L’eventuale associazione con energy based devices (come endolaser, ultrasuoni focalizzati e dispositivi a rilascio interno di radiofrequenza possono sensibilmente contribuire al tensionamento e ridefinizione della linea mandibolare e sottomentoniera.

ADIPOSITÀ

a possibilità di utilizzare in modo

mento del viso, ha contribuito negli

ultimi anni al miglioramento della tonicità dei tessuti. Va poi considerato il trattamento delle adiposità sottomentoniere e del prejowl, da trattare per esempio con l’associazione di acido desossicolico e/o ultrasuoni focalizzati. Il medico estetico che mette a disposizione della paziente tali macchinari, utilizzati sinergicamente agli altri trattamenti, dona alla stessa una cura che può fare la differenza nei risultati finali. Infine, la pelle del viso deve risultare elastica e uniforme nel colore. La presenza di eventuali macchie solari e la levigatezza della pelle devono pertanto essere risolte con l’aiuto di peeling chimici o laser specifici, mentre la presenza di cute anelastica e asfittica prevede trattamenti di biostimolazione che possono essere effettuati con cocktail di sostanze che prevedono singolarmente o associate la presenza di acido jaluronico libero, aminoacidi, vitamine, polinucleotidi. Crono e photoaging incidono sull’invecchiamento cutaneo con la stessa intensità. I peeling, in associazione alle altre procedure, permettono invece una presa in carico globale del viso, in quanto efficaci per dare una pelle più uniforme e levigata, oltre a poter intervenire sulla maggiore uniformità di colore e di lucentezza della pelle in generale. ◼︎

Foto di Orhun Rüzgar ÖZ su Pexels
Foto di Orhun Rüzgar ÖZ su Pexels

BIOTEC ITALIA ALLA CONQUISTA DEGLI USA

Xlase Plus by Biotec Italia ottiene l’ambita certificazione FDA e diventa immediatamente protagonista delle scene nel variegato panorama medico-estetico del mercato USA

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lase Plus, la piattaforma laser multifunzione prodotta da Biotec Italia, ha conseguito la registrazione presso la Food and Drug Administration (FDA), superando tutti gli step di valutazione per garantire gli standard qualitativi previsti dalla Certificazione FDA. Ulteriore conferma, quindi, dell’assoluta sicurezza della tecnologia e della massima efficacia clinica nel trattamento di tutte le lesioni e inestetismi cutanei. Xlase Plus è infatti un sistema tecnologico modulare personalizzabile in base alle esigenze di Dermatologi, Chirurghi Plastici e Medici Estetici.

PIATTAFORMA IMPLEMENTABILE

La piattaforma è implementabile con 5 diverse tecnologie, ovvero Erbium YAG 2940nm + Fractional, Nd:YAG Q-Switched 1064/532nm, Nd:YAG SLP 1064/532nm, AlexPro 760/808nm e CPL (Calibrated Pulsed Light) con 6 filtri ottici double band, per una vasta gamma di applicazioni che va dall’epilazione al fotoringiovanimento, dalle lesioni vascolari superficiali e profonde alla rimozione delle macchie pigmentarie benigne e dei tatuaggi, fino a trattamenti ablativi per cicatrici, strie e face resurfacing.

Xlase Plus è dotata di connettori con un attacco plug-in rapido per il collegamento delle diverse sorgenti, un dispositivo avanzato per il test dei manipoli prima dell’utilizzo e il riconoscimento automatico degli stessi. Il monitoraggio delle performances e la gestione delle informazioni di sistema di Xlase Plus sono garantiti dal Sistema di Assistenza da remoto Biotec Italia, che risponde in modo tempestivo e preciso alle richieste di check-up a distanza.

Il software stesso è aggiornabile da remoto, questo per rendere la piattaforma sempre implementabile con le innovazioni e le applicazioni nell’ambito della Medicina Estetica, settore in continua evoluzione. Sempre in quest’ottica, il progresso aziendale ha consentito lo sviluppo e il miglioramento di un prodotto, da molti anni già apprezzato in tante altre aree geografiche mondiali, che si distingue nel mercato globale per le alte performance e la replicabilità dei risultati, oltre che per le peculiarità tecniche che lo caratterizzano.

RISULTATO CHIAVE

Il sistema di raffreddamento, l’alta velocità di esecuzione e non ultima la possibilità per il medico di personalizzare i trattamenti in base a fototipo e struttura del pelo, per esempio, rendono il manipolo AlexPro il gold standard per qualsivoglia epilazione rapida e indolore.

Nei laser pompati, lo spot Top Hat, dove l’energia è uniformemente distribuita sulla zona irradiata, evita qualsiasi effetto indesiderato tipico di altri dispositivi.

«L’approvazione da parte della FDA della piattaforma laser Xlase Plus è un risultato chiave, che si inserisce nella strategia a lungo termine dell’azienda, in quanto si riferisce

all’affermazione a livello internazionale del nostro portafoglio di innovazioni tecnologiche» ha dichiarato Fulvio Antonio Ferrari, presidente e CEO di Biotec Italia.

«Mentre intraprendiamo un nuovo entusiasmante percorso nell’estetica medica USA, siamo impazienti di affermare sul mercato americano questa tecnologia versatile e innovativa, sulla scia del successo commerciale raggiunto in altri Paesi» Il riconoscimento negli USA, di non facile conseguimento, è motivo di orgoglio e prestigio per Biotec Italia e consentirà la produzione di proto colli innovativi con nuovo materiale scientifico a supporto della tecnolo gia. La nuova certificazione FDA rende l’azienda vicentina un punto di riferimento nel panorama mondiale dei produttori di tecnologie medicali. Xlase plus si afferma come piattaforma laser in assoluto più evoluta in questo momento sul mercato internazionale.

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MEDICINA
ESTETICA
Fulvio Ferrari

Alex Pro

Doppia lunghezza d’onda 760/808nm.

Garantisce un’epilazione ancora più efficace su tutti i fototipi.

QS NPP Nd:YAG 1064/532nm

Il primo laser qsw al mondo a lavorare sotto il nano secondo, precisamente a 900 pico secondi. Impulso omogeneo caratterizzato dalla stessa quantità di energia in tutta l’area di contatto.

SLP Nd:YAG 1064/532nm

Esclusiva di Biotec Italia Medical, consente di gestire le due modalità, short o long pulse, a seconda della profondità e della tipologia della lesione.

Er:YAG Fractional 2940nm

Tecnologia particolarmente valida per il rimodellamento epidermico e del derma superficiale, soddisfacendo pienamente le aspettative di medico e paziente.

Permette di controllare l’energia erogata e di minimizzare eventuali effetti indesiderati.

CPL

Calibrated Pulsed Light

Emette luce pulsata ad alta intensità ed è costituito da una lampada allo Xenon e da un’apposita guida ottica in grado di generare un fascio di luce molto intenso che irradia la zona da trattare.

I MANIPOLI A DISPOSIZIONE CON XLASE PLUS
26 Stand 36-44

MEDICINA ESTETICA

Ormai, possiamo dirlo, io e il dottor Basso abbiamo una certa età e, nonostante il nostro sentirci “giovani dentro”, abbiamo attraversato qualche decennio di storia e anche osservato le differenti considerazioni che l’acne ha avuto nel tempo. Io, dottoressa Di Lella, sono una ragazzina degli anni Ottanta, ahimé ex acneica, e ho vissuto pienamente tale condizione, o dovremmo chiamarla con il suo nome, malattia infiammatoria cronica del follicolo pilosebaceo? Da giovane paziente ho ascoltato, oserei dire “pazientemente”, tante voci “volgari” riguardo l’acne: “Hai i brufoli? Ma alla tua età è normale!”, oppure: “Hai l’acne a 16 anni? Non ti preoccupare, quando farai dei figli ti passerà tutto!”. Era il tempo in cui il “brufolo adolescente” era normale (non per il diretto interessato!) e il tempo in cui i peeling all’acido glicolico si affacciavano timidamente sulla scena terapeutica, dove regnava la terapia antibiotica e poche molecole acide e antisettiche topiche. Oggi la terapia dell’acne è profondamente cambiata, rispetto a trent’anni fa (e ne parlo con cognizione di causa, visto che sono stata prima

TAB. 1 - CAUSE DELL’ACNE

TERAPIA DOMICILIARE E AMBULATORIALE

Tutte le risposte del dermatologo a questa malattia, con adolescenti che chiedono aiuto non solo per i “brufoli” in senso lato, ma soprattutto per gli effetti desocializzanti che l’acne provoca

di tutto paziente), innanzitutto perché è cambiata la visione socio-dermatologica della malattia: il dermatologo capisce oggi che si trova davanti, nella maggior parte dei casi, adolescenti che chiedono aiuto, non solo per i “brufoli” in senso lato, ma soprattutto per gli effetti desocializzanti che l’acne provoca. Ecco che l’acne, anche nella sua forma più lieve, non è più sottovalutata e ormai il dermatologo se ne occupa in maniera approfondita e oculata. La terapia oggi è mirata anche alle fasi iniziali comedoniche, al fine di evitare il peggioramento, quasi sempre evolutivo, se non si interviene; in trent’anni sono comparsi nuovi farmaci, oltre agli antibiotici, ovvero tante molecole in grado di agire sia in fase comedonica (solo comedoni) sia in fase papulo-pustolosa (comedoni+lesioni papulo-pustolose), sia in fase nodulo cistica (comedoni, papulo-pustole, cisti e noduli).

CAUSE DELL’ACNE

Non potremo certo trattare qui tutta l’eziopatogenesi dell’acne, perché servirebbero pagine e pagine per poter capire una malattia così clinicamente

Genetica: tipo e quantità di sebo, sensibilità cutanea, tendenza all’iperproliferazione cheratinocitaria.

Sebo: miscela complessa e variabile di lipidi; risulta aumentato e di qualità alterata. La sua produzione è controllata dagli androgeni (organi riproduttivi, surreni), che a livello della pelle sono attivati dall’α reduttasi di tipo II. La produzione di sebo può essere influenzata da malattie (denutrizione, malattie ghiandolari, Parkinson), è ridotta da alcuni farmaci (estrogeni, anti-androgeni, vitamina-A...), è aumentata da altri (testosterone, progesterone con proprietà androgeno-simile, fenotiazine…)

Geni e pubertà: eccesso di sebo e cheratina a livello del follicolo pilo-sebaceo → ostruzione → microcomedone, poiproliferazione della flora batterica (Propionibacterium acnes e Corynebacterium acnes (→ produzione diversi enzimi (lipasi, proteasi, fosfatasi) che possono convertire i trigliceridi del sebo in acidi grassi favorenti ulteriore colonizzazioni batteriche.

Stress

Dieta: cibi ad alto indice glicemico, latte vaccino.

Farmaci: alogeni, androgeni, difenilidantoina, fenobarbital, isoniazide, litio, psoraleni, rifampicina, thiourea, zolfo, Vit B12 in realtà danno peggioramento solo in alcuni pazienti, pertanto si suppone una reazione idiosincrasica. Gli steroidi inducono una tipica acne molto infiammatoria e poco comedonica. Androgeni e gonadotropine aumentano la seborrea.

Sole: l’esposizione al sole in genere ha un effetto benefico → effetto anti-batterico e antiinfiammatorio degli UV, ma al miglioramento della fase estiva segue il peggioramento autunnale… effetto rebound.

polimorfa ed eziopatogeneticamente multifattoriale. Il dermatologo deve infatti valutare quali possibili multiple cause descritte in Tab. 1 inducano.

1 - L’iperproduzione di sebo a livello delle ghiandole sebacee. La produzione di sebo è tipicamente regolata da ormoni androgeni: inizia con la pubertà, coincidendo con i picchi secretori degli ormoni della crescita (GH) e dell’Insulin Like Growth Factor (IGF-1) che, oltre a incrementare il sebo, incrementa l’ipercheratinizzazione dell’infundibolo. re ha un effetto benefico → effetto anti-batterico e anti-infiammatorio degli UV, ma al miglioramento della fase estiva segue il peggioramento autunnale… effetto rebound.

2 - La colonizzazione del Propionibacterium Acnes, difteroide anaerobio responsabile della reazione flogistica (induce secrezione di citochine proinfiammatorie TNF-a. IL-1B, IL-8 e una lipasi che idrolizza i trigliceridi presenti nel sebo a glicerolo, utilizzato come substrato per la crescita batterica, e ad acidi grassi liberi che contribuiscono alla formazione del comedone e alla ulteriore produzione di citochine infiammatorie.

3 - L’abnorme cheratinizzazione a livello del follicolo (tappo cheratinico) indotta da IGF-1.

4 - Infiammazione e rilascio di citochine.

Tutto ciò provoca le lesioni elementari dell’acne descritte (Tab. 2 e Fig. 1).

BREVE TERAPIA DELL’ACNE

In questo turbinio di cause, il dermatologo dovrà capire quale lungo percorso terapeutico intraprendere. Una cosa la possiamo dire: la terapia dell’acne, data la sua multifattorialità, è difficile!

27 ACNE:
Dr.ssa Emanuela Di Lella & Dr. Matteo Basso Specialisti in Dermatologia e Venereologia - Roma Docenti CPMA VALET - Bologna

1:

Nella Tab. 3 sono rappresentati i principali schemi terapeutici utilizzati per la terapia dei vari gradi di acne. Lo scopo principale della terapia topica e/o sistemica antiacne è: 1) ridurre la carica batterica; 2) ridurre la produzione di sebo; 3) ridurre l’ipercheratinizzazione.

LA TERAPIA TOPICA DELL’ACNE

Esistono principi attivi farmacologici e principi attivi “no farmaco” che sono di grande aiuto nella terapia topica dell’acne.

TAB. 2 - ACNE: DEFINIZIONE E LESIONI ELEMENTARI

Malattia infiammatoria cronica che coinvolge unità pilosebacea: inizia con una eccessiva ipercheratinizzazione dello sbocco follicolare e con una eccessiva produzione del sebo e la formazione del comedone (aperto o chiuso). La successiva colonizzazione batterica da parte del Propionibacterium acnes+Corynebacterium acnes induce la formazione delle papulopustole. Nel caso l’infezione peggiori avremo la formazione di noduli e cisti che caratterizzano casi di acne gravi che culminano nell’acne conglobata ove le cisti si uniscono in flemmoni grandi, dolenti e deturpanti. Le macchie e le cicatrici e i cheloidi sono la conseguenza dell’infiammazione e dell’acne escoriata-autotraumatizzata.

1) Principi attivi farmacologici.

Retinoidi: normalizzano la proliferazione dei cheratinociti prevenendo la formazione del micro comedone, aumentano penetrazione di altri topici (esempio clindamicina); soprattutto nelle forme comedoniche anche in mono-terapia.

Acido Azelaico: è un anti-settico (contro batteri e Malassezia) e riduce resistenze batteriche, è un sebo-normalizzante (inibitore della 5 alfa-reduttasi), inibisce la proliferazione dei cheratinociti, è antiinfiammatorio e anti-radicalico e depigmentante.

Azeloglicina: è un derivato idrosolubile dell’acido azelaico, più disponibile, e ne presenta tutte le proprietà.

Benzoilperossido (BPO): debole cheratolitico, depigmentante, antiinfiammatorio, anti-batterico soprattutto su P. Acnes; se associato ad antibiotici sistemici, è in grado di ridurre la formazione di resistenze.

