LE PROMOZIONI HANNO UN NUOVO SAPORE CON SPICES
Per il 2023, il benessere è al primo posto e lo dimostra uno studio condotto da NielsenIQ, presentato in occasione di Cibus 2023. L’analisi evidenzia come al giorno d’oggi, per la Clientela italiana, lo stare bene sia la priorità. La ricerca del cosiddetto “Good for me” si declina da un lato, in alimenti proteici e snack e dall’altro, nelle promozioni, un ventaglio di referenze che, studiato in maniera strategica dai Retailer, concorre a incentivare l’acquisto d’impulso e incrementare la redditività del punto vendita.
Epta punta l’attenzione sulla leva promozionale con Spices, la gamma di banchi refrigerati plug-in di Costan, che aggiunge un tocco di gusto allo store. Sono tre i modelli che la compongono: Vanilla, il verticale chiuso, Ginger, la versione open e Pepper, il semiverticale aperto.
L’inedita linea è progettata per arredare supermercati e ipermercati, ideale allo stesso tempo per le piccole superfici di proximity store e
stazioni di servizio. Molteplici i suoi punti di forza:
• Prestazioni frigorifere in classe 3M0, per Vanilla e 3M1, per Ginger e Pepper, che rendono i banchi adatti alla conservazione di diverse categorie merceologiche, come carne e pesce preconfezionati;
• Un look accattivante, grazie a linee minimal e un’illuminazione a LED, per esaltare al meglio sia i prodotti, che le grafiche pubblicitarie;
• Una Total Display Area (TDA) aumentata del 20% rispetto ai modelli precedenti, garanzia di un merchandising potenziato che consente l’esposizione, su un massimo di 5 ripiani della medesima dimensione, di un numero di referenze superiore;
• La personalizzazione degli elementi interni ed esterni dei mobili, con
l’opzione di decorarli con messaggi di advertising, in funzione delle esigenze di vendita;
• Ultima, ma non per importanza, la possibilità di integrare la piattaforma digitale LineON di EptaService, all’insegna di una connettività non-stop
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luglio/agosto 2023
Direttore responsabile
Armando Brescia
Direttore editoriale
Fabio Massi
Responsabile di redazione
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Hanno collaborato
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L’approccio data-driven deve accompagnare la trasformazione digitale
Veendo: grazie all’AI la moda si fa più sostenibile
L’innovazione del retail passa per le attrezzature negli store fisici
Relicyc lancia il pallet performante, riciclabile e personalizzabile
Rispondere alla domanda dei clienti quando e dove è necessario
Shopify nomina Deann Evans nuova managing director dell’area Emea
E-sampling: l’innovazione in un mercato vetusto
Brt lancia nuovi servizi e accelera sulla sostenibilità
L’eye tracking aiuta a migliorare l’esperienza dell’utente sui siti web
SOLUZIONI PDV IMPRESE
L’AI di Veesion contro il taccheggio si espande nei negozi italiani
Chep: +500mila pallet recuperati in Europa grazie al nuovo algoritmo
Benetton migliora le raccomandazioni per i clienti con Google Cloud
Packlink: per 7 italiani su 10 la fidelizzazione passa per il prezzo
CASE HISTORY VIDEO
De Matteis spinge sull’innovazione e sulla sostenibilità
Jakala e NIQ puntano sulla piattaforma
L’ERGONOMIA AL PRIMO POSTO
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L’APPROCCIO DATA-DRIVEN DEVE ACCOMPAGNARE LA TRASFORMAZIONE DIGITALE
Che sia presente all’interno dello store fisico o nel canale online o lungo i vari anelli della supply chain, la tecnologia è diventata un fattore sempre più decisivo per lo sviluppo del retail. Non passa giorno senza che nella nostra redazione arrivi un comunicato stampa con l’ultima novità digitale implementata da un’insegna della Gdo nei suoi punti vendita o con l’ultima soluzione robotizzata per il magazzino logistico aziendale basata sull’AI e il machine learning. Come confermano anche i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, infatti, le imprese del settore nel 2022 hanno continuato a investire nella trasformazione digitale, nonostante le difficoltà economiche e l’aumento dei costi di energia e materie prime.
Inoltre, secondo una recente ricerca condotta da Vanson Bourne con Atlantic Technologies su un centinaio di aziende italiane operanti nel settore dei beni di largo consumo, le imprese, per rendere più efficienti i loro processi interni e migliorare la soddisfazione dei clienti, per i prossimi tre anni sono intenzionate ad aumentare fino al 12% il loro budget per l’adozione di soluzioni tecnologiche in ambito Erp, Crm e business intelligence. A rallentare, però, il processo di digitalizzazione delle aziende ci sono ancora alcuni fattori legati al passato, come la consistente dipendenza dai processi manuali e la mancanza di competenze digitali interne. In particolare, la maggior parte dei responsabili IT intervistati dalla ricerca individua nella scarsa integrazione dei dati nei processi decisionali delle proprie aziende come il punto debole del cambiamento tecnologico in atto, capace di frenare gli sforzi per rimanere al passo con un mercato in continua evoluzione e per offrire ai clienti servizi più agili. In sostanza, l’approccio culturale all’innovazione delle aziende del retail, soprattutto data-driven, necessita di un ulteriore impulso.
L’innovazione del retail passa per le attrezzature negli store fisici di Fabio Massi
Nel corso del 2022 il canale dei negozi fisici, dopo aver superato in maniera definitiva le criticità vissute nel periodo della pandemia, ha recuperato la centralità nei piani di sviluppo dei retailer. La rete dei punti vendita sta attraversando una fase di profonda ristrutturazione e le insegne stanno abbandonando le grandi superfici di vendita per concentrarsi su formati di store più contenuti e con un posizionamento nei punti strategici dei centri città in grado di migliorare l’esperienza relazionale del consumatore e di supportare l’online.
Nonostante uno scenario macroeconomico piuttosto complicato caratterizzato dall’instabilità geopolitica, dall’aumento dei costi energetici e dalla consistente spinta inflattiva, l’innovazione continua a rivestire un ruolo rilevante per lo sviluppo del retail in Italia. Lo scorso anno, infatti, l’investimento nella trasformazione digitale da parte dei principali operatori del settore – secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano – non ha subito una battuta d’arresto e il rapporto tra spesa in innovazione digitale e fatturato è rimasto stabile rispetto al 2021 e pari al 2,5%.
