L'Arte in evidenza di Sonia Sartor
Le colline a colori
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l 22 aprile scorso a Conegliano, nella cornice di palazzo Sarcinelli, è stata inaugurata la mostra “Le colline a colori. L’arte del patrimonio Unesco.” Oltre 40 artisti tra pittori, ceramisti, fotografi, compiono un itinerario alla riscoperta delle colline tra Conegliano e Valdobbiadene. La mostra è stata promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Conegliano e dall’associazione La Chiave di Sophia con il Patrocinio della regione del Veneto, della Provincia di Treviso, e di 14 comuni del territorio Unesco. Nella terra del Prosecco Superiore DOCG, vino dal prestigio internazionale, gusto e bellezza si uniscono per offrire al visitatore l’esperienza di un viaggio tra cantine, degustazioni, vigneti e piccoli borghi. L’aspetto a mosaico, identificativo dell’area collinare, è strettamente connesso all’esperienza di pratiche ambientali e storiche promosse dai viticoltori attraverso un uso virtuoso del territorio. È stato
infatti possibile preservare la biodiversità e l’equilibrio ecologico dell’area, attualmente simboleggiati dalla coesione di vigneti sui ciglioni con piccoli boschi, siepi e filari di alberi. Il riconoscimento delle Colline a patrimonio Unesco, dopo un lungo iter iniziato nel 2008, è stato ottenuto nel 2019 nel corso della 43^ assemblea tenutasi a Baku. Le suggestioni e gli scorci provenienti da questa terra sono tradotti in arte tra le sale del palazzo rinascimentale e saranno fruibili fino al 26 giugno, data che coincide con il termine della mostra. La curatrice dell’esposizione Lorena Gava attribuisce alle opere esposte la forza di coinvolgere ed incuriosire lo spettatore. Ciascun artista tra i presenti racconta un luogo specifico del patrimonio culturale, un luogo del cuore dal quale hanno origine idee ed ispirazioni. Molteplici sono anche le dinamiche ed i momenti messi in scena. Luciana Vettorel Ghidini, originaria di Tezze di Piave, in Ricordo di un mattino tra Follina e Cison imprime su tela uno scenario semplice e genuino capace di dare vita a riflessioni profonde: una tazza di caffè posizionata su un davanzale oltre il quale si staglia lo scenario collinare. Un’immagine senza alcun dubbio familiare che evoca la sottile sensazione di un momento di quiete. Gina Roma, nata a Vazzola, nell’opera Il sole nella vigna celebra l’incontrastata forza della natura rappresentata dalla luce solare che filtra tra i grappoli d’uva dei vigneti.
Nelle opere di Claudio Feruglio invece a dominare la scena è il colore rosso volto a descrivere una prospettiva che vede protagoniste le Colline al tramonto. Responsabili dell’arricchimento della mostra sono numerosi eventi quali spettacoli, passeggiate e conferenze programmati con la finalità di presentare il territorio in tutte le sue sfumature. Il sindaco di Conegliano Fabio Chies ha insistito sull’importanza che si cela nella decisione di rendere gratuito l’accesso all’esposizione così da incentivare la conoscenza di un patrimonio unico al mondo. Lo spirito con cui è stata allestita la mostra sembra connettersi armoniosamente con la citazione dell’autore italiano Fabrizio Caramagna: “Camminare sottovoce con le vigne negli occhi. E la collina trova sempre un modo per accarezzarti”
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