DM Magazine Aprile 2021

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INTERVISTA De Matteis accelera sul brand Armando

SUCCESSI Rinaldo Franco chiude il 2020 in positivo

APRILE 2021

Le capsule di caffè nel carrello spingono la crescita



SOMMARIO DMM

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Editoriale Mdd e Idm, due facce della stessa pandemia

50 Retail innovations Deli’Vrac - Svizzera

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Cover Le capsule di caffè nel carrello spingono la crescita

52 Mercati La pandemia frena la corsa della IV e V gamma

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Intervista De Matteis accelera sul brand Armando

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Successi Rinaldo Franco chiude il 2020 in positivo

64 Real estate Franchising, quando il gioco si fa duro… 66 Customer NRF2021: The Retail’s Big Show 70 Digital Club/Retail L’innovazione non si ferma alla cassa...

18 Mercati Tavolette e barrette di cioccolato sostengono il comparto dei fuori pasto dolci 32 Carriere Come un anno di pandemia ha cambiato il mercato del lavoro nella distribuzione organizzata

72 Mercati Cura persona tra prodotti igienizzanti e naturali 83 Finanza Cosmetica, le operazioni di M&A si spostano sulla cura del corpo

35 Prodotti Gruppo Clai presenta Imola 1962, il salame senza conservanti aggiunti

84 L’analisi Big Event, il boost di Barilla alla prima colazione Mulino Bianco

37 Imprese Acqua Frasassi, una crescita responsabile

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Tecnologistica Rational presenta il nuovo strumento di cottura iKitchen

38 Focus Un 2020 da ricordare per i vini in Gdo

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News

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Video e podcast

91

Prossimamente

48 Soluzioni in vetrina In grande distribuzione come in cantina

L’anno scorso le vendite di caffè nell’Horeca sono calate del 40% mentre nella grande distribuzione, secondo Iri, sono cresciute a volume “soltanto” del 3,3% e a valore del 10,3%. Vola invece il porzionato. DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Responsabile editoriale Stefania Lorusso

Progetto grafico Silvia Ballarin

Responsabile di redazione Maria Teresa Manuelli

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EDITORIALE DMM

Mdd e Idm, due facce della stessa pandemia Vista la situazione ancora incerta sul decorso della pandemia, dall’ultimo convegno di Centromarca sono emersi dubbi e speranze dell’Industria di marca mentre quasi contemporaneamente la grande distribuzione celebrava il suo stato di grazia con i dati della marca del distributore e gli obiettivi molto ambiziosi tracciati dallo Studio Ambrosetti. A cosa è dovuto questo profondo divario? La vendita rappresenta in realtà l’ultimo miglio della relazione Industria e Distribuzione, l’ambito nel quale ogni elemento della strategia commerciale e di marketing trova attualizzazione. Storicamente si è spesso sottovalutato questo “momento della verità”, defocalizzandosi dalla necessità di supportarlo al meglio. I mesi appena trascorsi hanno però dimostrato quanto possano essere repentini alcuni mutamenti ed hanno inoltre impresso una forte spinta in avanti ad ogni tipo di cambiamento in corso. Il tempo è sicuramente un elemento chiave. La velocità di comprensione dei fenomeni e la reattività sono fattori competitivi di primaria importanza, e richiedono a livello commerciale processi di vendita integrati e omogenei. Da un lato, anche in un anno di fortissima discontinuità come il 2020 la Marca del distributore ha espresso capacità di consolidare e accelerare la propria crescita grazie all’abilità delle imprese di adeguare l’offerta ai nuovi bisogni che stanno emergendo e che la pandemia ha ulteriormente evidenziato. Dall’altro in tutto il largo consumo confezionato l’innovazione è stata sostanzialmente azzerata nel 2020 e rimandata al 2021 con un conseguente cauto ottimismo dei manager relativo alle previsioni per i prossimi mesi. Nonostante secondo l’Osservatorio Congiunturale Centromarca L’IdM non esca ridimensionata dalla crisi del Covid-19 la preoccupazione c’è ed è tangibile: tra i fattori frenanti il 48% dei capi d’azienda evidenzia l’incertezza sull’evoluzione della pandemia, il 46% il timore di un generalizzato impoverimento dei consumatori italiani e il 40% incertezza sulle prospettive di medio termine. La sfida per i prossimi mesi sarà continuare nello sviluppo di un’offerta accessibile, economica e adeguata ai bisogni dei clienti e si giocherà su unico terreno,

Stefania Lorusso, Responsabile Editoriale DM

quello dell’innovazione. DM MAGAZINE 3


COVER DMM

Le capsule di caffè

nel carrello spingono la crescita di Emanuele Scarci

L’anno scorso le vendite di caffè nell’Horeca sono calate del 40% mentre nella grande distribuzione, secondo Iri, sono cresciute a volume “soltanto” del 3,3% e a valore del 10,3%. Vola invece il porzionato.

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l virus stravolge il mercato del caffè. I consumi lasciano bar e ristoranti e rientrano in casa, ma con un saldo nettamente negativo. E questo trend è destinato a prolungarsi per almeno metà del 2021. L’anno scorso le vendite di caffè nell’Horeca sono calate del 40% mentre nella grande distribuzione, secondo Iri, sono cresciute a volume, “soltanto” del 3,3% e a valore del 10,3%, complessivamente a 1,52 miliardi. Il terzetto Lavazza, Nestlé e Kimbo si è ritagliato poco più del 56% delle vendite a valore. Le private label si sono fermate al 10%. 4 DM MAGAZINE


COVER DMM

IL RISIKO DEL CAFFÈ PARTE DALLE TORREFAZIONI

Il canale dell’e-commerce, invece, è cresciuto quasi del 50% ma il peso non arriva al 2% del totale retail. Come spiegare la forbice di 7 punti tra crescita delle vendite a volume e a valore del 2020 nella grande distribuzione? Iri spiega che nell’anno del Covid-19 la pressione promozionale è calata di 4 punti e di conseguenza sono aumentati i prezzi, esattamente del 6,7% in un anno. Tra corse all’accaparramento e rotture di stock, a retailer e produttori agire sulla leva promozionale non è sembrato prioritario. E, alla fine, il caffè più di altre categorie è stato avvantaggiato dalla chiusura dell’Horeca e dal calo del vending. In dettaglio, l’anno scorso le capsule hanno messo a segno un balzo a valore di circa il 27%, le cialde del 18%, caffè macinato e solubile intorno al 3,5%. L’unico in retromarcia è il caffè in grani: -5%. Il caffè macinato pesa a valore circa il 53%, le capsule oltre il 32%, il solubile il 5,6%, le cialde il 4,9% e il caffè in grani il 4,3%. Insieme macinato e capsule si ritagliano oltre l’85% delle vendite.

La tazzina del caffè nel bel mezzo di un processo di consolidamento. A passare di mano sono soprattutto torrefazioni di piccole e medie dimensioni e brand regionali. «Ci sono Pmi del caffè dalle buone marginalità – spiega Alessandro Bianchi, presidente del Gruppo italiano torrefattori caffè – e questo attrae l’attenzione dei fondi d’investimento. Inoltre, fare leva sul made in Italy ha un grande valore». Lo shopping di aziende è iniziato 3 anni fa: la holding d’investimento Italmobiliare ha rilevato, dal fondatore Massimo Renda, il 60% di Caffé Borbone per 140 milioni quando fatturava ancora 94 milioni (nel 2020 è salito a 219,3 milioni). Un anno fa Mandarin, tramite il fondo Mandarin Capital Partners III, ha rilevato il produttore di caffè Daroma che controlla i marchi italiani Palombini, Mexico, Giovannini, Nori, Camilloni e Van Doren. Mandarin Capital ha in portafoglio il 30% di Yespresso, specializzato nella commercializzazione online di capsule. Entrambe le operazioni sono state condotte con la piattaforma dedicata al settore Coffee Holding che conta, dal 2019, sul caffè Neronobile, rilevata da Eos Private Equity. Lo scorso novembre il fondo di private equity Rhône Capital ha acquisito il 20% di Illycaffè, la società operativa del gruppo Illy e a dicembre la piacentina Caffè Musetti ha rilevato il 100% della milanese Caffè Bonomi, brand diffuso in Lombardia nel canale bar e ristoranti, riconoscendo un valore d’impresa di circa 15 milioni di euro. L’aggregato delle due torrefazioni punta su un fatturato 2021 di 41 milioni. Infine in febbraio, il fondo Taste of Italy 2 è intervenuto sul Caffè Cellini. E.S.

DM MAGAZINE 5


COVER DMM

LO SCONTRO PER IL VALORE È NELLE CAPSULE Nel ricco mondo delle capsule si consuma lo scontro fra i 3 sistemi di preparazione: nei primi 11 mesi del 2020, Nespresso ha realizzato vendite per 159 milioni, A Modo Mio (di Lavazza) per 111 milioni e Dolce Gusto (sempre del gigante svizzero Nestlé) per 108 milioni. Gli altri sistemi si sono fermati a circa 36 milioni. Il boom delle capsule è stato alimentato anche dalla crescita degli assortimenti (+4,3% nell’anno), in controtendenza rispetto al mercato che tende a sfoltirli. Si tratta di un’ottima operazione sul valore: le capsule infatti sono un prodotto premium e costano oltre 3 volte il caffè macinato. Infatti, il caffè in capsule è venduto mediamente a 38 euro/kg contro i 21 del solubile, i 18 euro delle cialde, gli 8 euro del caffè macinato e i 7,50 euro del caffè in grani. Tra i canali commerciali il format supermercato è quello dove le vendite di caffè nel 2020 hanno corso di più: +6,1% a

L’anno scorso Caffè Motta ha realizzato ricavi per 12 milioni, in calo di un tollerabile 2%. Moderna 2020 è invece un’impresa socia di Gruppo VéGé (quinto gruppo distributivo) con il cash&carry e quattro piattaforme distributive tra Salerno e Caserta. IL MONOPORZIONE È ANDATO FORTE E GLI ALTRI CAFFÈ?

Il caffè macinato è rimasto stabile, ma in quello in grani abbiamo perso il 40% del fatturato, soprattutto per la chiusura dei cash&carry, centrati in pieno dall’emergenza pandemica. QUAL È IL VOSTRO PRINCIPALE CLIENTE?

Metro è il nostro principale cliente del caffè in grani, ma le chiusure prolungate e a intermittenza hanno provocato danni enormi. DOV’È PRESENTE CAFFÈ MOTTA?

MASTROMARTINO: CAFFÈ IN GRANI BRUCIATO DALLA CHIUSURA DEI CASH&CARRY «Il consumo di caffè al bar si è dimezzato ma lo abbiamo quasi recuperato nel retail. Noi siamo più presenti nella distribuzione e abbiamo quasi pareggiato i conti, ma gli operatori concentrati sull’Horeca hanno perso il 70-80% del giro d’affari»: così Nicola Mastromartino, titolare della catena commerciale campana Moderna 2020, di caffè Motta nonché presidente di VéGé.

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Quasi dappertutto nella distribuzione organizzata, ma non nella grande distribuzione, in particolare in Esselunga, nel mondo Coop e Conad. Abbiamo una ponderata del 45%. COME SI È APERTO IL 2021?

Ho l’impressione di rivivere il 2020. Le aree rosse bloccano i consumi, anche se l’anno scorso il lockdown era stato molto più rigido. Sarà un anno all’insegna della massima incertezza, ma speriamo che il piano vaccinale porti sollievo già dalla prossima estate. E.S.


COVER DMM

I primi 15 Paesi consumatori di caffè

12 kg

9,9 kg

9 kg

8,7 kg

8,4 kg

8,2 kg

7,9 kg

6,8 kg

6,5 kg

6,2 kg

6,1 kg

5,9 kg

5,8 kg

5,5 kg

5,5 kg

Finlandia

NORVEGIA

ISLANDA

DANIMARCA

PAESI BASSI

SVEZIA

svizzera

BELGIO

LUSSEMBURGO

CANADA

BOSNIA

AUSTRIA

SLOVENIA

BRASILE

ITALIA

Fonte: Torrefattori italiani - Dati 2019 espressi in kg pro capite/anno

volume e +12,3% a valore. L’ipermercato invece ha perso, rispettivamente, il 10,3% e il 4,6%. «L’anno scorso – commenta Roberto Bonalumi, buyer di Coop Lombardia – il nostro dato è stato di molto superiore a quello medio di mercato. Le vendite di caffè sono cresciute del 20% sia a valore che a volume mentre le capsule sono balzate del 30%. Il traino del primo lockdown è stato poderoso e probabilmente irripetibile». Al di là della grande distribuzione, in Italia opera, in parallelo, una capillare rete commerciale Nespresso con 72 punti vendita (vedi box, ndr), composta da boutique ma anche pop up (nuovo formato di boutique) e N-Cube (negozio completamente automatico). Nel 2019 Nespresso Italiana spa ha realizzato vendite per 286 milioni, in lieve calo rispetto ai 299 dell’esercizio precedente, e un utile di 2,9 milioni, in regresso rispetto a 6,2 milioni del 2018. La forza di Nespresso è tale che ha appena annunciato un investimento di 126 milioni di dollari per espandere il centro di produzione e distribuzione di Avenches, in Svizzera. In particolare, si allestiranno tre nuove linee di produzione e l’ampliamento del centro di distribuzione. Tutti i caffè Nespresso venduti nel mondo sono prodotti al di là delle Alpi. Il centro di Avenches produce caffè Nespresso Original e Professional, nonché prodotti Starbucks by Nespresso. TRA HORECA E RETAIL In Italia il consumo dell’espresso è un rito che si replica più volte al giorno. Infatti, siamo nel gruppo dei maggiori consumatori mondiali: 15esimi con un consumo pro capite/anno di 5,5 kg. In testa alla classifica però ci sono i paesi scandinavi, con volumi anche doppi dei nostri. Secondo Unionfood, nel 2019 abbiamo trasformato DM MAGAZINE 7


COVER DMM Il mercato del caffè cresce a doppia cifra a valore nel 2020: riduzione della pressione promozionale e incremento del prezzo/kg di quasi il +7% Valore (Mln €) e var %

-1,2%

-0,4%

-0,3%

1.410

1.393

1.388

1.384

2016

2017

2018

2019

+10,3% 1.526

2020

Pressione promozionale % a volume

-3,6 % 48,0

47,2

50,0

51,0

2016

2017

2018

2019

2020

- 4,9%

- 0,4%

- 1,5%

+3,3%

128,1

127,5

125,7

129,9

2017

2018

2019

2020

47,6

Volume (.000 t ) e var %

2016

Fonte: elaborazione Distribuzione Moderna su dati Iri Infoscan Census ECR - Totale Italia + Discount – Anno 2020

10 milioni di sacchi (da 60 kg) di caffè verde, in crescita dell’1,2%, con un fatturato superiore ai 4 miliardi di euro, di cui oltre il 37% all’export. Quasi tutti i produttori di caffè operano sia nell’Horeca che nel retail e l’anno scorso i bilanci delle aziende sono stati condizionati in base alla maggiore esposizione a un canale o all’altro. Per esempio Caffè Vergnano è una multinazionale esposta sull’Horeca con il 40% in Italia e il 30% all’estero; il retail pesa per il residuo 30%. Nel 2020 la società torinese ha accusato un calo del 25% delle vendite nei canali Horeca Italia ed estero. Mentre nel retail è cresciuta del 12,5%. Alla fine il fatturato 2020 ha segnato una contrazione del 16,5%. Nel 2019 Casa del Caffè Vergnano aveva realizzato un fatturato di 94 milioni con un utile di 5,2 milioni. «Il nostro retail è cresciuto più della media del mercato – puntualizza Carolina Vergnano, titolare della società -, le nostre capsule hanno fatto meglio del mercato e l’e-commerce ha performato più della grande distribuzione, ma l’Horeca è stato un dramma. Nei nostri 4 principali mercati - Francia, Germania, Polonia e Usa - l’Horeca è andato peggio dell’Italia a causa dei lockdown totali». 8 DM MAGAZINE


COVER DMM garantendo piena retribuzione al personale. Oggi le nostre boutique sono aperte al pubblico in base a specifiche disposizioni di vendita e in relazione alle fasce di colore stabilite. OGGI LA RETE NESPRESSO CONTA SU OLTRE 70 BOUTIQUE DEL CAFFÈ. L’EMERGENZA IMPONE LO STOP ALLA CRESCITA?

Quest’anno valuteremo la possibilità di nuove aperture, ma il nostro obiettivo è in primis quello di capitalizzare e valorizzare ancora di più il network esistente. Infatti, sono previsti rinnovamenti importanti in alcune boutique a Roma, Milano e Verona. Per il resto, lavoriamo sull’immagine e sulla tipologia di punti vendita che soddisfino abitudini e modalità di acquisto innovative e sostenibili. Un esempio è l’impegno nella raccolta e nel riciclo delle capsule di caffè esauste grazie al progetto “Da Chicco a Chicco”. E NELL’ONLINE

Goglio: valorizziamo la rete esistente. In arrivo nuovi profili aromatici La macchina da guerra Nespresso al pit stop per Covid-19. «Fin dalle prime fasi dell’emergenza – sottolinea Stefano Goglio, direttore generale Nespresso Italiana – abbiamo sospeso le attività commerciali delle boutique dove necessario e nei periodi imposti dal governo. Continuando a garantire piena retribuzione ai dipendenti». COSA AVETE CHIUSO, IN PARTICOLARE?