Gli interventi messi in atto dalle insegne sono legati soprattutto all’ottimizzazione di alcune attività in negozio.
Gli interventi messi in atto dalle insegne sono legati soprattutto all’ottimizzazione di alcune attività in negozio, come l’implementazione di etichette smart, adottate e/o potenziate dal 18% dei top retailer per gestire in modo dinamico e in tempo reale le variazioni di prezzo. Il 28% ha attivato invece i chioschi digitali per favorire la conoscenza dei prodotti, il 23% ha investito sulle soluzioni di digital signage per una comunicazione più efficace con il cliente e il 18% ha sviluppato l’automatizzazione della customer experience attraverso sistemi di self scanning da app o device dedicati. Anche il punto cassa è un’area sulla quale i retailer hanno lavorato, con il 33% che ha investito in soluzioni di mobile e contactless payment e il 9% in sistemi di self check-out per snellire la fase di pagamento.
ETICHETTE ELETTRONICHE – EFFICIENZA
OPERATIVA – CUSTOMER EXPERIENCE
DIGITAL SIGNAGE – CLOUD BASED
SOFTWARE – COMUNICAZIONE A SCAFFALE
PRODUTTIVITÀ DI REPARTO – ELIMINACODE
GESTIONE DEI BANCHI SERVITI
KIOSK DIGITALI – NFC – INTERATTIVITÀ
DIGITAL COMMUNICATION
SOLUZIONI PER LA COMUNICAZIONE
DIGITALE IN-STORE E MOLTO DI PIÙ.
Normative, tendenze di
ed esigenze di bilancio guidano le scelte
Luca Masiero, direttore vendite Italia di Arneg, afferma che oggi la scelta delle attrezzature per il punto vendita è fortemente condizionata da diversi fattori: «Dalle normative in vigore (Fgas ed Eco Labelling) alle tendenze dei consumatori che, in seguito al periodo della pandemia del Covid, preferiscono maggiormente i negozi di prossimità e meno gli ipermercati, oggi in forte difficoltà. E poi ci sono anche le esigenze di bilancio: minori margini, infatti, impongono minori costi Capex e Opex. Dando per scontato che qualunque attrezzatura debba consumare poco, visto il peso dei costi energetici sul conto economico, le scelte dei mobili refrigerati e degli impianti vengono fatte ad hoc, negozio per negozio in base agli obiettivi di redditività prefissati e a seconda delle aree di locazione. Discorso a parte va fatto per il mondo del discount, dove la standardizzazione dei format è quasi obbligata».
Un sistema rivoluzionario più sostenibile
Per rispondere alle esigenze degli ultimi mesi Arneg propone Eco Ring System, presentato alla scorsa fiera di EuroShop. «Con questo rivoluzionario sistema offriamo la soluzione refrigerante che riduce in modo netto l’impatto ambientale – spiega Luca Masiero – e garantisce maggiore sicurezza, grazie all’utilizzo di una ridotta quantità di gas naturale per il raffreddamento in modalità plug-in di banchi frigo anche di grandi dimensioni. Inoltre, sono sempre più richiesti gli impianti integrati grazie ai quali siamo in grado, con un’unica centrale, di soddisfare i fabbisogni dei banchi frigoriferi e climatizzare (caldo e freddo) i locali dei negozi. La fornitura è completa del sistema di distribuzione dell’aria nell’area di vendita».
consumo
“Oggi la scelta delle attrezzature per il punto vendita è fortemente condizionata dalle normative in vigore e dalle tendenze dei consumatori“.
Le attrezzature performanti aiutano a contenere i consumi energetici
Per Elena Cagnoni, product and marketing strategy manager di Epta, sono tre le tendenze alla guida della recente evoluzione della Gdo: «Sostenibilità, risparmio energetico e prossimità. In tal senso, cresce l’attenzione del settore in materia di ambiente. Secondo un report di Federdistribuzione relativo al 2023, il 53% delle aziende afferma di adottare pratiche volte a ridurre la propria carbon footprint, mentre il 42% investe in tecnologie per diminuire le emissioni. Un approccio responsabile che si declina altresì in una gestione efficiente dei consumi, da conseguire anche attraverso l’impiego di attrezzature performanti. Si rileva, inoltre, un cambiamento nei format commerciali, in linea con comportamenti d’acquisto sempre più legati alla dimensione del quartiere. Parliamo, infatti, di 15-minute city, un concetto di centro urbano dove sia possibile soddisfare le proprie necessità essenziali a una distanza massima di un quarto d’ora. In questa riorganizzazione, i retailer puntano su un’elevata capillarità dei negozi, posizionati in punti strategici, dove fare la spesa diventa sinonimo di praticità e convenienza».
Nuova gamma dedicata al food in promozione
Tra le ultime novità di Epta spicca Spices, la gamma di banchi plug-in a marchio Costan. «Concepita per assicurare la massima visibilità e accessibilità dell’assortimento all’interno di aree dedicate alle promozioni o alla presentazione di prodotti in lancio –spiega Elena Cagnoni – la famiglia si compone di tre modelli: Vanilla, il verticale chiuso, Ginger, la variante open, e Pepper, il semiverticale aperto, disponibili esclusivamente con refrigerante naturale R290. Spices è in grado di preservare in maniera ottimale diverse food category, anche quelle più delicate. Le soluzioni possono essere inoltre personalizzate nei loro elementi interni ed esterni, offrendo ai retailer la possibilità di selezionare il colore preferito o decorare il mobile con messaggi pubblicitari».
“Sostenibilità, risparmio energetico e prossimità. In tal senso, cresce l’attenzione del settore in materia di ambiente“.
