Luglio Agosto 2021

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Anno XLIII n. 7/8 Luglio/Agosto 2021 Euro 2.50 - I.P.

INTERVISTA

EVENTI

ESTERO

SCIENZE

Dario Vergassola: dalla provincia ligure alle fiabe

Il Concorso 50&Più torna in presenza a Baveno

Il Congo, crocevia del Continente africano

I benefici del nuoto per i senior, tra divertimento e salute

«Credo che i comici si siano ormai estinti»

Tanti gli appuntamenti attesi tra cultura e premiazioni

Ostacoli e opportunità per l’immediato futuro

Una disciplina sportiva amica della longevità



IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 10. Periscopio 91. Bacheca 92. Vivere in armonia 94. Giochi 94. Stuzzica cervello 95. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere

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anteprime i

22

22. Generazione silver

Nuovo fenomeno sociale di Giada Valdannini

società

Fame di amicizia Il bisogno di stare insieme di Rachele Randon

6.

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Indigenza e pandemia Un aiuto dalle food bank di Lavinia Viti

8.

Il piacere di donare Nuova vita all’usato di Rossana Martini

12.

in evidenza

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/company/50epiu

__SOCIETÀ__ Brasile e Covid-19: è ancora emergenza sanitaria Vaccinazioni tardive e scarse misure di contenimento. La parola ai medici di Romina Vinci

32

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__le INTERVISTE__ Dario Vergassola, tra favole visionarie e mondi immaginari Cabaret, televisione e scrittura: la carriera di uno spezzino d’eccezione di Raffaello Carabini

36 i

www.spazio50.org

INDICE

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LUGLIO AGOSTO 2021

__INCHIESTA__ Vivere nei borghi: nuove opportunità per l’Italia del futuro Riqualificazione, innovazione, servizi e tecnologia per nuove scelte di vita di G. Vecchiotti, I. Romano, G. Valdannini, F. De Sanctis, L. Russo

Bicicletta, che passione! In Italia è record di vendite di Corinna Bianchi

14.

16. Giappone: anziani soli L’abbandono delle famiglie di Carlo Penguin Cina: sì al terzo figlio La caduta di un tabù di Flaminia Bruni

17.

20. Il Terzo Tempo

Ricominciare dal nostro Paese di Lidia Ravera

53. Le città più vivibili Auckland, la migliore di Adriana Soldani

63. Walter Pedullà

Un intellettuale dai molti volti di Renato Minore

66. Concorso 50&Più

A Baveno, di nuovo insieme! di Anna Costalunga LUGLIO/AGOSTO 2021 I 3


cultura

estero

55. Libri 58. Arte 59. Musica 60. Teatro 62. Cinema

Un Paese con una storia difficile, ancora in cerca di pace ed equilibrio di Leonardo Guzzo

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parliamo di...

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La sua pratica regolare è un elisir di lunga vita. Parola di scienza di Anna Costalunga

76. Sport: all’aperto o al chiuso? Utili consigli per scegliere il luogo più adatto all’attività fisica di Alessandro Mascia

78. Le regole per mangiare fuori casa Dal bar alle mense fino al fai da te: pasti sani senza rinunciare al gusto a cura di Fondazione U. Veronesi

80. Un’estate a prova di zampa

Proteggiamo i nostri fedeli amici da umidità e temperature torride di Bianca Angeli

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72. Nuoto, amico del benessere

81. Spazio50

Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura della Redazione 50&Più

88. Previdenza

a cura di Luca Giustinelli

90. Fisco

a cura di Alessandra De Feo

98. Bazar

a cura del Centro Studi 50&Più

Credit foto: Agf, Contrasto, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, ©IlariaRomano, ©Stephanie Gengotti, Siena Photo Award, Patrik Ourednik, Photo © Tamara Casula, Andrej Vasilenko, Magda Hueckel. Shutterstock: SkandaRamana, Alexandros Michailidis, Sam DCruz, Skinstorm, Pit Stock, Geff Filho, Nelson Antoine, Brastock, Ringo Chiu, HUI YT, berni0004, Clara Bonitti. Foto di copertina: Shutterstock. Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XLIII - n. 7/8 luglio/agosto 2021

Per posta: Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.6872597 m@il: redazione@50epiu.it

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Anno XLIII n. 7/8 Luglio/Agosto 2021 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914

INTERVISTA

EVENTI

ESTERO

SCIENZE

Dario Vergassola: dalla provincia ligure alle fiabe

Il Concorso 50&Più torna in presenza a Baveno

Il Congo, crocevia del Continente africano

I benefici del nuoto per i senior, tra divertimento e salute

Tanti gli appuntamenti attesi tra cultura e premiazioni

Aderente a:

Ostacoli e opportunità per l’immediato futuro

Direttore Editoriale Anna Maria Melloni @ am.melloni@50epiu.it

Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

scienze

«Credo che i comici si siano ormai estinti»

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

68. Il Congo e il futuro dell’Africa

Una disciplina sportiva amica della longevità

Finito di stampare: 24 giugno 2021

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

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4 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021

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ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


UN’ESTATE DI SVOLTA

di Carlo Sangalli Presidente Nazionale 50&Più

EDITORIALE

editoriale LUGLIO AGOSTO 2021

L’ESTATE DEL SECONDO ANNO DI PANDEMIA MONDIALE DEL XXI SECOLO È INIZIATA SOTTO GLI AUSPICI DI RITROVATE ZONE BIANCHE PER LA GRAN PARTE DEL PAESE, un’oramai avviata campagna di vaccinazione e una generalizzata ripartenza per tante attività economiche che, a lungo, erano rimaste in questi mesi chiuse o funzionanti a corrente alternata. Colpiscono in modo particolare le rilevazioni legate al turismo: da uno studio ConfturiL’INDICE DI FIDUCIA smo-Swg emerge infatti che l’indice di fiducia DEI VIAGGIATORI dei viaggiatori è tornato in queste settimane È TORNATO IN QUESTE ai livelli di maggio 2019, segnando il valore SETTIMANE AI LIVELLI più alto dall’inizio della pandemia e recuDI MAGGIO 2019 perando a maggio, in un mese, qualcosa come 12 punti percentuali. Il grande protagonista di questa nuova ventata di ottimismo è il mare, che viene scelto da 6 viaggiatori su 10. Una buona notizia anche per la nostra 50&Più che al turismo ha dedicato in questi anni attenzione, sviluppando attività e progettualità che - prima del Covid - avevano dato grande soddisfazione al sistema e agli associati. È bello sapere quindi di ricominciare, seppure in sicurezza - dal 12 al 21 settembre a Castellaneta Marina, in provincia di Taranto -, con un nuovo format che mette insieme due “classici” della nostra organizzazione: le Olimpiadi 50&Più ed Italia In…Canto. Il turismo, insomma, comincia a rivedere rosa, anzi, “verde”, anche grazie al “green pass” europeo che permette ai vaccinati e ai titolari di test molecolare negativo di tornare a spostarsi liberamente tra i Paesi dell’Unione Europea (più Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein). Se il green pass appare dunque la chiave per accendere la ripresa e la sensazione generalizzata è quella della ripartenza, è importante non perdere la rotta dei dati. Il turismo, soprattutto quello estero, è infatti ancora molto lontano da una vera ripresa. Si prevede che nel 2021, rispetto al 2020, le spese turistiche cresceranno del 18,8%, ma - anche in questa ipotesi favorevole - si tratta di un giro d’affari che rimane inferiore del 50% rispetto ai livelli del 2019. Secondo le stime di Confcommercio, per tuPER RISALIRE LA CHINA rismo, cultura e convivialità il ritorno alla CI VUOLE PAZIENZA, normalità pre-pandemica potrebbe credibilDETERMINAZIONE mente avvenire nel 2023. E IL CONTRIBUTO Per risalire la china, insomma, ci vuole paDI OGNUNO DI NOI zienza, determinazione e il contributo di tutti: ogni scelta di consumo, ogni abitudine, ogni gesto conta. E, se la pandemia ha certamente cambiato i consumi, le abitudini e le priorità dei consumatori, a partire dall’uso del digitale per arrivare al tema della sicurezza, dopo tanti mesi di distanziamento, isolamento e fragilità, tutto questo ha anche restituito un trasversale desiderio di socialità e di comunità. Dopo la pandemia, insomma, l’orizzonte sociale è diventato ancora più importante e necessario nelle nostre vite e a questo orizzonte possiamo oggi traguardare ogni nostra scelta se viviamo bene, consumiamo con responsabilità e viaggiamo con rispetto. Di cuore e con il cuore, buona estate a tutti.


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__SOCIETÀ__

IL BISOGNO DI STARE INSIEME

FAME DI AMICIZIA

«Chi trova un amico trova un tesoro», recita brale. I partecipanti all’esperimento sono stati uno dei proverbi più popolari del Belpaese, a divisi in due gruppi e sottoposti a 10 ore di disottolineare quanto la vera amicizia possa es- giuno o ad isolamento sociale. Al termine del sere rara e preziosa. Ma è periodo a tutti è stata efcosì importante avere un fettuata una risonanza I RICERCATORI amico con cui condividere magnetica cerebrale. RiDEL MASSACHUSSETS INSTITUTE gioie e dolori? Sembresultato: alla vista di imOF TECHNOLOGY HANNO DIMOSTRATO CHE rebbe proprio di sì, e a magini degli amici che si IL NOSTRO CERVELLO ASSIMILA dirlo è la Scienza. divertivano in compagnia, LA LONTANANZA DAGLI AMICI In uno studio condotto nei soggetti che erano AD UN DIGIUNO FORZATO dai ricercatori del Massastati isolati si attivava lo di Rachele Randon chusetts Institute of Testesso gruppo di neuroni chnology (Mit) su un campione di volontari posti nella substantia nigra e nell’area tegadulti, è stato evidenziato che il restare lon- mentale ventrale di quelli sottoposti a digiuno. tano dagli amici determina un malessere così Come dire che chi aveva vissuto un periodo di forte da essere visibile anche a livello cere- isolamento “era affamato” di socialità.

+

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Informazione Pubblicitaria

Per chi ha un cuore grande come una casa In Italia possedere immobili di proprietà è da sempre sinonimo di stabilità e tranquillità. Nel caso di molte persone l’acquisto di una casa ha significato impegno, sacrificio ma anche orgoglio e soddisfazione. Nel corso della vita però può capitare

Anche la sostenibilità ha la sua importanza,

che di alcuni immobili - spesso seconde

infatti oltre a ridurre l’imponibile fiscale

e terze case - non se ne abbia più bisogno

è utile sapere che le donazioni immobiliari

e che la sicurezza che ci davano in origine

usufruiscono dei benefici fiscali previsti

si trasformi in un peso. La gestione,

dalla legge (art.3 D.Lgs.346/1990).

le inevitabili spese, soprattutto quando

Ciò

non riusciamo a venderla come vorremmo,

sarà esentasse e quindi interamente

sono fonte di preoccupazione più che

utilizzato a sostegno dei progetti per

di soddisfazione. C’è però un modo di

l’infanzia. Una casa donata all’UNICEF

dare nuovo valore a una casa che non

torna così ad avere il suo più alto valore,

si abita più, la si può trasformare

quell’autentico significato di protezione

in un dono prezioso per i bambini

e stabilità che farà sentire ogni bambino

Il dottor Samir Arebo, assiste un neonato

in difficoltà.

come a casa.

prematuro presso l’unità di terapia intensiva

che

il

valore

donato © UN0157452

significa

neonatale (NICU) sostenuta dall’UNICEF

L’UNICEF ha attivato di recente un programma specifico per le donazioni

Una donazione immobiliare all’UNICEF

immobiliari in tutta Italia. Ogni proposta

può essere allo stesso tempo la soluzione

di donazione immobiliare ha una storia

a un’esigenza personale e l’opportunità

diversa a seconda del vissuto di chi sceglie

di un futuro migliore per i bambini

di compiere un gesto così generoso.

più indifesi nel mondo.

presso l’ospedale generale di Assosa, in Etiopia. Nonostante le numerose sfide - tra cui l’acqua corrente limitata e la carenza di farmaci - medici, infermieri e ostetriche lavorano giorno e notte per fornire cure pre e postnatali, assistenza al parto e altri servizi salvavita per madri e neonati.

Chiunque può avviare una consulenza personalizzata totalmente gratuita e senza impegno alcuno, che permetterà di trovare insieme la soluzione più semplice ed efficace. L’obiettivo è quello di trasformare un bene immobiliare in aiuti concreti per i bambini: cibo, vaccini, istruzione e protezione.

DONAZIONE IMMOBILIARE SCOPRI COME FARE, CHIAMA O SCRIVI A: Laura Verderosa 06 47809235 366 4245511 l.verderosa@unicef.it Troveremo insieme la soluzione più semplice ed efficace.


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__SOCIETÀ__

FOOD BANK E PANDEMIA

IL CIBO È VITA

La pandemia ha inciso drammaticamente si vengono a creare presso la grande distribusulla popolazione italiana aumentando drazione o nelle mense, e le distribuiscono a persticamente il numero di sone indigenti. In Europa persone che si trovano al la FEBA (European Food di sotto della soglia di poBanks Federation), alla DURANTE I PRIMI TRE MESI vertà: 5,6 milioni, ovvero quale aderiscono 24 orgaDELLA PRIMA ONDATA DI COVID-19, LA DOMANDA DI CIBO PRESSO un milione in più rispetto nizzazioni nazionali, già LE BANCHE ALIMENTARI EUROPEE al 2019 (ISTAT 2021). Un durante la prima ondata È CRESCIUTA DEL 50%. dramma che si sta consupandemica (Marzo-GiuNEL 2020 SONO STATE DISTRIBUITE 860MILA TONNELLATE DI CIBO mando anche nel resto del gno 2020) ha distribuito di Lavinia Viti mondo dove gli indigenti il 50% di cibo in più risono circa 49 milioni. spetto all’anno preceAccanto a queste cifre drammatiche, però, ce dente. Si calcola che nel 2020 abbia ne sono altre che raccontano di un mondo distribuito 860.000 tonnellate di cibo a 12,8 fatto di solidarietà. Tra le organizzazioni somilioni di persone attraverso 48.126 organizlidali ci sono le Banche Alimentari, che recuzazioni caritatevoli, con la collaborazione di perano le eccedenze di generi alimentari che 37.016 persone (85% volontari).

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IN GIRO PER IL MONDO CINA: I MISTERIOSI TREMORI DEL GRATTACIELO SEG PLAZA

BIMBA PERCORRE 2 KM A PIEDI PER SALVARE IL SUO CANE

PROPOSTA DI MATRIMONIO A 13MILA PIEDI D’ALTEZZA

È successo a Shenzhen, in Cina dove il grattacielo del Seg Plaza ha preso a tremare visibilmente. Dopo l’ennesimo caso, le autorità hanno vietato la costruzione di nuovi edifici più alti di 500 metri. www.today.it

Arriva dalla Turchia la storia di Cemre Su, 10 anni, e del suo cane Pamuk. Quando il suo animale ha iniziato a stare male, lei lo ha preso in spalla e ha percorso due chilometri a piedi pur di trovare un veterinario. www.greenme.it

Un paracadutista di 38 anni, Rahim Hajir, ha deciso di fare una proposta di matrimonio a dir poco elettrizzante: in volo, a 13mila piedi di altezza, sopra il Grand Canyon, in Arizona (Stati Uniti). www.dailymail.co.uk

A PROPOSITO DI... SALUTE

CAPELLI AL SOLE

Menopausa, una nuova fase della vita

Per la campagna “Menopausa meno male!” di Fondazione Insieme contro il Cancro, il 59% delle donne in menopausa dichiara di sentirsi peggio di prima, ma per sei su dieci si tratta di una fase positiva. www.repubblica.it

CRESCITA SÌ - Le cellule epite-

liali contribuiscono alla crescita e amano i raggi UV, se presi con giusta moderazione.

i AMBIENTE

SALUTE

Google svilupperà algoritmi su dati sanitari

Accordo tra Google e l’americana HCA Healthcare. Obiettivo, creare algoritmi sanitari utilizzando le cartelle cliniche dei pazienti per cure più personalizzate. Timori per la privacy. www.ilsole24ore.com

i SCIENZE

Stirare meno può salvare il pianeta

Ridurre il più possibile la stiratura dei capi può contribuire a combattere il riscaldamento globale. Stirare ha una forte ricaduta sull’ambiente in termini di consumo energetico e rilascio di CO2. www.dilei.it

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Cervello. Cosa accade guardando un’opera d’arte

DANNI NO - Una lunga esposizione potrebbe provocare perdita di flessibilità e disidratazione, rendendoli secchi e fragili.

Di fronte a un’opera d’arte si attivano centri emotivi e diverse aree, come quelle senso-motorie. Il cervello, apparentemente a riposo, attiva una rete che supporta i processi introspettivi. www.artribune.com

i ANIMALI

Pinguini, pesci, cigni, le mascherine uccidono

FONTE: ELABORAZIONE FNC SU DATI FMI (A GENNAIO 2021)

GLI EFFETTI DEL COVID SULL’ECONOMIA

La crisi legata alla pandemia ha colpito duramente molte Nazioni. Uno studio ne ha misurato l’impatto sull’economia dei Paesi del G20, mettendo in evidenza il crollo del PIL reale. Di seguito, le più evidenti variazioni registrate nel 2020 rispetto al 2019.

ARGENTINA

GRAN BRETAGNA

ITALIA

-10,4%

-10%

-9,2%

10 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021

Aumentano le ricerche sul portale Covid Litter per tracciare il nuovo fenomeno di animali morti dopo aver ingerito parti di mascherine. Pinguini, cigni, germani soffocati dai dispositivi di protezione. www.repubblica.it

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IN NUMERI

PERISCOPIO

VIDEOGIOCHI, UNA SFIDA IN FAMIGLIA a cura di Samuela Gangi


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INDIA: AGRICOLTORE LASCIA L’EREDITÀ AL CANE

RITROVA IL PORTAFOGLI CINQUANTATRE ANNI DOPO

SEDICI MOGLI E CENTOCINQUANTUNO FIGLI

«Niente eredità per i figli ingrati, lascio tutto al cane». È la decisione di Om Narayan Verma, agricoltore indiano di 50 anni: vive nel distretto di Chhindwara, nello stato del Madhya Pradesh, in India. www.hindustantimes.com

Un uomo perde il portafogli e 53 anni dopo glielo recapitano a casa. È successo a Paul Grisham, un meteorologo statunitense che andò in missione in Antartide nel 1967. Grazie al web, la sorpresa. www.agi.it

Per alcuni è l’uomo più fortunato al mondo, per altri l’opposto. Padre di 151 figli e marito di 16 donne: è il record di Misheck Nyandoro, un uomo di 66 anni dello Zimbabwe. A breve, le 17esime nozze. www.ilfattoquotidiano.it

TECNOLOGIA

Avanchair: la sedia a ruote che è super smart Una sedia a ruote capace di dialogare con altri dispositivi elettronici. È un’idea della startup Avanchair e sono stati già raccolti 75mila euro per riuscire a crearne il prototipo. www.avvenire.it

i SALUTE

I fastidiosi effetti del Coronavirus

Sono chiamati anosmia (perdita dell’olfatto), ageusia (perdita del gusto) e parosmia (distorsione degli odori), e sono alcuni degli effetti di più lunga durata del Covid segnalati dal 20% dei positivi. www.notizie.virgilio.it

i IGIENE

NON È SEMPLICE RESISTERE AI VIDEOGIOCHI, CHE SI TRATTI DI GIOVANI O ADULTI, O ADDIRITTURA DEL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI. Joe Biden, infatti, l’inquilino della Casa Bianca, è stato immortalato in un momento di relax durante una sua visita a Camp David, nello Stato del Maryland. Uno scatto postato su Instagram dalla nipotina, Naomi Biden, li mostra insieme mentre si sfidano con uno dei titoli più conosciuti della Nintendo: Mario Kart. Il Presidente

e la nipote, come mostrano le immagini poi diffuse dal New York Post, hanno amabilmente duellato all’interno di un cabinato arcade: uno dei tanti divertimenti contenuti nella sala giochi della residenza per le vacanze del presidente degli Stati Uniti. Un momento di gioco e convivialità per la famiglia presidenziale. Biden, nonostante sia poco avvezzo a performance con i videogiochi, ha difeso il proprio onore di sfidante con la giovane nipote, ovviamente più allenata di lui.

Con quale frequenza andrebbe pulita la casa?

Volete rendere le pulizie meno faticose? Basta farle con regolarità. Per gli esperti di igiene, i telecomandi vanno puliti una volta a settimana, il tappeto due volte, il lavandino quotidianamente. www.fanpage.it

i LUGLIO/AGOSTO 2021 I 11


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__SOCIETÀ__

DARE UNA SECONDA VITA ALLE COSE

IL PIACERE DI DONARE Lo chiamano decluttering, ovvero il libecavare un eventuale guadagno. rarsi di cose che non vengono utilizzate o A dare l’impulso a questa cosiddetta “ecodi abiti che non si indossano più. C’è chi nomia circolare” sono soprattutto le vende ma c’è anche chi donne, che risultano essemplicemente regala sere il 70% del totale dei quello che dismette, solo donatori. SECONDO L’OSSERVATORIO SECOND HAND ECONOMY, per il piacere di donare, Se andiamo per fasce IL 64% DEGLI ITALIANI perché il fine ultimo è d’età, invece, vediamo LO SCORSO ANNO HA DONATO quello di poter aiutare che i “più generosi” sono OGGETTI E VESTIARIO A CHI AVEVA PROBLEMI ECONOMICI. chi quell’oggetto non se i senior tra i 55 e i 64 anni DONNE E SENIOR, I PIÙ GENEROSI lo può permettere. (il 70% del campione), di Rossana Martini Secondo una ricerca seguiti dai ragazzi tra i 18 dell’Osservatorio Second e i 24 anni. Anche le copHand Economy 2020 di BVA Doxa, lo scorso pie con bambini amano regalare mobili e veanno circa il 64% degli italiani ha donato ogstiario generalmente appartenuti ai figli che, getti usati senza preoccuparsi di poterne ricrescendo, non utilizzano più.

+



__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

In costante aumento gli amanti delle due ruote utilizzate come mezzo di trasporto al posto dell’auto

TRA GLI ITALIANI E LA BICICLETTA, UN RITORNO DI FIAMMA +

DENTRO LA NOTIZIA

di Corinna Bianchi

Gli incentivi del Bonus Mobilità hanno fatto registrare una forte crescita nelle vendite

BOOM DI VENDITA DELLE E-BIKE

Il Bonus Mobilità - gli incentivi statali erogati dal governo Conte nel 2020, che facilitavano l'acquisto di biciclette, biciclette a pedalata assistita e monopattini - ha fatto impennare la vendita delle bici: i circa 202 milioni di euro elargiti hanno infatti finanziato l’acquisto di 484mila nuove biciclette. Il mercato delle e-bike ha avuto una crescita del 20% in un solo anno, con la vendita di 40mila articoli in più rispetto al 2019 ed una importazione di modelli in aumento del 67%. Negli ultimi cinque anni le e-bike sono passate da poco più di 50mila pezzi annui ai 280mila del 2020.

14 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021

«MA DOVE VAI, BELLEZZA IN BICICLETTA...», cantava il Trio Lescano. La bellezza in questione, anzi le bellezze, erano Silvana Pampanini e Delia Scala, protagoniste dell’omonimo film, Bellezze in bicicletta, e concorrenti, loro malgrado, di una gara ciclistica. Era il 1951, la bicicletta era uno dei mezzi di locomozione più diffusi nel Belpaese, un primato che sarebbe stato cancellato di lì a poco dal cosiddetto miracolo economico italiano, che avrebbe fatto salire sul podio dei mezzi di trasporto l’automobile. Oggi, dopo decenni di ingorghi, inquinamento e traffico, complice anche la pandemia con la sua incidenza sugli stili di vita, l’amore per la bicicletta si sta facendo nuovamente strada nei cuori degli italiani. Una recente indagine realizzata

da Eco-Counter, un’azienda specializzata nell’analisi degli spostamenti nelle diverse nazioni del mondo, evidenzia una marcata crescita dell’uso della bicicletta nel nostro Paese; nel mese di marzo di quest’anno, infatti, è stato registrato un aumento dell’utilizzo della bici: nei giorni feriali, del 69% rispetto a marzo 2019, e del 55% per l’intera settimana, weekend compresi. Un’impennata dovuta agli incentivi del Bonus Mobilità messi a disposizione dal Governo, ma anche ad una coscienza ecologista che si fa sempre più strada negli italiani. Lo testimonia un’indagine della Bva Doxa realizzata per “ChangeLab Italia 2030”, nella quale si evince che il 35% degli intervistati è favorevole a limitare o abolire la circolazione in città dei veicoli inquinanti.



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__SOCIETÀ__

L’ABBANDONO DEGLI ANZIANI

SOLITUDINE D’ORIENTE

È il Paese con la più alta percentuale di anfinché non si lasciano morire di inedia. È il ziani al mondo: sono il 28,7% della popolakodokushi, la “morte solitaria” che in Giapzione, pari a circa 36,2 milioni di persone. Ma pone colpisce circa 30mila persone l’anno, il Giappone detiene anche un altro record, secondo i dati ufficiali, in realtà sottostimati. quello del tasso di fertilità delle donne che è L’80% di chi si abbandona al kodokushi è di di appena l’1,36, inferiore alla soglia del 2,07, sesso maschile, e vive principalmente nelle considerata essenziale per grandi città, dove l’indifgarantire il ricambio geferenza e la solitudine nerazionale. colpiscono duramente. IN GIAPPONE, OGNI ANNO, Una popolazione che inPerché nel Paese del Sol MIGLIAIA DI ANZIANI VENGONO vecchia, quella giappoLevante mostrare la proABBANDONATI DAI PROPRI nese, in gran parte FAMILIARI CHE NON SONO pria difficoltà e chiedere PIÙ IN GRADO DI SOSTENERLI concentrata nelle grandi aiuto viene considerato ECONOMICAMENTE. E COSÌ, aree urbane e che ora sta un segno di debolezza e IN MOLTI, SI LASCIANO MORIRE. facendo i conti con un quindi condannato dalla di Carlo Penguin altro fenomeno, quello società. Il Governo nipdell’abbandono degli anziani da parte dei ponico sta correndo ai ripari, creando case giovani, oppressi dal costo della vita sempre di riposo per chi ha meno disponibilità ecopiù alto e dalla mancanza di sostentamento nomiche e sgravi fiscali per le giovani copda parte dello Stato. E così, genitori e nonni, pie, ma non è sufficiente. Gli anziani oggi diventati improduttivi, vengono parcheggiati sono considerati un fardello di cui disfarsi. nelle case di riposo o abbandonati a se stessi, Meglio se in silenzio.

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16 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021


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__SOCIETÀ__

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ANZIANI E FAMIGLIA

di Flaminia Bruni

La popolazione cinese over 65 è in forte aumento. Pronte le misure per supportare il cambiamento: innalzamento dell’età pensionabile e aiuti alle famiglie

CINA: LE COPPIE POTRANNO AVERE 3 FIGLI

Il Paese invecchia mentre la popolazione più giovane diminuisce. Da qui la nuova decisione: le famiglie potranno mettere al mondo fino a tre bambini E COSÌ, IN CINA, È CADUTO ANCHE L’ULTIMO TABÙ, ovvero quello della limitazione delle nascite. Il Politburo del Partito comunista, con a capo il presidente Xi Jinping, ha sancito infatti che le coppie cinesi ora possono avere anche tre figli. Una decisione che segue quella storica del 2016, quando si decise che la “politica del figlio unico”, che per decenni aveva regolamentato

la natalità del popolo cinese, doveva essere superata. Un provvedimento che avrebbe dovuto produrre al Paese un enorme balzo in avanti in termini di natalità, ma che si è tradotto in un flop. I dati dell’ultimo censimento, infatti, dimostrano che nel 2020 la crescita annuale della popolazione cinese è stata dello 0,53%, di 4 punti inferiore a quella del decennio precedente (0,57%). I nati nel 2020 sono stati 12 milioni, il 20% meno del 2019 (14,6 milioni). La causa principale della denatalità nel Paese orientale è il costo della vita, la difficoltà per le donne di trovare un lavoro adeguato e la mancanza di aiuti alle famiglie.

