WolverNight fanzine - n°54, luglio 2021

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Giuni e la “Matta”

di Stoto Massimiliano

L’uscita, praticamente nel 2021, di due dischi diversissimi fra loro nella concezione, uno è una raccolta, “Aliena” di Giuni Russo, e l’altro la registrazione di un concerto, “Empatia” di Antonella Ruggiero, mi dà l’occasione di parlare di queste straordinarie artiste italiane e della loro voce irreale.

GIUNI RUSSO Un’ indimenticabile aliena

ANTONELLA RUGGIERO Nel Bazar della “Matta”

E già, con la voce che possedeva, a molti, Giuni Russo sarà parsa anche più di un’ aliena. E parecchi di quei molti, se la ricordano, esclusivamente ad ogni scoccare d’estate, quando si ritrovano a canticchiare la notissima “Un’estate al mare” perché “Alghero” è già più difficile e meno popolare. L’uscita di “Aliena - Giuni dopo Giuni” è un’altra bellissima occasione per conoscere questa incredibile artista, la sua musica e le sue bellissime canzoni. Per la sua voce ho invece esaurito gli aggettivi. “Aliena” è una raccolta di dieci pezzi, ne presenta sei rimasterizzati e quattro assolutamente inediti. Avviso per i naviganti, il disco non contiene Hit commerciali del suo passato, ma solo brani editi dopo la sua scomparsa nel Settembre del 2004. Dicevo che quattro di questi sono assolutamente inediti e portano i titoli di “Gli uomini di Hammamet”, che vede Pino “Pinaxa” Pischetola alla programmazione di sequenze e ritmi e Marcello Quartarone alla voce narrante per un testo ispirato da uno scritto di Cosimo Damiano Dingeo, il brano viaggia tra ritmi e atmosfere arabeggianti che rendono perfettamente l’atmosfera del testo. “La forma dell’amore” e “Song Of Naples (O sentiero d”o mare), occupano la po-

Pensi a Antonella Ruggiero e la prima cosa che ti viene in mente è Matia Bazar, il gruppo in cui ha militato per quindici anni, con cui è diventata famosa e ha scritto canzoni memorabili. Quando al fans medio “indie-rock”, viene in mente Antonella Ruggiero, l’associa a “Ti sento” e si ricorda di aver ascoltato quel pezzo e di non averlo apprezzato poi molto….ma poi, dopo che i Pet Shop Boys ne han cantato le lodi….bè in effetti...ragiona….e pensa: “è un grande pezzo”. Inesorabilità italiche. Antonella Ruggiero da Genova, studentessa d’arte, appassionata di grafica e cantante per diletto, incontra i Jet, in pratica la prima fase dei Matia Bazar, nel 1974 con cui collabora per un suo 45 giri che uscirà con il nome d’arte Matia, termine che in dialetto genovese significa Matta, e con lo stesso gruppo collabora, non accreditata, al disco “Fede, speranza, carità”. Poi nel 1975 nascono i Matia Bazar. I Matia Bazar con Antonella Ruggiero sono stati un gruppo, molto interessante, negli anni passati insieme hanno presentato dischi più che degni, scritti molto bene, con sonorità che cavalcavano benissimo le mode del momento, passando dal progressive al free rock, dalla canzone pop a quella melodica e raffinata, assorbendo sonorità sintetiche e dance. Un percorso, anche commerciale per certi versi,


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