Il Poligrafico, n. 211, 2022

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N. 211 OTTOBRE NOVEMBRE 2022 Stratego Group 20054 Segrate (MI) via Cassanese 224 Euro 9,90
STAMPA E NUOVI MEDIA NELL’ERA DIGITALE

Giornale della stampa

Pubblicitario Estate 2022

Il peggior incubo energetico d'Europa minaccia l'industria della stampa.

La crisi del gas dell'UE potrebbe portare alla chiusura delle tipografie che utilizzano forni a gas. Questa è una possibilità reale. Esiste una valida alternativa per gli stampatori europei.

È stata disponibile da un'azienda da circa un decennio.

Abbiamo eseguito più retrofit di macchine rotative offset a bobina da forno a gas a LED-UV più di chiunque altro. L'esperienza conta.

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*Bloomberg©, online edition, July 14th, 2022 #convert2LEDUV

Bella,

EDITORIALE

Bella, Stampa! 8

NEWS ATTUALITÀ

Primo piano 10 Fornitori 12

Aziende grafiche 16 Istituzioni 18

SCENARI

Cybersecurity: come tutelare manifattura e stampa 3D 20 Stampare... la bellezza! 33 Fatturazione elettronica: Italia capofila di un sistema virtuoso 48

TECNOLOGIA

Speciale Nobilitazione 23 ALPHAJet, come nessun’altra al mondo 27

L’identità digitale di Heidelberg 30 Scodix, una grande famiglia per la nobilitazione digitale 32

INCHIESTA

L’eccellenza della stampa Made in Italy, antidoto contro la crisi 41

ANALISI

Strategia di crescita? Merging & acquisition 50

RUBRICA

Sexy Brand – Identità estetica 56

PROTAGONISTI

Tiziano Galuppo, presidente dell’Unione GCT di Milano 58

SPECIALE

Fashion First 69 Una nuova moda è possibile 70

FORMAZIONE

Convegno Nazionale ENIP-GCT delle Scuole Grafiche e Cartotecniche 88

PRINT CONNECTION

Comunicazioni dalle aziende 82

L’OPINIONE DI… Sergio Facchini La qualità vince sempre 90

Per inviare inviti alla redazione per conferenze o eventi, scrivere a inviti.redazione@strategogroup.net

Ogni edizione del Poligrafico propone una tematica monografica ad ampio respiro sviluppata per catalizzare le competenze di tutta la filiera sulle direttrici di sviluppo fondamentali per l’economia del comparto. Per il prossimo numero il tema sarà: PRINTING 5.0

R.E.A. Milano n. 1190227

Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85

Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Stratego Group srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Enrico Barboglio (enrico.barboglio@strategogroup.net - via Cassanese 224Segrate (Milano) - tel. 0249534500 - fax 0226951006). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

ABBONAMENTI

Numeri arretrati: 15 euro cad. copia.

Direttore responsabile ENRICO BARBOGLIO enrico.barboglio@strategogroup.net

Redazione ALEXIA RIZZI alexia.rizzi@strategogroup.net

Hanno collaborato a questo numero: DAVIDE BIANCOROSSO, VALENTINA CARNEVALI, CRISTINA CORTELLEZZI, SERGIO FACCHINI, ACHILLE PEREGO, MICHELA PIBIRI, STEFANO PORTOLANI, CATERINA PUCCI, FABRIZIO SALMI, FEDERICO SAPORITI, FRANCESCA SASSOLI, FEDERICO ZECCHINI

Pubblicità MAURO TIRONI DEBORAH FERRARI LEONARDO VENTURI sales@strategogroup.net tel. 02.49534500

Ufficio abbonamenti abbonamenti@strategogroup.net tel. 02.49534500

Progetto grafico e impaginazione CRISTINA MASCHERPA

Editore STRATEGO GROUP srl

Via Cassanese 224 Centro Direzionale MilanoOltre 20054 Segrate MI tel. 02.49534500 www.stampamedia.net

Stampa PressUP - Nepi (VT) www.pressup.it

Copertina Progetto CRISTINA MASCHERPA Carta myBohème Design Candido 350 g di myCordenons www.mycordenons.com

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Stampa!
Ufficiale associazione tecnici arti grafiche italia ITALIA l Pol graf co è la r v sta tal ana del gruPPo eurograPh c Press www eurograPh cPress com EURO GRAPHIC PRESS
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n.211
20 27 40 33 23 69

Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria

4IT Group 89

ABC Cartotecnica OK 59

Abergel Edmond 27

Acimga 18,88

Adario Mauro 38

Adobe 14

Agfa 17,74,81

AIMSC 88

Albertini Emilio 89

Alf Creative Agency 36

All4Labels 11

Andrich Peter 18

Antiga Silvio 46

Antonio Sada & Figli 10

ARGI 18,66,88

Arlon 87

Art Lab 74

Aslan 87

Assa Studio 79

Assografici 18,58,88

Athena 33

ATIF 18,88

Attoma Pietro 9

Ayming Italia 48

AZON 87

Azul sistemi 85

Baldwin 4

Balleri Andrea 74

Banzola Paride 19

Barberàn 14

Barboglio Enrico 89

Barrale Rosy 18

Bertolin Imballaggi 84

Biava Alessandra 19

Bonanni Rosalba 88

Bondani Michele 18

Bramucci Francesca 53

Brett Martin 15,67

Burgo 18

Canon 12, 72

Capelli Stefano 18

Capussotti Fulvio 12

Cardbox Packaging 16

Carnelli Carlo 18

Cartes 17

Cassinari Andrea 18

Cattaneo Gianangelo 18

Cellografica Gerosa 18

Clerici Tessuto 77

Colavito Nicola 42

Comieco 88

Conai 88

Creazioni Digitali 80

Crechici Stefano 89

CSD 17

Curtis Packaging 32

D’Andrea Stefano 18

Datlas 11

Davis Stephen 80

De Blasio Gianluigi 16

De Zotti Michele 46

Decaro Antonio 89

Di Marsico Domenico 88

Di Sciascio Eugenio 88

Duplo 25

Durst 86

Edigit International 13,17

ENIP-GCT 19

Epson 71,78,84

Errelle 75

Eurocarton 59

Eurolabel 34

F Service Automation 84

Federaz. Carta e Grafica 19,58

Fedrigoni gruppo 12

Ferrari Massimiliano 19

FESPA Italia 68

Finlogic 53

Fitch Travis 78

Fontanagrafica 34

FORAEVA 79

Fotocromo Emiliana 62

Friskopp Annette 60

Fujifilm 7,12,14,18,64

Gajani Alberto 89 Gallo Paolo 89 Gallus 16

Galuppo Tiziano 58

Gambardella Marco 18

Garosci Armando 18

Gauthier Louise 27

Gedshop 34 Gifco 88

Giflex 18

Giorgio Roberto 14 Giovannini Marco 42

Giuntarelli Paolo 89

Giustini Elisabetta 89 Goglio 18 Grafical 34

Grafiche Antiga 46

Grafiche Bramucci 11,42,51

Grafimec 85

Gregori Carlo 42 Guala Closures 42

Guida Giulia 89

Heidelberg 3,10,16,30,32,85,88 HP 11,13,14,22,60,92

Hunkeler 87

I&C Gama 19

Iannone Antonio 11

ICO 33

Imballaggi Protettivi 34

Inciflex 18

Industrial Pack 11,42

IPA 14

iPrint 17

Isem 11,42,51

ISRA 28

Jasna Rok Lab 78

JJamapa 72

Kaempfer Naomi 78

Keypoint Intelligence 24

Koenig & Bauer 18,60,62,88

Kolbus 86

Komori 91

Konica Minolta 26,27,77

Kornit Digital 71,80

Kurz 24,36

KYIP Capital 11

Kyocera 25,85

Lazzati Industria Grafica 22

Leaderform 34

Lecta gruppo 87

Les Papet. de Clairefontaine 12 LG 87

Longoni Pierfilippo 76

Love hero 80

Luxoro 24,34,36

LX Hausys 87

MacDonald Steve 86

Maiorano Antonio 29,89

Maja Digital Printing 75

Malossi Arsenio 75

Mambretti Alessandro 89

Marson Alessandro 18

Mattera Rinaldo 30,32

Meccanotecnica 57

Messina Davide 25

MGI 26,27

Mimaki 76

Mion Graziano 63

Mondi 14,39

Monz Ludwin 10

Mueller Martini 84

myCordenons 13,40

Nakazato Yuima 78

Nasta Pasquale 72 Nespolo Marco 13

New Aerodinamica 2

NEWW Packaging and Display 86

Nicoletti Ira 18

Notarangelo Donato 88

Nutec 75

Omniapiega 76

Oscar della Stampa 58

Paladini Andrea 62

Paladini Francesco 62

Paladini Luisa 62

Paladini Nicola 62

Paladini Roberto 62

Palaveri Alberto 18

Papa Fabio 18

Passerini Laura 18

Pellegrini Diego 19

Peninsula Capital Manag. 11,42

Petratto Giorgio 89

PinKommunication 56

Pintucci Francesco 11,42,53

Plastik 18

Poli Simona 19

Polyedra 87

Primo Piano Industry 59

Quadient Graphics 25

REM 16

Restieri Domenica 77

Retail Pak 34

Ricci Enrico 75

Ricoh 88

Roland DG 80

Romanò Simone 77

Rossetti Andrea 17

Rossini Felice 19

Rossini 18

Rota Omar 84

Sabox 10

Sada Alfonso 10

Sada Antonello 10

Sada Domenico 10

Sada Maria Eugenia 10

Sada Mariangela 10

Sada Sabrina 10

Saini Fabio 26

Salmini Laura 22

Salmini Roberto 22

SARA Ink 77

Sassetti Ilaria 74

Savio Martinico Tommaso 89

Scacheri Joshua 71,80

Schoeberl Roland 16

Schrutt Manuel 12

Scodix 32

Screen srl 17

Screen 16

Sealed Air 18

SEI 73

Selecta 11 Shein 79

Sifim 10

Simoncini Luca 48

Sironi Alberto 89

Sita 3000 16

SMG 87

Solution Group 34

Sonnenschein Martin 10

Sorrentino Francesco 17

Spada Marco 88

Sparbert Falk 63 Sprint24 57

SPV 59

Stratasys 78 Studio Legale Salmi 21 swissQprint 75

TAGA Italia 88

Taghleef 18

Tatoni Dario 74

Tatoni Marcello 74

Tecnogroup 25

TFL 74

Tonutti Marco 45

Tonutti Maria Teresa 44

Tonutti Tecniche Grafiche 44

Truchy Zoe 14

True 14

Ugliarolo Salvo 89

Urquhart Ben 86

Uteco 18

Vaccari Valeria 89

Valtenna 34

Van Gaever Dimitri 86

Varigrafica 34,38

Venchi 36

Villa Debora 19

Visconti Federico 88

Von der Goltz Tania 10

Wassenberg Marcus A. 10

Xeikon 86

Zardini Etichette 16

Zerbi Paolo 18

Zund 37

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STAMPA!
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BELLA, STAMPA!

Revoria. La nuova gamma di macchine da stampa digitali di Fujifilm.

Ma Revoria non è una gamma qualunque. È nata da Fujifilm - un’azienda con una profonda conoscenza della stampa offset e digitale, una lunga storia di soluzioni di stampa sostenibili leader del settore e una cultura di partnership aperte, sincere e a lungo termine. Con un piano ambizioso per lanciare le nuove macchine da stampa digitali con toner parte di questa gamma, questo è solo l’inizio.

La nostra prima macchina, la Revoria Press PC1120, offre velocità di stampa elevate, un’eccellente flessibilità di finitura e una vasta gamma di colori e miglioramenti. E ovviamente offre la qualità di stampa che ti aspetti dall’azienda che ha definito nuovi standard con la Jet Press 750S.

Partecipa al viaggio - fai crescere la tua attività con Fujifilm.

Bella, Stampa!”*

*vorrei che diventasse il modo di salutarsi all’interno della community del printing, perché riassume il senso del lavoro di tutti noi

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ILPOLIGRAFICO 211 • 22 • BELLA, STAMPA! • EDITORIALE • ILPOLIGRAFICO 211 • 22 • BELLA, STAMPA! • ILPOLIGRAFICO 211 • 22 • BELLA, STAMPA! • ILPOLIGRAFICO 2

Mentre stiamo terminando la stesura di questo numero de Il Poligrafico, l’edizione 2022 della Biennale d’Arte di Venezia chiude con un record assoluto di pubblico: ben 800 mila persone hanno visitato l’esposizione. Mentre a Fondazione Prada va in scena la mostra Recycling Beauty con 64 opere del periodo greco/romano, il cui concept si basa su una sorta di upcycling della bellezza, riportando in vita con una lettura contemporanea il patrimonio artistico della classicità. Che cosa è dunque la bellezza? Per quanto ci riguarda ci siamo inventati l’espressione Bella, Stampa! ispirandoci al linguaggio dei giovani. Mi piacerebbe che diventasse un modo di salutarsi all’interno della community del printing indipendentemente dalla generazione di appartenenza delle persone. Perché in due parole riassume il senso del lavoro di tutti noi e ci proietta verso il futuro. Negli anni in cui sono stata a contatto con voi professionisti della stampa e la vostra grande passione ed esperienza, con i vendor e la loro eccellente preparazione tecnica, con le tecnologie più innovative, con i materiali, i progetti e le applicazioni stampate, i miei occhi hanno fatto il pieno di bellezza. Orgogliosamente italiana, Bella, Stampa! mi fa pensare alla grazia e all’eleganza del Bodoni, ai caratteri del Novarese. Ma anche al genio creativo dei grandi maestri del graphic design da Boggeri a Munari, da Max Huber a Steiner passando per Grignani, Iliprandi e il grande Michele Provinciali, fino a Bob Noorda e Massimo Vignelli che ha esportato oltreoceano l’incon-

fondibile Italian style. La proporzione aurea, il rigore tipografico dettato dalla struttura della composizione a mano, sono quei canoni tracciati da questi “giganti” sulle cui spalle siamo saliti tutti noi più o meno consapevolmente. Riferimenti che hanno codificato l’estetica della stampa e che ci fanno immediatamente comprendere se in un impaginato, in un manifesto o in un volantino, qualcosa non funziona.

Quando alle fiere vedo qualcuno di voi impugnare il lentino per esaminare la nitidezza della rosetta? Questo è Bella, Stampa! O quando dalla linea di brossura esce il primo libro perfetto?... Il profumo della stampa, i fogli che scorrono sotto le dita, nessun difetto... che bellezza! Bella, Stampa! è l’esclamazione che mi sorge spontanea quando assisto alla presentazione di una nuova tecnologia, ne immagino le potenzialità e poi le vedo concretizzate in veri e propri artefatti durante le mie visite nelle aziende di stampa. Perché quando uno di voi, uno stampatore investe in un nuovo macchinario, certamente lo fa pensando ad accrescere il suo business, per ottimizzare il flusso di lavoro, ma c’è sempre la grande soddisfazione di alzare l’asticella della qualità di stampa, con nuove finiture e nobilitazioni... vernici, foil, microincisioni, embossing, taglio laser, colori speciali… Quante emozioni!

La bellezza salverà il mondo? Sicuramente quello della stampa sì. Il nostro impegno quotidiano consiste nel tradurla in comunicazione, in packaging, in prodotti editoriali… E una cosa è certa: chi insegue la qualità e l’eccellenza non sbaglia mai!

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di Alexia Rizzi

aziende

Gruppo Sada cresce e investe sulla sostenibilità

Con un fatturato di 145 milioni di euro nel 2021, 5 aziende controllate, 7 stabilimenti e oltre 550 dipendenti, Gruppo Sada, che nel 2020 ha ricevuto da Unioncamere il marchio Impresa Storica d’Italia documentando 109 anni di storia di impresa, è tra i leader in Italia nella produzione di packaging primario e secondario.

“Il Bilancio di Sostenibilità 2021 – spiega Antonello Sada, presidente di Gruppo Sada – rendiconta un anno che ha visto diminuire gli effetti dell’emergenza pandemica e, corrispondentemente, l’aprirsi di nuovi fronti di tensione riguardanti l’aumento generalizzato

dei prezzi delle materie prime e dell’energia a livello globale, il ripresentarsi di dinamiche inflattive, il deflagrare di contrasti geopolitici che sono sfociati nel 2022 in conflitti armati influendo sui costi e disponibilità di materiali ed energia”.

In questo scenario il Gruppo salernitano, che recentemente ha allargato i board a cinque dei sei figli della quinta generazione della famiglia (Domenico, Mariangela, Sabrina, Alfonso e Maria Eugenia), ha mantenuto i programmi di investimento e di sviluppo. E quindi, ricorda Antonello Sada, “è diventato operativo a pieno regime il nuovo impianto de-

Tania von der Goltz nuova CFO di Heidelberg

A partire dal 1° gennaio 2023, Tania von der Goltz non solo sarà la nuova CFO di Heidelberg, subentrando a Marcus A. Wassenberg che ha lasciato il suo incarico, ma entrerà a far parte del Consiglio di amministrazione dell’azienda tedesca. Tania von der Goltz ha lavorato in Fresenius Medical Care come Senior Vice President Global Financial Strategy. Tra i suoi obiettivi raggiunti ha avviato e guidato programmi internazionali di creazione di valore e, in qualità di capo del comitato acquisizioni globali e investimenti, ha avuto un'influenza formativa sulle attività di fusione e acquisizione del gruppo quotato al DAX. Il presidente del consiglio di sorveglianza, Martin Sonnenschein, afferma: "Tania von der Goltz, esperta finanziaria altamente competente con molti anni di esperienza, saprà fare la differenza nel successo delle strategie future di Heidelberg". Il Ceo, Ludwin Monz, commenta: "Non vedo l'ora di lavorare con Tania von der Goltz. Insieme guideremo il riallineamento strategico, il rafforzamento finanziario e la trasformazione culturale di Heidelberg che abbiamo avviato". Tania von der Goltz dichiara: "Sono estremamente entusiasta del mio nuovo ruolo in Heidelberg, di lavorare con il consiglio di amministrazione e con i dipendenti per contribuire a plasmare il percorso che abbiamo intrapreso verso una crescita sostenibile".

nominato Sada 3, sono stati effettuati numerosi upgrade tecnici e si è continuato a ricercare soluzioni più efficienti e meno impattanti, in linea con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo Sada e dei suoi clienti. È inoltre rimasto inalterato anche l’impegno per la formazione, lo sviluppo delle risorse umane e la gestione della sicurezza dei luoghi di lavoro”.

In particolare l’anno scorso è stato istituito il Dipartimento HSE per garantire il rispetto delle norme di prevenzione e gestione dei rischi e diffondere a tutti i livelli la cultura della sicurezza.

“Gli ultimi due anni – prosegue Antonello Sada – ci hanno messo di fronte a nuove sfide”. E anche in un 2022 “piuttosto complicato” non sono state trascurate le politiche di sostenibilità né rivisti al ribasso gli obiettivi. “Gli effetti disastrosi del cambiamento climatico continuano a provocare calamità ambientali e sociali e le tensioni su energia e materie prime rendono indispensabile continuare il processo di transizione verso fonti rinnovabili e l’impiego veramente responsabile delle risorse del Pianeta”. Nel suo Bilancio di Sostenibilità 2021, l’azienda sottolinea anche l’importante sviluppo in termini di volumi, fatturato, innovazione di processo e di prodotto realizzato negli ultimi vent’anni. Oggi Antonio Sada & Figli Spa produce in tre stabilimenti, situati a Pontecagnano Faiano (SA), presso Sabox di

Nocera Superiore e Sifim di Catania. Acquisizioni che costituiscono la Divisione Corrugated e le hanno permesso una copertura geografica del Sud e delle Isole. Sada Packaging è la cartotecnica del Gruppo Sada nata nel 2006 per ampliare la gamma di prodotti affiancando al packaging in cartone ondulato anche astucci in cartoncino teso e microonda. L’attività si svolge a Pontecagnano e per prima Sada Packaging ha rivoluzionato la tecnologia pre-print utilizzata dalle cartotecniche tradizionali applicando l’esclusiva e innovativa stampa diretta su microonda post-print. Nel 2016 per consentire una copertura geografica nazionale e internazionale e completare l’offerta con formati più piccoli, è nata Sada Packaging Verona che con quella salernitana costituisce la Divisione Folding Carton del Gruppo. Il Bilancio di Sostenibilità, infine, evidenzia interventi, investimenti e strategie messe in atto per rendere l’azienda sempre più sostenibile e proseguire il percorso della transizione green, dalle certificazioni (nel 2021 anche le produzioni della Divisione Folding sono state certificate EDP) al rating Gold Medal dato da Ecovadis alla Divisione Corrugated. E quindi, sul fronte delle persone, del prodotto e dell’ambiente, i risultati raggiunti per rispettare indicatori previsti dagli indici GRI, KPI, EDP, EVG&D e più in generale dall’allineamento ai criteri ESG dell’Onu. Achille

“Costruiamo
il futuro continuando con impegno e coerenza il nostro percorso di transizione ecologica”. Con “un passo alla volta”. Si apre così il Bilancio di Sostenibilità 2021 approvato e presentato al mercato dal Gruppo Sada di Pontecagnano in provincia di Salerno Tania von der Goltz entrerà a far parte del Consiglio di amministrazione dell’azienda
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Datlas Group sarà in grado di costruire servizi circolari dall’azienda ai suoi clienti e viceversa in un ambiente sicuro e perfettamente integrato

servizi

KYIP Capital SGR acquisisce il 100% del Gruppo Selecta

Con l’acquisizione di Selecta da parte di KYIP Capital e l’unione con Datlas (già in portafoglio da ottobre 2021), nasce Datlas Group. Un Gruppo da 60 milioni di euro di fatturato e circa 10 milioni di EBITDA, specializzato nell’outsourcing dei processi di Data Validation e Multichannel Communication, in grado di offrire servizi e soluzioni trasversali a supporto dei processi di trasformazione delle informazioni da e verso il consumatore. Il nuovo Gruppo proporrà un’offerta innovativa, sfruttando l’interconnessione dei canali tradizionali e digitali e il dialogo immediato tra azienda, fornitore e cliente finale. Coprendo diversi settori, dal banking & finance all’energy, dalle Telco alle multiutility e PA, il traguardo è l’integrazione attraverso un’unica business platform. La nuova realtà promette di rivoluzionare il settore dei servizi di outsourcing e data validation facendo dialogare le informazioni tra di loro in maniera veloce, intuitiva, consistente, utile sia per l’azienda sia per il consumatore finale grazie a un ecosistema con una struttura dati puntuale e completa.

packaging

All4Labels apre in Italia la Pouches Powerhouse

Dopo la notizia dell’installazione della prima HP Indigo V12, di cui ha fatto da beta tester, All4Labels ha inaugurato la sua Pouches Powerhouse in un nuovo sito produttivo dedicato a Nocera (SA). L’obiettivo è offrire ai propri clienti un più rapido go-to-market grazie un’ampia gamma di packaging creativi e personalizzati. Secondo All4Labels il mercato in rapida espansione degli imballaggi flessibili e la crescente domanda di pack leggeri, adattivi e sostenibili richiedono una risposta concreta ed efficace da parte dei converter, che devono essere in grado di supportare i brand secondo le dinamiche contemporanee dell’industria. Per soddisfare queste richieste dei clienti, All4Labels ha investito nell’espansione del portafoglio prodotti concentrando l’intero processo di produzione di pouche con sistemi di stampa digitali, plastificatrici e macchine per la produzione di buste nella sede di Nocera. La nuova struttura italiana integra anche altri servizi forniti dal gruppo, rendendo il packaging flessibile un promotore di innovazione, digitalizzazione ed esperienze uniche per i consumatori finali. Antonio Iannone, presidente per l’Italia di All4Labels, afferma: “Pouches Powerhouse è un grande risultato tecnologico per l’Italia che servirà i clienti dell’intero gruppo. L’apertura del nuovo sito conferma lo spirito imprenditoriale di All4Labels e rafforza la leadership nel settore della stampa. Abbiamo strutturato una linea di produzione efficiente con tutte le competenze necessarie con l’obiettivo di essere veloci, efficaci e rispondenti alle esigenze dei nostri clienti con soluzioni su misura anche per brevi tirature”.

Pouches

Powerhouse offrirà un’ampia gamma di imballaggi creativi e personalizzati e applicazioni di stampa a dato variabile

Industrial Pack entra a far parte del gruppo Isem

Proprio mentre stavamo lavorando a un’analisi sulle aziende grafiche italiane che scelgono la via della crescita per acquisizione – trovate l’articolo da pagina 46 – abbiamo appreso la notizia di un altro importante accordo che coinvolge due storiche aziende italiane del mondo del packaging. Isem, produttore di cofanetti e astucci per i settori del lusso, ha acquisito l’intero capitale sociale di Industrial Pack, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza nel mercato dell’imballaggio di alta gamma. Acquisizione che segue quella di Grafiche Bramucci, azienda di Sesto San Giovanni con una produttività annuale di oltre 50 milioni di pezzi, siglata da Isem nel 2018. A sua volta Industrial Pack, attiva da oltre 70 anni nell’analogo business, nel 2019 aveva aggregato ben tre aziende del settore e attualmente opera nelle sedi di Bologna, Treviso e Cesena, rispettivamente dedicate ad altrettanti segmenti di produzione quali il packaging di lusso, healt care e farmaceutico, veline e tovagliato. In merito a Isem solo lo scorso maggio era stata rilevata da Peninsula Capital Management, società d'investimento lussemburghese specializzata nell'acquisizione di partecipazioni, minoritarie o di controllo, in aziende europee. Come ha rivelato Francesco Pintucci, Ceo di Isem, a Il Corriere della Sera, la scelta di Industrial Pack è da attribuire

al “portafoglio clienti sinergico con Isem, ma anche perché possiede tre impianti produttivi nel nostro Paese, elemento essenziale in una fase di mercato in cui i principali produttori industriali tendono a riposizionare le proprie aziende in Europa o nei Paesi vicini”. Un avvicendarsi di aggregazioni di tecnologie, capacità e siti produttivi, maestranze e asset aziendali volto a dare vita a un polo del packaging di dimensioni ancora in progress; lo stesso Pintucci ha infatti confermato l’intenzione di acquisire altre aziende: per il 2023 ci sarebbe già in programma una nuova integrazione. Crescere geograficamente, ampliare i mercati di pertinenza e rafforzare l’offerta di prodotti permetterà di raggiungere l’ambizioso traguardo dei 100 milioni di euro di giro d’affari nei prossimi 3-4 anni, questi gli obiettivi dichiarati da Isem. Uno scenario che conferma l’interesse da parte delle aziende italiane – specialmente quelle controllate da fondi di investimento – nei confronti dei più promettenti settori dell’industria grafica.

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Prosegue la strategia di espansione nel mercato del packaging del Gruppo con sede a Vigevano, che conferma l’intenzione di proseguire con ulteriori acquisizioni

Canon annuncia due nuovi modelli della serie imagePRESS

imagePRESS V1350

Il modello di punta imagePRESS V1350 offre la migliore produttività nella classe di stampanti di produzione toner a colori. Con una velocità massima di 135 pag/ minuto, gestisce volumi mensili fino a 2,4 milioni di pagine A4 mentre la sua qualità costruttiva ne garantisce la durata fino a 72 milioni di pagine A4. Un meccanismo di aspirazione, un percorso di trasporto carta più lineare, l’avanzata unità Print on Demand-Surface Rapid Fusing (POD-SURF) e il sistema di raffreddamento integrato consentono di eseguire lunghi cicli continui di stampa di elevata qualità ad alta velocità e senza inceppamenti. Il sistema di correzione colore Multi-D.A.T. preserva la stabilità dei colori anche durante i cicli di stampa ininterrotti, mentre il sensore spettrofotometrico in linea automatizza la regolazione accurata dei colori. V1350 è progettata per la produzione di applicazioni di stampa di alta qualità, tra cui brochure, opuscoli, campagne pubblicitarie postali e cartoncini di alta gamma, e offre la massima accuratezza per il registro fronte e retro (0,5 mm). imagePRESS V1350 supporta grammature carta (60 – 500 g/m²) tra le stampanti toner a colori e una ricca selezione di supporti ed è perfettamente compatibile con l’ampia serie di dispositivi di finitura in linea sia Canon sia dei partner tecnologici.

imagePRESS V900

Il modello entry-level della famiglia serie V è ideale per volumi di produzione mensili fino a 500.000 pagine A4. Disponibile in tre diversi modelli V900, V800 e V700, con velocità di stampa di 90 ppm, 80 ppm e 70 ppm, la nuova serie è pensata per gli ambienti di produzione dinamici. V900, il dispositivo più compatto nella famiglia imagePRESS V, supporta diversi tipi di carta – dalla carta comune da 52 g/m² alla patinata da 70 g/ m² passando per la carta spessa da 350 g/m², le buste strette, i banner fronte-retro automatico da 762 mm e i banner solo fronte da 1,3 metri, oltre alla carta goffrata e sintetica. La serie V900 incorpora nuove funzioni di automazione come l’unità opzionale Duplex Colour Image Reader che consente al dispositivo di eseguire veloci regolazioni di prestampa per: registrazione fronte e retro (con un’accuratezza di 0,8 mm), gradazioni cromatiche, densità del colore e tensione di trasferimento secondario, in modo da assicurare una qualità elevata anche su supporti goffrati. La nuova imagePRESS V1350 sarà disponibile nel primo semestre del 2023, V900 da dicembre 2022.

Nel 2023 il lancio ufficiale di Fujifilm Jet Press FP790

Il suo lancio era stato preannunciato a giugno del 2021, come nuova macchina di una serie di sistemi di stampa digitali a getto d’inchiostro di ultima generazione e, durante la scorsa edizione del Peak Performance Print Experience (Bruxelles, 28 e 29 settembre 2022), possiamo dire di avere visto in anteprima proprio lei, la Fujifilm Jet Press FP790. Il sistema di stampa progettato per il mercato del packaging flessibile non era presente all’Advanced Print Technology Centre, lo showroom europeo di Fujifilm dove si è svolto l’evento, ma abbiamo potuto vederlo in funzione attraverso un collegamento in diretta con il reparto R&D della Corporation

in Giappone. A descriverci le caratteristiche della Jet Press FP790, Manuel Schrutt, nominato lo scorso marzo Head of Packaging per Fujifilm Graphic Systems EMEA. I dettagli tecnici di questo sistema includono: larghezza della banda di 790 mm, velocità di stampa di 50 metri/minuto, stampa a 4 colori CMYK, + due canali di bianco per garantire la massima coprenza. La qualità è garantita dalla stampa a 1200×1200 dpi e la macchina offre un color gamut in grado di coprire oltre il 90% dei colori Pantone. Oltre alla produttività le performance della macchina prevedono anche efficienza e flessibilità, come il cambio lavoro in meno di 10 minuti. Presentata come

sviluppo della tecnologia Eucon annunciata a Drupa 2016 e messa a punto grazie alla forte esperienza maturata da Fujifilm negli ultimi anni con la macchina UV inkjet Jet Press 540WV, la nuova macchina impiega inchiostri base acqua che permettono di produrre imballaggi flessibili compatibili con gli alimenti. Anche il primer si basa sulla stessa formulazione ed è applicato sui supporti da un rullo anilox integrato nel sistema. Riduzione degli sprechi e costi di gestione competitivi con quelli della tecnologia flexo completano i vantaggi offerti dalla Jet Press FP790, il cui lancio ufficiale è previsto nel corso del 2023.