Ci sono state limitazioni legate ad alcuni centri commerciali nel fine settimana (come per esempio Scalo Milano o Serravalle Designer Outlet), sempre

La massima attenzione, anche se il nostro è un approccio fortemente omnicanale. Ciò garantisce un servizio sempre disponibile anche grazie al nostro e-commerce nespresso.com, tramite l’app Nespresso e attraverso il servizio clienti. LA PANDEMIA PARALIZZA I NUOVI LANCI?

No, tutt’altro. La gamma di caffè si arricchirà di nuovi profili aromatici, per esempio con le Limited Edition di caffè rari che lanceremo prossimamente sia su Original Line che sul nuovo sistema di preparazione Vertuo. Quest’ultimo, con la sua tecnologia Centrifusion, è stato lanciato in Italia lo scorso ottobre: riconosce la qualità del caffè e lo eroga in tazza in cinque diverse lunghezze. E.S.

PREMI IN CASA LAVAZZA Diversa la musica in casa Lavazza. Nel 2020 il gigante torinese ha corrisposto 3 mila euro a 600 addetti degli stabilimenti produttivi di Torino e Gattinara. «Si tratta del premio per obiettivi più alto mai erogato nella storia del gruppo – scrive una nota dell’azienda -. Le maestranze hanno garantito la continuità produttiva e il raggiungimento degli obiettivi anche in un anno complesso come il 2020». Come si è aperto il 2021? «A gennaio il retail è andato bene grazie a un confronto favorevole con gennaio 2020 – risponde Vergnano – ma quest’anno nella grande distribuzione sarà difficile fare meglio del 2020, soprattutto in primavera. Tra i consumatori c’è meno l’idea dell’iperstoccaggio e più quella degli acquisiti moderati. L’Horeca invece continua a soffrire moltissimo: il delivery e l’asporto non compensano DM MAGAZINE 9


COVER DMM

Buone performance dei prodotti premium Incidenza % in volume per indice di prezzo sul totale Capsule

27,7

31,1

Indice di prezzo =>110

28,4

25,7

Indice di prezzo tra 91 e 109

43,9

43,2

Indice di prezzo < 90

2019

2020

Fonte: elaborazione Distribuzione Moderna su dati Iri Infoscan Census ECR Totale Italia + Discount – Anno 2020

lontanamente il consumo al bar o al ristorante. Quindi per il 2021 è impossibile fare previsioni stante la situazione di estrema incertezza della pandemia legata a varianti e piano vaccinale». Le vendite del primo trimestre di Coop Lombardia confermano la teoria della controcifra cioè del raffronto statistico sfavorevole. «Nel primo trimestre le vendite di caffè pagano il boom dell’analogo periodo del 2020 – sottolinea Bonalumi -. Siamo a -15% del sell out, nonostante, su richieste esplicite, avessimo arricchito gli assortimenti del caffè con prodotti di maggior valore. Del resto oggi ci confrontiamo con un periodo in cui c’era la corsa agli accaparramenti, ma siamo tranquilli: i dati sono sui livelli del 2019». IL BOOM DI CAFFÈ BORBONE In linea con il trend delle capsule si ritrova Caffè Borbone. Nel 2020 i ricavi sono cresciuti del 27% a 219,3 milioni, con una decisa impennata nel canale moderno: +64%. «Nel 2020 durante la pandemia - osserva Massimo Renda, fondatore e presidente dell’azienda napoletana - abbiamo quasi raddoppiato la produzione di alcuni prodotti e l’abbiamo aumentata del 50% per altri». Il retail pesa per il 20% sui ricavi di Caffè Borbone «ma con tassi di crescita a 3 cifre – precisa l’imprenditore napoletano -. Puntiamo a spostare il nostro baricentro sempre più verso il Nord. Oggi in area 4 Nielsen abbiamo una ponderata del 97%, in area 3 del 70% e in area 1 e 2 una buona quota che pensiamo di migliorare anche quest’anno». Fare breccia nel presidiato nord significa entrare anche nelle grandi catene com-

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COVER DMM

merciali, a iniziare da Esselunga. «Mi sfugge il motivo della nostra assenza da Esselunga, ma non è strategica – commenta Renda -. Se ci fosse sarei felice, ma forse è meglio così. Abbiamo un ritmo di crescita così spinto che potremmo avere qualche problema a far fronte anche a Esselunga: è un cliente da servire bene. Se fossero nostri clienti dovremmo avere una squadra dedicata a loro». Secondo Renda l’assenza da alcune catene del Nord Italia si spiega con il particolare che «essendo Caffè Borbone un nuovo attore del porzionato, i buyer sottovalutano la capacità di rotazione del prodotto». Secondo la società campana, il 2021 non sarà favorevole per le vendite nella distribuzione moderna: «Il lockdown di quest’anno non è assimilabile a quello del 2020 – sostiene l’imprenditore -. L’Horeca ha riguadagnato qualche spazio, come anche la distribuzione automatica, prima in fortissima sofferenza a causa dei luoghi di lavoro privi di addetti in presenza. Nel 2020 il vending - inteso come il caffè in chicchi per i distributori automatici - ha perso circa il 40% delle vendite, quest’anno si vedrà come andrà. Diverso il monodose: è un prodotto trasversale, si consuma sia in ufficio che a casa». Il budget 2021 di Caffè Borbone scommette su un altro esercizio di crescita secondo la media annuale degli ultimi: intorno al +30%. «E finora siamo in linea con il budget», conclude Renda.n

Il Caffè macinato e le capsule sviluppano oltre l’80% del valore del mercato con un incremento dell’assortimento legato alla crescita delle Capsule Incidenza % in valore 5,0 4,6 6,0

4,3 4,9 5,6

28,1

32,4

Caffè in grani Cialde Caffe solubile

56,3

52,8

2019

2020

Capsule Caffè macinato

Variazione % vendite in valore vs 2019

Caffè

10,3

Caffè macinato

3,4

Capsule

26,8

Caffe solubile

3,6

Cialde Caffè in grani

18,2 -5,0

Caffè Caffè macinato Capsule

Caffè solubile Cialde

Caffè in grani

Fonte: elaborazione Distribuzione Moderna su dati Iri Infoscan Census ECR Totale Italia + Discount – Anno 2020

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INTERVISTA DMM di Stefania Lorusso

De Matteis

accelera sul brand Armando Il 2020 è stato un anno positivo, con un consistente incremento del business e una crescita del fatturato pari al 20% in più rispetto al 2019. Ce ne ha parlato Fabrizio Nucifora, brand sales & marketing director De Matteis Agroalimentare

N

onostante si tratti di un brand ancora giovane Armando ha chiuso il 2020 registrando una crescita quasi esponenziale se si considerano le ottime performance in Italia e fuori dai confini nazionali. La pasta di semola di grano duro è, la prima ad essere certificata 0 residui di pesticidi e glifosato ed è caratterizzata da un elevato grado proteico che ne testimonia l’alta qualità. Ce ne ha parlato Fabrizio Nucifora, brand sales & marketing director De Matteis Agroalimentare, il quale ha raccontato le peculiarità del prodotto che mira a competere nel segmento premium. Partiamo da un inquadramento dei risultati finanziari. Per De Matteis Agroalimentare, il 2020 è stato un anno positivo, con un consistente incremento del business e una crescita del fatturato pari al 20% in più rispetto al 2019. Per quanto riguarda il brand Armando, invece, le performance sono state ampiamente positive in quanto il marchio ha raddoppiato il business sul mercato italiano e l’ha triplicato all’estero. Armando è un brand ancora giovane, la cui diffusione su larga scala è avvenuta appena due anni fa, per cui il ritmo di crescita è stato molto elevato. Come si posiziona il Pastificio De Matteis rispetto al mercato italiano? De Matteis Agroalimentare rientra tra i primi cinque pastifici a livello nazionale e tra i primi sette nel mondo per capacità produttiva: il business è caratterizzato all’85% dalle private label e all’80% dai mercati esteri (l’unico brand con cui presidiamo effettivamente l’Italia è Armando). Si tratta di una filie-

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INTERVISTA DMM

ra - quella di Pasta Armando - attiva da circa 10 anni, il cui target di riferimento erano prevalentemente piccole nicchie di consumo, fino all’approdo nel mass market avvenuto nel 2018. Quali sono le caratteristiche e i plus che differenziano Armando dagli altri brand? Sono tre le peculiarità che lo caratterizzano: è una pasta di semola di grano duro da filiera 100% italiana; si caratterizza perché ha ottenuto la certificazione 0 residui di pesticidi e glifosato nonostante derivi da un’agricoltura convenzionale, ed è ecosostenibile anche per quanto riguarda il packaging (la confezione con una piccola finestra in plastica è interamente riciclabile nella carta).Oggi si sente parlare spesso di pasta realizzata con “grano 100% italiano” e il fenomeno si è diffuso a partire dalle modifiche apportate, nel 2018, alla legislazione sulla trasparenza nelle etichette, con l’obbligo di indicare la provenienza dei grani. (Nonostante la nuova nomenclatura, però, non tutti i grani 100% sono di filiera e questo restringe molto il segmento). La Filiera di Pasta è invece nata 10 anni fa, da una visionaria intuizione del Presidente Cavalier del Lavoro Armando Enzo De Matteis, e a differenza delle altre filiere, che sono intermediate, è l’unica ad essere diretta, ossia gli accordi sono stipulati direttamente con gli agricoltori sulla base di un principio di sussidiarietà ed ecosostenibilità: un contratto di questo tipo, ci consente di stabilire un protocollo condiviso con le aziende agricole e di stoccaggio, grazie al quale riusciamo ad ottenere una tipologia di grano molto qualitativa, e superiore rispetto alle medie del mercato, caratterizzata da un grado proteico tra i più elevati, pari al 14,5%.

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INTERVISTA DMM L’intera attività aziendale gravita attorno al rispetto dei valori di sostenibilità: ambientale, in quanto nelle nostre coltivazioni l’uso di pesticidi è scrupolosamente gestito attraverso un costante monitoraggio dell’ applicazione del protocollo, al punto di ottenere una pasta con zero residui; economica, poiché riconosciamo una premialità agli agricoltori della filiera, sociale perché sosteniamo le aziende familiari, contribuendo ad attenuare il fenomeno dello spopolamento delle campagne e a sostenere, mediante borse di studio, le nuove generazioni che intendono portare avanti l’attività di famiglia. L’avvento del segmento del grano 100% italiano ha determinato la nascita di una fascia premium all’interno della quale il brand Armando vuole esprimersi. Un altro aspetto che vi contraddistingue è l’innovazione: avete inaugurato, infatti, la prima linea produttiva al mondo che si basa sulla tecnologia Pasta Sense: ce ne può parlare? La linea produttiva è stata inaugurata nel 2020, è dotata della tecnologia più avanzata di cui disponiamo in questo momento e l’azienda è la prima in Italia ad adottarla. Si tratta di un sistema che adopera un meccanismo chiamato appunto “Pasta Sense”, basato su controlli just in time dei processi produttivi attuati con il supporto dell’ intelligenza artificiale. Solitamente, il monitoraggio delle diverse fasi di trasformazione della pasta avviene secondo precise scadenze temporali, con un elevato coinvolgimento umano: questa tecnologia innovativa, invece, ci consente di effettuare un numero di controlli più elevato nell’unità di tempo, ma ci permette anche di varare verso un progetto di economia 4.0, in cui gli operatori possono elevare il proprio livello di professionalità, attraverso percorsi di training e specializzazioni. Come riuscite a concludere contratti proficui con la grande distribuzione che è concentrata sulla marginalità? Per quanto riguarda la marginalità, posizionandosi in fascia premium pasta Armando è meno esposta alle logiche promozionali, garantendo margini elevati a tutti i protagonisti della filiera. La media di promozionalità del mercato oscilla tra il 70% e l’80%, mentre Armando rimane sotto il 50%: si tratta di un prodotto di alta qualità che aspira a una quota del segmento premium. Parliamo ora dell’estero: quanti e quali Paesi presidiate in questo momento e quali vorreste approcciare compatibilmente con l’evolversi dell’attuale situazione pandemica? Il pastificio De Matteis è presente in 46 Paesi e gli Stati Uniti rappresentano il mercato principale, nonché circa il 35% del fatturato complessivo; seguono, poi,

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INTERVISTA DMM l’Europa e l’Estremo Oriente. Il brand Armando è ancora più sbilanciato all’estero, dove realizza il 70% dei consumi complessivi: i mercati principali sono Spagna, Belgio, Germania, Svezia, Finlandia e Norvegia, ma anche Stati Uniti, Cina, Corea e Brasile. Disponete di filiali complementari in questi Paesi? Negli Stati Uniti è presente una filiale commerciale creata nel 2019, mentre la produzione avviene totalmente in Italia. Gli impianti produttivi sono due, quello della casa madre a Flumeri, in provincia di Avellino, in un luogo di congiunzione tra i principali granai d’Italia (la Puglia, la Campania e la Basilicata), mentre il secondo è situato nei pressi di Perugia. Come è strutturato il pastificio? Rispetto agli altri produttori, alcuni dei quali fanno parte di aziende centenarie, il nostro è un pastificio giovane nato 27 anni fa, con 270 collaboratori e che dispone di tecnologie molto avanzate e di un magazzino con oltre 27 mila posti pallet. Le certificazioni sono conferite da un ente indipendente chiamato Bureau Vertas, abbiamo un mulino annesso al pastificio e questo ci permette di controllare tutte le fasi di produzione, dalla semina alla trasformazione. Come vi muovete sul fronte della comunicazione? Ci avvaliamo della collaborazione dello chef Alessandro Borghese, che è iniziata tre anni fa, con il quale abbiamo realizzato spot televisivi trasmessi sulle principali emittenti e campagne radiofoniche e digitali. Chef Borghese, inoltre, utilizza pasta Armando nei suoi programmi e nel suo ristorante. A distanza di poco più di un anno dal lancio della comunicazione televisiva, il brand ha notevolmente implementato il proprio livello di notorietà: un italiano su tre oggi conosce pasta Armando. Obiettivi nel medio/lungo termine? L’obiettivo è quello di guadagnare una quota di mercato pari al 4-5% all’interno del segmento premium, segmento che oggi, dopo la forte crescita registrata nel corso della pandemia e in seguito alla polarizzazione verso i consumi di qualità, corrisponde al 45% del fatturato complessivo della pasta nel canale Retail.n

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SUCCESSI DMM

Rinaldo Franco chiude il 2020 in positivo In particolare, è stato il dettaglio specializzato a ottenere le migliori performance, seguito dall’export.

N

el 2020 il giro d’affari di Rinaldo Franco ha registrato +21% rispetto all’anno precedente, arrivando a quota 14,9 milioni di euro. La crescita è dovuta al consolidamento dei clienti in Italia, all’acquisizione di nuova clientela e al proseguimento della strategia di internazionalizzazione. In particolare, è stato il dettaglio specializzato a ottenere le migliori performance, seguito dall’export. Stabile, invece, il trend delle vendite nella grande distribuzione. In un anno particolarmente difficile caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19, il 2020 ha visto il rafforzamento sul mercato nazionale con l’ampliamento e la razionalizzazione delle gamme di prodotto per la distribuzione specialistica e mass market. È stato il giro d’affari realizzato nel dettaglio specializzato (pet-shop, catene pet store, garden center e DIY) - dove l’azienda è presente con lo storico marchio Record - a ottenere le crescite maggiori, pari a +40%. Il risultato è dovuto all’estensione degli assortimenti presenti nei punti vendita indipendenti e in quelli appartenenti a catene. Positive le vendite anche all’estero, dove il sell-in ha segnato +19% rispetto all’anno precedente, con presenze in oltre 35 Paesi. Risulta stabile la distribuzione mass market (supermercati, ipermercati, drugstore e mercatoni), dove l’azienda è presente in oltre 500 punti vendita in Italia con i marchi Best Friend, Best Bone, Cat&Rina e AcquaFriend. Gli incrementi più consistenti delle vendite si sono registrati nelle lettiere per gatti (in particolare quelle vegetali), nei prodotti della linea igiene/pulizia (tra cui l’assorbenza), nei giochi, guinzaglieria e abbigliamento per cani e nella mangimistica per volatili e roditori. Sono stati siglati inoltre accordi per la realizzazione di private label in importanti catene sia specialistiche che della Gdo.n

“Pur in un anno particolare segnato dalla pandemia, l’azienda è cresciuta dimostrando il buon esito della strategia multicanale e degli investimenti fatti in termini commerciali, di logistica e customer service” - dichiara Dan Franco, presidente di Rinaldo Franco.