Nel segno della digitalizzazione
Secondo Vincenzo Parisi, direttore commerciale di Nicolis Project, negli ultimi anni l’evoluzione del punto vendita è stata sostanziale: «Dai prezzi alla comunicazione, dal pagamento ai processi operativi, tutto si è trasformato nel segno della digitalizzazione. L’intervento del digitale in Gdo ha portato novità su diversi livelli. Nell’organizzazione del punto vendita, agli operatori sono stati affiancati strumenti per ottimizzare le risorse e migliorare le performance, a partire dal cambio dei prezzi e gestione dei riassortimenti, fino alla riorganizzazione delle attività e della comunicazione in negozio. Anche l’esperienza d’acquisto di clienti sempre più digitali si è arricchita di app per fare la spesa e soluzioni per approfondire l’offerta, in modo da rendere agevole il passaggio tra l’informazione online e l’acquisto fisico. È così che etichette elettroniche e installazioni di digital signage sono diventate parte integrante dei negozi della Gdo: oggi schermi, totem e ledwall popolano i punti vendita e sono in grado di trasmettere contenuti personalizzati in base all’utente, per una comunicazione mirata ed efficace».
Novità nel digital signage
Novità 2023 è la piattaforma Profimax Cloud, progettata in collaborazione con Microsoft per gestire e distribuire la comunicazione in tutti i touchpoint digitali del punto vendita. «In un unico strumento centralizzato si uniscono creazione, pianificazione e distribuzione dei contenuti digitali – spiega Vincenzo Parisi – con soluzioni display attrattive per avvicinare la comunicazione al prodotto. Un’evoluzione palpabile che si traduce in ottimizzazione dei processi nei reparti IT, marketing e comunicazione della Gdo. Inoltre, abbiamo da poco presentato Lumina, un display multimediale bifacciale evoluto che eleva la promozione di prodotto veicolando messaggi in modo dinamico e coinvolgente, adatto a un molteplice utilizzo comunicativo e strategico nel punto vendita».
“L’intervento del digitale in Gdo ha portato novità su diversi livelli“.
Un partner verso l’evoluzione digitale
Soluzioni dedicate all’e-commerce per supportare le imprese nella crescita del loro business aziendale.
Flussi di spedizione ottimizzati per una maggiore flessibilità per tutti, clienti e destinatari.
Per scoprire di più, visitare brt.it/it/brt-per-ecommerce
Una soluzione ideale per la gestione della gastronomia
L’esigenza principale nel settore ristorativo della Gdo è quella di avere un’attrezzatura che permetta di risparmiare tempo, spazio e operatori, e che sia facile da usare. «iVario, il nostro sistema di cottura multifunzione, sta prendendo sempre più piede nei punti vendita Gdo – spiega Francesco Apostoli – perché è il supporto ideale per la gestione della gastronomia: un solo apparecchio per bollire, arrostire e friggere. Grazie all’intelligenza e ai processi integrati, guida l’utente passo passo e non necessita di controllo. I tempi di preriscaldamento sono molto più brevi rispetto a quelli dei sistemi di cottura tradizionali, così, oltre al risparmio di tempo, c’è da considerare anche un notevole risparmio energetico».
Aumenta il ricorso a soluzioni di supporto ai processi di produzione
Negli ultimi anni, le insegne della grande distribuzione hanno puntato sui servizi a valore aggiunto per i propri clienti, soprattutto nell’area del food. «Le tendenze del periodo vedono un forte incremento nella Gdo del settore della panificazione – afferma Francesco Apostoli, key account manager di Rational – un completamento dell’offerta dedicato a quei clienti che, soprattutto a causa degli orari, hanno difficoltà a recarsi nei panifici indipendenti dei centri cittadini. Aumentano anche i bistrot interni ai supermercati – non più solo quelli nelle gallerie dei centri commerciali – che permettono una pausa pranzo o uno snack di qualità mentre si fa la spesa. L’affiorare delle nuove tendenze non inficia sulla produzione dei polli che rimane al primo posto tra le richieste dei clienti. Ne consegue che, in termini di attrezzature, la domanda sia incentrata su soluzioni all’avanguardia, che possano supportare gli operatori nell’intero processo di produzione, sempre più vario».
“Negli ultimi anni, le insegne della grande distribuzione hanno puntato sui servizi a valore aggiunto per i propri clienti“.Alex Centimerio sales director Relex Solutions
Rispondere alla domanda dei clienti quando e dove è necessario
Relex Solutions è una multinazionale in forte crescita, che fornisce una piattaforma in grado di automatizzare e ottimizzare la supply chain, il merchandising e le decisioni operative.
Con un team di oltre 1.800 persone a livello globale, Relex Solutions offre ai propri clienti – retailer e marchi di beni di consumo – soluzioni altamente evolute per ridurre gli sprechi, i costi e il lavoro manuale, migliorando nel contempo la disponibilità dei prodotti, le vendite e la redditività aziendale. Alex Centimerio, sales director dell’azienda, illustra i dettagli di questi sistemi e i vantaggi per il business.
Quali sono le vostre soluzioni di punta?
Proponiamo una trasformazione radicale dei processi di previsione della domanda e di riordino automatico. La nostra soluzione usa il machine learning per una previsione della domanda altamente accurata, che permette di rispondere alle esigenze dei clienti quando e dove è necessario. La pianificazione dello spazio commerciale, l’allocazione e l’ottimizzazione dei planogrammi aiutano a evitare rotture di stock e mancate vendite, riducendo le scorte in eccesso e gli sprechi. Il nostro software di pianificazione delle promozioni permette di incrementare le vendite e i profitti derivanti dalle promozioni. La soluzione di pianificazione dei carichi di lavoro basata sull’intelligenza artificiale considera automaticamente un’ampia gamma di fattori che determinano le ore di lavoro, fornendo un quadro accurato delle future esigenze di personale. I retailer, così, sono sicuri che la giusta quantità di dipendenti sia programmata in ogni sede al momento giusto.
È possibile misurare i vantaggi di questi sistemi?
Due dei nostri valori fondamentali sono “Il cliente è un amico” e “Forniamo risultati misurabili”. I retailer e i marchi di beni di consumo ottengono risparmi sui costi, un taglio fino al 30% dei livelli di stock e una diminuzione fino al 40% del deterioramento dei prodotti freschi, mentre gli acquirenti vedono una maggiore disponibilità, esposizioni più attraenti nei negozi e maggiore freschezza della merce a scaffale, riducendo anche il rischio di sprechi alimentari domestici.
Come vengono identificate le soluzioni ottimali per ogni cliente?