Re-Play, la nuova gamma di Fedrigoni Self-Adhesive

upcycling

La glassine, il supporto siliconato che viene separato e scartato nella fase di applicazione delle etichette autoadesive, per la prima volta grazie a Fedrigoni Self-Adhesives diventa l’etichetta decorativa che caratterizza il prodotto. Gruppo Fedrigoni ha lanciato Re-Play il primo esempio al mondo di upcycling nel mondo dell’autoadesivo: un processo grazie al quale lo scarto si trasforma in un materiale più prezioso, e nello stesso tempo con il minimo impatto. Re-Play è il risultato di una soluzione di economia circolare che inizia con il programma di raccolta delle siliconate Re-Play. “Questo percorso è in linea con molti dei nostri obiettivi ESG, in termini di riduzione dei rifiuti e di abbattimento delle emissioni di CO2 – commenta Fulvio Capussotti, Executive Vice president Fedrigoni Self-Adhesives –. L’obiettivo di Fedrigoni è includere il cliente finale nel processo di economia circolare, coinvolgendo tutta la filiera a partire dagli stampatori, che per primi utilizzano il materiale autoadesivo. Sul fronte del riciclo è stata siglata una partnership esclusiva con Les Papeteries de Clairefontaine, proprietaria di un processo di repulping a basse temperature grazie all’utilizzo della biomassa: la glassine, aggiunta a carta da macero bianca, dà vita a un prodotto di alta qualità senza bisogno di processi invasivi di deinchiostrazione, e con un consistente risparmio di materia prima”. Nasce così la gamma Re-Play, che consiste in quattro tipi di carte riciclate al 100% e certificate FSC recycled: Nature White, Martelé, Retrò e Pearl.

packaging flessibile
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I crediti d’imposta inseriti nella legge di bilancio 2021 previsti per il 2021 e il 2022 termineranno alla fine dell’anno in corso

software

Industry 4.0, il contributo di Edigit

Edigit International ricorda alle aziende di stampa, converter e cartotecniche che hanno tempo solo fino al 31 dicembre per recuperare il 50% sui software 4.0 e il 40% sui macchinari e impianti 4.0.

Per gli imprenditori che hanno in previsione di investire in Industry 4.0, hanno già avviato un progetto o stanno valutando soluzioni, possono versare un acconto del 20% ai fornitori per essere sicuri di fruire del bonus massimo. Edigit International offre servizi di certificazione dei progetti Industry 4.0, integrazione dei propri gestionali con i software delle macchine installate presso le aziende grafiche e mette a disposizione la consulenza per ottenere tutti i vantaggi da questi progetti. Gli strumenti proposti da Edigit sono in grado di rilevare medie di produzione, tempi produttivi e improduttivi e le relative causali. Il rilevamento tempi è configurabile per tutti i centri e le fasi di lavoro, quindi consente di raccogliere i dati per la consuntivazione automatica delle lavorazioni interne e per l’aggiornamento in tempo reale della programmazione al fine di raggiungere l’obiettivo previsto dal piano di incentivi Industry 4.0.

La famiglia HP PageWide Web Press cresce ancora

rotative inkjet

HP ci ha abituati a un incalzare di nuovi annunci e in particolare per quanto riguarda le rotative inkjet: dopo la rivoluzionaria HP PageWide Advantage dal Printing United Expo arriva l’annuncio della HP PageWide Web Press T485 HD con HP Brilliant Ink.

Questa rotativa a bobina è progettata per un'ampia gamma di applicazioni, tra cui commerciale, direct mail, editoria e transazionale, fornendo ai fornitori di servizi di stampa la versatilità necessaria per soddisfare le esigenze dei loro clienti. In grado di stampare sia su carte non patinate sia patinate, PageWide T485 HD offre elevata qualità di stampa grazie all'inchiostro HP Brilliant consentendo color gamut più ampio e la riproduzione di colori vivaci. Anche la produttività è notevole: la nuova rotativa inkjet è in grado di stampare fino a 244 mpm in bianco e nero e a colori in modalità Performance, a velocità sorprendenti di oltre 400.000 pagine all'ora a colori. Con luce di stampa di 42 pollici di larghezza, offre flessibilità per produrre una gamma più ampia di applicazioni su vari tipi di supporti e formati. Applicazioni che vanno oltre il tradizionale direct mail e i libri e possono includere volantini, opuscoli, poster, banner, giornali, riviste, cataloghi e giornali. HP PageWide T485 HD con inchiostri HP Brilliant è disponibile come aggiornamento della serie PageWide T400 e per nuovi ordini, a partire dalla prima metà del 2023.

HP PageWide

Web Press T485 HD presentata al Printing United Expo di Las Vegas

myCordenons

non rinnova 44

contratti, ma attua strategie vincenti contro il caro-energia

Per i sindacati e gli operai non è stata una comunicazione piacevole ma per l’azienda era in qualche modo prevista. A fine ottobre 2022 non sono stati rinnovati dalla Cartiera di Cordenons (Gruppo Fedrigoni) 44 contratti a tempo determinato sui circa 60 stipulati a inizio anno con l’avvio del ciclo continuo. Sedici, invece, sono stati trasformati in tempo indeterminato per il turnover di pensionamenti e uscite volontarie. Dietro la decisione di non rinnovare i 44 contratti – secondo quanto riportato dalle Rsu che hanno incontrato l’azienda per la comunicazione – ci sarebbe non tanto il caro-energia, sebbene anche questo incida sulla produzione e i margini operativi, quanto un calo degli ordinativi dopo la ripresa di settembre, stimata dai sindacati attorno al 20%; calo che l'azienda considera fisiologico, successivo appunto all'esaurimento del picco di lavoro per cui era stata necessaria, nei mesi precedenti, ulteriore manodopera.

Quella che si vive nella cartiera di Cordenons – hanno spiegato i sindacalisti al Gazzettino – è una situazione sicuramente meno difficile rispetto a quelle che si vivono, con fermate produttive e cassa integrazione, in altre cartiere trentine a causa dei folli rincari dell’energia. E se i contratti a 44 persone destano preoccupazione si tratta comunque di operai specializzati con patentini per il muletto e specializzazione nel manovrare i carro ponte, che potrebbero essere riallocati in altre aziende del territorio. Rispetto agli effetti del caro-energia, del resto, prima dell’estate l’AD del gruppo Fedrigoni – di cui fanno parte Cordenons (oggi myCordenons) e lo stabilimento trentino di Scurelle nel 2018 – Marco Nespolo aveva spiegato come una serie di interventi (efficientamento energetico, flessibilità nell’utilizzo degli impianti e aumenti dei listini del 10-12%) avevano permesso di ridurre gli effetti negativi del rincaro delle bollette di luce e gas. Non solo. Il settore in cui opera myCordenons (con complessivamente 234 dipendenti e circa 90 milioni di ricavi e dove negli ultimi anni sono stati investiti in energia green e nuove tecnologie da 3 a 6 milioni di euro), ovvero quello delle carte e cartoncini speciali per lusso e dell’alta moda, oltre, più recentemente, al packaging per i prodotti alimentari di alta gamma, risulta più reattivo all’andamento riflessivo del mercato e i clienti sono più disposti ad accettare un rialzo dei costi delle commesse.

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Disponibile una nuova gamma della serie HP Latex

“Per raggiungere margini più consistenti, i PSP sono sempre alla ricerca di una maggiore efficienza e di tecnologie che consentano loro di accettare un maggior numero di lavori, con la certezza di poter garantire risultati eccezionali”, afferma Roberto Giorgio, regional manager Large Format HP Italy. “Le nostre recenti proposte nascono proprio per soddisfare queste esigenze. La nuova gamma HP Latex 2700 offre maggiore qualità di stampa, velocità più elevate e funzionalità di inchiostro bianco che sapranno stupire i clienti. Al contempo, i nostri nuovi HP Professional Print Service Plan offrono ai PSP una serie di opzioni per gestire il parco dispositivi e le operazioni, ottimizzando i flussi di lavoro e massimizzando il potenziale delle loro attività”. Le nuove stampanti HP Latex 2700 da 3,2 m aumentano l’efficienza di produzione, offrendo colori vividi fino a 89 m²/ora grazie alle doppie testine di stampa simmetriche dotate di tecnologia di pulizia automatica. Gli utenti possono accettare lavori ad alto margine con una gamma di colori più ampia del 30% ad alta velocità, preservando la lucentezza e le caratteristiche dei supporti di stampa in una grande varietà di applicazioni per insegne e decorazioni, inclusi pellicole sottili, vinile e carta. Al contempo, le stampanti HP Latex 2700W offrono l’inchiostro bianco più bianco sul mercato a velocità che toccano 54 m²/ora, consentendo di offrire applicazioni ad alto margine su supporti colorati e trasparenti. Grazie al ricircolo automatico dell’inchiostro e alla possibilità di conservare le testine di stampa per il bianco in una rotating chamber offline si eliminano gli sprechi tra i lavori che richiedono inchiostro bianco. Tutti i dispositivi della serie Latex 2700 utilizzano l’inchiostro HP Latex di quarta generazione e hanno ottenuto la certificazione UL ECOLOGO®, soddisfacendo anche i requisiti UL GREENGUARD GOLD e Toy Safety. Ciò consente ai PSP di accettare lavori anche nelle applicazioni e negli ambienti più rigorosi. In aggiunta, il portafoglio comprende HP Eco-Carton, cartucce cardboard-based che riducono il ricorso alla plastica utilizzando contenitori di cartone riciclati e riciclabili al 100% insieme alla plastica riciclata mediante il processo di riciclo a ciclo chiuso di HP, tra cui bottiglie vuote a perdere e plastiche potenzialmente destinate all’oceano convalidate U.

La gamma HP Latex 2700 è già disponibile in tutti i principali mercati con prezzi disponibili su richiesta ai team e ai partner HP locali.

PERGRAPHICA “Catching Feels”, campagna vincente

Creata dall'agenzia londinese True in collaborazione con Adobe Stock, la campagna “Catching Feels” per la gamma di carte creative PERGRAPHICA di Mondi ha vinto fino a oggi ben 16 premi. "La campagna combina davvero l'amore per la carta e la passione creativa", spiega Zoe Truchy, Brand and Product Manager di Mondi. "True ha compreso chiaramente questa passione e ha creato un visual eccezionale con immagini premium di Adobe Stock implementandolo per i canali analogici e digitali". “Catching Feels” ha catturato non solo i cuori del team Mondi innamorato di PERGRAPHICA, ma anche quelli dei clienti più esigenti. Grazie a "Catching Feels", True e PERGRAPHICA hanno conquistato il premio

Best B2B Effectiveness Award e il Bronze Award for Regional Market Effectiveness. Istituito nel 1980, l'Institute of Practitioners in Advertising (IPA) Awards celebra agenzie e brand di tutto il mondo che dimostrano il successo e l’efficacia della loro attività di comunicazione. Le campagne presentate sono valutate da 60 giudici provenienti da 13 Paesi. La motivazione per il riconoscimento del premio conferito a "Catching Feels" recita: “Mondi, il produttore globale di imballaggi e carta, ha puntato alla crescita delle quote per il suo marchio di carta di design premium, PERGRAPHICA. Questo documento mostra come Mondi abbia bilanciato le attività verso la costruzione del marchio, per convincere

un maggior numero di utenti finali a insistere su carta di qualità superiore. La strategia prevedeva una partnership con Adobe, l'uso di film emotivi e altre risorse digitali e un'idea creativa di "Catching feeling", come metafora per far innamorare le persone del tuo progetto creativo".

L'ampia gamma PERGRAPHICA di carte di design premium apre nuove opportunità per graphic designer, stampatori, editori e converter di imballaggi di lusso. PERGRAPHICA soddisfa le esigenze dei clienti in cerca di supporti creativi di alta gamma. L'intero portafoglio è prodotto in Austria, è CO2 neutral ed è conforme agli standard internazionali di FSC e EU Ecolabel oltre a essere certificata Cradle to Cradle Bronze.

Siglato un accordo tra Fujifilm e Barberán

Dopo due anni di ampi e proficui confronti, Fujifilm ha concordato i termini per lo sviluppo congiunto con il produttore spagnolo di macchine da stampa industriali Barberán di un sistema di stampa a getto d’inchiostro single pass, che sarà pronto per il 2023. Negli ultimi dieci anni, Barberán si è affermata come leader mondiale nelle macchine da stampa industriali di alta gamma e ad alta produttività per il mercato del cartone ondulato, con 30 clienti solo in Nord America. Ora questa nuova partnership combina l’esperienza di produzione di Barberán con le impareggiabili conoscenze di Fujifilm nell’integrazione del getto d’inchiostro e nella formulazione degli inchiostri, e con la sua vasta esperienza sul mercato della segnaletica e degli espositori. La macchina da stampa userà un nuovo inchiostro e un nuovo primer Fujifilm, sviluppati appositamente nel sito di Broadstairs nel Regno Unito dell’azienda per consentire la stampa su una vasta gamma di supporti, tra cui plastica e pannelli truciolari. Con una lunghezza di 30 metri e un motore di stampa integrato, la macchina sarà in grado di stampare su tutti i principali supporti per sign&display fino a una larghezza massima di 1,6 metri, a velocità di 6.000 metri quadrati all’ora.

wide format

14 supporti
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Installato il sistema di stampa offset a foglio per cartoncino più veloce al mondo

Cardbox Packaging, con sede a Wolfsberg in Austria, con oltre 250 dipendenti, è un produttore di imballaggi in cartoncino di alta qualità per l'industria di food & beverage, dolciaria, del tabacco, cosmetica, oltre che per il mercato farmaceutico. Cardbox Packaging si rivolge storicamente ad Heidelberg come partner per l’aggiornamento tecnologico delle sue sedi internazionali, sia in ambito di stampa sia di post-stampa. Portare la produttività delle macchine al massimo delle loro potenzialità è una delle chiavi del successo dell’azienda austriaca, così è stato anche per la Speedmaster XL 106 in funzione presso la sede di Wolfsberg dal 2018.

Sita 3000 entra nell’era digitale con Truepress Jet L350 SAI S

Con l'installazione di una Screen Truepress Jet L350 SAI S 7 colori, Sita 3000, leader nella produzione di etichette per l'industria e l'alimentare, muove i primi passi nel mondo della stampa digitale. Fondata nel 1961, Sita 3000 ha un fatturato di 2 milioni di euro e cresce a una media del 10% annuo. L’azienda fornisce etichette multipagina, etichette a chiusura aperta, etichette in rotolo, etichette a fogli ed etichette a bobina per vari settori, principalmente in quelli alimentare, industriale e farmaceutico. Gianluigi De Blasio, Technical Area Manager di Sita 3000, afferma: “I nostri clienti, più che mai, chiedono flessibilità e qualità allo stesso

tempo. La stampa digitale ci consente di essere competitivi nelle piccole e medie tirature, cosa che non è possibile con la stampa convenzionale”. Sita 3000 ha scelto la macchina da stampa Truepress Jet L350 SAI S a 7 colori per la sua affidabilità, efficienza e qualità di stampa. La SAI si basa sulla tecnologia delle serie di macchine Truepress Jet L350UV e L350UV+ di grande successo, ampliando notevolmente le capacità di stampa digitale per etichette a banda stretta e applicazioni di imballaggio. La tecnologia SAI offre una riproducibilità del colore più estesa aumentando la copertura Pantone e riducendo le differenze di co-

lore con tinte piatte specifiche. “Uno dei punti di forza di Sita 3000 è che siamo sempre stati in grado di investire in nuove tecnologie, come nel caso di Truepress Jet L350 SAI S 7 colori, la prima macchina da stampa digitale per etichette della nostra azienda”, conclude De Blasio. "L'innovazione continua è stata la chiave per rimanere un attore importante nel mercato italiano delle etichette per oltre 60 anni".

etichette

REM Labels and Packaging Solutions, distributore Screen in Italia, ha guidato Sita 3000 nella scelta e nell’installazione di Truepress Jet L350 SAI S a 7 colori.

Questa caratteristica ha permesso a Cardbox di avere i requisiti giusti per essere l'utente pilota ideale della nuova Speedmaster XL 106 con velocità massima di 21.000 fogli all'ora. Il produttore di imballaggi ha, infatti, installato questo sistema di stampa di recente e sta valutando di affiancargli due soluzioni di fustellatura di ultima generazione. “Il mercato internazionale degli imballaggi è estremamente competitivo. Non scendiamo a compromessi quando si tratta di qualità, affidabilità e rispetto dei tempi di consegna. Una produttività costantemente elevata è un fattore chiave in tal senso", afferma Roland Schöberl, amministratore delegato di Cardbox Packaging Holding. “Siamo lieti di lavorare con Heidelberg e di essere i primi a testare la nuova Speedmaster XL 106, attualmente la macchina da stampa offset a foglio più veloce al mondo".

L’incremento della velocità di stampa da 18.000 a 21.000 fogli all'ora di Speedmaster XL 106 rende questo sistema in grado di raggiungere la produzione annuale di oltre 100 milioni di stampe incluso il cartoncino teso, con una produttività più elevata dell’8-10%. Per raggiungere questo obiettivo, Heidelberg ha ottimizzato circa 200 componenti nell'intero sistema, dall'alimentatore all’uscita del foglio, rendendolo molto interessante anche per le aziende che producono imballaggi nel formato 70x100.

etichette

Zardini Etichette e Gallus, il nuovo capitolo è digitale

Zardini Etichette, azienda con sede a Marano di Valpolicella (VR), certificata BRC e specializzata nella stampa di etichette autoadesive in bobina per l'industria alimentare, del vino e della cosmesi, entra nella stampa digitale. E lo fa scegliendo ancora una volta la tecnologia del proprio partner storico Gallus. Lo stampatore veneto ha, infatti, scelto Gallus Labelfire 340 per il suo nuovo salto tecnologico. Una macchina che permette di stampare etichette in qualità offset e con finitura in linea, per abbassare i costi, ridurre gli scarti, accrescere il risparmio energetico e aumentare la produttività. Si tratta del 13° sistema di stampa Gallus installato da Zardini Etichette, una storia di fiducia costantemente rinnovata nel corso degli anni. Si comincia nel 2011, con l’acquisto della prima semirotativa offset Gallus TCS 250, un successo certificato dalle altre sei macchine che seguono negli anni successivi. Nel 2013 Zardini Etichette entra nel mondo flexo con una Gallus ECS 340, a cui segue una seconda e due Gallus Labelmaster 440. Nel 2017 è la volta dell’ammiraglia di casa Gallus, la RCS 430. Per arrivare, infine, a un 2022 che segna l’arrivo della stampa digitale nel nuovo stabilimento di San Pietro in Cariano (VR) con la Gallus Labelfire 340.

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Screen sceglie Cartes per la fustellatura laser

L’esperienza maturata nel settore della grafica per la stampa ha portato Screen a un fondamentale passo in avanti: investire sulla ricerca tecnologica e sulla sostenibilità. “Perché il mondo è in continua evoluzione e noi vogliamo crescere insieme a lui” dichiara Andrea Rossetti di Screen Srl. E continua: “La nostra missione è diventare un’azienda sempre più green e autosufficiente, eliminando gli sprechi e riducendo le quantità di CO2 emesse nell’atmosfera. La nuova macchina digitale di finishing Cartes è il nostro fiore all’occhiello e ci consente di creare etichette ancora più personalizzate e uniche, nobilitando digitalmente con dettagli foil finissimi, in maniera immediata e senza l’utilizzo di impianti, incrementando inoltre lo spessore del rilievo, inserendo elementi opachi o lucidi e, con l’unità di fustellatura digitale laser sagomando l’etichetta, creando pattern ad hoc, il tutto inviato direttamente dal pdf”. L’innovativa e unica tecnologia di fustellatura laser di Cartes permetterà a Screen di dare vita alle forme e sagomature senza limiti di complessità e senza l’utilizzo dei classici lamierini in alluminio tipici delle fustelle tradizionali, troppo spesso utilizzati e mai smaltiti attraverso il riciclo.

La prima Jeti Tauro H2500 Led installata in Sicilia

Un’installazione importante quella di Jeti Tauro H2500 Led che è ora in funzione presso l’azienda di stampa CSD di Catania, messa a segno da iPrint, non solo perché è la prima ad approdare in Sicilia, ma anche perché, dopo il grande successo riscosso da questo sistema industriale nel mondo del Sign&Display il percorso continua nel digital packaging su cartone ondulato. A convincere i titolari di questa dinamica azienda familiare catanese le elevate performance in termini di produttività e la qualità di stampa di Jeti Tauro H2500 Led, sistema inkjet UVLed di grande formato.

“Le periferiche Agfa Jeti sono perfette per affrontare la transizione dalla stampa tradizionale al digitale per quanto riguarda la produzione di piccole e medie tirature sia su cartoncino teso sia sul cartone ondulato” spiega Francesco Sorrentino, responsabile vendite divisione Attrezzature e tecnologie iPrint. “La storica esperienza di Agfa nella prestampa, attraverso il flusso di lavoro Asanti, garantisce il massimo della precisione sul trattamento e l’imposition dei file di stampa con uno specifico color management in grado di garantire un perfetto matching colorimetrico tra gli stampati digitali e quelli realizzati con macchine offset o flexo”.

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Jeti Tauro H2500 Led in funzione presso l’azienda di stampa CSD di Catania

Giflex: “Avvolgiamo il futuro”

Tra i temi caldi del convegno di Giflex “Avvolgiamo il futuro!”, che si è svolto a Bologna il 19 ottobre, vi erano: come misurare la sostenibilità ambientale e guidare i processi di eco-progettazione; quale impatto avrà la direttiva europea Packaging and Packaging Waste Directive per l’industria del flessibile. “Ci attendono sfide importanti su molti fronti e la nostra Associazione sta facendo un grande sforzo per rispondere ai temi caldi del momento. Dimostrare la circolarità dei nostri pack è tra le priorità e crediamo che solo una buona analisi LCA sia la strada da intraprendere. Per questo sono particolarmente fiero di presentare oggi il nostro nuovo gruppo interdisciplinare LCA ed economia circolare”, ha dichiarato Alberto Palaveri, presidente di Giflex.

ARGI amplia il proprio consiglio direttivo con due nuove nomine

Peter Andrich, AD di Koenig & Bauer IT con oltre vent’anni di esperienza come manager nel settore dell’imballaggio e dieci anni nell’industria grafica, e Paolo Zerbi, Graphic Arts BD General Manager di Fujifilm, con oltre 36 anni dedicati al mondo del printing, fanno il loro ingresso nel consiglio direttivo di ARGI. “ARGI è vicina e utile al mercato della stampa, un settore che si arricchisce ogni giorno di innovazioni tecnologiche ed è sempre attento a temi di sostenibilità e transizione ecologica, efficienza, innovazione produttiva e digitalizzazione”, afferma Peter Andrich. “Sono lieto di entrare nel Consiglio Direttivo dell’associazione e portare il contributo a un grup-

po che rappresenta in maniera bilanciata le tecnologie e i fornitori principali del settore. Per dare tutti insieme impulso alla creazione di nuove iniziative e attività per valorizzare la filiera”.

“ARGI è l’associazione di settore più rappresentativa, con una visione sul futuro molto dinamica e attiva a favore dei suoi soci, della filiera e degli studenti. Il nostro compito è anche quello di avvicinare questo mondo alle nuove generazioni per mostrare le opportunità di formazione e occupazione”, ha commentato Paolo Zerbi. “Essere consigliere mi darà la possibilità di portare nuove idee, sviluppare e coordinare iniziative e rappresentare l’associazione nell’ambito delle

molteplici attività esterne per il settore”.

Approfondire e ampliare l’analisi del mercato è uno dei principali obiettivi del mandato di questo Consiglio che intende valorizzare quanto già presente con l’Osservatorio ARGI, espandere la cultura della stampa, raggiungendo tutti gli attori della filiera allargata per rendere il settore sempre più fiorente, innovativo e attrattivo per i giovani talenti. A pochi mesi dal termine di Print4All, il direttivo ha già attivato azioni per lavorare insieme agli altri stakeholder e a Fiera Milano per coinvolgere l’intera filiera con nuovi contenuti, idee, relazioni volte alla crescita della manifestazione in vista della prossima edizione.

associazioni

Il nuovo assetto organizzativo avvicina gli esistenti Comitati Tecnico e Sostenibilità e avrà, come coordinatore scientifico, Andrea Cassinari di Cellografica Gerosa, precedente coordinatore del Comitato Tecnico. Cassinari sarà affiancato da Rosy Barrale di Goglio nel nuovo ruolo di coordinatrice del Comitato Tecnico e da Laura Passerini di Sealed Air, già coordinatrice del Comitato Sostenibilità. Il gruppo lavorerà in sinergia con la Presidenza Giflex, consulenti esperti del settore e si apre al dialogo di filiera estendendo la collaborazione con le associazioni nazionali ed europee. In occasione della giornata bolognese ha parlato di Life Cycle Assessment (LCA) anche Alessandro Marson, Università di Padova. Nel suo intervento Marson ha sottolineato come misurare la sostenibilità ambientale sia diventato un elemento strategico per supportare le scelte aziendali, guidare i processi di eco-progettazione e fornire le basi scientifiche per una corretta comunicazione verso la filiera e i consumatori.

A seguire, una tavola rotonda, alla presenza di ENEA ed esperti del tema, ha ulteriormente approfondito il ruolo dell’LCA nella transizione ecologica. Grande attesa da parte del pubblico anche per gli aggiornamenti sulla revisione della direttiva europea Packaging and Packaging Waste Directive, per cui è stata presentata anche la bozza del Position Paper di Giflex. Ne è seguito un dibattito durante la tavola rotonda.

eventi

FlexoDay 2022

Due le sessioni che hanno caratterizzato l’edizione 2022 del convegno Atif: una di scenario e una più tecnica. Ospiti della prima sessione, a cui hanno partecipato circa 330 persone, l’economista Fabio Papa dell’I-AER e i rappresentanti di Burgo e Taghleef che hanno presentato rispettivamente contributi sulla situazione economico-finanziaria e il relativo impatto sulle PMI, e gli scenari di mercato della carta e dei supporti plastici. Ha chiuso questa sessione l’intervista di Armando Garosci di Largo Consumo a Gianangelo Cattaneo, AD di Plastik. La seconda giornata con circa 350 presenze registrate si è aperta con il saluto del presidente di Atif Marco Gambardella, la relazione sullo scenario economico italiano del settore cartotecnico-trasformatore, elaborata da Assografici, i dati di mercato delle macchine flexo su scala globale, elaborati da Acimga, e la presentazione delle attività dell’Associazione. Presentati i tradizionali contributi tecnici, con interventi dei rappresentanti del Comitato tecnico di Atif sul nuovo metodo di misurazione del valore tonale del colore (CVT) in flessografia (Stefano d’Andrea) e sui nuovi standard di comunicazione PRX-PQX, per una migliore interazione fra committente e stampatore (Carlo Carnelli).

A seguire, gli interventi della Commissione Education di Atif – a cura di Ira Nicoletti – che ha presentato i progetti formativi dell’Associazione, le relazioni dei soci Inciflex, Rossini e Uteco partner dell’evento 2022 e le testimonianze di Stefano Capelli e Michele Bondani, rispettivamente sulla normativa europea in tema di emissioni e sul marketing del packaging.

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Peter Andrich di Koenig & Bauer IT Paolo Zerbi di Fujifilm

premi

Nell’ambito di BestStudentInFlexo, patrocinato da ENIP-GCT, è stato premiato Diego Pellegrini, studente del CFP San Marco Mestre, che riceverà una borsa di studio offerta da I&C Gama

BestInFlexo 2022

240 circa i lavori ricevuti e più di 400 i partecipanti alla cerimonia di premiazione per BestInFlexo 2022, il premio alla qualità di stampa flessografica che, dal 2015, celebra questo importante comparto industriale, promuovendo l’eccellenza della filiera. Novità di quest’anno la creazione del Premio Giuria, una menzione speciale voluta dai giurati Massimiliano Ferrari (Barilla), presidente di giuria, Paride Banzola (Eurocompany), Alessandra Biava (Bonduelle) e Simona Poli (La Linea Verde) per attribuire un riconoscimento a lavori che si distinguono per particolari qualità. Un riconoscimento destinato a restare anche per le prossime edizioni e che amplierà il novero delle aziende premiate da Atif - Associazione tecnica italiana per la flessografia. Nel corso della serata è stato anche assegnato il Premio alla Carriera giunto alla sua quinta edizione. È stato Felice Rossini a ricevere questo riconoscimento per una carriera all’insegna della flessografia. La classifica finale dei premi assegnati, svelata durante una serata a tratti esilarante per la vivace conduzione di Debora Villa, tradizionale ospite delle premiazioni Atif, è pubblicata su stampamedia.net. Oltre agli stampatori, sono state premiate anche le aziende di prestampa.

Regolamento Europeo contro la deforestazione

Il 28 giugno 2022 il Consiglio Ambiente dell’UE aveva approvato il testo per una proposta di nuovo Regolamento con l’obiettivo di contrastare la deforestazione e il degrado delle foreste nel mondo. L’intento della proposta è evitare che vengano immessi sul mercato dell’UE o esportati dall’UE prodotti che abbiano causato deforestazione o degrado forestale per l’espansione dei terreni agricoli per la loro produzione, con relativa abrogazione del Regolamento legno (EUTR n.995/2021). Il 13 settembre la plenaria del Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza (453 voi a favore, 57 contrari, e 123 astenuti) una versione rafforzata della proposta di regolamento. Il Parlamento chiede di responsabilizzare le imprese imponendo obblighi di “due diligence” agli operatori che immettono sul mercato dell’UE, e che esportano fuori dall’UE, materie prime o altri prodotti legati alle foreste. Gli Stati membri, responsabili dell’attuazione del regolamento, dovrebbero imporre sanzioni in caso di violazioni. Inoltre, sono stati respinti alcuni emendamenti che avrebbero reso la definizione di “degrado delle foreste” poco chiara a causa della condizione che il degrado sia “irreversibile” o che riguardi solo le foreste “primarie” pressoché inesistenti in Europa. Con il voto di settembre la plenaria ha incaricato la Commissione Ambiente di intraprendere il negoziato tra Commissione, Consiglio, e Parlamento Europeo, sul testo finale del regolamento. I lavori proseguono in particolare sulle posizioni in merito alle definizioni, alle percentuali e alle modalità di controllo, e alle metodologie di valutazione, in ottica di flessibilità e ricerca di soluzioni adeguate a tutto il territorio e a tutti gli Stati membri.

