DM Magazine Marzo 2021

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SUCCESSI Pastificio Garofalo: fatturato a +35% con forte crescita nell’export

MARZO 2021

INTERVISTA La pasta italiana è buona, anche quando c’è grano estero

L’anno zero della pasta


Il Grano di Armando è coltivato solo dagli agricoltori della nostra filiera. Grazie alla loro cura e ai nostri controlli, Pasta Armando ti garantisce lo zero tecnico di residui di pesticidi e glifosato. Perché anche a tavola tu possa prenderti cura di te stesso e di chi ti sta a cuore.

*Grazie alla nostra Filiera, possiamo garantire nella nostra pasta lo zero tecnico dei residui dei prodotti fitosanitari utilizzati nella coltivazione e conservazione del grano impiegato per produrla.


SOMMARIO DMM

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Editoriale Gdo, chi si ferma è perduto

46 Mercati Cartoleria: la creatività sostiene il comparto

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Cover L’anno zero della pasta

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Intervista La pasta italiana è buona, anche quando c’è grano estero Acqua Lete, innovativa alla fonte

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Successi Pastificio Garofalo: fatturato a +35% con forte crescita nell’export Mercati Conserve vegetali, qualità e sostenibilità caratterizzano il mercato Imprese Molino Rossetto cresce nel 2020

33 Focus La pandemia porta i consumi di gelati in casa

52 Customer Consumer Electronics Show 2021 a Las Vegas 54 Digital Club/Retail Meno contante? Più rilevante! 56 Mercati I prodotti da forno e i cereali conquistano la colazione degli italiani 69 Finanza La pandemia non frena l’appetito per i prodotti da forno 70 Real estate Landlords e Tenants: un nuovo patto

72 Tecnologistica Kairos Software, solutions Le attrezzature frigorifere accompagnano informatiche a supporto dell’asset i retailer nella nuova “normalità” management 42 Retail innovations Ikea Diseña, Spagna 74 News 45 Soluzioni in vetrina Una guida per la gestione delle attrezzature

75 Video e podcast 77

Prossimamente

Barilla lancia la pasta 100% italiana. I grandi marchi accettano la sfida, l’emergenza sanitaria ha stravolto il mercato. E per tracciare un bilancio gli addetti ai lavori consigliano di attendere almeno la fine del 2021. DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007

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EDITORIALE DMM

Gdo, chi si ferma è perduto Dopo un anno esatto di pandemia l’azienda Italia tira le somme. Il Prodotto interno lordo nel 2020 è calato dell’8,8%, dice l’Istat. Sono circa 160 miliardi di euro in meno rispetto al 2019. Vuol dire che ognuno di noi ha «perso» 2.600 euro di Pil. Se tutto va bene nel 2021 la ricchezza nazionale risalirà (forse) del 3-4%. L’onda lunga del virus continua a penalizzare fortemente il fuori casa portando indirettamente vantaggio alla grande distribuzione, il cui saldo dell’anno scorso (pari a circa +10%) è stato inatteso per le proporzioni. Eppure, in Italia ci sono ancora troppi retailer che soffrono. È di pochi giorni fa la notizia dell’abbandono delle Marche da parte di Carrefour. Il nuovo ceo Christophe Rabatel ha infatti deciso la chiusura dell’iper di Camerano il prossimo 31 marzo forse pressato da una situazione estremamente difficile della controllata francese che solo nel 2020 ha perso ricavi per 384 milioni. Altro tema caldo ai recenti onori delle cronache è il nodo della vertenza L’Alco. La trattativa per la cessione della catena retail rimane in alto mare, gli stipendi e gli arretrati non vengono pagati ma non solo: la crisi di liquidità è talmente pesante da avere ricadute anche sul credito dei fornitori. Da oltre un anno, periodicamente, c’è carenza di merce esposta sugli scaffali. Ultima ma non ultima la crisi di Coop Alleanza 3.0 che perdura da tempo e nonostante gli innumerevoli sforzi non riesce a risollevarsi. Questi tre esempi ci portano inevitabilmente a pensare che i conti non tornano. Tuttavia, questa non è l’unica “anomalia” che caratterizza il quadro attuale della distribuzione italiana. Anche i retailer che apparentemente godono di buona salute non possono adagiarsi sugli allori perché costretti ad adeguarsi a una realtà in veloce mutazione. La sfida di Esselunga sul negozio di vicinato docet: si tratta di un business molto diverso da quello del superstore con alti costi e logiche peculiari, stando alle dichiarazioni stesse dell’azienda “nato per rispondere alle nuove abitudini di acquisto e soddisfare le esigenze di consumo istantaneo e di una spesa quotidiana”. E infine c’è l’ecommerce. Corollario di questo anno di forte restrizione personale è stata l’esplosione del commercio elettronico alimentare. Una vera scoperta per moltissimi italiani, più abituati a utilizzare i servizi di food delivery che non la spesa online, tanto che le stesse piattaforme si sono rivelate assolutamente insufficienti a gestire la crescita della domanda per mancanza di una infrastruttura tecnologica e logistica adeguata. La scelta di investire e puntare su questo canale, prima opzionale e calmierata, è diventata obbligata. Peccato che al momento molti retailer ci perdono. Tirando le somme il rapido mutamento di scenario post Covid ha reso ancora più accesa la competizione nel comparto distributivo, rischiando di acuire le differenze tra format e player in termini di prospettive di sviluppo e performance finanziarie.

Stefania Lorusso, Direttrice Editoriale DM

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L’anno

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della pasta di Emanuele Scarci

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Barilla lancia la pasta 100% italiana. I grandi marchi accettano la sfida, l’emergenza sanitaria ha stravolto il mercato. E per tracciare un bilancio gli addetti ai lavori consigliano di attendere almeno la fine del 2021. di Emanuele Scarci

opo il balzo dei consumi del 2020, il nuovo anno si è aperto all’insegna del grano 100% made in Italy. La scorsa primavera il leader di mercato Barilla ha giocato il suo asso: la pasta tutta italiana (l’altro brand della scuderia Voiello aveva già il suo grano Aureo 100% italiano), ma i tempi necessari per coprire la distribuzione si sono allungati fino a tutta l’estate. Inoltre, l’emergenza sanitaria ha stravolto il mercato. Troppo presto quindi per tracciare un bilancio; gli addetti ai lavori consigliano di attendere almeno la fine del 2021. La pasta è il piatto simbolo dell’italianità a tavola anche nel mondo. Ne consumiamo a testa mediamente 23 kg l’anno. La produzione totale è di oltre 3,5 milioni di tonnel4 DM MAGAZINE


COVER DMM

late per un valore di 5 miliardi di euro, di cui la metà oltre confine. Nel 2020 l’export è cresciuto del 16%. Sugli scaffali del nostro Paese, il claim 100% italiano in etichetta, normalmente, funziona come un acceleratore delle vendite: induce il consumatore ad aprire il portafogli e spendere di più. Oggi tra i big del mercato, oltre a Voiello, il grano 100% italiano è offerto da La Molisana, a cui si sono accodati, stando alle dichiarazioni ufficiali, anche Rummo e De Cecco. Quest’ultimo, a sorpresa, ha aderito a Filiera Italia, l’organizzazione capitanata da Coldiretti che rappresenta gli interessi delle filiere agroalimentari. L’Italia è stata cronicamente deficitaria di grano duro, i produttori hanno sempre dovuto importare parte del fabbisogno. Inoltre, almeno fino al 2016, il ministero delle Politiche agricole ha sempre sostenuto che il 30% del grano duro prodotto in Italia fosse di qualità medio-bassa e con un contenuto proteico inferiore al 12%. COL VIRUS ANNO RECORD Nel 2020 i pastifici italiani hanno girato al massimo della capienza e le vendite nel nostro paese e all’estero sono aumentate per tutti i brand, ma i campioni di crescita La Molisana e Rummo hanno eroso quote di mercato ai Big 3. Negli ultimi anni i consumi di pasta in Italia si erano contratti mediamente dell’1-2% l’anno. Anche se il valore era cresciuto, trainato da un consumatore più esigente e attento alla qualità. Nel 2020 le vendite di pasta secca nella grande distribuzione (nei canali iper e supermercati) sono arrivate a circa 720 milioni, +10%, e +4,6% a volume. Il prezzo medio di un kg di pasta è stato di 1,39 euro, +5,5%. Ad avere la meglio sono stati soprattutto i brand della pasta percepiti come premium, già l’anno scorso performer a doppia cifra: i ricavi di La Molisana e Rummo sono cresciuti del 31%, Voiello del 19% e Garofalo del 12%. A distanza, Granoro +9,5%, Cecco +6,8%, Divella +6 e Barilla +2,8%. Infine, la marca del distributore ha messo a segno un balzo del 12% a circa 86 milioni di euro. I marchi dei retailer sono nell’insieme il terzo player, dopo Barilla e De Cecco. Barilla rimane leader di mercato con vendite per 175 milioni e una quota del 24,5% (in calo di 1,8 punti), davanti a De Cecco con il 14% (perde mezzo punto), Garofalo con l’8% (quota stabile), La Molisana con il 7,8% e Rummo il 7,6 (entrambe guadagnano 1,2 punti) e Voiello e Divella al 6,5% (il primo guadagna mezzo punto l’altro lo per-

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COVER DMM de). Mentre le quote di mercato delle private label sono del 12% a valore e del 16% a volume. Alla fine quasi tutti i player hanno aumentato le vendite, ma i follower hanno sovraperformato, rubando erodendo quote ai primi tre. Anche nella pasta integrale (il mercato vale una settantina di milioni) Barilla rimane di gran lunga leader di mercato con oltre il 25%, ma nel 2020 ha perso quasi il 10% delle vendite e 4 punti di quota di mercato. Alle spalle La Molisana ha messo a segno +20% delle vendite, ha guadagnato più di 2 punti di quota al 15%. Il pastificio molisano è davanti a De Cecco che spinge le vendite dell’11% e avanza di quasi un punto all’11% di quota. Le private label sono la seconda forza del mercato: con circa il 23% a volume e il 17% a valore. LA FRENATA DEI RETAILER Per Maniele Tasca, direttore generale di Selex-Sun, «la pasta è molto importante per il punto vendita. Dal punto di vista del marketing, la scelta del grano duro 100% italiano ha un suo valore ma non necessariamente è legata alla qualità. Lo è all’italianità e ai rapporti di filiera». Poi Tasca sottolinea che «il mercato della pasta secca è molto segmentato dal punto di vista della qualità. Contano tante variabili, non solo la provenienza ma anche la trafilatura, l’elaborazione eccetera. Sinceramente non mi sembra una direzione irreversibile e non credo che se il leader di mercato compie una scelta la debbano seguire anche gli altri player. Può essere un buon posizionamento anche per le marche private, ma non vedo un racconto per cui i grani esteri consentano un prodotto meno qualitativo». Diverso l’approccio del mondo Coop che sul marchio del distributore ha investito pesantemente. «Siamo particolarmente forti sul prodotto a marchio - commenta Piero Canova, direttore generale di Unicoop Tirreno -. L’anno scorso l’incidenza dei nostri brand è salita al 38% dei ricavi. La pasta Fior Fiore è già prodotta con il 100% di grano italiano e ora ci stiamo orientando verso il marchio Coop. Sposiamo una tendenza che tende a consolidarPiero Canova, direttore generale di Unicoop Tirreno

Maniele Tasca, direttore generale di Selex-Sun

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Giuseppe Cantone, direttore commerciale di MD


COVER DMM

CHI MANGIA PIu’ PASTA

23,5

Consumi pro-capite di pasta; kg per anno

17,0 12,0

ITALIA

Tunisia

Venezuela

11,0

Grecia

9,4

Cile

8,8

8,7

Stati Uniti Argentina

8,7

Turchia

8,0

Francia

7,8

Perù

7,7

7,5

Germania Ungheria

7,2

Russia

6,5

Portogallo

6,3

5,8

Canada

Brasile

5,0 Belgio

4,8 Austria

Fonte: International Pasta Organisation

si». Rispetto alla marca del distributore, terzo player nazionale, Canova prende le distanze. «Non tutte le private label hanno lo stesso livello qualitativo - precisa -. Quelle a prezzo bassissimo, a 0,35 centesimi, contengono più ceneri e meno proteine. Non ho dubbi però che presto si arrivi a discriminare tra marchi del distributore di qualità e altri mediocri». L’unica perplessità sulla corsa al 100% italiano «è che di questo passo - conclude Canova - non so se sia possibile ottenere tutto il grano nazionale che serve: gli agricoltori seguono il criterio della convenienza, cioè seminano i prodotti meglio remunerati dall’Unione europea». Sul versante dei discounter Giuseppe Cantone, direttore commerciale di MD, ritiene motivante «che Barilla abbia scelto il 100% italiano. Noi al leader rispondiamo seguendo il filone dell’italianità: per la pasta e, in generale, per il 90% dei nostri prodotti. Il 10% estero è motivato da fattori stagionali». E poi aggiunge: «Il marchio della catena discount è Lettere dall’Italia, ma l’offerta comprende anche la pasta di Gragnano con grano 100% italiano - sebbene il disciplinare della pasta di Gragnano Igp non lo imponga - trafilata al bronzo». Sugli scaffali, MD offre pasta con grano italiano e pasta con grani Ue e non Ue. «La scelta spetta al consumatore, in base alla capacità di spesa» sostiene il direttore commerciale. La rete commerciale MD del Sud offre la pasta prodotta dal Pastificio Garofalo e quella del nord è rifornita dal Pastificio Liguori. «Devo però dire - aggiunge Cantone – che il consumatore medio non collega la provenienza del grano alla qualità. Il dato importante è che la pasta abbia un livello proteico di almeno il 14%. Infatti nelle annate sfavorevoli, il grano italiano viene tagliato con grani DM MAGAZINE 7



COVER DMM di provenienza estera per raggiungere questo parametro». La sfida del leader di mercato paga? «Lo capiremo solo alla fine del 2021 – risponde Cantone -. In generale, sono favorevole ai prodotti 100% italiani, ma non sono certo che questo sia sempre sinonimo di qualità». LA LUNGA MARCIA DI BARILLA Per Barilla lanciare la pasta 100% grano italiano è stato il naturale approdo di una strategia ventennale di avvicinamento all’obiettivo grazie ai contratti di filiera. Compresa la rinuncia al grano canadese maturato con il glifosato. Già nel 2017 i contratti di filiera Barilla coinvolgevano in Italia 50 fornitori e più di 5 mila imprese agricole, con il 57% dei volumi acquistati (430 mila tonnellate) rispetto al fabbisogno. Nel dicembre 2019 Barilla ha firmato un protocollo d’intesa con il ministero delle Politiche agricole che, in cambio di 40 milioni di fondi pubblici fino al 2022 erogati a sostegno dei contratti di filiera, si impegnava nella campagna granaria 2020 a ritirare 120 mila tonnellate aggiuntivi rispetto all’anno prima. Fino ad arrivare al 70% delle forniture annuali di grano duro nazionale. La strategia dell’italianità di Barilla probabilmente è stata accelerata dall’emorragia delle vendite degli ultimi anni: il mercato nazionale ha premiato la pasta percepita come di maggiore qualità, compresa Voiello, a discapito della fascia intermedia. Nel 2019 nella grande distribuzione ha perso il 7% a valore mentre Voiello guadagnava il 10%. Nel 2020 Barilla ha alzato la bandiera dell’italianità ma ha alzato anche i prezzi: di circa il 10%. Probabilmente l’aumento repentino del prezzo medio può aver frenato anche la crescita a valore. Ma da Parma raccomandano prudenza: la pasta 100% grano italiano è stata lanciata in aprile-maggio, in piena pandemia, e sono stati necessari alcuni mesi per coprire tutta la rete di vendita. Il processo è quindi terminato a estate inoltrata. Per tirare le somme meglio attendere la fine del 2021, se non si vogliono rischiare abbagli. Quanto alla sostenibilità, Barilla dichiara di non aver mai stressato nella comunicazione le iniziative volte al rispetto dell’ambiente degli ultimi 10 anni. Limitandoci all’oggi, il nuovo packaging è completamente riciclabile, compresa la finestrella sulla confezione della pasta. Essendo inferiore al 7% dell’imballaggio può essere smaltito nel cartone riciclabile, ma non è stata mai fatta una comunicazione ad hoc su questo. DM MAGAZINE 9