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+ Il “Creative Photo Awards” è uno dei più importanti contest internazionali di fotografia, aperto a professionisti, dilettanti e amatori di tutto il mondo. Il prossimo novembre, le immagini premiate saranno esposte a Siena, in occasione del “Festival Siena Awards”. In queste pagine, alcune delle opere vincitrici. 1 “The Lake” di Masoud Mirzaei, nominata “Foto dell’Anno” 2 “The Colorful Fragile Bubbles” di Zejian Li, prima classificata nella sezione “Fashion” 3 “The Flying Bride” di Soven Amatya, prima classificata nella sezione “Wedding”

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CREATIVE PHOTO AWARDS 2021: IMMAGINI, ARTE E CREATIVITÀ


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______IL TERZO TEMPO______

RICOMINCIARE DALLA BELLEZZA DEL PAESE di Lidia Ravera È ARRIVATA, FINALMENTE, L’ESTATE. AVEVO PAURA CHE NON SAREBBE SPUNTATA MAI PIÙ, CON IL SUO CARICO DI GIOIE IMMAGINATE. Un gelato al sole, nuotare con il viso dentro l’acqua, respirare il salmastro, camminare in montagna, l’odore dell’erba tagliata, ballare sfrenatamente - alla faccia dell’età - sotto una luna tonda e gialla, all’aperto, attenta alle goccioline, non troppo vicina agli altri ballerini, ma posseduta dal ritmo che batte come un cuore selvaggio. È stato lungo come una quaresima, l’inverno. È durato per tutta la primavera: bizzosa, piovosa, ventosa. Ci ha stremati tutti con i bollettini serali, i conti dei morti, questa funebre aritmetica, cui non pensavo che ci saremmo abituati fino a non provare più neppure la tristezza dovuta. Verso maggio abbiamo ricominciato a vedere gli amici (pochi, tamponati, distanti), si cenava alle sette, scappavano prima 20 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021


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delle dieci. E per tutto il tempo concesso, a tavola, dalla guerra al Covid, non si faceva che parlare di malattie. Di vaccini. Si confrontavano sintomi, si discuteva di varianti. Ci si misurava la febbre da sani, bastava dover andare in banca o dall’oculista. Io risultavo quasi sempre morta: 35 e 7, non arrivo neanche a 36. «È perché sei un animale a sangue freddo», mi diceva mio marito, pensando ai serpenti. Ad un certo punto ho temuto che non ne saremmo più usciti da quel tunnel di malattia immaginata, da quel nemico invisibile a cui opporre disciplinate rinunce. Per la prima volta, io che mi sono sempre sentita una “vecchia giovane”, mi sono sentita precipitare in una categoria che non mi somiglia: “anziana fragile”, ha scritto la signorina che mi intervistava prima di sottopormi alla prima dose di AstraZeneca. L’ho guardata malissimo, ma aveva ragione. Anagraficamente appartengo alla categoria. Non sono fragile, né mi ci sento, ma sono anziana, e pare che i due aggettivi vadano insieme meccanicamente. Anche questa etichetta avvilente mi ha prolunga-

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ VIA DEL MELANGOLO 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

to l’inverno. Ma poi è finita. E adesso, finalmente, eccomi qua, sono di nuovo una “simpatica vecchia pazza dalle gambe muscolose”. E soprattutto sono di nuovo sull’isola mia adorata. A scrivere sulla terrazza, circonfusa di spruzzi, con il vulcano che mi brontola dietro e il mare che fa rotolare i sassi nella risacca. È stata dura, quest’anno, ma non ho mai smesso di lavorare. Il mio lavoro, anzi, obbligata com’ero ad una quota di solitudine superiore a quella che mi è consueta, ha tratto un certo beneficio dalla pandemia. Non possono dire la stessa cosa tutti quelli, e in

Italia sono tanti, che vivono delle vacanze degli altri. Chi ha un ristorante a Portofino, una baita incastrata fra le montagne, chi gestisce un bed & breakfast a Venezia o una spiaggia in Sardegna o sulla Riviera romagnola ha tremato fino all’ultimo: potranno di nuovo muoversi gli stranieri? L’Italia con il suo record di caduti da Covid-19 smetterà di far paura? L’ipotesi di soffocanti quarantene ammazza - ferie scomparirà? Si potrà di nuovo saltare su un aereo o montare su un treno con leggerezza? L’angoscia, nemica del turismo, si sta diradando, il sole, con i suoi raggi igie-

nizzanti, sta cauterizzando le ferite del lungo inverno. Ma le perdite nel settore sono difficili da rimarginare. Sono saltate Pasqua e Pasquetta, il ponte di aprile-maggio, le vacanze sulla neve del Natale scorso... Gli italiani si lamentano: pare che senza il premio estivo non riescano a vivere. In un altrove non lontano, sotto il sole, volano le bombe. Siamo un popolo di fatui gaudenti e spendaccioni? Forse sì, ma viviamo in uno dei Paesi più belli del mondo. Questa bellezza dobbiamo farla lavorare per noi, per riassestare un’economia gravemente dissestata. Perciò, tutti in vacanza!

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__ SOCIETÀ ATTUALITÀ__

In Europa, nel 2070, gli over 65 saranno il 51,2% del totale. Parliamo di persone attive che cercano soluzioni dedicate e su misura, gente che non si accontenta di essere relegata ad un ruolo marginale. Ma quali sono le caratteristiche di coloro che appartengono a questa generazione? Chi sono i silver? Siamo forse alle prese con una nuova fase dell’invecchiamento?

GIOVANI? ANZIANI? NO, SILVER +

«I SILVER SONO MOLTO APPETIBILI SUL MERCATO SIA COME CLIENTI SIA COME TESTIMONIAL, INFLUENCER, ADVISOR E COSÌ VIA. SILVER È ANCHE UN LAVORO»

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di Giada Valdannini

INVECCHIARE NON È MAI STATO COSÌ SEMPLICE. SCIENZA, TECNOLOGIA, AUMENTATO BENESSERE: tutto concorre a consentirci una vita più lunga e in salute. Ecco perché, ormai da qualche tempo, si parla sempre più di invecchiamento attivo e di un fenomeno - tutto da indagare - che prende il nome di Silverization. Ne abbiamo parlato con Gian Paolo Lazzer, responsabile dell’Osservatorio Future Business Model Strategy Innovation, Spin-Off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che di recente ha analizzato il fenomeno. In Europa, nel 2070, gli over 65 saranno il 51,2% del totale. Stiamo parlando di persone attive e che cercano soluzioni dedicate e su misura. Non si acconten-

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tano perché non accettano di essere relegate ad un ruolo marginale. Un mercato che, solo in Italia, vale 620 miliardi, con un trend di crescita su scala mondiale di 7.000 miliardi l’anno. Ci aiuta a capire esattamente quale cambiamento sia in atto? I numeri sono impressionanti, possono essere letti in maniera opposta: da un lato in modo negativo perché la popolazione sta invecchiando, dall’altro come un’opportunità per vivere di più. Ma i numeri, come spesso accade, non ci parlano che della superficie delle cose e non dell’origine dei cambiamenti strutturali e su come questi hanno preso forma. Infatti, serve una chiave interpretativa diversa, più qualitativa. Se ci limitiamo al “quanto”, possiamo dire senza ombra di dubbio che è possibile vivere di più grazie al contributo della scienza medica, della tecnologia o, più in generale, grazie a stili di lavoro meno usuranti dal punto di vista fisico. Ma la cosa che ci deve interessare, e i silver lo stanno facendo, è vivere “meglio”. È questa la parte più importante della questione, non solo la quantità, siamo di fronte ad un cambiamento epocale perché

è nata una nuova forma sociale, una nuova generazione che sta a metà tra la maturità e l’anzianità. Non è vero che rimaniamo giovani più a lungo, non è vero che invecchiamo dopo. Non siamo di fronte ad un fenomeno misurabile solo con i numeri. In realtà, si è aggiunta una nuova fascia di popolazione, un ramo nuovo all’albero della vita. Prima i silver non c’erano. I numeri ci dicono che qualcosa è cresciuto e, invece, qualcosa è nato quasi all’improvviso. I silver, questa è la cosa più interessante, non hanno esempi da seguire, sono dei pionieri. Chi vive questo momento è l’artefice di una nuova forma sociale. Come tutte le cose nuove è un momento conflittuale perché i silver non hanno un’identità chiara ma la stanno definendo. Proviamo a definire i silver. Quelli che possiamo definire silver, ma qualsiasi etichetta è ben accetta, sono una novità, mettono in atto comportamenti nuovi, comprano prodotti che prima non c’erano, per assurdo come dicevo - non hanno un passato e quindi il mercato si è dovuto inventare prodotti e servizi nuovi. La questione economica è centrale. Possono accedere a questa nuova fase della vita se e solo se hanno » LUGLIO/AGOSTO 2021 I 23


__ SOCIETÀ ATTUALITÀ__ entrate solide, parametrate ovviamente al Paese di appartenenza. Definire i silver in termini economici presuppone una capacità reddituale medio-alta. A differenza di altre generazioni, dove la “potenza” può stare nella forma fisica, nella capacità di apprendimento o altro ancora, i silver (quindi non tutti quelli che sono solamente in età per esserlo) possono permettersi dei servizi legati all’intrattenimento, alla cura della persona perché hanno un reddito che glielo consente. La cosa interessante che li contraddistingue non è solamente un reddito dovuto al risparmio o ad una rendita di fine carriera. I silver sono molto appetibili sul mercato sia come clienti ma anche come testimonial, influencer, advisor e così via. Silver è anche un lavoro. Quali generi di opportunità nascono, per tutti i settori merceologici e di servizi, dal fatto che i senior sono sempre più numerosi e sempre più disposti a spendere? La Silver Economy è un mercato fertile per chi vuole innovare. Non c’è storico, non ci sono falsi miti a cui ispirarsi. Direi che le aziende dovrebbero, qualsiasi prodotto o servizio offrano, provare a pensarlo in un ottica silver: i silver sono genitori, nonni, single, sportivi, appassionati; sono turisti e lettori, risparmiatori e investitori, i silver acquistano per altri, regalano. È difficile trovare un settore che non possa essergli vicino.

DOSSIER

Gli over 65

- i silver non sono persone anziane, definizione che oggi calzerebbe più agli ultraottantenni. Una generazione, questa, in transizione.

La Silver

Economy si basa sui consumi degli over 65. Se fosse uno Stato sovrano, sarebbe la terza potenza economica mondiale, dopo Usa e Cina.

I consumi

degli over 60 sono maggiori degli under 30 in spese per alimentazione, casa e salute. Rispetto a 10 anni fa spendono di più per internet.

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Secondo il The Future of Aging, il nuovo rapporto di Havas che ha interpellato 12mila persone in 28 Paesi, i silver hanno richieste contraddittorie: il 56% del campione intervistato pensa che le marche si concentrino troppo sui giovani, emarginandoli. Ma il 72% vuole che smettano di fare stereotipi in base all’età. Cosa ne pensa e in che direzione va il gusto dei senior? È in formazione, qualsiasi proposta allo stato attuale rischia di cadere da una parte o dall’altra. Come dicevo, l’unica via possibile è la ricerca e aspettare che l’identità si assesti e si “normalizzi”. Un po’ come la percezione dei tatuaggi. A tal proposito, i silver si tatuano. Stando sempre all’indagine The Future of Aging, per la metà degli intervistati la crisi (anche quella pandemica) ha acuito l’antagonismo tra anziani e giovani, anche se 8 su 10 pensano che le generazioni potreb-

bero imparare molto dal confronto reciproco. Qual è il suo giudizio? E una convergenza è possibile? Una convergenza deve essere possibile e il terreno è quello della sostenibilità. Mi piacerebbe una Greta Tunberg silver, anche lei dovrebbe preoccuparsi del proprio futuro. Anche i social provano a dialogare con le fasce più mature di pubblico. Sono sempre di più i cosiddetti “granfluencer” - anche detti “Instagrans” - ossia influencer over 60, peraltro molto seguiti da giovani e meno. Cosa possiamo aspettarci da silver e nuove tecnologie nel futuro? Sulle nuove tecnologie ci sarebbe molto su cui riflettere. L’effetto “aiutami a impostare il cellulare” è pressoché finito, i silver non sono nativi digitali ma ben socializzati alla questione. Il fatto, forse, più che l’hardware riguarda il software, intendo su come ci si muove all’interno dei social per esempio. Sui rischi che si corrono e così via…



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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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LA CITTÀ DI SAN PAOLO È UNA METROPOLI DI 12 MILIONI DI ABITANTI, ED È QUELLA CHE HA REGISTRATO PIÙ CASI PER MILIONE DI ABITANTI RISPETTO A TUTTO IL RESTO DEL PAESE

di romina Vinci

BRASILE:

MEDICI IN PRIMA LINEA L’effetto combinato del ritardo sulle vaccinazioni e della quasi totale assenza di misure di contenimento, salvo a livello locale, ha fatto sì che la situazione contagi da Covid-19 degenerasse in breve tempo in uno degli Stati più popolosi al mondo. Abbiamo chiesto di raccontarcela a chi ha vissuto in prima linea l’epidemia

Il BrasIle contInua ad essere uno deI PaesI PIù colPItI dalla PandemIa: nella prima settimana di giugno ha registrato 11.797 decessi, con una media giornaliera di 1.685 decessi. numeri che lo portano ad essere la seconda nazione con il maggior numero di decessi dovuti al covid-19, dopo gli stati uniti. ed ora si teme una terza ondata, a causa della maggiore flessibilità nelle recenti misure di restrizione da parte degli stati e dei comuni. È arrivato in Brasile quando aveva appena un anno, eppure, se gli chiedi quali siano le sue origini, lui risponde senza esitare: «sono palombarese». nato nel 1948 a Palombara sabina, in provincia di roma, da una famiglia di medici, è approdato in questo lato dell’america latina con quella che è stata l’ultima immigrazione a richiesta del governo di Brasilia. suo papà era medico, suo zio un radiologo, sono venuti a portare delle competenze che, a quel tempo, faticavano a svilupparsi a livello autoctono. anche maurizio cerino non poteva che seguire le orme di famiglia. lui è specializzato in Ginecologia, combatte in prima fila la piaga della mortalità » UN ITALIANO IN CORSIA

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materna post parto. e da più di un anno ormai, si interfaccia con la pandemia del coronavirus, che in questa porzione di mondo ha mostrato un volto più cruento che mai. secondo l’organizzazione mondiale della sanità, infatti, il Brasile è il terzo Paese con il maggior numero di infezioni da coronavirus, dopo stati uniti e India. Gli chiediamo qual è la situazione odierna. «Il popolo brasiliano non apprezza il valore della storia, è un popolo capace di buttare giù un palazzo o una statua solo perché collegato a personaggi incomodi. Il passato è passato, esso si concentra sul presente». un atteggiamento che si riflette anche nel modo di affrontare il coronavirus... «le persone sentono parlare in tv di percentuali molto basse (in relazione al numero degli abitanti), si convincono che il virus non sia poi un pericolo così grave, che il peggio sia passato. e così, malgrado ci troviamo ad attraversare una seconda ondata che ha numeri ben più alti della prima, la gente ha abbassato le difese. le persone si riversano in strada, i ristoranti sono pieni, così come le spiagge, ed ecco che il tasso dei contagi rimane elevato. san Paolo è una metropoli di 12 milioni di abitanti ed è quella che ha registrato più casi per milione di abitanti rispetto al resto del Paese. anche più morti. analizzare il numero dei ricoverati negli ospedali pubblici della città consente di avere un’idea di quello che sta succedendo in Brasile. ci aiuta a farlo il dottor daniel » » LA SITUAZIONE

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ Habib, che lavora nel convenio Bradesco e, attraverso la telemedicina, è in grado di realizzare 40 consulti medici nell’arco di sei ore. così, tutti i giorni, da vari mesi. «Il 95% dei pazienti si rivolgono a noi per il covid o per patologie ad esso correlate afferma -. Il Paese è oggi alle prese con una seconda ondata che ha fatto registrare numeri molto più alti rispetto alla prima. nel maggio-giugno 2020, nel pieno dell’epidemia, a san Paolo ogni giorno venivano ospedalizzate 1.750 persone per covid. Poi la curva, piano piano, ha iniziato a scendere. a luglio contavamo 1.450 pazienti, ad agosto 1.150, e ha continuato ad abbassarsi fino a novembre, quando siamo arrivati a 700 ricoverati al giorno. È stato il dato più basso. Poi è arrivata la seconda ondata e i numeri sono aumentati di nuovo. «tra febbraio e marzo di quest’anno siamo arrivati a registrare 2.300 persone ricoverate al giorno, molto più rispetto al picco della prima ondata - prosegue Habib -. a differenza dell’europa, dove le curve sia nella prima che nella seconda ondata sono scese rapidamente, qui in Brasile i tempi sono molto più lunghi. l’anno scorso ci sono voluti

APPROFONDIMENTI

L’EPIDEMIA DEL 1975

Record di vaccini Nel 1975, tra aprile e giugno, le autorità brasiliane riuscirono a vaccinare più di 80 milioni di persone minacciate da una terribile epidemia di meningite cerebrospinale. A San Paolo, dieci milioni di abitanti furono immunizzati in appena cinque giorni. È stato un record assoluto nella storia delle vaccinazioni.

Elezioni Nel 2022, in Brasile, si terranno le elezioni presidenziali: manca ancora l’ufficialità, ma dovrebbe ricandidarsi l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva.

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IL TEST UN ESPERIMENTO SEGRETO NELLA CITTÀ DI SERRANA. IL VACCINO CINESE “CORONAVAC” È STATO SOMMINISTRATO A TUTTI GLI ABITANTI: IL NUMERO DEI MORTI È SCESO DEL 95%

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Rio de Janeiro, Brasile: campagna di vaccinazione contro il Coronavirus.

cinque mesi per arrivare ad un terzo dei casi, e si sta ripetendo la stessa dinamica ora. ad aprile ne abbiamo registrati 1.950 e pian piano diminuiranno. ma ci vorrà tempo». ciò che preoccupa, in particolare, è il numero dei posti in terapia intensiva. lo spiega bene il dottor Habib: «Quando è iniziata la seconda ondata avevamo il 91% dei posti letto occupati. adesso siamo al 79%, ma è sempre un dato che ci pone in allarme: significa che non c’è spazio per curare chi ha infarti, incidenti stradali, altri tipi di malattie o emergenze». non bisogna dimenticare che, tra il dicembre 2020 e i primi di gennaio 2021, in Brasile è emersa un’ulteriore variante del coronavirus, la P.1, meglio nota come variante brasiliana. È stata identificata per la prima volta in quattro viaggiatori du» LA VARIANTE

rante uno screening di routine all’aeroporto di Haneda, fuori tokyo, in Giappone. È difficile dire se questa variante sia più aggressiva o se i casi gravi di covid-19 dipendano dall’impatto che la seconda ondata ha avuto su un sistema sanitario esausto e provato. Intanto l’11 aprile si è conclusa la vaccinazione di massa di tutta la popolazione adulta di serrana, una cittadina di circa 45mila abitanti dello stato di san Paolo, con l’eccezione delle donne incinte e delle persone che avevano avuto febbre nelle 72 ore precedenti all’iniezione. serrana è stata scelta dall’Istituto Butantan di san Paolo, che insieme al laboratorio cinese sinovac, ha sviluppato il vaccino coronaVac per uno studio inedito chiamato “Projeto s”. l’obiettivo è analizzare l’impatto e l’efficacia dei vaccini nella riduzione dei contagi e nel controllo della pandemia. secondo gli esperti, quello che succederà a serrana sarà una prova del fuoco per conoscere l’efficacia del vaccino contro la variante brasiliana P1. » LA CAMPAGNA VACCINALE

Intanto nel Paese la campagna vaccinale prosegue, seppur a rilento. «nella città di san Pao-


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San Paolo del Brasile: cittadini in piazza per chiedere una migliore assistenza sanitaria.

lo abbiamo già raggiunto un milione e mezzo di persone con le due dosi. È circa il 12% della popolazione. se consideriamo che a vaccinarsi saranno solo le persone over 18, ovvero più o meno 6 milioni, possiamo dire che un quarto della popolazione è vaccinata - spiega il dottor Habib -. abbiamo già somministrato più di 35 milioni di dosi di vaccino, è un buon numero, il problema però è che il nostro Paese è enorme». In un paese enorme e densamente popolato come il Brasile, anche misure estreme come il lockdown non riescono a raggiungere un grado di efficacia tale come accade in europa o negli usa, ad esempio. «In Brasile c’è una disputa politica tra il presidente Bolsonaro e i governatori locali, perché questi ultimi vorrebbero misure restrittive, mentre il presidente è il primo a schierarsi apertamente contro il lockdown. lui vuole che si riapra tutto, per non far morire la gente di fame», spiega Habib. Inoltre, il tribunale superiore di Giustizia ha determinato che in materia di sicurezza sanitaria sono i governo locali a » LOCKDOWN BLANDO

prendere le decisioni, non il governo federale. «ma questo cambia ben poco - continua Habib - perché quando un sindaco ti dice che non devi uscire di casa, ma poi vedi in tv il presidente che ti invita a farlo, il cittadino è confuso. la gente ascolta il presidente, perché il presidente è una figura importante. e Bolsonaro sin dall’inizio si è reso protagonista di gesti per dimostrare che il covid non è troppo pericoloso». lo scorso 9 aprile, mentre il numero di contagi e di vittime registravano un aumento in tutto il Paese, la corte suprema ha ordinato al senato di istituire una commissione d’inchiesta sulla gestione della crisi sanitaria da parte del governo di Jair Bolsonaro. resta però il problema reale: la povertà. lo sottolinea bene il dottor maurizio cerino: «le persone non possono permettersi di stare a casa per limitare i contagi. l’aiuto che arriva dallo stato è minimo, non sono neppure 30 dollari al mese, e con questa cifra non puoi vivere, non riesci neppure a comprare da mangiare». e poi c’è il grande nodo legato ai trasporti. «a san Paolo si stima che, ogni giorno, circo-

lino dentro la metro tra i 4 e i 5 milioni di persone. soprattutto nelle ore di punta le stazioni sono affollate, non c’è distanziamento, ed ecco che il contagio continua. adesso hanno iniziato a vaccinare anche il personale che lavora nei trasporti pubblici, ma per vedere gli effettivi risultati di questa manovra ci vorranno mesi», afferma il medico di origini italiane. una delle grandi piaghe del Brasile è legata alla disoccupazione il cui tasso, tra i giovani, raggiunge il 50%. anche qui cerino punta il dito contro la politica, rea di non aver pensato al bene del Paese: «alcuni imprenditori, industriali brasiliani a inizio epidemia si sono offerti di produrre i respiratori e i caschi ventilatori, ma il Governo ha preferito importarli dalla cina. se avesse dato fiducia a queste persone avremmo mantenuto il lavoro e la maggior parte delle aziende non sarebbero state costrette a chiudere». » MENO DISUGUAGLIANZE

difficile parlare di distanziamento sociale, di isolamento, quando si vive in contesti precari come quelli delle fa-

velas. a san Paolo ce ne sono due particolarmente grandi, Heliópolis, e Paraisópolis. In quest’ultima vivono oltre 400mila persone. a livello di numeri possono essere considerate delle vere e proprie città. «dal punto di vista medico - racconta il dottor cerino - posso dire che la pandemia ci ha aiutato per quanto riguarda le disuguaglianze, perché le persone hanno iniziato ad essere più sensibili anche alla sorte degli altri. c’è stato, ad esempio, un forte aumento degli aiuti alle ong che lavorano nelle favelas. Inoltre, l’ospedale albert einstein ha creato un vero e proprio presidio ospedaliero all’interno di Paraisópolis, un’unità all’avanguardia, con attrezzature e personale specializzato; questo ha consentito di avere uno screening aggiornato e costantemente monitorato del luogo». Il dottor cerino evidenzia anche l’emergere di interessanti risultati: «abbiamo notato che nelle favelas si è registrato un indice di mortalità più basso rispetto ad altri luoghi. È entrata in atto una sorta di immunizzazione di massa, incredibile se si pensa alle precarie condizioni in cui vivono la maggior parte delle persone di questo tipo di agglomerati. la comunità scientifica sta tuttora studiando il caso per trovare delle risposte». ma cosa riserveranno i prossimi mesi ad un paese come il Brasile? Basterà la campagna di vaccinazione a invertire la rotta e a permettere di tirare un sospiro di sollievo? «Qualcosa sta cambiando - afferma cerino - , la strada principale rimane quella di accelerare con la campagna di vaccinazione, ma non dimenti- » » UNA VIA D’USCITA

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ chiamo che anche la prevenzione gioca un ruolo cruciale. e qui sono i proprietari delle industrie, delle aziende, delle catene commerciali a fare la differenza. Perché hanno dei medici di riferimento e iniziano a fare un’opera di prevenzione, a

Paura, isolamento, nostalgia… La pandemia e le sue conseguenze nelle parole di due italiani che vivono e lavorano in Brasile da oltre mezzo secolo

proprio costo, sui dipendenti, colmando così anche le mancanze dello stato». secondo il dottor Habib, ci vorrà almeno un anno prima di potersi considerare totalmente fuori. «la vaccinazione di tutti gli over 18 richiederà ancora vari mesi.

In maniera ottimista possiamo dire ottobre, in maniera reale credo che ciò avverrà non prima della fine dell’anno. Poi, a gennaio 2022, anche i giovani inizieranno a vaccinarsi. Grazie a questo e alla maggiore disponibilità di vaccini, le sorti

del Paese potranno cambiare. ma arriveremo a stare bene soltanto tra giugno e luglio 2022. Fino a quel momento continueremo a registrare casi e a guardare con un pizzico di invidia la vita che è ripresa normalmente negli stati uniti e in altre parti del mondo».

LE VOCI DELLA LOCALE COMUNITÀ DI 50&PIÙ di romina Vinci

«Vengo in ufficio ogni giorno. non c’è nessuno per strada, è desolante vedere la città così». a parlare è l’avvocato antonio laspro, coordinatore 50&Piùenasco Brasile. la sede del patronato si trova presso l’edificio Italia, un grattacielo nel centro cittadino di san Paolo che rappresenta un pilastro del tricolore all’estero. nell’ultimo anno, però, anche questo luogo ha smesso di essere un centro pulsante: «la maggior parte degli uffici sono chiusi, non c’è mai stato tutto questo silenzio nel grattacielo», spiega l’avvocato laspro. l’attività del patronato non si è mai fermata, hanno continuato a garantire assistenza alle persone durante tutto l’arco della pandemia. «Per alcuni mesi non sono venuto in ufficio, ma gli altri collaboratori sì, sono stati sempre presenti. adesso, pian piano, sono ripartiti gli appuntamenti e le persone stanno tornando a venire in ufficio». 30 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021

antonio laspro prova ad analizzare l’anno appena trascorso: «non ci aspettavamo che la situazione arrivasse a questo punto. seguivamo con apprensione quello che succedeva in lombardia. avevamo paura, sapevamo che sarebbe arrivata anche qui, considerando i contatti e il flusso di persone che si sposta tra Italia e Brasile, ma non a questi livelli. È stato un brutto colpo». li ricorda bene, lui, quegli infiniti mesi di isolamento. chiuso in casa per due mesi, senza vedere nessuno, neanche sua figlia luciana. «leggevo tanto, uscivo solo per andare a portare a spasso il cane», racconta. e per uno che ha passato un’intera vita sugli aerei non deve essere stato facile. «sono nato in Basilicata, a Balvano, in provincia di Potenza. Vivo in Brasile da 62 anni, ma sono sempre tornato in Italia con assiduità, anche grazie al mio lavoro. Il fatto di non poter viaggiare mi fa sentire imprigionato».

anche il signor emilio Ferrara nutre la stessa saudade. «sono originario di esperia, in provincia di Frosinone, il posto più bello del mondo», afferma sorridendo. È arrivato in Brasile nel 1955, ma ha mantenuto saldi i legami con la terra d’origine, tanto che era solito tornare quasi ogni anno. Poi è arrivato il coronavirus a stravolgere le vite di tutti. «se qui in Brasile l’avessero presa più seriamente sin dall’inizio, anche in virtù di quello che era successo in Italia, non saremmo arrivati a questo punto. Io cerco di proteggermi, di non fare cose bizzarre. sono vaccinato, ma ho ancora paura di mettermi in viaggio. mi chiedo quando potrò tornare a visitare i luoghi della mia infanzia», confida. Il signor emilio è solo a san Paolo, perché le sue sorelle vivono in un’altra zona del Brasile. Il lockdown, da questo punto di vista, non ha fatto altro che aumentare quel senso di solitudine.


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COSTRUIAMO I TUOI DIRITTI 50&PiùEnasco da oltre 50 anni tutela i diritti di tutti i cittadini, italiani e stranieri. Siamo impegnati ogni giorno a semplificare il rapporto tra i cittadini e le Istituzioni, offrendo risposte personalizzate in base a ciascuna necessità. Forniamo indicazioni per risolvere nel modo più favorevole le esigenze di assistenza sociale e previdenziale di ogni persona.

