Distillati
I Rum del Venezuela sconfiggono la crisi economica e conquistano il mondo Non più “nei peggiori bar di Caracas” ma sempre più “preda” di aficionados competenti. L’esempio del Flor de Cana del Nicaragua
I
degli acquirenti, come afferma Luis Cárdenas, presidente della Camera dei liquori del Venezuela. Paradossalmente, la terribile situazione economica è stata buona per il rum: il venezuelano che se lo può permettere ha smesso di consumare whisky - il re tra le classi benestanti - per optare per le varianti premium del distillato di canna. «Il consumo di whisky è diminuito e questo ha giovato al rum. Il pubblico ha capito che questo può essere consumato in molti modi» afferma María Milagros García, di Fomproven, il Fondo venezuelano per la promozione del rum Venezuelano che stima che il ron rappresenti già il 45% del consumo totale di liquori Ma in un paese dove la capacità di acquisto del pubblico è solo in declino, il jackpot è fuori. Il 20% delle vendite di quest’anno andrà al mercato internazionale, qualcosa che Cardenas celebra come un “record locale”. Un’altra cifra parla da sé: il rum raggiunge il 10% delle esportazioni private non petrolifere del
rum venezuelani spiccano nelle degustazioni internazionali, come dimostrano le medaglie ottenute al Congresso internazionale sul rum che si tiene ogni anno a New York, mentre il paese sudamericano sta vivendo il suo momento peggiore: precipitato in una crisi profonda, con prezzi fuori controllo e con un’economia in rovina - anche per il consumo di liquori - che, a parte un miracolo che nessuno si aspetta, si contrarrà tra quasi un quarto quest’anno. Oltre a questa triste realtà economica, la bevanda alcolica, che ha il suo epicentro nei Caraibi, è pronta a fare un grande salto internazionale basato sulla sua denominazione di origine, uno dei pionieri del rum. Con sei dei suoi 13 marchi già riconosciuti al di fuori dei confini venezuelani, l’industria prospera in mezzo al crollo dell’economia venezuelana che, negli ultimi cinque anni, ha causato un brutale calo dei consumi delle famiglie e un cambiamento quasi radicale nel comportamento
The Italian Wine Journal
18
settembre 2019