Parma n.231 - novembre 2021
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CANNABIS... LEGALIZZARLA SI O NO?
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Testata: il mese Parma n. 231 - GRATUITO
Procreazione assistita: a Vaio al via i lavori per il nuovo Centro
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Sommario IN PRIMO PIANO
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Referendum cannabis
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“Una battaglia di civiltà”, per il sindaco Pizzarotti
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“Si per uso medico, no alla legalizzazione”
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Tornano le feste di “Parma Viva”
10 Novembre a teatro
18 L’importanza della vaccinazione anti-influenzale
34 U.s. Audace e Zebre rugby insieme per il sociale
21 Influenza e covid, le regole da continuare a seguire
35 20 novembre: giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza
22 Risonanaza magnetica mammaria: quando va eseguita e chi può richiederla 23 Cammina con noi sul sentiero d’Arte per battere il tempo
39 Torna la magia del cinema... anche per i più piccoli 40 Fiabe della buonanotte. Consigli di lettura di Librerie.Coop
La Magnani-Rocca celebra Pier Paolo Pasolini
26 Autunno e perdita di capelli: cosa c’entrano le casragne?
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A scuola nei musei
27 Eutanasia legale: facciamo il punto
FOCUS SALUTE
16 Procreazione medicalmente assistita all’Ospedale di Vaio al via i lavori per il nuovo centro
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Testata: il mese Parma n. 231 - gratuito
37 “Imparo con la danza...”
25 La giornata mondiale sul tumore al pancreas
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13 “La Scuola dell’Acqua” di Emilia Ambiente 14 “Ri-scoprire Antonio Gramsci” a più voci
36 La rubrica di FACEKIDS il ciuccio: quale, quando e come
28 “(imm)unità di strada” Storia di storie di persone comuni 29 Proprietà e benefici della zucca: perchè fa bene INSERTO “LA CITTÀ DEI BIMBI”
31 L’Orto Botanico come laboratorio didattico
42 Leggo quindi penso FOCUS “LUOGHI”
44 Giornata mondiale contro la violenza delle donne 45 Ciao Faber, giornalista e galantuomo 46 Parma4women rilancia, da instagram a blog
Parma Magazine Salute e Benessere è anche un quotidiano online
Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Editore Edicta p.s.c.r.l. N° iscrizione al ROC: 9980 Registrazione ISSN: 1592-6230 via Torrente Termina, 3/b PARMA Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 salute@parmareport.it Direttore responsabile
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Eleonora Corradi, Chiara Carolina Conte, Erika Corso, Ludovica Sarais
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in Primo Piano
Referendum CANNABIS LEGALIZZARLA? IL PUNTO DI VISTA DEI SOGGETTI IN PRIMA LINEA: SINDACO, MEDICI E STUDENTI
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rocede la via della depenalizzazione della Cannabis in Italia tramite referendum, che si potrebbe votare la prossima primavera. Si intravede maggiore libertà per l’uso medico e ricreativo della marijuana, ma anche diverse polemiche. Sullo sfondo, un conflitto che attraversa il Paese e che implica punti di vista differenti sull’impatto che una liberalizzazione avrebbe sulla salute, sulla libertà, sui diritti e nella lotta alla criminalità. Come spesso accade per temi così dibattuti, c’è molta confusione. L’8 settembre la commissione Giustizia della Camera ha approvato un testo base
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(a partire dalle 14 proposte depositate in Parlamento nell’aprile scorso) sulla cannabis, ma la maggioranza si è subito spaccata. Il testo permetterebbe la coltivazione in casa di non oltre quattro piante di cannabis “femmine” (ovvero più ricche di principi attivi) ad uso personale, facendo leva sulla diminuzione delle pene per i fatti di lieve entità, la differenziazione fra le sostanze e la cancellazione delle sanzioni amministrative per le persone che usano queste sostanze. Saranno invece sempre sanzionabili la fabbricazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio. Il referendum punta anche a eliminare la sanzione penale del ritiro della patente
in Primo Piano collegata all’uso personale di sostanze stupefacenti, ma rimarrebbe in ogni caso la sanzione amministrativa per chi guida in stato alterato. Il 28 ottobre sono state depositate in Cassazione le oltre 630mila firme raccolte, 130mila in più della soglia minima prevista dal Comitato promotore del referendum sulla cannabis legale. Dopo la consegna delle firme, l’ufficio centrale per i referendum della Corte dovrà vagliarne prossimamente la validità e, se darà il via libera, la parola passerà alla Consulta, a cui spetta la valutazione sulla legittimità del quesito. Se i giudici costituzionali riterranno ammissibile il referendum, i cittadini saranno chiamati alle urne tra aprile e giugno 2022. di C. C. Conte, E. Corso, L.Sarais
Una battaglia di civiltà per il sindaco Pizzarotti “LEGALIZZARE APPORTEREBBE VANTAGGI AL NOSTRO PAESE”
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l sindaco di Parma Federico Pizzarotti dice di essere favorevole alla legalizzazione della Cannabis in Italia per rendere il consumo più sicuro e togliere risorse alla criminalità organizzata. “La proibizione non ne limita l’uso e la legalizzazione non porta tutti a fumare”: queste le parole del sindaco, che si mostra fin da subito favorevole alla depenalizzazione della Cannabis in Italia; il tutto viene con-
fermato anche da ciò che afferma poi: “Si, ho firmato per il Referendum, che apporterebbe al nostro Paese solo che vantaggi”. “Alcuni esponenti rilevanti, come il magistrato Cantone, avevano già in passato preso posizione sulle questioni legate alla sicurezza; oggi, invece, i politici contrari si fanno forza sulla base di quel gruppo di cittadini che manifesta contro la legalizzazione, facendo intendere che questi rappresentino la maggioranza, anche se spesso non è così”. Il sindaco, poi, continua: “Il tema è regolamentare il consumo tenendo sotto controllo quantità, trasporto e traffico”. A detta di Pizzarotti si tratterebbe di rendere più dure le pene per chi, nel caso in cui la Cannabis venisse legalizzata, continuasse a vendere in modo illecito. Pizzarotti ci tiene a precisare: “Non
“La proibizione non ne limita l’uso e la legalizzazione non porta tutti a fumare” illudiamoci, però, che la legalizzazione della Cannabis possa ridurre il consumo da parte degli adolescenti, anche se grazie alla normalizzazione si potrebbe evitare di incappare in sostanze sconosciute”. Il sindaco sostiene, inoltre, che sarebbe possibile e importante un controllo sulla quantità di Cannabis acquistata dalle singole persone. Ma allora, ci sono aspetti negativi nella legalizzazione della Cannabis? Il sindaco dice no: “Non vedo lati negativi. Il principale problema, cioè l’abuso, persisterebbe anche nel caso in cui il referendum venisse approvato”.
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in Primo Piano
“Si alla cannabis per uso medico, no alla legalizzazione” GILBERTO GERRA AUSL: “NELLA PIANTA SONO CONTENUTI 85 CANNABINOIDI, MA NON TUTTI SONO STATI STUDIATI. IL CONSUMO? INIZIA GIÀ A 13 ANNI”
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a cannabis medica ha cominciato ad essere usata per contrastare la nausea nei malati di cancro durante la chemio. Nei pazienti con glaucoma, l’estratto della pianta è invece capace di ridurre la pressione interna dell’occhio - afferma il dott. Gilberto Gerra, responsabile del Programma Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Parma -; in altri casi viene utilizzata per migliorare gli aspetti del dolore già trattati da altri farmaci. È assolutamente legittimo e legale fare uso di questa sostanza quando viene prescritta e controllata da un medico, seguendo tutti i criteri di registrazione e di autorizzazione; in altri casi il consumo è vietato dalla legislazione internazionale. Parlare di legalizzazione è un tema delicato, per il dottor Gerra, nel quale si intrecciano aspetti che riguardano anche la giurisdizione internazionale e che pongono il problema di definire i confini di quello che può essere considerato un uso clinico della cannabis. “Nella pianta sono contenuti 85 cannabinoidi, o poco più a detta di qualcuno, ma non tutti sono stati studiati; di conseguenza, non si conoscono
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tutti gli effetti che essi comportano – prosegue Gerra -. Anche dal punto di vista medico c’è stato un entusiasmo ideologico, che talvolta ha determinato una ricerca poco approfondita e troppo superficiale sulla cannabis”. Oggi le convenzioni internazionali consentono l’uso medico della pianta, ma non solo: ci sono eccezioni che consentono agli Stati Membri delle Nazioni Unite di non punire e non incarcerare chi detiene e fa uso della sostanza a scopo personale, oppure nei casi di “minor natura”, in quei soggetti coinvolti in reati droga-correlati di modesta gravità, che non comportano comportamenti violenti, affiliazione al crimine organizzato e che non coinvolgono minorenni. È quindi consentito allo Stato di offrire opportunità di tipo psico-sociale alternative al carcere e alla punizione. Ma oggi quanti fanno uso delle cosiddette droghe leggere? Esistono dei dati, che ci fornisce uno studio dell’Istituto di Fisiologia clinica del CNR di Pisa. “Dalle ricerche si evince che il 34% del campione ha provato la cannabis almeno una volta nella vita, di cui 37% tra ragazzi e 30% tra le ragazze; il 5%
degli studenti italiani è ad alto rischio di diventare un consumatore dipendente. Il dato più allarmante riguarda la percentuale di ragazzi che fa uso di cannabis sotto i 13 anni: ben il 4%”. “La cannabis è una sostanza complessa che comporta conseguenze ancora non del tutto chiare – continua Gerra – e l’utilizzo di questo farmaco fuori da un controllo medico rappresenta una condizione di rischio. L’esposizione alla cannabis si associa a deficit e disfunzioni cognitive, soprattutto problemi per la memoria a breve termine, forme di malumore, pensieri paranoidi, e nei peggiori casi possono insorgere quadri clinici simili alla psicosi. Tutte condizioni di rischio a livello celebrale che sono ancora poco approfondite e che nel dibattito sulla legalizzazione. Un altro aspetto critico è che l’abuso continuo della cannabis comporta l’instaurarsi della dipendenza. Questo avviene spesso nei giovani con difficoltà psicologiche preesistenti, problematiche familiari e relazionali, caratteristiche attribuibili a un pattern genetico che aumentano il rischio di dipendenza. Al contrario, per chi utilizza la cannabis in maniera sporadica, e non è portatore di situazioni personali o socio-economiche difficili, il rischio di abuso e di dipendenza è minore. E’ difficile predire l’entità del rischio per ogni singola persona, ma gli adulti dovrebbero orientare i giovani con messaggi coerenti: approfondire la ricerca a scopo medico sui derivati della cannabis; depenalizzare l’uso di marijuana, non punire e non incarcerare, cercare un dialogo con le persone coinvolte; non legalizzare l’uso non-medico per sottolinearne la pericolosità per le persone più vulnerabili.
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“L’uso della cannabis è già depenalizzato” PER LA DOTT.SSA SILVIA CODELUPPI UN USO CONTINUATIVO HA EFFETTI SIGNIFICATIVI SULLO SVILUPPO DEL CERVELLO DEGLI ADOLESCENTI
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uello che il referendum chiede di abrogare è la parte relativa ad alcuni articoli della legge 309/90 che fanno riferimento alla coltivazione di cannabis per uso personale, alla pena della reclusione con eccezione della associazione finalizzata al traffico illecito, alla sanzione amministrativa nella sospensione della patente di guida” afferma la dott.ssa Codeluppi, che non ha firmato per la depenalizzazione della Cannabis in Italia. Il referendum rappresenta, dunque, un esercizio democratico che consentirà ai cittadini di esprimersi a favore o contro l’abrogazione di queste norme di legge. Ma qual è la situazione reale dell’utilizzo di sostanze psicotrope? Secondo la dottoressa “siamo circondati da una cultura dominante che enfatizza, con i suoi modelli, l’uso di droghe, stigmatizzandone però la dipendenza. La nostra è infatti una società che promuove modelli di consumo sempre più esasperati ed eccessivi”. Possiamo definirla una
“società additiva” legata ad una naturale tendenza alla dipendenza, alla nostra voglia di essere diversi. Relativamente alla questione della legalizzazione della cannabis, in direzione della quale si andrà se saranno abrogate le norme referendarie, per la dott.ssa Codeluppi vi sono aspetti positivi e contrari che sostengono le due opzioni.
Gli aspetti negativi della legalizzazione sono un chiaro segnale di pericolo per i giovani che fanno uso della sostanza: “I dati diffusi nella relazione annuale al parlamento per il 2020 indicano un uso elevato tra i giovanissimi in quanto è facile reperirla sul mercato. Le evidenze scientifiche mostrano che un uso continuativo di cannabis ha effetti significativi sullo sviluppo del cervello degli adolescenti”. La legalizzazione potrebbe, quindi, ridurre l’uso o questo è già avvenuto? Vi sono conseguenze nell’uso di cannabis? Sicuramente la sostanza legalizzata diminuirebbe le interazioni dei consumatori con la criminalità organizzata che detiene il traffico delle sostanze stupefacenti, oltre che indebolire le organizzazioni criminali”. La questione, quindi, è molto complessa e un confronto serio andrebbe fatto analizzando gli studi scientifici, i dati e le esperienze anche di altri paesi per avere un quadro più completo di quello che comporterebbe la legalizzazione della Cannabis.
STUDENTI: “Non si tratta di una vera droga, perciò firmiamo” A rilasciare le proprie opinioni in merito alla legalizzazione della Cannabis, sotto forma di sondaggio, c’è un gruppo di studenti universitari di Parma. La maggioranza del campione esaminato ha tra i 23 e i 27 anni e, come si evince dal grafico riportato, poco meno della metà, il 47,4%, ha provato la marjuana almeno una volta nella vita. Le motivazioni che hanno spinto i giovani a fumare Cannabis, se pur un’unica volta o sporadicamente, sono legate principalmente al divertimento. “Fare un’esperienza”: questa
la risposta più comune. Sebbene soltanto il 21,1% degli intervistati abbia firmato a favore del referendum abrogativo per depenalizzare il consumo di Cannabis in Italia, la maggioranza, ovvero il 73,7%, è pro alla legalizzazione. Pareri differenti sul perché aprire le porte alla legalità; tra i motivi più frequenti ci sono regolarizzare, interrompere il traffico illegale gestito dalle mafie attraverso l’istituzione di un monopolio statale (73,7%) e incrementare l’uso terapeutico. C’è anche chi sostiene la depenalizzazione definendo la Cannabis “non una droga”. Non mancano motivazioni contrarie, che premono sulla pericolosità della sostanza, sul rischio di dipendenza e sul possibile utilizzo anche di altre droghe. Il 68,4% del campione non crede, infatti, che legalizzare indurrebbe i giovani a fumare meno.
