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O rniFlash Una nuova garzaia in Provincia di Lodi: speriamo di poterla proteggere e conservare
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52 NUMERO 10 - 2021
olte delle specie di uccelli diffusi nelle zone umide della Pianura Padana, durante il periodo della nidificazione, si aggregano in colonie riproduttive. Queste colonie vengono definite con il termine locale di “garzaie” e accomunano alcune specie di ardeidi come: aironi cenerini, guardabuoi, garzette, nitticore, sgarze ciuffetto ecc. che hanno l’abitudine di occupare alti alberi e/o grossi cespugli presso zone umide e acquitrinose. Lo zoologo Giovanni G. Bellani racconta: “Studiando una zona umida in provincia di Lodi, una lanca abbandonata da un fiume, nei pressi del luogo dove risiedo, nel 2020 ho notato una presenza di aironi molto cospicua e con mia grande sorpresa ho notato che stavano nidificando: vi erano aironi cenerini, guardabuoi, garzette e, come spesso ormai succede in molte garzaie, anche alcune coppie di cormorano comune. Ho censito in modo molto sommario, al fine di non disturbare, più di quaranta nidi. Fortunatamente all’inizio del 2021 gli aironi cenerini hanno iniziato a nidificare nuovamente, seguiti in primavera da un numero ancor maggiore, rispetto all’anno precedente, di coppie di aironi guardabuoi, garzette e cormorani; con mia grande sorpresa anche uno stormo di una ventina di ibis sacri ha iniziato a frequentare la garzaia e le zone umide della lanca, anche se non ho potuto verificare in modo sicuro la loro nidificazione. Ho quindi stilato una relazione sulle presenze floro-faunistiche della lanca, aggiungendo abbondanti raccomandazioni su quelle che sono le operazioni da mettere in atto per proteggere la garzaia da disturbo antropico (schermi in materiale naturale per occultare la presenza di persone, segnalazioni per circondare il perimetro di rispetto della zona protetta ecc.), e interventi di miglioramento e ripristino ambientale nelle zone presso la garzaia dove gli aironi spesso scendono per procurarsi il cibo. Ho proposto infine la messa in loco di pannelli esplicativi che illustrino il fenomeno delle lanche e delle garzaie, da posizionare su eventuali sentieri ed itinerari didattici da studiare accuratamente. Il sito dove si è formata la lanca viene nominato in alcuni documenti relativi alla Direttiva habitat e Natura 2000 della Comunità Europea: “ELENCO DEI 167 SITI DI GARZAIE ATTIVE IN LOMBARDIA NEL 2017 ALLEGATO G1”. Viene considerato come Zone di Particolare Rilevanza naturale ed ambientale e quindi individuato nell’Allegato A della Legge Regionale 86/83 sulle aree protette. Fonte: https://rivistanatura.com/una-nuova-garzaia-in-provincia-di-lodi-speriamo-di-poterla-proteggere-e-conservare/
Australia: un uccello imita perfettamente il pianto di un bambino
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sistono vari uccelli in grado di riprodurre i suoni e perfino le parole pronunciate da noi umani, spesso con una somiglianza “all’originale” davvero impressionante. È ciò che è accaduto al Taronga Zoo di Sydney in Australia, dove un uccello ha imparato ad emettere un suono agghiacciante, incredibilmente simile ad un bambino. L’esemplare prende il nome di Echo ed appartiene alla specie della Menura novaehollandiae, nota come Lira, un passeriforme del genere Menura. Si tratta di una specie che si contraddistingue per un’incredibile abilità nel ricreare i suoni ascoltati negli ambienti circostanti, oltre che per un canto che il naturalista britannico David Attenborough ha definito come “il più elaborato, complesso e bello” tra gli uccelli. In questo caso, la somiglianza con il pianto di un bambino fa davvero rabbrividire, tanto da renderlo praticamente indistinguibile dai vagiti di un piccolo. Per gli esperti dello zoo, il comportamento è stato registrato per la prima volta circa un anno fa, mentre la struttura era chiusa per l’emergenza legata al COVID, ma pare che l’abbia appreso dagli ospiti che hanno frequentato la struttura nel periodo precedente al blocco. Ma non è solo il pianto di un bambino ad essere riprodotto in maniera fedele dall’uccello. Gli addetti segnalano, infatti, anche il trapano elettrico e un allarme antincendio, affiancato dal tipico annuncio “evacuare ora”. Per gli esperti, il comportamento è spesso associato al corteggiamento e la riproduzione, con le femmine che lo usano anche come strumento di difesa, imitando i richiami dei predatori. Fonte: https://www.scienzenotizie.it/2021/09/06/australia-un-uccello-imita-perfettamente-il-pianto-diun-bambino-e-agghiacciante-il-video-0847844