Anno XXV - Numero 2/2023
Mondo dell'autotrasporto: tra problematiche e soluzioni future
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Trasporto animali: una sitazione drammatica pagina 4
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ALIS: Bilancio conclusivo dell' edizione LetExpo 2023
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Matteo Salvini: l'Austria tolga i divieti per i tir sul Brennero pagina 8
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Al via il piano straordinario: monitoraggio di ponti e viadotti
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Difesa: logistica militare LetExpo 2023 pagina 20
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News dal territorio italiano: Liguria, Toscana, EmiliaRomagna e Piemonte
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CARNET DEI SERVIZI ASSICURAZIONE
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TN 2/2023 • Anno XXV
Aut. Trib. di Cuneo n. 535 dell’11/12/2000
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Secondo Sandiano
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32. CONSULENTI
EDITORIALE
SI RIPARTE!
È ormai primavera inoltrata e gli animi con il tepore e i germogli in fiore dovrebbero essere portati al sorriso, anche se le notizie nel mondo del trasporto sono portatrici di ben poche novità a favore degli autotrasportatori. Sono stati stanziati 10 milioni di euro di incentivi per l’acquisto di nuovi mezzi ecologici, questa opportunità era disponibile solo dal 15 marzo al 28 aprile e ci auspichiamo che in molti siano riusciti ad accedervi. Anche quest’anno è stato determinato il numero minimo di controlli che l’Italia deve garantire sulle imprese di autotrasporto che esercitano con veicoli muniti di tachigrafo.
I nostri consulenti ci parlano del controllo elettronico del carico effettuato su strada da parte degli operatori della polizia stradale in accordo con autostrade Italia e dell’importanza
35. DAL TERRITORIO
35. Qui Emilia-Romagna
36. Qui Liguria e Toscana
37. Qui Piemonte
Secondo Sandiano
dell’introduzione delle figure di consulenti per l’ADR nelle aziende.
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Anche in questo numero trovate una pagina dedicata all’intervista all’autotrasportatore nella rubrica “la tua voce”. Assotrasporti e ACIT erano presenti all’inaugurazione del tratto autostradale ASTI-CUNEO lotto 2.6b. con la presenza del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Matteo Salvini, con auspicio di breve conclusione lavori.
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La nostra redazione era presente alla fiera letexpo 2023 ed ha avuto occasione di incontrare alcuni lettori autotrasportatori e di confrontarsi sulle diverse esigenze che riguardano il mondo dell’autotrasporto, e come sempre abbiamo messo a disposizione i nostri consulenti per le loro esigenze.
Vi auguro buona lettura!
"Controlli scarsi e non efficaci, le norme sul trasporto di animali in Italia non vengono rispettate”. A dirlo è stata Eleonora Evi, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra. Questo il dibattito aperto in seguito alle scandalose immagini che sono state raccolte durante il periodo Pasquale, per quanto riguarda il trasporto di agnelli, 6 camion su 7 viaggiano fuori dalle regole, è evidente come le norme necessitino di essere cambiate.
Il caso è arrivato in Aula a Montecitorio in occasione del question time di ieri del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e la stessa deputata, ha presentato un’interrogazione diretta al Ministro per quanto riguarda le tragiche realtà a cui assistiamo durante il trasporto di animali, in particolar modo, sulle lunghe distanze.
“L’Italia è un paese molto interessato dal trasporto su lunga distanza di agnelli e giovani ovini, soprattutto nel periodo delle festività natalizie e pasquali; nel 2022, su un totale di 2.199.832 agnelli macellati in Italia (fonte Istat), 653.303 provenivano dall’Est Europa, principalmente da Ungheria e Romania; questi trasporti spesso coinvolgono anche animali di poche settimane di vita e che viaggiano fino a 30 ore all’interno di camion. Nello scorso mese di marzo l’associazione Essere Animali, insieme alle forze dell’ordine, ha effettuato controlli su strada, partendo dalla località di Gonars fino alla provincia di Bologna e Firenze, per monitorare il trasporto agnelli in arrivo da Romania, Ungheria e Slovacchia; 6 camion su 7 viaggiavano violando le regole, con casi gravi di sovraffollamento, agnelli incastrati nelle partizioni dei camion, sistemi di abbeveraggio non utilizzabili dagli animali e camion inadeguati al trasporto di questa specie; in un caso in particolare, il camion fermato presso Altedo (Bologna) presentava 200 animali in più rispetto al carico concesso e tre agnelli sono stati abbattuti dalle autorità italiane perché non più in grado di proseguire il viaggio. In definitiva Le attuali normative non sono adeguate a garan-
tire la protezione degli animali durante il trasporto, una delle fasi più stressanti e causa di sofferenza per gli animali allevati a fini alimentari”.
Incalzato sulla revisione del Regolamento europeo sul trasporto di animali vivi durante il Question Time in aula, il Ministro Lollobrigida ha confermato di non sostenere la proposta del Portogallo a differenza di quanto precedentemente affermato. La nota informativa del Portogallo, fortemente contestata da molti altri paesi membri, di fatto ripropone lo status quo e chiede di “continuare a facilitare il commercio intracomunitario e l'esportazione di animali vivi, senza concentrarsi su misure volte a vietare o limitare alcuni tipi di trasporto”. “Questa posizione è francamente inaccettabile, considerato che il Regolamento europeo attuale non solo è lacunoso, condizione rilevata inaspettatamente dallo stesso Ministro, ma anche datato e debolissimo, oltre che costantemente violato dagli Stati membri, ed è sconfessato giorno dopo giorno dalla incredibile mole di analisi e pareri scientifici che confermano quanto da tempo
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sosteniamo: la necessità di norme che tutelino il benessere degli animali a partire dalle esigenze specie-specifiche” afferma Evi.
“Prendiamo dunque atto di un possibile cambio di posizione da parte dell’Italia, fino ad oggi ambigua nelle sue posizioni a livello europeo e non certo vocale contro il mantenimento dello status quo, a differenza di molti altri stati UE. Ci aspettiamo di vedere dunque, in coerenza con quanto espresso dal Ministro, il nostro paese schierato tra quei paesi che interpretano un ruolo proattivo a livello europeo a sostegno di posizioni ambiziose e coraggiose per dotare l’UE di un regolamento sui trasporti che metta seriamente al centro il benessere degli animali, a partire dall’ascolto delle raccomandazioni scientifiche, dalla forte riduzione delle ore di viaggio, dal divieto di lunghi viaggi e l’esportazione extra-UE, dal divieto di trasportare animali non svezzati fino alla creazione delle condizioni per una transizione verso il trasporto di carne, carcasse e materiale genetico al posto di animali vivi” conclude la deputata.
Marzo 2023: Veicoli industriali in crescita
Il Centro Studi e Statistiche UNRAE in seguito a una stima dei veicoli industriali per mese di marzo 2023 rispetto allo stesso mese del 2022 conferma la crescita del mercato di questi veicoli. Parlando di numeri troviamo 2632 unità immatricolate contro le 2344 del 2022, siamo davanti a un +12,3% rispetto all'anno precedente.
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Più in generale, i primi tre mesi dell'anno chiudono a +10,6% (7.377 unità verso 6.669) sullo stesso periodo del 2022. Questo ottimo risultato lo si deve grazie alla fascia di veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t, che segnano in marzo il +15,9% rispetto allo scorso anno. In negativo in vece i mezzi leggeri sotto le 6 t (-26,2%) e
medio-leggeri sotto le 16 t, a -4,8%. Paolo Starace, presidente della sezione veicoli industriali dell’Unrae afferma sulla base dei dati, che il mercato si mostra positivo e conferma un trend che era già in atto da agosto 2022.
Per quanto riguarda i veicoli industriali elettrici a zero emissioni , ha commentato sempre il presidente, si registrano i primi segnali di interesse.
A preoccupare però l’associazione è l’anzianità del parco circolante con un’età media di 14,3 anni. Per l’Unrae è necessario un intervento da parte delle istituzioni, “senza il quale dovremo rassegnarci all’idea che sulle nostre strade circolino veicoli inquinanti e con bassi standard di sicurezza rispetto agli attuali mezzi in
produzione” sottolinea Starace. “Da ultimo, e come già più volte ribadito, la neutralità tecnologica, che rappresenta uno dei principi fondanti di UNRAE, non deve essere intesa come pretesto per rinviare le scelte politiche nazionali di carattere strategico – ricordando che quelle europee sono già state definite –per accelerare la riconversione dell’industria, la quale di fatto ha già da tempo intrapreso questo percorso virtuoso e inarrestabile. Gli investimenti sinora sostenuti, così come quelli già pianificati nei piani industriali di medio-lungo termine dei Costruttori, non lasciano spazio ad alcun ripensamento rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto”, conclude il Presidente.
Furti tir e furgoni Un fenomeno in crescita
Ifurti di mezzi per il trasporto come auto e moto sono in costante crescita, ma i dati sono sconvolgenti anche per quanto riguarda i furti dei mezzi per il trasporto delle merci. Quello che emerge dal report 2023 di Viasat è che nel nostro paese nel 2022 sono spariti 2.416 mezzi, un dato da bollino rosso, se si pensa che si parla di oltre il 10% in più rispetto all’anno precedente, a questi sono da aggiungere i 6.620 furti di furgoni che sono circa il 18% in più.