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D intervista di Raffaello Carabini

L’AUTOIRONIA E LA NARRAZIONE DI FAVOLE VISIONARIE E MONDI IMMAGINARI 32 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021


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__le INTERVISTE di 50&Più__

ARIO VERGASSOLA

Lo spezzino DaRio VeRgassoLa è un ComiCo DaLLa battuta immeDiata, scoperto nel 1988 da giorgio gaber. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi, film e spettacoli teatrali, proponendosi sempre con uno stile pungente e autoironico. numerosi i suoi libri, tra cui il romanzo La ballata delle acciughe, la conversazione con moni ovadia Se vuoi dirmi qualcosa, taci e il recente Storie vere di un mondo immaginario. Cinque racconti delle Cinque Terre. «Le Cinque terre, rispetto ai tanti luoghi meravigliosi d’italia, non hanno una terribile periferia che contorna bellissime piazze. Da noi c’è solo il mare. Le piazze sono quelle semplici semplici dei disegni dei bambini, la chiesetta, lo slargo, un palazzotto. La cosa che lascia commossi è che interi paesi si possono riprendere in una foto, senza che

Spezzino d’eccezione, al cabaret e alla Tv, affianca da anni la scrittura anche come autore di opere comiche, fiabe e racconti sulla provincia ligure. Tra animali parlanti e creature leggendarie, con creatività e ironia, unendo intensità e leggerezza alla sua attitudine narrativa

all’interno dell’inquane. io avevo scritto la dratura ci sia qualcosa storia di un ragazzino che deturpa. La fortudi manarola - dove ho na è stata quella di non una casa, mio papà è aver costruito nulla nato lì vicino, la freche potesse diventare quento spesso - che si qualcosa di fuori poinnamora di una turisto, ma è stato un avsta, ma non ha il covenimento un po’ forraggio di dirglielo pertunoso. tra Riomagché diventa tutto rosso. giore e manarola c’è la pesca una triglia maVia dell’amore, non i gica che gli promette supermercati o le fabdi far avverare tutto briche, è come in posti tipo l’islan«IL “MAURIZIO COSTANZO SHOW” da o l’irlanda. È STATO IL MIO BAGNO NELLA VASCA non vedi veraDI LOURDES, SONO STATO mente nulla di inMIRACOLATO: ERO UNO STATALE SCONOSCIUTO, ABITAVO quinante, come IN UN QUARTIERE SFIGATISSIMO, possono essere i E IL MATTINO DOPO, PER STRADA, cavi, le antenne, TUTTI MI SALUTAVANO» quella roba lì... il paesaggio ti fa ritornare indietro di quello che lui vuole. e qualche secolo». la storia continua finNon tutti i racconti ché con un certo cinidi Storie vere di un smo un po’ ligure, termondo immaginamina con un salto morrio sono stati scrittale un po’ all’indietro. ti durante la pansuccede anche negli aldemia... tri racconti. Durante il sì, uno è nato qualche lockdown, mi sono detanno fa, quando gino to: «visto che ho fatto strada ha chiesto a dei manarola, perché non collaboratori di emercontinuare con Riogency un racconto per maggiore, monterosso un libro che servisse a e le altre?». mi sono finanziare l’associaziomesso lì e piano piano

li ho finiti. Ho aggiunto un epilogo in cui vado al mercato del pesce e parlo con il cappone, un pesce con gli occhi all’infuori molto brutto - glielo dico e lui mi risponde giustamente: “sarai bello te!” -, che mi narra tutte le schifezze che stiamo facendo al mare. Lei ha debuttato come scrittore “serio” alcuni anni fa con il romanzo La ballata delle acciughe... Quel romanzo è nato quando c’è stata la moda per i comici di scrivere libri, raddoppiando o triplicando quello che dicevano sul palco. partendo dal nostro repertorio abbiamo fatto più libri che potevamo, facendo anche dei disastri, tanto che la gente non ne poteva più. La ballata delle acciughe è la storia di uno del bar che frequento, che lascia in eredità una serie di cose dal valore affettivo e non economico, dischi, libri, oggetti, a patto che un altro del bar, il »

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DARIO VERGASSOLA più stanziale, il meno casinista, prenda una telecamera e vada, con viaggio già pagato, nel luogo di cui parlavamo sempre, Woodstock. Woodstock per noi era la quotidianità, il film lo avevamo visto 450 volte, passavamo i pomeriggi a parlarne, suonavamo in un gruppetto, e andarci per me è sempre stata una grande curiosità. Lui va e ovviamente non trova nulla, torna e ritrova la banalità del bar, che però oggi, a fronte del lockdown, di questo virus terribile, appare in tutta la sua “necessità” di routine che va ridisegnata e cui va dato più spolvero. io ho sempre letto tanto. mia mamma andava a servizio da gente che aveva librerie piene. Ricordo la figlia di un avvocato che possedeva una collezione di Topolino meravigliosa, oppure un altro ragazzo che aveva tutti i Linus. Quando andavo alle elementari e alle medie seguivo mia madre e mi mettevo a leggere. a casa nostra non c’era niente, figlio unico dormivo in sala in un letto a ribalta. La passione del leggere mi è rimasta anche dopo i 18 anni, quando di solito si comincia, perché non ti dicono più di farlo. trovo però nella mia scrittura, quando si va verso le cose serie e impersonali, di avere un limite: sento, per una mia timidezza che nessuno vede ma che c’è, di dovermi fermare quando si arriva a discorsi troppo impegnati. Così con un salto mortale, un carpiato e una battuta, riporto tutto su un terreno più scherzoso. è un po’ quello che si fa nella vita normalmente. Lei ama dire che “piuttosto che pagare un analista per parlare di me, ho pensato che sarebbe stato «DELLA MIA VITA CAMBIEREI meglio raccontare le POCHISSIMO, PERCHÉ È STATO mie vicissitudini ed esTUTTO ABBASTANZA FORTUNOSO: sere pure pagato per AVREI PAURA DI MODIFICARE ANCHE UN DETTAGLIO farlo...”. PER PAURA andavo al cabaret zelig di CHE POI CAMBI TUTTO» milano, rientravo di notte a spezia in auto prendendo le mie 20 gocce di ansiolitico per fare la Cisa. La battuta era che 5 le davo anche alla mia Fiat 127, perché anche lei non era convinta che valesse la pena fare un viaggio così lungo per uno che non si muoveva mai di casa.

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Tra le numerose esperienze televisive in Rai di Dario Vergassola, “Night Tabloid”, in alto, e “Parla con me”, sopra.

Lì raccontavo cose su di me, sui miei figli, quello che ci succedeva, gli strafalcioni che diceva mia mamma a casa, superando la paura non tanto di salire sul palco, ma di tenere l’attenzione. se, come è successo, quando dico la battuta: “ho baciato una ragazza di bolzano: era bilingue”, c’è il gelo, mi terrorizza. per questo mi sono messo a fare delle canzoncine: alla fine di una canzone si capisce che uno deve battere le mani. erano una formuletta a livello psichia-

trico per superare l’angoscia che nessuno ridesse. Da lì è venuto fuori questo personaggio, che non è un personaggio, se Dio vuole, è una specie di perditempo che racconta quasi una quotidianità nel banale, con l’aggiunta - che abbiamo imparato nei bar ma che mi veniva bene già dalle elementari - di sparare battute in velocità. non pensavo pagasse, ma quando me ne sono accorto è stata una gioia immensa. Non crede che i comici,

BIOGRAFIA

1957

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LE ORIGINI Nasce a La Spezia il 3 maggio. Primo impiego all’Arsenale Militare: «Ero marinaio di coperta, il gradino più basso del mondo, prendevo 850.000 lire al mese e faticavo a pagare le bollette del gas».

1992

GLI INIZI Vince il “Festival della canzone demenziale Sanscemo” con Marta (Mario) e inizia a essere invitato al “Maurizio Costanzo Show”. «Dopo, in una serata mi davano più di quello che guadagnavo all’Arsenale in un mese».


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IL LIBRO

«Dobbiamo capire la nostra qualità, che spesso è nascosta. Non è facile, ma intuire cosa può farci realizzare ci fa conoscere qualcosa di cui poi non possiamo più fare a meno» Torino, Salone del libro 2015: Vergassola alla presentazione del suo romanzo “La ballata delle acciughe”.

con il politically correct e il non poter più parlar male di nessuno siano una razza in via di estinzione? i comici credo che si siano ormai estinti. perché c’è una sorta di omologazione generale, e in mediaset o Rai c’è sempre chi è più realista del re. e poi siamo stati sorpassati, non a causa del politically correct che non permette più nemmeno di dire quello che si diceva al bar magari per maleducazione, bensì da parte dei politici.

2004

è difficile eguagliarli in quello che dicono. Rimane quasi solo l’autoironia, di cui lei peraltro è uno specialista... io vengo da una periferia molto triste. La spezia prima del turismo era una città militare, dove non c’era nulla, nessuna donna in giro, solo dei bar. noi stavamo lì, davanti alle saracinesche abbassate alle nove e mezza di sera. e lì l’unica arma era l’autoironia: ci dicevamo le peggiori battute su noi stessi

IN TELEVISIONE Conduce con Serena Dandini “Parla con me”, in seconda serata su Rai Tre. In onda fino al 2011, è il suo programma Tv più noto e longevo, che parodizza durante il tour teatrale (2006/2011) di “Sparla con me”.

2021

STORIE VERE DI UN MONDO IMMAGINARIO

Il nuovo libro del comico Dario Vergassola, l’unico “serio” dopo il romanzo La ballata delle acciughe, è una raccolta di “cinque racconti delle Cinque Terre”, come recita il sottotitolo, con l’aggiunta di un fulminante epilogo. Fiabe moderne scritte con una leggerezza e un’intensità narrativa rare e di cui sono protagonisti un girino albino, un polpo innamorato, una sirenetta muta, un totano avventuroso, un’acciuga sapientina e uno scorfano ecologista. Storie che hanno la purezza delle avventure per ragazzi - cui sono rivolte le numerose, belle illustrazioni di Mattia Simeoni - e la profondità della satira sociale, dei ricordi malinconici, della paura dell’esclusione, del disincanto affabulatorio, degli amori impossibili.

a una velocità pazzesca, riuscendo a capire quanto eravamo in confidenza con gli altri. superavamo le nottate scherzando e perdendo tempo, secondo me una delle arti più fantastiche e anche nobili dell’uomo. Dicono che spesso i comici nella vita quotidiana sono persone malinconiche. Lei com’è di carattere? io sono tristissimo. sono un po’ come madame bovary. mi piacciono più le situazioni con i temporali che con il sole. più il mare è in tempesta e più mi affascina. Ho questo carattere che ho preso un po’ da mio padre, un uomo duro delle Cinque terre, questi portatori di corbe da 40 chili sulla testa, anche le donne, quando dicono che i liguri sono tirchi, non sanno che quando ti offrono un bicchiere di vino ci sono 18 chilometri a piedi lungo una scalinata, è difficile paragonarli ad altri contadini. io piango quando a masterchef eliminano uno, e racconta che la mamma lo ha mandato lì ed è contento anche se è eliminato. io cambio canale e mia moglie dice che sono scemo. anche se faccio delle cose ciniche, sotto c’è questa realtà, questa schizofrenia omeopatica, però abbastanza sana.

TRA LIBRI E CINEMA Il Vergassola “serio” al top con Storie vere di un mondo immaginario. In precedenza l’interpretazione di Claudio Cecchetto nel film Il mattino ha l’oro in bocca (2008) e il romanzo La ballata delle acciughe (2014).

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER IL PAESE

FOCUS di giovanna Vecchiotti

Il desiderio diffuso di assicurarsi una migliore qualità della vita, tra tradizione e natura, ha trasformato i piccoli centri in una valida alternativa alle periferie cittadine. Oggi si punta a rigenerarli e ripopolarli

le cifre parlano chiaro: entro il 2050 il numero di anziani sarà il 22% della popolazione globale, circa 2 miliardi. e la maggioranza di essi vivrà nelle grandi città. secondo i dati del World Urbanization Prospects dell’onu, il 55% della popolazione mondiale già oggi vive nelle grandi aree urbane e il 68% lo farà entro il 2030. le città, seduttive come moderne sirene, da sempre richiamano persone mostrando loro la grande vetrina delle opportunità e minimizzando le criticità che non riguardano soltanto alloggi, trasporti, lavoro, inquinamento ma anche salute, protezione sociale e assistenza a lungo termine. e così i piccoli centri si svuotano e muoiono. un problema che coinvolge anche il nostro paese, dove già oggi si vive per il 75% nei grandi centri urbani. il territorio è costellato da circa 8mila comuni, di cui poco più di 5mila hanno una popolazione che raggiunge a malapena i 5mila abitanti. 2.381 comuni sono in avanzato stato di abbandono, anzi, molti sono già vuoti. ora la pandemia ci ha fatto ripensare modelli e stili di vita perché il virus ha colpito più duramente lì dove la vita è più viva, dove ci si accalca, ci si incontra, ci si muove con i mezzi pubblici, dove gli uni sono vicini agli altri.

ed è proprio il desiderio di spazio, sicurezza, natura e sviluppo sostenibile che ha portato a rivalutare quei luoghi lasciati invecchiare e sgretolare. oggi si stanno moltiplicando progetti, disegni e piani di recupero per ripopolare i borghi e dar loro nuovo lustro. amministratori locali, architetti, associazioni si stanno muovendo affinché i piccoli centri, portavoce di identità e valori, (ri)diventino la spina dorsale dell’italia. nel pnrr del recovey plan è inserito il piano nazionale borghi, finanziato con 1 miliardo di euro. ma per ripopolare i piccoli centri non bastano slogan né progetti effimeri. È necessario dotarli di attività commerciali e servizi, accessibilità, connessioni digitali a banda larga affinché i giovani possano lavorare anche a distanza, e un’assistenza sanitaria adeguata per i più anziani. e servono soprattutto investimenti che garantiscano lavoro e diano stabilità economica e certezze a chi li vorrebbe abitare. È necessario un piano a lungo termine che vada al di là di mode passeggere, che sia un’opportunità per ogni generazione e soprattutto che non riproduca gli errori del passato, quelli che hanno costretto migliaia di persone a fare le valigie, lasciando che un patrimonio di storia e cultura diventasse un mondo popolato da fantasmi.


RIAPPROPRIARSI DEI BORGHI: SOGNO POSSIBILE?

I piccoli comuni, lontani dalle metropoli, immersi nella storia e nella natura, costituiscono un patrimonio per il nostro Paese. La salvaguardia e la riqualifica di questi territori potrebbe offrire nuove opportunità per l’Italia del futuro di ilaria romano l’emergenza coVid ha riportato l’attenzione sui borghi e sulle opportunità di una Vita dai ritmi più sostenibili, lontano dai grandi centri urbani e a contatto con la natura. nel dibattito pubblico più recente non sono mancati anche gli appelli al ripopolamento e alla valorizzazione dei piccoli comuni da parte di architetti di fama internazionale come massimiliano fuksas, che lo scorso anno aveva dichiarato:«la provincia ha una capacità superiore rispetto alla città di fronteggiare le difficoltà economiche, e si può pensare di andare a rioccupare aree straordinarie dove magari vivremmo meglio». dello stesso avviso anche stefano boeri, che descriveva come «una straordinaria opportunità la vita nei piccoli centri e nelle aree interne, considerando che oltre 5mila borghi storici sono in via di abbandono e 2.300 sono quelli già abbandonati». l’italia, in effetti, è un territorio dove una larga fetta della popola-

Lo stanziamento di 600 milioni di euro per interventi di restauro e riqualificazione edilizia rurale e storica potrebbe rappresentare un sostegno concreto per coloro che, non vivendo in queste realtà, abbiano cominciato a pensare a un cambio di vita più soddisfacente

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zione - oltre dieci milioni di persone - nonostante il fenomeno di spopolamento avvenuto negli ultimi decenni, vive in realtà con meno di cinquemila abitanti. i piccoli comuni rappresentano quasi due terzi del totale (69,7%) e corrispondono al 54,1% della superficie territoriale complessiva del paese. nella grande maggioranza dei casi si tratta di realtà rurali a bassa urbanizzazione, e per più della metà dei casi, di aree totalmente montane. secondo i dati del Rapporto Symbola-Coldiretti stilato nel 2018, è il nord-ovest a concentrare la quota più rilevante di queste piccole realtà, nelle quali sorge anche il 17,2% delle imprese. fra questi comuni ce ne sono 307 che, dal 2001 al 2019, hanno ottenuto il riconoscimento di “borgo più bello d’italia”, un progetto voluto dall’anci (associazione nazionale comuni italiani) per salvaguardare e rivitalizzare i borghi che per le loro tendenze demografiche rischierebbero un completo abbandono. in totale contano poco più di un milione e trecentomila abitanti, con una perdita di popolazione sistemica di 289mila persone dal 1951, delle quali 185mila unità solo nel periodo 2001/2019. lo stanziamento di 600 milioni di euro per interventi di restauro e riqualificazione dell’edilizia rurale e storica potrebbe rappresentare un sostegno concreto per coloro che, non vivendo in queste realtà, abbiano cominciato a pensare a un cambio di vita più soddisfacente, complici anche lo smart working e una maggiore flessibilità lavorativa che per tanti, innegabilmente, la pandemia ha generato. secondo coldiretti, il rilancio dei borghi potrebbe es-


sere l’inizio di una riprogrammazione dell’italia post covid, con l’opportunità di salvare un immenso patrimonio rurale fatto di malghe, cascine, fattorie e masserie disseminate in tutto il territorio, oltre all’occasione per alleggerire la pressione demografica sui grandi centri urbani, senza ulteriore consumo di suolo. anche legambiente, che dal 2004 promuove l’iniziativa “Voler bene all’italia” per raccontare le potenzialità dei piccoli comuni, nell’edizione 2021 - che si è svolta dal 28 maggio al 5 giugno - ha voluto rilanciare un appello al governo rispetto all’utilizzo che sarà fatto del recovery plan, attraverso iniziative in dieci piazze di altrettanti comuni, da nord a sud. perché al fascino dei borghi e agli innegabili vantaggi di una vita a misura d’uomo, bisogna anche aggiungere una realistica riflessione su quali siano le criticità di un cambio radicale, se non si colmano alcuni ritardi di cui evidentemente il nostro paese, soprattutto nelle aree interne, soffre: solo il 76% delle famiglie dispone di un accesso a internet nelle zone montane, e la percentuale scende al 68% se si considerano i comuni con meno di duemila abitanti (dati istat 2019). eppure l’italia è già dotata da quasi quattro anni di uno strumento per la valorizzazione dei piccoli comuni, la legge 158/2017, proposta e poi approvata quando ancora la pandemia era lontana e non tutti riuscivano a immaginare percorsi di valorizzazione del ter-

ritorio che partissero proprio dai borghi. la legge individua diverse tipologie di comuni che possono beneficiare di finanziamenti: quelli collocati nelle aree soggette a fenomeni di dissesto idrogeologico o interessati da marcata arretratezza economica, in cui si è verificato un significativo decremento della popolazione, e che siano caratterizzati da condizioni di disagio insediativo, sulla base di parametri come la percentuale di occupati rispetto alla popolazione residente, l’inadeguatezza dei servizi sociali essenziali, le difficoltà di comunicazione e la lontananza dai grandi centri urbani. ermete realacci, oggi presidente della fondazione symbola, è stato il promotore di questo documento da presidente della commissione ambiente alla camera, e riuscì a ottenerne l’approvazione dopo diversi tentativi in precedenti legislature. «la legge provava a fare quello che oggi sembra scontato ma che è un tema ancora in piedi, e cioè che la questione dei piccoli comuni non deve essere vista come un punto di sofferenza e declino, ma di scommessa per il paese - ha dichiarato realacci a 50&Più -. l’idea era di difendere questi luoghi come serbatoi di identità, valorizzandoli come occasione di nuova economia, grazie anche alle nuove tecnologie. non dobbiamo dimenticare che più della metà del territorio italiano è amministrato da piccoli comuni che, messi insieme, sono luoghi in cui vivono oltre »

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ dieci milioni di persone». Quali sono le criticità dei piccoli borghi? per fermare lo spopolamento non serve distribuire risorse “a pioggia”, ma garantire servizi essenziali dove spesso mancano o sono stati eliminati: scuole, presidi sanitari, uffici postali, parrocchie, piccoli esercizi commerciali, caserme dei carabinieri. perché dobbiamo pensare che se chiudere uno di questi servizi in una città ha un impatto, immaginiamoci quale possa essere in una piccola realtà. oggi il tema è diventato di attualità ed evidenziato dalle scelte dell’europa. l’altro elemento è quello della connessione della rete, perché oggi per essere competitivi nel mondo, più di una ciminiera che fuma, serve la banda larga. ci sono esempi di attività collocate in comuni apparentemente marginali ma che esportano in tutto il mondo, quindi dove si lavora per implementare le tecnologie, è

possibile fare impresa anche da luoghi apparentemente periferici. e poi c’è l’agricoltura di qualità, quella che si sta riscoprendo e che oggi attira anche giovani laureati che scommettono sul territorio. non dobbiamo dimenticare che oltre il 90% delle produzioni doc e igp ha a che fare con i piccoli comuni. però il punto fondamentale è che se non c’è una scuola di prossimità, le giovani coppie non si trasferiranno mai in un borgo, e dunque anche i circuiti dell’economia virtuosa non hanno modo di crescere. Cosa è cambiato dopo la Legge 158? uno dei risultati della legge, che rimane ancora largamente inapplicata, è stato bloccare la chiusura degli uffici postali nei piccoli comuni: poste italiane ha capito che il mondo stava cambiando e se è vero che si spediscono meno lettere, al contrario si spediscono più pacchi, e c’erano una serie di servizi, previsti nella legge,

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che le poste potevano fornire alla comunità. adesso cominciano a esserci le giuste risorse economiche, anche se non l’ho mai considerato un aspetto prioritario, perché se non c’è una progettualità, le risorse da sole non fanno la differenza, e in alcuni casi sono state usate male. un input importante ci arriva però dall’europa, che stabilisce le risorse in base a tre priorità: coesione e inclusione, compreso l’aspetto sanitario, transizione verde e digitale. Queste condizioni si sposano con le necessità dei piccoli comuni, possono rafforzarli e lì trovare un terreno di applicazione. pensiamo alla sanità territoriale, alla telemedicina, che diventerebbero abilitanti per questi centri. C’è il rischio che questo innamoramento dei borghi sia una moda di passaggio, magari dovuta proprio alle restrizioni vissute durante la pandemia? il rischio c’è, se non si progetta per fare in modo che il cam-

biamento sia duraturo. fortunatamente stiamo osservando che in settori come l’agricoltura, che pure restano contraddittori se pensiamo che alcune fette di produzione sono ancora gestite tramite il caporalato, c’è una progettualità nuova che guarda alla qualità, alla sostenibilità, a nuovi stili di vita. le sfide tecnologiche vanno accettate, ma senza perdere la capacità di fare le cose “a mano”, nel senso che dobbiamo mantenere la guida delle macchine e non esserne guidati. È possibile una sinergia fra piccoli borghi e grandi città? certamente, anzi è auspicabile, perché se vuoi salvare firenze, Venezia, roma, devi salvare anche il resto. la condizione per aprirsi al mondo è l’apertura, invece si tende a costruire muri quando l’identità è debole. scommettere sui piccoli borghi è anche questo: ripartire dalle cose migliori dell’italia in una nuova dimensione.


IMPRENDITORIALITÀ AFFETTIVA PER IL RILANCIO Grazie a una grande opera di rinnovamento e investimenti, e promuovendo lo sviluppo locale, un piccolo borgo molisano rinasce trasformandosi in un luogo innovativo e sostenibile

di ilaria romano

non lamentarsi di ciò che manca, ma Valorizzare Quello che si ha. È questa l’idea che ha guidato negli ultimi anni il rilancio di castel del giudice, un paese di 320 abitanti nell’alto molise che oggi è un esempio virtuoso di riqualificazione urbana e sociale. «il nostro borgo rischiava di sparire a causa del progressivo spopolamento che colpisce le aree interne - racconta il sindaco lino gentile -, così abbiamo deciso di creare progetti in grado di camminare con le proprie gambe, con il coinvolgimento degli abitanti e degli imprenditori che volevano scommettere su questo territorio. la prima sfida è stata la riconversione della scuola elementare, chiusa da diversi anni per mancanza di iscritti, in una struttura socioassistenziale che oggi garantisce accoglienza, assistenza sanitaria, prestazioni di recupero a persone anziane e con disabilità, e che allo stesso tempo è diventata un’opportunità di lavoro per i giovani del posto. il primo a crederci è stato un imprenditore di capracotta, un paese vicino, che da anni lavorava al nord e che ha deciso di reinvestire sulla terra delle sue origini, dopo aver portato avan-

ti molti progetti di sviluppo e istruzione in africa». insieme al comune e all’amico imprenditore, altri 25 cittadini hanno partecipato alla riqualificazione dell’edificio dando vita ad un micro-modello di sviluppo locale partecipativo. oggi la rsa è parte integrante del borgo, a pochi passi dal municipio e dalla stazione delle bici elettriche, e dal duemila è l’unico esempio molisano di azionariato popolare per una struttura socioassistenziale. ma questo è stato solo l’inizio: nel 2003 è arrivata l’idea di recuperare i terreni abbandonati della zona per impiantare un meleto biologico, recuperare le varietà autoctone di mele e puntare sull’agricoltura dell’eccellenza: 40 ettari di appezzamenti di diverse dimensioni, con filari ordinati di alberi verdi, rigorosamente non trattati con sostanze chimiche. nella “periferia” del paese c’è la sede di melise, l’azienda locale che convoglia il prodotto di quei campi: di fronte c’è il giardino dei meli antichi, un meleto dove sono state piantate oltre 70 varietà di mele dell’alto sangro molisano e abruzzese, ognuna con la sua targa che ne indica le origini e la storia. «È un lavoro delicato il nostro

- spiega simone gentile, giovane responsabile del meleto anche perché il melo ha un ciclo di sviluppo biennale, e qui non vengono usati trattamenti chimici sulle piante». l’appezzamento più visitato si trova ai piedi del santuario del paese. «Qui ci sono 2.600 piante - dice simone - ma fra i vari terreni abbiamo superato i 40 ettari, e continuiamo a fare a mano la selezione dei frutti, ripulendo le piante da quelli più piccoli e permettendo a quelli robusti di crescere di più». l’altro grande progetto che parte dal recupero dell’agricoltura di qualità è il birrificio di birra agricola malto lento. anche in questo caso, il responsabile è un giovane appassionato, emanuele scocchiera: «le piante che vedete qui fuori - spiega sono piante di luppolo che coltiviamo noi, come pure l’orzo. per questo la nostra birra è agricola e non artigianale, perché anche le materie prime sono frutto di questo territorio». a completare il percorso virtuoso intrapreso da questo “piccolo mondo aperto al mondo”, come lo definisce il sindaco gentile, è nato - nel 2019 l’apiario di comunità, al quale partecipano più di 30 apicoltori e apicoltrici, per un totale di circa 300 arnie e oltre 20 milioni di api. ognuno cura le sue, ma il miele si produce insieme. il progetto è stato promosso, oltre che dal comune, da legambiente molise e dall’associazione apistica Volape. dopo un anno difficile, castel del giudice ha riaperto anche al turismo e circa un mese fa ha inaugurato altre nuove » LUGLIO/AGOSTO 2021 I 41


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ casette che fanno parte del progetto dell’albergo diffuso di borgotufi, nato dalle “ceneri” delle vecchie stalle private, quasi tutte abbandonate, trasformate in mini appartamenti e suite per i visitatori che vogliano trascorrere una vacanza in un piccolo borgo a 800 metri di altezza. «abbiamo lanciato l’idea fra i proprietari - ricorda il primo cittadino - e abbiamo ricevuto una risposta quasi unanime anche da parte dei più anziani, che usavano quegli spazi solo parzialmente e che hanno avuto la lungimiranza di guardare al futuro fidandosi del progetto». delle cinquanta stalle a disposizione, trentatré sono già state rigenerate mentre altre, ancora in fase di ristrutturazione, presto accoglieranno piccole botteghe di prodotti tipici. l’unica struttura costruita da zero è quella che ospita il ristorante, la hall e il centro benessere. nel frattempo, l’accoglienza è passata anche dai progetti per le famiglie di cittadini stranieri che in questi ultimi anni sono stati inseriti nel tessuto sociale del borgo. «Qui cerchiamo di valorizzare le competenze di tutti - dice il sindaco -, attualmente abbiamo allargato la nostra comunità ad una famiglia pakistana ed una venezuelana. penso che lavorare insieme a dei progetti sia gratificante per tutti, si tratta solo di valorizzare le competenze. l’integrazione si costruisce con la conoscenza e l’inserimento attivo nel tessuto sociale». Qui la chiamano “imprenditorialità affettiva”, la visione di chi non ha paura di aprirsi al resto del mondo e sceglie di investire in un territorio piccolo ma ricco, sul quale fino a qualche anno fa nessuno avrebbe scommesso sulla sopravvivenza. sbagliandosi completamente.

