Sorrento Style - Maggio/Giugno 2019

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Gino Sorbillo Questions and Answers

PROFILE

«Con la mia pizza riunisco l’Italia» «With my pizza I reunite Italy»

È

l’erede di una delle più antiche famiglie di pizzaioli partenopei, un punto di riferimento per milioni di buongustai e un ambasciatore della Campania più gustosa, ospitale e fantasiosa. Nel suo storico locale in via dei Tribunali, nel cuore del centro storico di Napoli, delizia quotidianamente centinaia di persone. Inclusi molti personaggi del jet-set. E se un sondaggio ha recentemente incoronato la pizza come pietanza che più di ogni altra riesce a regalare attimi di felicità, il merito è anche un po’ suo. Ecco a voi Gino Sorbillo. Perché la pizza ha tanto successo? «È vicina alle persone. La gente dice “Ci facciamo una pizza?” perché questa pietanza implica la partecipazione di chi la gusta. E poi sa di famiglia: in ogni casa c’è una mamma o una nonna che prepara la pizza e tutti portiamo nel cuore l’immagine dell’impasto che lievita, del forno acceso, dei bambini che aiutano a preparare gli ingredienti. Senza dimenticare che la pizza è un piatto “sartoriale”, nel senso che può essere personalizzato e realizzato a misura di degustatore». . A differenza di molti suoi colleghi, lei è diventato una star: come ci è riuscito? «Attraverso le mie pizze punto a trasmettere un messaggio, a far capire che quel piatto ha una sua identità nobile e un cuore che batte, che non deve soltanto sfamare chi lo assapora, ma anche emozionare e farsi ricordare. Nelle mie pizze metto tutto me stesso: la gioventù, i ricordi, le attese, le incertezze, i dispiaceri, l’ambizione, le atmosfere di questa Napoli incantevole, a tratti enigmatica e persino pericolosa». E quanto c’è della Campania? «La mia pizza ha una base napoletana che è degna di ospitare il meglio della gastronomia italiana: il pecorino della Sardegna, il guanciale del Lazio, la ‘nduja della Calabria e il 24

H

e is the heir of one of the oldest families of Neapolitan pizza makers, a reference point for millions of gourmets and an ambassador of the tasty Campania, hospitable and imaginative. In his historic location in via dei Tribunali, in the heart of the historic center of Naples, he delights hundreds of people every day. Including many jet-set personalities. If a survey were to crown pizza as a dish that can give more moments of happiness than any other, then the merit is also his. Here is Gino Sorbillo. Why is pizza so successful? «It is close to people. People say "Let’s make a pizza?" because this dish requires the participation of those who want to enjoy it. And then, it is a family tradition: in every house there is a mother or a grandmother who prepares pizza and we all carry in our hearts the image of the dough rising, of the oven lit, children who help prepare the ingredients. We can’t forget that pizza is a “tailored” dish, in the sense that it can be customized according to taste». Unlike many of your colleagues, you have become a star: how have you succeeded? «Through my pizzas I aim to convey a message, to make people understand that the dish has a noble identity and a heart that beats, that must not only feed those who taste it, but also to excite them and make them remember it. In my pizzas I put all of myself: youth, memories, the expectations, the uncertainties, the sorrows, the ambition, the atmospheres of this enchanting Naples, at times enigmatic and even dangerous». And how much of Campania is there? «My pizza has a Neapolitan base that is worthy of hosting the best of Italian gastronomy: the pecorino of Sardinia, the pork of Lazio, pork salami of Calabria and gorgonzola of Piemonte. I believe strongly in Italy's good taste.


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