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2022_
POLITICA
Andrea Cangini: «Fronte comune contro l'illegalità» Marco Croatti: «La tutela della salute al centro» INCHIESTA
L’ANNO DELLA SVOLTA
La riforma che verrà CASINÒ
La rinascita di Campione d'Italia PERSONAGGI
Alessandro Piperno Luca Ricci COVER STORY 34
LASLOTDELMESE
Nazionale Elettronica L'importanza di essere multichannel
KING ROYAL DELUXE | I L M E G L I O D E L L' I N T R A T T E N I M E N T O I N E S C L U S I V A
ENGLISH PAGES INSIDE
NEW SLOT | POKER | VLT | CASINÒ | ONLINE | IPPICA | SCOMMESSE
numero 1
01
gennaio 2022
2022_
Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni
Svolta sarà ma coi Freni tirati
EDITORIALE
anno xiv
Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Daniele Duso Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Michele Bragantini Geronimo Cardia Gianni Carra Steven Carson Marco Fiore Michael Haile Nashira Francesco Scardovi Hélène Thibault Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media Danny Maxwell Tomáš Stacha 123rf unsplash pexels Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.
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Può veramente essere l’anno della svolta,
come recita il nostro claim del primo numero del nuovo anno, il 2022 appena iniziato? Stando ai fatti sembrava proprio di no quando, tra i documenti della legge di Bilancio di fine anno, abbiamo preso atto che il Governo non aveva inserito alcuna disposizione dedicata al riordino del settore del gioco pubblico. Ma come, tutti a parlare di riordino, di riordino 2.0 e poi addirittura nessuna previsione, manco un emendamento di poche righe, sono finite nel bilancio del 2022? E anche il bando per le concessioni online è stato bloccato anche se avevamo raccolto molte preoccupazioni nell’ultimo numero dell’anno di questo magazine, visto che si sarebbe creata una distonia nei contenuti e nei tempi con quello per il gioco dal vivo. Poi, però, la piccola svolta, che carica di grande responsabilità il sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Federico Freni. Due concetti chiari ma che vanno proprio nella giusta direzione auspicata da noi e dagli stakeholder del settore: sì alla legge delega (strumento invocato da molti) e stop al bando online che va inevitabilmente collegato al gioco live di cui è da sempre complemento ma solo da pochi anni (e specie dopo il lockdown) gli operatori sembrano essersene resi conto e ci stanno lavorando sul serio. La svolta, quindi, può essere davvero questo approccio più “slow” ma riflessivo e più serio piuttosto che un’accelerazione figlia della fretta. Ma siete impazziti, direte voi? Ma se ci siamo sempre lamentati dell’assenza del riordino, ora rallentiamo e ci prendiamo più tempo? In realtà anche se il caos è totale sarebbe impensabile risolvere tutto con un codicillo scritto in fretta e furia. Freni, però, l’ha capito. Così come lo sanno tutti gli operatori. Meglio aspettare qualche settimana (mese?) in più che compiere l’ennesimo scempio normativo senza ascoltare gli addetti ai lavori, altro vizio che il legislatore italiano continua ad avere un po’ su tutti i settori che si trova a regolare. Il sottosegretario ha chiarito anche questo. Freni ha spinto il pedale del freno e passateci il gioco di parole, ma la strada da affrontare è una discesa ripida e scoscesa e bisogna guidare con prudenza piuttosto che sballare una delle tante curve pericolose che abbiamo di fronte. Sarà dunque l’anno della svolta - anche se l’avvio non è proprio dei migliori, pensando agli eventi rimandati, di cui vi parliamo - ma prendiamoci tutto il tempo che serve per dirimere una volta per tutte (politica permettendo, ovvio) le questioni irrisolte del gioco d’Italia. Per un approccio più responsabile, anche da parte della politica, che dovrà portare a un settore finalmente sostenibile. E anche in questo senso vogliamo dare il nostro contributo, introducendo a partire questo numero una nuova rubrica, dedicata proprio alla sostenibilità, affidata a una donna di grande esperienze e professionalità come Ewa Bakun, dall’alto del suo punto di osservazione globale in Clarion Gaming. Con l’auspicio e l’augurio che un benchmark internazionale sulle tante sfide che l’industria deve affrontare proseguendo verso quella direzione, possa contribuire a stimolare (ed elevare) il dibattito nel nostro paese. E a proposito di auguri, buon 2022 a tutti! Cesare Antonini
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POLITICA
04. Regole stringenti contro l’illegalità, cooperazione con gli operatori legali
Il senatore di Forza Italia Andrea Cangini illustra le priorità che dovranno essere perseguite dal Governo italiano
S O M M A R I O
06. La tutela della salute al primo posto
Il senatore del M5S Marco Croatti difende le disposizioni sul gioco contenute nel decreto Dignità e auspica che il distanziometro dai luoghi sensibili venga uniformato
08. Al punto di partenza
INCHIESTA
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12. Chiarezza e certezza, i capisaldi di una riforma
Il riordino del gioco pubblico, il superamento della questione territoriale e la proroga delle concessioni rappresentano temi centrali per il futuro dell’industria e di interesse costituzionale
14. Sistema Gioco Italia,
uniti verso il futuro 16. Stati generali dell’Amusement, dialogo e concertazione come punti fermi
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
EVENTI
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18. Eag 2022, l’intratteni-
mento aspetta la primavera A causa della nuova impennata della pandemia di Covid, gli organizzatori rinviano la fiera internazionale dedicata all’industria del divertimento: si terrà dal 1° al 3 marzo, invece che dall’11 al 13 gennaio
20. Un cambio di passo dai governi 22. Gli eventi 2022
ESTERI 24. Cavalcare l’onda dell’incertezza
La pandemia continuerà a influenzare gli operatori di gioco anche con l’arrivo di un nuovo anno, il 2022, che sarà fortemente influenzato dalle nuove varianti del virus
ESPORTS
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realtà aumentata
ATTUALITÀ
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36. La nuova frontiera del gaming I Non Fungible Token, fenomeno in grande espansione, possono essere utilizzati anche nel mondo del gioco
28. Giochi virtuali ed esport accanto a flipper e biliardino
NORMATIVA 40. I veri confini dell’esenzione Iva
L’amusement sta ritrovando una nuova vita grazie ai videogiochi competitivi, che si trasformano in una vera e propria esperienza fisica in
Un approfondimento puntuale sui casi di interesse per gli operatori del comparto slot
30. ALBARDEGLIESPORTS
44. FISCO&SLOT
«
Per il riassetto del gioco i pilastri devono essere tre: regolamentare a livello nazionale il gioco legale, con particolare attenzione al far west del web; uscire dalla logica delle proroghe delle concessioni e fare finalmente le gare; combattere senza remore il gioco illegale.
»
COMMA SETTE
INTERVISTE
52. Il decreto della
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68. L’eterna
discordia
Il vice presidente di Sapar, Andrea Lo Massaro, punta il dito contro le nuove regole tecniche che si vorrebbero imporre al settore dell’amusement italiano
FLIPPER 53. L’Italia s’è desta
Con il nuovo anno si torna a competere anche in Italia con i primi eventi post-Covid validi per il ranking internazionale
ricerca dei colpevoli/ Ales-
sandro Piperno sonda l’animo umano nelle sue mille domande esistenziali e fragilità, in un’opera ricercata ma che impersona il valore, anche ludico, dell’arte dello scrivere
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69. Il gioco
serio dello scrivere/ Luca
POKER
Ricci presenta la sua ultima opera “Gli invernali” e sottolinea la sua predilezione per i libri che non solo fanno riflettere, ma che riflettono su se stessi
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Andrea Cangini
rubriche
58. Il gambler va a scuola 59. Ma ‘ndo vai se un Nft non ce l’hai
70. SOSTENIBILITÀINGIOCO 72. L’ORADELGIOCO 73. DALMONDO 74. DANONPERDERE 76. GIOCO&RETAIL 77. GIOCARECONGUSTO 78. GIOCO&PSICHE 80. L’AVVOCATODELDIAVOLO 82. LASLOTDELMESE 86. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO
CASINÒ
aziende
54. Tris di braccialetti, in Europa il 2021 dell’Italia è d’oro SCOMMESSE 46. Il betting d’Italia è maturo, le regole sono vecchie Il bando online salta ancora e gli operatori vivono ancora nell’incertezza nonostante gli ottimi risultati dell’ultimo anno e mezzo
Lungo la scia dei successi sportivi dell’anno andato appena in archivio, i titoli mondiali nel poker arrivano nelle World Series of Poker giocate in Repubblica Ceca
32. Bmit: agente Cx-Virtual, davvero
48. LEDRITTEDELMAESTRO
non sto parlando con un umano?
34. Nazionale Elettronica, l’importanza di essere multichannel
PROMOSPACE
GIOCO &ARTE
GIOCO &ARTE
GIOCARE GIO CONGUSTO
NUOVE TENDENZE
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
not talking to a human?
91. Finally the rebirth 92. Riding the wave of uncertainty 95. The Fec’s evolution
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GIOCARE GIO CONGUSTO
RIFLESSIONI DAORSO
DALMONDO
DALMONDO NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
89. Governments change pace 90. The Cx-Virtual Agent, am I really
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
ISCO&SLOT
LASLOT DELMESE
65. 66.
DANON PERDERE
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
spring
Dopo una lunghissima attesa, il 2022 inizia, a Campione d’Italia, con la riapertura del Casinò PANNONERO LASLOTONLINEDELMESE
LASLOT DELMESE
ANNONERO
88. Eag 2022, entertainment awaits
NUOVE TENDENZE
LEAVVENTURE DAROONEY
60. Finalmente la rinascita GIOCO &PSICHE
PANNONERO
DANON PERDERE
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
Giuseppe L’Abbate, deputato del Movimento 5 Stelle, chiede di far uscire l’ippica dal Mipaaf affinché possa ritrovare una nuova casa
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NEWSLETTER
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50. La proposta del
MinSport
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
GIOCO &PSICHE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
84. NEWSLETTER LAVLT DELMESE
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PANNONERO
DANON PERDERE
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
IPPICA
politica PH. FAUXELS, PEXELS
A N D R E A
C A N G I N I
Regole stringenti contro l’illegalità cooperazione con gli operatori legali
Un
di Anna Maria Rengo
Il senatore di Forza Italia Andrea 2022 che sarà, purtroppo, ancora una volta, la terza, Cangini illustra le priorità che dovranno un anno caratterizzato dalla lotta a livello mondiale essere perseguite dal Governo italiano alla pandemia, ma che presenta importanti e specinell’anno appena iniziato, e per quanto fiche sfide per l’Italia. Sfide politiche, ovviamente, riguarda il gioco sottolinea i danni del vista la corsa al Quirinale che dopo le trattative note e meno note proibizionismo e, invece, la sua degli scorsi mesi prenderà il via proprio a fine gennaio, ma anche componente di socialità sotto il profilo economico, per scendere, via via, all’opera di riassetto dell’offerta di gioco che il Governo Draghi ha intenzione di mettere in essere, con l’obiettivo di porre fine alla ormai annosa “questione territoriale” che ha di fatto impedito lo svolgimento dei bandi di gara per i rinnovi delle concessioni. A fare il punto con Gioco News è il senatore di Forza Italia Andrea Cangini, uno dei due vicepresidenti (assieme con Giovanni Endrizzi, del Movimento 5 Stelle) della commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, istituita in Senato e presieduta da Mauro Maria Marino. Ma il nostro colloquio con il senatore Cangini parte da una visione globale sul nuovo anno appena iniziato. Quali sono le priorità che il Governo deve darsi per il rilancio economico e dell’Italia? “Il Governo Draghi nasce con due compiti tra loro strettamente correlati: contenere la pandemia e far crescere l’economia attuando un’ampia serie di riforme strutturali grazie ai finanziamenti, in parte a fondo perduto, della Commissione europea. Come ha dovuto riconoscere perfino l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, nella lotta al Covid-19 l’Italia è il paese europeo che sta ottenendo i risultati migliori, quanto al Piano nazionale di ripresa e resilienza credo che nessuno meglio di Draghi possa non solo impostarlo, ma anche realizzarlo. Detto questo, c’è un problema serio di salari. L’Italia è l’unico paese europeo in cui negli ultimi trent’anni le retribuzioni non sono cresciute. Se a questo
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
POLITICA ANDREA CANGINI
aggiungiamo gli aumenti dei prezzi, delle materie prime e dell’energia otteniamo una miscela esplosiva che il Governo farebbe bene a disinnescare per tempo”. Quale sarà il contributo propositivo in materia di Forza Italia? “Tra manovra di bilancio delega fiscale, Forza Italia si è concentrata sul taglio dell’Irpef, la cancellazione dell’Irap, il mantenimento e l’estensione dei bonus edilizi a partire da quello del 110 percento, la proroga del blocco delle cartelle esattoriali, il sostegno economico alle famiglie meno abbienti in vista del ricaro delle bollette energetiche. Parallelamente, credo sia innegabile che la riforma della giustizia e quella della pubblica amministrazione siano in buona parte merito nostro”. A fine gennaio si apre la partita per le elezioni del presidente della Repubblica. Quali sono i suoi auspici in merito? “Mai come oggi l’Italia ha bisogno di serietà e di stabilità. È finito il tempo della demagogia, è iniziato il tempo della responsabilità. Se ci saranno le condizioni, l’elezione di Silvio Berlusconi a capo dello Stato avrebbe un forte valore simbolico: sarebbe il perfetto epilogo di una seconda repubblica drammaticamente caratterizzata dall’offensiva dell’ordine giudiziario nei confronti del potere politico. Una nemesi. Se non ci saranno le condizioni, c’è da augurarsi che non cambi nulla, né il presidente del consiglio Mario Draghi né il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il quadro politicoistituzionale è troppo fragile, potrebbe non reggere agli inevitabili scossoni”. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha affermato che si sta lavorando per presentare un disegno di legge delega sul riassetto del gioco. Quali devono essere i pilastri del riordino, a suo modo di vedere? “I pilastri devono essere tre: regolamentare a livello nazionale il gioco legale, con particolare attenzione al far west del web; uscire dalla logica delle proroghe delle concessioni e fare finalmente le gare; combattere senza
remore il gioco illegale. Credo di poter dire che, sia pure con toni e accenti diversi, tra il Governo e il Parlamento, così come tra i membri della commissione parlamentare di inchiesta, c’è una rara sintonia sia sugli obiettivi finali sia sul modo di raggiungerli”. Quale potrà essere il contributo che la commissione di inchiesta sul gioco potrà dare, sia nell’ottica del riordino in generale? “La commissione rappresenta il naturale luogo di incontro tra i tanti soggetti istituzionali e amministrativi che a vario titolo sovrintendono al settore. Questo farà di noi il centro della conoscenza e della mediazione in vista di un obiettivo che auspico: la stesura di un Testo unico sui giochi”. Quali sono le azioni necessarie per combattere il gioco illegale e la ludopatia? Quanto è importante, in proposito, coinvolgere gli operatori legali? “Vale per il gioco quel che vale per l’alcool: un uso moderato dà piacere e soddisfa parte non trascurabile dell’animo umano; l’abuso fa male; il proibizionismo incoraggia l’abuso. Per contrastare l’illegalità è fondamentale la sintonia con gli operatori legali, ma poiché parte crescente dell’illegalità si consuma ormai in rete non meno fondamentale sarà mettere a punto un sistema stringente di regole”. A suo modo di vedere, sarebbe opportuno rivedere il divieto totale di pubblicità del gioco introdotto con il decreto Dignità voluto dal priom Governo Conte? “Non amo i divieti e non trascuro il fatto che il gioco legale dà lavoro, direttamente e indirettamente, a 150mila persone. Come in tutte le cose, occorrono equilibrio e realismo. Per esempio, credo che tra tutte le forme di gioco legale quello che si svolge nelle sale bingo sia il meno legato all’azzardo e il più incline alla socialità, oltre ad essere il segmento a maggiore occupazione. Le nuove regole, anche quelle in materia di pubblicità, dovranno tenerne conto”.
LUI
CHI
È? !?
Andrea Cangini è nato a Roma il 5 marzo 1969. Figlio di Franco Cangini (direttore del Carlino dal 1985 al 1987 e de Il Tempo dal 1989 al 1991); è nato a Roma, ma vive a Bologna; sposato, ha due figli: Giulia (nata nel 2002) e Niccolò (nato nel 2006). Dal 2014 al 2018 è stato direttore del giornale il Resto del Carlino e di Qn Quotidiano Nazionale. Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto al Senato della Repubblica, come capolista di Forza Italia nella circoscrizione Marche. Nel dicembre 2019, dopo esserne stato il promotore, è tra i 64 firmatari (di cui ben 41 di Forza Italia) per il referendum sul taglio dei parlamentari: pochi mesi prima i senatori berlusconiani avevano disertato l’aula in occasione della votazione sulla riforma costituzionale. Attualmente è segretario della 7ª commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali), vicepresidente della commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico e membro della delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato.
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politica PH. EMMA SIMPSON, UNSPLASH
M A R C O
C R O A T T I
La tutela della salute al primo posto
C
di Anna Maria Rengo
olleghi di commissione, quella parlamentare di inchiesta sul Il senatore del M5S Marco Croatti difende gioco illegale e sulle disfuzioni del gioco pubblico istituita a Pale disposizioni sul gioco contenute lazzo Madama, colleghi di maggioranza sotto l’esecutivo guidato nel decreto Dignità e auspica che il dal premier Mario Draghi. Ecco dunque le proposte e gli auspici del distanziometro dai luoghi sensibili venga senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti per il nuovo anno, uniformato così ricco di sfide, dell’Italia, proposte e auspici in parte divergenti da quelle del forzista Andrea Cangini soprattutto perquanto attiene il gioco pubblico. Partiamo innanzitutto, all’alba del 2022, con il rilancio economico del Belpaese: quali sono le priorità che il Governo deve darsi per il rilancio economico? “Dobbiamo continuare a investire nel superbonus 110 percento, il che è una conferma di quello che il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto: la nostra maxi-agevolazione non è da considerare un costo, ma un importante investimento che porta vantaggi sotto tutti i punti di vista. Si tutela l’ambiente e si rigenera il patrimonio edilizio, i cittadini risparmiano, nascono nuove imprese e posti di lavoro, l’edilizia e l’economia ripartono. Nel momento più duro dell’emergenza sanitaria ed economica dovuta al Covid il ministro Luigi Di Maio ha avuto l’intuizione di puntare sul ‘Patto per Export’, un patto che sta portando a risultati concreti: i dati, infatti, certificano il 2021 come l’anno del record per le nostre esportazioni. L’export sta rappresentando, in questo periodo di uscita dalla pandemia, un fondamentale volano per la nostra economia”. Quale sarà il contributo propositivo in materia del Movimento 5 Stelle e quale contributo darà, invece, al proseguimento e alla stabilità dell’attività del Governo Draghi? “Il Movimento 5 Stelle di proposte ne ha messe in campo tante, ma soprattutto su nuovi impulsi per accelerare sulle energie rinnovabili. Partendo magari da quelle Comunità energetiche, di cui alcuni giorni fa il presidente Giuseppe Conte ha illustrato la fase due. M5S è l’unico a parlare e fare atti su rinnovabili, incentivi alle auto elettriche, retrofit, mobilità sostenibile e alternativa, comunità energetiche, transizione 4.0, salvamare. La formazione del Governo l’abbiamo centrata sul ministero per la Transizione energetica (Mite) e il superbonus 110 percento (che un anno fa era sbeffeggiato da tutti). Temi che
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
POLITICA MARCO CROATTI
senza il M5S non avrebbero mai visto la luce. La stabilità del Governo Draghi c’è grazie al lavoro fatto da Conte, direi che abbiamo già dato molto. Il 9 marzo 2020 l’annuncio del premier Giuseppe Conte del primo lokdown, una data che avrebbe segnato la storia della nostra nazione. Sono passati venti mesi da allora ma adesso l’Italia naviga su una rotta ben sicura e precisa che anche la Merkel riconosce. Ma eravamo da soli e per primi nel mondo quando abbiamo cercato le coordinate di questa rotta. Contro tutto e tutti abbiamo intrapreso quelle che oggi sono le linee guida per tutti i Paesi: suddivisione in aree colorate, uso di protocolli, distanziamenti, uso di dispositivi di protezione (mascherine, guanti e igenizzazione delle mani), fermare gli abbracci, preservare i più deboli, imparare un nuovo modo di studiare e lavorare (didattica a distanza – smart working) e capienze ridotte progressivamente. Contro talk show, opinionisti e politici che criticavano giornalmente creando confusione. Ma siamo orgogliosi delle responsabilità che ci siamo presi anche contro i consensi politici, dietro ai quali ci si sarebbe nascosti facilmente, andando all’opposizione a criticare con le braccia conserte per il mero consenso elettorale. Abbiamo sostituito il Mes (Fondo salva Stati Ndr) con il Piano nazionale ripresa resilienza, e lo abbiamo dato in mano a quei sindaci e presidenti delle Regioni che ci contestavano ogni scelta. Ora su questa rotta sicura il Governo Draghi naviga e ciò riempie di orgoglio”. Quali misura auspica che il Parlamento vari in materia di gioco? “Quello che abbiamo costituito in questo paese con il decreto Dignità sul divieto di poter fare pubblicità al gioco d’azzardo era stata una riforma epocale. Purtroppo non siamo al Governo da soli le disposizioni del Dl Dignità vengono continuamente bersagliate e depotenziate. Alzeremo le barricate anche se siamo soli su questa lotta di buon senso”. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha affermato che si sta lavorando per presentare un disegno di legge delega sul riassetto del gioco. Quali devono essere i pilastri del riordino, a suo modo di vedere? “Abbiamo depositato un’interrogazione sul sottosegretario all’Economia a prima firma del senatore M5S Giovanni Endrizzi di cui sono sottoscrittore in merito al presunto conflitto di interessi tra il sottosegretario Freni e Sisal (interrogazione cui ha risposto il sottosegretario all’Economia Maria Cecilia Guerra, affermando che ‘Nel corso della sua permanenza presso lo studio dell’avvocato Medugno il sottosegretario Freni non si è mai occupato di gioco - … settore che, come rilevato dagli interroganti e come comprovato dai mandati alle liti, era presidiato dall’avvocato Lauteri - da tanto emerge che, a termini di legge, nessuna incompatibilità può essere, allo stato, ravvisata’ Ndr). Il fatto che sia lui a gestire questo percorso ci preoccupa”. Quale potrà essere il contributo che la commissione di inchiesta sul gioco potrà dare, sia nell’ottica del riordino in generale?
“Per il momento la commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico si sta concentrando troppo sugli aspetti di tutela del gioco legale e poco degli aspetti tragici che si sviluppano dietro soprattuto riguardo l’aspetto della salute. Cercare di distaccare la responsabilità di un’azione nei confronti dell’altra non è rassicurante”. Quali sono le azioni necessarie per combattere il gioco illegale e la ludopatia? Quanto è importante, in proposito, coinvolgere gli operatori legali? “È centrale che i partiti interrompano il continuo attacco al decreto Dignità che sancisce l’impossibilità di promuovere il gioco d’azzardo in ogni forma di pubblicità. L’altro elemento che non deve essere toccato ma potenziato e uniformato in tutte le regioni è il distanziamento delle sale da gioco dai luoghi sensibili. Fare crescere i giovani e tutelare gli anziani in un ambiente sano è vitale. Molti operatori sempre più di frequente decidono di intraprendere la strada della rimozione dalla propria attività commerciale degli apparecchi da gioco. Un’azione di rinuncia economica importante dell’imprenditore e che cela un livello di crescita culturale che deve sempre più diffondersi nel nostro Paese”. Il Movimento 5 Stelle ha voluto fortemente misure come il reddito di cittadinanza e il divieto di pubblicità del gioco. Quale bilancio traccia dell’efficacia di queste misure? Sarebbe opportuno rivederle? “Sono azioni importanti che hanno fatto fare uno scatto in avanti a questo Paese. Nel caso del reddito di cittadinanza eravamo rimasti, insieme alla Grecia, gli unici in Europa a non avere una rete di protezione per la comunità. Oggi l’Italia ne è dotata, va da sè che ogni provvedimento può essere migliorabile e lo stiamo facendo”.
LUI
CHI
È? !?
Nato a Rimini il 17 settembre 1972, Marco Croatti ha conseguito il diploma accademico di Decorazione sperimentale presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, nel 1996. Ha lavorato per anni nell’impresa di famiglia, diventando poi grafico pubblicitario e gestendo marketing, sviluppo e immagine aziendali. Per passione si occupa di videomaking al servizio della comunità, realizzando reportage e video documentari di carattere sociale. È sposato e ha due figli. Alle elezioni politiche del 2018 è eletto senatore del Movimento Cinque Stelle, diventando portavoce al Senato. Oltre che membro della commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfuzioni del gioco pubblico, fa parte della decima commissione del Senato, Industria, commercio, turismo.
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politica PH. LUKASZ GRUDZIEN, UNSPLASH
Al punto di partenza È quello al quale non vogliono tornare i sindaci e gli assessori di recente elezione nel contrasto al gioco patologico. Con l’auspicio di un riordino nazionale che non vanifichi quanto fatto finora nei territori.
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di Francesca Mancosu
er i Comuni che nel 2021 hanno cambiato sindaco e composizione del consiglio con le elezioni amministrative di ottobre, la legislatura è appena iniziata ma è già entrata nel vivo. Sbrigate le prime incombenze, preso possesso di deleghe ed uffici e acquisita un po’ di confidenza con assistenti, tecnici e colleghi di lavoro dei prossimi cinque anni, è già tempo di fare programmi per i mesi a venire, con l’obiettivo di rispettare gli impegni presi in campagna elettorale. Anche in materia di gioco, tema “familiare” a molti dei neo-eletti, protagonisti di questo speciale di Gioco News, che ne approfittano per prendere posizione anche a proposito del riordino nazionale del comparto.
Milano, Bertolè: «Un approccio multidisciplinare nel contrasto al Gap»
Il
primo a rispondere alle nostre domande è Lamberto Bertolè, assessore al Welfare e salute della giunta comunale di Milano (guidata ancora una volta da Beppe Sala e dal centrosinistra), che fa il punto sulla regolamentazione attualmente in essere nella città meneghina per
LAMBERTO BERTOLÈ
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
il contrasto al gioco patologico e sulle altre azioni portate avanti in questo campo. “Con il regolamento edilizio comunale approvato nel 2014 il Comune è già intervenuto per porre delle regole al gioco d’azzardo, nell’ambito delle sue competenze che su
POLITICA AL PUNTO DI PARTENZA
MILANO, CITYLIFE questa tema sono limitate. In particolare, all’articolo 13, prevede l’impossibilità di apertura di nuove sale gioco e nuove collocazioni di apparecchi di gioco a una distanza inferiore a 500 metri da: istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. Sono inoltre individuati ulteriori luoghi sensibili da cui rispettare le distanze come: parchi gioco, caserme, ospedali, cliniche, luoghi di particolare valore civico e culturale quali musei e sedi di associazioni di volontariato che si dedicano alla pubblica assistenza. Con ordinanze del 2014 sono invece stati stabiliti gli orari di apertura massima delle sale gioco e gli orari massimi di attivazione degli apparecchi di gioco che sono dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle una helpline che ha l’obiettivo di supportare le persone 23. Il Comune inoltre è capofila del progetto Milano no che hanno delle dipendenze e i loro familiari in un perslot, nell’ambito del quale ha costruito una cabina di corso di fuoriuscita dal problema. Si tratta di una linea regia e messo in sinergica relazione fra loro istituzioni, telefonica (3351900536), un indirizzo mail (helplinedipenenti, professionisti, conoscenze e competenze per aziodenze@gmail.com), una chat per la messaggistica istanni di sensibilizzazione e contrasto al gioco d’azzardo. La tanea”. Rete si è allargata negli anni alla Città metropolitana e Quanto agli “effetti” del regolamento comunale in madal 2020 coinvolge anche gli ambiti del Corsichese, Rhoteria di gioco e alla sua osservanza, Bertolè rimarca: “La dense, Paullese, Garbagnatese e San Giulianese. polizia locale di Milano ha il compito di effettuare i conI progetti che il Comune di Milano ha messo in campo trolli per verificare il rispetto delle norme stabilite con con la Rete NoSlot sono il frutto di una elaborazione uniil regolamento comunale e con le ordinanze nei locali taria che, con un approccio multidisciplinare, affronta il dove sono presenti slot machine. Dai dati della Polizia fenomeno del gioco d’azzardo patologico nella sua comlocale si rileva che nel 2020 ci sono stati 421 controlli, 136 plessità e articolazione. violazioni contestate, 39 diffide notificate e controllate, Nel 2015 è partito il progetto del Comune di Milano ‘Mi87 sospensioni di attività notificate e controllate”. lano NoSlot: Accoglie e orienta’. Al progetto hanno preso Restando nei confini dell’attualità, l’assessore milaneparte la Fondazione Caritas Ambrosiana, la Fondazione se si sbilancia in merito al possibile riordino del gioco San Bernardino, l’Associazione azzardo e nuove dipenpubblico nel 2022, alla luce delle ipotesi circolate nei denze, l’Ordine degli avvocati di Milano con il sostegno mesi passati circa un “superamento” delle norme locali di quattro associazioni dei consumatori. È stato creato e di una possibile compartecipazione dei Comuni alle uno sportello di ascolto e accompagnamento rivolto alle entrate erariali derivanti dal gioco. “Senza dubbio auspifamiglie dei giocatori che non erano intenzionati a richiamo che il contributo del Governo alla lotta al gioconoscere la loro patologia, a essere presi in carico dai co d’azzardo prescinda dagli introiti derivanti dal gioco servizi per le dipendenze, e il cui comportamento porstesso. Speriamo, al contrario, che il sostegno statale ventava spesso le famiglie verso il baratro. In più il Comuga potenziato per permetterci di investire sui progetti di ne, attraverso il progetto SostieniMi, ha messo in campo supporto ai giocatori patologici e alle loro famiglie”.
Varese, Galimberti: «Puntare su sensibilizzazione e informazione»
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estando in Lombardia, a parlare è Davide Galimberti (Partito democratico), al secondo mandato come sindaco di Varese, dopo il primo iniziato nel 2016, anno in cui fu tra i firmatari della lettera inviata all’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dall’ex assessore regionale Viviana Beccalossi e da alcuni sindaci della regione per esprimere “la preoccupazione causata dall’o-
rientamento che il Governo” sembrava “voler prendere in tema di contrasto al gioco d’azzardo patologico” e auspicando di non vanificare il lavoro fatto sui territori a suon di ordinanze e regolamenti. Oggi Galimberti è ancora convinto che “la dipendenza dal gioco d’azzardo vada contrastata in ogni modo: è importante non vanificare gli sforzi fatti finora, anche
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DAVIDE GALIMBERTI
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politica
VARESE, SACRO MONTE
> per contrastare i possibili effetti negativi a livello sociale, considerando il fatto che contrastare il gioco d’azzardo significa anche contrastare il fenomeno delle frodi e al tempo stesso tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica”. Per arginare il gioco patologico, “problema sempre più preoccupante, perché a essere coinvolte sono persone di tutte le età e di tutte le fasce sociali”, secondo Galimberti è “necessario attivare anzitutto un lavoro di sensibilizzazione e informazione, perché nel gioco d’azzardo si rischia non solo di perdere soldi, ma spesso si mette a rischio l’equilibrio di lavoro e famiglia, dal momento che si tratta di una vera e propria dipendenza patologica”. Allargando la panoramica al programma elettorale da attuare nei prossimi cinque anni, il primo cittadino di Varese ha ben chiaro lungo quali direttrici intervenire. “I prossimi anni saranno importanti per il futuro della
nostra città, che desideriamo sempre più verde, sportiva, in grado di puntare su progetti innovativi, di fare rete con altre realtà, una città ancora più attrattiva e attenta a tutte le fasce del tessuto sociale ed economico. Una città protagonista di iniziative importanti in ambito culturale, sociale ed economico. Penso al nuovo polo culturale che si sta realizzando nella struttura della ex Caserma Garibaldi, o al progetto di riqualificazione dell’ex cinema Politeama per dare alla città un teatro stabile in grado di accogliere eventi, spettacoli teatrali e concerti, o allo studentato di Biumo Inferiore: si tratta di progetti finalizzati a connotare la città di luoghi dedicati alla cultura e ai giovani, per renderla ancora più vivace ed attrattiva. Ma fondamentale sarà anche la capacità di creare collegamenti e progetti con le vicine Milano, Como ed il Ticino, per una città che da una parte lavora con l’area metropolitana ed al contempo è cerniera e collante con l’area insubrica sempre più connessa con reti infrastrutturali e digitali. Credo inoltre che i prossimi anni dovranno concentrarsi sul post emergenza sanitaria, rimarginando le tante ferite che il virus ha generato, partendo dal potenziamento del sistema sociosanitario, dal rilancio del settore economico e dalla socialità. Ma ci saranno da gestire anche i cambiamenti e sfide che dovranno puntare necessariamente sull’innovazione. E su questo le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno determinanti”.
Pordenone, Loperfido: «Sì alla compartecipazione dei Comuni alle entrate dal gioco»
Ci EMANUELE LOPERFIDO
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spostiamo di quasi 400 chilometri verso est e approdiamo a Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia, città dove a indossare la fascia tricolore, sempre per la seconda volta di fila, è l’indipendente di destra Alessandro Ciriani. A parlare in sua rappresentanza è il vice sindaco Emanuele Loperfido (Fratelli d’Italia), al quale fanno capo le deleghe per Politiche per la sicurezza, Polizia municipale, Protezione civile, Politiche per il commercio, Bilancio e tributi. Proprio il commercio, evidenzia Loperfido, “rivestirà un riferimento ed avrà un ruolo fondamentale per questa Amministrazione. La nostra adesione ai progetti dei distretti del Commercio è un passaggio fondamentale per dare supporto ad una progettualità generale, con il commercio al centro dell’azione politica, che prevede riqualificazione urbanistica, politiche di viabilità e della sosta, defiscalizzazione dei locali sfitti, formazione al digitale degli operatori, politiche degli eventi culturali, artistici e musicali, tali da rendere la nostra città attrattiva, per le famiglie e per l’imprenditoria. Una città attrattiva deve essere certamente sicura. Pordenone è in vetta alle classifiche nazionali per la qualità della vita, e vede proprio nella sicurezza il proprio fiore all’occhiello. Ecco perché, per quanto di competenza
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PORDENONE
dell’amministrazione e della polizia locale, continueremo ad investire in progetti di sicurezza integrata ed in incremento della dotazione tecnologica, per un continuo monitoraggio del territorio, tale da garantire libertà di poter godere della nostra città, da soli o in compagnia, ad ogni ora, del giorno e della notte”. Non possiamo non ricordare come nel 2018 il Comune di Pordenone si sia fatto promotore del varo di limiti
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orari al gioco uniformi in oltre 40 città della provincia. Qual è la situazione oggi e che azioni intende portare avanti sul territorio la nuova amministrazione per il contrasto al gioco patologico? “È un’azione che ha portato i suoi frutti perché ha reso omogenea sul territorio una serie di provvedimenti volti a contemperare, in modo organico e diffuso ed efficace, attività imprenditoriale e tutela della salute, evitando di creare disparità tra territori. Continueremo nel confronto tra portatori d’interessi, Asfo, dipartimento Dipendenze, per sviluppare azioni di sensibilizzazione e formazione, per fare in modo che il gioco rimanga un gioco e non degeneri in dipendenze”. In ultimo, anche Loperfido dice la sua sul riordino prossimo venturo, auspicando “una regia, dettagliata ed ocu-
lata, nazionale, in modo da dare forza ad un maggior radicamento della volontà preventiva da parte dello Stato, attualmente delegata egli Enti locali”. L’assessore, al contrario di molti suoi colleghi, non dice no alla possibilità che venga introdotta una compartecipazione dei Comuni alle entrate erariali derivanti dal gioco. “Gli Enti locali hanno sempre bisogno di risorse. Se queste risorse hanno come vincolo la prevenzione può avere senso. Come Anci Fvg – Federsanità seguiamo con grande attenzione, dando anche il nostro contributo all’evoluzione normativa, con l’obiettivo appunto di contemperare salvaguardia della salute e libertà di iniziativa economica, facendo molta attenzione ovviamente alla tutela delle fasce più deboli, ecco il perché dell’aver disciplinato rapidamente in tema di luoghi sensibili”.
Latina, Coletta: «Riduttivo concentrarsi solo sui limiti orari»
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ccoci infine a Latina, dove anche qui a sedere sulla poltrona di sindaco per i prossimi cinque anni sarà un veterano: Damiano Coletta, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, in carica dal 2016. “Il risultato elettorale di ottobre scorso è stato abbastanza chiaro: i cittadini, al primo turno, hanno scelto una maggioranza in consiglio comunale nella coalizione di centrodestra e, al ballottaggio, hanno indicato chiaramente me come sindaco. Mi assumo volentieri questa responsabilità di ruolo di garante degli equilibri di questa amministrazione, il dialogo con il centrodestra, o comunque con una parte di esso, è stato finora molto costruttivo e credo che ora i tempi siano maturi per poter dire che questo secondo mandato sta prendendo il via seguendo una serie di punti programmatici sui quali abbiamo costruito larghe intese. Parliamo di rilancio della città attraverso uno sviluppo sostenibile, con progetti che possano intercettare i fondi messi a disposizione dal Pnrr. E poi ancora, valorizzazione del turismo, della vocazione turistica della nostra città, del centro storico e delle identità dei borghi. Latina dovrà essere sempre di più una città smart, europea, sicura e inclusiva. Questi sono gli obiettivi principali sui quali lavorerà l’amministrazione e tutti avranno modo di contribuire, indipendentemente dai perimetri ideologici”. In materia di gioco, ci sarebbe da riprendere e portare avanti il progetto di revisione del regolamento comunale delle sale giochi e dei giochi leciti per il contrasto e la prevenzione del Gap, lasciato in sospeso nella precedente legislatura. Ne chiediamo conto proprio a Coletta: “Come ho già detto recentemente, per contrastare e prevenire il gioco d’azzardo patologico è fondamentale prendere atto, correlare e monitorare costantemente tutti i dati necessari a valutare anche i benefici degli interventi di contrasto e la loro ottimizzazione. Penso che concentrarsi solo sugli orari, ad esempio, sia estrema-
mente riduttivo. I Comuni invece possono fare molto per quanto riguarda l’opera di sensibilizzazione verso il rischio della compulsività e la promozione di buone pratiche. Sicuramente da questo punto di vista andremo avanti anche in questa consiliatura”. Per il sindaco di Latina, infine, quella del gioco pubblico è senza dubbio “una materia molto complessa perché vede entrare in campo dinamiche sociali molto delicate. Quello che posso dire è che anche in questo campo l’operazione primaria da fare è sempre mettere al centro la persona, sia che si tratti di un esercente che deve essere messo nelle condizioni di vigilare su qualsiasi forma di abuso del gioco, sia che si tratti del cliente-giocatore al quale va offerto un contesto di scelta consapevole e credibile. Per questo credo che la comunicazione e l’informazione corretta possano rappresentare il fronte sul quale concentrare gli sforzi di un ente locale”.