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le Feste GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA SARANNO DUE: DOMENICA 5 DICEMBRE IN VIA D’AZEGLIO E DOMENICA 12 DICEMBRE IN VIA GARIBALDI
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arma Viva è il marchio di Ascom Parma Confcommercio Imprese per l’italia creato per valorizzare i commercio nei centri storici e promuovere annualmente un calendario di appuntamenti nei quartieri della città. Con le feste e i mercati Parma Viva, dalla primavera all’autunno, le strade di Parma si riempiono di vita con stand, djset, musica e tante attività per i più piccoli… in mezzo a tanti divertimenti c’è sempre anche uno sguardo al sociale grazie alla costante presenza di numerose Onlus. Parma Viva è tutto questo, il mix vincente di eventi che uniscono tradizione e innovazione con l’obiettivo di parlare ai parmigiani “di una volta” come alle generazioni più giovani. Così Ascom Confcommercio Imprese per l’Italia, grazie anche alla preziosa collaborazione dei commercianti, vuole porre l’attenzione sul ruolo stretegico dei negozi di vicinato nel mantenere “vive” le strade di Parma, invitando i parmigiani a riappropriarsene con una domenica di feste e shopping” È con queste parole che Ascom Parma presenta Parma Viva, che dopo due lunghi anni di attesa torna nel mese di dicembre, con il patrocinio del Comune di Parma, per organizzare due giornate che facciano rivivere la città in attesa del Natale. La possibilità di ripartire con l’organizzazione di un evento che richiami gente in centro
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Tornano le feste di PARMA VIVA storico dopo questa lunga pausa è vissuta con grande entusiasmo dalle attività economiche della città, pronte a colorare le proprie strade con il consueto mercatino natalizio. Quest’anno del ricco calendario è stato possibile organizzare solo due
feste, che sono state ripensate per nel rispetto delle misure di sicurezza, dovendo mantenere un’impostazione più prudente, sacrificando parte degli eventi che solitamente accompagnano la manifestazione. Ma l’obiettivo principale resta lo stesso: promuovere
le Feste
il commercio cittadino, sostenendolo in una lenta ripresa verso una normale attività, con tutta la volontà degli enti coinvolti di ripartire con euforia e ritrovarsi per l’occasione. Gli appuntamenti in programma saranno due: domenica 5 dicembre in via D’Azeglio e domenica 12 dicembre in via Garibaldi, sempre in collaborazione con i commercianti e le associazione della via. E così per due domeniche,
due delle più importanti vie del centro di Parma saranno illuminate a giorno e verranno animate dalle proposte dei negozi, che per l’occasione resteranno aperti e usciranno in strada presentando le loro offerte più accattivanti. Ci saranno anche stand e iniziative collaterali, e si attende la consueta partecipazione di numerose persone, richiamate dalla magia delle feste. Gli spazi espositivi raccoglieranno stand tra i più vari; esporranno opere creative e artigianato artistico, abbigliamento e accessori, nonché specialità gastronomiche con uno spazio per la degustazione. Il comune denominatore di tutte le bancarelle sarà l’incontro della gente con i commercianti e i loro articoli, per tornare ad incontrarsi e rivivere una socialità
che ultimamente si è perduta. Si inizia in oltretorrente, domenica 5 dicembre, con le bancarelle che si snoderanno da piazzale Corridoni a piazzale Santa Croce, sfilando davanti all’Ospedale Vecchio per poi spostarsi a Parma “di qua dall’acqua” per domenica 12 dicembre, dove il mercatino occuperà via Garibaldi, nel vivo del centro cittadino. La manifestazione durerà tutto il giorno, gli stand saranno allestiti alle 9, per rimanere aperti fino alle 19,30. Più importante forse degli altri anni, questo evento porterà aggregazione e un po’ di allegria, per riuscire a vivere tutti insieme con la città il clima natalizio, che è venuto ultimamente a mancare. di Eleonora Corradi
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a Teatro
Novembre a teatro MOLTI GLI SPETTACOLI TEATRALI IN SCENA QUEST’AUTUNNO: UN OMAGGIO A GIGI DALL’AGLIO AL DUE E PERRAULT AL REGIO
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on la ripresa progressiva della attività culturali e la riapertura delle sale teatrali a piena capienza, la stagione autunnale presenta un ricco calendario in scena nel mese di novembre, in programma al Teatro Due e al Teatro Regio. Come prima tappa il Teatro Due, dal 6 al 14 novembre, presenta una produzione, uno spettacolo di Gigi Dall’Aglio eseguito della compagnia teatrale Ensemble: “In teatro non si muore”; la storia di una compagnia familiare di attori in difficoltà economiche che decide di riconvertire il proprio teatro in un’attività redditizia, un’idea che nasce da una riflessione sulla crisi del teatro in pena pandemia e indaga sulla necessità di riadattamento di quest’arte nel sottostare ai dettami imposti dalla legge su distanziamenti e mascherine. Il secondo spettacolo il 18 e 19 è: “Sulla morte senza esagerare”; produzione della compagnia teatrale dei Gordi e omaggio all’omonima poesia di Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996. Gli attori, indossando maschere di cartapesta, rappresentano la varietà umana che ha un legame con la morte e raccontano con ironia loro ultimi istanti e le loro ultime storie prima di
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morire. Lo spettacolo sfida il linguaggio teatrale non avvalendosi dell’ausilio della parola ed è inoltre Attraverso maschere contemporanee di carta pesta, che rappresentano figure familiari, gli attori ci raccontano con ironia gli ultimi istanti prima della loro morte. “Cronache del bambino Anatra” verrà messo in scena dal 24 al 29 al Teatro Due come omaggio al regista Gigi Dall’Aglio in scena il 24 e dal 26 al 29. Lo spettacolo è sulla dislessia è tratta l’amore tra madre e figlio, nell’arco temporale di cinquanta anni, tra incomprensioni e ritrovamenti. Il testo, scritto da Sonia Antinori, ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione Italiana Dislessia, che ne ha riconosciuto il valore divulgativo e ne ha vigilato il rigore scientifico. L’ultimo spettacolo di novembre, nei giorni 27 e 28, è una produzione di Elledieffe, la compagnia teatrale di Luca De Filippo. Il nome dello spettacolo, progetto di Eduardo
De Filippo, è “Ditegli sempre di si”; il protagonista, Michele Murri, è un pazzo metodico con la mania della perfezione e la tendenza a confondere i suoi desideri con la realtà, che tornato a casa dopo un anno passato in manicomio deve fare i conti con la realtà. Una commedia divertente vivace che permette una riflessione sul confine tra salute e malattia mentale. Gli appuntamenti si susseguono anche al Teatro Regio. Sabato 20 uno spettacolo per tutte le famiglie: “Rigoletto. I misteri del teatro”; ambientato nel 1920, racconta la stori della compagnia del duca, un gruppo di cantanti che arriva in teatro per mettere in scena il Rigoletto, la famosa opera teatrale. Rispettando la trama originali gli attori ci svelano trucchi e segreti del mondo del teatro, indagando sullo stretto rapporto che si ha tra realtà e finizione teatrale. Un altro spettacolo per i per i più piccoli sarà in sala il 26 e 27: “La bella addormentata”; la celebre fiaba di Charles Perrault prende vita sul palcoscenico come spettacolo musicale, che pur rispettando la totalità dei personaggi, sposta la dimensione spazio-temporale al presente e rivisita la figure del principe azzurro, che si distanzia dal modello classico stereotipato. Apppuntamento per tutti con la cantante Beatrice Rana, il 28, in uno spettacolo di pianoforte. Così apre la stagione concertistica del Regio, con le musiche di Chopin, Debussy e Igor Stravinsky, interpretate dalla famosa performer. di E. Corso, L.Sarais
A spasso con l’Arte
La Fondazione Magnani-Rocca celebra Pier Paolo Pasolini IN MOSTRA A VILLA MAGNANI FINO AL 12 DICEMBRE 2021
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pochi mesi dal centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922), la Fondazione Magnani-Rocca gli rende omaggio con una mostra, dal titolo “Pier Paolo Pasolini. Fotogrammi di pittura”, che evidenzia la piena apertura del poeta-regista al dialogo fra letteratura, cinema, arti figurative. Pasolini, pittore egli stesso, indicava sempre i modelli pittorici come riferimenti per il proprio cinema, più per stile che per iconografia, spesso costruendo le inquadrature come scene dipinte, senza tuttavia farne citazioni semplicemente estetiche ma esprimendo efficacemente contenuti complessi, resi così comprensibili. L’esperienza del cinema gli permise di ricongiungersi con la sacralità che egli attribuiva al Reale, nella speranza di catturare il Vero laddove le parole non arrivano. L’inquadratura immaginata come un quadro spiega la preferenza di Pasolini per il campo fisso:
“come se io in un quadro dove, appunto, le figure non possono essere che ferme - girassi lo sguardo per vedere meglio i particolari”. La citazione artistica viene espressa attraverso la messa in posa, i lunghi primi piani che sottolineano la ieraticità dei volti (di attori presi il più delle volte dalla strada) e la ricostruzione di veri e propri tableaux vivants. Riportando le parole di Bernardo Bertolucci, assistente al set di Accattone: “ogni inquadratura era costruita frontalmente e finiva per diventare un piccolo tabernacolo della gloria sottoproletaria”. Sono presenti in mostra alcuni sontuosi costumi di scena realizzati per i film, prestati dallo CSAC di Parma, e indossati da celebri attrici, come Silvana Mangano, e le locandine originali delle pellicole, ancor più emblematiche se si pensa alle parole di Pasolini ne Il sogno del centauro: “Se non sbaglio, la prima immagine-ricordo che ho del cinema è un
manifesto”. Completano l’esposizione rare fotografie d’epoca e la galleria fotografica delle opere d’arte che Pasolini ebbe come riferimento, in accostamento alle scene dei film. Per quanto riguarda i riferimenti pittorici presenti nelle pellicole, spesso considerate scandalose e quasi sempre vietate ai minori, nel suo primo film Accattone (1961) emerge l’influenza del celebre critico d’arte Roberto Longhi, del quale Pasolini fu allievo a Bologna, e delle sue lezioni sul Romanico, su Masaccio e su Caravaggio. Nel suo secondo film Mamma Roma (1962) Pasolini rappresenta il protagonista con un vassoio di frutta sulle mani come la figura di un quadro di Caravaggio; la drammatica immagine finale del ragazzo, sconvolto dalla rivelazione del “mestiere” della madre, morente e legato nell’infermeria della prigione, riprende il Cristo morto (1483) di Andrea Mantegna, in una evidente sovrapposizione
Caravaggio, Giovane con canestra di frutta, 1593-94 e fotogramma dal film Mamma Roma, 1962
del sacrificio di Cristo con le sofferenze dei miseri. Ne La ricotta (1963), Pasolini attraverso i dettami di Orson Welles, nel ruolo di un regista suo alter ego che dirige un film sulla Passione di Cristo, ricostruisce a tableau vivant due opere di manieristi toscani: la monumentale Deposizione di Cristo di Rosso Fiorentino (1521) e l’altrettanto imponente pala, di analogo soggetto, del Pontormo (1526-1528). Numerosi sono i riferimenti pittorici anche ne Il Vangelo secondo Matteo (1964) e Teorema (1968) – in particolare Piero della Francesca e Francis Bacon -, poi ne Il Decameron (1971) col regista che dichiara il suo debito verso Giotto e Velázquez; la grande arte è presente nella concezione estetica di tutti i film di Pasolini, fino all’ultimo, lo scandaloso quanto lucidissimo e profetico Salò o le 120 giornate di Sodoma. L’estremo tableau vivant è la morte caravaggesca del regista a Ostia il 2 novembre 1975: tragico incontro del destino tra un pittore e un poeta “maledetti”, congiunti da una relazione quasi elettiva nel gran corpo palpitante di Roma, dove Caravaggio raffigurava i santi come popolani, mentre Pasolini ambiva a raffigurare i popolani come santi. Informazioni e prenotazioni: tel. 0521 848327 / 848148 www.magnanirocca.it di Stefano Roffi
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a Scuola
A scuola nei musei RIPERCORRERE LA CULTURA DALLA PREISTORIA ALL’ETÀ MODERNA PER PROMUOVERE IL CONCETTO DI PATRIMONIO
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timolare la sinergia scuola-museo: questo è il punto focale di un nuovo progetto voluto fortemente da Fondazione Cariparma per riportare gli studenti, a partire dalla 3a elementare fino alla quinta superiore, nei complessi più importanti della città. Sono 42 le tematiche affrontate durante le visite guidate, tra cui archeologia e storia del libro, ripartite nelle diverse classi e a seconda delle fasce di età degli alunni. A sostenere l’iniziativa anche il Presidente della Fondazione Cariparma Franco Magnani, che reputa il ritorno a museo uno “straordinario metodo di insegnamento, di confronto e di consapevolezza delle ricchezze di Parma”. Rendere le generazioni consapevoli dell’eredità da tramandare è un primo ma fondamentale passo per incivilire le nuove generazioni, così come incoraggiare il giovane pubblico ad appropriarsi del ruolo di Cittadino.
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Neanche lo stato di emergenza dovuto alla Pandemia, che persiste tutt’ora, ha arrestato lo scorso anno la volontà da parte degli enti protagonisti di immergere gli studenti nel patrimonio culturale circostante. Sono stati creati nuovi modelli di fruizione attraverso la DAD, come l’organizzazione di eventi all’aria aperta o progetti da svolgere a
distanza. Conoscenza è ricerca, che non deve porsi limiti nonostante le avversità del periodo storico in atto. Il contatto diretto dei manufatti offre, agli alunni, un’esperienza sensoriale completa. Tenere i cancelli aperti significa esortare a dinamiche di interscambio non solo culturale, ma anche sociale. Come sostiene il Comandante Marco Di Caprio: “conoscere e avere un contatto diretto con realtà come l’Arma dei Carabinieri ha anche una funzione preventiva dei reati, tramite una corretta comunicazione sulla legalità”. I luoghi in cui si svolgeranno le visite didattiche sono il Palazzo Bossi Bocchi, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico, il Teatro Farnese, la Biblioteca Palatina, il Museo Bodoni, il Museo Glauco Lombardi, la Camera di San Paolo, il Museo Diocesano con Duomo e Battistero e il Teatro Regio. Si aggiungono, nel percorso scolastico, due nuovi complessi: il Museo di Arte Cinese, che si pone l’obiettivo di aprire la mente degli scolari a nuove categorie simboliche e visive, e l’Orto Botanico, che apporta alla città dei benefici storici e scientifici. Le iscrizioni per gli incontri didattici sono già aperte sui siti dei musei sopracitati.