Leggi anche: “Zarotti chiude il 2020 con +23% di fatturato”

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Tavolette e barrette di cioccolato sostengono il comparto dei fuori pasto dolci

di Claudia Scorza

La pandemia ha profondamente modificato le abitudini dei consumatori andando a penalizzare i consumi di spuntini rompidigiuno da gustare fuori casa. Il mercato è stato sostenuto dalle ottime performance delle tavolette e barrette di cioccolato, in crescita sia a volume che a valore. 18 DM MAGAZINE


MERCATI DMM

I

l mercato dei fuori pasto dolci (dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, tot. Italia, a.t. 31 gennaio 2021) registra una contrazione dei volumi pari a -3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il relativo giro d’affari si attesta intorno ai 2,1 miliardi di euro, in trend negativo di -4% per quasi 170 milioni di chili venduti (-3,7%). ANDAMENTO PER AREE GEOGRAFICHE E CANALI DISTRIBUTIVI Il comparto registra un calo generalizzato in tutte le aree. L’Area 3, con un peso del 22,2% dei volumi, perde il -5%, seguita dall’Area 1 con -4,5%, e dall’Area 2, con una flessione pari a -4,4%. Più stabile l’Area 4, seppur con segno negativo, che registra una variazione di -0,7%. Le superfici distributive elettive delle vendite sono, in primo luogo, i supermercati: qui si concentrano il 36,3% dei volumi e il 42,2% del fatturato, con un trend flat stabile sia a valore che a volume. Calano, invece, gli ipermercati, con un andamento negativo double digit di -12,3% a valore e -11,2% a volume. I discount, anch’essi in flessione, pesano il 30,9% dei volumi del mercato e registrano -1% a valore e -3,9% a volume. Infine, i liberi servizi flettono di -2,5% a valore e -1,2% a volume. «A livello di formati suddivisi per politiche commerciali – spiega Giuseppe Inzitari di Nielsen –, la categoria mediamente non performa bene; in particolare si registra un trend negativo a doppia cifra di -11,1% a volume e -12% a valore nei metropolitani, core format del comparto. A totale Italia resta stabile il prezzo medio con una variazione di solo -0,3%, cala la pressione promozionale del -0,9% e, di conseguenza, flettono le vendite promozionate. Solo le regioni DM MAGAZINE 19



MERCATI DMM

LA TV DIVENTA UNA VETRINA

VENDITE A VALORE

VENDITE A VOLUME

-4%

-3,7%

2,1 mld/€

170 mln/kg

D’ECCELLENZA

Il brand premium Vanini è stato negli ultimi anni al centro di diverse operazioni di promozione al consumatore con il fine di incrementarne l’awareness del prodotto e la sua memorabilità attraverso un’ampia offerta di esperienze. Quest’anno è stata realizzata un’attività di product placement che porterà alcuni prodotti dei brand di Icam dedicati al settore professionale e altri del marchio Vanini all’interno di “Dolce Quiz”, programma rivolto al mondo della pasticceria con protagonisti Ernst Knam e la moglie, in onda su Rai2. «A quest’attività – specifica Marco Generoso – sarà aggiunta una campagna autunnale con una consistente rotazione dello spot sulle principali reti nazionali nei mesi di ottobre e novembre, che contribuirà a focalizzare l’attenzione dei consumatori nella stagione di massimo hype del cioccolato».

Fonte: elaborazioni DM su dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, tot. Italia, a.t. 31 gennaio 2021

dell’Area 4 vedono aumentare il prezzo medio di +0,5%, che, invece, decresce in tutte le altre aree. A livello di format distributivo, l’aumento di prezzo medio si registra unicamente nel canale discount, con un trend pari a +3%». TAVOLETTE E BARRETTE DI CIOCCOLATO REGGONO IL COMPARTO Il 27,7% del valore del mercato è guidato dalle tavolette e barrette di cioccolato, segmento in crescita di +10,6% a valore e +8,6% a volume. «Le tavolette e barrette di cioccolato fondente – specifica Giuseppe Inzitari – registrano l’incremento maggiore, con un trend positivo a valore di +17,5% e a volume di +14,1%. Seguono le tavolette e barrette di cioccolato specialità, con +10,5% a valore e +7,7% a volume, e le tavolette cioccolato bianco, con +11% a valore e + 7,7% a volume. In crescita anche le uova o sfere cave di cioccolato < 31g, che mettono a segno +18,2% a valore e +20,4% a volume». Andamenti negativi si registrano, invece, in tutti gli altri segmenti del comparto: snack dolci (-5% a val. e -5,9% a vol.), caramelle (-10,7% a val. e -8,4% a vol.), praline e cioccolatini (-3,7% a val. e -5,3% a vol.), gomme da masticare (-21,6% a val. e -18,4% a vol.), ovetti pieni o ripieni (-30,8% DM MAGAZINE 21


P U R A PA S S I O N E P E R I L G U S T O

Monorigine Perù Nei lontani territori del Perù amazzonico nasce un eccezionale cacao, unico e incontaminato, perfetto per elaborare ricette dalle ineguagliabili note aromatiche e per abbinamenti ricercati.

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MERCATI DMM a val. e -24,1% a vol.), kit per merende dolci (-26,7% a val. e -34,3% a vol.) e pronti da gelare (-10,2% a val. e -8,8% a vol.).

SCHEDE PRODOTTI A. Loacker Nome prodotto: Loacker Cioccolato Duality Stracciatella Caratteristiche: uno snack con doppio strato di bontà: da un lato cioccolato al latte e crispies di wafer, dall’altro cioccolato bianco con granella di fave di cacao.

INDULGENCE O SALUTISTICO? Come altri mercati food anche quello dei fuori pasto dolci sembra focalizzarsi su due diversi approcci, uno volto alla gratificazione e uno che strizza l’occhio alla salute. «Il comparto – dichiara Giorgio Gianstefani, responsabile marketing Lago Group – mostra due macro trend: quello “indulgence”, che rimane mainstream, e quello “salutistico”, che sta crescendo velocemente pur rimanendo una nicchia. In Lago Group abbiamo recentemente lanciato alcune novità in entrambe i segmenti. Nel campo salutistico proponiamo all’interno del segmento wafer l’unico prodotto sugar free, mentre nell’”indulgence” siamo pronti a lanciare una linea di referenze dal gusto distintivo grazie all’abbinamento di cioccolato, frutta e biscotto dalle diverse texture, in grado di appagare il gusto dei consumatori». In un anno difficile come quello appena trascorso, i consumatori hanno dimostrato

SUPER

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F. Divella Nome prodotto: Ottimini I Ripieni Caratteristiche: biscotti croccanti con un sapore caratteristico dato dalla crema alla nocciola 100% italiana, vero plus di prodotto.

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Fonte: elaborazioni DM su dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, tot. Italia, a.t. 31 gennaio 2021

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MERCATI DMM ARRIVA IN ITALIA KNOPPERS

Uno dei principali obiettivi di Storck Italia è presentare e distribuire nelle insegne più rappresentative Knoppers, nella variante classica e Nutbar: un prodotto che riscuote enorme successo in molti Paesi a livello mondiale, tanto che in numerose nazioni europee si attesta nelle prime cinque posizioni del mondo snack. «In particolare, Knoppers Nutbar – afferma Michele Tentindo – è nato da pochi anni ma ha già vinto alcuni premi come miglior prodotto nella categoria snack nei Paesi in cui è presente. Si tratta di un wafer di farina integrale, crema al latte e alla nocciola, granella di nocciola, delicato caramello e una copertura al cioccolato al latte: uno snack estremamente gustoso ma mediamente più leggero dei prodotti della categoria attualmente presenti sul mercato».

di volersi concedere una parantesi di golosità in misura maggiore rispetto al passato, prediligendo il formato tavolette ad altri tipi di cioccolato. «All’interno di questo comparto – afferma Marco Generoso, direttore marketing di Icam – si evidenziano trend comuni ad altre categorie: crescita del premium, dei prodotti con certificazione biologica/FairTrade e delle referenze con plus nutrizionali, sulla base di un orientamento verso prodotti più salutistici. Icam, in particolare con il brand Vanini, è pronta a cogliere determinate sfide e opportunità, potendo contare su un sistema di sourcing già naturalmente orientato verso referenze con questi plus e su una competenza in grado di presentare ogni anno prodotti e gusti innovativi, golosi e appaganti». I CONSUMATORI PUNTANO SU FIDUCIA E AFFIDABILITÀ In un contesto instabile, gli shopper sono alla ricerca di sicurezza e serietà, orientandosi verso marchi considerati affidabili. «Questa prolungata emergenza sanitaria – afferma Michele Tentindo, business unit director di Storck Italia – ha limitato l’introduzione di proposte innovative sul mercato. I prodotti di marca rimangono punti di riferimento importanti per i consumatori, che ricercano fiducia e sicurezza in quello che acquistano, soprattutto in una categoria come quella degli snack dolci in cui ci si concede un momento di indulgenza e conforto». Fiducia e condivisione di valori sono elementi rilevanti nelle scelte di acquisto dei consumatori anche per Nestlé: «Nell’era della “new reality” – fanno sapere dall’azienda – sono 4,5 milioni gli italiani che comprano solo prodotti che rispettano i valori e gli ideali in cui credono. Risulta quindi importante che le aziende raccontino al meglio quello che sanno fare: il 72% dei consumatori interagisce solo con messaggi di comunicazione personalizzati in base ai personali interessi». DM MAGAZINE 25


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Finalmente è arrivato anche in Italia lo snack che sta riscuotendo enorme successo in molti Paesi del mondo!!!

Oltre al formato classico, è già disponibile anche la pluripremiata barretta Knoppers Nutbar!

Un wafer croccante con farine integrali, una gustosa crema al latte e un delizioso ripieno alla crema di nocciola e granella di nocciola. È molto più di un semplice wafer: è uno snack adatto a qualsiasi momento della giornata, perfetto per essere condiviso con amici e colleghi grazie al pratico formato da 3 pezzi e alla versione Minis.

Nata solo 3 anni fa in Germania, è già nelle prime 3 posizioni nella categoria snack in molti paesi europei e ha vinto dei premi come miglior prodotto dell’anno e migliore innovazione nella categoria. È composto da un wafer di farina integrale, crema al latte e alla nocciola, granella di nocciola, un delicato caramello che, con la copertura al cioccolato al latte, rendono Nutbar una barretta adatta a tutti: siete curiosi o semplicemente golosi? Contattateci!

Subito pronti nel loro cartone espositore da scaffale per una visibilità ottimale.


MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Haribo Nome prodotto: Orsetti d’Oro Extra Succo Caratteristiche: l’ultima evoluzione delle iconiche caramelle del brand sono gli Orsetti d’Oro Extra Succo, caramelle con la percentuale di succo più alta dell’intera categoria, pari al 25% di vero succo di frutta.

Icam/Vanini Nome prodotto: Tavolette Monorigine Perù Bagua Caratteristiche: ampia linea di tavolette realizzata esclusivamente con il cacao Bagua del Perù, una delle varietà più antiche e pregiate, caratterizzate da un sapore aromatico e delicato.

Nestlé/KitKat Nome prodotto: KitKat Bunny Easter Break Caratteristiche: per una Easter Break firmata KitKat all’insegna di gusto e croccantezza, il KitKat Bunny è realizzato con goloso cioccolato al latte e inclusioni di wafer.

ATTENZIONE ALLE MATERIE PRIME E ALLA SOSTENIBILITÀ Cresce tra i consumatori l’attenzione per l’origine delle materie prime, la qualità degli ingredienti, la preferenza per un packaging sostenibile e un approccio responsabile. «Il consumatore – dichiara Domenico Divella, responsabile linea forno di Divella – tende sempre più a ricercare snack dolci che siano facili da consumare in più momenti della giornata, di buona qualità e con materie prime di origine italiana, come le nocciole italiane che utilizziamo nelle nostre ricette. A questo si aggiunge una forte attenzione alla sostenibilità sia per quanto riguarda la produzione agricola sia per un packaging 100% riciclabile, proprio come quello adottato da Divella». In questo contesto, la pausa spezza fame degli italiani diventa più esigente e consapevole. «Loacker – afferma Sven Rossi, business director Italy di Loacker – pone grande attenzione alla qualità degli ingredienti e alla sostenibilità, mettendo al centro materie prime se-

UNA COMUNICAZIONE MIRATA Lago Group, azienda che si distingue per la sua capacità di utilizzare la tecnologia moderna per riproporre su larga scala il gusto del prodotto artigianale, comunica la qualità delle sue referenze e le novità sia al trade sia al consumatore finale. «Al momento – dichiara Giorgio Gianstefani – stiamo privilegiando la comunicazione al trade per presentare i nostri nuovi concept di prodotto. Partiremo con una comunicazione sulle principali testate giornalistiche per far conoscere le nuove referenze agli “addetti ai lavori”, ma subito a seguire saremo online con un sito di linea dedicato alle nuove proposte e con una campagna social a supporto».

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MERCATI DMM

lezionate, come le nocciole 100% italiane, il latte alpino, il cacao monorigine peruviano e la vaniglia Bourbon. Inoltre, l’approvvigionamento sostenibile e il sostegno alle comunità locali, il packaging e i trasporti definiscono la responsabilità sociale e ambientale dell’azienda». La predilezione per spuntini sani e golosi si accompagna talvolta con un maggiore riguardo per il prezzo dei prodotti acquistati. «Quello di oggi – spiega Luigi Serra, presidente e amministratore delegato di Serra Industria Dolciaria – è un consumatore attento sia alla qualità che al prezzo, cioè alla convenienza. La pandemia e le sue conseguenze hanno infatti accentuato l’attenzione alla naturalità, alla filiera agricola certificata e all’ingredientistica rafforzando, contemporaneamente, la propensione al risparmio, con la sofferenza del prodotto “impulso”». CAMBIANO LE STRATEGIE COMUNICATIVE L’emergenza sanitaria ha portato molti player del settore a modificare i propri piani di comunicazione per arrivare agli shopper in modo più diretto ed efficace. «I consumatori – afferma Cristian Mòdolo, direttore marketing e comunicazione Vicenzi Group – sono alla ricerca di una “gestualità antica” e di sicurezza. Per i media più reattivi come i social, abbiamo tradotto questa esigenza in un veloce riadattamento dei piani editoriali, mentre per le attività di comunicazione più classiche ci siamo concentrati su campagne pubblicitarie televisive, focalizzando l’attenzione sui prodotti di sfoglia, vocati al consumo domestico. Inoltre, siamo pronti a lanciare la nostra nuova Summer Edition di Grisbì, un gusto in edizione limitata supportato da un progetto di comunicazione che

GELATINA ANIMALE N E L L E C A R A M E L L E ? N O, G R A Z I E !

Le caramelle a marchio Sperlari, Galatine, Dietorelle e Saila, che Sperlari produce nei suoi stabilimenti italiani con materie prime nazionali, sono ora libere dall’impiego di gelatina animale grazie all’uso di ingredienti di origine vegetale, come l’amido di mais e l’amido di patate. Un percorso impegnativo che ha richiesto oltre tre anni di lavoro, intrapreso insieme all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’ateneo di Slow Food, con l’obiettivo di offrire al consumatore non solo prodotti buoni, ma anche rispettosi dell’ambiente e degli animali. «Sperlari attualmente è uno dei tre maggiori player nel mercato delle caramelle e da sempre propone prodotti di qualità, realizzati con ingredienti speciali e nel rispetto dei criteri di eticità e sostenibilità», dichiara Piergiorgio Burei, Ceo di Sperlari. «Facendo tesoro di questo grande valore, abbiamo intrapreso questa campagna per l’eliminazione totale della gelatina animale da tutti i nostri prodotti fatti in Italia».

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MERCATI DMM I segmenti più performanti

Uova o sfere cave +18,2% di cioccolato < 31 g A VALORE

+20,4% A VOLUME

toccherà gli insight legati alla “nostalgia” dei bei tempi». È tempo di limited edition anche per Ritter Sport, che si appresta a riproporre sul mercato una linea in edizione limitata che ha riscosso grande successo. «I consumatori – spiega Elena Saiani, head of marketing Ritter Sport Italia – avranno la possibilità di provare, su alcuni punti vendita selezionati, sample di prodotto e di partecipare a un concorso legato alla limited edition per vincere esclusivi premi ispirati al mondo dell’avventura e del viaggio. Una campagna social accompagnerà la promozione e ingaggerà i follower con contenuti a tema. Tra le novità ideate dal brand per raccontarsi a 360° c’è anche il nuovo blog Ritter Sport Italia, caratterizzato da un tone of voice frizzante e brioso». Haribo utilizza numerosi touchpoint per rimanere in contatto con gli shopper e per far conoscere tutte le novità che saranno protagoniste nel corso del 2021, con un occhio di riguardo per il mondo digital. «In occasione dei primi 100 anni di attività – racconta Antonio Severi, head of marketing di Haribo –, celebrati nel 2020, è stata allestita all’interno 30 DM MAGAZINE

Tavolette e barrette di cioccolato +10,6% A VALORE

+8,6% A VOLUME

DI CUI TAVOLETTE E BARRETTE: CIOCCOLATO FONDENTE

+17,5%

`

+10,5%

CIOCCOLATO SPECIALITA

CIOCCOLATO BIANCO Fonte: elaborazioni DM su dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, tot. Italia, a.t. 31 gennaio 2021

A VALORE

A VALORE

+14,1% A VOLUME

+7,7% A VOLUME

+11,0% A VALORE

+7,7% A VOLUME


MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Ritter Sport Nome prodotto: Marhaba, Hula Hula e Buenos Dìas Caratteristiche: tre referenze in limited edition per ritagliarsi un’oasi deliziosa dalla quotidianità. Accostamenti esotici, racchiusi in un pack colorato ed evocativo.

Serra Industria Dolciaria Nome prodotto: Barretta biologica Biofrutto Frutti di Bosco Caratteristiche: l’unica linea di barrette sul mercato da frutta fresca e non da frutta secca. Senza zuccheri aggiunti, sciroppi, conservanti e aromi, non è un aggregato. Il gusto è dato dal frutto caratterizzante, la cui purea arriva alla percentuale come primo ingrediente del 90%. Meno di 90 calorie per barretta, ciascuna è l’equivalente di un frutto da 150 g.

Storck/Knoppers Nome prodotto: Knoppers classico Caratteristiche: wafer croccante con farine integrali, gustosa crema al latte e un ripieno alla crema di nocciola e granella di nocciola. Knoppers è uno snack leggero, adatto a qualsiasi momento della giornata e ideale per essere condiviso.

