PLM - COVER
Le private label
alla sfida della sostenibilità Negli ultimi anni il maggiore dinamismo su questo tema si osserva proprio nelle linee a marca del distributore, un settore che in Italia valeva 10,8 miliardi di euro di fatturato nel 2019 e il cui sviluppo, negli ultimi 16 anni, ha determinato l’80% della crescita realizzata dall’industria alimentare. Il 2020 è stato un anno difficile per i consumi. Sull’altare del Covid si sono volatilizzati 12.500 miliardi di dollari di Pil mondiale in un anno. Per l’Italia le ultime previsioni si attestano a un -10%, e solo nel 2023 (per i più pessimisti nel 2025) il nostro Paese ritornerà ai livelli precedenti. Ma tra le costanti che la pandemia non ha spazzato via emerge con forza l’attenzione prestata dagli italiani ai temi della sostenibilità. Se è vero che per il 35% dei manager intervistati nella survey “Italia 2021, il Next Normal degli italiani” lo sviluppo della green economy è una delle tendenze che caratterizzeranno in positivo il post-covid, questa sorta di nazionale coscienza verde si traduce in acquisti correlati: il 27% degli abitanti del Bel Paese acquista prodotti sostenibili ed ecofriendly di più rispetto a prima del Covid (i francesi e gli spagnoli seguono distanziati con un 18%) e il 20% acquista di più da aziende che operano nel rispetto dei lavoratori. Secondo i dati raccolti nel Rapporto Coop 2020, oltre un consumatore su due, inoltre, è intenzionato ad acquistare prevalentemente prodotti Made in Italy, meglio se sostenibili, aspetti ritenuti importanti rispettivamente dal 53% e dal 48% degli intervistati. Proprio il concetto di prodotto sostenibile si fa più articolato e al generico rispetto dell’ambiente si affiancano il concetto di produzione locale o legata al territorio (tra l’altro il 50% abbina questo tema alla sostenibilità) e una filiera controllata (49%). Compare anche il principio della giusta remunerazione per i vari attori della filiera (la cita abbinata alla sostenibilità il 47% del campione). Nonostante la crisi (e la rivincita degli imballaggi di plastica), il carrello degli italiani resta quindi piuttosto verde, in controtendenza rispetto a quello di molti altri paesi europei e agli Stati Uniti. Più di un quarto dei consumatori (27%) ha aumen-
4