a Scuola
“La Scuola dell’Acqua” di EmiliAmbiente UN’ESPERIENZA DI SUCCESSO PER INSEGNARE COME CONOSCERE E RISPETTARE LA PIÙ IMPORTANTE RISORSA DEL NOSTRO PIANETA
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miliAmbiente è il gestore del Servizio Idrico Integrato di 11 Comuni del parmense. Dal 2014 ha creato “La Scuola dell’Acqua”, un Laboratorio Didattico Permanente sul tema del ciclo idrogeologico, del Servizio Idrico e della sua gestione sostenibile, che offre gratuitamente visite guidate, giochi, esperimenti, lezioni e incontri alle scuole per l’infanzia, alle scuole primarie e secondarie dei Comuni serviti dall’azienda. Un impegno educativo umile ma costante (è goccia dopo goccia che si scava la pietra...), nato dall’esigenza di raccontare il complesso universo che si nasconde dietro a un gesto molto semplice, quello di aprire il rubinetto, che nel tempo si è arricchito costantemente di proposte legate al tema della sostenibilità. Da sempre ha avuto un approccio ludico, sperimentale, interattivo: per imparare si gioca, si sperimenta, si costruisce, “si tocca con mano”; la teoria arriva dopo, e sempre in forma di dialogo, di chiacchierata, di botta e risposta. Di anno in anno è stato ri-modulato sulla base delle esigenze degli insegnanti, e nelle varie occasioni di confronto sono sempre emersi ottimi risultati in termini di gradimento. Nel
2020 l’emergenza sanitaria ha imposto una ri-organizzazione del progetto, legata alla chiusura delle scuole nel periodo del lockdown. L’offerta didattica è stata rimodulato con tre tipi di proposte “on line”, differenziate per i vari gradi: 1. i video-laboratori, cioè brevi filmati con esperimenti e calcoli pubblicati sul sito, sul canale Youtube e sulla pagina FB di EmiliAmbiente, sempre accessibili a tutti; 2. le lezioni sincrone, sulle piattaforme utilizzate dalle scuole per la Didattica a Distanza; 3. schede e materiali informativi a supporto dei video-laboratori e delle lezioni. La richiesta di partecipazione da parte delle scuole è sempre crescente: nell’ultima edizione (N° 7, a.s. 2020/21), interamente “on line”, son stati coinvolti
oltre 1.700 i ragazzi e le ragazze dai 6 ai 18 anni. Entro fine anno inizierà l’edizione n°8: hanno fatto richiesta di partecipazione alle sole attività del 1° quadrimestre ben 66 insegnanti, per circa 70 classi e oltre 1.500 ragazze e ragazzi coinvolti, cifra che già sfiora il totale degli studenti interessati dalle iniziative nell’intero anno scolastico 2020/21. A questa prima tranche di attività in programma
da dicembre a febbraio, ancora in versione on line, si aggiungerà l’offerta didattica del 2° quadrimestre, per la quale si ragionerà su un ritorno delle attività in presenza. La novità più consistente dell’edizione n° 8 della Scuola, sono i Summer Open Days: una proposta specifica per l’estate 2022, in collaborazione con i centri estivi sul territorio, per la quale l’azienda sta raccogliendo le manifestazioni di interesse da parte dei Comuni serviti. Il progetto è realizzato anche grazie alla collaborazione con molte realtà del territorio, tra cui: Edicta Eventi, le Dottoresse Ambientali Chiara Buratti e Manuela Pagani, gli Aironi del Po di EmiliAmbiente, l’Antica Corte Pallavicina, l’itis Berenini di Fidenza. Per informazioni: www.emiliambiente.it/ scuola-dellacqua - lascuoladellacqua@gmail.com
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Letteratura
“Ri-scoprire Antonio Gramsci” a più voci UNA MATTINATA DI CONFRONTO E OPINIONI, ANIMATA DA VALORI DEMOCRATICI E ANTIFASCISTI
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n fiume maestoso con tanti affluenti che confluiscono alla stessa foce: così viene paragonata la sinistra da Filippo Turati. Un tema che è ricorso in un incontro di studio e confronto di idee organizzato da Montanara Laboratorio Democratico e Circolo Culturale Grazia Deledda, come evento collaterale alla mostra “Ri-scoprire Antonio Gramsci”. Il seminario, tenutosi a Palazzo Governatore, si è proposto di rimarcare obiettivi comuni per il futuro attraverso delle riflessioni a più voci. L’evento ha seguito un iter storico, ricostruendo quasi un parallelismo tra i tragici eventi dello squadrismo novecentesco e gli attuali deplorevoli atti che tutt’oggi avvengono nei confronti della classe dei lavoratori. In coincidenza con la manifestazione di Roma, la CGIL è stata infatti oggetto di un’aggressione squadristica, proprio mentre stava chiamando i cittadini a raccolta anche nel ricordo di Antonio Gramsci, che morì in carcere come prigioniero politico. 18 Circoli di cultura, 60 camere del lavoro, 14 sedi di giornali: dati, rappresentati sotto forma di fotografie, che raccolgono e raccontano gli atti di violenza avvenuti esattamente 100 anni fa. “Dopo gli eventi del 9 ottobre scorso, abbiamo bisogno di riconoscere l’importanza del lavoro quotidiano e soprattutto i valori di solidarietà. La speranza è quella di ricercare nel pensiero gramsciano delle soluzioni”: queste le parole di Giuseppina Pira, del Circolo culturale Grazia Deledda. “Quando un gruppo di squadristi assale la CIGL, l’unica azione è riempire le
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piazze. L’anno passato ha messo a dura prova i cittadini più precari, studenti, bambini, lavoratori. La sinistra deve ripartire da qui, riscoprire i valori della comunità e contrastare le forbici della disuguaglianza. E l’unica salvezza, ai nostri tempi, è lo studio. Pensate che Gramsci, in piena prigionia e alla perdita della totale libertà, chiese alcuni volumi: un testo di linguistica tedesca e una copia della Divina Commedia”. Anche il presidente ANNPIA Roberto Spocci ha ribadito come la forza di Gramsci risiedesse soprattutto nella sua dedizione nello studio. Acquista un
dizionario in cambio dell’unico cappotto che possiede, e si emoziona per la figura di Fra Cristoforo (difensore degli oppressi) leggendo i Promessi Sposi. Viene menzionato anche il dualismo politica-proletariato che riecheggia nel pensiero gramsciano, ripreso nella sua rivista nata nel 1919 per dare voce alla classe operaia. Come poter, allora, attualizzare i discorsi fatti e rendere questi principi di condivisione reali? Ci ha provato Serena Gambuto, testimone di integrazione e politiche dal basso, attraverso il suo contributo in Arte Migrante, organizzazione no-profit che coordina corsi e incontri in cui le disuguaglianze spariscono e ci si integra con spontaneità. Un modo per ribadire che la soluzione ai problemi non arriva solo dalla politica, ma anche dalle relazioni, prestando attenzione all’altro e con gesti che possono partire anche da ognuno di noi. di Chiara Carolina Conte
Shopping
Arriva la data ufficiale a Parma del Black Friday 2021 NOVEMBRE: IL MESE DELLE OFFERTE E DEL RISPARMIO. CONSIGLI SU COME E DOVE SPENDERE IN CITTÀ
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rriva il Black Friday. Quest’anno il 26 novembre 2021 e la data non è casuale, ma riprende la tradizione americana secondo cui il Venerdì Nero è il giorno che segue il Thanksgiving Day (Giorno del Ringraziamento), che cade sempre il quarto giovedì del mese. Chi vuole approfittare al massimo della giornata dedicata ai grandi sconti, si deve segnare in agenda questo giorno! Per sopravvivere al Black Friday è sufficiente seguire alcune semplici regole: tenersi informati, su internet, tramite volantini, ma anche con il passaparola. È consigliatoverificare che le offerte siano aperte a tutti
e non solo rivolte a determinati clienti (ad esempio chi ha una determinata carta fedeltà). Occorre poi fare una lista della spesa, individuando gli articoli che davvero possono servire, per evitare spese inutili. Anche Parma sarà protagonista del Venerdì Nero: già in passato si potevano trovare sconti nei più importanti negozi di abbigliamento, scarpe, accessori, cosmetici, tecnologia ed elettronica. Tra le realtà aderenti al Black Friday ci sono anche le attività piccole e medie della città, che cercano di sfruttare al meglio quest’opportunità per attirare nuova clientela. In passato, hanno aderito
agli sconti pazzi anche negozi al dettaglio. Ma chi non mancherà di presentarsi pronto all’appuntamento saranno certamente i principali centri commerciali che aderiranno quasi in blocco al Black Friday Parma 2021. Ecco alcuni tra questi che ci saranno sicuramente. Il Centro Commerciale Euro Torri (via Rocco Bormioli 33A), uno dei centri più apprezzati dai cittadini. Qui si possono trovare negozi come Kasanova,Yamamay, Oltre, le profumerie Pinalli, Lovable. Da tener d’occhio anche il negozio MediaWorld. Il Centro Eurosia (strada
Traversetolo 21/a) con più di trenta punti vendita al suo interno è uno dei centri commerciali più grandi della zona; per chi fosse inteerssato sul sito ufficiale si trova già qualcosa in riferimento al Black Friday 2021: i clienti che parteciperanno alla raccolta punti con la Card Eurosia avranno la possibilità di raccoglierne il doppio con gli scontrini emessi nella giornata di venerdì 26 novembre. Tra i negozi che proporranno offerte: Fiorella Rubino, Motivi, GameStop, Conbipel, Original Marines, Tognoni. La Galleria (Ex-Barilla Center) (via Emilia Est 7B) è una galleria commerciale famosa soprattutto per il cinema multisala e i ristoranti. Tra i punti vendita presso cui approfittare degli sconti ci saranno H&M e la Feltrinelli. Il Centro Torri (via San Leonardo 69A) al suo interno ospita più di quaranta punti vendita ed è il primo centro commerciale della città di Parma, un vero e proprio punto di riferimento per lo shopping da più di trent’anni. Sono previste offerte da Original Marines, Bata, Bialetti Store, Calzedonia e Unieuro. di Chiara Carolina Conte
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Focus Salute
Procreazione medicalmente assistita: all’Ospedale di Vaio al via i lavori per il nuovo Centro
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a Procreazione medicalmente assistita, comunemente detta “fecondazione artificiale”, è l’insieme delle tecniche utilizzate per aiutare il concepimento nelle coppie, nei casi in cui il concepimento spontaneo risulti impossibile o molto improbabile, e nei casi in cui altri interventi farmacologici o chirurgici siano inadeguati. La PMA si avvale di diversi tipi di tecniche, tutte finalizzate a raggiungere una gravidanza. Queste metodiche sono rappresentate da diverse opzioni terapeutiche, suddivise in tecniche di primo livello, semplici, poco invasive e
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caratterizzate dal fatto che la fecondazione si realizzi all’interno dell’apparato genitale femminile, e tecniche di secondo e terzo livello, che sono invece più complesse e invasive e prevedono che la fecondazione avvenga in vitro. Dal 2014, anno in cui è cessato il divieto di fecondazione eterologa in Italia, è prevista la possibilità di un donatore esterno alla coppia per uno o entrambi i gameti. Nelle scorse settimane, all’Ospedale di Vaio, è iniziata la realizzazione della nuova sede del Centro di procrea-
zione medicalmente assistita (PMA), che diverrà operativo nei primi mesi del 2022. Al termine dei lavori infatti, il Centro PMA di terzo livello attualmente attivo nella Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Ospedale Maggiore a Parma, si trasferirà nella nuova struttura fidentina, dove si integrerà con le professionalità già presenti. La nuova struttura, ancora in fase di realizzazione, che occuperà quasi trecento metri quadrati al secondo piano del “corpo M” del complesso ospedaliero, sarà formata dai seguenti spazi: un ambulatorio chirurgico con
Focus Salute NEI PRIMI MESI DEL 2022 LE ATTIVITÀ SI TRASFERIRANNO DALL’OSPEDALE MAGGIORE DI PARMA ALLA STRUTTURA DI FIDENZA, SEMPRE SOTTO LA GUIDA DI BARUSI, NEODIRETTORE DELLA GINECOLOGIA-OSTETRICIA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’AUSL annessa sala preparazione e risveglio dei pazienti, un laboratorio altamente tecnologico, una criobanca dove conservare embrioni e gameti, una sala di osservazione, due ambulatori di visita e una stanza per l’accoglienza delle coppie, oltre a locali di servizio e destinati al personale. A dirigere il nuovo Centro a Vaio è confermato Lorenzo Barusi, laureato in Medicina e chirurgia e specializzato in Ginecologia e Ostetricia, con indirizzo in Fisiopatologia della riproduzione umana. Dopo aver ottenuto un dottorato di ricerca in Scienze ostetriche e ginecologiche, negli anni successivi ha lavorato all’Azienda Usl di Piacenza e all’Azienda Usl di Parma a Vaio. Dal 2014 è responsabile del Centro di procreazione medicalmente assistita (PMA) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Inoltre, allo stesso Barusi è stata affidata dallo scorso maggio la direzione dell’Unità operativa complessa (UOC) di Ginecologia e Ostetricia del Presidio ospedaliero Ausl, incarico che prevede ambiziosi obiettivi di crescita per tutte le attività di reparto, punto di riferimento per le patologie ginecologiche in età fertile ma anche struttura di riferimento in ambito ostetrico, uro-ginecologico e per la patologia cervicale. Nel 2019, il centro PMA all’Ospedale Maggiore di Parma ha assistito 224 pazienti, effettuando 263 cicli di fecondazione in vitro e ottenendo 60 gravidanze. Le pazienti trattate con inseminazione intrauterina sono state 55, con 11 gravidanze ottenute; 52 invece le pazienti trattate con un ciclo di scongelamento degli embrioni,
ottenendo 14 gravidanze. Questi dati, che sono in linea con le percentuali nazionali, si prospettano in crescita nel nuovo centro costruito con le migliori tecnologie e strutture. Altro ambito di attività è la crioconservazione dei gameti maschili e femminili nei pazienti affetti da patologie oncologiche o degenerative. “Con l’apertura del cantiere che consentirà di trasferire all’Ospedale di Vaio il Centro di procreazione medicalmente assistita di terzo livello – ha commentato la direttrice del Presidio ospedaliero dell’Azienda Usl di Parma, Giuseppina Frattini – prosegue un percorso virtuoso di integrazione tra le due Aziende sanitarie di Parma e provincia. Si tratta di un progetto prestigioso e ambizioso, che premia la professionalità e la preparazione dei nostri operatori”. È infatti già operativa l’integrazione con Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma nell’ambito della genetica medica, e per la crioconservazione
dei gameti per i pazienti del Maggiore (con particolari patologie oncologiche, urologiche, ematologiche o neurologiche), prima di sottoporsi a terapie farmacologiche o interventi chirurgici. Il nuovo centro è localizzato in una posizione ottimale per le province di Parma e Piacenza (quest’ultima priva di un centro pubblico di PMA), assumendo il ruolo di struttura pubblica di riferimento per l’Emilia occidentale. di Eleonora Corradi
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Focus Salute
L’importanza della vaccinazione anti-influenzale
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a campagna vaccinale gratuita si rivolge alle donne in gravidanza o nel periodo post partum; i bambini da sei mesi e i soggetti (ragazzi e adulti) con patologie croniche come malattie respiratorie (asma grave, fibrosi cistica); malattie dell’apparato cardio-circolatorio; diabete mellito e altre malattie metaboliche. Altrettanto importante è la vaccinazione per persone di età pari o superiore a 60 anni (con e senza patologie); persone ricoverate in strutture per lungodegenti, familiari e con-
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tatti di persone ad alto rischio; addetti ai servizi pubblici essenziali; il personale degli allevamenti, dei macelli; veterinari pubblici e privati; i medici, il personale sanitario e di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; gli addetti a servizi essenziali (forze dell’ordine, protezione civile, personale dei trasporti pubblici ecc.). Il mezzo per la tutela della propria salute e quella di chi ci sta accanto è il vaccino anti-influenzale, soprattutto
Focus Salute QUEST’ANNO PIÙ CHE MAI È IMPORTANTE AFFIDARSI ALLA SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO ANTI-INFLUENZALE, CHE A PARMA VIENE DISTRIBUITO DALL’AZIENDA USL CON LA COLLABORAZIONE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E DEI PEDIATRI DI LIBERA SCELTA per via della co-circolazione dei virus dell’influenza insieme al coronavirus. Lo scorso anno le misure di precauzione messe in atto per evitare la diffusione del Covid-19 hanno aiutato a ridurre le ospedalizzazioni dovute ai virus influenzali, tuttavia la scarsa espressione di essi non rappresenta una garanzia in quanto ogni anno i virus mietono vittime durante la stagione invernale. I morti causati dall’influenza in Italia
sono circa 8000 l’anno poiché, soprattutto nei pazienti fragili, essa può comportare complicazioni e/o ospedalizzazioni: “La vaccinazione anti-influenzale in questi ultimi anni è stata molto importante, in quanto ha portato un calo dei ricoveri”. Queste le parole di Ettore Brianti, Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Anche dal punto di vista sociale i virus influenzali hanno un costo,
ALCUNI DATI, PARMA E PROVINCIA CAMPAGNA VACCINALE 2020-21: Totale persone vaccinate: 107.990 (+60% rispetto all’anno precedente). CATEGORIE:
+35% soggetti di età pari o superiore ai 65 anni
+86% degli operatori sanitari +277% dei soggetti addetti ai servizi pubblici di interesse collettivo
in quanto i pazienti/lavoratori, se ammalati, potrebbero perdere una o più giornate lavorative. All’Azienda Usl di Parma sono state assegnate, per il momento, 127.000 dosi. I vaccini utilizzati quest’anno sono 4: Vaccino anti-influenzale, usato per la prima volta nel nostro paese nel 2021, ad alto dosaggio indirizzato agli ospiti delle strutture per anziani; due vaccini inattivati, utilizzati a partire dai 6 mesi; un vaccino adiuvato, che contiene una sostanza che prolunga la risposta immunitaria del paziente, utilizzato per le persone con più di 75 anni e per gli immunodepressi. di Ludovica Sarais ed Erika Corso
La MODALITÀ DI PRENOTAZIONE DEL VACCINO è diversa per ogni categoria • Per i bambini dai 6 mesi fino ai 14 anni, a occuparsi della vaccinazione è il servizio di Pediatria di Comunità dell’AUSL nei 4 distretti, attraverso la richiesta del Pediatra di libera scelta che deve riportare la patologia del bimbo da vaccinare. Per fissare l’appuntamento si può chiamare il numero 0521.1686811 dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 18:00, il sabato fino alle 13:30. • Per le persone con patologie croniche (a partire dai 14 anni) e di età pari o superiore ai 60 anni è necessario
rivolgersi al proprio medico di famiglia che si occuperà di fissare l’appuntamento per la vaccinazione • Le persone appartenenti alle altre categorie “a rischio” devono fare richiesta compilando il modulo online presente sul sito www.ausl.pr.it • Tutti gli altri cittadini che non rientrano tra le categorie precedenti possono ricorrere alla vaccinazione tramite la prescrizione del medico, alla quale seguirà l’acquisto in farmacia del vaccino e la somministrazione da parte del medico o pediatra di famiglia.