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Tirando le somme, a fine anno vengo-
no rubati più di 9000 mezzi di trasporto merci con un incremento di +15,5% rispetto al 2021. Per rendere l’idea di quanto questi dati siano allarmanti basti pensare che 9000 mezzi rubati all’anno equivalgono a circa 750 al mese, una ventina al giorno, circa 2 ogni ora. Ad alimentare questo fenomeno, l’assenza di parcheggi sicuri, i camionisti spesso si trovano costretti a parcheggiare i loro veicoli nelle stazioni di servizio o nei piazzali e nelle proprietà industriali. La Puglia è la regione più a rischio con 1.533 mezzi
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totali rubati, subito dopo troviamo la Lombardia (1.527) e il Lazio (1.273). Questi furti sono l’attività preferita di bande di criminali, tecnologicamente molto avanzate, chiamate “cyber ladri”. Non è facile proteggersi da questi attacchi ma la tecnologia satellitare può venire in aiuto, in quanto permette di proteggere il mezzo e, se rubato, trovarlo grazie alla geolocalizzazione. Purtroppo, ai giorni nostri, vengono recuperati pochi mezzi rubati, il 43,5% del totale, dei restanti, vengono perse completamente le tracce.
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Trasporto merci: Problematiche e sguardo al futuro
Secondo il ministero delle Infrastrutture, il traffico merci in Italia è circa 90 miliardi di veicoli/km (i dati fanno riferimento al 2019), andando ben oltre le 580 miliardi di tonnellate/km. Rispetto al 9% del cabotaggio marittimo e del 3% delle spedizioni su ferro, il trasporto su strada è l’88% del totale. Questi numeri così elevati accendono i riflettori su alcuni temi che è importante affrontare.
I nodi di trasporto Innanzi tutto, i treni sono stati generati dai primi cinque interporti, ovvero Verona, Nola (Napoli), Padova, Bologna e Parma, mentre parlando del traffico aereo, gli scali avvengono principalmente a Milano Malpensa (72% dei volumi nazionali), fino ad arrivare al 92% se si considerano i primi 5 aeroporti subito dopo Malpensa, che sono Roma Fiumicino, Bergamo, Venezia e Bologna.
Per quanto riguarda il discorso porti è una problematica ancora differente, essi sono segnati da forti differen
i diversi livelli di capacità residua ma anche solo per le diverse connessioni con il resto della rete infrastrutturale. Logistica urbana
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Comprende la consegna delle merci presso punti vendita o privati, attività come raccolta rifiuti, manutenzioni stradali, cantieri, manutenzioni domestiche, lavori, istallazioni di prodotti. Parlando di centri urbani, il traffico causato dai mezzi sopracitati è circa il 15% del totale. L’avvento del commercio online impone un aumento dell’efficienza del sistema per non parlare della necessità di una nuova pianificazione degli spazi urbani.
Scambi internazionali
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Come primissima modalità di connessione troviamo i porti (si arriva al 59%), in seguito troviamo la strada (30%) e per ultima la ferrovia (11%). Mentre se prendiamo in considerazione il cargo aereo, pure a fronte di volumi modesti, ha un ruolo rilevante rispetto alle esportazioni extracomunitarie e a elevato valore aggiunto.
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Futuro
tra porti, aeroporti e interporti. Ma di fondamentale importanza è di completare i valichi ferroviari per velocizzare i trasporti dai porti verso l’Europa.
Matteo Salvini:
Co ntinua la linea dura nei confronti dell’Austria per quanto riguarda il Brennero. “L'Austria prima tolga i divieti per i tir, quelli della notte, dei sabati, delle categorie. Non mi siedo al tavolo con chi è al di là della legge e dei trattati. Appena Vienna torna nel contesto civile della Comunità europea possiamo ragionare su tutto: slot, pedaggi e barriere".
Lo ha ribadito ieri il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, dopo un incontro con i presidenti delle Provincie autonome di Bolzano e Trento Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, le associazioni dell’autotrasporto e le Camere di Commercio di Bolzano e Trento, che hanno chiesto al Ministro la risoluzione definitiva della questione. “
È giunto il momento di porre fine al divieto di circolazione del Tirolo, perché da un lato limita illegittimamente il traffico di transito degli autotrasportatori non austriaci e dall’altro crea condizioni favorevoli per le imprese tirolesi”, hanno sottolineato le associazioni di categoria. Le Camere di Commercio di Bolzano
e Trento, invece, hanno ricordato che “dal 2020 in Tirolo il valore limite della qualità dell’aria lungo l’autostrada non è stato superato, il che significa che non vi è alcuna base legale per mantenere il divieto di transito notturno né tantomeno il divieto di circolazione settoriale e il limite di 100 km/h sull’autostrada Inntal. Senza il divieto di circolazione notturna e il doppio pedaggio notturno, non sono necessarie le misure di dosaggio”.
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L e misure del Tirolo hanno un impatto notevole sull’economia italiana e tedesca. Infatti, uno studio di Uniontrasporti, società in house del sistema camerale italiano che si occupa di questioni relative ai trasporti e alle infrastrutture, mostra che le misure tirolesi creano alle imprese italiane colpite dai divieti un danno economico totale annuo pari a 251,6 milioni di euro. Oltre alla consistente perdita finanziaria per le imprese direttamente toccate dai divieti, la limitazione dello scambio di beni attraverso il Brennero mette a rischio il commercio internazionale in Europa. Basti ricordare che il Brennero
è la rotta commerciale via terra più importante in assoluto per l’Italia e dunque anche per il Trentino-Alto Adige.
I divieti tirolesi hanno infatti comportato, come sottolineano le associazioni, anche una concorrenza distruttiva da parte del comparto dell’autotrasporto tirolese rispetto a quello della Regione Trentino-Alto Adige. I veicoli di un’azienda tirolese, per esempio, possono circolare liberamente nelle ore notturne con qualsiasi mezzo Euro 6, mentre i veicoli di un’azienda italiana nelle ore notturne non possono transitare con nessun mezzo a propulsione tradizionale.
“ Per raggiungere l’obiettivo del trasferimento modale è fondamentale un gioco di squadra dei vari Stati lungo il corridoio del Brennero finalizzato ad abolire gli ostacoli e a rendere la ferrovia finalmente più competitiva e performante”, hanno affermato le Camera di commercio di Bolzano e Trento. Divieti e misure unilaterali non sono in alcun modo in linea con questo approccio.
L' Austria tolga i divieti per i tir sul Brennero
Cronotachigrafo: Pubblicato il Decreto che disciplina omologazioni e autorizzazioni
Da l 6 maggio sarà in vigore il Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che disciplina le modalità di omologazione delle carte tachigrafiche e le autorizzazioni per le operazioni di montaggio e di intervento tecnico. Il Decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 aprile e abroga i precedenti decreti sulla stessa materia. Tra coloro che sono autorizzati alle operazioni tecniche, risultano anche le imprese di riparazione di veicoli nel settore meccanico, elettrico e meccatronico anche se, al fine di evitare conflitti di interesse, queste non possono operare su tachigrafi installati su mezzi di cui siano titolari le stesse oppure coloro appartenenti a persone giuridiche ad esse riconducibili.
I l decreto inoltre disciplina i requisiti dei Centri tecnici (art. 7), l’autorizzazione a durata biennale (art. 8) e il rinnovo dell’autorizzazione (art.9).
L’art. 17 disciplina le verifiche dei tachigrafi che hanno luogo almeno ogni due anni a decorrere dall’ultimo controllo e, comunque, dopo ogni eventuale intervento di riparazione, dopo ogni modifica del coefficiente caratteristico del veicolo/mezzo o della circonferenza effettiva degli pneumatici, dopo un periodo di ora UTC errata di oltre 20 minuti e dopo la modifica del VRN (numero di immatricolazione del veicolo).
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L’art.18 si occupa del trasferimento dei dati della memoria dell’apparecchio di controllo, prima della sostituzione o del ritiro dell’unità elettronica di bordo. Il Centro tecnico consegna i dati trasferiti all’azienda di autotrasporto, che ha effettuato l’ultimo blocco di registrazioni, su richiesta scritta di quest’ultima che viene formulata nelle seguenti modalità; consegna nelle mani del responsabile del Centro tecnico o di un suo delegato;
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attraverso invio a mezzo mail PEC; raccomandata con ricevuta di ritorno. L’art. 26, per concludere, indica una normativa transitoria per i Centri tecnici autorizzati in base alle normative previgenti. Per maggiore chiarezza, le autorizzazioni a operare sui tachigrafi analogici rilasciate prima del 6 maggio decadono automaticamente allo scadere del primo rinnovo biennale successivo all’entrata in vigore del nuovo DM. Per tutti gli altri casi, le autorizzazioni vanno a decadere una volta che sono trascorsi 18 mesi sempre dall’entrata in vigore del DM (novembre 2024).