Per instaurare partnership durature, in fase di prevendita è fondamentale un confronto trasparente su obiettivi, tempistiche, dati e risorse necessari. Al termine del progetto, programmiamo allineamenti periodici, per garantire che la soluzione risponda in maniera ottimale ai bisogni in continua evoluzione dei nostri clienti. Gli aggiornamenti programmati mettono subito a disposizione dei clienti i frutti del lavoro del nostro team di ricerca e sviluppo.
E' tutta una questione di organizzazione.
Il cibo è qualcosa di cui essere orgogliosi, ed ora anche la produzione con iCombi Pro e iVario. Per risultati sempre ripetibili e sempre di alta qualità, senza errori e con un'efficienza straordinaria.
Prodotti freschi e subito pronti per la spesa quotidiana dei tuoi clienti.
Può descrivere una case history di aziende che hanno adottato soluzioni Relex Solutions?
In tempi di rapida evoluzione e frammentazione della domanda, nonché di interruzioni globali della supply chain, i nostri clienti apprezzano la possibilità di rispondere velocemente alle situazioni impreviste. Un’azienda cooperativa italiana, che utilizza la nostra soluzione basata sull’intelligenza artificiale per la previsione e il riordino di tutti i suoi centri di distribuzione, ha mantenuto invariata la disponibilità dei prodotti per i 180 punti vendita che rifornisce, nonostante le attuali difficoltà di approvvigionamento. L’azienda ha anche aumentato la rotazione delle scorte fino all’11% a seconda della categoria di prodotto e ridotto del 20% il carico di lavoro dei pianificatori. Un altro nostro cliente, distributore intermedio del farmaco con 15 centri di distribuzione, che rifornisce circa 90mila prodotti a 7.500 farmacie in Italia, ha mantenuto una disponibilità superiore alla media di mercato nonostante la pandemia di Covid-19 e le carenze di prodotto che caratterizzano la fase attuale. Contemporaneamente, negli ultimi due anni ha registrato un aumento del 6% della rotazione delle scorte rispetto ai 12 mesi precedenti e un aumento costante delle vendite nell’ultimo triennio.
E-sampling: l’innovazione in un mercato vetusto
L’attività di sampling, che si traduce nella possibilità per il cliente di provare un prodotto senza l’obbligo di acquistarlo, non si è molto evoluta nel corso degli anni e oggi gli esempi innovativi che suscitano interesse sono davvero pochi. Il caso di Samplia.
A tutti sarà capitato almeno una volta di ricevere l’invito ad assaggiare una fettina di prosciutto, quello buono ovviamente, dal droghiere o macellaio del proprio quartiere. L’attività di “sampling”, ovvero far provare un prodotto senza l’obbligo di acquistarlo, ha radici lontanissime ed è sempre stata una delle forme più importanti di pubblicità al mondo per far crescere il numero di clienti e, di conseguenza, le vendite.
Purtroppo, questa attività non è riuscita a stare al passo con i tempi, perdendo di valore e diventando piano piano secondaria, un “di cui” di un’altra attività del piano di marketing, rendendo i clienti investitori consciamente insoddisfatti.
Ed ecco l’“insoddisfazione non monitorata” composta da sorridenti hostess e steward, con il loro carrellino, zainetto, banchetto ecc., che regalano confezioni di prodotto a tutti. C’è chi li evita e c’è invece chi si ferma. Rimane sempre un’attività “push” vetusta, che interrompe un momento della nostra giornata in cui stiamo facendo altro, al pari delle altre forme di pubblicità.
Fortunatamente c’è chi invece è riuscito, grazie a ingegno, innovazione e spirito imprenditoriale, a dare nuovo lustro e importanza al sampling trasformandolo in un’attività “pull” nel rispetto dei principali Kpi richiesti dai clienti investitori. Stiamo parlando dell’e-sampling (o digital sampling), che sfrutta le nuove opportunità “phygital” per fare sampling in modo efficace, efficiente, misurabile e (soprattutto) con un Roi positivo.
Samplia è forse uno degli esempi più esaustivi per comprendere quali sono i principali vantaggi. Tutto il processo si basa sull’app Samplia che permette, agli utenti che la scaricano e si registrano, di ritirare, in modo facile e veloce, l’omaggio in una delle postazioni installate nelle gallerie dei principali centri commerciali. Dietro questa semplicità c’è un’architettura informatica e tecnologica che permette realmente di ottenere vantaggi da tutti i punti di vista, compreso un monitoraggio e una reportistica completa di tutte le fasi.
Ogni campagna di e-sampling su Samplia ha numerosi vantaggi:
- AFFISSIONE: sui quattro lati del totem, illuminato con Led a basso consumo, alto 2,5 m con un Ots elevatissimo che attira, ingaggia e allo stesso tempo incrementa la brand awareness.
- COMMUNITY: oltre 100mila utenti profilati e validati che si auto-segmentano in relazione alla tipologia di campagna.
- AGE CONTROL: per fare campagne +18 legate a prodotti con contenuto alcolico nel rispetto della normativa vigente, tramite inserimento della tessera sanitaria che sblocca l’erogazione.
- 1:1: un solo prodotto erogato per persona a campagna.
- E-SURVEY: ricerca di mercato post trial la cui mancata partecipazione blocca la possibilità di fare il download della campagna successiva, facendo arrivare fino all’85% il tasso medio di rispondenti.
- RETARGETING: possibilità di inviare dem personalizzate post campagna in modo da incrementare le conversioni all’obiettivo predefinito dal cliente.
- UGC: creazione di contenuti genuini e spontanei condivisi dalla community sui principali social network.
- VENDITE: incrementi delle vendite durante il periodo di campagna nella Gdo nel centro commerciale in cui è presente Samplia.
Le code che si formano durante le campagne sono forse il miglior modo di dimostrare la validità di questa nuova metodologia phygital per fare sampling innovativo. Veicolatene meno, veicolateli meglio!
Brt lancia nuovi servizi e accelera sulla sostenibilità
Brt scommette sullo sviluppo dell’e-commerce e investe su nuove soluzioni per l’out-of-home, con un’attenzione crescente sul fronte della sostenibilità ambientale.