DAMIANO C O L E T TA
LATINA, MUNICIPIO
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inchiesta politica PH. STEVEN WRIGHT, UNSPLASH
Chiarezza e certezza i capisaldi di una riforma Il riordino del gioco pubblico, il superamento della questione territoriale e la proroga delle concessioni rappresentano temi centrali per il futuro dell’industria e di interesse costituzionale: Gioco News ne parla con il professore Alfonso Celotto, cultore della materia.
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nno nuovo, problemi vecchi per il settore del gioco, a cominciare dalla perdurante esistenza di norme regionali che fissano limiti orari e/o distanziometri, e dalla concomitante mancanza di una legge nazionale che lo regoli in maniera univoca e unitaria. Uno scenario quanto mai di stretta attualità, che esaminiamo con il professore Alfonso Celotto, esperto di diritto costituzionale. Come si potrebbe intervenire, a suo giudizio, per risolvere la “Questione territoriale” e superare le attuali leggi regionali? Il Governo e/o il Parlamento potrebbero - costituzionalmente parlando - attuare una riforma che “cancelli” (direttamente o indirettamente) le restrizioni regionali? “Il gioco presenta aspetti di competenza statale, regionale e anche comunale, per cui – salvo una non pen-
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di Alessio Crisantemi
sabile modifica costituzionale – si deve pensare a una normativa differenziata, ma al tempo stesso concordata e coordinata dallo stato, per indirizzare gli interventi degli enti locali. Ovviamente va evitato quello che è successo negli ultimi 10 anni, con una normativa a macchia di leopardo, che crea disomogeneità e confusione. Occorrono linee guida chiare che fissino su tutto il territorio nazionale fissi delle regole omogenee, regole chiare: non è plausibile che in un comune si può giocare dalle 12 alle 16 mentre nel comune accanto si può giocare soltanto dalle 16 alle 20, nell’uno a distanza da 300 metri dai luoghi di culto e nell’altro a 500 metri dalle scuole. La grande incertezza e confusione non è soltanto per i giocatori, ma anche per i gestori. Sappiamo bene che lo Stato deve saper gestire in maniera
CHIAREZZA E CERTEZZA I CAPISALDI DI UNA RIFORMA
adeguata il gioco lecito, perché altrimenti non si fa altro che favorire e incrementare lo spazio per il gioco ‘illecito’, cioè su siti non controllati o con modelli non gestiti dallo Stato”. Quali sono a suo giudizio gli interessi costituzionali da considerare nella regolamentazione del settore del gioco e in quale priorità? Tenendo conto dei profili economici, di sicurezza e legalità, salute pubblica e libertà di impresa? “La competenza in materia di gioco tocca aspetti regionali e aspetti statali, perché l’oggetto ‘gioco’ riguarda profili dell’ordine pubblico, della tutela della salute, del commercio, del governo del territorio, oltre che la libertà di impresa e la tutela della concorrenza come riconosciuto dalla corte costituzionale nelle sentenze n.108 del 2017 e n.27 del 2019. In altri termini, il gioco è una materia poliedrica che tocca tutta una serie di competenze e di interessi, sia statali, sia regionali, sia comunali. Occorre una normativa bilanciata che riesca a contemperare i diversi interessi e profili, ma senza mai dimenticare l’esigenza di certezza e di chiarezza”. Nell’ipotesi di una riforma di Riordino sia il governo che il regolatore (l’Agenzia delle dogane e dei monopoli) hanno ipotizzato la stesura di un testo unico sui giochi che raccolga l’intera produzione normativa in logica di semplificazione. Lo ritiene un obiettivo raggiungibile e auspicabile? Come dovrebbe essere realizzato questo passaggio dal suo punto di vista? “Chiarezza e certezza sono necessarie al gioco lecito e un testo unico sarebbe molto utile per il riordino della materia. Si può pensare a un intervento legislativo unitario di riordino o, piuttosto, in linea con la ricodificazione degli ultimi anni, a una delega legislativa che poi affidi al governo la stesura del testo unico. È un obiettivo non solo auspicabile, ma necessario per un settore che ha bisogno di un riordino adeguato”. In queste settimane, mentre sono in scadenza varie concessioni di gioco pubblico, si invoca da più parti la previsione di una proroga dovuta ai mancati introiti del periodo di pandemia. Oltre al fatto che, come più volte affermato dalla politica, diventa impossibile bandire nuove concessioni finché perdurano le restrizioni regionali che non garantirebbero l’apertura dei punti vendita sul territorio. Per quanto riguarda le concessioni di bingo e scommesse si sono già succedute almeno tre proroghe, e una potrebbe arrivare anche per gli apparecchi. C’è il rischio di una procedura di infrazione europea continuando a concedere proroghe senza affrontare il problema attraverso riforme? “Ferma restando l’esigenza di riordino, appare pensabile una proroga delle concessioni in essere sia per dare stabilità al settore, sia per riequilibrare la posizione dei concessionari rispetto ai mancati introiti per la pandemia. Una proroga motivata ed eccezionale non incorre in profili di infrazione comunitaria, proprio perché sorretta da giustificati motivi”. A proposito di Europa: il Governo Conte 1 ha introdotto - su iniziativa del Movimento 5 Stelle - il ben noto decreto Dignità il quale, tra le varie cose, impone il divieto totale di ogni forma di pubblicità e promozione del gioco con vincita in denaro.
Nonostante esista una Raccomandazione europea, datata 2014 nella quale si raccomanda gli Stati membri, sul tema della pubblicità dei giochi, di non considerare divieti o eccessi di restrizioni in quanto la pubblicità rappresenta anche l’unico modo per distinguere l’offerta di gioco legale da quella illegale. Nonostante questo l’Italia è oggi l’unico paese con un un divieto totale. Cosa ne pensa al riguardo? Come tale divieto potrebbe essere superato o aggiornato? “A me pare che questo divieto sia stato interpretato in maniera troppo rigorosa. Sappiamo che il gioco presenta profili importanti dal punto di vista sanitario e anche di ordine pubblico, ma proprio per questa ragione va regolato in maniera saggia ed equilibrata. Vietare e basta non serve ad ottenere risultati, ma solo a sviluppare mercati paralleli. Basti pensare al proibizionismo negli Usa. A mio avviso anche il divieto di pubblicità va rimeditato in maniera più corretta anche alla luce dei principi europei, in maniera da evitare disparità e discriminazioni per i concessionari italiani”. ALFONSO CELOTTO
LUI
CHI
È? !?
Il professore avvocato Alfonso Celotto, ordinario di diritto costituzionale nella facoltà di Giurisprudenza nell’Università degli Studi Roma Tre dal 2001, in parallelo con la carriera accademica, ha intrapreso la professione forense, collaborando con i principali studi legali di Roma, ed è stato chiamato a ricoprire incarichi istituzionali nel corso di varie legislature. Nel 2015 ha fondato il proprio Studio legale, per offrire ai propri clienti consulenza e assistenza di alta qualificazione nelle materie del diritto costituzionale, amministrativo e civile, mettendo a disposizione la propria esperienza nella gestione delle relazioni istituzionali con le amministrazioni centrali e periferiche dello Stato. È of counsel presso lo Studio Legale Associato Bip – Belvedere, Inzaghi & Partners di Milano.
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inchiesta politica
L’unione fa la riforma Non può che essere dedicato al riordino che verrà, si spera, nel 2022, il primo intervento di Gennaro Parlati in qualità di neo presidente di Sistema Gioco Italia. All’insegna della condivisione fra istituzioni e associazioni di categoria.
La
fine del 2021 ha sancito un importante passaggio di consegne al timone di Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera aderente a Confindustria servizi innovativi e tecnologici. L’assemblea ha infatti eletto all’unanimità Gennaro Parlati come presidente per il prossimo biennio, al posto di Stefano Zapponini, e Confindustria servizi innovativi e tecnologici gli ha affidato il coordinamento del Gruppo tecnico sulla riforma del settore. Tema al centro della sua prima intervista a GiocoNews in qualità di neo presidente di SgI. Quali saranno le principali linee di azione del suo mandato per il prossimo biennio? “L’agenda del prossimo biennio sarà in parte dettata dallo stato di crisi conseguente all’emergenza Covid. Le imprese di settore, come l’intero sistema Paese, sono ancora impegnate nel rimarginare le ferite provocate dal prolungato periodo di chiusura (340 giorni di fermo, meno 36,3 percento di raccolta erariale tra fine 2019 e fine 2020, più 53 percento di imprese a rischio chiusura con circa 45.000 posti di lavoro). Una crisi che richiederà tempo e impegno per essere rimarginata e, contestualmente, il settore sarà chiamato a portare il proprio contributo alla stesura del progetto di riforma che coinvolgerà la filiera del gioco lecito. I prossimi mesi rappresenteranno un momento fondamentale per
GENNARO PARLATI
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di Francesca Mancosu
l’industria italiana del gaming, dalla riforma sino alle gare per le nuove concessioni, in gioco ci sarà il futuro di aziende e lavoratori”. Il 2022 potrebbe portare con sé l’atteso riordino nazionale del gioco pubblico: quali sono gli interventi che dovrebbe contenere, per garantire la tenuta e anche il rilancio della filiera nelle sue diverse declinazioni? “L’obiettivo principale da centrare sarà quello di una razionalizzazione dell’impianto normativo che non potrà prescindere da una collaborazione e condivisione delle diverse rappresentanze della filiera di settore. In questi anni abbiamo sofferto a causa di un approccio regolamentare disomogeneo in particolare sul territorio con interventi espulsivi che, dati alla mano, hanno favorito la diffusione del gioco illegale. Come dimostrato nel periodo del lockdown, che ha visto transitare 22 miliardi di euro di raccolta dal gioco legale a quello illegale. Il rilancio del settore passa attraverso l’introduzione di norme condivise, omogenee e in grado di garantire continuità alle imprese”. Secondo lei quale forma dovrebbe avere il riordino? Si dovrebbe partire dall’Intesa del 2017 oppure no? “La forma sarà sicuramente trovata, quello su cui bisognerà essere d’accordo sarà la sostanza. L’intesa del 2017 può rappresentare un buon punto di partenza, anche se datata e quindi da rinnovare.
Quello che è certo è che in considerazione dell’importanza dell’intervento, non si potrà prescindere dal coinvolgimento di tutti gli attori, da quelli istituzionali alle associazioni di categoria. Solo attraverso un confronto chiaro e diretto sarà possibile realizzare una riforma, a tutela del consumatore, corrispondente alle esigenze di tutti”. Quali sono i suoi auspici per il 2022? “L’auspicio è che rientri lo stato di crisi e che si torni a vivere nella normalità. Per quanto riguarda il settore, spero che la filiera possa lavorare ad un progetto di riforma unitario”. LUI
CHI
È? !?
Classe 1961, nato a Napoli, Gennaro Parlati è esperto di comunicazione e relazioni istituzionali e nel corso degli anni ha collaborato come consulente con amministrazioni locali, Comuni e Regioni, occupandosi di sicurezza urbana. Nel 2001 crea Acmi, della quale attualmente è presidente, la prima associazione industriale del gioco nata per instaurare un dialogo con le principali istituzioni di riferimento e i media. Nel 2005 crea il primo salone internazionale del gioco, grazie al quale al settore sarà riconosciuto il ruolo di comparto industriale in Italia e all’estero. E nel 2007 contribuisce a promuovere il primo coordinamento nazionale di operatori del gioco lecito che nel 2013 darà vita a Sistema Gioco Italia, della quale è stato già vice presidente.
inchiesta politica
Alessandro Lama, presidente Federamusement Confesercenti, a nome degli Stati generali dell’amusement sottolinea l’importanza del confronto tra tutti gli attori per arrivare a dare nuovo lustro al settore
Dialogo e concertazione come punti fermi
A
nche quello dell’amusement, ossia dei giochi senza vincita in denaro, è un settore che ha subìto pesanti contraccolpi con la pandemia. Il duplice lockdown tra il 2020 e la prima parte del 2021 è andato a gravare su aziende sulle quali già gravavano altre problematiche, da una disaffezione del pubblico, che negli ultimi anni ha modificato la tipologia di intrattenimento preferita, a ritardi strutturali e carenze legislative che hanno messo a dura prova moltissime aziende. Le associazioni del settore, tuttavia, non mancano di spirito di iniziativa e continuano a formulare le proprie proposte, convinte che la soluzione sia a portata di mano, purché, come sottolinea Alessandro Lama, presidente di Federamusement, interpellato come voce degli Stati generali dell’amusement, si riesca a mettere in atto una reazione collettiva, che coinvolga non solo le aziende, ma tutti i gli attori del settore. “Concertazione - spiega infatti Lama - è la parola d’ordine che mette in connessione amusement e amministrazione. Un percorso partito lentamente che sta ora acquisendo velocità. Già le prime riunioni del tavolo tecnico hanno affrontato gli argomenti sul tappeto e altre sono state preannunciate, testimonianza che la strada intrapresa (e perorata) dagli Stati generali è quella corretta”. In merito alla costituzione del gruppo di associazioni di cui si fa portavoce, Lama ricorda che “gli Stati generali sono una aggregazione nata dall’emergenza, alla fine (forse) di una crisi ALESSANDRO LAMA
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profonda che, almeno da questo lato, ha permesso di far emergere le migliori qualità di tutti noi. Federamusement Confesercenti, Sapar (Servizi e apparecchi per le pubbliche attrazioni ricreative), New Asgi (Associazione solo gioco d’intrattenimento per le famiglie), Anesv (Associazione nazionale spettacoli viaggianti), Anbi (Associazione nazionale bowling e intrattenimento), Acmi (Associazione nazionale costruttori macchine intrattenimento) e As.Tro (Associazione degli operatori dell’intrattenimento e del tempo libero) hanno trovato un posto per un confronto continuo, che ha visto decine di riunioni interne del comitato direttivo e tante altre pubbliche, ognuna con centinaia di partecipanti”. Un percorso, quello degli Stati generali, che procede ormai da quasi un anno, nel corso del quale è stato in grado di creare importanti strumenti operativi, come il tavolo tecnico con gli organismi di certificazione, al quale ha fatto seguito un momento di approfondimento come è stato il convegno di Roma dello scorso 2 dicembre, che ha visto la partecipazione del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze con delega ai giochi, Federico Freni, del segretario nazionale Confesercenti, Mauro Bussoni e del direttore Giochi dei monopoli, Antonio Giuliani. “Ed è proprio questo approccio che ha agevolato l’apertura di un continuo confronto con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli”, ricorda il portavoce degli Stati generali dell’amusement, “un atteggiamento che non ha precedenti, a dimostrazione
di Daniele Duso
del fatto che le buone idee, la collaborazione propositiva e un’amministrazione, questo va sottolineato, che comprende la necessità ora più che mai di una concertazione di alto livello, non potranno che far raggiungere, nel rispetto dei ruoli, i migliori risultati”. Tra i risultati concreti del lavoro degli ultimi mesi Lama ricorda quindi anche “il Progetto dell’Università di Roma Tre, ormai alle battute finali, che sarà un pilastro delle future attività degli Stati generali”, e ricorda che “è banale certamente asserire che questi risultati si vedranno alla fine, tanto c’è ancora da discutere e da affinare. Ed è altrettanto assodato che il percorso e l’impegno saranno da tutte le parti coinvolte assoluti fino in fondo”. Un anno di lavoro che ha portato quindi elementi utili, ma soprattutto uno spirito nuovo nell’affrontare i problemi del settore. “Quello che non è sottinteso”, sottolinea Lama in conclusione, “è che questo percorso, derivato da una situazione eccezionale, debba insegnare a tutti che nulla deve essere intentato e che il dialogo e la concertazione devono essere un punto fermo e indissolubile nei rapporti tra noi e la Pubblica amministrazione. Da una crisi nascono sempre opportunità, ora sta a tutti noi lavorare duramente per trasformare le proposte in risultati. Sono certo che tutti insieme, e quando dico tutti intendo Adm, organismi di certificazione, università, associazioni, produttori, importatori e sale, sapranno cogliere la straordinaria occasione”.
politica eventi
A causa della nuova impennata della pandemia di Covid, gli organizzatori rinviano la fiera internazionale dedicata all’industria del divertimento: si terrà dal 1° al 3 marzo, invece che dall’11 al 13 gennaio
EAG 2022 L’INTRATTENIMENTO ASPETTA LA PRIMAVERA
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LEDRITTE DELMAESTRO
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PROMOSPACE
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022 GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCO &ARTE
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PROMOSPACE
NUOVE TENDENZE
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Il
Covid non ferma la sua corsa e costringe ancora una volta al rinvio alcune delle fiere e degli eventi più attesi del mondo, anche nel comparto del gioco. In primis nel Regno Unito dove l’avanzata dei contagi registrata alla fine di dicembre, con la diffusione della temibile variante Omicron, ha costretto i principali organizzatori a fermarsi, e a riprogrammare gli appuntamenti già schedulati in primavera, nella speranza di tempi migliori e di una situazione generale, sanitaria e sociale che sia il più possibile vicina alla “normalità” che sembrava ormai rinconquistata sul finire del 2021. Così, se Ice London, organizzata da Clarion Gaming e originariamente prevista ai primi di febbraio 2022, si terrà fra aprile e maggio, l’Eag Expo, in calendario dall’11 al 13 gennaio all’Excel London, scivola anch’essa di un paio di mesi, nelle date comprese fra il 1° e il 3 marzo. Ad annunciare lo slittamento è Martin Burlin, presidente della kermesse promossa da Bacta, l’associazione di categoria delle macchine da divertimento del Regno Unito: “È con notevole rammarico che abbiamo deciso di ritardare l’Eag Expo, ma prendiamo sul serio il nostro dovere
di diligenza nei confronti dei nostri visitatori e, con l’attuale situazione di Covid, abbiamo ritenuto che questa fosse l’unica linea d’azione ragionevole che potevamo intraprendere”. Nonostante le tante precauzioni messe in atto – con l’applicazione di stringenti protocolli per l’accesso “senza contatto” dei partecipanti, misure di sanificazione e controllo degli ingressi – l’organizzazione dell’evento si è trovata di fronte ad una scelta obbligata, arrivata proprio mentre l’edizione 2002 della fiera stava registrando numeri record, con tanti espositori – vecchi e nuovi - in procinto di partire per la Capitale inglese, all’insegna di un rinnovato entusiasmo, dopo i quasi due anni di fermo imposti dalla pandemia. Con tanti prodotti pronti per essere svelati, frutto di un periodo che è stato denso di progetti e di investimenti, nonostante i lockdown e le restrizioni governative per il contenimento del virus. E con tanta voglia di incontrarsi, stringere nuovi contatti o rafforzare quelli esistenti, oltre che di approfittare del ricco e programma di seminari della kermesse per trovare nuovi stimoli, se possibile. L’entusiasmo che ruotava intorno a questo appuntamento era ben descritto dall’organizzatrice Karen Cooke, di Swan Events, pronunciate solo pochi giorni fa. “I partecipanti di Entertainment, Attractions & Gaming International Expo ci stanno dicendo che vedono lo spettacolo di gennaio come una meravigliosa
di Francesca Mancosu
opportunità per l’industria di riorganizzarsi dopo un’assenza di due anni. La pandemia di Covid-19 e le restrizioni al nostro movimento hanno avuto un impatto enorme, sia sugli individui che sulle singole imprese, alcune delle quali, purtroppo, non sono state in grado di resistere alla tempesta. Tuttavia, il nostro è un settore resiliente e ci sarà molto da festeggiare”. Parole a cui ora fanno da contraltare quelle di Burlin a commento del rinvio di Eag 2022. “È una tale delusione dover fare questo, in particolare quando c’è stato un così forte interesse da parte di tutti i settori a riunirsi e incontrarsi di nuovo di persona dopo l’interruzione dello scorso anno”, sottolinea. “Tuttavia, con la situazione che cambia così rapidamente in questo momento, dobbiamo essere consapevoli che gli espositori hanno bisogno di certezza per pianificare la logistica, i viaggi e l’alloggio del loro stand, e allo stesso modo i visitatori hanno bisogno della nostra rassicurazione sul fatto che siano state messe in atto le migliori precauzioni. La nostra unica opzione era rimandare”. Il presidente di Eag quindi ne approfitta per “ringraziare tutti coloro che sono coinvolti in Eag Expo per il loro supporto e comprensione: non vediamo l’ora di vedervi tutti a marzo”. Ci uniamo anche noi al suo auspicio, con la speranza che la primavera porti con sé, finalmente, un po’ di stabilità per tutti noi, settore del gioco compreso. Per ulteriori informazioni su Eag 2022, contattare Karen Cooke al numero +44 (0) 7545 970200, visitare il sito web eagexpo.com o inviare un’email a: karencooke@swanevents.
eventi
Il presidente di Euromat, Jason Frost, racconta di un settore che impiega 200mila persone in tutta Europa, regolato da norme emesse in un periodo senza Covid, che oggi hanno bisogno di una profonda revisione.
UN CAMBIO DI PASSO DAI GOVERNI
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“I
centri urbani dovranno concentrarsi sul mercato del tempo libero, così si creerà una grande opportunità per il nostro settore”. Parla in modo positivo di futuro e di opportunità Jason Dean Frost, presidente della federazione Euromat, voce dell’industria dell’intrattenimento di gioco terrestre in Europa, che abbiamo interpellato chiedendogli di fare il punto della situazione attuale di un comparto che esce da uno dei periodi più critici della sua storia. Un’analisi lucida, la sua, che non nasconde i problemi ma sottolinea piuttosto l’esistenza delle possibili soluzioni. Cominciamo con una panoramica del settore, per comprenderne le dimensioni. Quante aziende sono attualmente attive nel settore in Europa e quante persone impiegano? “Il nostro settore impiega circa 200.000 persone in tutta Europa tra divertimenti per famiglie e gioco d’azzardo. Abbiamo una base di circa 1,5 milioni di macchine installate in tutto il continente”. Esistono già dati sugli effetti che la pandemia ha avuto sul settore? “È difficile dare un numero definitivo sull’intero impatto economico, ma non c’è dubbio che l’effetto sia sostanziale. Siamo un’azienda che si basa sull’interazione faccia a faccia, quindi periodi di lockdown e restrizioni hanno sicuramente avuto delle ripercussioni; tuttavia, penso che d’ora
JASON FROST
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
innanzi ci aspettino tempi migliori. L’esperienza recente mostra che una volta allentate le restrizioni i clienti sono tornati numerosi. Penso anche che i centri urbani, pensando a lungo termine, probabilmente si concentreranno di più sul mercato del tempo libero, con la vendita al dettaglio che così si è spostata ulteriormente online. Questa è una potenziale opportunità per noi”. Ci sono differenze nello sviluppo del settore tra i vari paesi europei? “La differenza più grande è la percezione culturale dell’offerta di divertimento nei diversi paesi europei: nel Nord Europa, Regno Unito compreso, c’è un’accettazione generale della natura del prodotto orientata alla famiglia. Al contrario, nell’Europa meridionale negli ultimi anni ci sono stati diversi casi di regolamentazione pesante, nata da un malinteso secondo cui le macchine da divertimento rappresentano un rischio di dipendenza, una paura che non si basa sull’evidenza o su un’attenta osservazione dell’industria”. Lei è molto sensibile alla responsabilità sociale, qual è la strada per ottenere i migliori risultati in questo campo? È meglio puntare sulla prevenzione o sul controllo? “La responsabilità sociale deve essere incorporata nella nostra offerta. Non sono sicuro che sia una distinzione binaria tra prevenzione e controllo, penso che si tratti più di protocolli e processi sensati, nonché di utilizzare la nostra più grande risorsa, che è costituita dal nostro personale. Sono loro che controllano le nostre sedi e
di Daniele Duso
dobbiamo assicurarci che siano ben preparati per il lavoro che devono svolgere”. Ha dei dati sui giocatori problematici in Europa? C’è un Paese che può essere considerato un punto di riferimento per quanto fatto finora? “Ogni paese avrà i propri dati di prevalenza per la dipendenza da gioco e, anche se non voglio denigrare la gravità del problema, la realtà è che è complessivamente molto basso e dove esiste il rischio raramente è il nostro settore che probabilmente lo guida. Il mercato di strada per il gioco d’azzardo è generalmente altamente regolamentato e con poste e premi bassi. Le nostre sedi sono seguite da personale qualificato. È un ambiente sicuro in cui trascorrere un po’ di tempo libero, e ci teniamo a mantenerlo tale”. Nel nuovo anno quali saranno le principali tendenze che caratterizzeranno il mercato del divertimento in Europa? “Ci sono alcuni grandi atti legislativi europei che arriveranno a compimento il prossimo anno, relativi alla restrizione dell’accesso al gioco d’azzardo illegale e alle norme antiriciclaggio. Siamo impegnati in entrambi i temi rappresentando le opinioni del settore a Bruxelles. È difficile non menzionare il Covid, in quanto rimane una presenza reale, ma faremo in modo di essere all’avanguardia nel chiedere una politica sensata, un supporto, ove necessario, e un piano a lungo termine per garantire che il nostro settore si rafforzi in futuro, piuttosto che limitarsi soltanto a recuperare terreno. La maggior parte delle regole che dobbiamo rispettare come operatori sono state progettate per periodi non Covid. Dopo due anni di attività sotto il Covid, i governi devono riflettere se sia necessario un cambiamento fondamentale”.
eventi
GLI EVENTI DI GAMING NEL 2022 01/ GENNAIO L
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02/ FEBBRAIO S
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03/ MARZO D
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e! da non perder 1-3/2
9-11/1 Bpaa Bowling Summit 2022
11-13/1
17-18/1 BiG Africa Summit
Eag 2022
Entertainment, Attractions & Gaming International Expo Londra, UK
Renaissance Palm Springs, California, USA
18-20/1 Player Protection forum
23-25/1 Iaapa Fec Summit 2022
Digital Conference Londra, UK
1/3 Greece Gambling Conference 2022
3-5/2 Atrax 2022
Ice London 2022
Istanbul, Turchia
Londra, UK
16-18
Enada primavera e Rimini Amusement show
Dublino, Irlanda
Atene, Grecia
Johannesburg, Sud Africa
24-25/1 Play Social Social Gaming China
8-9/3 Irish Gaming Show 2022
23-25/3 SPiCE India Goa, India
Fiera di Rimini
21-23/2 Iaapa Middle East Summit 2022
28/2-1/3 Affiliate World Global: Dubai 2022
Dubai, UAE
Dubai, UAE
15-17/3 Fijma 2022 -
Feria Internacional del Juego Madrid, Spagna
Shangai, Cina
Scottsdale, Arizona, USA
28-30/3 Deal 2022
16-18/3 Raapa Expo 2022
(Dubai Entertainment, Amusement & Leisure Show)
Mosca, Russia
Kiev, Ucraina
21-24/3 SiGMA Asia 2022
16/2
Azerbaijan iGaming Affiliate Conference
Dubai, UAE
23-24 Ukrainian Gaming Week 2022
30-31/3 Sagse Latin America 2022
Dubai, UAE
Buenos Aires, Argentina
Baku, Azerbaijan
04/ APRILE L
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05/ MAGGIO S
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06/ GIUGNO S
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16-17/6
5/4 Prague Gaming Summit 2021 Praga, Rep. Ceca
7-8/4 iGaming Germany (iGG) Berlino, Germania
19-22/4
Indian Gaming Tradeshow & Convention 2022 California, USA
20-22/4
Cambodia Gaming & Entertainment Expo 2022
21-2/4 Fantasy eSports Summit (FeS) 2022
Phnom Penh, Cambogia
Amsterdam, Paesi Bassi
26-27/4 InterFun Expo 2022 Leeds, UK
Guangzhou, Cina
Mare Balticum Gaming Summit & Bsg Awards 2022
Vilnius, Lituania
26-27/5
All American Sports Betting Summit 2022 New York, USA
26-28/4 CasinoBeats Malta 2022 St Julian’s, Malta
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10-12/5 Aaa 2022
Asia Amusement & Attractions Expo
12/5
GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
17-19/5 El/Wla Sport Betting Seminar Siviglia, Spagna
16-18/5
Saudi Entertainment & Amusement (Sea) 2022
7-9/6 Betting on Sports Europe 2022
7-10/6 Iaapa Expo Asia 2022 Hong Kong
Londra, UK
iGaming Central America (iCA) Summit 2022
San Josè, Costa Rica
Riyadh, Arabia Saudita
23/6 Gaming Summit Latin America
31/5-1/6 Belgrade Future Gaming 2022
23-24/6 Cile iGaming Cile
Tokyo, Giappone
online
Belgrado, Serbia
28-30/6
World Gaming Executive Summit 2022 - WGES Barcellona, Spagna
29-30/6 9th Events & Amusements Expo Tokyo
30/6-1/7
Sports Betting East Africa 2022 Dar es Salaam, Tanzania
eventi
LA FIERA DELLE NOVITÀ
07/ LUGLIO L
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5-8/7
iGB Live! & iGB Affiliate Amsterdam Rai Amsterdam
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08/ AGOSTO
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e! da non perder 12-14/7 Sbc Summit North America 2022 New Jersey, USA
17-20/7
SiGma Americas 2022
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16-17/8 Gaming Expo Francophone Africa (Gefa)
Lagos, Nigeria
Sydney, Australia
Casablanca, Marocco
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6-8/9 Entertainment Arena Expo 2022
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6-9/9
13 European Conference on Gambling Studies and Policy Issues Oslo, Norvegia th
Bucarest, Romania
15-16/9 Game Greece 2022 - Gaming
Londra, UK
Macao
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EASG 2022
12-15/9 Iaapa Expo Europe 2022
30/8-1/9 G2E Asia 2022
Vietnam Theme Park Expo & Conference 2022
Colombo, Sri Lanka
Barcellona, Spagna
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9-11/8 Age 2022 Australasian Gaming Expo
Toronto, Canada
27-29/7 Spice Sri Lanka 2022
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4-5/8 Sports Betting West Africa 2022
24-25/8
20-21/7 Affiliate World Europe 2022
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09/ SETTEMBRE
& Affiliate Marketing Expo Atene, Grecia
Ho Chi Minh City, Vietnam
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8-9/9 Gaming Expo Francophone Africa Casablanca, Marocco
20-22/9 Sbc Summit Barcelona Barcellona, Spagna
27/9 Ceegc Budapest Budapest, Ungheria
10/ OTTOBRE L
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12-13/10 G2E 2022
Las Vegas, Nevada, USA
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16-20/10 World Lottery Summit 2022
11/ NOVEMBRE S
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18-20/10 Sbc Cis Summit
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1-3/11 Sbc Summit Latinoamerica 2022 Miami, Florida, USA
Kiev, Ucraina
Vancouver, British Columbia, Canada
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2-3/11 Family Attraction Expo / Holiday Park & Resort Innovation 2022
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12/ DICEMBRE D
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2-4/11 Sett - Tourism
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1-2/12 International Lottery Play Summit 2022
Equipment and Techniques Trade Fair Montpellier, Francia
Shanghai, Cina
Birmingham, UK
14-18/11 19-20/10 Acos 2022 The Autumn Coin Op Show
Sigma Europe Malta
Londra, UK
15-19/11 Iaapa Expo 2022 Orlando, Florida, USA
da non perdere!
17-18/11 Gaming & Sports Dubai Summit 2022 Dubai, Emirati Arabi
22-24/11 Induferias + Hinchalia 2022 Valencia, Spagna
Il calendario eventi è soggetto a possibili variazioni causa restrizioni dovute al Covid in vari paesi, come già accaduto per le fiere Eag e Ice di Londra.
www.gioconews.it
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inchiesta politica esteri
CAVALCARE L’ONDA DELL’INCERTEZZA La pandemia ha definito il 2021 e continuerà a influenzare gli operatori di gioco anche con l’arrivo di un nuovo anno, il 2022, che sarà fortemente influenzato dalle nuove varianti del virus di Michael Haile
ROLADI OLLOVATI
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Il
Covid-19 ha definito il 2021. L’anno passato l’umanità ha compiuto passi importanti per affrontare la pandemia, circa 3,8 miliardi di persone hanno avuto almeno una dose di vaccino e 2,8 sono completamente vaccinati. Insieme a coloro che hanno contratto la malattia, circa la metà della popolazione mondiale ha un certo livello di immunità. Alla fine il Covid-19 diventerà endemico: la trasmissione rimarrà a un ritmo costante, seguendo schemi stagionali, con meno picchi di infezione. Ma l’endemicità è ancora molto lontana per la maggior parte dei paesi e ci vorranno decenni prima che le persone diventino immuni a esso come lo sono al comune raffreddore. Scienziati e decisori politici sono d’accordo sul fatto che il Covid non sarà debellato, è qui per restare. Il 2022 sarà l’anno in cui le società di tutto il mondo inizieranno a coesistere con il virus, vedendo il Covid come parte della vita quotidiana, proprio come vediamo altri pericoli come l’influenza e gli incidenti stradali. Ci saranno riacutizzazioni locali e stagionali, specialmente nei paesi cronicamente sotto vaccinati (compresi quelli con economie avanzate in cui un ampio segmento della popolazione rifiuta di essere vaccinato). Lo sforzo necessario per controllare la pandemia e mitigare le vittime richiederà la partecipazione di tutti i segmenti della società, come governi, operatori sanitari, datori di lavoro, rappresentanti dei dipendenti, organizzazioni non governative e pubblico in generale. Il 2021 ha dimostrato che il Covid è altamente adattabile, soprattutto se gli viene data l’opportunità di evolversi.
Durante tutto l’anno, tutte le varianti covid, Alpha, Delta e Omicron, hanno mostrato una trasmissibilità migliorata. Uno dei maggiori punti interrogativi per il 2022 è come si svilupperà l’evoluzione delle varianti Covid. I NUOVI COMPORTAMENTI — A gennaio scorso Gioco News ha sottolineato come il Covid abbia educato l’umanità a comportarsi in modi diversi e come il virus abbia cambiato le nostre abitudini e i modi di consumare. All’inizio della crisi molte tendenze dell’industria hanno subìto un’accelerazione poiché le persone hanno rapidamente adattato i propri comportamenti per soddisfare i requisiti di salute e sicurezza. I consumatori, molti dei quali avevano già abbracciato l’e-commerce, si sono lanciati su internet in numero ancora maggiore, acquistando più generi alimentari e altri beni online. La maggior parte dei consumatori vedrà il mondo come tutto digitale. Il punto di riferimento per l’adozione e l’utilizzo della tecnologia di consumo è cambiato: dall’inizio del Covid-19 il 49 percento del Regno Unito e oltre il 60 percento degli adulti online statunitensi hanno iniziato a effettuare transazioni online per la prima volta; il 35 percento dei consumatori del Regno Unito e il 44 percento degli Stati Uniti hanno aggiornato la propria tecnologia domestica. Anche i consumatori che una volta erano considerati resistenti al digitale anticipano di continuare i comportamenti online che hanno preso durante la pandemia. Il 2022 sarà l’anno in cui questi comportamenti dei consumatori diventeranno una caratteristica permanente.
CAVALCARE L’ONDA DELL’INCERTEZZA
IL NEGOZIO DIGITALE — Nell’edizione di febbraio Gioco News ha svolto un’analisi sui processi di trasformazione nel mercato del gioco d’azzardo, non solo in campo tecnologico ma anche nel marketing e nella regolamentazione. Ha notato che il retail terrestre non scomparirà, ma si trasformerà. Nel 2022 il nuovo negozio di successo sarà un negozio omnicanale e ricco di esperienze e fonderà il mondo fisico e quello digitale. Gli operatori di gioco d’azzardo con una solida presenza online e una vendita retail saranno in grado di trarre vantaggio da questo ambiente post pandemia se accelereranno e adatteranno le loro strategie di digitalizzazione e automazione. Una migrazione in corso verso tutto ciò che è digitale e l’influenza dei moderni giganti della vendita al dettaglio come Amazon continueranno a forzare l’innovazione negli spazi di vendita al dettaglio fisici e digitali. I clienti si aspettano soluzioni digitali in tutti gli aspetti della loro esperienza di consumo, tramite un sito web, uno smartphone, un mezzo di trasporto o un negozio. Gli operatori di gioco d’azzardo con negozi fisici che vogliono prosperare dovranno rendersi conto che l’esperienza è tutto. Dovranno creare esperienze di vendita al dettaglio che diano alle persone uno scopo per la visita ma che diano anche priorità alla salute e alla sicurezza. Le società di gioco d’azzardo con una proprietà di vendita retail terrestre dovranno presentare ai propri consumatori un’esperienza di vendita retail senza attriti, offrendo un servizio omnicanale, semplificando i pagamenti e abilitando tecnologie senza contatto. I consumatori sono costantemente alla ricerca di ambienti senza contatto poiché il contatto continuerà a essere associato al contagio. Un buon esempio è l’opzione “shopping veloce” di Nike, in cui gli acquirenti prenotano online le scarpe che vogliono provare in negozio, quando i clienti arrivano in negozio le scarpe li aspettano in un armadietto e possono essere acquistate tramite pagamento mobile, senza bisogno di interagire con una persona. Man mano che le società diventano senza contanti molti casinò si renderanno conto di avere troppe slot machine improduttive. Il 2022 sarà l’anno in cui verranno utilizzate le caratteristiche biometriche per identificare i clienti. La tecnologia biometrica potrebbe e dovrebbe essere un’arma utile nell’arsenale degli operatori di gioco d’azzardo per far fronte all’annoso problema delle società di gioco, il gioco d’azzardo dei minorenni. Il gioco d’azzardo dei minorenni può trasformarsi da problema cronico a problema secondario. Nel numero di aprile Gioco News ha individuato come il gioco dei minorenni sia un problema multiforme che da molti anni grava su regolatori e operatori. Il notevole investimento tecnologico che il Covid ha costretto a fare agli operatori e alle imprese di consumo sarà utile per aiutare gli operatori a spingere questo tema in agenda. Ad esempio, rivenditori come Carrefour stanno sperimentando il riconoscimento facciale per facilitare i pagamenti, non c’è motivo per cui gli operatori non possano usarlo per identificare i giocatori minorenni, rimanendo allo stesso tempo dalla parte giusta della legge e delle preoccupazioni dei consumatori nella protezione dei dati dei consumatori.
