SCIENZA
The walking dead I
mmaginate un parassita. Voi non potete vederlo, ma lui c’è. Tramite spore assale il suo ospite, ne controlla il corpo e la mente. Radici ne avvolgono i muscoli, segnali chimici ne alterano il cervello. Manipola l’organismo infetto, lo spinge ad agire nei suoi interessi fino a quando, raggiunti i suoi scopi, fuoriesce dalla testa. No, non sto descrivendo la trama di uno strano film horror da Fantafestival, nemmeno del remake di serie B di Alien: esso è tra noi. “Cosa?!” Vi starete chiedendo nervosamente. Beh… sì. Ma niente panico, non attacca gli esseri umani (ahahahaha le ultime parole famose). L’ Ophiocordyceps unilateralis è un fungo parassitoide, originario dell’Amazzonia, che minaccia solo alcune specie di formiche (specialmente le Camponotus leonardi, ma esistono altre specie dello stesso fungo che attaccano diversi tipi di insetti) quindi, a meno che non vi troviate improvvisamente nella foresta pluviale coinvolti in un’apocalisse di formiche zombie, non avete nulla da temere. Bene, a questo punto abbiamo tutti gli elementi per girare un film classico sui morti viventi. Resta solo una domanda: come? Come fa un fungo a manipolare e alterare il comportamento di un altro essere vivente? Ripercorriamo il ciclo vitale di questo parassita: dopo che le spore rilasciate dall’Ophiocordyceps penetrano all’interno degli spiracoli (parte del sistema respiratorio delle formiche) il fungo comincia a crescere all’interno del corpo dell’insetto nutrendosi dei suoi organi interni, lasciando alla fine del processo nient’altro che l’involucro esterno. Quando il micelio (il vero organismo fungino formato dalle life: un intreccio di filamenti in cui scorre il protoplasma) raggiunge il cervello ne modifica il comportamento tramite reazioni chimiche che alterano i feromoni (sostanze biochimiche che hanno il ruolo di “messaggeri chimici” tra individui della stessa specie e che possono determinare anche alcune reazioni comportamentali). Il fungo spinge così la formica ad allontanarsi dalla colonia per trovare il luogo ideale per la germinazione e la proliferazione delle spore. Una volta trovato il microclima perfetto il parassita, invece di
mangiare cervelli o mordere altre formiche per diffondersi, viola il classico protocollo zombie e addenta una foglia di solito posta a 25 cm dal suolo. Infatti, allo scopo di ancorarsi ad una superficie l’Ophiocordyceps fa contrarre in modo serrato le mandibole dell’ospite attorno alla vegetazione della foresta pluviale. A questo punto il corpo fruttifero del fungo fuoriesce dalla testa dell’insetto, neanche fosse uno Xenomorfo, pronto a rilasciare spore per infettare altre formiche. Esistono quattro varietà conosciute di Ophiocordyceps unilateralis; i meccanismi di diffusione e di crescita del fungo cambiano a seconda della specie, tuttavia sono tutte in grado di controllare il loro ospite. Esiste anche un altro studio secondo il quale, invece, l’ Ophiocordyceps non attaccherebbe il cervello ma solamente i muscoli dell’organismo infettato. In ogni caso, non c’è da stupirsi che un parassita del genere abbia ispirato il videogioco post-apocalittico The last of us. Adesso dobbiamo solo sperare che la pericolosa mutazione dell’Ophiocordyceps unilateralis creata artificialmente nei laboratori genetici controllati dal deep state non vada improvvisamente fuori controllo diffondendosi misteriosamente. Ahahahahahah scherzo. A meno che… B. DELLA GUERRA