Brt, azienda italiana attiva nel settore del trasporto merci, è oggi parte di Geopost, leader europeo delle spedizioni con 2,1 miliardi di consegne nel mondo. Nel nostro Paese
può contare su oltre 200 filiali su tutto il territorio nazionale e più di 7mila punti di ritiro tra edicole, tabaccherie, cartolerie ecc. Sandra Iacobucci, chief marketing & communication officer di Brt, ci spiega tutte le novità e i progetti dell’azienda.
Come giudica lo sviluppo che sta avendo l’e-commerce in Italia e quale opportunità rappresenta per Brt?
Il processo d’acquisto è sempre più mediato dalle tecnologie digitali e dai dispositivi mobile. Secondo quanto riportato nella ricerca Netcomm NetRetail 2023, sono oltre 33 milioni gli acquirenti digitali italiani e quest’anno gli acquisti online cresceranno del 13% e raggiungeranno il valore di 54 miliardi di euro. Il commercio elettronico rappresenta quindi un’opportunità di crescita soprattutto per le piccole e medie imprese che decideranno di adattarsi alla transizione digitale: hanno ancora tanta strada da fare. Brt si pone come un partner, un acceleratore della transizione grazie all’offerta di servizi in grado di facilitare il passaggio. Penso a Plug & Ship, un nostro nuovo plug-in per accompagnare le imprese, in particolare le Pmi, sui grandi marketplace globali.
In occasione del Netcomm Forum 2023 Brt ha presentato il nuovo servizio dei locker per l’e-commerce: quali sono le caratteristiche di questa novità e di quali numeri parliamo?
È un progetto importante nato con l’obiettivo di aumentare la capillarità delle soluzioni outof-home, un servizio sempre compatibile con le esigenze dei consumatori: la consegna a domicilio resta la preferita, ma il 48% degli acquirenti abituali utilizza più luoghi. Il servizio è già attivo, ma procederemo rapidamente con lo sviluppo, collocando gli impianti in aree di facile accesso come centri commerciali o distributori di carburante, dove ci sono ampi orari di apertura e accessibilità anche nei weekend. Entro la fine dell’anno prevediamo l’installazione di 150 locker nelle principali città italiane, con un piano di espansione per gli anni a seguire.
La novità dei locker si va a integrare nella strategia out-ofhome dell’azienda. Quali sono gli altri servizi
che proponete?
In ambito out-of-home, il nostro punto di forza sono gli oltre 7mila Brt-fermopoint a disposizione dei nostri clienti, che si integrano con i locker. Una rete capillare, di prossimità in tutta Italia, dove ritirare e spedire con grande flessibilità di orario. Una rete che continua a crescere costantemente. In ambito e-commerce, come già accennavo, la novità è Plug & Ship, un servizio che integra le soluzioni e i sistemi di Brt per la gestione delle spedizioni e per il commercio online con le principali piattaforme e-commerce e marketplace, consentendo ai merchant di ottimizzare e semplificare il flusso di spedizione.
Digitalizza la supply chain e aumenta la competitivita’ internazionale
Electronic Data Interchange: Comarch EDI
Fatturazione Elettronica: Comarch e-Invoicing
Comarch
Online Distribution
La soluzione Comarch Master Data Management:
Comarch Master
Data Management
• rende disponibili le informazioni sui prodotti aggiornate in tempo reale a tutti i partner
• permette di approvare le modifiche agli articoli attraverso processi personalizzabili
• collega le applicazioni esterne (sito ecommerce, DAM) per aggiornarle automaticamente
• permette di trovare nuovi fornitori e prodotti all’interno dei cataloghi o per mezzo di richieste di nuove forniture a potenziali partner
Sul fronte della sostenibilità ambientale quali risultati avete raggiunto negli ultimi mesi e quali sono i prossimi progetti aziendali?
Intanto occorre chiarire che la sostenibilità, oltre che un impegno etico, è sempre più un fattore di competitività. I dati dell’E-Shopper Barometer di Geopost, che abbiamo presentato a Netcomm, evidenziano che il 64% dei consumatori europei è più propenso ad acquistare da siti che offrono opzioni di consegna sostenibile. Il nostro obiettivo e del Gruppo Geopost è quello di diventare il fornitore di riferimento per le consegne sostenibili. Nel 2021 abbiamo realizzato 235 milioni di consegne carbon neutral. Gli investimenti su infrastrutture e mezzi hanno consentito di ridurre del 14,1% le emissioni di CO2 rispetto al 2020. Continueremo in questa direzione puntando, in particolare, su impianti di ricarica elettrici e sul fotovoltaico. Vogliamo arrivare al 27% di riduzione di emissioni nel 2025, grazie anche agli investimenti nell’out-of-home. Inoltre Geopost – di cui Brt fa parte – è la prima azienda nel settore delivery ad aver ricevuto l’approvazione della Science Based Targets initiative (SBTi) per i suoi obiettivi a breve e lungo termine per la riduzione delle emissioni di CO2. Un riconoscimento importante, che supporta scientificamente il piano del Gruppo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra il più vicino possibile allo zero entro il 2040 e che si inserisce pienamente nel percorso di diventare il punto di riferimento internazionale nella consegna sostenibile.
L’eye tracking aiuta a migliorare l’esperienza dell’utente sui siti web
Attraverso questa tecnologia è possibile identificare i punti di attenzione degli utenti durante la navigazione online e posizionare strategicamente gli elementi chiave all’interno di un sito.
Negli anni, è possibile osservare come, sotto l’influenza dello sviluppo della tecnologia e delle tendenze di design, l’aspetto delle pagine web e il modo in cui le informazioni vengono esposte sono sempre in un continuo cambiamento, con siti sempre più dinamici e landing page che cambiano a seconda del target impostato.
Anche i modelli di comportamento degli utenti nella ricerca di informazioni stanno cambiando drasticamente da Paese a Paese, e anche per range di età.
Con particolari tool digitali, ma anche fisici come l’eye tracking, è possibile migliorare l’esperienza dell’utente sui siti web tracciando i movimenti oculari durante la navigazione. Questo permette di identificare i punti di attenzione degli utenti e posizionare strategicamente gli elementi chiave. Inoltre, l’eye tracking rileva le difficoltà degli utenti e consente di apportare miglioramenti mirati. Può essere utilizzato per valutare l’efficacia degli annunci pubblicitari e testare prototipi di siti web. Nel complesso, l’eye tracking ottimizza l’usabilità e l’esperienza del cliente, creando siti web più coinvolgenti ed efficaci.