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IL 1° TERMOMETRO DIGITALE “TASCABILE”
ERGONOMICO Una presa comoda e intuitiva
Accurato nella misurazione (+- 0,1°C) • Eliminazione dell’errore di sistema dovuto a una errata distanza di misura o a un irraggiamento luminoso eccesssivo. Il dispositivo effettua la misurazione solo dopo aver rilevato il contatto con il paziente (tecnologia TST)
Rapido (1s), semplice e intuitivo • Una volta acceso e pronto alla misurazione (il dispositivo effettua un auto-check di 5 secondi ogni volta che viene acceso), basta appoggiarlo alla fronte e in 1 secondo viene misurato il valore termico dell’infrarosso emesso dal corpo e visualizzato il corrispondente valore di temperatura corporea. • Basta un click e dopo pochi secondi il dispositivo è pronto all’uso. Non è necessario premere di nuovo alcun pulsante, ne per la prima misurazione ne per quelle successive. Dopo ogni misurazione, basta infatti attendere l’accensione della luce blu lampeggiante per appoggiarlo nuovamente alla fronte ed eseguire subito una nuova misurazione.
LARGO DISPLAY LCD Ampia e chiaravisibilità
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Influenza e Covid, le regole da continuare a seguire CON LA VACCINAZIONE ANTI CORONAVIRUS E LE MISURE DI SICUREZZA CHE SI ALLENTANO, L’INFLUENZA SARÀ PIÙ DIFFUSA
È
risaputo che il Covid ha cambiato il nostro modo di vivere e questo, inevitabilmente, ha avuto delle conseguenze su fenomeni stabili come l’influenza stagionale. Se l’anno scorso l’epidemia dell’influenza non è proprio iniziata, grazie alle misure di sicurezza messe in atto per evitare la diffusione del Covid-19, quest’anno potrebbero esserci non pochi casi.
Come comportarsi, dunque, se si dovessero presentare sintomi come febbre, dolori muscolari, naso che cola, comuni a molti virus respiratori stagionali? Poiché alcuni dei sintomi dell’influenza, del COVID-19 e di altre malattie respiratorie sono simili, per capire di cosa si tratta non ci si può basare unicamente sui soli sintomi, ma è necessario il test specifico, unico modo per confermare una diagnosi. La prevenzione, dunque, resterà fondamentale anche in questi mesi. È importante mantenere uno stile di vita sano, rispettare le norme sul distanziamento e indossare la mascherina nei luoghi affollati, evitare assembramenti, e, soprattutto per
REGOLE DA RISPETTARE: 1. Lavarsi con cura e spesso le
mani con acqua e sapone, sono utili ed efficaci anche detergenti per le mani a base di alcol
2. Coprire naso e bocca con un
fazzoletto monouso quando si tossisce o starnutisce e poi gettarlo
3. Evitare di toccare naso, bocca e occhi con le mani
4. Aprire la finestra per far circolare l’aria
5. In caso di sintomi influenzali,
rimanere a casa e limitare i contatti con altre persone per evitare di infettarle
le categorie a rischio, sottoporsi alla vaccinazione anti-influenzale. di Erika Corso
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Focus Salute
Risonanza Magnetica Mammaria, quando va eseguita e chi può richiederla UNA TECNOLOGIA AD ELEVATA SENSIBILITÀ DIAGNOSTICA. NE PARLIAMO CON LA DOTTORESSA MARTINA GABRIELLA DURANTE, SPECIALISTA IN DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL POLIAMBULATORIO DALLA ROSA PRATI individuare noduli di piccole dimensioni, a volte non riconoscibili con le normali metodiche tradizionali. Si tratta, quindi, di un esame complementare che non deve sostituire la mammografia e l’ecografia.» In quali casi viene eseguita? «Non è applicabile a tutte le pazienti. L’esame viene eseguito in casi selezionati che, secondo le linee guida, sono:
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l tumore al seno è la neoplasia femminile più diffusa, con un’incidenza sempre in crescita anche tra le più giovani. In Italia sono circa 850.000 le donne che hanno vissuto la malattia, anche se a fare da contraltare è la percentuale di guarigione che supera nel nostro paese l’80%. Fondamentale resta la diagnosi precoce, che passa dalla prevenzione. “Oggi la tecnologia avanzata e la diffusa cultura degli screening periodici consentono di diagnosticare precocemente l’insorgenza del tumore al seno – spiega la dottoressa Martina Gabriella Durante, Specialista in Diagnostica per Immagini del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati Gruppo GHC. Gli esami diagnostici di base necessari sono: la mammografia con l’eventuale associazione dell’ecografia. La mammografia si fa solitamente, salvo casi particolari, a partire dai 40 anni, con una sequenza annuale, e dai 50 ai 74 anni, con una cadenza biennale. Esistono poi esami più accurati, come la RMM, la Risonanza Magnetica Mammaria.” In cosa consiste la Risonanza Magnetica Mammaria? «Si tratta di un esame diagnostico molto accurato, con un’elevata sensibilità diagnostica, che permette di
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donne ad elevato rischio genetico famigliare di sviluppare un carcinoma mammario nell’arco della loro vita; nei casi di Cup Syndrome, ossia la ricerca di un tumore mammario sconosciuto in presenza di metastasi a livello dei linfonodi ascellari; nella valutazione di neoplasie mammarie dopo chemioterapia neoadiuvante; nei follow up, in caso di tumore già studiato, per differenziare una recidiva da una cicatrice; nello studio delle protesi mammarie; per la
ricerca di bilateralità, multicentricità, multifocalità in caso di neoplasie già individuate radiologicamente. La multicentricità indica la presenza di più tumori n quadranti diversi, la multifocalità è invece la presenza di tumori nello stesso quadrante.» Viene eseguita con mezzo di contrasto? «Sì, è utilizzato il mezzo di contrasto paramagnetico contenente gadolinio somministrato per via endovenosa. L’unico caso in cui la risonanza viene eseguita senza mezzo di contrasto è lo studio delle protesi mammarie.» È un esame esente da raggi X? “L’esecuzione della risonanza non richiede l’utilizzo di raggi X.” Quanto dura? «Ha una durata media dai 15 ai 25 minuti.»
Via Emilia Ovest, 12/A - 43126 Parma Tel. 0521.2981 - Fax. 0521.994204 info@dallarosaprati.it www.poliambulatoriodallarosaprati.it
Focus Salute
Cammina con noi sul Sentiero d’Arte per battere il tempo UNA CAMMINATA A SCOPO BENEFICO PER IMPARARE AD AVERE MENO PAURA DELLA MALATTIA DELL’ALZHEIMER
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anghirano-Torrechiara: 6 km di natura, aria fresca per nutrire anima e corpo. Un percorso che accoglie, in una domenica autunnale, un’iniziativa per la sensibilizzazione sul tema della cultura e dell’attività fisica come prevenzione del deterioramento cognitivo. Questo è l’obiettivo principale della camminata non competitiva organizzata dalla Sezione di Parma di AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer), insieme ad Associazione Sentiero d’Arte ODV e Comune di Langhirano, con il patrocinio di Parma Io ci sto! e Parchi del Ducato. Protagonisti dell’evento adulti e bambini, che si sono incamminati lungo una strada ricca di storia. A parlarne
è il Dott. Furlotti, presidente dell’AIMA: “Un sentiero che attraversa il canale San Michele, canale medievale costruito per portare acqua ai cantieri. A partire dal 1448, anno in cui il castello fu terminato, il condotto divenne un’arteria fondamentale per l’agricoltura estensiva della nostra pianura. Il canale passa a monte della provinciale, ed è in mezzo ai vigneti che contornano le mura del castello di Torrechiara: un contesto naturalistico stupendo”. A rendere la camminata ancor più ricca da un punto di vista culturale è la presenza di opere d’arte di artisti contemporanei, nate dalle ceneri di un grave incendio che ha coinvolto il salumificio della famiglia Galloni. 11 Opere sparse lungo questo sentiero in mezzo ai boschi, ai vigneti e alle colline del territorio. Cultura e attività fisica: un connubio perfetto a dimostrazione degli ultimi 10 anni di ricerca. Due elementi imprescindibili per la prevenzione di Alzheimer e per l’integrazione sociale. Una mission, quella dell’AIMA, che va avanti da oltre 25 anni, dal 1994, e che riprende il tema della trasversalità e dell’inter-
generazionalità. “La presenza di tanti giovani sta a significare che la malattia può smettere di far paura, altro importante obiettivo della camminata”, queste le parole di Davide Battistini, di Sinapsi Group, che ha preso poarte alla giornata. Protagonisti anche gli atleti di Special Olympics, movimento che nasce come lavoro di inclusione di persone con disabilità. Lo sport è il mezzo attraverso cui rendere questi sportivi speciali degli individui autonomi. “Il primo del podio è, per noi, quello che riesce nel suo percorso e con le sue capacità a migliorarsi nell’autonomia”: affferama Federica Pattini dell’Associazione Sanseverina. di C. C. Conte, E. Corso, L.Sarais
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NOLEGGIO (CYCLETTE, CARROZZINE, LETTI) SANITARI (CALZE TERAPEUTICHE, CALZATURE FISIOLOGICHE, AEROSOL, TERMOFORI, SFIGMOMANOMETRI) ORTOPEDIA CON LABORATORIO (BUSTI, PLANTARI SU MISURA,TUTORI, COLLARI, GINOCCHIERE) PROFESSIONALE (ARREDO AMBULATORIALE, DIAGNOSTICI, MONOUSO, PRONTO SOCCORSO, FERRI CHIRURGICI) TERZA ETÀ (AUSILI INVALIDI, LETTI A MANOVELLA, LETTI ELETTRICI, CARROZZELLE, POLTRONE ELETTRICHE, DEAMBULATORI, STAMPELLE, CONVENZIONATO AUSL)
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18 novembre 2021: Giornata Mondiale sul tumore al pancreas IL MESE DEDICATO ALLA CONSAPEVOLEZZA E ALLA SENSIBILIZZAZIONE DI UNA PATOLOGIA ANCORA POCO CONOSCIUTA
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ovembre è il mese dedicato alla consapevolezza sul tumore al pancreas: un tumore silente che non sempre presenta sintomi evidenti, motivo per cui è uno di quelli che hanno un tasso di mortalità tra i più alti nonostante i progressi delle cure. In tutto il mondo si svolgeranno iniziative il cui scopo è divulgare informazioni su questa patologia che colpisce oltre 13.500 persone. Solitamente, nelle fasi iniziali della malattia i sintomi non si manifestano, oppure non sono sufficientemente specifici per suscitare il sospetto di una neoplasia. Ciò si traduce in un frequente ritardo nella diagnosi, che spesso viene formulata solo quando il tumore è già in uno stadio avanzato e si è diffuso in altre parti del corpo. Il pancreas è un organo che si compone di una testa, di un corpo e di una coda. Esso ha due funzioni principali: – produrre i succhi pancreatici che servono a digerire il cibo; – produrre alcuni ormoni, come l’insulina, che regolano i meccanismi di assorbimento ed utilizzo metabolico dei nutrienti (come gli zuccheri). La porzione che secerne i succhi pancreatici si definisce pancreas esocrino ed è da qui che origina la maggior parte dei tumori pancreatici (95%). FATTORI DI RISCHIO I fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppo di questa malattia sono: il diabete mellito, la pancreatite, il fumo, l’obesità, l’età
(dopo i 60 anni) e presenza in famiglia di malattie genetiche. Non si ha disponibilità nel determinare uno screening o dei metodi per la diagnosi precoce del cancro pancreatico, tuttavia, se la diagnosi viene fatta precocemente ed il paziente può essere sottoposto ad intervento chirurgico, le probabilità di sopravvivenza aumentano di dieci volte. Anche sensibilizzare la popolazione e aumentare la consapevolezza sui sintomi più vaghi e attribuibili ad altre condizioni (dolore addominale o un dolore postero-centrale, l’inspiegabile calo ponderale, l’ittero, l’anoressia, la nausea e il diabete di nuova insorgenza) è un importante passo per la prevenzione. Per quanto riguarda le terapie, si procede sia con interventi e operazioni chirurgiche, sia con chemioterapia. I casi operabili sono una minoranza, circa 20%-30% .
L’ASSOCIAZIONE NASTRO VIOLA Nastro Viola è un’associazione che offre sostegno alla lotta al tumore al pancreas, contribuendo alla divulgazione scientifica sui sintomi al fine di favorire una diagnosi precoce. Tra gli obiettivi: campagne di informazione destinate ai medici di base: l’organizzazione di eventi finalizzati alla raccolta fondi; la raccolta di donazioni e contributi volontari. Anche questo anno torna la campagna di sensibilizzazione “FACCIAMO LUCE SUL TUMORE AL PANCREAS”: il 18 Novembre si illumineranno di viola luoghi pubblici e privati delle città aderenti all’iniziativa. di Chiara Carolina Conte
L’IMPORTANZA DELLA RICERCA Alla ricerca per il tumore al pancreas viene destinato solo il 2% dei fondi europei, una cifra ancora molto bassa rispetto ai casi che colpiscono i pazienti ogni anno e al tasso di mortalità. L’Associazione Italiana Studio Pancreas, si occupa di studiare la suscettibilità genetica al cancro del pancreas attraverso la raccolta di dati epidemiologici. Tra le loro attività: la creazione di un Registro Italiano del Cancro Familiare del Pancreas, che raccoglie dati su pazienti con tumore pancreatico familiare o associato a sindromi ereditarie attraverso un questionario online e uno studio che descrive i soggetti a rischio e le metodologie di screening da poter utilizzare in tali soggetti per l’identificazione tempestiva della malattia.
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Autunno e perdita dei capelli: cosa c’entrano le castagne? LA CADUTA STAGIONALE DEI CAPELLI PUÒ DIPENDERE DA DIVERSI FATTORI; DALLO STRESS A UN’ALIMENTAZIONE SCORRETTA.