Dopo 2021 e primo semestre 2022 in crescita, cambia lo scenario per il settore grafico

Nel terzo trimestre 2022 cambia lo scenario, influenzato dalla preoccupazione delle imprese per gli intensi aumenti dei prezzi dell’energia, conseguenza anche della guerra in Ucraina, e per le attese di un rallentamento macroeconomico italiano e internazionale. Nel primo semestre 2022 tutti i valori del complesso dei settori appartenenti alla Federazione Carta e Grafica (macchine per la grafica e la cartotecnica, cartario, grafico e cartotecnico trasformatore) presentavano crescite importanti (a due cifre) rispetto ai valori del primo semestre 2021, riflettendo però il processo inflazionistico innescato dalla crisi energetica. Nel primo semestre si è infatti registrata una forte crescita del fatturato (+31,4%), che arriva a quasi 16 miliardi di € (15,7) dai 12 miliardi del primo semestre 2021, trainato sia dalle vendite interne (+30,9%), sia dalla crescita dell’export (+32,2%). Il boom delle importazioni (+55,5%), che conferma rincari sostenuti anche dei prodotti provenienti dall’estero, determina un moderato calo del saldo della bilancia commerciale (-1,7%), che rimane però positivo. Entrando nell’andamento dei singoli settori, per le macchine il secondo trimestre è positivo (+1,7%), come il terzo che rimane sugli stessi livelli. La produzione del settore cartario nel primo semestre ha registrato un +1,4%, ma il mese di luglio cala del 5,7%, trend che si è accentuato in agosto (-20,8%). Per il settore grafico il primo semestre mostra una produzione stabile con il fatturato che aumenta del 22,2%, con un terzo in peggioramento. Nel cartotecnico i primi sei mesi registrano un incremento della produzione del +1,9%, al quale si associa, sempre per il fenomeno inflattivo, un +26,2% del fatturato. Anche in questo comparto il terzo trimestre fa intravedere un rallentamento significativo. Domina un clima di incertezza a causa della scarsità di adeguate forniture di gas e dell’assenza di contratti con i fornitori per l’anno termico ottobre 2022-settembre 2023. Forti timori anche per perdite di competitività dei prodotti nazionali rispetto ai competitor europei, che possono contare su politiche governative di sostegno ai settori energy intensive. Infine, ma non meno importante, la fermata delle cartiere comporterebbe l'arresto del riciclo di carta e cartone e, quindi, della raccolta differenziata.

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Cybersecurity: come tutelare manifattura e stampa 3D

Se l’interconnessione sta diventando una necessità operativa importante e un’opportunità, non bisogna dimenticare che aprire nuovi punti di accesso a una rete può esporre un sistema informatico ad attacchi informatici che possono avere impatti sia sugli asset aziendali sia sugli stakeholder.

La forte spinta alla digitalizzazione, che sta coinvolgendo il settore produttivo italiano, è improntata sulla necessità di interconnettere i vari asset produttivi al fine di poterli porre in comunicazione sulla medesima rete. Con il termine “industria 4.0”, volendo utilizzare la definizione fornita dal Mise, gli elementi che caratterizzano il “4.0” sono “connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time”. Le tecnologie che possono rientrarvi variano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di da-

ti in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione. Anche in quest’ambito si insinua il rischio di attacchi cyber che possono avere scopi economici, essendo in genere finalizzato al furto di dati. Possono esserne bersaglio i dispositivi elettronici personali, le reti aziendali e in generale tutte le tecnologie IT, Information Technology, da tempo oggetto di attenzione. Tuttavia, vi è un ulteriore aspetto da considerare per avere un quadro completo. Anche un sistema, un comparto produttivo, un’infrastruttura industriale, e in generale tutte le tecnologie OT, Operational Technology, sono oggi sempre più spesso bersaglio degli hacker.

Attacchi cyber nel mondo della manifattura

L’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, nel suo report annuale, ha rilevato che lo scorso anno in Italia ci sono stati 143 attacchi informatici gravi, e di questi il 12% del totale (una ventina) hanno colpito il mondo della Manifattura, rispetto a una media mondiale che è limitata al 3%. Quindi, le aziende italiane risultano attaccate e colpite quattro volte tanto rispetto alla media complessiva negli altri Paesi. La predominanza dell’importanza di tutelare i sistemi informativi ha trovato anche rilievo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cybersicurezza ricopre un ruolo rilevante. L’attenzione al tema si concretizza negli investimenti previsti nella Missione 1, con 623

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Storie di stampa by HP Indigo

220sono gli anni di storia di una realtà, Lazzati Industria Grafica, di cui oggi Laura Salmini è Ceo. Un numero importante e denso di progetti, investimenti, persone, fatica e soddisfazioni, ma anche di quel senso di responsabilità e rispetto che Laura ha ereditato dal padre e che definisce “tatuato nel suo Dna”. La passione per la stampa che ha pervaso la terza generazione della famiglia Salmini, di cui lei e il fratello Roberto fanno parte, è nata ancor prima, dal nonno che, da dipendente, rilevò l’azienda, all’epoca situata nel cuore di Gallarate (VA). “Da bambina non ho vissuto la tipografia, perché nostro padre ha iniziato a coinvolgerci in azienda solo quando Roberto e io siamo stati più grandi per educarci ai lavoretti estivi – racconta Laura – , anche se lui ha sempre creduto che avremmo, in seguito, portato avanti l’impresa familiare: e così è stato”. Tuttavia Laura ha maturato sin da bambina in modo indipendente una forte attrazione per il mondo della carta e per le meravigliose realizzazioni che è possibile ottenere con questo materiale. Una passione diventata il suo lavoro che svolge con amore e con estrema dedizione, ammettendo che “praticare la professione che mi piace è un grande privilegio: influisce positivamente sulla qualità della vita, sulla realizzazione personale e sulla felicità” Ma non è sempre stato così. Quando dopo il diploma, prima Roberto e dopo Laura entrarono in azienda, iniziò una formazione sul campo che ha contribuito a determinare la loro grande competenza di oggi. “Non è stato semplice: dovevo ancora mettere a fuoco i miei obiettivi e per una giovane donna con poca esperienza confrontarsi con un’industria come quella della stampa mi ha messo di fronte ad alcuni ostacoli da superare” continua Laura. Con il tempo ha potuto esprimere le sue doti comunicative, la capacità e il piacere di confrontarsi con i colleghi e con i clienti, trovare insieme una soluzione alle loro esigenze, per poi trasferire in produzione ogni singolo dettaglio, e realizzare i progetti. In questo modo sono cresciute non solo le capacità professionali, ma si sono affermati anche quei soft skill di Laura come l’empatia, la capacità di ascolto, il gusto per il bello e l’attenzione

per il dettaglio, sfumature della personalità che danno valore al tocco femminile. “Passaggi importanti perché ritengo fondamentale continuare a investire sulla crescita personale e professionale” aggiunge. Per contro, in modo complementare, Roberto ha avuto ampio spazio per sviluppare la propria attitudine nei confronti dei numeri e della gestione economico-finanziaria. Un successo per entrambi supportato anche dall’abilità del padre, che ha agevolato il cambio generazionale trasferendo ai figli le responsabilità pur mantenendo una saggia e discreta supervisione fino a che è stato in vita. “Un altro valore importante che ci è stato trasmesso è l’umiltà, attitudine indispensabile per il lavoro di squadra. Amo molto la montagna, per me operare in team è come arrampicarsi in cordata” , spiega Laura. “Praticare questo sport mi ha insegnato molto sull’impegno, l’allenamento, il raggiungere gli obiettivi alzando poco per volta l’asticella”. Con questa tenacia Laura e Roberto hanno affrontato le grandi svolte come il passaggio alla sede più grande di Casorate Sempione nel 2003 e la transizione digitale dell’azienda, con l’ingresso in azienda della prima HP Indigo, la 7800, nel 2015. “L’incontro con HP ha rappresentato uno step importante non solo in termini di possibilità applicative e opportunità di business, ma ci ha anche offerto l’ispirazione ad aprirci a iniziative di marketing come il primo evento di presentazione dell’azienda e il coinvolgimento della agenzie. La realizzazione del nostro calendario promozionale è nata per promuovere l’eccellenza della stampa digitale di HP Indigo” . Da quel momento l’aggiornamento tecnologico del reparto digitale di Lazzati ha visto il susseguirsi di una HP Indigo 12000 fino all’attuale 15K, la cui produttività ha permesso di affrontare con una marcia in più le attuali sfide e i grandi cambiamenti del mercato. Parlando del futuro, ai suoi figli Laura desidera tramandare il valore della responsabilità, mantenendo però un buon equilibrio e una decisa separazione tra vita e lavoro. Ma anche il senso della bellezza e la salvaguardia dell’ambiente, un grande impegno che Lazzati, oggi Società Benefit, porta avanti da lungo tempo. Valori importanti indipendentemente se saranno loro a continuare l’impresa bicentenaria di famiglia.

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#GRLPWR | LE DONNE NELL’INDUSTRIA DEL PRINTING Laura Salmini, CEO di Lazzati Industria Grafica Srl, Società Benefit

Bella, Stampa!

DIGITAL EMBELLISHMENT E APPLICAZIONI

Se la nobilitazione tradizionale ha un suo mercato consolidato, sono i sistemi di digital embellishment a continuare la loro evoluzione tecnologica a tratti sorprendente, come nel caso della nuova MGI Alphajet. Non si tratta solo di upgrade dal punto di vista delle prestazioni ma di mettere a punto veri propri ecosistemi per la stampa, l’applicazione del foil, vernici con riserva e spessorate, e del coating a tavola piena in un unico passaggio. Per quanto riguarda i diversi player presenti sul mercato nell’ultimo anno abbiamo assistito ad ampliamenti di gamma volti a coprire le più diverse esigenze di nobilitazione digitale non solo delle aziende pure digital ma anche per ambienti ibridi. In particolare la tendenza è di immettere sul mercato soluzioni nel formato

B2 e B1. L’aggiunta in alcuni casi del trattamento corona integrato, dell’applicazione del foil a freddo e di architetture che consentono il minimo spreco di materiali in un'ottica di risparmio e ottimizzazione delle risorse, sono i plus dei sistemi di ultima generazione. La ricerca della riduzione dei costi di gestione è la sfida cruciale per i produttori di questi sistemi e che determinerà la loro affermazione in tutti i mercati del printing. Quel che si genera sono applicazioni dall’incredibile effetto WOW, con il vantaggio della personalizzazione, del print ondemand e del dato variabile. Il nostro viaggio al centro della bellezza della stampa prosegue poi nel fantastico mondo di Brand Revolution Lab 2022.

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Secondo una ricerca Keypoint Intelligence, arricchire lo stampato con i diversi effetti di nobilitazione può generare per gli stampatori margini di profitto dal 50 al 400% più elevati rispetto all’offerta di applicazioni realizzate con la semplice quadricromia.

DM-Unliner 2D basati sulla tecnologia “inkjet on transfer layer” e dedicati alla banda stretta, in grado di applicare la metallizzazione su un’ampia gamma di supporti che spaziano dalla plastica alle etichette termoretraibili fino a carte patinate e non patinate. DM-Unliner 2D applica anche finiture con metallizzazione lucida ed effetti cromatici brillanti.

La metallizzazione digitale di Kurz

Kurz aveva aperto la stagione estiva con l’iniziativa Kurz Label Weeks, una open house estesa organizzata presso la sede dell'azienda di Fürth in Germania, e che avrebbe dovuto concludersi il 28 ottobre 2022. Proprio per il grande successo di questa iniziativa, il produttore di materiali e soluzioni per la nobilitazione ha prolungato di altre 6 settimane la possibilità per i clienti di sperimentare in prima persona tendenze rivoluzionarie, tecnologie innovative e soluzioni sostenibili dal mondo dell'industria delle etichette e degli imballaggi all'insegna del motto "Engineering the Future of Embellishment". Le porte del Center of Competence dell’azienda sono aperte per le visite guidate dal martedì al giovedì fino al 9 dicembre. Tra le soluzioni in prima linea targate Kurz ci sono i sistemi di finitura digitale di terza generazione DM-Jetliner e

Sia DM-Jetliner sia DM-Unliner 2D consentono di risparmiare pellicola con tempi di configurazione minimi e un'elevata velocità di stampa e consumi energetici ridotti. Sempre in ambito di metallizzazione, Kurz propone DM Smartliner, l’unità digitale compatta dedicata alla nobilitazione di carta e cartone. Il processo di trasferimento è effettuato a monte della stampa digitale a colori: le grafiche da metallizzare vengono stampate digitalmente, a seguire con DM Smartliner viene trasferita la decorazione Digital Metal, il supporto in PET viene rimosso e infine è possibile sovrastampare in quadricromia. DM Smartliner è una vera e propria soluzione completa di tecnologia di finishing di precisione fino al software che permette molteplici opzioni di nobilitazione, garantendo elevata brillantezza e risoluzione eccellente, il tutto nel rispetto dell’ambiente. DM Smartliner può metallizzare fino a 3.100 fogli/ora nel formato SRA3 in base al tipo di stampa e supporto. I sistemi e i prodotti Kurz sono distribuiti in Italia da Luxoro.

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Kurz DM Smartliner

Duplo DDC-8000 DuSense

Flessibilità nella gestione del formato B2, trattamento corona integrato, applicazione del foil in linea e strumenti avanzati per l’automazione sono i punti di forza del nuovo verniciatore UV spot Duplo DDC-8000 DuSense Foil in linea. “Abbiamo presentato Duplo DDC-8000 DuSense Foil in anteprima nazionale durante la scorsa edizione di Viscom” spiega Davide Messina, Graphics Demand Generation Specialist di Quadient, “e in seguito abbiamo organizzato una open house presso il nostro partner Tecnogroup di Napoli per mostrare anche ai clienti del Sud Italia questo sistema”.

L’ultimo verniciatore UV spot della serie DuSense con tecnologia inkjet di Duplo, attualmente già in fase di installazione presso due importanti aziende italiane, permette un investimento modulare: è, infatti, disponibile in quattro versioni, da quella base fino al più avanzato modello Ultimate, che offre il trattamento corona integrato e unità di applicazione del foil in linea. Caratterizzato dal design compatto, DuSense DCC-8000 in soli 6 metri di ingombro è in grado di gestire una dimensione del foglio di 585x1.068 mm con un’area di stampa fino a 538x1.048 mm e supporti da 160 a 600 g/m².

DuSense DCC-8000 segue la filosofia “Green Button”: una volta impostato il lavoro sul PC controller l’operatore deve solo premere un pulsante per avviare il processo e ottenere una lavorazione

che garantisce i massimi standard di qualità. L’automazione fa il resto: mentre la macchina esegue la lavorazione l’operatore può dedicarsi ad altre attività. Questa macchina opera con una velocità media di 12 fogli/minuto in formato B2 e ha un range di verniciatura da 10 a 80 micron, con la possibilità di tre livelli diversi in un unico passaggio. “Grazie al pinning LED UV la macchina può gestire l’applicazione di foil a freddo, questo permette di nobilitare con gli stampati impiegando la lamina senza necessariamente plastificare” aggiunge Messina. “Tra le altre caratteristiche il verniciatore UV è dotato di 5 teste di stampa Kyocera da 600x600 dpi che garantiscono un’elevata qualità”. Tra le altre caratteristiche il verniciatore UV è dotato di un sistema di rilevamento automatico dello spessore del foglio per la gestione di supporti diversi, che regola anche automaticamente le testine di stampa e la pressione del foglio. L’unità di registro con telecamere identifica eventuali problemi di traslazione sull’asse X e Y o di distorsione della stampa e l’indicatore dei consumi registra l’impiego di vernice utilizzata in base alla maschera inserita. Duplo DDC-8000 DuSense è distribuito in Italia da Quadient Graphics.

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Il nuovo verniciatore UV spot Duplo DDC-8000

Konica Minolta

Konica Minolta

Grandi successi con la nuova tecnologia best ink detector

AccurioShine 3600, nobilitazione entry level di lusso

I punti di forza del nuovo sistema sono produttività, affidabilità, semplicità d’uso a cui si aggiunge la necessità di una ridotta manutenzione.

AccurioShine 3600 da poco è entrata a far parte del ricco portfolio Konica Minolta di sistemi per la nobilitazione digitale con tecnologia inkjet. Consente di applicare vernici lucide 2D e 3D, effetti tattili, e a breve sarà possibile upgradarla con il modulo Digital Hot Foiling andando così a coprire tutte le esigenze di embellishment degli stampatori di fascia media. “Pur essendo una macchina entry level, AccurioShine 3600 incorpora la tecnologia di ultima generazione sviluppata da Konica Minolta in collaborazione con MGI – spiega Fabio Saini, Product Manager Industrial Printing di Konica Minolta Italia – che ha visto importanti miglioramenti dal punto di vista sia hardware sia software, offrendo le stesse elevate prestazioni delle macchine di alta gamma”. Evoluzione del modello di successo MGI JetVarnish 3D One, la nuova AccurioShine 3600 è dotata delle teste di stampa Konica Minolta, incorpora un sistema di gestione del lavoro basato sull'intelligenza artificiale e un dispositivo di polimerizzazione a LED ecologico: tutto questo in un design modulare straordinariamente compatto. “Un altro punto di forza di AccurioShine 3600 è la possibilità aggiungere il modulo per il trattamento corona che consente di ampliare ulteriormente i supporti compatibili con la macchina, come i materiali plastici” aggiunge Saini. Con un formato carta massimo di B3+ (364x750 mm) e la possibilità di nobilitare supporti di grammatura che spaziano da 135 a 450 g/m², il sistema è ideale per la finitura di applicazioni come biglietti da visita, biglietti augurali, copertine di fotolibri, brochure e anche brevi tirature di packaging on demand,

creando prodotti stampati di grande impatto. AccurioShine 3600 supporta anche la stampa di dati variabili: attraverso un apposito scanner di cui è dotata legge i codici a barre da un foglio prestampato e seleziona istantaneamente i file TIFF corrispondenti memorizzati sulla workstation consentendo così la personalizzazione. Altre due importanti opzioni di cui può essere dotata AccurioShine 3600 sono il convertitore automatico di file che trasforma il pochi minuti il PDF di prestampa al formato TIFF rendendo il flusso di lavoro più fluido ed efficiente; mentre la smart scanner light rende possibile la stampa su supporti metallici.

AccurioShine 3600 brilla anche per le sue doti di ecosostenibilità: offre ridotti consumi energetici e conseguenti costi di gestione contenuti, mentre le teste di stampa sono dotate di serbatoio che recupera della vernice inutilizzata reindirizzandola nel circuito chiuso di stampa. Essendo una macchina 4.0, AccurioShine 3600 è sempre connessa al supporto tecnico di Konica Minolta che offre un servizio di manutenzione preventiva, sgravando ulteriormente l’operatore che già può beneficiare di un sistema assolutamente user friendly.

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Il sistema di nobilitazione digitale Konica Minolta AccurioShine 3600

AlphaJET, come nessun’altra al mondo

“La quadricromia per quanto di alta qualità non basta più, il mercato chiede effetti speciali”, è con questa convinzione che Edmond Abergel, presidente e fondatore di MGI, insieme al suo team di ricerca e sviluppo guidato da Louise Gauthier, ha dato vita ad AlphaJET, un progetto nato tra il 2007 il 2008 e coronato nel 2022. Più precisamente lo scorso 13 ottobre, quando abbiamo assistito al lancio in anteprima mondiale da parte di MGI Digital Technology di questo rivoluzionario ecosistema end-to-end. Si tratta della prima linea al mondo di stampa digitale inkjet nel formato B1+ in grado di eseguire in un unico passaggio dalla stampa alla nobilitazione, combinando quadricromia inkjet con inchiostri base acqua, vernice con riserva con tecnologia Eco-Spot UV Coating, e stampa a caldo Green-Foil. L’abbiamo vista in funzione nel primo Democenter dedicato ad AlphaJET creato da MGI in collaborazione con Konica Minolta, all’interno

del Centro di Competenza della sede di Parigi del produttore giapponese. Un secondo showroom sarà inaugurato a New York il prossimo anno. “L’intera linea AlphaJET può essere gestita da un singolo operatore ed è in grado di produrre fino a 3.000 fogli completi di stampa, vernice e foil in un’ora e 40 minuti, lavorazione che se realizzata con un flusso produttivo tradizionale richiederebbe in media 7 ore, 4 o 5 operatori e il doppio dello spazio” spiega Abergel, “AlphaJET è una soluzione che invita a stampare lavori ad alto valore aggiunto in quanto ne semplifica la produzione. Provate a immaginare ad esempio uno stampato con quadricromia, vernice UV spot, vernice protettiva, lamina a caldo con microincisioni. Il tutto prodotto a ritmi industriali ovvero una media di 1.800 fogli ora”.

La genesi di AlphaJET

Concepita secondo il principio dell’industria 4.0, AlphaJET è il risultato di

40 milioni di euro di investimenti e di 14 anni di ricerca e sviluppo che inizialmente come primo step hanno dato vita nel 2008 a JETVarnish, sistema inkjet UV destinato all’applicazione di vernici 3D con effetto tattile. Ma l’obiettivo di Abergel e Gauthier era di andare oltre e risolvere il problema dell’eccessiva frammentazione del flusso di produzione tipica delle aziende grafiche, che comporta troppi passaggi con continue interruzioni del lavoro, l’impiego di troppo personale e l’occupazione di troppo spazio. Per non parlare del tempo richiesto dalle lavorazioni date in outsourcing. Un modello non più sostenibile secondo i due manager a cui si poteva ovviare solo sviluppando una linea nel formato B1 completamente automatizzata che integrasse la stampa e la nobilitazione digitale in un unico passaggio. Una soluzione così flessibile da soddisfare le esigenze di stampatori commerciali ed editoriali, produttori di packaging e anche per il web-to-print.

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Concepita secondo il principio dell’Industry 4.0 da MGI in collaborazione con Konica Minolta, AlphaJET è il risultato di 40 milioni di euro di investimenti e di 14 anni di ricerca e sviluppo: è una rivoluzionaria linea di produzione 100% digitale in grado di stampare, verniciare e nobilitare in un unico passaggio.
di Alexia Rizzi
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Edmond Abergel, presidente e fondatore di MGI

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In linea con il concetto di factory 4.0 revolution, AlphaJET può essere pilotata in remoto da device mobili

I fogli sono trasportati da una lastra mobile che li conduce in un percorso verso i diversi step di stampa e nobilitazione

Un mettifoglio tradizionale alimenta AlphaJET con supporti rigidi e flessibili fino al formato B1+

Il sistema utilizza tre tecnologie di essiccazione: UV, UV Led e a infrarossi

Nello sviluppo di AlphaJET, Abergel e Gauthier si sono concentrati sulla precisione del registro: dopo avere analizzato diverse soluzioni hanno ritenuto che la stampa in piano fosse l’opzione più adatta al trasporto di un’ampia varietà di supporti che spaziano dalla carta al cartone con una precisione di circa tre micron. Per questo la scelta si è orientata verso tecnologie collaudate nell’industria automobilistica e aeronautica ovvero i motori elettromagnetici lineari, risultati più precisi di quelli elettrici sincroni comunemente impiegati per le macchine da stampa. “Questa innovazione meccanica, per la prima volta applicata a un sistema di stampa, offre elevata precisione e potenza di movimento a fronte di un consumo energetico ridotto. Inoltre, riduce del 90% il numero di parti mobili come ingranaggi, viti, cinghie di trasmissione e alberi contenendo al contempo le operazioni di manutenzione”

continua Abergel.

Il nastro di trasporto impiega 11 vassoi mobili nel formato B1 con piano aspirante che portano i fogli attraverso le diverse fasi di stampa e nobilitazione: un processo utilizzato nell’industria dei semiconduttori che garantisce la totale integrità della stampa grazie all’assenza di deformazioni, compressioni e movimenti del supporto durante il ciclo di produzione. Un’innovazione che permette ad AlphaJET di stampare sia su materiali rigidi sia flessibili con spessori che spaziano da 135 g/m² a quasi 2 mm e formati dal B2 al B1+. Il registro di ogni vassoio è assicurato dal sistema scanner già collaudato su JETvarnish che corregge automaticamente la posizione del foglio.

L’architettura del motore di stampa

“Anche la scelta delle teste di stampa è stata cruciale: dopo un’attenta analisi delle opzioni presenti sul mercato Memjet Dura-Link ha dimostrato di

essere all’altezza della sfida” aggiunge Abergel. Lanciata nel 2018, offre la ridondanza di ugelli sufficiente per raggiungere il grado di qualità (1600x1600 dpi), affidabilità ed efficienza richiesto da AlphaJET; essendo inoltre perfettamente compatibile con gli inchiostri base acqua impiegati dal sistema di stampa, offre un gamut molto ampio e una definizione fotografica applicata a un sistema industriale. Oltre a una longevità di oltre un milione di fogli B1, Dura-Link è estremamente facile e veloce da sostituire. Intorno a queste testine MGI ha concepito un motore di stampa che pone la sequenza dei canali colore della quadricromia su un blocco di granito di 4,5 tonnellate, in grado di eliminare qualsiasi vibrazione garantendo un registro con tolleranza fino a 3 micron. Dopo la stampa la carta è trasportata al modulo di verniciatura 3D dotato di due JETvarnish di ultima generazione anch’esso posizionato su un analogo blocco di granito che offre una precisione del dettaglio

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• TECNOLOGIE •
Durante l'evento di lancio è stata annunciata anche la prima installazione di MGI AlphaJET digitale presso ISRA, cooperativa industriale che opera nel settore del packaging e della stampa di card con o senza chip destinate al mercato retail, trasporti e autenticazione e controllo accessi. L'azienda francese ha scelto MGI AlphaJET per ottimizzare l'intero flusso produttivo e beneficiare dei vantaggi di Industry 4.0. •
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Percorso carta rivoluzionario

La postazione di controllo di AlphaJET, da cui un unico operatore può gestire l’intera linea

L’uscita dei fogli stampati e nobilitati con raccolta su pallet

da 7 a 240 micron. Infine, il foglio prosegue verso la collaudata stazione di stampa a caldo per l’applicazione della lamina MGI Green Foil che si caratterizza per la resa di alta qualità sia su supporti lucidi sia patinati.

Il software

AlphaJET è pilotata da un RIP dedicato che permette di automatizzare il flusso di lavoro e di gestire in modo efficiente le code di stampa. Il software MGI Approve ha una soluzione BAT basata sul cloud che permette di visualizzare, modificare e convalidare progetti di packaging virtuali a distanza posizionandoli nel loro contesto grazie alla realtà aumentata. Attraverso un sito web lo stampatore può inviare una sorta di mock-up virtuale in 3D al proprio cliente, che potrà visualizzarlo completo di stampa e nobilitazione, potendo così scegliere di modificare i foil, gli spessori delle vernici personalizzando le finiture.

“AlphaJET è stata accolta con grande interesse anche dai clienti italiani, in particolare i produttori di packaging. Alcuni imprenditori hanno apprezzato il concept e le prestazioni di questa linea di produzione”. Antonio Maiorano, Professional Printing Sales Director di Konica Minolta Italia

AlphaJET è eco-friendly

Rivoluzionando il tradizionale flusso di lavorazione grazie all’integrazione in un unico passaggio stampa, verniciatura e applicazione del foil, AlphaJET ha insita nel proprio DNA l’ottimizzazione delle risorse e il risparmio energetico. MGI, infatti, ha lavorato allo sviluppo di AlphaJET rispettando il proprio impegno nei confronti dell’eco-sostenibilità: l’impronta di carbonio di questa linea digitale è inferiore del 60% rispetto alle attrezzature convenzionali e il consumo di energia elettrica è ridotto del 30%. Inoltre gli inchiostri base acqua, le vernici Eco-UV-Coating e il green-foil sono certificati INGEDE per la deinchiostrazione, oltre ad avere ottenuto la certificazione FOGRA. Era da molto che non assistevamo alla dimostrazione di una linea di stampa così sorprendente.

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Le elevate performance di Versafire EP

Versafire EP è l’ammiraglia della serie con i suoi motori da 115 e 135 ppm e con la possibilità di stampare su supporti di grammature che spaziano da 52 a 470 g/m² coniugando elevata produttività, qualità e libertà di spaziare dalle classiche applicazioni di stampa commerciale ed editoriale, con il plus della personalizzazione, fino a piccole quantità di packaging, passando per pre-tirature offset e mock-up realistici.

Tra i punti di forza di questo sistema di stampa i software di controllo già collaudati sulle macchine offset. L’ACD, Auto Color Diagnosis, effettua la scansione del foglio stampato per verificare la corretta alimentazione dell’inchiostro durante il processo di stampa e identifica eventuali difetti sui fogli stampati, consentendo all’operatore di visualizzare a monitor gli stampati non corretti e di rimuoverli dalla pila di consegna. Funzioni che consentono di garantire il massimo della qualità velocizzando i tempi di produzione.