PICCOLI CENTRI di ilaria romano

NON SPRECHIAMO L’OCCASIONE DEL PIANO NAZIONALE

negli ultimi anni i borghi italiani hanno sentito l’esigenza di fare rete per contrastare lo spopolamento e creare occasioni di rilancio urbano, turistico, occupazionale e culturale. con questo scopo, nel 2001 è nata l’associazione i borghi più belli d’italia, su impulso dell’anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani. «l’obiettivo di allora era di dare voce ai piccoli comuni, perché vent’anni fa il turismo era proiettato sulle grandi città d’arte - racconta fiorello primi, presidente dell’associazione -; così, io e altri sindaci abbiamo pensato che fosse giunto il momento di crearci il nostro spazio. i borghi più belli d’italia prende spunto da “les plus beaux villages de france”, associazione nata in francia nei primi anni ottanta per la valorizzazione dei pic-

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Il progetto per i Borghi prevede un rinnovamento culturale di piccoli centri e un rilancio turistico, ma va colta l’opportunità anche per una rigenerazione urbana, economica e sociale

coli comuni rurali con un ricco patrimonio storico, artistico o naturalistico. all’inizio non pensavamo che potesse avere questo sviluppo, e invece a oggi abbiamo ricevuto quasi 900 domande e valutato più di 800 borghi. Quelli accettati sono stati finora 315, fra i quali una trentina di siti unesco che sono ammessi di diritto. Quali sono gli altri criteri di valutazione? abbiamo una carta di qualità che negli anni ha già subito due rivalutazioni, nel senso che abbiamo stretto le maglie, e oggi abbiamo prodotto una scheda di valutazione con cui si verificano 72 parametri divisi in quattro sezioni: la bellezza estetica del borgo e il contesto in cui è inserito, i ser-

vizi per i residenti come ambulatori, banche, scuole, e tutto ciò che può essere utile, i servizi per i turisti, la qualità e la cura per la tutela del paesaggio e dell’ambiente. la nostra procedura di selezione è stata anche sottoposta alla valutazione per la certificazione iso 9001. siamo molto severi nel dare le prescrizioni e poi controllare ciò che effettivamente viene realizzato. Quali risultati sono stati raggiunti in questi vent’anni? uno dei risultati più importanti è di aver risvegliato l’orgoglio degli abitanti, perché risiedere in uno dei borghi più belli d’italia porta ad una maggiore sensibilità. i comuni fanno moltissimi investimenti


per migliorare l’arredo urbano, la segnaletica stradale, i servizi, la raccolta dei rifiuti, c’è un continuo sviluppo per la qualità della vita dei residenti e dei turisti. e anche chi ci vive fa la sua parte. Oggi si parla dei borghi come opportunità di vita alternativa alle aree urbane, complice anche il periodo di restrizioni che abbiamo vissuto a causa della pandemia; cosa serve ai piccoli centri per fare in modo che chi li sceglie oggi non debba pentirsene un domani? abbiamo visto che il modello di rilancio che punta solo al turismo non funziona se non si offre ai residenti la possibilità di restare. Questa è una battaglia che noi conduciamo da anni, anche se con scarso successo per quanto riguarda l’ascolto dei governi nazionali: abbiamo costituito un comitato borghi con legambiente, touring club, unione nazionale delle pro loco e anci, e stilato insieme una sorta di vademecum di quello che dovrebbe essere fatto per la rigenerazione urbana dei piccoli centri. ora speriamo che il piano nazionale di ripresa e resilienza (pnrr) in cui hanno inserito un piano nazionale borghi faccia la differenza; la nostra preoccupazione è che sia orientato quasi esclusivamente su cultura e turismo, che vanno bene di per sé ma non risolvono le criticità strutturali dei borghi, come l’accessibilità, la connessione veloce, i servizi di base per i

residenti, il ripopolamento. È facile parlare di smart working e di flessibilità come abbiamo fatto durante la pandemia, ma se mancano i servizi essenziali nessuno deciderà di trasferirsi in un luogo per essere tagliato fuori da tutto. È evidente che se in un borgo si vive meglio che in una grande città, è anche perché i ritmi sono diversi e magari anche l’accesso ai servizi può essere più semplice, ma questi ci devono essere. se la scuola più vicina è a trenta chilometri, non c’è un ufficio postale, una banca, il borgo resta un luogo isolato dal mondo solo per pochi coraggiosi decisi a intraprendere un percorso di questo tipo, ma non attirerà le famiglie con figli. il piano nazionale deve dunque prevedere la rigenerazione urbana complessiva di questi luoghi. Si può immaginare un filo conduttore fra le grandi realtà urbane e i piccoli centri? È assolutamente necessario ricucire lo strappo che si è creato negli anni tra la città, le periferie urbane, il territorio e i borghi, che non dialogano fra loro. il progetto dovrebbe essere quello di rendere l’italia un paese omogeneo, in cui ciascuno può scegliere dove

stare senza perdere opportunità. fare rete a questo punto è indispensabile se si vuole recuperare una qualità della vita in città, e dall’altra parte evitare lo spopolamento dei borghi che causa una perdita di umanità, arte e tradizioni che non si recuperano più. certo, fare degli interventi in città è paradossalmente più semplice: se prendiamo, ad esempio, un quartiere di roma dove abitano 200mila persone, con la messa a regime di uno o più servizi si soddisferebbero le esigenze di molti residenti contemporaneamente. i borghi, invece, sono dispersi sul territorio, meno raggiungibili, necessitano comunque di grandi interventi che alla fine soddisfano poche centinaia di persone. ma non per questo bisogna abbandonarli. Quali sono i rischi dell’abbandono delle aree interne? pensiamo alle aree montane, dove abbandono vuol dire dissesto idrogeologico: in italia abbiamo una catena montuosa che parte dal friuli e arriva in sicilia e, oltre al dissesto, c’è anche la questione sismica. sono temi che andrebbero affrontati in maniera organica e programmata da qui ai prossimi vent’anni, ma non con

un miliardo come previsto ora dal piano nazionale, piuttosto da decine di miliardi; un investimento massiccio che però, oltre a mettere in sicurezza il patrimonio, potrebbe creare centinaia di migliaia di posti di lavoro. ciò che speriamo per la programmazione degli interventi è di essere chiamati per ragionare insieme sulle priorità, insieme a professionisti ed esperti che suggeriscano come risolvere le criticità che da anni segnaliamo. Quali iniziative avete in programma per i prossimi mesi? il 26 giugno scorso abbiamo realizzato la “notte romantica dei borghi più belli d’italia”, un evento che quest’anno è giunto alla sesta edizione, che ha avuto come tema centrale l’amore per l’arte, declinato dai vari comuni in diverse iniziative. il prossimo 10 agosto ci sarà “il borgo dei desideri”, legato alla notte di san lorenzo delle stelle cadenti, con eventi in tutta italia, e infine, nella seconda settimana di settembre, si terrà il festival nazionale dei borghi sul lago di garda. Questi sono gli appuntamenti in comune fra tutti i borghi, ma ogni singola realtà ne organizza tanti altri che si possono consultare sul sito dell’associazione (https://borghipiubelliditalia.it/eventi-borghi).

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RIPOPOLARE E VALORIZZARE Un progetto per restituire al paese di Guarcino varietà di generazioni attraverso la disponibilità di servizi e scenari naturali favorevoli

di giada Valdannini

di fronte, le montagne - Verdi e ondulate - e, dentro, la pietra, piazzette, arte e gradoni. siamo stati a guarcino, bel comune di 1.300 abitanti in provincia di frosinone, dove è partito un interessante progetto che punta a ripopolare il borgo di giovani e anziani. «a guarcino - ci ha detto alessandro boccanelli, ideatore del progetto “guarcino 2025” nonché presidente della società italiana di cardiologia geriatrica - stiamo cercando di portare avanti un’esperienza di ripopolamento in maniera tale da restituire al paese la varietà di generazioni che lo ha sempre contraddistinto». È con lui che attraversiamo le vie del borgo che si estende su una piccola rocca tra stradine che compongono quasi un ferro di cavallo, mentre ci spiega: «il progetto è quello di fornire ser-

vizi per generazioni di tutti i tipi. Quindi, qui a guarcino, una persona in pensione dovrà trovare motivi per stare in paese, perché ci sta bene, perché magari si sente protetto, e una persona giovane arriverà perché l’ambiente è naturalisticamente favorevole e, tra una sessione e l’altra di smart working, potrà fare delle passeggiate in montagna». ma “guarcino 2025” non è solo un progetto su carta perché, complice la pandemia, i fatti hanno preso il sopravvento. camminando per il centro storico, facciamo la conoscenza di persone che hanno scelto questa meta come rifugio proprio nei lunghissimi giorni del lockdown, per poi decidere di stabilirvisi. tra loro c’è una coppia - giulio mizzoni e sua moglie, teresa pollidori. «abbiamo deciso di venire a guarcino lo scorso an-

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no, spinti proprio dalle restrizioni del covid e cercando un nuovo modo di vivere più tranquillo. Questa scelta ci ha convinti ad applicarci in attività che potessero essere utili per il paese». giulio, per esempio, in quanto architetto, si sta occupando della mappatura degli immobili nel centro storico, quelli che si possono recuperare e quelli che sono già usufruibili, con la finalità - sempre parte del progetto - di realizzare appartamenti da usare in cohousing. idea che - ci spiega lo stesso boccanelli - si basa sul fatto che «ci sono molte case al pian terreno che potrebbero essere destinate a persone con una minore abilità fisica, quindi più anziani; invece, nella parte più interna del paese - fatto di scale e cunicoli - si potranno collocare più facilmente persone giovani». ma questo mix di passato e presente si respira ovunque a guarcino e lo scopriamo proprio passeggiando con teresa pollidori. con lei, esperta d’arte, entriamo al mac-guarcino, il museo comunale d’arte contemporanea del piccolo formato che lei stessa ha forte-

mente voluto e realizzato. È una perla contemporanea incastonata in un contesto medievale: un luogo che merita davvero una visita e che è accessibile gratuitamente, su prenotazione. «a roma avevo una galleria d’arte. mi trovavo nella dimensione di pensionata che non è proprio nel mio stile di vita e, venendo a guarcino, mi sono inventata questa attività che mi ha rianimata: un piccolo museo, però di qualità. in vent’anni di galleria ho conosciuto i più grandi artisti professionisti, italiani e stranieri, e quando ho chiesto loro la donazione di un’opera al museo hanno aderito tutti». ma il richiamo di guarcino evidentemente non arriva solo ai senior, tant’è che conosciamo alessandro russo, 43 anni. «sono qui da febbraio dello scorso anno. ero in vacanza prima del lockdown quando, con lo scattare delle chiusure, il mio ufficio ha disposto lo smart working. così, sono corso a roma, ho preso il computer e mi sono trasferito». alessandro lavora per un’azienda che ha il proprio business online e ha dunque potuto lavorare agevolmente da remoto. ma cosa


lo ha spinto a restare? «le passeggiate straordinarie, i paesaggi meravigliosi, il silenzio e un contesto umano molto vivo e presente. diciamo che i guarcinesi un po’ mi hanno adottato». un’adozione con tutti i confort dei quali può avere bisogno chiunque lavori con il web e abbia bisogno di connessioni efficaci e rapide. «sono molte le persone che si sono trasferite in epoca di pandemia - continua a raccontarci alessandro boccanelli -, il bello è che sono rimaste. dal punto di vista infrastrutturale, ad esempio, il paese è stato dotato di fibra e, dunque, tutto quello che è digitale può essere sviluppato con maggiore facilità». lo sanno bene i giovani che, pur avendo fatto esperienze in altre città - qualcuno anche all’estero - hanno deciso di continuare a puntare su guarcino come sede della loro attività. a tal proposito, conosciamo due donne: entrambe fanno impresa, tutte e due non hanno lasciato il borgo del frusinate. «io sono nata e cresciuta a guarcino esordisce gioia campetelli, alla guida di una storica torrefazione di caffè -. la mia è un’attività di famiglia di cui si è occupato mio padre dal 1982, ma già prima di

lui, nel 1948, suo padre si occupava di caffè. Quindi io sono la terza generazione». una generazione che non ha lasciato i luoghi di origine per la città, che ha scelto tradizioni e qualità della vita. «rimanere a guarcino è stata una scelta di cuore e di testa. aver fatto gli studi a roma e aver vissuto la città mi ha fatto soppesare le differenze. oggi come oggi, mi sento ben collegata perché abbiamo la connessione, abbiamo internet. io ho clienti sparsi in tutto il mondo». e lo stesso si può dire per paola lenzini. «ho un’azienda agricola ad indirizzo zootecnico ma abbiamo varie annessioni come l’agriturismo, il caseificio, la fattoria didattica, la fattoria sociale e gli alloggi». È lei stessa a sottolineare quanto sia «bella l’unione tra presente e passato, soprattutto nella storia che possono raccontare solo le persone anziane, che ricordano cose di cui magari noi giovani siamo all’oscuro». ma valorizzare e ripopolare significa anche proteggere le tipicità di un territorio. «il mio contributo al progetto “guarcino 2025” è relativo al settore agroalimentare - ci racconta eleonora Quattrociocchi, docente di chi-

Il progetto è volto alla salvaguardia della tipicità del luogo: «A Guarcino non c’è solo ottima gastronomia: c’è architettura, c’è cultura, come in troppi borghi che dovrebbero essere rivalorizzati e, soprattutto, riacquistare l’antico splendore»

mica e scienze dell’alimentazione -. abbiamo iniziato un percorso dedicato all’amaretto di guarcino e stiamo cercando di ottenere un riconoscimento igp per tutelare il consumatore e dare un senso di appartenenza a questo prodotto tipico. ma a guarcino non c’è solo ottima gastronomia. c’è architettura, c’è cultura, come nei numerosi borghi che dovrebbero essere rivalorizzati e, soprattutto, riacquistare l’antico splendore». splendore del quale gustiamo un assaggio camminando per le stradine del paese al fianco di massimiliano floridi, grande esperto di storia dell’arte. È lui a mostrarci opere settecentesche all’interno di chiese che si aprono su piccole piazze incastonate tra edifici di pietra. «io credo dice floridi - che oggi ci sia l’opportunità di avere una qualità di vita migliore, nei paesi piuttosto che nelle città, soprattutto nell’appennino pedemontano. il covid ha pesantemente penalizzato chi vive in appartamento in città, ma la pandemia ci ha messo di fronte a una nuova opportunità: quella di ragionare sui modelli di sviluppo. l’idea di urbanizzazione selvaggia va ripensata». LUGLIO/AGOSTO 2021 I 45


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

ECOVILLAGGI COME ESPERIENZA DI CONDIVISIONE E ARRICCHIMENTO

Stanno diventando realtà sempre più diffuse, per necessità o esigenza di vivere secondo modelli sostenibili, in comunità, immersi nella natura, lontani dai meccanismi della società moderna, alimentati da energia rinnovabile e agricoltura biologica

di fulvio de sanctis

gli ecoVillaggi sono ormai il manifesto in espansione di un’alternatiVa che si contrappone al metodico rituale della comodità istantanea, figlia di un mondo sempre più globalizzato. un’idea affascinante che contempla una dedizione mentale e fisica nei confronti di una sinergia rurale e comunitaria. un ritorno alle origini che prevede, comunque, la consapevolezza di rinunciare a qualsiasi intervento esterno che possa, in qualche modo, alleggerirci dalla responsabilità di rappresentare appieno il protagonismo di una scelta priva di comodità e sicurezze immediate, a favore di un programma a lungo termine che abbia come scopo il risultato di ristabilire l’equilibrio tra noi e i ritmi atavici della vita.

La comunità-famiglia il Crogiolo

Varcare il cancello della comunità il crogiolo è come catapultarsi verso l’immaginario di una dimensione parallela. circondati dalla bellezza dei monti simbruini, nella Valle dell’aniene, ad un’ora di macchina da roma. ad accoglierci è stefania di sisto, 60 anni, fondatrice e custode attenta di un sogno che è diventato un progetto concreto, con due ettari di terreno in espansione. l’amore di stefania nei confronti del mondo animale l’ha spinta ad adottare un numero importante di cani e gatti che vivono in perfetta simbiosi con il microcosmo corale di questa realtà agreste. stefania racconta la sua idea di ecologia, che non riguarda solo fauna e flora, ma un percorso spirituale che comprende la pulizia di anima e mente. «non mi piace definirlo

Una scelta di vita importante, fatta di rinunce e condivisone degli spazi a favore di un’esperienza aggregativa all’insegna di un progetto di intenti e spiritualità comuni

ecovillaggio - dice stefania con una visione ben chiara di cosa vuole raggiungere -. È qualcosa di più profondo, è una comunità-famiglia, un’espansione di sinergie condivise». l’obiettivo di stefania è l’armonia con il pianeta: cura delle piante coltivando la terra con metodi naturali, e cura degli animali che lei definisce “i nostri fratelli minori”. alla domanda “Qual è per te il rovescio della medaglia?”, risponde: «È il taglio netto, essere disposti a guardarsi dentro, a rinunciare ai confort… È un percorso affascinate, ma non per tutti». maya 24 anni, la figlia adottiva di stefania, ci racconta invece la sua grande passione per la regia e la recitazione, il sogno di realizzare un circo di danza e teatro, e quanto quel luogo la stia ispirando per la sua crescita interiore. poi c’è antonio, 58 anni, un tipo pittoresco, da un mese in comunità. «Qui ho trovato la mia india», afferma con soddisfazione. simona turiano, 48 anni, ex operatrice sanitaria, ha studiato chimica, naturopatia, botanica ed eco-colture: «cerco di condividere le esperien-


ze professionali con la comunità, mettendo al servizio le mie competenze affinché si possa arrivare a risultati eccellenti nel rispetto del linguaggio e dell’ordine prestabilito dalla natura». fiorella mammoliti, 62 anni, operava in una ditta di cosmetica, ma era alla ricerca di qualcosa che appagasse la sua esistenza. una ricerca interiore durata anni, fino all’epilogo del sentimento di appartenenza con il gruppo del crogiolo. l’intento di stefania di sisto è un’estensione che le permetta di lavorare sul ripopolamento di un’area dalle forti potenzialità agricole e, al contempo, promuovere eventi di artigianato, musica e recitazione, con un servizio di accoglienza e alloggio per un turismo sempre più attento agli aspetti di preservazione del territorio.

La Riserva Aurea e il dialogo con la Natura

al confine con l’abruzzo, nel comune di nespolo, immerso tra le morbide curvature dei monti nevegna e cervia, troviamo il surreale ecovillaggio

della riserva aurea di shanti di lieto uchiyama. ad accoglierci è proprio shanti, con il suo gruppo di amici, intenti a condividere il pranzo su una terrazza che ci regala uno dei più incredibili panorami del lazio, un luogo sospeso tra cielo e terra. shanti, 50 anni, un marito giapponese, ci racconta il progetto “riserva aurea”, nato dalla rete delle comunità resilienti in transizione, finalizzato a ripopolare i borghi e i territori in maniera sostenibile e consapevole. l’idea è di consolidare una realtà cosciente ed ispirata, capace di rinvigorire, con nuova linfa, un patrimonio naturale altrimenti dimenticato. «coltiviamo orti di luce - ci spiega -. si tratta della “filosofia del non fare”, del non lavorare il terreno, perché è la stessa natura a rispondere autonomamente con i frutti della sua ricchezza». insieme a shanti c’è l’amica dayda, 60 anni, negli ecovillaggi dal 1977 come esperta erborista: una persona empatica con l’idea di sviluppare l’armonia della famiglia allargata e condividerne intenti e

spiritualità. poi incontriamo artur, 51 anni, polacco; è un esperto di erbe e ci racconta il suo sentirsi parte integrante della natura. «È tornare alle origini, alla vera essenza, al dialogo solenne con gli elementi che governano il creato», spiega dopo averci mostrato fiero l’orto. l’atmosfera è carezzevole e sembra di trovarsi all’interno di una bolla felice. ma è proprio shanti a sottolineare le rinunce di una scelta tanto importante, ad esempio, la condivisone degli spazi, l’addio definitivo a quell’intimità che, paradossalmente, la città riesce a concedere nella nicchia delle proprie abitazioni. l’ecovillaggio è una comunità di persone spinte da un progetto unitario, un’esperienza fortemente aggregativa che racchiude in sé un’assoluta dedizione senza possibilità di appello.

Il progetto dell’Associazione Agartha

ai bordi di una strada provinciale nel comune di nespolo veniamo accolti da emanuela bandini, 58 anni, di modena, unica abitante di una grande

struttura, un casale a due piani ottenuto grazie ad un bando dove è risultata essere l’unica partecipante. anche lei ci parla dell’obiettivo di ripopolare la zona: «Qui è pieno di edifici abbandonati, posti praticamente vuoti - ci dice prima di spiegarci il progetto “famiglia di anima” -; ha a che fare con il ritorno all’essere umano, con le frequenze della natura, con le vibrazioni». sei stanze, venti letti, uno spazio pronto ad ospitare gli abitanti di questa rivelazione condivisa. tra gli obiettivi il progetto “homeschooling” (insegnamento a casa): un aiuto concreto per i bambini più sfortunati, un’opportunità di istruzione che esuli dal protocollo convenzionale della didattica. la realtà degli ecovillaggi (o comunità) è traducibile come sinonimo di rifiuto per tutto ciò che la società moderna rappresenta. un viaggio nell’intima mutazione di noi stessi, fino alla perfetta armonia con il disegno naturale della creazione. una scelta attraente, ma che racchiude in sé la rinuncia a ciò che siamo stati fino ad oggi.


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ In un magnifico ambiente naturale, tra boschi, corsi d’acqua e panorami mozzafiato, sorge un agglomerato di case, quel che resta di un antico centro urbano. Rimesso a posto e portato a nuova vita da un gruppo di amici che se ne innamora

LA BELLEZZA DEL BORGO, NELLA SERENITÀ DELLA NATURA sul Versante romagnolo del parco nazionale delle foreste casentinesi, a 680 metri sul liVello del mare, sorge il piccolo borgo di strabatenza. settant’anni fa contava 189 anime sparse in vari poderi e nelle case che formavano il nucleo raccolto intorno alla chiesa di san donato, ma oggi non rimane quasi più nessuno. È lì, poco distante dal fiume, che nel 1990 un gruppo di amici poco più che trentenni si innamora di una di quelle case ormai disabitate. «eravamo tre famiglie con il desiderio di trovare una seconda casa immersa nel verde che potessimo condividere o di cui potessimo usufruire anche singolarmente - racconta gabriele -. in quel periodo c’erano diversi poderi nell’appennino che la regione emilia-romagna voleva dismettere ai fini di un recupero. un giorno siamo andati a vedere quella

che poi sarebbe diventata la “nostra casa”. era completamente da ristrutturare, ma era grande abbastanza da contenerci tutti e aveva un giardino interamente costeggiato dal fiume. così, abbiamo fatto richiesta alla regione e ce l’hanno assegnata. l’abbiamo avuta in affitto per 20 anni e in quel periodo l’abbiamo sistemata. poi, nel 2010, è stata messa in vendita con diritto di prelazione per chi l’aveva in affitto. non aspettavamo altro!» sono passati 31 anni da quando quei ragazzi hanno messo piede dentro “cà di topino” per la prima volta. Quel nomignolo, inciso su una targa di legno sopra la porta d’ingresso, è probabilmente dovuto al soprannome di chi la ha abitata fino agli anni ’50. i suoi abitanti odierni, invece, sono ormai over 60 che, con l’avvicinarsi della pensione, hanno preso a viverla sempre di più. «di solito, organizziamo dei

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turni per avere la possibilità di vivere la casa anche singolarmente, ma molto spesso ci ritroviamo qui insieme. È un posto dove stare bene e dove godersi la pace. non esiste internet, non prende il cellulare. abbiamo solo il telefono fisso in caso di emergenza, ma il numero lo diamo solo a chi ne ha bisogno. così evitiamo di essere disturbati dal tran tran quotidiano», ci dice fabiola. lei, a differenza di alcuni “coinquilini”, non è ancora in pensione, ma non esclude di poter passare lunghi periodi a cà di topino quando lo sarà. «certo, pensando a una situazione di non autosufficienza è difficile poter vivere qui. il bagno è esterno e per raggiungerlo c’è una rampa di scale da fare, la spesa va fatta nel paese più vicino (a 15 km di distanza, ndr) e, in caso di emergenza, nessuna ambulanza può arrivare», ci dice. per raggiungere la casa, infatti, è necessario

di linda russo

parcheggiare la macchina e proseguire a piedi per alcuni metri, superando un ponte a schiena d’asino e un breve tratto in salita. «ma se penso di rimanere qui, con il solo rumore del fiume, a leggere libri immersa nel verde, mi sento in pace». il posto negli ultimi anni si è popolato sempre più e adesso conta 4 famiglie di vicini e un piccolo bed & breakfast. gabriele, in questa cornice, azzarda l’idea di un cohousing nella natura: «la compagnia ormai è collaudata e non abbiamo preoccupazioni perché i nostri figli sono grandi. Quando siamo qui ci dividiamo i compiti: c’è chi cucina, chi fa piccoli lavori di manutenzione, chi va a fare legna e tanto altro. la domenica spesso invitiamo amici a pranzo che partono anche la mattina presto pur di esserci. la bellezza di questo borgo sta nell’opportunità di poter riscoprire dei ritmi che la città non può darti».






SOCIETÀ

La città più VIVIBILE La pandemia ha penalizzato le città europee. Vienna, che lo scorso anno guidava la classifica, è scesa alla dodicesima posizione. Male l’Italia, con Roma al cinquantasettesimo posto.

È tornata la classifica del Global LiveaAl primo posto come città più vivibile bility Index, il rapporto della Intelligence al mondo c’è Auckland (Nuova ZelanUnit dell’Economist (EIU) che come da), la cui Amministrazione, essendo ogni anno stila la classiriuscita a contenere i confica della qualità della vita tagi da Covid-19, ha canAUCKLAND, IN NUOVA nelle città. Sono 140 le cellato velocemente le reZELANDA, È IN CIMA metropoli che vengono strizioni. Al secondo poALLA CLASSIFICA DELLE prese in esame e 30 i pasto Osaka (Giappone), seCITTÀ CON LA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA. rametri analizzati, sudguita da Adelaide, la priLA TOP TEN È DOMINATA divisi in cinque categorie: ma tra le città australiane. DALL’AUSTRALIA stabilità politica ed ecoAl quarto posto, Wellindi Adriana Soldani nomica, sanità, cultura e gton, capitale della Nuova ambiente, istruzione e inZelanda, e al quinto Tofrastrutture. Quest’anno, però, nella kyo. Ancora l’Australia al sesto posto scelta della vincitrice, ha pesato anche con Perth, mentre al settimo c’è la prima la gestione della pandemia da parte dei delle città europee, Zurigo (Svizzera) governi, per cui sono stati inseriti altri seguita da Ginevra, ancora Svizzera, in indicatori quali lo stress sulle risorse ottava posizione. Chiudono la top ten sanitarie e le restrizioni su eventi spordue città australiane: Melbourne, nona, tivi, teatri, concerti, ristoranti e scuole. e Brisbane, decima.



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cultura __LIBRI CULTURA__

DI MATERIA ORGANICA ESSICCATA, AVVOLTO IN UN’ASTA DI LEGNO, IL PAPIRO È PER SUA NATURA INFIAMMABILE. Ma non fu un solo incendio, piuttosto una serie di atti dolosi e saccheggi quelli che portarono alla distruzione della Biblioteca di Alessandria. Un simbolo, o meglio, una metafora: la barbarie che trionfa sulla conoscenza, l’ambizione di accumulare sapere universale che si scontra con la perdita delittuosa di grandi patrimoni intellettuali. I libri rilegati, stampati su carta, bruciano a 451 gradi Fahrenheit, ricorda Richard Ovenden, massimo esperto nella conservazione di libri antichi e moderni, citando il tanto metaforico romanzo di Ray Bradbury. Da un lato i libri di Milton bruciati fuori dalle biblioteche, dall’altro Max Brod che si rifiuta di incenerire le carte dell’amico Franz Kafka e così salva la sua immensa opera. È come un filo costante che scorre nella storia fino all’incendio del Reichstag, la distruzione di libri probabilmente più concentrata e dotata di risorse nella storia. E oltre: in Bruciare libri Richard Ovenden che è Bibliotecario alla Bodleian di

LIBRI ARTE MUSICA TEATRO CINEMA

Oxford scava nel BRUCIARE LIBRI rapporto tra conoSOLFERINO scenza e potere. 352 PAGINE 20 EURO Oggi il futuro conGiudizio di 50&Più: tinua a dipendere dall’accesso alla conoscenza del passato e lo sarà ancora di più quando la tecnologia digitale cambierà il modo in cui possiamo Attraverso la storia prevedere cosa accadrà. Una miriade di biblioteche, libri distrutti di minacce alla coo dispersi, Ovenden noscenza proviene ci regala un’opera dal “diluvio digitasull’importanza della le”. Archivi e biblioteche sono più che parola scritta, nella vita mai vulnerabili ridi popoli e società spetto alle forze che minano la certezza di Renato Minore del diritto, la coesione sociale, la nostra identità. Una quantità CAMPI D’OSTINATO AMORE sproporzionata di memoria del Umberto Piersanti La Nave di Teseo - 176 pagine mondo è stata esternalizzata prezzo: 19 euro alle aziende tecnologiche senza Giudizio di 50&Più: che la società se ne renda conto Un libro di poesia di struggente bellezza, Campi o sia davvero in grado di d’ostinato amore, il più intenso e coerente di comprenderne gli esiti. Umberto Piersanti, con la sua “Cesana imCosì una battaglia per mensa”: diario, memoria, racconto di figure, piante, animali, pensiero la sua conservazione emozionato nel modo di osservare il cielo, le stagioni, le gelate. «La è prima di tutto una tragica bellezza che i tuoi giorni inchioda al suo percorso”: spiccano battaglia civile, sulla i versi dedicati a Jacopo, il figlio ferito dalla vita. La parola dell’ottantenne quale si fonda lo poeta di Urbino, che lo strazio rende più condivisa e trasparente, è stato di salute scarna, nuda, disarmata come una pietra scagliata con il più violento della società condei sentimenti. Leggiamo questi versi, il loro esitante, ansimante, temporanea. necessario trascinamento di verità e mistero, tra la pena del dire e

LA CULTURA + E LA SUA CONSERVAZIONE

lo sgomento di averlo sempre di fronte quel dolore, come una condanna ogni volta replicata, nell’indimenticabile immagine di “Jacopo delle corse e dei dolori, del riso e dello sconforto”.

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__CULTURA__

+ IL LIBRO LA STORIA DI CLOE

In un gioco d’ombre «È un libro in sottrazione, che parte da un caos di eventi e luoghi, per arrivare a un progressivo assottigliarsi degli stessi, che si scoprono differenti da quelli iniziali, ombre che si sovrappongono a ombre». Così l’autrice definisce La felicità degli altri (La Nave di Teseo), la storia di Cloe, una donna che ha imparato a “parlare” con le ombre. Il suo percorso di crescita, tra insuccessi e passi avanti, la vede cambiare città e assumere nuove identità, sempre accompagnata da voci e ricordi. La circondano personaggi sfuggenti: dal professor T., docente di Estetica dell’ombra, ai gestori della Casa dei timidi, dove era stata accolta a dieci anni.

