La Playlist ▷ di Serena Mavrovic In questo primo mese di scuola, a cavallo tra la fine dell'estate ed i primi giorni d'autunno, fra pioggia ed incertezze, tutto ciò che ci rimane è la dolce melodia di qualche canzone ascoltata di sfuggita. Prendendo spunto da ciò vi presento una breve playlist di 10 brani, che racconta attraverso diversi generi e artisti quello che per me è questo periodo:
“He can only hold her”- Amy Winwhouse: si tratta di una canzone in grado di distinguersi all’interno dell’intero album “Back to black” per via della sua strumentale che tende a fare contrasto con tutta la linea quasi malinconica dell’elaborato, trattando sempre il tema della tormentata vita sentimentale dell’artista, ma con un’ acustica più gioviale, proponente un punto di vista diverso, quasi di accettazione della propria situazione e di conseguenza consapevolezza e arresa di fronte alla realtà dei fatti. Generi: Contemporary Soul, Ska/Rocksteady, R&B/Soul,Pop
“June”– Briston Maroney: tratta dall’album “Big Shot” di quest’artista del Tennesse; racconta quanto sia facile che l’amore che provi per una persona possa svanire con la delicatezza di un filo di seta che passa fra le dita, ma anche con la velocità e la capacità distruttiva della grandine su un giardino di rose. Strumentale e testo si legano perfettamente attraverso un crescendo fra strofa e ritornello, in grado di rendere il percorso dell’artista anche per chi lo ascolta una sorta di finestra sul suo pensiero, alternando rabbia con se stesso a dispiacere e desolazione per il sentimento oramai perso. Genere:Alternative/Indie
“Popscene”- Blur: brano del 1993 dell’album “Modern life is rubbish” è una critica alla musica pop da parte della celebre band britannica che per anni ha dato filo da torcere agli Oasis nella scena del Britpop; in quel periodo venne considerato un brano pioneristico dalla critica. Ancora oggi con il suo testo ironico che cerca di racchiudere le caratteristiche principali di un testo standard di musica pop riesce a colpire come allora, con il suo raccontare di un mondo dove tutti siamo cloni in cerca della loro propria maniera di vivere ed una strumentale che si presenta come innovativa ma al contempo confusionale. Genere: Brit pop
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