COVER DMM

Pasta grossa: le quote dei produttori

Le quote a valore e le variazioni di quote di mercato di pasta secca nel 2020; iper+super

Barilla

24,6

2,9

De Cecco Private label

8,0

Garofalo

7,8

La Molisana

Voiello

6,5

Divella

6,5 6,2

2,2

Poiatti

Pallante

-17,0

11,5 30,7 31,0 18,8

22,0

2,0

9,5

0,9

7,7

Altri

TOTALE

12,0 12,1

7,5

Rummo

Granoro

14,3

6,7

10,3

100

Quota a valore % Variazione di quota %

Fonte: elaborazione DM su dati Iri, 2020

LA SVOLTA DI DE CECCO Lo scorso febbraio, a sorpresa, anche De Cecco si è convertita alla pasta tutta italiana. L’adesione è stata comunicata dal presidente Filippo Antonio De Cecco che, in passato, ha sempre difeso la libertà dell’azienda di selezionare i migliori grani internazionali, a partire da quelli americani. L’azienda commenta che «per la valorizzazione del made in Italy è stato deciso di avviare un percorso comune, per una sempre maggiore valorizzazione del grano duro italiano di alta qualità anche attraverso contratti di filiera che interessino un numero sempre maggiore di produttori nazionali, con il comune obiettivo di risultare sempre meno dipendenti dall’estero».De Cecco ha sottolineato di essere da sempre un grande fruitore della materia prima nazionale: nel 2020, il 52% del grano utilizzato, 160 mila tonnellate, è arrivato dall’Italia, sia dalla filiera che dagli acquisti diretti. Diverso il tema per La Molisana che utilizza da anni grano da filiera nazionale. L’amministratore delegato di La Molisana, Giuseppe Ferro, commenta: «Il 2020 è stato un anno intenso, non solo per la pandemia. La 10 DM MAGAZINE


COVER DMM chiusura dell’Horeca ha pesato, ma l’acquisizione di 9 importanti clienti internazionali ha più che compensato il buco della ristorazione. La crescita dell’estero ha quasi quadruplicato il calo della base Horeca. Siamo orgogliosi della nostra performance». Tuttavia l’emergenza sanitaria ha stravolto il mercato della pasta. Il 2021 sarà l’anno della verità? «Sono convinto di sì - replica l’imprenditore molisano -. In un clima relativamente più sereno i competitor potranno misurare la bontà delle loro strategie. Rimane l’incognita discount: un canale importante per la pasta: credo che con l’avanzare della crisi aumenterà anche il suo peso». Ma per il nuovo contesto La Molisana sta preparando le armi: a giugno lancerà il packaging in carta riciclabile. Da subito ha deliberato l’investimento più corposo della sua storia: 45 milioni per innovare le tecnologie, raddoppiare il mulino, ampliare lo stabilimento e allestire una nuova linea di produzione. Tutti i produttori sono ansiosi di introdurre novità. «Nessuno è disposto a rinunciare a un grammo del peso acquisito - sottolinea Ferro -. Da giugno 2021 avremo il packaging riciclabile. E’ un investimento rilevante: dal punto di vista tecnologico la carta riciclabile ha bisogno di almeno un anno e mezzo di preparazione. Tutti parlano di sostenibilità, noi passiamo dagli annunci ai fatti e da giugno, se non prima, la attueremo. Con 45 milioni raddoppiamo il magazzino automatico: siamo già in fase di realizzazione e già questo progetto assorbe 20 milioni. Entro il 2022 termineremo il magazzino ed entro il 2023 raddoppieremo il mulino. Questa montagna di investimenti è necessaria per arrivare a 270-300 milioni di fatturato».n Giuseppe Ferro. amministratore delegato di La Molisana

Filippo Antonio De Cecco, presidente di De Cecco

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INTERVISTA DMM di Emanuele Scarci

La pasta italiana è buona,

anche quando c’è grano estero Intervista a Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai di Unione Italiana Food, che difende la libertà delle imprese di scegliere i migliori grani sul mercato internazionale.

R

iccardo Felicetti, produttore trentino e presidente dei pastai di Unionfood, è sempre stato molto sensibile al tema dell’origine della pasta. «Quest’anno – commenta - la categoria dovrà fare profonde riflessioni sul mercato in sé per riuscire a mantenere quella fiducia e quella percezione di positività che ci è stata garantita dai clienti durante la pandemia. Dobbiamo riprenderci la ristorazione che è fondamentale per la pasta e ripartire con il turismo. Con questa situazione nel 2020 abbiamo venduto il 10% in più nel retail e perso quasi lo stesso volume nell’Horeca: mense, università e i ristoranti di tutte le categorie».

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INTERVISTA DMM

Avete sempre sostenuto che la migliore qualità fosse garantita dalla libertà delle imprese di scegliere i migliori grani sul mercato internazionale. Non è cambiato nulla. Il grano duro italiano è ora una scelta importante per le aziende, ma il mondo agricolo deve smettere di strumentalizzarla al solo fine di non fare gli investimenti. In altre parole anziché promuovere il prodotto italiano si critica pesantemente il grano duro che arriva dall’estero. Eppure sulla sicurezza non ci sono dubbi: i confini italiani sono ben presidiati dalle autorità e dai laboratori a tutela della salute. In Unionfood la pensate tutti così? Siamo compatti: la pasta italiana è tutta buona, il grano che arriva in Italia è altrettanto buono perché viene selezionato accuratamente. Scegliere una miscela italiana o estera rientra nelle strategie commerciali di ogni azienda. Ripeto: c’è una catena dei controlli che garantisce il grano duro d’importazione. Serve davvero il 100% italiano per far crescere stabilmente i consumi? Non lo so se il claim 100% italiano paghi davvero. Andrebbe verificato in un periodo diverso da quello attuale e su un arco temporale più lungo. E nel caso fosse sostenibile da parte del mondo agricolo, dal settore molitorio e dalla produzione, alla fine il maggior costo del prodotto dev’essere remunerato. Sono preoccupato perché il 100% italiano non è diventato un modo di produrre, ma una sottocategoria commerciale. Il problema è che forse è stata mal recepita oppure l’abbiamo comunicata male. Non ci siamo mai vergognati di scrivere sulle etichette, da quando ci è stato imposto, che la pasta di kamut arriva dal Canada. Mentre il 100% di pasta made in Italy all’estero interessa poco: questa è un’altra delle grandi differenze tra il mercato nazionale e quello estero. E noi esportiamo oltre il 56% della pasta. Che effetti può avere una richiesta eccessiva di grano duro italiano? Oggi il grano duro italiano costa mediamente più di quello estero. Il rischio connesso a una crescita eccessiva di prodotto 100% italiano apre due sviluppi: il primo, fa tanto piacere al sindacato degli agricoltori; il secondo, potrebbe causare dinamiche di trasformazione dell’origine che potrebbe avere effetti preoccupanti sulla liceità di alcune manovre. E noi siamo gli ultimi soggetti della filiera. La pasta Felicetti 100% italiana è nella Gdo italiana? In Italia è presente in Trentino Alto Adige, nella catena Eataly e in Basko, Unes e Agorà. Facciamo un passo alla volta.n

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INTERVISTA DMM di Luca Salomone

Acqua Lete, innovativa alla fonte

L’azienda, che fa capo a Sgam, si caratterizza per una propensione costante al reinvestimento degli utili nell’innovazione tecnologica, grande leva di ottimizzazione della struttura dei costi.

L

a storia di Acqua Lete, che fa capo a Sgam (Società generale acque minerali) di Roma - marchi Lete, Sorgesana e Prata -, comincia nel 1893, data di inizio dell’imbottigliamento. I riconoscimenti per le sue preziose caratteristiche, soprattutto la povertà di sodio, che è il portabandiera, non si sono fatti attendere: infatti nel 1906 Lete ottiene il Grand Prix di Parigi e L’Honour Prize di Londra. E dopo? A proseguire nel racconto è Gabriella Cuzzone, direttrice marketing della società. «La prima testimonianza dell’odierna pubblicità a mezzo stampa è stata rinvenuta nel 1909 sul quindicinale ‘La Giovane Capua’, dove Lete


INTERVISTA DMM

era reclamizzata come ‘La regina delle acque minerali da tavola’. Il grande impulso alla produzione e alla distribuzione su scala nazionale è stato dato da Nicola Arnone, che attraverso Società generale delle acque minerali ha anticipato, all’inizio degli anni Ottanta, le richieste del mercato, affiancando, alla produzione in vetro, quella in Pet, e creando un ‘azienda all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e organizzativo». Da anni il vostro fatturato è in crescita costante: da 93,38 milioni del 2017 a 101,56 del 2019 secondo Reportaziende-Consodata. Quali sono i motivi? La crescita discende da una visione aziendale chiara, orientata alla proposta di prodotti di qualità, realizzati attraverso un’organizzazione d’impresa agile ed efficiente, in grado di interpretare e soddisfare le esigenze del pubblico. Altro elemento caratterizzante, dal punto di vista finanziario, è la propensione costante al reinvestimento degli utili nell’innovazione tecnologica, grande leva di ottimizzazione della struttura dei costi. A novembre avete lanciato Icon: perché è un prodotto diverso dagli altri? Icon è la nostra grande innovazione di mercato e di packaging e siamo stati gli unici, tra i big player, a introdurre una bottiglia di alluminio. Rispetto alla lattina il vantaggio è chiaro: poter sorseggiare l’acqua con calma, dunque aprirla, richiuderla e portarla con sé. È un formato dedicato all’alta gamma dell’out of home e, nonostante il difficile periodo per il canale, ha già riscosso successo, segnale del fatto che, anche in periodo di crisi, l’innovazione viene riconosciuta e apprezzata dal trade e dai consumatori.n

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AMMORBIDENTI

PROFUMA BIANCHERIA

chanteclair.it -


SUCCESSI DMM

Pastificio Garofalo:

fatturato a +35% con forte crescita nell’export L’azienda ha saputo gestire da un lato l’immediata implementazione di tutte le opportune misure di sicurezza, e dall’altro la straordinarietà delle esigenze di stoccaggio da parte della Gdo, senza interruzioni di fornitura.

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a storica azienda di Gragnano ha chiuso il 2020 con un fatturato pari a 220 milioni di euro, in aumento del 35% rispetto al 2019, e con un Ebitda stabile poco sotto al 13%, ma in crescita nel valore assoluto. Sullo sfondo di uno scenario di mercato duramente messo alla prova dalla pandemia e di una grande distribuzione presa d’assalto soprattutto nei primi mesi di lockdown, il pastifico ha saputo gestire da un lato l’immediata implementazione di tutte le opportune misure di sicurezza, al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro per i proprio dipendenti e una produzione senza sosta, e dall’altro la straordinarietà delle esigenze di stoccaggio da parte della Gdo, senza interruzioni di fornitura. Nell’export, che rappresenta oggi il 60% del fatturato di Garofalo, si è registrata una crescita molto importante, pari al 48%, rispetto al 15% del mercato italiano. In particolare, è stato il mercato statunitense quello più performante, ma il trend positivo ha riguardato anche i mercati europei più strategici, come Spagna, Francia e Germania dove negli ultimi mesi Garofalo ha attivato importanti campagne di comunicazione e marketing rivolte soprattutto agli italiani residenti all’estero.n «Garofalo cresce all’estero ma continua a investire e produrre nella sua terra di origine, Gragnano, dove a fine 2019 i nostri dipendenti erano 203, di cui 14 nuovi ingressi solo nel 2019, che hanno fatto registrare un aumento delle assunzioni pari al 75% rispetto all’anno precedente», commenta Massimo Menna, amministratore delegato del Pastificio Garofalo. «Abbiamo previsto, per quest’anno e i prossimi due, 40 milioni di investimenti strutturali che ci consentiranno di sviluppare ulteriormente la nostra capacità produttiva e l’occupazione».

Leggi anche “De Zordi: nel 2021 penalizzati 
da pandemia e burocrazia”

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Conserve vegetali qualità e sostenibilità caratterizzano il mercato di Claudia Scorza

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MERCATI DMM

Nel corso del 2020 il mercato ha registrato un andamento positivo, complice anche l’avvento della pandemia che ha fortemente condizionato lo stile di vita e le abitudini di consumo degli italiani. I consumatori cercano prodotti genuini e salutari, con un occhio di riguardo per la qualità delle materie prime e per la sostenibilità.

I

l mercato dei vegetali conservati ha messo a segno performance positive nel 2020, beneficiando anche del picco di consumi che si è registrato soprattutto durante i mesi di marzo e aprile a causa dell’insorgere dell’emergenza sanitaria, che ha fortemente condizionato lo stile di vita e i consumi degli italiani con un incremento dei consumi domestici. Hanno invece sofferto i condimenti per pasta e riso, complice anche una stagionalità particolarmente sfortunata. «Il comparto – afferma Giuseppe Tammaro, direttore commerciale Italia La Doria – chiude il 2020 con un valore di 430,7 milioni di euro e un volume di 202,7 milioni di chili, registrando una decisa crescita rispetto all’anno precedente, che si attesta a +10,5% a valore e +10,4% a volume, secondo i dati Iri, anno terminante dicembre 2020, Iper+Super+Lsp+Discount+Dettag lio». Le conserve vegetali hanno evidenziato una dinamica positiva in quasi tutte le famiglie di prodotto risultando tra gli alimenti più richiesti dagli shopper. In particolare «nel 2020 – dichiara Angelo Mis, direttore vendite Italia di Citres – il mercato dei sottaceto-agrodolce ha registrato una crescita del +2,2% a volume e del +4,1% a valore, mentre quello dei sottoli ha segnato +4,7% a volume e +5,6% a valore, secondo la stessa fonte». I LEGUMI CONQUISTANO TERRENO A crescere in maniera significativa nella categoria dei vegetali conservati sono stati i legumi: «Ceci (+14,2% a vol. e +15,6 a val.), lenticchie (+12,4% a vol. e +13,5% a val.) e fagioli (+10,2% a vol. e +11,9% a val.) – dichiara Stefania Costa, marketing manager food retail di Conserve Italia – confermano il trend di crescita delle proteine vegetali rispetto a quelle animali. Come azienda, leader con il brand Valfrutta, abbiamo registrato una performance positiva superiore al mercato in tutti i segmenti, ma soprattutto in quelli che hanno segnato maggiori aumenti, ossia

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MERCATI DMM

B E N E S S E R E E D E C O S O S T E N I B I L I TÀ A L P R I M O P O S TO

In un mercato maturo come quello dei vegetali conservati, il trend dell’innovazione segue le opportunità legate ai temi del benessere per quanto riguarda il prodotto e dell’ecosostenibilità sul fronte del packaging. La Doria ha intercettato e seguito queste tendenze sviluppando nuove referenze che mirano ad allargare la gamma dei prodotti bio, vegan e “free from”, come i legumi senza sale nel liquido di governo, già presenti da diversi anni nei mercati nord-europei e ora richiesti anche in altri mercati, Italia compresa. Nell’ultimo anno l’azienda ha inoltre lanciato diverse nuove linee biologiche per la private label di retailers scandinavi e britannici. L’innovazione sul packaging, invece, ha riguardato lo sviluppo di contenitori in carta certificati Fsc e lattine in formato monodose per l’Italia e l’estero, mentre per il mercato scandinavo sta puntando da anni sul formato in carta, che ha ormai in gran parte sostituito la scatola in latta.

fagioli, lenticchie e ceci. Puntare sull’italianità, sulla regionalità e sulla naturalità dei nostri legumi e delle nostre verdure, forti della filiera cooperativa che sta alla base del Gruppo, ci ha permesso in questi anni di farci apprezzare dal consumatore sempre più consapevole e informato». I legumi sono prodotti basici altamente versatili, che offrono proteine a basso costo e quindi sempre più presenti nel menù settimanale degli italiani. «Proprio per seguire questa maggiore richiesta di legumi e per differenziarci a scaffale – afferma Lorenza Baretti, responsabile marketing prodotto del comparto conservati del Gruppo Fini –, oltre a scegliere legumi di altissima qualità, abbiamo deciso di diversificare l’offerta proponendo legumi fonte di iodio, grazie alla presenza di un pizzico di sale iodato protetto Presal: una fonte di iodio garantita e resistente alle cotture, assimilabile quindi dal nostro organismo». L’“EFFETTO DISPENSA” E L’APERITIVO HOMEMADE I mutati comportamenti d’acquisto dei consumatori in seguito all’avvento dell’emergenza sanitaria hanno portato alla crescita dei “prodotti da dispensa”, coinvolgendo quasi tutti i segmenti del mercato, come conferma Federico Ghisolfi, direttore commerciale Italia di Saclà: DM MAGAZINE 21



MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Bonduelle Nome prodotto: Mais Senza Residuo di Pesticidi Caratteristiche: mais fresco, raccolto e lavorato in giornata, cotto al vapore per preservare al meglio qualità e gusto. Senza residuo di pesticidi, zuccheri aggiunti, conservanti e ogm, è caratterizzato dal gusto naturalmente dolce e croccantezza.