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NOLEGGIO A BREVE E LUNGO TERMINE
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Autostrade per l'Italia, FREE TO X: Attivata sulla A9 la 60esima stazione di ricarica ad
Ép ossibile viaggiare da Como a Bari tutto in elettrico? La risposta è si. Ciò è stato reso possibile grazie alle 30 stazioni di ricarica Distribuite in modo omogeneo da Nord a Sud, presenti in A9, A1 e A16. F ree To X (società del gruppo Autostrade per l’Italia che si dedica allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità) è riuscita a raggiungere l'obbiettivo di posizionare 60, stazioni di ricarica ad alta potenza sulla propria rete. Nella giornata del 6 aprile, sono state attivate le colonnine di ricarica nell’area di servizio Lario Est sull’autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso. La nuova apertura sull’autostrada che unisce l’Italia con la Svizzera segue quelle di Sillaro Est e Ovest sulla A14 Bologna-Taranto a ridosso del casello di Castel San Pietro, che hanno rafforzato il piano lungo la A14 e facendo arrivare a 14 le aree di servizio attivate – 7 in direzione Sud e 7 in direzione Nord, queste nuove attivazioni permettono ai viaggiatori di andare da Nord a Sud in auto elettrica. I n totale le aree di servizio attive sono 30 nel Centro Nord e 30 nel Centro Sud, con una distanza media inferiore ai 100km
A questi punti, risulta essere sempre più vicino l'obbiettivo di attivare, secondo il piano nazionale, 100 aree di servizio entro l'estate 2023, oltre a quelle già attive, sono presenti altre 16 stazioni pronte per una prossima attivazione e altre 9 sono in fase di costruzione.
A rrivati all'attivazione delle 100 aree di servizio della rete ASPI , si riuscirà ad avere una distanza media tra un'area e l'altra di soli 50 km (arrivando così al pari all'interdistanza media europea e in linea con il regolamento europeo (Alternative Fuel Infrastructure Regulation – AFIR).
Le ricariche avverranno con energia totalmente green e le stazioni saranno in grado di erogare fino 300kW di potenza con tempi medi di ricarica di 15 – 20 minuti.
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Driverpeople opera in stretta collaborazione con Efficient Driving e il Master Trainer Marco Mazzocco
il nostro cer ello elabora dati a km/h, anche quando stiamo guidando o alu la complessità dell att del complessi meccanismi della mente capi e cosa succede quando arriva in quan tempo viene elabora e in possiamo cade e sono alcune delledialogo diretto con il let e au e po tafa ali! Allena e il ce ello ad esser più adeguata formazion possiamo di en e guida sempre impegna nell ambito della sidella formazione alla guida. Nel 2010 onda con lobiettivo di trasmettere kno -ho sulle didatticheinno ati Milani psicologo e mental trainer della Pattuglia aliana, Frecce Tricolori p esiden della Associazione Italiana di Analisi Modificazione del Compo tamen o di Association the ancement of Radical Behavior Analysis
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Siamo nati guidaperre?
Il nostro cervello alla guida, tra capacità di attenzione, tempi di reazione e trappole mentali
Marco Mazzocco P e azioni di Leonardo Milani Fabio Tosolin A cu a di Giulia eina
Stellantis-Politecnico di Torino : Al via sette progetti di mobilità sostenibile
Giovedì 6 aprile il Politecnico di Torino e Stellantis hanno rafforzato la loro partnership attraverso sette nuovi progetti, finanziati nell’ambito del protocollo d’intesa siglato a fine 2022. Hanno dato il via ai progetti sopracitati, il Chief Technology Officer (CTO) di Stellantis Ned Curic, il Rettore Guido Saracco e il vice rettore per le politiche interne Stefano Corgnati.
G li obbiettivi alla base sono quelli di rafforzare le attività di ricerca e sviluppo sui temi della mobilità, sostenibilità e dell’economia circolare.
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N on è da tralasciare che l'accordo 2022-2026 tra Stellantis e il Politecnico di Torino verte proprio su attività di ricerca che permetteranno di accelerare lo sviluppo di prodotti per la mobilità sos tenibile nel medio e lungo periodo. Scendendo maggiormente nello specifico, i progetti riguardano soluzioni per la mobilità a zero emissioni e la riduzione dell’impatto ambientale e vedranno il finanziamento di borse di dottorato e di tesi di laurea magistrale. Cinque dei sette progetti riguardano lo sviluppo di vetture ibride ed elettriche e si occuperanno di batterie innovative progettazione di pacchi batterie per nuovi veicoli, semiconduttori di nuova generazione per l’elettronica dei motori, accumulo dell’idrogeno per le vetture che utilizzano questo carburante e soluzioni per aumentare l’efficienza dei piccoli e medi veicoli per il delivery.
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Per quanto riguarda l’ambito della riduzione dell’impatto dell’intera filiera produttiva, dalle materie prime allo smaltimento degli scarti, i progetti saranno incentrati sulla cattura, l’accumulo e il
riutilizzo delle emissioni di CO2 e la definizione del Life Cycle Assestment (LCA) ottimale.
Per attuare tutto ciò, sono stati coinvolti più dipartimenti e Centri Interdipartimentali del Politecnico e tutti i progetti avranno un approccio fortemente interdisciplinare.
Il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ha ricordato: “La collaborazione con Stellantis si dimostra, come in passato, motore di uno sviluppo tecnologico essenziale per il nostro tessuto economico ed offre preziose opportunità di formazione ai nostri studenti preparandoli per le richieste del mercato. Grazie a questa sinergia i nostri inge-
gneri saranno formati per affrontare le sfide di una società che cambia sempre più velocemente”.
“Lavorare insieme ci rende più forti e creativi grazie alle eccellenze tecnologiche e umane su cui possono contare Stellantis e il Politecnico di Torino. Affrontare la complessità della mobilità di domani richiede infatti un approccio aperto e basato su un ecosistema collaborativo globale. Questo ci consente di far progredire le nostre conoscenze e trovare risposte innovative alle sfide di domani, a beneficio dei nostri clienti e della società in genere”, ha sottolineato il Chief Technology Officer di Stellantis Ned Curic.
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Veicoli ad elevata sostenibilità:
Terminata la fase di presentazione delle domande
Dal 15 marzo 2023 si è aperta la seconda finestra temporale per la prenotazione degli incentivi per l’acquisto di nuovi mezzi di trasporto ecologici previsti dal DM 18 novembre 2021, n. 461. L’agevolazione era dedicata ai soggetti che svolgono attività di autotrasporto per conto terzi. La scadenza entro la quale gli autotrasportatori hanno potuto fare domanda per
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gli incentivi concessi per l'acquisto di nuovi mezzi ecologici è stata il 28 aprile. Per questo secondo periodo di agevolazione sono stati stanziati 10 milioni di euro. Le spese ammissibili riguardavano l’acquisto di automezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa a metano CNG, ibrida (diesel/ elettrico) ed elettrica (full eletric) di massa pari o superiore a 3,5 Ton e fino a 7 Ton, e di
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RC
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2023
veicoli a trazione elettrica superiori a 7 Ton; automezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico), a metano CNG e LNG di massa complessiva superiore a 7 Ton.
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Le domande andavano inviate esclusivamente tramite PEC. Per essere informato sull’esito, sulle prossime opportunità e sottoporre quesiti ai nostri consulenti contattaci.
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Immatricolazione veicoli acquistati da un altro Paese Ue:
Aggiornate le regole
La Direzione Generale per la Motorizzazione ha aggiornato le regole per la nazionalizzazione di veicoli nuovi e usati (rimorchi inclusi) acquistati da un altro Paese Ue. Con la circolare, n. 9716 dello scorso 23 marzo, ha precisato che la nazionalizzazione di un veicolo prevede l’espletamento dei seguenti adempimenti: comunicazione al CED dei dati relativi all'acquisto, che dovrà avvenire entro 15 giorni (cd. “censimento”); eventuale visita e prova ex art. 75 CdS; richiesta all'UMC di rilascio o convalida del codice di immatricolazione o del numero di omologazione; verifiche nei sistemi informativi Eucaris e Schengen (SIS II); abilitazione all'immatricolazione da parte dell'UMC; la preconvalida del fascicolo digitale con rilascio del codice di immatricolazione; validazione da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avvenuto assolvimento degli obblighi IVA, oppure della sussistenza di una causa di esclusione. S i precisa che la nazionalizzazione dei veicoli comporta il rilascio del DU secondo le istruzioni operative già in uso. La circolare analizza ognuna di queste fasi preliminari all'imatricolazione, detta delle semplificazioni per snellire gli adempimenti degli UMC e ridurre i tempi di attesa da parte degli utenti. R elativamente ai veicoli con revisione scaduta, rispetto alle regole applicate in Italia, gli stessi vanno regolarizzati prima dell’immissione in circolazione presso un UMC o un Centro autorizzato ai sensi dell’art. 80 CdS. La revisione eseguita nel Paese di provenienza è attestata dalle Autorità estere competenti sulla carta di circolazione o da queste validata. Può essere contenuta in un separato documento rilasciato dalle medesime Autorità o sul certificato di revisione rilas ciato ai sensi della direttiva 2014/45/UE. In alternativa, si tiene conto dei dati relativi al controllo tecnico che siano riscontrabili sulla piattaforma Eucaris.
