Servizio nella Missione Medica Sri Sathya Sai
C
Dottor Kalpalatha K. Guntupalli
OME DEVOTO, CHE SEGUIVA Swami da lontano, la telefonata a tarda notte del dottor Narendranath Reddy, Presidente del Prasanth Council, nell’aprile del 2011, fu un evento che mi cambiò la vita. Mi venne chiesto di
Il Mio Primo Contatto con Swami e la Sua Missione Gli eventi degli ultimi giorni dell’Avatar, nell’aprile del 2011, sono di dominio pubblico e non richiedono ulteriori approfondimenti. Quando arrivai a Puttaparthi per la prima volta, l’atmosfera era tutt’altro che ottimistica. Ciononostante, mi dette l’opportunità di sperimentare la filosofia e la cultura del mondo Sai, un mondo a me fino allora estraneo. Mentre mi stavo avvicinando a Puttaparthi, la mia impressione iniziale del luogo e della cultura era, comunque, di stupore e incredulità nei confronti delle straordinarie strutture dell’Ospedale di Alta Specializzazione che appaiono all’improvviso dal bel mezzo del nulla, su una strada di campagna, come un’oasi di speranza in un mare di disperazione. Più impressionante del massiccio edificio, dei giardini ben curati e degli interni arredati in modo adeguato, fu per me il modo in cui l’ospedale lavorava. Era una macchina che funzionava ininterrottamente, ventiquattr’ore su ventiquattro, con rispetto e compassione per i pazienti, che venivano da ogni parte del Paese.
far parte della squadra medica che si prese cura di Swami per una settimana durante quel fatidico mese in cui Egli lasciò la Sua forma fisica. Questa fu la mia prima visita a Puttaparthi ed ebbi il Darshan di Baba. Eterno Auriga
Non si trattava solo dei sacrifici finanziari di medici dediti che guadagnavano molto meno delle loro controparti nel mondo esterno. Ancor più si trattava della forza silenziosa di miriadi di volontari Seva Dal che mantenevano l’ospedale perfettamente pulito e accompagnavano i pazienti al suo interno. Novembre 2018 79