Un ritratto di Carmen Pellegrino, studiosa eclettica, dal primo saggio storico a un libro diventato caso letterario, fino alla vittoria di prestigiosi premi

DAR VOCE ALLE OMBRE, ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ CONSIDERATA UNO DEI TALENTI EMERGENTI DELLA LETTERATURA ITALIANA, Carmen Pellegrino - scrittrice e storica - ha scritto tre romanzi. Cade la terra, del 2015, ha vinto il Premio Rapallo Carige Opera Prima e il Selezione Campiello; Se mi tornassi questa sera accanto, del 2017, ha ricevuto il Premio Dessì; il recente La felicità degli altri è stato selezionato per il Premio Strega ed è tra i cinque finalisti del Premio Campiello 2021. «Mi piacerebbe essere letta da più persone possibile, che il libro arrivasse là dove è atteso. I miei romanzi hanno un po’ questa caratteristica: possono passare anche settimane, mesi, prima

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di Raffaello Carabini

che arrivino ai lettori. Devono fare la loro strada. L’aspetto che più mi piace è quando un libro giunge a un lettore nuovo, che scopre un modo diverso di stare nella narrativa. Un modo che ha qualcosa di obsoleto, perché io scrivo di temi sempre un po’ rischiosi, mai popolari, ma è una scelta che mi sento di continuare. È una scommessa che faccio con me stessa.» Il nuovo libro inizia con le parole del poeta Paul Celan, “Dice il vero chi parla di ombre”, ma molti scrittori pensano invece che “ogni storia è una storia d’amore”, come titola una raccolta di racconti di Alessandro D’Avenia. Om-

bre oppure amore? Anche la mia alla fine si rivela una storia d’amore. La protagonista è alla ricerca dell’amore che sembra le sia stato negato quando era bambina. Cerca di abbeverarsi a tutte le possibili fonti d’amore, sia quando viene portata nella Casa dei timidi a soli dieci anni perché non poteva più stare con i genitori, sia quando si imbarca affannata in improbabili incontri e anche in un matrimonio sbagliato. Per arrivare poi all’ombra chiarificatrice, perché più di tutto, nel suo percorso frastagliato, difficile, anche singhiozzante, l’aiuterà il rapporto di scambio di ombre con il Professor T., un docente veneziano che la porta a confron-


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tarsi sulle reciproche ombre. Si aiuteranno a vicenda per superare quella sofferenza di cui tutti noi portiamo il peso: il non essere visti, il non essere percepiti, il non essere almeno ogni tanto pensati. Infatti ho dedicato il libro “agli ammutoliti abitanti del buio”, quelli che hanno bisogno più degli altri - ma ne abbiamo bisogno tutti -, di essere ogni tanto pensati, visti, ascoltati. Il libro è una storia di ombre in cerca di amore e di riconoscimento. Cos’è la felicità? È per tutti o solo “degli altri”, come recita la poesia di Giovanni Raboni da cui ha tratto il titolo del romanzo? Usai questo titolo anni fa per un articolo che parlava dell’infelicità

CARMEN PELLEGRINO «AVER A CHE FARE CON IL PROPRIO LUOGO OSCURO PUÒ ESSERE VITALE E COSTRUTTIVO, FA PARTE DI NOI. DARE SPAZIO ALLE OMBRE, DARE OMBRA AL PROPRIO PENSIERO: ANCHE NEL NEGATIVO C’È TANTA VITA»

quasi come emergenza sociale. Era prima della pandemia, che oggi è diventata l’unica emergenza. Una di quelle che c’erano prima e che non è scomparsa era quella delle persone che si sentono tristi e non in linea con quanto imposto dai tempi che viviamo. La società contemporanea richiede che si sia felici, o almeno che se ne abbia l’aria, perché la nostra felicità deve contribuire a quella degli altri. Un passaggio che gli americani conoscono bene perché hanno nella loro Carta Statutaria il diritto alla felicità. Chi non vorrebbe esserlo? Chi non vorrebbe vivere in una società in cui tutti sono felici? Questo non è possibile. Ci sono persone che non ce la fanno, che non riescono a vivere secondo questi standard. Sono rimasta molto colpita dal leggere che i centri di assistenza negli ultimi decenni sono stati frequentati in maniera sempre crescente, non solo da chi è affetto da problemi psichiatrici, fisici, ma proprio da chi si sente infelice e non sa come dirlo a se stesso né come esprimerlo agli altri. Non c’è posto per loro in questo mondo, a loro non rimane che nascondersi e vivere con la propria malinconia. La felicità oggi diventa quasi un corpo a corpo con se stessi.

Non si sa più se i desideri sono i tuoi o quanto ti è stato inculcato di desiderare. Raggiungere un certo livello nel lavoro, nella vita pubblica, nella casa posseduta, non sono il frutto di un condizionamento ripetuto nel tempo? Perché quando lo otteniamo ci sentiamo comunque insoddisfatti, non ci corrisponde, dobbiamo per forza mirare a un altro obiettivo? C’è la necessità di questi tempi di essere performanti, di non fallire mai. Chi a cinquant’anni perde il lavoro, come succede ancora più spesso in questo periodo, è automaticamente tagliato fuori dal mercato. Cosa gli rimane? Sentirsi un fallito e chiudersi in casa. Invece l’essere umano fallisce, cade, si rialza, nessuno ha una vita perfetta. È una trappola: non è il nostro desiderio, ma stiamo desiderando ciò che altri vogliono da noi. Questo anche se i desideri più autentici sono per la maggior parte inconsci... Sì, forse vivono in quella zona che il Professor T. chiamerebbe “il luogo oscuro”, la parte che forse ci salva, la parte più autentica di noi. Quelli che palesiamo, che esprimiamo, sono quelli che ci hanno portato a desiderare, anche se la pandemia sta un po’ sconvolgendo i canoni di tutti. Vedremo cosa accadrà quando saremo fuori dall’emergenza sanitaria. Speriamo di fare tesoro di questa esperienza, cambiando il nostro modo di vivere, non solo nei confronti della natura, ma dando preziosità alla vita stessa, valutando quanto sia importante confrontarsi con le cose del mondo senza entrare in quel circuito di mercificazione in cui siamo in ogni momento trascinati.

IL PERCORSO

Dal saggio alla narrativa Alcuni cenni biografici dell’autrice, che ama raccogliere suggestioni su spazi disabitati e rovine, materiali e spirituali, tanto da farne il centro dei suoi romanzi più famosi. 1977 LE ORIGINI Nasce a Polla, in provincia di Salerno, originaria di un paesino situato fra i massicci dei monti Alburni, circondato da borghi lasciati dai loro abitanti, come ce ne sono molti nel Sud e lungo la dorsale appenninica. 2008 LA PRIMA PUBBLICAZIONE Pubblica la sua prima opera, il saggio ’68 napoletano. Conflitti sociali e lotte studentesche tra conservatorismo e utopie. «L’ho scritto perché sono stata una testa calda: mi piaceva il movimentismo». 2015 LA NARRATIVA Esordisce nella narrativa con il romanzo Cade la terra, tanto apprezzato da finire nella cinquina finalista del Premio Campiello. Due anni dopo stupirà ancora con Se mi tornassi questa sera accanto. 2020 L’ULTIMO LAVORO Il nuovo romanzo, La felicità degli altri, è tra i cinque finalisti del Premio Campiello ed è stato selezionato per il Premio Strega, grazie agli importanti apprezzamenti per la qualità stilistica e la trama.

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__TEATRO CULTURA__

Riparte il Paese! Con slancio ed entusiasmo riprendiamo a vivere, a socializzare, a nutrirci di cultura con le proposte della Biennale di Venezia, del Mittelfest di Cividale del Friuli e del Teatro Argentina di Roma di Mila Sarti

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SU IL SIPARIO FINO A LUGLIO ALL’ARGENTINA DI ROMA, CHE ALLESTISCE ANCHE SPAZI ALL’APERTO NEI TEATRI INDIA E TORLONIA. INFO: WWW.TEATRODIROMA.NET

ESTATE 2021, LO SPETTACOLO TORNA DAL VIVO « BASTA! FATECI TORNARE NELLA NOSTRA CASA, IL TEATRO», questa l’esclamazione in conferenza stampa di Gianni Forte, neo direttore con Stefano Ricci del Festival Teatro della Biennale di Venezia 2021. Un pensiero sincero, schietto, carico di insofferenza per il difficile periodo vissuto dallo spettacolo, al quale però i due artisti hanno reagito con un intenso cartellone di respiro internazionale, in programma dal 2 all’11 luglio. Segue “Biennale Danza” (23 luglio-1 agosto), diretta dal coreografo britannico Wayne McGregor, osannato in tutto il mondo. Fra le tante presenze Xie Xin e Yin Fang dalla Cina, Marco D’Agostin, Baryshnikov in un film-installazione di Jan Fabre. A settembre, dal 17 al 26, sotto la direzione della compositrice

Lucia Ronchetti si svolgerà “Biennale Musica” dove, oltre a nuove opere commissionate, si potranno ascoltare fra i più rappresentativi lavori vocali e corali a cappella degli ultimi 50 anni. Insomma, Venezia torna a vivere, torna ad essere, con più di 600 artisti e 100 appuntamenti, il palcoscenico e l’officina ideale con “Biennale College”, delle manifestazioni culturali più vivaci dell’estate. E questa reazione, questa capacità positiva di guardare oltre, «di trasformare l’inatteso in una sfida, di ribaltare questo anno complicato» - come dichiara Stefano Ricci - ha permesso ai due direttori artistici di ospitare fra i più grandi della scena internazionale, da Warlikowski a Mundruczó, da Tempest a Ostermeier, da Manfredini a Latini.

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TEATRO

MITTELFEST

Trentuno progetti artistici Mittelfest di Cividale del Friuli compie trent’anni e si rinnova guardando a un futuro scandito in due festival, 24-27 giugno e 27 agosto-5 settembre, seguiti da una presenza continuativa sul territorio. Un Festival diffuso, questo il progetto del trentottenne neo direttore Giacomo Pedini, drammaturgo e regista che, declinando il tema “Eredi”, ha creato un corposo programma fatto di 31 progetti artistici provenienti da 13 Paesi, con teatro, musica e danza, attività collaterali, studi, incontri con gli artisti, workshop sul circo, spettacoli itineranti e grande letteratura. Un Festival multidisciplinare che vede il debutto di Lino Guanciale in Europeana, breve storia del XX secolo, accompagnato dalla fisarmonica di Marko Hatlak. In scena anche Neri Marcorè con Le divine donne di Dante, musica dell’Orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani. Info: 0432730793


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__TEATRO CULTURA__

PALCOSCENICI SOTTO I RIFLETTORI Riprende con vigore, originalità e creatività la sua stagione il Teatro Greco di Siracusa. Ai blocchi di partenza anche Borgio Verezzi e il Todi Festival CI HANNO CREDUTO SEMPRE, QUELLI DI BORGIO VEREZZI… «VOGLIAMO ESSERCI, È UN NOSTRO DOVERE», ha sottolineato il Sindaco alla fine di marzo quando, insieme al direttore artistico Stefano Delfino,

hanno raccontato l’organizzazione, la pianificazione e alcuni debutti della 55a edizione del Festival Teatrale. Ora il cartellone è completo, ricco, vario, all’insegna della leggerezza per lasciarsi alle spalle, almeno in quelle due ore di

TEATRO GRECO

Al via la 56a stagione teatrale «Dobbiamo valorizzare l’aspetto internazionale dell’attività della Fondazione INDA e lavorare sul circuito dei “teatri di pietra”... La Fondazione sta facendo un lavoro straordinario, come dimostra l’alta qualità degli spettacoli di questa stagione...». Questo l’intervento del Ministro della Cultura, Dario Franceschini, alla presentazione della 56a stagione teatrale del Teatro Greco di Siracusa che, dal 3 luglio al 21 agosto, ha in programma tre produzioni: Coefore Eumenidi di Eschilo, per la regia di Davide Livermore, le Baccanti di Euripide, diretta da Carlus Padrissa, e la commedia Nuvole di Aristofane, firmata da Antonio Calenda. Il programma 2022, già anticipato, prevede la partecipazione dei registi Robert Carsen, Jacopo Gassman e molti altri. Info: 0931487248 - 800542644 (numero verde)

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OGNI GIORNO, AL TODI FESTIVAL, RAPPRESENTAZIONI DIVERSE FRA PROSA, MUSICA, DANZA, ARTE CONTEMPORANEA E LETTERATURA. DAL 28 AGOSTO AL 5 SETTEMBRE. INFO: WWW.TODIFESTIVAL.IT

Tredici spettacoli divertenti e di qualità, accoglienza, servizi e sicurezza. Tutto questo è il Festival Teatrale di Borgio Verezzi, splendido borgo sulla Riviera Ligure messinscena, l’angoscia della pandemia. Un tentativo di ritorno alla normalità, indispensabile anche nel mondo dello spettacolo, che Delfino ci riassume con dati drammatici: «In Italia, nel 2020, rispetto all’anno precedente sono stati persi 86.201 spettacoli (-65,20%), 16.495.600 ingressi in platea (-70,71%) e 334.204.579,93 euro di soli incassi (-78, 45%), senza ovviamente tenere conto dell’indotto, stimato in circa 44 milioni di euro. Il contributo di Borgio Verezzi è una goccia, ma può costituire anche un

segnale di speranza verso una ripresa definitiva». E con questo obiettivo nascono i 13 spettacoli (11 in prima nazionale) che ci accompagneranno dal 9 luglio al 22 agosto: brillanti, impegnativi e curiosi come la trasposizione teatrale di Corto Maltese, personaggio del fumetto firmato da Hugo Pratt. Tra i protagonisti della rassegna di questo luogo magico, ricordiamo Paola Quattrini e Anna Mazzamauro, Emilio Solfrizzi e Paolo Conticini, Paola Barale e Marco Conte. Info: 019610167

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Via Magenta 31, Torino. Orari: mercoledì, giovedì e venerdi 13,00-20,00, sabato e domenica (prenot. obbligatoria) 10,00-19,00. Biglietti: € 12; ridotto € 10 (under 26, gruppi, over 65, convenz.); gratuito per under 18, portatori di handicap e loro accompagnatori, studenti e docenti, giornalisti, convenzioni. Telefono 0115211788 www.gamtorino.it/it/ mostra/controcorrente

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BREVI PROPOSTE

VERBANIA

Carrà e Martini Quasi 100 opere, equamente suddivise, sono esposte in Carrà e Martini. Mito, visione e invenzione. L’opera grafica, che raccoglie litografie, disegni, acqueforti e 10 sculture, che ben rappresentano tappe fondamentali dell’evoluzione dei due grandi artisti del ’900 italiano. Museo del Paesaggio Fino al 3 ottobre BRESCIA

Omaggio a Beuys Nel centenario della nascita 1921/2021. Omaggio a Joseph Beuys. Ritratti, sequenze fotografiche e scatti di ambientazione propone le foto che Renato Corsini scattò il 6 giugno 1980 al critico Pierre Restany e all’artista tedesco, tra i più influenti del Novecento. Spazio Contemporanea Fino al 31 luglio

Fino al 12 settembre la GAM propone circa 130 opere di un fertile periodo artistico, per la metà provenienti da una prestigiosa collezione privata di Ersilia Rozza

MOSTRE

A TORINO L’ARTE ITALIANA TRA LE DUE GUERRE UNO DEI VALORI AGGIUNTI DELLE MOSTRE È IL PRESENTARE OPERE CHE SONO DI DIFFICILE (QUANDO NON IMPOSSIBILE) VISIBILITÀ da parte degli estimatori che vivono nel bacino di utenza della città in cui si svolgono. Parliamo di opere provenienti da gallerie lontane geograficamente, da depositi museali la cui rotazione nelle sale è di rara reperibilità, oppure da collezioni private. Queste ultime, solo a volte disponibili a concedere con relativa facilità i propri capolavori, sono di solito aperte esclusivamente agli sguardi degli specialisti. Così è per la collezione dell’avvocato Giu-

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seppe Iannaccone, la più cospicua in quanto a dipinti italiani realizzati tra le due guerre del secolo scorso al di fuori della retorica imperante, all’inseguimento di un’arte dalle molte possibilità espressive. Ben 73 opere della collezione si confrontano a Torino nell’esposizione Viaggio controcorrente. Arte italiana 19201945, con una sessantina di quadri della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea e dei Musei Reali. A testimonianza di una stagione creativa, complessa e vitale, si ammirano i poeti del quotidiano Ottone Rosai e Filippo De Pisis, gli espressionisti della Scuola di Via Cavour (Mario

Mafai, Scipione), i realisti interiori Fausto Pirandello e Renato Guttuso, i Sei di Torino (Gigi Chessa su tutti), i chiaristi lombardi (Francesco De Rocchi, Umberto Lilloni), gli innovatori di Corrente (da Renato Birolli a Lucio Fontana, da Bruno Cassinari a Emilio Vedova). Lungo un percorso diviso per argomenti - interni, figure, allegorie e ritratti, nature morte, paesaggi -, ciascuno sottolineato da un’opera sei-settecentesca di Baschenis, del Grechetto o di Van Wittel.


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__MUSICA CULTURA__ DECENNALE

Il 23 luglio 2011 la morte di Amy Winehouse sconvolse il mondo della musica. Inattesa, perché sembrava stesse uscendo dalla dipendenza da alcol e droga. Ci restano la sua indimenticabile voce intrisa di pathos e tre grandi album.

I nuovi album di Caparezza, Vasco Brondi, Bachi da Pietra e Margherita Vicario aprono la stagione estiva

MUSICA

di Raffaello Carabini

+ EVENTO

Richard Melville Hall ripercorre la sua trentennale carriera rivisitando alcuni dei suoi pezzi più famosi MOBY IN VESTE CLASSICA

Che il deejay, produttore, remixer e cantante Richard Melville Hall, in arte Moby, figura chiave della dance Anni ’90, pubblicasse un cd per l’etichetta classica Deutsche Grammophon sarebbe parsa pura provocazione fino a ieri. Oggi esce Reprise, che lo vede riprendere i suoi principali successi (ha venduto oltre 20 milioni di dischi) in chiave acustica e orchestrale. Con ospiti del livello di Kris Kristofferson, Gregory Porter, Mark Lanegan, Víkingur Ólafsson e Amythyst Kiah.

UN’ONDA DI POP E ROCK ITALIANO CE LO ASPETTAVAMO. CHE LE CHIUSURE DELLA PANDEMIA ALMENO SERVISSERO AGLI ARTISTI A RIMETTERE A PUNTO LA LORO CREATIVITÀ, a riformulare in maniera propositiva la loro voglia di esprimersi. Ed è puntualmente avvenuto, tanto che la pubblicazione di nuovi cd alle soglie dell’estate non è mai stata così fertile, almeno nelle ultime stagioni. Il veterano Caparezza torna con Exuvia, un lavoro in studio che vuole essere «un rito di passaggio in 14 brani, il percorso di un fuggiasco che evade dalla prigionia dei tempi andati per lasciarsi inghiottire dalla selva e far perdere le proprie tracce». E forse lo è. È invece al debutto come solista Vasco Brondi con Paesaggio dopo la battaglia, che segue i quattro lavori realizzati con il gruppo Le luci della cen-

trale elettrica. Un disco per voce e cori, orchestra e sintetizzatori, «un cortocircuito tra atmosfere diverse e un insieme di battaglie intime e universali, di perdite e di conquiste». Margherita Vicario ci propone, a sette anni dal precedente Minimal Musical, il nuovo Bingo, che svela «tanti lati del mio carattere e del mio modo di concepire la musica: mi piace definirlo caleidoscopico». La cantante e attrice conferma le attese con un variegato pop di alta qualità. Chiudiamo con il settimo progetto dei Bachi da Pietra, la band di Bruno Dorella e Giovanni Succi, capofila del rock alternativo nostrano. Reset è infatti una riflessione sul ruolo del musicista oggi e sulla sua situazione: «Vogliamo portare pietra e metamorfosi, ti serviranno. Sembrano opposti, non lo sono». LUGLIO/AGOSTO 2021 I 61


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__CINEMA CULTURA __

Claudio Cupellini porta sul grande schermo un film, tratto da un fumetto d’autore, sul futuro del mondo e l’importanza della memoria di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

LA TERRA DEI FIGLI

DRAMMATICO

UNO DI NOI REGIA di Thomas Bezucha con: Kevin Costner e Diane Lane Giudizio di 50&Più:

Nella vita c’è sempre qualcosa per cui vale la pena lottare, e per lo sceriffo in pensione George Blackledge (Kevin Costner) e sua moglie Margaret (Diane Lane), questo motivo è rappresentato dal nipote. Dopo la morte del figlio, la coppia che vive nel Montana lascia la fattoria per recarsi nel Dakota a recuperare il bambino, che vive sotto la custodia di una famiglia fuori dagli schemi guidata da Blanche Weboy. Quando intuiscono che la matriarca non ha alcuna intenzione di lasciar andare il piccolo, i nonni scelgono di combattere per la famiglia.

AVVENTURA

JUNGLE CRUISE REGIA di Jaume Collet-Serra con: Dwayne Johnson, Emily Blunt e Paul Giamatti Giudizio di 50&Più:

Alla ricerca dell’albero della vita! È ambientato agli inizi del ’900, nella giungla amazzonica, il film per famiglie ricco di situazioni rocambolesche con Dwayne Johnson, Emily Blunt, e Paul Giamatti. A bordo del battello La Qila, il capitano Frank ospita due scienziati inglesi a caccia del mitico albero con proprietà curative. La scoperta potrebbe cambiare le sorti dell’umanità e il gruppo dovrà vedersela con la spedizione rivale tedesca.

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CINEMA

IN UNA TERRA DOMINATA DALLA PAURA E DALLA VIOLENZA, scenario post apocalittico che sembra aver riportato indietro le lancette del tempo, i superstiti ingaggiano una lotta estrema per la sopravvivenza. Un padre alleva il figlio su una palafitta in riva a un lago; egli sa che dovrà rinforzare il carattere del ragazzo, temprandolo per sostenere la durezza della vita, e affida i suoi pensieri a un quaderno, dove annota il suo profondo sentire. Alla morte del genitore il ragazzo parte per un viaggio titanico in cerca di qualcuno che lo aiuti a comprendere il senso di quelle pagine, ma la Terra sembra essere diventata un nido ostile e cupo. Il film che Cupellini ha tratto dall’omonimo fumetto di Gipi è una storia di formazione urgente, bella e terribile. Ne sono interpreti Valerio Mastandrea, Valeria Golino, Fabrizio Ferracane, Ma-

ria Roveran, Pippo Delbono e il rapper Leon Faun alias Leon de la Vallée. Con un occhio vigile sempre aperto al futuro, anche il cinema osserva e monitora l’ineluttabilità degli eventi, confidando nella capacità dell’essere umano di evitare l’autodistruzione grazie all’esercizio dell’intima riflessione. Una delle molte prerogative dell’arte è proprio quella di sollecitare nell’uomo ponderazioni che diventino strumento di condivisione per la collettività, e il cinema questo lo fa nonostante i segnali dell’oggi siano poco rassicuranti: inquinamento, armi atomiche e la sfrenata corsa al profitto paiono ormai radicati nel nostro Dna. Ma c’è sempre una speranza di salvezza: i nostri figli. Regia: Claudio Cupellini Genere: drammatico Giudizio di 50&Più:


__CULTURA__

Critico militante e sperimentalista letterario, attraverso una serie di aneddoti, accompagna i lettori alla scoperta dell’Italia del secondo ’900

UN INTELLETTUALE DAI MOLTI VOLTI di Renato Minore

PRofessoRe eMeRito dell’UniveRsità la saPienza di RoMa, WalteR PedUllà PRova a MetteRe oRdine nei RicoRdi con il sUo UltiMo libRo. a 90 anni, dopo aver fondato tre riviste letterarie, diretto una casa editrice, essere stato per decenni critico letterario dell’Avanti!, ai vertici della Rai e del teatro di Roma, è ancora un abile narratore. “Un volo d’uccello sulle tue mille vite”, così definirei Il pallone di stoffa! Ma con quale sentimento hai voluto scrivere questa tua autobiografia? di vita c’era anche troppa, c’era solo da scegliere. Mancava la letteratura, ma questa, diversamente dal coraggio, se uno non ce l’ha se la procura con il tono giusto. a me viene naturale l’umorismo, comicità che non risparmia il portatore. “Giro, giro tondo eccetera… tutti giù per terra!”. insomma la vita presa in giro con divertimento infantile. Il passato remoto (scrivi) diventa presente infinito. Fin dall’inizio di un ragazzo del Sud che, con proverbiale determinazione, diventa allievo e poi assistente di Giacomo Debenedetti e dopo fa tutte le cose che tu sei riuscito a mettere insieme… » LUGLIO/AGOSTO 2021 I 63


__CULTURA__

Walter Pedullà e Corrado Augias in una foto di repertorio.

temendo di non avere le qualità per trasformare il passato remoto della vita in infinito presente della letteratura, ho puntato tutto sulla quantità. la vita di tutti, non solo la mia. la mia è l’autobiografia di coloro che nel secondo ’900 si sono messi assieme per capire passato e presente con vista sul futuro. ci aiutava una buona visione. Una vita per tanti aspetti anche pubblica, con varie responsabilità: Rai, Teatro di Roma, giornali, editoria… Cosa pensi che abbia dato di più l’intellettuale, il critico, il saggista in questi suoi impegni? direi l’intellettuale, battaglia quotidiana sull’attualità ribadita dalla precarietà del critico. le idee passano, gli stili restano? spero che resti il saggista, cioè l’intellettuale che dà stile alle idee e alle fantasie del critico. Ma forse la migliore è la quarta via: il professore. Ho insegnato dai 19 ai 75 anni. il professore come intellettuale, critico e saggista. Il critico militante che per una recensione spende anche trenta ore, mentre molti altri magari i libri solo li annusano. Questo esercizio di tanti anni in cosa ti ha arricchito?

cercavo nei libri tutti i livelli di realtà e di cultura, alla ricerca dello scrittore nascosto agli occhi e alla mente del lettore pigro. Per quello che si vede non serve un critico. Ho sempre provato a legittimare un mestiere che è inutile se si limita alle impressioni superficiali. approfondendo l’indagine letteraria ho imparato a interpretare la vita come fenomeno in cui cercare all’infinito. con Pizzuto condivido l’opinione che l’arte consiste nell’aggiungere vita alla vita. il senso? al critico tocca indovinare la direzione. allora, parola di benjamin, urge generare esigenze. Questa dell’arte è una storia che non arriva mai a conclusione. È il bello della vita. Hai vissuto accanto a tanti scrittori, Pagliarani, D’Arrigo, Gadda… Sei stato l’amico, il critico, forse anche il suggeritore dietro le quinte, una necessaria sponda dialettica per il loro lavoro? Ponevo domande cui faticavano a rispondere, ho messo qualche pulce nell’orecchio di scrittori non sordi. senza l’oralità, cioè senza la calda vita, la scrittura non ha né sapore né sapere. È davvero inconsueto che un intellettuale o un letterato arrivino ai vertici

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Pedullà in compagnia di Michele Santoro e Renzo Arbore.

di un’istituzione come la Rai. Da quella altezza, come l’hai vista e come ancora la vedi? la Rai non è la bbc; ma non è la bbc, cioè la tv veritiera, nemmeno la bbc. non è la Rai, però, la peggiore tv. l’informazione sia più trasparente, faccia meglio il servizio pubblico, non sia un servizio segreto. È utile conoscere il retroscena: c’è sempre altro dietro quanto appare. A novant’anni hai vissuto come tutti noi l’esperienza della pandemia. Come la giudichi a partire da questa tua “fragilità” ? l’età mi assegna da sempre alla “zona gialla”; ho tollerato l’“arancione” perché correggevo le bozze dell’autobiografia. durante la “zona rossa”, come tutti i vecchi, vedevo nero. nella “zona bianca”, che corrisponde alla mia giovinezza, ero solito uscire di casa a un’ora in cui oggi scatta il coprifuoco. io sono un animale notturno sia pure sempre in attesa che sorga il sole. È la mia natura: sono ottimista dalla nascita. Quando mi vengono in mente solo idee grigie, per nasconderle faccio del colore. ed ecco l’arcobaleno! E come pensi che reagiranno gli scrittori e i poeti alla catastrofe mondia-

le del Coronavirus? saranno convocati tutti i generi letterari, si affolleranno sul tema onnivoro realisti e fantastici, memorialisti e futurologi, simbolisti e giornalisti, ecc. continuo a credere che chi racconta meglio le tragedie è il narratore comico. leggendo agli amici Il processo, Kafka rideva. Puoi dare un consiglio ad un giovane che oggi voglia scrivere, magari avendo come modello la tua realizzazione professionale, intellettuale, letteraria? Un giovane deve trovarsi un lavoro che gli piaccia quanto un gioco. se manca una vocazione, scelga un’attività che possa coinvolgerlo come un vizio. Un consiglio? non prendermi a modello. inventi il proprio e lo sottoponga a incessante verifica. io ho amato svisceratamente tutti i modi di lavorare, dall’università al giornalismo, dal teatro alla politica. Un paradosso: per me il lavoro è un sostantivo plurale. “Soltanto chi arriverà alla fine saprà se ha vissuto una vita tragica o comica”, così hai scritto. Ci puoi dare qualche anticipazione? ci sarà una sorpresa: la mia vita resterà una commedia, anche se non avrà un lieto fine.


+ IL LIBRO

LE MEMORIE DI UN NONAGENARIO cHe stRaoRdinaRio Racconto È “il Pallone di stoffa” di WalteR PedUllà, avvolgente e straripante, fluido e sorprendente, giocoso e ironico correre attraverso novant’anni con alle spalle il fatto decisivo, per l’imprinting autobiografico, di essere il suo autore morto e poi risorto una volta, quasi due. come “testo”, Walter Pedullà usa sé stesso, ricordi, emozioni, passioni, illusioni, i pensieri che hanno attraversato la sua vita e l’hanno resa come lui ora la rappresenta al passo, al trotto, al galoppo, modulando con grande sapienza i vari registri. il grande critico letterario, il professore che sa farti amare l’infinito intrattenimento della scrittura letteraria in un corpo a corpo continuo con la sua sostanza: i molti volti di un intellettuale così scintillante, coerente e concreto della sua stazza, trovano l’alveo giusto per dirci come è vissuto lo studente povero

del sud che è diventato critico militante, accademico, presidente Rai, responsabile di grandi imprese culturali. Un’autobiografia davvero unica. cinquecento pagine che si bevono in un baleno e non sai se incantano più certi sapidi lampi adolescenziali da narratore sagace o i deliziosi ritratti al volo di Ungaretti, Pagliarani, d’arrigo.

In estate la rigenerazione è quella termale

IL PALLONE DI STOFFA di Walter Pedullà Rizzoli - 544 pagine Prezzo: 22 euro

WALTER PEDULLÀ

Cenni biografici Walter Pedullà è professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma. Ha scritto monografie e raccolte di saggi sulla cultura del Novecento, fondato tre riviste letterarie, diretto una casa editrice, una storia della Letteratura italiana in dodici volumi e una collana che riunisce, in cento tomi, il meglio della nostra poesia e prosa. È stato critico letterario dell’Avanti!, presidente della Rai e del Teatro di Roma. Pedullà non ha amato solamente i libri. Al suo Il pallone di stoffa. Memorie di un nonagenario, uscito nel 2020, è stato assegnato il Premio Flaiano 2021.

