Italia Ornitologica, numero 3 2022

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DIDATTICA & CULTURA

La necrofilia negli uccelli Considerazioni generali e rappresentazione di alcuni casi segnalati nella letteratura scientifica di IVANO MORTARUOLO, foto AUTORI VARI

Seconda parte

Corvi americani La tanatologia è una scienza che sostanzialmente studia tutte le possibili interazioni che si vengono a realizzare con la morte di un essere umano o animale. Risulta evidente che tale disciplina è intimamente collegata con altre branche scientifiche come, per esempio, il diritto, la medicina, la psicologia, l’etologia eccetera. Una cultrice di questa scienza è Kaeli Swift, che ha conseguito un dottorato di ricerca con tesi dal titolo American Crow (Corvus brachyrhynchos) thanatology (Università di Washington, 2018), nella quale sono raccolti i risultati di osservazioni, effettuate in varie località statunitensi, su Corvi americani a contatto con soggetti tassidermizzati conspecifici e extraspecifici. Le sperimentazioni (Swft e Marzluff, 2018) sono state due e si sono svolte in circoscritti periodi degli anni 2015-2017, nei pressi di luoghi dove vi erano coppie adulte nidificanti(5) . Con la prima sono state messe in mostra uno zimbello di Corvo adulto, di Corvo giovane, di Piccione domestico Columba livia (tutti e tre i volatili erano in posizione prona e con ali leggermente aperte, in modo da imitare con buona approssimazione la postura di una femmina accondiscendente) e di Scoiattolo grigio orientale Sciurus carolinensis. Da rilevare che i Corvi americani, quando ne hanno occasione, si nutrono di questi ultimi due animali, anche se tale orientamento saprofago (scaven-

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Espressione necrofila nei Corvi americani. Fonte iconografica: Kaeli Swift

ging) nelle aree prese in esame sembra poco praticato (6). Cosicché si è cercato di capire se i possibili incontri erano determinati da una ricerca di fonti alimentari o dalla necessità di reperire informazioni di altra natura. È emerso che il 70% dei Corvi americani non ha avuto alcun contatto con i soggetti imbalsamati, mentre il 24% si avvicinava con una certa agitazione, evidenziata da grida, richiami di allarme e anche formazione di gruppi di conspecifici (mobbing). A questi comportamenti facevano seguito anche espressioni di aggressività, particolarmente rivolte verso i Corvi tassidermizzati. In tale contesto, sono stati osservati sette tentativi di unione sessuale (quattro con il Corvo adulto, due con il Corvo giovane e uno con il Piccione). I campioni extraspecifici non hanno suscitato interesse dal punto di vista trofico, anche se sono stati oggetto di maggiori contatti rispetto ai Corvi imbalsamati.

Con il secondo esperimento si è sostanzialmente cercato di comprendere se la postura degli zimbelli fosse in grado di influenzare la risposta sessuale dei volatili selvatici. Per tal uopo ne sono state proposte tre tipologie: un Corvo prono con ali semiaperte, un Corvo prono con ali racchiuse e un Corvo in posizione naturale (dritto sulle sue zampe). I risultati non hanno evidenziato una sostanziale diversità, in quanto i tentativi di accoppiamento con l’ultimo campione sono stati tre, mentre quelli attinenti agli esemplari “a terra” sono stati cinque (7). Dunque, si è concluso che, nei Corvi americani, la postura non è determinante ai fini delle espressioni necrofile. Una difformità di risposte è stata però riscontrata fra i “fruitori” del tentato rapporto sessuale. Infatti, prima, durante e dopo le copule con i soggetti “a terra”, sono stati emessi rapidi e numerosi gracchii accompagnati da beccate. Mentre nel contatto con il Corvo “in


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