Antibiotici topici: il loro uso deve essere limitato per durata per evitare resistenze. Utili ovviamente per la loro azione anti-batterica, anti-flogistica e immuno-modulatoria.

2) Principi attivi adiuvanti la terapia farmacologica. Esiste un grande gruppo di principi attivi molto utili per la loro azione antisettica, sebo-regolatrice, cheratolitica, antinfiammatoria e idratante: sono l’acido salicilico, l’acido glicolico, l’acido mandelico, l’acido piruvico, la lattoferrina, il tea tree oil, la papaina, l’iperico e potremmo continuare la lista ad infinitum, in quanto numerose sono le molecole in grado di coadiuvare la terapia farmacologica o le terapie ambulatoriali.

LE TERAPIE AMBULATORIALI

• Peeling: la nostra grande esperienza sulla terapia di pazienti acneici ci ha portato ad affermare che i trat-

TAB. 3 - PRINCIPALI SCHEMI TERAPEUTICI UTILIZZATI PER LA TERAPIA DEI VARI GRADI DI ACNE

Raccomandazione alta (prima scelta) Microcircolo

Raccomandazione media Sicurezza

Combinazioni fisse: BPO + adapalene o BPO + clindamicina Isotretinoina orale Isotretinoina orale

BPO o retinoidi topici o acido azelaico o antibiotico sistemico + adapalene

Antibiotico sistemico + adapalene o antibiotico sistemico + acido azelaico o antibiotico sistemico + acido azelaico

Antibiotico sistemico + acido azelaico

Raccomandazione bassa Praticità e velocità

Combinazioni fisse: eritromicina topica + tretinoina o eritromicina topica + isotretinoina o antibiotico sistemico + BPO + adapalene o antibiotico sistemico + BP0 o antibiotico sistemico + acido azelaico

Alternative per le donne Vedi prima scelta Vedi prima scelta

Terapia di mantenimento Nessuna

Retinoide topico

Antibiotico sistemico + BPO

Antiandrogeno orale + terapia topica o antiandrogeno orale + antibiotico sistemico

Antibiotico sistemico + BP0 o antibiotico sistemico + adapalene o combinazione fissa: antibiotico sistemico + adapalene + BPO

Antiandrogeno orale + antibiotico sistemico

Retinoide topico ± BPO Retinoide topico ± BPO

Fig. tipico polimorfismo dell’acne: comedoni, papule, papulo-pustole, cicatrici ACNE COMEDONICA ACNE PAPULO PUSTOLOSA LIEVE/MODERATA ACNE PAPULO PUSTOLOSA SEVERA o ACNE NODULARE MODERATA ACNE NODULARE SEVERA o ACNE CONGLOBATA

tamenti ambulatoriali velocizzano la guarigione dell’acne per vari motivi:dico) è in grado di ottenere, grazie a una potente azione cheratolitica, sebo-regolatrice e antisettica, una più rapida risoluzione della fase infiammatoria, dell’iper-seborrea e una forte riduzione della iper-cheratinizzazione. Con peeling definiamo una forma accelerata e controllata di esfoliazione indotta dall’uso di una o più sostanze caustiche applicate sulla pelle. Ciò provoca, a seconda della molecola utilizzata e del tempo di applicazione, una parziale o totale distruzione dell’epidermide e danno controllato al derma papillare e reticolare. I peeling, grazie alla loro velocità di azione e alla loro ciclicità, contribuiscono a migliorare quella famosa compliance, ovvero il rapporto di fiducia che si instaura con il giovane paziente, che viene da noi dopo numerose autoprescrizioni o lunghe terapie domiciliari senza,

di solito, aver ottenuto risultato e che, dunque, manifesta sconforto e delusione. Tale compliance permette anche di rispettare correttamente le terapie domiciliari che di solito sono, dagli adolescenti, malviste e mal seguite. Grazie infatti ai peeling ambulatoriali, non è necessario prescrivere tanti prodotti topici, ma solo pochi e mirati e, grazie alla fiducia conquistata, essi saranno adeguatamente applicati sulla pelle. Il peeling migliora anche la compliance di terapie sistemiche con retinoidi a cui può essere tranquillamente associato, nella sua forma soft o modulata (scarsa aggressività e combinato con sostanze biostimolanti/idratanti/antiossidanti).

Gli acidi più utilizzati sono ovviamente i lipofili (particolare affinità per la ghiandola sebacea): acido salicilico, acido piruvico, acido mandelico, acido tricloroacetico, acido retinoico, ma non disdegniamo neanche le molecole idrofile prevalentemente cheratolitiche, come l’acido glicolico

in grado di ridurre drasticamente la formazione dei tappi di cheratina coinvolti prepotentemente nella patogenesi dell’acne. Oggi il mondo dei peeling è fatto di peeling combinati (più molecole insieme) e di peeling modulati (abbinati a sostante antiossidanti o biostimolanti o schiarenti), ovvero il dermatologo più che scegliere un’unica molecola per curare l’acne utilizza un complesso di molecole acide e antiossidanti in modo da poter agire pienamente sul follicolo pilo-sebaceo, target principale della malattia e in modo da migliorare l’integrità di tutta la pelle.

• Luce LED: può una luce curare l’acne? Assolutamente sì, ma dipende dalla lunghezza d’onda. Ovvero esistono luci rosse (633nm) e blu (417477nm) che, emesse a particolari lunghezze d’onda (no ultravioletti), sono in grado di ridurre l’infiammazione, hanno una reale azione battericida, stimolano la produzione di collagene ed elastina. Ovvio che la terapia con le luci può essere estesa non solo all’acne, ma anche alla rosacea, al crono e photo-aging e al trattamento delle cicatrici. Anche la terapia LED rappresenta, dunque, una possibile scelta di terapia ambulatoriale.

RADIOFREQUENZA FRAZIONATA CON AGHI

La tecnologia frazionata rappresenta la svolta nel trattamento delle cicatrici acneiche. In questo caso l’energia utilizzata è una radiofrequenza frazionata su micro-aghi che emettono tale radiofrequenza in punta o su tutta la lunghezza dell’ago (due diversi puntali). L’energia che è emessa consente un danno frazionato di derma ed epidermide che consente un notevole miglioramento della profondità delle cicatrici acneiche anche dopo la prima seduta.

LASER FRAZIONATO CO2 ABLATIVO

Cambia il tipo di energia, non cambia la mission, ovvero il ricompattamento del derma e un miglioramento notevole delle cicatrici acneiche. Il questo caso, l’energia sempre frazionata induce un danno non mediato da aghi e radiofrequenza, ma da un laser CO2.

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TAB. 4 - 2010 DRENO E COLL. GLOBAL ACNE SEVERITY SCALE (GEA SCALE) Grado Indice di gravità Clinica 0 Nessuna lesione Pigmentazioni post-infiammatorie o esiti cicatriziali 1 Poche lesioni Comedoni aperti/chiusi e scarse papulo-pustole 2 Lieve Meno della metà del viso coinvolta comedoni + papulo-pustole 3 Intermedia Più della metà del viso coinvolta, numerosi comedoni, papulopustole e qualche nodulo 4 Grave Intero viso coinvolto comedoni, papulo-pustole e noduli 5 Molto Grave Forma molto infiammatoria con tutte le lesioni elementari, soprattutto numerosi noduli. Drammatica riduzione della fase infiammatoria dopo solo due sedute peeling con acido salicilico 25%. Trattamento di radiofrequenza frazionata con microaghi; a sinistra il manipolo a radiofrequenza frazionato con aghi che induce fugace eritema e edema (24h); a destra prima e dopo 2 sedute (dopo 4 mesi dalla prima seduta): notevole ricompattamento di ampie cicatrici (tipo rolling) acneiche del volto

La cute subito dopo il passaggio di un manipolo laser diodo 1550 frazionato non ablativo. Eritema diffuso, edemi puntiformi. Down time 2 giorni

corso teorico-pratico APPROCCIO

MULTIDISCIPLINARE

AL TRATTAMENTO DELL’ACNE

Obiettivo del corso L’acne è una patologia multifattoriale, erroneamente considerata specifica di giovani e adolescenti: in realtà è prerogativa anche di donne adulte; lo stile di vita dell’ultimo anno ha inoltre portato numerosi cambiamenti, in particolare alla cute del volto, esacerbando questa patologia in pazienti predisposti. Questo corso si pone come obbiettivo la analisi dell’acne e dei principi fondamentali su cui si basano le terapie più comuni ed attuali per correggerla, o meglio, controllarla: correzione e modulazione della secrezione di sebo, azione cheratolitica e riduzione dell’ispessimento a livello del follicolo pilosebaceo, azione antisettica e conseguente trattamento della flora cutanea e delle lesioni infiammatorie. Si prenderanno in esame le indagini cliniche e strumentali per un corretto inquadramento, e successivamente i trattamenti topici o sistemici; come ormai consueto per i corsi VALET-CPMA sarà possibile seguire una selezione di casi in pratica per approfondire le metodiche ambulatoriali.

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Matteo Basso - Dr.ssa Emanuela Di Lella

DATA DEL CORSO: contatta la Segreteria

CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

CONCLUSIONI

Il nostro consiglio, dunque, è non trascurare mai un paziente acneico, tantomeno nelle fasi precoci della malattia. Oltre alla fondamentale terapia domiciliare, consigliamo sempre un trattamento ambulatoriale che ci consentirà di migliorare la compliance e accorciare i tempi di guarigione. La scelta del trattamento domiciliare e ambulatoriale è nelle mani del medico che nella sua esperienza di principi attivi e tecnologie personalizzerà topici ed energie per un unico scopo: guarire dall’acne. ◼︎

RIFERIMENTI

1. Sutaria Amita H, Masood Sadia SJ. Acne vulgaris. StatPearls - NCBI Bookshelf. CRC Press; 2019. Available at: https://europepmc.org/ article/med/29083670.

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3. Yazici K, Baz K, Yazici AE, Köktürk A, Tot S, Demirseren D, et al. Disease-specific quality of life is associated with anxiety and depression in patients with acne. J Eur Acad Dermatology Venereol. 2004 Jul;18(4):435–9. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/ pubmed/15196157.

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Ricompattamento delle cicatrici acneiche (tipo rolling) determinato dall’intensa stimolazione di collagene conseguente all’insulto laser

FACCIAMO SCUOLA!

La dottoressa Paola Molinari, coordinatrice di CPMA-VALET, ci illustra le novità del corsi che i discenti potranno frequentare

Dottoressa Molinari, subito dopo la chiusura del Con gresso Internazionale SIES, riaprirà i battenti la Scuo la CPMA-VALET di Bologna di cui lei è coordinatrice. Prima di addentrarci nel futuro, un rapido sguardo al recente passato: la pandemia ha lasciato strascichi?

«Dopo il periodo forzato di stop della pandemia, c’è stato un aumento di richieste di trattamenti medicoestetici, anche a causa della forte esposizione social unita all’isolamento forzato. Questo ha portato tanti medici di nuova leva a improvvisarsi medici estetici e a fare trattamenti anche avanzati senza averne le com petenze».

Come sono stati vissuti questi anni difficili, da voi docenti e dai discenti?

«È stato ovviamente necessario implementare i corsi online a discapito delle lezioni in presenza. Abbiamo tuttavia riscontrato un’enorme volontà da parte dei medici, sia esperti che giovani, di mettersi in gioco con questa nuova modalità, sfruttando il tempo “fermo” per formarsi e approfondire temi conosciuti. I DIGITAL SIES DAYS sono stati l’esempio di questa volontà e necessità: al sabato pomeriggio, centinaia di colleghi si sono collegati, e questo per molti mesi, per seguire in diretta da VALET due ore di aggiornamento monotematico, con la peculiarità - di cui andiamo fieri - di vedere colleghi che presentavano una tecnica e la mostravano poi in LIVE dal Poliambulatorio MULTIMED»

Uno dei punti di forza della vostra Scuola è rappresentata dalla parte pratica dei corsi: anche per il 2023 è confermata questa caratteristica?

«Assolutamente confermata. In un lavoro come il nostro, è indispensabile lo studio teorico e l’“occhio clinico”, ma anche l’esperienza manuale. Tutti i nostri corsi offrono quindi entrambe le componenti, per garantire al discente una conoscenza a tutto tondo».

Quali sono le novità più importanti, per l’anno che va a cominciare?

«Dal nuovo anno verrà introdotta la possibilità di corsi singoli e personalizzati, sia nella parte teorica che in quella pratica, faccia a faccia con uno dei docenti della scuola esperti sull’argomento scelto» Qual è il corso più frequentato, fra i tanti in calendario, e perché?

«Tra i corsi più frequentati ci sono di sicuro quelli del modulo viso (a fine novembre, durante l’ultima edizione del SIES Day, abbiamo proprio parlato di volto): questi corsi offrono una panoramica di tutte le tecniche utilizzabili, a seconda delle caratteristiche intrinseche del paziente. Un altro corso molto ambito è quello sulle complicanze in Medicina Estetica, che permette di prepararsi al meglio per affrontare i possibili imprevisti del nostro lavoro».

Negli anni, avete perfezionato le conoscenze in Medicina e Chirurgia Estetica di migliaia di medici: oggi, perché un suo giovane collega fa bene a iscriversi ai vostri corsi?

«Purtroppo oggi non esiste ancora un corso di specializzazione specifico nel nostro ambito. I nostri programmi si propongono come valida e completa alternativa per colmare questa mancanza e permettono a un giovane medico di poter lavorare in poco tempo e in modo sicuro in un settore in rapido aumento» ◼

31 L’INTERVISTA
Intervista a: Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena Coordinatrice Comitato Scientifico SIES e Scuola CPMA VALET - Bologna
DIVISIONE DIDATTICA I.P.

La Bellezza è un’emergenza virtuosa

L’emergenza, dizionario alla mano, è “una circostanza imprevista” , un fatto eccezionale, ma negli ultimi anni l’umanità è stata costretta a vivere in uno stato di emergenza continua che ha minato l’intero tessuto sociale. A occhio, viste le cifre ufficiali, gli unici comparti che non arretrano (anzi: avanzano…) sarebbero quello farmaceutico e quello delle armi. Lasciando da parte ogni considerazione relativa agli ormai “familiari” Big Pharma e Signori della Guerra, grazie a Dio c’è un altro settore che ha attutito fino quasi a non sentirli i morsi della crisi. Medicina e Chirurgia Estetica, per esempio, hanno continuato a svolgere la propria azione, offrendo alle persone un porto sicuro nel quale trovare un dolce attracco. Perché il ricorso al medico o al chirurgo estetico , una volta ritenuto un vezzo, è diventato un vero e proprio punto di partenza per stare bene con se stessi e con gli altri, nonostante quello che succede nel Mondo. Così, mentre le cifre ufficiali ci raccontano di contrazione dei consumi, di crescita che torna a puntare lo zero e catastrofi economiche, le stesse cifre ufficiali ci dicono che sempre più persone si rivolgono al medico e al chirurgo estetico per migliorare in primo luogo la percezione che hanno di loro stessi. Perché stare bene con se stessi, ormai è risaputo, significa stare bene tout court, come ampiamente dimostrato. E il bello è che se un tempo – agli albori di Medicina e Chirurgia Estetica – erano soprattutto le donne ad affollare gli ambulatori, oggi gli uomini rivendicano le… pari opportunità , nel senso che un numero crescente di maschietti ha preso l’abitudine di recarsi negli studi medici per rallentare lo scorrere del tempo o correggere qualche difettuccio ritenuto insopportabile. Ecco quindi spalancarsi davanti ai medici nuove opportunità Per farlo al meglio, per essere sempre aggiornati sulle tecniche innovative e sugli ultimi prodotti proposti dalle aziende del settore, esiste una sola strada, che il medico già ben conosce: il continuo aggiornamento .