Nell’esperimento “Eye-tracking Web Usability Research” svolto da Paweł Weichbroth, Krzysztof Redlarski e Igor Garnik, sono stati coinvolti 43 partecipanti, tutti studenti del Politecnico di Danzica (Polonia), con un’età media di 22 anni. È stato impiegato un sistema di eye-tracker Tobii TX300 per registrare i movimenti oculari durante il test. Lo scopo era quello di utilizzare tre diversi portali web come oggetti dello studio: Onet, Wiadomosci24 e Bbc. Sono state definite due attività: trovare le condizioni meteorologiche attuali a Danzica e trovare il tasso di cambio della valuta polacca rispetto all’euro. Durante l’esperimento, sono state analizzate le traiettorie degli sguardi dei partecipanti per identificare le aree di maggiore interesse.
Lo studio condotto ha analizzato il comportamento tipico degli utenti nella ricerca di informazioni. Nella prima fase dell’analisi sono stati identificati i modelli comuni e i comportamenti che si sono verificati tra gli utenti. È emerso che gli utenti cercano le informazioni desiderate attraverso lo strumento di ricerca, la barra dei menu o l’analisi della home page. Successivamente, l’indagine quantitativa ha confermato le basi della prima fase dell’osservazione dei dati e ha identificato le possibili cause dei diversi comportamenti dei partecipanti allo studio.
Tutti i partecipanti hanno completato i primi tre compiti, mentre nessuno di loro è stato in grado di terminare gli ultimi tre. I compiti sono stati appositamente progettati in modo tale che la prima parte fosse risolvibile, mentre la seconda risultasse irrisolvibile. Questo scenario aveva lo scopo di stimolare i partecipanti a commentare gli ostacoli e i vincoli, il che alla fine ha portato a valutare l’usabilità di un determinato servizio da un lato e, dall’altro, la navigazione casuale ha aumentato progressivamente la loro concentrazione e cognizione al fine di risolvere i compiti assegnati. Di conseguenza, sono state osservate diverse reazioni: rinuncia (abbandono del compito dopo alcuni tentativi falliti), impazienza (aumento di tensione e distrazione nel tempo) e ingegnosità personale (azioni fuori dagli schemi, ad esempio sfruttando la funzionalità del browser web, aprendo nuove schede contemporaneamente, utilizzando motori di ricerca noti).
L’analisi dell’eye-tracking combinata con la tecnica del pensiero ad alta voce può fornire indicazioni preziose ai progettisti sulla costruzione dei servizi informativi e può rappresentare un punto di partenza per ulteriori affinamenti dell’usabilità. Questa tecnologia si può utilizzare su tutti gli schermi che trasmettono immagini, video e pubblicità, e le sue applicazioni diventano cruciali in un mondo dove i cartelloni pubblicitari sono sempre meno di carta e sempre più digital.
Veesion, la startup che utilizza l’intelligenza artificiale per rilevare i furti in tempo reale nei punti vendita del retail, si sta rapidamente espandendo a livello internazionale, in particolare in Italia.
Veesion rileva una media di 100mila gesti sospetti al mese in più di 2mila negozi in oltre 20 Paesi, di cui circa 150 in Italia e riduce le perdite di fatturato dal 30% al 70%. Nel 2020, secondo lo studio realizzato da Crime&Tech, le differenze inventariali hanno rappresentato in media l’1,8% del fatturato delle aziende del settore retail in Italia, pari, in termini economici, a una cifra stimabile intorno ai 3,4 miliardi di euro. Questo dato potrebbe rappresentare il quinto gruppo retail in Italia se lo si interpretasse come il fatturato di un’azienda.
Il software, basato sull’apprendimento continuo, aiuta a migliorare le prestazioni delle guardie giurate e dei dipendenti con un preciso obiettivo: ridurre le differenze inventariali. Si collega al sistema di videosorveglianza già installato nel negozio e quando rileva un furto, invia una notifica ai dispositivi abilitati (computer, tablet e smartphone). Una volta ricevuta la stessa, le guardie di sicurezza possono intervenire sulla base di prove evidenti.
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La tecnologia di Veesion incorpora l’apprendimento continuo, in pratica la soluzione impara dalle situazioni che incontra e migliora costantemente le sue prestazioni in base ai dati che che riceve ed elabora. Il software, che è anche in grado di rilevare gesti simultanei su diverse telecamere consentendo di ottimizzare le spese per la sicurezza, non identifica volto, altezza, età o colore del possibile taccheggiatore, ma individua solamente i gesti sospetti. Questo permette alla startup di essere pienamente conforme alla legge Gdpr. La soluzione si adatta a tutti i tipi di punti vendita tra cui supermercati, farmacie, cosmetici, abbigliamento, elettronica, bricolage. Nel 2023 Veesion ha l’obiettivo di attrezzare almeno 600 negozi in Italia.
L’AI di Veesion contro il taccheggio si espande nei negozi italiani
Chep: +500mila pallet recuperati in Europa grazie al nuovo algoritmo
«Un anno fa abbiamo lanciato il “progetto Predict” – spiega Alfonso Martín, asset productivity solutions director di Chep Europe – teso a promuovere un approccio basato sui dati per il recupero degli asset aziendali. Facendo leva sulle tecnologie di machine learning e sui dati che riceviamo da produttori, trasportatori e clienti al dettaglio, abbiamo sviluppato una serie di algoritmi che definiscono le attività settimanali per gli operatori dei nostri call center. Lo strumento gestisce i ritiri da oltre 100mila sedi e, solo lo scorso anno, ci ha aiutato a incrementare di ben 500mila unità i pallet recuperati, con conseguente aumento dell’efficienza delle supply chain e supporto alla sostenibilità».
L’ambizione di Chep di reinventare il pooling – modello circolare che prevede il riutilizzo delle sue piattaforme – comporta il potenziamento di una soluzione globale già leader di mercato, creando simultaneamente nuove capacità commerciali e identificando opportunità inedite con cui apportare valore per il cliente. Tutto questo si basa su una trasformazione digitale che massimizzerà il potere dei dati e le informazioni digitali. In sinergia con i suoi principi fondanti – riutilizzo, resilienza e rigenerazione – Chep fa da pioniere nell’avvento delle supply chain del futuro.