L’identità digitale di Heidelberg

L’azienda, che prende il nome dell’affascinante cittadina tedesca dove risiede il suo headquarter, è legata in modo inscindibile a tutte le evoluzioni tecnologiche del printing che hanno fatto la storia di questa industria a livello globale. Certo, le macchine offset dell’iconico brand non smetteranno di rappresentare il core del produttore teutonico, ma si sta affermando con grande personalità e determinazione l’identità digitale di Heidelberg. “Non è facile eguagliare con il digitale la potenza della brand reputation che Heidelberg ha in tutto il mondo grazie alle sue macchine tradizionali, del resto la offset continuerà a coprire la parte preponderante della stampa. – spiega Rinaldo Mattera, business driver Digital & Scodix di Heidelberg Italia – Tuttavia il digitale sta registrando trend di continua crescita ed erodendo quote di mercato ai sistemi convenzionali in tutti i comparti dalla stampa commerciale al packaging, dalle etichette al grande formato. Non poteva mancare

una famiglia di soluzioni Heidelberg a supporto di questo business”. Uno scenario, infatti, in cui Heidelberg gioca un ruolo di primo piano sia con la sua offerta di macchine sia con i sistemi di nobilitazione caratterizzata dalla qualità che contraddistingue la sua tecnologia da generazioni. Come sostiene Mattera, “il segmento del 35x50, un tempo tradizionalmente terreno di gioco della offset, oggi è di completo appannaggio dei sistemi di stampa a toner, proprio come le soluzioni Versafire”. Questa piattaforma targata Heidelberg oggi vanta in Italia ben 150 installazioni, il 25% delle quali è coperto dalla serie Versafire EP, modello a quattro colori a elevate performance. Mentre il sistema di maggiore successo si riconferma Versafire EV, soluzione a 5 colori di grande appeal in quanto la quinta stazione è in grado di ospitare colori speciali neon, oro, argento, bianco a elevata coprenza e il toner per applicazioni anti-contraffazione.

di Alexia Rizzi

Il target di Versafire

Difficile delineare un identikit preciso in quanto il target è molto eterogeneo: spazia dai clienti storici di Heidelberg, che da decenni ripongono la fiducia in questo partner tecnologico e si affidano allo stesso fornitore per la loro transizione digitale, a start-up pure digital attratte dai plus offerti da questi sistemi. Oltre naturalmente a tutte le realtà che si pongono tra questi due estremi così diversi tra loro.

“Certo è più facile entrare in un ambiente già tutto Heidelberg, compreso il flusso di lavoro: – precisa Mattera – il cliente ci conosce, ha fiducia e comprende immediatamente i vantaggi dell’installazione di una macchina digitale in grado di dialogare perfettamente con Prinect, integrandosi nel workflow aziendale e offrendo la stessa interfaccia software con cui gli operatori hanno familiarità. Si tratta di vantaggi operativi, che riguardano l’uniformità produttiva, ma anche di compatibilità con i requisiti dell’Indu-

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Heidelberg, sinonimo di tecnologia di stampa offset con la garanzia dell’inossidabile manifattura tedesca e frutto di un ingegno intramontabile, oggi spinge l’acceleratore sulla sua digital transformation. E lo fa con lo stile e con l’affidabilità a cui ha abituato i suoi clienti worldwide.

L’effetto WOW di Versafire EV

A proposito di possibilità di nobilitazione, la serie Versafire EV, disponibile con motore da 85 e 95 ppm, si distingue per la disponibilità di ben 7 colori che grazie alla quinta stazione possono arricchire lo stampato con un toner speciale in linea in aggiunta alla quadricromia. Infatti, bianco, trasparente, giallo e rosa neon, rosso invisibile anticontraffazione (visibile soltanto sotto la luce “nera”), oltre agli ultimi nati oro e argento permettono di impreziosire le più svariate applicazioni. La versatilità di questo sistema è ulteriormente amplificata dalla varietà di supporti compatibili che spaziano dalle carte naturali alle perlescenti e metallizzate, dalle goffrate alle carte speciali e colorate e alle relative buste coordinate fino ai supporti plastici anche trasparenti, in un range di grammature da 52 a 360 g/m².

stria 4.0. Tuttavia abbiamo installazioni importanti anche presso aziende di stampa più orientate alla stampa digitale che avendo analizzato le diverse soluzioni presenti sul mercato hanno trovato nei sistemi Versafire la risposta più adatta alle loro esigenze in termini di versatilità, efficienza e un interessante TCO” .

I plus riguardano anche le prestazioni della piattaforma a toner Versafire che offre una qualità di stampa garantita dalla risoluzione pari a 2400x4800 dpi e i vantaggi specifici che caratterizzano le due versioni.

Modularità e finitura

A supporto della versatilità di Versafire, la modularità dell’ingresso carta offerta da cassetti vacuum nei formati 33x48 o 33x70 cm con fronte retro automatico, fino all’ingresso da 33x126 cm, con la possibilità di affiancare anche moduli con 2 cassetti da 70 cm a supporto dell’elevata produttività. Anche i moduli di finitura possono essere scelti

in base alle esigenze produttive spaziando dal punto metallico alla spirale e la brossura in caso la macchina sia dedicata a lavorazioni verticali e si desidera ottenere un prodotto finito, fino all’uscita a foglio steso, in quest’ultimo caso se il finishing è fuori linea per via della varietà di lavori diversi da stampare.

Forti anche nel post-sale

Il team di Heidelberg Italia ha rilevato nel post-sale che i clienti di Versafire, proprio come quelli delle Speedmaster, apprezzano l’affidabilità del servizio di assistenza che li supporta a

360 gradi per tutto il ciclo di vita della macchina, ma anche la qualità del training per gli operatori – ne sono previsti due in caso di installazione di un nuovo sistema di stampa. Trattandosi di sistemi che rispondono ai requisiti 4.0, le Versafire sono sempre connesse prestandosi a un sempre più evoluto servizio di manutenzione predittiva. Il servizio di assistenza supporta l’operatore nella sostituzione delle parti più soggette all’usura che vengono date in dotazione con la macchina nel kit di manutenzione, consentendo di ridurre al minimo i fermo macchina a favore di una business continuity sempre più indispensabile nei tempi attuali.

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“Le applicazioni realizzabili con Versafire EV sono infinite: brochure, inviti, calendari, copertine di libri, biglietti da visita, menù per la ristorazione, marketing tool creativi, l’unico limite è la fantasia! Ci sono aziende che hanno installato la macchina per produzioni verticali come la stampa di cartellini per la moda”.

Scodix,

Se diciamo la parola “nobilitazione digitale” il pensiero si dirige immediatamente verso Scodix, pioniere di questo segmento e brand supportato nel nostro Paese oltre che dalla rappresentanza diretta, anche da Heidelberg Italia. In effetti, la famiglia di sistemi per il digital embellishment, frutto dell’ingegno dell’azienda israeliana, a partire dal lancio del primo sistema – avvenuto in occasione di drupa 2012 – a oggi si è rapidamente evoluta. Attualmente conta oltre 400 installazioni in tutto il mondo e proprio la 400ª è avvenuta lo scorso ottobre presso Curtis Packaging. L’azienda americana ha scelto il modello Scodix Ultra 6000 Press con tecnologia SHD (Smart High Definition); ultimo nato nel portfolio Scodix, il modello 6000 è concepito per il mercato del packaging nel formato B1 e presenta una serie di importanti upgrade. “Grazie al supporto di speciali algoritmi, con la famiglia Ultra di Scodix la nobilitazione raggiunge elevati livelli di precisione, qualità dei dettagli anche quando si tratta di applicare foil molto sottili o di riprodurre nobilitazioni spot o micro-caratteri” specifica Rinaldo Mattera, business driver Digital & Scodix di Heidelberg Italia. “Il controllo del registro è stato ulteriormente migliorato: oggi il sistema è in grado di

leggere gli angoli o un elemento all’interno del foglio, consentendo una maggiore accuratezza anche quando si effettuano più passaggi per sovrapporre differenti opzioni di nobilitazione come il foil e il polimero”. Scodix Ultra 6000 Press è parte di una grande famiglia che comprende sistemi nel formato B2: da Scodix Ultra 1000 al modello 2000, quest’ultimo best seller della serie. Ci sono poi Scodix Ultra 3000 con caratteristiche che la rendono adatta al mondo del webto-print e la versione Scodix Ultra 4000, particolarmente indicata per la nobilitazione di packaging in basse tirature, anche per imballaggi compatibili con gli alimenti, che possono trarre tutti i vantaggi del dato variabile anche per l’embellishment. A questi si aggiunge Scodix E106 nel formato B1, destinata al trattamento del cartoncino.

La tecnologia Scodix di ultima generazione è in grado di nobilitare stampati in offset, a toner e inkjet su un’ampia varietà di supporti come carte patinate e non patinate, carte speciali, cartoncino e supporti plastici in grammature che spaziano da 135 a 675 g/m².

“La filosofia di Scodix ha risolto il tema della modularità offrendo una varietà di soluzioni con caratteristiche specifiche per i diversi target – commenta

Mattera –, strategia che permette di soddisfare le richieste delle aziende dei diversi comparti del printing. In pratica esiste una macchina per ogni esigenza”.

La tecnologia di nobilitazione di cui sono dotate le macchine del portfolio Scodix comprende Scodix Foil, che offre la possibilità di applicare lamine standard a freddo dei principali produttori, e i polimeri Scodix PolySense con otto formulazioni distinte. Queste opzioni consentono di ottenere una dozzina di effetti differenti impiegando un’unica macchina.

Sense, Foil, Spot, Cast&Cure Braille, Cast&Cure, Crystal, Metallic, Uncoated, Braille sono combinabili tra di loro per dare vita a infinite applicazioni creative il cui limite è solo la fantasia. Infine, ma non meno importante, Scodix si propone come soluzione completa, un ecosistema che alla varietà di macchine associa i software a supporto della gestione del lavoro. La linea di prodotti Scodix EDFE comprende Scodix Job Estimator, che risolve particolarmente e Scodix Studio Station che gestisce la produttività all’interno del flusso di lavoro. A queste si aggiunge Scodix Studio W2P progettata per ottimizzare il workflow in ambienti web-to-print e la versione Customized che consente l’integrazione del MIS.

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una grande famiglia per la nobilitazione digitale
Scodix Ultra 2000 Press e alcuni packaging impreziositi dalle diverse possibilità di nobilitazione di questo sistema digitale

Il variopinto lettering che compone le parole Brand Revolution LAB, stampato con le tecnologie flatbed di ultima generazione da Athena; lo spettacolare wall-puzzle tridimensionale che raffigura i due Gutenberg, composto da scatole in cartone stampate da ICO con il dato variabile

Stampare... labellezza!

Cos’è la bellezza? Il frutto di un momento di sana follia, quando osare e abbattere le barriere della consuetudine porta a un risultato WOW. In generale nella vita, ma volete mettere nella stampa? Quanta meraviglia si può realizzare... Soprattutto quando non ci sono limiti alla creatività come è successo anche quest’anno a Brand Revolution LAB.

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Cosa sia Brand Revolution

LAB, adesso lo sanno proprio tutti, ma lo ricordiamo con piacere: è una factory, un terreno neutro di gioco dove gli attori della filiera della comunicazione stampata lavorano insieme per sperimentare nuovi progetti e dare vita a prodotti stampati innovativi e fantastici. Immaginate un reality show della creatività in cui i professionisti di brand, agenzie grafiche, produttori di tecnologie di stampa e di materiali e infine stampatori e converter si incontrano per realizzare da zero un progetto di stampa. Dopo avere definito i diversi team, uno per ogni progetto, in un periodo di 6 mesi, il brand espone il proprio brief, l’agenzia lo interpreta e presenta il suo concept. Una volta che il progetto è approvato e affinato si passa alla selezione dei materiali e delle tecnologie di stampa e nobilitazione per poi andare in produzione. Infine, i lavori realizzati vengono messi in mostra e presentati nel corso di un evento di due giorni. Quest’ultimo include una serata di vernissage, con ospiti su invito, e una giornata di apertura della mostra al pubblico, dove i protagonisti che hanno preso parte a Brand Revolution LAB sono a disposizione per rispondere a tutte le curiosità sui lavori realizzati.

Caramelle stagionali?

Tra la selezione di pack & label proposta da Grafical l’etichetta personalizzata e nobilitata in base alle ricorrenze e al colore dei bon bon

EuroLabel ha esposto le sue proposte di etichette, tra cui quelle prodotte per il progetto Culti di BRL 2022

Tra i fantasiosi gadget di Gedshop ci sono anche T-shirt giocose

Solution Group ha creato un proprio brand di prodotti eco-sostenibili

A BRL 2022, un ventaglio di stampati di alta gamma proposti da Varigrafica tra cui il Quaderno delle Donne, descritto a pagina 38

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Chi stampa le scatole del brand più famoso di Macaron parigini? Uno dei fornitori è sicuramente Leaderform

Sono assolutamente top le raffinate scatole prodotte da Valtenna

Attraverso incontri, talk, tour guidati si racconta l’iter creativo di ogni progetto di stampa, tutti gli step che hanno condotto i team alla produzione finale.

Foil

Retailpack

L’edizione 2022 ha visto la realizzazione di 9 progetti, o meglio 11 se si considerano anche l’allestimento della location dell’evento e il relativo book anch’essi come artefatti parte del LAB. Sicuramente chi di voi ha partecipato a una delle due giornate di evento avrà potuto apprezzarli, qualcun altro avrà visto i progetti su www. brandrevolutionlab.it. Ultimamente, dopo xx edizioni, BRL - questo è il nome in codice - è diventato molto popolare nella community della creatività e della stampa.

Quindi in queste pagine non troverete i meravigliosi progetti, che di anno in anno vengono creati, ma delle realtà del nostro settore, stampatori e produttori che credono e sposano la causa di BRL immergendosi in questo tripudio di sperimentazioni, mettendo a disposizione il loro know-how, le loro macchine, il loro tempo, i materiali e la loro smisurata passione per la stampa e i suoi dintorni. Aziende che supportano BRL anche esponendo le loro proposte nelle aree Printing & Materials e Touch & Talk nelle due giornate dell’evento.

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ha esposto a BRL 2022 una selezione di box e cofanetti prodotti con diversi materiali, stampati e nobilitati e cliché in mostra per Luxoro che ha presentato la nuova EXTRA!Ordinari che raccoglie le ultime tre collezioni di foglie per la stampa a caldo con colori elettrizzanti Un aggiornamento di gamma con nuove colorazioni per i brand myAstroprint, myMalmero e myPlike di myCordenons che si aggiungono al nuovo campionario Imballaggi Protettivi ha portato a BRL 2022 iprintoBLACK, una lastra nera di grande impatto visivo e sostenibile in quanto prodotta in parte con polipropilene riciclato e riciclabile a fine vita
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Fontanagrafica crea cofanetti/campionario con concept ad hoc per gli eventi a cui partecipa

Luxoro

Grandi successi con la nuova tecnologia best ink detector

due tecniche di nobilitazione per le limited edition di Venchi

I pack da collezione vivaci e colorati dedicati all’allegria italiana!

Il cioccolato Venchi non ha bisogno di presentazioni, da più di cent’anni è un nome di riferimento nel settore, realtà che ha fatto del cioccolato un’arte e uno stile di vita. La missione di Venchi è regalare attimi di gioia, fare del cioccolato un momento di festa e di allegria. Il team di Venchi ogni anno presenta in tutto il mondo diverse capsule collection che esprimono l’anima italiana del brand e narrano il prodotto attraverso packaging sostenibili ispirati ai colori, all’arte e a uno stile giocoso. Elementi che richiamano la tipicità del nostro Paese, un posto accogliente e caloroso, caratteristiche riproposte anche dai due pack speciali per i quali Luxoro ha fornito le proprie soluzioni di nobilitazione.

I pack: Barocco-Tavoletta Promo 2022 e Pack Speciale Alf-Luxoro

Dall’idea creativa di Alf Creative Agency sono nati due pack limited edition che raccontano perfettamente l’esuberanza e la generosità tipica dell’Italia, i colori scelti per la grafica sono al contempo caldi e vivaci, fondamentali per trasmettere un senso di accoglienza prorompente. Entrambi i pack sono stati nobilitati con effetti metallizzati Luxoro che ne ricoprono parzialmente la superficie, rendendo la sovrastampa in quadricromia molto sfaccettata, risulta infatti perlata e brillante sulla metallizzazione e molto naturale nei tratti senza la metallizzazione. I vantaggi di una metallizzazione parziale sono ben visibili perché garantiscono un effetto ottico eclettico e variegato, inoltre in questo modo la nobilitazione lascia dei punti di riserva da impiegare per i dati del prodotto. Il pack “Barocco-Tavoletta Promo 2022” in cui è protagonista un motivo floreale, è stato no-

bilitato con un oro applicato a freddo che fa da base con un risultato perlescente e sfarzoso, decisamente originale, ma con un rimando alla tradizione del mar chio che si legge ben visibile al centro. Sul pack sono presenti rilievi a sec co sul logo centrale e su alcuni testi, mentre il nastro ai lati del marchio centrale è nobilitato con una textu re a secco che crea dei piccoli dettagli tattili. La tavoletta in questione è protagonista di una promozione omnichannel e globale a partire da settembre 2022, per cui chi acquisterà tre tavolette Venchi avrà il pack Barocco in omaggio. Per il pack speciale “Alf-Luxoro”, che rappresenta la tipica scena italiana di vita di vicinato, è stata scelta, invece, la metallizzazione digitale, l’argento Luxoro è stato applicato anch’esso su alcune parti tramite DM-SMARTLINER, una delle ultime tecnologie di Kurz dedicate alla nobilitazione digitale. Anche in questo caso è stato possibile sovrastampare l’argento con colori e grafiche e successivamente sono state aggiunte delle strutture in rilievo a secco sul logo e sulle figure per donare corpo alla scena e, come per il Pack Barocco, il nastro presenta una texture a secco che aggiunge dettagli dorati alla veste. Luxoro ha collaborato alla progettazione e realizzazione dei due progetti in quanto ha ritenuto la nobilitazione a freddo e quella digitale rifinite con strutture in rilievo e texture di Kurz, adatte ad aggiungere quel tocco in più ai due pack che invitano alla festa e alla condivisione. La nobilitazione è sinonimo di bellezza e nei due progetti se ne vede tutto il potenziale. La sinergia tra i partner del progetto è stata fondamentale per realizzare due pack insoliti e sostenibili: entrambi possono essere interamente riciclati, i prodotti per la nobilitazione, infatti, non influenzano la riciclabilità e la compostabilità del supporto decorato.

COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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Versatilità nella perfezione

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Varigrafica Eccellenza

tailor-made

Creare bellezza per emozionare il cliente, uno dei punti di forza dell’iter produttivo in Varigrafica

Ormai si sa, il mondo che ci circonda cambia velocemente. Di conseguenza i consumatori si aspettano che ciò che gli viene proposto si aggiorni alla stessa velocità e in continuazione. Proprio per questo, come azienda che si propone in grado di offrire soluzioni tailor-made, Varigrafica si impegna a reagire sempre con la massima rapidità sia ai cambiamenti sia ai cicli evolutivi relativi al finishing e alle nobilitazioni. Il mercato oggi offre innumerevoli elementi che riescono ad attrarre i clienti, l’esperienza aziendale però si riconosce nel saperli utilizzare al meglio e far sì che rendano unico il prodotto finale. “Il nostro scopo è quello di far provare al cliente un’emozione per quanto realizzato su misura per lui”, spiega Mauro Adario, Ceo di Varigrafica. “Cambiamento, evoluzione, condivisione ed emozioni. Questo sicuramente è un concetto di bellezza che ci rappresenta e che cerchiamo di trasmettere ai nostri interlocutori ogniqualvolta si affidano a noi e alla nostra esperienza. Partire da un’idea iniziale e poi offrire il nostro know-how affinché si possa dare libero sfogo a tutto il potenziale nascosto creando il miglior risultato possibile, è questo il nostro segreto”. Un esempio emblematico è il Quaderno delle Donne 2023 realizzato per UIL: un prodotto dalle linee essenziali che a un primo sguardo potrebbe sem-

brare anche semplice. In realtà è composto da due volumi: il primo è destinato alla dirigente sindacale, e il secondo – identico al primo – è destinato a essere donato a una giovane donna, a una figlia oa una nipote, una studentessa o a una ragazza vicina di casa.

La bellezza del progetto è stata sviluppata e amplificata in fase di produzione, a partire dal trend del color block scelto per quell’impatto visivo sempre ben gradito e che strizza l’occhio al nuovo Pantone Pink PP, passando poi per la carta utilizzata in pura cellulosa EFC. Anche la nobilitazione scelta è di forte impatto: tramite la tecnologia digitale 3D HiLux Metal, impreziosisce in modo delicato non scontrandosi con la già carica tinta di stampa scelta per la cover dell’agenda. Questi due elementi vengono poi racchiusi in uno scrigno realizzato in pura cartotecnica e con una particolare chiusura con tagli al vivo e forma triangolare. Una scatola realizzata tramite accoppiamento con cartone riciclato e completamente rivestita con una tinta esterna che sicuramente è sempre in linea con quella tendenza del color block ma trattandosi di un colore più scuro crea un’interessante contrapposizione. Un progetto dal concept inaspettatamente complesso dalle mille sfaccettature di cartotecnica e stampa, un esempio che rappresenta appieno uno dei punti di forza dell’iter produttivo in Varigrafica. Ascoltare le esigenze del cliente, andare oltre e renderle realtà; un concetto di bellezza che si focalizza sull’inventarsi e reinventarsi per soddisfare le più attuali aspettative e le richieste del mercato.

COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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Il Quaderno delle Donne 2023 e il cofanetto che contiene i due volumi realizzati per UIL da Varigrafica
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L’eccellenza della stampa made in Italy, antidoto contro la crisi

GLI ESEMPI VIRTUOSI DI CRESCITA SOSTENIBILE CHE SEGUE STRATEGIE DI SVILUPPO BEN CALIBRATE NON MANCANO ANCHE NEL PIENO DI UNA CRISI CHE STA MINANDO LE FONDAMENTA DELL’ECONOMIA GLOBALE.

La tempesta perfetta ha colpito anche il settore della stampa, che stava rialzando la testa nel 2021 dopo gli effetti negativi provocati dalla pandemia. Il maxi incremento dei costi dell’energia, trascinati dai record delle quotazioni del gas, e la corsa dei prezzi delle materie prime (dalla carta agli inchiostri, dalle lastre al cartoncino) si è fatto sentire sulle aziende grafico-editoriali e su quelle cartotecniche, che hanno visto ridursi la marginalità per l’impossibilità di trasferire a valle tutti i maggiori costi operativi generati a monte dall’inflazione. E ancora peggio, fino al punto di arrivare al ricorso alla cassa integrazione e a fermate temporanee, sulle imprese più energivore del settore come le cartiere. Eppure, in questo panorama complicato c’è chi non solo riesce a stare sul mercato difendendo commesse, ricavi e profitti, ma anche mostrare come l’eccellenza della stampa made in Italy possa diventare l’antidoto per restare immuni da una crisi che non ha precedenti. In particolare le imprese del nostro Paese che da anni hanno scelto di puntare sull’alta qualità di stampa e la specializzazione coniugate con una forte attenzione ai temi della sostenibilità rappresentati dai criteri ESG dell’Onu sono quelle che hanno mostrato una particolare stabilità. Tra queste imprese Il Poligrafico ne ha scelte tre per altrettanti settori (grafica editoriale-commerciale, packaging ed etichette) per far raccontare la loro esperienza e la loro ricetta per il successo. Protagoniste di questa inchiesta sono le aziende di stampa Grafiche Antiga di Crocetta del Montello (Treviso), il gruppo Isem di Vigevano e la friulana Tonutti Tecniche Grafiche.

LI ABBIAMO

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di Achille Perego
TROVATI NEL NOSTRO PAESE E PROPRIO NELLA NOSTRA INDUSTRIA. NATURALMENTE NON SONO I SOLI MA VI RACCONTIAMO QUESTI TRE...

ISEM

un polo del made in Italy del packaging di lusso

Un progetto nato attorno a Isem di Vigevano e iniziato nel 2018 con l’acquisizione di Grafiche Bramucci di Sesto San Giovanni con l’obiettivo di essere protagonista del consolidamento del settore dell’imballaggio. Un’azione voluta e perseguita da Francesco Pintucci che, da quando nel 2016 ha assunto il ruolo di Ceo di Isem, sta portando avanti una chiara strategia di espansione: rendere il gruppo una piattaforma aggregatrice per realtà diverse, ma complementari, in un mercato molto frammentato, dunque, una volta riunite e fortificate, in grado di competere come “sistema Italia”. L’ultima, e recente, mossa su questo fronte Pintucci l’ha messa a segno sulla via degli imballaggi premium che unisce l’Emilia alla Lombardia. A ottobre 2022, infatti, il gruppo Isem ha perfezionato l’acquisizione di Industrial Pack, realtà felsinea che ha aggregato tre aziende nel 2019 e da oltre 70 anni specializzate in cofanetti, scatole rigide, astucci e veline di alta qualità. Isem, con 50 milioni di giro d’affari e un 65% di export, è fra i leader nel mercato europeo delle scatole rigide di lusso per la profumeria, la cosmetica e i wine & spirit, partner di clienti blasonati a livello mondiale come L’Oreal, Shiseido, Roederer. Vent’anni fa ha rinnovato il suo business con il «copackaging», ovvero l’inserimento e l’allestimento del prodotto all’interno della confezione, diventando un mix tra realtà produttiva e logistica integrata. A maggio Isem era stato rilevato da Peninsula Capital Management (guidata in Italia dal partner Nicola Colavito) che ha voluto avvalersi delle competenze di Marco Giovannini - già patron di Guala Closures, uno che si intende di manifattura e crescite vertiginose - e lo ha nominato presidente mentre

Pintucci è rimasto Ceo di Gruppo e Carlo Gregori, imprenditore di riferimento di Industrial Pack, è diventato vicepresidente di Gruppo; Giovannini, Gregori e Pintucci sono anche azionisti di minoranza del Gruppo. “Con l’aggiunta della velina e degli altri prodotti di Industrial Pack puntiamo a una strategia per siti dedicati a fasce del mercato di lusso, che migliorano qualità e servizio per il cliente finale”, spiega Pintucci. Quindi Industrial Pack è stata scelta non solo per il portafoglio clienti sinergico con Isem, ma anche perché possiede tre impianti produttivi nel nostro Paese, elemento essenziale in una fase di mercato in cui tutti i principali produttori industriali tendono a riposizionare le proprie aziende in Europa o nei Paesi vicini. Con l’aggregazione di Industrial Pack, quindi, Isem è diventato un gruppo da circa 70 milioni di euro di ricavi con circa 270 dipendenti e impianti produttivi dedicati – sempre con la scelta di utilizzare solo prodotti di cellulosa, quindi carta e cartoncino – scatole rigide, astucci e velina. Il tutto per il mondo del lusso e guardando ora sempre di più ai mercati internazionali dove Isem è presente per ora solo con uffici commerciali in Francia e nel Middle East ma non esclude in futuro di avviare unità produttive così come di proseguire la campagna di crescita per linee esterne con nuove acquisizioni. Del resto per il 2025 il comparto del lusso si stima avrà un’accelerazione senza pari a livello globale: il segmento abbigliamento e accessori schizzerà a 103 miliardi di euro (+8,5%), profumeria e cosmesi arriveranno a 25 miliardi (+9,2%), distillati e vini a 14 miliardi (+7,7%). Con i Paesi dell’Asia e Pacifico avviati a trainare la corsa, passando a 41 a 79 miliardi di spesa per beni luxury.

Uno scenario di crescita nel quale il Gruppo Isem non si è fatto trovare impreparato. Quello di Industrial Pack è, infatti, il secondo shopping: prima c’era stato Grafiche Bramucci, che dal 1966 confeziona custodie per la cosmesi e il settore alto di gamma, con una produzione annuale di oltre 50 milioni di pezzi. Adesso, prosegue Pintucci “vogliamo acquisire altre aziende per perseguire una crescita basata su mercati, geografia e prodotti. L’ambizione è di superare i 100 milioni di giro d’affari in 3-4 anni, tanto che stiamo pensando già a un’altra acquisizione per l’anno prossimo”.

Sia Isem sia Industrial Pack si connotano per una forte vocazione ai criteri Esg, con i loro prodotti in cellulosa contribuiscono a eliminare l’uso di plastica e a rispettare l’ambiente, due temi sempre più abbracciati dal mondo della moda e non solo. “E il focus sulla sostenibilità, che ha portato Isem a diventare anche una delle prime Bcorp del settore grafico, insieme alla strategia di crescita per costruire il polo del made in Italy del packaging di lusso”, sottolinea sempre Pintucci, “si è rivelata una carta vincente anche e soprattutto in questi anni di congiuntura difficile, dalla pandemia prima al caro-energia dopo”.

Caro energia che sulle cartotecniche impatta un po’ meno rispetto alle cartiere ma si fa sentire, ma che Isem, operando per clienti che prima del prezzo mettono la qualità di stampa, è riuscita a trasferire parzialmente a valle, con l’adeguamento dei listini e l’incremento dei costi operativi. Essere un’azienda che “lavora in maniera sana”, e punta sull’innovazione, la specializzazione e l’alta qualità, con oltre 10 milioni di euro di investimenti dal 2020, premia anche in tempi difficili.

Isem ha ricevuto il premio Best Cartotecnica agli Oscar della Stampa 2020, edizione che a causa della pandemia è stata celebrata con un evento virtuale

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Il focus sulla sostenibilità, che ha portato Isem fra le prime Bcorp del settore grafico, e la strategia di crescita per costruire il polo del made in Italy del packaging di lusso, si sono rivelati vincenti anche e soprattutto in questi anni di congiuntura difficile.

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Francesco Pintucci, CEO di ISEM

L’attenzione dell’azienda per la sostenibilità, in termini economici, ambientali e sociali, ha portato Tonutti Tecniche Grafiche a celebrare i primi 75 anni di attività coronando questo impegno, tramite la redazione volontaria del primo Bilancio Sociale

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Tonutti Tecniche Grafiche è stata premiata agli Oscar della Stampa, ricevendo il riconoscimento come Best Label Printer 2014
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Maria Teresa Tonutti

Una situazione generale difficile, a partire dall’incremento dei costi dell’energia, ma che Tonutti Tecniche Grafiche sta affrontando egregiamente per mantenere la propria competitività e continuare a crescere proseguendo una storia aziendale e familiare di ben 77 anni. Tonutti, infatti, è nata a Fagagna in provincia di Udine nel 1945 grazie all’intuito del fondatore Pietro Mario Tonutti al quale è poi seguita la direzione del figlio Manlio. L’impresa ha poi visto negli anni Ottanta l’ingresso dei figli Marco, responsabile commerciale e Maria Teresa, attuale Ceo. Leader a livello nazionale nella stampa di etichette di pregio per vari mercati, in particolare per il beverage e l'alimentare, Tonutti Tecniche Grafiche Spa conta 103 dipendenti, più di 600 clienti dislocati in Italia, Europa e USA e un turnover di oltre 21 milioni di euro. Possiede tutte le tipologie di stampa esistenti (offset, flexo, serigrafica, digitale) per la produzione di etichette autoadesive e roll-feed, con un parco di 13 macchine da stampa, in continuo aggiornamento. È specializzata nella produzione di mockup e nel graphic design.