Grisbì/ Vicenzi Group Nome prodotto: Grisbì Pistacchio Caratteristiche: due edizioni limitate di Grisbì entrano nella gamma continuativa; la frolla croccante ripiena di vellutata crema allarga la sua gamma proponendo il gusto pistacchio e il gusto wild, con pregiata vaniglia Bourbon. Confezione in astuccio da 150 g (9 biscotti).

VEICOLARE UN MESSAGGIO IN MODO TRASPARENTE La scelta del messaggio da veicolare è un aspetto molto importante per tutte quelle aziende che vogliono costruire con i propri consumatori una relazione trasparente e duratura. È quello che ha deciso di fare Serra Industria Dolciaria, come spiega lo stesso Luigi Serra: «Cerchiamo di comunicare la scelta intrapresa e perseguita con rigore da qualche anno, ossia proporre un prodotto di qualità, al giusto prezzo, in una fascia che un tempo sarebbe stata definita “premium” ma che ora dovrebbe essere considerata una sorta di “new normal”. Un prodotto italiano senza retorica, cioè con un’attenzione ad una lista ingredienti corta, da filiera nazionale ove possibile, per motivi di controllo e valorizzazione delle nostre eccellenze».

della nuova sede di Milano e poi trasposta in digitale una mostra virtuale che ha ripercorso la storia del brand, sulla base del concept “100 anni di felicità”. All’interno della piattaforma web dedicata, Haribo 100, sono stati inoltre realizzati giochi interattivi, un orsetto in realtà aumentata da poter animare e contest con in palio delle speciali Haribox, ricche di caramelle gommose».n DM MAGAZINE 31


CARRIERE DMM

Come un anno di pandemia ha cambiato il mercato del lavoro nella distribuzione organizzata La Gdo è un settore che in quest’ultimo anno di crisi ha subito trasformazioni profonde, anche se di segno diverso rispetto ad altri comparti. Cambiamenti che si sono riflessi anche nella ricerca di personale. Ce ne parla Sgb Humangest Holding.

L

a distribuzione organizzata non ha subito particolari stop durante il 2020 e anzi spesso ha dovuto sostenere carichi di lavoro maggiori e più gravosi. A tutto questo va aggiunto un ulteriore radicale cambiamento - trasversale in realtà a molti settori occupazionali - legato al modo di lavorare che è inevitabilmente mutato. Analizzando più nel dettaglio, grazie soprattutto al punto di vista privilegiato per la diffusa e trasversale presenza nel settore di SGB Humangest, abbiamo avuto modo di constatare che si ravvisano comunque differenti trend all’interno del mondo della distribuzione. Se da un lato, infatti, le realtà che riforniscono il settore del retail hanno assistito a una costante crescita, nonostante lo scenario di crisi generalizzata; dall’altro, chi si occupa di distribuzione di beni alimentari per la ristorazione e per l’hôtellerie ha dovuto affrontare un inevitabile calo della domanda, con i relativi risvolti negativi anche in termini occupazionali. Le figure più richieste oggi Abbiamo registrato il più alto picco delle richieste professionali nel comparto nel periodo fra marzo e luglio 2020, con un’impennata delle richieste pari circa al 25% rispetto ai mesi precedenti; per il resto del 2020 e per l’inizio del 2021, abbiamo visto il livello delle richieste assestarsi, con un consolidamento della crescita registrata nel periodo del lockdown. Oggi, tra le figure più richieste dagli operatori Gdo spiccano gli scaffalisti, in quanto si tratta delle figure maggiormente esternalizzabili per le aziende operanti nel settore, ma sono molto ricercate anche mansioni più specializzate, come gli addetti al 32 DM MAGAZINE


CARRIERE DMM banco dei freschi, quali macelleria, pescheria e gastronomia. Il banco dei freschi è diventato un’area strategica per il supermercato, un’area cioè ad alto valore aggiunto, in cui ascoltare il cliente e le sue esigenze. Per questo, le catene di supermercati sono sempre più attente a selezionare le persone più adeguate per ricoprire questo ruolo: risorse con competenze nell’ambito alimentare, con passione per la cucina e in grado di svolgere anche un’attività di consulenza gastronomica e di supporto al cliente. Figure professionali con esperienza e formazione nel settore risultano molto difficili da reperire sul mercato del lavoro. Per questo, molte insegne decidono di investire in giovani neodiplomati, preferibilmente provenienti dal settore alberghiero, e di formarli all’interno dell’azienda. Sono, inoltre, cresciute le richieste anche di tutte quelle figure ricercate per lo sviluppo del canale e-commerce. Quindi, personale come driver, per consegnare la spesa a domicilio, o come figure di addetti al picking, che si occupano di imbustare la spesa con i prodotti ordinati dai clienti online. Figure richieste sia dai piccoli retailer che dalle grandi catene. Nel 2020, la domanda di queste figure è aumentata in media del 20% rispetto al periodo precedente, con un picco significativo nei primi mesi dell’emergenza sanitaria (marzo-aprile 2020). Oggi il trend si è stabilizzato sui livelli post-crescita. In termini di organizzazione del lavoro, queste nuove figure richiedono una diversa disponibilità negli orari di lavoro che si sviluppano su turni e nelle fasce orarie anche di chiusura al pubblico, per garantire al cliente un servizio rapido e in linea con le richieste dei consumatori. Le skills più ricercate nel settore La formazione sta assumendo sempre più un carattere distintivo anche nel settore Gdo. Non solo con corsi sulla sicurezza sul lavoro, ma anche con una istruzione più ampia, legata alle soft skills, con un particolare focus sull’utilizzo degli strumenti informatici, sul lavoro di squadra o sulla gestione del team, a seconda del ruolo e dell’esperienza in azienda. Soprattutto nelle figure che hanno rapporti diretti con il cliente sono fondamentali l’ascolto e la capacità di rispondere prontamente alle esigenze della clientela.n Gianluca Zelli Amministratore delegato Sgb Humangest Holding

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PROFILAZIONE FINE-TUNING

CONTENT MARKETING FEEDBACK

CLUSTER SPECIFICI

CONTROLLO CONNESSIONE

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PRODOTTI DMM

Gruppo Clai

presenta Imola 1962, il salame senza conservanti aggiunti Dopo un percorso di due anni, Clai festeggia il 59° anniversario di attività della cooperativa con il salame totalmente sprovvisto di nitrati e nitriti, dalla lenta stagionatura.

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pochi giorni dai festeggiamenti per i 59 anni di attività, Gruppo Clai si prepara a lanciare sul mercato un prodotto innovativo, un salame caratterizzato dalla totale assenza di nitriti e nitrati, quindi privo di conservanti. La food company emiliana, infatti, ha lanciato Imola 1962, una referenza che preserva le peculiarità tipiche del prodotto “fatto in casa”, raggiungendo un importante risultato sul piano della sicurezza, nonostante la mancanza di conservanti: il salame, dunque, richiede una stagionatura lenta e delicata prima di raggiungere il consumatore finale e la lavorazione in assenza di nitriti e nitrati consente di esaltarne la consistenza, il colore e il sapore. Imola 1962 è frutto di un progetto di ricerca intrapreso due anni fa, sostenuto dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Agroalimentare dell’Università di Bologna (Ciri), caratterizzato da esami di laboratorio, campionature e analisi che hanno portato alla realizzazione del nuovo prodotto. Alla genesi della referenza vi è il percorso voluto dalla cooperativa imolese verso una sempre maggiore valorizzazione della tradizione, del legame con il territorio e dell’attenzione rivolta ad ogni fase della filiera: Imola 1962, infatti, è realizzato con carne di alta qualità 100% Italiana di filiera Clai, materia prima preservata interamente nella sua naturalità. Il senso di appartenenza della comunità cooperativa affiora anche sul packaging del prodotto: esso, infatti, reca sull’etichetta la firma di Gabriele Gardini, il ricercatore che ha seguito fin dagli albori il processo produttivo di Imola 1962, dapprima come studente della Facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università di Bologna e in seguito come dipendente dell’azienda e che ha realizzato una tesi proprio sulla produzione di salami senza conservanti.n Leggi anche: “Arriva il tubo di Nutella Biscuits”

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IMPRESE DMM

Acqua Frasassi

una crescita responsabile L’azienda è riuscita nel corso degli anni a coniugare l’innovazione con lo sviluppo sostenibile. Ne abbiamo parlato con Paola Togni, ad di Togni, azienda da 55 milioni di euro di fatturato proprietaria del marchio.

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cqua Frasassi, l’acqua oligominerale che nasce nel cuore delle Marche e scorre all’interno del Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi, è riuscita nel corso degli anni a coniugare l’innovazione con lo sviluppo sostenibile, mettendo in primo piano l’attenzione per la persona, la cultura, il territorio, la qualità del lavoro e della vita. Ne abbiamo parlato con Paola Togni, amministratrice delegata di Togni, azienda da 55 milioni di euro di fatturato proprietaria del marchio Frasassi.

La sostenibilità è un tema importante per molti player del comparto. Quanto conta per voi? La sostenibilità è un tema fondamentale perché parte integrante di un valore ancora più denso di contenuti che noi abbiamo adottato da sempre: la responsabilità. Responsabilità non solamente di prodotto e di codice aziendale, ma anche di rispetto verso il consumatore finale. In azienda si è promosso un nuovo modello di business, basato sull’efficienza nell’uso delle risorse, economiche, finanziarie, umane e naturali. In cosa consiste il progetto Re.Friends? Con Re.Friends si è deciso di occuparsi di tutti i valori legati alla Responsabilità, con azioni concrete riassumibili in 8 punti. Il primo è #Re.Pet, responsabilità nell’utilizzo della plastica, promuovendone un uso più consapevole che si traduce nella scelta di utilizzare una bottiglia rPet 50% riciclato/100% riciclabile. Il secondo punto è #Re.Spect, ovvero il rispetto per la natura e le persone perché si è all’interno di un’area pura e incontaminata. #Re.Duce rappresenta invece l’impegno a ridurre i consumi all’interno di tutta la filiera produttiva. Il quarto punto, #Re.Use, riguarda l’utilizzo di Pet riciclato al 50% e la collaborazione a progetti che puntano a riutilizzarlo in varie forme, mentre con #Re.Educate si parla di educazione ambientale. Il sesto punto è #Re.Clean e si esprime nel supporto a progetti di valorizzazione del territorio. Infine, con #Re.Cycle Acqua Frasassi lavora affinché tutti gli elementi che compongono il packaging siano 100% riciclabili per progettare nuove destinazioni d’uso.n Leggi anche:”Per Newlat bilancio record: entro l’anno un’acquisizione” DM MAGAZINE 37


focus DMM

Un 2020 da ricordare per i

vini

in Gdo

di Fabio Massi


Tra le tendenze più interessanti, l’aumento dell’assortimento a scaffale di referenze di qualità, la forte fiducia del consumatore nei confronti dei brand e il crescente interesse delle insegne per l’online.

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on le ripetute chiusure di bar e ristoranti, lo scorso anno si è verificato un consistente spostamento degli acquisti di vino nei negozi della grande distribuzione. Secondo le rilevazioni di Iri, infatti, nel 2020 le vendite di vini in Gdo hanno sfiorato i 7,9 milioni di ettolitri (oltre 7 milioni di vini fermi e 830mila di spumanti), facendo registrare una crescita complessiva di +5,8% rispetto al 2019, mentre il fatturato ha superato i 2,7 miliardi di euro (+7,3%). Nell’ultimo trimestre dell’anno, sono stati i vini fermi a evidenziare la crescita più elevata (+10,6%), in particolare i bianchi, i rosati e le denominazioni Doc/Docg/Igt, mentre gli spumanti hanno mostrato una dinamica più contenuta (+3%) a causa soprattutto del crollo degli Charmat dolci (-17,6%). Tra le tendenze più interessanti del 2020 in Gdo, l’aumento dell’assortimento a scaffale di vini di qualità, la forte fiducia del consumatore nei confronti dei brand più affermati e il crescente interesse delle insegne per il canale online.

Scaffali Gdo sempre più “premiumizzati” Nel corso del 2020 la pandemia ha ridotto in maniera notevole le occasioni di consumo fuori casa, ma non la passione degli italiani per i vini, acquistati sempre più nei negozi della grande distribuzione. «La Gdo in effetti ha segnato una crescita doppia ri-

DUE NUOVE LINEE DI MONOVITIGNI SICILIANI Oltre ai vini classici Corvo e alla linea Glicine per un consumo “easy”, nel 2020 Duca di Salaparuta ha lanciato due linee di monovitigni autoctoni siciliani per completare l’offerta nel segmento premium. «La prima si chiama Irmàna e racconta l’anima più artigianale di Corvo – spiega Fabio Nard – la seconda è un’etichetta storica di Duca di Salaparuta, Colomba Platino, completamente rivisitata per celebrare i 60 anni di storia del bianco da uve Insolia e accompagnata dal lancio di una novità assoluta: Colomba Platino Nero d’Avola. Per completare, non meno importanti sono i vini dopo pasto a marchio Florio: il Marsala Superiore VecchioFlorio, la linea Marsala Gourmet, il Moscato Liquoroso Grecale».

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focus DMM

UN NUOVO ROSATO PER LA PRIMAVERA E L’ESTATE Terre de la Custodia ha lanciato da qualche mese un rosato fermo, originale e innovativo. «È un vino giovane, fresco e “spensierato” – spiega Giampaolo Farchioni – frutto di tre vendemmie diverse di uve di Pinot nero, Sangiovese e Merlot rigorosamente coltivate nei vigneti umbri di proprietà. Ideale per la primavera e l’estate, esce sotto la denominazione regionale Umbria Igp e arricchisce la già nutrita gamma di proposte della cantina. La nostra continua propensione al rinnovamento, inoltre, si esprime nel restyling delle etichette destinate alla Gdo e, tra queste, spicca proprio il rosato, racchiuso in un’inedita bottiglia satinata. Per il resto, continuiamo a puntare sui vini che ormai sono un punto di riferimento nelle scelte dei nostri appassionati consumatori: Montefalco Rosso, Montefalco Sagrantino, Colli Martani Rosso e Grechetto dei Colli Martani».

spetto all’anno precedente – afferma Fabio Nard, direttore commerciale Italia di Illva Saronno e Duca di Salaparuta – un aumento che si è concentrato soprattutto nei mesi di chiusura del canale Horeca, per il quale noi siamo molto soddisfatti avendo registrato una tendenza positiva superiore a quella della categoria. Tendenza interessante, già in atto da tempo, ma che si è accentuata nel 2020, è quella della “premiumizzazione” dello scaffale Gdo, sempre più popolato di etichette di pregio».

Pollice su per i rossi umbri al supermercato Secondo Giampaolo Farchioni, titolare di Terre de la Custodia, soprattutto in un anno così difficile come il 2020 il canale della grande distribuzione resta un punto fermo per la sua cantina: «Il peso commerciale della Gdo è pari all’80% del nostro mercato, il resto si divide tra l’Horeca (15%) e la private label (5%). La gran parte della nostra produzione vitivinicola rimane in Italia (70%), mentre l’estero rappresenta circa un terzo del mercato (30%). In termini di tipologia di prodotto, la fanno da padrone soprattutto il Sangiovese e il Montefalco, due straordinari vitigni a bacca nera. Le nostre etichette più apprezzate in Gdo sono il Montefalco Sagrantino, il Colli Martani Rosso e il Montefalco Rosso».

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al centro delle emozioni

Chiudi gli occhi e immagina: basta un solo calice per trasportarsi tra le colline di Montefalco. Le note speziate e tostate, i frutti rossi ben maturi, i sentori di cacao... Il Sagrantino DOCG è la massima espressione di un territorio che fa del vino la propria vocazione, la propria passione.

www.terredelacustodia.com


focus DMM

Il consumatore si affida ai brand più affermati Anche negli acquisti di vini in Gdo la pandemia ha accelerato alcuni trend già in evoluzione. «In merito alle tendenze di consumo in questo canale – racconta Benedetto Marescotti, direttore markeNUOVA LINEA ESPRESSIONE DELLA ROMAGNA PIÙ AUTENTICA ting di Caviro – il consumatore pretende sempre più traspaL’offerta di Caviro per la Gdo è ampiamente strutturenza e chiarezza sui metodi di rata e, oltre al Tavernello, il Gruppo ha messo a punproduzione e provenienza del to una nuova linea dedicata a questo canale. «Vigneti Romio è una collezione di vini Doc – spiega Benedetvino. È importante fare in modo to Marescotti – che celebra il patrimonio vitivinicolo che queste informazioni siano romagnolo attraverso la selezione dei vitigni tipici di facile reperibilità e a portata migliori e il coinvolgimento dei viticoltori più esperti di click. Durante i difficili mesi della zona. Il nuovo brand raccoglie i vini portabandiera del territorio: Romagna Doc Trebbiano, Famodi arresto dovuti alla pandemia, so Rubicone Igt, Romagna Doc Sani consumatori hanno manifegiovese Superiore Riserva, facendosi stato una proespressione della Romagna più autentica. Alla linea appartiene anche lo pensione verso i spumante del nuovo disciplinare Nobrand ritenuti più vebolle, tipico della regione, al passo affidabili e sicuri. con la crescente richiesta di “bollicine” da parte del mercato». Tavernello, in primis, ha risposto a questa esigenza ed è proprio in questo 2021 che l’azienda ha lanciato il nuovo brik classico in una veste completamente nuova e ancora più vicina al consumatore in termini di trasparenza e valori legati alla filiera».