Al momento il call center si occupa dei contatti sia in entrata sia in uscita per il servizio clienti, relativamente al recupero delle attrezzature. Più di 100 operatori curano questi aspetti in ben 25 lingue, supportando 28 nazioni europee. Inoltre, il sito aziendale permette di richiedere in modo semplice e rapido il ritiro dei pallet online.
Chep, fornitore globale di soluzioni per supply chain, sta mettendo a punto la trasformazione digitale delle sue attività, comprese le modalità di gestione di recupero dei pallet e le operazioni del call center di Lisbona, centro nevralgico per tutta l’Europa. LEGGI ANCHE
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FoolFarm, il principale venture builder italiano nel campo deep-tech, presenta la startup Veendo, che introduce una soluzione innovativa per la moda circolare con una rivoluzionaria esperienza di rivendita AI-powered.
Obiettivo di Veendo è offrire un servizio B2C basato sull’intelligenza artificiale finalizzato a facilitare e ottimizzare i processi di vendita online degli accessori e dell’abbigliamento di seconda mano. La startup propone di contrastare con l’innovazione lo spreco nel settore del fashion, permettendo al contempo ai consumatori e alle aziende del comparto di massimizzare i propri guadagni vendendo capi e accessori usati.
Secondo il Resale Report 2023 curato da ThreadUp, il valore transato del settore nel 2022 in tutto il mondo ha superato i 177 miliardi di euro con proiezioni di crescita annue superiori al 16% fino al 2028. Un’esplosione di popolarità testimoniata dalla grande partecipazione dei consumatori ad attività di rivendita online: oltre un italiano su due ha rivenduto un capo di abbigliamento nell’ultimo anno e l’80% di chi non lo ha fatto intende rivendere qualcosa nei prossimi 12 mesi (fonte: ricerca FoolFarm e Toluna su un campione di 1.500 italiani, marzo 2023).
Eppure, secondo un recente studio di Bcg per Vestiaire Collective, il settore sta vivendo una carenza di offerta rispetto a una domanda in costante crescita. Sebbene il desiderio di liberarsi del superfluo evitando sprechi sia ormai un’esigenza diffusa e consolidata, rivendere online pone ancora frizioni significative. In particolare la mancanza di tempo e know-how da dedicare a questa attività scoraggia milioni di utenti; Veendo nasce per aiutare proprio loro.
Grazie all’AI di Veendo i consumatori possono digitalizzare il proprio guardaroba e creare una vetrina virtuale in modo semplice e immediato. Un vero e proprio abilitatore che consente di pubblicare i propri annunci di vendita su tutte le piattaforme online, senza alcun onere di gestione della pubblicazione e della vendita, abbattendo così in modo drastico l’impegno necessario per ottenere delle buone performance commerciali.
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Relicyc lancia il pallet performante, riciclabile e personalizzabile
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Relicyc, realtà attiva nel riciclo delle materie plastiche e legno, ha prodotto il pallet Logypal mediante l’utilizzo esclusivo di poliolefine diffusamente riciclabili.
Vantando una consolidata esperienza di oltre quarant’anni nella lavorazione di pallet, l’azienda italiana con vocazione internazionale ha infatti potuto affinare tutti i dettagli progettuali indispensabili per dare vita a un materiale plastico che potesse soddisfare le più ampie esigenze dei clienti nel campo della logistica: maneggevolezza, stabilità, mancanza di spigoli vivi, accorgimenti per evitare i ristagni dei liquidi, bordini per contenere le merci sono infatti soltanto alcuni dei molteplici vantaggi del Logypal.
Leggeri, resistenti, lavabili e inattaccabili e dall’umidità, i pallet in plastica rappresentano la vera alternativa al pallet in legno trattato Ispm-15, con un costo equiparabile, ma senza vincoli burocratici relativi al materiale e senza l’obbligo di quantità minime ordinabili. Logypal può essere inoltre personalizzato in base alle esigenze del cliente tramite un’etichetta standard in Pvc rigido che viene applicata con un sistema a incastro incorporato nel pallet stesso.
Il materiale plastico utilizzato per la sua produzione – generalmente articoli in polipropilene (PP) e in polietilene (PE-HD), in qualunque condizione siano, forniti da industrie, consorzi di filiera, Gdo o riciclatori – viene ritirato, accuratamente selezionato e macinato direttamente da Relicyc all’interno di un apposito stabilimento. Macchinari tecnologicamente avanzati, tramite un processo di macinazione, consentono di ottenere un prodotto altamente selezionato e pronto per essere rilavorato e trovare nuova vita.
Pioniera nel settore, Relicyc ha anche adottato l’innovativa quanto fondamentale tecnologia blockchain del programma Certified Recycled Plastic. Il servizio garantisce la tracciabilità fisica, contrattuale, logistica, finanziaria, ambientale e informatica della materia plastica utilizzata nei pallet Logypal: attraverso un apposito QR code si potrà accedere a numerose informazioni dettagliate sul prodotto.
Shopify nomina
Deann Evans
nuova managing director dell’area Emea
Shopify, la principale società di commercio globale che fornisce un’infrastruttura Internet essenziale per il retail, annuncia un nuovo ruolo di leadership per Deann Evans nell’area Emea, che avrà l’obiettivo di guidare la crescita nella regione e di supportare meglio i merchant, i partner e lo sviluppo di prodotti innovativi.
L’area Emea rappresenta il 25% della base di merchant Shopify e il 16% del fatturato dell’ultimo anno fiscale, pertanto il continuo investimento in una leadership di alto livello risulta fondamentale per i piani di crescita futuri dell’azienda anche a livello locale. In questo contesto, l’Italia è tra i mercati di punta, con i merchant locali che – secondo lo Shopify Entrepreneurship Index, che misura l’impatto economico degli imprenditori in 40 Paesi – nel 2022 hanno generato un impatto sull’economia nazionale di 3,9 miliardi di euro, segnando una crescita a doppia cifra (+18,1%) rispetto al 2021 e più che raddoppiando il risultato del 2020. Inoltre, l’impatto sul Pil è stato pari a 1,7 miliardi di euro, traducendosi in un +16,4%. Non solo: lo scorso anno, i merchant italiani attivi su Shopify hanno sostenuto la creazione di 19.391 posti di lavoro (di cui 4.691 diretti), segnando un +19% rispetto all’anno precedente.