VALET-CPMA informa e fa crescere le conoscenze dei medici da oltre un quarantennio, aggiornando a sua volta i metodi di insegnamento, dotandosi delle tecnologie più innovative e delle professionalità necessarie.

Nelle nostre aule, all’esauriente parte teorica da sempre viene affiancata una parte pratica che consente a chi frequenta i nostri corsi di “toccare con mano” le varie casistiche, in modo da poter essere immediatamente operativi una volta rientrati nel proprio ambulatorio.

“Imparo e lavoro”, insomma, un po’ come succedeva nelle botteghe dell’arte che hanno reso il nostro Paese uno splendido museo a cielo aperto. Gli artisti di un tempo come i medici di oggi: in fondo, in entrambi i casi stiamo parlando di Grande Bellezza…

Scelgo

la Scuola di Bologna perché…

Negli ultimi quarant’anni ha formato ottimi medici provenienti da tutta Italia

La Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica è strutturata in moduli didattici tematici

Ogni modulo è composto da corsi monotematici teorico-pratici di immediato apprendimento

CPMA ,

Una volta usciti dall’aula, si riescono ad applicare in ambulatorio le tecniche imparate

… Posso decidere di frequentare l’intero modulo tematico o il singolo corso monotematico

I corsi si tengono nel weekend e non intralciano la mia attività professionale

Scelgo Medicina e Chirurgia Estetica perché…

È il settore che ha ancora oggi i maggiori margini di diffusione

I pazienti non sono “malati”, ma persone che desiderano stare bene con loro stessi

Non devo stravolgere la mia attività abituale per ampliare i miei orizzonti

La gente vuole sempre più spesso eliminare gli inestetismi

… Anche nei momenti di crisi, questo segmento ha continuato a crescere

Posso coniugare nel mio ambulatorio il Bene e il Bello

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Un po’ di STATISTICA Medicina Estetica 2019 780.000 - Chirurgia Estetica 2019 315.000 | Medicina Estetica 2021 982.000 - Chirurgia Estetica 2021 320.000 Procedure complessive 1.115.000 nel 2019 | 1.302.000 nel 2021 Procedure di Medicina e Chirurgia Estetica in Italia (stima annuale 2019-2021 statistiche SIES) Acido Ialuronico 375.000 Tossina Botulinica 342.000 Trattamenti Tecnologici Corpo 142.000 Epilazione Laser 62.000 Peeling Chimici 39.500 Trattamenti con Fili 21.500 Procedure per tipo Procedure per genere 0 100 000 20 0 000 300 000 400 000 0 200000 400000 600000 800000 1000000
I nostri SUPPORTERS VALET - Provider standard ECM n° 1328 Via dei Fornaciai, 29/b - 40129 - Bologna (Italy) Tel +39 051 63 88 334 - 051 02 16 405 - 051 32 01 70 www.VALET.it info@VALET.it DIVISIONE DIDATTICA Contatti aggiornato al 21 dicembre 2022 Supporters La Scuola CPMA si avvale del contributo non condizionante delle seguenti aziende: Main Supporters

LA SCUOLA DELL’OBBLIGO

Lo scorso 17 dicembre si sono tenuti gli esami di fine anno alla CPMA-VALET. Abbiamo chiesto il parere a quattro medici, scoprendo che… «Ampliare le mie conoscenze nell’ambito della Medicina Estetica era il mio sogno nel cassetto. Grazie a voi ho aperto il cassetto e il sogno è diventato realtà»

Lo ha stabilito nel 1973 Eduardo De Filippo con la sua commedia teatrale “Gli esami non finiscono mai”, ogni giorno ciascuno di noi lo sperimenta nel quotidiano: la vita è un susseguirsi di scelte. E no, non abbiamo visto “quattro ragazzi con la chitarra/e un pianoforte sulla spalla”, nella sede di VALET, però immaginiamo che per la trentina di medici chiamati all’atto conclusivo del percorso CPMA sia stata una… “Notte prima degli esami” particolare. Loro, che dalla quinta elementare all’università, alla specializzazione, di esami ne hanno già sostenuti tanti, si sono comunque presentati al cospetto dei nostri docenti con il piglio giusto, quello dei professionisti che si aggiornano costantemente per offrire il meglio ai propri pazienti. Ne abbiamo sentiti quattro, di questi giovani medici che hanno frequentato la nostra Scuola per affinare (in certi casi addirittura scoprire) le conoscenze in fatto di Medicina Estetica.

Perché avete scelto la Scuola CPMA-VALET?

Eros Curti: « Il mio ambito è quello della Medicina Generale, però mi era capitato di affiancare un collega modenese esperto in Medicina Estetica e la materia mi aveva appassionato. Così ho deciso di affrontare un percorso completo, e siccome altri colleghi mi avevano parlato molto bene della Scuola di Bologna sono andato sul sicuro»

Elisabetta Drusian: « Ampliare le mie conoscenze nell’ambito della Medicina Estetica era il mio sogno nel cassetto. Vivo e lavoro a Treviso, quindi potevo avere alternative, però il fatto che i vostri corsi si svolgessero durante il week-end è stato decisivo per la mia scelta. Così ho aperto il cassetto e il sogno è diventato realtà » . Paolo Marchetti: « Mi sono iscritto insieme a un amicocollega. Anzi, per dire la verità mi ha quasi... trascinato

36 GLI ESAMI
EROS CURTI ELISABETTA DRUSIAN

da voi e di questo gli sarò eternamente grato. L’Agopuntura, che potrei definire la mia passione, ha punti d’incontro con la Medicina Estetica, tanto che la mia Tesi per l’esame parla di Agopuntura Cosmetica, finora quasi esclusiva dei medici coreani. Insomma, da voi ho trovato quello che mi mancava...» .

Manuela Maria Schito: « Prima di prendere la decisione, mi sono informata e ho raccolto parecchi pareri, tutti estremamente positivi. Siete bravi, siete vicini a Modena, che è la mia città: che cosa avrei potuto trovare, di meglio? Niente!»

In che cosa vi sentite più sicuri, al termine dei corsi che avete frequentato?

Eros Curti: « Mi sento forte di una preparazione a 360°, sono più sicuro nella pratica clinica, avendo frequentato il modulo viso base e avanzato. Filler e botulino non hanno più segreti, grazie a voi...»

Elisabetta Drusian: « In primavera mi iscriverò a corpo base, poi l’avanzato. A quel punto, sarò sicurissima in tutto»

Paolo Marchetti: « Ho la sicurezza che quella della Medicina Estetica è una strada da percorrere con fiducia, tanto che adesso sto cercando l’ambulatorio giusto...» .

Manuela Maria Schito: « Ero completamente a digiuno, per me era tutto nuovo, mentre adesso mi sento pronta per dare il via a questa nuova fase della mia vita. Le sembra poco?»

Consiglierebbe

Eros Curti: « Certo che sì. La suddivisione in moduli didattici, la possibilità di costruirsi un percorso personalizzato, la parte teorica ben abbinata a quella pratica, grazie anche al tutor che ti segue passo dopo passo: tutto questo si trova altrove? Da voi, sì»

Elisabetta Drusian: « Sì, e lo farei parlandogli del corpo docenti, che in un anno – partendo io da zero – mi ha insegnato quello che c’era da sapere. Il vostro è un ottimo metodo. Al collega, però, consiglierei di chiedervi ancora più pratica, magari anche attraverso corsi a pagamento» .

Paolo Marchetti: « Siete un sicuro punto di riferimento, il taglio pratico che date ai vostri corsi è splendido. Lo consiglierei caldamente...» .

Manuela Maria Schito: « La didattica eccezionale, l’ambiente è eccezionale: dai, che cosa aspettate a iscrivervi?» . ◼

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a un collega di iscriversi alla Scuola di Bologna? PAOLO MARCHETTI
info@valet.it | www.valet.it 051 63.88.334 | 051 02.16.405 | 051 32.01.70 CPMA - VALET Provider Standard ECM n° 1328 Via dei Fornaciai 29/B - 40129 Bologna CONTATTI
MANUELA MARIA SCHITO

UPGRADES PRATICI

IN PRATICA, NON AVRAI PIÙ DUBBI

Al termine dei corsi dedicati a Filler (base e avanzato), Tossina Botulinica (base e avanzato), Tossina Botulinica Intradermica, Biostimolazione, Rinoplastica Medica, Tecniche Laser Viso e Tecniche Laser Corpo, CPMA-VALET offre ai propri discenti un’ulteriore possibilità

La nostra Scuola, è risaputo, tiene in grande conside razione la parte teorica e chiama a svolgere il ruo lo di docente alcuni fra i migliori specialisti italiani. Al tempo stesso, per venire incontro ai desideri dei propri discenti, la parte pratica occupa ugualmente un ruolo di primo piano, per permettere ai corsisti di essere imme diatamente operativi una volta lasciata l’aula e rientrati nei propri ambulatori. Per ribadire ulteriormente questo indirizzo, CPMA-VALET organizza alcuni Upgrade pratici al termine dei corsi de dicati a Filler (base e avanzato), Tossina Botulinica (base e avanzato), Tossina Botulinica Intradermica, Biostimo lazione, Rinoplastica Medica, Tecniche Laser Viso e Tec niche Laser Corpo. Vediamo in concreto di che cosa si tratta.

UPGRADE PRATICI

PER I CORSI SUGLI INIETTIVI

Al termine dei corsi dedicati a Filler (base e avanzato) , Tossina Botulinica (base e avanzato) , Tossina Botulinica Intradermica, Biostimolazione e Rinoplastica Medica, a 5 allievi verrà data la possibilità di partecipare a un ulteriore corso (programmato dalle 18 alle 20) prettamente pratico, durante il quale il medico – sotto la supervisione del docente – tratterà una paziente da lui reclutata con il prodotto fornito dalla scuola. Il corso (a pagamento: 300,00 euro iva compresa) è aperto agli

allievi che durante il giorno partecipano al corso teoricopratico CPMA-VALET. Coloro che volessero iscriversi agli Upgrade pratici dovranno inviare alla Segreteria Organizzativa materiale fotografico della paziente che vorranno trattare, per permettere ai Tutor di organizzare al meglio la pratica didattica, e copia della Polizza Professionale in corso di validità. Per questi corsi non è prevista erogazione di crediti ECM.

UPGRADE PRATICI PER I CORSI DI TECNICHE LASER

Al termine dei corsi dedicati a Tecniche Laser Viso e Tecniche Laser Corpo, a 5 allievi verrà data la possibilità di partecipare a un ulteriore corso (dalle 14 alle 18) prettamente pratico, durante il quale il medico, sotto la supervisione del docente, tratterà una paziente da lui reclutata con le tecnologie a disposizione della Scuola. Il corso (a pagamento: 400,00 euro iva compresa) è aperto agli allievi che hanno partecipato al corso. In fase di iscrizione sarà da concordare la tipologia di trattamento da effettuare. ◼

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

www.valet.it/moduli/upgrade-pratici.html

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LA SCUOLA DI BOLOGNA

SOFWAVE: UNA NUOVA

TECNOLOGIA CERTIFICATA PER IL RINGIOVANIMENTO PROFONDO

L’evoluzione tecnologica a ultrasuoni, totalmente diversa dalle precedenti, permette di ottenere una coagulazione omogenea del collagene e, sfruttando l’incremento di temperatura, ottiene aree di coagulazione omogenee

La riduzione della lassità cutanea profonda del viso (lifting non chirurgico) è sempre stata una grossa sfida in Medicina Estetica.

Partendo dall’utilizzo degli ultrasuoni microfocalizzati, si è pian piano verificata una svolta in questo ambito, che ha aperto le porte a effetti lifting nel viso senza ricorrere alla Chirurgia. Infatti, Sofwave rappresenta l’ultima evoluzione tecnologica nel campo dell’incremento tissutale della quota di collagene e di fibre elastiche in modo non invasivo grazie all’utilizzo di ultrasuoni sincroni paralleli. Stiamo parlando di una tecnologia a ultrasuoni totalmente diversa dalle

precedenti, che ci permette di ottenere una coagulazione omogenea del collagene a una profondità di 1,5 mm. Sofwave sfrutta l’incremento di temperatura tra 60 e 70° C per ottenere aree di coagulazione omogenee della lunghezza di 4 mm. moltiplicate per 7 trasduttori.

ENERGIA CONTROLLATA

L’innovazione tecnologica, già appro vata FDA, consiste nella presenza in un unico manipolo di sette trasduttori che emettono energia in modo sin crono, proteggendo la cute da ogni danno relativo all’impatto termico grazie a un sistema di raffreddamen

to superficiale estremamente efficace. I trasduttori presenti nel manipolo rilasciano energia controllata variabile da 3 a 5 J, creando cilindri di coagulazione paralleli a livello del derma superficiale. Questa energia innesca una modifica strutturale del collagene tale da determinare, secondo un principio biologico ben definito, una catena di eventi che richiamano in

MEDICINA ESTETICA
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lagene (fibroblasti). Il meccanismo biologico permette in tal modo l’incremento della quota di elasticità del tessuto trattato, con conseguente risalita dello stesso.

UNA SOLA SEDUTA Stiamo parlando di un trattamento da eseguire in una sola seduta, ben tollerato dai pazienti con un’ampia fascia di età (30-65 anni), che richiede all’incirca 30 minuti e che, grazie ai suoi sistemi di protezione cutanea, permette la ripresa delle normali attività sociali immediatamente dopo il trattamento. L’innesco della catena biologica di sintesi del collagene ci permette di evidenziare un risultato stabile e duraturo nelle settimane successive al trattamento. Il protocollo prevede una sola seduta, da ripetere ogni 1218 mesi.

A differenza delle precedenti tecnologie, stiamo parlando di un trattamento meglio tollerato dai pazienti senza alcun effetto indesiderato.

La profondità di 1,5 mm, alla quale l’energia viene concentrata, rappresenta di per sé una garanzia di sicurezza, non essendo presenti a tale profondità strutture importanti (grandi vasi, capi ossei, tronchi nervosi motori). Sofwave, grazie alla sua innovativa tecnologia, si posiziona nell’ambito delle procedure per il “lifting non chirurgico” ai gradini più alti, per assicurare ai pazienti un trattamento veloce ed efficace dai risultati certificati.

STUDI IN CORSO Sofwave ha già ottenuto ben quattro certificazioni FDA per “lifting del sopracciglio”, “lifting del tessuto lasso sottomentoniero”, “lifting del tessuto del collo”, “miglioramento delle microrughe”. La sua sicurezza, semplicità di utilizzo, assenza di tempi di recupero e minimo discomfort per il paziente, unito a risultati molto importanti, hanno reso Sofwave lo strumento che nell’ultimo anno ha rivoluzionato la Medicina Estetica negli Usa. Viso, collo e décolleté rappresentano le aree più trattate, ma interessanti sviluppi sono in fase di approfondimento per molte altre aree del corpo.

