Martina Laccisaglia martilacci@yahoo.it
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RISCOPRIRE L’ARMONIA DEL GESTO NATATORIO ATTRAVERSO IL METODO FELDENKRAIS Comprendere il proprio corpo ed evadere dalla monotonia è la spinta vincente per migliorare le nostre abilità acquatiche, coordinando ogni singolo movimento con precisione, agilità e minor sforzo possibile L’uomo discende dai pesci. Conclusioni a cui sono giunti diversi paleontologi, dopo anni di ricerca sull’evidenza che ci fu almeno un essere vivente “di transizione” dalla vita marina a quella terrestre. L’ambiente acquatico è l’elemento dove inizia e si sviluppa ogni forma di vita. Nel grembo materno il bambino è immerso nel liquido amniotico, che lo avvolge e protegge. La sinergia tra bracciata, gambata e un corretto ritmo respiratorio agisce positivamente sulla postura, sulla coordinazione e sulla fluidità dei movimenti in acqua. Perché allora nuotare può provocare paura e ansia ed è spesso difficile farlo senza stancarsi? Come può il Metodo Feldenkrais aiutarci a superare questi limiti? ‘’Il movimento è vita. La vita è un processo. Migliora la qualità del processo e migliorerai la qualità della vita’’ scrive Moshe Feldenkrais,
il secolo scorso, indicando il movimento come elemento fondamentale della vita in quanto allinea azione, emozione, sentimento e pensiero. In natura, anche il più piccolo gesto coinvolge l’insieme ed è funzionale e necessario per facilitare gli atteggiamenti nella nostra vita quotidiana. Migliorare l’abilità, trasformare il dif-
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HA 1 - 2020
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ficile in facile e il facile in piacevole: solo così ogni attività diventa parte di noi. Movimenti strutturati in sequenze precise permettono al cervello di cambiare velocemente l’organizzazione delle proprie risposte, muscolari e scheletriche, durante l’azione. È necessario eliminare gli schemi e i modelli che la società ci impone ogni giorno per essere