Deann Evans assume il ruolo di managing director per l’area Emea di Shopify, dopo essere stata director of Emea expansion & partnerships. Sarà responsabile dell’espansione della crescita regionale attraverso il supporto e lo sviluppo di merchant e imprenditori, della crescita dell’ecosistema dei partner e della guida della cultura dei team nei mercati Emea di Shopify. Nel nuovo ruolo, Deann supervisionerà anche l’attività commerciale di Shopify in Italia, collaborando con il country manager italiano Paolo Picazio. Prima di entrare in Shopify nel 2021, Deann ha ricoperto numerosi ruoli di leadership in aziende di e-commerce e tecnologia, tra cui eBay, Mettr e Sizmek.
Benetton migliora le raccomandazioni per i clienti con Google Cloud
Benetton Group, una delle aziende di moda più note nel mondo e presente nei principali mercati con una rete commerciale di circa 4mila negozi, ha scelto Google Cloud con l’obiettivo di migliorare gli strumenti di raccomandazione per i clienti online.
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Durante la pandemia di Covid-19, con la chiusura obbligatoria dei negozi, Benetton Group è riuscita a digitalizzare con successo la propria shopping experience e, con l’aiuto di Google Cloud, a costruire un data lake di marketing per comprendere meglio i propri clienti e le loro preferenze. All’inizio del 2022, dopo il lancio della nuova esperienza omnichannel, il Gruppo voleva iniziare a utilizzare le informazioni acquisite per testare nuovi terreni. «Avevamo la necessità di servirci di un sistema che utilizzasse l’intelligenza artificiale per comprendere meglio le esigenze dei nostri clienti e garantire loro raccomandazioni personalizzate – spiega Antonio Patrissi, chief digital officer di Benetton Group – e Google Cloud era l’unica piattaforma disponibile sul mercato in grado di fornirci ciò di cui avevamo bisogno».
La precedente soluzione di gestione dei contenuti di Benetton Group aveva un sistema di raccomandazioni integrato, ma l’azienda mirava a qualcosa di più sofisticato. Con una piattaforma basata sul cloud, il Gruppo aspirava a utilizzare strumenti di analytics e di intelligenza artificiale all’avanguardia per acquisire informazioni dettagliate sui modelli di acquisto, sulle performance dei negozi in un ambiente multicanale e su come localizzare le raccomandazioni per una base clienti globale.
Benetton Group ha dato quindi il via al progetto adottando un approccio multi-sito e raggruppando i diversi Paesi per gruppi linguistici. Questo ha permesso di creare modelli di raccomandazioni personalizzati basati sulle specificità degli utenti. Il Gruppo ha recuperato da 90 a 120 giorni di dati per ogni Paese da Google Analytics e BigQuery e li ha importati in Recommendations AI.
Packlink: per 7 italiani su 10 la fidelizzazione passa per il prezzo
Secondo l’ultimo rapporto realizzato da Packlink, la principale piattaforma di soluzioni logistiche, che ha analizzato le attuali priorità dei consumatori europei, per il 69% degli italiani il fattore principale che li spinge ad acquistare ripetutamente da uno stesso brand è il prezzo. Dunque un prodotto economico rispetto a uno di qualità superiore.
Dall’analisi emerge che la qualità del prodotto (55,2% degli intervistati) passa in secondo piano rispetto al prezzo, mentre la qualità della spedizione è al terzo posto (45,4%). In questo senso, gli italiani stanno sacrificando il rapporto qualità-prezzo in nome del risparmio. Anche Regno Unito (73%), Francia (63,9%) e Spagna (62,1%) si posizionano tra i Paesi europei che attribuiscono la maggiore importanza al prezzo al momento dell’acquisto.
Da questi dati si può osservare un cambiamento nel modo di acquistare anche per i consumatori del nostro Paese che hanno sempre considerato la qualità dei prodotti come elemento cruciale negli acquisti, sia online sia offline. «Il nostro studio mostra che stiamo riscontrando un notevole aumento dell’attenzione alle etichette dei prezzi da parte dei clienti – afferma Noelia Lázaro, direttrice marketing di Packlink – i quali non guardano più solo al marchio o alla qualità del prodotto. I cambiamenti nelle priorità riflettono la necessità delle aziende di comprendere le nuove esigenze dei clienti e adattarsi a loro per continuare a crescere sul mercato».
L’analisi mostra che ci sono piccole differenze tra il punto di vista dei consumatori e dei venditori. Per questi ultimi, la fidelizzazione dei clienti non deriva in primis dai prezzi accessibili, bensì dalla qualità del prodotto (65,9%). Secondo i retailer, i prezzi sono la seconda motivazione (53,1%), seguita dalla qualità del servizio clienti (51%). Lo studio, inoltre, evidenzia che il prezzo non è considerato così importante per i venditori in nessun Paese europeo, che nella maggior parte dei casi lo posizionano come la seconda o terza variabile più rilevante quando si tratta di fidelizzare i clienti.
De Matteis spinge
sull’innovazione e sulla sostenibilità
De Matteis Agroalimentare, azienda italiana leader nel settore della pasta premium, dimostra un forte impegno per l’innovazione e la sostenibilità dei propri prodotti. Grazie alle tecnologie utilizzate nel proprio stabilimento e all’utilizzo di ingredienti biologici garantisce prodotti di alta qualità e sostenibili dal punto di vista ambientale. L’amministratore delegato Marco De Matteis ci racconta alcuni dettagli dell’attività.
Jakala e NIQ puntano sulla piattaforma Tradedimensions
2.0
Jakala, la martech company che aiuta le aziende clienti a migliorare le performance di sales e marketing fornendo supporto in ambito strategico, analytics, digital e technology, in collaborazione con NIQ ha presentato Tradedimensions 2.0, la piattaforma in-cloud aperta all’integrazione delle fonti dati delle due aziende con dati prima parte di industria e distribuzione. Ce ne ha parlato nel dettaglio Gianluigi Crippa, senior partner di Jakala.