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focus DMM

GRANDE ATTENZIONE ALLE ETICHETTE PIÙ ICONICHE L’offerta di Santa Margherita nella Gdo comprende vini che negli anni sono diventati veri “must”. «La nostra presenza in questo canale non è recente – spiega Beniamino Garofalo – e i winelover hanno nel tempo dato fiducia ad alcune etichette che sono la “storia” della nostra azienda: il Pinot Grigio, lo Chardonnay, il Müller-Thurgau frizzante o il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Quest’ultimo, anche grazie al contributo qualitativo e distributivo di Santa Margherita, tra i pionieri della spumantizzazione della Glera a Valdobbiadene fin dai primi anni ’50, rappresenta oggi un prodotto iconico del Made in Italy enologico a livello globale. Sono vini che hanno raggiunto posizioni di leadership e su di loro continueremo a investire in questo segmento di mercato».

La Gdo punta molto sul canale online Durante la pandemia, nel mercato del vino i consumatori si sono affidati alle cantine più conosciute. «La nostra presenza in Gdo è di lunga data – afferma Beniamino Garofalo, ad di Santa Margherita Gruppo Vinicolo – e questo ci ha agevolato: abbiamo registrato un tasso di crescita importante per tutte le nostre etichette presenti sugli scaffali e ritengo che questo trend proseguirà anche per il 2021. Ma non ci sono stati solo i negozi fisici. La Gdo, dimostrando il suo stretto legame col mercato e la capacità di rinnovarsi sempre, si è portata con decisione anche sulle vendite online, che oggi ammontano a poco meno di 1,5 miliardi euro (circa il 2% del totale Gdo, che salirà al 4,5% entro il 2025). Considerando che 4/5 di queste vendite riguardano l’alimentare è chiaro che ci attendiamo risultati interessanti». DM MAGAZINE 45



focus DMM

L’emergenza sanitaria spinge i vini fermi Secondo Giorgio Pizzolo, presidente di Enoitalia, nel nostro Paese, come in tutta Europa, una parte importante degli atti di acquisto si è riversata in Gdo e nel canale e-commerce: «Non si tratta però degli stessi consumi pre-Covid, mancano infatti le occasioni di socialità e quel mondo degli aperitivi che in questi anni ha sostenuto prevalentemente i vini sparkling dappertutto, sia in Italia sia all’estero. Le vendite in Gdo sono cresciute perché è lì che i consumatori si sono riversati per gli acquisti e, come partner consolidato dei principali retailer mondiali, abbiamo riscontrato un incremento su molti vini fermi. Questo è successo, per esempio, anche negli Usa con il nostro Pinot Grigio Doc delle Venezie nelle versioni Voga Italia e Gemma di Luna».n TUTTI PRONTI PER IL PROSECCO IN VERSIONE ROSÉ Per tutti gli amanti delle bollicine il 2021 sarà l’anno della scoperta del Prosecco Doc in versione rosé, anche quello prodotto da Enoitalia. «Le nostre prime vendite della nuova denominazione sono molto incoraggianti – spiega Giorgio Pizzolo –. Voga Italia Prosecco Doc Rosé è il nostro brand storico sul quale investiremo, ma sarà affiancato anche da altre linee aziendali. Sicuramente l’inizio della stagione estiva ne decreterà il successo, è quello che stiamo percependo nelle nazioni che si stanno preparando alla riapertura, come il Regno Unito. Per il 2021 confermiamo la nostra missione innovatrice con alcune nuove linee in lancio come Neroperso Appassimento Rosso Veneto Igt, seguendo così il trend degli “appassimenti” tanto ricercati in tutta Europa e di grande interesse anche per i consumatori italiani».

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SOLUZIONI IN VETRINA DMM

In Gdo come in cantina Vini diversi hanno bisogno di temperature differenti. Inoltre, bisogna prestare attenzione alle esigenze espositive. La doppia temperatura e i doppi controlli per l’umidità sono elemento essenziale per prevenire le muffe sulle etichette. «

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er conoscere l’annata e la qualità di un vino, non è necessario berne l’intero barilotto». La pensava così Oscar Wilde, ma degustare una buona bottiglia è fondamentale, aggiungiamo noi. E a prescindere dalle inclinazioni di gusto, la curiosità con cui leggiamo ed interpretiamo una nuova etichetta, in attesa che il vino si presenti, ci parli della sua cultura, ci racconti la sua storia sono per noi elemento imprescindibile del piacere del bere. Logicamente per avere un vino perfetto, che possa essere degustato alla temperatura idonea, e completo di tutte le sue qualità organolettiche dobbiamo creare l’ambiente adatto. Nel caso dei produttori è ovviamente la cantina, ma nei locali o nei supermercati sarà la cantinetta vino o “wine cooler”.

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Ballet Next - Costan

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e caratteristiche per il wine cooler perfetto sono abbastanza rigide: innanzitutto un doppio controllo della temperatura e dell’umidità. Vini diversi hanno bisogno di temperature differenti: più freddi i bianchi e più “caldi” i rossi. Inoltre, bisogna prestare attenzione alle esigenze espositive: per esempio, per una corretta esposizione delle Bordolesi sarebbe più opportuno scegliere una cantinetta che ha i ripiani per collocare i vini in orizzontale, così da permettere al tappo in sughero di svolgere la sua funzione di leggero passaggio di ossigeno per lasciar respirare il vino. La doppia temperatura e i doppi controlli per l’umidità sono inoltre elemento essenziale per prevenire le muffe sulle etichette. Il materiale dei ripiani ha invece un tratto distintivo puramente estetico, la scelta di legno o acciaio è una questione di gusto e


SOLUZIONI IN VETRINA DMM non inficia sulla qualità del vetro. All’interno del wine cooler potremmo poi vedere bottiglie inclinate o verticali: tale posizionamento ha la funzione di fornire un’alta visibilità all’etichetta e conseguentemente di creare alta rotazione d’acquisto ed “ingolosire” la clientela a scegliere prodotti di qualità elevata.

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ei wine cooler diventa fondamentale la qualità costruttiva laddove ci sia un vetro, trasparente o scuro, trattato per filtrare i raggi UV che possono danneggiare il vino, e laddove ci siano più zone di raffreddamento con volume diversificato e controlli d’umidità differenziati. Più il wine cooler sale di gamma, più avremo aree a temperatura controllata e funzioni diversificate secondo i volumi interni.

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n questi ranges di prodotto Epta propone tre wine cooler con usi e destinazioni differenti. Magenta 408 2t e Scarlet 298 2T a marchio Iarp sono vetrine progettate per rendere protagoniste le diverse tipologie di vino, assicurando un’ottima e durevole conservazione all’interno di enoteche, bar e negozi specializzati, hotel e ristoranti. Grazie ai rivestimenti interni con legno e controlli digitali diversificati possono contenere, rispettivamente 154 Bottiglie Bordolesi e 110 Bottiglie Bordolesi (0.75 Lt).

Magenta e Scarlet - Iarp

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nvece, per l’acquisto d’impulso nei supermercati, Epta propone Ballet Next a marchio Costan, parte della famiglia SlimFit. Un mobile verticale refrigerato con porte e gruppo incorporato funzionante a gas propano R290 e specificatamente ideato per presentare e conservare selezioni pregiate di vini rossi e bianchi. Con una progettazione attenta alle esigenze degli amanti dei vini, Ballet Next assicura la migliore esposizione delle bottiglie, conservate alle temperature ideali: tra i 6° ai 12°C per i vini bianchi, dai 14° ai 18°C per i vini rossi. Le pregiate referenze sono posizionate su speciali mensole inclinate a 7°, 14° o 21°, a favore della visibilità delle etichette.

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icordiamo infine che è importante non lasciare nel wine cooler i bicchieri da degustazione: infatti, solo alcuni champagne possono essere serviti con bicchieri freddi. Allo stesso modo è bene tenere presente che non è consigliabile conservare i vini già stappati.n Giorgio De Ponti - Product Strategy Manager Epta

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RETAIL INNOVATIONS DMM Caso tratto dalla ricerca internazionale Retail Innovations 16

Deli’Vrac Svizzera

Area chiave: Sustainable Experience Una start-up basata su un progetto di e-commerce food sostenibile e attento alla coerenza di tutti i dettagli, dai prodotti al packaging fino al data center. Info chiave Ecommerce food sostenibile 2019: lancio 36 fornitori locali certificati bio Deli’Vrac è l’evoluzione di un progetto nato da cinque studenti e sviluppato da due giovani molto motivati a migliorare i modelli di vita e di consumo in modo sostenibile. L’obiettivo è semplice e chiaro: sviluppare un’offerta di food online naturale e di piccole aziende locali, per lo più certificate bio, con un modello a basso impatto sull’ambiente. L’assortimento include varie categorie alimentari (con l’esclusione dei freschi), prodotti cura casa, cura persona e prodotti per il leisure di 36 piccoli fornitori. 50 DM MAGAZINE


RETAIL INNOVATIONS DMM

Sustainable Experience Il nome Deli’Vrac sta per ‘prodotti di qualità sfusi’ e il focus principale è la riduzione del packaging: se il cliente è d’accordo poiché possiede già dei contenitori a casa, molti prodotti vengono consegnati in sacchetti di tessuto. I vuoti in vetro (barattoli e bottiglie) sono a rendere con cauzione: si tratta di un meccanismo fidelizzante che spinge i clienti ad effettuare nuovi ordini, dal momento che la cauzione viene restituita al momento dell’ordine successivo. Per ottimizzare la logistica e ridurre l’impatto del trasporto, gli ordini della settimana fino alla domenica sera vengono consegnati la settimana successiva fra il martedì e il venerdì. Deli’Vrac, in sostanza, replica un modello già diffuso nei negozi fisici nel mondo dell’ecommerce, dove era poco presente, lanciandosi con lo slogan ‘L’imballaggio in meno, la consegna in più’. Nel 2020 l’attività ha potuto trarre vantaggio dalla crescita delle vendite online dovute alla pandemia. La coerenza del progetto è sviluppata a 360°: il conto è stato aperto presso una Banca Etica Svizzera e la piattaforma ecommerce usata per l’hosting è Infomaniak, un data server certificato che

è il più sostenibile di tutta la Svizzera, non necessitando di raffreddamento e usando solo energie rinnovabili (ed è noto quanta energia usino i dataserver). Al momento il servizio è disponibile con consegne solo nella parte francese della Svizzera, ma l’obiettivo dell’azienda è quello di estenderlo a tutto il territorio nazionale. Commento finale Kiki Lab Un progetto interessante, coraggioso e attento alla sostenibilità, che gode di una clientela potenziale sufficientemente ampia in Svizzera. La grande coerenza su tutti i dettagli e la selezione accurata di piccoli produttori locali sono i punti di forza di Deli’Vrac. Sfida: riuscire ad ampliare il raggio delle consegne ed estendere l’assortimento anche ai prodotti freschi.n Autore: Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

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La pandemia frena laecorsa della è boom di igienizzanti disinfettanti

IV e V gamma di Claudia Scorza

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MERCATI DMM Dopo anni di crescita, il comparto accusa una battuta d’arresto principalmente dovuta alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria e alle rinnovate abitudini di consumo degli italiani. Innovazione, sostenibilità e prodotti “al naturale” restano driver d’acquisto importanti anche nella “nuova normalità”.

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l mercato della IV e V gamma, nell’anno terminante al 31 gennaio 2021 (dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, tot. Italia), registra un calo delle vendite a volume trasversale a tutti i canali e a tutte le aree, con un giro d’affari di circa 920 milioni di euro, in negativo del -7,9% rispetto all’anno precedente, per oltre 140 milioni di chili venduti (-4,4%). L’Area 1, che riveste il peso maggiore nella misura del 37,2%, registra una particolare flessione del fatturato, pari a -9,2%. Segue poi l’Area 3, con un trend negativo del -8,1%. «Le superfici distributive dove si concentra la maggior parte delle vendite dei prodotti – spiega Andrea Diana di Nielsen – sono super e iper con, rispettivamente, il 41,4% e il 24,6% dei volumi e un trend in calo di -2,4% e di -9,7%. A seguire, i discount con un trend positivo di +0,4% e il libero servizio con un andamento in negativo di -8,1%. A livello di formati suddivisi per politiche commerciali, la categoria presenta delle perdite comuni a tutti gli store format». A guidare l’andamento negativo del totale IV gamma è la sottocategoria dell’insalata mista, che sviluppa poco più di 300 milioni di fatturato con un trend pari a -10,3%. Risultano, invece, in aumento del +7,1% le verdure da cuocere, che raggiungono un giro d’affari di 91,7 milioni. «Le promozioni della categoria – aggiunge Andrea Diana – calano di 1,2 punti, con la percentuale del volume venduto in promozione che passa da 19,5 a 18,3; particolarmente ridotta appare la pressione promozionale della frutta IV gamma (-4,4 punti). Il comparto, inoltre, evidenzia prezzi in diminuzione (-3,8%) che si stabilizzano sul 6,55€/g per il totale IV e V gamma. A guidare la decrescita sono frutta IV gamma e verdura IV e V gamma, mentre la frutta V gamma registra un rialzo di prezzo pari a 8,6%». VERSO UNA “NUOVA NORMALITÀ”: PRODOTTI BIO, NATURALI E GARANTITI In questa “nuova normalità” condizionata dall’emergenza sanitaria le aziende si confrontano con un consumatore diverso, che ha modificato le proprie abitudini di acquisto e di consumo adattandosi alle circostanze.

Elaborazioni DM su dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, tot. Italia, a.t. 31 gennaio 2021

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MERCATI DMM «L’andamento del mercato di IV e V gamma – dichiara Alberto Bertuzzi, responsabile commerciale e marketing di Riverfrut – è stato, ed è tutt’ora, fortemente influenzato dalla situazione contingente. I consumatori hanno dovuto adattarsi alle nuove abitudini imposte dalla pandemia: i limiti sugli spostamenti e la ridotta frequenza di acquisto hanno causato un cambiamento repentino dei consumi, soprattutto nella parte centrale del 2020, per poi stabilizzarsi verso la fine dell’anno con un forte impatto sul comparto». In questo scenario estremamente mutevole le aziende sono state chiamate ad agire prontamente. «L’innovazione nell’ortofrutta – afferma Andrea Bertolaso, responsabile commerciale retail di Ghisetti 1870 – passa ora più che mai per il settore della IV e V gamma. A noi aziende del settore spetta la sfida più intrigante: esaltare le eccellenze che l’ortofrutta ci offre innovando con vere e proprie soluzioni vegetali in grado di intercettare le richieste dei consumatori e stimolare nuove modalità d’uso e nuove occasioni di consumo. Lo shopper post-Covid, sempre più attento alla salute e alla propria sicurezza, ha aumentato la propensione verso il consumo di vegetali, meglio se made in Italy, inteso anche come Dop e Igp, e di prodotti “al naturale”, come il biologico e il residuo zero». L’attenzione verso prodotti naturali, sicuri e garantiti è stata riscontrata anche da Sara Menin, project manager development di L’Insalata dell’Orto:

SCHEDE PRODOTTI Alce Nero Nome prodotto: Insalata Ricca Biologica Mix Tenero Caratteristiche: insalata pronta da gustare con lattughino verde e rosso e rucola, arricchita con carote julienne, olive denocciolate e pomodorini (180 g). La linea è confezionata in un vassoio in carta erba completamente riciclabile nella carta.

Euroverde Società Agricola/Bontà di Stagione Nome prodotto: Zuppa di Lenticchie Monoporzione Caratteristiche: zuppa vegan e gluten free, senza conservanti, a basso contenuto di grassi, con olio extra vergine di oliva. Disponibile nel formato monoporzione da 350 g e pronta in 3 minuti, è confezionata in packaging 100% riciclabile.

Bonduelle Nome prodotto: Iceberg senza residuo di pesticidi Caratteristiche: un’insalata dolce e croccante dal cuore di ghiaccio. L’assenza di residui pesticidi (entro i limiti di quantificazione <0,01 ppm per più di 300 molecole analizzate) garantisce un prodotto ancora più naturale e sostenibile.

Ghisetti 1870 Nome prodotto: Mix Solare Verdura & Fantasia Caratteristiche: zucchine, quinoa, ceci, pomodori, fagioli neri e peperoni rossi semplicemente cotti al vapore e al naturale, senza conservanti e grassi aggiunti, pronti da gustare.

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A G R I C O LT O R I B I O L O G I C I D A L 1 9 7 8

NOV

CAR ITA' VASSOIO TA E IN RBA

INSALATE RICCHE IN VASSOIO IN CARTA ERBA

P R E PA R AT E CO N VA R I E TÀ D I I N S A L AT E B I O LO G I C H E E 1 0 0 % I TA L I A N E SO N O A R R I CC H I T E CO N C A ROT E J U L I E N N E , O L I V E D E N O CC I O L AT E E P OMO D O R I N I . G I À L AVAT E E D A SC I U G AT E SO N O P RO N T E DA CO N D I R E . L E I N S A L AT E R I CC H E A LC E N E RO SO N O CO N F E Z I O N AT E I N VA SC H E T T E FAT T E D I C A RTA E R B A , COM P L E TA M E N T E R I C I C L A B I L I E COM P OST E DA M AT E R I E P R I M E R I N N OVA B I L I . L A C A RTA E R B A È COM P OSTA , F I N O A L 4 0 % , DA F I B R E D I V E R A E R B A P E R L A C U I P RO D U Z I O N E N O N S I U T I L I Z Z A N O SOSTA N Z E C H I M I C H E D I A LC U N T I P O. SO N O D I S P O N I B I L I D U E VA R I A N T I : M I X C RO CC A N T E E M I X T E N E RO .