IL CONSUMATORE POST PANDEMIA — Dopo anni vissuti di fronte all’incertezza, i consumatori sono stanchi, guardinghi sulle proprie spese e abituati a reimpostare costantemente le proprie aspettative e ad adattare i propri modelli di attività. Nel 2022 i consumatori continueranno a testare nuovi modi per soddisfare le loro esigenze con un occhio all’interruzione della lunga coda della pandemia; nel processo i loro nuovi comportamenti creeranno nuove economie. Il Covid ha obbligato aziende e operatori di marketing a segmentare i consumatori in un modo nuovo. PricewaterhouseCoopers (Pwc), la società multinazionale di servizi professionali, nel suo Global Consumer Insights Pulse Survey del dicembre 2021 ha osservato che il 76 percento degli intervistati in 26 paesi, che hanno riferito di essere almeno parzialmente vaccinati, prevede di spendere di più. Uno dei risultati più degni di nota del sondaggio di pwc è che il 66 percento dei vaccinati almeno parzialmente era più ottimista sul proprio futuro rispetto al 44 percento che non era affatto vaccinato. Se, come suggerisce il sondaggio, la vaccinazione è correlata all’ottimismo dei consumatori, le società vaccinate avranno una maggiore fiducia dei consumatori, quindi una maggiore spesa, nel 2022. Secondo YouGov, la società di ricerca britannica, circa il 97 percento dei venditori si aspetta che il comportamento dei consumatori si sia stimolato durante il Covid -19 per modellare le proprie strategie di marketing nel 2022. Secondo il 73 percento dei proprietari di marchi, i cambiamenti nel comportamento dei consumatori avranno un “impatto significativo” sulle strategie nel 2022. Il 24 percento ritiene che i cambiamenti “avranno almeno un certo impatto”. Il Covid ha riscritto le metriche di mercato nella misura in cui le aziende sono tenute ad analizzare i dati epidemiologici per prendere decisioni strategiche. L’INTERRUZIONE TECNOLOGICA — La pandemia ha accelerato la digitalizzazione e l’automazione. Molte aziende hanno adattato le proprie strategie di business a causa di tecnologie dirompenti. Poiché l’effetto della pandemia si farà sentire per molto tempo, la digitalizzazione delle imprese continuerà nel 2022. Tuttavia gli ultimi due anni sono stati dirompenti per le imprese, gettando i leader aziendali in una realtà nuova e incerta. La nascita dell’era digitale ha esposto le imprese allo spettro del disfacimento come la spada di Damocle, ma il Covid ha aggravato l’intensità e il respiro di questa incertezza. La pandemia ha aumentato l’adozione della tecnologia di intelligenza artificiale (AI). Nel 2022 l’adozione dell’AI e la spesa tecnologica accelereranno. Come accennato, la pandemia ha portato la tecnologia alla ribalta in molte industrie, ma per il gioco in particolare, e poiché la sottile linea rossa che separa gioco e gioco d’azzardo è sfocata, come osservato da Gioco News nell’edizione di ottobre, il 2022 porterà probabilmente a un maggiore utilizzo dell’AI nel settore del gioco d’azzardo. Gli operatori di gioco d’azzardo utilizzeranno sempre più l’AI,
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>
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inchiesta politica esteri CAVALCARE L’ONDA DELL’INCERTEZZA
PH. ANDREA DE SANTIS, UNSPLASH
> la ludicizzazione e la realtà virtuale per migliorare l’esperienza del cliente. L’AI sarà utile non solo per offrire prodotti in modo più mirato, ma anche per applicare funzionalità di protezione dei giocatori come l’analisi del comportamento, il monitoraggio predittivo, l’automazione strategica e la sicurezza. LA REPUTAZIONE DEL MARCHIO — Nell’edizione di settembre Gioco News ha riportato l’indagine YouGov che ha evidenziato che gli operatori di gioco hanno problemi di reputazione. Questo problema dovrebbe essere di grande preoccupazione per gli operatori di gioco d’azzardo poiché l’atteggiamento dei consumatori nei confronti delle aziende che producono danni alla società continuerà a inasprirsi nel 2022. Secondo i dati di Forrester Analytics, il 69 percento degli adulti europei desidera che più aziende siano trasparenti sulle loro pratiche commerciali e che la cifra è dell’87 percento per i consumatori più emancipati - si aspettano sempre più che i marchi utilizzino le loro piattaforme per contribuire positivamente alla società. Nello stesso sondaggio il 47 percento degli europei afferma di acquistare regolarmente da marchi che sono in linea con i propri valori personali, incluso il 62 percento nei Paesi Bassi, il 57 percento in Spagna e il 55 percento in Italia. Gli esperti prevedono che nel 2022 queste medie aumenteranno, il che significa che i marchi devono agire se vogliono acquisire e fidelizzare i clienti. Ciò è particolarmente pertinente per gli operatori di gioco d’azzardo. L’AUTORE
Michael Haile Economista, consulente economico e della regolamentazione, è stato market policy specialist della Gambling Commision (Regno Unito), senior economist & analyst di Gbgc (Isle of Man) e ricercatore del Censis e del Centro Internazionale di Studi Sociali (Roma).
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
CAMMINARE SULL’ASSE ECONOMICO E NORMATIVO — Con l’avvicinarsi della fine del 2021 i governi di tutto il mondo stanno imponendo o stanno pensando di imporre nuove regole per limitare la libertà di movimento della loro popolazione in modo da poter far fronte all’ultima variante di Covid, l’Omicron. L’ultima variante è così altamente trasmissibile che raddoppia il tasso di infezione ogni due o tre giorni nel Regno Unito, il paese più infetto d’Europa. Al momento in cui questa edizione va in stampa non sono disponibili dati sufficienti per giudicare l’impatto sulla salute generale della popolazione, quindi è ancora presto per poter calcolare quale sarà l’impatto economico che avrà la nuova variante nel 2022, ma quello che si sa finora non è di buon auspicio, i governi, in particolare nei paesi sviluppati, si stanno affrettando a somministrare ai cittadini un terzo vaccino. Nell’edizione di luglio/agosto Gioco News ha studiato l’impatto della pandemia sull’assunzione da parte del governo del Regno Unito di tasse e dazi sul gioco d’azzardo. Nel 2021 gli Stati sono stati pesantemente colpiti finanziariamente poiché le loro entrate fiscali hanno subito un impatto negativo a causa dei lockdown, mentre allo stesso tempo le loro spese sono notevolmente aumentate per supportare le imprese e gli individui per resistere agli impatti economici del Covid. L’Omicron, o altre nuove varianti, continueranno a esacerbare la posizione finanziaria dei governi per tutto il 2022. I ministeri dell’economia e delle finanze nel mondo sviluppato, dove esiste un mercato del gioco d’azzardo legalizzato, dipenderanno maggiormente dalle entrate fiscali del gioco nel 2022 più che in qualsiasi momento nel recente passato. Tuttavia i politici continueranno a essere interventisti nel mercato del gioco d’azzardo come lo sono stati negli ultimi due anni. Tutti gli occhi saranno puntati sullo spazio del gioco d’azzardo online, dove in molte giurisdizioni ha superato il gioco d’azzardo terrestre in termini di Ggy. La propensione al gioco risentirà dell’impatto economico che il Covid avrà sulle finanze delle famiglie. L’edizione di novembre di Gioco News ha evidenziato le preoccupazioni circa il potenziale impatto economico del Covid su fiducia dei consumatori, crescita del Pil, inflazione e margini aziendali. Nel 2021 i prezzi di beni e servizi sono aumentati più di quanto non abbiano fatto in qualsiasi anno dal 2008. Questo non cambierà nel 2022 e forse ci saranno ulteriori rischi poiché i governi avranno meno forza finanziaria per sostenere le imprese e le famiglie nel 2022 di quanto non fossero nel 2021. Gli esperti economici prevedono che l’inflazione scenderà dagli attuali livelli elevati nel corso del 2022, riducendo la pressione sui consumatori, i tassi di interesse e le società e sostenendo i consumatori. Nel 2022 tutti gli attori sociali si renderanno conto che non possono tornare nel mondo pre-pandemia. Consumatori e cittadini si stanno evolvendo allo stesso ritmo del virus e le aziende che vogliono prosperare dovranno evolversi ed essere innovative per poter sopravvivere e prosperare. Altre interruzioni sono dietro l’angolo, quindi i governi, le aziende e gli individui devono inventare nuovi modi per essere resilienti. Il futuro è già qui.
politica esports
Giochi virtuali ed esport accanto a flipper e biliardino
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er rilanciare le sale giochi servono idee. Soprattutto, servono idee che siano in grado di attirare nuovamente i ragazzi con un qualcosa che difficilmente possono trovare altrove, come avveniva nei decenni scorsi, prima dell’avvento delle console domestiche. E un elemento di svolta, per molte realtà, potrebbe venire proprio da un fenomeno sbocciato grazie alla diffusione dei dispositivi di gioco a domicilio, ossia quello delle competizioni videoludiche. Uno dei primi esempi in quest’ottica è quello della startup italiana Xrit, che unendo realtà aumentata (Ar), realtà mista (Mr) e realtà virtuale (Vr) sta portando avanti un progetto che ha già trovato applicazioni in diversi ambiti, dal settore delle costruzioni, a quello del turismo virtuale (affascinante opportunità per i disabili, ma non solo) e, ovviamente, anche a quello del gaming. Xrit ora porta il teknosport Hado Pvp anche in Italia. Questo nuovo sport, contraddistinto da regole semplici, tattica e dinamismo, è già giocabile in quattro arene in Italia (a Milano, Torino, Trapani, Asti e a breve anche a Ferrara), e quest’anno è previsto il primo torneo competitivo italiano.
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“La nostra mission aziendale non consiste solo nello sviluppare prodotti innovativi”, spiega Claudia Saba, Ceo di Xrit, concessionaria Hado Pvp, “ma far si che la tecnologia sia al servizio dell’uomo e non viceversa. Hado Italia e Xrit sposano una tecnologia a servizio dell’uomo un modello opposto al ‘metaverso’, che è un ambiente immersivo completamente virtuale all’interno di un ecosistema avulso e potenzialmente pilotato. Il nostro modello di Realtà estesa, ancorato com’è all’ambiente fisico e multiutente, è invece alfiere di una filosofia diversa, che interpreta la tecnologia come strumento per socializzare e per interagire con gli altri, in definitiva come parte integrante della vita di ciascuno, come ormai richiede ogni dimensione delle moderne attività umane”. Una realizzazione diversa la propone invece Virtuix, altra startup, americana, dedicata alla realtà virtuale. Virtuix nel 2020 ha presentato un tapis roulant Vr chiamato Omni One. Si tratta di un elaborato controller che impegna tutto il corpo consentendo di correre, saltare e accovacciarsi fisicamente sul posto, dando vita a un intrattenimento che coniuga la parte digitale (visiva e uditiva) con lo sforzo fisico (con conseguenti effetti benefici). Virtuix, che ha già qualche decina di giochi a supporto, è un sistema che fa delle dimensioni ridotte il suo punto di forza, un elemento di assoluta novità in “sale giochi” di nuova concezione. Jan Goetgeluk, Ceo di Virtuix, spiega che tutto è nato con il lancio di Microsoft Kinect, nel novembre 2010. “È stato Kinect che mi ha spinto a credere che la realtà virtuale stesse per sbocciare. Vedevo che il problema più grande era il fatto che non fosse ancora possibile camminare in Vr, così ho
L’amusement sta ritrovando una nuova vita grazie ai videogiochi competitivi, che si trasformano in una vera e propria esperienza fisica in realtà aumentata
di Daniele Duso
iniziato a lavorare sulla piattaforma di movimento Omni. Volevo camminare in modo naturale in Vr invece di starmene seduto a premere pulsanti”. E ora, dieci anni dopo la prima idea, è arrivato un sistema che consente tutto ciò, e può essere la svolta anche per molte sale giochi. “ Sì, infatti Omni Arena, la nostra attrazione multiplayer, porta gli esport in sala giochi. Omni Arena ha concorsi di esport settimanali e mensili, con un montepremi annuale di 100mila dollari. I partecipanti giocano nella loro sala giochi preferita e i loro punteggi vengono aggiunti automaticamente in rete alla classifica globale della competizione. Alla fine di ogni settimana e mese le prime dieci squadre vincono. Contattiamo i vincitori e distribuiamo i premi. Uno degli aspetti più interessanti sta nel fatto che gli operatori della sala giochi non devono fare nulla”. Il lavoro, semmai, gli operatori delle sale gioco devono farlo prima. Come è emerso nel corso di un dibattito sul tema organizzato da Gioco News nell’ambito di Eag Expo di Londra nel 2020, agli operatori è richiesto di investire in nuove tecnologie e puntare su formazione e infrastrutture. Solo così è possibile sfruttare a pieno un driver di crescita come gli esport, capaci di portare novità mescolando competizioni e nuovi modelli di interazione. Un fenomeno che piace moltissimo alle nuove generazioni e che quindi si pone come vera opportunità di rilancio per il settore dell’amusement.
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Si consolida il rapporto con le community
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DANIEL SCHIMDHOFER
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Daniel Schimdhofer, amministratore delegato di ProGaming Italia e Esl Italia, racconta un 2021 importante per il tournament organizer, tornato finalmente a incontrare il pubblico nelle arene, ma impegnato anche in progetti di “esport sostenibile”.
roGaming Italia è una delle aziende leader in Italia negli esport e nell’organizzazione di eventi legati all’industria videoludica. A capo dell’azienda c’è Daniel Schmidhofer, che ha sposato la sua passione per i videogame (nata da bambino, quando il padre noleggiava cabinati) ad una laurea in Economia e Management conseguita alla Libera Università di Bolzano in seguito alla quale ha avviato la sua impresa nel settore videoludico, nel 2003. L’attualità parla di un’azienda in forte evoluzione, che ha chiuso un anno straordinariamente denso per ProGaming come conferma Schimdhofer. “È stato un 2021 importante per ProGaming Italia”, spiega il Ceo dell’azienda, “un anno che ha visto, da un lato, il ritorno degli eventi live e la possibilità di coinvolgere finalmente il pubblico dal vivo, e dall’altro la continuazione di format e campionati digitali che hanno avuto una grande risonanza tra le community più importanti italiane e tutti gli appassionati dei titoli portati avanti da Esl Italia, come Apex Legends, Gran Turismo, Valorant, Pokémon Unite, solo per citarne alcuni”. Ma ProGaming, come detto, guarda già oltre i confini nazionali, puntando a raggiungere una posizione di prestigio tra i tournament organizer europei. In quest’ottica “abbiamo raggiunto traguardi molto importanti sul lato esports” continua Schidhofer, “affrontando come prima realtà italiana nel panorama paneuropeo
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come il punto di riferimento in Italia nella scena esports”. Dopo le attenzioni rivolte alle competizioni videoludiche e a chi le anima, un passo importante è stato compiuto anche nel rapporto con chi segue gli esports, ossia il pubblico, elemento fondamentale per gli esports. Schimdhofer spiega che “abbiamo voluto rafforzare il legame con le community inserendo nei nostri asset le più importanti sul panorama italiano, come la community di Pokémon Millennium e puntando sul gioco di punta del momento Pokémon Unite che ha visto un’intera giornata dedicata durante Italian Esports Open a Lucca Comics”. Per il 2022, chiosa Daniel Schimdhofer, “ci aspetta un anno ricco di molti altri progetti nazionali con Esl National Championship, Virtual Arena, format di intrattenimento e gaming sul tema dell’Agenda 2030 e sicuramente progetti internazionali che porteranno sempre più verso la creazione di un hub europeo degli esports. Saremo presenti, inoltre, all’interno delle più importanti manifestazioni esportive sul territorio nazionale, con la Esl Arena al Comicon di Napoli, alla Milan Games Week e ovviamente con Italian Esports Open al Lucca Comics and Games 2022”.
progetti globali come il più importante showmatch europeo di AoE IV Emea Championships di Xbox Game Pass. Abbiamo inoltre riconfermato la nostra presenza all’interno di Fifa Nations Championship collaborando con Figc nella formazione della eNazionale italiana”. Quello dell’attenzione all’ambiente è tema molto attuale negli ultimi anni, ma che solo da poco ha incrociato il mondo degli esports, in questo ProGaming è stata uno pioniera, come spiega il Ceo: “abbiamo portato avanti obiettivi di sostenibilità creando un format di intrattenimento e gaming sul tema dell’Agenda 2030, la Virtual Arena con titoli come Rocket League, League of Legends e Pokémon Unite, e che nell’edizione del 2021 ha visto anche la creazione del primo ePark degli esports con la piantumazione di alberi per ricompensare le emissioni di co2 emesse dai tornei e campionati. Sempre nel panorama “esport sostenibile” è stata riconfermata la winter season del primo campionato Eco-green al mondo di Sony Playstation e Flowe, con Gran TuriProGaming Italia smo, Apex LegenCome società full-service ProGaming sviluppa, piads e Nba2K. Solo nifica e organizza eventi nel settore videoludico ed nel 2021 su tutti i dell’intrattenimento digitale. Ideata e guidata da Daniel nostri campionati Schimdhofer, la società opera in Italia dal 2003, è una abbiamo avuto più delle aziende di punta nel settore italiano nel quale agisce in sintonia con la tedesca Esl, Electronic sports di 30.000 iscritti, league, pioniera nell’organizzazione di tornei di videaumentando così ogiochi in tutto il mondo. Nel marzo 2021 ProGaming ha sempre di più la stretto una partnership con la tedesca Freaks 4U Gampartecipazione ing per sviluppare Agent’s Range Italia, una piattaforma alla scena compededicata alla comunità di Valorant, ma con l’intenzione titiva nazionale e di portare i propri progetti oltre i confini italiani. riconfermandosi
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Obiettivo branded content
veniente dai campionati italiani. Per Rainbow Six avremo dei contenuti spalmati su tutto l’anno, con una prima divisione (il Pg Nationals) e una seconda (Beserious) tra aprile e luglio e una Italian Cup prevista per la seconda parte dell’anno. L’ultima aggiunta ai campionati di Pg Esports, l’Italian Rocket Championship, lanciata a settembre del 2021, tornerà nel 2022 con lo spring split, che si svolgerà tra aprile e giugno, e il winter split che avrà luogo tra settembre e novembre”. Nel 2022 tornerà, come accennato, la eSerie A Tim, che si giocherà in esclusiva su Fifa 22 nel periodo tra gennaio e giugno, mentre “continuerà la programmazione di Beyond Pg, il canale che propone contenuti che esplorano la cultura gaming (e non solo) in tutte le sue sfaccettature. All’interno della programmazione ci sarà spazio anche per il progetto Open Lobby, fondato sull’inclusività e sull’attivismo sociale: un progetto che ci sta molto a cuore perché esprime al meglio la vision di Pg Esports, puntando a offrire alle comunità native digitali un porto sicuro in cui condividere le proprie passioni. Nel 2022 inoltre ci concentreremo nella produzione di branded content stagionali, da San Valentino fino alla Fifa World Cup 2022”.
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PIERLUIGI PARNOFIELLO
i nostri prodotti, nel 2022 continueremo ad avere contenuti competitivi su League of Legends, che abbracciano tutti i livelli: dalla lega universitaria Amazon University Esports, poi il circuito Tormenta (circuito amatoriale dà la possibilità a gruppi di amici di giocare dal vivo nel corso di importanti eventi), il Proving Grounds (che è diventato la seconda ufficiale del Pg Nationals, allineandosi a tutto l’ecosistema delle European Regional Leagues) e il Pg Nationals. Pg Nats e Proving Ground tra l’altro sono confermati per i prossimi tre anni come Erl italiana, per la prima volta si tratterà di un rapporto pluriennale. Da quest’anno avremo un altro contenuto, internazionale, organizzato anche con Spagna e Portogallo, ovvero la Iberian Cup, che vedrà la partecipazione anche di team provenienti dai campionati italiani”. Per quanto riguarda il Pg Nats Parnofiello annuncia diverse novità, a partire dai nuovi giorni di gioco (martedì e mercoledì), un nuovo canale di broadcast, twitch.tv/pg_esports_lol, un nuovo formato dei playoffs allineato con tutte le leghe regionali e nove settimane di durata in totale e nuove squadre aggiunte al campionato ovvero Esport Empire e Atleta Esport, oltre alle conferme di Outplayed, Macko Esports, Axolotl, Samsung Morning Stars, Cyberground Gaming e GG Esports. “Tutte potranno effettuare il co-streaming delle loro partite sui propri canali. Per quanto riguarda i broadcast di contenuti internazionali nel 2022 avremo Lec (campionato europeo), Lck (campionato coreano), Msi (Mid-season Invitational), Eum (EU Masters), Worlds (campionati mondiali); inoltre avremo un altro contenuto, internazionale, organizzato anche con Spagna e Portogallo, ovvero la Iberian Cup, che vedrà la partecipazione anche di team pro-
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È
stato un 2021 ricco di soddisfazioni, quello di Pg Esports, il tournament organizer del quale gruppo Amodei e gruppo Fandango club si dividono la proprietà. “Tra i successi più importanti di quest’anno mi sento di citare la eSerieA”, esordisce Pierluigi Parnofiello, Ceo dell’azienda, “che ha unito i fan del calcio e i videogiocatori in un torneo avvincente e semplice da seguire anche per i meno esporti. Sicuramente non posso non citare la finale del Mondiale di League of Legends trasmessa sul nostro canale Twitch, oltre 40mila spettatori collegati contemporaneamente si sono goduti l’evento esport dell’anno, praticamente abbiamo riempito uno stadio virtuale di appassionati del titolo di Riot Games”. Ma la proiezione è già al futuro, al 2022 appena iniziato, che “partirà subito col botto”, assicura Parnofiello, “con i Pg Nationals di Rainbow Six: Siege e League of Legends, si tratta delle leghe ufficiali che ospiteranno i team più forti a livello nazionale. E già c’è grande fermento per la prossima edizione di Milan Games Week, dove ci aspettiamo di replicare il successo di pubblico della scorsa edizione.” Ma andiamo con ordine. “La prima novità - continua il Ceo di Pg Esports è che torneremo a fare eventi dal vivo, dopo il ritorno effettuato con la Milan Games Week. Per quanto riguarda
Pierluigi Parnofiello, amministratore delegato di Pg Esports, illustra quale sarà il 2022 della sua azienda, dal gradito ritorno degli eventi dal vivo a tante nuove attività sul piano competitivo, con un occhio ai sempre più richiesti contenuti brandizzati
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Pg Esports Nata nel 2016 da un’idea di Pierluigi Parnofiello, che riveste e rinomina il precedente progetto Personal gamer, Pg Esports, società del gruppo Fandango Club, è oggi il principale tournament organizer italiano, affermatosi negli anni come tournament organizer ufficiale per Riot Games (League of Legends, Valorant), Ubisoft (Rainbow Six: Siege), Wizards of the Coast (Magic the Gathering: Arena), Epic Games (Fortnite), Electronic Arts e Konami, e producer della eSerie A. Nel dicembre 2019 il gruppo Amodei, leader nell’editoria sportiva con i quotidiani Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport. acquisisce da Fandango club il 51 percento di Pg Esports con l’obiettivo di rafforzarne ulteriormente la posizione in Italia.
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cliente è eccitato, neutrale, agitato, ecc. Il rilevamento dell’intento consente al motore Nlp di riconoscere qual è l’obiettivo della conversazione, se il cliente ha bisogno di aiuto o sta solo cercando qualche informazione in più. La classificazione degli argomenti assegna il testo alle categorie: tecnico, finanziario, servizi, ecc. Grazie a queste funzionalità Nlp, l’agente virtuale risolve le domande più comuni/ripetitive fornendo le risposte giuste o indirizza il ticket all’agente umano più appropriato. Il rilevamento dell’intento e l’analisi del sentimento, permettono quindi di rilevare se il cliente è irritato e richiede aiuto immediato, potendo tranquillizzare il cliente dicendo che il ticket viene riconosciuto come critico e immediatamente indirizzato al personale dedicato. Allo stesso tempo viene servito un altro cliente che sta solo cercando informazioni sui prezzi correnti senza la necessità di coinvolgere umani. Una delle caratteristiche che consente a Cx-Va di distinguersi è che ha accesso a oltre 100 lingue. Ciò è reso possibile dalla sua architettura indipendente dalla piattaforma di elaborazione del linguaggio naturale (Nlp) che è impostata per l’uso e consente di accedere a qualsiasi lingua disponibile tramite i motori Nlp di Google, Microsoft, Ibm o Facebook. Sceglierà la migliore piattaforma per la lingua di cui ogni singola azienda ha bisogno.
Insieme all’Umano Il Cx-Va aumenterà e lavorerà con gli agenti umani dell’azienda che lo utilizza, consentendo loro di concentrarsi su domande reali e coltivando Vip, dedicando il Cx-Va al triage e alla gestione delle domande ripetitive di prima linea ad alto volume senza pregiudizi o attaccamento emotivo. In questo modo il fattore umano può essere utilizzato in modo efficiente dove è più necessario e la macchina eliminerà le maggiori cause di frustrazione ed esaurimento di un uomo. Bmit Technologies ha progettato ENGLISHPAGES
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PAROLADI COLLOVATI
PAROLADI COLLOVATI GIOCO &ARTE
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Nel cuore di ogni assistente virtuale/ agente virtuale si trova un motore di elaborazione del linguaggio naturale (Nlp). Questo è l’elemento che consente all’agente di comprendere l’input umano e di comportarsi in modo appropriato in base a tale comprensione. I motori Nlp iniziano con la pre-elaborazione del testo inserito da un umano. Lo suddividono (lo scompongono in frammenti più piccoli), riconoscono parti del discorso (verbi, nomi, aggettivi, ecc.), convertono le parole in radici ed eliminano le parole con poco significato (come gli articoli). Successivamente, il motore classifica il testo, solitamente assegnando categorie e/o tag. L’elaborazione del linguaggio naturale implica diversi metodi di classificazione. Ad esempio, eseguendo l’analisi del sentimento, il motore di Nlp riconosce le emozioni all’interno del testo e può capire se il
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Il potere dell’elaborazione del linguaggio naturale
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el 1950 uno dei matematici più famosi della Gran Bretagna, Alan M. Turing, propose un test per valutare l’intelligenza artificiale. In questo test un giudice umano osserva una semplice conversazione testuale tra due parti, sapendo che una è un umano e l’altra è una macchina, ma non sa quali siano. Quindi, il giudice prova a indovinare qual è la macchina: Se l’ipotesi non è corretta, la macchina supera il test di Turing. Nonostante abbia più di 70 anni il test di Turing è ancora applicabile a determinati tipi di soluzioni di intelligenza artificiale, ad esempio i sistemi di agente virtuale. Utilizzando tecnologie avanzate nello sviluppo di tali sistemi, i loro creatori cercano di farli sentire più umani. Tali tecnologie aiutano le macchine a comprendere meglio la conversazione, a trarre conclusioni migliori e, in definitiva, a servire meglio il cliente. L’agente virtuale creato dalla società maltese Bmit Technologies, Cx-Va, supera il test di Turing? Provare per credere.
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Cx-Va in modo che possa apprendere di più sull’utente. Ad esempio, se i clienti sono autenticati, Cx-Va considererà l’intera cronologia delle conversazioni, apparendo al singolo cliente come se ricordasse la conversazione che hanno avuto, ad esempio, un anno prima. Cx-Va può anche prendere in considerazione molti altri tipi di dati, come il paese da cui il cliente sta giocando. Ultimo ma non meno importante: Cx-Va si basa sull’intelligenza artificiale. Ciò significa che migliora con il tempo. Più i clienti lo usano, migliori saranno le decisioni che prenderà per aiutarli. E per renderlo ancora migliore, potete nascondervi nel retro e influenzare le sue scelte per soddisfare il proprio marchio aziendale.
Lavorare insieme – Lavorare meglio Sebbene Cx-Va sia già in sé molto potente, brilla ancora di più quando lo si rende parte del proprio ambiente di assistenza clienti. Ad esempio, si può collegare al sistema Crm e ad altre soluzioni utilizzate per servire meglio i propri clienti in modo che ottenga quanti più dati contestuali possibili sul cliente. Utilizzando la “Api Rest” di Bmit Technologies, si può far collaborare il proprio agente con qualsiasi sistema che supporti Rest. È inoltre possibile migliorare notevolmente le capacità dell’agente virtuale, per esempio utilizzando Api per consentirgli di eseguire l’autenticazione a più fattori (Mfa) durante la conversazione con il cliente.
Parlerete con un agente virtuale? Per vedere il Cx-Va in azione, è sufficiente chiedere a Bmit Technologies una demo gratuita, il cui team sarà lieto di mostrare le sue capacità e aiutare le imprese a capire come sfruttarle al meglio nella propria attività. Con la promessa che non verrà fatto un test di Turing su di loro.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).
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BMIT TECHNOLOGIES Agente Cx-Virtual Davvero non sto parlando con un umano?
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Nazionale Elettronica L’importanza di essere multichannel L’ AZ I E N DA A M P L I A I L CATAL O G O D I P RO D O T T I D I G IO C O R E AL IZ Z AT I C O N T E M P O R A N E A M E N T E P E R I T R E CA N AL I D I D IST R I B UZ I O N E – AW P , V LT E O N L I N E – E SI P R E PA R A AL L O S BA RC O SU I M E RCAT I I N T E R N AZ I O N AL I “ A D ISTA N Z A ”
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azionale Elettronica, storica azienda italiana operante nel settore del gaming, ha sempre avuto come obiettivo quello di dotarsi di strumenti caratterizzati dal più elevato livello tecnologico e, in particolare, negli ultimi anni, ha investito in attività di ricerca e sviluppo al fine di soddisfare il fabbisogno di mercato e della propria clientela attraverso la fornitura di giochi, apparecchi e servizi sempre più all’avanguardia e al passo coi tempi. Un obiettivo che non perde mai di vista, anche alla luce dei cambiamenti del mercato imposti, o accelerati, dalla pandemia di Covid negli ultimi mesi, come la crescita del mercato online, in linea con le nuove abitudini dei consumatori. Un’espansione che ha spinto Nazionale Elettronica a sviluppare, oltre alla principale attività di realizzazione di giochi, anche questo nuovo ramo di business. A tale scopo, la società ha progettato e realizzato “Service Point”, ossia una cassaforte
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automatica interconnessa, capace di offrire un’ampia gamma di servizi eterogenei, tra cui i servizi d’iscrizione alle piattaforme di gioco, di ricarica dei conti gioco, oltre a tutti i servizi di ricariche telefoniche, pago Pa, pagamento bollettini, e non solo. Anche la gestione della moneta, componente essenziale nel settore del gioco, subisce una continua evoluzione. Gli apparecchi cambia monete e cambia-cambia si collegano alla rete e forniscono quelle informazioni necessarie e indispensabili per rendere più efficiente la gestione del denaro depositato negli stessi, attraverso sistemi di gestione e teleassistenza remota sempre più evoluti, che rendono questi apparecchi compatibili con i contributi legati al Piano nazionale transizione 4.0, la nuova politica industriale del Paese, più inclusiva e attenta alla sostenibilità, che prevede una maggiore attenzione all’innova-
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zione, agli investimenti green e per le attività di design e ideazione estetica. La principale innovazione di Nazionale Elettronica in questo segmento per il 2022 consiste nell’aver unito in un unico prodotto denominato “iChange” le diverse funzioni del Service point con quelle del cambia-cambia, offrendo alla clientela un prodotto di ultimissima tecnologia, certificato anche questo per il Piano nazionale transizione 4.0, ad un prezzo molto vantaggioso. L’evoluzione tecnologica poi investe anche il core business aziendale, ossia la produzione dei giochi. In linea, anche in questo caso, con le nuove tendenze per l’industria del gioco, l’azienda italiana ha realizzato anche l’obiettivo di potersi fregiare di un’offerta multichannel, ossia di una “line-up” di prodotti di gioco realizzati contemporaneamente per i tre canali di distribuzione: Awp, Vlt e online. Per quanto riguarda il segmento Awp, grazie a nuovi hardware sviluppati e supportati, la libreria di giochi si arricchisce di multigame con grafiche Hd e nuovi motori di pagamento, che rendono per il giocatore l’esperienza di gioco sempre più intensa ed accattivante, mentre per l’operatore la sicurezza delle performance di questi titoli è senz’altro un valore aggiunto. Nazionale Elettronica è stata, infatti, la prima società nel mercato italiano a proporre schede multigioco realizzate “a più mani”, tra le quali, ad esempio, la serie “Special” su hardware Max-2, prodotta in collaborazione con la società Octavian, e la serie “Power” su hardware G640s, prodotta insieme alla società Psm Tech: collaborazioni che proseguiranno anche per l’intero 2022, anno nel quale i prodotti Awp saranno senz’altro ancora protagonisti nel panorama nazionale. Tra i titoli di maggiore successo, già presenti sul mercato, si menzionano: Special Dream7, Special Rooms, Special Stars, Special Gallery, Power Experience, Power Fun. Per quanto concerne il comparto Vlt, Nazionale Elettronica continua a sviluppare giochi per alcune importanti piattaforme nazionali. Fra le maggiori novità del catalogo inoltre emerge la produzione di giochi Vlt a marchio “Super Slot”, nato per avvicinare le esperienze del gioco Awp a quelle del mondo delle videolotterie. Fra i titoli più performanti si segnalano Book of Cheope, Lucky Ocean, Wild Forest, Black Black, Royal Black. Come sottolinea Diego Mendez, direttore tecnico di Nazionale Elettronica
e responsabile online del Gruppo: “Questa esperienza ha permesso all’azienda di affacciarsi su alcuni mercati internazionali per lo sviluppo di giochi su piattaforme analoghe a quelle italiane. Nell’online risalta il lavoro svolto in questi ultimi due anni di pandemia nel corso dei quali Nazionale Elettronica ha continuato a sviluppare e distribuire un numero importante di giochi che si sono distinti per le loro qualità e performance”. Ad oggi, sono infatti disponibili per l’Italia oltre 30 slot e 10 instant games. Tra i giochi di maggior successo si annoverano: Stellina, Madame Fortune, Woman, Starlight, Dragon reveal, Wunder Shop reveal Tiki Night reveal, La Rosa del Texas reveal. “L’obiettivo per il 2022 sarà lo sbarco nei circuiti internazionali dell’online, in vista del quale la Società sta già lavorando per l’ottenimento delle licenze B2B dei principali mercati, indispensabili per la distribuzione dei contenuti di gioco D I E G O M E N D E Z E DA N I LO F E S TA negli stessi”, rimarca Mendez. Non ultima per importanza, come rileva Danilo Festa, presidente esecutivo di Nazionale Elettronica: “L’esperienza che l’azienda sta facendo nel settore online italiano tramite la propria skin Powerbet.it, tramite la quale, i clienti della nostra azienda possono accedere immediatamente al business online, attraverso un’offerta di casinò, tra le più complete del mercato, arricchita dalle lotterie, dal bingo e dalle immancabili scommesse. Nazionale Elettronica è orgogliosa di rappresentare uno dei maggiori fornitori di contenuti multichannel in Italia e di aver raggiunto i diversi players online e mobile, oltre a quelli ‘terrestri’ per Awp e Vlt. Il portfolio nazionale di giochi ha già dato prova della sua popolarità presso la rete fisica in Italia e siamo certi che la sua sempre rinnovata offerta di gioco sarà accolta con successo ed entusiasmo nel mercato nazionale e internazionale”.
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attualità politica
La nuova frontiera del gaming I Non Fungible Token, fenomeno in grande espansione, possono essere utilizzati anche nel mondo del gioco. Ecco una guida pratica per tutti i player di questo mercato in ascesa. di Hélène Thibault
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Il fenomeno degli Nft è in continua espansione. Dal settore dell’arte a quello della musica, passando per quello della moda e dello sport, ha penetrato numerosi settori interessati a cogliere questa nuova opportunità di monetizzare i propri asset nella sfera digitale. Il settore del gaming non è da meno. Con lo sviluppo di esperienze virtuali potenzialmente destinate a confluire in un unico spazio virtuale, le possibilità per le piattaforme di gioco sono immense, e l’utilizzo della blockchain e degli Nft porta alla definizione di nuovi modelli di business per le aziende del settore. Gli Nft non sono solo l’opportunità di ripensare il business del gioco nel rapporto con l’utente, ma anche un nuovo vettore di comunicazione dalle infinite possibilità per i brand, non solo per la naturale sconfinatezza del mondo virtuale, ma anche per le caratteristiche dello stesso utente, mosso da un senso di appartenenza a community di gioco che ne definisce i comportamenti e ne indirizza gli acquisti. Ma prima di entrare nel merito delle applicazioni concrete che lo strumento degli Nft e il corredato utilizzo della blockchain possono trovare nel mondo del gaming, soffermiamoci sul concetto di Nft. Che cosa sono e perché costituiscono uno strumento nuovo e dalle importanti potenzialità? Gli Nft o Non Fungible Token sono – come lo indica la stessa denominazione – Token Non Fungibili, ossia un asset digitale unici e non intercambiabili il cui possesso
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viene certificato tramite memorizzazione della relativa transazione su un registro distribuito decentralizzato e immutabile chiamato blockchain. Da un punto di vista tecnico, prendono la forma di cc.dd. smart contract, ossia di programmi informatici la cui creazione ed i successivi trasferimenti vengono registrati sulla blockchain nella forma di una sequenza compressa di numeri chiamata hash. È questo il passaggio che permette di conferire all’intero meccanismo i pregi di sicurezza ed affidabilità, tipiche della blockchain. Come qualunque token, il contenuto di un Nft e i diritti allo stesso associato possono essere dei più vari. L’Nft può infatti consentire l’accesso ad un servizio/ piattaforma digitale, conferire diritti di voto in un pool decisionale, garantire l’accesso ad un evento o ad una prestazione, rappresentare la proprietà di un bene reale o digitale. A differenza degli altri token però, gli Nft non sono fungibili, nel senso che non possono essere scambiati con un bene identico (a differenza ad esempio di un bitcoin, che quale token fungibile, può essere scambiato con un altro senza che ciò comporti un cambio di contenuto o di valore). Questa loro caratteristica di unicità, associata alle virtù certificatrici della blockchain su cui si appoggia, fa degli Nft uno strumento unico di creazione di scarsità digitale, contraddistinta da certezza e immutabilità e le rende una potenziale fonte di reddito rilevante per i titolari di diritti. Ora, come lo strumento degli Nft può essere validamente impiegato nel mondo del gaming?
