HOT SPOT: PROBLEMI E PROPOSTE DI GESTIONE DEI FLUSSI Corriere del Trentino | 21 aprile 2022 p. 3, segue dalla prima Limiti ai turisti, gli albergatori ora frenano di Angelucci, Dongilli Bolzano ha aperto a forme di contingentamento, Trento è rimasto più cauto. Questo sul piano politico, nel dibattito aperto dall’incidente di Braies. Sul piano delle categorie invece gli albergatori sembrano concordi. L’«overtourism» è un problema di pochi. «Accessi ridotti inutili. Servono regole e istruzione Come? Social, app e scuole» Annalia Dongilli TRENTO Niente restrizioni o contingentamenti. Per il presidente degli albergatori trentini Gianni Battaiola non è questa la risposta corretta da dare all’indomani degli incidenti a raffica sul lago di Braies, attraversato da turisti che hanno rischiato di annegare sotto il fragile strato di ghiaccio. La via è quella della formazione e dell’informazione. Presidente, gli incidenti sul lago di Braies hanno aperto un dibattito sulla fruizione della montagna: meglio ridurre il numero di turisti in quota, come caldeggiato da Messner e dal Cai di Bolzano? «Io penso ci voglia il rispetto delle regole. Non credo che quanto accaduto a Braies e il contingentamento siano aspetti correlati». Beh, se si consente l’accesso soltanto a piedi secondo il presidente del Cai chi va in montagna solo per un selfie potrebbe desistere... «Io credo che un cartello ci fosse e che comunque una persona di media cultura potesse capire che non è cosa da fare. Per questo credo sia più questione di informazione ed educazione». Qualcuno ha detto che i cartelli non erano chiari. «Si può lavorare anche su questo, per una cartellonistica più chiara e diffusa. Considerato che negli ultimi anni molte persone si sono avvicinate alla montagna, anche per la questione pandemica, è chiaro che la platea di chi la affronta con inesperienza è cresciuta e vale dunque la pena spiegare le regole ai nostri ospiti. Abbiamo lavorato e lavoriamo per incrementare il lavoro della montagna e per allungare le stagioni, non avrebbe senso introdurre dei divieti e generare allarmismo. Certo è che anche allungare la stagione fa sì che la montagna venga fruita in periodi, come la primavera, in cui la stessa presenta qualche criticità in più che va dunque spiegata». E come presidente? Come fare formazione alla montagna? «Si può cominciare dalle scuole: un tempo i parchi nazionali, come quello dello Stelvio, andavano nelle classi a spiegare ai ragazzi cosa si fa in montagna e come ci si comporta. E poi si torna ancora alla questione del turismo professionale: si potrebbe stilare un vademecum per chi va in montagna, da distribuire negli uffici informazioni, attraverso le strutture recettive, sui social come tik tok ad esempio o anche avvalendosi di qualche influencer. Dobbiamo far appassionare le persone ed educarle in modo professionale, facendo formazione. Del resto non togliamo i coltelli dal mercato solo perché tagliano». Come albergatori siete pronti mi pare di capire a fare la vostra parte? «Certo, noi siamo inclusivi e accoglienti. Possiamo informare l’ospite quando prenota e magari provare, è ancora un’idea soltanto, a gestire e canalizzare i flussi attraverso la nuova app Mio Trentino: per evitare affollamento e code si potrebbero monitorare i luoghi più affollati in un determinato momento e consigliare all’ospite di conseguenza quelli più accessibili. Anche se sono convinto che i numeri un po’ si regoleranno da soli». Ma se un turista vuole andare a Braies difficile farlo desistere vista la notorietà raggiunta. «Beh è stata anche una scelta quella fatta su Braies. Non la giudico, sia chiaro; noi cerchiamo di targhetizzare il più possibile e promuovere tutto il territorio che ha un’offerta ampia. Ci sono talmente tanti spazi e possibilità. Lo spirito con cui si affrontano questi temi deve sempre essere propositivo». «Due o tre località hanno problemi di affollamento. Solo lì è giusto intervenire» Marco Angelucci BOLZANO Ragioniamo di come rendere il turismo più sostenibile ma non parliamo di numero chiuso. Helmuth Tauber è l’uomo di raccordo tra il turismo e la politica: gestore dell’albergo di famiglia a Velturno è l’uomo che l’Hgv ha piazzato in tutte le istituzioni strategiche: dalla
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