Citres Nome prodotto: Olive taggiasche denocciolate con olio extravergine di oliva Caratteristiche: olive taggiasche denocciolate, carnose e di colore scuro, dal sapore dolce e delicato e dal profumo fruttato con olio extravergine di oliva.

Conserve Italia - Valfrutta Nome prodotto: Buonmix Caratteristiche: una gamma di tre sfiziosi mix a base di mais e verdure cotti a vapore, 100% naturale, senza conservanti e subito pronti. Sono proposti in tre ricette naturali messe a punto da uno chef.

D’Amico - Logrò Nome prodotto: Funghi Trifolati Champignon Caratteristiche: funghi lavorati dal fresco, saltati in padella come da ricetta tradizionale. Prodotto pronto da mangiare e pratico nel pack easy open, è ideale come contorno caldo o freddo, per primi piatti, risotti, pizze e bruschette.

«Nel corso dell’anno c’è stato sicuramente un riavvicinamento alla categoria dei prodotti vegetali conservati, inizialmente partito con “effetto dispensa” e positivamente poi mantenuto con il riacquisto e la riscoperta di questi alimenti». Impossibilitati a consumare pasti fuori casa, gli italiani hanno ritrovato anche il piacere dei fornelli. «Il fenomeno dei “cuochi a casa” – spiega Federica Fiore, marketing manager di Sama – ha fatto riscoprire il gusto per la cucina e la sperimentazione di nuove ricette, favorendo l’acquisto di referenze sia tradizionali sia alternative. Sama sta spingendo molto sulla “trad-innovazione”, ovvero portare innovazione in un comparto fortemente tradizionale con nuovi prodotti di valore». Tra le tendenze che si sono affermate, soprattutto durante il primo lockdown, troviamo l’aperitivo virtuale, che ha portato i consumi tipici dell’out of home tra le mura domestiche. «È proprio in questa direzione – sottolinea Maria Giordano, responsabile marketing di Polli – che si inserisce il lancio della nuova gamma di olive Aperiti-

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Ë T I V NO

Snack & Go! olive prêt-à-porter

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CONSUMALE DOVE VUOI TU

Le Mediterranee

Snack fresco e stuzzicante condito soltanto con una goccia di olio extra vergine di oliva. Pratica confezione in formato monouso da 40 e 50 g. F.lli Saclà S.p.A. - P.zza Amendola, 2 - 14100 Asti - www.sacla.it

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MERCATI DMM

COMUNICARE I VALORI DI FILIERA Conserve Italia sostiene il proprio marchio Valfrutta con un piano di comunicazione volto a veicolare la forza della filiera agricola cooperativa e a mantenere forte la brand reputation. Il brand è tornato on air nel periodo natalizio sulle principali emittenti televisive con uno spot in stop motion che enfatizza proprio i valori fondanti della marca: italianità e naturalità dei prodotti. Nel video viene raccontata la base sociale agricola dell’azienda mostrando anche i volti dei produttori che stanno dietro alle referenze, contraddistinte da una filiera di qualità che da oltre 40 anni porta dal campo alla tavola prodotti freschi e genuini. Inoltre, a febbraio è andato in onda sui canali Rai uno spot da 10” incentrato sulla Passata al Vapore e i Cotti a Vapore, proposte accomunate dalla tecnologia del vapore, che preserva vitamine, sali minerali e fibre alimentari. Questa tecnica di cottura caratterizza anche Valfrutta Buonmix: una gamma di tre sfiziosi mix a base di mais e verdure 100% naturali e senza conservanti, ad alto contenuto di servizio.

vo, diverse ricette che coniugano la sfiziosità con la naturalità delle migliori olive Italiane, tutte in vaschette easy peel in plastica riciclabile usa e getta». L’azienda, inoltre, riscontra una buona sensibilità del mercato nei confronti di prodotti con un formato ridotto (190 g o inferiore), che intercetta la duplice esigenza di un consumo senza sprechi e di una battuta di cassa contenuta. GUSTO, QUALITÀ E SALUBRITÀ DRIVER D’ACQUISTO Come accade in altri comparti, anche nel mercato delle conserve vegetali gli italiani si orientano verso referenze che rispettano in modo puntuale alcuni criteri considerati oggi molto importanti. «I consumatori – fanno sapere da Ponti – effettuano le proprie scelte d’acquisto preferendo prodotti che rispondono ai loro bisogni e VENDITE A VALORE VENDITE A VOLUME alle nuove sensibilità che si stanno delineando in maniera significativa: qualità e provenienza delle materie prime, attenzione della marca agli aspetti di sostenibilità ed equilibrio tra gusto e benessere. Proprio quest’ultimo trend sta emergendo in maniera sempre più definita, confermando come sia possibile innovare con successo lo scaffale ascoltando 202,7 mln/kg 430,7 mln/€ i bisogni dei consumatori. La linea Fonte: dati IRI, a.t. dicembre 2020, tot. Italia, Iper+Super+Lsp Zero Olio di Ponti risponde a pieno

+11,6% +10,5%

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+2,2% vol.

+4,1% val.

+4,7% vol.

SOTTACETO-AGRODOLCE

+5,6% val.

SOTTOLI

Fonte: dati IRI, a.t. dicembre 2020, tot. Italia, Iper+Super+Lsp

all’esigenza di coniugare sapore e salubrità poiché mantiene il gusto delle verdure senza utilizzare olio». Gli shopper premiano inoltre proposte di qualità e appetitose, che ricordano, in chiave moderna, l’antica tradizione italiana recuperando i gusti del passato. «I consumatori dimostrano oggi una notevole voglia di gratificazione attraverso la scelta di prodotti di qualità elevata, in grado di appagare il crescente desiderio di sperimentazione utilizzando le conserve anche come ingredienti in una cucina più creativa», dichiara Fabio Salani, direttore commerciale di Pucci Group, azienda proprietaria dei marchi Pucci, Berni e Louit Frères. I CONSUMATORI SCELGONO PRODOTTI SOSTENIBILI La sostenibilità, in tutte le sue molteplici sfaccettature, è un tema importante su cui investono molti player del comparto. Bonduelle da tempo lavora su questo fronte assecondando il trend e mettendo la sostenibilità anche al centro della sua comunicazione. «“Bonduelle s’impegna 26 DM MAGAZINE

SCHEDE PRODOTTI Gruppo Fini Le Conserve della Nonna Nome prodotto: Ceci giganti Caratteristiche: ceci con sale iodato protetto Presal, fonte di iodio garantita e resistente alle cotture, ingredienti 100% naturali e ad alto contenuto di proteine.

La Doria Nome prodotto: Organic Black Beans Caratteristiche: fagioli tondini neri da agricoltura biologica, accuratamente selezionati, reidratati e lessati al naturale. Pronti all’uso, in packaging combi da 400g per pl di retailers scandinavi e britannici.

Madama Oliva Nome prodotto: Paté Squeeze Caratteristiche: 4 paté (olive piccante/ olive e carciofi/ olive/ hummus di lupini) già pronti, confezionati in bustine squeeze da 100 g, ideali per decorare aperitivi e antipasti e come ingredienti per cucinare. La linea, vegan, gluten free e no ogm, è disponibile nel reparto ortofrutta.


MERCATI DMM per un’agricoltura sostenibile” – spiega Diana Galbiati, marketing manager ambient di Bonduelle Italia – è il programma di responsabilità sociale in cui l’azienda è impegnata dall’inizio del 2020 e che riflette in modo concreto l’approccio nei confronti dell’agricoltura, dei prodotti e del territorio. Tra gli obiettivi prefissati, l’impegno nel ridurre al minimo l’utilizzo di additivi, conservanti e pesticidi in favore di produzioni qualitative sempre più sostenibili. Il Mais Senza Residuo di Pesticidi, che è anche senza zuccheri aggiunti, conservanti e ogm, è un esempio di prodotto coerente con le strategie aziendali e con le nuove tendenze, che vedono i consumatori particolarmente attenti alla qualità dei prodotti e alla tutela dell’ambiente». Citres sta compiendo da diversi anni numerosi passi avanti nell’innovazione e nel campo della sostenibilità ambientale, terreno sul quale l’azienda lavora anche a livello di produzione. «L’interesse che i nostri interlocutori hanno dimostrato nei confronti di Citres – afferma Mariangela Bellè, responsabile marketing di Citres – per le continue proposte innovative, che riguardano l’utilizzo di sale iodato nelle referenze lavorate da verdure fresche, il packaging e le etichette sostenibili facili da rimuovere e da leggere, hanno permesso una costante crescita in termini di apprezzamento, distribuzione e fatturato». UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA In un periodo in cui non è possibile organizzare eventi, fiere o show cooking in presenza, la strategia di molte aziende del comparto si concentra sull’utilizzo di un mix diversificato di strumenti di comunicazione, rafforzando spesso il canale digital. D’Amico ha scelto la strada della multicanalità puntando su mezzi tradizionali, iniziative a sostegno del territorio e dell’arte, limited edition, restyling di gamma e attività sui social media. «Durante il 2020 – spiega Maria D’Amico, marketing manager di D’Amico – abbiamo messo in campo

I prodotti più performanti

+14,2%

Ceci

21,2%

A VOLUME

+15,6% A VALORE

Fagioli

21,2%

+10,2% A VOLUME

Fonte: elaborazione su dati aziendali

+11,9% A VALORE

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Lenticchie

A VOLUME

21,2%

+13,5% A VALORE Fonte: elaborazione su dati aziendali

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MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Neri Industria Alimentare Nome prodotto: Olive nere denocciolate Caratteristiche: olive nere denocciolate in vaso da 314 ml, ideali per aperitivi, farcitura di pizza, insalate e come ingrediente da inserire in piatti a base di carne o selvaggina.

attività di real time marketing, coinvolgendo sui social network i nostri follower, blogger e influencer per proporre nuove ricette da cui prendere spunto per la realizzazione di piatti creativi. Alle strategie social, che continueremo a portare avanti anche nel 2021, si sono affiancate pianificazioni sui canali più tradizionali. L’anno scorso, infatti, siamo andati due volte on air sulle principali reti nazionali e in radio con lo spot “Il Verde che ci unisce”, accompagnato da una campagna di affissioni outdoor». Anche Neri Sottoli investirà molto su tutti gli aspetti della comunicazione e della brand reputation per soddisfare le aspettative degli shopper. «In un’ottica di potenziamento delle attività di comunicazione – dichiara Alessio Baronti, direttore commerciale di Neri Sottoli – nel corso del 2021 verrà migliorato il sito web dell’azienda e verranno pianificati importanti passaggi promo-pubblicitari sui principali media a diffusio28 DM MAGAZINE

Polli Nome prodotto: Carciofini grigliati Caratteristiche: teneri carciofini grigliati dal fresco da 190 g, con uno speciale processo brevettato, che replica quello casalingo per mantenerne intatta sia la texture che gusto.

UNA COMUNICAZIONE VICINA AI CONSUMATORI Saclà, azienda molto attiva sul piano della comunicazione, cerca di rimanere il più possibile in contatto con i consumatori utilizzando diversi media. «Ultimamente – racconta Federico Ghisolfi – stiamo lavorando sulla presentazione dei nostri prodotti posizionandoci come partner ideale del “cucinare in casa” e stiamo promuovendo le nostre referenze attraverso product placement online, in televisione e su siti di ricette. È prevista inoltre una nuova campagna di comunicazione integrata che ci accompagnerà per tutto il 2021 e che coinvolgerà tv, radio e web».


MERCATI DMM ne nazionale e sui social network». Per Madama Oliva è previsto anche quest’anno un piano di advertising legato ai media business e consumer, sfruttando inoltre le potenzialità di campagne social media, digital pr e attività diversificate di marketing. «In particolare – sottolinea Sabrina Mancini, direttrice marketing di Madama Oliva – stiamo promuovendo iniziative legate al fitness, allo sport e alla corretta alimentazione. Crediamo molto nelle attività di educazione alimentare rivolte ai bambini delle scuole, ragione per cui, da tre anni, lavoriamo a un progetto sulla sana alimentazione all’interno di 3 mila classi».n

SCHEDE PRODOTTI Ponti Nome prodotto: Pomodori Secchi Zero Olio Caratteristiche: ceci con sale iodato Caratteristiche: grazie a una ricetta esclusiva, la linea Zero Olio mantiene tutto il gusto e la fragranza delle verdure senza utilizzare olio, risultando quindi senza grassi.

Saclà Nome prodotto: Olive Snack Le Mediterranee Caratteristiche: pratico formato monouso da 50/40 g composto da olive greche condite soltanto con una goccia di olio extra vergine di oliva e disponibili nelle versioni Verdi snocciolate con peperoncino, Kalamon snocciolate e Verdi snocciolate.

Pucci Nome prodotto: Tartufungo 1932 Caratteristiche: funghi lavorati da fresco entro le 48 ore, aromatizzati al tartufo, caratterizzati da alta qualità e selezione della materia prima e preparati secondo la ricetta storica Pucci.

Sama - Scelta Oro Nome prodotto: Olive nere denocciolate Caratteristiche: olive nere denocciolate, in latta da 370 ml, provenienti dalla Spagna, selezionate per varietà e calibro. Un prodotto di qualità perfetto per aperitivi.

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IMPRESE DMM

Molino Rossetto cresce nel 2020 Nel 2020 l’azienda padovana mette a segno una crescita significativa, sia nel segmento farine che lieviti. Ottime anche le performance di preparati per dolci e farine per polenta.

