REALTÀ REGIONALE
Tornano gli stranieri ma il
nemico ora è la burocrazia
Col presidente della FAITA Trentino, Fabio Poletti, uno sguardo al turismo open air nell’anno della ripresa
P
ossiamo considerare il Trentino tra le regioni strategiche per il turismo all’aria aperta, sia per la sua vicinanza a paesi in cui il campeggio fa parte, per così dire, della cultura nazionale e in cui dunque i flussi di turisti stranieri rappresentano una realistica “cartina tornasole” del gradimento per le strutture, i servizi e l'enogastronomia che l’Italia offre. Inoltre qui la FAITA associa il 90% delle strutture. Col presidente della FAITA Trentina Fabio Poletti cerchiamo di tracciare un quadro del turismo open air locale al termine di una stagione particolarmente delicata.
Fabio Poletti presidente della FAITA Trentino
ɴSignor Poletti, come è andata la stagione turistica appena conclusa? «La stagione turistica 2021 come speravamo ha dato importanti segnali di ripresa rispetto a quella molto dura del 2020, in cui ha pesato molto il fatto di essere appena usciti da una fase di lookdown caratterizzata dalla incertezza e dalla paura; tuttavia nonostante la burrasca pandemica non sia ancora del tutto passata sembra possiamo stimare un aumento tra il 10 ed il 20%, pur con differenze tra zone e zone o strutture diverse rispetto alla stagione scorsa. Questo nonostante ovviamente non siano disponibili dati consolidati e certi».
“
Una cosa da chiedere, e magari finalmente ottenere, è la sburocratizzazione. Da troppi anni i politici di qualsiasi colore promettono di impegnarsi ma i risultati in tal senso sono tutt’altro che incoraggianti. 19