Due date segnano la recente storia aziendale: il 2013 che ha visto l’inizio del radicale percorso di Lean Transformation, tutt’ora in essere, e il 2021 anno che ha dato inizio formalmente al percorso di sostenibilità aziendale con la pubblicazione del Primo Bilancio Sociale.

Tra i vari riconoscimenti ricevuti dall’azienda, Oscar della Stampa nel 2014, spiccano nel 2021 il secondo posto al Fedrigoni Top Award e il primo al Best in Flexo, per la stampa di etichette a banda stretta, successi che confermano l’eccellenza di Tonutti in termini di qualità. Ed è proprio la qualità della stampa delle etichette, spiega la dott. ssa Maria Teresa Tonutti, a rappresentare il punto di forza dell’azienda friulana. Anche e soprattutto in questa congiuntura difficile con i costi dell’energia aumentati di oltre il 200%. Un effetto negativo esploso post pandemia durante la quale, aggiunge la Ceo di Tonutti, all’aumen-

to delle vendite della Gdo e dell’ecommerce era corrisposta la forte flessione dell’Horeca a causa della chiusura di bar e ristoranti durante il lockdown. L’uscita dalla pandemia aveva visto una decisa ripresa in termini di consumi proseguita anche nei primi mesi del 2022, prima che si sentissero gli effetti negativi sia del caro-energia e dell’inflazione che della guerra in Ucraina.

Come ha risposto l’azienda alla congiuntura complicata?

“L’aumento dei prezzi del packaging, sommati alla difficoltà di reperimento delle materie prime, ha riguardato tutti i produttori di vino, acqua minerale, bevande in genere. I rincari a doppia cifra, ben superiori a quelli delle etichette, hanno interessato anche il vetro, i tappi, le capsule – risponde Maria Teresa Tonutti -. Gli aumenti dei costi operativi hanno riguardato anche la nostra attività”.

Quindi?

“Da una parte, dopo aver cercato di assorbire quanto più possibile gli incrementi di prezzo, è stato inevitabile adeguare i listini con aumenti che sono stati capiti e accettati dai clienti, nostri partner storici. Dall’altra, abbiamo dovuto efficientare il ciclo produttivo ed essere il più possibile flessibili nella gestione delle commesse e sempre più organizzati nella pianificazione degli acquisti nel lungo periodo, per fronteggiare le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime”.

Un mix di strategie – compresa la significativa azione di marketing – che ha permesso a Tonutti di affrontare un 2022 difficile mantenendo i ricavi più o meno in linea con quelli del 2021, confermando l’azienda friulana come punta di diamante a livello nazionale e non solo, nella stampa di etichette di pregio. E con l’innata attitudine aziendale a guardare al futuro con intraprendenza e ottimismo, si sta programmando, per i prossimi due anni, un nuovo, grande piano di investimenti per l’innovazione produttiva. Ma importante è stata anche l’attenzione particolare dell’azienda alla sostenibilità, in termini econo-

mici, ambientali e sociali. Tanto che la celebrazione dei primi 75 anni di attività si è tradotta nella coronazione di questo impegno, tramite la redazione volontaria del primo Bilancio Sociale. In particolare, per quanto riguarda la sostenibilità economica, Tonutti ha attuato una trasformazione aziendale a 360° in ottica Lean con la diffusione della cultura aziendale del "miglioramento continuo" e l’eliminazione dei muda (azioni che non portano alcun tipo di valore, ovvero sprechi).

““Dal punto di vista ambientale invece – spiega ancora Maria Teresa Tonutti – abbiamo agito sia a livello aziendale sia di prodotto. Abbiamo rinnovato le certificazioni ambientali DPG e FSC, studiato e implementato un sistema di spedizioni che riduce l'impiego di imballo, realizzato carrelli per il trasporto delle materie prime del reparto prestampa che favorisce un trasporto ‘vuoto a rendere’, eliminando pallet e imballi e commissionato un approfondito audit energetico che ci ha portato a effettuare un’azione di relamping e all’installazione di un impianto fotovoltaico. Abbiamo migliorato la gestione dei rifiuti e potenziato la raccolta differenziata. Lato prodotto abbiamo dato vita al nuovo brand Tonutti Green che identifica le soluzioni ad hoc per chi richiede pack green”.

Il Bilancio di sostenibilità evidenzia, infine, anche l’impegno in ambito sociale, dal sostegno a iniziative culturali e a realtà del terzo settore del territorio friulano alla particolare attenzione alla parità di genere mentre significativo è l’impegno nella formazione aziendale interna con il progetto di “Sviluppo delle competenze”. “In un periodo complesso come quello attuale, per noi è determinante e vincente fare rete stringendo rapporti strategici di partnership con i nostri portatori di interesse, clienti e fornitori in primis, per unire forze e competenze a servizio del cliente, la cui soddisfazione rimane per noi il primario obiettivo”.

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Tonutti Tecniche Grafiche, efficientamento dei processi e sostenibilità
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Grafiche

Antiga,

investimenti coraggiosi per affrontare il mercato

Stampa commerciale, editoria e cartotecnica, sono le tre principali aree dell'attività di Grafiche Antiga Spa, un'azienda con oltre mezzo secolo di storia alle spalle che unisce una tecnologia d'avanguardia all'attenzione per i dettagli di tipo artigianale. Un binomio che ha funzionato e sta funzionando anche in un contesto difficile per l'economia italiana e per il settore grafico-cartotecnico, caratterizzato prima dagli effetti provocati dalla pandemia e poi dal caro-energia e dall'aumento dei prezzi delle materie prime. Perché, spiega Michele De Zotti, direttore generale di Grafiche Antiga, il core business centrato sulla stampa a foglio di alta qualità, con prodotti rivolti a svariati mercati, ha permesso di contrastare meglio gli effetti negativi di questa congiuntura; come quelli del caro-energia, che su un'azienda come Grafiche Antiga, impattano meno grazie agli impianti fotovoltaici installati, che coprono oltre il 30% del fabbisogno energetico. L’impegno sul fronte della sostenibilità ambientale del resto è stato certificato dal primo Bilancio di sostenibilità presentato dall’azienda guidata da Silvio Antiga insieme con i fratelli. Un documento nel quale sono stati riassunti i risultati perseguiti e ottenuti nel 2020 da Grafiche Antiga. Anno in cui, nonostante lo scenario economico mondiale messo a durissima prova dalla pandemia, a Crocetta del Montello avevano continuato a fissare quelli che definiscono “nuovi e ambiziosi traguardi in ambito ambientale e sociale per il futuro”. Un percorso che ha visto l’implementazione del sistema di gestione ambientale in accordo con la norma UNI EN ISO 14001:2015, la scelta di approvvigionarsi di carta certificata FSC e di utilizzare, nel ciclo produttivo, solo inchiostri vegetali privi di oli minerali, puntando sulla tecnica del Premium Color Print, frutto del lavoro dei reparti interni di Ricerca e Sviluppo. Nel biennio 2019-2020, inoltre, sono stati diminuiti i consumi di elettricità del 25% e quelli di gas naturale del 18%, non tanto in conseguenza delle restrizioni per la pandemia, ma soprattutto grazie all’efficientamento energetico, quindi all’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico su una superficie di 15.000 m², all’adozione di illuminazione LED, all’acquisto di nuove macchine da stampa offset con motore a corrente alternata che riducono del 10% i consumi energetici. Sono state ridotte, inoltre, le emissioni dirette e indirette di CO2, ricorda De Zotti, puntando su una logistica sostenibile grazie all’internalizzazione delle attività con la conseguente riduzione del ricorso all’outsourcing e quindi dei trasporti operati da soggetti terzi. L'attenzione alla sostenibilità è passata anche dagli investimenti in nuove tecnologie che, hanno visto l'azienda trevigiana incrementare la spesa per ammodernare il parco macchine con l'installazione di 3 nuove Koenig & Bauer 70x100 a cinque, sei e dieci colori, dotate di torri di verniciatura a base d'acqua e lampade UV che velocizzano il processo di asciugatura dell'inchiostro. Investimenti che dimostrano come, aggiunge il direttore generale di Grafiche Antiga, bisogna sempre essere un po' coraggiosi e attrezzati per anticipare i cambiamenti anche repentini del mercato, e che hanno permesso all'azienda di chiudere il 2022 superando il budget prefissato. Un risultato più che positivo, frutto della qualità del prodotto e della storica capacità di presidiare il territorio e costruire partnership di lungo periodo con i propri clienti di alto livello.

La foto di rito della premiazione degli Oscar della Stampa 2021, quando Grafiche Antiga è stata premiata come Industria Grafica dell’Anno

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Michele De Zotti, direttore generale di Grafiche Antiga

L'attenzione alla sostenibilità è passata anche dagli investimenti in nuove tecnologie che hanno visto Grafiche Antiga ammodernare il parco macchine con l'installazione di tre nuove Koenig & Bauer 70x100 a cinque, sei e dieci colori, dotate di torri di verniciatura base acqua e lampade UV

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Fatturazione elettronica

l’Italia capofila di un sistema virtuoso

L’avvio della pratica della fatturazione elettronica ha visto l’Italia capofila europea, non senza intoppi, proprio in ambito comunitario: nel corso di questo articolo andremo a vedere i dettagli, analizzando la nuova disciplina in vigore dal 1° luglio 2022.

“A oggi i singoli ordinamenti nazionali non hanno libertà assoluta di introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica, a causa di un paradosso di livello sovranazionale. Se l’Unione Europea, infatti, preme per un’efficace adozione di sistemi di fatturazione elettronica, è proprio una fonte comunitaria a limitarne indirettamente l’applicazione” specifica Luca Simoncini, Tax Advisor di Ayming Italia Srl SB.

La Direttiva 112/2006 (la nota “Direttiva IVA”) sancisce i princìpi di piena parità di trattamento tra fatture cartacee ed elettroniche (art. 218: “Gli Stati membri accettano come fattura ogni documento o messaggio cartaceo o elettronico”) e del necessario accordo del destinatario perché una fattura possa essergli trasmessa per via elettronica (art. 232: “Il ricorso a una fattura elettronica è subordinato all’accordo del destinatario”).

“Si comprende bene quindi l’impossibilità di obbligare un fornitore a emettere e-fattura se il suo cliente deve manifestare il suo consenso a riceverla in tale formato, peraltro essendogli riconosciuto pure il diritto di riceverla

Stampare consapevolmente, per dare e ricevere contenuti di pregio, per impreziosire prodotti curati nel dettaglio, come scelta e come valore aggiunto. Per anni si è assistito a un uso smodato di documentazione cartacea, ma oggi non è più così. In questa direzione anche per altri motivi, relativi a controlli più puntuali, va la fatturazione elettronica.

ordinariamente in formato cartaceo. Per aggirare l’ostacolo è necessario poter disapplicare questi articoli – specifica Simoncini – richiesta fatta dall’Italia con lettera protocollata dalla Commissione il 27 settembre 2017 e approvata con Decisione di esecuzione del Consiglio Europeo del 16 aprile 2018. Superando quindi l’empasse del paradosso, l’Italia, autorizzata a derogare agli articoli in questione per il periodo dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2021, ha potuto introdurre un primo obbligo generalizzato di emettere fattura elettronica a partire dal 1° gennaio 2019 (per alcuni soggetti già sei mesi prima) – obbligo da cui erano esentate alcune categorie di soggetti, come per esempio i soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese di cui all’articolo 282 della Direttiva”.

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ANALISI Strategia di crescita? Merging & acquisition

L’attuale momento storico-congiunturale ci ripropone il “vecchio” adagio che fa riflettere sul fatto secondo cui ogni crisi oltre ai disagi possa offrire anche la contropartita delle opportunità. E di crisi con la “C” maiuscola possiamo davvero parlare perché il sovrapporsi di fenomeni come la pandemia da Covid-19, la guerra russo-ucraina e, perché no, i mutamenti climatici, presentandosi contemporaneamente e costituendo un rilevante fattore esogeno per gli operatori economici, stanno modificando le prospettive e le dinamiche del mondo contemporaneo.

Vero è che in economia quando un mercato si trova ad affrontare una crisi quello che succede è solitamente il cedimento dei player più deboli e l’avanzata dei soggetti più forti. Che tradotto significa concedere maggiori chance a quelle aziende che stanno perseguendo gli obiettivi di rinnovamento strutturale secondo le possibilità offerte dalla digitalizzazione, a quelle aziende

che scelgono l’internazionalizzazione, a quelle aziende che fanno del “Merging and acquisition” un’attività mirata alla crescita dimensionale con le vantaggiose sinergie realizzabili con realtà a loro vicine e non sempre sovrapponibili.

Può sembrare scontato ricordare che orientare le aziende verso “safety zone” come quelle generate dalle modalità citate ha un costo che non sempre è sostenibile senza il ricorso a capitali esterni. Non basta, infatti, avere una governance aziendale in grado di porsi obiettivi ambiziosi per realizzarli ma occorre la fiducia di capitali disponibili nelle varie forme e provenienti dall’esterno che vadano a integrare, se non addirittura a sostituire, l’apporto di risorse provenienti dagli shareholder.

È dunque, ora più che mai, il momento di “crescere” e tra le varie aziende che stanno perseguendo l’obiettivo di espandersi crescendo anche per acquisizioni, abbiamo approfondito la conoscenza di ISEM e FINLOGIC.

Sia tra i produttori sia tra le aziende grafiche italiani abbiamo intercettato e osservato alcune realtà che hanno impostato la loro strategia di sviluppo su una crescita per acquisizioni. L’obiettivo è creare poli di eccellenza caratterizzati da economie di scala e conseguente potere di negoziazione che possono offrire importanti vantaggi competitivi. Ma come vanno i loro bilanci? Abbiamo scelto due aziende del comparto packaging & labeling e analizzato le relative dinamiche economico/finanziarie.

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Gruppo ISEM

Il Gruppo ISEM, fondato a Vigevano nel 1949 e oggi leader nel suo settore anche grazie al “Full service” (il servizio che prevede l’inserimento del prodotto all’interno della confezione), si è concentrato sulla produzione e commercializzazione di scatole rigide e astucci dedicati alla profumeria e cosmetica destinando oltre l’80% dell’attività a Paesi UE mentre in Italia la quota sul totale è stata di circa 15%.

Con un fatturato che nel 2021 è tornato ai livelli pre-pandemia sfiorando i 36 milioni di euro, ISEM conferma un trend assolutamente positivo in termini di EBITDA, EBT e UTILE.

Rispettivamente questi indici segnano un +22% (7,9 milioni di euro), +11% (4 milioni di euro) e +9% (3,2 milioni di euro) sul 2020.

L’azienda ha un piano quinquennale che conferma il trend positivo grazie al miglioramento della marginalità e all'esaurirsi degli effetti finanziari dell’operazione di acquisizione di Grafiche Bramucci che risale all’agosto 2018 e cha ha avuto come obiettivo il rafforzamento del perimetro del gruppo e la focalizzazione verso uno sviluppo sempre più internazionale. Per sostenere questa operazione si sono avvicendate Banca IFIS Spa (9,2 milioni di euro), Banco BPM Spa (che è subentrato al 50% della quota di finanziamento) e, infine, Intesa Sanpaolo che ha rifinanziato totalmente l’estinzione del precedente debito erogando 8,6 milioni di euro in due tranche sostenute l’una dal Fondo di Garanzia per le PM1 (Legge 662/96. art.2 c, 100 lett. A) e l’altra da SACE S.p.A. (D.L.23/2020, art. I e legge di conversione 40/2020). Il debito è di medio termine perché sarà rimborsato nei prossimi 6 anni. Entrambi i contratti di finanziamento prevedono la verifica di due covenant finanziari misurati sui seguenti parametri:

il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta consolida-

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Polo di eccellenza italiano per il packaging di alta gamma
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oneri finanziari netti, determinato principalmente dalla riduzione dell’ammontare dell’indebitamento complessivo e la riduzione della posizione finanziaria netta con il sistema bancario, frutto principalmente della maggior redditività. Nelle note che accompagnano, con un evidente orgoglio, i risultati della gestione sono anche citati elementi di governance e del conseguente risultato operativo. Alla base di tutto viene posta la riorganizzazione e il rafforzamento manageriale del Gruppo chiamato ad intervenire sul mantenimento della quota di mercato, specie per la profumeria e la cosmetica; sul rafforzamento della partnership con i principali clienti, gruppi multinazionali. Attività come la continua razionalizzazione della struttura produttiva e dei processi aziendali per ottimizzare la gestione delle commesse e la loro forte natura stagionale, il continuo miglioramento delle efficienze produttive, grazie ai nuovi layout e investimenti produttivi e la continua spinta all'innovazione di prodotto sono anch’esse ritenute fondamentali per mantenere il successo ottenuto negli ultimi anni. Esaminando la serie storica del periodo 2017/2021 riusciamo a dare “forma” ai propositi che animarono Francesco Pintucci per ISEM e Francesca Bramucci per Grafiche Bramucci quando crearono il nuovo Gruppo. La visione dell’operazione di merging si è concretizzata nella resilienza dimostrata nel periodo di pandemia (il 2019 ha continuato la serie positiva) e anche nella fiducia per i risultati del corrente 2022. Occorrerà mantenere grande attenzione manageriale per affrontare le incertezze generate dalla modificata situazione geopolitica ma l’Azienda ha già indicato il sentiero da percorrere: l’adeguamento dei prezzi di vendita in relazione all’aumento dei costi pur nella difesa delle quote di mercato raggiunte; la gestione delle scorte dei materiali principali per non deludere le richieste urgenti del mercato; la continuità nella politica degli investimenti finalizzati ad un miglior efficientamento energetico.

Nel 2020 al Gruppo è stato assegnato l’Oscar della Stampa come miglior cartotecnica e rimane tuttora al centro dell’interesse di Fondi e Gruppi industriali che hanno per obiettivo la creazione di un polo europeo del packaging nel lusso.

Gruppo

La seconda azienda che abbiamo analizzato mostra anch’essa un’intensa attività mirata alla crescita per acquisizioni e, dal 2017, si è quotata al mercato AIM Italia (oggi Euronext Growth Milan).

Il Gruppo Finlogic, guidato dalla Holding Finlogic S.p.A che è composta da sette consociate, punta a diventare un polo di aggregazione e di riferimento del mercato italiano per la produzione di etichette e per la distribuzione di sistemi di identificazione automatica e tracciabilità a 360° attraverso l’utilizzo di codici a barre e della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification).

La volontà di aggregazione è nel DNA della società fin dai tempi che precedono la sua quotazione e l’obiettivo che la alimenta è l’ambizione di diventare il leader indiscusso nel settore in Italia per la successiva proiezione internazionale. Queste sono le sette consociate:

• Finlogic S.p.A. di Bollate (MI);

• IDLOG s.r.l. di Senago (MI) 51% di quota posseduta dal novembre 2014;

• Fd Code s.r.l di Busto Arsizio (VA) 51% di quota posseduta e costituita nel febbraio 2016;

• Irideitalia s.r.l. di Castelfranco Piandiscò (AR) 51% di quota posseduta dal luglio 2018;

• Mobile Project s.r.l. di Monza (MB) 100% di quota posseduta dal dicembre 2021;

• Smart Lab 3D s.r.l. di Acquaviva delle Fonti (BA) 51% di quota posseduta dal febbraio 2019;

• Staf s.r.l. di Rottofreno (Pc) 100% di quota posseduta dal gennaio 2020;

• Socialware s.r.l. di Bari 51% di quota posseduta dal febbraio 2020.

L’attività produttiva si svolge in tre stabilimenti:

• Acquaviva delle Fonti (BA) è su un’area di 8 mila mq e presenta 42 linee di produzione impiegando mediamente 65 operai diretti di produzione e 9 operai indiretti di produzione;

• Bollate, circa 3.500 mq con 6 linee di produzione e 10 operai principalmente adibito a polo logistico;

• Rottofreno della società Staf, 3.200 mq con 13 linee di produzione e 37 operai.

Completano la struttura altre sedi commerciali a Roma, Firenze, Monza Brianza, Bergamo e Torino, tre showroom e sette centri di assistenza tecnica.

L’evoluzione del numero di dipendenti segue le dinamiche dei valori economici realizzati. Nel 2017 la forza

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Finlogic Soluzioni complete per l’etichettatura, la codifica e l’identificazione automatica dei prodotti

lavoro era di 62 unità, nel 2020 di 132 unità e nel 2021 un’ulteriore crescita fino alle attuali 157 unità. Il Valore aggiunto per dipendente è in lieve miglioramento dal 2019 mentre, grazie al notevole incremento dei Ricavi, il relativo Costo del lavoro in termini percentuali scende, nello stesso periodo, dal 17,2% al 15,5%.

Nonostante la “ricchezza” del gruppo, la Società manifesta la propria volontà a proseguire nell’attività di M&A mirata al consolidamento della rete commerciale e al suo potenziamento con inserimento di nuovi manager per sostenere ulteriormente la crescita.

Gli economics di Finlogic sono in crescita costante dal 2015: all’epoca il Fatturato era di 14 milioni di euro con un EBITDA di 2,5 milioni di euro e un EBT di 2 milioni. Nel 2017 gli stessi valori son diventati: Fatturato 19,5 milioni di euro, EBITDA 3 milioni di euro, EBT 2,2 milioni di euro. L’ultimo bilancio disponibile, quello del 2021, mostra un Fatturato di 34,8 milioni di euro (120% rispetto al 2020), un EBITDA di 5,6 milioni di euro (+16% rispetto al 2020) e un EBT di 4 milioni di euro (+11,7% sul 2020).

Il Fatturato realizzato nel 2021 è suddiviso nelle tre principali attività della Società: 22 milioni per le Etichette, 12 milioni per i Prodotti tecnologici e il residuale per Assistenza e servizi alla clientela. La stessa Società “confessa“ che i risultati sono superiori alle aspettative e questo rafforza la fiducia del mercato di riferimento. La robustezza del Gruppo sostiene la dichiarata candidatura a diventare polo aggregante sul mercato italiano e internazionale e leader indiscusso del settore dell’etichettatura e

Risultato operativo e ROI

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Il trend di crescita si mantiene tale dal 2017. Si incrementa anche il patrimonio netto e il ciclo commerciale guadagna 15 giorni
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Non è bello ciò che è bello, ma… che bello, che bello, che bello!

IDENTITÀ ESTETICA

Oggi parliamo di frutta, anzi di un frutto in particolare: la mela.

Quel frutto fonte di scandalo e ispirazione. Gustosa nelle torte, croccante tra i denti, simbolo del peccato originale e marchio di una delle aziende più famose al mondo. Una semplicissima rappresentazione in 2D, rivisitata nella sua forma più classica con il tocco di un piccolo morso. Un marchio che, da esteta altalenante tra tripudi di colore e forme minimal, trovo a dir poco meraviglioso. Aggraziato, proporzionato, pulito e così distintivo e riconoscibile nella sua essenzialità. Come lo è tutta la visual identity di Apple nelle sue declinazioni. Da anni colleziono le confezioni dei vari iPhone, iPod, AirPods, iPad che si sono succeduti tra le mie mani. Una pila infinita di scatole bianche, sofisticata espressione di apparente semplicità. Il mio amore non è solo per questi prodotti elettronici, essendo peraltro poco avvezza alla tecnologia, ma è per il loro stile a partire dal packaging. Gioiellini di cartotecnica impreziositi da giochi di lucido e opaco, stampe a rilievo e a secco.

Io le trovo così affascinanti, per me sono belle. Per altri forse no, perché credo che la bellezza sia sempre soggettiva e si manifesti attraverso gli occhi di chi guarda.

Così come avviene in amore del resto. Vi siete mai accorti di trovare intriganti i difetti oggettivi del vostro amato o della vostra amata? Rughe, pancetta, gambette storte da calciatore, occhi piccoli: quando si è innamorati diventano imperfezioni da coccolare.

Io, ad esempio, sono da sempre stata un’amante delle zampette di gallina, quelle rughe evidenziate dall’abbronzatura che si formano intorno agli occhi. Mi piacciono, forse perché mi comunicano sguardi intensi che fissano socchiusi il sole, storie di vita da raccontare, pianti sensibili di chi ha saputo amare.

E quindi, direte voi, Marta Flavi di Tradate dove vuoi andare a parare? In questo numero de Il Poligrafico che state leggendo si parla di bellezza, di nobilitazione degli stampati. Tecniche, materiali, inchiostri speciali utilizzati per comunicare. Certamente un di più, che impreziosisce, anche il costo di uno stampato. Ma a che costo farne

Per presentarmi lascio la parola ad alcuni clienti con cui ho collaborato negli anni. “Cristina appartiene a una specie di Foemina Komunicatrix Milanensis particolarmente evoluta. Quando abbiamo avuto bisogno di una Guida nell’Inferno dantesco della comunicazione, ci siamo rivolti a lei - una specie di Virgilio e Beatrice messi assieme - ed è stata Divina”, Patrizio Roversi – Turisti per caso. “In 20 giorni, sotto ferragosto, abbiamo organizzato una

Quando la comunicazione è emozione di Cristina Cortellezzi

Sexy

senza? Vi piacerebbe ugualmente il vostro amato o la vostra amata senza quella voglia a forma di fragola sul fianco sinistro? Sì, può darsi, ma non sarebbe lei o lui.

BRAND BRAND

Ecco questa è l’identità visiva, quello che distingue, quello che attira l’attenzione, la curiosità, che stimola l’interesse fino a farlo diventare passione. Quella passione che si traduce in propensione all’acquisto.

A parità di requisiti e prestazioni, sceglieremo quel prodotto perché ci piace di più. Un piacere che viene dalla pancia, che nasce dalla voglia di possesso e di circondarsi di ciò che per noi è bello. Non ci sarà mai una soluzione univoca che sia bella per tutti, come in amore e nella vita non si può piacere a tutti. Ma si può piacere più di altri.

Quali sono i tratti distintivi del vostro prodotto e della vostra azienda? Provate a scriverli da un lato del foglio e dall’altro pensate a quelli che caratterizzano i vostri competitor. Ci sono differenze? Bene, adesso raccontateli, comunicate l’essenza di ciò che proponete in ogni dettaglio, anche il più minuzioso. Avrete un’identità, sarete riconoscibili tra gli altri, quelli da cercare, desiderare e scegliere . Magari ripetutamente nel tempo. Alla fine, si sa, il primo amore non si scorda mai.

Potete inviare i vostri commenti a ilpoligrafico@strategogroup.net

press conference a cui hanno partecipato un centinaio di giornalisti: un successone! Non solo comunicazione, ma tante idee e proposte per lo sviluppo dell’attività”, Andrea Vai – Lidl Italia. “Capacità di proporre contenuti che si sanno ‘far leggere’ nell’affollato mondo dell’informazione. Tutto questo condito da uno staff disponibile e sorridente, dote rara nel mondo frenetico della comunicazione”, Vittorio Neri – Roland.

Cristina Cortellezzi | CEO and Founder · PinKommunication
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Sprint24

con Universe, offre un mondo di nuove applicazioni

Rimanere aggiornati, abbracciare nuove tecnologie, migliorarsi sono sempre stati tra i capisaldi di Sprint24. Nonostante un’eredità tipografica tradizionale, il parco macchine del fornitore di servizi di stampa online è in continuo e costante aggiornamento per permettere un migliore processo produttivo che premi sempre la qualità, la produttività e il benessere dei dipendenti.

L’ultima arrivata in casa Sprint24 è Universe, cucitrice automatica a filo refe di Meccanotecnica, ovvero soluzione a fogli singoli per una produzione veloce e versatile di libri stampati in digitale. Sistema che permette di gestire efficacemente le tirature brevi e assicura il confezionamento di libri di altissima qualità. L’arrivo di Universe permette una produzione interna importante con tutti i relativi benefici: primo tra tutti, una diminuzione dei tempi di produzione poiché la rilegatura in filo refe verrà effettuata in linea con la stampa. Questo non solo accorcerà di molto i tempi di consegna, ma sarà molto più facile gestire eventuali urgenze o richieste particolari dei clienti. “Un esempio? Se un’azienda avesse la necessità di avere subito un acconto di copie, per esempio per la presentazione di un libro a un evento, saremmo in grado di fornirgliene uno in tempi veramente ristretti”, spiega Giovanni Di Virgilio, cofondatore e Ceo di Sprint24.

Grazie a Universe, Sprint24 produrrà libri, cataloghi cartonati ma anche agende personalizzate in tirature brevi, sino al libro singolo con la rinomata resistenza

e robustezza della rilegatura in filo refe – spesso riservata solamente a tirature molto alte o di gran pregio. Inoltre, per le carte con grammature molto alte o al contrario particolarmente leggere (molto utilizzate per volumi religiosi, materiale informativo, guide turistiche ecc), la tenuta del blocco libro può risultare fragile con conseguenti possibili rotture o danneggiamenti del volume; con Universe questo non sarà più un problema e anche blocchi libri poco corposi potranno godere della rilegatura con filo refe ovviando i suddetti problemi.

La nuova cucitrice automatica consentirà a Sprint24 di produrre volumi originali e creativi come i libri con filo refe scoperto, taccuini cuciti e molte altre applicazioni editoriali, ampliando il catalogo prodotti con stampati insoliti e originali.

“Tutti questi sono vantaggi per i nostri clienti, ma non dimentichiamo che grazie a questo nuovo macchinario sarà tutto il processo produttivo a essere più performante e siamo sicuri che ne trarremo beneficio anche noi!” conclude

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Giovanni Di Virgilio.
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Giovanni Di Virgilio, cofondatore e Ceo di Sprint24. Per maggiori informazioni: sprint24.com/brossura-filorefe e per una consulenza dedicata scrivere a: info@sprint24.com
Quello che si sta chiudendo è stato un anno di novità per Sprint24: la più recente riguarda la cucitura filo refe appena installata in produzione COMUNICAZIONE D’IMPRESA

Aspettando la notte degli Oscar della Stampa 2022, abbiamo intervistato Tiziano Galuppo, presidente dell’Unione GCT di Milano, realtà entrata a far parte della compagine del Premio in collaborazione con Stratego Group. La celebrazione del 2 dicembre sarà la prima edizione degli Oscar della Stampa che vede il coinvolgimento diretto dell’Unione nella serata.

Tiziano Galuppo presidente Unione GCT Milano

A giugno si è concluso il suo primo anno alla guida dell’Unione GCT Milano: è soddisfatto di essersi preso questo compito?