ALCENERO.COM


MERCATI DMM «Abbiamo avuto ottimi risultati dalla nostra linea di eccellenze del Veneto, cinque ricette di radicchi tutte con marchio di indicazione geografica protetta riconosciute e certificate dai diversi Consorzi di Tutela; vale lo stesso discorso anche per i prodotti biologici, in continua crescita sia in Italia che all’estero». Nel panorama attuale Bonduelle ha rilevato una grande richiesta di prodotti che preservano tutta la loro “naturalità”. «Proprio in questa direzione – sottolinea Laura Bettazzoli, direttrice marketing di Bonduelle Italia – stiamo sviluppando diversi progetti per cogliere i cambiamenti del profilo degli shopper e proporre un’offerta innovativa e coerente con la richiesta del mercato attraverso un costante processo di ricerca e sviluppo. Per esempio, la linea “senza residuo di pesticidi”, che tende a ridurre qualsiasi tipo di trattamento in campo, porta un beneficio importante ai consumatori sempre più attenti, esigenti e coscienti dei propri acquisti». RESTA VIVO L’INTERESSE PER PRODOTTI CONFEZIONATI E CON CONTENUTO DI SERVIZIO Tra le rinnovate abitudini di consumo troviamo anche la scelta di diversi formati. I prolungati momenti di permanenza in casa hanno portato al consumo casalingo di alcuni pasti che prima venivano effettuati fuori dalle mura domestiche, privilegiando quindi formati famiglia e prodotti da ricettare. Accanto a questa tendenza, si riscontra però anche una propensione al consumo di referenze fresche e pronte, come spiega Pasquale Lauria, responsabile business unit fresh cut di Spreafico: «Tra i consumatori, che spesso non rinunciano alla comodità e qualità della frutta pronta, hanno attualmente successo piccole grammature, con una battuta di cassa più accessibile, ma non per questo solo monoprodotti: permane il gradimento per quelle referenze che offrono un maggiore valore aggiunto anche per il consumo a casa, come la macedonia, che evita l’acquisto di tanta frutta differente soprattutto per le famiglie monocomponenti». Anche Sipo ha riscontrato una peculiare predilezione da parte degli shopper per referenze incartate. «I prodotti confezionati – afferma Massimiliano Ceccarini, general manager di Sipo – hanno registrato perfor-

UN IMPEGNO CONDIVISO CON I CONSUMATORI Forte di un’elevata reputazione del brand e di una solida awareness, pilastro di differenziazione e crescita, Bonduelle racconta i valori della marca, l’impegno nell’offrire prodotti di qualità, attenti al benessere e alla tutela dell’ambiente, le diverse gamme e le innovazioni attraverso un piano di comunicazione integrata. «“Il mondo che ci piace”, claim che continuerà a caratterizzare il posizionamento inclusivo del brand anche nel 2020 – spiega Laura Bettazzoli – sottolinea non solo l’amore per il mondo delle verdure, ma soprattutto rappresenta l’impegno dell’azienda verso un’agricoltura sostenibile, perseguita attraverso il programma “Bonduelle s’impegna”, che vuole condividere con i consumatori la volontà di fornire prodotti buoni per noi e per l’ambiente».

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Novità

Nuova linea ATM

Una gamma completa di prodotti, che sottolinea innovazione e uno stretto legame con il territorio. Da oltre 50 anni portiamo in tavola prodotti di qualità e da oggi, con la nuova linea ATM, ancora più artigianalità.

www.riverfrut.com


MERCATI DMM mance interessanti poiché percepiti come maggiormente sicuri. Inoltre, il consumatore continua a privilegiare nei propri acquisti referenze con un maggiore contenuto di servizio. Sipo da tempo ha impostato una strategia in quest’ottica, sia attraverso l’ampiezza di gamma, come nel caso delle erbe aromatiche e spezie che è la più ampia sul mercato, sia sul fronte dei consigli nutrizionali e delle ricette, come nel caso dei funghi freschi confezionati». LA SOSTENIBILITÀ DRIVER D’ACQUISTO L’orientamento verso un’alimentazione sana, naturale e con un’etichetta corta e controllata porta con sé anche una particolare attenzione verso il concetto di sostenibilità. «Nonostante una buona dose di incertezza su come evolveranno i consumi nel medio periodo – dichiara Andrea Battagliola, direttore generale e commerciale di La Linea Verde –, alcuni driver di acquisto hanno assunto un’importanza consolidata. Prima di tutto l’intenzione di prendersi cura di sé attraverso una sana alimentazione ricca di frutta e verdura,

LE PROPOSTE SONO SEMPRE PIÙ GREEN Alce Nero, presente nel segmento delle insalate con una ricca gamma di referenze biologiche, 100% italiane, pronte da condire e proposte in diverse tipologie e formati, amplia la sua offerta. «Nel 2021 – dichiara Paola Munforte – siamo pronti a presentare il lancio di due nuove insalate ricche, che inizieranno a essere distribuite subito dopo Pasqua, confezionate in un vassoio in carta erba riciclabile nella carta. Vista la presenza degli arricchitori, le nuove insalate offrono un alto contenuto di servizio che le rende altamente differenzianti dall’offerta oggi presente a scaffale».

SCHEDE PRODOTTI La Linea Verde/DimmidiSì Nome prodotto: Vellutata Aromatica DimmidiSì Le Zuppe Fresche Caratteristiche: una tradizionale crema ricca di verdure con l’aggiunta di zenzero e curcuma; una nota trendy per attrarre un nuovo target di consumatori curiosi e moderni, esprime lo spirito innovativo che caratterizza l’offerta del brand.

L’Insalata dell’Orto Nome prodotto: Insalata di Lusia Igp Caratteristiche: lattuga tipica del territorio di Lusia, l’unica insalata in Europa ad aver ottenuto il riconoscimento del marchio Igp. Prodotta in una lingua di terra sabbiosa sulle rive del fiume Adige sin dall’anno 1000, ricca di fibre e naturalmente sapida.

Riverfrut/ Cottintavola Nome prodotto: Zuppa Super Caratteristiche: zuppa fresca 100% vegetale con ricetta e ingredienti ricercati, confezionata in monoporzione abbondante da 350 g. Elaborazioni DM su dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, tot. Italia, a.t. 31 gennaio 2021

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MERCATI DMM Elaborazioni DM su dati Nielsen, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, tot. Italia, a.t. 31 gennaio 2021

UNA COMUNICAZIONE DIVERSIFICATA Riverfrut ha intensificato le proprie campagne di comunicazione su tutti i fronti. L’azienda piacentina si è concentrata su varie tematiche, spaziando dalla sostenibilità degli imballaggi, con l’importante traguardo del -50% di plastica utilizzata nel 2020, al lancio di nuovi prodotti. «Sull’onda dell’accelerazione che il canale e-commerce ha vissuto in seguito alla pandemia – specifica Alberto Bertuzzi –, abbiamo inoltre investito notevolmente sulla nostra presenza online, aderendo ad alcuni portali nazionali di e-commerce e creando formati ad hoc per questo tipo di vendita».

l’interesse per la genuinità dei prodotti, meglio se con una lista di ingredienti corta, e la sensibilità nei confronti della sostenibilità, criterio di valutazione che incide sempre di più nel giudicare una marca. Quello del packaging è un parametro particolarmente sentito: il fresh convenience che necessita di imballaggi deve cercare soluzioni che abbiano un ridotto impatto ambientale. Tutti i nostri imballi sono 100% riciclabili e il nostro packaging solution team lavora quotidianamente per mettere a punto soluzioni sempre più sostenibili». Confezioni green anche per Alce Nero, che ha scelto per la sua nuova linea di insalate ricche materiali rispettosi dell’ambiente. «Le nuove referenze – spiega Paola Munforte, product manager di Alce Nero – saranno confezionate all’interno di un vassoio in carta erba, ossia delle vaschette composte per il 40% da fibra di vera erba. Le vaschette sono completamente riciclabili nella carta e composte da materiali rinnovabili, permettendo di ridurre sensibilmente l’utilizzo della plastica. Nel processo di trasformazione dalle materie prime al prodotto finito si impiegano soltanto procedimenti meccanici, senza l’ausilio di sostanze chimiche». L’IMPORTANZA DI RESTARE IN CONTATTO CON I CONSUMATORI Nel contesto mutevole degli ultimi mesi rimanere in contatto con gli shopper risulta particolarmente rilevante per molte aziende del comparto. Nel periodo di isolamento casalingo Zerbinati ha voluto rafforzare il legame con i propri consumatori con il progetto consumer-oriented “Zerbinati Time 2 in 1”, una sorta di guida digitale dalla doppia anima, che ha unito la dimensione del food e quella del gioco, per aiutare i genitori a trovare nuovi stimoli per i momenti di condivisione e svago in famiglia. «Sui canali social Instagram e Facebook del brand – racconta Simone Zerbinati, general manager di Zerbinati – sono stati condivisi dei video-tutorial per la preparazione di piatti gustosi con i nostri prodotti, seguiti da idee su come riutilizzare in ma-

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MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI SIPO Nome prodotto: Coriandolo Sapori del mio Orto Caratteristiche: la linea di erbe aromatiche e spezie Sapori del mio Orto comprende più di 20 referenze tra monoprodotti e mix, tutte da filiera controllata, confezionate in packaging sostenibile e caratterizzate da un alto contenuto di servizio.

UN MEDIA MIX ARTICOLATO L’investimento da parte di La Linea Verde sul brand DimmidiSì in termini di comunicazione è continuativo, con un media mix articolato e puntuale che coinvolge principalmente tv, radio e digital.

Spreafico/FruEat Nome prodotto: Ananas Il Tronchetto Caratteristiche: l’ananas in formato Tronchetto è il best seller della categoria. Perfetto da consumare anche come dessert sano, racchiude in sé i valori fondamentali della IV gamma frutta poiché pronto da mangiare, pratico e senza scarti.

«Questa scelta strategica – sottolinea Andrea Battagliola – ha contribuito alla costruzione di un’immagine positiva della marca e di una notorietà pari all’80% costruita in soli 15 anni, secondo i dati di ricerca Gfk 2020. Nel 2020,

Zerbinati Nome prodotto: Minestrone Leggero Caratteristiche: con verdure fresche, senza patate, legumi e olio; non contiene grassi e ha più del 50% di Kcal in meno rispetto ai minestroni sul mercato (9 Kcal per 100 g). Privo di conservanti, aromi, coloranti e glutammato. In ciotola microondabile 100% riciclabile e pellicola easy peel.

nonostante le difficoltà che questo anno ha presentato, abbiamo continuato a investire in ambito pubblicitario proseguendo anche nel 2021; ne è un esempio lo spot televisivo sulla Rai andato in onda lo scorso febbraio».

niera originale i pack delle referenze. Influencer e opinion leader della rete hanno realizzato un up-cycling creativo con un forte risvolto di edutainment per i più piccoli, educandoli al tema del riciclo e alla lotta contro gli sprechi». Fare comunicazione a 360 gradi è fondamentale per Euroverde Società Agricola, che sfrutta tutti i canali a disposizione per aumentare la brand awareness e dare visibilità ai propri prodotti, rimanendo sempre connessa con i consumatori. «La comunicazione tradizionale – spiega Franco Rollè, direttore commerciale di Euroverde Società Agricola – resta sicuramente importante, ma il web offre oggi numerose opportunità per chi produce contenuti di qualità, consente una comunicazione di forte impatto, molto veloce, a costo contenuto e con ottima targetizzazione. Questo è il motivo per cui le nostre campagne sono in gran parte realizzate per il mondo digital».n

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REAL ESTATE DMM

Franchising,

quando il gioco si fa duro… La crisi sanitaria del Covid-19 con i conseguenti provvedimenti restrittivi alla circolazione delle persone e le chiusure forzate degli esercizi hanno messo in ginocchio un intero comparto.

I

l franchising è un settore importante dell’economia italiana, anche in termini di riconoscibilità ed esportazione del marchio; nel 2020 valeva ca. 1,5% del Pil con un giro d’affari in crescita del 12,2% nel 2015-19 (fonte: elaborazione su dati Rapporto Assofranchising 2020). È diffuso in modo capillare in tutto il Paese e si caratterizza per un forte valore sociale in quanto è rappresentativo di autoimprenditorialità che favorisce l’occupazione diretta e di lavoratori sul territorio. Tutti i settori del commercio e tutte le dimensioni di imprenditori sono rappresentati. Ma non tutto è perfetto, vediamo perché. I punti di convenienza reciproca per franchisor e franchisee, che si pongono alla base dell’avvio di una partnership, sono noti, ma è un modello di business che presenta diverse ombre che più distintamente si delineano in periodi di crisi, rispetto al modello di vendita diretta. Questa debolezza è strutturale e la prova giace visibile in alcune delle caratteristiche basilari del Franchising. I franchisee sono maggiormente caratterizzati dall’autoimprenditorialità (leggi: “voglia di un futuro indipendente”) piuttosto che da una solida base commerciale o, meglio ancora, manifatturiera. La necessità di formazione è proprio uno dei punti richiesti dagli affiliati alle catene; secondo la ricerca, formazione all’imprenditore e ai dipendenti è la maggiore richiesta di supporto al Network di appartenenza. L’impiego di capitale proprio è per il 78,9% degli affiliati la fonte preferenziale di autofinanziamento; il ricorso al settore bancario è residuale, non solo per il finanziamento dell’impresa. Investimenti iniziali richiesti sempre più ridotti: 83,7% delle reti attive richiede un investimento entro i centomila euro, come emerge dal Rapporto Assofranchising. Lo standard di Franchising si basa su una diretta, quasi esclusiva e più o meno immediata, corrispondenza fra investimento e ritorno, talché l’avviamento e il payback period deve risultare quanto più rapido possibi64 DM MAGAZINE


REAL ESTATE DMM le e senza intoppi. C’è un nesso di causalità con il contratto di affiliazione se si pensa che nel 2019, sempre dal Rapporto Assofranchising, il 74% dei contratti hanno una durata di 3-5 anni. Ancora secondo la citata ricerca, la visione degli imprenditori del franchising, a due anni dopo la fine del Covid-19, è di non percezione del cosiddetto next normal (intendendo uno scenario caratterizzato da nuovi modelli di acquisto) bensì si individuano come leve importanti il prezzo, la riduzione dei consumi non necessari e la prossimità dei negozi; gli affiliati non vedono un grande sviluppo per l’e-commerce e ciò a testimonianza del fatto che tali imprenditori appaiono ancora poco preparati sull’innovazione tecnologica e sue applicazioni (dato già emerso nella 1a edizione della citata ricerca). È naturale quindi che crescano subito le tensioni quando le cose iniziano ad andare male, come il Covid-19 ha reso lampante. La casa madre interviene sostenendo l’affiliato con dilazioni di pagamento o riducendo le royalties, misure spesso insufficienti. Pertanto, a parte traumatiche interruzioni del rapporto giuridico, l’unico vero assorbimento viene fornito dal proprietario delle mura il quale, non sempre volontariamente o talvolta inerme si trova lui stesso a subire questa pressione, attutendola con sconti, free rent, dilazioni, stralci. In questo senso il franchising è sempre più un affare a due, con il terzo incomodo. La vera maturità del settore sarà quando e se il franchising e i franchisee riusciranno a navigare da soli anche in mariburrascosi, limitando al minimo il ribalto del rischio imprenditoriale sugli altri soggetti della filiera. Soltanto coloro che operano in tal modo possono dirsi imprenditori. n Alberto Deiana Project Management and Real Estate Executive, Mi.No.Ter.

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CUSTOMER DMM

NRF2021

The Retail’s Big Show È l’evento di riferimento a livello globale per tutta la Retail Industry, organizzato dalla NRF National Retail Federation, la più grande associazione di retailer in Usa, di cui Retail Institute Italy è membro.

L

’obiettivo della NRF- National Retail Federation è quello di ispirare, celebrare,ed educare le persone che lavorano nella Retail Instustry. Ogni anno a gennaio si tiene l’exhibtion NRF, una fiera molto importante, densa di innovazione, servizi, visioni dell’industry a vari livelli: economico, industriale, tecnologico, business system, attori. Il primo ‘’capitolo’’ di NRF2021: Retail’sBigShow si è tenuto in cinque giornate a gennaio, in modalità interamente digitale, ma non è venuto meno alle aspettative, confermandosi palcoscenico d’eccellenza per conoscere i trend principali, le best practice, le novità dell’innovazione per il Retail, per confrontarsi direttamente con speaker e aziende, in un alternarsi ricchissimo di startup, exhibitors, conference session, business dating, consentendo a tutta la comunità retail, industria e servizi, di presentarsi, informarsi, condividere idee in modo sicuro. Gli insight che abbiamo potuto estrarre sono veramente tanti! Abbiamo cercato di sintetizzare quelli che sono, a nostro avviso, i 10 trend principali emersi da questo primo capitolo della manifestazione, in attesa dell’evento “fisico” in programma a giugno 2021!

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CUSTOMER DMM

Le 10 tendenze emerse al Retail’s Big Show 2021 1

I retailer si aspettano che il cambiamento di clienti finali, consumatori, personas derivante dall’impatto della pandemia, proseguirà anche dopo la stabilizzazione post Covid-19 e questo impatterà sui modelli di business.

2

I Retailer devono concentrarsi sulla Sostenibilità, Responsabilità Sociale e Partnership con altre realtà del settore. La comunicazione e la trasparenza saranno fondamentali per un catena di approvvigionamento efficiente e sostenibile.

3

I Retailer devono trarre vantaggi dall’utilizzo dei dati e degli strumenti di Intelligenza Artificiale, migliorare l’esperienza di acquisto omnicanale e creare solide relazioni con i clienti. Dovrebbero sfruttare al meglio il “commercio vocale” per aumentare il livello di servizio, attirare consumatori (sempre più dotati di devices intelligenti) e offrire soluzioni di acquisto contactless.