Relativamente ai veicoli incidentati e gravemente danneggiati, provenienti da altri Paesi della Ue, è degli UMC la competenza a svolgere la visita e prova.
Devono conformarsi all’analogo procedimento relativo alla revisione straordinaria a seguito di incidente stradale di cui all’art. 80, comma 7 del CdS. Con la richiesta di visita e prova è necessario allegare la dichiarazione dell’importatore o dell’acquirente a nome del quale il veico-
lo deve essere immatricolato, con la quale lo stesso dichiara di aver provveduto al ripristino della piena efficienza e funzionalità del veicolo attraverso un’officina di propria fiducia. Se la dichiarazione non può essere presentata, le operazioni devono eseguirsi presso un CPA.
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Investimenti rinnovo parco veicolare: Prorogati i termini rendicontazione
Co n il decreto direttoriale n. 127 del 22 marzo 2023, in riferimento al primo e al secondo periodo di incentivazione 2022, sono stati prorogati i termini per la rendicontazione relativa agli investimenti effettuati per l’acquisto di veicoli ecologici, di dispositivi innovativi che garantiscono sicurezza e risparmio energetico nonché di rimorchi e semirimorchi per il trasporto combinato strada-mare e strada-ferrovia e per il trasporto a temperatura controllata di cui al DM
n.459/2021 e relativi DD n.147/2022 e DD n.155/2022 (cd Investimenti VIII edizione):
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Q uesta proroga è stata necessaria, poiché, a causa della crisi di approvvigionamento delle materie prime ci sono stati dei ritardi nella produzione dei veicoli adibiti al trasporto merci . N el dettaglio elenc hiamo termini di rendicontazione:
D omanda primo periodo di incentivazione:
• Il termine del 1 aprile 2023 per la
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presentazione della rendicontazione relativa alle istanze di cui al primo periodo di incentivazione (2 maggio-10 giugno 2022) è prorogato al 1 settembre 2023.
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D omanda secondo periodo di incentivazione:
• Il termine del 1 settembre 2023 per la presentazione della rendicontazione relativa alle istanze di cui al secondo periodo di incentivazione (3 ottobre-16 novembre 2022) è prorogato al 31 dicembre 2023.
Formazione: imprese autotrasporto merci Firmato il decreto dei 5 milioni di euro per l’autotrasporto
Amarzo 2022 veniva pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Decreto ministeriale che disciplina le modalità di spesa delle risorse stanziate nel 2022 per la formazione nell’autotrasporto.
Le risorse sono state stanziate con il decreto firmato dal ministro Matteo Salvini il 28 marzo scorso e la cifra totale ammonta a 5 milioni di euro. Es se, sono da destinare a incentivare la formazione o l’aggiornamento professionale degli autotrasportatori su temi come gestione d’impresa, nuove tecnologie, sviluppo della competitività ed innalzamento del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro.
Do po un anno, il MIT, ha reso noto il decreto che stabilisce che le attività di formazione devono iniziare il 15
giugno 2023 e terminare entro il 30 novembre 2023, specificando però che le spese per la realizzazione del piano formativo sono ammesse prima delle date stabilite, a patto che siano sostenute dopo la data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
Sa rà possibile, da parte delle imprese, presentare solamente una domanda di accesso ai contributi (ciò vale anche se fa parte di un consorzio o di una cooperativa).
L’email a cui deve essere trasmessa la domanda è la seguente: dg.ssa@pec. mit.gov.it (essa fa riferimento alla Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto), e a Ram Spa, in qualità di soggetto attuatore, a questo indirizzo ram.formazione2023@pec.it, dal 17 aprile 2023 ed
entro il 16 maggio 2023.
Si ricorda che l’invio della domanda deve essere effettuato tramite posta elettronica certificata.
Il massimo del contributo erogabile è:
– 15.000 euro per le microimprese (che occupano meno di 10 unità);
– 50.000 euro per le piccole imprese (che occupano meno di 50 unità);
– 100.000 euro per le medie imprese (che occupano meno di 250 unità);
– 150.000 euro per le grandi imprese (con un numero di dipendenti pari o superiore a 250 unità).
E’ possibile ottenere, per le forme associate di imprese, un contributo pari alla somma dei contributi massimi riconoscibili alle imprese, associate al raggruppamento, che partecipano al piano formativo, con un tetto massimo di 300.000 euro.
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FNMA assume autisti: autobus
Costi patente a carico azienda e premio di 3.000 euro
FNM Autoservizi lancia un’offerta ai giovani di età compresa tra i 21 e 29 anni: uno stage retribuito a 600 euro al mese per 6 mesi durante il quale sarà possibile conseguire la patente D-E e CQC, aumentando così il valore della proposta formativa.
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Tutti i costi risultano essere a carico dell’azienda, inoltre essa, in seguito al superamento con esito positivo degli esami, e avendo ottenuto l’idoneità, offre l’assunzione a tempo indeterminato e un premio di ingresso di 3mila euro.
E ’ da specificare che ai nuovi assunti viene richiesto di sottoscrivere l’im pegno di restare in servizio presso FNMA per almeno tre anni e che il premio sarà corrisposto in tre diver se tranche, l’ultima al trentaseiesimo mese dall’assunzione. Un significati vo pacchetto welfare che comprende servizi per la salute, l’educazione dei figli, la formazione e il tempo libero affianca e completa la retribuzione per i nuovi autisti. Tutto questo nasce per cercare e for mare nuovi conducenti di autobus che lavoreranno sulle linee dell’azien
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OF INNOVATION
Gli automezzi si evolvono, cambiano energia e sono più sicuri. Un evento unico nel suo genere, dedicato a operatori del TPL e bus operator che potranno testare e confrontare i veicoli e le tecnologie più all’avanguardia.
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Difesa e "LETEXPO 2023":
La logistica militare tra sostenibilità ed innovazione tecnologica
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Pe r la p rima volta, quest’anno, anche l e Forze Armate Italiane hanno preso parte all’evento fieristico dedicato al trasporto intermodale e alla logistica sostenibile “LETEXPO 2023”, una manifestazione di caratura internazionale organizzata da ALIS Service (Associazione Logistica dell’Inter-modalità Sostenibile).
“ Verona Fiere” da sempre rappresenta l’interfaccia ideale dove imprese di trasporto stradale, marittimo, ferroviario e operatori delle diverse filiere logistiche si riuniscono e si confrontano secondo un format innovativo che unisce momenti di esposizione, formazione, approfondimento ed intrattenimento per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e all’ordine del giorno delle agende politico-istituzionali nazionali ed europee l’importanza strategica dello sviluppo dei trasporti e della logistica sostenibile. Per l’evento 2023, le nostre Forze Armate hanno allestito 6 aree tematiche dedicate al “Sostegno sanitario e veterinario delle Forze Armate”, “Proiezione delle Forze Armate”, “Trasporti intermodali”, “Mezzi Storici”, “Infopoint”, e “Area delle attività promozionali delle Forze Armate” esaltando così quegli aspetti della logistica militare che afferiscono al settore del procurement, dell’organizzazione, della ridondanza capacitiva, della complementarietà, della interoperabilità, e della resilienza interpretate con una accezione spiccatamente orientata alla risoluzione delle più diverse situazioni emergenziali. Numerosi visitatori hanno avuto modo di apprezzare e, in alcuni casi, anche testare gli assetti logistici messi a disposizione dalle unità specialistiche di Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri che hanno voluto rappresen-
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tare la vera dimensione della logistica militare quale garanzia di supporto e sostegno, sul territorio nazionale e di proiezione a più ampio spettro, degli interessi nazionali e della popolazione, anche in caso di emergenza. Gli assetti in esposizione hanno voluto testimoniare la continua evoluzione tecnologica della logistica della Difesa enfatizzandone, allo stesso tempo, la modernità e la funzionalità di alcuni sistemi d’avanguardia in piena sintonia proprio con lo spirito di “LETExpo 2023”. Le 6 aree tematiche hanno messo anche in risalto l’importanza dell’autonomia logistica delle Forze Armate che sono in grado di fronteggiare le esigenze più disparate non solo nelle operazioni militari all’estero ma anche in Patria per garantire il sostegno necessario alla popolazione civile in caso di pubbliche calamità o pubblica utilità come già accaduto in occasione dell’emergenza Covid – 19 e il recente sisma in Turchia e Siria. La capacità della logistica militare di poter essere completamente indipendente permette non solo di
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fornire un servizio tempestivo nei confronti della collettività ma anche di poter disporre di uno strumento che si adatta più facilmente per garantire risposte ad esigenze diverse sul territorio nazionale ed estero. L’autonomia logistica della Difesa e il carattere duale che contraddistingue gli impieghi delle Forze Armate sono anche sinonimo di pianificazione complessiva delle attività di sostegno logistico, con determinazione delle esigenze, integrazione e razionalizzazione delle risorse finalizzata al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità di piani e operazioni di difesa, di supporto umanitario e di mantenimento della pace, il tutto, attraverso processi continui di massimizzazione dei benefici e minimizzazione dei rischi. Durante le giornate della manifestazione le Forze Armate hanno avuto modo di esporre mezzi e assetti logistici di particolare rilievo per il trasporto intermodale e la logistica militare in generale come il Ponte Galleggiante Mobile (PGM) del Genio Pontieri impiegato anche in caso di Pubblica calamità o per il
movimento logistico nella aree di operazione essendo questo in grado sostenere il peso di un carro armato; la Camera Iperbarica Trasportabile degli Incursori di Marina (COMSUBIN), impiegata per le operazioni delle unità navali per la protezioni delle reti infrastrutturali critiche collocate sui fondali marini; il sistema di Rifornimento Campale (FARP) dell’Aeronautica Militare che permette di poter estendere l’autonomia logistica degli aeromobili ed elicotteri in condizioni geografiche ed ambientali poco permissive ed in fine l’Alfa Romeo Giulia dei Carabinieri spesso impiegata per i trasporti sanitari d’urgenza essendo questa in grado di coprire lunghe distanze in tempi brevi. Il successo dell’iniziativa ha ampiamente dimostrato come le Forze Armare e la Difesa in generale sono ad oggi un tassello fondamentale nell’intero quadro della sicurezza nazionale rappresentato non solo dalle Operazioni svolte fuori dal territorio nazionale ma anche dalle numerose e complesse attività che vedono quotidianamente impegnati i militari di terra, cielo e aria al servizio della collettività.