Assolutamente soddisfatto, nonostante la presidenza sia impegnativa e rappresenti una responsabilità importante soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando. Per me la presidenza dell’Unione va a coronare una lunga esperienza nel settore e rappresenta un grande onore. Anche perché durante la mia carriera ho sempre creduto nel ruolo delle associazioni di cui ho sperimentato direttamente utilità e rilevanza. E poi ho trovato un’Unione in salute, solida nella base associativa e con i conti in ordine, ben integrata nelle attività di categoria e capace di esprimere servizio agli associati e identità alle aziende del settore.

È complicato conciliare il lavoro nella propria azienda con il ruolo associativo di vertice?

Certamente non è facile, ma rappresenta probabilmente la parte più stimolante e formativa di questa esperienza, che consiglio a tutti i miei colleghi imprenditori e imprenditrici. Assumere la presidenza di un’associazione vuol dire ampliare la propria visione da aziendale a settoriale: capire i trend generali, cogliere le criticità condivise o quelle specifiche di comparti limitrofi a quelli nei quali sei abituato ad operare. Si tocca con mano e si comprende più a fondo l’attività associativa, in tutta la sua articolazione di servizi, ma anche di attività molto rilevanti che vengono portate avanti nell’interesse di noi imprenditori e delle quali spesso non cogliamo la portata e la complessità. Si entra in relazione con una moltitudine di interlocutori, da chi è parte della Struttura ai colleghi e colleghe dell’Associazione, ma anche di tutta la categoria, da Assografici alla

Quali risultati già considera acquisiti dopo questo primo anno di presidenza? Sul tema identità dell’Unione, uno dei punti sui quali mi ero ripromesso di lavorare, abbiamo già certamente risultati concreti. Il processo di sempre maggiore integrazione con Assografici, negli ultimi anni, andava accompagnato da qualche segnale forte di vitalità e coinvolgimento della base associativa. Da qui la scelta di acquisire parte del marchio degli “Oscar della Stampa” e di entrare, in collaborazione con Stratego Group, nell’organizzazione di questo importante evento del settore, di rilevanza nazionale. Quella del 2 dicembre sarà la prima edizione del Premio che vede il coinvolgimento diretto

dell’Unione, fortemente visibile e presente nella serata. In tema identitario abbiamo dato un altro segnale forte intervenendo con il restyling del marchio associativo. Va detto che l’impatto con la realtà, con la mole di attività che richiedono attenzione e la esiguità delle risorse, restituiscono una prospettiva un po’ diversa rispetto alla voglia di far tutto e subito che si ha all’inizio di un mandato. Grazie al supporto della struttura e del direttore, con i quali c’è stata da subito massima sintonia e comunanza di intenti, posso dire con orgoglio che in questo primo anno abbiamo avviato capitoli importanti di attività e ciò che non è stato ancora portato a termine siamo comunque riusciti a impostarlo bene.

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Federazione Carta e Grafica, a Confindustria. Ripeto, si tratta di un’esperienza intensa e decisamente arricchente.
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Un momento dell’edizione 2021 degli Oscar della Stampa in cui Enrico Barboglio, Ceo di Stratego Group, annunciava insieme a Tiziano Galuppo, presidente Unione CGT Milano, la futura collaborazione delle due realtà all’organizzazione del Premio

Il marketing associativo è fra le priorità da lei indicate. Quali progressi sono stati fatti? Segnali certamente positivi sono la tenuta dell’attuale base associativa e alcuni nuovi ingressi nell’Associazione, sulle quali mi sono anche personalmente speso. Il settore resta in forte difficoltà, la lunga crisi del comparto grafico ed editoriale ha pesato sul territorio milanese, aggravata da problemi contingenti come il Covid e la crisi energetica che si sono aggiunti a quelli strutturali. È troppo ottimistico aspettarsi una vera inversione di tendenza, più realisticamente credo nella possibilità che le aziende trovino nell’associazionismo nuove risposte alle difficoltà. Porteremo questo messaggio nei prossimi mesi ad aziende che sono uscite nel tempo dall’Unione o che non ne hanno mai fatto parte, e che stiamo individuando. In parallelo, ci rivolgeremo

anche a tanti associati poco presenti, invitandoli a partecipare più attivamente alla vita associativa.

“L’Unione fa la forza” è il messaggio? Direi proprio di sì, è l’essenza dell’attività associativa, con un efficace gioco di parole che diventa quasi il nostro pay-off. Una forza che deve essere intesa non solo in ottica di lobbying, di tutela degli interessi del settore, di gestione di strumenti comuni, come il contratto o gli enti di categoria. Ma in termini anche di stare uniti, frequentarsi, per darsi l’opportunità di confrontarsi, di scambiarsi opinioni, esperienze, visioni di mercato: questa è la grande ricchezza della vita associativa. Un’apertura al confronto e alla collaborazione che inevitabilmente si riverbera in risultati positivi anche nella conduzione delle nostre aziende.

Lei sta sperimentando il valore delle partnership anche nella sua attività imprenditoriale. È un’idea che nasce dall’esperienza da presidente dell’Unione?

Da sempre credo e ho sperimentato l’utilità di fare rete e individuare soluzioni organizzative innovative nel business, per superare difficoltà comuni o trasformare elementi di debolezza in punti di forza. Le mie aziende, Eurocarton e Primo Piano Industry, hanno avviato da tempo un progetto di collaborazione con SPV, al quale si è aggiunta di recente ABC Cartotecnica OK, che negli anni si è sicuramente definito in modo sempre più chiaro ed efficace. Abbiamo sviluppato un valido esempio di collaborazione tra aziende che sicuramente, grazie alla frequentazione associativa, può fare da modello di riferimento per la nascita di esperienze simili.

Chiudiamo con un auspicio per il settore e per l’Unione?

Bisogna sempre essere positivi. Credo che ci siano anche oggettivi elementi per esserlo. Il settore cartotecnico e del packaging è un comparto in continua crescita e consolidamento, nonostante le difficoltà legate prima alla pandemia, poi alla crisi energetica. La comunicazione grafica e commerciale è certamente un settore in crisi più strutturale e questo ormai è assodato. Ma nel tempo ha imparato a convivere con questo trend, che se non si può sovvertire si può certamente gestire, con innovazione, creatività e imprenditorialità. Continuerò a lavorare, insieme alla mia squadra di vicepresidenti, che ringrazio sempre per la disponibilità e la collaborazione, in modo che sempre più in Unione le aziende possano respirare e alimentare queste capacità.

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La nuova rotativa alimentata a bobina da 1,7 metri è progettata per la produzione industriale di imballaggi in cartone ondulato e in cartoncino teso

HP PageWide T700i una svolta per il mercato del packaging di carta

HP continua a investire nel mercato del packaging per creare nuove opportunità per i trasformatori e i brand che vogliono trarre vantaggio dalla trasformazione da analogico a digitale. Recentemente ha presentato la macchina da stampa HP PageWide T700i, una nuova piattaforma digitale a bobina da 1,7 m che aiuta i converter a raggiungere una maggiore efficienza operativa per la produzione di volumi elevati di applicazioni di laminazione digitale monofacciale, cartone ondulato e cartoncino teso.

HP PageWide T700i sarà configurabile per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti e del mercato e comprende una varietà di opzioni in linea per lo svolgimento manuale o continuo, il priming, la verniciatura e la consegna sia in rotolo che in foglio.

Alcune configurazioni saranno in grado di raggiungere i 300 m/min con il supporto della tecnologia HP a getto d’inchiostro termico a singolo passaggio con inchiostri a base d’acqua. La HP PageWide T700i Press sarà la seconda configurazione di stampa realizzata in collaborazione con Koenig & Bauer.

La nuova piattaforma di stampa garantisce l’aumento della capacità dell’impianto e la riduzione dei costi di produzione negli imballaggi a base carta e consentirà ai converter di stampare con tempi di consegna significativamente accelerati e requisiti di quantità minime d’ordine inferiori, ottimizzando così le giacenze e permettendo di concentrare la capacità di stampa analogica su tirature più lunghe. Per i trasformatori che si trovano ad affrontare la

crescente pressione della catena di approvvigionamento, questa macchina rappresenta un’opportunità sostanziale di crescita aziendale, in quanto consente di migliorare l’economia, la versatilità della produzione e le soluzioni di imballaggio più sostenibili.

“Nella progettazione della macchina da stampa T700i abbiamo ascoltato le esigenze dei nostri clienti e del mercato. Oggi più che mai, i trasformatori hanno bisogno di maggiore flessibilità per rispondere alle tendenze e alle sfide dinamiche del mercato, e il packaging digitale continua a trasformare radicalmente la catena di fornitura degli imballaggi per la produzione di grandi volumi e per quella tradizionale”, ha dichiarato Annette Friskopp, Global Head e General Manager di HP PageWide Industrial. “La HP T700i consen-

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te ai clienti di ottenere risparmi sui costi di produzione e tempi di consegna più brevi, permettendo loro di puntare a lavori di stampa di maggior valore”.

La nuova macchina da stampa sarà dotata di testine di stampa a getto d’inchiostro termico HP di nuova generazione, in grado di garantire una robusta produzione industriale con elevata affidabilità e bassi costi operativi, nonché una qualità di stampa offset a 6 colori costante e ripetibile ad alta velocità per imballaggi con grafica di alta risoluzione. I clienti della T700i Press beneficeranno della scalabilità della produzione e dell’integrazione verticale di HP nelle attività di stampa industriale, creando un vantaggio notevole per la loro azienda.

1 Autosplice Unwinder – La macchina è dotata di uno sbobinatore completamente automatico in grado si svolgere bobine di carta che spazia dagli 80 ai 250 g/mq. Sono disponibili altre opzioni per carte con spessori superiori.

2 Pre-Coater – Applica l’HP Primer Agent alla carta: si tratta di una soluzione base acqua che assicura la qualità di stampa ottimale su un’ampia gamma di carte.

3 Motore di stampa – La macchina stampa da bobina a bobina e da bobina a foglio alla velocità di 300 metri/minuto su un’ampiezza di 1,7 metri. Il design ad arco consente il tensionamento ottimale della carta per una stampa di massima qualità mantenendo il minimo spazio tra il supporto e la testa di stampa, per garantire immagini e testi nitidi e di grande definizione.

4 Digital Front End – L’HP

SmartStream Producion Elite Print Server è un digital front end estremamente scalabile in grado di rasterizzare file in ingresso e trasferire i dati alla stampante in tempo reale.

5 Dryer – Dopo la stampa, la carta passa attraverso una serie di essiccatori a elevata intensità che impiegano una combinazione di infrarossi e aria forzata consentendo

all’inchiostro di aderire perfettamente alla carta.

6 Inline Process Control – Questo sistema impiega videocamere ad alta velocità per catturare frame dei fogli stampati che servono a monitorare il corretto funzionamento degli ugelli assicurando la massima qualità del getto di inchiostro.

7 Post-coater – OPV è applicata come rivestimento base acqua a tavola piena, vernice spot base acqua o vernice base acqua/UV spot ed essiccata con un forno integrato. OPV protegge lo stampato conferendo prestazioni aggiuntive di resistenza a una serie di prodotti finiti migliorandone l’estetica.

8 Umidificatore – Primerizzazione, stampa e verniciatura sottopongono la carta a ripetuti processi di umidificazione e asciugatura. L’unità di umidificazione contribuisce a restituire alla carta il livello di umidità ottimale.

9 Riavvolgitore – Questo elemento insieme allo svolgitore permette al sistema di stampa di mantenere la continuità produttiva offrendo i vantaggi di un cambio bobina completamente automatico. Sono, inoltre, disponibili optional aggiuntivi per la gestione della carta in base alle esigenze del cliente.

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Koenig & Bauer

Con Rapida 164 New Generation, Fotocromo Emiliana entra nell’era della stampa 4.0

La macchina offset di grande formato di ultima generazione firmata Koenig & Bauer ha ispirato all’azienda emiliana una nuova filosofia di produzione

Esempio perfetto di azienda familiare italiana di eccellenza, Fotocromo Emiliana è una realtà in cui la passione per il business della stampa è stata tramandata dai genitori a una lungimirante seconda generazione. Fondata nel 1967 dal Roberto Paladini, negli anni ‘80 il team aziendale ha visto l’ingresso della moglie Luisa e, a partire dal 2000, in momenti diversi si sono aggiunti i figli Andrea, Francesco e Nicola, rispettivamente attivi nell’area economicofinanziaria, produzione e controllo di gestione. Suddivisione di ruoli dettata dai diversi percorsi di laurea conseguiti dai fratelli Paladini. È proprio uno di loro, Francesco, a parlarci delle strategie di Fotocromo che hanno condotto all’installazione, lo scorso aprile, della prima Koenig & Bauer Rapida 164 di serie, nel mondo, scelta maturata in piena pandemia e che si è concretizzata superando gli ostacoli del caso. Un viaggio in auto fino alla sede di Radebeul di Koenig & Bauer in Germania per assistere a una dimostrazione della macchina e l’incognita delle tempistiche di consegna date dai disagi della pandemia. “Proprio perché si trattava della prima installazione mondiale di serie della Rapida 164, dotata di parti e di una tecnologia diverse rispetto alle altre macchine di Koenig & Bauer, ha scontato tempi di consegna più dilatati soprattutto a causa della difficoltà di reperimento di componentistica a livello globale” spiega Paladini.

La prima Rapida 164 NEW GENERATION di “serie” al mondo Per comprendere le motivazioni strategiche che hanno portato il management di Fotocromo Emiliana alla scelta proprio del modello Rapida 164 NEW GENERATION è necessario comprendere le esigenze produttive di questa realtà attiva nel territorio bolognese. Il core business dell’azienda è la stampa di editoria scolastica e negli ultimi 10 anni la produzione si è estesa al packaging. “Le ragioni – spiega Francesco – sono date dal progressivo cambiamento delle dinamiche di questo comparto: la stagionalità della filiera produttiva si è sempre più concentrata in alcuni mesi dell’anno ricalcando i tempi della scuola e le nuove esigenze distributive hanno ulteriormente compresso i tempi di consegna”. Dovendo diversificare la produzione, Fotocromo ha optato per macchine da stampa che offrissero più della semplice quadricromia, perfetta per l’editoria ma non più sufficiente per i lavori di cartotecnica: per questo nel 2012 è arrivata in azienda la prima 5 colori con torre di verniciatura e nel 2016 una 6 colori sempre con vernice – una delle prime 164 installate in Italia – tutte targate Koenig & Bauer. La nuova arrivata inverte la tendenza, come specifica Francesco: “La Rapida 164 è invece completamente dedicata alla stampa editoriale con una specifica vocazione alle carte leggere. La strategia a sostegno di questo investimento è mantenere la nostra quota di mercato nell’editoria, rinforzando la capacità produttiva e consolidando la nostra specializzazione”. A completamento di questo aggiornamento tecnologico, lo scorso anno la famiglia Paladini ha acquisito una legatoria per portare in house le operazioni di finishing con il vantaggio di poter offrire al mercato di riferimento un prodotto finito con un più rapido

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Koenig & Bauer Rapida 164 NEW GENERATION

just-in-time e con i relativi benefici logistici. Fattori in grado di accrescere la competitività dell’azienda.

La macchina del futuro

Alla domanda relativa a quali vantaggi ha portato l’installazione della nuova Rapida 164, Francesco Paladini ha immediatamente evidenziato il notevole incremento prestazionale a livello produttivo.

“La macchina è oggettivamente configurata per stampare a una maggiore velocità rispetto a quelle della precedente generazione. Gli aspetti che incrementano la produttività e determinano l’efficienza della Rapida 164, oltre alla velocità nel corso della stampa della tiratura, sono la notevole contrazione dei tempi di avviamento grazie ad automatismi che portano rapidamente al primo foglio buono e alla riduzione degli scarti” aggiunge Francesco. Un altro aspetto rilevante è l’interfaccia assolutamente intuitiva che si è rivelata una sorpresa: “Abbiamo deciso di adottare il sistema di controllo colore ErgoTronic Color Control e QualiTronic Color Control di Koenig & Bauer rispetto a quello attivo sulle nostre altre macchine che utilizzano sistemi di controllo Lithec e temevamo una ricaduta sul tempo di apprendimento da parte degli operatori”. Al contrario gli addetti hanno immediatamente preso confidenza con i nuovi sistemi di controllo qualità. Inoltre, la nuova interfaccia LogoTronic, che Francesco Paladini definisce “la porta di accesso della macchina”, si è rivelato “un vero esempio di collaborazione uomomacchina in stile 4.0” sottolineando inoltre come il modello di stampa estremamente automatizzata, definita “autonoma”, riduca la possibilità di errore da parte dell’operatore. Da qui la decisione di estendere ancor di più l’impiego di LogoTronic su tutte le altre macchine, come retrofit, per aver un'unica interfaccia per il rilevamento dei dati.

Un flusso che segue i parametri 4.0 Sempre nell’ottica di spingersi verso una logica sempre più 4.0 la decisione di installare Optimus come MIS tecnico al fine di predisporre la macchina per rendere il flusso di informazioni biunivoco. A oggi le macchine attive nel reparto produttivo di Fotocromo sono connesse a un sistema di raccolta dati che a sua volta è collegato a un MIS tecnico, configurazione che consente loro di ricevere informazioni, ma non di inviarne alla macchina, a eccezione del dato cip3 della prestampa.

La nuova architettura – inedita nella triangolazione Optimus-LogoTronic-flusso di lavoro in prestampa, e per cui Fotocromo si propone come pioniere – coin-

volge in primis la nuova Rapida 164 e verrà replicata sul resto dei sistemi offset attivi in sala stampa. Si tratta di generare una triangolazione in grado di trasferire i dati commessa complessivi che diventano dati produzione e rientrano come dati di produzione aggregati alla commessa. Un altro vantaggio è il supporto che questo sistema può dare all’automatismo della prestampa che caratterizza la Rapida 164 con il Data Matrix.

“Un passaggio fondamentale e una compliance suggerita dai parametri 4.0 che richiede un cambio di paradigma nella gestione della produzione a cui bisogna lavorare con impegno e determinazione, ma ritengo rappresenti un’evoluzione necessaria per le aziende grafiche e mi auguro possa diventare a breve lo standard”.

Rapida 164 ha spinto l’acceleratore anche sull’evoluzione della manutenzione in remoto, sempre più precisa ed efficace, che diventa predittiva, prevenendo l’usura della componentistica della macchina e predisponendone la tempestiva sostituzione, proprio come avviene per le automobili di oggi in cui l’elettronica prevale sulla meccanica. Inoltre, Fotocromo ha optato per l’opzione che prevede il collegamento della Rapida 164 con casa madre, per un monitoraggio continuo e una maggiore sicurezza di continuità operativa, oltre ad avere report aggiornati sulle prestazioni prevalenti della macchina.

Ed è anche bellissima!

E al di là degli aspetti empirici, il design della Koenig & Bauer Rapida 164 è anche molto accattivante, “cattura l’occhio” come sottolinea Francesco Paladini, “direi proiettato verso una nuova era che vede l’ambiente produttivo della stampa meno simile a un’officina meccanica, e più vicino a un modello interattivo e informatico che se da una parte può rappresentare un ostacolo per gli operatori ‘non nativi digitali’, dall’altra parte saprà attrarre le nuove generazioni riavvicinandole al mondo della stampa”.

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Francesco e Nicola Paladini posano tra Falk Sparbert e Graziano Mion di Koenig & Bauer, davanti alla nuova Rapida 164 NEW GENERATION

FUJIFILM

SAMBA® JPC risolve i problemi delle applicazioni UV

Gli inchiostri UV sono tra i più popolari per la stampa inkjet per le applicazioni industriali. Dalla stampa di etichette all’interior decoration, dal packaging ai circuiti stampati, essendo compatibili con una vasta gamma di materiali ed estremamente flessibili gli inchiostri UV offrono vantaggi unici nel loro genere. Inoltre in fatto di produttività la tecnologia inkjet single-pass è il processo ottimale. Gli inchiostri UV grazie alla polimerizzazione istantanea offrono il vantaggio di un processo più rapido rispetto ad altre tecnologie offrendo la possibilità di passare più rapidamente alla fase di finishing del prodotto stampato. Allo stesso tempo, i buyer di stampati inkjet sono diventati sempre più esigenti, in termini di qualità. Ad esempio, per una stampa inkjet di “qualità offset” tutti ritengono necessaria una risoluzione minima delle testine pari a 1.200 dpi, comune nei circuiti elettronici stampati.

Oggi questa esigenza può essere soddisfatta dalla combinazione di testine di stampa Si-MEMS, allo stato dell’arte, e di inchiostri e vernici UV, ma per mantenere un sistema di stampa alimentato con inchiostro alla giusta temperatura e una qualità priva di difetti è indispensabile progettare con cura tutti i componenti.

Fino ad oggi hanno raggiunto la qualità richiesta nella produzione reale solo pochi produttori OEM e integrator che si sono distinti per i risultati di stampa migliori. Di seguito scopriremo come inserire nei processi di produzione soluzioni basate sulla tecnologia SAMBA© JPC di Fujifilm.

Teste di stampa

Le teste sono l’elemento base delle tecnologie di stampa a getto d’inchiostro. Termico e piezoelettrico sono i due principali approcci drop-on-demand (DOD). Tra i due, le piezoelettriche sono compatibili

con formulazioni chimiche più ampie come gli inchiostri UV. In termini di fabbricazione, per le testine di stampa la scelta di materiali, metodi e design è ampia, ma nessun altro fornitore può assicurare le prestazioni della linea di prodotti SAMBA di Fujifilm, presentati per la prima volta in modelli JetPress a Drupa 2008. Grazie alla capacità di generare gocce minuscole a più di 100 kHz (100.000 volte al secondo), dalla loro introduzione sul mercato OEM nel 2013 le testine di stampa SAMBA G3L sono state implementate su molte delle stampanti più note. Una delle caratteristiche speciali di SAMBA, e un’esclusiva Fujifilm, è il ricorso della polverizzazione sottovuoto per l’attuatore piezo, che garantisce prestazioni stabili e durature.

La barra di stampa Avendo tutte le competenze necessarie per produrre barre di stampa, dall’elettronica all’ingegneria meccanica e alla meccanica dei fluidi, Fujifilm offre al mercato le proprie SAMBA JPC. Un vantaggio rivoluzionario di SAMBA è il design compatto, a parallelogramma, della testa, che consente una disposizione affiancata lineare, che genera una barra estremamente compatta. I 1.200 dpi equivalgono, per definizione, a un ugello ogni 1/1.200” o 21 micron e nei sistemi a colori il registro delle gocce di inchiostri diversi in una stampa CMYK o CMYKOGV estesa è sensibile alla posizione del supporto.

La barra di stampa comprende funzioni che consentono di ruotare le testine singolarmente o insieme per ottenere la massima precisione. Ciò include il posizionamento automatico

La disposizione affiancata e compatta di varie testine di stampa SAMBA

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Moduli SAMBA JPC di FUJIFILM fonte: Fujifilm Una singola testina di stampa SAMBA di Fujifilm

in combinazione con l’accessorio JPC che emerge da sotto la barra di stampa. Poiché gli inchiostri UV sono utilizzati a temperature elevate, la barra di stampa è composta da materiali a bassa espansione termica, che mantengono l’elevata accuratezza. Il telaio permette di spostare lateralmente le barre di stampa, agevolando la sostituzione e la regolazione manuale delle teste.

Elettronica

Uno dei vantaggi della tecnologia inkjet piezoelettrica è la possibilità di regolare precisamente il segnale di “forma d’onda” sull’elemento piezo che controlla l’emissione delle goccioline da ciascun ugello controllandone la dimensione e la velocità. Per ottenere risultati di qualità è fondamentale impostare correttamente i segnali di direzione, per essere certi che le gocce emesse a frequenza si posizionino correttamente. La barra di stampa SAMBA JPC di Fujifilm

integra l’elettronica necessaria per i collegamenti relativi all’energia, ai dati e all’inchiostro disponibili in un unico pannello.

Gli inchiostri UV

Non si conoscono ancora in profondità gli effetti della selezione e della qualificazione dei materiali, nonché degli stessi metodi di produzione, sulla coerenza delle prestazioni degli inchiostri. Se non sono controllate in modo adeguato, la variabilità nella qualità o nell’affidabilità della stampa può risultare evidente, persino per ricette compatibili con la testina di stampa ai test di qualificazione iniziali. La divisione Ink Solutions di Fujifilm è perfettamente consapevole dell’importanza di questo aspetto, soprattutto nel caso delle testine di stampa SAMBA. Non soltanto Fujifilm produce inchiostri UV presso il proprio stabilimento all’avanguardia nel Regno Unito, ma l’Application Development Center dell’azienda è attrezzato in modo da poter testare approfonditamente le nuove formulazioni di inchiostro nell’ambiente delle stampanti SAMBA.

Operatività costante

I vantaggi della gamma SAMBA JPC non si limitano alla meccanica della barra di stampa. A ciò si aggiungono infatti l’hardware e il software concepiti per ottimizzare e monitorare la qualità di stampa, tra cui la tecnologia di sostituzione degli ugelli. Il sistema di sensori anticollisione SAMBA JPC è utilizzabile per arrestare il sistema di trasporto oppure può operare in combinazione con una funzione di sollevamento automatico della barra di stampa che solleva le testine temporaneamente senza interrompere la tiratura. Altrettanto importante è il sistema di pulizia automatizzato, diventa quindi un metodo efficiente per ridurre l’impatto del deterioramento degli ugelli sulla produttività.

Approccio olistico

Per sviluppare una soluzione inkjet l’ideale è adottare un approccio di sistema che includa inchiostro e hardware. La collaborazione con un’azienda quale Fujifilm, competente su entrambi i lati, rappresenta un vantaggio. Ciò riguarda anche le combinazioni dei processi di stampa siano essi completamente digitali oppure ibridi. Grazie alla nuova gamma SAMBA JPC di moduli di stampa per l’UV, Fujifilm ha ampliato il numero di applicazioni che possono avvantaggiarsi da una combinazione di qualità, velocità e affidabilità di stampa. A distinguere la collezione SAMBA JPC dagli altri motori di stampa UV a 1.200 dpi sono i moduli complementari, disponibili per un sistema totalmente integrato, oltre all’ampia gamma di inchiostri e all’eccellente supporto tecnico.

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Opzioni di regolazione delle testine di stampa per il sistema della barra di stampa SAMBA JPC Modulo della barra di stampa SAMBA JPC mostrato con l’opzione del telaio fonte: FUJIFILM/DODXACT fonte: Fujifilm Illustrazioni dei collegamenti nel modulo della barra di stampa SAMBA JPC Un disegno CAD del modulo della barra di stampa SAMBA JPB di FUJIFILM con uno spaccato dettagliato Moduli SAMBA JPC opzionali per la protezione e la manutenzione della testina di stampa
INFORMAZIONI E CONTATTI segreteria associativa 4IT Group srl Centro Direzionale Milano Oltre, Palazzo Tintoretto — via
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Brett Martin

Scegliere la plastica giusta

Di fronte alla scelta di un materiale rigido in plastica trasparente, le alternative possono essere tante

Ogni tipologia di plastica vanta, tra le tante caratteristiche, punti di forza, finiture e colori diversi. Esiste la soluzione che meglio si adatta a ogni progetto, ma come si fa a sapere quale sia quella giusta? Le lastre Marlon FS in policarbonato, Marpet-g FS in PETg e Marcryl FS in acrilico estruso sono i tre prodotti principali della gamma Brett Martin di supporti rigidi, e ciascuna di esse presenta specifici punti di forza e di debolezza. Vediamo quando è più opportuno utilizzare l'una piuttosto che l'altra.

Marlon FS in policarbonato

Marlon FS è realizzato in un materiale a prestazioni elevate le cui caratteristiche principali sono l'estrema solidità e l'elevata resistenza agli urti. È particolarmente adatto alla realizzazione di insegne e allestimenti che richiedono resistenza agli urti e trasparenza elevata. Possono trarre vantaggio dalla robustezza del policarbonato le applicazioni da ubicare in aree in cui è esposto a rotture o atti vandalici, come la segnaletica esterna e gli arredi urbani. Seppur molto solido, il policarbonato ha una bassa resistenza ai graffi, ma Marlon è disponibile in una versione resistente alle abrasioni. Per uso esterno, è disponibile anche la versione resistente ai raggi UV.

Marpet-g FS in PETg

Marpet-g FS si presta con flessibilità ad applicazioni creative rendendolo una scelta versatile per la produzione di cartellonistica o allestimenti espositivi per il settore retail. Tuttavia le sue proprietà non sono note come quelle del policarbonato e dell'acrilico. Al pari del più costoso policarbonato, il PETg presenta un'elevata resistenza agli urti, rendendolo un'alter-

nativa particolarmente indicata rispetto all'acrilico che può essere fragile. Utilizzando Marpet si evitano danni a espositori e altri prodotti in acrilico durante il trasporto o l'uso. La sua certificazione ignifuga offre ulteriori vantaggi rispetto all'acrilico. L'eccellente malleabilità del PETg consente di creare con facilità forme complesse, favorendo una più ampia libertà di progettazione rispetto ad altri materiali. È più facile da lavorare rispetto ad altre lastre in plastica trasparente. Può essere stampato senza l'uso di un primer su tutte le attrezzature di stampa. Non deve essere pre-essiccato prima della termoformatura e può essere termoformato a temperature più basse. Di conseguenza, tempi di lavorazione più contenuti permettono di risparmiare energia, tempo e denaro. Marpet-g FS presenta una combinazione unica di proprietà in grado di offrire un vero e proprio vantaggio commerciale – costi inferiori per i materiali, meno sprechi, costi più bassi per la lavorazione e l'energia e la possibilità di creare un numero infinito di design per le applicazioni più accattivanti.

Marcryl FS in acrilico

La lastra piana in acrilico estruso Marcryl FS è molto simile al vetro. Presenta una finitura ad alta brillantezza, una buona trasparenza ottica, un'elevatissima trasmissione luminosa e un'eccellente resistenza agli agenti atmosferici. Lucidando i bordi si ottiene una trasparenza che rende Marcryl FS la scelta ideale per progetti di design di interni, punti vendita e vetrine. Marcryl FS è ideale per realizzazioni di grande effetto, ma è fragile e più soggetta a rottura rispetto al policarbonato o al PETg. Policarbonato, PETg o acrilico – qual è il più adatto? Tutti presentano caratteristiche specifiche che si adattano a una serie di tipologie di applicazioni e necessità diverse.

www.brettmartin.com/marpetinformazione

67 COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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LE AZIENDE ASSOCIATE

aggiornato al 14 novembre 2022
www.fespaitalia.it

Gli insider lo ripetono da tempo: il mercato della stampa tessile continua a crescere. Stilisti e designer collaborano per sfruttare tutte le potenzialità delle nuove soluzioni di stampa e finishing, creando prodotti ricercati e custom-made per un mercato che continua a evolvere.

di Caterina Pucci

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FASHION FIRST
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Una NUOVA MODA è possibile

Negli ultimi anni, l'uso di tecnologie all’avanguardia sta trasformando il modo in cui l'industria della moda progetta e produce materiali per l’abbigliamento, ma anche scarpe, borse e accessori.