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a 17,3 a 30 milioni di euro per 42 milioni di pezzi venduti. Questo il salto segnato nel corso del 2020 da Molino Rossetto, azienda di Padova punto di riferimento per il mercato farine, mix, lieviti e cereali. Una crescita del 71% del fatturato in cui il carrello della spesa si è radicalmente modificato, con un aumento significativo delle performance delle commodities tra cui farine, lieviti e ingredienti per la pasticceria. In particolare, in un mercato farine cresciuto del +48% (Fonte: Nielsen Trade*Mis, Totale Italia: Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug, ytd 29 novembre 2020), Molino Rossetto ha messo a segno un +68%. Tra i prodotti più performanti, quelli più classici, soprattutto la “00”, e referenze speciali, come la Farina di Avena. Ottimi anche i risultati dei preparati per dolci (+30%) e delle farine di mais per polenta (+25%), soprattutto nella versione in Vpack in carta Fsc con tappo bio based apri-chiudi. E per soddisfare il boom di richieste dei consumatori – registrato soprattutto nel corso del primo lockdown – l’azienda ha risposto riorganizzando la produzione e riadattando alcuni impianti industriali. La strategia commerciale del 2021 prevede una razionalizzazione dell’assortimento e una destagionalizzazione dell’offerta al fine di efficientare il presidio sia del canale Italia che estero. «Recentemente - commenta Chiara Rossetto, amministratrice delegata di Molino Rossetto - è nata la Mr Holding a cui oggi fanno capo Molino Rossetto, l’azienda che segue la Gdo; Molino 4.0, specializzata nei prodotti per l’industria e Mr Retail, la società dedicata a concentrare investimenti, energie e risorse nello sviluppo del nostro Molino Rossetto Shop, di nuovi punti vendita fisici monomarca e dell’e-commerce».n

Leggi anche “Per l’autunno Molino Rossetto punta sulle farine di mais” DM MAGAZINE 31


GELATO E CREMA SPALMABILE INSIEME PER UN PIACERE INTENSO

NOVITÀ L’UNICO GELATO CON CREMA SPALMABILE IN VASCHETTA. g7gelati.it


MERCATI focus DMM

DMM

La pandemia porta i consumi di

gelati di Fabio Massi

in casa

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Cala il comparto artigianale e si rafforza quello industriale venduto in Gdo. E i brand accompagnano questa transizione ampliando la propria offerta con referenze sempre più innovative.

N

el corso del 2020 la pandemia ha modificato profondamente le abitudini d’acquisto dei consumatori, uno sconvolgimento che ha coinvolto anche il settore dei gelati. La scorsa estate, per esempio, secondo le stime di Fipe, a causa soprattutto del drastico calo dei flussi turistici provenienti dall’estero, il comparto del gelato artigianale ha accusato un calo di fatturato di circa il 15%. I consumi, così come per molte categorie del food, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria si sono spostati all’interno delle mura domestiche e, secondo i dati elaborati da Nielsen, le vendite in Gdo di gelati industriali hanno visto una crescita di +22,1% durante il lockdown della scorsa primavera e di +53,1% nelle prime settimane della fase 2. I brand del comparto hanno accompagnato questi trend ampliando la propria offerta con referenze sempre più innovative sia in termini di gusto, con ingredienti naturali e abbinamenti stuzzicanti, sia di servizio, con formati adatti a ogni esigenza della famiglia.

Si allarga l’offerta per il mercato casalingo Nel 2020, così come molte categorie del “comfort food”, anche i consumi domestici di gelati hanno evidenziato un deciso aumento. «Abbiamo rafforzato la categoria legata al “piacere familiare” – spiega Alberto Piscionieri, direttore marketing di Tonitto 1939 – allargando la gamma Coppa Famiglia, con la versione Mini, per ogni tipo di esigenza. Abbiamo posto le nostre fondamenta su quattro pilastri unici: bontà, autenticità, sostenibilità e innovazione, oltre alla continua ricerca di novità che coinvol-

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focus DMM

gono ingredienti e ricette, come il Sorbetto Limited nelle versioni Chinotto, Spritz e Limone & Menta, lo Stecco Origini e lo Stecco Yo-Yo». La missione di Tonitto 1939 è quella di portare un momento di felicità a tutti i consumatori. «Per questo cerchiamo sempre il meglio attraverso eccellenza, sostenibilità e innovazione – prosegue Alberto Piscionieri – puntando su un packaging “green” che sappia rispettare maggiormente l’ambiente, come nel caso della confezione del Sorbetto vincitore del bando Eco-Design 2020 di Conai, e ogni anno su un’etichetta sempre più breve, pulita e chiara, laddove possibile».

Parola d’ordine: innovazione Con la profonda crisi del canale dell’Horeca e il forte calo dei flussi turistici, il 2020 ha visto molti cambiamenti nei consumi dei gelati. «Sul mercato domestico prevale una crescita dei brand aziendali – afferma Sauro Tomei, responsabile commerciale Italia di G7 – che beneficiano sia dell’incremento del comparto del gelato d’asporto sia dell’ampliamento distributivo e del lancio di nuove linee di prodotto, come il Gelato con Crema Spalmabile e le nuove Torte Gelato. La nostra perforNUOVO GUSTO PER LA LINEA CON CREMA SPALMABILE mance positiva sul mercato nazionale conferma il trend registrato Per la nuova stagione, G7 ha previsto l’ampliamennell’ultimo biennio, alimentato da to sul mercato domestico della linea di Gelato con un costante investimento in innoCrema Spalmabile, presentata per la prima volta lo scorso anno. «La novità principale sarà il lancio della vazione di prodotto. Il 2020, infatquarta referenza – spiega Sauro Tomei – che comti, nonostante la pandemia, per la pleta la gamma con un gusto d’eccezione, in grado nostra azienda è stato un anno di di coniugare il meglio della tradizione artigianale (il fiordilatte) con la più classica delle creme da spalgrande dinamismo dal punto di vimare (quella alla nocciola). L’obiettivo è dare contista dell’offerta, nuità alle campagne di comunicazione, che sicuramengià realizzate nel 2020, per sostenere un progetto premium fortemente dite ha contribuito stintivo. Sarà arricchita anche l’offerta ad accrescere la nel segmento torte, che durante il prinotorietà dei nomo anno di lancio ha registrato risulstri brand». tati positivi».

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La classe parla di noi Una classificazione chiara in tema di etichettatura energetica si traduce in un dato capace di rivelare il valore dell’efficienza delle famiglie di banchi refrigerati GranFit e SlimFit Costan. Prodotti già pronti a rispondere alla sfida delle nuove normative green.

• Nel conseguimento di questi standard energetici, soluzioni avanzate di merchandising e features tecnologiche giocano un ruolo importante.

• La nuova etichettatura garantisce un confronto oggettivo tra soluzioni simili ma con diversi livelli di performance, permettendo di scegliere con consapevolezza.

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Epta System è l’avanzata visione Epta. Un sistema completo che comprende alta tecnologia, servizi, concept, soluzioni, design assolutamente innovativi. Per contribuire a realizzare la vostra #storevolution.

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Prodotti naturali nel solco della tradizione Secondo Angela Neglia, direttrice commerciale di Callipo Gelateria, l’emergenza sanitaria ha modificato tutti i paradigmi del settore: «Da qui la necessità non solo di intercettare le tendenze in atto, ma di anticipare quelle future per proporre prodotti e alternative efficaci che permettano di guardare oltre la crisi. Tra i trend che stiamo seguendo già da tempo c’è quello salutistico con prodotti “free from” e proprio nel 2020 abbiamo lanciato la linea Gelato Vegano Dairy Free, che si aggiunge alla gamma Puressenza, preparata con ingredienti 100% naturali». La valorizzazione del territorio con l’antica tradizione gelatiera che caratterizza Pizzo di Calabria rimane l’elemento centrale della visione aziendale. «Tra le novità – prosegue Angela Neglia – abbiamo lanciato la linea Cuore Tenero, monoporzioni da 80 g che mantengono un goloso cuore morbido anche a basse temperature. Anche qui solo ingredienti naturali, italiani e di altissima qualità per le due versioni disponibili, crema chantilly con cuore di fragola e nocciola con cuore di gianduja».

Gelati sempre più bio e sostenibili Il crescente interesse per il food naturale coinvolge anche il comparto dei gelati. «La tendenza del mercato rispecchia le richieste di un consumatore sempre più attento e informato – spiega Alberto Mangiantini, Ad di Gelati Pepino 1884 – che sa prestare la dovuta attenzione all’alta qualità delle referenze, ricerca prodotti di origine biologica e attribuisce valore alla sostenibilità. Trend che coincidono perfettamente con i valori e gli obiettivi della nostra azienda». Per il 2021 Gelati Pepino prosegue nel cammino intrapreso per proporre gelati di elevata qualità e sostenibili. «Partito lo scorso anno – continua Alberto Mangiantini – il progetto della linea Bio ha visto la totale conversione di tutta la frutta utilizzata da convenzionale a biologica e per le creme solo latte bio Inalpi di filiera corta e certificata. La linea Persea è stata ampliata con il Mezzolitro a base di avocado al gusto cioccolato, vaniglia e lampone, mentre la linea Costadoro comprende quattro gelati bio: il Pinguino, il Sorbetto al cold brew coffee, la Coppetta e il Mezzolitro».n

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Le attrezzature frigorifere accompagnano i retailer nella nuova “normalità”

di Fabio Massi

Soluzioni specifiche o modulabili e variabili a seconda della esigenze, in grado di coniugare la massima efficienza energetica con un’esposizione delle referenze adeguata a un consumatore sempre più attento. L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19 ha cambiato in maniera profonda le modalità di consumo e di spesa degli italiani. La chiusura dell’Horeca e le altre restrizioni attuate dal Governo per arginare i contagi hanno dato un forte impulso agli acquisti domestici, soprattutto attraverso i canali di vendita più adatti alla situazione attuale come i supermercati di quartiere, i negozi di vicinato o l’e-commerce. Cambiamenti che hanno costretto le insegne della distribuzione moderna a riorganizzare i propri spazi commerciali e a rivedere la dotazione delle attrezzature dedi-

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OTTIMA VISIBILITÀ E MASSIMA EFFICIENZA ENERGETICA

cate alla conservazione e all’esposizione dei prodotti alimentari. Ad agevolare questa transazione vengono in soccorso le aziende specializzate con soluzioni specifiche o modulabili e variabili a seconda della esigenze dei retailer, in grado di coniugare la massima efficienza energetica con un’esposizione delle referenze adeguata a un consumatore sempre più informato e attento alla qualità e alla salubrità di ciò che acquista.

All’interno dell’ampia gamma a marchio Costan spiccano le vasche Tortuga Dual e Reverse, combinabili con i banchi verticali GranBering e semiverticali chiusi GranSesia della gamma GranFit. «L’allineamento perfetto tra i modelli e la possibilità di abbinarli per realizzare infinite composizioni – spiega Giorgio De Ponti – è garanzia di un’assoluta coerenza espositiva nell’area frozen. L’obiettivo, infatti, è plasmare ambienti dal carattere distintivo e aumentare al contempo la redditività per metro quadro. Tortuga presenta un volume interno maggiorato, superfici trasparenti e coperture scorrevoli progettate per agevolare il consumatore nel prelevare i prodotti e gli addetti nelle attività di carico. Il sistema di chiusura vetrata e l’illuminazione a led, inoltre, garantiscono un’ottima visibilità dei gelati e la massima efficienza energetica, potenziata dalla scelta della CO2 come refrigerante naturale».

Attrezzature che esaltano il fattore “emotional” Secondo Giorgio De Ponti, product strategy manager di Epta, nella selezione delle attrezzature dedicate ai gelati, i retailer sono sempre più orientati verso vetrine in grado di valorizzare sia la qualità, gli ingredienti genuini e il “gusto autentico” sia i nuovi prodotti, come le referenze vegan o studiate per i consumatori con intolleranze alimentari: «Per supportare le insegne nel riorganizzare l’offerta, dando maggiore attenzione ai più recenti trend di consumo, Epta propone soluzioni ideate per potenziare il fattore “emotional” che, insieme alla leva promozionale, è fondamentale per incrementare gli acquisti di impulso, su cui si basa la crescita di questa categoria».

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VELDEN LX - SENDAI 2

L’ECCELLENZA NASCE DAL BUON GUSTO

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VELDEN LX e SENDAI 2, le nuove linee di mobili semi verticali e isole dedicate alla miglior promozione delle eccellenze gastronomiche, salumi, latticini e prodotti freschi confezionati. Caratterizzate da un design in stile contemporaneo, esaltano l’alto valore aggiunto dei prodotti attraverso un gioco di linee pulite e trasparenze che sposa un’illuminazione scenografica. Una gamma completa per garantire la più efficace soluzione alle diverse esigenze del punto vendita.

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ITALIA


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Un mondo di soluzioni per i negozi urbani In questo momento storico condizionato dalla pandemia, a causa delle limitazioni negli spostamenti, la Gdo si sta organizzando per dare la possibilità ai consumatori di trovare anche nei punti vendita situati nei centri città gli stessi prodotti e servizi normalmente proposti nei supermercati in aree suburbane. Arneg propone soluzioni chiavi in mano studiate specificatamente per negozi di vicinato e convenience store dei centri cittadini. «Fiore all’occhiello della ricerca e sviluppo in ambito vetrine – spiegano da Arneg – la versione convertibile London 3 Top/Self per una gestione più flessibile delle vendite: la sovrastruttura a vetri piatti permette con pochi semplici movimenti di trasformare il mobile da vendita assistita a self-service. La nuova Linea LX di murali e semi-verticali, invece, caratterizzati dal ridotto ingombro al suolo e dall’elevata capacità di carico ed esposizione prodotti, consente la massima ottimizzazione degli spazi. Le centrali refrigeranti compatte Globo e Mini Booster, inoltre, sono in grado di adattarsi in negozi di piccole dimensioni e di ridurre i costi rispettando l’ambiente, grazie all’utilizzo di refrigeranti naturali come la CO2. Con la piattaforma online Arneg Bems Supervisor, infine, è possibile monitorare costantemente non solo le attrezzature refrigeranti, ma tutti i consumi del punto vendita (illuminazione, freddo commerciale, climatizzazione e altri ancora), con enormi vantaggi in termini di riduzione dei costi energetici e di manutenzione».n

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RETAIL INNOVATIONS DMM Caso tratto dalla ricerca Retail Innovations 15 di Kiki Lab – Ebeltoft Group

Area chiave: Omni-experience Tendenze complementari: Servizio 360°; Downsizing

Ikea Diseña Spagna

Ikea, negli ultimi anni, sta sperimentando in vari mercati numerosi concept alternativi per rispondere alle aspettative dei clienti in continua evoluzione e consolidare la sua leadership. Un filo rosso lega i diversi test: l’integrazione con l’ecommerce, con conseguente drastico downsizing delle superfici; il focus sui servizi e la consulenza per soluzioni rispetto alla pura vendita di prodotti e le locations in grado di intercettare nuovi clienti o nuove situazioni di relazioni più semplici per i clienti già acquisiti. Ikea Spagna ha deciso di svilupparsi aprendo negozi che siano raggiungibili entro un’ora dall’80% della popolazione spagnola. Per raggiungere questo obiettivo, oltre allo sviluppo dei punti per il clicca e ritira, è stato recentemente ideato il micro-concept Ikea Diseña, da aprire nelle aree meno densamente popolate del Paese che non giustificherebbero l’investimento di un negozio tradizionali.