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urante l’autunno, detto anche il periodo delle castagne, la perdita dei capelli aumenta di circa il 30% rispetto al resto dell’anno. Le castagne sono responsabili della caduta dei capelli? Non hanno direttamente a che fare con la caduta dei capelli, ma attraverso questo frutto ci si riferisce all’autunno, il periodo in cui se ne ha la raccolta e il consumo. È credenza comune che la perdita dei capelli sia dovuta al cambio di temperatura e di stagione, ma in realtà la caduta è dovuta alla variazione delle
ore di luce nell’arco della giornata. La castagna è un alimento salutare? Si, le castagne rappresentano un alimento nutriente che si può utilizzare per creare delle ottime ricette. Esse sono utili per il buon funzionamento dell’intestino, del sistema nervoso e della circolazione. Ci sono dei modi per prevenire la perdita dei capelli? Sicuramente la prevenzione; bisogna prendersi cura dei capelli non solo con prodotti specifici, ma soprattutto assumendo uno stile di vita sano, svolgendo regolare attività fisica e limitando gli alcolici, e una corretta alimentazione, assumendo le vitamine che permettono ai bulbi piliferi di rafforzarsi. Per aumentare le difese, bisogna quindi accertarsi di assumere la giusta dose di vitamine: - LA VITAMINA A favorisce la crescita e rafforza i capelli; è contenuta nelle uova, nell’olio d’oliva, nelle verdure, nel latte, ma anche in altri alimenti - LA VITAMINA B, invece, previene la
caduta dei capelli e li nutre in profondita; essa si può trovare nei formaggi, nel pesce, così come in altri alimenti. - LA VITAMINA C aiuta il cuoio capelluto e tutte le cellule del nostro corpo; si può trovare negli agrumi, nei peperoni crudi, kiwi. - L’ACQUA è importantissima, non solo per i capelli. Si sconsigliano invece le bevande gassate, alcoliche ed energetiche. - IL FERRO è contenuto nelle verdure (a foglia verde scuro) come bietole e spinaci, nei cereali, nei legumi, nella carne magra e nella frutta secca (come le mandorle). - LA VITAMINA E, antiossidante, si trova all’interno di noci e olio d’oliva. La castagna si può utilizzare per creare diversi piatti, sia dolci che salati. Ecco quindi una sfiziosa ricetta che ha come protagonista la castagna. di Ludovica Sarais
GNOCCHI DI CASTAGNE INGREDIENTI: • 450 g di farina di castagne • 50 g di farina 00 • 2 uova • sale • 100 g di Burro • 1 confezione da 350 g di Formaggini • 1,5 l di brodo • latte Preparazione Per preparare gli gnocchi di castagne prendete una ciotola, versate le
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due farine e fate un buco al centro nel quale sguscerete le uova. Amalgamate bene l’impasto aggiungendo acqua quanto basta per ottenere un impasto liscio ed omogeneo; avvolgete nella pellicola e fate riposare 30 minuti in frigorifero. Scaldate il brodo e portatelo lentamente a bollore; prendete un pentolino e fate sciogliere il Burro. Mettete in una ciotola i Formaggini, lavorateli con una forchetta fin quando saranno ben cremosi, aggiungendo poco latte per volta.
Ricavate dall’impasto di castagne dei rotolini da cui ricaverete gli gnocchi; cuoceteli nel brodo per 20 minuti. Disponete gli gnocchi in una ciotola, conditeli prima con il Burro poi con la crema di Formaggini, mescolando bene il tutto. Servite i vostri gnocchi di castagne ben caldi.
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Eutanasia legale: facciamo il punto IL CASO ITALIANO, MODELLI EUROPEI FAVOREVOLI E IL REFERENDUM ABROGATIVO
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l termine “eutanasia” deriva dal greco: eu=buono, e thanatos=morte. Nel significato corrente, il termine si è evoluto fino a designare l’atto con cui si aiuta a concludere la vita di un’altra persona, affetta da un male incurabile, allo scopo di evitarle inutili sofferenze. Sia l’opinione pubblica che la classe politica sono divise sul tema. IL CASO ITALIANO Attualmente in Italia l’eutanasia costituisce reato e rientra nelle ipotesi previste e punite dall’articolo 579 (Omicidio del consenziente) o dall’articolo 580 (Istigazione o aiuto al suicidio) del Codice Penale. E’ possibile solo richiedere il suicidio medicalmente assistito, ossia l’aiuto indiretto a morire da parte di un medico. Le condizioni richieste sono quattro: la persona che ne fa richiesta deve essere pienamente capace di intendere e volere, deve avere una patologia irreversibile portatrice di gravi sofferenze fisiche o psichiche, e deve sopravvivere grazie a trattamenti di sostegno vitale. PRIME PROPOSTE DI LEGGE Nel 2013 l’Associazione Luca Coscioni ha depositato una proposta di legge di iniziativa popolare: “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia”, la proposta è attualmente in esame. Una svolta è avvenuta con la Legge 219/2017, che stabilisce come “nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consen-
so libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge.” La morte che sopravviene per sospensione di trattamenti è inevitabilmente più lenta di quella che si potrebbe procurare con eutanasia attiva o con un suicidio assistito. VICENDA ANTONIANI-CAPPATO Uno dei casi più noti è quello di Marco Cappato, che ha aiutato Fabiano Antoniani (DJ Fabo), rimasto cieco e tetraplegico a seguito di un incidente, a porre fine alla propria vita nel 2017, accompagnandolo in Svizzera. Trattandosi in questo caso di suicidio assistito, l’attivista si è autodenunciato al rientro in Italia. Ma la Corte Costituzionale “ha ritenuto non punibile, a determinate condizioni, chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile”. Il caso di DJ Fabo ha reso sempre più necessaria la promulgazione di una legge relativa all’eutanasia. IL MODELLO DELLA SVIZZERA In Europa il suicidio assistito è legale in diversi Paesi, ma solo le cliniche della Confederazione elvetica offrono il servizio anche ai cittadini stranieri. In queste strutture viene praticato il suicidio
assistito. Deve essere l’ammalato ad assumere i farmaci che lo uccideranno, se le condizioni del paziente non lo consentono, i medici elvetici non possono fare nulla per lui. Requisito indispensabile per ottenere l’approvazione dalle strutture è l’irreversibilità della malattia, che deve essere clinicamente accertata e senza possibilità di guarigione. I medici svizzeri sono tenuti, in ogni caso, a far desistere i pazienti fino all’ultimo. Il malato può decidere di tornare indietro in qualsiasi momento, o anche di stabilire una nuova data. Il costo è di diecimila euro. IL REFERENDUM EUTANASIA LEGALE La richiesta di un referendum abrogativo per depenalizzare l’eutanasia nel nostro paese, è stata presentata alla Corte Suprema di Cassazione il 20 aprile 2021. Le firme raccolte sono state più di un milione, per chiedere la parziale abrogazione del reato di omicidio del consenziente, Se a gennaio 2022 sarà approvato dalla Consulta, il referendum dovrebbe svolgersi tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022. di Chiara Carolina Conte
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“(imm)UNITÀ di STRADA” Storia di storie di persone comuni DISEGNI IN MOSTRA DI FOGLIAZZA ISPIRATI AL DROP-IN DI PARMA
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iduzione del danno, a questo lavoriamo”. È con questo principio che dal 6 al 27 novembre a Parma il servizio “Drop-in” (Strada dei Mercati) si racconterà alla Farmacia San Filippo Neri, grazie ai disegni di Gianluca Foglia, in arte Fogliazza, che ha realizzato in collaborazione con Unità di Strada di Parma la mostra ‘(imm)Unità di Strada’: una
selezione di volti e storie disegnati. Diverse le sezioni della mostra: ritratti di utenti; illustrazioni sulla prevenzione dell’uso di sostanze; libera interpretazione di un fatto di cronaca reale nel ‘Diario di Maria Chiara”, morta per eroina a 18 anni. Una sezione speciale racconta le storie degli utenti attraverso ritratti fotografici e un video documentario realizzati da Innerstoriesi. ASP Parma e Unità di Strada iportano a conoscenza una realtà, l’uso di sostanze, in crescita, che coinvolge fasce d’età sempre più basse. Foglia è disegnatore, illustratore, docente di laboratori, autore e interprete teatrale, collaboratore de il Fatto Quotidiano; si interessa soprattutto di tematiche sociali, dalla memoria alla pedagogia. “Sono una persona fortunata e credo sia giusto restituire un pizzico della propria fortuna. Soprattutto provo un’ammi-
razione nei confronti degli educatori di Unità di strada perché fanno un mestiere straordinario che li espone a ogni tempesta umanitaria – afferma Foglia -. Lo scopo della mostra è portare la periferia al centro, attraverso il lavoro di Unità di strada, che aiuta le persone in difficoltà”. “La riduzione del danno si basa su un atteggiamento di accoglienza incondizionata per persone vulnerabili, senza se e senza ma - dice Gilberto Gerra del Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Ausl - come emerge dal progetto è importante rimuovere i pregiudizi su cui si fondano scelte colpevolizzanti e punitive”. L’Unità di Strada si occupa della qualità di vita (riduzione del danno e dei rischi) attraverso il contatto, l’aggancio e l’accoglienza sul territorio di chi abusa di sostanze stupefacenti e alcol.
“LA RELAZIONE CHE CURA” nuovo volume di Progetto Itaca Chi affronta un disturbo della salute mentale è alle prese con un nemico subdolo, potente, tenace. Se è vero nella maggior parte dei casi i farmaci di ultima generazione sono di grande supporto in questo cammino, il contributo della comunità resta indispensabile: una comunità in grado di accogliere e sostenere le famiglie – spesso lasciate a se stesse e non considerate nel progetto di cura - ma anche di abbandonare stigma e pregiudizi, che poi sono gli ultimi, granitici manicomi rimasti. Di questo parla il libro “La relazione che cura. Le voci della
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salute mentale a Parma”, realizzato dall’associazione Progetto Itaca Parma in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale dell’Azienda USL locale e presentato in occasione della Giornata della Salute Mentale al Palazzo del Governatore. Tra le sue pagine Donatella Carpanese e Laura Ugolotti hanno raccolto le voci di medici, operatori, istituzioni, pazienti, famigliari e volontari, per raccontare l’evoluzione dei servizi psichiatrici territoriali dalla legge 180 ad oggi. La rivoluzione che ha portato alla chiusura degli ospedali psichiatrici – narrata
nel volume edito da Progetto Itaca Parma nel 2019, “Bisognava provarci” - era infatti ispirata dalla necessità di una risposta diversa alla malattia mentale: nel nuovo libro l’associazione – attiva a Parma dal 2013 con servizi gratuiti di sostegno, informazione e reinserimento per le persone con disturbi della salute mentale e per le loro famiglie – restitusce un affresco appassionante di come la nostra città abbia provato a dare questa risposta; non senza difficoltà - inevitabili nel costruire una rete di servizi del tutto inediti – ma sempre
tesa verso l’obiettivo di restituire ai malati la possibilità di un progetto di vita. “La relazione che cura” è “Bisognava provarci” sono in vendita presso Progetto Itaca Parma, info@progettoitacaparma.org, tel 347 0599985, www.progettoitacaparma.org
Focus Salute
Proprietà e benefici della zucca: perché fa bene LA ZUCCA È IPOCALORICA, RICCA DI VITAMINA C E FA BENE ALLA PELLE, PER QUESTO VIENE UTILIZZATA ANCHE IN COSMETICA
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overa di calorie, ma naturalmente ricca di fibre, la zucca è un ortaggio dalle qualità antiossidanti. È simbolo della festa di Halloween, nonchè protagonista di numerose ricette: dalla pasta fresca ai risotti; dai contorni ai biscotti. Tra ottobre e novembre la zucca colora di arancio vivace le vetrine dei negozi e anche le nostre tavole. La zucca, però, non è solo protagonista di “dolcetti o scherzetti”. Le proprietà di questo frutto, della famiglia delle Cucurbitaceae (la stessa delle zucchine, dei cetrioli, dell’anguria e del melone) sono moltissime. Sembrerebbe essere, infatti, un buon alleato per il cuore in quanto aiuta a ridurre il colesterolo. È ricchissima di acqua e povera di zuccheri, tanto da essere utilizzata come elemento da inserire nelle diete perché è ad alta digeribilità e stimola la diuresi, poiche i semi contengono infatti la cucurbitina, una sostanza utile nella prevenzione delle disfunzioni e dei disturbi dell’apparato urinario. Contiene carotene, sostanza che l’organismo utilizza per produrre vitamina A, con proprietà antiossi-
danti e antinfiammatorie. Oltre alla vitamina A, la zucca è ricca di vitamine C e B1 insieme a molti minerali tra cui calcio, fosforo sodio e potassio. Mangiando la zucca si assimilano anche i flavonidi, che combattono i radicali liberi dell’ossigeno, mantenendo le cellule più giovani. I BENEFICI DELLA ZUCCA TRA COSMESI E CUCINA Anche in ambito cosmetico la zucca ha numerose proprietà. È amica
della pelle e spesso viene utilizzata per preparare maschere nutrienti per il viso. La sua polpa è in grado di lenire le infiammazioni cutanee e viene impiegata nelle creme fai da te da utilizzare in autunno. Per quanto riguarda la cucina, la zucca si può utilizzare in molteplici ricette, gustandola in tante varianti che vanno da antipasti fino al dolce, in abbinamento ad altri frutti di stagione come le castagne, il melograno e i fichi. Per sfruttare al meglio la ricchezza in carotenoidi e beneficiare delle loro proprietà, dobbiamo ricordarci che questi sono solubili nei grassi. Quindi, per facilitarne l’assorbimento da parte del nostro organismo, non dimentichiamo di condire la zucca con dell’olio extra vergine di oliva. In alternativa all’olio si può scegliere della frutta secca a guscio (ad esempio noci, mandorle, pistacchi) ricca di grassi “buoni”. di Erika Corso
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Inserto dedicato ai bambini e ai genitori
Al via il nuovo progetto che coinvolge l’orto botanico di Parma e l’Istituto G.B. Bodoni
L’ORTO BOTANICO come laboratorio didattico
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li orti botanici, nati per aiutare medici e farmacisti a studiare i medicinali, hanno svolto diverse funzioni. “Innanzitutto, rappresentano lo scrigno della biodiversità di un luogo, ma sono anche il regno dell’educazione ambientale – dice Renato Bruni, direttore scientifico dell’Orto Botanico -. Essi, inoltre, sono diventati la culla di variegati organismi vegetali provenienti dai diversi paesi del mondo. Il loro arrivo, dovuto a svariati motivi, economici ed estetici, ha caratterizzato il nostro paese dall’800 in poi”. A tal proposito, presso l’orto botanico della città prenderà il via un progetto che coinvolgerà L’Istituto Tecnico Economico
“G.B. Bodoni”, relativo alla storia degli orti botanici e alle funzioni che un tempo essi hanno avuto collegandole al tema dell’interculturalità. “L’iniziativa coinvolge i ragazzi di una delle classi dell’Istituto, ai quali, dopo essere stati divisi in coppie, verrà affidata una pianta, di cui successivamente dovranno analizzare la storia che la caratterizza – continua Bruni -, studiando la provenienza e il bagaglio culturale e mitologico ad essa collegato”. Dopodiché i ragazzi dovranno creare un video di qualche minuto condensando le informazioni ottenute; dall’anno prossimo poi questi filmati diventeranno materiale informativo per la struttura, in quanto saranno utilizzati proprio per permettere ai
visitatori di conoscere tutti i tipi, o la maggior parte, delle piante presenti all’interno della struttura. Questo laboratorio didattico finirà nel mese di aprile del prossimo anno e sarà quindi un lavoro lungo ma molto stimolante per i ragazzi che, in precedenza, non si sono mai trovati davanti a un’esperienza simile. “Diversi saranno i tipi di piante coinvolti – ha detto Renato Bruni -: dal Ginkgo alla Metasequoia del Tibet; dal Bambù a una collezione di piante succulente, che permetteranno ai ragazzi di conoscere diversi tipi di vegetali, mescolando piante del territorio con piante che arrivano da lontano”. L’orto botanico rappresenta quindi un’isola multiculturale che ospita piante che provengono da luoghi diversi grazie alla capacità che esse hanno di adattarsi alle condizioni che trovano nel luogo in cui vengono importate. di C. C. Conte, E. Corso, L. Sarais
Renato Bruni, direttore scientifico dell’Orto Botanico
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le News
a cura di Eleonora Corradi
Scoutismo: il metodo educativo dei lupetti
In un mondo in cui i bambini sono sempre più immersi nella tecnologia lo scoutismo offre un’alternativa per una vita di gioco all’aria aperta. I Lupetti, o il branco, è la prima parte del percorso scout: si riuniscono bambini tra gli 8 e i 12 anni, che si ritrovano per giocare insieme, sotto la guida di capi educatori. Il filo conduttore e tematica per le attività è tratto da “Il libro della Giungla” di Rudyard Kipling, riadattato dal metodo scout che utilizza come strumento per educare i bambini alla vita nella natura, permettendo loro di giocare con la fantasia attraverso questo linguaggio adatto all’età e facendogli vivere questa avventura in maniera attiva. L’obiettivo è quello di crescere e formare “veri cittadini”, sotto la guida valoriale del fondatore dello scoutismo, Baden Powell, per aiutare e supportare i ragazzi nella crescita e nello sviluppo
fisico e nelle abilità manuali al di fuori della scuola della famiglia. I Capi scout, Vecchi Lupi per quanto riguarda il branco, si occupano settimanalmente di riunire i bambini, di solito il sabato pomeriggio, per organizzare attività di gruppo all’insegna della condivisione e del rispetto per l’ambiente. Al tempo stesso ogni lupetto è seguito da vicino per una crescita personale e impara seguendo l’esempio dei più grandi. I bambini sono esortati a compiere Buone Azioni (BA) all’interno del proprio gruppo e nella vita di tutti i giorni, stimolati ad essere autonomi e fare sempre “del proprio meglio”, che è anche il motto del branco. Per chi volesse far provare quest’esperienza ai propri figli, può rivolgersi ai numerosi gruppi organizzati presenti sul territorio.