Sempre più brand e designer stanno abbracciando l’innovazione in atto, trasformandola in uno strumento per incoraggiare l'espressione personale, migliorare l'esperienza dei consumatori e far progredire un’industria di per sé in costante evoluzione come quella della moda. Più specificatamente, la stampa digitale offre agli stilisti infinite possibilità di creare i disegni desiderati semplificando il processo e aprendo la strada a idee sempre più audaci che influenzano lo stile in passerella, prima, e nei negozi, poi. Dal punto di vista cromatico, per esempio, non c'è limite al numero di colori che gli stilisti possono adoperare quando scelgono di utilizzare la stampa tessile digitale. La flessibilità del processo garantisce completa libertà e permette di utilizzare come immagini di partenza anche motivi complessi e dettagliati, come fotografie e opere d'arte.

Brand e designer abbracciano l’innovazione tecnologica, trasformandola in uno strumento di espressione personale dando vita a idee audaci che influenzano lo stile, dalla passerella al negozio.

Recentemente un lungo approfondimento pubblicato su Vo-

gue Business ha confermato che, se un tempo l’utilizzo del digital textile printing si limitava alla realizzazione di campionature o piccoli volumi in edizione limitata, oggi questa tecnologia si è imposta nell’industria del fashion in maniera endemica e inarrestabile.

In principio fu Richard Quinn

Tra i primi a comprendere e anticipare questa tendenza, c’è il designer britannico Richard Quinn che, proprio grazie alla stampa digitale, è riuscito a dare vita in pochi anni a un business internazionale di enorme successo.

Dopo essersi laureato al Central St. Martin di Londra, Quinn si è fatto notare per le collezioni dai motivi floreali appariscenti, gli accostamenti azzardati con elementi grafici come strisce e pois, e l’utilizzo sperimentale di tessuti particolari come ciniglia pieghettata, velluto, lamine, pellicole in argento.

Segnalato dal British Fashion Council come “one to watch” (da tenere d’occhio), Quinn ha collaborato con stilisti del calibro di JW Anderson e Burberry, curando inoltre gli abiti di scena di Lady Gaga e altre star di calibro internazionale e realizzando collezioni per H&M – aggiudicandosi l’H&M Design Award nel 2017 – Liberty London e Debenhams UK.

È stato anche il primo a ricevere il prestigioso Queen Elisabeth II Award per il British Design, consegnato dalla Regina Elisabetta II in persona, ospite alla sua

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SCARPE & BORSE

Il mondo conciario, innovativo per tradizione, ha cominciato a utilizzare diverse tecnologie di stampa in anticipo rispetto ad altri settori. Le più utilizzate sono la serigrafia, la tampografia e la stampa inkjet. Spesso gli inchiostri utilizzati per stampare vengono prodotti dalle aziende conciarie omodificati ad hoc per adattarsi al materiale, al processo di stampa e alla destinazione d’uso. Vista la flessibilità del cuoio si preferiscono spesso inchiostri elastici e che garantiscono una buona adesione al supporto.

Nel calzaturierosegmento sono più diffusi gli inchiostri a base acqua, che funzionano come veri e propri tatuaggi, penetrando in profondità all’interno della pelle. Anche le stampanti vengono generalmente modificate per potenziarne la velocità o per adattarle alle caratteristiche degli Generalmenteinchiostri.

le pelli vengono stampate con soluzioni di stampa flatbed. Per garantire una perfetta planarità ed essere trasportate facilmente sul piano vengono fatte aderire provvisoriamente a supporti plastici.

LE BORSE JJAMAPA STAMPATE CON TECNOLOGIA CANON

La borsa di una donna racchiude in sé un mondo segreto e a volte inesplorabile. Molto più che un semplice contenitore, è uno specchio di emozioni, libertà e stile. Partendo da queste riflessioni Pasquale Nasta, insieme alla moglie Mariarosaria, ha creato il marchio JJamapa. “Il brand nasce nel 2021 dall’esigenza di raccontare il mio pensiero creativo attraverso la realizzazione di borse e accessori utilizzando i miei quadri come elemento decorativo”. spiega Nasta “La borsa racchiude in sé il mondo segreto di una donna proprio come le mie tele racchiudono il mio mondo e per questo motivo trovo che il sodalizio tra l’arte e la creazione di una borsa sia perfetto”. La clientela di JJamapa è una donna che ama l’arte e riconosce in tutto il processo evolutivo e creativo il messaggio che quell’accessorio esprime. Per la stampa, Nasta si è affidato alle soluzioni Canon e in particolare alla tecnologia di stampa UVgel Canon Colorado 1650. “Avevo la necessità di ottenere una stampa ad alto standard qualitativo, e la tecnologia Canon ha confermato le mie aspettative” prosegue Nasta. “Un altro vantaggio di Canon Colorado 1650 è dato dalla possibilità di stampare con inchiostro atossico, non inquinante e inodore, perfettamente in linea con il mio progetto Bio-Veg. Una tecnologia che mi ha consegnato stampe con un’intensità espressiva e una fattura cromatica, che rispecchia totalmente le cromie delle mie opere”.

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SEI LASER, Tecnologie al servizio della moda

SEI Spa è un’azienda internazionale che ha salde radici nel tessuto industriate bergamasco, con sedi operative dislocate sia in Europa (Francia e Germania) che nei continenti asiatico e americano (Cina, Brasile). Nel 2022 SEI ha compiuto esattamente 40 anni di attività, trascorsi a sviluppare macchinario e software che ruotano intorno alla tecnologia laser, esplorando con successo i più vari campi di applicazione.

Tra questi il settore del tessile per il quale SEI produce macchine per il taglio del tessuto o la marcatura (cioè l’insieme dei processi che servono a modificare l’aspetto originale di un supporto: decolorazione, abrasione, simulazione di effetti legati al lavaggio, cambiamento

fisico-chimico del tessuto prima della sua colorazione, etc.).

Il segmento più fruttifero è attualmente quello del denim, in cui si richiede che il prodotto finito appaia già invecchiato, scarico del blu intenso tipico dell’indaco, arricchito da effetti di usura già prima dell’utilizzo.

Da anni, ormai, il laser è utilizzato per accorciare la filiera di lavorazione del tessuto denim, supplendo all’utilizzo di tecniche invasive, pericolose per la salute degli operatori e nocive per l’ambiente (sabbiatura, decolorazione chimica, fresatura, altro).

SEI ha quindi messo a punto MATRIX Denim, un sistema che permette di ottenere i medesimi effetti di finissaggio delle macchine che operano sul capo cucito, direttamente su rotolo, marcando solo

la porzione di tessuto relativa alle sagome che compongono il capo e tagliando il contorno delle sagome stesse. Un macchinario che ottimizza il processo, riducendo le lavorazioni di lavaggio, e ottenendo effetti come la sbianchitura e l’invecchiamento tramite stone-wash attraverso il laser.

Sostanzialmente, MATRIX e FLEXI sono sofisticate stampanti grafiche che invece di “spruzzare” colore utilizzano la luce per ottenere un decoro, che oltre agli effetti di invecchiamento, può riprodurre un’immagine (logo, viso, oggetto reale). Discorso a sé merita la lavorazione di tessuti già stampati, che devono essere tagliati a registro, cioè seguendo il contorno predefinito della sagoma.

Una tecnica largamente utilizzata nel mondo della moda che nasce dall’esigenza di ottimizzare l’acquisto e lo stoccaggio di tessuti.

Dopo stampa e finissaggio, le sagome devono essere tagliate e inviate ai reparti di confezionamento. Per evitare effetti distorsione della figura, sono stati messi a punto sistemi di scansione del tessuto (tramite scanner o macchina fotografica) che rilevano il contorno delle sagome.

In particolare, SEI ha sviluppato un software che permette di associare i sistemi di scansione ai plotter da taglio. Così facendo vengono coniugate le caratteristiche di velocità di taglio (ineguagliabile con il plotter X-Type) e il rispetto delle geometrie originali dell’immagine.

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AGFA ALUSSA,stampa inkjet su vera pelle

All’inizio del XXI secolo, un imprenditore e inventore cipriota decise di trovare la soluzione a getto d’inchiostro perfetta per decorare la vera pelle. Per raggiungere la perfezione, analizzò, testò e adattò diverse tecnologie a getto d’inchiostro per ottenere un prodotto finito all’altezza degli standard elevati dell’industria della moda del lusso. Oltre un decennio più tardi, concluse che l’unico modo per raggiungere la perfezione consisteva nel creare il connubio perfetto tra l’arte di conciare la pelle e quella della stampa grafica. Qualche tempo dopo avere registrato il brevetto, iniziò una collaborazione con Agfa per migliorare e perfezionare la sua invenzione e lanciare la tecnologia sul mercato. Il progetto è stato ribattezzato Alussa, che riprese il termine italiano “lusso”, sottolineando che la tecnologia si rivolge ad aziende che richiedono una sinergia tra pelle e inchiostro tale da offrire ai propri clienti

prodotti ad alte prestazioni e di elevata qualità

Alussa è una soluzione a getto d’inchiostro appositamente sviluppata per l’industria della pelle, ideale per l’integrazione nelle concerie e nelle aziende di grafica e stampa. Il set di inchiostri inkjet UV Alussa iUL20 consente di raggiungere senza problemi fino a 100.000 flessioni a secco e 10.000 flessioni a umido. Questo set d’inchiostri a 6 colori e bianco è progettato per creare immagini molto nitide sulla pelle, grazie a un ampio gamut con colori vibranti. Il software per il flusso di lavoro amplifica qualità di stampa e produttività, grazie agli avanzati strumenti per la gestione del colore e per il nesting che dispongono la grafica in maniera ottimale, minimizzando gli scarti. Infine, è possibile inoltre aggiungere trattamenti della pelle opzionali, frutto della partnership tra Agfa e TFL che vantano rispettivamente una vasta esperienza nel campo dell’inkjet e conoscenze approfondite nell’ambito dei prodotti chimici di trattamento e delle tecniche di applicazione.

CHRISTIAN DIOR RILEVA ART LAB

Nelle ultime settimane, la società Christian Dior avrebbe rilevato Art Lab, azienda specializzata in stampa digitale e rifinitura a mano su pelle. Il deal farebbe così entrare, nel portafoglio della società di proprietà di Lvmh, un’azienda del distretto conciario toscano di Santa Croce sull’Arno e confermerebbe la volontà del colosso francese di voler investire nel Bel Paese per una cifra che supera i 100 milioni di euro.

Art Lab nasce alla fine degli anni Novanta da un’intuizione di Marcello Tatoni, che ebbe la rivoluzionaria idea di applicare la stampa digitale direttamente al cuoio, aumentando altresì le sperimentazioni tecnologiche sui trattamenti della pelle. Nel 2013 la seconda generazione della famiglia, che vede la direzione di Ilaria Sassetti e Dario Tatoni, e dell’ingegner Andrea Balleri, ha rilanciato l’azienda con un laboratorio artistico che collabora con le più grandi case di moda e impiega quasi 70 persone, registrando un fatturato di circa 5 milioni di euro. Tutte le lavorazioni avvengono internamente: dalla preparazione fino al fissaggio finale e collaudo. Art Lab offre ai suoi prestigiosi clienti, il ciclo di rifinizione completo, tramite strumenti all'avanguardia: impianto di aerografia e di verniciatura manuale per pelli intere, capi tagliati e/o tessuti e impianti di applicazione carte transfer. Infine, la stampa digitale con l'utilizzo di varie tipologie di inchiostro su un’ampia gamma di supporti: dai coloranti acidi per pellami naturali, crust, nabuk e velour, ai coloranti “Eco-Solve” per pellami rifiniti come nappe, coperture, vernicette, abrasivati, basi specchio e, infine, i coloranti UV ELASTIC per basi nere o scure.

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Personalizzazione on demand su pelle targata SWISSQPRINT

Nel 1972, in un modesto laboratorio, Enrico Ricci disegnava splendidi accessori per le aziende di calzature di alta moda. Oggi l'azienda ha 30 dipendenti e un fatturato di 2 milioni di euro. La sede centrale (3.000 metri quadrati) si trova a San Mauro Pascoli, in provincia di Forlì Cesena. Un distretto conosciuto in tutto il mondo per i marchi di calzature come Sergio Rossi, Pollini, Casadei. L’ingresso in azienda di Gianluca ed Elisa, figli del fondatore, porta all’introduzione in azienda delle tecnologie digitali, che culmina nella scelta di una soluzione swissQprint Nyala 2. "Abbiamo trovato nel modello Nyala tutte le caratteristiche che desideravamo per semplificare e velocizzare la stampa su pelle, ottimizzando al contempo l'aspetto grafico dei nostri

prodotti in pelle" racconta il management dell’azienda. swissQprint Nyala 2 è una stampante UV con un tavolo di 3200 x2000 mm e 18 teste di stampa.

Un sistema di rulli ben progettato e robusto guida il supporto sul tavolo mentre viene accuratamente avvolto sul lato opposto. Un sistema di controllo regola la forza di tensione per garantire un'immagine stampata sempre impeccabile.

La stampa può essere eseguita in un unico passaggio, a una velocità massima di 206 m²/ora e con una risoluzione fino a 2160 dpi.

In un settore in cui l’unicità è un requisito fondamentale, questa stampante offre il vantaggio di produrre effetti artigianali a una velocità industriale, riducendo considerevolmente i tempi di produzione.

UNA MARCIA IN PIÙ CON SIGNRACER

Spingersi oltre la stampa wide format tradizionale significa osservare da vicino una varietà di segmenti di mercato, quali stampa diretta sui capi di abbigliamento, tessuto, pelle e pellami vari, ceramica, laminati, vetro, lavorazione del legno, materiali compositi vari e molto altro ancora. Il boom della personalizzazione di massa ha definitivamente convinto Maja Digital Printing ad affidarsi al team della torinese Errelle per l’acquisto della soluzione di stampa industriale all’avanguardia Signracer 2512V. “Abbiamo scelto Signracer 2512V perché ci permette di penetrare in segmenti di mercato diversi da quello della comunicazione visiva, che rappresenta il nostro business principale” afferma Arsenio Malossi, fondatore di Maja Digital Printing, “ Abbiamo ampliato la gamma di applicazioni che siamo in grado di realizzare, esplorando il mondo delle applicazioni industrial. Grazie alla nuova macchina, oggi siamo in grado di stampare su pelle, vetro, legno e un’infinità di materiali rigidi’’. Tra le peculiarità tecniche particolarmente apprezzate ci sono gli inchiostri a bassa viscosità Signracer A20 RIG, rilasciati da Nutec e formulati per assicurare durevolezza e adattarsi a diverse tipologie di supporto. Per quel che riguarda la stampa su rigido, gli inchiostri Nutec garantiscono ottima versatilità, resistenza all’abrasione e all’esposizione ad agenti chimici e atmosferici, oltre che solidità alla luce che – nel caso di applicazioni destinate all’esterno – è una caratteristica molto richiesta e apprezzata dai clienti finali.

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ABBIGLIAMENTO

Nel fashion le strategie di produzione possono essere molto diverse a seconda delle richieste dei brand e della destinazione d’uso. Si sta progressivamente affermando l’esigenza di arginare il fenomeno “fastfashion”, una tendenza che ha dominato il mercato degli ultimi anni con la produzione di capi di bassa qualità destinati a un consumo molto rapido. L’evoluzione delle soluzioni di stampa digitali incentiva la realizzazione di pezzi “unici”, alimentando modo di fuire differente i capi di abbigliamento e promuovendo il superamento della logica “usa-e-getta” per far spazio a nuovi modelli di business basati sulla produzione di collezioni in edizione limitata, altamente personalizzate. L’idea di possedere qualcosa di unico e irripetibile spinge i consumatori a conservare i prodotti più a lungo. Molti di questi cambiamenti non sarebbero stati possibili senza il perfezionamento delle tecnologie e dei consumabili. Le ultime generazioni di inchiostri a pigmento, ad esempio, sono progettate per essere compatibili con la maggior parte dei tessuti e non richiedono post-trattamento, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dell’intera supply chain.

Dal plisséalla stampa digitale

Nata a Carate Brianza negli anni Settanta, Omniapiega è una realtà affermata nel settore della vendita di tessuti e pelli. “Il core business dell’azienda è da sempre la plissettatura che permette, attraverso l’utilizzo delle alte temperature, di realizzare pieghe a partire da un tessuto liscio” spiega Pierfilippo Longoni, R&D di Omniapiega. “Nel corso degli anni abbiamo ampliato il numero di lavorazioni svolte internamente per semplificare il processo di progettazione e realizzazione dei capi finiti e interfacciarci direttamente con gli stilisti, cercando di assecondare le specifiche esigenze di ciascuno”.

Nel mondo della moda è consuetudine modificare i capi fino all’ultimo momento prima della messa in produzione: internalizzando il processo di stampa Omniapiega è riuscita a garantire tempi di consegna più rapidi ai clienti e un servizio di personalizzazione ad hoc.

L’incontro con la stampa digitale avviene sette anni fa con l’acquisto delle prime soluzioni Mimaki JV5. Un anno e mezzo fa, l’azienda ha aggiornato la propria base macchine, con l’introduzione di una Mimaki TS100 e una Mimaki TS55. La prima viene utilizzata per la stampa di campionature e prove colori, la seconda per la stampa di bobine da 350 m.

“Stampando su tessuti 100% poliestere, la stampa sublimatica si è rivelata la soluzione più indicata per noi. Oggi siamo in grado di gestire il processo dalla ricezione del file di stampa alla consegna del tessuto plissettato, pronto per il confezionamento. La stampa digitale ci permette di stampare su tante tipologie di materiali, rendendo possibile un’infinità di lavorazioni”.

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Sopra e a sinistra, tessuti plissettati di Omniapiega

L’INCONTRO TRA KONICA MINOLTA E CLERICI TESSUTO

Se Como è considerata la capitale mondiale della seta, da quasi trent’anni la città lariana è anche il cuore pulsante del “digital textile”. Un trend che ha indotto gli operatori del distretto tessile comasco ad abbracciare la tecnologia inkjet, convertendo la quasi totalità dei propri volumi di stampa.

Fondata nel 1922, controllata dalla famiglia Tessuto da quattro generazioni e forte di due siti produttivi, Clerici Tessuto è una delle principali aziende a ciclo completo del distretto. Le attività del gruppo includono ricerca e innovazione nei filati e nelle tecniche di tessitura, orditura e stampa, per rispondere alle richieste di una clientela sempre più esigente. Nel 2006, Clerici Tessuto ha costituito SARA Ink, una

controllata dedicata alla stampa digitale. Negli ultimi dieci anni, SARA Ink ha incrementato la sua capacità produttiva, effettuando upgrade delle sue linee inkjet, e introducendo la tecnologia sublimatica.

Per stampare efficacemente ogni fibra, l’azienda impiega coloranti inkjet reattivi, acidi e dispersi. “Prima il digitale era riservato alla prototipazione di lavori a 10 o 12 colori, che poi venivano eseguiti in serigrafia a quadri o a cilindri” Domenica Restieri, planning manager di SARA Ink. “L’evoluzione

Della supply chain ha imposto nuovi standard qualitativi e abbattuto i tempi dall’idea al capo finito”.

Per aderire a standard qualitativi e ambientali sempre più stringenti, nel 2020,

il board dell’azienda comasca ha avviato un piano pluriennale di investimenti per il rinnovamento del parco macchine. Dopo aver valutato l’offerta dei principali costruttori, SARA Ink ha scelto di puntare su Nassenger 10, l’ammiraglia della gamma di stampanti tessili multi-pass di Konica Minolta, in formato 1.850 mm. La stampante è compatibile con inchiostri reattivi, acidi, dispersi e a pigmento. Il nono canale è utilizzabile per il fluido

di penetrazione o per un doppio nero, senza pregiudicare la configurazione colori. SARA Ink utilizza inchiostri reattivi Konica Minolta Type P. Grazie all’elevato numero di ugelli, Nassenger 10 stampa fino a 450 m²/h. “I livelli di brillantezza, dettaglio e nitidezza sono a dir poco trasformativi” aggiunge Simone Romanò, production manager di SARA Ink. “Volevamo fare un balzo tecnologico, e ci siamo riusciti”.

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LA

Yuima Nakazato sceglie EPSON

MONNALISA

La maison di Yuima Nakazato ha una visione molto precisa, in cui l'evoluzione dell'abbigliamento è destinata a creare un futuro ancora più ricco. Per adempiere alla sua responsabilità nei confronti del futuro, la casa di moda ha continuato a selezionare con cura i materiali utilizzati e le fonti da cui provengono, creando capi di abbigliamento pensati per essere indossati a lungo e poi riciclati. Di recente, la casa di moda si è affidata alla tecnologia Epson per riprodurre le delicate trame e i colori dei materiali dipinti a mano che caratterizzano il suo stile, riducendo altresì l’impatto ambientale delle proprie produzioni.

I disegni di Yuima Nakazato sono stati riprodotti fedelmente su un tessuto di organza di seta estremamente sottile (0,07 mm), utilizzando una stampante tessile digitale a getto d'inchiostro Monna Lisa presso il Solution Center dello stabilimento Epson di Fujimi, in Giappone. Poiché i disegni sono stati stampati con inchiostro a pigmento, che richiede meno

lavorazioni rispetto ad altre tipologie di stampa tessile, Yuima Nakazato ha potuto lavorare ai disegni per la collezione di moda fino a poco prima della sfilata. Oltre che per realizzare i capi d’abbigliamento, la tecnologia Epson Monnalisa è stata utilizzata per la stampa delle sculture in carta con cui è stato allestito il palcoscenico della sfilata, dipinte a mano dallo stilista stesso.

La tecnologia di stampa tessile digitale di Epson è in grado di riprodurre gradazioni sottili e toni tenui e, secondo l'azienda, è ideale per la produzione di piccole tirature con tempi rapidi perché non richiede lastre di stampa. Inoltre, utilizza meno acqua, inchiostro e sostanze chimiche rispetto alla stampa analogica tradizionale.

Lo scopo della partnership è quello di ridurre l'impatto ambientale della produzione di abbigliamento nel settore della moda, implementare una modalità di produzione ottimale in grado di fornire design più personalizzati rispetto al metodo convenzionale di produzione in serie degli stessi modelli, e ricercare e sviluppare congiuntamente la tecnologia futura per realizzarla.

Epson continuerà a collaborare con il designer per sviluppare nuove possibilità di abbigliamento utilizzando la tecnologia a getto d'inchiostro.

COLLEZIONE

REFLECTIONS DI STRATASYS

Stratasys ha scelto il palcoscenico della scorsa Design Week di Milano per presentare la collezione SSYS 2Y22 Reflection, realizzata con l’innovativa tecnologia J850 TechStyle. La nuova stampante, basata su tecnologia PolyJet a colori, è progettata per adattarsi alle nuove esigenze di stilisti, designer e produttori del settore dell’abbigliamento. La collezione include abiti e completi personalizzati, abbigliamento da giorno, ma anche packaging di lusso, lampade, accessori e calzature.

“La moda è sempre stata un contenitore per l’espressione di sé e la differenziazione, e siamo entusiasti che l’innovazione della stampa 3D su tessuto sia ora parte di questa tradizione”. I materiali e i processi innovativi esplorati in questo programma riflettono un cambiamento di mentalità all’interno della disciplina del design che è diventato fondamentale per affrontare le nostre sfide più urgenti.

Secondo Naomi Kaempfer, art, design and fashion director di Stratasys, l’ispirazione nasce dal bisogno di riflettere sui cambiamenti globali che ci hanno coinvolto e sull’impatto che hanno avuto sul modo in cui entriamo in relazione non solo con gli altri ma anche con noi stessi. “La moda è sempre stata un contenitore per l’espressione di sé e siamo entusiasti all’idea che la stampa 3D su tessuto abbia raggiunto un livello di perfezionamento tale da farsi portatrice di messaggi importanti quali la riappropriazione dell’intimità, l’inclusività, il rapporto con la natura” spiega Kaempfer.

Ne è un esempio Trypophilia Collection, realizzata in collaborazione con lo studio Jasna Rok Lab e il designer Travis Fitch, che si propone di dare forma, attraverso gli abiti stampati in 3D, a emozioni come felicità, rabbia, tristezza, paura. I disegni delle giacche progettate da Ganit

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Goldstein, ricercatrice di tessuti smart e specialista di stampa tridimensionale, sono ispirati alle quattro stagioni e simulano l’interazione della luce con gli elementi naturali. FORÆVA, laboratorio di design guidato dalla stilista Lana Dumitru e dall’architetto Vlad Tenu, ha lavorato sulla trasposizione stampata in 3D di cromie e disegni tipici della cultura tradizionale rumena adattati alla contemporaneità, che svelano ulteriori significati nascosti se osservati da vicino. Assa Studio, che da oltre dieci anni indaga gli aspetti creativi della stampa 3D, ha collaborato alla collezione realizzando un design inedito per le lampade presenti sullo stand e una pochette ispirata agli origami, stampata su pelle vegetale Dinamicamiko. Kaimin, marchio di moda gender fluid con sede a New York, noto per aver lavorato con artisti del calibro di Bjork, Lady Gaga e Beyoncé. Il body, l’abito e la giacca realizzato con tecnologia Stratasys prendono ispirazione dall’architettura della città di New York. Assa Ashuach, designer londinese, ha progettato Evolve e Sepiida, due modelli che incorporano sensori nella suola. Grazie all’intelligenza artificiale, i consumatori possono personalizzare le proprie calzature in base ai propri dati biometrici ed ergonomici, dalla temperatura all’inclinazione del piede. Ispirandosi alla vita marina e alle qualità strutturali del corallo, Filippo Nasetti e Vincenzo Reale hanno realizzato la serie di maschere Thalassic Mask, che incorpora motivi geometrici 3D e raggiunge l’equilibrio ottimale tra peso, rigidità, geometria e curvatura per adattarsi ai diversi volti.

SHEIN PUNTA

SULLA STAMPA

TRANSFER PER RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE

Shein, rivenditore online di prodotti di moda e lifestyle, sta portando avanti l’adozione della stampa transfer, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della produzione tessile nella sua catena di fornitura. A partire da dicembre 2018, Shein ha convertito oltre il 50% dei suoi prodotti stampati, affidandosi a tecnologie di stampa transfer. L’implementazione di questo modello ha permesso al colosso del fast fashion di risparmiare 590.000 tonnellate di acqua, circa 1,18 miliardi di bottiglie d’acqua standard

da 500 ml. Sin dalla sua fondazione, il modello di supply chain di Shein ha permesso all'azienda di produrre rapidamente piccoli ordini su richiesta. L'adozione di questa nuova tecnologia di stampa integra il modello di piccoli lotti dell'azienda, consentendo di stampare in modo efficiente un maggior numero di disegni e modelli tessili e rendendola un'opzione ideale per la produzione di una varietà di articoli prima di decidere se aumentare la produzione o interromperla in base al feedback del mercato.

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Made-to-order, il futuro della moda secondo Love Hero

Il marchio di moda Love Hero, con sede a Londra, si è avvalso delle capacità di produzione sostenibile, digitalizzata e on-demand di Kornit per realizzare una linea completa di abbigliamento a tema naturale. Con la visione di riunire immagini ispirate a elementi e paesaggi naturali, introducendo al contempo tessuti biodegradabili, processi di produzione ecoconsapevoli e modelli di vendita privi di rifiuti per i consumatori, Love Hero si è rivolta a Creazioni Digitali, con sede a Como, e alle capacità di produzione ondemand di Kornit Digital, per realizzare le sue creazioni. Tutti i tessuti sono tracciabili e certificati tramite la piattaforma blockchain Retraced per ridurre al minimo l'impronta ecologica. Le operazioni di taglio e cucito si svolgono in Portogallo. Il designer e co-fondatore del marchio, Joshua Scacheri, ha recentemente messo in luce la sua visione di una moda più

sostenibile come concorrente della serie reality Making the Cut di Amazon Prime. Uno dei suoi modelli vincitori della serie è ora disponibile su Amazon Fashion. "Produrre su richiesta elimina gran parte del rischio di ciò che si venderà o meno", ha dichiarato Scacheri. "Marchi come il nostro devono creare abbigliamento etico, in modo che i consumatori sappiano che è possibile, su richiesta.

La vendita di abbigliamento lifestyle su ordinazione è molto probabilmente la strada del futuro. Intendiamo utilizzare esclusivamente la tecnologia di Kornit".

Love Hero è attualmente impegnata con Kornit sulla meccanica dell'imprinting di seta, nylon biodegradabile e altri materiali diversi per sostenere la visione del marchio Joshua. Una di queste applicazioni prevede l'uso di tessuti su due lati: il nylon sopra e il cotone sul retro.

ROLAND DG crea il primo "Dress release" al mondo

Roland DG, leader mondiale nelle soluzioni di stampa digitale, ha creato il primo "dress release" al mondo – un comunicato stampa stampato su un abito – utilizzando la sua ultima stampante tessile all'avanguardia, la Texart XT-640S-F.

In una prima assoluta per l'industria della moda, del tessile e della stampa, l'abito funge da mezzo per mostrare i vantaggi della XT-640S-F, una stampante che eccelle nella stampa di capi di abbigliamento in piccole tirature per la generazione "fashion drop".

L'abito mostra anche le capacità all'avanguardia dell'inchiostro bianco e dei colori brillanti della nuova macchina, insieme a un testo che ne rivela i vantaggi e le qualità uniche.

Stephen Davis, direttore marketing EMEA di Roland DG, ha commentato: "Siamo stati entusiasti di immergerci nel mondo del fashion design per creare questo abito unico nel suo genere, che mette in mostra le capacità della Texart XT-640S-F. Abbiamo lavorato con i nostri clienti italiani del settore tessile per progettare la macchina, costruita appositamente per la generazione 'fashion drop', quindi ci è sembrato giusto continuare la nostra collaborazione con i creativi del settore per dare vita al ‘dress release’. Ci è piaciuto molto lavorare con stilisti, sarte, fotografi e modelle di talento per aiutarci a trasformare la nostra visione in realtà, e speriamo che i nostri clienti si sentano ispirati a realizzare i loro capi unici".