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RETAIL INNOVATIONS DMM

Servizio 360° Il Point è praticamente uno studio di interior design che assiste i clienti per individuare le soluzioni Ikea più adeguate per i propri bisogni e vicine ai propri desideri. È possibile fissare un appuntamento in anticipo, ma non è obbligatorio, anzi le location in aree ad alto traffico, per lo più centri commerciali, intendono stimolare una prima visita di impulso.

Commento finale Kiki Lab Ebeltoft Group Ikea si conferma un leader molto dinamico nella capacità di ‘anticipare il futuro’ in grado di farsi trovare pronto quando i cambiamenti dei clienti diventano diffusi. È interessante anche la strategia di consentire ai diversi Paesi di sperimentare concept innovativi. Un decennio fa Ikea offriva servizi come componente aggiuntiva, solo per rispondere alle esigenze di una minoranza di clienti: ora i servizi stanno diventando la parte principale dell’esperienza e della proposta. Il micro-concept Ikea Diseña è un format molto economico e più facile da implementare rispetto ai negozi tradizionali. Sfida: garantire la qualità del servizio consulenziale, l’efficienza logistica per la velocità delle consegne e la qualità dell’‘ultimo miglio’, con le capacità professionali e relazionali dei collaboratori o partner che consegnano e montano i mobili a domicilio.n Fabrizio Valente, Fondatore e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

Omni-experience e Downsizing I prodotti vengono acquistati online e consegnati a domicilio, con la possibilità di richiedere anche montaggio e installazione. L’idea di basarsi su aree dedicate esclusivamente o quasi alla consulenza consente di realizzare dei micro-concept, a partire dai 25 mq. In alcuni casi è prevista una mini area espositiva con corner o stanze allestite in stile Ikea, ma in ogni caso non ci sono mai prodotti in vendita né magazzino. Alcuni point dispongono di un’area di click & collect, ma le superfici non superano comunque i 100 mq.

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SARDINIA SYMPOSIUM IS BACK! La prossima edizione del Sardinia - 18° Simposio Internazionale sulla Gestione dei rifiuti e sulla discarica sostenibile - si terrà dall’11 al 15 Ottobre 2021 in una meravigliosa location sulla costa sud della Sardegna. Dopo un anno difficile e impegnativo come quello appena passato, non vediamo l’ora di incontrarvi di nuovo di persona per un’entusiasmante edizione piena di novità! Come da tradizione, il Sardinia 2021 includerà sessioni orali parallele, workshop pratici, presentazioni poster, business meetings e un’esposizione commerciale. Per questa edizione abbiamo in serbo nuovi format, nuove tipologie di sessioni e numerosi contenuti multimediali che si aggiungeranno alle tradizionali sessioni per creare un programma innovativo e coinvolgente: una delle grandi novità saranno le visite tecniche virtuali all’interno degli impianti più importanti del mondo! E un entusiasmante programma serale! INVIA SUBITO UN ABSTRACT E PARTECIPA COME AUTORE! WWW.SARDINIASYMPOSIUM.IT ULTIME NEWS! E’ nata l’Academy del Sardinia, un programma di aggiornamento promosso dall’IWWG - International Waste Working Group. Da ora fino a tutto Giugno, esperti di livello internazionale terranno (tutti i Giovedì, in inglese) un Webinar di 3 ore su diversi aspetti della gestione dei rifiuti. LEGGI IL PROGRAMMA E REGISTRATI: https://www.sardiniasymposium.it/it/training-programme

CALENDARIO DEI CORSI


SOLUZIONI IN VETRINA DMM

Una guida per la gestione delle attrezzature Arneg, oltre 50 anni di esperienza nel campo della refrigerazione commerciale, realizza il primo manuale di questo settore. Un aiuto per accompagnare i clienti nel corretto impiego delle forniture messe a disposizione dall’azienda.

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estire la “catena del freddo”, quindi le tecnologie che concorrono alla salvaguardia delle merci comporta un fondamentale lavoro di monitoraggio di ogni momento della vita dei prodotti alimentari, a partire dalle fasi embrionali di stoccaggio, passando dal trasporto, alla conservazione, in modo da garantire che essi raggiungano integri il consumatore finale. Al fine di supportare gli operatori nel corretto impiego di tutte le attrezzature atte alla refrigerazione, Arneg ha realizzato la “Guida pratica per la gestione ottimale degli espositori nella vendita al dettaglio di alimenti”, un manuale ricco di facili e utili direttive per accompagnare i clienti nel corretto impiego delle attrezzature messe a disposizione dall’azienda.

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ttraverso la guida, è possibile comprendere come utilizzare nel modo più economico, efficace e sostenibile tutte le strumentazioni, aiutando l’esercente ad evitare involontarie abitudini scorrette, al fine di garantire alla clientela un prodotto alimentare sano e perfettamente conservato. Al suo interno, il manuale esplora a fondo il concetto di “freddo”, spiegando le sue peculiarità e in che modo questo importante mezzo di conservazione possa essere sfruttato al meglio: la catena del freddo, in seguito, è analizzata in tutte le sue fasi, attraverso la puntuale disamina delle temperature idonee in sede di stoccaggio, di trasporto e di conservazione.

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banchi frigoriferi, infine, sono descritti minuziosamente in ogni singola tipologia, il tutto corredato da un quadro esaustivo della funzione degli imballaggi e dei loro eventuali effetti sulla qualità della conservazione, mentre a conclusione del manuale, un intero capitolo approfondisce il funzionamento dei sistemi di attrezzature che, al contrario, adoperano il calore con la medesima funzionalità, ossia le “Tavole calde”. La guida, nata per omaggiare i clienti con uno strumento di formazione/informazione per la corretta gestione della catena alimentare, è anche in vendita nelle principali librerie e-commerce online.n DM MAGAZINE 45


la creatività è boom di igienizzantisostiene e disinfettanti il comparto

Cartoleria: di Claudia Scorza

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MERCATI DMM

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Il mercato, fortemente penalizzato dalle chiusure e dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, ha saputo reagire cercando modalità alternative per soddisfare le esigenze dei consumatori, sempre più alla ricerca di prodotti destinati ad attività ludico-creative.

l 2020 è stato un anno particolarmente penalizzante per il mercato della cartoleria a causa della pandemia da Covid-19. Le aperture delle scuole a singhiozzo e le ripetute chiusure degli esercizi commerciali hanno impattato molto sulle vendite di tutti i prodotti del comparto. Nell’anno terminante a gennaio 2021, le vendite della categoria nella grande distribuzione hanno, infatti, accusato una battuta d’arresto sia a valore (-14,5%) sia a volume (-17,2%) rispetto all’anno precedente, con un giro d’affari che supera di poco i 23,5 milioni nel periodo analizzato (Fonte: Nielsen Market*Track, a.t. 03/01/21, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount). «Tutti i segmenti – afferma Vincenzo Esposito di Nielsen – risultano in decrescita, a eccezione della minuteria (+11,6 a val. e +8,1% a vol.) e delle cucitrici/levapunti (+17,6% a val. e +3,2 a vol.). In generale assistiamo a un aumento dei prezzi medi (+3,2 €/unit) e a una diminuzione della pressione promozionale (-0,4 p.p), che in media sul totale Italia è pari al 15,4% dei pezzi venduti».

I SEGMENTI PIÙ PERFORMANTI A VALORE

Minuteria:

+11,6%

+17,6%

Cucitrici/ Levapunti:

AREE GEOGRAFICHE E CANALI DISTRIBUTIVI In termini di aree geografiche, l’area 1 genera la percentuale maggiore dei valori (48%), seguita dalle aree 2, 3 e 4. La flessione del mercato si riscontra in tutte le aree, con performance comprese tra il -10% e il -20% a valore. «Le superfici distributive principali per questo segmento – prosegue Vincenzo Esposito – sono gli ipermercati: qui si realizza infatti il 59% dei valori. Sempre in termini di sales location, seguono i supermercati con il 23% dei valori. La performance negativa della categoria è trainata dagli ipermercati con un contributo a valore rispettivamente del -15%; in positivo, invece, il contributo alla crescita dei discount, pari a +1,3% a valore». L’emergenza sanitaria che interessa tuttora il Paese ha portato notevoli mutamenti sia dal punto di vista distributivo sia a livello di consumi. «Nell’ultimo anno – fanno sapere da 3M – sono cambiati i comportamenti degli acquirenti e i canali d’acquisto, con una maggiore propensione nei confronti degli DM MAGAZINE 47


Ogni disegno è un’opera d’arte.

NUOVO FORMATO RICARICA ASTUCCIO

GIOTTO Stilnovo. La matita colorata pensata per la scuola grazie allo spazio per scrivere il proprio nome direttamente sul pastello! Mina 3,3 mm di ottima qualità e resa, facile da temperare. Pastello a sezione esagonale 6,8mm, verniciato nel colore della mina con spigoli argentati. Da oggi nel nuovo formato RICARICA ASTUCCIO da 18 pezzi. F a bb r i c a I t a l i a n a L a p i s e d A f fi n i F a bb r i c a I t a l i a n a L a p i s e d A f fi n i

www.fila.it


MERCATI DMM acquisti online. Nonostante la pandemia abbia accelerato la tendenza ad acquistare tramite e-commerce, processo già in atto da anni, il customer journey resta ancora focalizzato sul mix tra offline e online. Il consumatore continua a manifestare la volontà di tornare ai touchpoint di acquisto tradizionali». GLI ITALIANI SI SCOPRONO CREATIVI I ripetuti momenti di confinamento in casa e in famiglia hanno spinto gli italiani ad acquistare cancelleria e articoli destinati al gioco educativo, all’hobby, alla pittura e, genericamente, appartenenti al mondo della creatività, non solo per bambini ma anche per adulti. «I prodotti del nostro settore – dichiara Alberto Mazza, direttore generale di Stabilo – sono stati in un certo modo di supporto per chi ha passato molte ore tra le mura domestiche. In generale, anche come tendenza extra Covid, si assiste a una riscoperta della scrittura manuale e dell’uso degli strumenti di scrittura come contraltare all’utilizzo eccessivo dei dispositivi tecnologici con un forte ritorno alla manualità». Nonostante le difficoltà della situazione congiunturale, il mercato è quindi riuscito a mantenere una certa dinamicità, soprattutto grazie all’inventiva e alla vena creativa degli shopper. «Rimane vivo – afferma Orietta Casazza, marketing director di Fila – l’interesse dei consumatori per attività ludico-creative: tecniche umide, tecniche secche, modellaggio e set gioco-creativi hanno riscosso molto gradimento. Inoltre, la riapertura delle scuole secondarie, anche se al 50%, ha portato alla richiesta di prodotti per la scrittura e il disegno». Anche Faber-Castell ha individuato una grande curiosità per gli articoli legati alla sfera della creatività. «Abbiamo registrato – spiega Mariolina Brovelli, direttrice marketing di Faber-Castell – un aumento del 300% nei download di template di disegno e tutorial sul

Spazio ad attività di engagement Fila da tempo investe risorse ed energie nella direzione di un costante e progressivo rafforzamento della comunicazione digitale. «Il nostro piano editoriale – spiega Orietta Casazza – si snoda prevalentemente sui canali Facebook e Instagram dove abbiamo profili local o global dedicati ai singoli brand del gruppo. Proponiamo iniziative social rivolte a famiglie con bambini, hobbisti, artisti e amateur con contenuti video creati da crafter, video tutorial, challenge e concorsi studiati per stimolare le attività creative. Inoltre, in Italia, il nostro blogzine “diariocreativo” fa da collettore di tantissimi contenuti promossi attraverso la pagina Facebook di Fila. Tra le ultime campagne on line c’è Tratto Video Emotion, il nuovo evidenziatore nato da un progetto social di condivisione delle emozioni».

C A N A L I : C H I S A L E E C H I S C E N D E A V A LO R E

Ipermercati

-15%

Discount

+1,3%

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MERCATI DMM

-14,5%

VENDITE A VALORE

23,5 mln/€

-17,2%

VENDITE A VOLUME

11,5 mln/pezzi Fonte: elaborazioni Distribuzione Moderna su dati Nielsen Market*Track, a.t. 03 gennaio 2021, totale Italia Iper+Super+Liberi Servizi+Discount

nostro sito web. Molti sostengono che la creatività sarà un grande trend del prossimo futuro: l’art therapy è oggi considerata un’ottima tecnica antistress e nascono ogni giorno nuovi gruppi e movimenti collegati a questa pratica. Altri hobby creativi e analogici, come la pittura o la calligrafia, oppure i più recenti “handlettering”, le scritte creative realizzate a mano, o il “bullet journal”, un sistema per organizzare appuntamenti e liste nella propria agenda, sono considerati efficaci metodi di rilassamento, come contrappeso al lavoro assiduo davanti allo schermo del pc». A TUTTO COLORE Gli shopper inoltre continuano a essere orientati verso il mondo del colore, dove Stabilo è molto apprezzato in particolare dal target adolescenti/universitari. «Abbiamo chiuso il 2020 in crescita – dichiara Alberto Mazza – e siamo diventanti un brand di riferimento per i ragazzi. Le ultime novità che abbiamo lanciato a gennaio hanno avuto un riscontro estremamente positivo. Tra le proposte, il nuovo set Stabilo Boss Original che comprende tutti i 23 colori dell’assortimento, creato in occasione del 50esimo compleanno dell’iconico marchio». L’apprezzamento per il colore, in tutte le sue sfumature, è un trend rilevato anche da Staedtler. «Al momento – spiega Alice Klee, direttrice marketing di Staedtler Italia – sono molto in voga le matite e i pennarelli dai colori pastello. Anche gli evidenziatori vanno in questa 50 DM MAGAZINE

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: BENNET Considerato il difficile contesto, il 2020 è stato un anno positivo per Bennet, come conferma Miriam Binda, buyer cartoleria di Bennet: «I risultati che abbiamo evidenziato sono molto soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda il periodo di Natale. Dopo il back to school, il segmento natalizio per la cartoleria è uno tra i più strategici poiché rappresenta dal 4 al 5% del fatturato annuo del nostro settore, con ottime marginalità e performance». Alla cartoleria sotto le feste si aggregano mondi affini che contribuiscono da una parte a creare un allestimento accattivante, dall’altra a vendere con la logica della complementarietà. Stationery, carte regalo e tutto il mondo packaging, compresi articoli per la decorazione e l’addobbo, coloring e gift sono segmenti degni di nota. «Il mondo dei gift in Bennet - spiega Miriam Binda è nato due anni fa e consiste in linee di prodotto esclusive e cross category, realizzate con design di tendenza e un ottimo rapporto qualità prezzo». Il Covid-19 ha complicato gli allestimenti dei negozi costringendo a continue variazioni in base alle direttive e alle restrizioni che hanno escluso alcune categorie merceologiche dalla vendita o limitato gli afflussi per la chiusura dei centri commerciali. «L’inizio del 2021 – conclude Binda – è molto promettente e la ripartenza è aiutata anche dal mondo office, che ha visto decollare alcune categorie grazie allo smart working».


MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI 3M - Scotch Nome prodotto: Dispenser Scotch Clip & Twist Caratteristiche: il nuovo dispenser si aggancia sia alle superfici orizzontali che verticali per garantire la massima flessibilità. La sicurezza della clip consente un utilizzo facile e comodo con una sola mano. Faber-Castell Nome prodotto: Colour Grip Caratteristiche: matite colorate acquerellabili con sezione ergonomica triangolare. Fino a 24 colori brillanti e zona Grip con pallini antiscivolo per una presa sicura. Legno certificato Fsc e produzione certificata a emissioni zero di CO2.