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Prima e Dopo trattamento con Sofwave. La seconda foto riporta il risultato a 3 mesi dopo il primo trattamento.
41 SCOPRI DI PIÙ RINGIO V ANIMENT O PROFONDO CO N U LTRASUON I PARALLEL I La nuova tecnologia che negli USA sta cambiando l’approccio alla medicina estetica Stand 105

SIES DAY 2022: IL MUST-ATTEND EVENT PER I PROFESSIONISTI

Da 20 anni questo evento rappresenta il “save the date” imperdibile per chi ha fatto della Medicina Estetica la propria professione

Il 26 novembre scorso si è tenuto l’annuale SIES DAY presso la storica sede del centro di formazione VALET di Bologna e, come da tradizione, ha fatto registrare il pieno di partecipanti sia tra i medici sia tra le aziende del settore. Da 20 anni questo evento rappresenta il “save the date” imperdibile per chi ha fatto della Medicina Estetica la propria professione. Il tema della giornata è stato il VOLTO, specchio delle nostre emozioni e del tempo che passa, che secondo le ultime statistiche si riconferma l’area catalizzatrice della Medicina Estetica. Questo importante distretto è stato meticolosamente esaminato seguendo tre principali criteri:

PRECISIONE, ovvero disamina di trattamenti sempre più mirati per raggiungere obiettivi consoni alle esigenze del paziente.

INTEGRAZIONE, intesa come possibilità di utilizzare le singole peculiarità e le sinergie che i differenti trattamenti possono mettere a disposizione.

CONDIVISIONE, ovvero il confronto fra relatori e partecipanti, grazie alle numerose LIVE, in modo da poter recepire non solo dei take-home messages,

ma anche conoscenza concreta di tec niche da portare a casa per arricchire il proprio bagaglio professionale.

TEORIA E PRATICA

Come di consueto, la giornata si è aperta con un focus sull’anatomia ed è continuata con brevi presentazioni teoriche seguite da dettagliate sessioni pratiche in diretta LIVE dal Poliambulatorio MULTIMED, braccio operativo del Centro di Formazione VALET, a dimostrazione di tutte le tecniche presentate. I partecipanti hanno avuto modo di assistere a tutte le fasi del trattamento, potendo porre direttamente le domande ai relatori ed entrando in contatto con le aziende più rappresentative del settore nell’ampia area espositiva. In una parola: Condivisione! Non partecipare? Un grosso errore! Proprio per il taglio pratico che lo contraddistingue, il SIES DAY, con la partecipazione così cospicua di professionisti del settore, rappresenta sicuramente il must-attend event nel quale tutti possono portare

mento professionale, ma non solo: tradizionalmente fa da preludio al Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica della Sies, che ci riserverà grandi sorprese! Stay tuned… ◼

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Dr.ssa Maria Cristina D’Aloiso Medico Estetico - Padova Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

Le tendenze degli ultimi anni hanno dettato il nostro modo di essere, di vestirci e di curarci. Oggi avere un corpo bello e in forma è moda. Tuttavia, non è solo la moda a indurre le donne di qualunque età a trascorrere ore e ore in palestra, o a esaurirsi dietro diete detox e a rivolgersi a noi medici e chirurghi estetici. Infatti, un corpo ben “mantenuto” è anche segno di buona salute. Per noi medici estetici, trattare il corpo è sempre una bella sfida, non facile e dai risultati non sempre certi, soprattutto quando si tratta di PEFS e adipe localizzato.

Il rimodellamento corporeo ambulatoriale è infatti un campo vastissimo, che raggruppa numerose procedure in grado di agire sul body contour. A tutt’oggi, possiamo riunire sotto il termine di Body Contouring trattamenti

BODY COUNTURING: DALLE INIEZIONI SCIOGLIGRASSO ALLE TECNOLOGIE

Il corpo ben “mantenuto” è anche segno di buona salute. Possiamo ottenere il risultato in questo modo...

quali la cura della cellulite, il rassodamento cutaneo, il pro-rafforzamento muscolare e la riduzione del grasso corporeo.

IN CASO DI PEFS

È un dato di fatto che la PEFS è una patologia multifattoriale e che la sua terapia presuppone la cura nella piena totalità della patologia stessa per poter avere risultati soddisfacenti. Non meno importante è la terapia per la eliminazione dell’adipe localizzato; anche in questo caso, dismorfismo polifattoriale. Allo stato attuale, sono numerosissime le varie tecniche di terapia che possono essere adoperate per il rimodellamento corporeo, dalle terapie iniettive, vedi carbossiterapia, mesoterapia e intralipoterapia, alle terapie che sfruttano le tecnologie più avan-

zate come criolipolisi, radiofrequenza, ultrasuoni focalizzati, laser, onde d’urto, ect. Certamente per il trattamento della PEFS, in nostro aiuto vengono le cosiddette “iniezioni sciogli grasso”; la mesoterapia è la più conosciuta tra le pazienti e la più adoperata da noi medici estetici. Nello specifico, la mesoterapia è un trattamento medico che consiste nell’introduzione di sostanze mediante molteplici microiniezioni intradermiche superficiali. Eseguita in condizioni adeguate e con le sostanze adatte, è una procedura molto efficace. Tra i principi attivi più adoperati ricordiamo il meliloto, la carnitina, il silicio organico.

Solitamente è una tecnica molto utile negli stadi 1 e 2 di PEFS, mentre nelle stadiazioni più avanzate risulta efficace in combinazione alla carbossiterapia.

La carbossiterapia è una terapia medica molto adoperata negli ultimi anni, che prevede la somministrazione sottocutanea, tramite piccole iniezioni con ago sottile, di anidride carbonica. L’anidride carbonica agisce sulla circolazione sanguigna, poiché aumenta la velocità del flusso dei vasi determinando anche vasodilatazione, permettendo dunque un’ottimale ossigenazione dei tessuti e un più facile smaltimento di scorie e liquidi. Inoltre, ha una blanda azione lipolitica grazie all’azione diretta sul metabolismo cellulare. È un valido alleato per la cura degli stadi 3 e 4 di PEFS anche associati ad adipe localizzato. Per ultima, ricordiamo - tra le “iniezioni sciogli grasso” - l’intralipoterapia, tecnica più che collaudata e adoperata da molti anni. Tale tecnica prevede l’iniezione diretta di una soluzione nello strato di grasso sottocutaneo, ipoderma, in grado di de-

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MEDICINA ESTETICA

terminare apoptosi. Le sostanze più adoperate per indurre apoptosi grazie alla tecnica dell’intralipoterapia sono diverse: tra le più conosciute, ricordiamo Fosfatidilcolina, acido Desossicolico, acido Ascorbico e Ferro Ferrico.

BODY COUNTUR

Le tecnologie per il Body Countur ci vengono in aiuto quando l’accumulo adiposo è superiore a circa 3 cm o in presenza di lassità cutanee. Nel campo tecnologico, moltissime sono le tecniche adoperate, ciascuna con peculiarità diverse, ma accomunate dall’obiettivo comune di indurre apoptosi e permettere l’eliminazione dell’adipe. Tra le più conosciute, troviamo: • Criolipolisi: tecnica di raffreddamento controllato, che utilizza temperature di congelamento (da 0 a -13 °C) per colpire e distruggere le cellule adipose. In questo modo, le cellule adipose (adipociti) che si trovano nel tessuto sottocutaneo, essendo sensibili al raffreddamento, sono sottoposte a un processo di cristallizzazione, a cui segue una lisi spontanea, lenta e graduale (apoptosi).

Modulo CORPO base

Obiettivo del Modulo

Pur mantenendo la stessa struttura didattica, la nuova programmazione della Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica CPMA di Bologna ha aggiornato e introdotto nuove occasioni formative in risposta alle conferme in termini di efficacia e appropriatezza scientifica di quelle tecniche e innovazioni clinico-diagnostiche che fino a poco tempo fa erano sottoposte a vaglio. I due moduli CORPO BASE e CORPO AVANZATO, articolati rispettivamente in 200 + 200 ore, racchiudono, secondo un ordine di propedeuticità e di gradualità delle acquisizioni conoscitive, tutte le metodiche, sia diagnostiche sia correttive, capaci di fornire un completo bagaglio culturale dal punto di vista teorico e pratico necessario per lo svolgimento di una adeguata e completa attività professionale nell’ambito della Medicina e della Chirurgia Estetica.

Per gli iscritti al Modulo, è prevista l’iscrizione gratuita alla SIES (Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica) della durata di 1 anno solare

& BELLEZZA

Inizio del Modulo - 3 MARZO 2023

Per maggiori informazioni

Provider Standard ECM n° 1328 051 63.88.334 - 051 02.16.405 www.valet.it

www.medpharm.it - info@medpharm.it - Tel. 02 48012331 - 02 48013823 Z-LIPO Criolipolisi Z-WAVE Onde d’urto Z-TONE Stimolazione muscolare

Radiofrequenza: tecnica di riscaldamento controllato per mezzo di onde di radiofrequenza in grado di colpire le cellule di grasso. Le apparecchiature di radiofrequenza adoperate per la riduzione dell’adipe localizzato lavorano a temperature uguali o maggiori di 45°C, temperatura necessaria per indurre l’apoptosi degli adipociti. Lo stimolo esterno induce oscillazioni degli adipociti; tali oscillazioni inducono attrito tra le cellule tale da creare il riscaldamento. Tale alterazione innesca la cascata di eventi che portano all’apoptosi.

Ultrasuoni focalizzati: l’energia del fascio ultrasonoro ad alta intensità si propaga all’interno di numerose regioni del corpo umano e, se opportunamente focalizzata, può produrre un incremento locale della temperatura in pochi secondi. I dispositivi HIFU prendono di mira il tessuto adiposo utilizzando energia ad alta intensità, causando in primis coagulazione termica, che porta successivamente all’apoptosi delle cellule adipose.

• Laserlipo: tecnica più vicina alla chirurgia, ma pur sempre tecnica ambulatoriale, che prevede l’utilizzo del laser Nd:Yag per sciogliere rapidamente il tessuto adiposo negli accumuli localizzati e dare più tono alla pelle.

Come si è potuto constatare, il Body countour è un mondo ricco e affascinante che può essere approcciato sia dal giovane medico sia dal medico estetico più esperto. Grazie alla possibilità, inoltre, di combinare diverse tecniche fra loro, i risultati diventano sempre più evidenti e alcune volte quasi pari ai risultati che in passato era possibile ottenere solo con interventi di Chirurgia Estetica. Queste procedure però non dovrebbero essere considerate sostitutive della chirurgia: quest’ultima, infatti, rimane una valida alleata in presenza di accumuli adiposi eccessivi o in presenza di importanti lassità cutanee.

RIFERIMENTI

Martinez-Caballero S, Manon S, Kinnally KW (February 2006). “Regulation of the mitochondrial apoptosis-induced channel, MAC, by BCL2 family proteins”.

Biochim. Biophys. Acta 1762 (2): 191–201. Gao Yan Wei Qiang Chen ShiHai, The effect of local injection with vitamin C to adipocytes apoptosis, Journal of Chinese Medicine Research, 2009 Vol. 9 No. 6 pp. 325-329 Sakagami H, Satoh K, Ohata H, Takahashi H, Yoshida H, Iida M, Kuribayashi N, Sakagami T, Momose K, Takeda M., Relationship between ascorbyl radical intensity and apoptosis-inducing activity, Anticancer Res. 1996 Sep-Oct;16(5A):2635-44 Terri Sundquist, M.S., Rich Moravec, B.S., Andrew Niles, M.S., Martha O’brien, Ph.D., And Terry Riss, Ph.D., Timing Your Apoptosis Assays, Cell Notes Issue 16 2006.

Trattamento degli eccessi adiposi per apoptosi degli adipociti - maurizio ceccarelli & coll. International centre for study and research in aesthetic and physiological medicine. Laser-assisted lipolysis: a review. Tarek M Fakhouri 1, Abdel Kader El Tal, Ayad E Abrou, David A Mehregan, Frank Barone. Dermatol Surg. 2012 Feb;38(2):155-69. doi: 10.1111/j.1524-4725.2011.02168.x. Epub 2011 Oct 20. Cryolipolysis for fat reduction and body contouring: safety and efficacy of current treatment paradigms. Ingargiola MJ, Motakef S, Chung MT, Vasconez HC, Sasaki GH.Plast Reconstr Surg. 2015 Jun;135(6):1581-1590.

SALUTE & BELLEZZA 2018

Molecular Biology of the Cell (textbook) (5th ed.). Garland Science. p. 1115. Apoptosis Interest Group (1999). “About apoptosis”. Retrieved 2006-12-15. Biotecnología Aplicada 23: 1–10. Dejean LM,

Mesotherapy for local fat reduction. Jayasinghe S, Guillot T, Bissoon L, Greenway F.Obes Rev. 2013 Oct;14(10):780-91.

Review of non-invasive body contouring devices for fat reduction, skin tightening and muscle definition. Mazzoni D, Lin MJ, Dubin DP, Khorasani H.Australas J Dermatol. 2019 Nov;60(4):278-283.

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Le migliori tecnologie laser www.medpharm.it - Winfo@medpharm.it - Tel. 02 48012331 - 02 48013823 INVITO SPEAKERS DIRETTORE SCIENTIFICO MAURICE ADATTO DAVID ECCLESTON SANTO RAFFAELE MERCURI 18 FEBBRAIO 2 02 3 HOTE L EXCELSIO R GALLIA , CUTER A UNIVERSIT Y CLINICA L FORU M18 Febbraio 2023 Hotel Excelsior Gallia Milano POSTI LIMITATI
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RIDENSIFICARE

CON LA BIOCANNULA E I FILI IN PDO

Effetto naturale di stimolazione del meccanismo d’azione biologico di autoproduzione di collagene per un “refill” senza aggiungere volume

La rivitalizzazione con fili è un innovativo concetto di rivitalizzazione e ridensificazione dei tessuti che comporta il riempimento autologo dell’area da trattare, attraverso lo stimolo che avviene sulla produzione di proprio collagene, senza l’utilizzo di prodotti che apportino volume all’area. Si ottiene così un ringiovanimento della zona senza il rischio di volumi in eccesso e con un risultato estremamente naturale. Questi fili incrementano la sintesi di collagene autologo nel tessuto in circa due-tre mesi, permettendo così di avere un risultato duraturo nel tempo.

I L POLIDIOSSANONE

Questi fili sono costituiti da polidiossanone (PDO), un materiale anallergico e antibatterico che viene impiegato da più di trent’anni in cardiochirurgia pediatrica e oftalmologica come filo di sutura. Le sue proprietà vengono sfruttate da tempo nel campo della Medicina Estetica proprio perché una volta impiantati nei tessuti permettono lo stimolo sulla sintesi di collagene autologo.

I fili impiegati possono essere lisci con alto potere stimolante oppure di trazione con un leggero potere liftante immediato.

L A BIOCANNULA

V Lift PRO Biocannula è un prodotto composto da una cannula di tipo L, calibro 23G, che viene introdotta nel tessuto in modo atraumatico, previa esecuzione di un foro d’ingresso con ago.