Disney: chiudono tutti gli store in Italia
Come già si preannunciava da maggio, l’azienda Walt Disney ha deciso di chiudere tutti i suoi 15 store fisici in Italia. Disney si dedicherà unicamente alla vendita online di gio-
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cattoli e gadget a tema, scelta che non riguarda solo il nostro paese, ma anche tutta Europa e gli Stati Uniti, dove hanno cessato l’attività nell’ultimo anno più di 60 negozi. In ottobre ha detto basta anche
l’ultimo degli store, in centro a Milano, in corso Vittorio Emanuele, con la consapevolezza effettiva dell’addio del colosso del divertimento all’Italia. Scelta aziendale criticata da molti, che ha provocato la perdita del lavoro di più del 70% del personale assunto negli store e ha tolto all’azienda un’importante possibilità di contatto diretto con i bambini, abituati ormai a incontrare i loro personaggi anche dal vivo e non solo attraverso uno schermo. La magia portata da questi negozi è andata scemando con la chiusura progressiva dei punti vendita, per poi spegnersi del tutto a Milano, con grande delusione di piccoli, ma anche adulti, a cui è stata tolta la possibilità di sognare.
le News L’importanza del sonno nella vita dei neonati Il sonno è un fenomeno complesso che muta e cambia durante la crescita di ognuno di noi e in ogni fascia di età ci sono esigenze diverse. Nelle prime fasi di vita i bambini dormono per il 70-80% del tempo al contrario delle persone anziane, a cui bastano poche ore per essere riposati. Nonostante ogni neonato sia diverso dagli altri, tutti sono accomunati da un grande bisogno di dormire, perché il sonno influisce fortemente sulla crescita per quanto riguarda lo sviluppo celebrale. La fase REM, dove il neonato si trova per circa il 50% del tempo in cui dorme, è quella del sonno leggero, durante la quale si sviluppano i sogni: è la più importante, perché tutto ciò che è stato appreso durante la giornata si consolida nella mente del bambino e avviene la secrezione degli ormoni della crescita, il cervello si ripulisce dalle tossine e si sviluppa il sistema immunitario. Questa fase si riduce al 25%
del totale intorno ai 2-3 anni per poi raggiungere il 20% intorno a 6 anni, come negli adulti. Il sonno per il neonato non è continuo, ma un alternarsi di cicli che vanno tra i 90 e i 120 minuti, in cui si vedono le due fasi: REM e non REM. Il risveglio frequente del neonato è dovuto alla paura naturale del bambino per l’allontanamento della figura genitoriale o di accudimento. Un meccanismo di difesa che si instaura anche nei mammiferi, che sé seguito da una difficoltà nel riaddor-
mentarsi autonomamente. È importante lasciare che nel neonato si regolarizzino autonomamente i cicli di sonno e che dorma tutto il tempo necessario a sviluppare il proprio ritmo. Per aiutarli in questo è utile creare un rituale che preceda il sonno, cosicché il bambino si possa addormentare sempre nello stesso modo, non si deve spostare il neonato durante il sonno e non bisogna metterlo a letto esausto: si sveglierà solo più nervoso e prima del dovuto!
Caccia al tesoro naturalistica-ambientale Durante la Caccia al tesoro naturalistica-ambientale al Parco della Cittadella domenica 21 novembre, i bambini avranno modo di scoprire i tesori naturalistici e storici di Parma con una guida naturalistica straordinaria: Giacomo Galli di Le Visite Insolite che già ha accompagnato BimbòArte e i bambini in altri percorsi. La fascia di età consentita racchiude bambini tra i 5 e i 13 anni e la partecipazione sarà gratuita su prenotazione fino ad esauri-
mento posti (max 15 bambini con 1 adulto accompagnatore). L’organizzazione della giornata prevede il ritrovo alle ore 10 davanti all’ingresso del parco Cittadella in via Passo Boule. La partecipazione alla caccia al tesoro è gratuita grazie al sostegno di Naturasì di Parma che offre ai bambini prenotati anche un kit merenda, da ritirare sabato 20 novembre presso il loro punto vendita in via Emilia Est 218/A (solo previa prenotazione e ricevimento email di conferma). I bambini e ragazzi saranno accompagnati da un adulto di riferimento e viene rischiesto loro di indossare scarpe e abbigliamento comodi oltre al green pass per chi avesse più di 12 anni. la manifestazione si svolgerà nel rispetto delle normative di prevenzione del COVID 19 in vigore. È necessario rimanere per tutta la durata della caccia al tesoro lungo il percorso definito seguendo la guida. In caso di uscita dal percorso siete pregati di avvisare quest’ultima o uno degli organizzatori. Prenotazione su eventbrite (1 biglietto acquistato da un adulto vale per 1 adulto e 1 bambino) o al 335 7231625.
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U. S. AUDACE E ZEBRE RUGBY insieme per il sociale Le due società creano un “inedito” gemellaggio
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l calcio e il rugby sono due sport diversi ma che devono possedere lo stesso codice etico. Sono due realtà apparentemente distanti, ma che hanno molto in comune”, così il presidente delle Zebre Rugby Michele Dalai introduce l’inizio di un percorso con l’U. S Audace per costruire insieme una serie di progetti condivisi. “La scelta di creare questa partnership sportiva e sociale, nasce dall’aver trovato ideali comuni di promozione di fair play e rispetto dentro e fuori il campo - sostiene il presidente dell’Audace Luigi Mavilla -. Valori che promuoviamo da sempre attraverso il nostro Codice Etico e la figura dell’Audacino”. L’attività sportiva ha una funzione educativa e sociale ed è un veicolo attraverso il quale è possibile apprendere valori reali e confrontarsi facendo un’attività affascinante e allo stesso tempo istruttiva. Ma sono molti i progetti attivati dall’Audace, anche oltre il pallone. Si parte dal Camp Biancoazzurro, incentrato sul multisport, per fornire una formazione reciproca tra grandi e piccoli. Si svolge nel periodo di otto settimane, che va dalla fine dell’anno scolastico e per tutto il mese di luglio, dal lunedì al venerdì ed è aperto ai bambini e ragazzi tra i 5 e i 13 anni d’età. L’obiettivo è di fare vivere il tempo ai bambini, bambine, ragazzi e ragazze all’insegna di sport, gioco e divertimento, proponendo non solo calcio, ma anche attività extra-sportive e momenti d’animazione. L’attività si sviluppa interamente nel verde dell’impianto sportivo “Italo MaccaDavide Battistini, Dirigente Audace
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nelli” all’interno del Parco Ferrari. Oltre alle attività sul campo vengono proposti anche laboratori di carattere culturale e artistico. “Un’altra idea è quella di We Camp, altro progetto della Polisportiva Audace, nata durante uno dei ritiri estivi con l’obiettivo di riproporre le stesse attività a tutta la comunità - afferma il dirigente dell’Audace Davide Battistini -. Lo scopo è quello di coinvolgere diversi attori e soggetti nell’ambito del territorio in un progetto che mira alla crescita dei ragazzi dal punto di vista sociale e comunicativo”. I partner dell’iniziativa sono il comune di Parma, il circolo Castelletto, l’associazio-
ne Liberamente e la cooperativa Gruppo Scuola. “We Camp mette al centro la scuola calcio all’interno di un quartiere - prosegue Battistini -: l’idea è quella di integrare lo sport con altre attività, tra cui la condivisione del pranzo e lo svolgimento dei compiti, anche per chi non fa parte della famiglia Audace”. Inoltre, l’Audace sostiene associazioni come Special Olympics i cui protagonisti sono straordinari atleti con disabilità. Proprio loro sono i primi sostenitori di valori sportivi come il rispetto delle regole e il sostegno dei compagni. di C. C. Conte, E. Corso, L. Sarais
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20 NOVEMBRE: Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza Creare un ambiente capace di elargire le cure necessarie al benessere del bambino, che stimoli la creatività e le proprie emozioni, affinché tutti possano esprimere le proprie potenzialità e siano accettati per ciò che sono
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articoli, 3 protocolli opzionali, 4 principi fondamentali, 196 Stati impegnati: da più di vent’anni i bambini e i ragazzi di tutto il mondo hanno un documento che difende i loro diritti, stabilendo i doveri che gli adulti devono rispettare per permettere loro di crescere al meglio. Questo documento si chiama Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. E così, il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’ infanzia e dell’adolescenza, dove vengono riconosciuti universalmente il diritto al nome, alla salute, una corretta alimentazione, all’istruzione e alla sopravvivenza. Dal 1989 ad oggi poi se ne sono aggiunti altri, come il diritto di vedere rispettate riservatezza e libertà di espressione. Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli, ancora oggi molti bambini e adolescenti sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza. Anche se la Giornata Mondiale dell’infanzia è stata istituita nel 1954, l’ONU ha adottato la Dichiarazione dei diritti dell’infanzia che si propone di: • Fornire ai bambini ogni mezzo necessario per il loro norm le sviluppo materiale e spirituale. • Nutrire, curare, proteggere, soccorrere e istruire ogni bambino e recuperare i bambini che delinquono. • Impedire lo sfruttamento dei bambini. Rispetto a precedenti documenti, la CRC (Convention on the Rights of the Child) ribadisce una piena e più completa protezione dell’infanzia, e lascia emergere in maniera esplicita l’immagine del bambino al pari dell’adulto. L’educazione ai diritti è un processo formativo che dovrebbe iniziare prima della scuola, nell’età in cui un bambino sviluppa le sue capacità affettive e cognitive. È nell’articolo 29 che la Convenzione da all’istruzione il potente mandato di sviluppare al meglio la personalità del bambino, i suoi talenti e le capacità-psico-fisiche. L’adulto dovrebbe porsi nei suoi confronti con un atteggiamento di rispetto: ascoltare attentamente il bambino, dargli fiducia e fornirgli le risorse e un ambiente adatto a stimolare l’osservazione della realtà, porsi domande su di essa e a trovare da solo le risposte.
L’UNICEF L’associazione UNICEF Italia è impegnata in diversi contesti con iniziative istituzionali. Insieme con i suoi partner, l’UNICEF chiede ai governi di adottare un piano di sei punti per la tutela dei bambini, che riguardano la promozione dell’apprendimento e le azioni per colmare il digital divide, la garanzia all’accesso ai servizi sanitari, nutrizionali e ai vaccini, il sostegno e la protezione della salute mentale, per porre fine agli abusi, alla violenza di genere e all’abbandono nell’infanzia. Si chiede l’impegno dei governi ad aumentare l’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici e affrontare il problema del cambiamento climatico, per poter ridurre la povertà infantile e proteggere e sostenere le famiglie vittime di conflitti e disastri sanitari e ambientali. LA “STRATEGIA DELL’UE SUI DIRITTI DEI MINORI” Nel 2021 la Commissione Europea ha elaborato una vera e propria “Strategia dell’UE sui diritti dei minori”, approvata dagli Stati membri, insieme ai minori: sono stati chiesti ad oltre 10.000 bambini e ragazzi suggerimenti, per contrastare povertà ed esclusione sociale e garantire l’accesso a servizi e forme di tutela essenziali. L’obiettivo è offrire le condizioni per una crescita armoniosa del bambino, affinché egli sviluppi pienamente tutte le sue facoltà e diventi un cittadino consapevole e partecipe: questo il pensiero che dovrebbe sottendere ogni proposta in occasione della Giornata Mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza. di Chiara Carolina Conte
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IL CIUCCIO: quale, quando e come Consigli ed indicazioni per un uso corretto del ciuccio
CIUCCIO O DITO? CIUCCIO • consigliato fino ad 1 anno di età
• non deve essere volumino-
so nè spesso per non creare maloccusioni • deve essere sostituito una volta al mese perché si usura
DITO • è un gesto più naturale che
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l riflesso di suzione compare durante la gravidanza e permette al neonato di nutrirsi e idratarsi già pochi minuti dopo la nascita. Inoltre è uno strumento di autoconsolazione durante l’adattamento alla vita extrauterina.Tuttavia, se i bambini utilizzano il ciuccio in modo scorretto (posizionandolo di lato o introducendo anche lo scudo in bocca) o protraggono il suo utilizzo anche dopo i 2 anni, l’azione esercitata dai muscoli della bocca sulle ossa del palato durante la suzione comporterà nel tempo problemi quali: • Riduzione dell ampiezza del palato: il ciuccio, inserendosi tra la lingua e il palato, impedisce alla lingua di favorire l’allargamento dell’arcata dentale superiore. • Protrusione dell’arcata superiore: gli incisivi superiori risultano così più sporgenti. • sviluppo del “morso aperto”: quando la bocca è chiusa, i denti anteriori rimangono distanziati tra loro lasciando un’apertura in cui il bambino può interporre la lingua. Come sceglierlo? Un buon ciuccio deve avere uno scudo (si appoggia sulla parte esterna delle labbra) di dimensioni tali da non permettere al bambino di inserirlo tutto in bocca e possibilmente non rigido per evitare traumi in caso di caduta. È preferibile una tettarella simmetrica che aiuti il bambino a posizionare correttamente la lingua in avanti durante la suzione e permetta di respirare in modo fisiologico. Preferire un ciuccio in silicone per i primi mesi, e in caucciù dai 4-6 mesi. Come si risolve la malocclusione dentale da ciuccio? Se viene tolto nei primi 12-18 mesi, è molto probabile che i di-
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il bambino compie se ne sente il bisogno (…e non si rischia di dimenticarlo a casa!) • è un vizio che spesso viene portato avanti anche in età avanzata • il bambino lo succhia inavvertitamente e inconsciamente per cui è più difficile da togliere
sturbi di malocclusione dentale appena citati si normalizzino con la crescita ed il ripristino dell’equilibrio fisiologico tra ossa mascellari e muscolatura. Se il bambino protrae l’uso del ciuccio ai 3 anni quando generalmente si completa l’eruzione dei denti da latte, è bene prevedere un controllo ortodontico per consentire una diagnosi precoce e programmare un eventuale trattamento.