Fila, Fabbrica Italiana Lapis ed Affini - Didò Nome prodotto: Didò Toc Toc Caratteristiche: ovetti colorati realizzati con plastica bio-based da canna da zucchero. Disponibili in quattro soggetti, ognuno dedicato a un animaletto oviparo da modellare e personalizzare. Il pack contiene 3 salsicciotti, 1 formina, stickers e un libretto istruzioni.

Stabilo International GmgH Nome prodotto: Stabilo Boss Original Deskset Caratteristiche: per festeggiare l’iconico brand un nuovo set con tutti i 23 colori di Stabilo Boss Original, tra cui 4 nuovi colori Pastel in esclusiva.

Staedtler Mars GmbH & Co. KG Nome prodotto: Noris temperamatite 511 120 Caratteristiche: temperamatite a un foro dalla forma moderna e dal design giallo e nero, tipico della linea Noris. Adatto anche ai mancini, segnala quando la matita è sufficientemente affilata.

direzione, anche perché sono diventati dei veri e propri strumenti di scrittura e disegno creativo, staccandosi dalla loro semplice funzione originale. Le penne fineliner sono altri prodotti molto amati, a partire dal classico nero fino a spaziare all’interno di una gamma di colori brillanti». LA COMUNICAZIONE SI SPOSTA ONLINE La comunicazione del comparto si sta sempre più orientando verso i mezzi online. Negli ultimi anni Faber-Castell si è infatti concentrata sui media digitali: oltre al profilo Facebook, che ha raggiunto i 50 mila followers, e alla pagina Instagram dedicata a un pubblico più giovane, l’azienda ha creato un fil rouge con i docenti, grazie al nuovo progetto digitale “Sos insegnanti”, che prevede rubriche su Facebook e un ciclo di webinar. Inoltre, ha fornito suggerimenti a più di 30 mila mamme su come appassionare i propri bambini al disegno e alla scrittura, grazie alle rubriche sui social e ai tutorial, coinvolgendole anche in test di prodotto. «Siamo oggi di fronte a una nuova frontiera della comunicazione: il passaggio dalla strategia “monodirezionale”, in cui l’azienda comunica e il consumatore riceve informazioni, a quella “conversazionale”, in cui consumatore e cliente si scambiano idee e opinioni sui valori del marchio e sulle caratteristiche del prodotto», afferma Mariolina Brovelli. I social network saranno uno dei media privilegiati che Staedtler utilizzerà per coinvolgere la propria community. A breve, infatti, l’azienda inviterà i fan a unirsi ai festeggiamenti per i 120 anni del brand Noris attraverso un contest creativo, che sarà parte di un più ampio progetto di comunicazione e marketing dedicato a questo importante traguardo.n DM MAGAZINE 51


CUSTOMER DMM

parte 2

Consumer Electronics Show 2021 a Las Vegas Le novità dal salone che quest’anno è stato totalmente digitale. Molte le tecnologie in “evoluzione” e altre innovative.

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ieccoci a finalizzare il nostro viaggio all’interno delle novità e trend 2021 dell’international Consumer Electronics Show, la fiera dell’elettronica di consumo organizzata dalla Cta-Consumer technology association. Essendo un evento molto grande e con una ampia rappresentazione di tutte le categorie merceologiche le novità emerse sono infinite. In alcuni casi sono “evoluzioni” e in altri “non rivoluzioni” essendo già state presentate negli anni scorsi. In questo contesto, Accenture ha segnalato due pivot principali per il 2021: cloud (efficienza, flessibilità, scalabilità) e AI (resilienza, time to market, aumentare il gap competitivo, supporto ai dipendenti). Di seguito quanto emerso: • Ethics: è entrata pesantemente la tematica dell’Etica, dati, Bias, programmazione umana. L’evoluzione porta con sé promesse e pericoli da gestire. • Cybersecurity: è uno dei settori che crescerà di più nei prossimi anni dovuto all’aumento delle infiltrazioni, data breach, computer crime. • Veicoli a guida autonoma: si allargheranno e aumenteranno in performance e presenza. • Industria tecnologica: ha dato forte contributo per sviluppare il vaccino Covid-19. Donazioni, centri di ricerca, spazi cloud (Amd ha donato 12petaflops).

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CUSTOMER DMM

• Industria manifatturiera: ha supportato il contrasto alle esigenze sanitarie convertendo parte della produzione in materiali di protezione (Dpi).GE ha realizzato ventilatori per malati in area intensiva. • Partnership: tra aziende produttrici di pc in computing&gaming. • Computer Gaming: sono ormai parte della giornata del Cliente finale e si sono inserite nella shopper journey. Aumento della potenza di calcolo, computer graphics, e hardware. • Tutte le aziende sono concentrate sulla diversità e ritenzione dei talenti in ambito risorse umane. • SupplyChain: ci sono molte aree di sviluppo immediato e futuro. I retailer stanno adottando 5G e AI per incrementare e innalzare la consumer journey e la personalizzazione oltre al miglioramento dell’efficacia ed efficienza organizzativa. • Omnicanalità del settore del Heathcare: sta emergendo rapidamente. Per esempio, Walmart sta aumentando il numero di farmacie e ottici nei propri store e la relativa integrazione digitale. Il retail sta cercando di accudire maggiormente il cliente fornendo supporti nella cura preventiva. • Soluzioni Fintech e e-Banking: i clienti finali stanno abbracciandole rapidamente tutte. Il Covid-19 ha accelerato e-commerce, e-banking, digital payments. • Robots: stanno assumendo nuovi compiti e consentono delivery più sostenibili (es. droni). Al contempo i clienti finali chiedono sempre maggiore attenzione alla safe experience e contactless delivery. • Digital payment: hanno tratto benefici dalla pandemia e incrementato la shopper journey. Standard Cognition (società che fornisce soluzioni di checkout technology autonome) ha incrementato utilizzo di strumenti e soluzioni contactless. • Retail Industry: BestBuy ha riferito che oggi bisogna incontrare “agnosticamente” i clienti dove sono. Maggiore flessibilità organizzativa, safe experience (dovuta a Covid-19), curbside pickup model (consegna a marciapiede), check continuo assortimento, e incontrare le richieste di cambiamento giornaliere dei clienti finali. BestBuy ha visto incrementare del 175% (anno su anno) le vendite online, ma il 40% dei consumatori/clienti continuava cercare il prodotto instore, ritirarlo instore, assistenza instore. Maggiore richiesta di rapidità, servizio, flessibilità e ritmo/dinamica del personale instore. Il futuro del negozio fisico sarà ampio e giocherà un ruolo fondamentale di “epicentro” (brand, fullfilment, assistenza, experience, vendite complesse). • Incremento della resilienza ed efficienza nella SupplyChain per i Consumer Electronics vendors (accessori): rendere disponibili componenti elettrici in minor tempo, con efficacie ed efficienza è una vera sfida. Marco Zanardi, partner Beready e presidente RetailInstitute

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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

Meno contante? Più rilevante! Nuove propensioni al pagamento aprono nuove opportunità.

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ecentemente ho appreso dalla ricerca “Paying digital, living digital” realizzata da Mastercard insieme ad AstraRicerche, che lo scorso ottobre in Italia i pagamenti digitali hanno superato, almeno nell’analisi di dati di propensione all’uso, quelli in contanti. Stando ai dati citati poco meno di otto persone su dieci intervistate hanno detto di usare le carte di pagamento per i propri acquisti contro poco meno di sette su dieci per il contante (vedi riquadro). Al terzo posto le carte contactless con una preferenza di solo 0,1% in meno rispetto al cash. Il cashback proposto dal governo inciderà sull’evoluzione di queste percentuali, tenendo presente anche di un fattore fisiologico, i giovani sono i più avvezzi ai pagamenti digitali, e con il tempo pesano sempre di più. Questo cambio di abitudine in sé non è poi grande fonte di innovazione. Le carte di credito, o di debito, esistono nel nostro paese dagli anni Sessanta, la prima è del 1958. Il loro uso è sempre stato limitato da una forte propensione al contante che, sembra, stiamo superando. L’aspetto significativo per i retailer è lo spostamento da una forma di pagamento poco tracciabile a una molto tracciabile. Pensiamo semplicemente a un cliente che fa la spesa senza usare la carta fedeltà e pagando in contanti. Se lo stesso cliente semplicemente iniziasse a porgere in cassa la carta di credito, si avrebbe già a disposizione un dato di frequenza di acquisto e un tasso di ritorno (a patto che usi sempre la stessa carta). 54 DM MAGAZINE


DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

Fonte: AstraRicerche e Mastercard.

L’aspetto saliente è però psicologico. Un cliente che preferisce pagare in digitale è più predisposto ad abbracciare altri sistemi di interazione e fidelizzazione. Proviamo a lavorare di fantasia, ma neanche troppo. Clienti di questo tipo potrebbero essere più facilmente portati verso una carta fedeltà combinata alla carta di credito, come già offrono le più grandi catene di distribuzione. Questa è una possibilità che al momento sembra appunto riservata a realtà di un certo peso, per i numeri che esse possono mettere sul tavolo e di conseguenza la capacità di stringere accordi con istituzioni finanziarie. È altrettanto vero che esistono, però, programmi fedeltà multi-brand, anche con cash-back, che possono aprire nuovi canali anche a insegne di medie dimensioni. Ci aspettiamo chiaramente la nascita di nuove piattaforme che, oltre a consolidare il potenziale di più aziende e brand, permetteranno di aggregare il bene più prezioso: i dati dei loro clienti. I pagamenti digitali, soprattutto se associati a meccanismi di loyalty, permettono al retailer di profilare più accuratamente i comportamenti del cliente. Dati importanti che possono essere utilizzati per mirare la comunicazione o anticipare il ritorno in negozio con buoni sconti temporizzati strategicamente. La carta di credito è oggi, poi, l’elemento base da inserire nei wallet, gli strumenti di pagamento di un futuro non troppo lontano, nella stessa ricerca sono alla base dell’uso di smartwatch, wearable o molte applicazioni proprietarie. Qui il potenziale è ancora più elevato di tracciamento e aggregazione dei dati, di cui varrà la pena riparlare.n Paolo Pelloni - Digital Club/Retail DM MAGAZINE 55


I prodotti da forno e i cereali

di Claudia Scorza

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conquistano la colazione degli italiani


MERCATI DMM

Il comparto è stato premiato dalla crescita dei consumi a casa, conseguenza delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ingredienti salutari, “free from”, materie prime italiane, filiera corta e sostenibile sono gli elementi chiave su cui si costruisce l’offerta dei principali player.

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I mercato dei prodotti da forno e dei cereali ha avuto un andamento positivo nel 2020. Le restrizioni che hanno interessato il Paese hanno influito sui comportamenti di acquisto e di consumo andando a modificare il carrello della spesa degli italiani anche per quanto riguarda il mondo della colazione, che ha in parte beneficiato della chiusura dei bar. «Il comparto – afferma Francesca Mendozza, marketing manager di Riso Scotti – ha registrato una crescita del +2,7% a volume, per oltre 807 milioni di kg venduti rispetto all’anno precedente, con un incremento del +4,4% a valore e un giro d’affari che supera i 3,9 miliardi di euro, secondo i dati Nielsen, relativi all’anno terminante a novembre 2020». A livello di canali «i discount – dichiara Alberto Kruger, direttore marketing di Forno Bonomi – hanno registrato le performance migliori (+9,1% val.), seguiti dai supermercati (+5,5% val.) e libero servizio piccolo + tradizionali (+4,7% val.), mentre gli ipermercati hanno risentito in modo maggiore degli effetti negativi della pandemia e della nuo¬va “normalità” dettata dall’emergenza sanitaria segnando -8.6% a valore, come evidenziano i risultati di Iri, nel totale Italia+discount, all’anno terminante a dicembre 2020».


FATTI CON DIVERTIMENTO E TANTA DOLCEZZA. ONDULÉ, GOCCE DI SOLE E PAUSA CIOK. SCHÄR, CON IL MEGLIO DI NOI.


MERCATI DMM

UN’OFFERTA SEMPRE PIÙ HEALTHY

La crescente sensibilità dei consumatori verso la qualità, con una speciale predilezione per prodotti non lavorati con conservanti o aromi artificiali e contenenti varie tipologie di cereali, in una chiave sempre più “healthy”, ha spinto Schär a investire ingenti risorse per l’ottimizzazione qualitativa delle referenze offerte da un punto di vista organolettico e nutrizionale. «Nell’ambito dell’ingredientistica – spiega William Galletti – stiamo lavorando sulla selezione di materie prime pregiate senza glutine per natura, che contribuiscono a diversificare l’alimentazione e a incrementare il contenuto di fibre, proteine e altre sostanze utili al benessere dell’organismo. È inoltre cresciuto il nostro impegno per la riduzione di grassi saturi, sale e zucchero e abbiamo eliminato i conservanti e gli esaltatori di sapidità. Infine, nei lievitati privilegiamo l’uso di pasta madre per innescare naturalmente il processo di lievitazione che contribuisce a migliorare la consistenza, il sapore, il valore nutritivo e la conservabilità dei prodotti da forno».

SALUTISTICO MA GOLOSO, UNA SFIDA STIMOLANTE Goloso, sano e nutriente: sono queste le qualità che un prodotto destinato alla prima colazione deve avere per soddisfare le esigenze di molti italiani. «La strada dei consumatori – fanno sapere da Doemi – si trova oggi davanti a un bivio: da un lato la direzione “golosità” dove si trovano prodotti che con le loro farciture conquistano il palato, dall’altro la strada che porta al “salutistico” con referenze che strizzano l’occhio al benessere. Stiamo percorrendo entrambe le vie con ottimi risultati, con quella salutista in accelerazione». In particolare, il mercato dei biscotti e delle fette biscottate mostra una vera e propria polarizzazione: «In termini di prodotto – afferma Francesca Germanò, marketing manager di Gentilini – i consumatori stanno polarizzando i consumi dividendosi tra biscotti arricchiti e biscotti salutistici. Alcuni prodotti, tuttavia, riescono a rispondere a entrambi i bisogni, combinando il mondo del “better for you” con quello della colazione golosa». Per Balocco i segmenti “integrali” e “arricchiti” sono quelli che segnano le performance

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MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI A. Loacker Nome prodotto: Tortina Caramel Caratteristiche: la nuova arrivata della famiglia Tortina è caratterizzata da una cialda ricoperta da cioccolato al latte 100% alpino e da un goloso ripieno al caramello.

Balocco Nome prodotto: Fagottini Caratteristiche: i biscotti coniugano la croccantezza dei cornflakes e dei fiocchi d’avena integrali con maxi gocce di cioccolato. Sono pensati per un target che ama i frollini integralmente golosi.