4

La creazione di una esperienza cliente finale personalizzata è una priorità. I clienti finali sono più predisposti a spendere se il retailer offre loro esperienze ottime.

5

I programmi di fidelizzazione personalizzati basati su piattaforme cloud possono aiutare i rivenditori ad aumentare il valore della vita del cliente.

6

I consumatori sono sempre più orientati al digitale ma il passaggio all’online non è per tutti.

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Nel 2020 i retailer sono stati costretti a reagire continuamente ad un mondo in rapida evoluzione. Nel 2021 i retailer dovranno essere più strategici e proattivi.

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Un sistema efficiente di logistica e trasporti è una necessità per i retailer, che può essere supportata dall’uso di shopping store, store, come centro di consegna/ ritiro.

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I sistemi di gestione dell’inventario ottimizzati insieme alla tecnologia, possono aiutare a rendere la vendita al dettaglio omnicanale più efficiente e aumentare la produttività del punto di vendita.

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Gli acquisti domestici in Cina da parte dei target più giovani ed esigenti sono in aumento: si apre un mercato interessante per i retailer di lusso internazionali.

Marco Zanardi, partner Beready e Presidente Retail Institute Italy

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Eletto Prodotto dell’Anno Innovazione, sostenibilità e servizi sempre più smart prodottodellanno.it

del



DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

L’innovazione non si ferma alla cassa... ...e neanche il cliente, con le nuove possibilità offerte dalla tecnologia.

N

ei primi giorni di marzo si è formata una lunga coda di acquirenti all’ingresso del centro commerciale di Ealing Broadway, un sobborgo occidentale di Londra (Regno Unito). Come mai? Molti curiosi che volevano entrare nel primo negozio Amazon Go in Europa. La notizia ha suscitato molto clamore anche nella stampa dove troviamo anche una dichiarazione di Matt Birch. Birch ha lasciato la catena Sainsbury’s (la seconda insegna in quel mercato dopo Tesco) per guidare Amazon Fresh Stores UK e ha dichiarato che la società vuole rendere l’acquisto nel supermercato il “più conveniente possibile”. Quale accezione dobbiamo dare alla parola conveniente? Se Amazon nasce con un’aura di prezzo basso, qui e oggi, la convenienza dobbiamo intenderla come esperienza di acquisto semplice e gratificante. Mentre i concorrenti Tesco, Marks and Spencer e la stessa Sainsbury’s chiedono ai loro clienti di leggere il codice a barre dei prodotti con lo smartphone o con un dispositivo fornito dall’insegna (come avviene in Italia), in Amazon Go è tutto diverso! I clienti entrano leggendo un codice QR con la app e inseriscono poi i prodotti nel carrello durante la spesa. All’uscita viene poi addebitato loro l’importo totale degli acquisti. Come? Grazie all’utilizzo integrato di telecamere e sensori dislocati all’interno del negozio. Questo sistema è tornato uti70 DM MAGAZINE


DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

“Se Amazon nasce con un’aura di prezzo basso, qui e oggi, la convenienza dobbiamo intenderla come esperienza di acquisto semplice e gratificante.”

le tra le altre cose per contare le persone nel punto vendita e regolare i flussi di accesso nei momenti più critici dell’emergenza coronavirus. Uno dei primi clienti dello store britannico intervistato ha detto: “...è così strano uscire direttamente con i propri acquisti. Spero non mi faccia diventare un ladro in altri negozi solo perché mi abituo a uscire con l’addebito automatico”. Un rischio che potrebbe essere presto superato, Amazon infatti ha deciso di offrire questa tecnologia anche ad alte aziende, e questa è sicuramente la notizia più interessante. Proposta sotto il nome Just Walk Out, non offre la possibilità di creare repliche di Amazon Go, piuttosto di portare un’esperienza simile all’interno della propria insegna. Non molto dissimile da ciò che è successo anni fa con l’online. Dopo che il gigante americano aveva perfezionato la tecnologia di servizi web per abilitare le proprie piattaforme di e-commerce, l’ha poi resa disponibile al mercato come Amazon Web Services (o Aws). Aws oggi ha circa il 45% del mercato cloud, il primo concorrente, Microsoft Azure, non arriva alla metà dello share. Potrebbe avvenire lo stesso con Just Walk Out? La chiave di volta potrebbe essere la stessa per cui si è già discusso in merito ad Aws: vorrà un concorrente di Amazon Retail finanziare il colosso americano e far transitare i propri dati su loro infrastrutture? Alternative all’orizzonte ce ne sono, fra le diverse Grabango, Keyo, Aifi, Trigo e Standard Cognitiion. Aziende che si sono lanciate nello sviluppare soluzioni di tecnologiche senza cassa per il negozio, alcune sono già in produzione. Chi si affiderà ad Amazon, come ha fatto Cibo in un centinaio di negozi negli aeroporti americani, e chi percorrerà la propria via? Non lo sappiamo ancora, ma sicuramente incontreremo sempre meno casse in futuro.n Paolo Pelloni Digital Club/Retail DM MAGAZINE 71


Cura persona tra prodotti igienizzanti e naturali di Claudia Scorza

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MERCATI DMM

Il comparto, il cui andamento è stato influenzato dagli effetti delle limitate occasioni di socialità dovute ai provvedimenti per contenere la diffusione del contagio, si mantiene positivo e si caratterizza per un’offerta che comprende sia referenze dalla forte connotazione igienizzante sia prodotti con ingredienti 100% naturali.

I

l comparto del cura persona nel 2020 è cresciuto del +3,2% a volume e del +3,7% a valore, registrando un rallentamento della crescita nei volumi (-0,4%) e un’accelerazione nei valori (+1,1%) rispetto al 2019 (fonte: dati Iri, Iper+Super+Libero Servizio Piccolo+Specialisti Casa e Persona, Discount, tot. Italia, anno 2020). Le vendite del mercato sono state influenzate dall’avvento della pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti restrizioni che l’emergenza sanitaria ha generato. Alcune categorie, infatti, hanno beneficiato della situazione, come saponi e igienizzanti mani, altre, invece, hanno evidenziato flessioni importanti, come nel caso del make-up. Se si considera l’andamento nei singoli mesi dell’anno, il personal care mostra trend particolarmente positivi nei mesi di settembre, con +7,3% a val. e +7,7% a vol., e ottobre, con +8,0% a val. e +8,4% a vol., mentre registra una flessione a giugno, pari a -3,0% a val. e -2,2% a vol., e a dicembre, pari a -3,3% a val. e -4,1% a vol. CAMBIANO LE ABITUDINI DI CONSUMO E DI ACQUISTO L’emergenza sanitaria e i provvedimenti presi per contenere la diffusione del contagio hanno influito profondamente sui comportamenti di consumo e di acquisto, come conferma Francesco Delleani, marketing manager mass market di Sodalis Group: «Come era facile aspettarsi, la pandemia ha impattato fortemente il mercato del cura persona, con alcune categorie che hanno registrato forti perdite di sell-out a causa della pesante riduzione delle occasioni di convivialità, come make-up, struccanti e deodoranti. Altre categorie hanno, invece, beneficiato dell’effetto “fobia” e della chiusura dei saloni di bellezza, come gel mani, saponi liquidi, salviettine igienizzanti e coloranti capelli». La propensione verso articoli dalla forte con-

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MERCATI DMM

PRODOTTI PERSONAL CARE SEMPRE PIÙ NATURALI Dopo il lancio dei dentifrici “multisensoriali” Puro by Forhans nel 2018, Uragme è entrata nel 2020 con lo stesso marchio nel campo degli integratori alimentari e dei prodotti personal care. «Alle dieci referenze di

notazione igienizzante è stata riscontrata anche dalla divisione commerciale Italia di Mil Mil 76: «Nel 2020 i consumatori hanno privilegiato soprattutto l’acquisto di saponi liquidi, preferendo quelli igienizzanti e con antibatterico, perché considerati maggiormente efficaci». Lo scenario dello scorso anno e degli ultimi mesi ha fatto emergere anche nuovi bisogni nei consumatori, che hanno orientato le proprie scelte d’acquisto verso determinate categorie di prodotti. «L’utilizzo prolungato della mascherina – spiega Eleonora Marcheselli, communication manager di Weleda Italia

prodotto delle linee Puro by Forhans Personal Care per l’igiene e la cura di corpo e capelli – spiega l’azienda – si aggiungono ora sei nuovi prodotti: doccia shampoo e detergente intimo, entrambi declinati in Zero Senza% delicato, Carbone e Zenzero - purificante e rivitalizzante, Aloe e Baobab idratante e nutriente. Le referenze sono caratterizzate dalla totale assenza di parabeni, petrolati, alcool, siliconi e coloranti, formulati con principi attivi non trattati chimicamente».

SCHEDE PRODOTTI Equilibra Nome prodotto: Aloe Shampoo Idratante Caratteristiche: l’aloe vera protegge e idrata il fusto del capello e riequilibra il cuoio capelluto, mentre i tensioattivi di origine vegetale detergono delicatamente senza seccare. Con estratto di foglia di ortica, che favorisce la crescita dei capelli sani, lo shampoo non contiene parabeni, petrolati, siliconi, sls e sles, peg, alcol e coloranti.

I Provenzali Nome prodotto: Arnica montana gel forte 50% Caratteristiche: referenza appartenente alla linea SOS Rimedi naturali, è ideale post trauma o post sforzo fisico. Il gel rinfresca e allevia le tensioni muscolari o l’indolenzimento.

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Evoluzione Naturale

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Il meglio della Natura Best from Nature Materie prime da agricoltura biologica e principi attivi non trattati chimicamente

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Aloe Vera e Baobab Evocative


MERCATI DMM – ha generato una richiesta maggiore di prodotti specifici per il contorno occhi e per la cura del viso in grado di lenire, nutrire e idratare la pelle arrosata; queste stesse esigenze sono emerse anche per le mani, particolarmente stressate a causa dei lavaggi frequenti o dall’impiego di gel igienizzanti. Tali necessità hanno portato i consumatori anche a una maggiore attenzione verso i cosmetici naturali e biologici e a una crescente sensibilità nei confronti di sostenibilità e sicurezza».

SCHEDE PRODOTTI Lycia Nome prodotto: Deodorante Vapo Bifasico Silk Shake Caratteristiche: il primo deo vapo bifasico a doppia azione - deodorante ed emolliente - 0% sali di alluminio. Freschezza e morbidezza in uno shake in tre fragranze: Fresco Marino, Fresco Fiorito e Fresco Fruttato.

Mil Mil 76 – Mil Mil Nome prodotto: Sapone Liquido Neutro Busta Caratteristiche: il sapone in busta maxiricarica da 200 ml è un prodotto efficace poiché deterge la pelle di tutta la famiglia, universale perché permette di ricaricare tutti i flaconi – sia con dispenser sia quelli con tappo flip-top – ed ecologico perché l’acquisto della ricarica consente il risparmio del costo dei flaconi contribuendo a ridurre l’impiego della plastica non biodegradabile.

QUALITÀ E INNOVAZIONE AL PRIMO POSTO Con oltre 40 anni di esperienza nel settore personal care, Mil Mil 76 si è sempre attenuta al principio della qualità, con una grande attenzione al continuo perfezionamento dei prodotti con l’obiettivo di produrre referenze innovative e in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori. «In un anno estremamente difficile – fanno sapere dall’azienda – abbiamo dimostrato la capacità di impiegare al meglio gli strumenti a nostra disposizione permettendo a tutta la filiera di raggiungere risultati importanti. Il brand Mil Mil non è mai stato un acquisto d’impulso: siamo produttori di sapone liquido dedicato all’igiene delle mani e costruiamo da sempre una shopping routine etica e sostenibile».

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MERCATI DMM La categoria igiene personale sui siti di e-commerce in Italia. L’analisi di QBerg Il contesto di analisi Oggetto di questa analisi è la Categoria Igiene Personale e quanto sia presente sui principali siti di ecommerce (GD e Pure Player) del panorama italiano nel primo bimestre 2021. Una categoria in crescita Dal nostro studio, che mette a confronto il primo bimestre del 2021 con il corrispondente del 2020, appare subito evidente come la Categoria sia cresciuta in termini di Quota display Web. Non bisogna farsi ingannare: la crescita di 0,16 punti percentuali, incremento che apparentemente può sembrare esiguo, è calcolata sul totale delle categorie in assortimento. Si tratta quindi di un aumento notevole: per capirci, ci sono intere Sottocategorie di prodotto che pesano meno dello 0,16% sul totale. Tale crescita è evidente anche se scendiamo a livello di Sottocategoria, che risulta guidata da Sali/Oli/Amidi (0,08%), Talco e Salviettine Intime (entrambe a +0,03%), Accessori (+0,02%), Saponi solidi (+0,02%) e Detergenti intimi (+0,01%).

TREND A VALORE

TREND A VOLUME

+3,7%

+3,2%

Fonte: rielaborazione DM su dati Iri.

I CONSUMATORI APPREZZANO I PRODOTTI GREEN Gli shopper sono diventati molto esigenti e attenti nei confronti di ciò che acquistano, anche per quanto riguarda il segmento personal care. «Nel cura persona – afferma Alberto Pollini, direttore commerciale e marketing di Mirato – si assiste alla progressiva ricerca di prodotti naturali o biologici certificati. La cosmesi “green”, infatti, sta crescendo: il dato di chiusura 2020 a valore registra +5,3% rispetto all’anno precedente, come evidenziano i risultati Iri, totale Italia, nel mercato naturale/biologico in cui opera Mirato. Il concetto di sostenibilità, nel mondo beauty, è a 360 gradi: non si limita agli ingredienti, ma coinvolge lo stesso pack dei prodotti, come l’utilizzo di plastica 100% riciclata». DM MAGAZINE 79


MERCATI DMM

Uragme si fa interprete delle nuove tendenze di mercato con proposte innovative per gli shopper, sempre più orientati verso prodotti che abbiano provenienza, produzione e qualità certificate, che impieghino ingredienti di origine naturale e che contengano la minore quantità di allergeni e componenti chimici. «I consumatori – fanno sapere dall’azienda – hanno cambiato le loro abitudini puntando sulla qualità dei prodotti. Non c’è più una tendenza all’acquisto compulsivo, ma un’attenzione sempre maggiore alla performance, alla sostenibilità dei singoli prodotti e dei packaging e alla presenza o meno di ingredienti organici e naturali. Probabilmente il nuovo trend sarà all’insegna della “clean beauty” nel pieno rispetto della persona e del pianeta». La propensione verso referenze di alta qualità realizzate con ingredienti naturali è riscontrata anche da Equilibra, in particolar modo in segmenti come l’hair care, in cui i consumatori sono sempre più impegnati nella detersione e nel trattamento “at home” dei propri capelli. «In questo rinnovato scenario – afferma Paola Monteferri, marketing, R&D, regulatory, Q.A. director cosmetics di Equilibra – Equilibra propone la nuova linea Speciale Capelli Naturali, a base di ingredienti naturali come l’argan, il carbone vegetale, l’aloe vera, che protegge e idrata il fusto del capello e riequilibra il cuoio capelluto, e l’olio di semi di lino, rinforzante e nutriente».

I segmenti più performanti A VALORE

FARMACIA DOMESTICA

COLORAZIONE PER CAPELLI SALVIETTINE DISINFETTANTI E DETERGENTI SAPONI LIQUIDI PRODOTTI DI DEPILAZIONE

Fonte: elaborazione DM su dati aziendali

80 DM MAGAZINE

+240%

+33%

+30%

+30%

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MERCATI DMM

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: ACQUA&SAPONE Il difficile contesto in cui le aziende e i distributori si sono ritrovati a operare ha sicuramente avuto un impatto importante sull’andamento del comparto. «I dati – dichiara Sergio Reale, presidente di Acqua&Sapone – sono influenzati dal momento: la media di crescita è stata intorno al 5,5%, con il cura casa che è cresciuto del +9,0% e il cura persona che ha registrato un aumento del +2,5%. Per quanto riguarda il personal care, il segmento della farmacia domestica ha mostrato le performance migliori mettendo a segno un incremento del +240%. Bene anche colorazione per capelli (+33%), salviettine disinfettanti e detergenti (+30%), saponi liquidi (30%) e prodotti di depilazione (+15%). Il mercato del make-up, invece, è stato particolarmente mortificato, con una flessione che si aggira tra il 20 e il 30%. Tutto il comparto cosmetica labbra e viso ha sofferto, insieme ai solari, ai deodoranti per la persona, alla profumeria alcolica e alla pulizia viso». Il Covid-19 ha portato allo sviluppo di nuove tendenze che le catene distributive sono chiamate a cogliere e interpretare al meglio. «Stiamo studiando i trend di questa “nuova normalità” e ci stiamo muovendo prontamente, per esempio, dando più profondità di assortimento nel segmento dei prodotti disinfettanti del comparto cura persona e chiedendo l’autorizzazione del presidio medico chirurgico per salviettine, igienizzanti per le mani e saponi liquidi a marchio proprio». Infine, Acqua&Sapone si sta concentrando sullo sviluppo dell’e-commerce: visti i tassi di crescita delle vendite online, l’azienda ha deciso di investire massivamente in questo importante canale.n

SCHEDE PRODOTTI Uragme Nome prodotto: Puro by Forhans Personal Care Caratteristiche: una linea di prodotti realizzati in Italia, con il 98% di materie prime naturali, dermatologicamente testati, certificati Aiab (bio), cruelty free e adatti ai vegani.

