Italia Ornitologica - numero 3, 2021

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ESTRILDIDI FRINGILLIDI IBRIDI

Fecondità degli ibridi e affinità tra le specie parentali di SERGIO LUCARINI, foto P. M. NAZARI

N

el leggere l’interessante articolo di Bruno Zamagni sul trasferimento della mutazione Silice dal Lucherino allo Spinus xanthogaster, mi è tornata alla mente una nota che scrissi nell’ormai lontano anno 2000. Si trattava di un approfondimento sulle cause che determinano il grado di maggiore o minore fecondità degli ibridi. Visto che è passato del tempo e che il contenuto degli argomenti esposti da Bruno gli restituiscono un minimo di attualità, direi che non sarebbe male l’idea di riproporla a margine della bella esperienza di Zamagni.

Varie specie di Drosophila

Da “Italia Ornitologica” n° 1/2000. … Un interrogativo molto frequente tra gli appassionati di ibridazioni riguarda quello che appare quasi un controsenso: perché gli incroci tra il Canarino e il Cardinalino del Venezuela, uccelli appartenenti a generi diversi, sono a volte fecondi, mentre quelli tra il Canarino e i suoi congeneri africani (Canarino del Mozambico, Cantore d’Africa, etc.) non lo sono quasi mai? La risposta non appare semplice, un suggerimento ce lo potrebbero però dare alcuni peculiari aspetti di quel complesso processo naturale che va sotto il nome di speciazione. Per comprenderne le basi aiuta la lettura del lavoro di Francisco J. Ayala, “I meccanismi dell’evoluzione” (1979), del quale riporto alcuni stralci: … Il processo

NUMERO 3 - 2021

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