L A N U O VA F R O N T I E R A D E L G A MI N G
Prima di tutto, possono essere utilizzati come oggetti da collezionare e/o da utilizzare nel gioco. Si pensi a badge o trofei che si possono esporre in bacheca ovvero oggetti o indumenti che si possono esibire o utilizzare all’interno del gioco stesso. Per un neofita, la possibilità per i publisher del gioco di trarre un profitto significante da questo tipo di proposta in-game può essere di difficile comprensione, ma vi è di fatto che le community di gioco hanno un senso di appartenenza tale che poter accedere ad un prodotto magari esclusivamente accessibile all’interno del proprio gioco di riferimento conferisce di per sé valore all’oggetto stesso. A ben vederci, la possibilità di acquistare contenuti ingame da parte dei giocatori esiste da anni, e ciò indipendentemente dagli Nft e dalla blockchain. I publisher da tempo propongono la possibilità di ottenere avatar od accessori dietro pagamento di un corrispettivo. Infatti, settori come la moda, lo sport, il cinema o la musica sono da tempo presenti nel mondo del gaming attraverso partnership di co-branding che li consentono di presidiare il relativo spazio consumeristico digitale. Blockchain e Nft spalancano però nuove porte, in quanto offrono garanzie di unicità, immutabilità ma soprattutto scarsità finora non presenti nel mercato del gaming. Consentono di dare un contenuto più sicuro, e quindi potenzialmente maggior valore economico, alla proprietà digitale. Tutti i player del mercato sembrerebbero trarre vantaggio dal nuovo strumento. Lato piattaforma di gioco, diventa possibile far leva sulla “scarsità certificata” degli Nft per valorizzare al meglio i propri contenuti in-game, a maggior ragione se l’acquisto e/o lo scambio di tali contenuti viene consentito solo nella cripto-valuta della stessa piattaforma. Inoltre, sono prospettabili anche Nft off-game che danno accesso ad esperienze uniche che parlano alla fan base di riferimento. A tale proposito, anche il settore degli esports potrebbe validamente ricorrere – e sta infatti già ricorrendo – allo strumento degli Nft, sulla falsa riga di quanto proposto in ambito sportivo, proponendo contenuti esclusivi relativi alla propria squadra o alle proprie performance durante i tornei, a destinazione dei propri fan. Lato brand, settori come la moda, la musica o l’arte per cui la scarsità è un elemento centrale, vedono di buon occhio lo strumento degli Nft e vengono infatti quotidianamente annunciate collaborazioni tra piattaforme e brand interessati a popolare lo spazio digitale con Nft a loro riferibili. Esse dovranno però essere gestite bene per avere l’effetto scontato dato le peculiarità e la relativa chiusura delle online community. Lato giocatore anche si disegnano nuovi scenari, nei quali diventa possibile monetizzare quanto ottenuto in gioco, anche a titolo gratuito. Il business model delle piattaforme tende infatti a spostarsi sempre di più il mercato da un modello free-to-play e play-to-win ad un modello play-to-earn, ove il giocatore viene premiato per e in funzione del proprio coinvolgimento nel gioco
e quindi, di fatto, è stimolato a monetizzare il proprio asset sulla piattaforma di crypto collegata al gioco stesso. Insomma, una prospettiva win-win che potrebbe garantire vita lunga allo strumento degli Nft nel mondo del gaming, a fortiori se il futuro del digitale dovesse essere quello del metaverso, un mondo di realtà virtuali interconnesse in cui ciascuno potrà utilizzare, sfruttare e monetizzare al meglio i propri asset digitali, indipendentemente dalla piattaforma che l’abbia generato. Si sarà tuttavia intuito il fatto che il quadro tecnologico di riferimento è in costante evoluzione, e come le numerose e potenzialmente infinte possibilità di utilizzo dello strumento degli Nft rende difficile il loro inquadramento giuridico. Gli Nft non sono ad oggi espressamente regolamentati, risulta anche difficile un loro collocamento giuridico analogico sistematico, alcuni sembrando più configurabili come meri utility token mentre altri potrebbero configurarsi più come strumenti finanziari/security token, per modalità di offerta e modello di business sottostante. Dal collegamento con il mondo delle criptovalute del business degli Nft nasce peraltro un ulteriore zona grigia, data l’incertezza dell’evoluzione normativa in materia e il carattere per essenza crossboarder delle cripto-valute. Altro tema sensibile e potenzialmente di importante rilievo economico è quello dei diritti di proprietà intellettuale che conferisce l’acquisto del Token. Se è innegabile che l’acquisto del Token conferisce al suo proprietario un diritto di proprietà sul bene digitale stesso e, con specifico riferimento alla realtà del gaming, di utilizzarlo all’interno del gioco, non si può altrettanto dire dei diritti di proprietà intellettuale e di sfruttamento economico del bene sottostante, i quali dovrebbero rimanere in capo all’autore/titolare dei diritti. Ad esempio, acquisire la proprietà di un outfit brandizzato da utilizzare all’interno di un gioco non necessariamente comporta il diritto di “esportare” tale outfit in un’altra realtà digitale e, a maggior ragione, il diritto di replicare l’outfit in altri contesti (virtuali o reali) o utilizzarlo ad atri scopi. Le specificità tecniche e le incertezze giuridiche che caratterizzano gli Nft rendono in ogni caso essenziale per le piattaforme e i titolari di diritti che intendono proporli alle proprie fan base gestire con accuratezza modalità di offerta e vendita degli Nft e redazione dei termini e condizioni di vendita del prodotto, con particolare riguardo agli aspetti di licenza della proprietà intellettuale sottostante, di informazione sui rischi finanziari e tecnici e di disciplina della relativa responsabilità. L’AUTRICE
Hélène Thibault è avvocato dal 2003. Specializzata in diritto commerciale e della proprietà intellettuale, vanta un’esperienza pluriennale nei settori dell’entertainment e dello sport e collabora con lo studio legale Tonucci & Partners.
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PH. BARBAR A ZANDOVAL, UNSPLASH
normativa inchiesta politica
I VERI CONFINI DELL’ESENZIONE IVA 40
GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
I VERI CONFINI DELL’ESENZIONE IVA
PER LA CASSAZIONE GLI INCASSI RESIDUI SONO ESENTI DALL’IMPOSTA E I CONFINI DELL’ESENZIONE NON VANNO SPOSTATI: UN APPROFONDIMENTO PUNTUALE SUI CASI DI INTERESSE PER GLI OPERATORI DEL COMPARTO SLOT A cura di Geronimo Cardia
In
questo mese affrontiamo il tema dell’assoggettamento a Iva, nella misura esente, degli incassi residui rivenienti dalle giocate con gli apparecchi ex art. 110 comma 6 del Tulps, prendendo in esame due pronunce della Cassazione.
GLI INCASSI RESIDUI SONO ESENTI IVA La prima che analizziamo è la più recente. La Corte di Cassazione con ordinanza n. 33544, decisa il 15 giugno 2021 e depositata in cancelleria l’11 novembre 2021 nell’ambito di un procedimento volto a verificare il regime di tassazione degli atti in sede giudiziale, ha ribadito un principio importante: quello secondo cui gli incassi residui rivenienti dalle giocate degli utenti negli apparecchi devono essere considerati iva esenti. Nella sentenza in discussione si legge che la vicenda ha ad oggetto l’impugnazione della decisione della Commissione Regionale Lombardia che in accoglimento delle richieste dell’Agenzia delle Entrate locale aveva previsto l’applicazione dell’imposta di registro in misura proporzionale “sulle somme che il Tribunale (…) [aveva] ingiunto di pagare (…) [al terzo incaricato della raccolta] per mancato versamento [al Concessionario] della differenza tra somme immesse con le giocate effettuate e gli importi erogati per le vincite (…) oltre agli interessi e penali contrattuali”. Va chiarito che la pretesa applicazione dell’imposta di registro in misura proporzionale, e non in misura fissa, presuppone il ragionamento, non condivisibile e contestato, che non possa riconoscersi al caso in esame l’applicazione del principio di alternatività tra iva e imposta di registro, secondo cui se su un importo dovuto (ad esempio le somme in questione relative agli incassi residui) è dovuta l’Iva (ancorché in misura “esente”) allora l’imposta di registro relativa all’atto che le riguarda (in questo caso il decreto ingiuntivo esecutivo) deve essere ritenuta dovuta solo nella misura più contenuta e fissa e non in misura più ampia e proporzionale. La negazione del principio dell’alternatività tra Iva e registro implicherebbe, dunque, la negazione dell’assoggettamento a Iva (in questo caso nella misura esente) delle somme in questione.
lotterie nazionali, dei giochi di abilità e dei concorsi pronostici riservati allo Stato (…), nonché quelle relative all’esercizio dei totalizzatori e delle scommesse di cui al regolamento approvato con decreto del Ministro per l’agricoltura e per le foreste 16 novembre 1955 (…), ivi comprese le operazioni relative alla raccolta delle giocate’; (ii) la seconda disposizione ed in particolare “la norma della legge finanziaria 2005 chiarisce che ‘L’esenzione di cui all’articolo 10, primo comma, numero 6), del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, si applica alla raccolta delle giocate con gli apparecchi da intrattenimento di cui all’articolo 11O, comma 6, (…) anche relativamente ai rapporti tra i concessionari della rete per la gestione telematica ed i terzi incaricati della raccolta stessa’”. Successivamente viene ricordato che: (i) “l’imposta proporzionale del registro e l’Iva sono tributi tra loro alternativi secondo il disposto di cui all’art. 40 Dpr nr 131/86”, (ii) il “principio di alternatività (…) opera anche con riguardo ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria, per effetto della disposizione contenuta nella nota II all’art. 8 della Tariffa parte prima (…). Detta nota stabilisce infatti che gli atti di cui all’art. 8, comma 1, lett. b) e cioè quelli “recanti condanna al pagamento di somme o valori, ad altre prestazioni o alla consegna di beni di qualsiasi natura”, nonché quelli di cui al comma 1 bis (cioè gli atti del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali che definiscono, anche parzialmente, il giudizio, compresi i decreti ingiuntivi esecutivi, che recano condanna al pagamento di somme di danaro diverse dalle spese processuali) non sono soggetti all’imposta proporzionale per la parte in cui dispongono il pagamento di corrispettivi
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LA RACCOLTA È ESENTE IVA E GLI ATTI SCONTANO L’IMPOSTA DI REGISTRO IN MISURA FISSA E NON PROPORZIONALE Ebbene la Cassazione nella sentenza richiamata non ha dubbi sul principio consolidato secondo cui le somme in questione sono soggette ad iva nella misura esente. E infatti nel testo in commento si legge: “è fuor di dubbio che le operazioni di riscossione di somme provenienti dalle giocate esercitate nell’ambito di un’attività imprenditoriale siano in astratto soggette ad Iva. (…) Tale assunto è confermato dalla lettura del combinato disposto di cui agli artt. 10, 1° comma nr. 6, dPR 633/72 e art. 1, comma 497, L. 311/2004”. In particolare: (i) “la prima disposizione stabilisce l’esenzione dall’Iva delle ‘operazioni relative all’esercizio del lotto, delle
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normativa inchiesta
> o prestazioni soggetti all’imposta sul valore aggiunto ai sensi dell’art. 40 del Testo unico”. Per poi concludere affermando che viene “in tal modo esclusa l’applicazione dell’imposta di registro in misura proporzionale allorché la condanna sia volta ad assicurare l’adempimento di obbligazioni nascenti da un rapporto soggetto ad Iva. L’assoggettamento a misura fissa invece che proporzionale riguarda tutte le operazioni che rientrano nel ‘campo di applicazione’ dell’Iva e quindi non solo le cessioni di beni o servizi imponibili ma anche quelle non imponibili o esenti”. Il principio dell’esenzione Iva delle somme raccolte e di quelle intercorrenti tra i concessionari e i terzi incaricati della raccolta, consolidato sin dalle prime pratiche di utilizzo degli apparecchi e non solo per le univoche valutazioni operate anche da chiare circolari interpretative delle istituzioni di riferimento, torna alla ribalta oggi solo perché recentemente i confini dello stesso sono stati messi in discussione dalla Corte stessa. I CONFINI DELL’ESENZIONE NON POSSONO ESSERE SPOSTATI E veniamo quindi alla seconda pronuncia della Cassazione, la sentenza n. 16955 del 2021. Detta sentenza dopo avere richiamato le specifiche norme di esenzione pure evidenziate in premessa, finisce per negare l’esenzione Iva alle fattispecie esaminate, richiamando un limite di applicazione che, da un lato, è noto e consolidato ma che, dall’altro, va ben riconosciuto e focalizzato. Secondo detto limite il regime di esenzione Iva non sarebbe applicabile alle somme relative ai rapporti contrattualizzati tra gestori ed esercenti ma sarebbe riservato unicamente ai rapporti tra concessionari e terzi incaricati della raccolta. In realtà la Corte, sembra non cogliere nel segno nel ricostruire la fattispecie concreta di fronte alla quale probabilmente si sarà trovata. GESTORI ED ESERCENTI COESISTONO CON RUOLI LORO ASCRITTI DAI CONCESSIONARI In primo luogo, la Corte precisa che: i concessionari “possono effettuare la raccolta delle giocate avvalendosi di una propria organizzazione o di terzi, nella persona degli esercenti, ossia di coloro che detengono i locali in cui le macchine sono installate e nei quali vengono materialmente effettuate le giocate, ovvero dei gestori, ossia, dei possessori degli
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apparecchi, cui è affidata, tra le altre attività, quella di raccolta delle giocate”. In questa precisazione, utilizzando il termine “ovvero” la Corte sembrerebbe considerare alternativa la presenza di un esercente rispetto a quella di un gestore. In realtà come noto, nel sistema distributivo modale delle installazioni di apparecchi entrambe le figure della filiera non solo esistono ma coesistono in modo coordinato con i ruoli convenzionali loro ascritti dai concessionari. Entrambe vengono investite dei poteri di gestione di alcuni adempimenti concessori dal Concessionario, entrambe su mandato svolgono materialmente parti specifiche e funzionali degli adempimenti concessori finalizzati alla raccolta delle giocate, entrambe svolgono il ruolo di soggetti terzi incaricati della raccolta, entrambe hanno diritto a beneficiare dell’esenzione Iva per i corrispettivi che percepiscono per dette attività in concreto svolte. UN ULTERIORE CONTRATTO NON PUÒ SPOSTARE I CONFINI DELL’ESENZIONE In secondo luogo la Corte espone che “Frequente è nella prassi la situazione, ricorrente nel caso in esame, in cui il concessionario affida la gestione del collegamento telematico e del servizio di raccolta del gioco ad un soggetto gestore, il quale, poi, con distinti contratti, incarica diversi esercenti della gestione della raccolta delle singole puntate e dell’erogazione delle vendite, previa fornitura degli apparecchi utilizzati per l’effettuazione di tali puntate”. La Corte al riguardo avrebbe potuto mettere in evidenza il fatto che lo schema contrattuale descritto (Contratto concessionario-gestore e Contratto gestore-esercente) non può non prevedere e non può non presupporre anche la presenza del rapporto diretto tra concessionario e (ciascun) esercente e che quest’ultimo (rapporto) esiste ed è imprescindibile per il ruolo strutturale rispetto all’attività di raccolta svolto dal terzo incaricato esercente, previsto dal modello concessorio ed indicato nello schema di concessione sottoscritto dai concessionari con lo Stato. L’esistenza del rapporto simultaneo tra concessionario e gestore, da un lato, e tra concessionario ed esercente, dall’altro, nello schema della raccolta delle giocate è verificabile attraverso numerosi canali ufficiali (dalla presenza dell’iscrizione dell’elenco Ries, alla localizzazione della ubicazione degli apparecchi, alle autorizzazioni comunali per la distribuzione del gioco in questione, alla reportistica istituzionale richiesta etc). Nello stesso inciso la Corte sembrerebbe non cogliere poi il fatto che la messa a disposizione degli apparecchi da parte della figura del gestore è tutt’altro che dirimente nella soluzione del problema posto che è fattispecie ricorrente nella sostanziale totalità degli schemi distributivi e non solo nella tipologia di quello analizzato.
I VERI CONFINI DELL’ESENZIONE IVA
L’ESENZIONE DI CONCESSIONARI E GESTORI E I RAPPORTI TRA LE PARTI Ciò detto, la Corte mette poi bene in evidenza un principio noto e consolidato secondo cui “l’esenzione dall’Iva in esame presuppone che le operazioni si riferiscano alla raccolta di giocate poste in essere nell’esercizio di attività di gioco riservate allo Stato”. E bene precisa che una siffatta limitazione si evince tra l’altro dal fatto che viene riconosciuta l’esenzione Iva “all’attività di raccolta delle giocate posta in essere da terzi a ciò incaricati dai concessionari” a loro volta affidatari della gestione del gioco da parte dello Stato titolare della riserva di legge. E bene ancora precisa che “solamente alle operazioni relative a tale attività va riconosciuta l’esenzione dall’imposta, la quale, dunque, trova applicazione solo nell’ambito dei rapporti tra il concessionario e l’esercente e di quelli tra il concessionario e il gestore, in quanto entrambi i soggetti indicati provvedono per incarico del concessionario alla raccolta delle giocate”. IL RAPPORTO DIRETTO TRA CONCESSIONARIO ED ESERCENTE PUÒ ESSERE VERIFICATO Altro principio generale indiscutibile è poi quello esposto subito dopo secondo cui: “Inconfigurabile è (…) un’attività di raccolta delle giocate posta in essere da soggetti privi di un affidamento diretto da parte del concessionario, avuto riguardo alla riserva esclusiva dell’attività in suo favore e alla impossibilità per il soggetto cui è stato affidato tale compito da parte del concessionario di subaffidarlo a terzi”. Il fraintendimento si trova nel passaggio successivo dell’iter logico motivazionale espresso nella sentenza laddove viene precisato che: “Per tale ragione, l’eventuale attività legittimamente posta in essere nell’ambito dei rapporti instaurati fra l’esercente e il gestore può riguardare solo ulteriori prestazioni di servizi diverse da quelle della raccolta delle giocate rese al concessionario (quali, ad esempio, la messa a disposizione dei locali, la vigilanza sul corretto funzionamento delle macchine, l’informativa agli utenti, l’organizzazione di attività ausiliarie all’attività di raccolta delle scommesse) e, in quanto tale, esula dalla fattispecie agevolatrici in esame”. Al riguardo, infatti, va precisato che, fermo restando che gli adempimenti relativi all’attività di raccolta del gioco sono delegati e delegabili dal concessionario, se è vero che dalla Corte è stato analizzato un contratto gestore - esercente che li abbia riepilogati, questo non può esclude ipso iure l’esistenza del rapporto concessionario - esercente che codifica l’incarico a quest’ultimo, il cui coinvolgimento, da parte del concessionario, risulta verificabile tramite diverse banche dati istituzionali. E se risulta esistente il rapporto concessionario – esercente peraltro da formalizzarsi nell’ambito di uno specifico contratto, non può rappresentare motivo di esclusione dell’esenzione Iva dei suoi corrispettivi il fatto che esista anche un contratto gestore-esercente, che per esempio riepiloghi gli adempimenti concessori delegati dal concessionario e che spettano all’esercente in virtù del mandato ricevuto dal concessionario. In tutte le rendicontazioni amministrative ed istituzionali, contabili e bilancistiche è possibile riscontrare che per ogni appa-
recchio installato presso esercenti, in virtù del precetto concessorio, le prestazioni finalizzate alla raccolta delle giocate sono svolte direttamente in favore del concessionario dal gestore, per alcune attività concessorie, e (“e” non “o”) dall’esercente, per altre attività concessorie, tutte finalizzate alla raccolta delle giocate. E infatti il concessionario è tenuto a rendicontare all’Agenzia delle dogane e dei monopoli le somme erogate a titolo di corrispettivo alla propria filiera (i.e. al gestore e all’esercente), nella contabilità e nei bilanci del concessionario le somme corrisposte a gestore, da un lato, ed esercente, dall’altro, si trovano tra i costi. Le eventuali diverse manifestazioni finanziarie di dette operazioni economiche non possono cambiare la natura giuridica ed economica appunto dell’operazione e non possono, quindi, essere idonee a spostare i confini dell’esenzione. In molti casi, per evitare ogni dubbio sul concetto di attività che rientra nella fattispecie di “raccolta delle giocate” gli operatori hanno anche concepito il cosiddetto “scassettamento congiunto” (da parte di gestore ed esercente) al momento dell’apertura degli apparecchi per il ritiro delle somme rivenienti dalle giocate, proprio per fugare ogni dubbio sulla qualificazione di entrambe le figure di incaricati della raccolta. LE IMPLICAZIONI PER GLI ADDETTI AI LAVORI Quando per l’installazione di un apparecchio sono presenti entrambe le figure della filiera (gestore ed esercente) per verificare l’effettiva applicabilità dell’esenzione si dovrebbe passare non solo per la verifica dell’esistenza di (tutti) i contratti di riferimento, ma anche per la verifica dell’esistenza dell’effettivo rapporto tra concessionario e gestore, da un lato, e concessionario ed esercente, dall’altro, desumibile questo non solo dalle contabilità degli operatori interessati, ma anche dalle banche dati istituzionali previste dalla normativa di riferimento. Il tutto senza che l’esistenza di un contratto aggiuntivo tra gestore ed esercente, sottoscritto per tante ragioni a partire dalla fidelizzazione della rete commerciale del primo, possa inficiare il principio di diritto dell’esenzione di cui sopra. Tutta la giurisprudenza unionale richiamata in sentenza non sembra possa spostare il confine di esenzione dipinto dalla norma statale ben chiaro che individua destinatari dell’esenzione i rapporti tra concessionario e terzi incaricati della raccolta, bene inteso per le attività essenziali previste dalla convenzione relative alla raccolta delle giocate. L’esclusione dell’esenzione potrebbe operare, peraltro come ben focalizzato nelle circolari interpretative dell’epoca, solo con riferimento ad attività che esulano dalle attività concessorie (quali ad esempio il riconoscimento di un diritto L’AUTORE di esclusiva). E qui baGeronimo Cardia sterebbe scorrere la liAvvocato cassazionista, dottore commercialista sta degli adempimenti e revisore contabile concessori desumibili Studio Cardia e Cardia dalle convenzioni di riwww.gclegal.It ferimento.
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GLI OPERATORI DEL GAMING CHIUDONO UN ALTRO ANNO FORTEMENTE NEGATIVO A SEGUITO DELLA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ PER METÀ DELL’ESERCIZIO. PUR IN MANCANZA DI NORME SPECIFICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE, SUSSISTONO ALCUNI CRITERI CONTABILI CONSIGLIABILI PER FORNIRE UNA RAPPRESENTAZIONE CORRETTA DELL’ANDAMENTO ECONOMICO DELLE IMPRESE IN TEMPI DI PANDEMIA. A cura di Francesco Scardovi
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2021, al pari dell’esercizio 2020, ha scontato almeno sei mesi di sospensione delle attività di gioco a causa dell’emergenza pandemica, aggravando ulteriormente gli equilibri economici e finanziari delle aziende di raccolta di giochi pubblici. Inoltre, dalla ripresa dello scorso mese di giugno, i proventi di raccolta sono risultati inferiori a quelli mediamente conseguiti in periodi ante-pandemia, sia per la ridotta capacità di spesa di parte dei consumatori, che per le restrizioni imposte dal Governo ai fini della limitazione del contagio (tra green pass e super green pass) e ancor di più dalle regolamentazioni emanate da Regioni e Comuni per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (espulsione di sale ed apparecchi in prossimità dei luoghi sensibili, limitazione di orari, e così via). Le imprese si trovano quindi a fare i conti con risultati economici fortemente negativi, che in molti casi rischiano di compromettere i presupposti di continuità aziendale, tenuto conto dei principi contabili e civilistici vigenti, in caso di riduzione o azzeramento del patrimonio netto contabile. Si ricorda che, per l’esercizio 2020, il legislatore era intervenuto con previsione di deroghe e opportunità volte a ridurre i drammatici effetti del Covid-19 sui bilanci (in particolare con il decreto legge del 14 agosto 2020, n.104, cosiddetto “decreto Agosto”, convertito nella legge del 13 ottobre 2020, n.126), in tema di rivalutazione di beni d’impresa ed ammortamenti mentre per il 2021 non risultano,
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indicazioni della stessa portata riferibili all’esercizio appena chiuso. Si ritiene in ogni caso che gli operatori possano avvalersi di norme e criteri di portata generale per fornire una rappresentazione della realtà economica che tenga conto dei drammatici effetti della pandemia ed attenui, almeno parzialmente, le pesanti perdite subite. LA RIVALUTAZIONE DEI BENI DI IMPRESA In sede di conversione del cosiddetto “decreto Sostegni” è stata concessa anche per il 2021 la possibilità di rivalutare i beni d’impresa ma solo ai fini civilistici e non fiscali. Le imprese, in chiusura di esercizio 2021, potranno pertanto aggiornare il valore iscritto nel registro dei beni ammortizzabili purché non già rivalutati nell’esercizio precedente, ai soli fini dell’esposizione in bilancio. Per avere benefici anche dal punto di vista fiscale, si potrà utilizzare il regime di rivalutazione ordinario previsto dall’articolo 1, commi 696-704 della legge 160/2019 che consente, in base a quanto previsto all’articolo 12-ter del decreto legge 23/2020, di aggiornare i valori dei beni per gli esercizi 2020, 2021 e 2022. Ma le imposte sostitutive per tale rivalutazione sono ben più gravose rispetto alle agevolazioni concessa per il 2020; l’imposta sostitutiva infatti è pari al 12 percento per beni mobili e immobili e al 10 percento per i beni non ammortizzabili e il riconoscimento fiscale del maggior valore andrà a valere dal terzo esercizio successivo a quello in cui è stata operata la rivalutazione.
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Altro bilancio in rosso per i gestori
ALTRO BILANCIO IN ROSSO PER I GESTORI
La rivalutazione dei beni d’impresa Decreto Sostegni estende al 2021 la rivalutazione beni d’impresa (solo ai fini civilistici, non fiscali) su esercizio 2021 da aggiornare il valore iscritto nel registro dei beni ammortizzabili se non già rivalutati nel precedente
fiscalmente vale il regime di rivalutazione ordinario (articolo 1, commi 696-704 della L. 160/2019) aggiornare i valori dei beni per gli esercizi 2020, 2021 e 2022
RIDUZIONE DEGLI AMMORTAMENTI CIVILISTICI E FISCALI L’articolo 60, comma 7-quater del decreto Agosto 2020 aveva previsto, per i bilanci redatti in base ai principi contabili nazionali. la possibilità di sospendere in tutto o in parte, le quote di ammortamento annuale delle immobilizzazioni materiali ed immateriali, derogandosi così da quanto previsto dall’art 2426 del Codice Civile. Il 2021 dunque rischia di essere in parte gravato anche della maggior quota di ammortamento non effettuata nell’esercizio precedente. Si ritiene in ogni caso applicabile il principio civilistico previsto dall’articolo 2426 secondo il quale il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione. Tenuto conto pertanto dello svolgimento dell’attività per metà dell’anno, l’ammortamento civilistico dei beni materiali degli operatori potrà essere effettuato al 50 percento rispetto all’aliquota normalmente applicata, tenuto conto del prevedibile allungamento della vita residua degli stessi. Lo stesso dicasi ai fini fiscali. Non sussistendo più limitazioni all’utilizzo delle aliquote fiscali, purché non superiori a quelle previste dalla tabella ministeriale e non inferiori a quelle applicate ai fini civilistici, si reputa corretto procedere, anche ai fini fiscali, con la medesima riduzione del 50 percento delle aliquote normalmente applicate (a differenza dell’esercizio precedente nel quale, la deroga normativa, consentiva di dedurre fiscalmente l’aliquota intera pur in presenza di riduzione o sospensione degli ammortamenti civilistici). Per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali la riduzione degli ammortamenti è consigliabile sono nei casi in cui il bene possa beneficiare, per effetto della sospesa attività, di un allungamento della sua vita residua; in caso invece di termine perentorio di vita del bene (come potrebbe essere per un “brevetto”), non si consiglia una riduzione dell’ammortamento. CONTRIBUTI ALLE IMPRESE COLPITE DALLA PANDEMIA Anche le ultime forme di contributi alle imprese colpite dai provvedimenti del Governo per il contenimento della pandemia meritano un approfondimento. Per quanto riguarda il contributo a fondo perduto perequativo del “decreto Sostegni bis” (articolo 1, commi 16-27, del decreto legge n.73 del 25
Ma le imposte sostitutive molto più alte del 2020:
12% per beni mobili e immobili • 10% per i beni non ammortizzabili
•
• riconoscimento fiscale del maggior valore a valere dal terzo esercizio successivo a rivalutazione
maggio 2021) si ricorda che ne possono beneficiare i soggetti attivi alla data del 26.05.21, con ricavi 2020 inferiori di almeno il 30 percento rispetto a quelli del 2019, con esclusione delle imprese con ricavi 2019 superiori ai 10 milioni di euro. L’istanza doveva però essere presentata tra il 29 novembre e il 28 dicembre 2021 tramite il servizio disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Possono accedere al contributo i soggetti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2020 entro il 30 settembre 2021. L’erogazione del contributo è effettuata mediante accredito sul conto corrente indicato nell’istanza, o, in alternativa, previa scelta irrevocabile del richiedente, può essere richiesto come credito di imposta. Il predetto credito di imposta sarà fruibile solo a seguito dei controlli degli esiti dell’istanza e successivamente alla comunicazione di riconoscimento del contributo pubblicata nell’area riservata di consultazione del portale. Più semplici i criteri di attribuzione del credito riconosciuto per le imprese chiuse per oltre 100 giorni, tra cui quelle della raccolta di gioco terrestre (di cui all’articolo 2 del Decreto legge 25 maggio 2021, n.73 e art. 11 del decreto legge del 23 luglio 2021, n.105). L’istanza per la richiesta del contributo andava presentata sempre attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate tra il 02 e il 21 Dicembre 2021 e prevede l’erogazione di un contributo fisso di euro 3mila per gli operatori con ricavi 2019 inferiori a 400mila euro, di 7.500 euro per quelli con ricavi inferiori a 1 milione di euro e di 12mila euro per le imprese con ricavi superiori. Tali importi, così come i precedenti, hanno natura di contributi in conto esercizio e devono essere contabilizzati come proventi assimilati ai ricavi. In base ai principi contabili nazionali, secondo il principio di competenza (non per cassa) e non concorrono alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi. Dunque le imprese che avranno presentato l’istanza e ricevuto il riconoscimento da parte dell’Agenzia, potranno rilevarli per compeL’AUTORE tenza, nel bilancio Francesco Scardovi 2021, attenuando, se Dottore Commercialista pur di poco, il risulRevisore legale, Partner Studio Scardovi & Giordani tato negativo dell’esercizio.
Contributi alle imprese colpite dalla pandemia Contributo fisso pari a:
solo per soggetti attivi al 26.05.21, con ricavi 2020 inferiori del 30% sul 2019
contributo a fondo perduto perequativo
-30% ricavi 2020 sul 2019
“Decreto Sostegni bis”
(art. 1, commi 16-27, Dl n. 73 del 25 maggio 2021)
credito per imprese chiuse oltre 100 giorni
3.000 per operatori con ricavi 2019 < €400.000 € 7.500 per operatori con ricavi < 1 milione € 12.000 per operatori con ricavi superiori €
Dl 25 maggio 2021 e D.L. 23 luglio 2021
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IL BETTING D’ITALIA È MATURO LE REGOLE SONO VECCHIE Il bando online salta ancora e gli operatori vivono ancora nell’incertezza nonostante gli ottimi risultati dell’ultimo anno e mezzo. Intanto, però, il settore funziona a meraviglia ed è finalmente competitivo dopo tanti anni di difficoltà. di Cesare Antonini
Niccolò Caramatti, Fantasyteam e Sportitaliabet
«LE SCOMMESSE NON INVIDIANO NESSUNO MA SERVONO PIÙ CERTEZZE» “Un anno eccezionale per le scommesse online ma siamo molto critici sulla gestione del futuro perché ci servono tantissime certezze”. Niccolò Caramatti, founder e Ceo di Fantasyteam, oltre che a capo del progetto Sportitaliabet, tira le somme del 2021 analizzando anche la prospettiva del 2022, incertezze normative permettendo, appunto. Partiamo dal momento, quindi: “Da imprenditore del settore non posso che essere estremamente critico per come la politica continua a gestire il settore del gioco e, da ormai anni, il verticale del betting in attesa di un riallineamento delle concessioni da almeno cinque anni - spiega Caramatti - credo sia inaccettabile vivere in un ambiente così iper regolamentato ma in cui, allo stesso tempo, regna una grave incertezza. Se parliamo di bando online a NICCOLÒ CARAMATTI
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noi servono una serie di garanzie sul periodo di durata, sul costo della concessione e sui contorni della licenza stessa. E non abbiamo risposte su questi elementi come sulle cifre ridotte e ci servono certezze. Si è parlato di contemporaneità ma anche di rendere paritetica l’offerta per rendere allo stesso livello i bookmaker e quindi dargli parità competitiva”. Se il futuro è incerto parliamo dell’anno appena passato con la speranza di avere notizie migliori: “È stato un anno eccezionale che arrivava già da altri 365 giorni record e possiamo essere soddisfatti del bilancio - prosegue Niccolò Caramatti - anche il nuovo brand Sportitaliabet è andato molto bene grazie a iniziative di marketing, ovviamente nei limiti del decreto Dignità. Fantasyteam è andato bene e continua ad avere ambizioni importanti di crescita dopo un altro anno assai positivo. Il giovamento del lockdown lunghissimo del betting retail dura ancora per il digital”. Approfondiamo
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questo aspetto: “Grazie all’ingaggio di qualche influencer le iniziative sono andate benissimo. Crediamo molto nello sviluppo dell’intrattenimento nel gioco pubblico e questo si sposa molto bene coi media. Un campo largo dove esprimersi con profitto. Sportitalia c’ha creduto senza paura e il format si è sposato benissimo col gioco. Come detto stando nei limiti di quello che è permesso fare il vantaggio è stato quello di avere un media autorevole e il messaggio televisivo funziona ancora molto bene”. Manca ancora qualche strumento per strutturare al meglio l’offerta di gioco nel betting “punto it”? “La nostra offerta di gioco prematch è davvero tra le migliori in circolazione. Non invidiamo nulla a nessuno. Il cashback o altri strumenti di palinsesto possono mancare ancora, è vero, ma sono sottigliezze. Ribadiamo sempre il concetto che la nostra esperienza dai daily fantasy sports rimane determinante per creare un’offerta particolare pensata per lo scommettitore. Ad esempio giocare sui calci d’angolo o sulle ammonizioni serve a svincolare anche il tifo dalla scommessa e il giocatore può puntare su tante opzioni senza andare contro le sue passioni. La chiave, quindi, è l’intrattenimento che è molto più ludico e non servono strumenti nuovi. Tornando al cash back si tratta solo di una monetizzazione che si offre in più ma non serve molto al giocatore che cerca maggiore intrattenimento”. Betting puro e intrattenimento. Altri giochi come Sorare, ad esempio, possono prendere piede in Italia? “Sì, piace a molti ma il giocatore cerca anche contenuti durante il gioco e al momento non ci sono altre necessità - prosegue il Ceo di Fantasyteam - in Italia il palinsesto è libero ed esiste trasparenza e certezza del risultato. Non invidio nulla a nessun altro prodotto. Ovviamente qualche nuovo gioco ci sarà e avrà più componenti in una ma non dovrebbero essere troppo skill intensive.
Anche nel poker si è cercato di innovare ma le formule semplici hanno avuto più successo, come i sit and go hyperturbo con montepremi variabili e moltiplicatori che offrono tanti soldi”. Quale può essere la prospettiva del betting? Faticano anche gli esports a quanto pare visto che molti organizzatori non vedono bene la vicinanza con le scommesse: “I videogiochi competitivi nel gaming faticheranno sempre - analizza Caramatti - chi ci gioca non ci scommette e non penso si andrà in quella direzione. Crediamo più in quello che stiamo facendo, contenuti media live e gaming, guardo sport in streaming su una piattaforma dedicata dove posso giocare anche. Questo è quello che pensiamo accadrà”. E quindi le vostre prossime novità quali potrebbero essere? “Stiamo studiando sempre nuovi mercati per scommettere con lo stile dei fantasy sport. Ad esempio sul basket Nba abbiamo allargato le offerte di gioco incentrare sui giocatori come le stoppate, i rimbalzi e altre giocate ancora che possono far godere l’evento agli scommettitori al di là del risultato. Sui casino games, invece, l’offerta è sempre più ricca e ci sono collaborazioni molto forti coi produttori di giochi”, conclude Niccolò Caramatti.
PUNTI VENDITA E RICARICA UN FENOMENO DA “RIORDINARE” MA INDISPENSABILE I punti di gioco in Italia sono sempre contingentati e i nuovi bandi di gara potrebbero prevedere una riorganizzazione di corner e negozi di gioco dopo almeno quindici anni e varie proroghe e condoni (vedi i Centri trasmissione dati di bookmaker senza licenza). Nelle sacche dell’incertezza normativa, poi, ha proliferato un fenomeno che è quello dei punti vendita di carte di ricarica per il gioco online che, attualmente, rischia di essere uno dei pochi metodi per affiliare nuovi giocatori dal retail al digital stante anche il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. Secondo Cino Benelli, avvocato amministrativista, esperto di giochi pubblici, appalti e concessioni, il fenomeno “andrebbe regolato perché non esiste una norma che ne definisca limiti, obblighi e funzioni”. Il legale ha espresso questa volontà nel corso del focus su concessionari e gioco legale online ospitato dal convegno “Gli stati generali
del diritto di internet” organizzato all’Università Luiss Guido Carli di Roma poco prima di Natale. Queste le evidenti contraddizioni: “Nella previsione di un registro degli esercenti di gioco pubblico sono stati inseriti anche i titolari di Pvr, figura che esiste nella prassi ma non è normata, non è prevista nelle convenzioni di concessione. Poi, c’è un altro problema: l’assenza di intermediazione chi la verifica? E la presenza dei requisiti morali, buona condotta, e la mancanza di condanne, requisiti richiesti a chi raccoglie gioco per lo Stato? L’organo accertatore si trova spesso in difficoltà, salvo casi macroscopici. L’assenza di regolamentazione può dare la stura a fenomeni di concorrenza sleale. Spero quindi che questo problema venga affrontato nell’ambito del riordino e che si possa dare una conformazione precisa a questi soggetti”, ha concluso il legale toscano.
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LEDRITTE DELMAESTRO di Gianni Carra
Che l’Italia sportiva viva il 2022 come l’anno passato! PROMOSPACE
Il
2021 è stato un anno di grandi successi per lo sport italiano, dalla vittoria europea della nostra nazionale, dalle affermazioni dei nostri atleti alle Olimpiadi fino alle imprese dei nostri tennisti. Il nuovo anno ci regalerà il mondiale di calcio, una competizione dove, però, rischiamo di non partecipare per la seconda volta consecutiva. Dopo il deludente percorso nel girone di qualificazione, la squadra di Mancini dovrà affrontare a marzo la Macedonia e nel caso di vittoria la vincente tra Portogallo e Turchia. I portoghesi sono favoriti per il passaggio del turno a quota 2.00, i nostri azzurri a quota 2.30 mentre interessante è la quota della Turchia a 9.00. Secondo i quotisti, le squadre italiane di club non hanno molte possibilità di aggiudicarsi i trofei calcistici della stagione. Negli ottavi di finale di Champions League la Juventus ha molte possibilità di passare il turno contro il Villareal mentre l’Inter dovrà affrontare il Liverpool di Klopp. I favori del pronostico finale sono per il Manchester City a quota 3.80, seguito dal Bayern a quota 4.50. La Juventus è offerta a quota 30.00 mentre l’Inter a oltre 50 volte la posta giocata. Una quota interessante è quella degli inglesi del Liverpool giocabile a quota 6.50.