Weleda Nome prodotto: Spray Viso Rinfrescante Caratteristiche: lo spray rivitalizza e rinfresca la pelle stanca e opaca, rendendola idratata, morbida ed elastica. La referenza della linea Viso Opuntia ha una formula oil free, con fico d’india, aloe vera e amamelide.

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FINANZA DMM

Cosmetica, le operazioni di M&A si spostano sulla cura del corpo

Al centro delle acquisizioni figurano aziende produttrici di cosmetici naturali, cruelty free e biologici.

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’esplosione a marzo 2020 della crisi legata al Covid-19 ha generato profonde difficoltà economiche con un calo dei consumi, in particolare nel comparto della cosmetica che a fine aprile 2020 ha raggiunto il suo picco a -65%. Il fatturato globale del settore ha segnato un -12,8% rispetto al 2019, con un mercato interno in calo del 9,6%. A soffrire di più è stato l’export a -16,5% per un valore complessivo di 4,9 miliardi euro. Alcuni canali, tuttavia, hanno risentito meno degli effetti della congiuntura economica ma hanno al contrario saputo beneficiare dalla “straordinaria” situazione di emergenza. Tra questi meritano un’attenzione particolare la Gdo e l’e-commerce. A livello di operazioni di M&A nel corso del 2019 si sono registrate 14 operazioni nel settore personal care, per un aumento del 56% rispetto all’anno precedente, in particolare nel sottosettore della cosmetica. Nel 2020 il segmento diversificato della cura della persona ha registrato 11 operazioni, il 55 % delle quali nel sottosettore della cura della pelle e del corpo. Al centro delle acquisizioni figurano aziende produttrici di cosmetici naturali, cruelty free e biologici. Alla luce delle nuove prospettive e con le mutate modalità di consumo e di acquisto gli imprenditori dovranno implementare nuove strategie per tamponare da una parte i danni subiti dalla pandemia ma, soprattutto, per riposizionarsi competitivamente in un mercato nel frattempo profondamente mutato. Le opzioni a disposizione del sistema imprenditoriale sono molteplici e differenti, alcune alternative altre complementari. L’implementazione di strategie di M&A favorisce e velocizza i processi di adeguamento delle aziende più piccole e/o meno diversificate a strutture organizzative più ampie e solide, accrescendone il peso competitivo. Le aziende capaci di integrarsi tra di loro attraverso operazioni di M&A potranno finalmente avere organizzazioni adeguate ad un contesto competitivo sempre più globale e meno protetto, nel quale i concorrenti cambiano e si riorganizzano continuamente.n Sante Maiolica Partner & Ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services

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Big Event, il boost di Barilla alla prima colazione Mulino Bianco Beready ha allestito un’iniziativa di supporto in 7 ipermercati Carrefour, di cui 6 del Centro-Nord Italia e 1 in Sardegna

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er supportare i suoi valori, Barilla anche quest’anno ha deciso di dare vita a un’attività specifica denominata “Big Event Prima Colazione Mulino Bianco”. In particolare, ha realizzato un progetto di agricoltura sostenibile che vede il campo di grano il luogo dove ha origine un nuovo concetto di bontà, per il consumatore, per il pianeta - in collaborazione con Wwf e un pool di università (Tuscia, Bologna) e Open Fields - ha voluto “contaminare” i punti vendita con isole promozionali, che riproducono veri e propri “appezzamenti di campo”.

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eready (agenzia di Retail, Trade e Shopper Marketing) ha ideato, realizzato, organizzato isole come vere e proprie installazioni, con spighe di grano e fiori veri, animati dalla presenza di insetti e farfalle, aiutano il consumatore a comprendere i pregi dell’economia sostenibile immergendolo in un ambiente piacevole e distintivo. Inoltre, cartelli esplicativi della “Carta del Mulino”, dotati di QR code che rimandano alle 10 regole del Mulino per un’agricoltura sostenibile e colonnine che rappresentano i punti salienti dell’impegno di Mulino Bianco per un’agricoltura sostenibile sempre dotati di QR code aiutano ad approfondire i temi di sostenibilità e bontà per le persone,

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L’ANALISI DMM per il mondo. Beready intrepretando in ottica ShopperMarketing e TradeMarketing la Brand Purpose e la Brand Inspiration, ha individuato le personas coinvolte nell’iniziativa, le dinamiche di Shopper Marketing e Trade Marketing e ha potuto progettare la soluzione che facilitasse lo shopper nella dinamica di avvicinamento, interesse, consapevolezza e acquisto e il trade, nei flussi instore, nell’instore marketing e nella proposizione commerciale. Instore marketing, communication e touchpoint utili ad attivare le diverse personas che frequentano i punti vendita e includerli in una esperienza di ingaggio sul punto vendita unica e distintive, integrate fisico/digitale.

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n particolare, l’iniziativa descritta ha avuto il focus in 7 ipermercati Carrefour, di cui 6 del Centro-Nord Italia e 1 in Sardegna. I clienti finali saranno coinvolti per quasi 100 giornate grazie alle hostess e agli altri materiali di ingaggio.n

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Rational presenta il nuovo strumento di cottura

iKitchen Dall’unione tra iCombi Pro e iVario, nasce il nuovo sistema di cottura intelligente iKitchen, in grado di realizzare in modo creativo e intuitivo la maggior parte delle applicazioni in cucina.

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ata nel 1973, Rational è l’azienda specializzata nella produzione di strumenti di cottura ad alto spessore tecnologico, distribuiti in più di 120 Paesi in tutto il mondo. Ne abbiamo parlato con Enrico Ferri, amministratore delegato di Rational, che ha inoltre tracciato il bilancio dell’anno fiscale appena concluso alla luce dell’emergenza sanitaria in corso. Chi è Rational e di cosa si occupa? L’obiettivo di Rational, da oltre 46 anni, è quello di fornire ai clienti il miglior strumento di cottura: non siamo solo costruttori di macchinari, ma sviluppiamo soluzioni innovative e, grazie a questa visione, siamo diventati leader di mercato a livello mondiale. Un forno professionale su due nelle cucine di tutto il mondo è Rational. Ma non siamo solo l’azienda per i cuochi: con oltre 250 chef in tutto il mondo siamo anche l’azienda dei cuochi.

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TECNOLOGISTICA DMM Quali sono le caratteristiche di iKitchen e cosa la rende innovativa? iKitchen nasce dalla combinazione di due sistemi di cottura, iCombi Pro e iVario: sistemi che, insieme, sono in grado di svolgere il 90% di tutte le applicazioni in cucina con un ingombro limitato. Una volta connessi alla piattaforma digitale ConnectedCooking, è possibile caricare ricette, controllare gli incarichi, effettuare aggiornamenti software, coordinare la produzione di più apparecchi ed effettuare eventuali diagnosi da remoto con i tecnici per l’assistenza. Quali sono i Paesi che presidiate? L’azienda dispone di 31 filiali in circa 120 Paesi, avvalendosi del supporto di oltre 4 mila partner. A quanto ammonta il fatturato complessivo? Nel 2019, il fatturato complessivo ha raggiunto gli 844 milioni di euro, mentre nell’anno fiscale 2020 sono stati toccati i 650 milioni di euro, registrando un calo del 23% rispetto all’anno precedente. Questo risultato, però, è dovuto alle misure adottate a livello mondiale in seguito allo scoppiare della pandemia, che ha impattato negativamente sulla maggior parte dei nostri clienti: dopo un significativo calo di fatturato registrato nel secondo trimestre (-43% rispetto al 2019), le performance sono migliorate sensibilmente nel terzo e nel quarto trimestre. I Paesi che hanno subito un maggiore contraccolpo sono stati quelli di Sud e Nord America (rispettivamente -48% e -29%), mentre i Paesi asiatici (-15%) e la Germania (-16%) hanno risentito della crisi in maniera più contenuta; l’andamento nel resto d’Europa (con un calo del 22%), è stato in linea con la media del gruppo, ma il dato varia ampiamente a seconda dei Paesi, registrando un -10% in Scandinavia, Austria e Svizzera, fino al -30% in Spagna, Regno Unito ed Europa dell’Est. Come si è concluso il 2020 e quali sono le previsioni per il 2021? Stando alla situazione attuale e ai risultati del primo trimestre, il 2020 ha registrato performance ben al di sopra delle nostre aspettative. Il 2021 ha esordito in maniera positiva, ma l’estensione delle misure di sicurezza e l’imprevedibilità dell’andamento del virus, rendono complicata una previsione a breve termine. Auspichiamo in un rafforzarsi della situazione economica al termine della pandemia con l’entrata in vigore dei numerosi aiuti finanziari, in modo da tornare al più presto alla normalità.n Leggi anche: “Microlog, gestire le presenze in epoca Covid” DM MAGAZINE 87


NEWS DMM Le vendite di Eataly giù del 30%. Un aumento di capitale per uscire dalle secche Nel 2020 Eataly, riporta la lettera agli investitori del socio di minoranza Tip, “ha sofferto per i pesantissimi vincoli all’attività di ristorazione riscontrati in tutto il mondo. La parte mercato, costantemente aperta al pubblico e l’attività on line hanno contrastato i cali di fatturato, ma solo parzialmente, dato che circa la metà delle vendite di Eataly nel mondo è costituita dalla ristorazione. Il fatturato consolidato ha perso poco meno del 30% (a 527 milioni di euro ndr) e la maggior sofferenza sui margini si riscontra negli Usa. A livello strategico si è deciso di continuare a mantenere i tempi e i ritmi delle nuove aperture e pertanto in dicembre è stato inaugurato un negozio a Dallas e a giorni sarà aperto il mega-store di Londra”.

Ca’ Zampa pronta a inaugurare nuove cliniche sul territorio Un progetto tutto italiano e un modello di business all’avanguardia che sta rivoluzionando il mercato dei pet con un’offerta integrata che contempla servizi a tutto tondo per il benessere dell’animale domestico in unico luogo. Una rete di 6 centri tra Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lazio, posizionati in aree commerciali ad alta frequentazione, con l’obiettivo di arrivare a circa 40 entro il 2024 nel Nord e Centro Italia. Sei i nuovi centri in programma per il 2021. Sono più di 100 i pet-specialist riuniti sotto l’egida Ca’ Zampa. Stando al piano di sviluppo territoriale si è alla ricerca di 76 nuove figure professionali così ripartite: 20 veterinari, 15 tecnici, 6 Direttori di clinica, 10 toelettatori, 10 educatori cinofili e 15 figure di front office (receptionist).

Unicoop Tirreno lancia un prestito obbligazionario di 150 milioni Unicoop Tirreno, 880 milioni di fatturato e 94 punti vendita, ha lanciato, per la prima volta nel mondo distributivo, un’offerta obbligazionaria di 150 milioni di euro, con scadenza al 30 giugno 2023. L’operazione è partita il 29 marzo e sarà valida fino al 29 giugno, mentre i titoli sono riservati ai soli soci prestatori ed erogati in modo diretto, senza l’appoggio di intermediari autorizzati. Nel dettaglio l’emissione prevede 300.000 obbligazioni, del valore nominale di 500 euro ciascuna, suddivise fra un prestito semplice, fino a 100 milioni, con un tasso dello 0,80% e un prestito Plus, fino a 50 milioni, con una cedola dell’1 per cento. Il pagamento degli interessi è semestrale e avverrà, per la prima volta, il 30 dicembre 2021.

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Douglas Italia chiude 128 negozi

Ben 128 chiusure in Italia, di cui una parte attuate in febbraio e marzo, su un totale di oltre 500 punti di vendita: questo, a regime, il piano di tagli del leader della profumeria, Douglas, che ha già disdetto un buon numero di contratti di affitto.La catena tedesca, la cui presenza nel nostro Paese è storica, ha acquisito, nel 2017 Leading luxury group e quindi i suoi due marchi, Limoni e La Gardenia, che, ai tempi, contavano 500 negozi circa. L’insegna evidentemente non ha potuto reggere nella rete fisica all’impatto del Covid, nonché al travaso degli acquisti sull’online, un mercato dove, a livello di gruppo, ha comunque ottenuto una crescita del 74% all’inizio dell’anno fiscale 2020-2021, con ricavi di 443 milioni di euro.


VIDEO E PODCAST DMM

GRUPPO VÉGÉ STIPULA UNA PARTNERSHIP CON GLOVO

I TRE PILASTRI DELLA SOSTENIBILITÀ SECONDO LIDL

Gruppo VéGé ha stipulato un accordo di partnership con Glovo finalizzato a ridurre i tempi della spesa a domicilio, consegnata in soli 40 minuti. L’accordo tra il gruppo distributivo e la piattaforma riguarda il servizio di Quick-commerce di Glovo (consegna rapida della spesa e di altri prodotti di uso quotidiano) e coinvolgerà l’intero network di vendita VéGé. In base all’accordo, sarà garantito 7 giorni su 7 un servizio di consegna rapida a domicilio in 40 minuti dall’ordine effettuato online, negli orari di apertura dei punti di vendita. Ce ne hanno parlato in dettaglio Giorgio Santambrogio, amministratore delegato Gruppo VéGé, e Elisa Pagliarani, general manager Glovo Italia.

Nel corso della tavola rotonda “Logistica: verso un futuro sempre più Green” sono state analizzate le soluzioni messe in atto da aziende e insegne sul fronte dell’evoluzione ecosostenibile del settore. La sostenibilità è oramai un driver fondamentale che abbraccia tutte le azioni aziendali, dai processi decisionali a quelli operativi. Con Luca Ros, direttore logistica di Lidl Italia, abbiamo indagato le strategie di sviluppo Green messe in atto dall’insegna, strategie che si basano su tre concetti fondamentali, ossia sostegno alla comunità, promozione di uno stile di vita sano e consapevole e tutela ambientale.

COOP ALLEANZA 3.0 SOSTIENE LA FILIERA ETICA

UN NUOVO ASSETTO COMMERCIALE PER MOLINO SPADONI

Coop Alleanza 3.0 si schiera a favore della filiera etica, sostenendo l’Associazione Ghetto - Out Casa Sankara, mettendo a disposizione dei propri clienti i pomodori pelati “Riaccolto, la terra della libertà”, prodotti dai giovani migranti fuggiti dal ghetto, che lavorano i 14 ettari di terreno gestiti dall’associazione. L’iniziativa, promossa insieme con Legacoop Puglia, è finalizzata a sensibilizzare i consumatori sul tema dell’illegalità e del capolarato. Ce ne parla in dettaglio Mario Cifiello, presidente Coop Alleanza 3.0.

Molino Spadoni, azienda specializzata nella produzione di farine per uso domestico e professionale, ha ridisegnato l’assetto commerciale al fine di presidiare tutti i canali di vendita e assistenza alla clientela. La decisione, maturata in seguito alle performance positive registrate nell’anno appena trascorso, ha portato alla riorganizzazione della struttura interna, con 5 divisioni costituite da personale ancora più specializzato. Ne abbiamo parlato con Beatrice Bassi, Responsabile Commerciale marketing di Molino Spadoni.

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NEL PROSSIMO NUMERO INCHIESTA La Gdo sotto la lente di Mediobanca MERCATI Mercato yogurt Mercato succhi e nettari Mercato cura bucato

Responsabile marketing Valentina Vendra v.vendra@edizionidm.it Marketing marketing@edizionidm.it tel: 02/20480344

Eventi Maya Plata eventi@edizionidm.it skype:mayaplata cell:3498734213 Commerciali: Enrico Bigatti e.bigatti@edizionidm.it skype: ebigatti cell:3282860964

Emanuela Dalchele e.dalchele@edizionidm.it skype: emanueladalchele cell:3332196167 Francesca Cuneo f.cuneo@edizionidm.it skype: Francesca Cuneo cell: 3396980893

Laura Origgi l.origgi@edizionidm.it cell: 3475649708 Edoardo Pavesi e.pavesi@edizionidm.it skype.: E.pavesi80 cell: 3394918442


Distribuzione Moderna. Il retail in real time. Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.

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Video e podcast

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pages 91-92

News

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page 90

Tecnologistica Rational presenta il nuovo strumento di cottura iKitchen

2min
pages 88-89

L’analisi Big Event, il boost di Barilla alla prima colazione Mulino Bianco

1min
pages 86-87

Finanza Cosmetica, le operazioni di M&A si spostano sulla cura del corpo

1min
page 85

Soluzioni in vetrina In grande distribuzione come in cantina

3min
pages 50-51

Digital Club/Retail L’innovazione non si ferma alla cassa

3min
pages 72-73

Customer NRF2021: The Retail’s Big Show

3min
pages 68-71

Real estate Franchising, quando il gioco si fa duro

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pages 66-67

Focus Un 2020 da ricordare per i vini in Gdo

7min
pages 40-49

Retail innovations Deli’Vrac - Svizzera

2min
pages 52-53

Mercati La pandemia frena la corsa della IV e V gamma

12min
pages 54-65

Mercati Tavolette e barrette di cioccolato sostengono il comparto dei fuori pasto dolci

15min
pages 20-33

Imprese Acqua Frasassi, una crescita responsabile

1min
page 39

Cover Le capsule di caffè nel carrello spingono la crescita

14min
pages 6-13

Intervista De Matteis accelera sul brand Armando

6min
pages 14-18

Carriere Come un anno di pandemia ha cambiato il mercato del lavoro nella distribuzione organizzata

3min
pages 34-36

Prodotti Gruppo Clai presenta Imola 1962, il salame senza conservanti aggiunti

1min
pages 37-38

Successi Rinaldo Franco chiude il 2020 in positivo

1min
page 19

Editoriale Mdd e Idm, due facce della stessa pandemia

1min
page 5
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