Barilla - Mulino Bianco Nome prodotto: Cecille Caratteristiche: biscotti realizzati con farina di ceci, cacao e scorza d’arancia e confezionati in pratiche mono-porzioni realizzate con materiale riciclabile. La gamma con farina di legumi comprende anche Lentille, frollini con farina di lenticchie rosse e mandorle in pezzi.

più interessanti. «Queste due categorie – sottolinea Alessandra Balocco, direttrice marketing di Balocco – registrano i trend più rilevanti. Con il lancio nel 2019 de Gli Integrali Balocco abbiamo cercato di soddisfare il nuovo bisogno “healthy indulgence” con proposte gustose, innovative e distintive. Il nostro obiettivo è continuare a creare innovazione in questo comparto e per questo abbiamo previsto una line extension con novità integrali cross-category che avvicinano i biscotti agli amanti dei cereali». Uno specifico interesse per gli aspetti nutrizionali dei prodotti, senza però rinunciare al gusto, viene evidenziato da Nestlé, soprattutto per il segmento dei cereali. «Negli ultimi anni – dichiara Carolina Simonetto, marketing manager di Cpw Italy – è aumentata l’attenzione alla parte nutrizionale. L’impegno di Nestlé in questa direzione è continuo. Nel 2020 i cereali sono cresciuti del +8%, una performance molto positiva dopo anni di stabilità. Si tratta di una delle categorie in cui la penetrazione è cresciuta di più, assieme alla frequenza e all’acquisto medio, guidato dall’aumento delle colazioni a casa e del tempo stesso dedicato al pasto più importante della giornata». LA SALUTE PASSA ANCHE DAL “FREE FROM” Il segmento del “free from” continua a riscuotere il consenso degli italiani, interessando non solo chi soffre di intolleranze alimentari, ma anche tutti coloro che sono alla ricerca di un’ali-

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MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Céréal Nutrition&Santé Nome prodotto: Madeleine Senza Glutine Integrale con Miele Caratteristiche: Le Madeleine Céréal racchiudono la bontà della classica madeleine e il gusto del miele in un’unica merenda, priva di glutine e lattosio, senza olio di palma e prodotta con uova da galline allevate all’aperto.

Dileo Nome prodotto: Fattincasa 100% grano italiano da filiera Caratteristiche: biscotti realizzati con materie prime italiane: grano - grazie a un accordo con Filiera Agricola Italiana suggellato dal marchio Fdai (Firmato Dagli Agricoltori Italiani) - latte fresco, uova da galline allevate a terra e zucchero.

Doemi Nome prodotto: Farro integrale senza zucchero Caratteristiche: biscotti con farro integrale macinato a pietra senza zuccheri aggiunti e senza latte, con olio di girasole alto oleico.

mentazione sana ed equilibrata. «La pandemia – spiega Chiara Agrusti, senior brand manager di Céréal – ha ulteriormente aumentato l’interesse dei consumatori verso referenze sempre più adatte a prendersi cura del proprio benessere. Céréal sta lavorando per offrire ai propri consumatori prodotti “free from” arricchiti di valore aggiunto, per esempio proponendo la versione integrale, la variante golosa ma con poche calorie o ricca di proteine». I consumatori, oggi più informati e consapevoli, prestano molta attenzione alla lista degli ingredienti. «Questo approccio – sottolinea William Galletti, head of sales Gdo Italia di Schär – determina la preferenza per quei prodotti capaci di coniugare al meglio gusto e benessere, apportando varietà, ma anche un buon contenuto di proteine e fibre. Inoltre, cresce sempre più la domanda di prodotti privi di glutine e al contempo di lattosio: ci stiamo quindi impegnando su questo fronte, offrendo nuove referenze e riformulando ricette già in assortimento in chiave lactose free». I PRODOTTI “SENZA LATTOSIO” GUADAGNANO SPAZIO NEL CARRELLO Nell’ultimo anno, fra tutti i segmenti “free from” si sono distinti i prodotti “senza lattosio”. «Questo claim – afferma Francesca Mendozza – ha registrato una crescita a valore del +7,8%, secondo Nielsen. Con Si con Riso, gamma che comprende molte referenze da forno in più segmenti e

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MERCATI DMM

VENDITE A VALORE

VENDITE A VOLUME

+4,4%

+2,7%

3,9 mld/€

807 mln/kg

Fonte: Nielsen, a.t. novembre 2020

SCHEDE PRODOTTI all’interno della quale i prodotti bakery dolce performano meglio, ci siamo concentrati proprio sul “lactose free”. I consumatori apprezzano l’alternativa “senza lattosio e senza proteine del latte”, che risulta buona e senza rinunce». Nuove proposte senza glutine e senza lattosio per Nt Food che, con le nuove brioche farcite, offre agli shopper una gamma garantita dal marchio Spiga Barrata con due referenze anche senza lattosio certificate Lfree “Lactose Free”. «Il mercato delle merendine senza glutine – dichiara Enrico Cecchi, direttore commerciale e marketing di Nt Food – è il terzo mercato dei prodotti da forno gluten free dopo pane e biscotti. È senz’altro un segmento interessante, ma caratterizzato da un’offerta ancora scarsamente differenziata: sono poche le proposte golose e con farcitura». In questo contesto particolarmente sensibile alla tematica della “salute”, Molino Nicoli sta proponendo molte referenze a base avena, le cui quali-

Forno Bonomi Nome prodotto: Bonjoy Caratteristiche: nuovo biscotto gustoso e leggero, ideale per ogni momento della giornata. Perfetto per preparare tiramisù in coppa e altri dolci monoporzione, è disponibile in due gusti: classico e cioccolato.

Gentilini Nome prodotto: Novellini con grano saraceno e germe di grano tostato Caratteristiche: il ritorno ai gusti autentici e la riscoperta degli ingredienti di una volta hanno ispirato questi frollini con farina di grano saraceno, dal gusto pieno e armonioso, e germe di grano tostato, dalle importanti proprietà nutritive.

Germinal Bio Nome prodotto: Muffin cocco gocce di cioccolato Caratteristiche: i muffin cocco e gocce di cioccolato sono una merenda semplice e golosa, realizzata con farina di grano da filiera 100% italiana e con zucchero di canna Equosolidale.

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MERCATI DMM tà benefiche stanno sempre di più convincendo il consumatore italiano. «Abbiamo raggiunto – afferma Olga Nicoli, responsabile marketing di Molino Nicoli – l’importante traguardo (circa il 50% del nostro g.d.a.) di offrire molte referenze gluten free oggi anche allergen free (senza i 14 allergeni riconosciuti dall’Efsa), spesso realizzate con l’utilizzo di materie prime certificate biologiche e da filiera italiana». SOSTENIBILITÀ E ORIGINE DELLE MATERIE PRIME L’interesse degli italiani nei confronti dell’ambientale e dell’origine della materia prima rimane molto forte. Loacker, attenta alla sostenibilità in tutte le fasi di produzione, ama raccontare ai consumatori i propri programmi di filiera, volti a un approvvigionamento sostenibile e controllato delle materie prime: dall’impiego di nocciole 100% italiane al latte alpino, fino a progetti di sostenibilità per il cacao e la vaniglia Bourbon. «Loacker – afferma Sven Rossi, business director Italy di Loacker – ha dato una risposta importante ai consumatori con i suoi progetti di filiera corta e di sostenibilità, progetti che mettono al centro le comunità locali senza mai dimenticare la qualità degli ingredienti e la promessa di una bontà naturale». Una maggiore inclinazione verso alimenti naturali e di origine nazionale è stata riscontrata anche dall’azienda Dileo Pietro: «I consumatori – sottolinea Ezio Pinto, responsabile marketing di Dileo Pietro – sono molto attenti al tema dell’italianità delle materie prime, in particolar modo per la categoria delle farine. Per questo siamo sempre più orientati verso l’utilizzo di ingredienti base meno processati e, al tempo stesso, verso ricettazioni più ricercate con lo scopo di differenziare l’offerta e intercettare il bisogno di varietà». Ghiott osserva una grande propensione verso i “localismi”, con uno shopper alla ricerca di prodotti da forno sempre più artigianali e tipici di un determinato territorio, facendo molta attenzione agli ingredienti, alla qualità e alla tradizionalità regionale. «La nostra azienda – dichiara Carolina Vitagliano, marketing executive di Ghiott – è sempre attenta all’evolversi delle preferenze del consumatore e si sta quindi specializzando nell’uso di materie prime locali, come per esempio le farine integrali e di farro macinate a pietra in mulino toscano». DM MAGAZINE 65


MERCATI DMM

Fonte: IRI, Totale Italia+Discount, a.t. dicembre 2020

TREND VENDITE PER CANALE A VALORE

+9,1% DISCOUNT

+5,5%

SUPERMERCATI

+4,7%

LIBERO SERVIZIO PICCOLO + TRADIZIONALI

IPERMERCATI

-8.6%

CRESCE L’ATTENZIONE PER LA SALVAGUARDIA DEL PIANETA L’attenzione per la salvaguardia del Pianeta è una parte integrante dei valori del Gruppo Barilla, in linea con il modo di fare impresa “Buono per Te, Buono per il Pianeta”. «Grazie a un percorso pluriennale di ricerca e innovazione sugli aspetti ambientali e sociali legati alla filiera e al confezionamento – fanno sapere da Barilla –, oggi il 100% delle confezioni dei prodotti Mulino Bianco è progettato per essere riciclabile». Il recente lancio dei nuovi biscotti con farina di legumi è proprio ispirato alla mission sostenibile dell’azienda: i legumi, oltre ad avere importanti caratteristiche nutrizionali e di gusto, rivestono un ruolo rilevante per un sistema agricolo più sostenibile perché particolarmente adatti per una corretta rotazione colturale».

SCHEDE PRODOTTI Ghiott Firenze Nome prodotto: Biscotti Toscani Gusto&Piacere alla carota Caratteristiche: frollini alla carota prodotti con ingredienti selezionati e di alta qualità: latte di riso, farine di farro e di frumento integrale, zucchero di canna e aromi naturali.

Molino Nicoli - Vitabella Nome prodotto: Cuor d’avena Caratteristiche: croccanti cereali a forma di cuore con solo 3 ingredienti: crusca d’avena, farina di mais ed estratto di rosmarino. Biologici, senza zuccheri e senza i principali allergeni (tra cui glutine, latte, frutta secca), sono ricchi di Betaglucani d’avena.

Nestlé Nome prodotto: Cereali Nesquik Choco Waves Caratteristiche: cereali dalla forma a onda, croccanti e ricchi di cioccolato, assicurano una colazione ricca di importanti nutrienti, in quanto contengono vitamine e ferro.

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MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Nt Food - Nutrifree Nome prodotto: Brioche all’Albicocca Caratteristiche: brioche dall’impasto soffice e fragrante che racchiude una delicata farcitura all’albicocca. Senza glutine e senza lattosio con la garanzia dei marchi Spiga Barrata e Lfree, sono disponibile nella confezione multipack da 4 monoporzioni.

Riso Scotti Nome prodotto: Biscotto Rustico Sì con Riso Caratteristiche: biscotto con riso specifico per chi manifesta intolleranza al lattosio o allergia alle proteine del latte, ma adatto per tutta la famiglia per un regime alimentare equilibrato. Senza olio di palma e con olio di riso, è senza grassi idrogenati, conservanti e coloranti.

Schär Nome prodotto: Madeleines Caratteristiche: merendine soffici formulate con uova fresche e olio di girasole. Senza: glutine, lattosio, frumento e olio di palma. In confezione da 240 g (8 per 30 g).

L’IMPORTANZA DI VALORIZZARE UNA FILIERA CORTA E CERTIFICATA Filiera corta e controllata, qualità e genuinità sono elementi importanti per tutta l’industria dolciaria, a partire dai produttori delle materie prime. In questo contesto si inserisce Inalpi che, con una produzione annua di oltre 10mila tonnellate, è tra i principali produttori italiani di burro. Il raggiungimento di questo traguardo è frutto di investimenti mirati e di una programmazione attenta concretizzatasi nell’ampliamento dello stabilimento, il cui progetto ha incluso il potenziamento dell’area dedicata alla cristallizzazione del burro. «Tra le nostre referenze più distintive – fanno sapere dall’azienda piemontese – c’è il Burro Chiarificato o Burro Anidro Latterie Inalpi: burro da panna di centrifuga da latte 100% di filiera corta e certificata, con il 99,8% di materia grassa e naturalmente privo di lattosio. Particolarmente indicato in cottura per l’elevata resistenza alle alte temperature, è molto apprezzato nell’industria dolciaria e in cioccolateria, oltre a essere indicato per leggerissime fritture o per la preparazione di salse e creme».

Approccio sostenibile anche per Germinal che, oltre a contare su una filiera corta e garantita per la fornitura di farine usando, laddove possibile, materie prime italiane, utilizza da sempre materiali che assicurano la totale riciclabilità del packaging. «Ora – specifica Paolo Pisano, direttore commerciale di Germinal Italia – proponiamo una linea completa di cereali e di biscotti senza glutine in cui il sacchetto interno è realizzato con un materiale biodegradabile e compostabile, ottenuto da sostanze completamente vegetali, realizzato secondo la norma europea Uni En 13432 e certificato Ok Compost».n DM MAGAZINE 67



FINANZA DMM

La pandemia non frena l’appetito per i prodotti da forno Il segmento si presenta da tempo come molto concentrato e ben patrimonializzato. Il 2020 ha fatto registrare poche operazioni di M&A: fermi i big player, i più dinamici sono stati invece i piccoli e medi.

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l Covid, si sa, ha modificato le abitudini di consumo delle persone riducendo drammaticamente la spesa pro capite presso l’Horeca, e aumentando in maniera simmetrica quella presso la Gdo. I dati 2020 non sono ancora ufficiali, tuttavia appare evidente che, tranne il segmento delle Brioche e Torte a temperatura controllata, tutti gli altri segmenti sono stati interessati da un processo di crescita, spesso a doppia cifra. Ma come ha reagito il mercato dei capitali a questa effervescenza di settore? Gli addetti ai lavori del mondo M&A si aspettavano una crescita delle attività di compravendita di aziende di settore, vedendo al centro di tali dinamiche qualche grande gruppo ben posizionato nella Gdo e interessato a canalizzare nuovi prodotti e nuovi marchi. Così non è stato. Il 2020 non solo ha fatto registrare “solamente” 12 operazioni di M&A - quasi il 40% in meno rispetto a quanto registrato l’anno precedente - ma ha visto una totale assenza dalla scena dei c.d. big player, ossia i grossi gruppi alimentari italiani che, da anni, sono al centro di una intensa campagna acquisti, anche all’estero. d agire questa volta sono stati proprio gli operatori industriali di piccole e medie dimensioni, facendo non solo meglio dei big ma, addirittura, superando i fondi di private equity che, nonostante forti delle enormi dotazioni di liquidità fornite a costo zero dal mercato, hanno chiuso solo 3 delle 12 operazioni in analisi. Come si spiega questa “aggressività” dei piccoli nel voler crescere per vie esterne? Effettivamente il segmento dei Prodotti da Forno si presenta oramai da tempo come molto concentrato e ben patrimonializzato. Il 20% del mercato è in mano a 5 operatori che rappresentano piattaforme acquisitive e aggregative che hanno permesso ai piccoli operatori di categoria, sempre più spesso in balia della concorrenza straniera, di trovare un approdo nazionale nel quale far confluire il proprio valore. La crescita endogena e la “spinta” fornita dal Covid, probabilmente hanno indotto i grandi operatori a distogliere un po’ di attenzione dalla consueta campagna di acquisizioni (M&A), dedicandosi ai processi di integrazione e, soprattutto, a sostenere il boom di domanda da parte dei consumatori. ompetere in un mercato consolidato e internazionale, soggetto a nuovi trend culturali e comportamentali e, soprattutto, trainato dalla distribuzione organizzata, impone una dimensione adeguata e coerente, spingendo i medi imprenditori italiani, quasi sempre eredi di una cultura artigianale, a fare un salto dimensionale e, soprattutto, culturale.n

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Sante Maiolica Partner & ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services

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REAL ESTATE DMM

Landlords e Tenants: un nuovo patto La crisi sanitaria del Covid-19, con i conseguenti provvedimenti restrittivi alla circolazione delle persone e le chiusure forzate degli esercizi, ha messo in ginocchio un intero comparto.