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ALIS: Bilancio conclusivo dell'edizione LetExpo 2023
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"Se già lo scorso anno eravamo rimasti molto soddisfatti della prima edizione di LETEXPO, quest’anno siamo ancora più orgogliosi per lo straordinario successo e per i risultati ottenuti nella seconda edizione appena conclusa, testimoniati da numeri importantissimi che hanno superato anche le più rosee aspettative. Le quattro intense giornate di LETEXPO 2023, la più grande ed innovativa fiera dedicata a trasporti, logistica e servizi alle imprese, ci hanno infatti consegnato un grande bilancio conclusivo: 5 padiglioni, 60.000 mq di spazio espositivo, 310 espositori, 80.000 visitatori, oltre 100 momenti di confronto tra conferenze, interviste, workshops ed iniziative sociali, 30 moderatori e 350 relatori tra i quali 8 Ministri, 9 Viceministri e Sottosegretari, 3 Presidenti di Commissioni parlamentari, 7 Parlamentari, 2 Eurodeputati, 6 Presidenti di Regione, il
Presidente dell’International Chamber of Shipping, il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di PortoGuardia Costiera e 14 Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale. Questi sono solo alcuni degli illustri ospiti intervenuti, senza dimenticare i numerosissimi imprenditori e manager delle più importanti aziende nazionali ed internazionali, nonché gli autorevoli rappresentanti degli enti di formazione e ricerca presenti e delle associazioni italiane ed europee operanti nel settore della logistica sostenibile. Quest’anno i nostri relatori si sono alternati su ben 3 palchi, che hanno rappresentato un ulteriore elemento di novità: “Casa ALIS” per le conferenze ed interviste istituzionali, “ALIS Hub” per i workshop organizzati in collaborazione con le aziende e con ALIS Academy e “ALIS Cafè” per dibattiti e confronti più informali su temi di massima attualità, come la sostenibilità,
l’innovazione e il mondo del lavoro”. Così il Presidente di ALIS Guido Grimaldi traccia il bilancio della seconda edizione di LETEXPO, svoltasi dall’8 all’11 marzo 2023 al polo fieristico di Verona ed inaugurata alla presenza del Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, delle istituzioni locali Luca Zaia (Presidente della Regione Veneto), Flavio Pasini (Presidente della Provincia di Verona) e Damiano Tommasi (Sindaco di Verona) e del Presidente di Veronafiere Federico Bricolo.
“Un altro aspetto che ci rende davvero fieri è rappresentato da ALIS Academy, con un’area triplicata rispetto allo scorso anno: oltre 30 tra scuole, ITS, Università ed altri enti di formazione in 1.200 mq di esposizione, più di 5.000 studenti e docenti da tutta Italia, numerosi momenti di interazione tra giovani ed imprese di logistica e società di risorse umane attraverso seminari, project work, testimo -
nianze manageriali, visite aziendali e veri colloqui di lavoro, oltre a dibattiti incentrati proprio su formazione ed occupazione e alla web radio “VoiceBookRadio” interamente gestita da giovani e dedicata proprio agli studenti”. “Abbiamo quindi cercato di valorizzare ulteriormente le persone, che rappresentano il nostro presente ed il nostro futuro, grazie all’Academy e grazie all’intero padiglione che, anche quest’anno, abbiamo voluto dedicare interamente ad “ALIS per il Sociale”, con attività sportive, esibizioni artistiche come quella della Squadra di ginnastica ritmica dell’Aeronautica Militare e, soprattutto, la partecipazione attiva di oltre 40 associazioni, fondazioni ed enti impegnati ogni giorno nella solidarietà, nel volontariato, nel terzo settore e nell’attenzione ai più bisognosi. Durante i quattro giorni - aggiunge Guido Grimaldi - abbiamo inoltre potuto apprezzare la vicinanza e
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sensibilità di testimonial di primo piano, tra cui il Sindaco ed ex calciatore Damiano Tommasi, l’allenatore e già Pallone d’Oro Fabio Cannavaro ed il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli”. “Vorrei inoltre sottolineare il valore aggiunto portato a LETEXPO dalla significativa presenza dello Stato Maggiore della Difesa che, oltre ad aver presentato una mostra itinerante dedicata ai crimini nazifascisti, ha previsto la testimonianza diretta di una rappresentanza dei gruppi sportivi delle Forze Armate nonché una meravigliosa esposizione di mezzi ed assetti logistici dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri a testimonianza della strategicità del comparto logistico anche in ambito militare”. “Rivolgo quindi ancora una volta un sentito ringraziamento ai visitatori, ai giovani, alle famiglie, agli operatori del settore e a tutti i relatori e moderatori
presenti, tra i quali Bruno Vespa, Monica Maggioni, Massimo Giletti, Nicola Porro, Maria Antonietta Spadorcia, Nunzia De Girolamo e Veronica Gentili. Siamo davvero lieti dell’attenzione mostrata nei confronti del nostro settore da tutte le Istituzioni intervenute, a partire dai Ministri Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci, Gilberto Pichetto Fratin, Adolfo Urso, Alessandra Locatelli, Daniela Santanchè e Antonio Tajani e dai Viceministri Vannia Gava, Edoardo Rixi, Galeazzo Bignami e Valentino Valentini. Il ringraziamento più grande - conclude il Presidente Grimaldi - va ai nostri Soci ALIS e a tutti gli espositori per l’entusiasmo mostrato e la fiducia riposta con sempre maggiore convinzione nel progetto di LETEXPO e va ovviamente a tutta la squadra organizzativa per aver lavorato con impegno e determinazione al fine di rendere possibile questo grande evento”.
Next Generation Mobility: Due giorni di appuntamenti
Terza edizione del Next Generation Mobility, il convegno sulla filiera della mo bilità patrocinato da federMobilità.
A Torino, presso il Centro Congressi Lingotto e in Live streaming, il 13 e il 14 giugno, due giornate di conferenze e incontri dove, start up, università e istituzioni avranno l’occasione di confrontarsi sulle innovazioni, su compliance e riforme del settore. Un'opportunità per tanti di accrescere le competenze professionali e il business. Con questo evento si vuole ribadire il ruolo strategico e nodale che la mobilità rappresenta per il raggiungimento degli obiettivi dettati dall’A-
genda 2030 delle Nazioni Unite, cercando di integrare temi chiave della mobilità di oggi e di domani, non a caso il titolo di questa edizione sarà the Green Challenge.
Sono attesissime due conferenze:
- Conferenza Nazionale su Urban Air Mobility e Advanced Air Mobility: i droni sono il simbolo di una nuova mobilità, oggi è possibile la mobilità aerea urbana a corto raggio, ma con i nuovi sistemi è possibile consentire il trasporto di pesi superiori su tratte più lunghe,e partendo da questa idea, si è dato il via al concetto di Advanced Air Mobility. Le aziende logistiche in questi anni
stanno pianificando corridoi aerei di collegamento serviti da droni, quello a cui si vuole puntare però non è solo questo, ma anche al trasporto di persone
- Conferenza Nazionale sull’Idrogeno e gli e-fuels: il settore dei trasporti produce il 27% delle emissioni di gas serra (nell'Unione Europea), dal 2020, dopo la firma dell' European Sustainable and Smart Mobility Strategy, la Commissione Europea, punta alla decarbonizzazione L’idrogeno è considerato una delle soluzioni, per questo la potenzialità dell'idrogeno sarà proprio uno dei temi principali trattati nella conferenza.