Magica estate 7=6

Bambini gratis fino a 10 anni*

Fino al 31.07.2021 • 7 notti al prezzo di 6 in camera doppia Classic con trattamento di pensione completa (bevande escluse) • 1 massaggio rilassante (25 minuti) • Tutti i servizi inclusi Atlantic Natural Spa: utilizzo della sauna in giardino, della sauna finlandese, dell’area relax con lettini interna e all’aperto, dell’area fitness Technogym® nonché accesso al centro benessere con piscine termali (canale di collegamento interno ed esterno) dotate di idromassaggi, lettini, cascata d’acqua per massaggi cervicali e percorso Kneipp

A partire da € 467 a persona *Massimo 2 bambini (10 anni non compiuti) a camera con 2 adulti paganti. I bambini, accompagnati dai genitori, hanno accesso unicamente alle piscine termali.

I possessori della Card 50&Più troveranno all’arrivo in hotel un gradito omaggio riservato in esclusiva.

35031 Abano Terme (PD) · Tel. 049 86 69 015 info@atlanticterme.com · www.atlanticterme.com


__EVENTI__

DOPO L’EDIZIONE DELLO SCORSO ANNO, SVOLTASI ONLINE A CAUSA DELLA PANDEMIA, IL CONCORSO ARTISTICO PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA TORNA IN PRESENZA. Sarà la splendida cornice di Baveno, incantevole località sul Lago Maggiore, ad ospitare - dal 16 al 21 ottobre - una delle manifestazioni più attese ed acclamate dell’associazione 50&Più. Dopo un periodo irto di difficoltà, questa XXXIX edizione si preannuncia come un momento lieto di aggregazione e amicizia,

Rosa Conte, pianista impegnata anche presso l’Università della Terza Età per la prima volta al Concorso - con 2.666 voti ha vinto la Superfarfalla, nella categoria Prosa, con il suo racconto Madre. Con 930 voti Germana Pallecchi amante della scrittura fin dall’adolescenza - è risultata la supervincitrice della Superfarfalla per la Poesia, grazie alla sua opera La luce in fondo. La passione di Franca Pozzoli, che ama definirsi “artista da strapazzo” e considera la sua arte un potente antistress, le fa vincere (con 868 preferenze) la Su-

A BAVENO, DI NUOVO INSIEME

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di Anna Costalunga

nello spirito di una ritrovata voglia di libertà, leggerezza e rinascita. Sarà anche l’occasione per premiare gli artisti che hanno superato il giudizio del pubblico dopo aver vinto la Farfalla d’Oro dell’edizione 2020.


Uno degli eventi più attesi e di successo di 50&Più giunge alla sua XXXIX edizione, e si preannuncia come il trionfo dell’Arte in tutte le sue forme, un momento di rinascita e di incontro perfarfalla per la Pittura con il dipinto La lacrima del futuro. Infine, con 2.883 voti, Vincenzo Cuccurullo - pensionato superattivo con gli hobby del viaggio, del burraco e della fotografia ottiene il Premio per la categoria Fotografia con Pensare al domani: Amore e libertà. Ma la Manifestazione non è solo questo. Particolarmente attesi anche i piacevoli momenti di incontro previsti, la partecipazione a seminari e laboratori condotti da personalità di spicco del settore. Insomma, come ormai da tradizione, il Concorso lascia gli over 50 amanti dell’arte e del bello liberi di dare ampio sfogo alla passione e al talento, in un ambiente sereno dove la competizione è in fondo un pretesto per esprimere sentimenti ed emozioni.

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SOGGIORNO E QUOTE

Si ritorna a Baveno presso le splendide strutture del Gruppo Zacchera Hotels - 4 stelle superior, nel magnifico scenario del Lago Maggiore e delle Isole Borromee. Alberghi eleganti con giardini secolari e piscine che, grazie alla qualità e professionalità, garantiranno un’ospitalità attenta e personalizzata. QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE Dal 16 al 21 ottobre 2021 (6 giorni/5notti)

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CONCORSO 2020

I SUPERVINCITORI Ad ottobre saranno consegnate le Superfarfalle ai vincitori delle Farfalle d’Oro dell’edizione 2020, votati dai lettori della rivista 50&Più e attraverso il portale Spazio50.org. PROSA VOTI Rosa Conte - Madre 2.666 Giuseppe Messina - Il canto delle sirene 589 Anna Ciorcalo - Il salvataggio 465 Tiziana Michelini - Il filo che unisce 403 Ave Vasi - Il mistero dei mutandoni del nonno 403 POESIA VOTI Germana Pallecchi - La luce in fondo 930 Marcello Pierucci - Il bucaneve 713 Vera Ottani - Fioriranno le rose ad Aleppo 589 Emanuele Piccinno - La luce in fondo 341 Giovanni M. Melosu - La pazienza in epidemia - 2020 217 PITTURA VOTI Franca Pozzoli - La lacrima del futuro 868 Rossana Pianigiani - Cascata di fiori 744 Francesca Sanna - Lago silente 558 Adelino Bresciani - Omaggio a Cittadella 496 Eddi Panzolini - Paestum 341 FOTOGRAFIA VOTI Vincenzo Cuccurullo - Pensare al domani: Amore e libertà 2.883 Concetta Perriello - Trasparenze 1.519 Enzo Rubin - Sguardi 1.364 Maria Teresa Fiorato - Festa portoghese 930 Luciana Salvini - Quando ti cerco a Nordkapp (la notte del giorno 11.11.19) 465 LE QUOTE COMPRENDONO: trasferimento in orari prestabiliti, in arrivo e in partenza, dalla stazione Ferroviaria di Stresa all’Hotel e viceversa Soggiorno in camera doppia in Hotel del gruppo Zacchera, con trattamento di pensione completa (acqua in caraffa) - Partecipazione ai convegni e agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione - Ingresso alla piscina interna ed esterna - Assistenza staff 50&Più - Assicurazione. LE QUOTE NON COMPRENDONO: trasporti da e per Baveno - Bevande extra ai pasti - Trattamenti presso il Centro Benessere SPA - Escursioni facoltative - Tassa di soggiorno (da regolare in loco) - Mance, extra in genere e tutto quanto non specificato ne “Le quote comprendono”.

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__ ESTERO __

La Repubblica Democratica del Congo nasce nel 1997 ed è lo Stato più grande e popoloso dell’Africa centrale. Vi convivono almeno 250 gruppi etnici con una varietà di culture e società differenti. Purtroppo non ha mai vissuto un periodo di pace stabile e duraturo, la corruzione a livello governativo imperversa

DAL CONGO PASSA IL FUTURO DELL’AFRICA +

IL 22 FEBBRAIO SCORSO, L’AMBASCIATORE ITALIANO IN CONGO, LUCA ATTANASIO, È RIMASTO VITTIMA DI UN AGGUATO NELL’EST DEL PAESE. INSIEME A LUI SONO MORTI L’AUTISTA MUSTAPHA MILAMBO E IL CARABINIERE VITTORIO IACOVACCI

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di Leonardo Guzzo

LA TRAGICA UCCISIONE DELL’AMBASCIATORE ITALIANO LUCA ATTANASIO, LO SCORSO 22 FEBBRAIO, ha attirato gli occhi del mondo su un Paese tanto grande quanto sconosciuto, nel cuore del pezzo più povero e inquieto della terra. Autentico baricentro dell’Africa, il Congo è una realtà variegata. Cento milioni di persone abitano un territorio ampio quanto l’Europa occidentale, con picchi di popolazione a est, nella provincia del Katanga e intorno alla capitale Kinshasa e aree praticamente disabitate, che tuttavia contribuiscono a fare del Paese il “secondo polmone verde del mondo” dopo l’Amazzonia. L’età media della popolazione è di circa 17 anni: un’enorme massa di giovani si agita in preda all’incertezza, costretta a vivere per lo più di espe-

L


dienti e avida di cambiamento politico e sociale. L’economia si basa, dall’epoca del colonialismo, sull’esportazione di materie prime. All’inizio del Novecento il Congo fu definito uno “scandalo geologico” per la sua straordinaria disponibilità di risorse: dal rame al coltan, dall’oro ai diamanti, dal petrolio al gas naturale. Le élite al potere, interessate alle esportazioni e agli accordi col grande capitale internazionale, hanno finora penalizzato l’agricoltura e la produzione di energia idroelettrica da fiumi e laghi: le più concrete speranze di riscatto per un Paese che occupa stabilmente gli ultimi posti nelle classifiche relative allo sviluppo umano e al benessere materiale. «La storia del Congo spiega la professoressa Maria Stella Rognoni, docente di Storia dell’Africa all’Università di Firenze - è paradigmatica di quella dell’Africa contemporanea. Possedimento personale del re Leopoldo II di Belgio dal 1885 al 1908, il Paese fu teatro di un autentico genocidio perpetrato attraverso lo sfruttamento disumano della popolazione indigena nella raccolta del caucciù. Dal 1908 al 1960 il Congo fu poi colonia belga, soggetta a un regime paternalistico in cui avevano gran peso gli interessi del capitale

straniero. La Chiesa cattolica, pure braccio della corona belga, promosse peraltro un’opera di capillare istruzione primaria della popolazione, che ancora oggi contraddistingue il Paese. L’indipendenza dal Belgio fu proclamata il 30 giugno del 1960 e aprì, dentro un quadro di formale democrazia, una fase molto tumultuosa. Nel luglio del 1960 la ricca regione mineraria del Katanga annunciò la secessione, l’ONU intervenne con una missione di pace ma il Paese sprofondò in una spirale di sangue che condusse all’assassinio del primo ministro Patrice Lumumba e alla morte dello stesso segretario delle Nazioni Unite Dag Hammarskjold. Rientrata nel 1963 la secessione del Katanga, il potere fu assunto nel 1965 dal generale Mobutu, che lo ha conservato fino al 1997. Per oltre trent’anni, sfruttando le logiche della Guerra Fredda, Mobutu si presentò come il garante degli interessi occidentali nell’Africa “utile” e ottenne l’appoggio in particolare della Francia e degli Stati Uniti. Nel 1994 avvenne una nuova svolta: dopo la crisi del vicino Ruanda, centinaia di migliaia di profughi si riversarono nell’est del Congo, alterando l’equilibrio etnico e politico creato dal regime di Mobutu. » LUGLIO/AGOSTO 2021 I 69


__ ESTERO __ Il dittatore si schierò in favore dei responsabili del genocidio ruandese contro il Fronte Patriottico di Paul Kagame, ma i forti eserciti di Ruanda e Uganda animarono in Congo una ribellione che nel 1997 portò al crollo del regime. Alla guida del Paese passarono Laurent Kabila e, dopo l’assassinio di quest’ultimo nel 2001, il figlio Joseph, confermato alla presidenza fino al 2018». La ripetuta esperienza di lunghi governi, di fatto dittatoriali, ha creato una ristretta classe dirigente che sfrutta per scopi personali le risorse del Paese senza curarsi dei bisogni della popolazione. A lungo lo Stato non ha assolto ai propri compiti e le forze armate si sono macchiate di gravi prevaricazioni. Due guerre (tra il 1996 e il 1997 e poi dal 1998 al 2003) hanno prodotto, specie nelle regioni dell’est, uno stato di precarietà esistenziale sfociato nella costituzione di bande armate che imperversano sul territorio vessando la popolazione e compiendo sequestri e saccheggi. L’uso delle armi è diventato un sistema di vita e si inserisce nel quadro di una struttura sociale molto fragile, priva di regole certe sulla proprietà della terra. «L’uccisione di Luca Attanasio - analizza la professoressa Rognoni - è figlia di un clima di violenza ormai fuori controllo nell’est del Paese. Fatte salve le risultanze dell’inchiesta, non è detto che l’imboscata al convoglio dell’ambasciatore sia stata compiuta a scopo di estorsione ed è improbabile che fosse dettata da motivi politici. Certo qualcosa è andato storto:

DOSSIER

La Repubblica Democratica del Congo è il secondo Paese africano per estensione e il quarto per popolazione. È indipendente dal 1960, dopo essere stato colonia belga.

Il Congo

è al 175° posto nella più recente classifica degli Stati mondiali per indice di sviluppo umano, stilata dall’ONU su dati del 2019.

Dal 1965

al 1997 il Congo ha subìto la dittatura del generale Mobutu. Dal 2001 al 2018 Joseph Kabila ne è stato il presidente “democratico”, poi succeduto da Felix Tshisekedi (nella foto), leader dell’Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale.

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stupisce la mancanza di protezione in un territorio che operatori internazionali e collaboratori locali conoscono bene. Resta, generale, il problema della precarietà, a cui si oppongono purtroppo soluzioni esclusivamente militari. Nel 1999 è iniziata una nuova missione dell’ONU che, nata con l’intento di pacificare il Paese, ha esteso le sue prerogative fino all’uso indiscriminato della forza per sopprimere ogni minaccia alla sicurezza della popolazione, degli umanitari e dei caschi blu. Un diritto senza precedenti che ha alienato alla missione (la più lunga e costosa della storia delle Nazioni Unite) le simpatie di una parte dell’opinione pubblica congolese. Anche il governo nazionale insiste sull’opzione militare: la crisi seguita alla morte di Luca Attanasio ha indotto il presidente Felix Tshisekedi a proclamare lo stato di emergenza in alcune aree dell’est, affidandone il controllo all’esercito. Misura dal forte impatto mediatico, che rischia però di accrescere le tensioni». Eppure il governo di Tshisekedi, scaturito dalle elezioni del 2018, sembra aver impresso una svolta

in politica interna ed estera. Il nuovo presidente ha cambiato la maggioranza parlamentare e la composizione della corte costituzionale, avvicinandosi nel frattempo al Ruanda, al Kenya, al Sudafrica e inducendo gli Stati Uniti ad alleggerire le sanzioni imposte al precedente regime. La professoressa Rognoni riassume ostacoli e opportunità dell’immediato futuro. «Presidente di turno dell’Unione Africana, Tshisekedi lavora per la pacificazione regionale e per garantire al Congo un ruolo politico più consono alle sue potenzialità economiche e alla sua posizione geografica. Perché possa aver successo, è necessario che realizzi un piano di redistribuzione della ricchezza, di intervento sui bisogni primari della popolazione e sulle rivendicazioni politiche dell’opinione pubblica; serve inoltre che l’ONU, l’Unione Europea e le organizzazioni non governative presenti nel Paese (più di trenta solo quelle italiane) continuino a garantire una sorveglianza intelligente e una collaborazione attiva. Il Congo può essere il fulcro di un nuovo equilibrio per l’Africa».



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scienze SALUTE STAR BENE ALIMENTAZIONE ANIMALI

Una regolare attività fisica, come nuotare, è da sempre alla base del benessere. Recenti studi dimostrerebbero, inoltre, come la pratica di questa disciplina possa trasformarsi in un elisir di lunga vita __SALUTE__

NUOTO, PREZIOSO ALLEATO DELLA LONGEVITÀ di Anna Costalunga

NELLE GIORNATE ESTIVE NULLA È PIÙ PIACEVOLE DI UN TUFFO IN MARE O IN PISCINA. Nuotare tonifica il corpo, mentre galleggiare rilassa la mente e la svuota dai pensieri negativi. Anche per questo il nuoto è una delle attività fisiche più antiche. Le prime testimonianze risalgono a 7.000 anni fa e sono state rinvenute in Egitto, nella cosiddetta Caverna dei Nuotatori, sulle cui pareti sono incise figure umane che praticano attività natatoria. Dalle fonti storiche sappiamo che il nuoto ebbe poi grande importanza sia presso i Greci sia presso i Romani. Il filosofo Platone sosteneva che dovesse essere parte essenziale

dell’educazione. Ancora oggi è considerata una delle attività sportive più complete per mantenersi in salute, senza alcun limite di età. È infatti raccomandata ai bambini per favorirne lo sviluppo armonico, agli adulti per mantenere l’efficienza dell’apparato motorio e agli anziani per ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari e contrastare l’artrosi. Ma non è tutto. Negli ultimi tempi la ricerca ha individuato un vero e proprio legame tra nuoto e longevità. » NUOTARE ALLUNGA LA VITA

Secondo uno studio condotto dalla South Cali-

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fornia University (USA), chi sceglie di praticare il nuoto ha un rischio di morte addirittura inferiore al 50% rispetto a chi predilige la corsa e la camminata o a chi non pratica alcuno sport. La

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IL NUOTO SVILUPPA E RAFFORZA I MUSCOLI CENTRALI, UTILI NEL CONTROLLO DELL’EQUILIBRIO. UN IMPORTANTE FATTORE DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE


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Gli stili consigliati e quelli da evitare

Nella terza età via libera a dorso e stile libero. Il primo, utilizzando i muscoli estensori della schiena, contrasta la tendenza ad incurvarsi. Il secondo è l’ideale per non affaticare il corpo. Da evitare, invece, lo stile rana per la postura curva ricerca - durata 32 anni è stata condotta su 40.000 individui tra i 20 e i 90 anni, tutti praticanti attività sportive differenti. Il nuoto è dunque una disciplina utile a migliorare sia la forma fisica sia il benessere dell’organismo. Trattandosi di uno sport a basso impatto, inoltre, presenta il vantaggio di non affaticare le articolazioni inferiori tanto intensamente quanto correre e camminare ed è indicato per chi soffre di problemi di mobilità o altri disturbi cronici - come l’artrite che possono influire sulle capacità di svolgere esercizio. L’acqua, infatti, riduce la pressione sul corpo sostenendone il peso e ammortizzando gli urti. Ciò non vuol dire che negli “anta” si debba smettere di correre o camminare. Studi come quello californiano, però, forniscono una motivazione in più a chi è già amante dell’acqua o a chi pensa che non sia mai troppo tardi per imparare qualcosa di nuovo. » I VANTAGGI DOPO GLI “ANTA”

Gli effetti terapeutici dell’acqua e del nuoto sulle persone anziane sono dunque molteplici, come confermano molti studi.

L’ALIMENTAZIONE

GLI ALLENAMENTI

In quanto attività aerobica, al nuoto è importante associare una dieta completa come quella Mediterranea, che assicura il giusto apporto di carboidrati e proteine.

Buoni risultati si ottengono con allenamenti di circa un’ora a blanda intensità, tre volte a settimana, preceduti da esercizi di stretching per il riscaldamento.

«Il nuoto è l'unica attività a cui l’essere umano può dedicarsi senza gravità. In acqua possiamo usare tutti i muscoli del corpo senza quel peso extra che incombe su di noi». Con queste parole l’atleta George Corones ha siglato la sua vittoria ai Campionati Masters di Nuoto australiani del 2018, quando - a 100 anni di età - ha percorso i 50 metri stile libero in 56,12 secondi, diventando il primo centenario al mondo a nuotare la specialità sotto il minuto in vasca lunga. George Corones ha iniziato a nuotare all’età di 80 anni ed è fermamente convinto che la sua longevità sia dovuta all’esercizio psicofisico derivato dal nuoto.

A 100 ANNI, 50 METRI IN 56 SECONDI

«In acqua possiamo usare tutti i muscoli del corpo in assenza di gravità»

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__SCIENZE SALUTE__

L’ultimo è della Harvard Medicine School, secondo il quale nuotare regolarmente per almeno 30-45 minuti favorisce l’aumento della frequenza cardiaca e migliora la salute del cuore, riducendo il rischio di infarto e ictus. Inoltre, dopo pochi minuti dall’ingresso in acqua si riduce la pressione arteriosa, mentre la temperatura circostante e la posizione, prona o supina, favoriscono la circolazione del sangue mediante la vasodilatazione periferica. Grazie alla spinta di galleggiamento, infine, l’acqua rende possibili anche ampi movimenti delle estremità, particolarmente benefici per contrastare gli effetti dell’artrosi.

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NEL REGNO UNITO SEMPRE PIÙ SENIOR SI DEDICANO AL “WILD SWIMMING” (NUOTO SELVAGGIO), TERMINE CHE INDICA LA PRATICA DI NUOTARE ALL’APERTO IN UNO SPECCHIO D’ACQUA NATURALE

Ma c’è un altro buon motivo per praticare il nuoto nella terza età ed è collegato alla diminuzione della funzionalità della muscolatura, un fenomeno noto come sarcopenia. Il problema non è di poco conto, riguarda il 5-13% delle persone tra i 60 e i 70 anni raggiungendo l’11-50% degli over 80. Per contrastarlo si consiglia di svolgere attività fisiche cosiddette di “resistenza”, in grado cioè di rinforzare la muscolatura. Esattamente come il nuoto, basato proprio sul contrasto della forza esercitata dall’acqua. » SALUTE E DIVERTIMENTO

Nuotare, però, non è solo impegno e fatica, ma anche un modo per rimanere in salute divertendosi. Programmi di nuoto soft per anziani che prevedono lezioni di gruppo offrono nuove opportunità di incontro e socializzazione, con prevedibili risvolti positivi sull’umore. Praticare esercizi aerobici come il nuoto aiuta a migliorare

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il sonno - e dunque la qualità della vita - anche quando non si è più giovanissimi. Essendo infatti un esercizio impegnativo per i muscoli, produce in chi lo pratica un fisiologico senso di stanchezza, favorito dalla naturale rilassatezza indotta dal contatto con l’acqua. In conclusione, il nuoto si può considerare uno sport adatto (quasi) a tutti. Prima di iniziare, però, è sempre utile sottoporsi ad un controllo medico, specialmente in presenza di malattie cardiovascolari o respiratorie. Così come è importante evitare il “fai da te”, valutando al meglio le modalità di allenamento più adeguate, senza correre rischi. Tenendo presente, ad esempio, che in caso di mal di schiena, problemi alle anche o di ernia del disco, è preferibile evitare lo stile rana. In gruppo o da soli, per la riabilitazione o il fitness, nuotare fa bene. L’importante è farlo sotto la guida di istruttori qualificati e in sicurezza. » SENTIAMO IL MEDICO

TRA I BENEFICI

Minore rischio di cadute

Secondo uno studio australiano, il nuoto è l’unico esercizio fisico in grado di ridurre il rischio di cadute tra gli anziani. I ricercatori hanno esaminato circa 1.700 individui maschi sopra i 70 anni; dopo un’osservazione quadriennale, hanno concluso che chi tra loro praticava abitualmente il nuoto aveva il 33% in meno di probabilità di cadere rispetto a chi si dedicava ad altre attività come il golf, la cyclette, il bowling o il tapis roulant. L’attività natatoria, infatti, richiede equilibrio, capacità di orientamento nello spazio acquatico e coordinamento degli arti inferiori e superiori.


Il tuo 5xMille alla ricerca contro i tumori

Oggi provo l’appagante sensazione di poter dare un contributo per cambiare le cose, di non essere un semplice spettatore con tante buone intenzioni ma un attore, che vorrà mettere in campo qualcosa di sé. Silvana, donatrice

Il tumore va fermato. Voglio poter dire di aver fatto la mia parte.

Destinare il 5xMille alla ricerca è mettere la tua firma sulla vita di tutti Silvana convive con un tumore dal 2013 ed è in prima linea nel sostenere la ricerca perché sconfiggere questa malattia è un grande progetto che riguarda tutti. Oggi puoi contribuire anche tu a questa causa destinando il tuo 5xMille a Fondazione Umberto Veronesi ed essere parte di un gruppo che guarda a un futuro di salute. Nella tua dichiarazione dei redditi firma nel riquadro dedicato al “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” e inserisci il codice fiscale di Fondazione Umberto Veronesi

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__SCIENZE STAR BENE__

Dopo più di un anno di chiusura, finalmente riaprono gli impianti sportivi dopo le restrizioni previste per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2. Ma come ricominciare dopo tanto tempo?

SPORT ALL’APERTO OPPURE AL CHIUSO? VANTAGGI E SVANTAGGI di Alessandro Mascia

IN PALESTRA

AL PARCO

CONTRO LE ALLERGIE STAGIONALI E LA CALURA ESTIVA Alcuni tra i motivi più frequenti che possono far propendere verso la scelta di svolgere esercizio fisico presso centri sportivi con sale attrezzate al chiuso sono la necessità per alcuni di praticare sport soltanto nelle ore serali, come anche la maggiore protezione da allergie a pollini o piante in generale, oppure le stagioni con temperature sfavorevoli per le attività all’aperto.

PER ALLENARE LA STABILITÀ DELLE ARTICOLAZIONI La pratica dello sport all’aperto presenta notevoli vantaggi per la “propriocettività”. Esercitarsi su un terreno non perfettamente lineare, come può essere lo sterrato di un parco, stimola continuamente il controllo della stabilità delle articolazioni degli arti inferiori, diminuendo notevolmente il rischio di distorsioni. È quindi utile per chi solitamente si allena sul tapis roulant alternarlo con esercizi all’aria aperta.

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CON LA PANDEMIA GLI ATLETI SI SONO DOVUTI ORGANIZZARE NEI MODI PIÙ DISPARATI PER SOPPERIRE ALLA BRUSCA INTERRUZIONE DELL’ATTIVITÀ FISICA, A SEGUITO DELLA CHIUSURA DEI CENTRI SPORTIVI E DELLE PALESTRE. Chi praticava attività sportiva nei parchi ha risentito meno delle restrizioni perché i periodi di interdizione assoluta non sono stati particolarmente prolungati. Chi, invece, era solito praticare sport nei circoli sportivi o nelle palestre ha dovuto per lungo tempo ripiegare verso attività sportive “fai da te”, oppure approfittare delle numerose proposte su internet di lezioni a distanza e di App che illustrano esercizi e pianificano programmi di allenamento da eseguire all’interno delle mura domestiche. Ricordiamo sempre che “il movimento

è vita” e che, come tale, costituisce la più efficace prevenzione per godere di buona salute il più a lungo possibile. I vantaggi dello sport praticato all’aria aperta sono innumerevoli, dalla sintesi della vitamina D - grazie all’esposizione ai raggi solari - alla maggiore ossigenazione dei tessuti rispetto a chi fa sport in ambienti chiusi. Se poi si praticano attività immersi nella natura, i livelli di ossigeno aumentano in modo esponenziale, e gli sport praticati al mare hanno un ulteriore valore aggiunto per la tiroide grazie allo iodio presente nell’aria. Studi condotti su atleti che svolgono attività all’aperto hanno evidenziato il miglioramento di una predisposizione psicologica verso il buonumore ed una notevole diminuzione degli stati d’ansia. L’attività sportiva all’aperto favorisce


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inoltre il rafforzamento delle difese immunitarie e riduce la concentrazione di radicali liberi nel corpo, rallentando il processo di invecchiamento. I vantaggi offerti dalla pratica di attività al chiuso sono invece rappresentati dalla possibilità di essere costanti durante l’anno, senza i disagi indotti dalle condizioni atmosferiche sfavorevoli come il freddo, la pioggia oppure il grande caldo. Inoltre, la grande varietà di discipline proposte dai centri sportivi offre la possibilità di allenarsi scegliendo lo sport che più diverte e distrae. È da sempre oggetto di discussione la validità o meno dell’impiego delle macchine per il fitness nella pratica sportiva. Uno dei vantaggi più importanti indotti dal loro utilizzo è quello di ridurre al minimo lo stress meccanico di articolazioni, legamenti e tendini, accompa-

gnando nel modo migliore possibile il movimento dell’atleta. Negli ultimi vent’anni è stato notevolmente migliorato il comfort per l’atleta, determinato dall’accuratezza tecnologica delle macchine per il fitness. Inoltre, è migliorata sensibilmente la consapevolezza che lo sport rappresenta un importante contributo per ottimizzare la prevenzione delle patologie del sistema muscolo-scheletrico, ma anche del sistema cardiovascolare e neuroendocrino. A conferma di questo negli ultimi 20-30 anni è notevolmente aumentato il numero di iscritti nei centri sportivi con età superiore ai 50-60 anni. La scelta di praticare attività all’aperto (outdoor) rispetto alle attività al chiuso (indoor) dipende anche dalla condizione fisica. Alcuni strumenti utilizzati in palestra (come il tapis roulant, la cyclette, l’ellittica etc.) consentono di moltiplicare gli sforzi agevolando l’azione muscolare. Possono, inoltre, essere tarati in modo da rispettare il proprio livello di preparazione fisica. Per contro, l’attività all’aperto (ad esem-

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L’ATTIVITÀ FISICA AEROBICA FAVORISCE LA PREVENZIONE DEL DIABETE E DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI, AIUTA IL CONTROLLO DEL PESO E CONTRASTA LA RITENZIONE IDRICA

pio, la corsa e la camminata in salita) non permette sconti, in quanto l’impegno muscolare è direttamente proporzionale al tono-trofismo muscolare e al peso corporeo. Può quindi essere utile prediligere una prima fase di allenamento muscolare e cardiorespiratorio presso centri sportivi attrezzati per il cardiofitness, per poi passare successivamente alla pratica sportiva all’aperto.

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Il cardio-fitness UN AIUTO favorisce DALLE MACCHINE la ripresa della forma fisica nel programma di recupero dopo interventi chirurgici

LA RIABILITAZIONE

L’attività al chiuso può avere il vantaggio di controllare meglio l’esecuzione del gesto atletico perché ci si può correggere davanti ad uno specchio. Può essere utile per chi viene da un percorso riabilitativo e deve migliorare la biomeccanica dei gesti atletici. L’utilizzo di macchinari per il cardiofitness è spesso un importante contributo per ottimizzare un percorso riabilitativo dopo interventi chirurgici del sistema muscoloscheletrico (ricostruzione di legamenti, artroprotesi, cuffia dei rotatori della spalla), ma anche dell’apparato cardio-respiratorio (riabilitazione del cardiopatico).