Per creare il modello, l'azienda ha collaborato con la designer Fabia Goff, che ha già lavorato con marchi come John Lewis e Laura Ashley. Il modello incorpora elementi testuali di un comunicato e un design straordinario ispirato alle attuali tendenze e all'arte e alla cultura giapponese.

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foto: Paul Winstone foto: Paul Winstone

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La rubrica “Print Connection” contiene comunicati, riguardanti novità tecnologiche o installazioni, mandati alla redazione del Poligrafico dalle aziende presenti nella “Banca Dati Fornitori”, visibile online nel sito Stampamedia.net. Inquadrando con lo smartphone il QRcode a fianco, puoi accedervi direttamente.

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Più qualità, meno sprechi con SureColor

SC-F6400H

Ideale per applicazioni quali la produzione tessile, i prodotti personalizzati e la stampa fotografica di alto livello, SureColor SC-F6400H è una stampante a sublimazione da 44 pollici che apre le porte a tutte quelle realtà che operano nell’ambito della moda, abbigliamento sportivo, per la casa, soft signage e articoli promozionali. Progettata per volumi di stampa medio bassi, ha 6 colori per ottenere una gamma cromatica più ampia: i due in più possono essere scelti tra rosa fluorescente e giallo fluorescente, ciano chiaro e magenta chiaro o arancione e viola. La rivoluzionaria tecnologia Micro TFP PrecisionCore di Epson permette di ottenere inoltre una elevata qualità dell’immagine e tra i vantaggi figurano una maggiore produttività e una riduzione degli sprechi: le nuove confezioni d'inchiostro a maggiore capacità contengono il 45% di inchiostro in più rispetto al modello SCF6300, riducendo la frequenza di sostituzione, gli sprechi e i costi di gestione. Le confezioni devono semplicemente essere agitate e inserite, senza più versare e mescolare l’inchiostro. Non solo: SC-F6400H è dotata di un nuovo touch screen da 4,3 pollici che consente di navigare nel menu con facilità, mentre le operazioni di manutenzione semplificate riducono al minimo i tempi di inattività; inoltre sono inclusi pacchetti software che aiutano le aziende a operare in modo più efficiente e ad analizzare meglio i costi e la redditività. Questi miglioramenti sono sinonimi dell’impegno di Epson ad ascoltare le esigenze del mercato e a fornire soluzioni tempestive ed efficaci.

MÜLLER MARTINI Linee per libri cartonati prodotti in digitale

Sono tre le linee disponibili: - Macchina d'incassatura libro EMP 513, il modello base per applicazioni standard e per produttori di fotolibri che desiderano passare dal lavoro manuale alla produzione industriale. Grazie al design compatto, EMP 513 ha un ingombro minimo e dispone di modelli di analisi della produzione mediante Connex Info Cloud. È adatta alla produzione di commesse piccole, ma anche di grandi dimensioni. Sono possibili cambi sequenziali e la comparazione dei codici a barre 1:1 (ovvero la verifica della corrispondenza tra copertina e blocco-libro). Sulla EMP 513 è possibile produrre unicamente libri con dorso quadro e senza capitello.

- Linea di produzione libri Diamant MC Digital Photobook: può essere completamente integrata nel flusso di lavoro grazie al sistema workflow Connex. Consente commutazioni sequenziali e produzione di commesse fino al singolo libro. L'impianto dispone di un metticopertina a formato variabile e di una espulsione dei blocchi e delle copertine non conformi. In questo modo è possibile inviare prodotti di diverso formato alla Diamant MC Digital Photobook senza interrompere il flusso di produzione. I cambi formato sono sequenziali ed efficienti. Su questa linea possono essere prodotti solo fotolibri con dorso quadro e senza capitello.

- Diamant MC Digital Book of One: ha tutte le caratteristiche della MC Digital Photobook, con due punti di forza aggiuntivi: su questo impianto è possibile produrre libri con dorso tondo e quadro, nonché apporre i capitelli mediante un'apposita stazione variabile in base al formato, che non richiede intervento manuale durante il cambio commessa, elemento unico sul mercato.

F SERVICE AUTOMATION Bertolin sceglie il plotter d’incollaggio Phoenix®

F Service Automation festeggia con soddisfazione la recente installazione del plotter d’incollaggio Phoenix® presso la storica Bertolin Imballaggi srl, azienda con sede a Borgo Valsugana specializzata nella produzione di imballaggi in cartone ondulato, contenitori e imballi speciali per il settore vinicolo, alimentare e industriale.

Il reparto produzione dell’azienda trentina ha infatti aperto le proprie porte al nuovo modello del plotter d’incollaggio Phoenix®, il più veloce e performante presente sul mercato, studiato

per la realizzazione di espositori, totem, display, packaging e altro ancora.

La macchina, con formato standard 2,70x1,75 m, ha una capacità di incollatura di 150 m/min e garantisce agli operatori un netto miglioramento della qualità del lavoro con quattro postazioni operative, programmazione con tablet e comunicazione Wi-Fi.

Quella scelta da Bertolin Imballaggi è la versione full optional del plotter Phoenix® dotata, oltre all’impianto di colla a caldo e quello di colla a freddo, anche di altepile e nastro pressore, elementi autonomi rispetto al plotter ma capaci di apportare notevoli vantaggi in termini di qualità, produttività e versatilità.

“Siamo molto colpiti dalla qualità d’incollaggio del Phoenix” ha commentato Omar Rota, amministratore delegato di Bertolin Imballaggi. “Fin da subito abbiamo registrato una crescita significativa della nostra capacità produttiva, siamo soddisfatti della scelta fatta”.

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KYOCERA

GRAFIMEC Garanzia di revisione nell’usato

In un periodo in cui gli incentivi e le agevolazioni per l’acquisto del nuovo diventano sempre più interessanti, lavorare nel mercato dell’usato rappresenta una sfida che nel nostro quotidiano cerchiamo di affrontare a testa alta, consapevoli di offrire prodotti validi e duraturi pur non essendo nuovi di fabbrica. Per raggiungere questi standard ci siamo negli anni sempre più perfezionati, ampliando e specializzando continuamente la squadra di tecnici che opera nella nostra officina interna: ad oggi grazie ai nostri meccanici ed elettronici siamo in grado di proporre sul mercato macchinari usati, ma che all’apparenza e a livello di funzionamento si presentano come nuovi. Infatti, dall’arrivo delle varie apparecchiature in azienda fino alla consegna al cliente finale, i macchinari seguono un processo molto accurato da parte dei nostri tecnici, che consiste nella completa revisione di ogni parte meccanica ed elettronica e nella messa a norma secondo le disposizioni vigenti attraverso dispositivi di sicurezza certificati.

Sebbene tale processo venga applicato su tutte le macchine del nostro magazzino, tagliacarte, attrezzature per il dopo stampa e macchine per

Il monocromatico può diventare colore?

Presentata due anni fa con un importante carico di promesse su produttività, consumi e sostenibilità, Kyocera TASKalfa Pro 15000c è oggi una solida realtà. I clienti che l’hanno acquistata hanno ampliato la produzione e registrato una crescita dei volumi grazie a doppi turni di lavoro, produzioni a totale dato variabile, stampa su formati personalizzati e finiti, supportati da elevata affidabilità e ridotta manutenzione. Fra le caratteristiche, l’eccezionale stabilità cromatica, che consente di gestire serenamente i tempi di produzione, potendo spezzare le lunghe produzioni a favore di lavori che richiedono urgenza, senza perdere tempo in lavori di riallineamento della colorimetria. La stampa su carte naturali e calandrate, senza primer, garantisce una resa naturale del colore permettendo ai clienti di offrire proposte alternative su linee di prodotti già in produzione, anticipando in molti casi le nuove richieste in tema di sostenibilità. Risultato ottenuto nella scelta di usare solo quattro colori ad alta densità che riducono l’assorbimento del supporto e nella possibilità di asciugarlo solo con soffi d’aria a temperatura ambiente. La promessa mantenuta più importante è il solido controllo dei costi legati a consumi d’inchiostro, manutenzioni, consumi elettrici, unita a tempestività nelle risposte e attenzione alle esigenze che nascono in azienda. A questo risultato siamo giunti facendo una accurata analisi delle richieste dei clienti in fase di valutazione, ricreando lo scenario produttivo aziendale e i punti d’impatto di TASKalfa Pro 15000c. In Kyocera Document Solutions lo chiamiamo ROI certo ed è grazie a questo che oggi è possibile colorare tutto ciò che prima doveva essere stampato in bianco e nero a causa dei costi!

fustellare, ci teniamo a sottolineare la complessità del lavoro di revisione eseguito soprattutto su queste ultime, e più nello specifico sulle Heidelberg Cilindro, macchine che hanno fatto la storia nel settore delle arti grafiche e che sono tutt’ora molto richieste nel mercato, nonostante la produzione sia terminata negli anni ’80. E proprio per questo motivo è nostra cura continuare a commercializzarle, eseguendo prima un completo processo di revisione e messa a norma con l’inserimento di tutti i dispositivi precedentemente non previsti ma attualmente obbligatori e importantissimi per lavorare in sicurezza.

AZUL SISTEMI Rilasciata la versione 5.6 del gestionale Azul5

Azul sistemi ha rilasciato la versione 5.6 del suo gestionale Azul5, capace di rivolgersi con il medesimo prodotto alle aziende di stampa commerciale in piano, cartotecniche ed etichettifici. Con un unico strumento è possibile gestire e controllare anche aziende che hanno differenti tipi di produzione.

Oltre a tutta una serie di continui miglioramenti dell’usabilità, sviluppati anche recependo i suggerimenti dei propri clienti, ecco alcune delle novità più visibili: Alla programmazione della produzione è stata affiancata quella dei grafici, così da migliorare il rapporto con i clienti e la gestione delle bozze.

Accanto agli archivi delle fustelle e dei telai serigrafici è stato implementato l’archivio dei cliché, anch’esso integrato nella gestione documentale. Naturalmente questi archivi sono disponibili e utilizzabili sia per la produzione delle etichette che per la stampa in piano e cartotecnica.

Visto il momento del mercato cartario, è stata sviluppata ulteriormente la gestione del magazzino, con un occhio di riguardo all’ottimizzazione dell’acquisto del materiale, anche tagliato a misura, e al suo più efficiente utilizzo.

Per le esigenze di ogni cliente sono state implementate le statistiche personalizzate, così da soddisfare rapidamente ogni richiesta, senza dipendere dallo sviluppo dell’applicazione generale.

Non manca, naturalmente, la sezione rivolta alle connessioni Industria 4.0, che è stata ampliata ulteriormente con tutta la serie delle ultime connessioni sviluppate.

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KOLBUS NEWW compie 185 anni e si regala una RD115S

La statunitense NEWW Packaging and Display ha investito in una nuova fustellatrice rotativa Kolbus RD115S a cinque unità di stampa flessografica. Con sede a Gardner, NEWW è un'azienda a conduzione familiare che ha iniziato come fabbricante di prodotti e contenitori in legno nel New England, per poi passare all'imballaggio in cartone ondulato all'inizio degli anni '40. Oggi leader nella fornitura di imballaggi di prima qualità e di espositori per la vendita al dettaglio per i clienti in tutto il nord-est America, è la prima azienda della costa orientale ad aver installato la fustellatrice Kolbus, offrendo ai clienti una qualità di stampa ineguagliabile, con una produzione altamente efficiente e affidabile. "Abbiamo ritenuto che Kolbus fosse l'opzione migliore, non solo per il tipo di clientela che abbiamo, ma anche per la nostra crescita futura come azienda" ha detto Steve MacDonald, direttore di produzione NEWW. “La RD 115S ci permette di offrire un livello superiore di qualità di stampa e migliorare le nostre potenzialità. Siamo rimasti molto colpiti dalla qualità della macchina. In poche parole, la macchina è una meraviglia ingegneristica”.

"Le prestazioni della RD 115S hanno già apportato significativi benefici" ha dichiarato Ben Urquhart, direttore vendite. “I lavori di stampa che prima erano particolarmente impegnativi a causa di registrazioni di stampa, dimensioni foglio, copertura inchiostro o altri problemi, ora vengono eseguiti senza complicazioni e ad un’ottima velocità". Per maggiori informazioni o per prenotare una presentazione, anche online, della fustellatrice Kolbus RD 115S contattare Kolbus Italia.

XEIKON

Secondo showroom online

Dopo il successo dello showroom Wall Deco, Xeikon ha aperto un secondo showroom online per le arti grafiche, con tre macchine da stampa: SX30000, CX500 e SX20000, oltre a mostrare il flusso di lavoro Xeikon X-800 e Xeikon Solutions & Services (XSS).

SX20000 è l'ultima aggiunta alla famiglia di macchine da stampa duplex costruita sull'innovativa piattaforma SIRIUS di Xeikon ed è la macchina a tutto tondo nella stampa digitale di alta qualità. SX30000 è una macchina da stampa rivoluzionaria, ancora una volta basata sulla tecnologia SIRIUS. È progettata per essere la pietra miliare di un'attività di stampa redditizia offrendo una serie di vantaggi esclusivi. “Con SX30000,

DURST

TAU RSCi per produttività industriale

Durst TAU RSCi, progettato specificamente dal reparto R&D di Durst per la stampa di grandi e medi volumi, è il modello più performante della nota serie Durst TAU per stampa di etichette. Questo sistema, infatti, è in grado di assicurare produttività industriale fino a 100 m lineari al minuto. Estremamente versatile, TAU RSCi gestisce con efficienza anche piccole tirature, assicurando produttività paragonabile a quella della flessografia in un ambiente operativo 24/7. Tra i principali plus, anche l’eccezionale risoluzione fino a 1.200x1.200 dpi garantita dalle esclusive teste MEMS, e la dimensione della goccia minima di solo 2 pl, che permette di ottenere sfumature omogenee e massima nitidezza. Inoltre, gli inchiostri proprietari TAU RSC a bassa migrazione sono compatibili con applicazioni per il settore alimentare e farmaceutico. Munito di avvolgitori jumbo con sollevatore incluso per bobine con diametro fino a 1.016 mm, il sistema è caratterizzato da un approccio innovativo che consente la rapida sostituzione delle bobine e l’accesso facilitato a teste di stampa, lampade UV e rulli di trasporto.

TAU RSCi può essere equipaggiata con unità flexo che ne espande ulteriormente le opportunità applicative; permette, infatti, la lavorazione di materiali particolari con l’aggiunta di un primer, nonché la stampa combinata flexo e UV Inkjet. Dotata di rullo raffreddato per garantire la massima flessibilità a livello di materiali e applicazioni, l’unità flexo dispone anche di un carrello scorrevole per facilitare carico e scarico del vassoio ink, del pick-up e del cilindro anilox.

Xeikon punta innanzitutto ad applicazioni di alto valore, solitamente caratterizzate da un contenuto di colore ad alta copertura su carte di alta qualità unita a requisiti di qualità superiore” ha dichiarato Dimitri Van Gaever, direttore Marketing del segmento Arti grafiche di Xeikon. “Queste possono essere il segmento della stampa di libri o direct mailing di alta qualità e, a causa della versatilità della tecnologia, si eccelle anche nel materiale punto vendita, nella stampa di sicurezza e in altre applicazioni di stampa commerciale. Inoltre, stiamo guardando ai clienti che necessitano di una maggiore produttività unita a costi di gestione inferiori e un TCO complessivo convincente”. CX500 copre un'ampia gamma di applicazioni (etichette, astucci, bicchieri di carta, decorazioni murali...) in una configurazione roll-to-roll o roll-to-sheet. La qualità di stampa corrisponde a quella offset e flessografica e i toner sono inodori e resistenti alla luce solare, all'acqua e alla migrazione (per alimenti). L'ultima

generazione del front-end digitale X-800 è il risultato di continui miglioramenti e innovazioni, basati sul feedback diretto dei clienti più esigenti. Con X-800 puoi accettare vari formati di file e affrontare lavori di stampa di dati variabili full color supportando la velocità massima di stampa. I servizi Xeikon Color Services sono creati per eccellere nella gestione del colore mentre gli Xeikon Performance Services sono un insieme di strumenti e servizi per raccogliere i dati di produzione di tutto il sito di stampa.

“È stato fantastico lavorare di nuovo con il team di Printing Expo Online per produrre questo nuovo showroom. Xeikon è rimasta colpita dal loro continuo supporto promozionale del Wall Deco aperto con loro più di un anno fa e aveva senso aggiungere un'altra risorsa online per mostrare ai PSP in visita le nuove opzioni Xeikon per il settore della stampa commerciale e del libro”.

https://www.printing-expo.online/show/ xeikon-stand/

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SMG Positiva la presenza a Viscom

Con una proposta incentrata sulla stampa Direct-to-Film (DTF) su tessuti, il gruppo SMG ha presentato allo scorso Viscom di Milano i sistemi PRONTO e PRONTO Plus della casa croata AZON con la quale si è instaurata una stretta partnership dal 2021. I risultati e feedback della manifestazione sono stati molto positivi.

Il sistema manuale PRONTO, ideato per piccole realtà produttive, può contare su un sistema di cinque canali (configurazione con la quadricromia tradizionale più bianco o con la quadricromia con il giallo e il magenta nella versione neon più bianco) con la possibilità di stampare su fogli di film A3 e A4 con una qualità nettamente superiore rispetto ai brand del Far-East.

SMG propone nel portafoglio attrezzature per DTF anche PRONTO-ROLL, un sistema in formato A3 a cui si collega uno spolveratore-forno in linea per la stampa rotoli di film da 30 cm. Questo sistema evita l’utilizzo di fogli singoli.

La soluzione PRONTO Plus è dedicata alle realtà con una produttività più elevata, attraverso

Smaltimento e logistica di scarti industriali

Innovazione e sostenibilità necessitano oggi di un collegamento costante e presente in tutte le realtà aziendali. Da sempre Hunkeler Ag e Hunkeler.it hanno scelto di includere nella propria filiera di produzione sistemi tecnologici dedicati alla raccolta e allo smaltimento degli scarti di produzione. Da questa consapevolezza è nata Hunkeler Systeme AG, società svizzera leader mondiale nella produzione di sistemi su misura per smaltimento e logistica di scarti industriali. La società, della quale Hunkeler.it è dealer esclusivo di distribuzione in Italia, realizza impianti di qualsiasi dimensione e soluzioni innovative per lo smaltimento di materiali riciclabili come carta, cartone, fogli, PET, legno e altri materiali, garantendo una gestione ottimale dei rifiuti derivati dalla filiera del paper processing. Hunkeler Systeme AG gestisce gli scarti nei centri di stampa digitale e offset, come i residui della carta e la polvere, che vengono prontamente accumulati presso il punto di raccolta della macchina di finitura, e trasportati all’interno di un sistema di tubazioni per effettuare una corretta evacuazione dei rifiuti. In altri casi, invece, l’output è costituito da barre compatte e impilate: l’aria polverosa viene filtrata nel sistema di filtraggio a getto e l'aria pulita può essere ricondotta al locale di produzione o all'esterno dell'edificio.

Tra le numerose soluzioni all’avanguardia offerte dall’azienda c’è anche Hunkeler Recycling, un processo di recupero di scarti o rifiuti di elaborazione del materiale in prodotti utili. In questo modo materiali come vetro, carta, plastica e metalli come l'alluminio vengono ridotti del loro volume e riciclati completamente.

Hunkeler Systeme AG suggerisce soluzioni efficienti anche nella gestione degli scarti nel settore del packaging, nel security printing e nella logistica, il tutto garantito da un’efficienza collaudata di attività fondamentali come la separazione dei materiali nel processo produttivo, sviluppo importantissimo nel campo del riciclo degli scarti di produzione.

un sistema in linea come quello della PRONTO Roll per la stampa di rotoli di film in formato A1 da 61 cm.

Le tre versioni del sistema (PRONTO Plus, PRONTO Plus Neon, PRONTO Plus Neon-X) hanno molteplici canali dedicati al colore bianco, che consentono di avere un risultato più solido rispetto alle soluzioni di altre case del settore, e confermano i vantaggi in termini di produzione e qualità rispetto ai sistemi Direct-to-Garment (DTG) dove si stampa direttamente sul tessuto. Tutti i prodotti AZON garantiscono le certificazioni CE, schede di sicurezza e ricambi con l’assistenza gestita dai tecnici specializzati di SMG. L’ultima versione di PRONTO Plus ha velocità di stampa più alta, garantendo maggiore produttività senza ridurre la qualità.

Per ulteriori informazioni: www.smg.it

POLYEDRA Nuove partnership per l’interior decoration

Pellicole in pvc che simulano l’effetto legno o le increspature create dalla ruggine con texture iperrealistiche, rivestimenti in tessuti fonoassorbenti o film dicroici che generano effetti cangianti e iridescenti a seconda della luce e dell’angolo di visione. Sono solo alcune delle novità che è stato possibile ammirare, ma soprattutto toccare e sperimentare, alla scorsa Viscom di Milano nello stand di Polyedra, parte del gruppo multinazionale spagnolo Lecta, leader in Italia nella commercializzazione di carte, packaging, supporti per la visual communication, macchinari per stampa digitale, inchiostri e consumabili. La fiera è stata infatti l’occasione per presentare tre nuove collaborazioni strategiche che Polyedra ha avviato con l’obiettivo di ampliare i propri segmenti di riferimento grazie al supporto di tre brand di assoluto rilievo nel settore come Arlon, LX Hausys e Aslan. L’area dello stand ha permesso ai visitatori di provare in anteprima le molteplici possibilità di decorazione di ambienti interni ed esterni. Come il rivestimento adesivo alto tack super resistente e in grado di adattarsi anche alle superfici più irregolari, creato dall’americana Arlon. Il mondo della progettazione e dell’arredamento si conferma un ambito di assoluta importanza per Polyedra, grazie anche al contributo di LX Hausys, business unit del gruppo sudcoreano LG che realizza materiali decorativi e da costruzione, quali film per applicazioni industriali, pavimenti professionali in pvc, rivestimenti adesivi e materiali plastici rigidi con effetti naturali. Dal legno al metallo, dal marmo ai tessuti, centinaia di finiture saranno disponibili per ogni tipo di intervento volto a dare nuova vita a qualsiasi tipologia di superficie. E ancora, pellicole dicroiche, rivestimenti in grado di essere installati anche sott’acqua in immersione, film “lifetime removable” che non intaccano con residui la superficie sottostante e adesivi in grado di resistere anche su marmi e pietre: queste e molte altre soluzioni all’avanguardia grazie al produttore tedesco Aslan, focalizzato sullo sviluppo di innovazioni utilizzate come complemento nel settore dell’interior e non solo.

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Presenti al convegno oltre 30 scuole a cui era dedicata la giornata dei lavori; i vertici delle Associazioni nazionali datoriali, Assografici, ARGI, ACIMGA, ATIF, GIFCO, TAGA Italia e AIMSC; le Federazioni Sindacali di categoria SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM; le Istituzioni nazionali e locali, Presidenza del Consiglio dei Ministri - Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici del Ministero dell’Istruzione, Regione Lazio, Regione Puglia e Comune di Bari; la Confindustria locale Puglia, Bari e BAT e Giovani Imprenditori e, infine, gli sponsor, che con il loro prezioso contributo hanno supportato l’intera manifestazione: Comieco, Conai, Heidelberg, Koenig & Bauer, Ricoh, Fondo Pensione BYBLOS, Salute Sempre e UniSalute.

IL LEIT MOTIV DEL CONVEGNO

Titolo e leit motiv dell’intero Convegno: La professionalità, il valore e l’importanza di orientare, formare, preparare i giovani, che con le loro competenze supporteranno le aziende di settore, oggi più che mai in cerca di figure professionali aggiornate, motivate e in linea con le esigenze di un mercato in continua trasformazione. Dopo i saluti iniziali di Domenico Di Marsico, presidente del Comitato Provinciale ENIP-GCT di Bari, che ha collaborato attivamente all’organizzazione dell’evento, Eugenio Di Sciascio, vicesindaco del Comune di Bari, e Donato Notarangelo, presidente di Confindustria Bari e BAT Giovani Imprenditori, che sono entrati subito nel merito dell’importanza delle competenze, ha aperto i lavori il presidente di ENIP-GCT Marco Spada, da anni al vertice del più antico Ente bilaterale italiano.

Spada ha ufficializzato la nuova denominazione dell’Ente, che da maggio scorso si presenta con una nuova veste: ENIP-GCT, inglobando istituzionalmente anche il comparto cartotecnicotrasformatore. “Un cambiamento importante, che formalizza un’apertura già in atto da diversi anni verso il mondo della cartotecnica e del

packaging contestualmente al riconoscimento delle Parti dell’Ente in seno al CCNL Cartotecnici industria”.

Nel suo intervento, Marco Spada ha anche presentato la nuova collaborazione in atto da aprile scorso tra l’Ente Nazionale e l’Istituto Tecnico Tecnologico Marconi-Hack di Bari, con l’indirizzo Grafica e Comunicazione, una scuola che ha dimostrato di avere i requisiti per entrare a far parte della grande famiglia delle scuole già accreditate presso ENIP-GCT, con cui c’è grande voglia di collaborare, vista l’assenza nel Meridione di scuole riconosciute. Ma anche per rispondere più prontamente ai fabbisogni formativi delle aziende di settore locali, che rappresentano una compagine importante.

LA SECONDA GIORNATA

La giornata del 18 ottobre ha visto avvicendarsi sul palco relatori di alto profilo, a cominciare dal Magnifico Rettore della LIUC, Federico Visconti, che durante la sua presentazione ha sottolineato, attraverso un excursus di citazioni estrapolate da famose fiabe, l’importanza dell’orientamento, “quello vero”, e della comunicazione, “quella di alto respiro”. “Per far funzionare la cinghia di trasmissione tra Scuola e Lavoro serveilcontributofattivoesinergicoditutti:istituzioni,scuole,fondazioniITS,università,politica, famiglie,media,giovaniesocietàcivile”. A rappresentare il ministero dell’Istruzione era presente un alto funzionario della Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici, Rosalba Bonanni, che da anni segue con interesse il nostro settore. Bonanni ha parlato del lavoro del Ministero a favore della riforma degli Istituti Tecnici in atto, a cui si vuole dare il più possibile un taglio aggiornato e aderente con le esigenze del mercato produttivo, per ridurre il mismatch, ovvero imprese che offrono lavoro ma non trovano personale con i giusti requisiti, o candidati che non corrispondono ai profili ricercati.

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CONVEGNO NAZIONALE ENIP-GCT DELLE SCUOLE GRAFICHE E CARTOTECNICHE IL 17 E 18 OTTOBRE SI È SVOLTA A BARI L’XI EDIZIONE DEL CONVEGNO NAZIONALE DELLE SCUOLE GRAFICHE E CARTOTECNICHE ORGANIZZATO DALL’ENTE NAZIONALE PER L’ISTRUZIONE PROFESSIONALE GRAFICA, CARTOTECNICA E TRASFORMATRICE, CHE HA RIUNITO AL CIRCOLO DELL’UNIONE DEL TEATRO PETRUZZELLI TUTTI GLI ATTORI DI UN COMPARTO CON INCIDENZA DI FATTURATO DELL’1,4% SUL PIL NAZIONALE ILPOLIGRAFICO 211 • 22 • BELLA, STAMPA! • FORMAZIONE • ILPOLIGRAFICO 211 • 22 • BELLA, STAMPA! • ILPOLIGRAFICO 211 • 22 • BELLA, STAMPA! • ILPOLIGRAFICO

In un quadro economico generale tutt’altro che confortante, uno sguardo ottimistico è quanto mai necessario ed è ispirato da una certezza: le aziende grafiche italiane hanno un enorme potenziale, quello della creatività, della ricerca della qualità e della resilienza.

La qualità vince sempre

Nonostante il clima incerto e difficile con cui negli ultimi due anni abbiamo imparato, nostro malgrado, a convivere in questo periodo affollato da affanni dovuti, prima alla pandemia poi ai problemi politici internazionali, e ora, i danni del maltempo come purtroppo già molte volte accaduto nel nostro territorio, i risultati raggiunti dalle aziende del settore della stampa risultano fortunatamente essere tutt’ora positivi.

I recenti disastri idro-geologici sul territorio nazionale, hanno colpito fortemente diverse importanti strutture e stabilimenti del comparto cartario, stampa e imballaggio, ma le aziende grafiche hanno dimostrato un enorme grado di resilienza.

Le incertezze geopolitiche, i costi delle materie prime in ascesa troppe volte incontrollabile e la volatilità dei prezzi dell’energia stanno impegnando le forze manageriali e organizzative delle aziende per verificare, tenere sotto controllo e quindi ottimizzare tutti gli assetti societari, così da permettere migliorie alla produzione con riduzione dei costi generali, delle forze lavoro impegnate ma sempre salvaguardando la qualità dei prodotti. Il mercato richiede sempre più attenzione agli standard qualitativi. Sicuramente il lavoro portato avanti in questi anni ha permesso di ampliare e completare il ciclo di investimenti con l’acquisto di macchine nuove e con l’inserimento di nuove tecnologie in sala stampa grazie alle agevolazioni economico-finanziarie offerte dalla applicazione dell’Industria 4.0.

L’installazione di nuovi sistemi di stampa, l’applicazione delle nuove tecnologie e il controllo continuo della funzionalità delle macchine stanno portando le aziende verso il risparmio energetico e alla drastica riduzione delle “non conformità” che riducono gli scarti in produzione e permettendo di limitare le contestazioni da parte dei clienti.

Così la tendenza del fatturato rimane mediamente positiva nonostante un mercato interno ove si è ultimamente registrato un rallentamento delle richieste, dovuto al calo generale dei consumi che incidono negativamente per il caro prezzi che le famiglie stanno affrontando.

In compenso la forte e crescente presenza internazionale delle nostre aziende di settore ha permesso un ritorno di molte commesse che erano, negli anni scorsi, migrate all’estero.

Essendo i costi aumentati a livello globale, l’industria grafica italiana, anche grazie alla capacità produttiva unita alla qualità e al servizio offerto ai clienti, sta riconquistando i mercati internazionali.

Ovunque, in ogni prodotto stampato è richiesta sempre più accuratezza nonostante la domanda costante di “minimo prezzo e massima qualità” che impegnano la ricerca per lo sviluppo e la miglioria delle produzioni.

Nel mondo del retail è proprio il rapporto qualità-prezzo a fare la differenza, grazie alla produzione di packaging con formati e materiali utilizzati che rendono il prodotto esposto sugli scaffali sufficientemente accattivante da colpire la fantasia del consumatore con una bella immagine visiva del prodotto finito.

Pertanto, a mio parere, il futuro si conferma ricco e con molte opportunità da cogliere e sviluppare così da permettere la crescita della nostra industria.

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