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13-14 GIUGNO 2023
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TORINO
THE GREEN CHALLENGE
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Controlli verso le imprese di autotrasporto: Ecco quelli da effettuare nel 2023
Èst ato determinato anche per quest’anno il numero minimo di controlli che l'Italia deve garantire sulle imprese di autotrasporto (merci e persone) che esercitano con veicoli muniti di tachigrafo, sulla base dei dati inerenti i giorni di lavoro che ciascun conducente deve assicurare nel periodo di riferimento e le immatricolazioni dei veicoli interessati.
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U na circolare del 16 marzo della Dire -
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zione Centrale del Ministero dell’Interno, specifica che il MIT ha determinato i controlli complessivi da effettuare nel 2023 in 4.317.588 giornate lavorative, tenuto conto che: i l numero totale di veicoli di tutte le categorie di trasporti soggette a cronotachigrafo, risulta pari a 719.593. Di questi, secondo i dati MIT aggiornati a gennaio di quest’anno, 376.835 sono adibiti al trasporto merci su strada per conto di terzi;
i l numero di giorni di lavoro riferiti a ciascun conducente dei veicoli in esame, è pari a 200; i l controllo minimo da garantire nel 2023 secondo la direttiva 2006/22/ CEE, ammonta al 3% del totale dei giorni lavorati.
I l 30% almeno dei controlli spetta a tutte le forze di polizia e avverrà su strada mentre almeno il 50% avverrà nei locali delle imprese, da parte dell’Ispettorato del Lavoro.
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Al via il piano straordinario: Monitoraggio di ponti e viadotti
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Matteo Salvini ha incontrato il 7 marzo scorso nella sede Anas di via Marsala, l’amministratore delegato Aldo Isi, il direttore operativo Matteo Castiglioni e il direttore Technology, Innovation & Digital Spoke Mauro Giancaspro, i quali hanno illustrato il programma di monitoraggio delle opere d’arte di Anas. Si tratta di un progetto da 275 milioni, finanziati dal PNRR/PNC, che prevede l’installazione
di un sistema di monitoraggio dinamico entro il 2026 su 1.000 ponti e viadotti dislocati su tutto il territorio nazionale. Il piano prevede il controllo a distanza e la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali in modo strutturale e attraverso un processo da remoto. La Piattaforma SHM (Structural Health Monitoring) di Anas, oggi utilizzata in fase sperimentale su un campione di 40 opere, attraverso gli algoritmi di analisi modale, sviluppati in collaborazione con un Consorzio universitario composto dal
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Politecnico di Milano e dalle Università di Padova e di Perugia, consentirà di monitorare in tempo reale lo stato di salute di ponti e viadotti e l’eventuale necessità di interventi in relazione sia alla vetustà delle opere e alle loro caratteristiche tecniche sia in relazione al territorio in cui si trovano ( es aree a rischio idrogeologico) Nel corso dell’incontro è stato presentato il Team multidisciplinare di Anas composto da ingegneri civili e informatici delle unità organizzative Ponti, Viadotti e Gallerie e Vertical Solutions Product Owner.
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LA VOCE DELL’ AUTOTRASPORTATORE
TN TRASPORTONOTIZIE, in collaborazione con ASSOTRASPORTI®, dà la parola a chi vive ogni giorno sulla propria pelle le problematiche del settore trasporto merci.
Diamo meritato spazio a voi autotrasportatori, con l’auspicio di destare l’interesse delle istituzioni
IN QUESTO NUMERO DIAMO VOCE AD ALESSANDRO ZUCCHI , TITOLARE DELLA TIBURTINA INERTI SRLS: “TRA PROBELMATICHE E SPERANZE PER IL FUTURO”.
Buongiorno, mi chiamo Alessandro Zucchi e sono titolare della Tiburtina Inerti Srls , ditta che opera nel settore dei trasporti conto terzi ,vend ita e fornitura di materiali inerti, sita in Guidonia Montecelio (Roma); conduco l'azienda con mio padre, che è operativo nel settore dal 1978, e con un collaboratore nostro dipendente.
Si può dire che sia cresciuto a pane e camion, come si usa dire, poichè già all'età di 14 anni aiutavo mio padre in quello che poi sarebbe diventato il mio lavoro. Crescendo ho capito che questo lavoro, forse più di altri, non lo si fa senza una forte passione dentro, che ti spinge ad andare avanti nonostante tutte le difficoltà che dobbiamo quotidianamente affrontare e tutti gli aspetti che non vanno in questo settore.
Credo che la nostra sia una delle categorie meno tutelate in Italia, anche se paradossalmente senza autotrasporto il nostro paese sarebbe al collasso, essendo una delle colonne su cui si basa la nostra economia. Basti pensare ai continui rincari del gasolio e dei pedaggi autostradali - tralasciando volutamente
di citare le condizioni di molte autostrade con continui cantieri aperti: secondo il mio parere dovrebbero essere istituite delle agevolazioni rivolte ai professionisti iscritti al nostro albo, almeno per quanto riguarda il prezzo dei carburanti.
Alla stessa stregua del settore agricoltura, dove il gasolio ha un prezzo riservato molto inferiore, ed è usato per lo svolgimento di un’attività professionale proprio come nell’autotrasporto.
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Un altro problema che ho riscontrato negli anni, è la concorrenza spietata tra noi colleghi, dove invece di essere coesi e uniti facciamo il gioco al ribasso e gli unici che ci guadagnano sono i produttori, lasciandoci combattere una vera guerra tra poveri.
Tutta la nostra categoria dovrebbe lavorare e unirsi per ottenere delle tabelle nazionali, o quanto meno regionali, di tariffe minime applicabili, con sanzioni severe o cancellazioni dall’albo per chi non le rispetta.
Un fattore tra tutti molto importante da considerare è quello della viabilità, che condiziona inevitabilmente il nostro operato durante il giorno, soprattutto qui a Roma e provin-
cia ma anche in molte altre città. Un’altra nota dolente sono gli eterni cantieri stradali, che dovrebbero migliorare la viabilità e invece la ostacolano inesorabilmente, perché hanno una lunghissima durata e provocano incidenti, che sono purtroppo all'ordine del giorno nella mia zona, allungando i nostri tempi di lavoro e soprattutto il carico di stress. Da considerare inoltre il problema della qualità del manto stradale del nostro territorio, pieno di buche enormi che porta danni materiali ai veicoli e conseguenti perdite economiche. Mi rendo conto che ad oggi un giovane che voglia intraprendere questo tipo di attività da zero, sia molto combattuto ma soprattutto poco incentivato dallo Stato, che così facendo favorisce l’eliminazione totale della nostra categoria di piccoli padroncini, dimenticando che siamo stati, e ci piacerebbe continuare ad essere, una colonna portante del paese. Nella speranza che il mio pensiero sia comune a molti altri che come me vivono di questo e che sperano che le cose possano cambiare, vi saluto augurandovi buona strada!
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I NOSTRI CONSULENTI AL TUO SERVIZIO
TN TRASPORTONOTIZIE, in collaborazione con DG CONSULTING s.c., si avvale e mette a disposizione una squadra di consulenti di assoluto livello.
Consulente per la sicurezza delle merci pericolose ADR, gestione rifiuti e ambiente. Titolare di agenzia di pratiche amministrative dal 2007.
AGGIORNAMENTO DELL’ADR 2023 (ACCORD DANGEREUSE ROUTIERS)
Il consulente ADR nell’edizione del 2023 è una figura obbligatoria da gennaio per il traffico internazionale e da giugno per il traffico nazionale, favorisce l’ottimizzazione dei processi aziendali. Possiede le capacità e gli strumenti per individuare ed evidenziare a priori i possibili rischi di incidente, e per valutare la serietà delle conseguenze. È in grado di proporre le soluzioni ideali per mitigare i rischi con interventi concreti e mirati dal punto di vista tecnico e gestionale. L’operato del consulente in azienda favorisce, inoltre, la gestione regolare dei trasporti su strada. Il contributo del consulente si esplicita, oltre che a livello operativo, anche dal punto di vista formale e burocratico, in relazione al rispetto di tutti gli adempimenti e al mantenimento delle relazioni con le pubbliche autorità. Per questi motivi, è fondamentale che questo soggetto venga inserito in tutti i processi aziendali connessi con le attività di trasporto, carico e scarico delle merci pericolose effettuate dall’impresa, al fine di poterli esaminare, analizzare e migliorare insieme, nel rispetto della normativa.
" Diventare DGSA richiede una passione specifica, passione per i trasporti e per la logistica, una passione specifica per la chimica, la fisica e le
merci pericolose, una mentalità ingegneristica!"
M i è stato chiesto quali sono nello specifico gli aggiornamenti relativi all’ADR 2023, sono divisi per capitolo.
C apitolo 1.1 Campo d’applicazione e applicabilità
- Aggiornamento della tabella 1.1.3.6 sulle Esenzioni concernenti le quantità trasportate per unità di trasporto definizioni, con la modifica delle materie della categoria 2.