Altre tre squadre italiane sono impegnate nell’altra competizione europea, quella dell’Europa League. Negli ottavi di finale il Napoli affronterà il Barcellona, mentre la Lazio il Porto. I partenopei incontrano una squadra da rifondare e non sorprenderebbe il passaggio del turno. Più difficile il turno per la Lazio di Sarri che dovrà superare il Porto, i portoghesi hanno buttato via il passaggio del turno negli ottavi di finale di Champions League nell’ultima giornata in casa contro l’Atletico Madrid. L’Atalanta, esclusa con rammarico dalla Champions League, avrà sulla carta un turno più agevole affrontando i greci dell’Olympiakos. Appetibili sono le quote offerte dai bookmakers in questa difficile competizione, si parte dal Borussia Dortmund a quota 6.50, alle spagnole Siviglia e Barcellona giocabili a quota 9.00, per terminare con la Dinamo Zagabria offerta a quota 150.00. L’Atalanta è la più accreditata delle tre squadre italiane con una quota offerta a 11.00, il Napoli è giocabile a 18.00, più allettante la quota della Lazio proposta a quota 26.00. Dopo anni di magra le nostre rappresentanti hanno molte possibilità di aggiudicarsi questa manifestazione. I due campionati italiani non hanno ancora trovato una squadra padrona. Il campionato di Serie B ha almeno cinque squadre che puntano a vincere J U R G E N K L O P P, L I V E R P O O L
Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)
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Chi è Gianni Carra Cinquantuno anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www. ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita.
la competizione ed accedere direttamente alla Serie A. Lecce, Brescia, Benevento, Monza e Pisa, sono queste le cinque “sorelle cadette”. Le quote per queste squadre variano da 4.00 a 8.00. Puntiamo sui salentini, che dopo una partenza difficile hanno inanellato una serie positiva che ha portato la squadra ad avvicinarsi al vertice della classifica. Pisa e Brescia, quota 2.50, sono le due squadre consigliate per la promozione nella massima serie. E in Serie A? I campioni in carica dell’Inter puntano ad aggiungere la seconda stella sulla maglia. La squadra di Inzaghi anche dopo una campagna acquisti estiva deficitaria, sta dimostrando di avere una rosa superiore alle avversarie. La quota vincente non è allettante, 1.70, ma è difficile prevedere una debacle dei nerazzurri. I cugini del Milan sono offerti a quota 7.00. Sorprendentemente, per i quotisti, l’Atalanta è l’alternativa con quota 5.00 interessantissima. Chiudiamo col tennis che potrebbe regalarci una stagione di successi per Sinner e Berrettini. L’altoatesino potrebbe sorprendere a Melbourne, nel primo torneo dello Slam a gennaio, quota 22.00. Attendiamo a luglio Berrettini, sull’erba di Wimbledon, per confermare l’impresa della scorsa stagione. I bookmakers offrono la vittoria del romano a quota 8.00. Buon 2022 e ricordate sempre: chi ha una dritta se la tiene. Olè.
ippica
La proposta del MinSport
Lo
di Michela Carboni
stato di salute dell’ippica italiana continua a interessare parte del mondo politico. Il deputato del Movimento 5 Stelle, Giuseppe L’Abbate, membro della commissione Finanze della Camera e già sottosegretario del Mipaaf, con delega all’ippica, torna a curarsi del tema: “Mi sono occupato del settore ippico sin dal primo momento che ho messo piede a Montecitorio. La prima legge che ho proposto è stata la ‘Istituzione della Consulta tecnica per la promozione del settore ippico’. La passione nasce in famiglia e ho cercato di trasmetterla nell’operato di questi anni, soprattutto quando da sottosegretario al ministero delle Politiche agricole detenevo la delega in materia e ho presentato la mia proposta di riforma. Credo fortemente che l’ippica italiana possa avere un roseo futuro nel nostro Paese ma, per ottenere ciò, deve necessariamente lasciarsi alle spalle il suo momento più drammatico, ovvero la chiusura dell’Assi (ex Unire). Continuare a ragionare con le stesse logiche che hanno guidato il prestigioso settore dal 1932 al 2012 non ci permetterà di proiettarci nel futuro con aspettative differenti a quelle attuali. Come ho già avuto modo di dichiarare alla vostra testata, infatti, gli stessi tagli dei fondi previsti in legge di Bilancio 2022 non sono altro che il frutto del lento trascinarsi del settore, il quale continua imperterrito a compiere le stesse azioni, aspettandosi risultati differenti. Continuo a credere che il rilancio dell’ippica italiana, che nonostante tutto ha ancora oggi grandi potenzialità, passi da una riforma strutturale della gestione”.
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Giuseppe L’Abbate, deputato del Movimento 5 Stelle, chiede di far uscire l’ippica dal Mipaaf affinché possa ritrovare una nuova casa Il comparto da tempo chiede degli interventi mirati per un suo rilancio. Cosa ne pensa e come il Governo dovrebbe intervenire? “All’intero comparto – dalle società di corse alle categorie professionali, dalle associazioni agricole ai sindacati dei lavoratori, dai proprietari agli allevatori – ho presentato la mia riforma dell’ippica nell’ottobre del 2020. Risorse certe e definite, regole chiare e avvio di una strategia di politica sportiva attraverso una governance in mano agli ippici. Per far questo c’è bisogno che l’ippica esca dal Mipaaf e ritrovi una nuova casa persa con la soppressione dell’Assi/Unire. Chi continua a chiederne la rinascita mente sapendo di mentire perché è ovvio che ciò veda la ferma opposizione del ministero dell’Economia e delle Finanze per gli stessi motivi che hanno portato alla chiusura dell’ente ippico nel 2012: motivazioni che tutti sappiamo. L’unica alternativa fattibile, a mio avviso, è quella di confluire nel ministero dello Sport: al Mipaaf rimarrebbero le competenze specifiche per le peculiarità del dicastero, ovvero la valorizzazione e lo sviluppo dell’attività zootecnica con funzioni di indirizzo politico e di programmazione e controllo. All’Organismo unico in seno al MinSport, dove verrebbe creata la ‘Casa del cavallo’ con i cugini della Fise, ma ognuno con la propria autonomia, andrebbero invece attribuite le funzioni operative e di servizio, divenendo il fulcro strategico per il futuro del comparto ippico.
IPPICA LA PROPOSTA DEL MINSPORT
Va rinnovata l’immagine e l’offerta di questo settore e ciò non potrà mai e poi mai essere prerogativa di una direzione generale all’interno di un ministero. Avete visto mai un dirigente del Mise che dice come vanno realizzate le autovetture o un dirigente del MinSalute che dice come deve operare un chirurgo? Queste sono scelte che spettano agli operatori a cui va solamente data una ‘casa’ dove potersi esprimere per pianificare il futuro. E se saranno bravi, e lo sono come dimostrano le nostre punte d’eccellenza, potranno ridare lustro all’ippica una volta sciolti tutti i lacci e lacciuoli di una macchina amministrativa che rallenta e tiene sotto una cappa il settore”. I tagli alle società di corse che rischi portano con sé? “Tra calo di scommesse e rallentamento nei pagamenti delle corse, l’ippica è da tempo entrata in una spirale depressiva che sta erodendo, giorno dopo giorno, prestigio al comparto. I tagli in legge di Bilancio ne sono la diretta conseguenza. Molti ancora non entrano nell’ottica che le scommesse sono slegate dalle somme che vengono assegnate al mondo ippico ogni anno dalla fiscalità generale. Gli italiani si tassano per sostenere una filiera ritenuta di interesse nazionale. Ma se questa filiera vuole divenire attrattiva, deve assumere un’ottica imprenditoriale perché quella assistenziale rischia di non essere sempre presente. Ecco perché la mia proposta di ridare lo scettro dell’ippica in mano agli operatori, trasferendo le risorse al MinSport sotto il loro controllo ed esclusivamente dedicate all’ippica, come la norma prevede”. In che modo andrebbe rivista la governance del settore? “Anche questo l’ho ampiamente illustrato nella riunione dell’ottobre 2020. Ora, come allora, rinnovo le mie parole: sfido chiunque ad affermare che con l’impostazione attuale l’ippica possa avere un futuro roseo. Dopo un anno ci ritroviamo a versar lacrime per gli ulteriori tagli al comparto. Nel redigere la mia riforma, sono partito proprio dalle storture e dalle problematicità venutesi a creare con l’ingresso tout court all’interno del Mipaaf nel 2012 per trasformarle in punti di forza. Controllo amministrativo e contabile che non può sottostare alle rigide regole della pubblica amministrazione, il definire risorse certe e stabili per pianificare strategie di sviluppo di lungo periodo, garantire misure di tutela previdenziali e assistenziali per i lavoratori ippici nonché la valorizzazione dell’ippica come sport e delle organizzazioni professionali che ne sono protagoniste. In sostanza, prendere il buono del passato, liberato da ciò che ha portato alla condanna dell’Unire, per ridare nuovo slancio e un futuro di pregio all’ippica. Vedo in giro, però, che qualcuno ritiene furbescamente che il resto d’Italia, soprattutto al Mef, si sia dimenticato i motivi della soppressione dell’Unire. Non credo faranno mai molta strada oltre alle chiacchiere. Da parte mia, posso affermare che il lavoro degli uffici ministeriali, che ho accompagnato passo dopo passo durante il mio mandato al Mipaaf, è riuscito a comprimere i tempi dei progetti al massimo, portandoli da 160 a 80 giorni. Più
di così è impossibile fare in una pubblica amministrazione per regole di gestione del denaro pubblico”. Gli ippodromi a suo avviso come andrebbero ripensati e rilanciati? Sono un volano per il turismo? “Gli ippodromi vanno ripensati come un luogo, uno spazio, un’area da far vivere tutti i giorni dell’anno. Oggi si limitano ad essere il teatro dove si svolgono degli spettacoli: le corse ippiche. Uno spettacolo che, giorno dopo giorno, perde attrattiva nonostante l’amore per il cavallo coinvolga sempre più gente. Qualche domanda bisogna farsela e forse anche un po’ di autocritica. Decisioni come questa, di politica sportiva, nella mia idea di riforma dovrebbero essere prese dal comparto in seno all’Organismo unico. Come progettare gli stadi di calcio del futuro lo decidono gli operatori del settore non un direttore generale ministeriale. Credo sia evidente anche a mia figlia di tre anni. Se ripensati come luogo attrattivo, dunque, gli ippodromi possono divenire anche di interesse turistico che oggi, purtroppo, è residuale”. I Comuni in che modo possono incentivare gli ippodromi per coinvolgere anche le famiglie ed essere un punto di riferimento per le città? “Sono stato il primo a coinvolgere l’Anci nelle discussioni sull’ippica. In quanto proprietari di ippodromi mi sembrava doveroso. L’ingresso dell’ippica nel MinSport permetterebbe loro di vedere ampliate le opportunità di finanziamento dato che potrebbero accedere al Credito sportivo per rinnovare gli impianti. Ai Comuni che lamentano la mancanza di risorse, rispondo con bandi specifici per manutenzioni straordinarie degli ippodromi così da ammodernarli e renderli adatti alle esigenze moderne. Non mi risultano altre proposte da parte del mondo politico”. Crede che occorra anche una modifica delle scommesse ippiche? “Le scommesse ippiche sono in capo esclusivo all’Agenzia delle dogane e dei monopoli dal lontano 2008 e le risorse dedicate al comparto dalla fiscalità generale non sono collegate alle scommesse. Se, però, le riformiamo, diamo loro una tassazione attrattiva, avviciniamo nuovi giocatori verso un tipo di scommessa peraltro ragionata e non di mera fortuna, riusciamo ad aumentare gli introiti correlati del settore nonché si possono affrontare interlocuzioni di ben altro tipo con il Mef, dove da ‘assistiti’ si passa ad essere un comparto in grado di generare introiti oggettivi e indiscutibili per le casse dello Stato. Ciò per far sì che lo stesso Mef torni ad accettare investimenti e finanziamenti per l’ippica italiana”. GIUSEPPE L’ABBATE
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PH. ETHAN HOOVER, UNSPLASH
comma 7
IL DECRETO DELLA DISCORDIA di Michela Carboni
ANDREA LO MASSARO
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on si può di certo dire che il settore del gioco senza vincita in denaro italiano stia vivendo un periodo positivo. Anzi! Come ricorda anche il vice presidente dell’associazione degli operatori di gioco Sapar, Andrea Lo Massaro, il quale afferma: “L’amusement italiano è nel mezzo di un insieme di cicloni, uragani e tornado mai visti prima a memoria d’uomo. Il nuovo decreto del 1° giugno 2021 che riscrive le caratteristiche tecniche a cui dovrebbero sottostare i giochi di puro intrattenimento - detta delle regole talmente fuori da ogni logica mondiale che, se applicate, farebbero sparire dal mercato italiano almeno il 70 percento dei giochi già installati e operanti presenti in Italia”. Lo Massaro infatti ricorda che la determinazione direttoriale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli pubblicata alla metà di dicembre per la modifica delle regole amministrative per la produzione, l’importazione, l’installazione e l’utilizzo in locali aperti al pubblico degli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro in vigore dal 1° giugno, “cambia i termini temporali di applicazione, dà tempo fino al 28 febbraio 2022 per autocertificare gli apparecchi già installati e autorizzati con possibilità di tenere fino ad omologa (termine 31 dicembre 2023) i meccanici e gli elettromeccanici nei bar, i quali altrimenti sarebbero stati da spostare nelle sale e nelle attività di spettacolo viaggiante dal 1° gennaio. L’altra no-
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vità riguarda le Redemption che possono restare installate nelle sale fino ad omologa (sempre con autocertificazione entro il 28 febbraio). Restano grosse criticità sugli apparecchi ‘Vinci sempre’ e sulle ruspe che al momento rischiano, soprattutto quelle più datate, di essere tagliate fuori da ogni tipo di locale”. Le associazioni italiane chiedono che “tutti i giochi ‘comma 7’ attualmente presenti nei locali pubblici italiani (e non omologati) vengano ‘censiti’ e, a seguito di ciò, vadano fatte pagare le corrette tasse e venga rilasciato il nulla osta di riconoscimento con il quale può continuare ad operare come prima. Le ticket redemption possono rimanere installate solo nelle sale giochi, nei parchi tematici e nelle attività di spettacolo viaggiante”, prosegue Lo Massaro. Secondo il vice presidente Sapar “vanno riscritte le regole tecniche per adeguarle alle modalità di produzione dei giochi da parte delle aziende che producono tali apparecchi nel mondo e per il mondo, non solo per l’Italia. È dimostrabile che in 22 anni di presenza nelle sale giochi d’Italia delle ticket redemption non è mai stato scambiato un ticket con un centesimo e dato che questo principio è valido in tutto il mondo, è chiaro che i produttori di questi giochi li costruiscono perché siano fruibili dall’America agli Emirati Arabi, dalla Cina alla Russia e così via”.
Il vice presidente di Sapar, Andrea Lo Massaro, punta il dito contro le nuove regole tecniche per il settore dell'amusement italiano
In che modo va tutelato il comparto? “Fornendo al legislatore tutte quelle notizie sull’amusement che solo gli operatori conoscono, perché sono alla base del loro lavoro. In questo senso l’istituzione del tavolo tecnico di cui comunque ringraziamo Adm rappresenta la spia del fatto che probabilmente la regolamentazione era stata partorita in maniera eccessivamente affrettata”. Le misure per il contrasto del Covid che ricadute hanno avuto sul settore? “Il Covid ha sicuramente introdotto delle modalità nuove di controllo e gestione dei locali di intrattenimento, però, a parte le chiusure forzate, non hanno creato molti disagi all’operatività dei locali. Invece il Covid ha messo in gravi difficoltà i distributori/produttori che, dopo due anni di fermo nelle vendite, si trovano di fronte ad un decreto che sta creando dei problemi ancora maggiori, dato che dà a loro anche l’onere di predisporre, richiedere, pagare le omologhe di tutti i giochi meccanici ed elettromeccanici importati e/o costruiti in Italia negli ultimi 50/60 anni!”. In che modo le sale giochi possono attirare nuovo pubblico? “Per ottenere nuovo pubblico ci vogliono nuovi giochi: però chi ha più voglia di rischiare di importare un gioco che non può neanche essere testato (prima di omologarlo) con la possibilità che possa anche non superare tutte le richieste del decreto (ad esempio la consegna del codice sorgente)? Possiamo solo sperare che il lavoro della commissione tecnica istituita da Adm, che ha accolto la nostra proposta di istituire un tavolo tecnico e che già ha portato alcuni risultati, grazie anche all’apporto delle associazioni coinvolte, corregga le storture di una regolamentazione che di per sé appare inadeguata ai tempi”.
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L’Italia (del flipper) s’è desta CON IL NUOVO ANNO SI TORNA A COMPETERE ANCHE NEL BELPAESE CON I PRIMI EVENTI POST-COVID VALIDI PER IL RANKING INTERNAZIONALE di Vincenzo Giacometti
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on più soltanto trasferte internazionali per i giocatori italiani di flipper sportivo. Adesso si torna (finalmente) a competere anche nella Penisola, dopo circa due anni di inattività a causa della pandemia e dei ripetuti lockdown, che avevano imposto all’International flipper pinball association (Ifpa) di sospendere il ranking mondiale fino allo scorso agosto. Ma nonostante la graduale ripartenza, in Europa e nel mondo, delle sfide ufficiali, in Italia non si erano ancora organizzati dei tornei. Ora, invece, anno nuovo, vita nuova, con una serie di tornei validi per il ranking internazionale Wppr (World Pinball Player Rankings) già in programma e altri in via di definizione. I primi appuntamenti sono già fissati per il mese corrente: a inaugurare il nuovo anno è il nuovo “Double Pinball And Friends”, che si tiene nella sede di “Double Pinball” di Assago, la location che aveva ospitato l’ultima edizione della Coppa del Mondo della disciplina e la prima nel nostro paese. Un torneo, quello di quest’anno, che segna il suo debutto e che è realizzato in collaborazione con il Milano Pinball Club. Una sfida dedicata a tutti gli amanti del flipper, per una giornata
di divertimento aperta anche ai non professionisti. Con due tornei validi per il ranking internazionale, un’area “Free play” a disposizione dei visitatori e il Double Pinball Shop con i ricambi per i flipper aperto per l’esposizione. Gennaio però sarà anche il momento di un altro debutto, con una nuova competizione in Emilia. Si tratta del “Nerd Pinball Party”, in programma domenica 30 gennaio negli spazi di “Bologna Nerd”, in via Vittoria, 28, nel capoluogo emiliano. Un locale in cui sono presenti cabinet Arcade anni ‘80, console, un Museo dei Videogiochi (Videogame Art Museum) e vari flipper. Una sede ideale per una competizione di flipper sportivo in un contesto che vuole incentivare soprattutto l’arrivo di nuovi giocatori. Pur ga-
rantendo ai giocatori più esperti tutti quegli elementi di base tipici delle sfide tradizionalmente valide per il ranking. La formula del torneo prevede qualifiche con 5 round in formato “Match Play” in cui ogni giocatore sfiderà 3 avversari diversi in ciascuno di questi 5 round. Le eliminazioni saranno composte da tre round in gruppi da 4 giocatori in partita singola. I flipper nel locale sono 15, una parte sarà dedicata al torneo e l’altra sarà disponibile in modalità “Free Play”, per consentire a tutti i partecipanti di allenarsi e dilettarsi gratuitamente, grazie ai giochi messi a disposizione da Spazio Tilt. Il tutto nel più rigoroso rispetto delle norme anti-Covid con i posti limitati in base alle capienze consentite dalle norme locali. Per un gioco sano, in tutti i sensi.
Per saperne di più:
L’ITALIA HA UN NUOVO LEADER
Flavio Baddaria è il nuovo leader della classifica italiana di flipper sportivo. Forse non si tratta di un vero e proprio colpo di scena, avendo già avuto l’occasione di assistere a un primo sorpasso durante le scorse settimane, anche se all’epoca il cambio al vertice era durato soltanto pochi giorni, con il leader storico della classifica, Daniele Acciari, che si era subito riconquistato la scena. Adesso però il sorpasso è avvenuto di nuovo e sembra destinato a rimanere più stabile nel tempo, almeno fino alle prossime uscire del quattro volte campione del mondo Acciari, che dopo il lockdown è tornato a competere soltanto una volta, mentre Baddaria sta disputando una serie di tornei internazionali che gli hanno consentito di conquistare la leadership e, stavolta, anche in modo potenzialmente duraturo.
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FLAVIO BADDARIA
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politica poker PH. DANNY MAXWELL
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TRIS DI BRACCIALETTI IN EUROPA IL 2021 DELL’ITALIA È D’ORO Lungo la scia dei successi sportivi dell’anno andato appena in archivio, i titoli mondiali nel poker arrivano nelle World Series of Poker giocate in Repubblica Ceca
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urfando sulle “onde” della quarta ondata del Covid-19, nel mese di dicembre sono andate in archivio le World Series of Poker Europe giocate al King’s Resort di Rozvadov in Repubblica Ceca con un ottimo successo nei numeri nonostante fosse entrato in vigore l’obbligo di green pass a evento in corso. Spostando gli orari, mettendo in pratica protocolli sanitari rigidi (tamponi, vaccini o certificati di guarigione), gestendo al meglio le strutture, il King’s e le
di Cesare Antonini
Wsop sono riuscite a giocare tutti gli eventi e con i montepremi garantiti stracciati e i numeri davvero ottimi. Antonello Ferraiuolo, Simone Andrian e Alessandro Pichierri sono i tre titoli azzurri che andiamo a descrivere per archiviarli nelle pagine della storia del poker e della nostra rivista prestigiosa e iconica del settore del gaming. Ma non possiamo non partire dal titolo di campione del mondo vinto da un’altra conoscenza del poker live italiano, Josef Gulas Junior, e ora scoprirete perché!
Il campione Wsope è ceco Come detto, il campione del mondo di poker formato Europe del 2021 è Josef Gulas Jr e l’ambito braccialetto d’oro dell’Event #14 €10,350 Wsope Main Event, è rimasto quindi in Repubblica Ceca. A contendere fino alla fine il titolo al player ceco è stato Johan Guilbert. Per il winner una moneta da 1.276.712 euro, frutto del record di iscrizioni di
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688 players che hanno generato a loro volta un montepremi di 6.536.000 euro, superando il record precedente di ben 95 partecipanti. Sono stati pagati solo i primi 104 posti e Gulas ha guadagnato il più grande pay day della sua carriera considerando che a inizio ottobre 2021 si era piazzato terzo proprio all’Italian Poker Sport di Euro Rounders, sempre al King’s Resort Rozvadov, per una moneta da oltre 48mila euro. Una sorta di prova generale per questo torneo al quale il ceco si è seduto grazie al ticket vinto proprio nel torneo italiano a Rozvadov finendo tra i primissimi su circa 3mila entries. Per l’Italia il migliore è stato Fausto Tantillo uscito 26esimo per 35.709 euro dopo essersi qualificato da solo tra i 32 finalisti del torneo più ricco d’Europa del 2021. Gulas è diventato l’ottavo giocatore della Repubblica Ceca a vincere un braccialetto d’oro Wsop e più della metà delle vittorie sono state registrate in casa. Martin Kabrhel ha vinto entrambi i braccialetti della sua carriera proprio al King’s Resort, così come il neo campione Gulas. “È una sensazione incredibile. Sono davvero grato e feli-
WSOP LA GERMANIA È ANCORA SUL TETTO DEL MONDO
ce”, ha detto un sopraffatto Gulas nell’intervista a caldo dopo la sua vittoria. “È stato un torneo perfetto con una struttura molto bella nel miglior casinò d’Europa. È tutto semplicemente incredibile!” Aveva giocato solo nell’Opener e poi ha trascorso le giornate sui tavoli del cash game in attesa dell’inizio del Main Event, per il quale, come detto, aveva vinto il buy in finendo terzo nel Main Ips dal buy in di 250 euro. Con la vincita è arrivata una casa come regalo speciale di Natale mentre il resto lo terrà da parte. Ha appena 24 anni e lavora vendendo auto in un salone. Un pensierino a giocare solo a poker potrebbe starci. È una specie di figlio d’arte visto che, come commentavamo spesso negli streaming Ips, Josef Gulas senior è un volto noto di Rozvadov ma anche del Perla Resort di Ipo e di tanti circuiti frequentati dagli italiani. Ed è anche un ottimo player che ha accumulato vincite per 818mila dollari in carriera. In un sol boccone il figlio lo ha superato e mancano 400mila dollari per doppiarlo. Uno shot pazzesco partendo da 250 euro di buy in e passato per il ticket vinto e trasformato in 1,2 milioni. Papà Gulas ha giocato anche lui il main qualificandosi al Day3 ma fermandosi a pochi passi dai premi. Il secondo classificato Guilbert, noto anche con il soprannome online “YoH ViraL”, è diventato uno degli streamer e vlogger più popolari in Europa e ha arricchito il suo bankroll con un premio di “consolazione” di 789.031 euro. Il francese risiede a Malta e si è cimentato sempre di più ultimamente in tornei high stakes dove sta riscuotendo un discreto successo. Due anni fa, anche Guilbert era in heads-up per l’ambito braccialetto d’oro sfiorandolo nell’Event #36 $3,000 No-Limit Hold’em Shootout. Altri tre degli otto giocatori finalisti si sono uniti all’e-
P H . TO M Á Š S TA C H A ventuale campione Gulas nell’evento grazie alla vittoria di un ingresso al torneo di punta in competizioni con buy-in inferiori a 500 euro. Una grande soddisfazione per il meccanismo premiante del King’s Resort che ha consentito alle Wsope di fare il record dopo due anni di attesa per la pandemia da Covid-19 e di spingere ancora meglio tutti i format di successo della casa da gioco ceca. La mano decisiva è arrivata dopo che Gulas si era ormai portato in una proporzione di chips di 6 a 1 in uno showdown A8 vs 22. Un Asso al river ha chiuso i giochi evitando un finale ancora più sofferente e lungo per il ceco. I due si sono alternati nella chip lead e a pochi colpi dalla fine c’era proprio il francese in vetta. Un pot importante ha sancito il sorpasso decisivo quando Gilbert ha aperto con AJs a cuori e Gulas ha 3bettato 6,3 milioni con A5 offsuited. Flat call del francese. Flop da fuochi d’artificio con 5A6 e due picche. Gulas esce di 4,6 milioni e Guilbert gioca. Turn: 9 cuori, Gulas checka, Gilbert tanka e alla fine piazza una barrel da 1,9 milioni. Ora nel tank ci entra il ceco che alla fine rilancia di 8,2 milioni Alla fine solderà e Gulas prenderà il comando per non mollarlo più e diventare campione del mondo di poker alle Wsop Europe.
A Ferraiuolo e fuoco! Dopo un’estate di attesa e ottime prestazioni alle Wsop di Las Vegas, alla fine il braccialetto è arrivato ma a Rozvadov e se l’è messo al polso Antonello Ferraiuolo, unico italiano qualificato al final day dell’Opener delle World Series of Poker Euorpe da 350 euro di buy in giocato da 20 protagonisti che il player ha messo tutti in fila. Per lui una prima moneta da 77.570 euro in un evento che ha mandato a premio 269 players. Ferraiuolo ha sconfitto in heads up il tedesco Levent Efe togliendo il titolo alla
nazione che a Las Vegas si è presa il torneo principale con Koray Aldemir e anche altri eventi con Ole Schemion tra gli altri. La bolla del final day, purtroppo, era stata scoppiata dall’azzurro Nicolaj D’Antoni che si è portato a casa 2.399 euro. In 31esima piazza era finito Francesco Procopio con 2.009 euro di premio, poi il tris Simone Adrian, Giovani Palma e Andrea Radicchi in 38esima, 39esima e 40esima posizione per 1.702 euro.
LA TOP TEN DEL TORNEO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
Antonello Ferraiuolo Levent Efe Ion Tabacaru Narcis Gabriel Nedelcu Logi Thor Laxdal Roberto Bizaj Gal Aviv Marius Alexandru Gicovanu Andy Schlegel Volodymyr Legkyi
€ 77.570 47.939 35.229 26.157 19.623 14.876 11.397 8.826 6.909 5.468
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poker wsope
Andrian al massimo nel 6 Max Poco prima del main event, l’Italia si è portata a casa il secondo braccialetto alle Wsope! Al King’s Resort di Rozvadov brilla la stella di Simone Andrian che è stato incoronato vincitore nell’Event #11 €1.650 Nlh 6-Max, battendo Josef Snejberg in heads up. Simone ha superato un field di 535 giocatori vincendo 158.616 euro, il doppio della moneta dell’altro braccialetto tricolore e impreziosisce il successo battendo un tavolo finale che includeva il due volte campione e chip leader del Wpt Tony Tran e il ceco Josef Snejberg. Al final table c’era anche Zlatan Penev, oriundo di origini bulgare che ha chiuso quarto per 44mila euro di premio bissando l’ottimo risultato centrato nel Colossus dove era uscito sesto per altri 40mila euro vinti. Un’Italia che brilla e che fa esplodere Andrian finora con pochissime vittorie dal vivo: con questo braccialetto ha quasi decuplicato le sue vincite e ha potuto fare festa con i suoi amici, da Nicola Angelini ad Andrea Ricci. Tornando al torneo, Snejberg, si è dovuto accontentare del secondo posto e dei 98.020 euroche ne sono derivati e solo a un passo dal mettere le mani su un braccialetto. E ad inizio della giornata c’era proprio lui al comando dall’inizio con la sua aggressività. Non è riuscito a ingranare Tony Tran, il precedente chip leader, che ha perso molte
chips quando ha chiamato l’all-in di Zlatin Penev con un progetto di scala mancato. Nel gioco a tre, Andrian ha iniziato lentamente a guadagnare il vantaggio con alcuni piccoli piatti. Quando ha causato l’eliminazione di Baumgartner si è riuscito a mettere comodo al comando nell’heads up. Quando è iniziato l’heads up Snejberg ha cercato di giocare molto post flop vincendo alcuni spot che lo avrebbero aiutato a colmare il divario tra lui e Andrian. Ma, alla fine, Snejberg non è stato all’altezza di un Andrian in grande forma che ha potuto mettere le mani sul braccialetto Wsop Europe.
I
MIG L IO R I
SE I
D E L
T O R N E O
1 . Simone Andrian
Italy
2. Josef Snejberg
Czech Republic
€ 158.616
3. Norbert Baumgartner
Germany
65.540
4. Zlatin Penev
Bulgaria
44.800
5. Jan Bednar
Czech Republic
31.320
6. Tony Tran
United States
22.410
98.020
Pichierri chiude il numero perfetto
PH. DANNY MAXWELL
A completare il tris di braccialetti c’è Alessandro Pichierri conquistando il primo nella sua carriera e chiudendo una meravigliosa sessione che dà una svolta vera e propria alla sua carriera pokerista. Sale a circa 300mila dollari vinti in carriera e, insieme al quarto posto ottenuto nel Mini Main Event vinto da Emil Bise che gli aveva fruttato 104mila dollari. In totale ha vinto oltre 270mila dollari decuplicando in due tornei le vincite che aveva ottenuto fino a quel momento in carriera con tantissimi piazzamenti in tutti i tornei che il field italiano conosce e preferisce. E’ uno dei migliori player online italiani col suo nickname “Deneb912” col quale scorrazza per tutto il web giocando e vincendo i migliori tornei. Ci sono volute 12 ore di poker, per mandare in archivio l’evento n.15 delle World Series of Poker Europe 2020 €3.000 No-Limit Hold’em Closer. Pichierri ha superato le 228 LA TOP NINE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
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Alessandro Pichierri Timo Kamphues Manuel Fischer Claudio Di Giacomo Romain Locquet Thomer Pidun Milos Petakovic Anil Ataoglu Georgios Tsouloftas
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Italy Germany Germany Italy France Germany Serbia Germany Cyprus
€ 148.008 91.468 62.534 43.876 31.616 23.414 17.834 13.983 11.295
iscrizioni totali e ha sconfitto Timo Kamphues in heads up portando a casa il primo premio di 148.008 euro. Un finale grintoso di Alessandro che non voleva lasciarsi sfuggire questa splendida occasione dopo quella di inizio Series di cui raccontavamo poco fa. “Sono arrivato quarto nel Mini Main e vincere questo braccialetto significa molto per me”, ha commentato un Pichierri commosso mentre coccolava il suo nuovo gioiello. So benissimo che ci vuole un po’ di fortuna nei tornei, ma ero molto concentrato. Era un field difficile perché c’erano tutti reg al tavolo e vincere assume un valore ancora più grande!”. L’esordio con le Wsop di Pichierri è speciale. “E sarò a Las Vegas la prossima estate perché questa sensazione è incredibile”. Ad accompagnare fino in fondo il nostro winner c’era un certo Claudio Di Giacomo eliminato dal tedesco Timo Kamphues che l’ha sbattuto fuori dal podio per 43.876 euro portando Pichierri a giocare in 3way contro due temibili tedeschi. In 12esima piazza era uscito Matteo Calzoni per 8.089 euro e Max Zanasi è arrivato 20esimo per 6.286 euro. Peccato per Andrea Radicchi che deve accontentarsi di 5mila euro così come Giovanni Petroni uscito in 35esima posizione evitando lo scoppio della bolla. Tra i notables sono andati a premio Tobias Peters, Antoine Vranken, Julien Sitbon, Vadzim Lipauka e Maria Teixeira. Pichierri è stato, se non il chip leader, almeno tra i primi tre durante l’intera giornata ed ha condotto un ottimo torneo.
politica poker
ARMANDO D’AVANZO, FENOMENO NATURALE ASSOLUTO AI TAVOLI DA POKER, NEL 2021 VINCE IL BRACCIALETTO WSOP ONLINE MA DELUDE ALLE EUROPE E ADESSO HA DECISO: DUE COACHING TOP PER DIVENTARE ANCORA PIÙ FORTE
Il gambler va a scuola
È
spuntato nel 2021 nella scena del poker online e poi anche dal vivo eppure lui giura che “è stato assolutamente un caso visto che gioco pochissimi tornei l’anno ma, gamblando come nel cash game, dove mi diverto spesso a fare grandi scalate, sono riuscito a vincere tanto”. Ma, nell’intervista che segue, c’ha confessato che sta andando a scuola da uno dei migliori coach di In the Zone, Simone Speranza, e che si confronterà anche con l’University of Gaming del più vincente di sempre, Dario Sammartino. Lui è Armando D’Avanzo, 29enne, di Napoli e gioca a poker dal lontano 2007: “Sempre a livello amatoriale e senza studiare, ma solo facendo tanta pratica. All’inizio guardavo i video dei campioni, dei migliori giocatori, e poi giocavo tantissime mani e ho sempre vinto belle cifre ma le ho anche perse, ovvio”. Ci fidiamo, certamente. Ma è difficile credere alla sola improvvisazione anche se 14 anni di pratica e pure di studio hanno valorizzato un talento che, però, alla base c’è eccome. E lo ha dimostrato conquistando uno dei braccialetti delle World Series of Poker online, il Colossus No Limit Hold’em da 400 dollari di buy in battendo la bellezza di 11mila entries che generarono, nell’estate 2021, oltre 4 milioni di dollari di montepremi. Armando vinse 409mila euro. Altro che gamblata. La “shotta-
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
di Cesare Antonini
ta” che cambia il bankroll. Ma lui ci tiene a specificare che “sono stato sempre un gambler e non ho voluto mai prendere il poker e un gioco online come un lavoro. Nella vita faccio comunque altro e preferisco passare anche tanto tempo con la mia famiglia e altre passioni”. È volato a Rozvadov a provare a vincere un braccialetto anche dal vivo ma il sogno continuerà ad inseguirlo anche prossimamente: “Sono stato alle Wsop Europe per provare a vincere il titolo ma non è andata bene (zero itm negli eventi ufficiali e chissà cosa sarà successo al cash, Ndr) poi volevo andare all’Ept di Praga ma è stato annullato (posticipato a marzo sempre per l’emergenza sanitaria da Covid-19, Ndr) e quindi, dopo le feste di Natale, sarò a Ipo San Marino a inizio anno (mentre sfoglierete la rivista, Ndr). Ma l’anno prossimo andrò di sicuro a Las Vegas, alle World Series che dovrebbero tornare d’estate perché è un sogno per tutti noi che amiamo questo gioco”. Parla di gioco, Armando, di livello amatoriale, di real life senza professionismo. Ma qualcosa sta cambiando, forse: “Sì, come detto dopo aver fatto tantissima pratica e gavetta al tavolo verde, nelle ultime settimane ho seguito il corso con Simone Speranza, il top per quello che potuto vedere! Ma - assicura il fenomeno
partenopeo - finita questa sessione di apprendimento vorrei seguire anche il coaching di Dario Sammartino!”. Cosa può uscire da un player che ha già centrato questi risultati e le info di due campionissimi come Super Dario e Spera91? Siamo curiosissimi di quello che potrà accadere online nel 2022 e quello che potrebbe succedere a Las Vegas o in altri eventi dal vivo. Per ora si continua così, però: “Come detto sono un gambler che gioca più che altro cash game e mi sono seduto sui tavoli più high e pericolosi giocandomi spesso tutto il bankroll che avevo sul conto - spiega Armando - ma in molte sessioni mi capita di caricare dai 50 ai 100 fino ai 500 euro e poi riesco a salire velocemente anche a 10mila, 20mila e fino a 50mila euro. Sempre gamblando dalle ricariche basse. È questo quello che amo, fare queste magie, queste sessioni hit and run. Ma so benissimo (e per quello probabilmente ha iniziato a studiare, Ndr) che alla lunga sono sessioni che non sono consigliabili e che possono durare poco (e anche mettere a rischio il roll dei giocatori, Ndr) ma per me il gioco è così”. Non pensate, quindi, di ritrovarvi davanti un reg online che apre 1020 tavoli per volta: “Non sono quello che mette una somma sul conto e poi gioco in roll partendo da tornei con buy in bassi. Come detto non ho neanche il tempo perché nella vita faccio altro e preferisco stare con la mia famiglia e gli amici. Tuttavia nei weekend ricarico il conto gioco e faccio le mie gamblate. Ho questo stile di gioco qui!”, conclude Armando. Ma, come si dice, non riprovateci a casa, almeno senza la stoffa di D’Avanzo.
poker
I Non Fungible Token sono il business del futuro e aziende e poker players del settore sono già immersi nel nuovo mondo che proietta il mercato nel metaverso di Cesare Antonini
MA ‘NDO VAI SE UN NFT NON CE L’HAI
La
prima realtà è stata quella del World Poker Tour. Poi è arrivato un certo Phil Ivey e infine le World Series of Poker. Ma in generale tutti i player ormai sono orientati a questo nuovo business in grande crescita e considerato il futuro dell’arte, dei giochi e del mercato legato alle criptovalute e alla blockchain. Torniamo a parlare, dopo averli presentati nelle pagine precedenti, dei Non Fungible Token, quei pezzi unici, creazioni digitali, foto, video e momenti incastonati in un codice della blockchain, appunto, che li rende unici e irriproducibili. E il valore cresce proprio per questo. C’è chi non ci capisce ancora nulla, chi sta iniziando ad assaggiare il concetto e qualcuno lo inizia a digerire. Intanto possiamo dire che alcuni pezzi unici di artisti già famosi sul web possono valere anche 440mila dollari e Wolf Game ha già una capitalizzazione di mercato da oltre 380 milioni. E i poker players iniziano a investirci e ad essere protagonisti, partendo dal mercato Usa, ovvio. Come detto gli Nft sono dei pezzi unici digitali e anche fisici che
vengono creati per ricordare alcuni momenti, alcuni eventi, alcuni personaggi (vedi di recente il deal delle Wsop con una società specializzata) oppure sono delle creazioni digitali come quelle degli artisti più famosi come CryptoPunks e Bored Ape Yacht Club. Sono loro ad avere prezzi minimi rispettivamente di 100 Ethereum (la valuta cardine del business), al cambio 440.000 dollari e 45Eth (198.000 dollari), mentre i nuovi Nft “gioca per guadagnare” come Wolf Game vantano una capitalizzazione di mercato di oltre 380 milioni di dollari come abbiamo detto. E il poker ha da subito abbracciato il fenomeno a partire dal Wpt, il primo a creare qualcosa di simile. I giocatori di high stakes come Mike McDonald, Jeff Gross, Dan Smith e Ryan Daut hanno tutti Crypto Punks del valore di circa 400.000 dollari come immagini del loro profilo Twitter, con Bill Perkins che sfoggia un World of Women Nft. Poker e Nft sono la fusione perfetta. Naturalmente, ai giocatori di poker piace correre dei rischi e quale miglior business di questo tende alle loro preferenze? Già sui Bitcoin e le cripto sono in tantissimi ad investire e a farlo dagli albori del fenomeno. Gli investimenti negli Nft sono una riserva di valore per i giocatori di poker. Dato che si tratta di un’industria molto nuova, ci si aspetta che gli oggetti da collezione come quelli di CryptoPunk aumenteranno ancora di più di valore fino a un punto in
cui solo l’élite mondiale potrà permettersi di acquistarne uno. Questo, in definitiva, è il punto cruciale di tutto. Gli Nft sono diventati uno status symbol: Jay Z, Wolf of Wall Street (Jordan Belfort) e Jason Derulo hanno tutti CryptoPunk come immagini del loro profilo Twitter in quello che viene spesso descritto come il “flex definitivo”. Mentre il mondo si spinge ulteriormente nella scoraggiante realtà di una distopia digitale, non c’è davvero modo migliore per ostentare ricchezza e status che attraverso un avatar retrò a 8 bit che ha un valore di mezzo milione di dollari. Si riduce anche alla semplice teoria della domanda e dell’offerta. Attualmente, su 10.000 CryptoPunk, in vendita su OpenSea non c’è nulla. I titoli sono tutti delistati e sono disponibili su Larvalabs. Se un giovane giocatore di poker vince qualche milione in un torneo, in passato poteva immobilizzare i soldi in un’opera d’arte reale o in un orologio super costoso, investimenti che difficilmente perdono valore o, anzi, lo acquistano. Adesso il futuro sembra essere quello degli Nft. Non hanno brillato, per ora, gli Nft delle Wsop lanciati durante l’evento di fine 2021. Si è difeso Chris Moneymaker, con il suo “The win that shocked the world”, il colpo che gli regalò la vittoria del campionato del mondo del 2003. Ma il valore finale dell’asta è stato di 1.440 euro. Si può fare meglio, e di più.
