Valsugana News n. 9/2020 Novembre

Page 71

Cose da mamme… e da papà di Elisa Corni

Il babywearing:

indossare il bimbo

È sempre più facile vederli in giro: uomini e donne con strani zaini sulla schiena o addirittura appesi davanti che ospitano i loro bimbi. Sono le mamme portatrici e i papà canguri, genitori che fanno spesso di una pratica millenaria, quella del trasporto dei figli tramite fasce, marsupi e altri supporti, un’abitudine; quasi una filosofia.

N

el web ma non solo è noto come “babywearing”, letteralmente “indossare il bambino” ed è meno semplice di quanto sembri. Ma una volta entrati in contatto con questa pratica difficilmente i genitori se ne separano. Ci sono molti modi di “portare”, come dicono i genitori che praticano questa abitudine, ma tutti sono accompagnate da una serie di effetti positivi oggettivi e universali. Pensate che spesso l’uso di fasce è incentivato fin dalla nascita ad esempio per combattere la depressione post partum che a volte accompagna le neomamme. Questo perché il contatto fisico con il proprio bebé incrementa la produzione dell’ossitocina, l’ormone della felicità, con innegabili effetti su entrambi. Ma più in generale, diversi studi hanno evidenziato come la vicinanza fisica prolungata con mamma e papà aiuti a creare legami più profondi. Più in generale questa arte, perché tra legature particolari e fasce belle come dipinti è di questo che si parla, sta prendendo sempre più piede in contrapposizione a quella filosofia di genitorialità tradizionale che invitava le mamme a “non tenerlo in braccio che poi si abitua”. Novità per noi, molto meno per altre culture, come quelle africane che i loro bambini li portano sulla schiena da millenni. Ma il contatto fisico è uno degli ele-

menti importanti per i primi periodi di crescita del bambino. Pensate al cosiddetto “pelle a pelle”, quel momento intimo e indimenticabile che segue immediatamente il parto e durante il quale la mamma può tenere per la prima volta il suo bimbo; e lo fa senza indumenti addosso. Questo nuovo stile di genitorialità che promuove attaccamento e contatto è spesso vincente ma non sempre. Non sempre fa i conti con chi, magari, di essere portato non ha voglia. Se esistono infatti bambini “cozza”, ovvero ad alto contatto e che pretendono la dose quotidiana di abbracci, è altrettanto vero che altri

rifiutano qualunque forma di trasporto a contatto. In quel caso, purtroppo, è possibile che si debba arrendersi al fato. In ogni caso l’approcciarsi al babywearing deve essere accompagnato, proprio perché non si tratta di una pratica banale e automatica. Alcuni incroci di stoffa, le cosiddette legature, sono complesse e soprattutto con i bambini più piccoli è importante non costringerli in posizioni errate. Per questo il consiglio è di fare sempre riferimento ai consulenti, persone esperte, spesso produttori di supporti o rivenditori, genitori canguri loro stessi che vogliono diffondere il corretto portare. Corretto perché non tutti i supporti in commercio sono ergonomici, ovvero sono costruiti in modo tale da evitare posizioni scorrette - ad esempio è fortemente sconsigliata la posizione fronte mondo, ovvero con il bambino che guarda il mondo e non il busto del proprio genitore. Oppure il supporto di cui vi innamorate perdutamente potrebbe non essere adatto a voi o al vostro bambino. La prossima volta che incontrerete una mamma con il bimbo in fascia non siate ironici, non domandatele “respira”, perché potete starne certi non solo respira ma in quel momento potrebbe essere l’essere più felice della terra.

augana

NEWS Periodico gratuito d’informazione e cultura

71


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Settembre 2020: un mese freddo anzi no “meteo bufale”

3min
pages 76-77

Come eravamo

1min
pages 69-70

Come eravamo

1min
page 75

Cose da mamma e da papa’ – Il babywearing

2min
page 71

I mulini di Caldonazzo

2min
page 74

Curiosità dal momdo – Il premio IgNobel

2min
page 72

Medicina & Salute - L’ortoressia

2min
page 68

Altroconsumo risponde

2min
pages 66-67

Il personaggio – Alvin Ailey

4min
pages 62-64

Giovani e società – Il fermoimmagine

2min
page 65

Come eravamo

1min
page 61

Storie di casa nostra - 100 anni della SAT di Borgo

3min
pages 58-59

Personaggi valsuganotti – Davide e Isidoro Weiss

2min
page 60

Economia & Finanza – I fondi pensione

1min
page 57

Degradé e la colorazione dei capelli

1min
page 56

Battaglia al Covid

3min
page 55

Ecologia, arte e musica - Da ascoltare

5min
pages 53-54

Judo - Irene Pedrotti sul tetto d’Italia

2min
page 49

Il personaggio - Felice Fabbro

2min
page 48

Ballando con i sensi - Il tango al buio

3min
pages 45-47

Natura e società - Le piante e i crimini

2min
pages 39-41

In ricordo di William Wordswort

4min
pages 42-44

Conosciamo il territorio - Il forte di Tenna

5min
pages 36-38

Nerio Fontana e l’immagine femminile

2min
page 35

Tra passato e presente - La Valsugana romana

1min
page 32

Il personaggio - Angelico Prati

6min
pages 21-23

Ieri avvenne - Irpinia la terra trema

5min
pages 29-31

L’arte nei secoli - Antonio Canova

4min
pages 26-28

Cronache in Valsugana - La residenza San Vendemiano

2min
page 24

Società oggi - Le microplastiche

2min
page 25

Cronache trentine - La situazione dei trasporti

3min
pages 19-20

Qui Italia - Il rapporto sulle carceri

2min
page 18

Bauli in piazza

6min
pages 7-9

A parere mio - Fugatti se ci sei batti un colpo

2min
page 10

A ciascuno il suo

2min
page 15

Società oggi - La famiglia allargata

3min
pages 13-14

Storie di ieri e di oggi

4min
pages 16-17

Come eravamo

2min
pages 11-12

L’editoriale

3min
pages 3-4

Sommario

3min
pages 5-6
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.