Dr.ssa Maria Letizia Beccuti, Spec. Ortodonzia, Pedodonzia FACEKIDS Parma
Via R. Bormioli 5/A 43122 Parma Tel. 0521 035122 Fax. 0521 035120 info@facekids.it www.facekids.it
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“IMPARO CON LA DANZA perché...” Lei è Martina, e ci racconta così la sua passione per il ballo nata all’ARP DANCE a.s.d
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mo danzare, ascoltare la musica, sentirla dentro e seguirla con il corpo. La danza mi rende felice, e quando riesco in un movimento o in un passo mi spunta un sorriso: sento di potercela fare. E poi, ho il sostegno della maestra e degli amici. Vado a lezione perché ballare mi libera da ogni pensiero, tutto si allinea, tutto è in sincronia nella mia mente. Qui ho conosciuto tanti amici con cui imparare, lavorare e trascorrere del tempo insieme. Proprio come in un’orchestra, ci confrontiamo, ci consigliamo e danziamo insieme! Ho capito anche quanto le regole siano importanti, mi danno la possibilità di crescere e imparare sempre più, raggiungendo tanti risultati. Fin da subito la scuola di danza ha accolto me e la mia famiglia con tanta attenzione e cura. Già nella prima lezione la maestra mi guardava e mi correggeva con positività: lei è sempre disponibile e attenta a tutti noi. Mi aiuta quando sbaglio e mi richiama se non
Allora, perché non vieni anche tu? Cosa aspetti a provare?... io lo sto già dicendo a tutti!» Martina
ascolto... so che è molto preparata e che ha studiato sodo per arrivare ad insegnare. La scuola ci offre tante iniziative e progetti: saggi, spettacoli in teatro. È stato così bello, le luci del palco illuminavano i nostri costumi scintillanti e sembrava di vivere una vera e propria magia, come nelle fiabe! La maestra ci sprona sempre, se ci impegneremo sarà lei stessa a insegnarci nuove coreografie da poter portare nei concorsi e nelle competizioni. Proprio come fanno i grandi, vorrei tanto seguire le loro
orme! Ad esempio, il mio obiettivo è arrivare a mettermi le punte, mentre il sogno di una mia amica, che fa danza moderna, è quello di imparare passi sempre più difficili. La scuola dove seguo le lezioni è grande, luminosa e sempre ordinata. C’è tanto spazio ovunque, anche nello spogliatoio. Perfino la mamma si trova benissimo, perché raggiunge facilmente la struttura e trova sempre parcheggio libero. Lo dice anche una sua amica, che segue lezioni di pilates e sbarra a terra.
Quanto ami la danza e il benessere? La scuola ARP DANCE a.s.d da tanti anni mette a disposizione la sua esperienza, la qualità e la professionalità nell’insegnamento della danza e della sua arte. I loro corsi partono dai 4 anni con i ‘Primi Passi’ e si sviluppano nella Propedeutica. Seguono poi tutti i corsi di Danza Classica e Moderna / Contemporanea sia per bambini e teenagers che per adulti, nella scuola si può seguire anche un percorso ad indirizzo professionale. Da loro si possono trovare anche tante altre attività per la propria salute, fra cui: Sbarra a terra, Pilates, Yoga e Ginnastica Posturale. Le loro sale sono ampie e arieggiate, con parcheggio sempre disponibile. La scuola ARP DANCE a.s.d vi attende in via U. Bobbio, 7/b – Parma per offrire una lezione di prova. di Chiara Carolina Conte
PER INFO SUI CORSI E LE ATTIVITÀ: Tel. 349 5396879 www.arpdance.it - arp.dance@libero.it
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REGIONE DELLA CONOSCENZA E DEI SAPERI
La scuola è ripartita. Manteniamola in presenza. Istituzioni, personale scolastico e dei servizi per l’infanzia, studenti e famiglie insieme per garantire continuità didattica e inclusività. Le regole di prevenzione e sicurezza su: salute.emilia-romagna.it/inaula
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Emilia-Romagna. Il futuro lo facciamo insieme.
attività Bimbi
Torna LA MAGIA DEL CINEMA... anche per i più piccoli!
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opo mesi di chiusura delle sale cinematografiche a causa dell’emergenza sanitaria, il 26 aprile scorso i cinema hanno finalmente potuto riaprire le porte. Per ovviare all’ostacolo delle sale chiuse, molti film sono usciti sulle piattaforme digitali; un’alternativa molto apprezzata, ma che non permette di vivere le stesse emozioni di quando si vede un film in sala. Il cinema è un luogo speciale, da cui siamo attratti fin da bambini. Da quando andare al cinema la domenica pomeriggio a vedere un cartone era un evento straordinario che aspettavamo tutta la settimana, esaltandoci per i popcorn nell’intervallo; a quando è diventato l’uscita da soli con gli amici il sabato sera. Poi siamo cresciuti e abbiamo iniziato ad andare allo spettacolo delle 22:00. Del cinema ci è mancato un po’ tutto: dalle discussioni con gli amici e familiari per scegliere il film da andare a vedere; all’inventarsi motivazioni per convincere tutti della nostra scelta. A quella indescrivibile euforia per aver visto un bel film e al tempo trascorso davanti al cinema in infinite chiaccherate. Grazie al Green Pass la cultura sta ripartendo. Le persone sentono di poter tornare al cinema in tutta sicurezza. È un fatto molto importante, perché grazie alla pandemia abbiamo capito quanto sia importante la cultura e quanto essa sia la linfa della nostra vita. Non solo un mezzo per distrarci dai nostri problemi, ma un modo per immedesimarci in qualcun
Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire l’uomo, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete della sua dell’anima altro. Provare empatia per qualcuno che è completamente diverso da noi, per cultura, età e modo di pensare. Il cinema è anche una sorta di terapia, tanto da parlare di esperienza di questo tipo negli ospedali, la cine-terapia: sia per gli adulti che per i bambini. Spesso e volentieri infatti il cinema diventa un luogo fondamentale nella formazione psicologica e culturale del bambino, un modo per entrare in con-
tatto con personaggi che potrà eleggere suoi eroi e che segneranno in parte la sua crescita. È necessario, pertanto, scegliere film in cui la violenza non sia fine a sé stessa e non sia mai gratuita. Assicuriamoci sempre che il nostro bambino stia guardando un film adatto a lui. Un super eroe che sconfigge il male racchiude in sé valori importanti per la crescita. di Erika Corso
ALCUNE PROPOSTE IN USCITA A NOVEMBRE ENCANTO, in uscita il 3 novembre è ambientato tra le montagne della Colombia, in una straordinaria e magica città di nome Encanto. Il Film segue la storia della giovane Mirabel, l’unica della famiglia Madrigal che non ha alcun tipo di potere magico. Ogni bambino della famiglia infatti possiede una dote speciale, dalla superforza a incredibili capacità di guarigione ed è per questo motivo che Madrigal si sente spesso inadeguata. Ma nel momento in cui la cittadina di Encanto sarà in pericolo, Madrigal rappresenterà l’unica possibilità di salvezza per la sua famiglia. YAYA E LENNIE - THE WALKING LIBERTY, dal 4 novembre in sala, è ambientato in un futuro prossimo nel quale la natura ha ripreso possesso del nostro mondo e tutto il globo è ricoperto da una fitta giungla. Da quello che era il vecchio mondo sta cercando di affermarsi una nuova società, nota come L’Istituzione, una sorta di congrega che cerca di riportare il concetto di diritto alla situazione precedente mediante i propri adepti. L’Istituzione cerca di imporsi anche sul popolo libero, quello che abita la giungle, mirando a “civilizzarli”. In questo mondo, che si muove tra la rivoluzione e l’imposizione, vivono Yaya, una giovane da temperamento ribelle, e Lennie, un ragazzo altissimo e con un ritardo mentale. AINBO - SPIRITO DELL’AMAZZONIA, in uscita il 18 novembre racconta la storia di una ragazza, nata e cresciuta in una zona profonda e remota della giungla amazzonica. Quando viene a contatto con altri essere umani scopre che il mondo è popolato da altre persone come lei e che la sua terra natia è minacciata dall’avidità umana. Per tentare di salvarla, la giovane Ainbo inizia a lottare. L’oscuro Yucuruna, il male che risiede in Amazzonia, sta prendendo il sopravvento e ad Ainbo resta una sola possibilità per salvare la sua casa: rivolgersi allo spirito madre, Turtle Motelo Mama.
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consigli per Voi
FIABE della BUONANOTTE Piccoli trucchi per creare un’atmosfera perfetta e rilassante per piccoli e grandi
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e fiabe della buonanotte sono uno strumento molto utile che porta degli importanti benefici ai propri bimbi. Queste favole sono in grado di velocizzare il processo di apprendimento di un bambino, migliorando la creatività e stimolando la concentrazione. Identificarsi e riconoscersi nei protagonisti, infatti, dà modo ai bambini di entrare in contatto con quelle stesse emozioni, imparando a conoscerle, a dare loro un nome e, quindi, ad esprimerle. Leggere o raccontare loro delle favole favorisce anche il legame con i genitori o con le persone che mettono in atto quel momento di sintonia. Infine, le fiabe della buonanotte favoriscono il processo di rilassamento di un bambino e consentono che quest’ultimo si addormenti con più facilità. Come vanno lette le fiabe della buonanotte? Ecco alcuni consigli! Per leggere ai propri figli, fratelli o nipoti delle fiabe della buonanotte, è raccomandato che questi ultimi stiano stesi
Consigli di lettura di LIBRERIE.COOP del Centro Torri MISTER BIG.
FORSE...
(di Ed Vere - Ediz. a colori – Lapis edizioni)
(di Chris Haughton - Lapis edizioni)
Mister Big ha un grosso problema, rispetto a tutti gli altri lui è veramente troppo grande! La sua vita è triste e solitaria. Un giorno però Mister Big decide di acquistare un pianoforte e inizia a suonarlo; la sua musica, attraverso la finestra, arriva a tutta la città. Poi, una mattina, Mister Big riceve una lettera che lo invita a esibirsi in un concerto jazz, che è un successone e porta tutti a vedere chiaramente il gigantesco gorilla per ciò che è veramente, un musicista sensibile e gentile, con un talento straordinario. Età di lettura: da 3 anni
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Cosa può succedere se non si ascoltano i genitori? Le tre scimmiette di questo libro corrono davvero un bel rischio per scoprirlo. L’unico posto dove non possono avventurarsi è uno stupendo albero pieno di manghi, è proprio sotto i suoi rami che si riposano le tigri. Nonostante le raccomandazioni della scimmia più grande, le nostre scimmiette non resistono alla tentazione, cosa capiterà? Riusciranno a prendere i manghi senza incorrere nelle pericolose tigri? Età di lettura: da 3 anni
ROLANDO DEL CAMPOSANTO. DUE FANTASMI DA SALVARE (di Fabio Genovesi - Ed. Mondadori) Lo zio di Rolando è il guardiano del cimitero e il ragazzo vive con lui proprio li dentro, esce solo per andare a scuola. Un giorno, tra le lapidi del cimitero, Rolando incontra Marika e Mirko. Ma i due bambini sono fantasmi e presto spariranno per sempre nel Grande Buco. Per salvarli, deve intraprendere un rocambolesco viaggio. Durante questa incredibile missione il protagonista incontrerà personaggi indimenticabili. Unitevi a questa avventura, non ve ne pentirete. Età di lettura: da 6 anni
consigli per Voi comodamente nel letto. La lettura di una favola, avente come scopo quello di far addormentare, deve inoltre avvenire possibilmente ad alta voce (senza però esagerare) rispettando le pause giuste. Non esiste, tuttavia, una fiaba che in assoluto riesca a far addormentare sistematicamente ogni bambino; ciò che è efficace per far andare a letto un piccino può non funzionare per un altro. Quello che bisogna tenere a mente è che è necessario sapersi calare nei vari personaggi della storia, leggendo di volta in volta con grande trasporto ed enfasi. Altro consiglio è considerare l’età del proprio bimbo: con i più piccoli è raccomandabile scegliere un libro ricco di illustrazioni, più che di parole. Grazie all’uso della metafora nella favola, i nostri piccoli scoprono differenti modi di interpretare le situazioni e di risolverle. Le favole offrono una morale e punti di vista sul modo sempre diversi: possono condurci a intraprendere quel faticoso viaggio alla conquista della nostra dignità di uomini, come per Pinocchio; possono
ricordarci che si può volare con la fantasia mantentenendo sempre lo sguardo curioso di un bambino come Peter Pan; possono insegnare ad avere coraggio, come il leone codardo del Mago di Oz che dimostra che senza non potremmo affrontare
nuove sfide. Stringere a sé un bambino, coccolarlo e concedersi il tempo della lettura, che sembra eterno, è uno dei momenti più belli che si possa dedicare, sia a loro che a sé stessi! di Chiara Carolina Conte
L’ ISOLA SENZA MARE
UN TUFFO NEL MISTERO
(di Sabina Colloredo - Ed. Giunti)
(di i Anna Lavatelli, Laura Bonalumi e Sebastiano Ruiz Mignone Ed. Piemme)
MYSTERY GAME. DELITTO A VALNEBBIOSA
Vivere su un isola non è semplice come potrebbe sembrare, l’estate porta tanti turisti ma durante l’inverno diventa un posto quasi disabitato. L’isola in cui abitano i nostri protagonisti è sovrastata da un enorme vulcano e popolata di misteriose leggende legate ad animali che nessuno ha mai visto. I ragazzi conoscono le leggende da sempre ma nessuno di loro immagina che quella sarà un’estate diversa, un’estate in cui solo loro potranno vedere le creature leggendarie mentre il vulcano scuote la terra e il mare sia agita... Età di lettura: da 11 anni
Un lago dove il tempo sembra essersi fermato, un cimitero irlandese dall’aria inquietante e un’antica torre diroccata piena di segreti... Quali misteri nascondono questi luoghi dall’aspetto sinistro? Tirate fuori la vostra lente d’ingrandimento, ma non dimenticate anche pinne e boccaglio: state per tuffarvi nell’estate più gialla dell’anno!
(di Luca Tebaldi. Ed. EL) Un libro di narrativa illustrato per bambini appassionati di misteri e avventure che dovranno risolvere un giallo come dei veri detective. Una storia accompagnata da quiz per cercare di sbrogliare le trame di un delitto. Tre ragazzi si preparano a trascorrere insieme una splendida vacanza. Durante una gita in bici, però, assistono a un delitto e, un po’ per curiosità, un po’ loro malgrado, si ritrovano coinvolti nelle indagini...
Età di lettura: da 9 anni
Età di lettura: da 9 anni
Centro commerciale CENTRO TORRI - via San Leonardo, 69 - 43122 Parma Tel. 0521.798102 - Fax 0521.776139 libreria.parma@librerie.coop.it - www.librerie.coop.it www.facebook.com/pages/libreriecoop-Parma-CENTRO-TORRI/302160453127876
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attività Bimbi
“LEGGO QUINDI PENSO: pianeta Pinocchio”
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urante la pandemia, secondo l’ultimo rapporto Istat sulla lettura, i libri sono diventati un importante strumento per il sostegno emotivo e psicologico dei lettori, suscitando una grande curiosità tra i giovani dagli 11 ai 17 anni nei confronti della lettura e dello studio. Nasce allora “Leggo quindi penso: pianeta Pinocchio”, un progetto di educazione alla lettura e all’ascolto nell’ambito del bando “Leggere crea dipendenza” proposto dall’associazione culturale Progetti&Teatro, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali.
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Il nuovo laboratorio culturale-teatrale dell’associazione Progetti&Teatro, in collaborazione con L.O.F.T. L’iniziativa sarà composta da una serie di laboratori di lettura e di ascolto sul romanzo “Le avventure di Pinocchio”, per far nascere un dialogo tra diverse realtà culturali, scolastiche e sociali. Verranno coinvolte associazioni, circoli e centri giovani della città e della provincia, coinvolgendo anziani, adolescenti, bambini per riscoprire il piacere di leggere insieme, ma prima di tutto ritrovarsi vicini nell’atto della lettura.