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el 2020 il settore del Commercio ha fatto registrare spaventose contrazioni di fatturato in tutta la nazione con poche e significative eccezioni, su tutte il settore alimentare e il commercio elettronico. Fra i format a essere stati più danneggiati troviamo le strutture aggregate, fra cui i centri commerciali, i parchi, outlet ecc., dove più stringenti sono stati i provvedimenti restrittivi. Ed è su queste che vogliamo rivolgere l’attenzione. La situazione accennata ha messo in seria difficoltà una relazione cardine di tutta la filiera del real estate commerciale, quella fra proprietario e affittuario. Il primo ha registrato un crollo degli introiti da affitti e una crescente massa di insoluti, e il secondo, dal canto suo, ha subito in molti casi un azzeramento delle vendite (e, quindi, degli incassi). Una “guerra fra poveri”, si direbbe, se non fosse che il settore sia uno fra quelli più redditizi del mercato immobiliare, maggiormente in passato, per la verità. Il perdurare di una tale condizione rischia di diventare patologico e avere conseguenze permanenti sull’asset sottostante, il cui valore – notoriamente – è funzione della sua capacità di produrre reddito certo e stabile.

Una tempesta che ci offre occasione per una riflessione di medio periodo. Valutare il punto vendita dalla sola capacità di vendere quel dato bene o servizio ivi presente o fornito, abbiamo visto, è stato fortemente messo in crisi da limitazioni e chiusure. Rimedi quali ristori, periodi di gratuità o canoni soltanto come percentuale del fatturato sono insufficienti e solo temporanei. Occorre pertanto cambiare paradigma: lo spazio di esercizio non può più essere considerato solo come un punto di vendita fisico - come nei fatti già non è -, ma va posta l’attenzione su tutte le attività che in tale luogo e attraverso di esso possono essere svolte. Vien facile pensare all’utilizzo del punto vendita come pickup point per la consegna di prodotti acquistati da negozi online, anche di terzi come già avviene per alcuni marchi, ovvero come spazio in cui fornire servizi connessi alla vendita anche se conclusa altrove, fino ad arrivare a pensare il luogo anche come il magazzino 70 DM MAGAZINE


REAL ESTATE DMM in cui viene stoccata la merce non necessariamente correlata alla vendita in loco o, ancora, partecipare al market place comune. Un luogo ubicato in una struttura composita che è più della somma delle sue componenti. L’insieme di questi aspetti, modulato per tipologia, dovranno portare a un nuovo corpo contrattuale, un rapporto che origina da una maggiore compenetrazione degli interessi che, come accaduto nel caso della pandemia, possono ricevere forti condizionamenti per cause indipendenti la volontà dell’operatore economico. Eliminare anacronistiche limitazioni merceologiche superate dalla normativa di settore ovvero abbandonare logiche di esclusiva spesso inattuabile data la polverizzazione delle strutture, sono alcuni esempi. Ancora, prevedere canoni di affitto compositi come sommatoria di parti fisse e variabili; le prime che crescono o diminuiscono in maniera prefissata al verificarsi di dati eventi, le seconde che possono crescere o diminuire anche in modo proporzionale o per scaglioni di fatturato sviluppato o, infine, abbinare clausole di fuoriuscita al verificarsi o meno di tali eventi. Continuare ad arroccare le proprie posizioni su contrapposti centri di interesse, senza comprendere che il futuro va sempre più verso forme dinamiche di commercio che comportano una profonda collaborazione fra gli attori, tradisce una visione miope che oramai sempre meno possono permettersi di avere. Serva il 2021 quale momento per ridiscutere gli accordi, con l’obiettivo di trovare un nuovo equilibrio nel rapporto, prima che nei numeri.n Alberto Deiana project management and Real Estate Executive, Mi.No.Ter.

Real Estate e Commercio. Dinamiche del presente e scenari post Covid-19 Un libro ricco di spunti e ispirazioni per chi è interessato a conoscere la situazione italiana del mercato immobiliare e del commercio e, in più, desidera comprendere in che direzione si muovono davvero questi due settori, anche alla luce delle turbolenze causate dal Covid-19 e dalla conseguente emergenza, non solo sanitaria. Si tratta di un approfondimento sulle dinamiche di consumo, sulle sfide lanciate dalla tecnologia applicata al commercio e sulla corsa dello sviluppo immobiliare per la riqualificazione delle città. Disponibile presso i maggiori stores online: Amazon, Mondadori, La Feltrinelli, Hoepli, Giunti, IBS, Libreria Universitaria, iBooks di Apple e Google Libri.

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TECNOLOGISTICA DMM

Kairos Software Solutions informatiche a supporto dell’asset management

Intervista al ceo Simone Bartalesi che ci ha illustrato core business, approccio al mercato e vision dell’azienda.

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airos Software, società informatica con sede a Guamo - Capannori (Lu), è specializzata in solutions a supporto delle attività di asset management delle imprese di servizi e manifatturiere di medie e grandi dimensioni. Simone Bartalesi, Ceo di Kairos Software, ci ha illustrato core business, approccio al mercato e vision dell’azienda. Qual è la specializzazione di Kairos Asset Management a supporto delle aziende? E cosa la differenzia da quelle dei vostri competitor? Gli elementi che contraddistinguono l’offerta di Kairos da quella dei competitor dipendono, in primis, dal posizionamento del nostro software di Asset Management nel contesto retail. In questo settore, la maggior parte delle aziende presentano caratteristiche comuni: sono aziende multiplant, ovvero che operano in molteplici stabilimenti, subalterni rispetto alla sede principale, possiedono grandi quantità di assets da gestire, presentano una vasta pluralità di attori coinvolti nella gestione di tali assets, gestiscono i processi in outsourcing e necessitano di monitorare i costi collegati ai sistemi legacy. Al tempo stesso, però, queste caratteristiche rappresentano anche criticità da risolvere se si vogliono gestire in modo ottimale gli assets. Con Kairos Asset Management, vogliamo offrire una risposta forte e funzionale a tutto ciò, offrendo la possibilità di organizzare gli asset secondo una precisa gerarchia, definire i piani di manutenzione programmata e consolidare il legame tra azienda e fornitori di manutenzioni con funzionalità dedicate, come un portale web di accesso e un’App mobile per i manutentori. Oltre a questo, Kairos si distingue dai competitors perché è facile da utilizzare e adattabile. La semplicità rappresenta un prerequisito fondamentale in grado di controbilanciare la complessità che caratterizza i processi operativi degli uffici tecnici. L’adattabilità deriva, invece, dall’approccio progettuale di Kairos Asset Management e significa che è in grado di adeguarsi alle esigenze e necessità del cliente.

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TECNOLOGISTICA DMM Quali sono i vostri principali target di riferimento? Kairos Asset Management è orientato alla soddisfazione delle esigenze di medie e grandi imprese, pubbliche o private che operano sul mercato italiano o internazionale e che hanno la necessità di gestire in senso organizzato, distribuito e digitalizzato i processi di identificazione, catalogazione, caratterizzazione di asset aziendali eterogenei, pianificazione e organizzazione e gestione delle attività di manutenzione preventive o a guasto. Ovviamente, la finalità generale è quella di garantire la massima efficienza nella gestione dei processi aziendali. Oggi, sul versante delle vostre soluzioni, quale aspetto riveste un particolare interesse per i vostri target? La capacità di realizzare un’infrastruttura in grado di porre in relazione tutti gli attori presenti nel processo di manutenzione attraverso l’utilizzo di un unico gestionale e di tecnologie web e mobile. In particolare, l’interesse della nostra soluzione software è rivolto verso l’integrazione di tre elementi: interfaccia software per l’azienda (back-end), interfaccia software lato fornitore (front-end); applicazione mobile utilizzabile dal manutentore sul campo. Questa integrazione, oltre a semplificare e a ottimizzare i processi manutentivi, riduce i costi ed elimina le ridondanze connesse alla loro gestione. Può illustrare le caratteristiche e il valore aggiunto della solution che avete lanciato di recente? Il valore aggiunto del nostro prodotto deriva, principalmente, dalla presenza di alcuni elementi distintivi, tra i quali, possiamo menzionare: la copertura funzionale che ci permette di gestire tutte le aree di interesse del cliente; la capacità progettuale, ovvero riuscire, grazie a un approccio tailor-made, ad adattare la soluzione e le relative funzionalità alle specifiche esigenze del cliente e, infine, l’innovazione tecnologica, dal momento che si tratta di un prodotto in continua crescita che sfrutta le tecnologie presenti sul mercato al fine di garantire sempre maggiore fluidità al processo manutentivo. Quali sono i vostri progetti per il 2021? I nostri progetti per il 2021 riguardano principalmente due obiettivi: rafforzare ed espandere la nostra presenza sui mercati internazionali e investire su una crescente integrazione tra il software e tecnologie del mondo Internet of Things. Qual è la vostra visione dell’attuale scenario di mercato? Crediamo che il processo di informatizzazione delle manutenzioni sia stato, per molto tempo, gestito in modo destrutturato, con l’utilizzo di strumenti inadeguati, soprattutto, se confrontati con la complessità dei processi manutentivi. Negli ultimi anni, il mercato ha subito un profondo cambiamento, anche a seguito della crescente integrazione e interconnessione tra oggetti e processi, che ha portato le aziende a essere consapevoli che è necessario organizzare i processi di manutenzione in modo efficiente, strutturato e ottimale.n Leggi anche: “Orizzonti Holding sceglie Kairos Software”

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NEWS DMM

Carrefour chiude l’ipermercato di Camerano e lascia le Marche

Carrefour Italia ha deciso la chiusura dell’ipermercato di Camerano il prossimo 31 marzo, lasciando di fatto le Marche. Forse pressato da una situazione estremamente difficile della controllata francese che solo nel 2020 ha perso ricavi per 384 milioni. Nell’incontro con i sindacati, l’azienda ha confermato la chiusura del punto vendita senza altre soluzioni e con il ricollocamento in altri punti vendita. Anni fa Carrefour decise la ritirata dal Mezzogiorno, dedicandosi solo al franchising.

F.lli Ibba amplia la sua rete commerciale F.lli Ibba, operatore della Gdo alimentare, ha acquisito dal 1° marzo 2021 Supermercati Gieffe e stretto un accordo di collaborazione con Ideal Market. Importante operazione strategica che apporta un fatturato incrementale alle casse di 150 milioni di euro, portando il gruppo a una quota in Sardegna del 22,3% e ad un fatturato di 700 milioni di euro nel mercato. Questo permette alla F.lli Ibba di rafforzare e consolidare ulteriormente la propria presenza sul territorio sardo, in cui opera da sempre con l’obiettivo di generare valore per tutta la comunità insieme a tanti imprenditori che da tempo collaborano e sposano il progetto del gruppo.

Alce Nero: un nuovo progetto

Alce Nero annuncia un nuovo progetto: marzo aprirà il primo negozio a marchio a San Lazzaro, paese dell’hinterland bolognese dove si trovano gli ex uffici diventati insufficienti a contenere la crescita dell’azienda, storica realtà di agricoltori e trasformatori biologici nata negli anni ’70. Il nuovo punto vendita ha una superficie di 80 metri quadri destinati alla vendita e altrettanti per magazzini e uffici di servizio, con un ampio parcheggio per i clienti. Nel negozio è in vendita tutto l’assortimento completo. Il negozio fungerà anche da “esperimento” per un format che Alce Nero ha intenzione di sviluppare ulteriormente ed esportarlo in altre parti d’Italia.

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Lucart annuncia l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Esp Ltd Lucart, società operativa alla guida del Gruppo Lucart con sede a Porcari (LU), annuncia l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Esp Ltd (Essential supply products Ltd.), il principale trasformatore indipendente di prodotti in carta tissue per il mercato Away from Home della Gran Bretagna. L’acquisizione è ufficialmente in vigore dal 1° marzo 2021. Fondata nel 1990, Essential Supply Products Ltd registra oggi un fatturato pari a circa 30 milioni di euro all’anno. La società impiega 85 persone su 5 diverse linee di trasformazione e permetterà di attivare importanti sinergie con gli altri stabilimenti del Gruppo Lucart.


VIDEO E PODCAST DMM

IPER LA GRANDE I SI RINNOVA A ROZZANO (MI) È stato presentato il restyling del punto vendita Iper La grande i di Rozzano, a Sud di Milano, adiacente al centro commerciale Fiordaliso. All’interno ampio spazio è dedicato al reparto freschi e surgelati, mentre la vasta cantina vanta oltre mille etichette, di cui 100 a marchio Gradi Vigne. Per rispondere alla digitalizzazione che sta interessando il mondo retail, l’app DoveSiTrova aiuta il consumatore nella ricerca dei prodotti tra le oltre 40 mila referenze disponibili, mentre il Totem “Ti consiglio un Vino” profila il vino ideale di ciascun cliente. Ne abbiano parlato con la Direttrice del punto vendita Michela Bettoni, che ha raccontato nel dettaglio tutte le caratteristiche del nuovo punto vendita.

VIP LANCIA LA PIATTAFORMA “LA SAPORERIA” Vip ha presentato “la Saporeria”, una piattaforma online concepita allo scopo di modificare l’approccio del consumatore circa la scelta e l’acquisto delle mele: sul sito, infatti, ciascuna varietà è presentata in ogni sua caratteristica, dal colore, al gusto alla consistenza, in modo da facilitare il consumatore nella scelta del prodotto più affine alle proprie esigenze. I clienti avranno la possibilità di ricevere direttamente a casa una confezione di mele scelte e Vip condividerà la piattaforma con i partner della distribuzione. Tutti i dettagli sul progetto sono forniti dal direttore commerciale dell’azienda Fabio Zanesco e dal responsabile marketing Benjamin Laimer.

PROMOTICA LANCIA LA CAMPAGNA DI FIDELIZZAZIONE PER CARREFOUR EXPRESS Gruppo Promotica ha comunicato l’avvio della campagna di fidelizzazione per i punti vendita di prossimità Carrefour Express, sancendo così la collaborazione l’insegna. La campagna intitolata “Il design si vede dal mattino” è una short Collection valida negli oltre 600 punti vendita Carrefour Express distribuiti su tutto il territorio italiano e durerà fino all’11 aprile 2021: essa è dedicata a tutti i possessori della SpesAmica Payback e prevede un bollino ogni 10 euro di spesa oppure ogni 40 punti Sprint. Tutti i dettagli sulla campagna e sulle attività di Promotica sono fornite ai nostri microfoni dall’amministratore Delegato del Gruppo, Diego Toscani.

MASTROPASQUA (CUSTOM): TUTTI I VANTAGGI DELLA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI La Lotteria degli scontrini è partita ufficialmente il 1° febbraio scorso, destando non poche perplessità soprattutto tra i piccoli esercenti e i ristoratori, anche a causa dei costi delle attrezzature tecnologiche necessarie. In ambito retail, invece, l’adeguamento è avvenuto in maniera più fluida e l’iniziativa potrebbe rappresentare una vera e propria “rivincita” del settore nei confronti dell’e-commerce. Per comprendere al meglio i reali vantaggi della Lotteria degli Scontrini ne abbiamo parlato con Alessandro Mastropasqua, Head of Corporate Marketing & Press Communication di Custom, azienda specializzata in tecnologie di stampa e lettura ottica per il retail, l’industria e la finanza.

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NEL PROSSIMO NUMERO COVER Caffè: chi vince e chi perde con il virus MERCATI Fuoripasto dolci w Ortofrutta IV e V gamma w Igiene personale FOCUS Vino

Responsabile marketing Valentina Vendra v.vendra@edizionidm.it Marketing marketing@edizionidm.it tel: 02/20480344

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