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Finalmente la rinascita
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LEDRITTE DELMAESTRO
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GIOCARE GIO CONGUSTO
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LEDRITTE DELMAESTRO
NUOVE TENDENZE
“Da sempre abbiamo sostenuto che la strada per la riapertura non poteva che passare da questo percorso, attraverso cioè il recupero della precedente società attraverso il concordato in continuità. Ogni altra soluzione infatti avrebbe necessitato di radicali e non facili interventi legislativi, con un ulteriore inevitabile allungamento dei tempi, del tutto non compatibili sia per l’ordinario ripristino dell’attività d’azienda, sia per l’urgente necessità di occupazione e lavoro sul territorio e sia infine per il miglior soddisfacimento dei creditori”. Roberto Canesi, sindaco di Campione, commenta così le scelte della sua amministrazione ed esprime “soddisfazione quindi per essere riusciti, nell’arco di un anno, a comPAROLADI COLLOVATI
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STRATEGY
Canesi: «Non si ripetano gli errori del passato» GIOCARE GIO CONGUSTO
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di Anna Maria Rengo
uel 27 luglio del 2018 resterà una data “storica”, nella sua drammaticità, per l’intera comunità di Campione d’Italia. Quel giorno, nel giro di poche ore, veniva prima sentenziato il fallimento della società di gestione del Casinò, e poi lo stesso veniva chiuso. Da allora, oltre tre anni di battaglie giudiziarie, fino al definitivo annullamento della sentenza del tribunale di Como, ma anche la difficile ricerca della strada per poterlo riaprire, obiettivo che l’amministrazione comunale guidata da Roberto Canesi ha perseguito con tenacia e determinazione, partendo dalla certezza che il risanamento società di gestione tornata in bonis fosse quella più breve e più sicura. E, dopo mille incertezze, difficoltà, polemiche, ma anche grazie al duro lavoro di chi a questo obiettivo ha creduto, finalmente, è il caso senza retorica di dirlo, il Casinò è tornato alla luce e ha riaperto i battenti. Per ora con una dotazione “ridotta”: 400 slot e 20 tavoli circa in funzione, ma i numeri sono destinati rapidamente a crescere. In questa e nelle pagine che seguono, Gioco News dà la parola ad alcuni tra i protagonisti del percorso di Campione verso la rinascita, lasciando spazio anche a quei politici che, sui banchi parlamentari, si sono occupati pure delle altre e numerose problematiche (su tutte l’ingresso nel territorio doganale dell’Unione europea) che la cittadina lombarda incastonata in Ticino ha dovuto affrontare in questi tanto lunghi quanto difficili anni. PROMOSPACE
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Dopo una lunghissima attesa, il 2022 inizia, a Campione d’Italia, con la riapertura del Casinò. Ecco il viaggio di Gioco News nell’exclave che ora può guardare al futuro con speranza ma anche consapevolezza che ci sono ancora sfide da affrontare.
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pletare il progetto diì riapertura. Dobbiamo ringraziare tutte le persone che si sono impegnate in questa complessa vicenda, nonché lo stesso Tribunale di Como che ha dimostrato sensibilità e fiducia nei confronti di Campione, delle sue potenzialità e dei suoi lavoratori. Ora sta a noi campionesi e addetti dimostrare di essere degni di quella fiducia e capaci di gestire e sviluppare al meglio questa importante azienda del nostro territorio, senza minimamente ricadere negli errori del passato. Quindi soddisfazione ma anche massima attenzione allo sviluppo futuro”. Il primo cittadino non nasconde infatti che difficoltà ci sono state e continueranno a esserci: “Penso che, oltre alla complessità tecnico giuridica del caso Casinò di Campio-
CASINÒ FINALMENTE LA RINASCITA
ne e alle innumerevoli complicazioni via via affrontate, è importante che la gente comprenda che il riavvio della Casa da gioco con le sue sinergie non sarà la panacea dei problemi anche occupazionali di Campione, ma semplicemente un primo passo verso la normalizzazione economica finanziaria del territorio, sempre purtroppo con un occhio rivolto alla situazione sanitaria generale”. In questo momento di rinascita per Campione, cosa si sente di dire agli ex dipendenti del Comune e cosa a quelli del Casinò che non sono stati riassunti? “Che a questo mondo non si può avere tutto e subito, ma è necessario che ognuno, nell’ambito delle proprie capacità ed esperienze professionali, si rimbocchi le maniche e operi per una crescita e uno sviluppo condiviso.
Non smetterò mai di ripetere che, a mio modesto avviso, Campione non sarà, nè dovrà essere solo punto di riferimento del gioco, ma anche turismo, eventi, sviluppo commerciale, arte e cultura. Per chi lo vorrà, ci sarà sicuramente spazio”.
Se il Casinò ha potuto infine riaprire i battenti, una bella parte di merito va sicuramente a Marco Ambrosini che, prima nelle vesti di amministratore unico e poi in quelle di amministratore delegato, ha traghettato la Casa da gioco verso un difficile percorso concordatario che nel luglio 2018 ha conosciuto la sua pagina più tremenda, ossia una sentenza di fallimento che sembrava la pietra tombale, come minimo sulla “vecchia” società di gestione. E invece, la stessa è stata ripristinata e, contro le previsioni dei pessimismi e dei detrattori, il Casinò ha infine riaperto. Con quale stato d’animo saluta questo evento? “Dire ‘in maniera positiva’ è quasi una banalità. È vero che ci sono state molte difficoltà, ma ci sono state anche molte persone che mi hanno fortemente sostenuto. Innanzitutto il tribunale fallimentare di Como, che ha concesso tutto il concedibile, e il giudice Marco Mancini che
MARCO AMBROSINI
Ambrosini: «Tre anni difficili, ma non è mancato il sostegno» ha permesso questo concordato, ne ha compreso il senso e ne ha permesso l’attuazione, poi il Comune che mi ha sempre sostenuto anche in dispregio dei miei detrattatori, e poi i campionesi che mi hanno rivolto attestati di stima”. Ovviamente, si è solo all’inizio dell’opera di riapertura: “Siamo partiti con slot e tavoli, seguiranno altre slot e poker, e ancora partiranno i vari ristoranti e gli spazi commerciali, il tutto, nel frattempo, condito con eventi di vario tipo. Però non so ancora dire quando ci saranno i primi tornei di poker”. Un cronoprogramma del quale fa parte anche l’appuntamento in tribunale con i creditori, che il prossimo 30 marzo dovranno approvare il piano concordatario: “Sono molto fiducioso del fatto che l’assemblea dei creditori sancirà in modo positivo i risultati raggiunti”.
Politica divisa, ma in prima linea su Campione
www.gioconews.it
GIOVANNI CURRÒ
dal punto di vista della gestione della viota quotidiana, della possibilità di muoversi liberamente e di non avere eccessivi disagi al momento dell’ingresso nel territorio doganale dell’Unione europea”, sottolinea il senatore del Pd Alessandro Alfieri. “Abbiamo dovuto fare quello che si chiama la riduzione del danno, ma abbiamo anche voluto dare una prospettiva di vitalità dal punto di vista economico. Quindi, abbiamo lavorato sulla riapertura del Casinò ma anche per creare un regime fiscale idoneo a creare un contesto ideale per attirare ulteriori attività economiche. Mi auguro che il Casinò posssa ripartire e che le persone del territorio possano trovare spazio in esso e in altre attività che dovessero riaprire”. Anche Giovanni Currò, deputato del Movimento 5 Stelle, saluta con favore “una notizia significativa”, la riapertura della Casa da gioco, “per i campionesi che da anni attendevano risposte. Sono passati tre anni dalla chiusura del Casinò dopo una sentenza di fallimento poi annullata per
ALESSANDRO ALFIERI
Come “politica” vuole, i parlamentari che si sono occupati direttamente dei mille e un problema di Campione non concordano sul giudizio dell’operato delle due Camere e del Governo sull’exclave. Ma sono tutti accomunati dall’auspicio che il peggio sia passato, e che un futuro più luminoso e consapevole attenda la cittadina lacustre. “Dal momento in cui abbiamo iniziato a occuparci della vicenda complessiva di Campione l’abbiamo fatto per portare alla normalità la comunità dei cittadini,
>
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FINALMENTE LA RINASCITA
politica casinò
vizio di forma. Chiusura che aveva gettato l’intera cittadi-
> na in un vortice di problemi e di difficoltà economiche,
ALESSIO BUTTI
occupazionali, ma anche sociali. Anni lunghi e difficili che dovranno fare da monito per la gestione futura”. Il deputato comasco sottolinea: “Gestione che necessita di una collaborazione cauta tra Casinò e Comune, un vero e proprio cambiamento radicale di governance e gestione rispetto al passato, che punti a una maggiore flessibilità organizzativa. Il mio auspicio è che si possa mettere da parte questi anni passati, guardando al futuro con una prospettiva di crescita per Campione d’Italia”. Anche il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti segue da tempo “la lunga crisi della comunità campionese, iniziata con la dichiarazione di fallimento della società di gestione del Casinò il 27 luglio 2018”, e osserva: “Potrei dire che nessuno dei governi nazionali, succedutisi dall’inizio della legislatura, abbia mosso un dito per evitare il fallimento o accorciare al massimo i tempi della crisi, ma detto questo è con enorme soddisfazione che saluto
l’imminente apertura”. Il deputato continua: “Nessuno ha regalato nulla a Campione e ai campionesi. Dopo mesi di intenso lavoro condotto dagli organi amministrativi, sostenuti in modo significativo da una piccola parte coraggiosa della politica e dalla resipiscente magistratura, si sta pervenendo a un risultato che pareva inizialmente irraggiungibile. Il tribunale fallimentare di Como ha infatti concesso un concordato in continuità revocando il fallimento e ponendo nuovamente in bonis la società. Dipendenti e creditori avranno all’interno di questo piano il necessario e possibile soddisfacimento, che diversamente non avrebbero mai potuto raggiungere. Il piano è articolato su un quinquennio alla fine del quale la società avrà auspicabilmente esaurito il proprio impegno sul debito oltre a ridare nel frattempo nuova vita all’economia campionese. Certo, rispetto al lontano passato le dinamiche gestionali della casa da gioco sono finalmente cambiate, grazie soprattutto a chi oggi guida il Casinò”. Butti ricorda come il processo di riassunzione del personale da settimane avviato si è concluso con la presa in carico di 174 dipendenti diretti. “Va considerata la positiva ricaduta su tutto l’indotto diretto, legato alla casa da gioco, ma anche all’indotto indiretto, relativo a tutte le attività che ruotano intorno alle presenze del Casinò stesso. La ripartenza del Casinò apre a opportunità di crescita per tutta la realtà campionese che vive le conseguenze negative della propria collocazione geografica”. Infatti, “il nuovo paradigma sulla quale intende muoversi la Casa da gioco si articolerà su più aspetti e non solo quello del gioco stesso, così come avviene nei grandi casinò americani. Saranno cioè presenti in un prossimo futuro attività commerciali, di entertainment e di ristorazione del tutto indipendenti. Una comunità riparte”.
Voglia di normalità e di sostenibilità
CHRISTIAN TOINI
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Controparte fisiologica dell’azienda è, da sempre, il sindacato. In una piccola realtà come quella di Campione, può anche accadere che una stessa persona rivesta sia un ruolo sindacale che uno politico. È il caso di Christian Toini, segretario dello Snalc e consigliere comunale di minoranza a Campione d’Italia. È in questa duplice veste che esprime i suoi auspici per il Casinò: “Ovviamente auspico un futuro che riporti un territorio e le persone a un clima di normalità. Come tutti, mi auguro che l’apertura della Casa da gioco garantisca una ripartenza soprattutto con opportunità di lavoro e una ripresa del tessuto sociale ed economico di Campione”. Toini ha seguito in prima persona, da sindacalista, la trattativa sul contratto di lavoro dei dipendenti del Casinò, che è stata lunga e complessa. È soddisfatto del risultato raggiunto? “Per la situazione e il contesto in cui si è operato i tempi sono stati comunque rispettati, la complessità della situazione ha condizionato tutte le parti in causa ma siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Il lato positivo è quello
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di aver fornito uno strumento normativo importante al contesto, chiaramente circoscritto e in considerazione del piano concordatario in essere”. Invece, come consigliere comunale, è stato chiamato a esaminare e votare la nuova convenzione e il nuovo statuto del Casinò: “Entrambi gli argomenti sono stati trattati durante l’ultimo consiglio comunale. Per quanto riguarda lo statuto, sottolineo il fatto che la Società avrà un assetto definito Benefit con caratteristiche peculiari che saranno verosimilmente utilizzate a vantaggio del contesto e del territorio. Nell’oggetto sociale della convenzione vi è la possibilità di terziarizzare alcune attività come segretariato, cambio valute e casse: in questa maniera si ampliano notevolmente le possibilità di esternalizzazioni. Ritengo che questi settori basilari nonché nevralgici all’attività della Casa da gioco debbano rimanere in capo alla società di gestione. Per quanto concerne il ruolo di controllo da parte dell’amministrazione, sia per la regolarità del gioco e sia per il controllo di gestione, auspico che verranno adottati gli accorgimenti più idonei per tutelare questi delicati contesti”.
Sindacalista “puro” è invece Luca Fogliata, segretario generale territoriale della Uilcom del Lario, che racconto come ha vissuto, anche dal punto di vista umano, questi tre anni di chiusura del Casinò. “Quanto fatto da Uilcom e dalle altre organizzazioni sindacali nei mesi precedenti alla dichiarazione di fallimento, unitamente alla sensazione che si potesse e dovesse gestire tutto in maniera differente, ad esempio con un concordato in continuità, ci ha lasciato da subito l’amaro in bocca. Sono stati anni davvero difficili, la ferma convinzione che la Casa da gioco potesse e dovesse avere un futuro ci ha sempre dato la forza per andare avanti tra mille criticità. Al contempo le difficoltà nell’instaurare un dialogo costruttivo con le istituzioni, sia a livello regionale che centrale, o i lunghi tempi trascorsi in attesa di una sentenza che potesse ridare una speranza a decine di famiglie, hanno sempre tristemente accompagnato questi lunghi mesi”. Fogliata sottolinea il ruolo del sindacato per la riapertura del casinò e quello che sarà chiamato a svolgere anche in futuro: “Innanzitutto, è opportuno ricordare che il sindacato ha svolto un ruolo importante già negli anni precedenti alla chiusura, siglando con l’azienda diversi accordi di contenimento dei costi al fine di garantirne la sopravvivenza. In particolare, l’ultimo accordo, quello del maggio 2018, costituiva la base del piano concordatario che doveva scongiurare il fallimento del casinò, con un risparmio di oltre 13 milioni all’anno. E non siamo noi a dirlo, ma la stessa Corte di appello di Milano nella sentenza che ha annullato il fallimento”. Dopo la chiusura “abbiamo da subito cercato il dialogo con le istituzioni e la politica in generale, sensibilizzando anche l’opinione pubblica alla problematica. Se è vero intatti, che la chiusura di un’attività produttiva porta sempre con sé conseguenze disastrose, nel caso di Campione le peculiarità legate al territorio e al tipo di attività svolta facevano assumere al problema dimensioni drammatiche, delle quali non tutti erano pienamente consapevoli. Di questi lunghi mesi bisogna ricordare il supporto che Uilcom ha fornito al presidio dei lavoratori, luogo da cui sono partite svariate iniziative a sostegno della riapertura e della comunità”.
Contemporaneamente “abbiamo assistito i lavoratori nelle pratiche legate al recupero crediti, fornendo loro tutta l’assistenza e la consulenza necessaria, anche legale. L’ultimo tassello in ordine di tempo, anche se fortemente vincolato dal piano concordatario, è il nuovo contratto aziendale di lavoro, grazie al quale i lavoratori del casinò avranno uno strumento di tutela che ne riconosce l’identità e ne tutela la professionalità, in mancanza di un Ccnl di riferimento”. Per quanto riguarda il futuro, “si consideri che nello stesso Ccal è stata prevista l’istituzione di una Commissione permanente paritetica, con lo scopo di mantenere una presenza costante delle organizzazioni sindacali nel periodo di vigenza contrattuale, ovvero un quinquennio dalla data di apertura, periodo che sarà fondamentale per il definitivo rilancio aziendale, nel rispetto di quanto previsto nel piano concordatario. Il nostro obiettivo è quello di recuperare quanto più possibile l’occupazione andata persa, ovviamente in un’ottica di sostenibilità aziendale”. Guardando al futuro, Fogliata ha bene in mente anche gli errori passati che non devono essere ripetuti: “Sicuramente dovrà essere diverso il rapporto tra casinò e proprietà. Se è innegabile il legame tra territorio e azienda, di cui quest’ultima ne costituisce il motore economico principale, tuttavia il Comune deve poter sì beneficiare di quanto prodotto dalla Casa da gioco, ma non dipendere unicamente dalla stessa, soprattutto per quanto riguarda l’erogazione dei servizi essenziali che debbono essere garantiti ai cittadini a prescindere dalla presenza del Casinò. L’azienda dal canto suo dovrà operare nel rispetto di criteri di sostenibilità ed efficienza non influenzati o influenzabili da ragioni politiche”.
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LU C A F O G L I ATA
CASINÒ FINALMENTE LA RINASCITA
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casinò
MAURO RUBBINI
MASSIMO D’AMICO
Operatori economici tra attese e proposte
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La riapertura del Casinò, ovviamente, costituirà un volano anche per le attività economiche presenti sul territorio, che altrettanto ovviamente, salutano l’evento con grande favore. “È senz’altro una notizia positiva”, commenta Massimo D’Amico, presidente dell’Associazione operatori economici di Campione d’Italia. La cittadina “è sempre stata identificata con il suo Casinò e gli effetti della riapertura saranno positivi e legati sia alla ripresa della tradizionale attività dell’exclave, sia alla crescita occupazionale (in un momento difficilissimo per la comunità), sia a un effetto positivo in termini di aspettative economiche che finalmente virano dal pessimismo all’ottimismo, e si sa quanto contino, in economia, le aspettative”. Tuttavia, D’Amico ricorda che “i problemi sul tappeto sono molteplici, in parte legati al fatto che il Governo non tenne conto, in occasione dell’entrata nel territorio doganale dell’Ue, delle osservazioni fatte sia dal commissario prefettizio Giorgio Zanzi, sia dall’Associazione operatori economici, in ordine all’insorgenza di una serie di problemi a seguito di questa innovazione. Gli uffici del Mef, pur dettagliatamente informati su questi problemi, non ritennero di risolvere prima i problemi e procedere successivamente con la modifica dello status dell’exclave, poi i problemi puntualmente si presentarono e oltretutto con un’amministrazione comunale che, eletta nella primavera del 2017, non ritenne di monitorare, come fatto fino a quel momento, un cambio di status così importante. Il Parlamento ha, peraltro, messo a punto, anche su nostro suggerimento, norme fiscali di straordinaria portata, a favore sia delle persone fisiche che delle società residenti sul territorio campionese. Peccato che l’applicazione della normativa Ue sugli aiuti di Stato svuoti di significato, per quel che riguarda le società, l’importante lavoro svolto dal Parlamento. Il risultato è che i grandi investitori, potenzialmente interessati, latitano, e questo fatto si riflette negativamente anche sulla società che gestisce il Casinò, che non può contare su risorse derivanti dal risparmio fiscale da destinare al pagamento dei creditori e alla crescita occupazionale”. D’Amico rivolge dunque un appello: “Amministrazione comunale, Regione Lombardia e Governo hanno l’opportunità di far decollare l’economia dell’exclave, che
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rappresenta un’opportunità unica in Italia, ma per questo occorre mettere a punto una serie di provvedimenti che da un lato consentano alle norme fiscali di essere perfettamente operative per le società (quindi non applicazione delle norme Ue sugli aiuti di Stato in base all’art. 107 del Tfue) e dall’altro risolvano le irrisolte questioni sorte con l’entrata nell’area doganale Ue (anche creando una Zls zona logistica semplificata). Come associazione stiamo seguendo e sostenendo la creazione di startup innovative per le quali sarebbe importante poter disporre di un incubatore, e di attività imprenditoriali transfrontaliere (attività legate anche alla tecnologia blockchain/fintech), ma ci scontriamo con una realtà immobiliare che non risponde alle necessità degli investitori, e dei nuovi potenziali residenti, e con norme comunali non particolarmente favorevoli alla creazione di attività imprenditoriali innovative. Sono tuttavia moderatamente ottimista e mi auguro che, con l’impegno di tutte le parti coinvolte, sia possibile garantire all’exclave un rilancio economico anche in aree diverse dal gioco, il tutto in un’ottica di sinergia e di sviluppo globale dell’exclave (attività legate al turismo, alla cultura e all’immobiliare)”. Anche Mauro Rubbini, presidente della Nuova associazione operatori economici di Campione d’Italia, sottolinea che “sicuramente della riapertura del Casinò anche le attività commerciali trarranno beneficio. Già in paese ci sono state nuove aperture e con una maggior circolazione di persone tutti avremo un vantaggio”. Con quale stato d’animo vive la riapertura della Casa da gioco? “Da campionese sono ovviamente molto felice di questa riapertura con cui l’azienda ricolloca 174 persone che da quasi tre anni sono senza lavoro. Il ringraziamento va sicuramente all’amministrazione che si è spesa tantissimo e tanto ancora continua a lavorare per far sì che il paese possa rinascere anche dopo le molteplici difficoltà emerse con l’ingresso nella Ue”. Rubbini spera che il tempo non sia passato invano: “Credo che in questi anni di chiusura ci sia stato modo di studiare e capire ciò che non ha funzionato negli anni passati così che nel futuro le cose possano andare per il meglio. Sarà una grande ripartenza che farà rifiorire il nostro bel paese”.
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
PANNONERO
DANON PERDERE
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
PANNONERO
di Marco Fiore
La speranza dell’anno nuovo
L’ORA DEL GIOCO
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pro il primo numero del nuovo anno della rubrica Panno Nero con un auspicio, che tutti voi lettori della rivista sulla quale viene pubblicata abbiate trascorso una fine dell’anno all’altezza delle vostre aspettative, in assoluto relax, divertendovi. Sono tempi difficili, la situazione pandemica crea pressione psicologica su ognuno di noi con la conseguenza di sentirci affaticati, anche senza aver prodotto sforzi a livello fisico, quindi confido che la pausa delle Feste abbia contribuito ad allentare lo stato generale di malessere che ci ha accompagnato per buona parte del 2021. Premesso quanto sopra, per passare al tema che tratterò, vorrei richiamare la vostra attenzione su alcuni passaggi del 55° Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2021, pubblicato dal Censis lo scorso mese di dicembre. Il Rapporto in questione si concentra in particolare sulla popolazione compresa nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni evidenziando una condizione dei nostri ragazzi non del tutto positiva. Non hanno fiducia nel Governo, lamentano il permanere di una sorta di dittatura degli anziani che occupano tutti i posti di comando in ambito economico, sociale e anche nei media, infine si sentono poco ascoltati. In estrema sintesi, l’Italia non parrebbe essere un Paese per giovani. Non è tutto, l’Italia vanta un primato negativo in Europa per quanto riguarda i “Neet”, le persone che non studiano e non lavorano che nella fascia dai 20 ai 34 anni sono in costante crescita, in particolare dai 25 ai 34 anni rappresentano
oltre il 71 percento della specifica popolazione (il tributo più importante, tanto per cambiare, lo pagano le ragazze…). Sono numeri spaventosi e preoccupanti soprattutto per l’impatto economico negativo che anche per il 2022 genereranno in termini di consumi su molti comparti, in primis su quello dell’entertainment di cui i Casinò fanno parte a pieno diritto. Mi pare opportuno ricordare come le fasce di età a cui ho fatto riferimento hanno da sempre rappresentato un target di clientela numericamente molto importante per le case da gioco. Anche se in termini di ripetizione delle visite non hanno mai brillato, hanno però sempre contribuito a rendere festoso l’ambiente del gioco d’azzardo, esaltandone la componente migliore, il divertimento. Quanto sopra, nonostante tutto, quindi anche a dispetto della mancata introduzione di innovazione nell’offerta di servizi alla quale a mio parere i Casinò avrebbero dovuto tendere, ancorché alle prese con problemi gestionali molto seri. La crescita esponenziale della popolazione dei “Neet”, oltre a rappresentare una sconfitta per l’Italia, la cui Costituzione sancisce che il lavoro è il fon-
damento sul quale si basa la nostra Repubblica, mette a rischio comparti produttivi importanti, incluso quello del gioco d’azzardo. Aggiungo che una nazione che non investe sui giovani mette in seria crisi il proprio futuro sotto ogni punto di vista. Uno scenario al quale porre rimedio non pare così facile. Qualche speranza prossiamo nutrirla nei confronti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che dovrebbe contribuire in modo determinante al rilancio della nostra economia che già manifesta segnali incoraggianti di crescita. La speranza è che la pioggia di milioni di euro che si riverserà sul nostro Paese venga amministrata con il buon senso del “padre di famiglia” e investita in modo corretto per restituire una chance e una dignità ai giovani oggi vittime più di altre fasce della popolazione di disoccupazione, sottoccupazione e di contratti di lavoro che negano agli stessi giovani la possibilità di essere indipendenti e autonomi dal punto di vista economico. Buon anno e che lo sia veramente, che le promesse di chi ci governa una volta tanto si trasformino in azioni concrete a supporto del futuro della nostra bella nazione.
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LASLOTONLINE DELMESE
ANKH OF ANUBIS Play’n GO torna in Egitto in un viaggio di successo | | | |
Nome_ Ankh of Anubis Produttore_ Play’n GO Disponibile su_ Omnichannel | Volatilità_ alta Data di rilascio_ dicembre 2021 | Payout_ 96,2%
Provala qui:
›› grafica
Ambientata in Egitto, sulle rive del Nilo, la slot machine Ankh of Anubis propone un tema forse già visto, ma rivisitato, ispirato ai miti e alle leggende dell’antico Egitto, qui rappresentato in una chiave decisamente nuova che lo contraddistingue da altri giochi simili. Lo scenario della slot è ovviamente immerso tra alte piramidi, obelischi e incontaminate acque del fiume Nilo, mentre sullo sfondo della slot si intravede uno strano pianeta e soprattutto delle navicelle volanti che sorvolano in lungo e largo l’area di gioco. Le animazioni non sono tantissime e si limitano a qualche elemento dello sfondo, accompagnando però al meglio i momenti salienti di ogni sessione di gioco, come l’attivazione dei bonus e l’estrazione di combinazioni vincenti. Simbologia bella ed efficace.
›› giocabilità
Abbiamo a che fare con una video slot a 5 rulli in cui il giocatore può comporre combinazioni vincenti in 576 modi diversi estraendo almeno 3 simboli uguali su rulli vicini tra loro, partendo dalla sinistra dello schermo. La slot prevede premi differenti per i vari simboli di gioco che variano in base al tipo e al numero di simboli uguali che compongono la combinazione vincente estratta o al valore della puntata scommessa, con importi che possono raggiungere in alcuni casi anche il valore di mille volte la puntata per linea. Il giocatore può modificare l’importo scommesso prima di ogni giocata attraverso la barra nella parte bassa dello schermo, o accedere alla tabella dei pagamenti e alla modalità di gioco automatica decidendo, in quest’ultimo caso, anche il numero di giocate da effettuare ed eventuali limiti di gioco.
›› sound
Se la grafica risulta a particolarmente suggestiva, lo stesso si può dire per le musiche, che sono in grado di trasportare il giocatore in una nuova dimensione, sicuramente coinvolgente, che permette un’immersione completa proprio grazie alla qualità dei suoni e delle varie sfumature acustiche. Alcune sonorità sono degne di un colossal cinematografico ma il meglio si può sentire quando si ha a che fare con delle vincite o, comunque, quando si entra nelle fasi “calde” del gioco, misurandosi con uno dei bonus, dove il climax è massimo, e reso al meglio dagli effetti audio.
›› bonus
Il simbolo Wild della slot machine Ankh of Anubis raffigura la potente divinità a cui questo gioco è ispirato, Anubis, e svolge la funzione di simbolo jolly assumendo il valore di un qualsiasi altro simbolo del gioco una volta estratto sui rulli. Grazie a tale funzione questo simbolo può aumentare le chance di comporre delle combinazioni vincenti nella giocata in corso, inoltre può comporre proprie combinazioni vincenti con premi che possono raggiungere quota mille. Il bonus “free spins” di questa slot può essere attivato estraendo almeno 3 simboli scatter in qualsiasi posizione dei rulli e consiste in una serie di giocate gratuite che il giocatore può utilizzare per comporre combinazioni vincenti con le regole viste per il gioco principale e per attivare funzioni e simboli bonus con jolly e giocate bonus extra.
il nostro giudizio.
Anche se un gioco basato sulla mitologia egizia non rappresenta in sé una novità, in questo caso Play’n GO riesce comunque a innovare e proporre qualcosa di veramente nuovo, in cui l’azione si svolge su una griglia 3-4-4-4-3 a forma di diamante, come già testato in precedenza con la (bella) slot Mermaid’s Diamond. Di sicuro avrà influito nella scelta il grande successo riscosso dai precedenti giochi a tema egizio nel corso degli anni, incluso il titolo di successo Legacy of Egypt e giochi più recenti come Doom of Egypt. E anche questo sembra destinato a seguire la stessa strada.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)
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L’eterna ricerca dei colpevoli
INTERVISTE
Alessandro Piperno sonda ancora una volta l’animo umano nelle sue mille domande esistenziali e fragilità, in un’opera ricercata ma che impersona il valore, anche ludico, dell’arte dello scrivere
di Anna Maria Rengo
“L’
idea che le catastrofi avvengono perché avvengono è insostenibile. Per questo tutti sono alla ricerca spasmodica di un colpevole. Per questo sono tutti ossessionati dalla cospirazione. È difficile accettare il pensiero di essere i soli protagonisti della propria vita. Macché, molto meglio dare la colpa al prossimo”. Questo il filo conduttore, narrato in uno dei suoi (tanti) bellissimi passaggi, del nuovo libro di Alessandro Piperno, “Di chi è la colpa”, edito da Mondadori: la colpa, tema difficile ma sul quale tutti noi, più volte nel corso della vita, siamo chiamati a fare i conti. I libri di Piperno hanno degli elementi in comune: la memoria; il senso di famiglia e di appartenenza; le debolezze, le futilità e le miserie umane. In questo, però, si trovano due elementi di spicco, che andiamo ad analizzare direttamente con lo scrittore romano. Il primo, ovviamente, è il senso di colpa pervasivo del protagonista, e non solo, che coinvolge anche il lettore in un vortice di disagio. Da dove ha tratto questa ispirazione e in che modo, secondo lei, ciascuno dovrebbe gestire il proprio senso di colpa? “Quello della colpa è un tema che vivo con grande passione e che mi accompagna da quando ho memoria. La colpa è quella sensazione spiacevole che alberga come una fitta nello stomaco e che ti fa sentire che sarai costretto a pagare un dazio gravissimo. Nel libro mi interessa l’ossessione del protagonista di trovare
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ce il ritmo suadente dei miei pensieri. un colpevole, il che è molto comune, anCertamente c’è una cura totale e una che nel mio mestiere. Molti autori hanno grande attenzione alla forma”. l’abitudine, se un libro non va bene come Nell’attuale società, che si informa e comusi aspettavano, di prendersela con il pubnica sempre più tramite i social, qual è il blico, con l’ufficio stampa, oppure con un valore e il futuro dei libri: dello scriverli e recensore feroce”. del leggerli? Altro tema che spicca molto in “Il mio libro è stato stampato in 30mila questo suo libro è l’ebraismo: ciò copie e ristampato qualche settimana fa, che è, ciò che non è, cosa significa pur trattandosi di un’opera complessa. essere ebrei oggi in Italia e come Quindi non posso lamentarmi e penso l’esserlo viene percepito dai “cache così possano dire anche altri autori nanei”, come definisce nelle sue che anzi mi considerano mainstream. Il pagine chi non lo è. Cosa ci può pubblico dei lettori c’è ancora”. dire al riguardo? Nel suo libro si sofferma spesso sul modo “Non so cosa significhi essere di divertirsi dei vari personaggi. Nella culoggi ebreo in Italia, in quanto tura ebraica che spazio ha il gioco con vinla mia condizione è un po’ anfibia, non cita in denaro e il divertimento in generale? ho un rapporto stretto con la comuni“Certamente in alcuni ambienti ortotà ebraica romana. La questione che dossi non trova spazio. Il mio ambiente affronto nel libro è quella che attiene famigliare, invece, è sempre stato edoall’identità. È difficile capire chi è un nista e con forti valori ludici, che mi ebreo: è quello che va in sinagoga? È sono stati trasmessi. Con il tempo, poi, quello che vive nel west end israeliano, ho imparato a divertirmi quando scrivo. oppure a Largo Argentina a Roma? Nel È un’attività faticosa, frustrante, ma è mio piccolo, questo quesito si presenta anche divertente!”. come un problema, non completamente risolto: vuoi sentirti ebreo ma ti senti escluso. Ecco, l’unica Lui chi è?!? cosa che so è che essere ebreo Alessandro Piperno è nato a Roma, dove vive, nel è un problema”. 1972. Insegna letteratura francese a Tor Vergata. È Quello che colpisce della sua scritcuratore della collana “I Meridiani” di Mondadori e collabora con il Corriere della Sera. tura è la complessità sia formale Nel 2005 ha pubblicato “Con le peggiori intenzioni”, che sostanziale, ma sempre alla il suo primo romanzo, vincitore del Premio Campielportata di tutti e immune dall’inlo Opera prima. Nel 2010 è uscito “Persecuzione” tellettualismo fine a se stesso. (che in Francia è stato finalista ai premi Médicis e Femina e ha vinto il Prix du meilleur livre étranger) Come nasce e si sviluppa la sua e che assieme a”Inseparabili” (premio Strega 2012) scrittura? dà vita al dittico “Il fuoco amico dei ricordi”. “Anche se può sembrare artiNel 2016 è uscito “Dove la storia finisce”. È autore ficiosa, la mia scrittura è assoinoltre di vari saggi. lutamente naturale e riprodu-
INTERVISTE
Il gioco serio dello scrivere di Anna Maria Rengo
Luca Ricci presenta la sua ultima opera "Gli invernali" e sottolinea la sua predilezione per i libri che non solo fanno riflettere, ma che riflettono su se stessi
Un
libro per l’inverno? Un libro sull’inverno? In realtà, l’ultimo libro di Luca Ricci, “Gli invernali” (edito da La nave di Teseo), è molto di più. È il terzo tassello di una quadrilogia delle stagioni che lo scrittore e drammaturgo pisano ha avviato ormai qualche anno fa e che sicuramente va oltre un semplice e immediato accostamento meteorologico. Da dove è nata questa idea e in che modo ha accostato, se lo ha fatto, i temi affrontati alle stagioni? “È una quadrilogia atipica, nel senso che non ha la classica linea orizzontale di sviluppo con gli stessi personaggi e la stessa situazione, ma declina macro temi con personaggi e situazioni diverse. Questi macro temi possiamo riassumerli così: amore, disamore, terziario culturale, Roma e sentimento del tempo. Lavoro sulla variazione e non sulla serialità, e a orientare tutto chiaramente ci sono le quattro stagioni, nella titolazione con l’aggettivo sostantivato”. Nelle sue opere, anche in questa, tratta spesso il tema dello scrivere o, ne Gli invernali anche del mondo del terziario culturale che ha appena citato. Che cosa ne pensa dell’attuale panorama letterario italiano? Tutti possono scrivere, secondo lei? “Gli invernali parla molto della
scrittura e tutti i personaggi principali lavorano in ambito culturale e nella filiera editoriale: mi piacciono i libri che non solo fanno riflettere, ma che riflettono su se stessi. La letteratura sta bene, mancano i lettori. Escono diversi bei libri che rischiano di non essere letti”. Nella sua vasta produzione letteraria lei ha spesso prediletto la forma del racconto. Da dove nasce questa preferenza e quali sono le insidie e le potenzialità di questo genere? “Il racconto, a differenza del romanzo, cerca il gesto perfetto. E predispone un piano inclinato sia per chi scrive che per chi legge. Chi ama la velocità ama il racconto, e per questo spesso l’ho associato alla musica punk, con quella ritmica sincopata e quei pochi accordi. Se un romanzo è riuscito suscita un dibattito, se un racconto è riuscito lascia senza parole”. La pandemia ha portato tutti, almeno si spera, a porsi delle domande nuove e a cercare strumenti per decifrare la realtà e il proprio modo di porsi a essa. A lei che cosa
ha dato e che cosa, invece, ha tolto? “Mi ha dato molto più tempo del solito per starmene chiuso nel mio studio a scrivere. Avrei preferito scegliere, ma in fin dei conti l’ho fatto senza troppe lagne. Io amo il mio lavoro, adoro scrivere. Vivere è infinitamente più difficile e doloroso”. In che tempi vedrà la luce I primaverili, questo si suppone essere il titolo della sua prossima opera? E a che cosa si ispirerà? “I primaverili sarà l’ultimo tassello della quadrilogia delle stagioni. Uscirà senz’altro per La nave di Teseo, dobbiamo ancora capire in quale periodo, ma non tra tantissimo tempo. Chiuderà il cerchio di quei macro temi di cui parlavo prima, sarà ancora la storia di uno scrittore a Roma alle prese con le sue ossessioni amorose”. Quanto a ispirazione, il gioco, con o senza vincita in denaro, è mai entrato in una delle sue opere, o nella sua vita? Con quali modalità? “Il gioco è alla base della pratica letteraria. È un aspetto che va molto più in profondità della singola enunciazione in questo o quel libro. Giocare seriamente, ammoniva Italo Calvino. Ed è proprio quello scrivere, in fondo: un gioco serio”.