Fig. 1: immagine ecografica, piano corretto d’impianto della biocannula

Non avendo una punta tagliente, la cannula scorre nel sottocute, che rappresenta il corretto piano di impianto (Fig. 1), senza incontrare particolari ostacoli e riducendo al minimo il rischio di causare lividi. Al suo interno sono presenti 14 fili MONO di biostimolazione 5-0 USP (Fig. 2). I fili inseriti generano una grande quantità di collagene di tipo l e III, così che in modo assolutamente naturale e per meccanismo d’azione biologico si produca un “refill” senza la necessità di introdurre volume. La procedura è compatibile con l’integrazione del trattamento con acido ialuronico, se necessario, già un mese dopo l’inserzione.

L E AREE TRATTABILI

Pur potendo impiegare questo dispositivo in ogni area del viso, le principali aree per le quali il trattamento con la biocannula è maggiormente indicato sono la regione delle tempie, la zona perioculare (anche per ottenere un leggero effetto distensivo-liftante sul sopracciglio), la zona geniena e la piega della marionetta, dove è sempre difficile ottenerne una ridensificazione armonica senza eccessi volumetrici legati a depositi di filler (Fig. 3)

Fig. 2: V Lift PRO Biocannula

MEDICINA ESTETICA

uesti fili sono stati introdotti nelpo, pertanto i risultati qui presentati sono preliminari e saranno parte di un lavoro più completo che necessita di un periodo di osservazione di almenotato che si vede nell’immediato post , i risultati più significativi sono visibili a partire dasistica personale, le pazienti trattate nell’area della piega della marionettato post trattamento e rifarebbero il trattamento o lo consiglierebbero alle amiche. Il dolore percepito è sempre stato lieve o assente. A distanza di almeno una settimana, quando l’e-

Fig. 4: pre e immediato post trattamento con 1 V Lift PRO Biocannula per lato

dema transitorio legato al passaggio della cannula si è totalmente riassorbito, le pazienti riferiscono una correzione naturale della piega.

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Modulo VISO base Inizio 10 MARZO 2023 Per maggiori informazioni Provider Standard ECM n° 1328 051 63.88.334 - 051 02.16.405 www.valet.it
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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Paola Molinari

Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena Coordinatrice Comitato Scientifico SIES e Scuola CPMA VALET - Bologna Dr. Simone Ugo Urso

Specialista in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso, Medico Estetico - Bologna Docente CPMA VALET - Bologna

I n uno studio professionale dedicato alla Medicina Estetica e alla Flebologia, non può mancare un medical device di Carbossiterapia, senza contare che moltissime altre discipline mediche specialistiche si servono di questo valido trattamento. Come dice la mia collega e compagna di corso, la dottoressa Paola Molinari, «la carbossiterapia è come il prezzemolo, sta dappertutto!» . Analizzando le principali azioni fisiologiche che svolge l’anidride carbonica iniettata nel sottocute, capiamo il motivo della sua efficacia. Primo fra tutti, il meccanismo della vasodilatazione tessutale. Grazie alla presenza del gas nel sottocute, le fibre muscolari lisce che avvolgono

CARBOSSITERAPIA SENZA SEGRETI

Una metodica di trattamento molto compliante e quindi fondamentale all’interno di un ambulatorio medico che si occupa del benessere del microcircolo in senso lato

ra il livello di perfusione tessutale. Questa oscillazione stimola il tessuto rendendolo ricettivo, migliora il microcircolo e il drenaggio tessutale e di conseguenza l’irrorazione dei tessuti stessi. In Flebologia, la Carbossiterapia sinergizza la scleroterapia dei capillari proprio grazie alla sua azione di “vasomotion”, migliorando così il microcircolo del pannicolo dermico e sottocutaneo che, una volta sfiammato, si ammorbidisce e drena agevolmente verso i collettori più profondi evitando l’eventuale e spiacevole complicanza del “matting” Non di minor importanza l’azione flebo-linfocinetica che l’anidride carbonica svolge sul sistema venolinfatico degli arti inferiori in genere,

“gambe senza . Una seduta settimanale per circa tre mesi di somministrazione di -

E FFETTO BOHR

Un’altra importante funzione svolta dall’anidride carbonica è quella dell ’iper-ossigenazione del tessuto: somministrando il gas nel sottocute, il tessuto si acidifica e, grazie alla diminuzione del pH tessutale, si realizza l’effetto Bohr, fenomeno biochimico per cui l’emoglobina, in presenza di iperacidosi tessutale, rilascia l’ossigeno trasportato e cattura la CO2 in eccesso trasportandola via, favorendo un’area ad alta concentrazione di ossigeno. Quindi con la Carbossiterapia si ottiene un doppio stimolo con un doppio effetto positivo: la vasodilatazione con neoangiogenesi e l’iperossigenazione dei tessuti.

Questa è un’ottima sinergia per il benessere dei tessuti, soprattutto per quelli coinvolti da processi infiammatori del sottocute, primo fra tutti la pannicolopatia edematofibrosclerotica, meglio conosciuta come “cellulite” ! In riferimento a quest’ultimo disturbo, spesso il paziente manifesta il fastidioso problema dell’adiposità localizzata: ed ecco che la carbossiterapia abbandona le vesti della riabilitazione vascolare e diventa uno strategico strumento lipolitico. Infatti, aumentando la velocità di flusso di emissione del gas e indirizzando il gas verso gli strati più profondi, otteniamo una dilatazione del tessuto adiposo che genera un effetto lipolitico dovuto all’iperossigenazione del tessuto stesso.

Questo fenomeno di iperossigenazione produce un’ossidazione degli acidi grassi che, associata all’aumento del fenomeno vasodilatatorio, favorisce un’accelerazione del metabolismo tessutale locale a cui

Effetto Bohr. l’emoglobina, in presenza di iperacidosi tessutale, rilascia l’ossigeno trasportato e cattura la CO2 in eccesso trasportandola via, favorendo un’area ad alta concentrazione di ossigeno

riale da aumentata iperdistensione delle cellule adipose provocata dal gas insufflato.

UNA M ETODICA

FONDAMENTALE

Questo effetto è dovuto a più cause convergenti tra loro: la già nota iperossigenazione del tessuto adiposo, che produce un’ossidazione degli acidi grassi che si associa all’aumento del fenomeno vasodilatatorio favorendo un’accelerazione del metabolismo tessutale locale, a cui si aggiunge l’attivazione recettoriale da aumentata iperdistensione delle cellule adipose provocata dal gas. L’importante sovradistensione così creata causa l’attivazione di esterocettori specifici, che favoriscono la liberazione di sostanze algogene come le catecolamine, la bradichinina e la serotonina.

Queste sostanze agiscono sui recettori specifici β adrenergici e attivano l’adenilciclasi, determinando un aumento dell’AMPc. L’AMPc attiva la proteinchinasi, che stimola la lipasi intradipocitaria che a sua volta idrolizza i trigliceridi intradipocitari, producendo acidi grassi e glicerolo che vengono infine eliminati per via venosa e linfatica. Tra queste sostanze, la bradichinina svolge un ruolo importante, in quanto favorisce un effetto vasodilatatorio aggiuntivo sul capillare, aumentando ulteriormente il flusso ematico tessutale locale. Per concludere, la Carbossiterapia è una metodica di trattamento molto compliante e quindi fondamentale all’interno di un ambulatorio medico che si occupa del benessere del microcircolo in senso lato.

Saper abbinare gli effetti della carbossiterapia ai principali trattamenti di drenaggio, di massoterapia e di mesoterapia significa avere la chiave del successo per il benessere dei nostri pazienti. È consigliabile effettuare sempre una seduta di prova, perché non tutti i pazienti sopportano l’unico effetto collaterale di questo trattamento: il bruciore sottocutaneo. Se il fastidio non è tollerato, il cliente non va mai forzato, pena un risultato controproducente!

corso teorico-pratico

CARBOSSITERAPIA IN MEDICINA ESTETICA

Obiettivo del corso L’obiettivo del corso è di mettere il medico estetico nelle condizioni di poter utilizzare una metodica terapeutica – la Carbossiterapia – inquadrando correttamente i vari aspetti clinici ed il suo corretto uso. Il corso inoltre permetterà di imparare a sfruttarne tutte le potenzialità tecniche, utilizzandola come tecnica a solo oppure integrandola con altri trattamenti. La Carbossiterapia, pertanto, consente di implementare le capacità di trattamento e di applicazione sia per gli inestetismi del viso sia per il profilo corporeo, garantendo risultati rapidi ed apprezzabili in maniera significativa. Il corso sarà teorico e soprattutto pratico, sarà illustrata la metodica con prove pratiche in diretta e sarà possibile visionare filmati esplicativi e dimostrativi.

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari

Dr. Simone Ugo Urso

DATE DEL CORSO: contattare la Segreteria

CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

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MEDICINA: È TEMPO DI CAMBIARE

La Medicina Integrata propone un approccio più comprensivo e paziente-centrico rispetto a quello un po’ troppo riduzionistico della Medicina convenzionale tipica dei nostri giorni

D

i fatto, la scienza biomedica soffre di una serie di criticità in ambito sia di ricerca scientifica che di pratica clinica; sta così emergendo un movimento, cosiddetto “choosing wisely ” (scegliendo con saggezza), che mira a riportare al centro la fisiopatologia delle malattie e soprattutto indica come scegliere con oculatezza, valutando il rapporto costo-efficacia e rischio-beneficio il percorso diagnostico-terapeutico più idoneo per i pazienti.

In quest’ottica, moltissimi autori internazionali hanno evidenziato la necessità di valutare con attenzione l’abuso di farmaci e tecnologie sanitarie, accendendo un faro sui possibili conflitti di interesse nelle pubblicazioni scientifiche e sulle tante problematiche etiche e deontologiche della scienza medica attuale. Numerosissime pubblicazioni hanno infatti evidenziato come troppo spesso le linee guida siano basate su studi sponsorizzati da aziende, anche in virtù delle limitate possibilità della ricerca indipendente.

IL CONGRESSO

Su queste basi, si è deciso di tenere un congresso scientifico-divulgativo Sabato 4 Febbraio 2023 a San Benedetto del Tronto, organizzato dalla Associazione no-profit Nutrage, dal titolo : “Medicina: è tempo di cambiare”. Sarà un’occasione per affrontare vari temi in ambito biomedico, con l’intento di dibattere le criticità di cui sopra, il tutto rigorosamente sulla base di molteplici evidenze scientifiche spesso trascurate o poco note ai professionisti della salute.

Tra i temi dibattuti ci sarà il ruolo importante della psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), vero e proprio paradigma con cui guardare alle manifestazioni cliniche del paziente sulla base di una genesi a partenza dal rapporto bidirezionale mente-corpo. Si tratteranno in un’ottica nuova, più basata sulla fisiopatologia che sui sintomi, le malattie autoimmunitarie, l’aterosclerosi cardio-cerebro-vascolare, la diabesità (sigla per definire l’unione di diabete ed obesità, vera e propria pandemia in esplosione), l’invecchiamento più

o meno salutare, l’oncologia integrata. Mediante una disamina dei dati della letteratura verranno affrontate le incongruenze di varie terapie che spesso vanno per la maggiore, nonché ribadita l’importanza di una corretta nutrizione, dello stile di vita e della gestione dello stress cronico (quest’ultimo foriero di innumerevoli disfunzioni psico-organiche).

Si approfondiranno anche i danni di inquinanti che in maniera più o meno nascosta contribuiscono a deteriorare la nostra salute.

In definitiva l’evento rappresenta un primo passo per cercare di condividere orizzonti scientifici più ampi su tematiche proprie dei professionisti della salute (pur essendo il congresso aperto a tutti), mediante contributi di relatori di fama nazionale ed internazionale, che contribuiranno ad arricchire il dibattito in modo qualificato.

PER INFORMAZIONI

G li interessati all’evento possono trovare tutte le informazioni del caso sul sito www.nutrage.eu e nella locandina qui a fianco. ◼︎

corso teorico-pratico MEDICINA

INTEGRATA DELLA LONGEVITÀ

Obiettivo del corso Acquisire le nozioni di base sui meccanismi dell’invecchiamento e delle patologie croniche degenerative, sulle possibilità dei provvedimenti della medicina integrata e sulle relative nuove frontiere diagnostico-terapeutiche.

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Attilio Cavezzi

DATA DEL CORSO: contatta la Segreteria

CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

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Dr. Attilio Cavezzi Specialista in Chirurgia Vascolare Eurocenter Venalinfa - San Benedetto del Tronto (AP) Docente CPMA VALET - Bologna MEDICINA
INTEGRATA
• Le
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 30,00 IVA inclusa la quota include pranzo e coffee breaks PER ISCRIVERSI entro il 30 Gennaio 2023 • On-line www.nutrage.eu/convegno2023 • Presso la Sede Nutrage Viale dello Sport 14, S. Benedetto del Tronto SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA: Associazione nutrage 370 116 3042 - 0735 500 635 info@nutrage.eu - www.nutrage.eu INFORMAZIONI GENERALI MEDICINA: È TEMPO DI CAMBIARE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE NUTRAGE SABATO 4 FEBBRAIO 2023 HOTEL CALABRESI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
PROGRAMMA PRELIMINARE
criticità della ricerca scientifica e della pratica clinica in medicina
Psiconeuroendocrinoimmunologia PNEI: dai primi 1000 giorni di vita allo stress cronico e le malattie croniche degenerative
Aterosclerosi Cardio-Cerebro Vascolare: nuovi concetti di diagnostic laboratoristica, fisiopatologia e terapie integrate
Patologie Autoimmunitarie: dalla PNEI alla terapia funzionale
Biofisica e medicina rigenerativa
Diabesità (Diabete ed Obesità): fisiopatologia e terapia integrata di una pandemia
Invecchiamento e Longevità: fisiopatologia dell’aging e ruolo dei mitocondri
Tossicità farmaco-ambientale
Oncologia integrata: nutrizione, ossigeno-ozono terapia e altri trattamenti complementari

SUBLIMAZIONE DERMICA CON ARCO VOLTAICO PER

LA PICCOLA CHIRURGIA SENZA BISTURI

Oggigiorno, e sempre più, è necessario coordinare l’esigenza di migliorare gli inestetismi con la socialità dei nostri pazienti e il loro vivere quotidiano. Grazie alla tecnologia è possibile trattare, in maniera delicata e precisa, un’ampia quantità di inestetismi che in passato richiedevano l’intervento del chirurgo

I l plasma è una forma particolare di materia, il quarto stadio dopo quelli solido, liquido e gassoso. È una sostanza incandescente e ioniz zata, costituita da atomi ed elettroni liberi. Gli scienziati sono sempre più interessati a far convergere studi e ricerche in questo campo per mi gliorare i settori di applicazione di tale tecnologia.

Le sorgenti di plasma, infatti, sono molteplici e versatili, il suo campo di utilizzo è sempre più vasto e ha coinvolto anche la Medicina Estetica. Si tratta di un’innovazione relativa mente recente: il sistema di chirur gia plastica al plasma è stato lancia to nel mercato britannico nel 2014. Non sempre i pazienti sono disposti a interventi chirurgici, soprattutto per gli alti costi in materia di orga nizzazione della propria vita quoti diana nella fase del pre e del post intervento.

