Luca Foresti Ceo Centro Medico Santagostino
La
scommessa è garantire un servizio di prossimità alla salute
L
o scenario post-pandemia si apre soprattutto con delle opportunità per il nostro settore, perché l’emergenza sanitaria ha evidentemente messo in primo piano il fattore salute, facendolo diventare top of mind. Innovare ulteriormente, quindi. Anche se tutto il percorso del Santagostino è segnato da sperimentazioni e tentativi di rompere gli schemi. Attualmente contiamo su 31 strutture, tra cui due centri diagnostici, fra Milano, Lombardia, Bologna e Roma, con un fatturato 2021 di oltre 49 milioni di euro. Siamo partiti nel 2009 aprendo i primi ambulatori su strada nei centri città, partendo dalla sede di piazza Sant’Agostino a Milano. Il secondo esperimento è stato inaugurare 4 poliambulatori nei supermercati Esselunga. E poi durante la pandemia abbiamo fatto una terza
può fare da àncora, da punto di riferimento per le persone e decidere di creare una health court, alla stregua della food court. Riunendo quindi all’interno di una stessa zona: un poliambulatorio, una farmacia, un punto
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I gestori dei centri commerciali dovrebbero capire
che il mondo salute può fare da àncora e quindi creare una health court, alla stregua della food court»
sperimentazione retail: abbiamo avviato 3 centri all’interno della linea 5 della metropolitana milanese e ora puntiamo a una stazione centralissima. Non abbiamo invece ancora testato i centri commerciali. L’ostacolo maggiore è rappresentato dagli affitti, a tutt’oggi non sostenibili con il nostro modello basato su un’offerta di servizi e non sulla vendita di prodotti: per noi il metro quadrato va infatti letto in rapporto a quanto tempo dobbiamo dedicare a ogni paziente. A maggior ragione adesso, però, i gestori dei centri commerciali dovrebbero capire che il mondo salute
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retail trends
2022
prelievi e vari centri - diagnostico, odontoiatrico, vaccinale, riabilitativo, di psicologia -, oltre una casa di comunità contemplando pure così l’offerta pubblica. In questo modo i cittadini inizieranno a percepire la possibilità di andare a curarsi anche nei centri commerciali. Per quanto riguarda invece il nostro sviluppo, nel 2022 ci concentreremo sia su Roma dove dovremmo aprire, tempi burocratici permettendo, 3 o 4 centri, sia sul potenziamento di Milano, inaugurando altre 3 o 4 strutture e dell’hinterland, a partire magari da Monza, San Donato Milanese, Segrate.