- Nuovi paragrafi all’1.1.4.7 sui recipienti a pressione ricaricabili autorizzati dal Dipartimento di trasporti degli Stati Uniti d’America.
C apitolo 1.2.1 Definizioni
- Aggiornamento con delle nuove definizioni come “Involucro del recipiente a pressione” e “Materiale plastico riciclato” e modifica di alcune definizioni già presenti come “Recipiente a pressione”, “Pacco bombole”, “Chiusura”, “Equipaggiamento di servizio”.
C apitolo 1.6 Misure transitorie
- Sono state eliminate alcune delle misure transitorie in quanto scadute e sono state aggiunte alcune misure sui recipienti a pressione della classe 2 e sui container-cisterna.
- per quanto riguarda i veicoli sono state aggiunte delle nuove misure transitorie in merito all’utilizzo dei mezzi tipo EX/III e FL.
C apitolo 3.2 Lista delle merci pericolose
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- Eliminazione del Numero ONU 1169 (ESTRATTI, AROMATICI, LIQUIDI) della classe 3;
- Cambio classe del Numero ONU 1891 (BROMURO DI ETILE), prima classe
6.1 ora classe 3 ed etichette 3 + 6.1;
- Possibilità di trasportare alla rinfusa gli imballaggi dimessi, vuoti, non ripuliti (ONU 3509), anche in veicoli telonati, containers telonati o containers per il trasporto alla rinfusa telonati (disposizione speciale VC1); Tale possibilità era già compresa nell’Accordo Multilaterale M329;
- Nuovo numero ONU 3550 (COBALTO DIIDROSSIDO IN POLVERE) della classe 6.1.
C apitolo 3.3 Disposizioni speciali applicabili ad alcune materie o oggetti
- Modifica di alcune disposizioni speciali come 119 e 291, con l’aggiunta di una nota sulle pompe di calore, 295 sull’applicazione agli estintori portatili, 363 sulla segnaletica di motori e macchine di una certa capacità, 389 inerenti le batterie al litio ionico o alle batterie al litio metallico e 663 con le specifiche nelle Disposizioni speciali sul trasporto degli imballaggi, dismessi, vuoti non ripuliti che presentano residui della classe 5.1;
- Nuove disposizioni speciali come la 396 relativa agli oggetti grandi e robusti che possono essere trasportati collegati con bombole di gas a certe condizioni e la 676 per il trasporto di
CRESO SCAPOLAN CONSULENTE ADRcolli contenenti materie soggette a polimerizzazione.
C apitolo 4.1 Utilizzo di imballaggi
- Nuova tabella con criteri di costruzione delle ch iusure degli imballaggi della classe 2.
Capitolo 5.2 Marcatura ed etichettatura
- Modifica marchio dei colli contenenti pile o batterie al litio, togliendo la posizione per il numero di telefono per ulteriori informazioni:
Capitolo 5.4 Documentazione
- Semplificazione nella gestione dei rifiuti (chiarimento anche ai fini dell’applicazione dell’Accordo Multilaterale M329), inerente al peso stimato. Tale stima non è ammessa in caso di esenzione “parziale” ai sensi dell’1.1.3.6. Nel caso di stima del peso del rifiuto, deve essere indicato nel documento “QUANTITA’ STIMATA IN CONFORMITA’ AL 5.4.1.1.3.2”.
Capitolo 6.2 Costruzione e prove di recipienti a pressione
- Nuovi paragrafi con dettagli delle valutazioni e approvazioni dei recipienti a pressione, in particolare per quanto riguarda gli involucri dei recipienti a pressione.
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Capitolo 6.5 Costruzione e prove IBC
- Nuove indicazioni sulla marcatura addizionale degli IBC fabbricati con materiale plastico riciclato.
Capitolo 6.8 Equipaggiamenti delle cisterne
- Obbligo d’installazione delle valvole di sicurezza sulle cisterne destinate al trasporto di gas liquefatti (non obbligatorio per le cisterne destinate al trasporto di gas compressi, gas liquefatti non infiammabili o gas disciolti). Le valvole di sicurezza, se installate devono soddisfare i requisiti da 6.8.3.2.9.1 a 6.8.3.2.9.5.
- Nuova marcatura da applicare sulle cisterne quando munite di valvola di sicurezza con le relative misure:
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Capitolo 6.9 Progettazione, ispezione, prove cisterne mobili
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- Revisione sulla progettazione, costruzione, ispezione e prove delle cisterne mobili in materia plastica rinforzata di fibre (FRP);
Capitolo 6.13 Progettazione, costruzione, prove cisterne fisse e smontabili
- Nuovo capitolo sulla progettazione, costruzione, equipaggiamento, approvazione, prove e marcatura delle cisterne fisse e smontabili in materia plastica rinforzata di fibre (FRP).
Capitolo 7.2 Disposizioni concernenti il trasporto in colli
- Nuova Disposizione V15, relativa al trasporto degli IBC in veicoli chiusi o in contenitori chiusi.
Capitolo 7.5 Disposizioni relative al carico, allo scarico e alla movimentazione
- Modifica con delle indicazioni specifiche sui componenti strutturali dell’unità di carico da verificare previamente al carico della merce.
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Capitolo 9.2 Prescrizioni relative alla costruzione dei veicoli
- Nuove indicazioni sul gruppo di propulsore elettrico, applicabile anche ai veicoli ibridi e la relativa prevenzione dei rischi di incendio.
AVV. DAVIDE CALVI LEGALE
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Svolge la professione di avvocato dall’anno 2002. Dal 2004 al 2005 è stato consulente per il Ministro delle Riforme Istituzionali. Dal 2008 al 2011 è stato consulente per il Ministro della Semplificazione Normativa direttamente alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
CONTROLLO ELETTRONICO DEL CARICO
Lo strum ento per il controllo del traffico pesante sulle strade è sempre più diffuso. Il progetto è stato sviluppato in comune da Autostrade per l'Italia e la Polizia Stradale. Il controllo elettronico del peso è nato dalla considerazione che il problema del carico eccessivo dei mezzi pesanti è uno delle questioni più importanti per la sicurezza sulle grandi arterie. Abbiamo ancora negli archivi della memoria i tanti incidenti in cui sono stati protagonisti i “giganti” del traffico e spesso una causa di questi episodi è senza dubbio la massa eccessiva che mette in difficoltà l’intero sistema di sicurezza del mezzo. La grande energia cinetica sprigionata da una massa superire a quella normalmente “sopportata” dal mezzo incide con un aumento dello spazio di frenata e grosse difficoltà nella gestione della guida che diventa pericolosa. Il progetto sviluppato da Autostrade per l’Italia e Polizia Stradale, prende spunto dai Tutor già in uso sulle arterie italiane e che controllano la velocità dei mezzi in transito. Opportuni ulteriori accorgimenti e particolari rilevazioni fanno sì che con l’innovativo Tutor Overload (sovraccarico) sia possibile rilevare il peso dei camion in movimento.
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Vediamo come funziona. Sono stati installati quattro sensori sull’asfalto di ogni corsia di marcia che riescono a decifrare la classe del veicolo, il numero di assi, la velocità e il peso. Le telecamere poste su un portale riescono invece ad inviare immagini digitali di buona risoluzione ad un portatile della Polizia Stradale tramite la rete UMTS. La pattuglia della Polizia Stradale riceverà sul computer le immagini del veicolo, i dati essenziali come peso e velocità e anche il tempo stimato di arrivo così da poter procedere con il fermo per la pesatura statica e gli eventuali adempimenti del caso.
Allo stato attuale, infatti, le infrazioni previste dal Codice della Strada per peso oltre i limiti possono essere sanzionate solo se la pesatura viene effettuata con il mezzo fermo su una postazione statica omologata. La novità del progetto sta quindi nell'affiancare a una postazione di pesatura statica, un'altra dinamica, l’Overload Tutor appunto, in grado di pesare i mezzi in movimento, posizionandola lungo l'autostrada circa 10 km prima dell'area di sosta dove è presente la pesa per il controllo statico. Il sistema segnala alla pattuglia solo i mezzi sovraccarichi e porta ad un miglioramento del servizio con minore
perdita di tempo e maggiore incisività nel controllo ed ha come fine quello di agire sul fronte della sicurezza a favore di tutti gli utenti, compresi gli autotrasportatori, con l'obiettivo di modificare e prevenire comportamenti di guida non corretti.
Il progetto “Overload Tutor” ha trovato il supporto del Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori, del Codacons, e degli altri Componenti della Consulta per la Sicurezza e Qualità del Servizio Asaps, Adoc, Federconsumatori, Adusbef, Adiconsum, Rai Isoradio e Quattroruote.
Con riferimento a profili di legittimità della contestazione scaturente da un accertamento positivo allo stato pare che l'unica difesa per l'Autotrasportatore sia la prova della mancata segnalazione del dispositivo che è la stessa censura che si muove nei confronti del tutor volto alla rilevazione della velocità media. Ben vengano dispositivi che aumentano la sicurezza stradale a vantaggio di tutti gli utenti ma a ciò si deve accompagnare lo stesso rigore per la sicurezza delle infrastrutture. Un controllo elettronico delle stesse sarebbe auspicabile da parte dei concessionari con lo stesso rigore applicato agli utenti delle autostrade. Da un riequilibrio del sistema avrebbero vantaggi in termini di sicurezza tutti gli utenti della strada.