Questa innovazione ha permesso quindi di rispondere all’esigenza di trattare un’ampia gamma di inestetismi all’interno della cornice e delle impellenze della vita quotidiana. Per poter intervenire, il medico si avvale di un particolare microbisturi a sublimazione termica con arco voltaico ad altissima precisione. Simile a una penna a punta sottilissima,

SUBLIMAZIONE

L’arco elettrico, che si genera dalla ionizzazione delle particelle di gas nell’aria, si traduce nella sublimazione della cute (immagine ritoccata digitalmente)

non collegata a una fonte elettrica, è in grado di ottenere, grazie a una tecnica precisa, delicata e sicura, la sublimazione dermica o vaporizzazione cutanea per epidermolisi.

sublima’tsjone/ s. f. [dal lat. tardo e mediev. sublimatio -onis]. In fisica e chimica, fenomeno consistente nel passaggio di una sostanza dallo stato solido allo stato aeriforme direttamente, senza passare per lo stato liquido

Lo strumento funziona quindi ionizzando le particelle di gas nell’aria tra la punta del device e la pelle, formando una colonna di plasma. Viene creato poi un arco elettrico che si traduce in sublimazione della cute.

L E POSSIBILI APPLICAZIONI

Grazie alla sua peculiare delicatezza, si presta per il trattamento di aree particolarmente delicate quali le palpebre inferiori e superiori in caso di ptosi di media e lieve entità o di rugosità periorbitale e periorale. Uno

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MEDICINA ESTETICA
Dr.ssa Maria Cristina D’Aloiso Medico Estetico - Padova Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

studio sul trattamento dei rizomi periorali con dermoabrasione dell’arco voltaico ha dimostrato una scomparsa delle rughe fini periorali e miglioramento delle rughe profonde in 15 pazienti di età compresa tra i 30 e i 65 anni. Ma non solo: questa tecnologia viene utilizzata anche per l’asportazione delle verruche, delle cisti sebacee, nevi, cheloidi, fibromi, xantelasmi, discheratosi, ipercromie cutanee e angiomi rubino. Un’altra importante applicazione della tecnologia è il trattamento delle cicatrici post acneiche, che migliorano notevolmente in termini di texture cutanea.

C OME SI SVOLGE LA SEDUTA

Dopo opportuna anestesia dell’area da trattare, si procede con delicate microsublimazioni. Il calore sviluppato non si diffonde ed elimina i corneociti superficiali senza coinvolgere i tessuti sottostanti. Questo processo provoca una contrazione del primo strato di pelle, con conseguente riduzione dell’eccesso.

T UTTI I VANTAGGI

Quando l’indicazione alla terapia è corretta, si tratta di una procedura che non richiede l’incisione dei tessuti ed è quindi minimamente invasiva. L’area viene anestetizzata a livello topico, gli effetti post tratta-

NOVITÀ 2023

mento sono gestibili e permettono una ripresa pressoché immediata della propria vita quotidiana.

R ISULTATI PERSISTENTI

Poiché la pelle viene effettivamente rimossa, in molto casi il risultato correttivo è davvero più che duraturo. Come per tutti i trattamenti di Medicina Estetica, stili di vita errati (fumo, alcol, nutrizione non adeguata, esposizione solare eccessiva…) possono ridurne l’efficacia o la durata.

E FFETTI COLLATERALI?

La chirurgia al plasma si è dimostrata essere un trattamento sicuro grazie alla sua natura mini- invasiva. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti è probabile che manifestino alcuni effetti collaterali minori nei 7 giorni successivi al trattamento. Ci saranno alcuni piccolissimi segni marroni che hanno l’aspetto di una piccola crosta e che cadranno dopo circa 5 giorni, rivelando una nuova cute. Si potrà riscontrare qualche gonfiore (specialmente nei casi di trattamento delle palpebre), ma è probabile che duri al massimo 1-3 giorni.

Per evitare effetti collaterali più gravi come l’iperpigmentazione, si raccomanda assolutamente di seguire le cure domiciliari raccomandate dal medico e di non esporsi al sole sino a completa guarigione.

SUBLIMAZIONE DERMICA CON ARCO VOLTAICO: utilizzo della tecnologia per la piccola chirurgia senza bisturi in Medicina Estetica Obiettivo del corso Una tecnologia di nuova concezione ma di comprovata efficacia ad utilizzo esclusivo del pro fessionista in Dermatologia, Medicina Estetica e Chirurgia Plastica. I molteplici campi applicativi di questa tecnologia consentono al terapeuta di poter arricchire il bagaglio dei trattamenti ambulatoriali. Passeremo dalla teoria alla pratica illustrando la corretta manualità nell’impiego della tecnica per il trattamento di numerosi inestetismi fra i quali: Blefaroplastica non chirur gica, trattamento delle rughe superficiali, trattamento delle ipercromie cutanee, rimozione di verruche e tanti altri. Ampio spazio sarà dedicato alla discussione di casi clinici.

DIDATTICA A CURA DI:

DATE DEL CORSO: CREDITI ECM:

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Palpebra superiore prima e dopo trattamento di microsublimazione al plasma
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MEDICINA CULINARIA

Nella seconda metà del secolo scorso, il National Cancer Institute – sulla base di numerose osservazioni sia epidemiologiche che sperimentali – dichiarò che gli alimenti potevano essere un determinante di alcune malattie, in primo luogo neoplastiche, al punto da sentenziare che almeno il 35% delle neoplasie aveva un’origine alimentare.

Apartire da queste conclusioni, un nuovo filone di ricerca scientifica, concentrato sul tema del rapporto tra alimentazione e salute, ha ricevuto un notevole impulso e nel giro di pochi anni su questo tema si sono susseguite numerose pubblicazioni sia su riviste scientifiche che in forma di monografie. L’attenzione della comunità scientifica si è quindi concentrata sul ruolo che l’alimentazione o singoli alimenti potevano avere nella prevenzione di alcune malattie e di come questo potesse avere una ripercussione più generale sul benessere delle persone.

Nel 2004, Donalson pubblicò un articolo nel quale sosteneva che “It has been estimated that 30–40 percent

L’IMPORTANZA DELLA MEDICINA CULINARIA

Alla scoperta della Scienza che unisce l’arte della Cucina e la Medicina, una delle grandi novità che verranno proposte al prossimo Congresso Internazionale SIES a Bologna

of all cancers can be prevented by lifestyle and dietary measures alone” [1] e nel 2014 l’American Association for Cancer research, basandosi sul lavoro statistico di Rebecca Siegel, concluse che circa il 50% dei cancri colorettali potevano essere prevenuti con la dieta, l’attività fisica ed il controllo del peso.

ALIMENTAZIONE: UN’ARMA IN PIÙ

Il ruolo che l’alimentazione poteva pertanto assumere nel mantenere o favorire uno stato di benessere è diventato uno dei temi centrali delle ricerca biomedica, contribuendo a porre la Medicina di fronte alla problematica e a considerare che nella cura e prevenzione delle malattie, oltre alla farmacoterapia, anche l’alimentazione poteva svolgere un ruolo di primo piano nel determinare la probabilità di ammalare. L’attenzione che verso la fine dello scorso secolo si era venuta affermando sul tema del rapporto tra alimentazione e salute, indusse alcune aziende produttrici di alimenti a pro-

porre linee di prodotti via via definiti, funzionali, salutistici, nutraceutici o altro, dedicando a essi intere scaffalature nei propri centri commerciali, tendenti a sostenere che fosse sufficiente che un determinato alimento contenesse una determinata quantità di componenti ritenuti salutari per attribuirgli capacità terapeutiche o preventive. Rapidamente abbiamo assistito a un pullulare di pubblicazioni il cui format era costituito da un Medico e un Cuoco che interpretavano, con varie sfumature ma analoghe finalità, il ruolo che singoli alimenti potevano avere nel mantenimento di uno stato di benessere.

Allo stesso modo, anche i media si sono interessati all’argomento, generando una costellazione di trasmissioni e programmi per lo più gestiti da esperti improvvisati e con il chiaro scopo di entrare in un mercato che ogni giorno si faceva più competitivo e anche più redditizio. Questo rapporto tra alimentazione e salute si è pertanto sviluppato su due fronti: quello del rigore scientifico, con aggiornamenti dati degli esiti, talora

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Immagine a cura della Dr.ssa Chiara Manzi su Facebook

contradditori tra loro, delle numerose ricerche scientifiche che giungevano a conclusione e quello del versante commerciale, più propenso a privilegiare aspetti maggiormente legati al gusto e alla rivisitazione delle tradizioni culinarie locali, ma che cercava anche di proporre improbabili alimenti con altrettanto improbabili proprietà terapeutiche, o fantasiose origini. Tutta questa attenzione ha generato maggiore attenzione a quello che si mangiava, ma anche creato una certa confusione sui ruoli delle varie figure professionali coinvolte e sul reale contributo che l’alimentazione poteva dare al benessere delle persone. Nel 2016, John La Puma pubblicò un articolo nel quale, riprendendo quanto già pubblicato nel 2008 a proposito di una nuova disciplina medica, la Medicina Culinaria, ne coniò la definizione come “a new evidencebased field in medicine that blends the art of food and cooking with the science of medicine”, introducendo il concetto che l’alimentazione poteva rappresentare un nuovo strumento di supporto alla prevenzione e trattamento delle malattie qualora riuscisse a “fondere” le conoscenze mediche sulle malattie, le caratteristiche chimico-biologiche degli alimenti e le strategie di manipolazione (cottura) di questi [2]. Questa sintesi ha a sua volta introdotto il concetto della forte complementarietà tra Medico, Nutrizionista e Cuoco nel conseguire tali risultati.

NASCE LA CULINARY NUTRITION

Nel tempo, i ruoli che queste tre figure potevano avere è però stato oggetto di numerose revisioni che, talora privilegiando aspetti non scientifici, hanno portato ad alcune storture dell’impostazione originaria. In questo ampio e variegato panorama si è però venuta affermando una nuova disciplina, la Culinary Nutrition, che – privilegiando una rigorosa aderenza ai risultati della ricerca scientifica – ha arricchito la tematica con un nuovo campo di ricerca relativo al modo di trattare gli alimenti, di considerarne le qualità non solo nutrizionali ma anche dei componenti aggiuntivi (Componenti alimentari bioattivi) e di come poter utilizzare al meglio le loro proprietà in un contesto che va dalla scelta degli alimenti a come sono prodotti, conservati, e combinati tra loro, ed introducendo il concetto di sicurezza nutrizionale relativo al destino metabolico dei costituenti alimentari.

La Culinary Nutrition, con le sue evoluzioni concettuali e con l’ausilio delle tecnologie più moderne utilizzabili in cucina, è dunque una componente fondamentale e caratterizzante della nuova disciplina: la Medicina Culinaria. Ecco allora che oggi la Medicina Culinaria si compone di una competenza Medica relativa a come le malattie possono essere favorevolmente influenzate dall’alimentazione, da una competenza nutrizionale che individua non la dieta ma l’abitudine alimentare, che comporta una scelta

individuale su cosa e come introdurre alimenti nel proprio organismo e una componente culinaria relativa a come cucinare gli alimenti al fine di esaltarne le caratteristiche di protezione dalle malattie e dall’invecchiamento precoce. La Medicina Culinaria ha raggiunto una definizione precisa, che sull’esempio di quanto avvenuto in numerose università statunitensi ha trovato spazio anche nelle università italiane con insegnamenti dedicati agli studenti di Medicina, che apprendono nozioni teoriche e quindi passano in cucina didattica per verificare sul campo quanto appreso.

LA FINALITÀ DEI CORSI

Lo scopo di questi corsi non è quello di predisporre una dieta ideale, ma di dotare il medico di una nuova visione culturale e professionale, che assieme al Nutrizionista e al Cuoco, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, possa offrire a tutte le persone che lo desiderano alcune norme di comportamento alimentare intese a inserirsi in un più ampio stile di vita, a sua volta in grado di contribuire ad abbassare il rischio di malattia. ◼︎

RIFERIMENTI

1) Donaldson MS. Nutrition and cancer: a review of the evidence for an anti-cancer diet. Nutr J. 2004;3:19. Published 2004 Oct 20. doi:10.1186/1475-2891-3-19.

2) La Puma J. What Is Culinary Medicine and What Does It Do?. Popul Health Manag. 2016;19(1):1-3. doi:10.1089/pop.2015.0003.

Una merenda Francescana

Il camice è bianco, tipo quelli che si possono incontrare in qualunque sala operatoria. Le differenze risultano evidenti quando mostra gli attrezzi del mestiere: al posto del bisturi c’è un set di coltelli affilatissimi

Già, perché Massimo Bottura non è un chirurgo, bensì uno dei migliori chef al mondo, pluripremiato con la sua Osteria Francescana, che lui stesso ha voluto aprire nel cuore della sua città, Modena. Beh – direte – che cosa ci fa Bottura, il 24 febbraio 2023, all’interno dei saloni che ospitano il 24° Congresso Internazionale SIES di Medicina e Chirurgia Estetica? Semplice: interpreta se stesso ed è il testimonial di “Dieta Golosa & BeautyFood”, la cosiddetta Culinary Medicine

Ricordate il tempo speso a evitare i piaceri della tavola? Tempo perso, verrebbe da commentare, perché un team di nutrizionisti – guidati per la parte… pratica proprio da Bottura – vi dimostrerà l’efficacia delle Ricette di Bellezza, della Pizza Antiaging, delle Cotture Ossidanti e la Sostenibilità delle Diete. Perché non è vero che siamo nati per soffrire. Quantomeno, non a tavola

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sAVE THE DATE

LE STRIAE DISTANSAE: DIFFICILI MA TRATTABILI!

Si manifestano preferendo alcune zone del corpo che sono soggette a un aumento del volume dei tessuti sottocutanei causato dall’aumento di peso o dalla crescita muscolare o dall’aumento di volume di alcuni organi interni, come durante la gravidanza. Le possiamo sconfiggere!

Comunemente chiamate smagliature, le Striae Distensae (SD) sono cicatrici dermiche di forma lineare, eritematose o atrofiche. Si manifestano preferendo alcune zone del corpo che, a causa di fattori genetici aggiunti a fattori para-fisiologici o patologici, sono soggette a un aumento del volume dei tessuti sottocutanei causato dall’aumento di peso o dalla crescita muscolare o dall’aumento di volume di alcuni organi interni, come durante la gravidanza. Questo aumento di volume stressa la pelle sovrastante fino al punto in cui le fibre di collagene si rompono. Appena si formano, nella loro fase florida, sono caratterizzate da un colore da eritematoso a violaceo, sono spesso in rilievo sulla superficie cutanea, ma con il tempo tendono a evolvere verso una lesione ipopigmentata, di colore perlato, con significato cicatriziale. Sono rispettivamente chiamate Striae Rubrae (A) e Striae Albae (B)

smagliature, finora, sono state impiegate varie modalità topiche e procedurali, il loro trattamento era principalmente di tipo preventivo grazie al mantenimento di un peso normale possibilmente per tutta la vita, evitando così sbalzi di volume. I trattamenti medico-estetici, d’altra parte, sono quasi sempre di tipo combinato, utilizzando due o più di questi metodi insieme. Laser e altri dispositivi basati sulla luce e trattamenti topici sono gli interventi più comunemente applicati. Questi sono ugualmente efficaci e non vi è alcuna differenza significativa tra loro negli effetti collaterali e nella durata del trattamento. La terapia combinata di due o più modalità è di solito migliore rispetto all’utilizzo di ciascuna da sola.

EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO

Le regioni più colpite sono le cosce, i fianchi, i glutei, l’addome, la parte superiore media del braccio, l’area lombare e la mammella. Possono verificarsi in entrambi i sessi e a qualsiasi età, ma sono molto comuni nelle donne di età compresa tra 15 e 30 anni, in particolare durante la pubertà e la gravidanza [1]. Sebbene asintomatiche, le Striae Distensae possono essere psicologicamente angoscianti per i pazienti. Per il trattamento delle

I dati epidemiologici sulla SD nella popolazione generale sono limitati. L’incidenza riportata varia da un minimo dell’11% negli uomini normopeso fino all’88% nelle donne gravide [3]. I fattori predisponenti includono la gravidanza, l’età adolescenziale [4], l’esposizione ai farmaci (ad esempio, corticosteroidi topici o sistemici), la malattia di base (ad esempio, la sindrome di Cushing) e la chirurgia (ad esempio, l’aumento del seno) [5]. La loro cura è principalmente di tipo preventivo, attraverso il mantenimento del normopeso possibilmente per tutta la vita, evitando quindi bruschi cambiamenti di volume; i trattamenti medico-estetico, fino ad oggi, sono stati quasi tutti di tipo combinato, sfruttando due o più di questi metodi insieme: • Laser frazionati, che svolgono una vera e propria revisione cicatriziale minimamente invasiva.

• Radiofrequenza Frazionata, che rilascia energia sotto forma di microcolonnine di denaturazione profonde, lasciando intatto il tessuto circostante. Da queste aree di tessuto sano, non “danneggiato” dall’energia erogata, inizia un naturale processo di riparazione, con formazione di nuovo collagene.

• Infiltrazioni intralesionali di sostanze adiuvanti la ristrutturazione della matrice extracellulare attraverso la produzione di nuovo collagene.

• Percorso di Medicina Integrativa per migliorare l’elasticità del derma.

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Dr.ssa Elena Fasola Specialista in Microchirurgia e Chirurgia Sperimentale, Medico Estetico - Milano Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna
MEDICINA ESTETICA
Fig. 1. Pz. 56 aa, prima e dopo 3 trattamenti A B

Ultimamente, l’attenzione è posta sulla ricerca di un unico metodo di trattamento delle Striae Distensae Atrofiche (Striae Albae), attraverso iniezioni multiple di HA a basso peso molecolare (50-250 KDaltons) aggiunto a miscele specifiche di AA (HY6AA, SuneKos Body - Professional Dietetics), in varie aree anatomiche del corpo affette da SD Albae

MECCANISMO D’AZIONE DI HY6AA

La miscela di LMWHA aggiunta a questi specifici 6 aminoacidi (HY6AA+ Formula), in particolare L-Valina e LAlanina, è in grado di sovra-esprimere collagene IV ed elastina [5], favorendo l’assemblaggio dei componenti della matrice e di dare una buona risposta tissutale neo-angiogenesi, idratazione, antiossidante e antinfiammatoria [6]. I criteri di inclusione al trattamento sono:

• Pazienti di sesso femminile e razza caucasica, di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

• Con BMI <32 Kg/m2.

• Con Striae Distensae ipotrofiche (Striae Albae).

• Che interessano il derma di una o più delle seguenti aree anatomiche: mammella, braccia, addome, interno coscia, interno ginocchio, area trocanterica, area glutea, area sopra-iliaca posteriore e zona lombare.

Sono stati esclusi dallo studio i pazienti con malattie autoimmuni dei tessuti molli, con terapia antinfiammatoria in corso, malattie infiammatorie o infettive che interessano l’area di trattamento o con sensibilità presunta o confermata verso uno dei contenuti o ingredienti del prodotto.

MATERIALI E METODI

Le pazienti sono state infiltrate con 3-5 ml di HY6AA formula per quattro volte a intervalli di 2 settimane ciascuno. Le valutazioni di efficacia sono state eseguite a (T0), a T4 (dopo 8 settimane) e a T5, dopo il trattamento (dopo 12 settimane) mediante fotografie e l’uso di scale GAIS (Global Aesthetic Improvement Scale) e PSDQ (Physical Self-Description Questionnaire).

Le iniezioni sono state eseguite con ago 30-32G, con una tecnica del fluido intramurale (ImFT= Intra-Mural Fluid Technique ), direttamente nella parete di ogni singola ASD, con angolo di inclinazione dell’ago di 30-40 gradi, ogni punto di iniezioni verrà eseguito a una distanza di 3-4 mm, il volume del prodotto iniettato è di circa 0,2-0,4 ml [7]

I risultati preliminari (Fig. 1) sono incoraggianti: già dopo la seconda iniezione si cominciano a percepire i primi miglioramenti e questo fa della procedura una potenziale via di trattamento mono-procedurale o un ausilio ulteriore e decisamente più efficace da associare ad altre metodologie.

Per la cura degli inestetismi del corpo è necessario comprendere a fondo i meccanismi biochimici e fisici che sottendono alla loro eziopatogenesi e fisiopatologia, ma anche conoscere a fondo i meccanismi d’azione delle varie tecnologie utilizzate per migliorarli (Laser, Radiofrequenze...) e dei prodotti che normalmente si utilizzano da soli o in associazione a essi, come gli iniettabili, siano essi deputati a ristabilire l’omeostasi del tessuto in cui vengono ad esempio infiltrati (prodotti iniettabili) oppure a svolgere un’azione lipolitica o lipoclasica (ad esempio Criolipolisi o Laserlipolisi per la riduzione dell’adipe localizzato). La cura del corpo da un punto di vista Medico-Estetico

è argomento vasto, che va trattato in corsi iper-specialistici per Medici Estetici (Corso di Semeiotica MedicoEstetica, Corso di Medical-Aesthetic Body Care – VALET) che diano, innanzitutto, un’“infarinatura” generale e al contempo approfondita di tutte le metodologie disponibili, siano esse su base fisica (Energy Based Device) o chimica (iniettabili).

RIFERIMENTI

1) Striae distensae (stretch marks) - Jennifer L MacGregor, MD Naissan, O Wesley, MD – Uptodate 2021- J Eur Acad Dermatol Venereol. 2021 May 22.doi: 10.1111/jdv.17374.Online ahead of print. 2) Systematic review of single and combined treatments for different types of striae: a comparison of striae treatments - F Seirafianpour 1, S Sodagar 1, S Mozafarpoor 2, H R Baradaran 3 4, P Panahi 1, B Hassanlouei 5, A Goodarzi 6PMID: 34021922.

3) Ghasemi A, Gorouhi F, Rashighi-Firoozabadi M, et al. - Striae gravidarum: associated factors. J Eur Acad Dermatol Venereol 2007; 21:743.

4) Sybert VP. - Striae in adolescent males. Pediatr Dermatol 2010; 27:576.

5) Basile FV, Basile AV, Basile AR. - Striae distensae after breast augmentation. Aesthetic Plast Surg 2012; 36:894.

6) B De Servi, A Orlandini, E.Caviola, M.Meloni, Amino acid and hyaluronic acid mixtures differentially regulate extra cellular matrix genes in cultured human fibroblasts. Biol Regul Homeost Agents. May-Jun 2018;32(3):517-527.PMID: 29921376.

7) Hyaluronic Acid added to Amino Acids in the treatment of Atrophic Striae Distensae (Striae Alba) Preliminary results - Prime Journal - Mar 28, 2022.

corsi teorico-pratici

SEMEIOTICA CLINICA-STRUMENTALE E ANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Elena Fasola

DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria

CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test)

MEDICAL-AESTHETIC BODY CARE

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Elena Fasola

DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria

CREDITI ECM: 13 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

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ATTIVA S.I.H.: LA CERTEZZA NEL RINGIOVANIMENTO TESSUTALE

Il calore può essere veicolato in tutti i distretti corporei mediante una speciale termo-cannula in cui il sensore termico - in tempo reale - gestisce l’erogazione precisa dello stesso in profondità

La presenza della radiofrequenza nel mondo della Medicina Estetica, fin dal suo esordio, è diventata sempre più importante soprattutto a partire dai primi anni del terzo millennio, per avere un’accelerazione nel 2016 quando viene presentata una modalità particolare chiamata endodermica. Con questa modalità, l’energia sviluppata da un’apparecchiatura di radiofrequenza, sotto forma di calore, poteva essere veicolata direttamente sotto cute. Nasceva così ATTIVA S.I.H. (Subdermal Induced Heat Tecnhology) . Con questo particolare strumento elettromedicale, il calore può essere veicolato in tutti i distretti corporei mediante una speciale termo-cannula in cui il sensore termico - in tempo realegestisce l’erogazione precisa del calore in profondità, mentre mediante una termocamera si monitorizza su un monitor integrato nell’apparecchiatura, la diffusione del calore irradiato mediante il variare delle cromature di colore del calore stesso, e soprattutto avere il costante controllo della temperatura cutanea al fine di scongiurare ed evitare eventuali effetti collaterali quali le ustioni. Dal

Fig. 1: studi effettuati su biopsie di volontari umani

2016, questa particolare tecnologia si è sviluppata in maniera molto importante e a tutt’oggi è presente in oltre 40 Paesi nel mondo. La particolare efficacia della metodica e l’estrema sicurezza del trattamento è stata sottoposta alla sperimentazione istologica, immuno-istochimica e immuno-enzimatica dell’Università di Sassari mediante il Centro di Ri-

cerca Crismenc, sotto la direzione del professor Alessio Pirino e l’Università di Verona, sotto la responsabilità del professor Andrea Sbarbati, mediante l’utilizzo di biopsie su volontari umani. Dagli studi effettuati, si è riscontrato un ripristino strutturale della matrice extracellulare con il ripristino delle creste dermiche, che da piatte e lineari tornavano a essere spesse e ondulate, aumento e compattezza delle fibre di collagene ed elastina, aumento del numero dei fibroblasti delle aree trattate, neovascolarizzazione (Figg. 1 e 2) e il risultato clinico del caso in esame.

C OME SI SVOLGE IL TRATTAMENTO

Il trattamento viene eseguito con termo-cannule schermate per quasi tutta la loro lunghezza, tranne che per la parte terminale da cui viene erogato il calore. Il movimento è lento e preciso e questo permette di poter trattare tutti i distretti cor-

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MEDICINA ESTETICA

porei, anche quelli più delicati quali labbra, palpebre (Fig. 3) , naso e il distretto ginecologico quali vulva e grandi labbra, aree anatomiche difficili o impossibili da trattare con altre tecnologie, in cui non vi è il controllo diretto della temperature e del tempo effettivo di esposizione del calore indotto. La metodica di utilizzo è molto semplice e si può effettuare con o senza anestesia locale. Nel primo caso, solitamente indicato per il volto, intorno ai 48 gradi, si procede effettuando

solo un ponfo di anestesia, si crea un foro di accesso con un ago e si inserisce la termo-cannula per tutta la sua parte non schermata di 1 cm. Perpendicolarmente al piano cutaneo, poi, si esegue un movimento a 90 gradi e, posizionata la termo-cannula parallela al piano cutaneo, si introduce nel piano dell’ipoderma per tutta la sua lunghezza (Fig. 4) . Successivamente si inizia il trattamento in retrazione con un movimento lento e preciso e sotto il controllo della termocamera, in cui sono evidenziati tutti i parametri di lavoro, temperatura in profondità, in superficie, diffusione colorimetrica, impedenza del tessuto, barra dell’energia irraggiata. Se eventualmente la sensibilità del paziente fosse particolarmente alta, o si debbano

usare temperature oltre i 50 gradi, si effettua un’anestesia tronculare. Quando si trattano i distretti corporei invece, è sempre necessario usare un’anestesia tumescente al fine di garantire un confort totale al paziente. In questa maniera, utilizzando energie tra i 48 e 52 gradi, si ottiene la massima stimolazione della matrice extracellulare, che è la responsabile del ringiovanimento strutturale di tutti i componenti connettivali del nostro organismo.

ATTIVA GYNÈ

Grazie a questa unica, riproducibile, controllabile modalità di trattamento, l’energia termica può essere veicolata senza problemi (Fig. 5)

In virtù di un particolare brevetto, anche il trattamento endovaginale in campo ginecologico, che spazia dall’incontinenza urinaria alla secchezza vaginale, può essere effettuato mediante un manipolo non operatore dipendente , al fine di garantire il massimo della privacy della paziente.

Anche in questo caso, il manipolo presenta il sensore di temperatura e tutti gli altri sistemi di sicurezza prima elencati (Fig. 6) . Concludendo, si può affermare che ATTIVA rappresenta il futuro della tecnologia del ringiovanimento dei tessuti connettivi, e diventa la base indispensabile per la medicina rigenerativa, per cui riATTIVAre le nostre cellule, si può.

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Fig. 2: pre e post trattamento Figg. 3 e 4: trattamento della zona palpebrale Fig. 5: veicolazione dell’energia termica Fig. 6: manipolo di ATTIVA S.I.H. Gynè
62 TEMA MEDICINA srl • Via dei Fornaciai 29E • 40129 - BOLOGNA - ITALY TEL +39 051 0828559 • www.attivarf.com • www.temamedicina.com • info@temamedicina.com S.I.H. TECHNOLOGY Subdermal Induced Heat Te chnology ® www.temamedicina.com S I N C E 198 5 FACE LIFT WRINKLES SKIN TIGHTENING TABOO ZONES LIFTING FACE & BODY CONTOURING HYPERHIDROSIS Stand 62

LA NUOVA FRONTIERA DEL RINOFILLER

Un modo sicuro ed efficace per migliorare l’aspetto del naso senza i rischi associati a una rinoplastica chirurgica

La correzione nasale con filler è una procedura minimamente invasiva finalizzata correggere le imperfezioni del naso. Può essere utilizzato per migliorare la forma e le dimensioni del naso, migliorare i tratti del viso di una persona e creare un aspetto del viso più equilibrato e armonioso. La procedura utilizza piccole quantità di filler riassorbibile a base di acido ialuronico per rimodellare il naso senza la necessità di un intervento chirurgico. È un modo sicuro ed efficace per migliorare l’aspetto del naso senza i rischi associati a una rinoplastica chirurgica. Prima di eseguire il trattamento del profilo nasale con filler, è necessaria un’attenta analisi delle dismorfie nasali che caratterizzano ogni singolo paziente.

VALUTAZIONE

PRETRATTAMENTO

La valutazione del profilo del naso viene eseguita in base a specifici angoli nasali che possono essere calcolati sulle fotografie laterali del paziente. L’analisi di questi angoli è essenziale per poter pianificare un adeguato trattamento con filler. L’analisi morfometrica pre-tratttamento è particolarmente importante nella correzione del naso, in quanto questa procedura ha la finalità di aumentare le dimensioni nasali, al contrario della rinoplastica chirurgica che invece ne reduce le dimensioni. Ciò comporta un maggior rischio di rendere il naso troppo “grosso” e “lungo” se non si valutano attentamente i limiti morfometrici oltre i quali è meglio non spingersi per evitare di rendere il naso non armonico e innaturale. I principali angoli da prendere in considerazione sono tre (Fig. 1): 1 - Angolo naso-frontale: deve assere tra i 115° e 130° [1]. È co-

stituito da un linea tesa tra la glabella e il nasion e da una linea che congiunge il nasion e la punta del naso, passante per l’eventuale gibbo (linea dorsale dorsum line) [2]. Altri autori calcolano l’ampiezza ideale di questo angolo pari a 134°+7° nella donna e 130°+7° nell’uomo [3]. La riduzione dell’angolo naso-frontale contribuisce a fare apparire il dorso del naso maggiormente corto e ne accentua la sua proiezione. L’ampiamento dell’angolo determina invece un allungamento del naso facendolo apparire meno proiettato. È importante che l’angolo fronto-nasale sia compreso tra i valori sopracitati, in quanto se ampliato eccessivamente determina la creazione di un naso di tipo “greco” , allungando eccessivamente il naso e creando un effetto esteticamente non migliorativo.