Il lavoro sarà esteso a più gruppi che dovranno lavorare su due o più capitoli di Pinocchio in modo tale che alla fine si formi l’intera storia. Gli appuntamenti in programma sono quattro: uno condotto dal regista e attore Carlo Ferrari e dall’attrice Francesca Grisenti accompagnati da un gruppo di maestre della scuola elementare di Sorbolo; un laboratorio per adulti guidato dall’attrice e autrice Franca Tragni presso la biblioteca di Vigatto; un altro guidato dall’attore Savino Paparella insieme agli allievi del primo anno della scuola professionale Forma Futuro di Parma; l’ultimo con studenti della scuola media Vicini, guidato da Carlo Ferrari e l’attore Rocco Antonio Buccarello. “Abbiamo aderito al progetto identificando in Pinocchio le tematiche culturali, sociali e storiche da affrontare nei laboratori attraverso la lettura dei capitoli del libro di Collodi – afferma Carlo Ferrari di L.O.F.T. -. Questa iniziativa interpretativa sull’opera viene associata a letture trasversali che abbiano come tematiche quelle affrontate all’interno del libro. Mandiamo avanti, parallelamente, nei laboratori la lettura di alcuni capitoli di Pinocchio e su questi analizzeremo alcuni temi, invitando le persone a scegliere dei testi che trattino le medesime tematiche”. Dopo la prima fase laboratoriale ci saranno più parti performative che vedranno gli attori di Progetto&Teatro e di L.O.F.T. mettere in scena situazioni raffiguranti i personaggi che si trovano all’interno dell’opera. Il progetto si concluderà con uno spettacolo di burattini. “La cosa che ci preme sottolineare è il lavoro laboratoriale sulla lettura – conclude Ferrari -,l’interpretazione, l’analisi di quello che si è letto per aiutare le persone a capire come orientarsi nella lettura di un romanzo, di un testo o di una poesia”.
le Associazioni
La nostra Associazione, operativa dal 2010 a Parma e provincia, ha l’obiettivo di diffondere la musicalità nella nostra comunità, a partire dalle famiglie. Offriamo corsi per tutte le età: Neonati (0-9 mesi) e Classi miste (0-5 anni), corsi di propedeutica per bimbi da 5 a 9 anni, corsi chitarra per ragazzi da 7 a 12 anni, corsi per donne in gravidanza, corsi di chitarra per genitori e laboratori intergenerazionali per famiglie e anziani nelle case di riposo, con esperienze divertenti, giocose e rilassanti!
Una scuola di musica per tutte le età, riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna con sedi a Parma, con Banda G. Verdi e tre Istituti Puccini - Pezzani, Albertelli - Newton, Toscanini; Sorbolo; San Polo; Colorno; Collecchio; Sala Baganza; Basilicanova; Monticelli Terme; San Secondo; Roccabianca e Fontanellato. Corsi e lezioni individuali: propedeutica e Giocomusica dai 4-6 anni, Canto young dai 6-10; lezioni di pianoforte, tastiere, violino, chitarra, strumenti a fiato, batteria e canto moderno.
CRESCENDO CON LA MUSICA
ARTI E SUONI G.A.S. Soc Coop. ONLUS
scuolacrescendoconlamusica@gmail.com associazioneculturalediesis@gmail.com www.crescendoconlamusica.it
L’arte vissuta con gioia, emozione e divertimento. Per bambini dai 5 ai 9 anni e dai 10 ai 12 anni. Il laboratorio artistico EOS organizza corsi di pittura con l’utilizzo di vari materiali e colori primari. La creazione della propria arte darà ai bimbi tanta gioia nell’esprimerla e la sicurezza nelle proprie capacità. E in più una promozione speciale per un gruppo di almeno 4 bimbi. LABORATORIO ARTISTICO EOS
Viale Gramsci, 5 - Parma tel. 327 2974239 / 348 6963591 eugeniagiusti@interfree.it www.eugeniagiusti.it
Via La Spezia, 177 - Parma - Tel. 0521 989315 - 331 8328357 info@artiesuoni.com www.artiesuoni.com
SolFaMì è un gruppo di educatori musicali con percorsi di formazione diversi e complementari, da quello musicale accademico alla formazione attoriale, dall’insegnamento primario alla musicoterapia. Siamo specializzati nell’educazione musicale e il nostro desiderio più grande è condividere con i bambini e le loro famiglie il nostro amore per la musica. SolFaMì è un centro Music Together autorizzato (l’unico a Parma e provincia) e offre corsi di educazione alla musicalità per i bambini già a partire dai primi mesi. SOLFAMÌ – LA MUSICA È DI TUTTI!
Tel. +39 371 4211958 info@solfami.it https://www.solfami.it - FB/solfamiparma
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focus “Luoghi”
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: la storia IL 25 NOVEMBRE SI CELEBRA NEL MONDO LA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, MA NON SEMPRE VIENE RACCONTATA LA STORIA CHE HA ISPIRATO L’ISTITUZIONE DI QUESTA RICORRENZA COSÌ SPECIALE
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l tutto è nato il 13 ottobre del 1949, a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, quando Minerva Mirabal (sorella di Maria Teresa e Patria) decise di cominciare una sfida, da cui sarebbe uscita sconfitta, contro il dittatore domenicano Rafael Trujillo (1930-1961). Ad una festa organizzata proprio da quest’ultimo, la ragazza aveva osato contrastare, davanti a tutti, le sue idee politiche. Maria Teresa, la sorella più piccola, condivise con Minerva queste posizioni politiche, così come Patria, mamma di quattro figli, che decide di esporsi anche per cercare di garantir loro un futuro migliore, libero dalla tirannia. Le tre sorelle, conosciute anche con il nome di Mariposas, cioè farfalle, per il coraggio dimostrato nel lottare per i diritti femminili e l’opposizione alla dittatura, organizzarono un fronte che crebbe sempre più grazie a riunioni e comitati: occasione di confronto e dibattito, che diedero vita a un vero e proprio movimento di opposizione alla dittatura di Rafael Trujillo. Nasce così il “Movimento 14 giugno”, voluto
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Parma
agazine Salute e Benessere
soprattutto grazie all’impegno di Minerva e del marito Manolo Tavarez Justo. Le sorelle vennero incarcerate e scarcerate più volte, condannate ai lavori forzati, poi rilasciate e poste agli arresti domiciliari. I loro tre mariti, invece, vennero imprigionati e torturati. Il 25 novembre del 1960, mentre stavano andando a trovare i loro mariti in carcere, Minerva, Maria Teresa e Patria furono picchiate, stuprate da uomini militari del Sim, il Servizio di intelligenza militare, per ordine di Trujillo. Successivamente furono portate dove oggi sorge il loro monumento, presso La Cumbre, dove vennero assassinate; poi i corpi vennero rimessi nella macchina sulla quale le tre donne stavano viaggiando, così che sembrasse un incidente. L’assassinio provocò scalpore nel paese, ormai da trent’anni sotto la dittatura del feroce Trujillo, che verrà successivamente ucciso da alcuni uomini capeggiati dal generale Tomas nel maggio del ’61. Belgica Adele detta Dedè, l’unica
sorella sopravvissuta alla strage famigliare, dedicò la sua vita alla crescita dei suoi nipoti orfani e scrisse un libro nel 1999, dal titolo “Vivas in su jardin”, in cui raccontal’intera storia, in pagine chew sono state definite “i fiori del giardino di casa dove sempre vivranno le farfalle”, in riferimento al nome di Mariposas, Nel 1981, in Colombia, a Bogotà, si tenne il primo incontro femminista latinoamericano e dei Caraibi, in cui si decise che il 25 novembre sarebbe stata istituita la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. In seguito, nel 1999, le Nazioni Unite, durante un’assemblea generale, confermarono la data per condannare gli abusi contro le donne. Da quel momento il 25 novembre è il giorno ufficiale che ricorda le terribili violenze subite dal genere femminile e in particolare lo stupro e l’assassinio delle tre sorelle Mirabal, morte per sfuggire ai soprusi di una società tirannica nella quale il loro pensiero veniva represso senza lasciar loro possibilità di essere quello che erano: donne. Un nuovo importante passo avanti dopo che la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW) aveva vietato ogni forma di discriminazione delle donne in tutti gli ambiti della vita, esigendo che tutti gli Stati prendessero le relative misure necessarie. Un altro passo è stato mosso nel 1993 con la Dichiarazione di Vienna, quando la violenza sulle donne è statoa riconosciuto come un grave fenomeno sociale da combattere con ogni mezzo a nostra disposizione. di Ludovica Sarais
Ciao Faber, giornalista e galantuomo IL RICORDO DEI TUOI AMICI E COLLEGHI DI EDICTA Daniele Quel parlare a lungo raccontandoci i fatti della vita nelle pause pranzo, quel ragionare di politica, di sport, di rugby con il suo bagaglio di valori, che erano anche i suoi, perché Faber, come lo chiamavamo in redazione, è sempre stato un uomo limpido e onesto, proprio come il suo rugby e questo è il ricordo forte che porterò sempre con me. Ciao Faber.
Erika F. Ciao “Baffo”, chissà a cosa stai pensando a vederci tutti persi nel tuo ricordo. E in mezzo ai ricordi ci sono gli infiniti sorrisi che ci hai strappato con quel sarcasmo d’autore, puntuale e preciso di chi la vita ha saputo viverla e non farsela raccontare da altri. Quindi non smettere di prenderci in giro, noi da qua sapremo ridere con te. Buon nuovo viaggio Faber...
Davide Ho sempre apprezzavo la tua “parmigianità”, si parlava delle tradizioni gastronomiche del nostro territorio, i suoi personaggi, gli aneddoti e l’Opera. Grande amante del Rugby, sei stato una persona di spirito con cui era sempre piacevole intrattenersi. Ora che la partita è finita ti auguro un buon 3° tempo Faber.
Erika V. “Che gelida manina, se la lasci riscaldar... Cercar che giova? Al buio non si trova. Ma per fortuna, è una notte di luna, E qui la luna... l’abbiamo vicina”. Ciao Faber!
Diana Grande Faber, il mio ricordo sta nel tuo baffo. Cornice, insieme bonaria e burbera, di un sorriso che mostrava all’arroganza dei miei vent’anni che, nella vita come nel giornalismo, occorre non prendersi troppo sul serio. Elena Custodirò dentro di me il suo carattere calmo e diplomatico anche quanto ero terribilmente in ritardo nel consegnare i materiali delle pubblicità, il suo sorriso rassicurante e paterno, e soprattutto la sua voglia di stare in compagnia, nelle serate spensierate al rugby Noceto. Eleonora A 23 anni e il tuo primo lavoro, un collega come Faber è un dono. Decano del gruppo. Leale giornalista della vecchia guardia. A noi novelline guardava con gli occhi affettuosi di un babbo, divertito dalla nostra caciara, curioso del cambiamento.
Federica “Sbagliando s’impara, è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando s’inventa.” (Rodari). Abbiamo lavorato, riso, imprecato, imparato. Grazie Faber! Francesca Quei baffi che da soli riempivano la stanza. Mai una volta sopra le righe, una presenza pacata e rassicurante, Fabrizio sapeva rendere serena e allegra ogni giornata. Giorgia Ciao Fabri, la tua identità elegante si respirava nell’aria! Si sapeva che c’eri anche quando non ti si vedeva. Ilaria Collega, amico (e non è sempre facile essere entrambe le cose, mi hai detto una volta)... di più: compagno di banco! Di imprese a volte sgangherate, ma poi sempre riuscite, di risate - sotto e sopra i baffi - di bonari scazzi, di sigarette e soddisfazioni. Ciao Faber, maestro di lealtà, pazienza e ironia.
Matteo Porterò sempre nel cuore gli aneddoti sul rugby, le arie verdiane intonate sui gradini in pausa sigaretta, le arrabbiature, i mille consigli e soprattutto le grandi risate fatte insieme. Grazie Faber. Mauro Se dovessi descrivere Fabrizio a chi non l’ha conosciuto gli citerei le pagine di Calvino sulla leggerezza: “Prendete la vita con leggerezza, perché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Pietro Fabrizio era un signore: quando ripenso a lui, ai suoi modi e al suo sottile umorismo, lo associo allo stile e all’eleganza british. Un inglese trapiantato a Noceto con la passione per il rugby, la cucina emiliana e il cuore in un’isola greca. Fabrizio, Faber, era il nostro David Niven. Rosaria Indimenticabili i tuoi modi gentili. Ricordo quel giorno in cui, dopo una vacanza in Grecia, ti sei presentato in ufficio con un pensierino per ognuna di noi. Tu eri un galantuomo. Ciao Fabri. Simone Ho sempre ammirato quella sua capacità di sapersi sempre prendere il tempo giusto per assaporare la vita. Avendo capito che quello che conta è il percorso del viaggio e non la sua meta. Caro Faber, pensandoti ora mi viene in mente una frase di Albert Einstein: “Io amo viaggiare, ma odio arrivare”.
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focus “Luoghi”
PARMA4WOMEN rilancia, da instagram a blog IL SOCIAL MAGAZINE DEDICATO ALLE DONNE DI PARMA, APRE UNA PIATTAFORMA SEMPRE CON L’OBIETTIVO DI DARE SPAZIO AL PENSIERO FEMMINILE
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i sono idee che nascono nei momenti più difficili, ma che riescono lo stesso ad andare oltre e trovare l’entusiasmo per affermarsi. È stato così per il team di @ parmaforwomen l’instragram magazine ideato da tre giornaliste (Giorgia Chicarella, Francesca Costi, Rosaria Frisina) ed una fotografa (Fiammetta Mamoli) per raccontare le idee, i progetti, i traguardi, le difficoltà delle donne. Un canale di informazione tutto parmigiano, perché ad essere protagoniste con i loro volti ed i loro racconti sono le donne di Parma. “Parmaforwomen è un’idea nata in piena pandemia, nel 2020, sbarcata su instagram simbolicamente l’8 marzo 2021, sviluppata in streaming a distanza quando i lockdown non consentivano di farci incontrare liberamente, non è stata una genesi facile – spiegano le ideatrici -, ma il progetto per la sua natura social è andato oltre le barriere del Covid e ha preso forma da solo – continuano- abbiamo unito le nostre competenze e la voglia di dare spazio ad un mondo che non emerge come dovrebbe ma che contribuisce notevolmente allo sviluppo della città. Le interviste stanno aprendo uno scenario meraviglioso di donne che con determinazione portano avanti progetti e sviluppano idee innovative in tutti i settori, dall’economia al sociale, dallo sport alla cultura, senza parlare della grande risorsa del volontariato”. Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di coinvolgere e connettere le tante “imprese” al femminile e una fitta rete di associazioni che operano ogni giorno sul territorio. “P4W è un progetto di comunicazione che vuole essere corale, a breve andrà online un blog, come piattaforma aperta e condivisa, che si aggiunge all’instagram magazine, per veicolare pensieri, articoli, riflessioni sulle politiche di genere e la sensibilizzazione ai temi della parità – concludono -. In tempi migliori per la diffusione cartacea puntiamo anche ad una pubblicazione periodica, ma con una distribuzione molto mirata che possa essere presente fisicamente agli eventi, il quarto tassello del progetto P4W: social, content, fotografia, eventi”. P4W è stato uno dei 10 progetti premiati al concorso nazionale “La libertà inizia dalla testa” dedicato alle idee femminili, promosso da Schwarzkopf Italia. Il canale Instagram per seguire il magazine è parmaforwomen, collegato anche a facebook. Per segnalare iniziative scrivere a: parmaforwomen@gmail.com presto online con www.parmaforwomen.it
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info e contatti: 0521.8648 | www.valparmahospital.it