Focus: qui Emilia-Romagna
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L’Emilia-Romagna punta sulla ferrovia per ridurre l’inquinamento e rafforzare la sicurezza stradale
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Il trasporto delle merci? In Emilia-Romagna pronto un bando da 6,4 milioni di euro e sceglie la ferrovia perché più ecologica e sostenibile. La Regione mette a disposizione 6,4 milioni di euro, di cui il 10 percento sarà riservato anche al trasporto fluviale e fluviomarittimo. Fondi che verranno indirizzati agli operatori del trasporto multimodale e alle aziende logistiche per il triennio 2023-25. Gli incentivi saranno su base chilometrica, fino a un massimo di 120 km, solo se percorsi nel territorio regionale, al fine di promuovere il trasporto ferroviario di corto raggio nel proprio territorio. I beneficiari saranno le aziende di logistica e gli operatori del trasporto multimodale anche sotto forma di consorzi o cooperative, regolarmente co -
stituiti e con sede legale in uno degli Stati membri dell'Ue, nonché le imprese con sede legale nei Paesi che fanno parte dello Spazio economico europeo e/o dell'Associazione europea di libero scambio.
L’importo massimo del contributo annuale che potrà essere assegnato ad ogni impresa beneficiaria, per tutti i servizi ammessi a contributo, sarà di 180mila euro per il ferroviario, mentre per il fluviale e fluviomarittimo sarà di 200mila euro per il triennio 2023-25.
Con questo bando la Regione Emilia-Romagna prevede di trasferire dalle strade alla ferrovia quasi 5 milioni di tonnellate di merci pari a quasi 180mila mezzi pesanti diesel Euro 5, con un risparmio di emissioni di circa 37mila tonnellate di CO2 equiva -
lenti e 1.900 chilogrammi di PM in tre anni, considerando inoltre i vantaggi del ferro sulla gomma, dove trasportare merci ha un costo esterno 21 volte più elevato rispetto al trasporto ferroviario e provoca un consumo di energia primaria di 2,5 volte superiore al trasporto su ferro, a parità di tonnellate movimentate. Il bando regionale per il sostegno all’incremento del traffico merci con modalità ‘green’, prevede la realizzazione di servizi aggiuntivi che, trasferendo quote di traffico merci dalla gomma alla ferrovia, e in piccola parte a quella fluviale e fluviomarittima, consentiranno quindi da un lato di proseguire nelle politiche di riduzione dell’inquinamento ambientale e dall’altro di rafforzare la sicurezza stradale. La vicepresidente con
delega alla Transizione ecologica e contrasto al cambiamento climatico, Irene Priolo, e l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Andrea Corsini intendono con questo provvedimento incentivare soluzioni ecosostenibili per il trasporto delle merci e contribuire nel contempo alla riduzione dell’inquinamento nella regione e la promozione di un sistema economicamente vantaggioso per le imprese. L’obiettivo, in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima, è infatti quello di mantenere un equilibrio tra crescita e ambiente in ogni azione o provvedimento regionale. Attraverso questo bando sarà possibile quindi contribuire a sostenere un settore importante dell’economia, e diffondere buone pratiche per l’intero territorio emiliano-romagnolo.
Focus: qui Liguria e Toscana
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Genova e Firenze Visita dei deputati della commissione trasporti in Italia
Tre giorni di visite tra Genova e Firenze da parte di una delegazione, guidata dalla presidente Karima Delli e composta da 10 membri della commissione per i trasporti e il turismo (TRAN).
Le visite, ai capoluoghi di Liguria e Toscana, serviranno per fare il punto sullo sviluppo dei progetti di rilevanza europea che riguardano le due regioni.
Nei primi due giorni la delegazione si occuperà di Genova, i punti principali saranno la riprogettazione della logistica della città, la realizzazione dei grandi progetti per eliminare le strozzature e rafforzare la posizione della città come porta di accesso internazionale, in un'ottica di sviluppo sostenibile. Nel dettaglio la delegazione incontrerà le autorità locali e visiteranno il sito del progetto Terzo Valico dei Giovi e il porto, che è uno dei principali corridoi della rete di trasporto transeuropea Reno-Alpi che collega lo scalo portuale del capoluogo ligure ai princi-
pali porti del Mare del Nord in Belgio e nei Paesi Bassi. Questa la dichiarazione della presidente Delli, al termine della visita in Liguria: “Il porto di Genova non è solo un porto merci e passeggeri ma un punto di connessione tra culture. Questa città è veramente impressionante: è la porta del sud dell’Europa e deve farsi anche portavoce delle ambizioni europee dal punto di vista climatico e dell’equità sociale e soprattutto per quanto concerne un’apertura verso il Mar Mediterraneo”.
L'ultimo giorno di visite è stato dedicato alla toscana, dove i temi principali da trattare sono quelli dell'intermodalità, della sostenibilità e della decarbonizzazione su terra e aria e dell'impatto del turismo sulle città e i sistemi di trasporto. In particolare, gli eurodeputati si sono recati a Pistoia e Firenze, nella prima città sarà focus d'interesse lo stabilimento ferroviario Hitachi, che produce treni innovativi ad alta velocità, nella seconda, l'areoporto.
Volete segnalarci notizie o eventi locali che coinvolgono l’autotrasporto?
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"Siamo nell'aeroporto di una delle più belle città del mondo – ha sottolineato la presidente della commissione TRAN da Firenze - e quindi non possiamo non interessarci anche al ruolo dello scalo nella gestione del turismo. Siamo la commissione della mobilità e la mobilità dev'essere durabile e accessibile. Su questi aspetti Firenze deve dimostrare di essere sinonimo di futuro". «Nonostante i notevoli ritardi nel suo completamentoha affermato Karima Delli in vista della visita in Italia - la TEN-T fornisce un contributo essenziale al raggiungimento dell'obiettivo politico dell'UE da un punto di vista economico, sociale e ambientale. La possibilità di visitare un nodo strategico della mobilità intermodale, il suo porto e le opere del Terzo Valico,
rende la missione di questa delegazione a Genova un'opportunità unica per la nostra commissione di acquisire una conoscenza diretta delle sfide che affrontiamo per avere una mobilità più efficiente e sostenibile. La visita allo stabilimento ferroviario Hitachi e all'aeroporto di Firenze ci fornirà esempi degli investimenti tecnologici necessari per la decarbonizzazione dei trasporti». Hanno partecipato alla missione altri nove eurodeputati: Marian Jean Marinescu (PPE, RO), Massimiliano Salini (PPE, IT), Josianne Cutajar (S&D, MT), José Ramón Bauzá Díaz (Renew, ES), Nicola Danti (Renew, IT), Bergur Løkke Rasmussen (Renew, DK), Marco Campomenosi (ID, IT), Carlo Fidanza (ECR, IT) e Roberts Zile (ECR, LV)
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Focus: qui Piemonte
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Autostrada Asti-Cuneo: Apertura del lotto 2.6b e annunciato il via libera per il 2.6a
In data 3 aprile, alla presenza del il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e alcune delle principali istituzioni locali, fra le quali Assotrasporti e ACIT, è stato aperto il tratto b del lotto 2.6 dell’autostrada Asti-Cuneo, 4,8 chilometri che connettono la tangenziale di Alba allo svincolo di Alba Ovest in prossimità dell’ospedale di “Michele e Pietro Ferrero”. E ’ stato proprio il vice -
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premier, ad annunciare il via libera arrivato dal Ministero della Cultura, un dossier di 38 pagine con l’autorizzazione e 31 prescrizioni da seguire per la realizzazione del lotto 2.6a in modo da completare gli ultimi chilometri di autostrada (in questo modo sarà possibile unire Verduno al tratto interrotto nel comune di Cherasco).
L’obiettivo finale a cui si auspica è di terminare i lavori entro il 2024, una storia interminabile, in quanto l’autorizzazione
per il progetto dell’autostrada è datata 27 settembre 1990, il primo tratto è stato ultimato nel 2005. La tratta è gratuita fino al termine dei lavori e per chi deve raggiungere l’ospedale non vi sarà pedaggio grazie a un sistema che riconoscerà in automatico il passaggio legato all’accesso alla struttura ospedaliera. U mberto Tosoni, Amministratore Delegato del Gruppo ASTM, ha commentato: “Aprire al traffico il primo lotto di completamento della Asti-Cuneo è
un momento importante per la comunità e per tutto il paese. Ci aiuterà a connettere le città e il territorio, consentendo alle persone di risparmiare tempo e alle imprese di essere più competitive. L’ultimazione di questa prima parte di lavori – ha continuato l’Ing. Tosoni, – è stata resa possibile da una straordinaria sinergia pubblico – privato e dall’impegno delle nostre persone che hanno lavorato incessantemente su questo progetto. Ora siamo pronti a partire a testa bassa con i
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