2 - Angolo dorsale: deve essere di 180°. È descritto dalla linea che congiunge la parte centrale del dorso con il nasion e la linea che

congiunge la parte centrale del dorso con la punta del naso. Se questo angolo supera i 180° significa che il dorso del naso presenta un gibbo; se è meno di 180° il dorso si presenta incavato. Nella donna, il dorso deve presentare una leggera concavità, mentre nell’uomo deve essere lineare o lievemente concavo.

3 - Angolo naso-labiale: è descritto dall’intersezione di una linea che origina dal sub-nasal point e tangente alla columella e una linea che congiunge il sub-nasal point con il margine superiore del vermiglio del labbro superiore. I suo valori dovrebbero essere tra i 95° e 105° nella donna e di 90°-95° nell’uomo [1]. La sua ampiezza determina l’orientamento della punta, infatti più diminuisce quest’angolo più la punta sarà orienta verso il basso, più l’angolo aumenta più la punta si orienta verso l’alto; è pertanto un angolo da considerare quando vogliamo ruotare la punta del naso verso l’alto.

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MEDICINA ESTETICA
Dr. Salvatore “Piero” Fundarò Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica - Modena e Bologna Membro del Comitato Scientifico SIES Direttore Sanitario Poliambulatorio MultiMed Bologna Docente CPMA - VALET - Bologna Fig.1: i principali angoli da tenere in considerazione

Anche la proiezione della punta nasale deve essere attentamente valutata prima di procedere al trattamento del dismorfismo nasale con filler per evitare di creare eccessiva sproporzione tra la lunghezza del naso e la sua proiezione. Un metodo semplice per valutare la corretta proiezione della punta è quello proposto da Constantian [4], secondo il quale la proiezione della punta è insufficiente se non proietta oltre l’angolo settale che corrisponde, in pratica al supratip (Fig. 2). Altri landmarks essenziali (Fig. 3) da tenere in considerazione nell’analisi del profilo del naso sono:

1 - Radix: è il punto di passaggio tra la glabella e il naso, il punto d’inizio del dorso nasale. Per evitare la formazione del naso greco è necessario mantenere la radix sempre arretrata rispetto alla linea frontale, cioè la linea che passa tangenziale alla fronte.

2 - Supra-rhinion: è la parte di dorso che si estende superiormente al rhinion.

3 - Rhinion: è la giunzione osseocartilaginea del dorso nasale.

4 - Infra-rhinion: è la parte di dorso che si estende inferiormente al rhinion.

5 - Supra-tip: è la porzione di dorso immediatamente sopra il tip. Solitamente costituisce una lieve depressione interposta tra il infrarhinion e il tip.

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- Tip: è costituito dalla punta del naso intesa come punto di sua massima proiezione.

7 - Infra-tip: è la parte immediatamente al di sotto del tip.

8 - Columella: è la porzione che congiunge l’infra-tip con il punto subnasale.

9 - Punto subnasale: è il punto di congiunzione tra naso e labbro. La conoscenza delle corrette ampiezze degli angoli e delle giuste correlazioni tra i vari landmarks è un elemento imprescindibile per un’adeguata pianificazione del trattamento della piramide nasale con filler a base di acido ialuronico.

LA TECNICA

Le zone modificabili con iniezione di filler sono differenti e approcciabili con tecniche diverse e variabili a seconda dei casi. La correzione può essere eseguita sia con filler con G’ medio che elevato. Per i medici meno esperti consigliamo comunque l’utilizzo di un filler con G’ medio, che risulta essere di più facile utilizzo ed espone a un minor tasso di complicanze. L’iniezione può essere eseguita tramite ago o cannula, a seconda delle preferenza del medico. L’utilizzo dell’ago consente un collocamento più preciso del filler, ma incrementa il rischio di inoculo intravasale. A nostro avviso, l’utilizzo dell’ago deve essere attuato solo da medici esperti. Se si utilizza l’ago, prima di iniettare si deve sempre retrarre lo stantuffo della siringa per verificare se si è intravasali. Descriveremo in questo paragrafo prima le tecniche con ago e successivamente quelle con cannula.

Fig. 2: il metodo Constantian - la proiezione della punta è insufficiente se non proietta oltre l’angolo settale che corrisponde, in pratica al supra-tip

• Nasion (Radix). Quando la radice del naso è bassa (collocata inferiormente al margine ciliare superiore) e arretrata (a una distanza inferiore ai 9 mm dalla proiezione corneale), determina un accorciamento della lunghezza del naso, la base del naso appare essere più larga [3] e l’angolo naso-frontale appare ridotto. La finalità del trattamento con filler di questa zona è di spostare cranialmente la radice del naso, ampliare l’angolo fronto-nasale e avanzare la radice del naso. Queste modificazioni contribuiscono ad aumentare la lunghezza del dorso nasale. L’inoculo viene eseguito inserendo l’ago nella parte caudale della radice con un’inclinazione di 45° fino a toccare l’osso nasale. L’ago viene poi fatto scivolare sul piano preperiosteo o sottoperiosteo verso il nasion, fino a raggiungerlo con la punta dell’ago (Fig. 4a). Si procede alla retrazione dello stantuffo per valutare un accidentale posizionamento intravasale dell’ago. S’inietta in retrazione il filler in quantità adeguata (solitamente 0,1-0,2 ml), al fine di determinare l’avanzamento della radice e l’apertura dell’an-

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IL

golo naso-frontale. L’inoculo a bolo del filler aumenta la possibilità di inoculo intravasale e deve essere attuato solo da medici esperti e prevalentemente per piccole correzioni. Una volta effettuato l’inoculo del filler, si esercita un leggero massaggio per uniformare la distribuzione del prodotto. Ricordiamo di non esagerare con la correzione di questa zona, determinando un avanzamento della radice e un ampiamento dell’angolo naso-frontale eccessivo; ciò può creare il cosiddetto “naso greco” . • Supra-rhinion. Il trattamento di tale zona nasale è spesso eseguita in contemporanea con la correzione della radice. L’iniezione del filler in questa porzione di dorso contribuisce a linearizzare la parte superiore dorso, camuffando il gibbo nasale. L’ago è inserito cranialmente al rhinion, dove termina la parte superiore del gibbo, e procedendo sul piano pre-periosteo o sub-periosteo, viene introdotto per tutta la sua lunghezza. A questo punto si inietta con tecnica lineare retrograda. La quantità di filler iniettato è maggiore nella parte più craniale e diminuisce man mano che si retrae l’ago e ci si avvicina al rhinion. Si iniettano solitamente quantità ridotte di filler (0,05-0,2 ml). Un leggero massaggio ottimizza la distribuzione del filler.

• Infra-rhinion. Anche in questa zona l’inoculo di filler contribuisce a camuffare il gibbo. Solitamente è necessario correggere l’infra-rhinion quando il gibbo è abbastanza accentuato. Il trattamento è eseguito in modo analogo a quanto descritto per il supra-rhinion, ovviamente inserendo l’ago caudalmente al rhinion dove termina il gibbo. L’ago deve scivolare sul piano sopra-cartilagineo al di sotto dell’aponevrosi del muscolo trasverso, cioè al di sotto dello SMAS nasale, fino in prossimità del supra-tip (Fig. 4b). Il filler è inoculato con tecnica lineare retrograda, estraendo l’ago e distribuendolo in modo uniforme. Prestare attenzione a non inoculare filler a livello del supra-tip, che deve rimanere sempre leggermente depresso rispetto al dorso. In caso di naso con base larga, sia congenito che posttraumatico o iatrogeno, l’inoculo di filler a livello del dorso, lungo tutta la sua interezza o parzialmente, in base alla presenza o meno di un gibbo, consente d’innalzare il dorso e rendere meno evidente l’eccessiva ampiezza del naso. Un dorso eccessivamente concavo o un naso insellato (saddle nose) può essere conseguente a traumi, a eccessiva resezione chirurgica del dorso o del setto post rinoplastica, a patologie infettive o infiammatorie (sifilide, granulomatosi di Wagener, ecc.) o

per caratteristiche razziali (asiatici, africani, indios sudamericani, ecc). L’innalzamento del dorso nasale con filler è in grado di correggere o almeno ridurre tale tipologia di difetti. È importante ricordare che spesso tali condizioni sono associate a rotazione verso il basso della punta e a un suo scarso supporto. Spesso si devono eseguire, oltre che alla correzione del dorso, anche tecniche atte a ruotare cranialmente e proiettare la punta. Tali tecniche sono descritte qui di seguito.

ALTRE TECNICHE

• Tip. La punta può essere maggiormente proiettata grazie all’inoculo di filler. Ciò deve essere spesso attuato dopo aver eseguito il trattamento della radice e del dorso, in quanto è necessario aumentare la proiezione della punta per armonizzarla all’aumentata lunghezza del naso e all’innalzamento del dorso. A livello della punta, il filler è iniettato al di sotto del derma della pelle, nel cellulare lasso interposto tra il derma e le cartilagini alari, a livello del triangolo della punta. Si consiglia un impianto sottocutaneo e mai intradermico, per evitare di determinare una sofferenza ischemica della cute. L’ago è inserito nella zona dell’infra-tip e fatto procedere fin tanto che la sua punta raggiunge l’area tra i due dome delle cartilagini alari (Fig. 4c). Si inietta 0,05-0,1 ml, prestando attenzione a non determinare uno sbiancamento della cute sovrastante. In tal caso, sospendere l’inoculo.

• Columella. L’iniezione del filler tra le due crus mediali delle cartilagini alari, incrementa la rigidità della porzione caudale del setto mobile e consente di sostenere e proiettare maggiormente la punta del naso, facendola ruotare verso l’alto. L’ago è infisso nella zona infra-tin e inserito tra le due crus mediali che sono mantenute in posizione tra il pollice e l’indice della mano passiva. L’ago viene fatto procedere fino a raggiungere il piede delle crus mediali, in prossimità della spina nasale (Fig. 4d). Il filler viene inoculato con tecnica lineare retrograda; si inietta circa 0,05-0,1 ml di

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Fig. 4: L’inoculo eseguito inserendo l’ago nella parte caudale della radice con un’inclinazione di 45° fino a toccare l’osso nasale

Fig. 4: L’inoculo eseguito inserendo l’ago nella parte caudale della radice con un’inclinazione di 45° fino a toccare l’osso nasale

filler. Quando si tratta la columella nasale, è bene valutare tramite il metodo di Simons il rapporto della lunghezza della columella e del labbro superiore, in modo di mantenerlo sempre prossimo al 1:1. In caso di labbro superiore corto, è possibile allungarlo procedendo con un’iniezione di filler lungo le due colonne del filtro columellare, in modo da determinarne l’allungamento.

• Sub-nasal point. Per ampliare l’angolo naso-labiale, è possibile iniettare il filler a livello preperiosteo, in corrispondenza del sub-nasal point. L’ago, orientato a 45°, viene infisso fino a toccare la spina nasale e, dopo aver verificato di non essere all’interno di un vaso, con la solita manovra di retrazione dello stantuffo si inocula un piccolo bolo di filler (0,05-0,15 ml). Il trattamento del sub-nasal piont rafforza la proiezione della punta e la sua rotazione craniale. Ampliando l’angolo nasolabiale, si accentua l’effetto di rotazione verso l’alto della punta.

TRATTAMENTO CON CANNULA

Per ridurre la possibilità d’inoculo accidentale intravasale e delle sue gravi complicanze, si consiglia l’utilizzo della cannula, solitamente di calibro 25G. Cannule di calibro inferiore (27 o 30G) sono sicuramente meno traumatiche, ma possono penetrare ugualmente all’interno di un vaso, vanificando il vantaggio rispetto all’ago. Il punto d’ingresso può essere creato con un ago 23G a livello della punta dell’infra-tip. Si inserisce la cannula fra i due dome delle cartilagini alari (Fig. 5a) e la si fa scorrere, prima sul piano sopra-cartilagineo e poi sul piano sopra-osseo, fino alla radice del naso.

A questo punto si inocula la quantità desiderata di filler a livello della radice e, retraendo la cannula, a livello del supra-rhinion (Fig. 5b). Se è presente un gibbo, non bisogna inoculare filler in sua corrispondenza, mentre il rilascio di materiale può, se necessario, essere eseguito a livello dell’infra-rhinion. Se invece il dorso è concavo o insellato, si può procedere con una distribuzione uniforme del filler lungo tutto il decorso del dorso, in modo da correggerne l’avvallamento. Una volta raggiunta la punta, si può iniettare anche a questo livello il filler per aumentarne la proiezione.

L’utilizzo della cannula rende impossibile l’inoculo intradermico e pertanto aumenta ulteriormente la sicurezza e facilita un posizionamento corretto del filler nel tessuto sottocutaneo del triangolo della punta. Utilizzando sempre lo stesso ingresso nell’infra-tip, si inserisce la cannula tra le due crus mediali delle cartilagini alari fino a raggiungere la spina nasale (Fig. 5c). L’inserimento della cannula deve essere eseguito facendo attenzione di non orientare

la cannula troppo cranialmente, in quanto ciò può determinare l’introduzione della cannula lungo la base del setto. Una volta raggiunta la spina nasale, si procede con l’iniezione di filler a livello del piede delle crus mediali e in estrazione lungo la columella. Un posizionamento alternativo del punto d’ingresso è in corrispondenza del rhinion.

Utilizzando tale ingresso, si può orientare la cannula in senso craniale per trattare la radice e il supra-tip e in senso cuadale per trattare l’infratip e la punta. In presenza di un gibbo, si evita di iniettare materiale in sua corrispondenza. Se invece il dorso è concavo, tale collocazione del punto d’ingresso rende difficoltosa la correzione del rhinion e quindi del dorso nella sua interezza. La combinazione delle tecniche d’inoculo descritte, consente di modificare efficacemente il profilo nasale. Spesso non è necessario agire su tutte le zone, ma solo su alcune di esse in base alle tipologie di dismorfismi riscontrati in ogni singolo paziente.

RIFERIMENTI

1. Zimbler MS: Cummings head & neck surgery. P.269-280. 2010 Mosby.

2. Powell N, Humphreys B. Proportions of the aesthetic face.New York: Thieme-Stratton; 1984.

3. S. Cohen (2011). Minimally Invasive Approach for Rhinoplasty, Rhinoplasty, Dr. Michael Brenner (Ed.), InTech.

4. Constantian MB. Practical nasal aesthetics. In: Habal M, ed. Advances in Plastic and Reconstructive Surgery. St Louis, Mosby-Year Book, 1991:85-107.

corso teorico-pratico LA RINOPLASTICA MEDICA CON FILLERS, TOSSINA BOTULINICA E FILI

Argomenti del corso Anatomia del naso - Valutazioni morfometriche nasali - Rimodellamento nasale con filler Rimodellamento nasale con tossina botulinica - Rimodellamento nasale con fili

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Salvatore “Piero” Fundarò

DATA DEL CORSO: contattare la Segreteria

CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

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