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__SCIENZE ALIMENTAZIONE__

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BUONO A SAPERSI

CONTRO GLI SPRECHI

L’era della “doggy bag” E se avanza del cibo? Si chiede la doggy bag, un contenitore per portare a casa ciò che resta nel piatto. Ha preso piede negli ultimi anni, ma ancora solo un italiano su tre la adotta. Secondo una recente indagine, la doggy bag piace ai giovani e alle persone con un livello di istruzione alto, altri provano imbarazzo (8%), altri ancora lo considerano un gesto poco educato (14%), alcuni non saprebbero cosa farne (7%) o non lasciano mai avanzi (16%). Fonte: Ind. Coldiretti/Ixè 2020

Dal bar alle mense aziendali fino al fai da te: alcuni consigli per consumare pasti sani senza rinunciare al gusto

MANGIARE FUORI CASA: LE REGOLE D’ORO a cura di Fondazione Umberto Veronesi

PER LUNGHI MESI ABBIAMO ADOTTATO ABITUDINI “CASALINGHE”, MA ORA - COMPLICE L’ESTATE E LA POSSIBILITÀ DI STARE ALL’APERTO - TORNANO AD AUMENTARE LE OCCASIONI DI MANGIARE FUORI CASA. Come sa bene chi lavora, che sia al bar, alla tavola calda o con il contenitore portato da casa, scegliere il pasto giusto può migliorare o peggiorare l’efficienza fisica e mentale di tutta la giornata. Semplice, per alcuni, ma complicato per altri, poiché i ritmi lavorativi e il contesto in cui ci muoviamo spesso mal si conciliano con le scelte alimentari corrette.

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Naturalmente il pasto maggiormente consumato fuori casa è il pranzo, una “pausa nutrizionale” durante la quale le nostre scelte, ripetute quotidianamente, possono fare la differenza. Come? Ecco qualche consiglio utile da considerare. » AL RISTORANTE O AL BAR

Sia che siamo degli habitué nel solito posto, sia che si capiti in un esercizio nuovo, è bene informarsi preventivamente sulle opzioni proposte per il pasto. Assicuriamoci che ci sia una scelta adeguata di verdure (meglio se di stagione) e di cereali (riso, farro,

pasta, orzo), preferibilmente integrali. In generale, cerchiamo di essere moderati, evitando i condimenti elaborati e l’aggiunta di sale alle pietanze. Benissimo un contorno di verdura più un primo o un secondo, beviamo esclusivamente acqua ed evitiamo il dolce passando direttamente al caffè. » PIATTO UNICO, FORMULA VINCENTE

Pausa pranzo nella mensa aziendale o al self service: come orientarsi fra vassoi e piatti di portata? Per non sbagliare possiamo comporre un unico grande piatto, salutare purché riempito con le giuste proporzioni dei diversi alimenti: deve essere costituito per il 50% da verdure e una porzione di frutta, rispettando la stagionalità e variando i colori; per il 25% da cereali, preferibilmente integrali sotto forma di pasta, pane o in chicchi; per il 25%


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SUGGERIMENTI UTILI NON SOLO CIBO

Il break perfetto

da alimenti prevalentemente proteici evitando le carni conservate e limitando quelle rosse, a cui preferire pesce e legumi ma anche formaggi freschi, uova, carni bianche. Spezie ed erbe aromatiche al posto del sale aggiunto e il classico filo d’olio extravergine a crudo come condimento. » IL PASTO DA CASA: BENE ANCHE IL PANINO

Il piatto unico è una buona idea anche per chi si porta il pranzo da casa. Si può alternare a panini, facili e veloci, restando attenti a poche precauzioni (evitiamo il classico imbottito con salumi affettati).

Partiamo quindi dal pane. Che sia comprato dal panettiere, confezionato o - meglio ancora - panificato in casa, le caratteristiche preferenziali sono: farina integrale o semi-integrale, cereali diversi dal frumento e semi; niente grassi animali e olio di palma che apporta grassi saturi, poco sale (comunque meno di 1-1,2 g/100 g). Il ripieno può variare con fantasia, abbinando sempre delle verdure ad un alimento prevalentemente proteico. Due esempi? Un panino ai cereali e semi di lino con melanzane, zucchine e hummus di ceci o un pane di segale con songino, formaggio fresco di capra e pomodori secchi. » INSALATE: AMICHE SEMPREVERDI

Ci sono gli amanti fedeli delle insalatone miste. Una buona idea che, però, non

è necessariamente corretta sul piano nutrizionale: capita, infatti, che siano o troppo ricche o troppo povere. Come regolarsi e trovare il giusto mezzo? Evitare l’errore di associare formaggi, uova, insaccati, carne o pesce assieme a poca verdura, in insalate sbilanciate con troppi grassi animali e proteine e, alla fine, difficili da digerire. Evitare anche di trascurare la componente proteica, con il rischio di sentirsi affamati nel pomeriggio e ricorrere a spuntini e cene abbondanti. Anche per le insalate vale la regola delle percentuali del piatto sano. Semi e frutta secca possono aumentare il nostro apporto di grassi buoni, fibre, proteine e sali minerali. Sono anche un ottimo e pratico spuntino spezza-fame, magari in attesa di una cena tardiva.

Oltre al cibo, anche il contesto può fare la differenza nella qualità di un pasto. Utile quindi: • scegliere un luogo confortevole. Il pasto salutare è anche piacere, riposo e convivialità; • non avere fretta, meglio prendersi mezz’ora: 15 minuti per consumare il pasto - masticando lentamente e assaporando con calma i cibi e altri 15 minuti per concedersi un po’ di svago camminando, ascoltando musica o chiacchierando con un amico; • mai trascurare i sensi: le scelte salutari devono conciliarsi col gusto; • organizzare i pasti della settimana per risparmiare tempo, evitare gli sprechi (pianificando la spesa) e bilanciare meglio la dieta; • usiamo il congelatore (nessuna paura, la perdita di valore nutrizionale degli alimenti è minima). Cuciniamo quando abbiamo tempo e congeliamo porzioni già pronte per quando siamo di fretta. Qualche esempio? Zuppe, pasta fresca, polpette o hamburger vegetali, pesce o pollo e, se vogliamo, anche il pane fatto in casa.

+

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__SCIENZE ANIMALI__ CURIOSITÀ

Prevenzione e piccoli accorgimenti possono evitare che il caldo eccessivo si trasformi in un problema per i nostri amici a 4 zampe.

L’umidità e le temperature torride opprimono anche i nostri fedeli amici. Vediamo come aiutarli

PER UN’ESTATE A PROVA DI ZAMPA

di Bianca Angeli

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CONSIGLI UTILI

Sì all’aria condizionata in casa e in auto, ma regolata alla giusta temperatura UN PO’ DI FRESCO ANCHE PER FIDO

Con l’afa anche i nostri animali apprezzano il refrigerio del condizionatore. L’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA), consiglia una temperatura dell’aria compresa tra 21 e 26 gradi, regolata in modo che non vi siano grandi sbalzi di temperatura tra la casa e l’esterno. Ugualmente prestiamo attenzione all’aria condizionata nell’auto. Evitiamo il getto diretto, viaggiamo possibilmente nelle ore più fresche e prevediamo di fare brevi soste almeno ogni due ore. Nelle piazzole non dimentichiamo una bella sorsata di acqua fresca e non lasciamolo mai senza guinzaglio. Potrebbe perdersi.

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POTREBBE SEMBRARE BANALE, MA IL PRIMO CONSIGLIO - DA SEGUIRE OGNI ESTATE - È DI NON LASCIARE MAI FIDO O MICIO IN MACCHINA SOTTO IL SOLE, neanche per pochi minuti. Non basta, infatti, lasciare il finestrino aperto: il colpo di sole o di calore è sempre in agguato. E possono avere conseguenze drammatiche. I gatti che hanno la fortuna di avere uno spazio esterno sono perfettamente in grado di auto-regolarsi e nelle ore più calde si tengono lontani dai balconi assolati. Ma anche i cani evitano volentieri le attività più pesanti nei momenti centrali della giornata. Quindi, meglio ridurre la durata delle passeggiate e concentrare le uscite quando l’aria è più fresca, ricordando

di portare una piccola scorta di acqua che potrebbe essere di grande aiuto, soprattutto se abbiamo accanto un cucciolo o un cane anziano. Non dimentichiamo che anche la razza fa la differenza: un cane brachicefalo, come il Cavalier King Charles o il Bulldog, ha maggiori difficoltà nella respirazione rispetto agli esemplari con il muso lungo, come il Bassotto o il Jack Russell. Se ombra e acqua pulita non devono mai mancare, anche la spazzolatura ha la sua importanza. A meno che non sia strettamente necessario, evitiamo tosature radicali (la pelliccia è per natura isolante ed evita le scottature) ma spazzoliamo regolarmente il pelo per mantenerlo sano, eliminando le cellule morte.


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

MILANO AMA LA MUSICA

MILANO

Nuova edizione del Festival per musicisti dilettanti

50&Più Milano ha lanciato la nuova edizione del Festival della pratica musicale amatoriale #SuonoPerché. I musicisti dilettanti possono inviare i propri video (registrati in orizzontale, in formato mp4 - durata massima 3 minuti) tra il 12 settembre e il 12 ottobre 2021, motivando la loro passione per la musica. I video saranno pubblicati sulla pagina Facebook dell’Asso-

WEBINAR

Le lezioni e i seminari online sono ormai una realtà consolidata. Questo mese segnaliamo 4 appuntamenti dedicati alla cultura, all’attualità e al benessere. L’Associazione di Frosinone ha approfondito il tema dell’assistenza sanitaria nel periodo pandemico con “Luci ed ombre dell’assistenza sanitaria in tempi di pandemia Covid-19”. info: 0775855273 - 0776839230 www.spazio50.org/frosinone FROSINONE

50&Più L’Aquila ha organizzato un incontro con il professor Francesco Proia per far conoscere la “Storia del Lago di Fucino e del suo prosciugamento”. www.spazio50.org/laquila

ro-Urbino, con il supporto di Terziario Donna, ha svolto un ciclo di incontri dedicati ad uno dei periodi più delicati per l’universo femminile. info: 0721698224 www.spazio50.org/pesarourbino

offerto da alcuni musicisti e cantanti provenienti dalle fila dell’orchestra del Teatro Carlo Felice. info: 010543042 - 0105530352 www.spazio50.org/genova

50&Più Varese, in collaborazione con Confcommercio Uniascom e con un relatore d’eccezione, l’infettivologo Paolo Antonio Grossi, ha organizzato “Covid e vaccini: domande e risposte”. info: 0332342280 www.spazio50.org/varese

Donazione

VARESE

L’AQUILA

Con “Menopausa do not disturb” PesaPESARO URBINO

ciazione e saranno votati dal pubblico del web. I vincitori saranno premiati il prossimo 25 ottobre nella sede milanese di Confcommercio. Per ulteriori dettagli sul Festival e per gli aggiornamenti è sufficiente seguire la pagina Facebook dell’Associazione www.facebook.com/Milano50epiu o chiamare la segreteria. info: 0276281227 www.spazio50.org/milano

SOLIDARIETÀ GENOVA

Un concerto per l’Ospedale

Per la solidarietà si segnala “Musicalmente Galliera” il concerto di musica classica riservato al personale dell’Ospedale, organizzato da 50&Più Genova e

TOSCANA

50&Più Toscana devolverà i proventi della vendita del libro La spesa al tempo del Coronavirus. Per ricordare, per ricordarci, di Silvana Agostini, ad associazioni che useranno il ricavato per supportare i più fragili, rispettando la filosofia, già presente nel testo, del “io ti do, tu mi dai, noi ti diamo”.

info: www.spazio50.org/arezzo claudiomagi56@gmail.com telefono 3887562523 www.spazio50.org/pistoia agostini.silvana@virgilio.it telefono 3388037936


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TOSCANA

UNIVERSITÀ LIVORNO

INIZIATIVE

Ricette di memoria

50&Più Toscana lancia l’iniziativa “Ricette di memoria”, quasi un “diario collettivo”, chiamando i soci a partecipare ad una raccolta di ricette culinarie che, oltre il palato, soddisfino il gusto del ricordo. La sfida è infatti quella di narrare una sorta di viaggio fra generazioni nelle cucine e nelle tavole imbandite, testimoni di avvenimenti familiari e della storia del Paese.

info: www.spazio50.org/arezzo claudiomagi56@gmail.com telefono 3887562523

www.spazio50.org/pistoia agostini.silvana@virgilio.it telefono 3388037936

Un omaggio ai grandi registi

Dal 18 giugno 50&PiùUniversità Livorno, ha ripreso le sue “Lezioni di Cinema”. Il progetto, in collaborazione con Centro Studi Commedia all’italiana, Erasmo Libri e il Museo di Storia Naturale di Livorno, prevede una serie di incontri nel corso dei quali studiosi e critici cinematografici affrontano tematiche di attualità, intervallando le lezioni con la proiezione di sequenze di film. Le tematiche affrontate, “La Letteratura Italiana al Cinema” e “Gli Autori Stranieri”, sono un omaggio a registi del calibro di Stanley Kubrick, Woody Allen e John Ford, solo per citarne alcuni. info: 0586881128 - 3284121780 www.spazio50.org/livorno - livornouniversita@gmail.com LUCCA

Eventi social

Sulle pagine di Facebook, 50&PiùUniversità Lucca ha organizzato l’evento in streaming “Neuroscienze e meditazione”. La stessa, in una diretta social e con l’intervento della studiosa di Storia dello Spettacolo Michela Zaccaria, ha inoltre approfondito il “dietro le quinte” del teatro e il ruolo dell’attrice italiana agli inizi del Settecento. info: 0583473170 info@50epiu-unilucca.it www.50epiu-unilucca.it www.spazio50.org/lucca

LUCCA, UDINE E VICENZA ESCURSIONI E PASSEGGIATE

Finalmente all’aria aperta!

Sole e cielo azzurro. Come non desiderare di passeggiare all’aria aperta in compagnia degli amici, vecchi e nuovi? Lucca ha organizzato una piacevole escursione alla scoperta del Parco Naturale di Massaciuccoli, sotto la supervisione di esperte guide Lipu; Udine ha bissato il successo della “passeggiata della salute”; infine, Vicenza ha coinvolto i suoi in lunghe camminate fra i Colli Berici. info: 0583473170 - www.spazio50.org/lucca info: 0432538752 - www.spazio50.org/udine info: 0444964300 - www.spazio50.org/vicenza

BRINDISI PREMIAZIONI

Fino a Corfù in barca a vela

Dal 13 al 15 giugno si è svolta la XXXV edizione della “Regata Internazionale Brindisi - Corfù”, storica manifestazione organizzata dal Circolo della Vela di Brindisi, annoverata tra le più importanti del Mar Mediterraneo. Grazie a Piera Dell’Anna, presidente dell’associazione 50&Più Brin-

disi, quest’anno il vessillo dell’Associazione ha sventolato sull’imbarcazione “Idee Fixe” di Roberto De Milito, accompagnato dal socio Dario Porcelluzzi. L’equipaggio ha raggiunto l’isola greca di Corfù dopo aver percorso 104 miglia, la distanza che separa le coste pugliesi da quelle elleniche. info: 0831524187 www.spazio50.org/brindisi

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LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO

PORDENONE PREMIAZIONI

I vincitori del concorso “Il nonno racconta”

Lo scorso 8 maggio, alla presenza del vice presidente dell’Ascom, Fabio Pillon, e del presidente provinciale 50&Più, Ezio Bordelot, si è svolta la premiazione della 14a edizione del Concorso “Il nonno racconta”, indetto da 50&Più Pordenone. L’elenco delle classi degli istituti primari provinciali che hanno ricevuto il buono acquisto per materiale didattico di 200 euro comprende: classe 5 “Armando Diaz” di Corva di Azzano Decimo, classi 5A e 5B “Edmondo De Amicis” di Villotta di Chions, classe 5B “Luigi Gabelli” di Porcia, classi 5A e 5B “Lombardo Radice” di Pordenone, classe 5A “IV Novembre” di Pordenone, classi 5A e 5B “Elisabetta Vendramini” di Pordenone, classe 5B “Padre Angelo Buodo” di Pravisdomini e, infine, la classe 5 “XXXI Ottobre” di Sacile S. Odorico. I 15 alunni che si sono maggiormente distinti, ai quali va un buono del valore di 100 euro ciascuno, sono: Davide Marletta, Arianna Tesolin, Pierdavide Caruso e Michael Jaquaniello, Giulia Comisso e Davide Toffolo, Giulia Trame ed Emily Provenzano, Sofia Moeller Weber, Federica Portolan, Aurora Querinuzzi, Alessio Olivotto, Andrei Simion Alexandru, Azzurra Coan e Giorgia Miotti. Inoltre, il presidente Bordelot ha consegnato una targa alla 5A della scuola “IV Novembre” di Pordenone per “l’impegno e l’originalità nella realizzazione dei temi del concorso”. info: info: 0434549462 www.spazio50.org/pordenone

GENOVA INCONTRI

Concluso il ciclo de “I giovedì”

A giugno, con “La salute con le vostre domande”, dedicato alla maculopatia degenerativa, si è concluso il ciclo de “I giovedì” di Genova, una serie di incontri a tema, partiti

con successo all’inizio di febbraio. Gli eventi che si sono susseguiti nel corso di questi mesi hanno riguardato diverse tematiche molto interessanti per tutti: dall’arte al cinema, dalla scienza alla salute. info: www.spazio50.org/genova

Argentina

Telefono

Buenos Aires

0054 41477105

Villa Bosch

0054 1135019361

Australia

Telefono

Perth

0061 864680197

Belgio

Telefono

Bruxelles

0032 25341527

Brasile

Telefono

Florianopolis

0055 4832222513

San Paolo

0055 1132591806

Canada

Telefono

Burnaby

001 6042942023

Concord

001 6478301066

Hamilton

001 9053184488

Woodbridge

001 9052660048

Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard

001 5142525041

Montreal Ville Lasalle

001 5146675592

Ottawa

001 6135674532

St. Catharines

001 9056466555

Toronto

001 4166523759

Germania

Telefono

Dusseldorf

0049 021190220201

Spagna

Telefono

Valencia

0034 961030890

Svizzera

Telefono

Lugano

0041 918212050

Uruguay

Telefono

Montevideo

0059 825076416

USA

Telefono

Fort Lauderdale

001 9546300086

PAVIA BORSE DI STUDIO

Accanto ai giovani più meritevoli

Dallo scorso anno, l’Associazione pavese ha deciso di trasformare i premi al profitto scolastico “M.Bottelli” - già riservati ai figli o ai nipoti dei soci distintisi nell’impegno formativo - in incentivi per il proseguimento del percorso scolastico da destinare a cinque giovani neo-universitari. La consegna delle borse di studio avverrà il prossimo autunno, in un’unica cerimonia che accomunerà i vincitori

delle edizioni 2020 e 2021. «Per la nostra Associazione - dichiara il presidente Piero Mariani - l’impegno verso i più giovani della nostra comunità è stato sempre qualificante e apprezzato dagli iscritti. Non intendiamo mancare al nostro appuntamento, ma solo adattarci al meglio agli eventi che hanno caratterizzato i mesi appena trascorsi, con la speranza di ripartire insieme». info: 038228411 www.spazio50.org/pavia

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_Indirizzi_Spazio50.qxp_Layout 1 16/06/21 16:50 Pagina 84

LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via F. Salomone, 67 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Via Zammarelli, 12 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 61/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Via Ticinello, 22 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48a Pesaro - Strada delle Marche, 58

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Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523/461831-32-61 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393 0721698224/5

Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Trieste, 15 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091334920 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


in viaggio VIAGGI CROCIERE SOGGIORNI PELLEGRINAGGI

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ISCHIA, PROCIDA, CAPRI TOUR DELLE ISOLE DEL GOLFO DI NAPOLI DA MAGGIO A SETTEMBRE 2021 (DOMENICA-DOMENICA) Per gli amanti del mare e del relax, il tour delle Isole del Golfo di Napoli è l’ideale per vivere esperienze diverse in una sola vacanza, nel comfort di un hotel 4 stelle.

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A bordo dell’elegante motonave: SWISS PEARL SWISS PEARL è una gemma della flotta Scylla, dispone di 2 ponti, un luminoso ristorante, un salone panoramico dove godere dei panorami incredibili durante la navigazione. Le cabine, tutte esterne, hanno finestre panoramiche. 1° giorno: BUDAPEST - Arrivo a Budapest e imbarco sulla motonave Swiss Pearl. Benvenuto del Capitano. 2° giorno: BUDAPEST - Visita della città definita la “Parigi dell’est” con i suoi due centri storici separati dal Danubio: Piazza degli Eroi, il Parlamento, il Bastione dei Pescatori, la chiesa di San Matteo. Pomeriggio a disposizione. 3° giorno: VISEGRAD - SZENTENDRE - Escursione guidata a Visegrad con sosta alle rovine del castello per godere del magnifico panorama sul “ginocchio del Danubio” e visita di Szentendre, tipico paesino ungherese. 4° giorno: BRATISLAVA - Tempo a disposizione nella capitale della Slovacchia per visite libere del castello e del centro storico. 5° giorno: VIENNA - Visita guidata della città in bus: il centro storico, il Ring “l’anello dell’Imperatore” tra i punti di maggiore interesse. Pomeriggio tempo a disposizione o possibilità di escursione facoltativa (Palazzo di Schönbrunn). 6° giorno: DURNSTEIN - MELK - Visita libera di Dürnstein, e navigazione per Melk. Visita guidata della splendida abbazia benedettina. 7° giorno: PASSAU - RATISBONA e NORIMBERGA - Escursione in pullman a Ratisbona, un’antichissima città nel cuore della Baviera, patrimonio UNESCO. Proseguimento per Norimberga, città dal fascino medievale con mura di cinta risalenti al XIV secolo (pranzo box lunch). 8° giorno: PASSAU - Sbarco e fine dei servizi. N.B. L’itinerario, gli orari di arrivo e partenza, le visite e le escursioni potranno variare senza preavviso, anche in funzione delle condizioni di navigazione.

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QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE In cabina doppia Ponte Rubino € 1.380 In cabina doppia Ponte Smeraldo € 1.280 Le quote comprendono: Crociera di 8 giorni/7 notti Trattamento di pensione completa a bordo (pranzo box lunch 7° giorno) - Cocktail di benvenuto e cena di gala a bordo - Visite ed escursioni inserite nel programma (ingressi esclusi) - Tasse - Assicurazione medico/bagaglio e annullamento viaggio (fino a un massimale di Euro 2.000) - Assistenza medica a bordo e accompagnamento di personale 50&Più Turismo. Le quote non comprendono: Viaggio dall’Italia al porto d’imbarco e viceversa - Escursioni facoltative (da pagare in loco) - Ingressi durante le visite (da pagare in loco) - Eventuali adeguamenti costo carburante aereo/nave - Bevande, mance, extra in genere e tutto quanto non sopra specificato. Trasporti in aereo: Partenze dai principali aeroporti italiani per Budapest (andata) e ritorno da Monaco di Baviera (ritorno). Al momento della prenotazione saranno verificate le migliori tariffe disponibili. Quota d’iscrizione per i non soci € 50

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__ PREVIDENZA __

NATALITÀ E INVECCHIAMENTO: L’IMPATTO SULLE PENSIONI

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Popolazione più longeva, minor accesso dei giovani nel mercato del lavoro, pensioni erogate sempre più a lungo: il quadro dell’Italia a cura di Luca Giustinelli

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IL RAPPORTO TRA PENSIONATI E POPOLAZIONE ATTIVA CRESCE: NEL 2020 È DEL 36,42% (QUASI 1 PENSIONATO OGNI 3 ATTIVI) E SI PREVEDE UN INCREMENTO FINO AL 65% NEL 2040

88 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021

PER DIRLA CON UNA BATTUTA: SE VOGLIAMO CONTINUARE A GARANTIRE LE PENSIONI, COSTRUIAMO ASILI. Anche dopo l’introduzione del metodo di calcolo contributivo, il nostro sistema pensionistico è ancora, in larga parte, un sistema “a ripartizione”, condizionato da variabili di tipo economico (il livello di occupazione e l’andamento del PIL) e demografico (il tasso di natalità, il tasso di invecchiamento della popolazione, il rapporto tra popolazione attiva e pensionati) che influiscono sulla dinamica pensionistica e determinano se il sistema è in grado di sostenersi o va fuori equilibrio. E la questione non può ritenersi risolta neanche con l’adozione del metodo di calcolo contributivo - esteso dal 1/1/2012 a tutti i lavoratori - che è solo nominalmente un sistema a capitalizzazione; in realtà, anche nel “contributivo” i versamenti effettuati dai lavoratori non vengono materialmente accantonati, ma servono a pagare le prestazioni degli attuali pensionati. Nel corso degli ultimi anni, l’andamento sfavorevole dei fattori economici e demografici ha determinato la perdita di equilibrio del sistema: le uscite superano le entrate (aumenta il numero dei pensionati e, fortunatamente, si vive più a lungo; di contro, diminuisce il numero dei lavoratori e, di conseguenza, diminuiscono le entrate contributive) e si crea un disavanzo. In particolare, il rapporto tra pensionati e popolazione attiva continua a crescere in maniera preoccupante: attualmente (2020) è pari al 36,42% (poco meno di 1 pensionato ogni 3 attivi), ma alcune stime ne prevedono la crescita fino al 65% (2 pensionati ogni 3 attivi) nel 2040. Si guarda con una certa preoccupazione alla data del 2030, in cui raggiungeranno il traguardo della pensione gran parte dei baby boomer (nati nei primi Anni ’60), facendo crescere - no-


nostante l’applicazione del sistema contributivo - la curva della spesa pensionistica. A questi scompensi il Legislatore ha cercato di porre rimedio con gli strumenti tradizionali, mettendo cioè ripetutamente mano alle regole del sistema pensionistico: agendo sull’importo delle pensioni (il calcolo contributivo, appunto), aumentando dove possibile la contribuzione ed innalzando l’età pensionabile (oggi legata alla dinamica dell’aspettativa di vita). In alcuni casi, in un recente passato, queste leve sono state utilizzate tutte insieme per far fronte ad una situazione che stava diventando disperata: è questo il caso della Riforma Monti-Fornero, che tante proteste ha sollevato in questi anni, ma che ancora oggi resta in vigore a causa del perdurare di quella congiuntura socio-economica che l’ha determinata e che - al di là di alcuni provvedimenti di salvaguardia o di alcune misure “di bandiera” come “Quota 100” - ne rende difficoltoso il superamento. Per invertire questa dinamica non possono tuttavia bastare gli interventi di riforma delle pensioni; è necessario invece agire per modificare l’andamento dei fattori economici e demografici che stanno alla base del sistema. I dati ISTAT evidenziano oggi il progressivo invecchiamento della popolazione italiana: le persone con un’età pari o superiore a 65 anni nel 2020 sono il 23,24% della popolazione, saranno il 23,50% nel 2021, con una previsione del 38,7% nel 2050 e con un’età media (2020: 45,7 anni) in costante crescita. Anche gli altri indicatori demografici - quali l’indice di ricambio della popolazione attiva e l’indice di struttura della popolazione attiva - non depongono in maniera favorevole per le prospettive della spesa pensionistica. L’invecchiamento della popolazione si accompagna inoltre ad un calo demografico complessivo: nel 2019 sono nati in Italia 435mila bambini, il numero

più basso dall’Unità d’Italia. Nello stesso anno, il saldo con il numero dei decessi è stato negativo (- 212mila unità), parzialmente compensato solo dal saldo migratorio positivo (+ 143mila unità). Il saldo naturale della popolazione (nati-deceduti) è però sempre più negativo mentre il saldo migratorio è sempre meno positivo. La differenza è destinata a crescere sui dati 2020, quando si farà sentire l’effetto Covid-19. Parallelamente, il tasso di fecondità (ovvero, il numero medio di figli per donna in età feconda) dell’Italia è uno dei peggiori d’Europa (1,29; peggio di noi, solo Malta e Spagna) ed in costante discesa (lontano dalla soglia di 2,1 figli per donna che assicura ad una popolazione la possibilità di mantenere costante la propria struttura). Insomma: è necessario invertire la tendenza demografica, se vogliamo garantire trattamenti pensionistici in grado di soddisfare le esigenze di vita dei futuri pensionati. Servono, allora (e non solo con finalità previdenziali, ma anche, più in generale, per garantire un rilancio dell’economia

e un futuro di prosperità a questo Paese), misure concrete a sostegno della natalità e della famiglia, che consentano di contemperare le esigenze familiari con quelle lavorative in modo da favorire una ripresa della natalità senza addossarne interamente il carico alla famiglia. Allo stesso modo, occorrono anche misure di sostegno finanziario per le giovani famiglie, strumenti più flessibili di accesso al credito e un mercato del lavoro che apra le porte ai giovani e possa dare loro stabilità economica, sicurezza, prospettive per le giovani famiglie. Tutte questioni su cui il Legislatore è chiamato ad intervenire al più presto ed in maniera organica, e per le quali ci si augura che il PNRR (non a caso, di attuazione del “Next Generation UE”) sappia fornire adeguate soluzioni. Lo stesso PNRR dovrà poi prevedere, più in generale, progetti per il rilancio dell’economia italiana, le cui variabili (tasso di crescita del PIL, crescita del numero di occupati) costituiscono l’altro fattore determinante per garantire la sostenibilità del nostro sistema previdenziale. LUGLIO/AGOSTO 2021 I 89


_Fisco_VI_okdmg.qxp_Layout 1 16/06/21 15:47 Pagina 90

__FISCO__ CON IL D.L. N. 73 DEL 25.5.2021 (COSIDDETTO DECRETO SOSTEGNIBIS), IN VIGORE DAL 26.5.2021, SONO STATE PREVISTE NUOVE MISURE a sostegno di imprese, lavoratori, giovani e di vari settori economici, anche se, per alcune di esse, la relativa applicazione è subordinata all’emanazione dei decreti attuativi che, in sede di redazione del presente articolo, non è ancora avvenuta. Questi gli ambiti di intervento di nostro interesse: acquisto prima casa agevolato per under 36; prolungamento del credito di imposta per i canoni di locazione degli immobili non abitativi; proroga moratoria e garanzie sui finanziamenti (mutui ecc.); nuovo contributo a fondo perduto.

