Eurocarni 5-2021

Page 38

Dialoghiamo su vere basi scientifiche Allarmismi, falsità e clamori giornalistici su allevamenti e prodotti di origine animale: il parere del comitato consultivo per gli “allevamenti e i prodotti animali” dell’Accademia dei Georgofili in rappresentanza di un’ampia comunità scientifica

G

li allevamenti e i prodotti di origine animale salgono periodicamente all’onore delle cronache, non tanto per sottolineare il loro significato socio-economico in ogni parte del mondo, ma perché su di essi vengono riversate opinioni allarmistiche, riguardanti presunti catastrofici impatti sull’ambiente e sulla salute umana. Il comitato consultivo dell’Accademia dei Georgofili per gli

“allevamenti e i prodotti animali”, in rappresentanza di una comunità scientifica molto ampia, che conta in Italia centinaia di ricercatori operanti nei settori del miglioramento genetico, della nutrizione e alimentazione animale, della qualità dei prodotti e delle tecniche di allevamento, esprime una forte preoccupazione per la diffusione di informazioni che non poggiano su rigorose basi scientifiche e che

A dispetto delle comunicazioni dei media non corrette e volutamente allarmistiche, secondo la FAO l’intero comparto agricolo a livello mondiale pesa per il 20% del totale delle emissioni di CO2 equivalenti e il comparto zootecnico per circa il 14%. A livello europeo i dati sono addirittura inferiori (Frontier Cow by Alexander Creswell, photo © www.surreyhills.org).

36

diffondono dati molto lontani dal vero. Gli effetti di tali iniziative giornalistiche e propagandistiche, non disgiunte talvolta da dichiarazioni di esponenti politici, possono provocare un clima di smarrimento e di preoccupazione sul mondo dei consumatori, senza che tutto ciò abbia un reale fondamento. Ancora più preoccupante è il possibile effetto delle campagne denigratorie nei confronti dell’intero sistema delle produzioni animali che caratterizza il nostro Paese e dell’industria alimentare ad esso collegata che, come è noto, rappresenta un valore straordinario del made in Italy e contribuisce in maniera determinante a definire larga parte del paesaggio italiano, un patrimonio nazionale riconosciuto anche dalla costituzione. Tale preoccupazione si estende anche alle centinaia di migliaia di lavoratori che sono all’interno del sistema delle produzioni animali e vedono minacciato il futuro del loro lavoro da campagne denigratorie dettate da logiche per loro incomprensibili perché lontane dalla realtà dei fatti. Uno dei più comuni elementi di quella che potremmo definire “non corretta informazione” è rappresentato dal contributo alla produzione di gas serra degli allevamenti e al loro conseguente impatto ambientale. Quando viene riportato che la produzione della carne pesa per il 20% delle emissioni totali di CO2, si diffonde una informaEurocarni, 5/21


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.