Lui chi è? Luca Ricci è nato a Pisa nel 1974 e vive a Roma. Ha scritto L’amore e altre forme d’odio (2006, Premio Chiara, nuova edizione La nave di Teseo, 2020), La persecuzione del rigorista (2008), Come scrivere un best seller in 57 giorni (2009), Mabel dice sì (2012), Fantasmi dell’aldiquà (2014), I difetti fondamentali (2017). Per La nave di Teseo ha pubblicato Gli autunnali (2018), Trascurate Milano (2018), Gli estivi (2020) e Gli invernali (2021). I suoi libri sono tradotti in diverse lingue straniere.
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SOSTENIBILITÀ IN GIOCO
SOSTENIBILITÀ IN GIOCO
director of Industry Insight and Engagement Clarion Gaming
SOSTENIBILITÀ IN GIOCO
SOSTENIBILITÀ IN GIOCO
Il genere di startup
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bbiamo appena chiuso le candidature per il prossimo Pitch Ice, un’iniziativa fondata nel 2008 con EiG launchpad e proseguita in altri eventi di Clarion Gaming, per offrire alle aziende emergenti nel settore del gioco una piattaforma di divulgazione e promozione delle loro nuove idee di fronte agli investitori e ai potenziali partner di affari. Ogni anno le startup di vari tipi, dalle soluzioni di marketing e AI ai prodotti di gioco terrestre, si iscrivono per essere selezionate e partecipare. Dal 2009, quando ho cominciato a curare questa iniziativa, ho visto centinaia di domande di startup aspirare a rivoluzionare il settore del gioco. Per me è sempre un’interessante indicazione dei trend emergenti nella nostra industria. Un trend che sono lieta di osservare è l’arrivo di più startup fondate dalle donne. Una notizia positiva; anche se purtroppo ce ne sono sempre troppo poche. Dal 2015 (anno in cui abbiamo cominciato a documentare le domande in maniera ritracciabile) ho ricevuto 322 candidature, tra cui solo 14 sono state da fondatrici femminili, con 8 pervenute negli ultimi due anni, il che dimostra un’accelerazione positiva, anche se sempre lenta. Tra tutte le domande ricevute dal 2015 ad oggi (Pitch Ice 2022 incluso), il 4,3 percento sono di startup fondate da donne (un progresso dal 2.6 percento stimato nel 2015-2019). La mancanza di donne nel mondo delle startup e del business in genere, non è
Ewa Bakun Direttore delle strategie sui contenuti per Clarion Gaming dal 2018, è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ricoperto i ruoli precedenti di head of content, event director focalizzati sul gaming e di programme manager.
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A cura di Ewa Bakun
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però un fenomeno che riguarda soltanto il settore del gioco, vista la prevalenza di uomini ai livelli decisionali, quindi non ci stupisce. Ci sono quelli che giustificano questo status quo con la composizione stessa della base dei consumatori. Evan Hoff, partner di Velo Partners e giudice frequente nelle gare di startup che organizziamo, sostiene però che la maggior parte dei consumatori di slot sono donne, quindi sembrerebbe logico che il prodotto fosse sviluppato da più designer femminili. Inoltre, per prodotti come le scommesse sportive, c’è da chiedersi se il fatto che il gioco viene sviluppato, gestito e promosso proprio dagli uomini sia la principale ragione per cui non attrae le donne. Mi viene spesso in mente un convegno di betting che ho seguito in cui un panel composto da esperti - tutti uomini - non riusciva a proporre soluzioni per attrarre più donne al gioco. Impiegate più donne, mi è sembrata la soluzione più immediata. Il tema dell’inclusione, e più in generale quello della diversità, non è certo nuovo. I benefici della maggiore diversità sono ben conosciuti e pochi li negano, visto che tutta la ricerca ci indica che una maggiore diversità ai livelli più alti della gestione del business porta a migliori risultati finanziari. È anche logico che più diversità nel personale significa inclusione di più punti di vista e di più esperienze, importantissimi per innovare. Ed è proprio l’innovazione che ci aspettiamo dalle startup. Allora perché sono così poche donne a fondare startup nel settore del gioco? Di sicuro la percezione del settore come dominato dagli uomini e l’immagine delle donne negli spot commerciali, ma anche negli eventi e nelle fiere (anche se le cose sono cambiate immensamente dai tempi dell’Ice a Earls Court) non aiuta e creare un ambiente che invita professioniste e fondatrici di star-
tup. Finché questa immagine continuerà a dimostrare che le donne servono al solo obiettivo di attrarre l’attenzione per via del loro aspetto e non invece per l’intelletto e per le capacità di business, continueremo a mandare il segnale che la nostra industria favorisce il genere maschile per fare affari. Questo vale sia per le startup che per le aziende e ad ogni livello, soprattutto nel management. Ma ci sono anche delle ragioni specifiche al mondo delle startup e negli investimenti che aggiungono un altro livello di difficoltà per le donne, sia nel settore del gioco che ogni altro di business. In primis, la mancanza di investitrici donne. Risulta che il genere di investori è importante e i fondi con almeno un’investitrice puntano più sulle startup fondate da donne. È ovvio, poiché noi tutti, consciamente o no, abbiamo la preferenze di migrare verso le persone simili a noi stessi, il che si traduce anche nel mondo degli investimenti in cui gli investitori maschi sono molto di più, e investono più negli uomini. Anche se la decisione di investire in donne sembra giusta, visto che, secondo i dati citati da Caroline Priado Perez nel libro “Donne Invisibili”, le aziende gestite dalle donne ricevono la metà degli investimenti rispetto ai business gestiti da maschi, però generano il doppio del reddito. Per ogni dollaro investito, le startup femminili generano il 78 percento, mentre quelle maschili generano il 31 percento. I dati e la ricerca sui trend di investimenti mondiali di Venture Capital indica purtroppo molti più pregiudizi nei vari livelli di progressione di una startup. È stato per esempio dimostrato dalla richerca di Dana Kanze della London Business School nel 2017 che al momento di un pitch le startup maschili ricevono un diverso tipo di domande dagli investori che si focalizzano più sulle opportunità e su come queste possano essere sviluppate. Alle donne invece viene chiesto come intendono risolvere gli ostacoli invece che come trarre vantaggi dalle opportunità. La pandemia non ha fermato gli investimenti nelle startup in genere, come risulta dai primi dati publicati dalle fondi come Crunchbase, però - purtroppo - ha drammaticamente ridotto quelli nelle startup femminili. Speriamo di poter invertire questo andamento e le tre startup per Pitch Ice 2022 ci danno la speranza che nel settore del gioco il trend è sempre in crescita, o almeno, non in stagnazione.
L’ORA DEL GIOCO
L’ORA DEL GIOCO
A cura di Steven Carson
L’EVOLUZIONE DEI FEC
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InterGame incontra alcuni esperti dell’industria per capire perché i locali di gioco stanno scegliendo di offrire attrazioni multiple e più grandi invece di una sola
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Hall U Need ha aperto a luglio 2021 come nuovo tipo di luogo di intrattenimento urbano nella città di Saint-André-lez-Lille, nel nord della Francia. Il Fec si trova in un edificio del patrimonio locale originariamente utilizzato come fabbrica tessile all’inizio del XX secolo. Il suo motto, “NowEnjoy-Eat-Drink”, invita una clientela intergenerazionale a vivere grandi momenti di emozione e condivisione usufruendo di un’ampia scelta di attività: ristorante, bar, bowling, karaoke, giochi interattivi e sensazionali, area gioco per bambini, spazi di lavoro e serate a tema. Hall U Need ospita anche eventi aziendali. È il secondo centro ricreativo più grande della Francia. La sede offre anche un’attrazione di realtà virtuale mai vista prima in Francia. Ve Adventure Vr è un’esperienza free-roam top di gamma che offre sei diverse avventure, migliorate con effetti 4D. Possono giocare contemporaneamente fino a quattro persone per 15-30 minuti. È un’esperienza iper-immersiva in cui i giocatori possono incontrare vento, calore, vibrazioni e persino odori associati. Cyril Parenna, Ceo di Hall U Need, spiega i vantaggi di un luogo con più attrazioni rispetto a luoghi con una sola attrazione. “Un complesso multi-attività è un luogo perfetto in cui i clienti possono condividere momenti con la famiglia e gli amici. Ci sono attività per tutte le età e tutti i gusti. Tutti possono divertirsi insieme, in un piccolo gruppo o separatamente, e incontrarsi a tavola o al bar per discutere”, ha detto. Hall U Need ospita anche grandi riunioni di lavoro nel suo spazio seminari, come evidenzia Parenna: “Per le aziende che organizzano un evento con noi - e ne abbiamo molte - è anche l’ideale poter svolgere diverse attività senza dover cambiare luogo”. L’argomento principale di Parenna è che avere più di un’attrazione all’interno di un luogo consente ai consumatori di visitare in più occasioni e di vivere ogni volta un’esperienza diversa, soprattutto se dovessero venire con un diverso gruppo di persone. Parenna spiega anche che la manutenzione di più attrazioni può essere un grande compito, e quindi hanno due membri delENGLISHPAGES
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ono finiti i giorni in cui i cercatori di attrazioni dovevano viaggiare da un luogo all’altro per ottenere la loro soluzione. In un mondo post-pandemia che sembra girare dieci volte più velocemente che mai, non sorprende che le famiglie facciano fatica a trovare il tempo per visitare più attrazioni in più luoghi in un giorno. I centri di intrattenimento per famiglie (Fec) offrono più attrazioni sotto lo stesso tetto, il che significa che i visitatori possono vivere una serie di esperienze diverse senza doversi spostare da un luogo all’altro. In origine i Fec erano spesso costruiti su ristoranti a tema, parchi divertimento su piccola scala o luoghi di attrazione, tutti alla ricerca di un modo per diversificare le esperienze che potevano offrire ai propri clienti; fornitori e fornitori di terze parti sono stati la soluzione per fornire a questi primi Fec soluzioni di intrattenimento popolari. Chuck E. Cheese è uno dei primi esempi che vengono in mente quando si pensa a un ristorante trasformato in Fec. Iniziando come pizzeria a tema con una sala giochi e un palcoscenico di intrattenimento animato, la famosa catena ora contiene una pista da bowling, giochi per console, basket e giochi a premi, oltre alle attrazioni e al ristorante originali. I Fec sono ora più popolari che mai e di solito contengono la loro principale attrazione di ancoraggio come il mini-golf, il bowling o una sala giochi, circondata da attrazioni più piccole. Tuttavia stanno iniziando ad allontanarsi dal concetto di avere un’attrazione principale di ancoraggio e di avere più attrazioni su larga scala, ognuna degna di essere essa stessa un’ancora. Quindi, quali sono i vantaggi per i clienti, i fornitori e le sedi, ed è questo il futuro dei Fec?
lo staff a tempo pieno dedicati ad assicurarsi che tutto funzioni senza intoppi. Inoltre i luoghi con più attrazioni richiedono molto personale solo per gestire i clienti e assicurarsi che stiano vivendo un’ottima esperienza. “Abbiamo scelto solo attività di alta gamma ed è questa qualità associata all’ampia varietà di attività che fa il nostro successo”, afferma Parenna. Anche Scott Forbes, presidente e Ceo di iPlayCo, spiega: “L’elevata capacità e il volume di rotazione all’ora sono fondamentali per le vendite lorde e l’utile netto. I parchi gioco sono un punto fermo grazie alla grande capacità e alla capacità multilivello, mentre le attrazioni interattive e dal ritmo veloce come le arene tag, le giostre ad alto volume e altre esperienze ad alta capacità o “tempo limitato” aiutano a produrre il volume di vendite più grande dovuto al solo numero di ospiti in una determinata ora al giorno. “Le attrezzature con attrazioni elettroniche o meccaniche possono essere complicate, ma scegliere quelle con funzionalità interattive ben costruite, protezione dell’involucro elettronico e software ben sviluppato con supporto continuo può ridurre il numero di potenziali problemi, nonché un programma di riparazione o manutenzione rapido limita o annulla eventuali tempi di fermo durante l’uso. Anche la scelta di aziende e fornitori esperti fornirà comodità all’operatore”. I Fec multi-attività sono un ottimo modo per far tornare i clienti, offrono un’esperienza incredibilmente unica a ogni visita e sono molto più aperti a tutte le fasce d’età e gusti rispetto ai siti con un’attività. Tuttavia avere più attrazioni sotto lo stesso tetto comporta dei limiti e delle sfide in termini di personale, assicurazione, consumo di spazio e sicurezza. Nel complesso, se avere grandi attrazioni multiple all’interno di una sede continua a portare clienti abituali e soddisfa le esigenze sia della sede che dei suoi consumatori, il futuro dei Fec sembra in continua crescita e ancora redditizio.
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Giamaica L’isola del gioco ANDREW HOLNESS
Casino gaming act, nuove opportunità per gli investitori
Corruzione, commissioni di gioco in prima linea
Gli esports fanno proseliti grazie alle corse sim
“Abbiamo introdotto una nuova legislazione per fornire giochi e casinò e ciò ha creato un’opportunità completamente nuova per gli investitori, con lo sviluppo di resort su larga scala che ora diventeranno parte del nostro prodotto turistico”. Ad affermarlo è il primo ministro della Giamaica, Andrew Holness, evidenziando i risultati positivi prodotti dall’impegno profuso per costruire le strutture necessarie per supportare gli operatori e creare un ambiente più favorevole, come parte dell’agenda strategica di ripresa economica dalla pandemia di coronavirus promossa dal suo Esecutivo. “Abbiamo in programma l’obiettivo di aumentare l’efficacia della nostra amministrazione pubblica [impegnandoci in] profonde riforme istituzionali e anche queste hanno dato i loro frutti, in particolare per quanto riguarda la facilità delle transazioni tra Governo e imprese, con la riforma dei nostri processi aziendali e garantendo che le nostre procedure di approvazione e autorizzazione siano più facili da seguire. Quindi, abbiamo fatto progressi sulla facilità di fare business”. Uno degli intenti principali della legge sulle case da gioco è incoraggiare la creazione di complessi turistici integrati, concedendoli in licenza per offrire casinò games come parte di un mix di vari servizi e strutture turistiche a disposizione degli ospiti degli hotel in tali complessi.
La Commissione per le scommesse, i giochi e le lotterie (Bglc), la Jamaica racing commission (Jrc) e la Casino gaming commission (Cgc) hanno intrapreso azioni per combattere la corruzione e radicare saldamente gli standard di buon governo nelle loro organizzazioni. Come? Facendo frequentare ai propri dipendenti i seminari organizzati dalla Commissione per l’integrità attraverso la sua unità di divisione per la prevenzione della corruzione, per l’attuazione della strategia recentemente resa operativa che ha il mandato dalla Sezione 6 dell’Integrity commission act del 2017. Ryan Evans, direttore della divisione Prevenzione della corruzione, afferma che le commissioni di gioco sono i primi enti del settore pubblico a partecipare ai suoi seminari di sensibilizzazione sulla lotta alla corruzione e sul buon governo. “Tra i messaggi chiave dei workshop c’è l’elaborazione dei sette principi della vita pubblica, vale a dire integrità, altruismo, obiettività, responsabilità, apertura, onestà e leadership. Come dipendenti pubblici dovremmo essere responsabili, aperti e trasparenti, onesti e incarnare i principi della vita pubblica nel modo in cui svolgiamo i nostri compiti e responsabilità”. Insegnamenti prontamente raccolti dai dipendenti che hanno partecipato ai seminari all’insegna di un’importante parola d’ordine: integrità.
Nella comunità giamaicana sta crescendo sempre di più l’interesse per gli esports, specie grazie all’impegno della Jamaica esports initiative, l’organo di governo nazionale per gli sport elettronici. La Jei è stata fondata negli anni ‘90 per guidare lo sviluppo dei videogiochi come attività agonistica professionale e ha schierato la squadra nazionale di esports della Giamaica, il Dr Birdz, in competizioni internazionali come l’Evolution championship series nell’agosto 2019, ma il Ceo Gregory Moore guarda oltre. Ne è un esempio l’evento di sim-racing recentemente sponsorizzato dal Jamaica race drivers club (Jrdc) - con più di 40 finalisti, ed un pacchetto premio di 4mila dollari americani in tre classi - che ha avuto per scenario la ricreazione virtuale della Dover raceway, un popolare circuito automobilistico del Paese. La sede del Jei si trova presso il Technology innovation center nel campus della University of technology, a St Andrew, in cui Moore incoraggia gli esports fornendo accesso ad attrezzature, formazione e competizioni locali, ed a un nuovo simulatore per le corse. “Le corse sim sono state accettate dal movimento olimpico con Gran turismo sport, e anche gli esports di F1 stanno prendendo piede”, rimarca Moore. Per la cronaca, i vincitori del torneo sono Tommi Gore, Sebastian Palmer (11 anni appena), Prince-Nigel Bryan e Mario Mills.
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Anno nuovo, sfida nuova: affrontiamo qui quella più importante del momento, cioè la creazione di un’offerta completa che sappia integrare online e retail
A cura di Michele Bragantini
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uon anno! Spero, anzi sono certo, che non sia stato un Natale di riposo, ma di grandi affluenze, di sale piene, di problemi quotidiani brillantemente risolti: insomma, un Natale di grande lavoro. Del resto, siamo onesti, a parte una pandemia mondiale, la gestione dei gren pass, i controlli quasi quotidiani delle forze dell’ordine per il rispetto dei protocolli, una (seppur modesta) compressione del mercato, non è che non abbiamo niente di cui lamentarci. Vorrei aprire la rubrica di quest’anno affrontando un tema “caldo” per chiunque faccia retail, ovvero quello dell’online, più che altro il tema dei “tempi che cambiano”. Si dice che esistano tre tipi di aziende: quelle che determinano i cambiamenti di mercato, quelle che si innovano rispetto a tali cambiamenti, altre che si domandano che cosa sia successo. Le aziende del primo caso sono generalmente grandi organizzazioni, con importanti capacità di investimento nella di ricerca e nello sviluppo; le aziende del terzo tipo sono quelle destinate a scomparire dal panorama economico. Noi, come retailer, operatori del mercato, esercenti o gestori, raramente apparteniamo al primo gruppo e sicuramente, per ovvi
LUI CHI È?!? Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Entra nel mondo del gioco e dell’intrattenimento dal 1996, con incarichi di direttore generale e Ad di importanti aziende del settore, sia nel comparto delle macchine Comma 6 che Comma 7. È tra i primi che credono in un nuovo mercato per l’amusement, quello dei centri commerciali, e a parlare di strategie retail nell’intrattenimento, così come di “entertainment” nello shopping. Dal 2008 al 2015 è Ad di Fec Spa, la prima catena in Italia gestita direttamente di Family Entertainment Center, con insegna Playcity. Collabora negli anni successivi con un concessionario del gioco, come amministratore delegato di una società del Gruppo, per la riorganizzazione ed il riposizionamento di una catena di Sale Bingo. Attualmente è uno degli amministratori di Robox, holding del Gruppo Marai e presidente di Optima Gaming Service. È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali, membro del Cncc (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali), coordinatore della commissione Food & Leisure. Svolge attività di advisor per catene retail ed è vicepresidente di due consorzi.
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it, nato unicamente online e che oggi sta motivi di sopravvivenza, tendenzialaprendo punti vendita nelle maggiori citmente evitiamo di appartenere al terzo tà, per acquisire visibilità presso il pubbligruppo. Resta quindi l’opzione, comunco che non naviga in rete ma anche, forse que virtuosa, di essere nel gruppo quelsoprattutto, per dare assistenza diretta ai le aziende che capiscono i cambiamenti propri clienti. La capacità di soddisfare il di mercato, li interpretano e agiscono in bisogno di fisicità/socialità diventa quindi modo da esserne coinvolte, garantendo il primo vantaggio competitivo del monin questo modo la propria attività, grazie do retail rispetto al mondo online. a politiche di adeguamento e di innovaTorniamo a noi e andiamo nel pratico, zione e assicurando continuità e profitto esplodendo il bisogno di base di condiall’impresa. Permettetemi un’altra consividere e di confrontarsi, derazione, funzionale al del quale abbiamo parlato ragionamento sul tema «L’anno che sta che stiamo trattando. L’apoc’anzi, e declinandolo arrivando tra un in azioni commerciali, di dozione di una visione anno passerà, io mi sto preparando, è marketing e promoziona“marketing oriented”, spoquesta la novità!». li. Vanno ben individuate stando il focus dal prodotle aspettative, alle quali to al cliente, ha cambiato (L’anno che verrà, Lucio Dalla) abbiamo fatto riferimento radicalmente il concetto prima, che se soddisfatte di concorrenza. determinano il livello di esperienza che il In sostanza, il mio concorrente non è più cliente vive nel punto vendita, dalla scequello che realizza un prodotto uguale al nografia, che deve essere immersiva, comio, ma chi offre, alle richieste del target erente con il target, agli arredi, funzionali di riferimento, una soluzione assimilaed altamente performanti, alla possibilità bile, in grado di soddisfare tale richiesta di utilizzare le tecnologie più avanzate, e le relative aspettative. Ciò detto, caliache in una situazione domestica non tromoci ora più specificatamente nel focus verebbero collocazione o risulterebbero dell’argomento online e retail (“offline”, troppo costose. Ancora: la consulenza di se vogliamo). La prima domanda che ci personale preparato e in grado di fornisi pone è perché un giocatore debba accollarsi un costo orario e uno sforzo di re assistenza specifica sulle tipologie di gioco o di e-sport, di consigliare e di conspostamento per venire a giocare in una sala, quando lo potrebbe fare comodafrontarsi con chi è più esperto. Apple Store insegna. Di più: le attività di animazione e mente da casa, diciamo gratis. La risposta la gestione di eventi che portino sul piano è semplice: perché a casa è a casa, quindi fisico le attività online, coinvolgendo attosolo, e l’esperienza di gioco risulta, spesso, ri e spettatori, milioni di appassionati di non essere sufficiente appagante. Quindi videogiochi e di discipline esport. Concluè la socialità la richiesta del target, quale do con una provocazione, ma forse nembisogno primario dell’individuo, in quemeno tanto: la differenza tra online ed ofsto caso del gamer, e la soddisfazione alla fline tende così ad annullarsi diventando domanda del target diventa la fisicità di un luogo ove incontrarsi, confrontarsi, l’una complementare dell’altra, in una dimensione che semplicemente compensa scambiare informazioni, organizzare piccoli gruppi di gioco o semplicemente due momenti diversi di una stessa vita del gioco e li valorizza entrambi. Si crea un “allenarsi” con tecnologie di ultima genenuovo mercato, sinergico, capace di reinrazione, interagendo con altri gamer. Ne ventare l’offerta tradizionale e rilanciarla, è una prova il fatto che anche le aziende rivitalizzando le attività che preparate a nate esclusivamente per l’online in dicogliere questa nuova entusiasmante opversi settori, si trovano nella condizione portunità. Il nemico, l’online, è in realtà un di dover (o voler) creare degli sportelli o grande alleato per una rinnovata partenza dei negozi fisici. Credo che uno dei casi del gaming retail. più eclatanti sia quello del brand Facile.
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vorazione è uno dei suoi fiori all’occhiello: “Non ci sono segreti da svelare. C’è giusto qualche accortezza da seguire, tipo la cottura o le varie temperature di lavorazione, ma sicuramente richiede tanto tempo da dedicare alla manualità. Tra le tantissime creazioni che ho realizzato nella mia vita, quella che mi rende più orgoglioso è proprio quella che mi ha permesso di vincere la Coppa del mondo”. Non può mancare una certa dose di pazienza, qualità che chi vuole fare questo mestiere deve praticare con costanza, insieme ad “amore, passione, sacrificio…”, sottolinea il pastry chef. “Ma ci sono due concetti che negli anni ho fatto miei, e che secondo me fanno la differenza: avere la giusta mentalità, e grande perseveranza”. Quella che, in un secondo tempo, lo porteranno a realizzare altri due desideri: “Un mio laboratorio, che è il sogno di una vita ma al momento non rientra tra le mie priorità, e la pubblicazione di un libro, che ho in mente da tempo”.
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on c’è due senza tre, recita il noto adagio popolare. Così, seguendo in pieno le tradizioni, dopo le interviste ad Andrea Restuccia e a Massimo Pica, chiudiamo il nostro speciale a puntate dedicato alla nazionale italiana di pasticceria che a settembre ha vinto la Coppa del mondo con una bella chiaccherata con il suo capitano: Lorenzo Puca. Poco più che trentenne, pastry chef della pasticceria Pannamore, in quel di Vasto (Ch), è un vero e proprio artista dello zucchero, che nella prova disputata a Lione con i suoi compagni di squadra in dieci ore ha realizzato un dessert al cioccolato da condividere, un dessert da ristorante, una torta gelato, una scultura di cioccolato e, per l’appunto, una di zucchero alta più di un metro e mezzo. Partiamo quindi dalla vittoria della Coppa del mondo di pasticceria, che gli era sfuggita nel 2019, quando conquistò il bronzo. “L’emozione è indescrivibile: passi anni della tua vita per un unico obiettivo che
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sembra irraggiungibile, e quando poi vedi concretizzare il sogno, ancora non riesci a crederci. I ricordi più emozionanti che porto con me sono legati alle uscite di tutte le nostre degustazioni, impeccabili, una dopo l’altra, e poi soprattutto al completamento del tavolo artistico alla fine delle dieci ore di gara. Da capitano, posso solo ringraziare i miei compagni Andrea e Massimo, il nostro presidente Alessandro Dalmasso, e i nostri allenatori Emmanuele Forcone, Francesco Boccia e Fabrizio Donatone”. L’avverarsi di un sogno, dicevamo, coltivato da molti anni, ma nato per una fatalità. “Da ragazzino, quando ancora andavo alle scuole medie, lavoravo già nei ristoranti come aiuto cuoco. In pasticceria sono finito per caso: una sera tornando dal locale ebbi un brutto incidente in motorino, e dopo un anno, quando ripresi a camminare, cercai lavoro nella prima pasticceria sotto casa. Da lì scoprii per la prima volta questa passione per i dolci”. In primis per quelli classici, “come il tiramisu”, che ama anche mangiare. Senza dimenticare lo zucchero, la cui la-
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La ricetta dello chef CROISSANT BICOLORE Ingredienti Farina 320 W: 1000 g Sale: 25 g Zucchero: 150 g Zucchero invertito: 15 g
Lievito di birra: 50 g Burro duro a cubetti: 250 g Acqua: 240 g Latte: 200 g
Per il colore: Prelevare 500 g di pasta e colorare a piacere (circa 5 g di colore in polvere) Per sfogliare: Burro piatto: 375 sulla pasta rimanente (1430 g) Procedimento Impastare tutti gli ingredienti tranne il burro, quando l’impasto sarà quasi formato unire il burro e terminare l’impasto. Temperatura finale 24°C. Far riposare per 30 minuti l’impasto a temperatura ambiente, passare poi per 45 minuti in congelatore e successivamente tutta la notte in frigo (oppure direttamente tutta la notte in frigo). Incassare il burro totalmente, dare una piega a 4 ed una piega a 3. Far riposare il panetto ottenuto in frigorifero. Ogni croissant deve rispettare le seguenti misure: spessore della pasta 3 millimetri, triangolo di 9 centimetri per 28 ed un peso di circa 70 grammi. La lievitazione è di circa 2 ore a 24/25°C. La cottura è a 170°C per circa 20 minuti.
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di Riccardo Zerbetto psichiatra, direttore scientifico di Orthos
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È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.
rivela, più di qualunque test, la persona morale di chi vi sta di fronte (e la vostra a loro)” (Rovatti e Dal Lago). È curioso osservare come il titolo della pubblicazione che raccoglie la presentazione dei più importanti casinò d’Europa sia Cattedrali del gioco (Picco, 1999). Quasi a indicare che i luoghi deputati al gioco d’azzardo non presumono di essere nulla di meno che “luoghi di culto” per devoti a un credo che venera appunto la dea Fortuna, accanto ma talvolta anche prima di ogni altra divinità a cui chiedere una indicazione di senso all’esistenza. “Sono giochi (al casinò, a casa vostra) che non consentono distrazioni, diversioni o estasi, ma un’adesione totale, una discesa in un piccolo inferno che voi e i vostri compagni avete deliberatamente creato” (ibidem). L’autore contesta la posizione sostenuta da Eugen Fink per il quale le attività ludiche rappresentano un’oasi felice della vita: “Una partita a poker è una realtà densa, in cui, per così dire, la materia della vita è concentrata e non vi permette distrazioni”. Resta d’altronde il fatto che “traslocare” la nostra esistenza dal mondo del “reale” a quello del “virtuale” può avere funeste conseguenze, come lo fu per Napoleone che, si legge nei libri di storia, si distrasse dalla epocale battaglia di Waterloo perché assorbito dalla “necessità” di risolvere un rebus che dal mattino non era riuscito a sciogliere.
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il rapporto tra competenza (agon) e rischio (alea) sia adeguato. Gli scacchi, ad esempio, secondo Benjamin Franklin, insegnano “il senso della previsione, quando sia utile spingere lo sguardo un po’ nel futuro (…) e la cautela, in quanto è indispensabile osservare il gioco dell’avversario (...) l’attenzione, per non agire precipitosamente (…) e, infine, la consuetudine a saper aspettare i cambiamenti favorevoli e a insistere nella ricerca delle soluzioni” (da Caroli e Marinello, 1990). Ma infinite potrebbero essere le citazioni e le testimonianze a sostegno dell’importanza di attività di gioco adeguate per l’educazione e la civile convivenza. In occasione di momenti di sfida, nei quali tutte le nostre conoscenze, abilità, lacune e condizionamenti caratteriali vengono messi a prova, “si gioca” la nostra possibilità di prevalere o di soccombere. Non è poi così rilevante se lo sfidante sia un competitore in un agone sportivo, di guerra, di abilità intellettiva, se sia addirittura il computer con cui giocare a scacchi, il videogioco o la slot-machine. La gestalt riproposta da tutte queste diverse situazioni rimanda a un confronto tra me e un altro-da-me (reale o immaginario) con cui nasca un confronto, una possibilità di valutarsi, di com-misurarsi e quindi di conoscersi nella relazione. “È per questo che, con un po’ di esperienza, nulla come il gioco del poker vi
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el contributo del mese scorso e nell’avvicinarsi alle ricorrenze natalizie di fine anno abbiamo rievocato i Saturnali e altri riti che sono propri di culture lontane ma accomunate da curiosi rispecchiamenti archetipici che collegano la dimensione del “reale” a quella del “virtuale”. L’idea che un universo non sia in balia del caso se “anche i capelli del nostro capo sono contati” (si legge nel Vangelo) permane quindi tenace e resta latente anche quando considerazioni più razionali sembrano avere il sopravvento. Frequente è la compresenza di entrambi i pensieri, quello magico-sacrale e quello razionalistico, come anche Tommaso d’Aquino esprime con esemplare chiarezza: “Il risultato della sorte può essere dato sia da un influsso spirituale che ne dirige il corso sia dal caso”. A ben vedere, in quanto simulazione della realtà, i giochi possono rappresentare una formidabile occasione di crescita della personalità laddove
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parte in cui i ricorrenti hanno invocato il potere/dovere dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di ristabilire l’equilibrio economico – finanziario delle concessioni stabilendo, eventualmente, la non debeanza del canone o la sua riduzione. Secondo il Tar Lazio, in particolare “a fronte di una misura legislativamente predeterminata qual è quella relativa alla pretesa del pagamento del canone concessorio fissato dal legislatore, all’Agenzia fosse precluso il potere di eserciTare qualsivoglia intervento sulla stessa, sia per quel che riguarda l’importo che la tempistica di versamento, come del resto confermato anche dagli interventi legislativi sopra richiamati che, in ragione della pandemia, ne hanno ridefinito le relative scadenze, rateizzandone il pagamento”. L’amministrazione, dunque, non avrebbe potuto riscontrare diversamente da quanto fatto l’istanza presentata dalla ricorrente “in ragione dell’impossibilità di modificare discrezionalmente con un proprio provvedimento il canone stabilito ex lege per la proroga della concessione”. Il Tar Lazio, infine, ha ritenuto di dover disattendere anche le censure di illegittimità della nota dell’amministrazione concedente con riferimento alla supposta illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 1047, della l. n. 205/2017 nella parte in cui tale norma ha disposto un innalziamento del canone previsto a carico dei titolari di concessioni del bingo scadute o in scadenza che avessero intenzione di partecipare alla gara per la riattribuzione delle stesse conscessioni. Il collegio, dunque, ha dichiarato in parte improcedibile il ricorso e in parte lo ha respinto decidendo, tuttavia, di compensare le spese di lite in considerazione della complessità delle questioni trattate.
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dichiarando, da un lato l’improcedibilità del ricorso presentato dall’Ascob e ritenendo, per il resto, di doverlo respingere. Nello specifico con la sentenza in commmento il Tar Lazio ha ritenuto il ricorso improcedibile nella parte in cui l’Associazione Concessionari Bingo ha preteso che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli potesse assumere misure cautelari nei confronti degli operatori, finalizzate o a sospendere in via provvisoria la debeanza del canone o ad autorizzare il pagamento dello stesso canone in misura ridotta. E ciò poiché, secondo il collegio, la possibilità di una corresponsione in misura ridotta era stata consentita alle ricorrenti “per effetto della richiamata pronuncia cautelare resa dalla sezione nell’ambito del presente giudizio (l’ordinanza n. 6247/2020 confermata in sede di relativo appello dal Consiglio di Stato con l’ordinanza n. 1204/2020)” essendo venuti meno, di conseguenza “tutte le circostanze in costanza delle quali si richiedeva all’Agenzia di soprassedere sul pretendere l’intero canone”. Secondo il Tar Lazio, inoltre, assumerebbero rilievo, in questo senso, anche le previsioni di cui l’art. 1, commi 11301133, della l. 30 dicembre 2020, n. 178 che, successivamente all’instaurazione del giudizio in esame, ha stabilito che i canoni relativi ai mesi da gennaio a giugno 2021 potevano essere versati nella “nella misura di euro 2.800 per ogni mese o frazione di mese superiore a quindici giorni e di euro 1.400 per ogni frazione di mese pari o inferiore a quindici giorni” prevedendo, altresì, la possibilità di rateizzare il versamento a partire dal mese di luglio 2021 e fino al mese di dicembre 2022. Il collegio, poi, ha ritenuto di dover respingere il ricorso con riferimento alla
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Il Tar promuove le proroghe tecniche
on la sentenza n. 12459 pubblicata il 2 dicembre 2021, il Tar Lazio ha rigettato il ricorso presentato dall’Ascob (Associazione Concessionari Bingo) e da alcune società, con il quale si chiedeva l’annullamento della nota con cui l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha rigettato un’Istanza presentata dalla stessa Ascob. Istanza, quest’ultima, con la quale la Ascob lamentando “uno stato di gravissima difficoltà economico-finanziaria” legata all’emergenza sanitaria da Covid – 19, aveva richiesto di tutelare i concessionari del gioco del Bingo in proroga tecnica, sospendendo il pagamento del canone relativo alla stessa proroga tecnica ovvero, in subordine, autorizzando i concessionari al pagamento del canoe in misura ridotta pari a euro 2.800,00 e, comunque, avviando un procedimento in contraddittorio con gli operatori interessati, finalizzato a salvaguardare l’equilibrio economico finanziario delle concessioni bingo. In particolare, con la sentenza in commento il Tar Lazio ha, in primo luogo, rilevato che il ricorso poposto dai concessionari riguardava due distinti profili e, nello specifico, da un lato la possibilità per l’Agenzia concedente di assumere provvedimenti interinali finalizzati a sospendere il pagamento del canone ovvero a differirlo in considerazione del mutato contesto di esercizio della concessione e, dall’altro, la possibilità per la stessa Agenzia concedente di procedere con un riequilibrio economico delle concessioni anche Giovanni Adamo mutando l’importo del canone mensile. Fondatore Studio Legale Adamo In secondo luogo, il (www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore Tar Lazio si è prodella Materia di Diritto Civile nunciato su entramnell’Università di Bologna bi i due citati profili
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li tra i quali è difficile poter scegliere. Si tratta in particolare di: “Il vello d’oro”, “Gallina d’Egitto”, “Genius”, “Diamante” e l’inedito “Lycan”. Nei vari giochi è possibile frammentare il bet tra 25-50-100-200 e 300 e in ogni titolo ci si può imbattere in vari bonus e meccanismi premianti: dal sistema dei “free spin” al bonus a livelli, passando per il “mistery” e il divertente “bonus pick”.
PRESTAZIONI 18,5
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Una slot bella, resa ancora più gradevole, nell’estetica generale, quando viene fornita con il cabinet “Smart” di Acme, sul quale l’abbiamo testata noi. In questo modo, infatti, oltre a offrire un impatto notevole, già al primo sguardo, è anche in grado di offrire una risoluzione grafica di alto livello grazie all’ottimo hardware impiegato. Dal punto di vista del software, c’è da evidenziare una simbologia molto accurata e di alto livello che rende tutti i giochi molto piacevoli e accattivanti, ancor più grazie alle varie ambientazioni molto spensierate e divertenti.
EFFETTI SONORI E AUDIO 18,5
CASINÒ FRANCESI
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King Royal Deluxe è stata la prima multischeda realizzata in esclusiva “Top Class” per Acme dal produttore leader Cristaltec. E la prima scheda test con le implementazioni dei limiti di Responsible Gaming adottati dal gruppo Sisal. Un gioco notevole, che è subito entrato nelle grazie dei giocatori e, di conseguenza, degli operatori.
GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO 19
Il gioco è uscito sul mercato in uno dei momenti forse peggiori nella storia del settore, condizionato fortemente dalla pandemia e dal lockdown dei locali pubblici. Cosa che non ha permesso una distribuzione normale del prodotto. Sta di fatto tuttavia che tutti quelli che hanno potuto provarlo sono rimasti colpiti positivamente, grazie alla varietà di gioco offerta dai singoli titolo e dal dinamismo garantito da ognuno di essi, merito di un motore di pagamento decisamente azzeccato.
BUDGET 18,5
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Anche l’orecchio vuole la sua parte e anche in questo caso, proprio come l’occhio, viene decisamente accontentato. Merito di una slot dotata di grande senso musicale: con musiche molto piacevoli ed effetti sonori coinvolgenti, in grado di accompagnare al meglio il giocatore e di stuzzicarlo quando serve, nei momenti giusti, per un divertimento completo e assicurato. /20
Abbiamo a che fare con una slot multigioco 3 rulli per 5 con 15 linee di vincita, che comprende 5 diversi tito-
IL NOSTRO GIUDIZIO: Quando si dice un prodotto “top class”. Questo multigioco realizzato per Acme da uno dei fornitori leader in Italia è senz’altro un prodotto riuscito, che sa come conquistare i giocatori. Riuscendo a garantire divertimento e appeal anche ai giocatori più esigenti, oltre a conquistare i non abituali, grazie alle caratteristiche estetiche tipiche del gioco e del cabinet Smart, che fa di gran lunga la sua parte.