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CRISI POST-COVID: LE NUOVE MISURE PER AFFRONTARLA Il Decreto Sostegni bis potenzia gli aiuti già previsti con ulteriori agevolazioni in diversi settori economici: contributi a fondo perduto, acquisto prima casa per i giovani e sostegni alle imprese

a cura di Alessandra De Feo

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GLI UNDER 36 GODRANNO DI UN’IMPORTANTE AGEVOLAZIONE SUL MUTUO RELATIVO ALL’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA, IN PIÙ SARANNO DETASSATI ALL’ATTO DELL’ACQUISTO

L’articolo 64 del D.L. 73/2021 introduce una nuova agevolazione per l’acquisto della “prima casa” di abitazione, prevedendone le condizioni, le modalità e i termini per ottenerla, che possiamo riassumere come segue: • per i soggetti di età inferiore a 36 anni, con un ISEE non superiore a 40.000 euro; • sotto forma di esenzione dalle imposte d’atto (cioè imposta di registro, ipotecaria e catastale) o, per gli atti soggetti ad IVA, sotto forma di credito di imposta, pari all’IVA corrisposta, o sotto forma di esenzione dall’imposta sostitutiva sui mutui erogati per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione degli immobili agevolati; • limitatamente agli atti stipulati tra il 26.5.2021 e il 30.6.2022; • con riferimento agli atti, a titolo oneroso, di acquisto della proprietà, nonché agli atti traslativi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione (escluso l’atto di costituzione del diritto di superficie); • escluse le categorie catastali A/1, A/8 o A/9 (non venendo citate le pertinenze, resta dubbia l’applicabilità del beneficio alle medesime). » ACQUISTO PRIMA CASA UNDER 36

L’articolo 4 del D.L. 73/2021 ha previsto l’estensione fino al 31.7.2021 del cosiddetto bonus canoni di locazione degli immobili non abitativi per le imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator, a condizione che abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento dell’anno 2021 di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del 2019. Inoltre, ai soggetti esercenti l’attività d’impresa, di arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 15 milioni di euro nel 2019, nonché agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, il credito d’imposta spetta in relazione ai canoni versati con riferimento a ciascuno dei mesi da gennaio 2021 a maggio 2021. Ai soggetti locatari esercenti attività economica, il credito d’imposta spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo compreso tra l’1.4.2020 e il 31.3.2021 sia inferiore almeno del 30%, rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo compreso tra l’1.4.2019 e il 31.3.2020. Detto credito d’imposta spetta, anche in assenza dei suddetti requisiti, ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1.1.2019. » CANONI DI LOCAZIONE DEGLI IMMOBILI NON ABITATIVI

Anche la suddetta misura è stata prorogata fino al 31.12.2021 al fine di continuare a sostenere la liquidità delle imprese. » PROROGA MORATORIA E GARANZIE SU FINANZIAMENTI

La norma ha subordinato l’erogazione del contributo all’emanazione del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, non ancora pubblicato, che ne prevederà modalità e termini. Si rinvia la relativa disamina ad un successivo articolo. » NUOVO CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO


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LA REDAZIONE NON RISPONDE DEL CONTENUTO DELL’INSERZIONE

L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

P «Porta con sé l’estate ottime disposizioni nella terra per un anno fertile di fiori, non meno che di frutti e grani d’ogni sorta. Il ritorno del bel tempo gioverà alle uve ed alle ulive». Almanacco Barbanera 1872

a cura di

LUGLIO E AGOSTO

AMATA, GENEROSA STAGIONE

AMATA COME NESSUN’ALTRA STAGIONE SA ESSERE, L’ESTATE PORTA CON SÉ IL SORRISO DELLE GIORNATE PIÙ LUMINOSE DELL’ANNO. Nel suo tempo si affollano progetti e desideri, perché tutto sembra ora più possibile. Come le belle giornate in famiglia, le piccole o grandi escursioni, cullati dai racconti di giorni finalmente ritrovati. Ma che ci chiamano comunque ad agire. E allora facciamo scorta di benessere ed energie, perché è vero che siamo nel tempo delle vacanze, ma l’orto e il giardino stanno donando meravigliosi fiori e frutti, chiedendo in cambio premure. Tra semine, raccolte e il sole che asciuga la terra, l’acqua alle nostre piante non deve mancare mai. E pure le tradizioni si affollano nelle lunghe giornate assolate, in attesa della notte di San Lorenzo, quando il cielo si incendia di stelle che, raggiungendoci, portano frammenti di felicità.

L’ORIGANO (Origanum vulgare)

Fa bene perché... Antibiotico naturale, ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche e antispasmodiche. Contiene un olio essenziale considerato il più potente antisettico naturale. Ricco di fenoli, vitamine e sali minerali, fornisce potassio, calcio e manganese che lo rendono un ottimo integratore naturale.

Il proverbio Le erbe dell’orto a più malanni dan conforto. Pollice bio Non è tutto origano il monte. Facile da coltivare anche in vaso, l’origano ama posizioni soleggiate e un clima caldo. È importante evitare i ristagni d’acqua e annaffiare poco e spesso. Esiste una varietà a foglie dorate, molto decorative: l’Origanum vulgare aureum. La semina Si effettua in Luna crescente a febbraio-marzo, in contenitori con terriccio fine. In piena terra si semina in aprile. Le piantine, invece, si mettono a dimora in piena terra a maggio, lo stesso mese in cui si può moltiplicare per talea, utilizzando germogli non fioriferi di circa 10 centimetri. Raccolta e conservazione I rametti o le foglioline da essiccare si raccolgono con la Luna calante quando la pianta è a metà fioritura, perché più aromatici: in genere a luglio. Se invece si vuole produrre seme, si deve lasciare la pianta indisturbata fino a completa fioritura e maturazione autunnale.

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BUONO A SAPERSI!

Cera profumata e nutriente Se amiamo i mobili di legno, dai toni caldi e naturali, ricordiamo di nutrirli e proteggerli dai tarli con le cere. In commercio ne esistono diversi tipi, che si differenziano per le sostanze contenute e per il colore, ma è possibile prepararne una in casa con 120 gr di purissima cera d’api a cui aggiungere, mescolando bene, 80 gr di trementina e 10 gocce di olio essenziale da scegliere tra quelli con funzione antitarlo (cipresso, tuja, ginepro). Si applica la cera con un pennello, si lascia asciugare e, infine, si lucida, possibilmente con un panno di morbida flanella.

NEL CESTINO DEL MESE

ORTAGGI: aglio, bietole, carote, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, indivie, lattughe, melanzane, patate, piselli, peperoni, pomodori, porri, rape, ravanelli, sedano, spinaci, valerianella, zucchine, zucche. FRUTTA: albicocche, amarene, angurie, lamponi, mele, meloni, mirtilli, pere, pesche, ribes, susine, uva spina. AROMI: basilico, cedronella, erba cipollina, maggiorana, menta, origano, peperoncino, prezzemolo, santoreggia e timo.

LUGLIO

IL SOLE

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16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR

COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Nel cuore dell’estate, con la Luna calante, prende il via la semina degli ortaggi autunnali: indivia, scarola, cicoria, porri, cavolo cappuccio, rape, bietole, finocchi. Bisogna poi rincalzare il terreno alla base delle piante e arricchirlo con humus. Si raccolgono i peperoncini da essiccare e la frutta per le confetture. Nel giardino, dissotterrare i bulbi sfioriti di tulipani e iris, spazzolarli, chiuderli in sacchetti di carta e riporli in luogo buio e asciutto. Pacciamare per ridurre l’evaporazione e proteggere le piante dal sole, collocando alla base uno strato di paglia, sfalci di potatura e corteccia triturata. Raccogliere la lavanda. In Luna crescente, prosegue la raccolta degli ortaggi estivi per il consumo fresco: melanzane, zucchini, peperoni, peperoncini, pomodori, cetrioli, fagioli, piselli, fagiolini, cipolle e insalate. Si seminano gli zucchini autunnali e si fanno le annaffiature, al mattino o sera, anche nel frutteto, dove si raccolgono susine, pesche, albicocche e prugne. Un po’ di giorni prima della raccolta bisogna invece sospendere di annaffiare angurie e meloni per averli più dolci. In giardino, preparare talee di caprifoglio, clematis, rose, gerani, ortensie e petunie: incidere i rametti alla base della gemma e piantarli in vasetti con un misto di sabbia e torba. Lasciare i vasi in luogo ventilato ed ombreggiato. Riprodurre per talea, aspettando agosto, alcuni arbusti da siepe come abelia, berberide e lavanda.

SE HAI ½ GIORNATA

CONCIMARE AL NATURALE

In un punto ombreggiato e in disparte dell’orto è bene prevedere una zona di accumulo del compost. Le compostiere si possono acquistare o realizzare con della rete a trama stretta. Delimitate con paletti un quadrato di un metro per un metro per sostenere la rete, lasciando un lato aperto per lavorare il compost. Meglio fare due quadrati vicini per gradi di maturazione diversa, dove si raccoglieranno foglie secche, cenere, bucce di ortaggi ed erba falciata. Triturare i residui di potatura perché si decompongono lentamente. Attenzione alle infestanti: i loro semi si potrebbero diffondere per tutto l’orto. Il fondo di terra della compostiera deve essere compatto, permettendo al contempo lo scambio con il terreno per favorire la presenza dei lombrichi.

LUGLIO. Il 1° sorge alle 05.28 e tramonta alle 20.39. L’11 sorge alle 05.35 e tramonta alle 20.36. Il 21 sorge alle 05.43 e tramonta alle 20.29. Le giornate si accorciano. Il 1° luglio si hanno 15 ore e 11 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 14 e 27 minuti. Si perdono 44 minuti di luce solare. AGOSTO. Il 1° sorge alle 05.54 e tramonta alle 20.19. L’11 sorge alle 06.04 e tramonta alle 20.06. Il 21 sorge alle 06.14 e tramonta alle 19.51. Le giornate si accorciano. Il 1° agosto si hanno 14 ore e 25 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 13 e 10 minuti. Si perdono 1 ora e 15 minuti di luce solare.

LA LUNA

LUGLIO. Il 1° sorge alle 00.45 e tramonta alle 12.37. L’11 sorge alle 06.33 e tramonta alle 22.01. Il 21 tramonta alle 02.33 e sorge alle 18.25. Luna calante dal 1° al 9 e dal 25 al 31. Luna crescente dall’11 al 23. Luna Nuova il 10, Luna Piena il 24. AGOSTO. Il 1° sorge alle 00.16 e tramonta alle 14.31. L’11 sorge alle 08.54 e tramonta alle 22.00. Il 21 tramonta alle 04.32 e sorge alle 19.47. Luna calante dal 1° al 7 e dal 23 al 31. Luna crescente dal 9 al 21. Luna Nuova l’8, Luna Piena il 22.

LUGLIO/AGOSTO 2021 I 93


_Giochi_III__okdmg.qxp_Layout 1 16/06/21 16:01 Pagina 94

giochi

stuzzica

di Lionello e Favolino

di Enrico Diglio

CERVELLO

TEST 1 Osservate attentamente le sottostanti sei coppie di lettere e i numeri a due cifre a fianco di ognuna di esse riportati e dite, seguendo un criterio logico da determinare e il suggerimento fornito dal numero posto all’interno del quadrato blu posto a destra qui sotto, quale numero va sostituito al punto interrogativo.

REBUS Lionello 7 7...

TEST 2 Osservate i quattro sottostanti gruppi di figure e dite quale figura tra quelle sotto riportate sostituisce il punto interrogativo nell’ultimo gruppo.

REBUS Lionello ...6 4 8!

» FIABA In una Corte c’era una volta un re fiero, valente e forte superbo ognor di sé. Portava un bel cimiero rosso sul capo ardito e come cavaliere di sproni era munito. All’alba, la sua squilla più chiara al nuovo giorno la Corte sua tranquilla chiamava a sé d’intorno, ma un dì caduto in mano nemica gente, per l’ideale umano perì miseramente. »

PACIFISTA A OLTRANZA Un tipo accomodante, in fede mia, che cerca piano piano, l’armonia; così, quando la corda è troppo tesa, coi buoni uffici suoi torna l’intesa.

TEST 3 Osservate attentamente la sottostante figura e andate a pagina 96.

INDOVINELLI Favolino __SOLUZIONI A PAGINA 96__ 94 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021


_Oroscopo_VIII_okdmg.qxp_Layout 1 16/06/21 16:04 Pagina 95

LUGLIO PAOLO MALDINI

oroscopo di Aldebaran

Dirigente sportivo

AGOSTO SANDRA BULLOCK

Attrice

cancro

leone

ariete

22 GIUGNO I 22 LUGLIO

23 LUGLIO I 23 AGOSTO

21 MARZO I 20 APRILE

LUGLIO. Sarà un mese tranquillo. Benessere nel corpo e serenità nell’animo: è così che affronterete questo periodo, vivrete un’estate con spirito positivo e fiducia nel futuro. Proteggetevi dal caldo umido.

LUGLIO. La bella stagione vi farà apprezzare giri in bicicletta e passeggiate, ma proteggetevi dal sole. Regalatevi una giornata di relax in un centro benessere. Possibili sorprese da un parente lontano.

LUGLIO. Sarà un’estate molto diversa dalle altre sotto molti aspetti. Riuscirete ad organizzare una breve vacanza con gli amici. Non trascurate la forma fisica: ritagliatevi del tempo per un po’ di moto.

AGOSTO. Mese di alti e bassi. Una sensazione di incertezza e insicurezza sarà il risultato di promesse non mantenute. Cercate di essere più tolleranti verso i familiari più stretti. Fortuna al gioco.

AGOSTO. Sarà un mese tranquillo e sereno, da dedicare soprattutto alla vita di coppia. Prediligete i soggiorni al mare o in luoghi tranquilli di montagna, anche se per alcuni di voi sono un po' monotoni.

AGOSTO. Impegnatevi con entusiasmo nelle attività casalinghe da svolgere insieme al partner: questa occupazione potrebbe diventare un modo per stare insieme divertendovi. Buone notizie sul fronte economico.

toro

gemelli

vergine

21 APRILE I 20 MAGGIO

21 MAGGIO I 21 GIUGNO

24 AGOSTO I 22 SETTEMBRE

LUGLIO. Con Venere nel segno, tutto procede all’insegna del dialogo e della comprensione. Per raggiungere la serenità, donate fiducia alla persona che avete accanto e imparate ad apprezzare le piccole cose.

LUGLIO. Nel corso del mese vi sentirete in gran forma e a vostro agio con chi vi circonda. Tanti nuovi spunti e occasioni positive. Se non organizzate un soggiorno estivo, concedetevi almeno qualche gita fuori porta.

LUGLIO. Mese all’insegna della tranquillità familiare. Sarà un’ottima occasione per fare nuovi progetti insieme al partner. Approfittatene anche per effettuare piccoli lavori di manutenzione che rimandate da tempo.

AGOSTO. Mese un po’ incerto ma tutto sommato positivo. La situazione finanziaria rimarrà stabile e la salute sarà buona. Cercate di uscire nelle ore più fresche della giornata e seguite una dieta leggera.

AGOSTO. Trascorrerete serenamente il tempo in casa e la visita di un lontano parente dovrebbe rivelarsi una bella sorpresa. Le stelle proteggeranno la salute, ma fate attenzione agli sbalzi di temperatura.

AGOSTO. Sarete particolarmente estroversi, brillanti e più intraprendenti del solito. Trascorrere molto tempo insieme al partner rafforzerà ulteriormente i vostro rapporto. Possibili entrate extra.

bilancia

scorpione

sagittario

23 SETTEMBRE I 22 OTTOBRE

23 OTTOBRE I 22 NOVEMBRE

23 NOVEMBRE I 21 DICEMBRE

LUGLIO. Avrete un problema di natura economica, ma si risolverà in breve tempo. Un vostro familiare vi renderà felici. Spazio agli hobby preferiti. Tentate la fortuna, è dalla vostra parte.

LUGLIO. Un breve viaggio vi permetterà di trascorrere momenti piacevoli con i nipoti. Approfittatene per fare un po’ di attività fisica insieme, ma evitate accuratamente di uscire nelle ore più calde della giornata.

LUGLIO. Se non avete viaggi in programma, questo è un buon momento per iniziare qualche lavoro di ristrutturazione in casa. Curate i rapporti familiari dando il giusto spazio al dialogo. Seguite una dieta bilanciata.

AGOSTO. Organizzate un breve soggiorno in una località termale per dedicarvi alla cura del corpo. Avrete l’opportunità di trascorrere belle serate in compagnia. Dieta leggera e attività fisica non devono mancare.

AGOSTO. Sarete energici e sereni, e questa positività vi spingerà a mettere in cantiere nuovi progetti. Non dimenticate di dedicare le dovute attenzioni al vostro partner. Attenzione ai colpi di calore.

AGOSTO. Approfittate della bella stagione per divertirvi in compagnia di amici e parenti. A tavola, potrete concedervi qualche strappo alla regola, ma senza esagerare! Passeggiate nelle ore più fresche.

capricorno

acquario

pesci

22 DICEMBRE I 20 GENNAIO

21 GENNAIO I 19 FEBBRAIO

20 FEBBRAIO I 20 MARZO

LUGLIO. Probabilmente sceglierete un luogo non troppo distante da casa per le ferie, dove trascorrerete bei momenti insieme ai vostri cari. Riceverete una sorpresa inaspettata da un caro amico.

LUGLIO. Mese abbastanza buono. Un vostro caro potrebbe aver bisogno di aiuto per risolvere un problema di carattere burocratico. Qualche giorno al mare gioverà alla salute, ma proteggetevi dal sole.

LUGLIO. Mese un po’ turbolento. Vivrete momenti di nervosismo che potrebbero portare tensioni in famiglia, ma ritroverete presto equilibrio e serenità. Un amico potrebbe aver bisogno di voi. Non deludetelo.

AGOSTO. Sarete generosi e aperti al prossimo. In famiglia regnerà l’armonia. In questo clima di serenità, le vacanze saranno un toccasana. Approfittatene anche per rimettervi in forma facendo ginnastica ogni giorno.

AGOSTO. Avvertirete il desiderio di trascorrere più tempo in famiglia, in particolar modo con figli e nipoti. È una buona occasione per organizzare una breve vacanza insieme. A tavola non devono mancare frutta e verdura.

AGOSTO. Il rapporto con la persona amata andrà a gonfie vele, se eviterete di prendervela per ogni futile motivo. Dedicatevi un week end romantico. Spazio a cibi freschi e leggeri, soprattutto a cena. LUGLIO/AGOSTO 2021 I 95


_Soluzioni_II__okdmg.qxp_Layout 1 16/06/21 16:09 Pagina 96

siamo aperti

soluzioni

GIOCHI

REBUS (7 7...) BI sogna C R edere = Bisogna credere...

OFFERTA SPECIALE RISERVATA AI SOCI 50&PIÙ CON PRENOTAZIONE

FLESSIBILE

INDOVINELLI Fiaba = Il gallo - Pacifista a oltranza = L’accordatore

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TEST 1

Prenota il tuo soggiorno, in caso di disdetta non saranno applicate penali e potrai rimandare senza limitazioni la tua vacanza di benessere. • 6 giorni in pensione completa (arrivo la domenica e partenza il sabato) • cocktail di benvenuto • libero accesso alle piscine termali con idromassaggi e cascate cervicali, percorso kneipp, hydrobikes, aquarunner e doccia emozionale • palestra technogym, attività fitness e campo da tennis all’aperto • 1 seduta di autoshiatsu • 1 lezione di Iyengar® Yoga • spa kit (ciabattine e noleggio accappatoio) A partire da

REBUS (...6 4 8!) D O mani; S A rami; G L I ore = Domani sarà migliore!

€ 580,00* per persona in camera doppia Classic

Il numero che va sostituito al punto interrogativo è 14. Esso, infatti, permette di rispettare il criterio utilizzato nelle altre cinque coppie di lettere e numeri ad esse associati: addizionando i numeri corrispondenti alla posizione nell’alfabeto delle lettere contenute nel rettangolo contrassegnato dalla lettera a) si ottengono i numeri posti nei cerchi di colore verde; effettuando la sottrazione tra i due numeri corrispondenti alla posizione nell’alfabeto delle due lettere contenute nel rettangolo di sinistra si ottengono, invece, i numeri posti nei cerchi di colore rosso. Inoltre, addizionando i numeri forniti al numero da determinare si ottiene il numero 81 contenuto nel quadrato di colore azzurro. Ad esempio, nelle due ultime sequenze si ha: DI 13 posizione nell’alfabeto di D: 4 posizione nell’alfabeto di I: 9 cerchio verde: 9 + 4 = 13 TD

IN OMAGGIO: 1 RITUALE RILASSANTE UNICO NERÓ SPA della durata di 25 min. INCLUSO NELL’OFFERTA: 6 SEDUTE DI FANGOBALNEOTERAPIA E 6 BAGNI TERMALI RIGENERANTI ALL’OZONO Con impegnativa ASL si paga solo il ticket (Struttura convenzionata anche INAIL con centro di fisiokinesiterapia)

* L’accesso a Neró Spa non è compreso nell’offerta riservata ai soci 50&PIÙ

STABILIMENTO TERMALE CON PRESIDIO SANITARIO OBBLIGATORIO. Gli spostamenti per motivi di salute sono sempre consentiti.

L’offerta è soggetta a disponibilità, non è cumulabile con altre promozioni ed è valida fino all’8/12/2021, escluso Ferragosto e periodo di chiusura.

Terme Preistoriche Resort & Spa Via Castello, 5 - 35036 Montegrotto Terme (Padova) Italia

posizione nell’alfabeto di T: 18 posizione nell’alfabeto di D: 4 cerchio rosso: 18 - 4 = 14 Inoltre: 15 + 11 + 12 + 16 + 13 + 14 = 81 TEST 2

La figura che sostituisce il punto interrogativo è il quadrato contrassegnato dalla lettera c). Addizionando, infatti, il numero dei suoi quattro lati a quello delle altre figure dell’ultimo gruppo si ottiene il numero 11, che è uguale al numero totale dei lati delle figure di ognuno degli altri tre gruppi. TEST 3

Quale delle quattro seguenti figure rappresenta quella prima vista? a) b)

c)

Resort +39 049.793477 Info piscine +39 049.8914735 www.termepreistoriche.it

14

d)


+

SCRIVETECI: PER POSTA VIA DEL MELANGOLO, 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

BASTA UN ABBRACCIO PER DIMENTICARE IL DOLORE

La riapertura delle Rsa, dopo mesi di isolamento per la pandemia, ha permesso di riscoprire la bellezza dei gesti più semplici, la gioia di rincontrarsi. Perché non bisogna mai dare nulla per scontato GENTILE DIRETTORE, ho iniziato a scriverle per manifestarle tutto il mio dissenso per quanto riguardava la gestione delle visite nelle Rsa, e invece mi trovo a cambiare il tono di questa lettera perché voglio renderla partecipe della bellezza e dell’emozione che ho provato nel rivedere mio padre dopo tanti mesi. Mi spiego meglio. Dopo che mia madre è venuta a mancare sono stata costretta a ricoverare mio padre in una Rsa, dal momento che cominciava ad accusare i sintomi di una malattia invalidante. Un passo doloroso, anche se lui ha compreso e condiviso, sapendo le mie difficoltà di figlia con un lavoro a tempo pieno. Ho provato ad affidare mio padre ad una badante, ma la malattia stava avanzando e non poteva più essere gestito in casa. Fortunatamente ho trovato una buona Rsa, molto attenta alla cura dei suoi ospiti. Poi è arrivata la pandemia, la chiusura delle strutture, l’isolamento dei nostri anziani. Da un giorno all’altro non

ho potuto più abbracciare mio padre né raccontargli cosa avveniva nella mia vita e in quella dei suoi nipoti. Il personale della Rsa ha fatto in modo che ci collegassimo in video o parlassimo al telefono almeno una volta alla settimana, ma come può immaginare una chiacchierata in lontananza non può sostituire il calore umano di una carezza. Fortunatamente mio padre e i suoi compagni sono stati risparmiati dal virus, ma il loro isolamento si è prolungato all’inverosimile. Ed è per questo che volevo scriverle, per lanciare una protesta. Invece, un paio di giorni fa mi hanno chiamata dalla struttura dicendomi che potevo tornare ad abbracciare mio padre, pur con ogni cautela. Beh, direttrice, non posso descriverle la gioia che ho provato nel sentirmi di nuovo tra le sue braccia, ma soprattutto nello scorgere l’espressione di felicità e la grande emozione nel rivedermi lì accanto a lui. Quell’uomo grande e grosso, che nel mio ricordo di bambina occupava quasi tutto lo specchio della porta, piangeva lacrime di gioia che non riusciva a frenare. Ecco, volevo solo condividere un momento di gioia personale. Buona estate a lei e alla redazione. Antonella Giudici Grazie Antonella, un racconto emozionante il suo, nel quale si ritroveranno molti lettori. E un segnale positivo che ci accompagnerà in questa estate che ancora non ci vede fuori dal tunnel, ma che speriamo sia il primo passo della rinascita del Paese. Buona estate anche a lei e ai lettori da parte della redazione. LUGLIO/AGOSTO 2021 I 97


bazar a cura del Centro Studi 50&Più

TESTA E CERVELLO MOBILITÀ - PSICOLOGIA E BENESSERE ALLEANZE TRA GENERAZIONI LIBRI

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it oppure al 0424708910.

+

TESTA E CERVELLO

UN PACEMAKER CONTRO IL TREMITO Si chiama AlphaDBS ed è un dispositivo di neurostimolazione profonda del cervello. Sviluppato dalla Newronika, società afferente al Policlinico e all’Università Statale di Milano, si tratta di un pacemaker che si adatta alle esigenze dei pazienti affetti da Parkinson. AlphaDBS, infatti, legge in tempo reale i segnali del cervello e gestisce così i tremori tipici del Parkinson. Per maggiori informazioni: www.newronika.com. UN MINUTO PER IL MAL DI TESTA In Italia 6 milioni di persone soffrono di mal di testa. Il disturbo colpisce soprattutto la fascia tra i 20 e i 50 anni. Per la Giornata Nazionale del Mal di Testa, tre grandi società scientifiche - Sin, Anircef e Sisc - hanno organizzato su Facebook la campagna di sensibilizzazione “1 minuto per il tuo mal di testa”. 30 video disponibili sulla pagina Facebook trattano i diversi argomenti relativi all’emicrania e alle cefalee.

Per maggiori informazioni: www.facebook.com/giornatadelmalditesta.

+ MOBILITÀ PIÙ SICUREZZA PER LA TERZA ETÀ Negli ultimi anni circa il 30% di tutti gli incidenti mortali nell’UE è avvenuto a danno di persone over 65. Gli anziani rappresentano, tra pedoni e ciclisti, il 50% di tutti gli incidenti mortali. A dirlo è il Rapporto sulla Sicurezza Dekra 2021 “Mobilità in età avanzata”. Un report che mostra quanto sia urgente agire per ridurre al minimo i rischi della guida nella terza età. Per maggiori informazioni: www.dekra.it/it/road-safety-report.

+ PSICOLOGIA E BENESSERE IMMERSIONE NELLA FORESTA Quest’estate, per rilassarvi, provate il forest bathing. Una pratica di immersione

98 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2021

nella natura che ha l’obiettivo di connettere i cinque sensi all’ambiente circostante, facendo calare lo stress e aumentando il benessere. Lo si può praticare ovunque, ma ci sono anche dei percorsi studiati in diverse Regioni italiane come il Trentino Alto-Adige, il Piemonte, il Friuli, la Toscana, l’Abruzzo e il Lazio. FONDAZIONE SOLETERRE La Fondazione Soleterre offre un primo sostegno psicologico gratuito alle persone in difficoltà. Chi ha subìto un trauma, un lutto o ha perso il lavoro a causa della pandemia può chiamare il numero 3357711805. Un operatore provvederà a trovare uno psicologo che, in videoconferenza o in presenza, contatterà la persona che ha chiesto aiuto, indirizzandola poi ad un professionista della sua città. Per informazioni: www.soleterre.org.

+ALLEANZE TRA GENERAZIONI CYBER SCUOLA PER NONNI Fondazione Golgi Cenci lancia il progetto “Cyber Scuola per Nonni”, un modo per avvicinare gli anziani alle nuove tecnologie creando ponti tra generazioni. Saranno gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore (IIS) Bachelet di Abbiategrasso a prendere per mano i propri nonni, accompagnandoli nel mondo digitale. Grazie al successo della campagna di crowdfunding, infatti, sarà possibile

fornire strumenti e lezioni ai senior che vorranno partecipare. Per informazioni: www.golgicenci.it/cyberscuola-per-nonni/. SERVIZIO CIVILE DIGITALE Nei prossimi cinque anni saranno almeno 10mila i volontari che aiuteranno un milione di cittadini, specialmente i più anziani, a migliorare le proprie competenze digitali. L’obiettivo è portare dal 42% al 70% la percentuale di cittadini tra i 16 e i 74 anni con conoscenze digitali di base. Tra le proposte del Servizio Civile Digitale ci sono anche corsi di formazione per quasi 100 associazioni no profit certificate.

+ LIBRI AVANTI, PARLA di Lidia Ravera Bompiani, 2021, pp. 352

Giovanna ha i capelli bianchi, ma lunghissimi e folti. Abita in un bell’appartamento che guarda il fiume, nel centro di Roma. Operaia in pensione, vive sola, non parla con nessuno, non va mai in vacanza. I suoi giorni si susseguono fra musica e romanzi in un silenzio da penitente. Un silenzio che va in pezzi quando nell’appartamento accanto al suo arriva una famiglia: Michele, musicista svagato, Maria, bellissima e sempre un po’ spogliata, Malcolm, tredicenne impegnato a salvare il pianeta, e Malvina, 3 anni di pura gioia.


Macula



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