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La nuova slot di Acme, pur essendo un’esclusiva “top class”, è disponibile su gran parte dei cabinet più diffusi sul mercato e questo le consente di proporsi come un prodotto conveniente. In più, in favore di questo gioco come di tutti quelli distribuiti dall’azienda del gruppo Sisal, viene garantito un ottimo rapporto tra qualità e prezzo oltre a essere offerte molteplici opportunità dal punto di vista commerciale per i clienti e partner del gruppo, che facilitano in genere la distribuzione dei suoi prodotti.
DESIGN E GRAFICA EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).
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Ciclo_ 30.000
DESIGN E GRAFICA 19
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Specifiche normative_ Comma 6a del Tulps
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A cura di Vincenzo Giacometti
| Distributore_ Acme
Data prima produzione_ novembre 2021
NOTE GENERALI 18,7
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Produttore_ Cristaltec
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Nome_ king Royal Deluxe
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NOVOMATIC ITALIA IL GIOCO È BELLO QUANDO È GREEN E SOLIDALE
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raslocare può essere un’ottima occasione per dare un nuovo futuro a oggetti che a noi non servono più ma che possono essere utilissimi ad altri. È quanto accaduto a Novomatic Italia, i cui uffici romani si sono trasferiti da via Amsterdam a via Benedetto Croce e in questa circostanza, grazie allo sforzo congiunto delle strutture Communication & Cr e service management, avvalendosi di un network di contatti nelle realtà delle onlus, si è arrivati a concludere un importante accordo per la donazione di un gran numero di arredi con diverse piccole realtà della provincia di Roma, e soprattutto con il Provveditorato regionale Lazio, Abruzzo e Molise - Sezione per la gestione del personale e il trattamento dei detenuti. Moltissimi arredi in esubero dei vecchi uffici di Novomatic Italia hanno quindi trovato una nuova casa negli istituti penitenziari di Lazio, Abruzzo e Campania: parliamo di oltre cinquanta scrivanie e più di settanta cassettiere. Questo piccolo gesto virtuoso per l’ambiente si inserisce nell’ambito delle iniziative Corporate responsibility del Gruppo Novomatic, che con il progetto “Going green” si propone di ridurre le emissioni direttamente legate alle attività di Novomatic in tutto il mondo. Gli sforzi logistici necessari alla realizzazione di quest’attività sono stati molteplici, soprattutto per il fatto che nella città di Roma oggi è ancora molto difficile trovare realtà associative abbastanza strutturate da garantire alle società un supporto per questo tipo di attività a fronte di un grande numero come quello degli arredi donati da Novomatic Italia.
EGT INTERACTIVE CASINO CONTENT SUPPLIER, NOMINATION AGLI EGR NORDICS AWARDS
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cchi puntati sul prossimo 27 gennaio e sul The Westin Dragonara Resort di St. Julian’s, a Malta, prestigiosa location che ospiterà la cerimonia di premiazione degli Egr Nordics Awards 2022. In lizza, tra i papabili alla vittoria nella categoria “Casino content supplier”, c’è infatti la sofware house Egt Interactive, che ottiene l’ambita nomination grazie all’essere riuscita a combinare titoli classici con le ultime tendenze del settore, mantenendo le sue associazioni distintive del marchio come la qualità dell’animazione del gioco e l’esperienza utente fluida. Da segnalare, inoltre, come Egt Interactive abbia iniziato a commercializzare slot interamente prodotte al suo interno e in grado di affascinare con caratteristiche intriganti e un gameplay sempre divertente. Gli Egr Nordics Awards celebrano le società di gioco online di maggior successo e innovative che operano nella regione nordica. Che si tratti di un successo commerciale, di un’innovazione rivoluzionaria, di un servizio clienti leader o di abilità di marketing, questi premi riconoscono gli operatori e i fornitori di servizi che si sono distinti negli ultimi dodici mesi in un mercato estremamente competitivo.
ITECH LABS QUALITÀ, COMPETENZA E AFFIDABILITÀ AL TOP SECONDO I CLIENTI
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ltre nove su dieci: è la media dei giudizi dei clienti su iTech Labs, uno dei principali laboratori di prova accreditati per la certificazione e il test di garanzia della qualità dei sistemi di gioco online in tutto il mondo. Il punteggio è stato riportato nelle aree di qualità del servizio, competenza tecnica e capacità di rispettare le scadenze. Il sondaggio è stato condotto su un mix di clienti nuovi e di “vecchia data” di iTech Labs, comprendendo aziende di tutte le dimensioni, incluse alcune delle principali dell’industria del gioco. Ai clienti è stato chiesto un’opinione su iTech Labs in quattro aree principali: qualità del servizio, competenza tecnica, capacità di rispettare le scadenze e prezzi. Nelle prime tre aree iTech Labs ha ottenuto una media di oltre nove su 10 e per i prezzi ha ottenuto una media di oltre otto su 10. A testimoniare il gradimento dei servizi offerti dal laboratorio di certificazione c’è un commento di un cliente, che così commenta la sua esperienza da fruitore nel 2021: “Un’organizzazione fantastica! Grande competenza tecnica dall’inizio alla fine del processo. Il team è davvero informato e fa il possibile in ogni fase. Consiglierei (il loro) servizio senza riserve!”. Un risultato ovviamente molto ben accolto dal team di iTech Labs, che si pone sulla scia dei tanti feedback positivi ricevuti ogni giorno.
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li amanti dei videogiochi possono dormire sonni tranquilli con il copripiumino Hosima a una piazza e mezza, serie Controller. In microfibra e cotone, dai colori accessi, è un ottimo complemento d’arredo per la camera da letto di ogni adolescente che si rispetti. Un accessorio perfetto per chi ama la comodità di spazi confortevoli, pensato per chi vuole abbellire la propria stanza mettendo in luce le proprie passioni ludiche. Il fondo nero fa risaltare ancora di più i colori vivaci attorno al disegno di un gigante joystick.
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I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
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VIDEOGIOCHI DA ARREDO CASINÒ FRANCESI
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on solo una collana. Orsola Mainardis Jewels ha pensato a un porta mascherina di gran classe, dal nome Joker, che strizza l’occhio al dorato mondo del gioco. Confortevole e vivace, si trasforma all’occasione in un delizioso portachiavi o porta badge. Realizzato in cristalli di vetro e decorato con applicazioni in neoprene, ha i motivi di cuore, stella o farfalla. Joker è montato su un cavo di acciaio di 7 mm. Facile anche da pulire, basta utilizzare un panno umido. L’artista veneziana, nata e cresciuta nel cuore della laguna, da più di dieci anni disegna e realizza gioielli in cristalli e vetri di Murano che sorprendono e soddisfano il gusto raffinato di giovani donne ed eleganti signore. La cura nell’abbinamento dei colori, la scelta di materiali pregiati e, tra le mani, l’esperienza e l’arte di un mestiere affinato nel tempo, sono l’anima delle creazioni che portano la sua firma. Le collezioni proposte da Orsola spaziano da accessori maestosi, concepiti ed elaborati con perizia certosina, a elementi più essenziali e leggeri. Ogni pezzo racchiude in uno stile inconfondibile l’estro dell’artista che è sempre accorto verso le tendenze in voga nell’ambiente della moda. La ricerca di soluzioni artigianali è in perenne tensione evolutiva e la continua sperimentazione prende forma attraverso campioni e prototipi. Pazienza e tenacia conducono il processo creativo dell’artista a risultati di primissima qualità nella manifattura di pregio del made in Italy. La produzione di Orsola infatti, passando integralmente tra le sue dita, garantisce unicità a ogni esemplare, reso irripetibile dalla stessa imprevedibile screziatura nella tinta delle perle.
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storico ed elegante marchio Louis Vuitton si gioca la carta del poker, con la collezione Game on. Nicolas Ghesquière, direttore creativo del womenswear, ripensa lo storico pattern per abiti e accessori, parte della collezione cruise 2021. Le linee dei fiori del Monogram si mixano con quelle dei quattro semi delle carte da gioco. Fiori, picche, quadri e cuori decorano quindi le proposte della maison, declinate in una nuova veste. Il bomber in pelle di agnello è un capo intramontabile reinterpretato con maestria artigianale. Le originali tasche sono impreziosite da fiori Monogram astratti, realizzati lavorando a intarsio pellami di diversi colori e la classica tela della Maison. Il modello, arricchito dalla fodera in twill di seta con stampa Game on, presenta maniche arricciate e bordi a coste.
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IN SICUREZZA MA CON STILE
GAME ON PER LOUIS VUITTON
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urioso e decisamente sfizioso il portamonete Lianchenyi, che si ispira direttamente al mondo del poker. Design retrò, tinte tenui, cuori, fiori, picche e quadri su sfondo bianco, fanno di questo accessorio un oggetto non solo utile, ma anche modaiolo. Tra le sue caratteristiche principali troviamo la leggerezza, la morbidezza e l’essere resistente. Ha una tasca principale che lo rende particolarmente comodo.
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LOSFIZIO DELGIOCO A cura di Michela Carboni
PORTAMONETE CURIOSO
18 Due to the new increase of the Covid pandemic, the organizers postpone the international fair dedicated to the entertainment industry: it will be held from 1 to 3 March, instead of from 11 to 13 January
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ovid doesn’t stop its run and once again forces some of the most awaited fairs and events in the world to be postponed, even in the gaming sector. First of all, in the United Kingdom where the increase of infections recorded at the end of December, with the spread of the fearsome Omicron variant, forced the main organizers to stop, and to reschedule the appointments already scheduled for spring, in the hope of better times and a general health and social situation that is as close as possible to the “normality” that seemed to be regained at the end of 2021, by now. Thus, if Ice London, organized by Clarion Gaming and originally scheduled for early February 2022, will be held between April and May, also the Eag Expo, scheduled from 11 to 13 January at Excel London, is postponed for a couple of months, on dates between 1st and 3rd March. The postponement was announced by Martin Burlin, president of the event promoted by Bacta, the UK’s amusement machine trade association: “It is with considerable regret that we have decided to delay Eag Expo but we take seriously our duty of care towards our visitors, and with the current Covid situation we felt this was the only reasonable course of action we could take.” Despite the many precautions put in place - with the apPROMOSPACE
ENGLISH PAGES A cura di Natasha Crisantemi
EAG 2022 ENTERTAINMENT WAITS FOR SPRING
GIOCONEWS #01 JANUARY GENNAIO 2022
plication of strong protocols for the “contactless” access of the participants, sanitation measures and control of the entrances - the organization of the event faced the only choice, arrived just as the 2022 edition of the fair was registering record numbers, with many exhibitors - old and new ones - about to leave for the English capital, in the name of a renewed enthusiasm, after the almost two years of stop imposed by the pandemic. With many products ready to be revealed, the result of a period that was full of projects and investments, despite the lockdowns and government restrictions for containing the virus. And with a great desire to meet, make new contacts or strengthen existing ones, as well as take advantage of the rich program of seminars of the event to get inspired, if possible. The enthusiasm around this appointment was well described by the organizer Karen Cooke, of Swan Events, told just a few days ago. “Attendees of Entertainment, Attractions & Gaming International Expo are telling us they see the January show as a wonderful opportunity for the industry to regroup after a two-year absence. The Covid-19 Pandemic and the restrictions have had a huge impact, both on individuals and on individual businesses, some of which, unfortunately, have not been able to overcome the storm. However, ours is a resilient sector and there will be a lot to celebrate” Words now opposed by Burlin’s
By Francesca Mancosu
ones, to comment the postponement of Eag 2022. “It is such a disappointment to have to do this, particularly when there has been such strong interest from all sectors to come together and meet again in person after last year’s disruption”, he stresses. “However, with the situation changing so quickly right now, we must remain mindful that exhibitors need certainty to plan their booth logistics, travel and accommodation, and visitors similarly need our reassurance that the best precautions are in place. Our only option was to postpone”. The president of Eag then takes advantage of it for “thanking everyone involved in Eag Expo for their support and understanding and look forward to seeing you all in March”. We too join in his wish, with the hope that spring will finally bring some stability for all of us, including the gaming sector. For further information about Eag 2022 please contact Karen Cooke on +44 (0)7545 970200, visit the eagexpo. com website or send an email: karencooke@swanevents.co.uk.
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Do you have any data on problem gamblers in Europe? Is there a country that can be considered a point of reference for what has been done so far? “Each country will have its own prevalence data for gambling addiction and while I don’t won’t to denigrate the seriousness of the problem, the reality is that it is overall reatlively low and where risk does exist it is rarely our sector which is likley to drive that. The street market for gambling is generally highly regulated and low stakes and prizes. Our venues are supervised by trained staff. It’s a safe environment to spend some leisure time and we’re keen to maintain that”. In the new year, what will be the main trends that will characterize the amusement market in Europe? “There are some big European pieces of legislation that are coming to fruiition next year related to the restriction of access to illegal gambling and anti-money laundering rules. Both issues we are busy representing the sector’s views in Brussels. It’s hard not to mention Covid as it remains a reality but we will be making sure that we’re leading from the front in calling for sensible policy, support where needed and a long-term plan to ensure that our sector strenghens in the future, rather than just recovers. Most of the rules that we have to comply with as operators were designed for non-Covid times. After two years of operating under Covid, governments need to reflect whether fundamental change is necessary”.
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the long term are likely to become more heavily focused on the leisure market with retail having moved further online. This is a potential opportunity for us”. Are there any differences in the development of the sector between the various European countries? “The biggest difference is the cultural perception of the amusement offering in different European countries: in the Northern Europe including the UK there is a general acceptance of the family orientated nature of the product. By contrast in Southern Europe in recent years there have been several instances of heavy handed regulation borne out of a misunderstanding that amusement machines pose a risk of addiction, a fear which is not based on the evidence or a close observation of the industry”. You are very sensitive about social responsibility, what is the way to obtain the best results in this field? Is it better to focus on prevention or control? “Social responsibility has to be baked into our offer. I’m not sure it’s a binary distinction between prevention and control, I think it’s more about sensible protocols and processes as well as utilising our biggest asset which is our staff. They are the ones who control our venues and we need to make sure that they are well trained for that job”.
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rban centers will have to focus on the leisure market, so it will create a great opportunity for our sector.” We interviews Jason Dean Frost, president of the Euromat federation, voice of the land-based gaming entertainment industry in Europe, who speaks in a positive way about the future and opportunities. We asked him to take stock of the current situation of a sector that leaves one of the most critical periods in its history. A clear analysis, which doesn’t hide the problems but rather emphasizes the existence of possible solutions. Let’s start with an overview of the sector, to understand its size. How many companies are currently active in the sector in Europe and how many people do they employ? “Our sector employs about 200,000 people Europe wide across family amusements and gambling. We have an installed based of about 1.5 milllion machines across the continent”. Are there already data on the effects the pandemic has had on the sector? “It’s hard to put a definitive number on the full economic impact but there is no question that it’s substantial. We are a business that is based on face-to-face interaction so periods of lockdowns and restrictions have certainly taken their toll; however, I think better times are ahead. Recent experience shows that once restrictions have eased, customers have returned in numbers. I also think that city centres in
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A CHANGE OF PACE FROM GOVERNMENTS
Jason Frost, Euromat’s president, tells about a sector that employs about 200,000 people Europe wide, regulated bu rules issued in a non-Covid period, that today need a deep review
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In the heart of every virtual assistant/ virtual agent lies a natural language processing (Nlp) engine. This is the element that lets the agent understand human input and behave appropriately based on that understanding. Nlp engines begin by pre-processing the text entered by a human. They tokenize it (break it down into smaller fragments), recognize parts of speech (verbs, nouns, adjectives, etc.), convert words to stems (root forms), and eliminate words with little meaning (such as articles). After that, the engine classifies the text, usually by assigning categories and/or tags. Natural language processing involves several classification methods. For example, by performing sentiment analysis, the Nlp engine recognizes the emotions within the text and can figure out
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The Power of Natural Language Processing
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1950, one of Britain’s most famous mathematicians, Alan M. Turing, proposed a test that could be used to evaluate artificial intelligence. In this test, a human judge observes a simple text conversation between two parties, knowing that one is a human and the other one is a machine but not knowing which one is which. Then, the judge guesses which party is the machine. If the guess is incorrect, the machine passes the Turing test. Despite being more than 70 years old, the Turing test is still surprisingly applicable to certain types of artificial intelligence solutions, for example, virtual agent systems. By using advanced technologies in the development of such systems, their creators ultimately try to make them feel more human. Such technologies help the machines understand the conversation better, draw better conclusions, and ultimately serve the customer better. Does the Bmit Technologies Cx-Va virtual agent pass the Turing test? Give it a try and see for yourself if it would pass it for you.
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BMIT TECHNOLOGIES The Cx-Virtual Agent Am I really not talking to a human?
whether the customer is excited, neutral, agitated, etc. Intent detection lets the Nlp engine recognize what is the goal of the conversation, for example, whether the customer needs help or is just looking for some extra information. Topic classification assigns text to categories, for example, technical, financial, services, etc. Thanks to these Nlp capabilities, our virtual agent resolves the most common/ repetitive queries by providing the right answers or routes the ticket to the most appropriate human agent. So, intent detection and sentiment analysis allow to detect that the customer is aggravated and requires immediate help, being able to calm the customer down by saying that the ticket is recognized as critical and immediately routed to the dedicated staff/ department. At the same time, another customer that is just looking for current pricing information is served without the need to involve any humans. One of the features that allows the Cx-Va to stand out from the crowd is that it has access to over 100 languages. This is enabled by its architecture being agnostic to the Natural Language Processing platform (Nlp) it is set up to use and allows to access any of the languages available via Nlp engines from Google, Microsoft, Ibm, or Facebook. It will choose the best platform for the language every business needs.
Together with the Human The Cx-Va will augment alongside and work with the human agents of the company using it, allowing them to focus on real queries &amp; Vip nurturing, dedicating the Cx-Va to triage and handle the high volume, first-line repetitive queries without bias and emotional attachment. This way, the human factor can be used efficiently where it is most needed and the machine will eliminate the biggest causes of human agent frustration and burnout. Bmit Technologies designed the Cx-Va so that it can learn more about the user.
For example, if the customers are authenticated, the Cx-Va will consider the entire conversation history, appearing to the customer as if it remembered the conversation that they had, for example, a year earlier. The Cx-Va can also take a lot of other types of data into account, for example, the country that the customer is playing from. Last but not least – the Cx-Va is based on artificial intelligence. This means that it gets better with time. The more your customers use it, the better decisions it will make to help them. And to make it even better, you can lurk in the back and influence its choices to meet your specific/unique business branding.
Working Together – Working Better While the Cx-Va is very powerful on its own, it shines even more when it is part of a customer support environment. For example, it can be connected to the Crm system and other solutions used to serve the customers better, so that it gets as much contextual data about the customer as possible. Using the Bmit technologies’ Rest ApiI, you can make your agent work together with any system that supports Rest. It is also possible to greatly enhance the capabilities of the virtual agent, for example using Api to allow it to perform multi-factor authentication (Mfa) during the conversation with the customer.
Will You Be Talking to a Virtual Agent? To see the Cx-Va in action, just ask Bmit Technologies for a free demo. It’s team will be happy to show its capabilities and help companies to learn how to make the best use of them in their business. With the promise that a Turing test on them won’t be made.
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By Anna Maria Rengo
complications gradually faced, it is important that people understand that the restart of the gaming house with its synergies will not be the solution for Campione’s problems, including employment, but simply a first step towards the economic and financial normalization of the area, unfortunately always with an eye on the general health situation”. In this moment of rebirth for Campione, what do you want to say to the former employees of the Municipality and what to those of the Casino who have not been hired? “That in this world you can’t have everything immediately, but it is necessary that everyone, within the scope of their skills and professional experiences, roll up their sleeves and work for shared growth and development. I will never stop repeating that, in my humble opinion, Campione will not be, and must not be, only a reference point for gaming, but for tourism, events, commercial development, art and culture too. For those who want it, there will certainly be room”. TORNEANDO
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inconsistent both for the ordinary restoration of the business activity, and for the urgent need for employment and work on the area, and finally for the best satisfaction of creditors”. The mayor tells about the choices of his administration and expresses “satisfaction for having completed, within a year, the reopening project. We have to thank all the people who are involved in this complex affair, as well as the Court of Como itself, which has shown sensitivity and trust towards Campione, its potential and its workers. Now the people of Campione and employees have to prove that we are worthy of that trust and able of managing and developing this important company in our area in the best possible way, without falling back into the mistakes of the past. So, satisfaction but also great attention to future development”. In fact, the mayor doesn’t hide what difficulties there have been and will continue to exist: “I think that, in addition to the legal and technical complexity of the Casinò di Campione case and the countless
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hat 27 July 2018 will be an “historic” date, in its dramatic nature, for the entire community of Campione d’Italia. That day, within a few hours, the bankruptcy of the casino’s management company was first ruled, and then it was closed. Since then, over three years of legal battles, up to the final annulment of the sentence of the Como court, but also the difficult search for the road to reopen it, a target that the municipal administration led by Roberto Canesi has pursued with determination and tenacity, starting from the certainty that the reorganization of the management company, once back in bonis, was the shortest and safest one. “We have always claimed that the road to reopening could only go through this path, that is, through the recovery of the previous company through the arrangement in continuation. In fact, any other solution would have required radical and difficult legislative interventions, with a further unavoidable lengthening of times, completely
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After a very long wait, 2022 begins with the reopening of the Casino in Campione d’Italia
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RIDING THE WAVE OF UNCERTAINTY The pandemic defined 2021, and it will continue to influence gaming operators, as the dawn of a new year develops, 2022 will still be strongly influenced by new virus variants
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ovid-19 has defined 2021. In 2021 humanity undertook important steps to confront the pandemic, some 3.8 billion people have had at least one jab and 2.8 are fully vaccinated. Together with those who have caught the disease, around half the world’s population has some level of immunity. Eventually, covid-19 will become endemic: transmission will remain at a steady rate, following seasonal patterns, with fewer spikes in infection. But endemicity is still a long way off for most countries and it will take decades for people to become as immune to it as they are to the common cold. Scientists and policy makers have come to agree that Covid will not be eradicated, it is here to stay. 2022 will be the year that societies across the world will start to co-exist with the virus, seeing covid as part of everyday life, much as we view other hazards such as influenza and road accidents. There will be local and seasonal flare-ups, especially in chronically under vaccinated countries (including countries with advanced economies where a large segment of the population refuses to be vaccinated). The effort necessary to
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By Michael Haile
control the pandemic and mitigate fatalities will require the participation of all segments of society, such as governments, health care professionals, employers, employee representatives, non-governmental organisations, and the general public. 2021 has demonstrated that Covid is highly adaptable, particularly if given the opportunity to evolve. Throughout the year, all covid variants, Alpha, Delta, and Omicron, showed enhanced transmissibility. One of the biggest question marks for 2022 is how the evolution of covid variants will develop. NEW BEHAVIOURS In January Gioco News pointed out how Covid educated humanity to behave in different ways and how the virus changed our habits and means to consume. At the beginning of the crisis, many industry trends accelerated as people rapidly adapted their behaviours to meet health and safety requirements. Consumers, many of whom had already embraced e-commerce, jumped onto the Internet in even greater numbers, buying more gro-
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POST PANDEMIC CONSUMER After years of living in the face of uncertainty, consumers are weary, guarded about their spending, and used to constantly resetting their expectations and adapting their patterns of activity. In 2022, consumers will continue testing new ways to fulfil their needs with an eye toward long-tail pandemic disruption; in the process, their new behaviours will create new economies. Covid has compelled firms and marketeers to segment consumers in a novel manner. PricewaterhouseCoopers (pwc), the multinational professional services company, in its December 2021 Global Consumer Insights Pulse Survey, observed that 76% of respondents in 26 countries, who reported of being at least partially vaccinated, are planning to spend more. One of the most note worthy finding of the pwc’s survey is that 66% of the at least partially vaccinated were more optimist of their future compared of the 44% who were not vaccinated at all. If, as the survey suggests, vaccination is interrelated to consumer optimism, vaccinated societies will have a higher consumer confidence, hence higher spending, in 2022. According to YouGov, the UK research firm, around 97% of marketers expect consumer behaviour spurred during COVID-19 to shape their marketing strategies in 2022. The changes in consumer behaviour will “significantly impact” strategies in 2022, according to 73% of brand owners. 24% believe the changes will “have at least some impact”. Covid has re-written market metrics to the extent that companies are required to analyse epidemiological data to make strategy decisions.
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THE DIGITAL SHOP In February’s edition Gioco News carried out an analysis regarding the transformative processes in the gambling market, not only the technological field but also in marketing and regulation. It noted terrestrial retail will not disappear, but it will be transformed. In 2022, the new successful shop will be an omnichannel and experiencerich store and will fuse the physical and digital worlds. Gambling operators with a solid online presence and a retail estate will be able to capitalise of this post pandemic environment if they expedite and adjust their digitalisation and automation strategies. An ongoing migration towards all things digital and the influence of modern retailing giants such as Amazon will continue to force innovation in physical and digital retail spaces. Customers will expect digital solutions in all aspects of their consumption experience, either through a website, smart phone, in a transport mode, or in a shop. Gambling operators with physical stores who want to thrive will have to realise that experience is everything. They will need to create retail experiences that give people a purpose for visiting but that also prioritise health and safety. Gambling companies with a terrestrial retail estate will be required to present their consumer a frictionless retail experience, offering omnichannel service, making payments easier, and enabling contact-free technologies. Consumers are constantly seeking contact free environments as contact will continue to be associated with contagion. A good example is Nike’s ‘speed shopping’ option, in which shoppers reserve shoes online that they want to try on in store, when customers arrive at the store, the shoes are waiting for them in a locker and can be purchased via mobile payment, with no need to interact with a person. As societies become cashless, many casinos will realise that they have too many unproductive slot machines. 2022 will be the year where biometric features will be utilised to identify customers. Biometric technology could and should be a useful weapon in the armoury of gambling operators to meet the perennial issue for gambling firms, underage gambling. Underage gambling can be transformed from a chronic issue to a secondary problem. In the April issue Gioco News identified how underage play is a multifaceted problem that has taxed regulators and operators for many years. The notable technological investment that Covid has compelled operators and consumer firms to undertake will
be useful to help operators to push this issue down the agenda. For example, retailers such as Carrefour are experimenting with facial recognition to ease payments, there is no reason why operators can not use it to identify underage players, while at the same time staying on the right side of the law and consumer concerns in protecting consumer data. DANON PERDERE
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ceries and other goods online. Most consumers will see the world as all-digital. The benchmark for consumer technology adoption and usage has changed: Since the start of COVID-19, 49% of UK and over 60% of US online adults started making online transactions for the first time; 35% of UK and 44% of US consumers upgraded their in-home technology. Even consumers who were once considered to be digital holdouts anticipate continuing the online behaviours they picked up during the pandemic. 2022 will be the year that will see these consumer behaviours become a permanent feature.
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TECHNOLOGICAL DISRUPTION The pandemic has expedited digitization and automation. Many firms have adjusted their business strategies as a result of disruptive technologies. Since the pandemic’s effect will be felt for a long time, digitization of businesses will continue in 2022. However, the last two years have been disruptive to businesses, throwing business leaders into a new and uncertain reality. The birth of the digital era has hanged the spectre of disruption over businesses as the sword of Damocles, but Covid compounded the intensity and breath of this uncertainty. The pandemic has augmented the uptake of Artificial Intelligence (AI) technology. In 2022 AI adoption and tech spending will accelerate. As mentioned, the pandemic brought technology to the fore across many industries but for gaming specifically, and as the thin red line that separates gaming and gambling is blurred, as observed by Gioco News in the October edition, 2022 will likely lead to a greater use of AI within the gambling sector.
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which means that brands must act if they want to acquire and retain customers. This is particularly pertinent for gambling operators.
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> Gambling operators will increasingly utilise AI, gamification, and virtual reality to improve the customer experience. AI will also be useful not only to offer products in a more targeted way, but to also apply for player protection features such as behaviour analysis, predictive monitoring, strategic automation, and security. BRAND REPUTATION In the September edition Gioco News reported on the YouGov survey which highlighted that gambling operators have reputational issues. This issue should be of major concern for gambling operators as consumers’ attitude towards companies that produce societal harm will continue to harden in 2022. According to Forrester Analytics data, 69% of European adults wish more companies were transparent about their business practices, and that figure is 87% for the most empowered consumers — they increasingly expect brands to use their platforms to contribute positively to society. In the same survey, 47% of Europeans say they regularly purchase from brands that align with their personal values, including 62% in the Netherlands, 57% in Spain, and 55% in Italy. Experts expect that in 2022 these averages to increase, L’AUTORE
Michael Haile Economist, economic and regulatory consultant, he was market policy specialist of the Gambling Commission (UK), senior economist & analyst of Gbgc (Isle of Man) and researcher at Censis and the International Center for Social Studies (Rome).
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WALKING THE ECONOMIC AND REGULATORY PLANK As the end of 2021 approaches governments across the world are either imposing or are thinking of imposing new rules to restrict freedom of movement of their population so to be able to cope the latest Covid variant, Omicron. The latest variant is so highly transmissible that it doubles the infection rate every two to three days in the United Kingdom, the most infected country in Europe. As this edition goes to print, there is not enough data available to judge the impact on the general health of the population, and so it is still early to be able to calculate what the economic impact the new variant will have in 2022, but it what it is known so far does not bode well, governments, particularly in developed countries, are rushing to give citizens a third vaccine. In the August edition Gioco News investigated the impact of the pandemic on UK’s government intake of gambling taxes and duties. In 2021 States were heavily financially impacted as their tax revenue was negatively impacted due to lockdowns while at the same time their expenditure considerably increased to support businesses and individuals to weather the economic impacts of Covid. Omicron, or other new variants, will continue to exacerbate governments’ financial position throughout 2022. Economic and finance ministries in the developed world where there is a legalized gambling markets will be more reliant on gambling tax revenues in 2022 more than any time in the recent past. Nevertheless, policy makers will continue to be interventionist in the gambling market as they were in the last two years. All eyes will be on the online gambling space, where in many jurisdictions it has overtaken land-based gambling in terms of GGY. The propensity to play will be affected by the economic impact that Covid will have on household finances. The November edition of Gioco News has highlighted concerns about the potential economic impact of Covid on consumer confidence, GDP growth, inflation, and corporate margins. In 2021, the prices of goods and services rose more than they did in any year since 2008. This will not change in 2022, and perhaps there will further risks as governments will have less financial muscle to support businesses and households in 2022 than they were in 2021. Economic experts expect inflation to fall from the current high levels over the course of 2022, reducing the pressure on consumers, interest rates, and corporations, and supporting consumers. In 2022 all social actors will realise that they cannot go back to the pre-pandemic world. Consumers and citizens are evolving at the same pace as the virus, and firms that want to thrive will need to evolve and be innovative to be able to survive and thrive. More disruptions are just around the corner, so governments, companies and individuals must invent new ways to be resilient. The future is already here.
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ore and more locations are adopting a new approach which seems to be taking off. Gone are the days when attractionseekers must travel from location to location to get their fix. In a post-pandemic world that feels like it is spinning ten times faster than ever before, it’s no surprise families struggle to find the time to visit multiple attractions in multiple locations in one day. Family entertainment centres (Fecs) offer multiple attractions under one roof, meaning visitors can experience a range of different experiences without having to move between locations. Originally, Fecs were often built upon themed restaurants, small-scale amusement parks or one-attraction venues, all of which looking for a way to diversify the experiences they could offer to their customers; third-party vendors and suppliers were the solution to providing these early Fecs with popular entertainment solutions. Chuck E. Cheese is one of the first examples that comes to mind when thinking of a restaurantturned-Fec. Starting as a themed pizza restaurant with an arcade and an animated entertainment stage, the well-known chain now contains a bowling alley, console games, basketball and prize games, as well as the original attractions and restaurant. Fecs are now more popular than ever, and usually contain their main anchor attraction such as mini-golf, bowling or an arcade, surrounded by smaller attractions. However, Fecs are starting to move away from the concept of having one main anchor attraction and to having multiple large-scale attractions, each worthy of being an anchor themselves. So, what are the benefits to the customers, vendors,
and venues, and is this the future of Fecs? Hall U Need opened in July 2021 as a new type of urban entertainment venue in the northern French city of Saint-André-lez-Lille. The Fec is set in a local heritage building originally used as a textile factory in the early 20th century. Its motto, “Now-Enjoy-Eat-Drink”, invites an intergenerational clientele to experience great moments of emotion and sharing by taking advantage of a wide choice of activities: restaurant, bar, bowling, karaoke, interactive and sensational games, children’s play area, workspaces, and themed evenings. Hall U Need also hosts business events. It is the secondlargest leisure centre in France. The venue also offers a Vr attraction never seen before in France. Vex Adventure Vr is a top-of-the-range free-roam experience offering six different adventures, enhanced with 4D efFects. Up to four people can play simultaneously for 15-30 minutes. It’s a hyper immersive experience in which players can encounter associated wind, heat, vibrations and even smells. Cyril Parenna, Ceo at Hall U Need, explains the benefits of a multi-attraction location over one-attraction venues. “A multi-activity complex is a perfect place for customers to share moments with family and friends. There are activities for all ages and all tastes. Everyone can have fun together, in a small group or separately, and meet at the table or at the bar to discuss,” he said. Hall U Need also caters for large business meetings in its seminar space, as Parenna explained: “For companies who organise an event with us - and we have a lot of them - it’s also ideal to be able to do several activities without having to change location.” The main argument that Parenna made was having more than one anchor attraction within a venue allows for consumers to visit on multiple occasions and have a different experience each time, especially if they were to come with a different group of people. Parenna also explained the maintenance of multiple attractions can be a great task, and so, they have two full-time staff members dedicated to
By Steven Carson
InterGame sat down with a couple of industry experts to get the lowdown on why more and more venues are opting to offer multiple big attractions instead of just one
making sure everything is running smoothly. “We have only chosen top-of-therange activities and it is this quality associated with the wide variety of activities that makes our success,” Parenna said. Scott Forbes, president and Ceo at iPlayCo, also explained: “High-capacity and volume turn over per hour are key to your gross sales and net profit. Playgrounds are a staple due to sheer large capacity and multi-level ability, while interactive and fast-paced throughput attractions such as tag Arenas, high volume rides, and other such high capacity or “limited time” experiences help produce the larger sales volume due to sheer numbers of guests in a given hour per day. “Equipment with electronic or mechanical attractions can be tricky, but choosing attractions with well-built interactive features, electronic casing protection, and well-developed software with ongoing support can ease the number of potential issues, as well as a quick repair or maintenance program to limit or nullify any down time during use. Well-built playgrounds that adhere to all international codes generally have limited issues if the maintenance and construction are followed by the operator. The same goes for tag arenas or rides. Choosing experienced companies and suppliers will also provide comfort to the operator.” Multi-activity Fecs are a great way of keeping customers coming back, they offer an incredibly unique experience on each visit and are much more open to all age groups and tastes compared to oneactivity sites. However, having multiple attractions under one roof comes with its limitations and challenges, in terms of staffing, insurance, space consumption and safety. Overall, if having multiple large anchor attractions within one venue continues to bring repeat custom and meets the needs of both the venue and its consumers, the future of Fecs looks ever-growing and profitable.
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a cura di Nashira astrologa e sensitiva
19, 45, 66 Ambo, Terno e su Genova, Roma e tutte SUPERENALOTTO
Salvatore Leopoldo (Leo) Gullotta Attore, comico, imitatore doppiatore
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VERGINE Non è tutto oro quel che luccica, fate dunque attenzione a quell’amico, anzi conoscente, che in questo periodo vi si dimostra tanto affezionato, ma che forse nasconde qualche doppio fine. Stavolta la prudenza è d’obbligo. Il periodo è molto fortunato per mettersi alla prova al gioco.
SAGITTARIO Precisi come siete di solito, fareste bene anche in questo mese a soppesare con attenzione pro e contro prima di prendere una decisione che potrebbe rivelarsi molto importante, specie se relativa ai vostri affetti. Fidatevi del suggerimento delle persone a voi care. Gioco bene, ma solo dal 15 in poi.
PESCI L’anno è iniziato nel migliore dei modi, e avete tanti progetti in cantiere che non chiedono altro che di essere realizzati. Cercate tuttavia di essere un po’ più concreti, per non ritrovarvi, come vostro solito, in affanno e in ritardo. Per giocare aspettate metà mese.
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GEMELLI Il 2022 inizia nel migliore dei modi e vi porta una ventata di entusiasmo e di buoni propositi che vi suggeriamo di mettere in pratica nel resto dell’anno. In particolare quello che riguarda la forma fisica… Terminate le feste subito a dieta! Fortuna: ottimo periodo per mettervi alla prova.
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ACQUARIO A volte siete i peggiori nemici di voi stessi: inaugurate dunque l’anno nuovo con una iniezione di fiducia e di forza fi volontà. Vi aiuterà, in questo compito, una fortuita conoscenza che potrebbe però accendere il vostro cuoricino! Molto bene al gioco, ma siate comunque prudenti.
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SCORPIONE Matrimonio o figli in vista. Gli astri pronosticano grossi cambiamenti, sul fronte affettivo, per l’anno che è appena cominciato, e saranno tutti positivi. Che dire? In bocca al lupo, perché ci saranno grossi preparativi da affrontare! Ottimo momento per giocare, specie da 10 in poi.
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LEONE Ricordatevi che siete leoni, e non gattini. Quindi, quando serve, tirate fuori un bel ruggito e non vi fate mettere i piedi in testa, come curiosamente sarete tentati di fare in questo difficile inizio anno, soprattutto al momento di rientrare al lavoro. Gioco: lasciare stare questo mese.
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TORO Un po’ di nervosismo vi renderà faticoso il principio del nuovo anno e saranno soprattutto i rapporti con gli amici a risentirne. Moderate le parole e soprattutto contate fino a dieci prima di pronunciarle, potrebbero avere conseguenze indesiderate. Rilassatevi al gioco.
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CAPRICORNO Gennaio metterà alla prova tutte le vostre capacità diplomatiche, nel risolvere un conflitto familiare che vi vedrà nella scomoda veste di arbitro. Saprete cavarvela alla grande e si arriverà a una soluzione che accontenterà anche voi. Al gioco siete baciati dalla bendata.
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BILANCIA Ma quanto siete fortunati? Il 2022 vi regala subito una bella novità, forse un’opportunità da cogliere al volo visto che il momento è favorevole per qualsiasi sterzata voi vogliate dare alla vostra vita. Non ve ne pentirete! E anche al gioco, non c’è davvero periodo più fortunato.
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CANCRO Iniziate l’anno con un pizzico di dolcezza, mettendo a freno quella irritazione, peraltro motivata, che vi portate dietro dalle feste natalizie. Avete qualche grattacapo da risolvere, è vero, ma gli astri vi sono vicini e vi sosterranno. Fortunatissimi al gioco, specie a fine gennaio.
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ARIETE Il 2022 vi porta in dote un amore di freschissimo inizio oppure che sboccerà proprio in queste gelide giornate di gennaio, rendendole tiepide come se fosse aprile inoltrato. Sorridete alla vita, che si sta sorridendo a sua volta. Benino al gioco, non di più.
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Catania, 6 gennaio 1946